COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
COMMEDIA IN ITALIANO IN 4 QUADRI INDIPENDENTI
di Luigi Aversa
1)l’investigatore privatopag. 2 – 18 durata circa 35 minuti
2) |
l’affare imperdibile |
pag. 19 – 30 durata circa 25 minuti |
3) |
l’autista tutto fare |
pag. 31 – 63 durata circa 60 minuti |
4) |
23 novembre 1980 |
pag. 64 – 85 durata circa 40 minuti |
Dopo la commedia “E‟ Tornata Marisella!” rappresentata dal 2012 al 2015 nella rassegna Follo in scena, in tournèe a Napoli, negli spettacoli estivi della provincia di La Spezia, nella rassegna del teatro Olimpia di Vecchiano (PI) e nelle televisioni locali, la Compagnia Pullecenella&C., che si definisce “partenopea e parte spezzina”, torna in scena con altre vicende che coinvolgono i Di Pasquale, tipica famiglia della borghesia napoletana che, suo malgrado, si trova ad essere protagonista di quello che avviene nella loro casa a Mergellina: celebre quartiere della “Napoli bene”, tra il mare e la collina di Posillipo.
scena
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quadro 1
L’INVESTIGATORE PRIVATO
ERNESTINA |
moglie di Gigino |
(60 |
-70 anni) |
GIGINO DI PASQUALE |
avvocato |
(60 |
-70 anni) |
MATTEO |
nipote dei Di Pasquale |
(10 |
- 15 anni) |
SABRINA |
nipote della signora Rosa |
(18 |
-20 anni) |
NICOLINO |
garzone del salumiere |
(16 |
-20 anni) |
OSVALDO |
il Barone Camera |
(60 |
- 70 anni) |
FEDERICO |
l‟investigatore |
(40 |
- 60 anni) |
Salotto in casa dell‟avvocato Di Pasquale in via Toti 15 Mergellina - Napoli
Scena prima: – Ernestina – Gigino - Nicolino - Matteo – Sabrina
ERNESTINA (esce dalla cucina con un libro di scuola in mano e lo poggia sul tavolo) ma
guarda che testa …… s‟è dimenticato il libro di matematica
NICOLINO (bussa alla porta una volta)
ERNESTINA e adesso chi è!? da quando abbiamo tolto il portiere, qui non si sta più
tranquilli! Se non guardi dallo spioncino perché sei sopra pensiero e apri la
porta, rischi di passare pure un guaio…. E famm andà a vede! (Va verso la
porta di casa)
GIGINO (esce dalla camera e si dirige verso la giacca che è sulla sedia e fruga nelle
tasche) enon sta manco qua. Chi sa dove l‟ho messo (rientra nella camera)
ERNESTINA (entra con Nicolino) vieni, vieni Nicolì….. poggiala sul tavolo !
NICOLINO si signora … ecco qua (poggia la borsa della spesa sul tavolo)…. Penso che
c‟è tutto!
ERNESTINA aspettami qua che vado a prendere il borsellino …. Quando ti devo dare?
NICOLINO Signò so 14,50
ERNESTINA come 14, 50? E che m‟hai portato „o pranzo e Natale?
NICOLINO v‟ho portato quello che avete ordinato per telefono a don Ferdinando
ERNESTINA e famme vede…. Avessi sbagliato persona ?! (sbircia nella busta della spesa)
NICOLINO signò io non sbaglio. (fruga in tasca e tira fuori un foglietto) Vedete ….
questa è la nota …. (mostrandola a Ernestina) Che c‟è scritto qua sopra? ….
Vedete … Signora Di Pasquale! ….
ERNESTINA (guarda la nota) Eh
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NICOLINO siete voi la Signora Di Pasquale?
ERNESTINA e che mo fai pure lo spiritoso!? … lassame vede „stu cunto… per due buste di
latte e un po di pane ….. (prende il foglietto)
NICOLINO signò, ma c‟è pure altra roba ….
ERNESTINA (legge il foglietto) ma come un vasetto di acciughe 3 euro? ….. E guardate
qua le olive 4,50!?
NICOLINO signò voi lo sapete è tutta roba di prima qualità!
ERNESTINA cu sto fatto della qualità don Ferdinando ne sta approfittando. Altro che
borsellino …. E qui ci vuole il portafoglio!! (va verso la giacca del marito,
prende il portafoglio dalla tasca ed estrae un biglietto da 10 e uno da 5 euro)
ecco qua (consegna il danaro a Nicolino)
NICOLINO signò, non tengo il resto … non è che tenete quattro e cinquanta di spicci?
ERNESTINA e va bene, ho capito … tieniti il resto
NICOLINO (con aria di sfotterla per i 50 centesimi di mancia) grazie Signò e Buon
Natale!
ERNESTINA va, va Nicolino ci sta poco „a sfottere …
NICOLINO signora, ma avete messo voi in mezzo il Natale!
ERNESTINA ma sai che sei proprio scostumato! Va e chiudi la porta
NICOLINO (avviandosi) arrivederci
ERNESTINA (sbircia nel corridoio fino a quando Nicolino esce e chiude la porta) cose da
pazzi qui non si può più campare …. (poi va al telefono e compone il numero)
pronto Marisella, ciao sono mammà. Guarda che ieri Matteo ha dimenticato
qui il libro di matematica ….. ah, va bene, vieni tu!? ….. si allora ci vediamo
nel pomeriggio. Ah non dimenticarti di bussare il campanello della porta
cinque volte, così so che sei tu ….. e non mi preoccupo! …. Va bene a più
tardi. (tra se al pubblico).
Scena seconda: – Gigino – Ernestina - Matteo – Sabrina
GIGINO (esce dalla camera da letto) Ernestì io esco un attimo,
ERNESTINA come adesso sei rientrato! ….. E dove vai?
GIGINO torno subito …. Mi so dimenticato il telefonino giù in macchina….
ERNESTINA e questo è un altro …. sarà un fatto di famiglia …. (inizia a piegare delle
calze)
GIGINO (si infila la giacca che è su di una sedia e si avvia ad uscire) come sarebbe a
dire un fatto di famiglia?
ERNESTINA sarebbe a dire che tuo nipote ieri ha dimenticato qui il libro di matematica! È
tale e quale a te …… chi sa dove avete la testa!
GIGINO (fa un gesto di noia, mentre Matteo bussa)
MATTEO (bussa alla porta cinque volte)
ERNESTINA Gigino apri …. questa è la signora Rosa
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GIGINO ERNESTA GIGINO MATTEO GIGINO MATTEO GIGINO MATTEO GIGINO MATTEO ERNESTINA MATTEO ERNESTINA MATTEO ERNESTINA MATTEO ERNESTINA MATTEO ERNESTINA MATTEO ERNESTINA MATTEO ERNESTINA SABRINA ERNESTINA MATTEO ERNESTINA MATTEO SABRINA ERNESTINA SABRINA ERNESTINA
Ma come, adesso anche la nostra vicina bussa cinque volte?
si! Faccio pure io così quando busso a lei
ah, bene …. Allarghiamo la famiglia! (si avvia alla porta di casa)
(da fuori) ciao nonno
(da fuori) ueh Matteo che ci fa qui? Non sei andato a scuola?
(da fuori) oggi c‟è lo sciopero dei professori
(da fuori) già! …la buona scuola!…. Vai, nonna sta dentro
(da fuori) sai nonno, ho presodieci al compito d‟italiano!
(da fuori) ueh caspita …. Farai l‟avvocato!
nonno io voglio fare l‟attore ….
vieni Matteo sono qui!
(entrando) ciao nonna (ha la 3D ed una cuffietta all’orecchio)
ciao. Lo sai che ieri hai dimenticato qui il libro di matematica?
si lo so, e sono venuto a prenderlo
sta qui sul tavolo …. Adesso ho telefonato a mamma, mi ha detto che veniva
lei oggi pomeriggio
so venuto io perché oggi c‟è sciopero ….
e si l‟ho sentito che lo dicevi al nonno
e allora visto che hai sentito (a mano aperta) sgancia
cosa sgancia?
i 5 euro che mi hai promesso perché ho preso dieci al compito di italiano!
bravo! (continuando a piegare i panni e al pubblico) non gli sfugge niente?
…. La nonna te li mette nel salvadanaio, così quando hai fatto 40 euro ti
compri il nuovo gioco in 3D
grazie nonna! Non ti dimenticare … io porto i conti, e con questi sto già a 30
euro! (si siede e inizia a trafficare con la 3DS)
non ti preoccupare.
(bussa la porta cinque volte)
(sempre piegando i panni) Matteo, vai ad aprire sarà la signora Rosa
(è intento a giocare con la 3D e non sente)
Matteo, dico a te! vai ad aprire
OK (un po’ riluttante sempre trafficando con la 3D va ad aprire)
(da fuori) ciao Matteo c‟è la nonna?
(si avvia all’ingresso del corridoio) Matteo chi è?…. Ah sei tu Sabrina!?
(da fuori) Si
vieni, vieni
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SABRINA (entra. Ha il telefonino con una cuffietta e sente musica scandendo il ritmo
con il corpo. Toglie la cuffietta dall’orecchio) Buongiorno signora! Zia Rosa
mi ha detto di bussare 5 volte (risatina un po’ scema) sapete per non farvi
spaventare (risatina un po’ scema)
ERNESTINA ah! t‟ha fatta „a delega per la bussata!?
SABRINA (risatina un po’ scema) e che volete quella vi vuole bene!
ERNESTINA (volutamente imitando la risatina) è proprio premurosa. (seria al pubblico) e
pure primo o poi co „sto fatto delle cinque bussate, per colpa di Rosa mi troverò qualcuno in casa!
SABRINA signora, la zia Rosa sta facendo una torta e si è dimenticata di comprare il
burro. (risatina scema) Non è che ve lo trovate voi?
ERNESTINA (volutamente imitando la risatina) Si, non ti preoccupare. (tornata normale
sempre piegando i panni)) Matteo vuoi prendere il burro dal frigo per lasignora Rosa
MATTEO (è intento a giocare con la 3D e non sente)
ERNESTINA Matteooooo, dico a te! vuoi prendere il burro dal frigo per la signora Rosa
MATTEO (rientrando in se) il burro? Quale burro?
ERNESTINA un pezzo di burro dal frigo da dare a Sabrina!
MATTEO (va in cucina sempre con la 3D in mano e la cuffietta nell’orecchio)
ERNESTINA (a Sabrina che non sente per la cuffietta) quando si mette con quel coso in
mano pare ipnotizzato. (con disappunto al pubblico) Può venire pur il cataclisma e „sti ragazzi non se ne accorgono proprio
MATTEO (rientra con il burro e tende la mano per consegnarlo alla nonna)
ERNESTINA dallo a Sabrina!
MATTEO come?
ERNESTINA Matteo sveglia! … dallo a Sabrina!
MATTEO ah, si (va verso Sabrina tendendo la mano con il burro)
SABRINA (è assorta nella musica scandendo il tempo con il corpo e non prende il
burro)
ERNESTINA (quasi gridando) Sabrinaaaaa!
SABRINA (tornata in se prende il burro) grazie signora (sempre sentendo la musica si
avvia all’uscita quasi danzando)
ERNESTINA prego e chiudi la porta (tentennando il capo si affaccia a controllare l’uscita)
MATTEO (si rimette a sedere sempre giocando con la 3DS)
ERNESTINA cose da pazzi! (poi a Matteo) Oggi pomeriggio vai alla parrocchia?
MATTEO (assorto nel gioco non sente)
ERNESTINA (alzando la voce) ueh Matteo parlo con te! Oggi pomeriggio vai alla
parrocchia?
MATTEO (togliendo la cuffietta) … aspetta che salvo (digita sulla tastiera) Che hai
detto?
ERNESTINA e so tre! Ho detto, oggi pomeriggio vai alla parrocchia?
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MATTEO si, stiamo preparando la funzione per la prima comunione dei bambini di
domenica prossima!
ERNESTINA a bene (prendendo una busta già pronta) allora tieni, portati questa busta.
MATTEO (un po’ annoiato per l’incombenza) che roba è?
ERNESTINA Ho fatto il cambio di stagione degli abiti, e questi sono quelli per il cassettone
dell‟amore
MATTEO (apre la busta e annusa) e che è sta puzza?
ERNESTINA ma quale puzza! …. Quella è la naftalina per le tarme
MATTEO brahh. Va bene. Ciao nonna allora io vado (sta per andare via)
ERNESTINA (con aria severa) non dimentichi niente?
MATTEO già … il libro (mette il libro nella busta)
ERNESTINA a parte quello … e il bacetto?
MATTEO (va dalla nonna e gli da il bacio)
ERNESTINA ciao tesoro (avviandosi in cucina) e fai attenzione a non buttare anche il libro
nel cassettone! E lievat stu coso a int „e recchie!
MATTEO non ti preoccupare nonna (si avvia alla porta e prima di uscire) e tu non
dimenticare i cinque euro!
ERNESTINA va bene … (entra in cucina)
Mentre Matteo esce da casa entrano Gigino e Osvaldo
GIGINO (da fuori) ciao Matteo!
MATTEO (da fuori) ciao nonno. Buongiorno signor Camera!
Scena terza : Osvaldo – Gigino – Ernestina
OSVALDO (da fuori) ciao giovanotto.
GIGINO e OSVALDO (entrano in scena)
GIGINO sempre con quel coso nelle orecchie!
OSVALDO e che volete fare sono giovani …
GIGINO prego barone accomodatevi
OSVALDO Avvocato, vorrei che ci parlaste voi con questo signore …. Perciò gli ho
pregato di venire qui, in casa vostra. Voi siete avvocato ed avete esperienze di queste cose!
GIGINO sinceramente io faccio l‟avvocato e non lo spione e a me mi pare un poco
esagerato far seguire vostra moglie da un investigatore privato per sapere dove va!
OSVALDO avvocato, ma il fatto è serio. Credo che la vostra signora ve l‟ha detto quello
che sto passando con mia moglie!
GIGINO si mi ha accennato qualche cosa. Ma permettetemi barone: la vostra gelosia è
troppo grande. Infondo (guardando verso il pubblico) vostra moglie è una brava signora …
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OSVALDO |
lo so, ma sono geloso e voi lo sapete |
|
GIGINO |
si purtroppo lo so, ma caro barone lo siete forse un po‟ troppo. |
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OSVALDO |
avvocà, (toccandogli il braccio) credetemi non è mai troppo … lo dico anche |
|
per voi |
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GIGINO |
amico mio … io ormai …. E poi, perdonatemi vi posso parlare francamente? |
|
OSVALDO |
certamente, dite pure. |
|
GIGINO |
sinceramente … insomma barone voi avete scelto come moglie una signora |
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più giovane di voi di più di vent‟anni! |
||
OSVALDO |
ma che volete fare, per me è stato un colpo di fulmine …. E per giunta |
|
corrisposto. |
||
GIGINO |
ma la baronessa ha circa l‟età di mia figlia Marisella! |
|
OSVALDO |
si, mi rendo conto, me lo diceva anche la buonanima di mammà che mi |
|
poteva essere figlia …. Forse aveva ragione … Ma questo non vuol dire che |
||
mi debba per forza tradire …. |
||
GIGINO |
ma chi vi mette in testa queste sciocchezze!? |
|
OSVALDO |
chiamatele sciocchezze … Ma avvocato voi sapete che mia moglie il martedì |
|
ed il giovedì pomeriggio esce da sola? |
||
GIGINO |
ah, si? e dove va? |
|
OSVALDO |
e che ne so! E vi dico pure che spesso sento che mia moglie parla da sola? |
|
GIGINO |
come parla da sola!? E che dice? |
|
OSVALDO |
e che ne so! Non riesco a capire quello che dice ... Si chiude in bagno e boh |
|
… voi sapete in questo palazzo i muri sono spessi, e non si sente bene quando |
||
uno parla tra una stanza e l‟altra, figuriamoci quando la porta è chiusa. |
||
GIGINO |
(sopra pensiero) bene… se no sai che bordello! |
|
OSVALDO |
come avete detto? |
|
GIGINO |
volevo dire che le porte sono di massello! |
|
OSVALDO |
appunto! Pensate che certe volte sembra che mia moglie cambia addirittura |
|
voce e non riesco a capire il perché. Figuratevi che qualche volta si alza anche |
||
di notte …. si chiude in bagno e la sento parlare. |
||
GIGINO |
addirittura anche di notte!? … Ma non è che parla al cellulare? |
|
OSVALDO |
nooo! Il telefonino lo lascia in camera. Avvocà, sono un‟altra volta pieno di |
|
dubbi e sospetti. Primo o poi ho paura di fare una fesseria. |
||
(contemporaneamente mette una mano sul retro dei pantaloni all’altezza |
||
della cinta per tirarli su) |
||
GIGINO |
(pensando che Osvaldo voglia tirare dalla tasca di dietro dei pantaloni una |
|
pistola) no, no non tirate fuori la pistola |
e non ditemi che la volete |
|
ammazzare un‟altra volta? |
||
OSVALDO |
ma quale pistola! … prendevo il fazzoletto! |
Avvocato … quello si ammazza |
una volta sola e, se non l‟ho fatto l‟anno scorso, grazie al vostro intervento, |
||
non credo che ho il coraggio di farlo oggi |
||
GIGINO |
(rincuorato) ah .. meno male |
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OSVALDO ma devo sapere che fa quando esce il martedì ed il giovedì pomeriggio e
soprattutto con chi se la fa.
GIGINO ma mia moglie mi ha detto che la vostra signora va alla parrocchia?
OSVALDO alla parrocchia!? ….. così dice lei …. Ma io che ne so … Non fa altro che
aspettare con ansia quei giorni per uscire. Tutto il resto è passato in secondo piano. Insomma avvocato, a me non mi calcola proprio!
GIGINO scusate ma perché vi tormentate? Non è meglio che vi chiarite con vostra
moglie? Anzi perché qualche volta non l‟accompagnate?
OSVALDO accompagnarla!? E‟ una parola! Lei non vuole … dice che mi farà una
sorpresa!
GIGINO una sorpresa?
OSVALDO proprio cosi (facendo il gesto delle corna) e non vorrei che questa fosse la
sorpresa. Insomma avvocato, prima che sia troppo tardi, io voglio sapere la verità. Voglio conoscere che cos‟è questa sorpresa.
OSVALDO beh tutti i torti non gli avete!
OSVALDO dunque qui ci vuole un professionista per scoprire che fa! Io il mese scorso
l‟ho provata a seguire …. Ma lei subito se ne è accorta.
GIGINO ah se ne è accorta?
OSVALDO Avvocà, quella non è scema! E solo ingenua. Mi ha aspettato svoltando la
strada e mi ha detto: (imitando la voce della moglie) che fai mi segui? … Sapete .. proprio in mezzo alla strada ... Che figura di merda!
GIGINO va bene. Però barone, pensateci bene! Affidarsi ad un investigatore privato,
non si sa mai dove si va a finire. Dovrebbe essere una persona fidatissima ….
Seria e che nessuno conosce …. Magari proveniente da un altro quartiere, se
non addirittura da un‟altra città!
OSVALDO si ci ho pensato, e come se ci ho pensato. E ho trovato la soluzione l‟altro
giorno quando sono andato all‟INPS.
GIGINO ah! L‟investigatore è un ispettore dell‟INPS? .. E già quelli ci sanno fare …
OSVALDO no, ma quale ispettore! L‟ho incontrato li. È un mio vecchio compagno di
quando ho fatto il militare. Io francamente non l‟avevo riconosciuto subito. È lui che si è ricordato di me.
GIGINO ah, è stato lui che si è ricordato di voi!
OSVALDO e già. Sapete io sono stato ufficiale dei carristi e non mi potevo ricordare di
tutti i subalterni …. Io poi mi congedai, ma lui mi ha detto che continuò e si
arruolò nei Carabinieri e poi, successivamente, ha fatto parte del Sismi!
Capite: il Sismi … il servizio segreto ….
GIGINO (quasi a per prenderlo in giro) caspita! Allora è un professionista!
OSVALDO appunto! Ha un agenzia investigativa, mi ha detto dalle parti del Vomero, ed è
una persona fidatissima.
GIGINO lo credo bene!
OSVALDO io l‟ho invitato a prendere un caffè e, poi sapete com‟è, una parola tira l‟altra
ed io gli ho confidato il mio tormento.
GIGINO ho capito … diciamo che vi siete aperto.
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OSVALDO proprio così! Figuratevi che gli ho parlato anche di voi ….
GIGINO anche di me? E perché?
OSVALDO per tutto l‟aiuto che mi avete dato … gli ho detto che se anche lui avesse
avuto bisogno si poteva rivolgere a voi. All‟avvocato Luigi di Pasquale …. Il
principe del foro, che abita proprio nel mio stesso palazzo ….
GIGINO (tentennando titubante il capo) e che bellezza! Quindi oggi conoscerò questo
vostro …. diciamo amico
OSVALDO e no, oggi proprio no. Perché purtroppo non sarà lui a seguire la cosa. Avvocà
… mi ha detto che ha troppo lavoro …. troppo lavoro.
GIGINO Già di questi tempi il lavoro è molto … (fa di nascosto il segno delle corna)
GIGINO beh, se è così mi sembra una cosa fattibile …. E visto che c‟è la conoscenza
spero che vi abbia fatto un prezzo buono?
OSVALDO figuratevi … solo cinquecento euro per un rapporto dettagliato.
GIGINO e voi chiaramente avete accettato?
OSVALDO e certamente, l‟ho pure pagato!
GIGINO come lo avete già pagato!?
OSVALDO beh mi ha detto che, amicizia a parte, queste cose si pagano anticipate.
GIGINO pure!
OSVALDO si gli ho fatto un assegno con scadenza in data di domani …. Sapete fidarsi è
bene …. Ma non fidarsi è meglio
GIGINO e lui l‟ha accettato?
OSVALDO certamente
GIGINO (poi tra se e al pubblico) MA!
ERNESTINA (entra) allora che dite, lo facciamo un caffè?
GIGINO beh lo prenderei proprio un bel caffè. Che ne dite barone?
OSVALDO si anch‟io Ma aspettiamo il collaboratore del mio amico. Quello sta per
venire.
ERNESTINA chi sta per venire?
GIGINO l‟investigatore ingaggiato dal barone!
ERNESTINA come signor Barone, avrete preso un investigatore per sapere di vostra
moglie?
OSVALDO proprio così …. Non ne potevo più.
GIGINO ma siete certo che questo viene? …. Infondo voi lo avete già pagato!
OSVALDO viene, viene …. e se non viene domani mattina alle otto vado in banca e
blocco l‟assegno. Io perciò l‟ho fatto in data di domani.
GIGINO e già come avete detto - fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio! (tra se) Però
c‟è qualche cosa che mi sfugge.
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Scena quarta: Federico – Osvaldo – Ernestina - Gigino
FEDERICO bussa cinque volte alla porta
OSVALDO ecco sono le quattro e mezza. Dovrebbe essere lui.
GIGINO non può essere lui, ha bussato cinque volte!
ERNESTINA vado ad aprire (si avvia alla porta di casa)
OSVALDO (a Gigino) ma che vuol dire ha bussato cinque volte?
GIGINO niente signor barone è una fissazione di mia moglie!
ERNESTINA (ritorna concitata) c‟è uno fuori la porta … Un tipo curioso …con gli
occhiali scuri. Che faccio apro?
OSVALDO e si. Come vi ho detto il mio amico ha affidato il mio caso ad un suo
collaboratore! Signora aspettate, vado io perché il mio amico mi ha dato la
parola d‟ordine che devo dire e la risposta che il suo collaboratore mi deve
dare. Non si può mai sapere (si dirige alla porta)
ERNESTINA io no so, eppure mi sembra di conoscerlo quello li fuori …. (sbirciando verso
l’ingresso) Ma non miricordo quando e dove l‟ho visto. |
||
GIGINO |
speriamo bene …. Ma vedete che pasticcio, che ingenuità! |
|
OSVALDO e FEDERICO |
(si sente una breve discussione incomprensibile da fuori scena) |
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OSVALDO |
(a voce più alta) HUMPHREY BOGART! |
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FEDERICO |
(da fuori scena a voce alta) CASABLANCA! |
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ERNESTINA e GIGINO |
(si guardano interrogativi) Ma! |
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OSVALDO |
(precedendo Federico) prego accomodatevi. |
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FEDERICO |
(entra) |
Buon pomeriggio |
(Federico e camuffato da barbone hippy. Sotto il berretto ha una parrucca bionda. Porta occhiali scuri, un bastone bianco da cieco, una scatola vuota di pomodori pelati per raccogliere elemosine e una chitarra a tracolla che gli copre la schiena. Cammina facendosi precedere dal bastone)
ERNESTINA e GIGINO (guardano perplessi Federico)
GIGINO (quasi balbettando e ritirando la mano già protesa per il saluto) Buon
pomeriggio a voi
ERNESTNA (gli porge una sedia pietosamente) prego sedete qui
FEDERICO (aiutandosi con il bastone tocca la sedia, la gira) grazie! (si siede a
cavalcioni)
ERNESTINA – GIGINO e OSVALDO (guardano Federico poi si guardano tra di loro stupiti per 10 secondi di interminabile silenzio)
OSVALDO (inizia a fare gesti con le mani di perplessità verso Gigino)
GIGINO (risponde con altrettanti gesti delle mani come per dire: ma chi è questo?Chi
mi avete portato?)
FEDERICO fermi … fermi con quella mani! Mi fate deconcentrare
OSVALDO ma .. ma scusate allora voi ci vedete?!
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FEDERICO certamente. Se mi levo gli occhiali ci vedo ancora meglio, anzi ci vedo
benissimo!
GIGINO ma allora perché portate gli occhiali da cieco!
FEDERICO come si vede che non siete del mestiere ….
ERNESTINA come sarebbe a dire …. spiegatevi
FEDERICO è per passare inosservato!
OSVALDO ma scusate credo che così come state combinato voi non passate …. come
dite voi …. inosservato! … anzi
FEDERICO bene, benissimo. È proprio quello che voglio. La gente mi vede ma non sa che
io la vedo!
GIGINO caspita! Avete ragione
FEDERICO mi posso fermare fuori una chiesa a chiedere l‟elemosina … entrare in un bar
e sedermi …. Spiare, guardare, sentire e vedere le persone anche quando
parlano solo a gesti.
OSVALDO che trovata geniale!
ERNESTINA e suonate pure la chitarra?
FEDERICO ma voi scherzate? E allora perdiamo tempo? (levandosi la chitarra dalla
tracolla e mostrando il foro centrale della cassa) lo vedete questo buco? Qui
dentro c‟è una telecamera che riprende tutto quello che succede alle mie
spalle.
GIGINO caspita, dal buco?
FDERICO e si dal buco
OSVALDO che attrezzatura!
ERNESTINA è come se dietro avesse un terzo occhio!
FEDERICO Zitti … zitti! (Si dirige con fare professionale verso la finestra e con sospetto,
alza gli occhiali guarda giù in strada. Poi si avvia verso le porte
dell’appartamento socchiudendole una per volta per sbirciare se c’è
qualcuno nascosto)
ERNESTINA Signore ma che fate!? Qui non c‟è nessuno!
FEDERICO (accosta il dito al naso per comunicare ai presenti di fare silenzio. Poi con
sussiego) è la procedura …. La procedura! (poi avvicinandosi a GIGINO
scandisce sempre con sussiego) HUMPHREY BOGART!
GIGINO (guarda Osvaldo interrogativo)
OSVALDO (prontamente rivolto confidenzialmente a Gigino a voce bassa)
CASABLANCA! Avvocato scusate, ma è la procedura. Come vi avevo detto
questi sono professionisti dovete rispondere CASABLANCA È la
controparola d‟ordine!
GIGINO (quasi balbettando) CASABLANCA
FEDERICO bene, siete dei nostri … (a Ernestina) e voi signora?
ERNESTNA io cosa?
FEDERICO (spazientito) come cosa!?
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OSVALDO Aah, ma allora vostra moglie non ha ancora capito!?
GIGINO ah già la parola d‟ordine …(perplesso suggerisce ad Ernestina sussurrando
tra i denti) CASABLANCA!
ERNESTINA CASSAPANCA !?
OSVALDO ma quale CASSAPANCA! … signora la controparola è CASABLANCA voi
dovete rispondere CASABLANCA
ERNESTINA (titubante ed intimorita) CASABLANCA
FEDERICO bene!
GIGINO prego signor HUMPHREY BOGART! accomodatevi.
FEDERICO (guarda Gigino con sussiego) prego agente F02. Lo so, non mi sono ancora
presentato, come vi ho detto io sono l‟agente F02 dell‟agenzia investigativa “il gatto e la volpe”
GIGINO oh, scusatemi signor Agente F02 io sono l‟avvocato Di Pasquale!
FEDERICO lo so, noi sappiamo tutto .. e la signora è vostra moglie Ernestina
ERNESTINA (perplessa) si sono la signora Ernestina. Ma, toglietemi una curiosità, com‟è
che avete bussato la porta cinque volte?
FEDERICO (titubante) e già, perché!?
GIGINO giusto … lo chiediamo noi a voi … perché?
FEDERICO (svincolandosi dall’imbarazzo) gentile signora come vi ho detto noi sappiamo
tutto! E prima di accettare un incarico ci informiamo delle persone con cui verremo in contatto.
OSVALDO addirittura!?
FEDERICO Abbiamo i nostri informatori … e la gente parla! Barone, avete voglia se
parla ….. e quanto parla!
ERNESTINA Rosa …. e semp‟essa, ne sono sicura e semp‟essa!
GIGINO (alla moglie) troppa confidenza … troppa confidenza ….
FEDERICO (si risiede e, rivolto ai presenti) dunque io sono pronto a cominciare anche da
subito. Bisogna afferrare il toro per le corna …
GIGINO (schiarendosi la gola per stemperare l’imbarazzo del barone) ma che dite?
Signor agente F02 non è il caso!
ERNESTINA giusto ha ragione mio marito, non è proprio il caso data la situazione!
FEDERICO (per un attimo guarda i presenti) e si scusate … volevo dire che queste sono
cose che bisogna affrontare urgentemente, per evitare che la situazione degeneri.
OSVALDO avete ragione, bisogna iniziare subito. Il vostro principale vi ha detto cosa
dovete fare?
FEDERICO certamente so tutto!
OSVALDO (mettendo una mano in tasca e tirando fuori una fotografia) prendete questa è
la foto di mia moglie!
FEDERICO non c‟è bisogno … conosco la baronessa!
ERNESTINA come già la conoscete?
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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FEDERICO |
(schiarendosi la gola per mascherare la gaffe) certamente come vi ho detto |
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noi sappiamo sempre tutto di tutti! |
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OSVALDO |
(rimettendo la foto in tasca) allora sapete anche già dove va mia moglie il |
|
martedì ed il giovedì pomeriggio e con chi se la fa!? |
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FEDERICO |
Signor Barone, la signora va in parrocchia, a questo ci siamo subito arrivati, |
|
anzi il mio principale ha già saputo che cosa fa li vostra moglie il martedì |
||
(mette la mano in tasca e prende una busta contenente il rapporto |
||
investigativo) vedete ha già fatto una bozza di rapporto. |
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OSVALDO |
(un po’ irritato) e allora datemelo sto cacchio di rapporto a chi aspettate? |
|
FEDERICO |
e no, la nostra è una ditta seria e quindi il principale |
mi ha mandato per |
verificare se il giovedì fa la stessa cosa. Se è così, |
stasera stessa devo |
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consegnare il rapporto all‟avvocato. |
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GIGINO |
come a me !? |
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FEDERICO |
Si a voi … Così ha detto il principale. …. Signor barone vostra moglie sta li |
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per più di due ore bisogna vedere bene! Esserne certi! |
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OSVALDO |
(quasi piagnucolando) avvocà, avete sentito? Due ore, due interminabili ore |
|
GIGINO |
beh, dopo la vespertina, che so…. diranno il rosario! |
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ERNESTINA |
ma giovedì scorso sono entrata in chiesa, ma lei non c‟era |
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OSVALDO |
(quasi piagnucolando) avete sentito!? Non c‟era, non c‟era! |
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FEDERICO |
barone, calmatevi e non vi preoccupate, appena esce la seguirò e consegnerò |
|
il rapporto dettagliato stasera stessa in busta chiusa all‟avvocato, come ha |
||
detto il mio principale. Sarà un rapporto fatto bene davanti e di dietro |
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OSVALDO |
(un poco corrucciato e dubbioso) come sarebbe a dire davanti e di dietro!? |
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FEDERICO |
certamente … di quello che vedo io e di quello che vede la chitarra! |
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GIGINO |
già il buco di dietro |
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ERNESTINA |
signor barone, ma a proposito di buco, oggi è giovedì! Non è fra poco che |
|
vostra moglie esce? |
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OSVALDO |
già è giovedì, ma non vedo il nesso con il buco! |
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GIGINO |
(imbarazzato) no scusate barone, ma mia moglie non si è espressa bene, |
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voleva dire che la telecamera che è nel buco della chitarra registrerà tutto! |
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OSVALDO |
ah ecco. Comunque ora è meglio che torno su a casa, perché non esce fino a |
|
quando non torno. … Sapete, il martedì e il giovedì pomeriggio non c‟è la |
||
donna di servizio e nostra figlia non può rimanere sola! |
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ERNESTINA |
e già, c‟è la bambina …. |
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GIGINO |
certo è una sfortunata coincidenza. Esce proprio il martedì ed il giovedì |
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ERNESTINA |
(verso il pubblico) ma che donna impudente. È proprio una svergognata, una |
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libertina …. |
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OSVALDO |
(a Gigino) cosa ha detto? |
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GIGINO |
(prontamente lanciando un occhiata alla moglie e calcando sulle parole) no, |
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ha detto che non avete una parente … che so …. una cognata …. a cui |
||
affidare la bambina … |
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OSVALDO e no, come sapete viviamo soli. Avvocato scusatemi, ma io adesso vado a
casa. Signora Ernestina l‟agente F02 può aspettare qui da voi fino a quando non esce mia moglie?
ERNESTINA certamente
GIGINO barone andate tranquillo.
OSVALDO allora io vado …. (rivolto poi a Federico muovendo le labbra in segno
d’intesa) HUMPHREY BOGART!
FEDERICO e no! io HUMPHREY BOGART …. Voi CASABLANCA
OSVALDO a già! Scusate quello che è giusto è giusto CASABLANCA! …
CASABLANCA (poi rivolto a Gigino confidenzialmente ) questi sono precisi. Sono professionisti!
GIGINO (poco convinto) lo vedo … lo vedo
ERNESTINA prego barone vi accompagno (precede il barone all’uscita)
OSVALDO grazie signora (segue Ernestina)
Scena quinta: Gigino – Ernestina - Federico – Matteo
GIGINO E adesso signor agente F02 preparatevi anche voi che tra poco scende la
baronessa e la dovete seguire
ERNESTINA (Rientra)
FEDERICO (togliendosi il capello e la parrucca) avvocato siete stati bravissimi! E allora
che dite, me li sono guadagnati „sti cento euro
GIGINO (molto sorpreso e sconcertato dalla rivelazione) qua ..quali cento euro?
ERNESTINA ueh Federico ma allora siete voi!? Ma che ci fate così combinato? (al
pubblico) Ecco perché aveva una sagoma famigliare!
GIGINO no! No! Ernestì un momento (fermandola con la mano) Federico aspettate,
che è „sta storia dei cento euro?
FEDERICO nessuna storia avvocato. Ho fatto tutto quello che mi ha detto vostro cugino
GIGINO mio cugino? Ma quale cugino !? Io non ho cugini!
FEDERICO ma forse è il cugino di vostra moglie?
ERNESTINA ma neanche io ho cugini qui a Napoli
GIGINO Federico, ma mi volete spiegare che cosa è questa carnevalata?
FEDERICO avvocato ma quale carnevalata. L‟altro giorno, mentre mangiavo il panino
fuori la bottega di don Carmine il vinaio, è venuto un signore che mi ha detto
essere vostro cugino e mi ha raccontato dello scherzo che volevate fare al
barone.
GIGINO Uno scherzo, ma quale scherzo?
ERNESTINA (a Federico) avanti parlate
FEDERICO mi ha detto di fare questa parte e, che se la facevo bene, voi mi avreste dato
cento euro.
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GIGINO ma queste so cose da pazzi … Gesù, Gesù e voi avete accettato senza dirmi
niente?
FEDERICO e che ne so … infondo si trattava di uno scherzo innocente
ERNESTINA ma voi pazziate …. Con la gelosia del barone? Quello ammazza la moglie e
pure a voi
FEDERICO a me? E io che centro …. Se mai se la piglia con l‟avvocato
GIGINO come? … con me … con me? Santo cielo. E adesso che facciamo … ma
vedete che impiccio! Quello se la prende veramente con me!
ERNESTINA Ma Gigino tu non gli dici proprio niente e voi Federico è meglio che ve ne
andate e non vi fate vedere più e …. chi si è visto s‟è visto.
GIGINO giusto.
FEDERICO (togliendo la busta dalla tasca) e con questa come la mettiamo? Io la devo
lasciare a vostro marito che la consegnerà stasera stessa al barone. Lui lo sa che il rapporto lo devo solo confermare.
GIGINO cazzarola! Mi ero scordato del rapporto del pedinamento!
ERNESTINA quello deve sapere la moglie che cosa fa e chi se la fa.
GIGINO ma che dici?
ERNESTINA no, no! volevo dire con chi se la fa il martedì ed il giovedì pomeriggio.
FEDERICO scusate …. e se gli facessimo comunque trovare il rapporto del pedinamento e
non se ne parla più?
ERNESTINA e cosa è scritto in questo rapporto?
FEDERICO e che ne so, la busta non l‟ho aperta. Quel signore mi ha detto di non aprirla.
Ha detto: verifica prima, poi apri la busta, poi conferma e controfirma.
GIGINO ma vedete che ingenuità …. Su datemi la busta, vediamo che cosa è scritto
nel rapporto
FEDERICO ma … ma …
GIGINO datemi questa cacchio di busta!
FEDERICO (titubante e timoroso consegna la busta all’avvocato)
GIGINO (apre la busta, prende il rapporto e legge. Guarda i presenti, guarda il
pubblico e a voce alta) CORNUTONE
ERNESTINA cornutone?
GIGINO si c‟è scritto proprio cosi: - cor nu to ne – vedi
FEDERICO come solo questo?
GIGINO si solo questo
ERNESTINA o Gesù mio e quello l‟ammazza alla signora!
MATTEO (bussa alla porta cinque volte)
FEDERICO avvocà, qui bisogna sapere il martedì e il giovedì la baronessa che fa
ERNESTINA (andando ad aprire) e questa è Rosa! Lo sapesse lei?
FEDERICO avvocà, la signora ha ragione! Sicuramente la signora Rosa lo sa, conosce e
fatte e tutti quanti!
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GIGINO e, si …. e se no come si fa! Qui bisogna inventare qualche cosa da scrivere
ERNESTINA (entra con Matteo con la 3DS) ciao nonno!
GIGINO ciao Matteo. (poi a Ernestina) Ernestì, qui bisogna sapere il martedì e il
giovedì la baronessa che fa in parrocchia per più due ore dopo la vespertina.
MATTEO ma chi la signora Silvana?
ERNESTINA Matteo, non sono fatti che ti riguardano. Anzi vai in cameretta a giocare con
la 3DS
MATTEO si vado. Ma io lo so che fa la baronessa in parrocchia!
GIGINO come lo sai?
MATTEO sicuro che lo so!
FEDERICO e che fa? … che fa
MATTEO nonno, ma hai detto il martedì ed il giovedì dopo la vespertina?
GIGINO Si
MATTEO Sarebbe un mezzo segreto, comunque a voi lo posso dire!
ERNESTINA e avanti diccelo
MATTEO nonna, dopo la messa stiamo facendo le prove per uno spettacolo teatrale di
beneficienza e c‟è pure la baronessa
ERNESTINA uno spettacolo teatrale?
MATTEO si lo facciamo per il 25 aprile …. è una cosa greca
GIGINO un classico greco!? Caspita che impegno. E come si chiama?
ROSA mi pare che si chiama Troia e … e, si …. Troia e il cavallo, insomma una
cosa di questa ….
GIGINO fosse l‟opera di Beccaccioni “Troia e l‟inganno del cavallo” ?
MATTEO si proprio così. È proprio quella!
ERNESTINA e scommetto che la baronessa fa la parte di Elena
MATTEO si! Fa Elena …. ma tu come lo sai?
ERNESTINA (al pubblico) l‟hoimmaginavo. Quello il parroco sa a lui! Allora visto che è
così adesso non perdiamo tempo.
GIGINO e che facciamo?
ERNESTINA Allora Gigino prendi un foglio di carta ed una busta nuova. E voi Federico
venite qua a scrivere il rapporto.
GIGINO (esegue)
FEDERICO (mentre si avvia al tavolo) avvocato e voi me li date i cento euro?
GIGINO ma siete uscito pazzo? Allora non avete capito niente? Quell‟uomo che vi ha
avvicinato ha fatto fesso al barone e pure a voi.
FEDERICO questo l‟ho capito! Ma allora sono solo io che ci perdo qua!?
GIGINO Federico, ma lo capite che io sto evitando di farvi prendere una denuncia.
Quello il barone c‟ha rimesso 500 euro. E voi siete stato vittima e complice di una truffa
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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FEDERICO |
come una truffa? … Come complice? |
|
ERNESTINA |
si Federico, mio marito ha ragione. È meglio che ve li scordate i cento euro e |
|
scrivete (inizia a dettare) io sottoscritto agente F02 dichiaro sotto la mia |
||
personale responsabilità … Federico! ….. Mi raccomando dichiaro si scrive |
||
con l‟H |
||
FEDERICO |
E signora Ernestina non vi preoccupate! Voi lo sapete … io so diplomato! |
|
ERNESTINA |
va bene, già. Dunque dicevamo … |
dichiaro sotto mia personale |
responsabilità, virgola, |
||
FEDERICO |
(ripete scrivendo) io sottoscritto agente F02 dichiaro sotto la mia |
|
personale responsabilità … virgola …. Signò … io metterei un punto e |
||
virgola |
||
ERNESTINA |
no, ma che dite, basta la virgola. E che mettiamo la punteggiatura a peso!? |
|
…… scrivete … che la signora baronessa Silvana Quaranta in Camera |
||
FEDERICO |
come quaranta in camera? |
|
GIGINO |
state zitto e scrivete |
|
FEDERICO |
ma se scrivo così il barone l‟ammazza veramente! |
|
ERNESTINA |
Federico, … la signora Silvana Quaranta è coniugata con il barone Camera |
|
…. Quindi si dice la signora Quaranta in Camera |
||
FEDERICO |
no signora, allora scrivo proprio così – che la signora Silvana Quaranta |
|
coniugata con il Barone Camera! |
||
GIGINO |
(guardando la moglie) e va bene! forse è meglio! …. Si, scrivete così …. |
|
FEDERICO |
(scrive ripetendo) che la signora Silvana Quaranta coniugata con il |
|
Barone Camera! (Poi come se dettasse lui e di getto guardando Ernestina) |
||
Signora, va bene così …. sta facendo Elena di Troia con il cavallo in |
||
parrocchia |
||
ERNESTINA |
ma quale cavallo … che state dicendo? siete impazzito? |
|
FEDERICO |
e come! …. Lo ha detto vostro nipote! |
|
MATTEO |
ma il cavallo non ce lo abbiamo ancora! |
|
FEDERICO |
ah, non ce lo avete ancora? |
|
GIGINO |
Federico, ma voi volete passare un guaio!? Non pensate …. Scrivete. E |
|
scrivete solo quello che vi detta mia moglie |
||
FEDERICO |
e va bene … e non vi arrabbiate …. Scrivo …. scrivo |
|
ERNESTINA |
Dunque (da un occhiata al foglio) dunque dicevamo … aaaa … aaaa … |
|
barone camera …. Virgola …. sta facendo le prove …. |
||
FEDERICO |
(ripete scrivendo) sta facendo le prove… (guardando Ernestina per avere |
|
assenso) … (poi convinto) per il cavallo |
anche se il cavallo non c‟è ancora |
|
GIGINO |
e dalle, nata vota cu sto cavallo!? |
|
FEDERICO |
avvocà … e qui prima o poi stu cavallo deve arrivare! È vero Matteo? |
|
MATTEO |
e, si, ma il cavallo non c‟è ancora! |
|
FEDERICO |
e come fate!? |
|
MATTEO |
il parroco voleva procurare un ciuccio ma non andava bene |
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FEDERICO addirittura! Nu ciuccio!
MATTEO poi la baronessa ha detto che al cavallo ci pensava lei.
GIGINO e già quello il marito ha una scuderia ad Agnano
FEDERICO (maliziosamente) ah Matteo!… al cavallo ci pensa la signora!?
GIGINO basta Matteo, non rispondere. …. Ci mancavi solo tu
ERNESTINA insomma, Federì, „stu cavallo non ci sta!
FEDERICO E allora per il momento il cavallo aspetta!
ERNESTINA ecco, bravo, aspetta! Su, scrivete. ….. Sta facendo le prove per uno spettacolo
alla parrocchia e,
GIGINO scrivete … eseguite. Voi dovete solo eseguire ….
FEDERICO e va bene! (continua a scrivere ripetendo) Sta facendo le prove per uno
spettacolo alla parrocchia
BUSSA IL TELEFONO
Mentre gli altri continuano a far scena
GIGINO (risponde al telefono) ah siete voi Barone ….. si, l‟agente è andato! ….. state
tranquillo ….. si, si mi farò dare il rapporto …. Bene, bene a più tardi (posa la
cornetta. Poi al pubblico) queste sono cose da pazzi. So cose che sulo aNapule succerono.
Fine 1° quadro
-
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quadro 2
L’AFFARE IPERDIBILE
ERNESTINA |
moglie di Gigino |
(60 -70 anni) |
SABRINA |
nipote della signora Rosa |
(18 -20 anni) |
GIGINO Di Pasquale |
avvocato |
(60 -70 anni) |
MARCO Barone |
rappresentante ditta pompe funebri |
(30 -50 anni) |
Salotto in casa dell‟avvocato Di Pasqule in via Toti 15 Mergellina Napoli
Scena prima: Ernestina - Sabrina - Gigino
SABRINA (bussa cinque volte alla porta)
ERNESTINA (esce dalla cucina) e questa sarà Rosa
SABRINA (entra con Ernestina) signora la zia vi ringrazia per il burro che gli avete
prestato stamattina. Comunque l‟ho ricomprato per darvelo (lo consegna con risatina scema)
ERNESTINA ma non c‟ era bisogno. Di a tua zia che ne poteva anche fare a meno.
Riportaglielo e non ti preoccupare
SABRINA no, signora … scherzate? E chi lo riporta a zia Rosa … quello me lo fa
mangiare (risatina scema)
ERNESTINA (prendendo il burro) e va bene …
GIGINO (entrando in scena con delle ricette in mano ) ciao Ernestì. Buongiorno
signorina
SABRINA (con risatina scema) buongiorno avvocato!
GIGINO (poi titubante a Ernestina) ma chi è? ….
ERNESTINA (interrompendo) è la nipote della signora Rosa!
GIGINO mamma mia e come ti sei fatta grande. Non ti avevo proprio riconosciuta
SABRINA e si sono cresciuta! (con risatina scema) E poi a Ischia c‟è l‟aria buona!
GIGINO (guarda la moglie perplesso per la risatina di Sabrina)
ERNESTINA (glissando) che ti ha detto il dottore?
GIGINO mi ha dato la cura per la sciatica
ERNESTINA altre iniezioni di muscoril e voltaren?
GIGINO proprio cosi … finirò come un colabrodo! A proposito Sabrina per cortesia
vuoi dire alla zia se questa sera può venire a farmi l‟iniezione?
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SABRINA avvocato, questa sera la zia va a cena fuori per festeggiare l‟anniversario di
matrimonio (con risatina scema) noi per questo siamo qua
GIGINO (guarda la moglie perplesso per la risatina di Sabrina)
ERNESTINA (alza le spalle)
GIGINO In tutto ne devo fare dodici
SABRINA (con risatina scema) come avvocato tutte quante insieme
GIGINO (sgranando gli occhi) per amor di Dio (guarda la moglie in maniera
interrogativa per le risatine di Sabrina)
ERNESTINA (glissando) allora fa gli auguri agli zii!
SABRINA si, riferirò! Avvocato Comunque credo che per la siringa stasera si farà
tardi, perché poi loro vanno a teatro (con risatina scema) e non penso che a quell‟ora voi state comodo?
GIGINO ah e adesso come faccio? Devo iniziare una cura di dieci siringhe.
SABRINA ma perché vostra moglie non le sa fare? (con risatina scema) Quello è
facilissimo!
GIGINO no! Le sa fare …. Ma al momento di infilare l‟ago chiude gli occhi perché
dice che gli fa impressione e quindi! sapete come si dice !? a do coglio ..
coglio!
SABRINA (con risatina scema ) ma voi che dite?
GIGINO dico che quando l‟anno scorso dovetti fare le iniezioni di calciparina sulla
pancia … lei un paio di volte sbagliò la mira e ad occhi chiusi mi infilò l‟ago proprio nell‟ombelico!
ERNESTINA ma fosti tu che ti muovesti … io che ti dicevo? Stai fermo … stai fermo …
che facciamo presto presto!
GIGINO e già. Adesso stai a vedere che la colpa è mia… sei tu che chiudi gli occhi
ERNESTINA ma quello mi fa impressione
SABRINA (con risatina scema) ma se volete vela posso fare io … sapete sono
esperta!
GIGINO veramente? …. (guardando la moglie) Eppure non si direbbe
SABRINA ne ho fatto a tantissime a papà e dice che sono diventata bravissima! (con
risatina scema ) Papa dice sempre: -se c‟è una cosa che sa fare beneSabrina … sono le iniezioni - (con risatina scema )
ERNESTINA allora visto che sei esperta, potresti fargliela tu
GIGINO (perplesso) ma Ernestina che dici!?
ERNESTINA e poi vuoi dire a mio marito che uno non si deve muovere quando gli
devono fare un‟iniezione?
SABRINA (con risatina scema ) certamente avvocato dovete stare fermo, altrimenti la
siringa va a suppurazione e vi viene un didietro come le scimmie … (con risatina scema ) sapete quella dal culo rosso!
GIGINO (al pubblico) Misericordia!
ERNESTINA hai visto?
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GIGINO ma Sabrina mica pure tu chiudi gli occhi quando fai un‟iniezione?
SABRINA no! (con complicità a Ernestina) Beh … ma se manca la luce
all‟improvviso … proprio in quel momento!.... diventa tutto buio!
GIGINO ma è un caso! Una fatalità! E‟ più facile vincere al superenalotto che si
verifichi un simile eventualità proprio in quel momento!
SABRINA comunque avvocato non vi preoccupate. Vengo questa sera verso le 9 ….
Dopo la cena! (risatina scema )
GIGINO Ernestì … prepara le candele ….non si sa mai. Avessa mancà la corrente
all‟improviso?
ERNESTINA … Gigì ma che dici (poi sorridendo a Sabrina) grazie Sabrina ci vediamo
dopo cena!
SABRINA ma per carità è un dovere di buon vicinato. E poi, come dice zia Rosa,
vostro marito merita … merita! (risatina scema) e poi la zia vi vuole bene
GIGINO e,si. Merito almeno di non sentir dolore.
SABRINA (avviandosi verso l’uscita) beh arrivederci, ci vediamo questa sera.
ERNESTINA grazie non ti accompagno! Sei di casa! …. Ah a proposito, stasera bussa il
campanello della porta cinque volte! Così sono sicura che sei tu.
SABRINA non dubitate! (risatina scema) Busso il campanello della porta cinque
volte. Come ha detto la zia (esce cantando)
Scena seconda: Ernestina – Gigino – Marco
GIGINO (riferendosi a Sabrina che è appena uscita cantando) Comunque a me
questa, con quella risatella, non mi da tanto affidamento!
ERESTINA ma tu lo sai come sono i giovani oggi …. Sempre allegri sempre con la
musica nelle orecchie!
GIGINO sarà, ma a me pare na meza scema!
ERNESTINA ma che vuoi fare, infondo la zia sta sempre a disposizione … come del
resto adesso anche lei. In fondo sono brava gente
GIGINO si va be‟… e speriamo bene!
MARCO (bussa alla porta una volta)
ERNESTINA e no. Una sola bussata! Io non apro….
GIGINO (guarda la moglie poi il pubblico con aria interrogativa)
MARCO (bussa cinque volte)
ERNESTINA (conta con le dita e mentalmente) … sarà sempre lei, chi sa che si è
dimenticata! (mentre si avvia ad aprire)
GIGINO (Gigino segue con lo sguardo la moglie, poi tra se alzando le spalle) e
adesso pure la nipote della signora Rosa bussa cinque volte?! E‟ entrata a pieno titolo nella famiglia!
ERNESTINA (rientrando rivolta al marito) Gigino, c‟è il signor Barone … lo faccio
entrare?
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GIGINO e mica lo vuoi lasciare fuori la porta!?
ERNESTINA e si … certamente! (andando alla porta)
GIGINO mamma mia il barone Camera sta un‟altra volta qua!
ERNESTINA (si avvia alla porta di casa per far entrare Marco Barone) accomodatevi
GIGINO prego signor Barone (accortosi che non è il Barone Camera che si
aspettava , guardando la la moglie) ma …. Ma…
MARCO (entra) buongiorno avvocato!
Marco è un signore vestito sobriamente con capi sicuramente non suoi e rimediati per meglio figurare. Ha la gobba. Porta occhiali scuri ed una valigetta porta documenti. Cammina con difficoltà perché ha le scarpe strette. Ha una gobba sulla schiena
ERNESTINA il signore mi ha detto di avere una appuntamento con te!
GIGINO (perplesso) ma … veramente credo di averlo dimenticato … comunque
signore non credo di conoscervi !
MARCO lo so, è vero, non mi conoscete ….(tendendo la mano) permettete che mi
presenti. … Sono Marco Barone il nipote di Don Rafele, il custode del tribunale
GIGINO (stringendo la mano) ah … siete il nipote di don Raffaele Pellecchia?
MARCO si! …. Beh si, diciamo nipote indiretto ….
ERNESTINA come sarebbe a dire nipote indiretto
MARCO sarebbe a dire che sono il fratello della cognata della sorella della moglie
di don Rafele …..
ERNESTINA e GIGINO (si guardano cercando di capire la parentela del signore)
ERNESTINA (realizzando) e, si, giusto: indiretto ..
MARCO insomma la signora Assuntina è mia zia…
ERNESTINA e chi è la signora Assuntina?
MARCO è la sorella della moglie di don Rafele, che mi ha detto che nel pomeriggio
potevo venire da voi!
GIGINO chi ve l‟ha detto? La zia Assuntina?
MARCO no, il marito della sorella ….. don Rafele!
GIGINO (cercando di realizzare) il marito …. della sorella …. di vostra zia!? …
ah, già … vostro zio….
ERNESTINA (stoppando il marito) e no, zio indiretto …
GIGINO (guardando la moglie con aria di sufficienza) già zio indiretto …..
(realizzando) a scusatemi… (portando la mano alla fronte) Si, si adesso
ricordo che vostro (guardando la moglie e accentuando la voce su zio
indiretto) zio indiretto, mi ha chiesto stamattina, se oggi nel pomeriggio
potevo ricevervi … trattandosi di una cosa molto personale ….
MARCO esattamente, ed eccomi qua!
ERNESTINA scusate signore, … ma come mai avete bussato cinque volte?
MARCO perdonatemi … io avevo bussato una volta sola e nessuno mi ha aperto.
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GIGINO (guardando la moglie interrogativo) e allora?
MARCO Poi, la vostra vicina, devo dire proprio una bella ragazza, si è affacciata
alla porta di casa sua e mi ha detto che se non si bussava cinque volte,
nessuno mi avrebbe aperto …. Anzi è stata proprio lei che ha bussato
cinque volte …
ERNESTINA (al pubblico) Gesù, Gesù … ma allora questa è scema più della zia!….
GIGINO (inizia a contorcersi per un improvviso mal di pancia) per la miseria
ERNESTINA che c‟è Gigino, ti senti male?
GIGINO e che ne so ….. saranno stati i fagioli
ERNESTINA ma quali fagioli …. Chi sa che porcheria ti sei mangiato stamattina alla
bouvet del tribunale!
GIGINO ma quale bouvet …. Sono sicuramente i fagioli!
ERNESTINA Gigi, ma quelli i fagioli fanno bene …. Dovremmo mangiarli almeno tre
volte a settimana!
MARCO buono signò. E come mi piacciono i fagioli …. Specialmente con i tubetti
… quando il fagiolo s‟infila nel tubetto è proprio una poesia …
ERNESTINA hai visto Gigì! Il signore se ne intende!
GIGINO (contorcedosi) ma quale poesia! Qua mi sta scoppiando una tragedia nella
pancia! …. (a Marco) Permettete (esce di corsa)
MARCO prego avvocato … fate con comodo. Vi aspetto
ERNESTINA va trova che s‟è mangiato. (girando intorno a Marco notando con piacere
la sua gobba) sentite giovanotto ma voi di numeri ne capite?
MARCO e beh signora io sono diplomato in ragioneria!
ERNESTINA ma che avete capito!? Volevo dire: voi giocate a lotto?
MARCO e si qualche volta. Ma sapete io non ho molta possibilità e quindi gioco
poco
ERNESTINA e prendete …. Prendete?
MARCO io no. Ma gli amici e parenti mi chiedono spesso qualche numero ….
Signò dicono che io porto fortuna (indicando la gobba) e tutto per via di questa cosa qua
ERNESTINA questa cosa che?
MARCO come non la vedete?
ERNESTINA (con ipocrisia) ah quella piccola protuberanza? E chi se ne era accorta …
MARCO Signò questa piccola, come la chiamate voi, protuberanza mi rende infelice
ERNESTINA (avvicinandosi e carezzando la gobba) ma che dite quella si nota appena.
E vincono? … vincono?
MARCO Chi
ERNESTINA come chi!? Gli amici i parenti?
MARCO a già i numeri! Signò, ve lo dico in confidenza (sussurrando) spessissimo
… spessissimo. Pensate che zi Rafele, la settima scorsa s‟è giocato un terno secco è ha vinto 4250 euro.
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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ERNESTINA Alla faccia …. E vi ha fatto un regalo?
MARCO e no. Io non pretendo niente…., però mi devono dare 50 centesimi per ogni
numero che do, 50 per ogni ruota e 50 per le combinazioni
ERNESTINA come così poco?
MARCO e signò, e che volete! Infondo io non posso dare una garanzia di vincita
sicura. E quindi cerco poco. Se no chi me li da i 50 centesimi?
ERNESTINA Beh, giusto avete ragione! (accarezzandogli discretamente nuovamente la
gobba) E allora datemi tre numeri pure a me … non si può mai sapere
MARCO sembra facile …. Signò mi dovete almeno raccontare un sogno che avete
fatto di recente … ci vuole lo spunto….
ERNESTINA e ci‟avete ragione ci vuole lo spunto. Dunque dovete sapere l‟altra notte ho
sognato che mio marito gridava in mezzo alla strada. Io mi sono affacciata
alla finestra e ho visto un cane che lo mozzicava … mamma mia ... e che
paura che mi so pigliata!
MARCO dunque signora. „o cane fa 6, il morso 67 e la paura fa 90. Vi dovete
giocare 6 – 67 e 90 terno secco sulla ruota di Napoli
ERNESTINA e il marito non ce lo mettiamo?
MARCO già, mettiamoci pure il marito che fa 19. Dunque Signò, sentite a me.!
Giocatevi 6 -19 – 67 e 90 e fate 50 centesimi sulla quaterna e 4 euro e 50 sul terno. Signò … m‟arraccumann ruota di Napoli!
ERNESTINA aspettate che me li segno (prende un foglio di carta e la penna e segna i
numeri) e a voi quando vi devo dare?
MARCO dunque 4 numeri vengono 2 euro. 1 euro per le due giocate e 50 per la
ruota fanno giusto 3 euro e 50
ERNESTINA e se lo faccio pure per tutte le ruote?
MARCO signò ve lo stavo dicendo. Mi avete tolto le parole di bocca! Per tutte mi
date un altro euro e 50 e fanno giusto 5 euro. E buona fortuna!
ERNESTINA (prende i soldi dal borsellino e li consegna a Marco) e se vinco vi faccio
pure un regalo
MARCO signò, come vi ho detto, non c‟è ne bisogno …. La giocata è senza
garanzia!
GIGINO (rientra) cosa è senza garanzia? …. mamma mia mi so liberato
ERNESTINA (nascondendo il borsellino ed il foglio con i numeri) no si parlava dei
telefonini che vendono a Forcella
GIGINO lascia perdere …. Quella è roba di dubbia provenienza
MARCO e si signò, vostro marito ha ragione!
GIGINO comunque, scusami Ernestì, adesso cortesemente lasciaci soli, … hai
sentito ? …. si tratta di una cosa personale e sicuramente delicata …
ERNESTINA (a Marco) Con permesso … vi lascio alle vostre cose … (entra nella
stanza attigua)
GIGINO (indicando la sedia a Marco) prego accomodatevi …. (gli si siede di
fronte)
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
pag. 24 di 85
MARCO |
(sedendo) Ah … grazie, troppo buono, ho i piedi come due zampogne. |
||
GIGINO |
dunque ditemi … (guardando con sufficienza un punto in alto sulla parete |
||
opposta) …che cosa è successo? |
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MARCO |
(guarda verso lo stesso punto) che è successo !? |
||
GIGINO |
(riguardando il punto in alto) che cosa è successo? (poi realizza |
||
l’equivoco). No, no … dicevo a voi … che cosa vi è successo! In cosa |
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posso esservi utile? |
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MARCO |
a di te a me? |
||
GIGINO |
e certamente qui ci siamo solo io e voi … |
||
MARCO |
scusate avvocato … poiché siamo solo io e voi …. Insomma siamo tra |
||
uomini … (sfilandosi le scarpe) Permettete che mi sfilo un attimo le |
|||
scarpe …. Mi fanno nu poco male …. |
|||
GIGINO |
(guardando sotto il tavolo) beh vedo che lo avete già fatto ….(rassegnato |
||
quasi sfottendolo) Fate, fate… fate come se |
foste a casa vostra … |
||
(guardano Marco fino alla fine dell’operazione) |
comunque caro signore |
||
vi faccio notare che …. (allontanando un poco la sedia dove è seduto da |
|||
tavolo e toccandosi poi il naso) |
|||
MARCO |
lo so, lo so, …. ma mi piace sentire quest‟odore perché so che tra poco |
||
avrò sollievo ai piedi… |
|||
GIGINO |
e chiamatelo odore. Io non direi … insomma diciamo che, per sopportare |
||
quelle scarpe, siete un mezzo masochista |
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MARCO |
beh! Proprio masochista no… (ridacchiando) |
diciamo che sono |
|
(scandendo e toccandosi il naso) naso–chista! |
|||
GIGINO |
(con forzato sorriso) e già! … spiritoso, molto spiritoso, quindi nei miei |
||
confronti diciamo che siete sado - naso …. |
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MARCO |
ah bravo … vedo che siete di spirito … buon segno! |
||
GIGINO |
Comunque, veniamo a noi, mi volete dire perché siete qui e cosa vi è |
||
successo? |
|||
MARCO |
avvocato, a me non è successo niente fortunatamente … |
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GIGINO |
beh … e allora perché siete venuto da me? Si tratta di una cosa che |
||
riguarda un‟altra persona? … forse il vostro zio indiretto; Don Rafele? |
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MARCO |
no, no, si tratta di una cosa che riguarda tutte le persone … |
||
GIGINO |
Come tutte le persone! Quali persone? |
||
MARCO |
(con atteggiamento filosofeggiante) sapete primo o poi capita a tutti. … |
||
Tutti ci dobbiamo passare …. |
|||
GIGINO |
ma che dite, spiegatevi. Dove dobbiamo passare!? |
||
MARCO |
beh! (filosofeggiante) Forse è meglio dire |
…. trapassare! |
|
GIGINO |
(s’irrigidisce pensieroso) |
||
MARCO |
(con atteggiamento normale e spicciolo) |
Insomma tutti: prima (indicando |
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Gigino) o poi (indicando se stesso) dobbiamo morire … |
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GIGINO |
è naturale … che tutti prima o poi dobbiamo morire! E per dirmi questo |
||
che siete venuto!? Forse siete un monaco trappista in borghese? |
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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MARCO ma che dite … sono Marco Barone e (con fierezza) rappresento la ditta
cavaliere Benedetto La Fossa e figli, antica ditta specializzata, già dal
lontano 1947, in campo cimiteriale e sepolture in genere ….
GIGINO (perplesso ma incuriosito abbozzando uno scongiuro) e allora?
MARCO (apre la borsa e tira fuori dei fogli di contratto ed un catalogo) dunque
avvocato sono da voi per proporvi un grande affare ….
GIGINO un affare? Che genere di affare ?
MARCO bene, benissimo vedo che non perdete tempo … dunque la ditta cavaliere
Benedetto La Fossa e figli, antica ditta specializzata già dal lontano 1947,
in capo cimiteriale e sepolture in genere …. Sta realizzando una
lottizzazione sull‟amena collina di Poggioreale ….
GIGINO come come, una costruzione di case sulla collina del cimitero di
Poggioreale? E chi volete che se le compra!?
MARCO ma quali case! Si tratta del complesso - ultima spiaggia - … una serie di
dimore a schiera in cristallo (mostrando il catalogo) guardate, guardate che meraviglia …
GIGINO (da un occhiata fuggente al catalogo, poi guarda perplesso il pubblico e
poi volge lo sguardo a Marco) ma si tratta di tombe!?
MARCO beh, avvocato questa è una definizione fin troppo banale … io direi che si
tratta di un investimento immobiliare di lusso ad un prezzo estremamente accessibile e adeguato alla vostra posizione !!
GIGINO come alla mia posizione !?
MARCO Si adeguata a voi ed alla Vostra pregiata famiglia!
GIGINO (riguarda il catalogo, poi guarda perplesso il pubblico e poi volge lo
sguardo a Marco) beh caro signore, sinceramente io non sono interessato aquesto ... come lo chiamate voi … investimento immobiliare !
MARCO avvocato! Ma che dite … questa è un offerta imperdibile …. Venite più
vicino a me che vi faccio vedere il catalogo…
GIGINO ma sinceramente non mi interessa …
MARCO e su, fatelo almeno per don Rafele … quello ha tanta stima di voi …
GIGINO la stima è reciproca … E va bene vi voglio accontentare anche se non mi
interessa. Vengo più vicino a voi, però non vi dico di rimettervi le scarpe,
ma almeno infilateci i piedi dentro! Qui c‟è un apuzza che non si sopporta!
MARCO e va bene (esegue) comunque mi posso togliere almeno la giacca? Così sto
più libero
GIGINO non è che finiamo con i piedi e cominciamo con un‟altra cosa?
MARCO (si toglie la giacca) no avvocato state tranquillo!
GIGINO (si avvicina con la sedia al tavolo annusando l’aria titubante e si accorge
che la gobba di Marco è rimasta nella giacca) scusate ma voi non avevatequella cosa la? (fa il segno sulla sua spalla per indicare la gobba)
MARCO no avvocato se vi riferite alla gobba quella fa parte di un altro lavoro!
GIGINO (al pubblico) cose e pazz!
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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MARCO Comunque sentita a me (aprendo il catalogo ne mostra le pagine con
entusiasmo) Ah ecco qua! Avvocà guardate che eleganti costruzioni in
cristallo e acciaio satinato inox a due piani …. (confidenzialmente)
materiale eterno ….
GIGINIO eterno!? E certamente! ….
MARCO … e guardate che rifiniture di lusso …. Che eleganza ….. e guardate
queste poltroncine rosse al piano terra …. (con enfasi) sono di una nota
stilista giapponese.
GIGINO (rivolto infastidito al pubblico) chi sa chi è!...
MARCO bene, bravo vedo che l‟avete riconosciuta!
GIGINO a chi?
MARCO alla stilista… l‟architetto Scisa chiè
GIGINO (tra se riguardando il pubblico) ma voi vedete!
MARCO Guardate il solaio in cristallo tra il piano terra ed il primo piano ….
Guardate che solidità …. Guardate l‟eleganza delle urne cinerarie sul
pavimento del primo piano ….
GIGINO (indicando la foto sul catalogo) queste sono urne …. ?!!
MARCO proprio così …. Vedete! Quanto è spazioso … C‟è il posto per nove urne:
tre su ogni lato e quella del capo famiglia, quella più grande
…(confidenzialmente) diciamo la vostra, …. Sta giusto al centro …
GIGINO (indicando sarcastico col dito sul catalogo) ah, questa è la mia !?
MARCO certamente, in puro cristallo di Boemia!
GIGINO di Boemia!? … (ostentando un sorriso forzato e con garbo) signore
mio… io vi ringrazio per questa proposta … ma io ho già acquistato un
loculo per me e la mia famiglia in un piccolo cimitero di montagna ….
Dove ho la casa di vacanze …
MARCO (resta perplesso) Ah!( poi subito per niente scoraggiato incalza) ah, bene
… anzi benissimo … quindi siete fortunato!
GIGINO come fortunato!?
MARCO proprio così (scandendo) for tu na to! Avete una doppia scelta … potete
stare 10 mesi qui a Napoli e nei due mesi estivi in montagna ….
GIGINO ma che state dicendo … voi scherzate, …. Come da morto vado in
villeggiatura … ?
MARCO no, è qui sta il punto.
GIGINO il punto ? quale punto?
MARCO non dicevo per voi …. Dicevo per i superstiti …. Quelli che vengono a
pregare …
GIGINO i superstiti !?
MARCO si, i superstiti …. Loro … d‟estate portano l‟urna in montagna e cosi
possono rendervi omaggio … al fresco .. Magari sorbendo un bel succo di frutta … con lo sfondo delle montagne … immaginate che meraviglia …
GIGINO (sarcastico) e d‟inverno qui a Napoli! …. Ma scherziamo?
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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MARCO |
no, è qui casca l‟asino |
||||
GIGINO |
(corrucciando la fronte) l‟asino!‟ quale asino? |
||||
MARCO |
no, scusate, volevo dire che non scherzo affatto … Come diceva Totò la |
||||
morte è una cosa seria … Ma voi volete mettere il piacere dei vostri |
|||||
congiunti di venire nelle altre stagioni a pregare e rilassarsi un poco |
|||||
sedendo su queste comode poltroncine rosse … |
|||||
GIGINO |
(indicando la foto sul catalogo) a questo servono le poltroncine!? |
||||
MARCO |
esattamente …. E poi guardate … guardate l‟orientamento di tutto il |
||||
complesso …. (mostra enfatico la pianta della costruzione) gli immobili |
|||||
son tutti con vista mare …. Guardate il panorama che si vede da la su. |
|||||
GIGINO |
il panorama!? Ma a chi volete che importi il panorama che si vede dal |
||||
cimitero? |
|||||
MARCO |
come!? … ma che dite!? (con enfasi) importa al visitatore, |
||||
GIGINO |
al visitatore!? |
||||
MARCO |
certamente, al visitatore! |
Insomma |
il congiunto |
… guardando |
in |
lontananza il panorama con |
Capri ed il promontorio di Sorrento … la |
||||
preghiera gli esce proprio spontanea, |
gli viene dal |
cuore …. è più |
|||
efficace! |
|||||
GIGINO |
(con curiosità) come è più efficace? |
||||
MARCO |
certamente (con complicità facendoli gomito) |
Avvocato, |
se |
||
malauguratamente siete in purgatorio, … quella preghiera vi manda prima |
|||||
in paradiso …. |
|||||
GIGINO |
(incuriosito) ma veramete !? … |
||||
MARCO |
e così! …. Credetemi … Vedo che vi state convincendo …. |
||||
GIGINO |
beh a pensarci potreste anche avere ragione! |
||||
MARCO |
e che vi dicevo !? … |
||||
GIGINO |
(ripensando e tentennando il capo) comunque riflettendo bene: vi pare che |
||||
uno spende chi sa quanto denaro per un simile investimento? |
|||||
MARCO |
e no, è qui casca l‟asino ….. |
||||
GIGINO |
(un pò incavolato) un‟altra volta! …. |
||||
MARCO |
Avvocato … la ditta cavaliere Benedetto La Fossa e figli, antica ditta |
||||
specializzata, già dal lontano 1947, in capo cimiteriale e sepolture in |
|||||
genere, offre questa occasione all‟incredibile prezzo di 35.000 euro! …. |
|||||
GIGINO |
Egregio amico, e voi veramente pensate che di questi tempi dove molti |
||||
vivi non arrivano a fine mese, c‟è qualcuno che possa impegnare una |
|||||
somma cosi importante …. Diciamo per la morte … e poi tutta insieme!? |
|||||
MARCO |
e no, e qui casca l‟asino |
||||
GIGINO |
(rivolto al pubblico molto incavolato) ancora! |
||||
MARCO |
Avvocato, la ditta cavaliere Benedetto La Fossa e figli, antica ditta |
||||
specializzata, già dal lontano |
1947, in |
capo cimiteriale e sepolture |
in |
||
genere, ha pensato a tutto ….Voi alla firma del contratto versate solo 5.000 |
euro e poi il resto lo date in comode rate, quasi senza interessi, da 200 euro al mese per quindici anni e prendete subito possesso dell‟immobile …
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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GIGINO e già … così io faccio la veci del Padre Eterno … devo badare a vivere
almeno fino ad ottanta anni per pagare le rate …. Per non lasciare un
debito alla mia famiglia … ma voi avete voglia di scherzare …
MARCO e no, e qui casca l‟asino
GIGINO (guarda perplesso il pubblico) e dalle … „n ata vota!
MARCO Avvocato … la ditta cavaliere Benedetto La Fossa e figli, antica ditta
specializzata, già dal lontano 1947,
GIGINO (ripetendo con Marco) in capo cimiteriale e sepolture in genere …..
MARCO …. in capo cimiteriale e sepolture in genere, ha pensato proprio a tutto. …
Nella rata mensile, considerando la vostra età, sono già compresi 20 euro
di assicurazione … così se voi morite prima … (facendo il cesto del
versamento dei soldi sul tavolo) po … po … po … l‟assicurazione
provvederà a liquidare il vostro debito …
GIGINO po … po … po … (imitando il cesto del versamento dei soldi sul tavolo )
e liquida …!?
MARCO Certamente! E mettiamo il caso che voi morite, diciamo per esempio fra
quattro anni …. Avrete versato solo 5.000 euro di anticipo e circa 10.000
euro di rate, vi godete l‟immobile, avete fatto proprio un bell‟affare e
l‟assicurazione (facendo nuovamente il cesto del versamento dei soldi sul
tavolo) po … po … po … versa il rimanente: circa 20.000 euro…
GIGINO (rivolto al pubblico) e che bell‟ affare ….
MARCO insomma, avvocato, per convincervi vi faccio un altro esempio: mettiamo
che morite fra un anno, l‟avete proprio fregata alla grande l‟assicurazione
…. Figuratevi poi se morite di subito dopo la firma del contratto … un bel
colpaccio … Insomma avvocato prima morite e più grande è l‟affare ….
GIGINO (lo guarda molto perplesso, poi con garbo, ma con determinazione) caro
signore purtroppo adesso ho un altro appuntamento .... vi prego di
liberarmi, raccogliete le vostre cose, che vi accompagno alla porta ….
Salutatemi tanto il caro don Rafele … vostro zio indiretto e magari ne parliamo un‟altra volta
MARCO (mentre raccoglie le sue cose per riporle nella borsa) …. Avvocato,
pensateci bene! Credetemi è un vero affare!
GIGINO state tranquillo ci penserò …
MARCO ah Dimenticavo! Se facciamo l‟affare entro il mese, con la semplice
aggiunta di duecento euro la ditta cavaliere Benedetto La Fossa e figli,
antica ditta … in somma quella li .. vi fa installare, sul vostro immobile
che comprate, un pannello fotovoltaico di ultima generazione … così avete
i lumini sempre accesi e non dovete pagare nessuno per l‟eternità e fregate
pure la società per l‟energia elettrica.
GIGINO (facendo scongiuri) si, si, vi ho detto che ci penserò (garbatamente prende
Marco per il braccio per accompagnarlo alla porta) ma adesso andate cheho un appuntamento
MARCO (si alza dimenticando le scarpe e si avvia all’uscita. Si ferma un attimo
prima di uscire, mette una mano nella borsa e tira fuori una brochure)
Avvocato prendete questa brochure … sapete, le faccio stampare io di mia
iniziativa Così fate vedere l‟investimento a vostra moglie
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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GIGINO (prendendo lo stampato) si, si grazie …
MARCO beh veramente sarebbero due euro. Come vi ho detto le faccio stampare io
… è un secondo lavoro … sapete per arrotondare ….
GIGINO (mette le mani nelle tasche dei pantaloni ) mi dispiace ma non ho spiccioli
MARCO (insistente) e vedete … vedete, … vedete se avete qualche cosa nel
taschino della camicia?
GIGINO (infastidito mette le mani nel taschino ed estrae quasi meravigliato un
pezzo da cinque euro)
MARCO (afferra al volo la banconota) avvocato, purtroppo non ho il resto …
comunque vi faccio fare un affare …
GIGINO un altro affare!!
MARCO (mette le mani nella borsa e tira fuori una coroncina ed un libretto di
preghiere) vi do anche la coroncina ed il libretto con le preghiere dei
defunti …. Sapete, il Kit costerebbe sette euro, ma voi mi siete simpatico
e ve lo cedo a cinque …
GIGINO (ridando la brochure) no, no grazie tenetevi tutto e pure i cinque euro e
salutatemi a don Rafele..
MARCO (riprende tutto nelle mani avviandosi goffamente scalzo alla porta
accompagnato da Gigino) grazie, grazie avvocato … sarete servito.
GIGINO (Ritorna in scena cerca sotto il mobiletto del telefono) Dove sta? Dove
sta? (trova e prende un bel corno rosso e inizia fare scongiuri) aglio …
fravaglio …. Fattura can nun quaglia ….
MARCO (bussa cinque volte alla porta)
ERNESTINA (da fuori scena) vado io
GIGINO (poi annusando l’aria) ma che cosa è „sta puzza (scorge le scarpe sotto il
tavolo) ma voi vedete, vedete, quello si è scordato le scarpe (prende le scarpe con due dita e si guarda intorno per vedere dove metterle)
MARCO (entra nuovamente) perdonatemi avvocato ma ho dimenticato le scarpe
ERNESTINA (entra in scena alle spalle di Marco)
GIGINO (storcendo il naso e al pubblico) eme ne sono accorto! … Eccole qua!
MARCO (prendendo la scarpe con la mano libera, si avvia scalzo all’uscita) grazie,
grazie ancora (prima di uscire si volta) avvocato … sentite a me: è un
affare …. Pensateci …. Più presto morite e più fate un affare …
GIGINO si, si va bene …. Ho capito … ho capito (spinge Marco oltre la comune,
poi rientra in scena)
MARCO (da fuori) avvocatoè un affare …. È un affare …
GIGINO (spazientito) andatevene … iatevenne …. (facendo scongiuri) Sciò …. Siò
ERNESTINA Gigì ma ch‟è stato?
GIGINO no, niente, niente … cose che sulo a Napule succerono!
Fine 2° quadro
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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quadro 3
L’AUTISTA TUTTO FARE
RAFFAELLA ZEZZA |
detta Rafilina ex ballerina del Lido di Parigi |
(45 - 60 anni) |
SILVANA QUARANTA |
moglie del barone Camera |
(30 - 50 anni) |
STELLA PITTALUGA |
ex ballerina del Lido di Parigi amica di Raffaella |
(45 - 60 anni) |
ERNESTINA |
moglie di Gigino |
(60 - 70 anni) |
DOTTOR DI NATALE |
ginecologo |
(60 - 70 anni) |
GIGINO DI PASQUALE |
avvocato |
(60 - 70 anni) |
UGO TERRASANTA |
l‟amministratore di condominio |
(30 - 50 anni) |
PEPPINO |
nipote di Assuntina |
(18 - 30 anni) |
OSVALDO |
il Barone Camera |
(60 - 70 anni) |
ASSUNTINA |
cameriera in casa del Barone Camera |
(40 - 60 anni) |
Scena prima : Raffaella- Silvana – Stella – Ernestina – poi Di Natale
In scena Raffaella e la baronessa Camera sono sedute sul divano
RAFFAELLA baronessa Silvana, la signora che sta per venire per la riunione, è stata mia
collega quando lavoravo a Parigi … (con un sospiro) ormai tanti anni fa
SILVANA Sapevo che lei ha lavorato a Parigi. Ma dove? In qualche ristorante
italiano?
RAFFAELLA no, ma quale ristorante! …. Niente dimeno!? …. Io sono stata ballerina
del Lido di Parigi! Come anche Stella, la mia collega che tra poco sarà qui.
SILVANA caspita, non lo sapevo …. Sa, io sono stata al Lido con mio marito … in
viaggio di nozze! … che bel ricordo … (poi quasi prendendola in giro)
allora lei e la sua amica siete due artiste!?
RAFFAELLA niente di meno!? …. Signora baronessa, modestamente io ero bravissima!
Nel corpo di ballo stavo in prima fila e Stella in seconda ….
STELLA (bussa alla porta)
RAFFAELLA ecco sarà lei (si alza e va verso la porta della cucina) signora vado io?
ERNESTINA (da dentro) si fatemi il piacere. Adesso finisco e preparo il caffè!
RAFFAELLA (va ad aprire e rientra subito precedendo Stella) prego Stella accomodati
STELLA (entra con la sua valigetta del campionario e si dirige a stringere la mano
di Silvana) grazie signora, piacere di conoscerla … e grazie per averorganizzato questa riunione!
SILVANA ma, veramente …
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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RAFFAELLA (subito) non Stella, la signora non è la padrona di casa. È la signora
baronessa
SILVANA (subito interrompendo) ma per carità … quale baronessa lasciate stare il
titolo. Io sono semplicemente la signora Silvana Quaranta in Camera
STELLA come!? Quaranta in camera?
SILVANA esattamente!
STELLA (perplessa rivolta confidenzialmente a Raffaella) Come, così poco!?
RAFFAELLA (imbarazzata e solo a Stella) ma che dici? (poi schiarendosi la voce e
abbozzando un sorriso) la signora Silvana Quaranta è la moglie del barone
Camera …. Coniugata con il barone Camera! Capisci!? (facendo il gesto
del legamento con la mano) Quaranta in Camera. È la signora del quintopiano!
STELLA (a basa voce a Raffaella) Ahhh …. ecco coniugata Camera! (ad alta
voce) del quinto piano!
SILVANA Esattamente! (con signorilità) Si abito all‟attico e stavamo parlando con la
signorina Zezza di quando eravate insieme al Lido di Parigi (come per prenderle in giro) Ma che brave! … Che brave!
STELLA e RFFAELLA (si guardano un po’ perplesse per la presa in giro)
RAFFAELLA Baronessa, ma sa che io ho fatto dieci anni di danza classica?
STELLA E anche io …. alla scuola del maggio fiorentino …..con Aurelio Milloss.
RAFFAELLA ed io alla Scala di Milano….
SILVANA (meravigliata) niente di meno!
RAFFAELLA e no! Niente di meno lo dico io! Baronessa. Non è stato mica una cosa
facile..
STELLA se andate alla scuola di Firenze, la, nella sala prove, c‟è anche la mia foto
con il mio nome scritto sotto: Stella Pittaluga: etoile del Lido di Parigi
SILVANA caspita! E io che credevo che bastasse …. come posso dire ….
STELLA …. che bastasse la bella presenza e saper sgambettare un poco?
SILVANA ecco … appunto.
STELLA ma no cara signora. Sapesse: sacrifici, allenamenti … dieta ferrea ….
professionalità …..
RAFFAELLA Solo così si può essere una ballerina di fila del Lido di Parigi.
SILVANA capisco. E quelle che sono più brave stanno in prima fila, come lei
Raffaella e (guardando Stella) le altre in seconda?
STELLA (guardando incuriosita Raffaella) e chi la ha detto questa fesseria?
SILVANA (un po’ imbarazzata per la magra) no è una mia deduzione.
STELLA no signora! È l‟altezza che si guarda! ….. Io che sono magra e slanciata
stavo in seconda fila (guardando con un pò di malizia Raffaella) le più tondette e bassine, le mettevano in prima.
SILVANA ah, capisco! Eppure pensavo che le ballerine del Lido fossero tutte della
stessa altezza e peso, e poi che fossero innanzi tutto francesi!
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RAFFAELLA niente di meno!?
STELLA ma no signora. Con noi c‟erano anche russe, tedesche …. inglesi … basta
essere belle e venire da una buona scuola di ballo …. Peccato che dura
poco
RAFFAELLA già, perché passati i trenta sei già vecchia …
SILVANA (con interesse e un po’ d’invidia) beh, peròchi sa quante avventure ….
quanto champagne … quanti corteggiatori ….
STELLA e cara signora non è proprio così. Devi stare sempre attenta a chi frequenti
per non farti una brutta nomea.
SILVANA ma veramente?
RAFFAELLA niente di meno! Bisognava essere attentissime!
STELLA Comunque l‟importante e mettere da parte buona parte di quello che si è
guadagnato in quei dieci, quindici anni di lavoro intenso.. Altrimenti, quando finisce, potresti fare anche la fame
SILVANA ma veramente!?
RAFFAELLA niente di meno! …. E come no!
STELLA Certo. A meno che non fai un buon matrimonio o, (guardando Raffaella)
trovi qualcuno che, …. diciamo … ti aiuta ….
RAFFAELLA (imbarazzata) e si. Io sono stata fortunata!
STELLA Io, per esempio, anche se qualche cosa da parte l‟ho messa, per fare una
vita dignitosa devo fare la rappresentante di biancheria intima.
Intentiamoci, comunque per capi di alta qualità!
RAFFAELLA già. A proposito, mentre aspettiamo la signora, iniziamo a vedere il
campionario? Sono curiosa …
STELLA ah, si (aprendo la valigetta) ecco qua. Questa è la collezione della
(enfatica) VISSI D‟ARTE / VISSI D‟AMORE … LA VISSI D‟AMORE
è tutto in purissimo cotone. Pensate ogni capo ha il nome di una famosa
canzone
RAFFAELLA niente di meno!
STELLA proprio così! Vedete questo (tira fuori un reggiseno e mutandina) è per le
giovanette (legge i cartellino) …. Si chiama PICCOLA KATY …
guardate com‟è carino (sospirando) … pensate il primo amore …. E
guardate questo (tira fuori un’altra parure) si chiama LE COLLINE
SONO IN FIORE (lo consegna a Silvana) tenga … tocchi il tessuto. È di
puro cotone
SILVANA (prende il capo di biancheria, lo tasta poi lo fa aderire al seno e ai
fianchi come per provarlo) già, è proprio bello e sembra anche la miamisura
STELLA e vedete questo slippino quant‟è bello (lo tira fuori e legge il cartellino) Si
chiama FINCHE‟ LA BARCA VA … guarda tocca … tocca (e lo
consegna a Raffaella) e c‟è anche il reggiseno,che adesso indosso io,
perché il mio si è macchiato questa mattina con il caffè per risponderti al
telefono
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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RAFFAELLA oh scusami. (prende il capo di biancheria) Ma è bellissimo (si sporge alla
scollatura di Stella per vedere anche il reggiseno)
STELLA è la parure per una signora non più giovane, ma che sa ancora il fatto suo.
RAFFAELLA niente di meno! ( fa aderire la mutandina ai fianchi) allora lo prendo!
ERNESTINA (entra) eccomi. Vedo che siete già all‟opera
STELLA (si alza e tende la mano) la signora Di Pasquale … immagino!
ERNESTINA si sono io. (notando l’altezza di Stella) Mammia mia … mi prende la
cervicale! Prego prego restate comoda!
STELLA (con un sorriso si risiede) grazie Signora
RAFFAELLA è la mia amica Stella Pittaluga della VISSI D‟ARTE / VISSI D‟AMORE:
una casa di biancheria intima fiorentina. Tutta roba finissima ….
STELLA e di alta qualità! E poi acquistando minimo tre parure per modello, è molto
conveniente. Pensate solo 60 euro
RAFFAELLA niente di meno! 60 euro per sei pezzi
STELLA (sorridendo) ma no Lella. Acquistando una sola parure il prezzo è di 70
euro ciascuna. Prendendone tre, viene 180 euro in tutto. È di puro cotone!
SILVANA …. e per l‟intimo in seta?
STELLA per la seta si passa alla VISSI D‟ARTE, (tira fuori un piccolo tanga dalla
borsa) per esempio vedete questo? Acquistandone minimo 3, magari uno
per colore … il tutto viene 200 euro. Il capo si chiama NON SONO UNA
SIGNORA. Se invece ne prendete uno solo, il costo è di 80 euro. Sapete il
minimo per singolo capo in seta è di 70 euro.
RAFFAELLA niente di meno!?(poi ridendo)e per il tanga a 70 € date solo il filo di
dietro?
STELLA Sicuro! Vedi sul filo ci sono queste piccole perline. Che sono belle a
vedersi e ti assicuro che non danno fastidio a chi lo indossa (con sussiego)
anzi!
(Le tre signore si guardano curiose e stranite)
STELLA (riponendo il tanga) Pensate signore che Raffaella ed io ci siamo
incontrate su Facebook dopo almeno venti anni che non ci sentivano!
RAFFAELLA l‟ho invitata da me per visitare Napoli e sapendo che rappresentava una
ditta fiorentina di intimo, le ho detto di portare anche il campionario
STELLA e mi ha anche procurato tre riunioni. Cosi ho unito l‟utile al dilettevole.
(poi rivolta ad Ernestina) Signora ecco qui (tirando fuori dalla valigetta
un’altra parure) sembra fatta proprio per una simpatica signora
napoletana come lei. La parure si chiama QUANDO SPUNTA LA LUNA
A MARECHIARO
SILVANA mamma mia che cosa romantica!
STELLA e può essere abbinata con una deliziosa vestaglietta che adesso le faccio
vedere a catalogo. Il tessuto ed il disegno è sempre lo stesso della parure
(mostra la foto) eccola qui si chiama LUNA ROSSA. Guardi quanto è
bella
ERNESTINA (fa il volto scarsamente interessato) in somma!
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STELLA beh ma se questa la convince poco, potrebbe abbinarla con quest‟altra …
guardi … è più intrigante … si chiama E LA LUNA BUSSO‟
ERNESTINA ma non è tanto per la vestaglietta, io non la uso! È per la parure ..
(ridendo) Signorì, per me ci vorrebbe qualche cosa con il nome, ad
esempio: (toccandosi la pancia) LA PANSE‟, oppure LE FOGLIE
MORTE non l‟avete?!. Mi sembra più appropriato
STELLA (mostra il volto deluso) e non c‟è l‟ho (poi pensandoci su e ridendo)
signora vedo che lei è di spirito. (girando una pagina del catalogo) Guardi
che ho anche questo che si chiama UNA ROTANDA SUL MARE e lo
stesso disegno ma con tessuto elasticizzato. È per signore formosette!
Comunque lei è solo un pochino sovrappeso. Ma potrebbe rimediare con
un pò di palestra! Insomma dovrebbe provare a fare quattro salti.
ERNESTINA voi dite un pochino sovrappeso!? … figuriamoci rimediare in palestra!?
È una parola! Io al massimo posso fare quattro salti in padella! …
SILVANA anch‟io vorrei fare un pò di palestra, ma mio marito è un‟altra volta preso
da quella sua assurda e folle gelosia e non mi manderebbe mai da sola ….
RAFFAELLA niente di meno!? Neanche in compagnia della signora Di Pasquale?
SILVANA beh, può darsi che con la signora mi farebbe andare
STELLA (a Ernestina) vede signora, una ragione in più per fare un pò di
movimento e così potrà indossare anche QUANDO SPUNTA LA LUNA
A MARECHIARO …. Sa che emozione per suo marito!
ERNESTINA (ironica) si, si! Così a mio marito gli verrà un infarto per l‟emozione
RAFFAELLA (ridendo) niente di meno!?
SILVANA (ride anche lei, poi si rattrista) E pensare che mio marito è incavolato
perché qui sotto abbiamo un grande locale sfitto ormai da un anno! Sai che palestra che si potrebbe fare?
RAFFAELLA niente di meno!? Ma allora il locale dove stava la filiale del banco di
Napoli è il vostro?
SILVANA proprio così! Da quando la banca ha ridotto gli sportelli, la filiale di via
Toti l‟hanno accorpata con quella del Corso e abbiamo perso una bella rendita!
STELLA ma se ospitava una banca, deve essere veramente molto grande … si
potrebbe addirittura fare una scuola di ballo
RAFFAELLA si potrebbe fare una palestra con annessa scuola di ballo … e pensare che
ho le referenze per insegnare … e anche qualche cosa da parte per le attrezzature
STELLA potresti fare una società con la signora: lei mette il locale e tu le
attrezzature e gestisci la scuola!
ERNESTINA ma questa è un‟ottima idea. Ma signorina Stella perché non entrate anche
voi in società? Infondo anche voi avete le referenze
STELLA mai io abito a Firenze. È pur vero che sono sola, e mi potrei anche
trasferire qui a Napoli… infondo anche io ho qualche cosa da parte da investire
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SILVANA beh allora potrebbe essere cosa fatta se mio marito è disposto a darci il
locale. Gli sviluppi potrebbero essere molteplici.
RAFFAELLA niente di meno!? Stando in due si potrebbe fare le attività a fasce orarie.
La palestra, la scuola di ballo classico per le giovani e la sera i balli da sala per gli over 50! E le baronessa potrebbe curare l‟amministrazione
SILVANA e già! Poi, in effetti, questo è un quartiere signorile, la scuola di ballo più
vicina credo che sia al Vomero e la palestra a Posillipo. Sai quante
persone si iscriverebbero!?…. Vorrei proprio portarvi a vedere il locale
RAFFAELLA ma è meraviglioso! E poi Stella almeno all‟inizio potresti abitare da me. Io
ho una casa grande e sono sola!
STELLA la cosa è molto interessante. Posso venire anche io a vedere i locali?
SILVANA ma certamente (alzandosi)
RAFFAELLA (alzandosi) allora andiamo?
STELLA Cara signora, per il momento grazie. (inizia a riporre i capi) Se le fa
piacere le posso mostrare il campionario domani. Tanto resto qui tre giorni.
ERNESTINA ma sicuramente
STELLA se poi il marito della signora dice di si e questa cosa si fa … la parure che
ho in campionario glieli regalo proprio (da la mano a Ernestina per il saluto)
DI NATALE (bussa alla porta mentre le signore stanno per uscire)
ERNESTINA ma non è il caso, per carità! Un attimo che vado ad aprire (si avvia ad
aprire)
SILVANA speriamo che mio marito dica di si. Almeno recupera qualche cosa …
RAFFAELLA sarebbe proprio un sogno! Una cosa meravigliosa
Scena seconda : Raffaella – Ernestina – Di Natale poi Gigino
ERNESTINA (introducendo Di Natale) prego dottore accomodatevi
DI NATALE (scorgendo le signore) oh scusate, ma forse disturbo?
SILVANA no, non si preoccupi dottore, stavamo andando via
RAFFAELLA signora Ernesta a dopo …(si sta per avviare all’uscita)
DI NATALE signorina Zezza, per cortesia può restare con noi un attimo?
RAFFAELLA beh se è per una cosa breve ….
DI NATALE brevissima … sono atteso in ospedale
RAFFAELLA (rivolta a Silvana e Stella) allora aspettatemi giù che vengo subito
SILVANA no si preoccupi signorina Raffaella, faccia con comodo. Adesso andiamo
su da me. Mio marito dovrebbe rientrare tra una decina di minuti e così
veniamo giù con le chiavi dei locali. Arrivederci signora e grazie per
l‟ospitalità (si avvia alla porta)
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ERNESTINA baronessa per me è sempre un piacere. Adesso vi accompagno
(accompagna le signore all’uscita)
DI NATALE (concitatamente) cara signora è proprio così! Io non ci volevo credere ma
adesso ne sono convinto!
RAFFAELLA di cosa si è convinto?
DI NATALE Lei aveva proprio ragione! L‟amministratore del condominio porta iella!
RAFFAELLA Come dottore, adesso ci crede anche lei!?
DI NATALE Sicuramente. Pensate che avevo in casa persino un gatto nero, e non sono
mai stato superstizioso, fino a quando lui non è venuto da me!
ERNESTINA (rientra)
RAFFAELLA niente di meno!? …proprio lui ? … l‟innominato?
DI NATALE ah, signorina Raffaella, gli avete dato questo bel soprannome!?
RAFFAELLA no, gli lo ha messo la signora Rosa. Pensate che quando malauguratamente
l‟incontra, di nascosto si sputa tre volte sulla spalla sinistra per scacciare la iella
DI NATALE ah si fa così? …
RAFFAELLA certamente sembra che è molto efficace
ERNESTINA buono a sapersi
RAFFAELLA però una mia amica, che fa la chiromante, mi ha detto che per scacciare la
iella bisogna fare quattro - cinque passi puntando sul tacco del piede sinistro. …
DI NATALE … e chi sa quale è la cosa migliore
ERNESTINA beh, nell‟incertezza è meglio fare tutte e due le cose! Ma poi com‟è che
avete cambiato idea sulla superstizione?
DI NATALE per il mio gatto!
RAFFAELLA per il vostro gatto nero?
DI NATALE ah, già! …. Il mio povero Susù! Era bello, buono ed affettuoso! E adesso è
morto! Ed è morto proprio per colpa di quello che voi chiamate l‟innominato!
RAFFAELLA perché lo ha ammazzato?
DI NATALE no peggio! Il povero Susù si è suicidato!
RAFFAELLA come suicidato?
DI NATALE proprio a causa del ragioniere Terrasanta ….
a quel nome la luce ha uno sfarfallio
ERNESTINA zitto, zitto, per carità
DI NATALE oh, scusate! È successo quando lui è venuto da me per la delega del
condominio. Ha bussato alla porta ed il mio cameriere filippino è andato ad aprire. Susù, curioso com‟era, è andato anche lui come faceva sempre!
RAFFAELLA uh … che carino!
DI NATALE signora, era … era carino! Adesso non c‟è più!
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RAFFAELLA e, già
DI NATALE Quando Susù ha visto lui …. l‟innominato … subito gli si è gonfiato il
pelo. Ha fatto cosi: sapete (si alza con le spalle imitando il gatto e soffia)
poi ha preso una corsa irrefrenabile verso il balcone e si è buttato di sotto!
ERNESTINA povera bestia! Guardate che sensibilità!
DI NATALE appunto! Per questo fatto il filippino è rimasto talmente scosso che si è
licenziato! …
RAFFAELLA addirittura!
DI NATALE si è letteralmente scappato. Ebbene, quello ha la pelle un po‟ scuretta!
Signore mie, per due minuti gli è rimasto il volto bianco come un lenzuolo!
ERNESTINA mamma mia che impressione.
RAFFAELLA dice il barone Camera che è meglio cambiare strada quando lo si vede
arrivare!
DI NATALE caspita! Anche il barone!? E pensare che proprio lui, quando se ne
parlava, faceva tanto lo snob, prendendo in giro tutti quelli ce ci credevano?! E com‟è che poi ha cambiato idea?
RAFFAELLA ha cambiato idea perchè la settimana scorsa, dopo una piccola discussione
con l‟innominato, ha avuto un incidente con l‟auto e gli hanno ritirato pure la patente!
DI NATALE Per la miseria! Ma allora signora Di Pasquale vostro marito finalmente se
ne sarà reso conto della pericolosità di quell‟uomo?
ERNESTINA macché! Mio marito dice che sono tutte sciocchezze ed io proprio per
questo ho paura. Perché non ci è capitato ancora niente …. e chi sa !
DI NATALE (guarda l’ora. Si alza e fa per avviarsi) beh speriamo bene! Comunque io
ero venuto per convincerlo a non dare il suo voto per la conferma
dell‟innominato come amministratore di condominio alla prossima
riunione. Ma adesso devo andare, non posso più aspettare. Mi attendono in
clinica per un parto cesareo. (si avvia verso la comune)
ERNESTINA Vi accompagno dottore (segue il dottore) e non vi preoccupate riferirò a
mio marito della vostra venuta!
RAFFAELLA mi aspetti dottore, vengo con lei ….. signora allora vado anch‟io (si
accoda ed Ernestina che poi le fa strada)
GIGINO (esce guardingo dalla camera) mamma mia, se ne sono andati. Quando
Di Natale attacca bottone e chi lo ferma. Adesso anche lui con queste
sciocchezze della iettatura. E pensare che è un ginecologo affermato! Cose
da pazzi! (Prende il giornale e esce fuori il balcone).
Squilla il telefono
ERNESTINA (rientra dalla comune) neanche al telefono risponde. (prende la cornetta)
… Pronto …. Si Di Pasquale … con chi parlo? …. Peppino? ….
GIGINO (rientra e si piazza alle spalle della moglie che non si accorge di lui)
ERNESTINA Ma io non conosco nessun Peppino! (si accorge della presenza del marito
e si spaventa) mamma do Carmene!No non dico a voi! ….. di chi? …. Ah
ho capito …
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GIGINO (fa gesti alla moglie per sapere chi è)
ERNESTINA mio marito?
GIGINO (fa gesti alla moglie per farle dire che non c’è)
ERNESTINA e no, mio marito non c‟è ma se mi lasciate il numero, quando torna vi
faccio chiamare …..
GIGINO (continua a fare gesti alla moglie per dire va bene)
ERNESTINA ah … non avete il cellulare … Ma potete dire a me. Di che si tratta?.......
ah è una cosa molto delicata! Ho capito …… beh allora chiamate fra una
mezz‟oretta …. ……. Si, si penso che lo troverete …. ah venite qui
direttamente di persona!? …. E che vi posso dire!? (imbarazzata fa gesti
incomprensibili al marito) e va bene .. arrivederci (posa il telefono)
GIGINO chi era?
ERNESTINA Gigì, è uno che ha detto di essere il nipote di don Raffaele, il custode del
tribunale.
GIGINO ah, Peppino!? … Speriamo che non si è cacciato in un altro guaio. L‟anno
scorso l‟ho salvato da una denuncia. Era andato allo stadio con dei petardi in tasca e lo volevano arrestare
ERNESTINA mamma mia, allora e un mezzo delinquente?
GIGINO eeee … per due petardi! Addirittura un delinquente!
ERNESTINA Comunque, Gigì, …. Senti a me. Levati da mezzo ….
GIGINO è una parola …. E poi io faccio l‟avvocato e devo ascoltare chi ha bisogno
di me
ERNESTINA appunto fai l‟avvocato, ma quando ti pagano …. Senti a me! Inventa una
scusa e levati di mezzo …. E vire comme t‟o dico!
GIGINO Embè, quando dici così mi fai incazzare. Te ne esci sempre con questa
frase - (imitando il verso della gallina) vire comme t‟o dico! … vire
comme t‟o dico! …. Sembri una gallina. E poi: vedi come te lo dico …
In effetti non vuol dire niente.
ERNESTINA e no! vuol dire tutto! Io dico - vedi come te lo dico -, per non dire poi - io
te lo avevo detto! -
GIGINO il tuo solito, … fai la maestra … e poi credi in quelle sciocchezze che dice
la gente su quel povero ragioniere ….. come si chiama …
ERNESTINA zitto, zitto non lo nominare.
Scena seconda: Ernestina – Gigino - Terrasanta
TERRASANTA (bussa alla porta)
ERNESTINA ah e questo sta già qua! Vado a vedere (va all‘ingresso a vedere dallo
spioncino)
GIGINO Come al solito il portone del palazzo sta sempre aperto!
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ERNESTINA (torna ) Gigì la luce sul pianerottolo si è fulminata e non si vede bene. Ma
penso che è quel Peppino che ha chiamato prima …. allora che faccio?
Dico che sei tornato proprio adesso?
GIGINO e per forza! ….. Prima o poi lo devo ricevere …
ERNESTINA (va ad aprire la porta)
GIGINO (tra se) E che mi metto a giocare a nascondino? Esco … entro…. Esco …
ERNESTINA (ritorna dall‘ingresso facendo vistosi scongiuri) Gigì, Gigi … Madonna
santa! (con enfasi) Fuori c‟è l‟innominato! ... ti vuole parlare
GIGINO come l‟innominato!? E mica sono l‟azzeccagarbugli del Manzoni
ERNESTINA ma cosa hai capito, quale Manzoni! … è l‟amministratore di condominio
GIGINO ah! Il ragioniere Terrasanta!?
alla parola Terrasanta le luci hanno uno sfarfallio
ERNESTINA (guardando in alto verso il lampadario) e lo sapevo, lo sapevo …. (si
sputa tre volte sulla spalla, colpendo causalmente il marito)
GIGINO (asciugandosi il volto con il fazzoletto) Eh che cavolo! ma che combini!?
Ma fossi diventata scema!? Che schifezza! Ma insomma la volete finire con queste sciocchezze!?
ERNESTINA e chiamale sciocchezze! Ma non vedi? Non lo si può nemmeno nominare
che …
GIGINO che … che cosa!?
ERNESTINA insomma Gigì, quello è un malaugurio, porta male! Lo sanno tutti!
GIGINO Ernestì, mi meraviglio di te! Questa è vera e propria ignoranza!... Basta!
Fallo entrare e cerca di non essere scortese.
ERNESTINA no io vado dentro, fallo entrare tu! Ho già rischiato molto! (si avvia in
camera facendo scongiuri e camminando sul tacco della gamba sinistra)
GIGINO cose da pazzi … ma guardatela (poi sporgendosi della comune verso
l’ingresso della casa) prego, prego ragioniere accomodatevi!
TERRASANTA (da fuori) dite a me?
GIGINO e certo, ci state solo voi …
TERRASANTA (entra. È vestito sobriamente con giacca e cravatta e porta un paio di
occhiali da sole ed una borsa sotto il braccio) scusate ma non avevocapito. È permesso!
GIGINO accomodatevi! Accomodatevi prego.
TERRASANTA (visibilmente imbarazzato si siede) grazie
GIGINO (sedendo) A che devo questa vostra visita?
TERRASANTA avvocato, innanzitutto grazie per avermi ricevuto
GIGINO ma per carità ragioniere… ditemi, in cosa posso esservi utile?
TERRASANTA avvocato, sono abbastanza imbarazzato, e non so se posso …
GIGINO ma dite, dite coraggio …
TERRASANTA e va bene. Dunque avvocato, non so se voi sapete di quelle voci che la
gente ha messo in giro sul mio conto
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GIGINO (mal celando) voci? Quali voci?
TERRASANTA beh avvocato, io vi ringrazio, ma non è il caso che fingete con me!
GIGINO (imbarazzato) ma francamente ….
TERRASANTA e no. Francamente lo dico io perché so che persona siete! quindi questa
vostra finzione è solo perché probabilmente vi faccio pietà. Sentimento che sinceramente da voi: uomo razionale e concreto, non mi aspetto.
GIGINO io vi ringrazio per la stima …
TERRASANTA no, non ringraziatemi! sono io che vi dovrò ringraziare, perché ho da
chiedervi una grande cortesia!
GIGINO beh, se posso, sarò a vostra disposizione. Ma aspettate, lo prendete un bel
caffe? Chiedo a mia moglie di prepararcelo?
TERRASANTA ah, grazie ne ho proprio bisogno. Volevo prenderlo al bar qui sotto, ma
quando ci sono entrato c‟è stato uno sbalzo della corrente e si è bruciato il fusibile della macchina del caffe …
GIGINO (visibilmente perplesso) ah capisco!
TERRASANTA ma come avvocato … capite!? … allora pure voi credete a quelle
sciocchezze! A quello che pensa e dice la gente!
GIGINO ma no, io non ci credo. Ma perchè che dice la gente?
TERRASANTA avvocato, …. La gente dice che porto iella! E quando non lo dice,
comunque ci crede. Come ci credete voi … infatti avete detto capisco
GIGINO (visibilmente imbarazzato) Ma no.
TERRASANTA (mostrandosi sconfortato) Ci vorrebbe anche per me un bel fusibile!
GIGINO beh …. Ma adesso rilassatevi e prendiamoci questo caffè. (chiama la
moglie) Ernestina ….
ERNESTINA (da dentro) Siii!
GIGINO vuoi venire per cortesia?
ERNESTINA (da dentro) dove?
GIGINO come dove!? Vieni un attimo
ERNESTINA (da dentro) ma devo venire li?
GIGINO e certamente … e se no dove?
ERNESTINA (da dentro) ma adesso non posso. Ho il sugo sul fuoco
GIGINO e va bene (si alza e va verso la porta della cucina e vi si affaccia) per
cortesia appena puoi ci fai un bel caffè?
ERNESTINA (da dentro) va bene
GIGINO (fa per tornare dove era seduto, ma poi si ferma di botto per un
ripensamento. Torna un poco indietro e dice alla moglie) a proposito, il
caffè faccelo con la moca …. Quello con la macchinetta elettrica non mi
piace viene troppo acquoso …
ERNESTINA (da dentro) e che cos‟è questa novità? Quella è così comoda!
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GIGINO (rispondendo alla moglie ma guardando Terrasanta, per essere
convincente, mentre gli si va a sedere nuovamente vicino) sarà purecomoda, ma a me quelle cialde, da un pò di tempo non mi piacciono più
ERNESTINA (da dentro) me lo potevi dire ieri. Ne ho preso proprio questa mattina
un‟altra scatola da cento.
GIGINO dunque dicevamo!?
TERRASANTA dicevamo che mi sono accorto, che per questa maldicenza, tutti quando mi
vedono fanno scongiuri.
GIGINO ma come ? così? apertamente
TERRASANTA si avvocato senz‟alcun pudore. Quelli fanno scongiuri così sofisticati che a
vederli mi sale la pressione a mille.
GIGINO …. Però ragioniè … pure voi …. scusate che ve le dico …. Vi presentate
sempre così … mai con un sorriso. Sempre con questi occhiali scuri anche quando non c‟è il sole…
TERRASANTA avvocato. E che ci posso fare …. (solleva leggermente gli occhiali) vedete
quest‟occhio … è rovinato e non mi va di farlo vedere … lo aveva così anche mio padre!
GIGINO allora è un fatto ereditario!?
TERRASANTA ma quale fatto ereditario. Quello è stato un incidente.
GIGINO Ah, un incidente?
TERRASANTA si! Avvocà quando ero ragazzo, per festeggiare il capodanno, accessi un
bengala. Ma quello era difettoso e un poco di polvere pirica mi finì nell‟occhio.
GIGINO Ma non sapevate che i fuochi sono pericolosi
TERRASANTA si lo sapevo. Me lo diceva anche mio padre. Lo ricordo come fosse ieri,
diceva: “stai attento, stai attento. I fuochi artificiali sono pericolosi, potresti perdere anche un occhio!”
GIGINO (con un’espressione preoccupata scuotendo la testa) Allora è proprio un
fatto ereditario …
TERRASANTA e no avvocato! Ve l‟ho detto, mio padre aveva l‟occhio malato dalla
nascita, a me è stato un incidente!
GIGINO ah, già scusate, stavo sopra pensiero. Beh, comunque quale sarebbe questo
favore che mi volete chiedere?
TERRASANTA dunque avvocato, io fino all‟anno passato amministravo 38 condomini, poi
a poco alla volta, ne ho perso circa la metà.
GIGINO mamma mia! E come mai?
TERRASANTA avvocato, e che vi meravigliate a fare. Con questa nomea che mi hanno
affibbiato, puntualmente, quando scade il mandato, i condomini non me lo rinnovano più.
GIGINO addirittura!
TERRASANTA si, i condomini li avevo avuti, diciamo così: in eredità, dal vecchio
amministratore: il ragioniere Felicella, ve lo ricordate?
GIGINO e come no. A proposito, come sta? È andato in pensione?
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TERRASANTA Avvocà … ma quale pensione! … Quello è morto l‟anno scorso!
GIGINO è morto?! …. Uh, mamma mia! Ma quello era giovane, aveva ….
TERRASSANTA … 58 anni. Così improvvisamente! …. pensate che ebbe appena il tempo
di insegnarmi il mestiere. Io lavoravo per lui già da qualche mese quando,
prima si ammalò di polmonite, poi, dopo due mesi, un infarto fulminante
lo spedì al creatore. E pensare che non aveva avuto mai neanche un
raffreddore …
GIGINO mamma mia poveretto …. Beh comunque mi sto chiedendo cosa posso
fare per voi
TERRASANTA avvocato, una sciocchezza! … Ma per me è molto importante
GIGINO e avanti ditemi
TERRASANTA dunque. Poiché tra qualche giorno ci sarà la riunione di condominio,
vorrei evitare che pure in questo palazzo, non mi rinnovano il mandato.
GIGINO beh, ma se è per questo, io voterò per voi. Potete stare tranquillo.
TERRASANTA si grazie avvocato! Ma io non posso strare tranquillo, perché voi sapete
che è la maggioranza che conta, e non basta solo il vostro appoggio.
GIGINO giusto è la maggioranza … ma io vi prometto che cercherò di convincere
tutti a non farvi perdere il lavoro.
TERRASANTA grazie avvocato. Qui si tratta appunto di perdere o non perdere il lavoro.
Ma se voi non riuscite a convincerli ci sarebbe un altro modo per aiutarmi.
GIGINO e ditemi, quale sarebbe questo modo?
TERRASANTA sarebbe di fare come ha fatto l‟avvocato Rinaldini. Sapete quello che sta al
numero 19. Quello è un altro palazzo che amministro io.
GIGINO Si lo conosco a Rinaldini, è un mio collega! E cosa ha fatto?
TERRASANTA semplicissimo. Quando ieri, quasi tutta l‟assemblea aveva votato per
mandarmi via, si è offerto lui di fare l‟amministratore
GIGINO e allora!? Non lo avete perso lo stesso il lavoro?
TERRASANTA e no! Avvocato, quello il vostro collega lo fa solo sulla carta. In effetti me
lo fa fare a me l‟amministratore e quindi il lavoro non l‟ho perso.
GIGINO veramente!
TERRASANTA proprio così. E ho pensato che: se questo l‟ha fatto l‟avvocato Rinaldini, lo
può fare anche l‟avvocato Di Pasquale. Quindi voi! …. Diciamo che poi,
alla fine, sempre per voi lavoro.
GIGINO E già!
ERNESTINA (da dentro) vieni Gigino, il caffè è pronto
GIGINO beh, e perché non ce lo porti
ERNESTINA (da dentro) e te l‟ho detto, …ho il sugo sul fuoco
GIGINO e va bene (tra i denti) ho capito … vengo io (si alza e va verso la cucina
ma inciampa e cade) porca putt… miseria
TERRASANTA (prontamente si alza per soccorrere Gigino) avvocato! Avvocato!
Aspettate vi do una mano
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GIGINO mamma mia che dolore … il ginocchio … il ginocchio ….
ERNESTINA (esce) Gigi …. Mamma mia Gigì … ti sei fatto male?
GIGINO e no … mi so fatto bene !! … ma che dici!? ….
TERRASANTA (aiutando Gigino) avvocà sedetevi
ERNESTINA Gigì stenditi un pò sul divano.
GIGINO (si siede ed inizia a massaggiarsi il ginocchio) quella non bastava la
sciatica. Adesso pure il ginocchio.
TERRASANTA signora dategli un poco d‟acqua. Si dovesse sentire male per lo spavento!
ERNESTINA uh madonna mia! (va verso la cucina e facendo finta di starnutire si sputa
sulla spalla)
TERRASANTA Avvocato, avete visto … anche la vostra signora fa stranezze. Sicuramente
pensa che è stata la mia presenza qui a farvi cadere
GIGINO (ancora con espressione dolorante) ma che dite, mia moglie è superiore a
queste maldicenze (e automaticamente fa le corna con la mano)
TERRASANTA (lo guarda con un po’ di disappunto)
GIGINO (vedendo lo sguardo di Terrasanta, infila il mignolo nell’orecchio facendo
finta di grattarsi) avrò perso l‟equilibrio … forse un pò di labirintite
ERNESTINA (esce dalla cucina con un vassoio, con un bicchiere d’acqua e due tazzine
di caffè) eccomi qua (si avvicina ai due camminando battendo tre volte il
tacco del piede sinistro, appoggia il vassoio sul tavolo e porta il bicchiere
d’acqua al marito)
GIGINO Ernestì ma che fai? Ti pare il momento di metterti a ballare?
ERNESTINA ma quale ballare si sta staccando il tacco della scarpa e lo rinforzo ….
TERRASANTA avvocato perché non andate a stendervi un pò sul letto
GIGINO si ragioniere, forse è meglio!
ERNESTINA no, no … ci deve camminare su … quello se segue il vostro consiglio, si
mette a letto e va a finire che non si alza più
GIGINO ma che dici!
TERRASANTA appunto signora … che dite? (va a prendere la tazzina di caffè)
ERNESTINA no, no volevo dire che il movimento è la migliore cura
TERRASANTA (beve un sorso di caffè) complimenti signora questo caffè è squisito!
Avete le mani d‟oro!
ERNESTINA (si guarda le mani perplessa e impaurita e poi le mette dietro la schiena)
TERRASANTA Comunque avvocà forse e meglio che adesso vado. Tanto ci siamo intesi.
GIGINO e si … andate pure e state tranquillo che ci penso io … Ernestì,
accompagna il signor Terra…
ERNESTINA (sgrana gli occhi)
GIGINO (fa finta di non ricordare) Terra, Terra … non mi ricordo mai …
TERRASANTA avvocato chiamatemi pure Ugo … è più facile
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GIGINO ah ecco: Ugo. Ernestina accompagna il signor, Ugo il nostro caro
amministratore.
TERRASANTA grazie ancora avvocato. E, signora, grazie anche a voi per il caffè era
delizioso!
GIGINO ma per carità …. Comunque signor … Ugo … se volete, bevete anche
l‟altro … quello mio
TERRASANTA oh grazie, grazie! E come si può dir di no (prende la tazzina e beve con
soddisfazione. Poi si avvia seguito da Ernestina) arrivederci
ERNESTINA prego ragioniere(accompagna il ragioniere alla porta facendo ogni tanto
il tacchetto sul pavimento senza farsene accorgere)
TERRASANTA (prima di uscire si rivolge nuovamente a Gigino) e cercate di stare bene
(scompare nel corridoio)
GIGINO (massaggiandosi il ginocchio, si massaggia anche un pò più su verso
l’inguine) certo chequalche dubbio viene …. Speriamo bene. Comunque
se l‟ha aiutato il collega Rinaldini lo posso fare anche io!
ERNESTINA (rientra camminando facendo passi sul tacco come uno strano balletto) a
mamma mia se ne andato … ma che cosa è che puoi fare anche tu?
GIGINO quello che ha fatto Rinaldini, sai il collega che sta al numero 19. Lo
conosci?
ERNESTINA e come se lo conosco. Mi ha detto la signora Rosa che il poverino
stamattina è stato investito da un motorino ed è finito all‟ospedale …
GIGINO (con sguardo preoccupato si alza e inizia a battere il tacco sul pavimento)
ERNESTINA (lo guarda meravigliata) che ti succede
GIGINO no niente, vedo se dopo la caduta la gamba risponde …
ERNESTINA ah … la gamba …. Guardate …. Guardate .. E risponde? Risponde?
GIGINO insomma! … (inizia ad avviarsi verso la stanza da letto) forse è meglio
che metto un pò di pomata. Ah, quando viene quel Peppino, digli di venire
un altro giorno. Digli che ho telefonato avvertendo che tardavo (batte
ancora tre volte il tacco , poi entra in camera)
ERNESTINA e va bene (poi alzando la voce) Gigino, la pomata sta nel cassetto del mio
comodino ….
GIGINO si grazie ….
Scena terza: Peppino - Ernestina – Gigino – Osvaldo
PEPPINO (bussa alla porta)
ERNESTINA (va ad aprire) e lo sapevo che dovevo sbrigarmela io
PEPPINO (da fuori) buongiorno signora, scusate il disturbo. (Entra precedendo
Ernestina ) Vostro marito è tornato?
ERNESTINA e non ancora. Ha telefonato dicendomi che veniva più tardi e mi ha
pregato di dirvi di tornare un altro giorno.
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PEPPINO ah …un altro giorno? e adesso come faccio!? … devo accettare o non
devo accettare!?
ERNESTINA beh se io fossi in voi accetterei!
PEPPINO voi dite!? …. (pensandoci su) Ma signò scusate …. voi come lo sapete?
ERNESTINA non lo so ma lo immagino, perche quello il patteggiamento conviene
sempre!
PEPPINO Signò ma quale patteggiamento!!?
ERNESTINA il patteggiamento … quello per ridurre la pena
PEPPINO ma quale pena! Ma che avete capito!? Qui si tratta di una questione molto
personale e delicata. Ne devo parlare assolutamente con l‟avvocato.
ERNESTINA e va bene, scusate! Comunque almeno ditemi di che si tratta, così gli
anticipo qualche cosa.
PEPPINO e che ve lo anticipo a fare, tanto lo devo assolutamente aspettare.
OSVALDO (suona al campanello della porta)
ERNESTINA abbiate pazienza, devo andare ad aprire la porta aspettatemi qua
PEPPINO prego signora fate con comodo. Tanto devo aspettare a vostro marito
ERNESTINA ma io ve l‟ho detto che farà più tardi. Forse è meglio che ritornate
PEPPINO no signò, non è cosa. Mo mi metto qui seduto buono buono e lo aspetto!
ERNESTINA e va bene fate come volete voi (va ad aprire la porta. La apre e da fuori)
buon giorno signor Barone
OSVALDO (da fuori) buon giorno signora come state?
PEPPINO (sentendo la voce del barone, si alza di scatto) mamma mia e questo sta
già qua (preoccupato va nella cucina per nascondersi)
ERNESTINA (da fuori) prego signor barone accomodatevi. Scusate se non vi ho aperto
subito ma stavo controllando la carne nel forno.
OSVALDO (da fuori)e no, vogliate scusarmi voi, se vi ho disturbata. Ho un
appuntamento con l‟avvocato … non è ancora rientrato?
ERNESTINA (entrando in scena) signor barone, anche questo …. (indicando dove era
seduto Peppino) sant‟Iddio ma dove s‟è cacciato! (imbarazzata si guarda intorno poi guarda il barone)
OSVALDO ah! Allora è tornato!
ERNESTINA come?!
OSVALDO si appunto … è rientrato?
ERNESTINA chi è rientrato!?
OSVALDO vostro marito!
ERNESTINA (preoccupata) Ah mio marito!? … Eno! Non ancora!
OSVALDO scusate ma allora a chi avete detto: chi sa dove s‟è cacciato?
ERNESTINA (imbarazzata) a chi lo detto!?
OSVALDO e si, a chi lo avete detto?
ERNESTINA a chi l‟ho detto!? … A si, al gatto ….. l‟ho detto al gatto!
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OSVALDO Ah avete preso un gatto?
ERNESTINA si, si un bel gatto! (e inizia a cercare guardando dietro il divano e sotto il
tavolo) mmzz mmzz …. Micio …. Micio …. (guardando il pubblico) Per
la miseria ma dove siete!?
OSVALDO Signora scusate ma perché date del voi al gatto!
ERNESTINA come gli ho dato il voi!?
OSVALDO e si. Avete detto dove siete!
ERNESTINA ah ho detto dove siete?
OSVALDO e si. Ma forse sono due.
ERNESTINA chi sono due?
OSVALDO i gatti … Avete preso due gatti?
ERNESTINA come due gatti? ….
OSVALDO scusate signora Ernestina ma vi sentite bene?
ERNESTINA si sto benissimo
OSVALDO ma allora „sti gatti sono uno o due?
ERNESTINA (imbarazzata) no è uno …. È uno
OSVALDO beh allora se è uno, perché gli date il voi!?
ERNESTINA ah gli ho dato il voi?
OSVALDO e si!
ERNESTINA beh gli do il voi perché … perché è un gatto aristocratico
OSVADO come aristocratico?
ERNESTINA si è aristocratico …. ha un pedigree! …
OSVALDO (verso il pubblico fa il cenno con il dito sulla fronte indicando che la
signora è svitata) sarà un pò esaurita! Comunque signora mentre voi
cercate il gatto aristocratico, mi posso sedere e attendere qui a vostro
marito o vi importuno?
ERNESTINA e no Signor barone, voi non importunate mai. Ma vi consiglio di tornare a
casa. Mio marito mi ha telefonato che faceva più tardi. Facciamo così: vi do un colpo di telefono quando rientra.
OSVALDO Beh se già sapete che fa più tardi, ne approfitto per fare una commissione,
ci vediamo tra una mezz‟oretta. (si avvia all’uscita e prima di uscire)
Comunque signora voi riposatevi un poco e vedete di trovarlo … sapete
può fare danni
ERNESTINA chi può fare danni!?
OSVALDO come chi!? … Il gatto!
ERNESTINA Ah già il gatto!!!
OSVALDO sapete, quelli specialmente quando sono piccoli con quelle unghiette … si
aggrappano a tutto … a tutto!
ERNESTINA E già! Bene Signor barone, vi accompagno (segue Osvaldo verso l’uscita)
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Scena quarta: Gigino - Ernestina – Peppino
ERNESTINA |
(Rientra e si avvia |
inviperita ad aprire la porta della camera per |
chiamare Gigino e, |
concitatamente) e adesso esci da qui dentro, |
|
GIGINO |
(esegue esce) si, si …calma….calma |
|
ERNESTINA |
ma quale calma!? Va, vai fuori la porta e rientra tra due minuti …. Io non |
|
posso fare il tappabuchi per te. |
||
GIGINO |
(esegue riluttante) |
|
ERNESTINA |
(controlla che il marito sia uscito di casa poi si avvia ad aprire la porta |
|
della cucina) Su Peppino uscite … |
||
PEPPINO |
(esce) se ne è andato il barone? |
|
ERNESTINA |
si è andato via. Ma perché vi siete nascosto? |
|
PEPPINO |
e signora scusate se mi sono permesso di entrare nella vostra cucina. Ma |
|
non volevo incontrare il barone |
||
ERNESTINA |
ma perché lo conoscete? Forse avete avuto problemi con lui e perciò |
|
cercate mio marito? |
||
PEPPINO |
no, per carità |
|
ERNESTINA |
e allora? |
|
PEPPINO |
Signora aspetto vostro marito perché ho letto un‟offerta di lavoro qui |
|
(prende una pagina del giornale piegato in tasca ) vedete … su “cerco e |
||
offro” |
||
ERNESTINA |
ah, e questo è!? …. Un offerta di lavoro? … E che centra mio marito |
|
PEPPINO |
vostro marito centra perché mi deve dare un consiglio proprio se accettare |
|
o non accettare …. Signora, la cosa è un po‟ complicata. |
||
ERNESTINA |
(prendendo il giornale) e fatemi vedere questo annuncio |
|
GIGINO |
(si sente aprire la porta di casa) Ernestina |
|
ERNESTINA |
ecco è tornato mio marito! … Ripigliatevi il giornale, ne parlate con lui |
|
(poi a Gigino) sonoqui, vieni che c‟è un giovanche ti aspetta! È il parente |
||
di don Raffaele … il custode del tribunale |
||
GIGINO |
(entra in scena) ah buongiorno Peppino. Come va? Tutto bene? |
|
PEPPINO |
(alzandosi e tendendo la mano a Gigino) Si, avvocato, tutto bene e vi |
|
ringrazio sempre per quello che avete fatto per me |
||
GIGINO |
e non esageriamo …. ma siedi, statti comodo |
|
PEPPINO |
(siede) grazie |
|
GIGINO |
come mai sei venuto da me? |
|
ERNESTINA |
il signore è qui perché vuole un consiglio da te |
|
GIGINO |
Un consiglio? Quale consiglio? Ma c‟è qualche problema? |
|
PEPPINO |
no avvocato nessun problema, (poi guardando Ernestina) ma si tratta di |
|
un affare un po‟ delicato, stavo per accennarlo a vostra moglie ma è |
||
meglio che ne parlo con voi. |
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ERNESTINA non vi preoccupate …. Vi lascio da soli (si avvia alla cucina)
PEPPINO grazie signora
GIGINO allora Peppì, che cosa è questo affare così importante?
PEPPINO avvocà si tratta di lavoro e volevo avere un consiglio da voi
GIGINO ah! Molto bene! E di che lavoro si tratta?
PEPPINO è un lavoro di autista e cameriere tutto fare. Sapete io mi arrangio a fare
un poco di tutto.
GIGINO ah bravo! E da chi?
PEPPINO è presso una famiglia nobile che abita in questo palazzo.
GIGINO (s’impensierisce) Ah
PEPPINO avvocà ma chè stato!? vedo dalla vostra faccia che la cosa vi preoccupa
GIGINO beh, perché immagino quale è questa famiglia e la cosa è preoccupante.
PEPPINO E già. …. Per la verità anch‟ io sono un poco preoccupato.
GIGINO allora ho capito bene, si tratta della famiglia del barone Camera!?
PEPPINO proprio cosi! …. Ma come si fa oggi a rinunciare ad un lavoro!?
GIGINO certo …. Ma guardate che combinazione …. proprio in casa del barone
Camera. …. ma lo conosci?
PEPPINO personalmente no. Ma so che tipo è. …. Mi hanno detto che è uno geloso
GIGINO Peppì … gelosissimo! È capace anche di sparare per un banale sospetto
PEPPINO mamma mia… addirittura! (ammiccante) avvocà, però la moglie: la
baronessa ….. è proprio una bella signora …. Un bocconcino.
GIGINO (tra se verso il pubblico) cominciamo bene … e com‟è che la conosci?
PEPPINO è stato qualche giorno fa quando ho accompagnato Assuntina in casa del
barone per portare le borse della spesa che erano pesanti.
GIGINO Assuntina? E chi è
PEPPINO Assuntina è mia zia ed era la cameriera del barone!
GIGINO ah, ho capito chi è. Ma non sapevo che si chiamasse Assuntina. Ma come
sarebbe a dire …. era?
PEPPINO era perché il barone l‟ha licenziata proprio per colpa mia.
GIGINO e perché, che hai fatto?
PEPPINO io niente, l‟ho solo aiutata a portare le borse della spesa fino a casa della
baronessa! Avvocà …. Ero appena uscito dalla casa e il barone saliva con
l‟ascensore e mi ha visto che scendevo le scale.
GIGINO e allora?
PEPPINO il putiferio. Quello si è messo a gridare (cercando di imitare la voce del
barone) fermo, fermo, delinquente. Ma chi sei? Che ci facevi in casa mia?
GIGINO e tu che hai fatto? Che gli hai detto?
PEPPINO Niente! Io ero di spalle e ho continuato a scendere le scale di corsa. Poi
quando ero già arrivato due piani più sotto, l‟ho sentito gridare come un pazzo quando è entrato in casa.
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GIGINO ma Assuntina non gli ha spiegato la situazione? Non gli ha detto della
spesa?
PEPPINO e come no …. Ma mia zia mi ha detto che non c‟è stato niente da fare.
GIGINO e già, a quello la gelosia gli annebbia il cervello …. Chi sa che cosa ha
pensato vedendoti scendere le scale … e meno male che non era armato!
PEPPINO Avvocà quello mi ha scambiato per un mariuolo, mi poteva pure
ammazzare e poi invocava la legittima difesa!
GIGINO beh, adesso non esageriamo. Ed è per questo che ha licenziato la
cameriera?
PEPPINO Proprio così. Gli ha detto che persone estranee in casa non le voleva … e
che questi erano i patti e gli ha dato gli otto giorni.
GIGINO Ho capito! Quello che non capisco però è perche adesso si vuole mettere
proprio un uomo in casa! (al pubblico) Sarà rimbecillito!
PEPPINO e qua sta il punto! Avvocà, il tutto dovrà basarsi su di una finzione!
GIGINO come sarebbe a dire una finzione?
PEPPINO (indicando l’inserzione del giornale) ecco avvocato, leggete questa
inserzione. È quella sottolineata
GIGINO (prende la pagina) offresi massaggiatrice esperta……
PEPPINO no, no quella …. è quell‟altra sottolineata in rosso
GIGINO ah ecco quà. Dunque: cercasi autista – uomo tutto fare e guardia del corpo
per famiglia nobile – preferibilmente ex carabiniere – è gradita buona
forza fisica e possibilmente conoscenza arti marziali. Inviare curriculum
ed eventuali altre caratteristiche personali a: Barone Osvaldo Camera -
Via Toti 15 Mergellina - Napoli
PEPPINO avete letto?
GIGINO certo che ho letto. Dunque si metterebbe un uomo in casa!? … Comunque
quello vuole un ex carabiniere! E mica tu sei un ex carabiniere?
PEPPINO no! Ma avvocato, li è scritto preferibilmente ex carabiniere …. Pre fe ri bil
men te …. Vedete (indicando sulla pagina)
GIGINO si ho capito …. Beh! Ma ce scritto anche che è gradita una buona forza
fisica e non credo che tu …..
PEPPINO beh certo voi mi vedete così, ma io conosco le arti marziali.
GIGINO ma conosci solo come si chiamano o le hai fatte veramente?
PEPPINO avvocato, e che scherziamo!? Io da bambino ho fatto karate al dopolavoro
delle poste … sono cintura marrone (prende un altro foglio dalla tasca)
vedete, ho pure l‟attestato … e la copia ce l‟ho inviata al barone insieme al
curriculum con le altre caratteristiche personali.
GIGINO ah bravo!
PEPPINO Avvocato, comunque quello il barone ha scelto proprio a me, e lo devo
incontrare qui da voi.
GIGINO come!? A casa mia?
PEPPINO ma perché non ve lo ha detto?
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GIGINO (perplesso) No! Mi ha telefonato stamattina per chiedermi un
appuntamento per quella cosa che sapevo. …. Ma io non so nulla. …. Poi
mi ha detto che sarebbe venuta anche la persona. Francamente non sapevo
di che cosa stesse parlando. ….. Andavo di fretta e non ho approfondito.
PEPPINO e sarà proprio di questa cosa qua! E la persona che deve venire sono io.
GIGINO eh già! Però mi chiedo perché ha scelto proprio a te. …..
PEPPINO Forse per le altre eventuali caratteristiche personali!
GIGINO Ma perché che hai scritto nel curriculum?
PEPPINO e che ho scritto! …. Che ho scritto! Avvocato conoscendo la gelosia del
barone mi è venuta un‟idea! …. Ho un poco colorito le mie caratteristiche
personali
GIGINO come sarebbe a dire che hai colorito!?
PEPPINO avvocà sarebbe a dire che a me le donne mi piacciono assai, ma ho dovuto
scrivere che le schifo proprio.
GIGINO come … come?
PEPPINO avvocà, sapendo della gelosia del barone, ho colto la palla al balzo. (con
movenze femminili) Insomma avvocato basta fingere un po‟ …
GIGINO (tentennando il capo) basta ho capito ….Peppì tu stai scherzando con il
fuoco … (al pubblico) mi sa che qui finisce male!
SILVANA e ASSUNTINA (bussano alla porta)
GIGINO Lupus in fabula! Eccolo qua sarà proprio lui: il barone!
ERNESTINA (esce dalla cucina) vado io (si avvia alla porta, poi si ferma e ritorna un
pò indietro) A Gigino dimenticavo. Qui c‟è un biglietto del barone
Camera che ho trovato ieri nella buca delle lettere (consegna il biglietto al
marito e si avvia ad aprire)
GIGINO (prende il biglietto e lo apre) Egregio avvocato, vi prego di concedermi
un po‟ del vostro prezioso tempo per darmi assistenza per la scelta di un
dipendente che devo assumere. Ci sentiamo telefonicamente. Cordiali
saluti Osvaldo Camera …. Porca miseria e adesso me lo ha dato?
ERNESTINA (torna trafelata e rivolgendosi a Peppino) presto, presto, adesso dovete
ritornare in cucina,
GIGINO (guarda attonito i due)
PEPPINO ma signora, se è il barone, adesso che c‟è vostro marito ….
ERNESTINA no, no, non è lui ma. Ma è meglio che andate … su andate in cucina
PEPPINO signora non capisco, ma faccio quello che volete …. (si dirige nuovamente
verso la cucina entra e chiude la porta)
Scena quinta: Gigino - Ernestina – Silvana - Assuntina – Raffaella
ERNESTINA vado ad aprire
GIGINO ma chi è?
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ERNESTINA Gigì è la baronessa con la cameriera (va rapidamente ad aprire)
GIGINO porca miseria. … Lupas in fabula! (sia alza e si aggiusta l’abito)
ERNESTINA (entrando e precedendo Silvana) prego baronessa accomodatevi
SILVANA (entra con Assuntina) grazie signora …. Buongiorno avvocato
GIGINO prego accomodatevi
SILVANA (sedendo) grazie avvocato
ASSUNTINA buon giorno
ERNESTINA Assuntina sedete pure voi
ASSUNTINA (sedendo) grazie Signora
SILVANA Scusi avvocato se l‟importuno. Mio marito è già stato da lei?
GIGINO no, ma sarà qui a momenti, ma ditemi cosa posso fare per voi?
SILVANA ma allora non sa niente?
GIGINO beh sinceramente no! Ma che devo sapere?
SILVANA avvocato, il fatto è questo. .. Mio marito ha licenziato Assuntina
ASSUNTINA avvocà mi ha dato gli otto giorni. Così, senza pensarci un attimo in più
GIGINO beh! Baronessa non vedo io cosa posso fare? Forse sarà per risparmiare!
SILVANA macché! Quello ha deciso di assumere un autista. Un tutto fare ….
insomma una specie di guardia del corpo ….. per se e per tutta la famiglia.
GIGINO (al pubblico) Ah … per se e per i suoi … bella trovata! (poi alla
baronessa) beh! E allora?
SILVANA Allora a me sembra che faccia questo per farmi controllare. Quello ancora
non si fida di me.
GIGINO ma no signora che dite!?
SILVANA che dico? Avvocato penso che gli è venuta un‟altra volta la fobia che lo
tradisco
ERNESTINA ma io non capisco, si mette un uomo in casa geloso come è?
SILVANA e che ne so! Certo che anche io mi sono meravigliata.
GIGINO … certo è strano!
SILVANA avvocato, siccome so che mio marito si deve incontrare con lei, proprio
per la scelta di questa persona, cerchi di sconsigliarlo. Insomma avvocato io non vorrei perdere la mia libertà.
ASSUNTINA ed io il lavoro. Avvocato fate voi. Metteteci una buona parola.
GIGINO cara baronessa, io vi capisco. Ma voi sapete che è difficile far cambiare
idea a vostro marito.
SILVANA ma mio marito ha tanta fiducia in lei e la stima molto
ASSUNTINA Avvocato è vero. La signora ha ragione. Almeno provateci.
SILVANA Mettersi addirittura un uomo in casa (ad Assuntina) E poi si sa queste cose
come vanno a finire ….
ASSUNTINA avvocà …. e quello che penso pure io
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GIGINO (alla baronessa) e pensare che l‟anno scorso abbiamo sfiorato latragedia
con la gelosia di vostro marito che credeva che io fossi il vostro amante
SILVANA mamma mia che brutto ricordo!
RAFFAELLA (bussa la porta)
ERNESTINA Scusatemi, vado ad aprire. (va alla porta)
GIGINO e va bene quello che è stato è stato … Voi comunque , fate così: Prendete
quello che vuol fare vostro marito come un‟attenzione. In fondo la gelosia è una grande manifestazione di amore.
SILVANA sarà pure come dice lei, ma poi questa povera Assuntina che fa?
ASSUNTINA brava signora … che faccio!?
RAFFAELLA (entra seguita da Ernestina) buongiorno avvocato. Ah Silvana state qua!?
SILVANA Si ….
RAFFAELLA Come state Assuntina?
ASSUNTINA e come devo stare! … inguaiata!
RAFFAELLA come inguaiata!?
ASSUNTINA signorina, sono senza più il lavoro.
RAFFAELLA Ma cosa è successo
SILVANA Raffaella … è per un equivoco
ASSUNTINA proprio così signorì ….
SILVANA Comunque avvocato, se mio marito mi voleva veramente bene, non
licenziava Assuntina.
ASSUNTINA Anche la bambina si era affezionata a me!
RAFFAELLA ma allora è stato il barone che vi ha licenziata?
ASSUNTINA è proprio così
RAFFAELLA (a Silvana) quindi Silvana, visto che Assuntina è stata licenziata,
sicuramente vi occorre un‟altra persona!? … Io conosco una brava signora che è rimasta vedova …
ASSUNTINA per cortesia signorina ma che dite!? Quello il barone mi deve riprendere,
se no io come faccio?
SILVANA Raffaella, Assuntina ha ragione.
RAFFAELLA Scusate ma io pensavo di rendermi utile proponendo una brava persona
ERNESTINA (tagliando a corto) comunque Rafilina, il barone ha già provveduto. Ha
preso un uomo tuttofare.
RAFFAELLA come? Un uomo? …. Con la sua gelosia?
SILVANA e che ne so! E chi lo capisce. Avvocato cercate di fargli cambiare idea
GIGINO (guardando un attimo la moglie in segno d’intesa) ma voi sapete chi è
questa persona che vuole assumere vostro marito?
SILVANA No. Non ne ho proprio idea. (a Ernestina) Signora, sarà sicuramente un
pensionato.
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ASSUNTINA sarà uno vecchio e brutto …. Figuratevi quella povera creatura di
Fiordaliso ….
RAFFAELLA povera bambina! Comunque credo che il barone lo fa per risparmiare!
ERNESTINA beh certo, quello un pensionato ha poche pretese.
SILVANA no, ma quando mai! Quello è sempre per la sua gelosia
RAFFAELLA e dove l‟ha trovata questa persona?
SILVANA Signorina, mio marito ha messo un inserzione sul giornale “cerco e offro"
e ci sono arrivati ben 32 curriculum.
ERNESTINA beh pensavo di più. (poi al marito come illuminata) ah… adesso ho
capito! Chi sa che c‟ha trovato in quello la!
SILVANA quello chi?
ASSUNTINA ma allora voi lo conoscete?
ERNESTINA (a Gigino) lo conosciamo?
OSVALDO (suona alla porta)
GIGINO ah …. e questo è il barone
SILVANA o santo cielo e meglio che non ci trova qui! … Signora Ernestina
nascondeteci
RAFFAELLA e perché vi dovete nascondere?
ERNESTINA Rafilì, lasciate stare …. Anzi accompagnate la baronessa e Assuntina in
camera da letto e fate loro compagnia
RAFFAELLA e perché in camera da letto? (prendendo Silvana sotto braccio) Andiamo
in cucina stiamo più comode ….. e poi fa brutto sedersi sul letto.
GIGINO (perentoriamente) no signora in cucina no!
RAFFAELLA E perché no!? (rivolta poi a Ernestina, per intrufolarsi) così dopo, quando
c‟è il barone, vi faccio un caffè e ve lo porto.
GIGINO no Signorina, non ne abbiamo bisogno … Andate in camera da letto come
ha detto mia moglie
RAFFAELLA avvocato …. ma un caffè ….
ERNESTINA (sbrigativa mentre va ad aprire) Rafilì,caffè nun c‟e nesta! È finito!
Andate, andate
RAFFAELLA (va verso la camera da letto con Silvana e Assuntina. Prima di richiudere
la porta) …. Avvocà, potreifare un te, oppure vista la situazione, che so
…. una camomilla?!
GIGINO per cortesia, signorina, aspettate li dentro con le signore.
(perentoriamente) e non uscite e non fate rumore.
RAFFAELLA mamma mia e che maniere! (chiude la porta alle sue spalle)
GIGINO (al pubblico) queste so cose da pazzi. Ci mancava solo la signorina Zezza
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Scena sesta: Gigino - Ernestina – Osvaldo – Peppino – Di Natale
ERNESTINA (rientra seguita da Osvaldo) Gigino c‟è il signor barone
GIGINO oh, carissimo barone prego accomodatevi
OSVALDO grazie, grazie avvocato (si siede sul divano)
GIGINO Dunque barone dal vostro biglietto ho appreso che mi volevate parlare
ERNESTINA signor barone se volete vi lascio soli
OSVALDO no signora, anzi sono contento che rimanete. Ho molta stima di voi e del
vostro giudizio
ERNESTINA grazie troppo buono! (a Gigino cercando di svignarsela) Gigino, ma forse
è meglio che vado
GIGINO (quasi per rivalsa e dispetto verso la moglie) no resta, resta. Hai sentito
che ha detto il barone?
ERNESTINA (fulminando Gigino con lo sguardo) e va bene
OSVALDO dunque avvocato, come vi ho preannunciato nel mio biglietto che vi ho
lasciato ieri nella buca delle lettere, ho bisogno che voi mi concedete un poco del vostro prezioso tempo perché devo assumere un dipendente.
GIGINO (guardando incavolato la moglie) si l‟ho letto, ma un dipendete per fare
cosa?
OSVALDO non so se sapete che ho licenziato Assuntina: la mia cameriera e mi è
venuta l‟idea di assumere un uomo …..
GIGINO beh leggendo il vostro biglietto non posso nascondervi che qualche cosa
del genere lo avevo immaginato. Ma non so se mi posso permettere di esprimere una mia opinione … (guardando anche Ernestina)
OSVALDO prego caro amico, dite, dite pure! Forse immagino la vostra perplessità …
GIGINO io so che voi siete stato sempre contrario a far frequentare la vostra casa
da uomini. E com‟è che poi avete cambiato idea?
OSVALDO caro avvocato ho pensato che in fondo, prendere una persona di provata
fiducia mi sarebbe stato più comodo!
ERNESTINA ma perché Assuntina non lo è?
OSVALDO Beh diciamo che lo era. Signora, quella pochi giorni fa ha trasgredito ad
un mio preciso ordine.
GIGINO Già, però mi pare che poi abbia chiarito!?
OSVALDO (sospettoso) e voi come lo sapete… ? avete parlato con Assuntina?
GIGINO (guardando la moglie) e già come lo so?
OSVALDO appunto!
GIGINO (chiedendo aiuto con lo sguardo a Ernestina) beh me lo ha detto mio
moglie!
ERNESTINA (venendo irritata in soccorso del marito) si, si glie l‟ho detto io
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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OSVALDO Come Assuntina è venuta qua a lamentarsi con voi?
ERNESTINA no, l‟ho incontrata per le scale e mi sono accorta che parlava da sola e le
ho chiesto che era successo.
OSVALDO E va bene! Comunque Avvocato, l‟ho licenziata e, poiché come sapete mi
hanno ritirato la patente dopo l‟incidente, per colpa di quello iettatore dell‟amministratore che mi ha messo gli occhi addosso …
ERNESTINA (batte tre volte con il tacco a terra) per carità non lo nominate
OSVALDO certamente …. ho pensato di assumere un autista. Insomma una persona
tutto fare di provata fiducia.
GIGINO già, l‟incidente! (fa le corna senza essere visto) Ma poi che cosa intendete
dire con una persona di provata fiducia?
OSVALDO pensavo ad un ex carabiniere in pensione …. Sapete …. “Nei secoli
fedele”, e ho messo un annuncio sul giornale. Avvocà, mi sono arrivati ben 32 curriculum, ma uno mi ha colpito in modo particolare
ERNESTINA aah… e quindi la persona che avete scelto è un ex carabiniere?
OSVALDO signora , sinceramente no. Anche perché poi mi sono fatto capace che mica
potevo chiedere ad un ex carabiniere di fare pure i servizi di casa
GIGINO e già!
OSVALDO e poi ho anche pensato che un pensionato era sicuramente una persona
anziana e non potevo utilizzarlo anche come guardia del corpo.
ERNESTINA ma perché avete bisogno pure di una guardia del corpo? A me pare un
poco troppo
OSVALDO signora, non è mai troppo.
GIGINO allora così avete preso un uomo?
OSVALDO e si, ma con particolari requisiti
ERNESTINA e possiamo sapere quali requisiti?
GIGINO ma Ernestina che dici!?
OSVALDO No, no avvocato lasciate stare ….. E‟ proprio per questo che l‟ho invitato
a venire qui in casa vostra. (volgendo lo sguardo a Gigino ed Ernestina)
perché vorrei avere anche un vostro parere. Anche perché assumendolo
prenderei due, anzi diciamo tre piccioni con una fava!
ERNESTINA (guardando il pubblico con malizia) e già, con una fava!
OSVALDO avvocato, poi questo signore è cintura marrone di karate. Comunque gli
farò prendere anche il porto d‟armi …
GIGINO beh, addirittura. Mi sembra un po‟ eccessivo
OSVALDO avvocato, voi lo sapete, la prudenza non è mai troppa
GIGINO ma caro amico mio, assumendo un uomo …. (guardando anche
Ernestina) non pensate che…..insomma come posso dire!
ERNESTINA (interrompendo) signor Barone, credo che mio marito abbia ragione!
Sentite a me, lasciate perdere.
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OSVALDO Signora, apprezzo molto il vostro parere ma, adesso che verrà questa
persona, lo vedrete e, poi giudicate. Mi ha scritto nel curriculum, che ha
una dote particolare. Una dote che fa proprio al caso mio. A proposito,
dovrebbe essere già qui. Speriamo che non ha cambiato idea!
GIGINO e ERNESTINA (si guardano perplessi)
GIGINO caro barone, sinceramente quella persona che aspettate è già venuta da me
per chiedermi anche lui un consiglio e …
OSVALDO (deluso e un po’ incavolato) e l‟avete dissuaso? Se ne è andato?
GIGINO e no, il consiglio non gliel‟ho dato, volevo prima parlare con voi
OSVALDO avete fatto bene, anzi benissimo. E adesso dove sta? Deve ritornare?
GIGINO barone, sta ancora qui. Sta aspettando in cucina.
OSVALDO (gioioso) Ah! E allora chiamatelo, fatelo venire, così lo conosco anch‟io!
ERNESTINA (si avvia ad aprire la porta della cucia e chiama) giovanottovenite. C‟è
qui il signor barone
PEPPINO (timoroso e con voce e movenze più femminili) Buongiorno Signor Barone,
(tendendo la mano molla) piacere di conoscervi …GIGINO e ERNESTINA (si guardano perplessi)
OSVALDO (Stringendo vigorosamente la mano al giovane, attendendosi un lamento
quasi per provocarlo) oh scusate forse vi ho fatto male?
PEPPINO ma per carità! Queste mani possono essere gentili, ma anche forti quando
c‟è da faticare e da menare le mani … GIGINO e ERNESTINA (si guardano perplessi)
OSVALDO bene! Bravo! .. che meraviglia (ammiccante) avvocato che ne dite?
GIGINO (guarda Ernestina e poi al barone) e che vi devo dire …. se sietecontento
voi …
OSVALDO Allora avvocato, vorrei che mi mettesse giù due righe per un contrattino
per questa … cioè per questo bel giovanotto
ERNESTINA ah, gli fate pure un contratto di lavoro
OSVALDO e certamente. E vorrei una cosa fatta per bene in piena regola …
DI NATALE (bussa alla porta)
ERNESTINA perdonate vado ad aprire
OSVALDO scusate signora, fate andare ad aprire a questo giovane, così vediamo come
si comporta, come sa presentare …..
ERNESTINA scusate barone, ma io devo sapere chi è prima di aprire la porta… (si
avvia)
OSVALDO si giusto! (poi a Peppino) Ma a proposito ho dimenticato come vi
chiamate?
PEPPINO eccellenza mi chiamo Giuseppe, Giuseppe Longobardo! Ma mi potete
chiamare Peppino
OSVALDO Ah bene Peppino … (inizia a girare intorno a Peppino squadrandolo
compiaciuto dalla testa ai piedi)
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PEPPINO (si mostra un pò imbarazzato)
ERNESTINA (ritorna) Gigino è il dottor Di Natale, il ginecologo
GIGINO caspita avevo proprio dimenticato l‟appuntamento (poi a Peppino) su
signor Longobardo andate ad aprire
PEPPINO allora lo presento io? (ancheggiando si dirige ad aprire la porta)
OSVALDO si andate!
PEPPINO (scompare nel corridoio)
OSVALDO vedete che meraviglia. È perfetto!
GIGINO insomma … lo avete scelto bene!
OSVALDO benissimo!
PEPPINO (rientra con modi gentili ma goffi) signore e signori ecco a voi il dottor Di
Natale
GIGINO (perplesso a Osvaldo) Beh… insomma… proprio perfetto .. non credo!
OSVALDO beh certo, bisogna un poco educarlo …. Ma si farà … si farà ..
DI NATALE (entra e si guarda intorno)
GIGINO (andando verso Di Natale e porgendogli la mano) prego dottore
accomodatevi sarò presto da voi
DI NATALE (leggermente effeminato, andando a sedere) buongiorno signori (inizia a
squadrare Peppino con molto interesse)
GIGINO scusatemi ma stavamo concludendo una cosuccia con il signor barone
DI NATALE prego fate con comodo attendo. Non c‟è fretta (continua a squadrare
Peppino sorridendo compiaciuto) comunque posso ritornare fra un pò
OSVALDO no dottore non c‟è bisogno non ho segreti. Dunque avvocato, come dicevo
bisogna preparare il contratto per Peppino. Con diritti doveri, otto ore di
lavoro al giorno per sei giorni e stabilire il salario. Insomma tutto come si
conviene
PEPPINO grazie, grazie barone
GIGINO beh preparerò una bozza da sottoporvi. Quando dovrebbe essere il
compenso per il servizio di questo bravo giovane tutto fare?
OSVALDO beh, avevo pensato a ottocento euro al mese netti, più contributi
PEPPINO (nascondendo a mala pena la felicità) grazie, grazie barone
DI NATALE scusate se mi intrometto. Ma a me sembrano un po‟ pochini ottocento euro
al mese. Anch‟io cerco una persona come questo giovane. E diciamo che per un tuttofare come lui io offrirei almeno mille euro per le stesse ore.
OSVALDO beh, forse è giusto …. Allora avvocato mettiamo mille …. Si mille ….
PEPPINO (gioioso) grazie, grazie barone
DI NATALE (andando verso Peppino con benevolenza) Caro Barone lei è molto
fortunato, se io trovassi un giovane così, sarei disposto a pagarlo anche
milleduecento euro se mi facesse un paio di ore di lavoro in più al giorno...
ERNESTINA (con malizia al pubblico) in fondo è solo un tuttofare
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DI NATALE appunto.. un tutto fare e a me potrebbe farmi anche da segretario allo
studio. Le mie clienti sarebbero senz‟altro contente se ci fosse alla reception uno persona come lui. Così gentile … cosi garbato …
PEPPINO (appare interessato)
GIGINO e ERNESTINA (si guardano perplessi)
OSVALDO (per timore che gli sfugga l’affare) beh se è per due ore al giorno in più, io
posso arrivare anche milletrecento euro! Avvocato, scrivete, scrivete milletrecento e non se ne parla più!
GIGINO come volete voi barone
PEPPINO (con gli occhi stralunati al pubblico) per la miseria
ERNESTINA (di concerto al pubblico) su chi offre di più?
OSVALDO (a Ernestina) che avete detto?
ERNESTINA che ho detto? Beh ho fatto rilevare che per due ore in più è certo che si
offre di più
DI NATALE la signora ha ragione. (mettendo una mano sulla spalla di Peppino e poi
tastandogli il muscolo del braccio) beh, se venite a lavorare per me io vioffro millecinquecento euro netti
PEPPINO (molto imbarazzato guardando il barone) ma veramente non so … (poi
all’avvocato) avvocato che devo fare?
GIGINO e giovanotto, sono cose vostre.
ERNESTINA (prontamente) Si! Dovete scegliere voi. Mio marito non ci può entrare
OSVALDO Peppino posso arrivare anche io a millecinquecento euro, ma non posso
fare di più.
PEPPINO barone e che vi devo dire … grazie! Grazie
OSVALDO Però dottore da voi non me lo sarei mai aspettato! Ho scelto tra trentadue
curriculum e dopo tanta fatica vedo che vi interessate proprio alla persona che avevo scelto io!
DI NATALE Barone non vi pigliate collera. Sicuramente con trentadue curriculum
avete voglia di scegliere. Vi prego, restiamo buoni vicini. Quanto a voi
Peppino, per togliervi d‟imbarazzo vi offro milleseicento euro, contributi a
parte, e tre settimane di ferie pagate e non se ne parla più. Che fate
accettate? Insomma prendere o lasciare
PEPPINO avvocato e che devo fare?
GIGINO e che vi posso dire. Come ha detto mia moglie, sta a voi decidere.
PEPPINO Scusate barone. Ma io devo accettare. …
OSVALDO giovanotto io non posso offrire di più
PEPPINO Signor Dottore, va bene accetto.
DI NATALE Bene. Bene! Come vi chiamate?
PEPPINO Giuseppe Longobardo a servirvi!
DI NATALE ah Longobardo!? Bene, molto bene un bel cognome vigoroso!. Avvocato
magari se siete comodo ci vediamo questa sera. Il contratto per il signor Longobardo comunque lo fate voi
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GIGINO si va bene. Non dubitate vi farò prima una bozza.
DI NATALE Su Peppino adesso andiamo, andiamo. Sicuramente rimarrai contento
(prende Peppino sotto il braccio e si avvia ad uscire) signori arrivederci.
PEPPINO grazie signor barone.
OSVALDO (un pò contrariato) Grazie? E grazie di che?
PEPPINO grazie per la comprensione. E ringrazio anche a voi avvocato.
ERNESTINA prego vi accompagno (accompagna il dottore e Peppino alla porta)
Scena settima: Gigino - Ernestina – Osvaldo – Silvana - Assuntina – Rafffaella
OSVALDO guardate, guardate! Io non ci posso pensare. „O duttore mi ha soffiato il
dipendente. Ma che faccia tosta! Proprio uno che faceva al caso mio
ERNESTINA (rientra)
GIGINO caro barone non ci pensate più. Poi volete sapere la verità?
ERNESTINA ma Gigì, quale verità? Che dici?
GIGINO (rassicurando Ernestina con uno sguardo eloquente) in fondo io penso
che con il vostro carattere è meglio che vi trovate una brava donna come Assuntina
ERNESTINA anzi barone perché non riprendete proprio Assuntina? Quella è tanto
buona e poi è molto affezionata a vostra moglie ed alla bambina.
GIGINO E poi sentite a me: è sempre una donna!
OSVALDO Lo so. Forse avete ragione. Ma sapete, il fatto è che adesso ho bisogno
anche di un autista e non posso tenere due dipendenti.
GIGINO Ma perché Assuntina non vi può accompagnare lei con la vostra
macchina? Insomma potrebbe farvi anche da autista?
OSVALDO ma perché Assuntina guida? Ha la patente?
ERNESTINA Ma perché voi non glie lo avete chiesto?
OSVALDO no, mai
ERNESTINA signor barone, allora glie lo dovete chiedere. Non posso nascondervi che
vostra moglie è venuta qui con la signora Assuntina per pregare mio
marito di convincervi a farla restare in casa vostra. Voi sapete quella
Assuntina ha bisogno di lavorare.
OSVALDO (contrariato) ah mia moglie è venuta qui con Assuntina?
GIGINO si è venuta qui, ma non vi contrariate, la baronessa non lo merita.
OSVALDO e va bene, forse avete ragione. E quando sono venute?
GIGINO una mezzora fa e per la verità stanno ancora qui.
OSVALDO ah stanno ancora qui?
ERNESTINA si! Sono nell‟altra camera con la signorina Zezza.
OSVALDO e hanno sentito tutto?
GIGINO Barone ma voi lo sapete che qui i muri sono doppi e non si sente niente!
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ERNESTINA adesso le vado a chiamare. Così ci parlate.
GIGINO E così possiamo chiedere ad Assuntina se ha la patente.
OSVALDO Beh, forse avete ragione. Si, si chiamatele.
ERNESTINA (si avvia alla camera per chiamare le signore) Baronessa venite e venite
anche voi Assuntina …
RAFFAELLA vengo pure io?
ERNESTINA si si, va bene, venite pure voi Rafilina!
SILVANA – ASSUNTINA e RAFFAELLA (entrano in scena)
OSVALDO (alla moglie) vedo che mi hai preceduto!
SIVANA Perdonami, e non ti contrariare. Sono qui perché i Di Pasquale sono nostri
buoni amici e qualche volta vengo a far visita alla signora
OSVALDO e va bene!
GIGINO signora Assunta il barone voleva sapere se voi avete la patente
ASSUNTINA certamente signor barone … da tanti anni …
OSVALDO Ah bene! (rivolto ai presenti) Ma comunque, come sapete io ho il suw. E
quello è grande e non so se voi Assuntina lo sapete guidare ….
ASSUNTINA e come no, certamente che lo so guidare. Chiedete alla signora Ernestina
ERNESTINA a me? E che ne so io!
ASSUNTINA ma come vi siete dimenticata che ero io che guidavo il pulmino quando
vostra figlia Marisella andava a scuola?
ERNESTINA ah, già …… chi se lo ricordava più!
RAFFAELLA ma allora se guidava il pulmino figuriamoci un Suw!
SILVANA Osvaldo, vedi? Assuntina è così discreta che neanche io lo sapevo!
GIGINO allora è fatta barone! Avete trovato anche l‟autista!
OSVALDO certo. Comunque avevo bisogno anche della guardia del corpo. Ma
comunque non fa niente …. In fondo io giro sempre armato
ERNESTINA barone lasciate stare le armi … quelle sono un pericolo
RAFFAELLA la signora Ernestina ha ragione. E poi signor barone! Chi gira con le armi
deve essere anche pronto a usarle. E voi siete un galantuomo.
OSVALDO beh forse avete ragione. Comunque signora Assunta siete riassunta. Anzi
(ridendo) da oggi vi chiamerò Riassuntina
Tutti ridono
ASSUNTINA che Dio vi benedica signor barone!
SILVANA oh grazie Osvaldo, grazie!
OSVALDO non ringraziare me, ma all‟avvocato ed alla signora Ernesta. Sono proprio,
come dici tu, dei buoni amici
ERNESTINA no, grazie a voi Signor Barone per questo apprezzamento. Allora glie lo
facciamo questo nuovo contratto, come dite voi a Riassuntina?
OSVALDO certamente
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SILVANA Non sai che grande regalo fai a me e alla bambina con questa tua
decisione
GIGINO signora Assunta quale è il vostro salario
ASSUNTINA (alzando le spalle e un po’ a malincuore) sono ottocento euro netti al mese
ERNESTINA signor barone, ma adesso che Assuntina vi farà anche da autista dateci
qualche cosa in più
SILVANA si Osvaldo ti prego!!
RAFFAELLA beh certo! Quello che è giusto è giusto!
OSVALDO beh! Avete ragione. allora facciamo novecento euro! Va bene?
ASSUNTINA (a Ernestina) come sono contenta
ERNESTINA (fermando Assuntina con una mano sul braccio), aspettate. (poi al barone)
E su barone! Fate un piccolo sforzo. Mille euro netti e non se ne parla più.
Infondo avete pure risparmiato
SILVANA (al marito) cosa hai risparmiato?
GIGINO Ernestina! (guardando la moglie con eloquente sguardo di rimprovero)
OSVALDO e va bene facciamo mille. Ma voi Assuntina, me la fate un‟ora in più al
giorno?
ASSUNTINA sicuramente, …. contate su di me
OSVALDO Avvocato allora potete scrivere mille euro netti.
ERNESTINA e tre settimane di ferie pagate all‟anno
GIGINO Ernestina! (guardando la moglie con eloquente sguardo di rimprovero)
OSVALDO si avvocato, come dice vostra moglie
RAFFAELLA (a parte ad Ernestina) che fortuna!
ERNESTINA (toccando il braccio di Rafelina la invita a non parlare)
ASSUNTINA Grazie signor Barone. Vedete che non ve ne pentirete. Abbiate fiducia in
me. Sapete io quando ci tengo alla vostra famiglia!
OSVALDO Su adesso andiamo (prende le chiavi dell’auto dalla tasca e tintillandole
le da sorridente ad Assuntina) andiamo a prendere la bambina a scuola
ASSUNTINA (si avvia all’uscita con le chiavi dell’auto tintinnanti in mano) Arrivederci
e grazie a tutti
GIGINO arrivederci signora Assunta.
OSVALDO (porge il braccio alla moglie) andiamo cara
SILVANA (mentre si avvia all’uscita) grazie e arrivederci Avvocato e anche a voi
Signora Ernesta
GIGINO arrivederci e sinceramente vi dico che sono contento. Tutto è andato per il
meglio
ERNESTINA (accompagna le persone all’uscita)
GIGINO E pure questa è fatta! …. (al pubblico) E meno male! Si sarebbe messo in
casa (facendo il gesto con il braccio) uno che si chiama Longobardo! Ma guardate che sprovveduto!
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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RAFFAELLA avvocato chi è sto Longobardo?
GIGINO quale Longobardo?
RAFFAELLA lo avete detto voi: “uno che si chiama Longobardo”
GIGINO no Signorina! Forse avete sentito male ….
RAFFAELLA ma … sarà!
ERNESTINA (rientra) mamma mia che cosa complicata!
RAFFAELLA ma perché che cosa è successo?
ERNESTINA niente! Niente! … le solite cose
RAFFAELLA come le solite cose? Quali cose?
ERNESTINA Rafilì ……. Cose che sulo a Napule succerono!
Fine del 3° quadro
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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Quadro 4°
23 NOVEMBRE 1980
Scena nel soggiorno di casa Di Pasquale in via Toti 15 Mergellina - Napoli
PAOLA TREVISAN |
figlia di profughi istriani e vicina di casa di Ernestina (60 -70 anni) |
|||
ERNESTINA |
moglie di Gigino |
(60 |
-70 anni) |
|
GELTRUDE |
direttrice della Pia Opera le Figlie di Maria |
(45 |
- 60 anni) |
|
FIAMMETTA |
ex orfanella dell‟Istituto Pia Opera Figlie di Maria |
(35 |
- 40 anni) |
|
IL DOTTOR DI NATALE |
ginecologo |
(60 |
-70 anni) |
|
FEDERICO |
Il tutto fare di quartiere |
(40 |
-60 anni) |
|
GIGINO DI PASQUALE |
avvocato |
(60 |
-70 anni) |
|
„A CECATA |
fattucchiera italo americana (1 minuto di recitazione con frasi registrate) |
|||
(60 -70 anni) |
||||
GIULIA |
mamma di Fiammetta(1 minuto di recitazione senza parole) |
(40 -60 anni) |
||
BETTINA |
zia di Fiammetta (1 minuto di recitazione senza parole) |
(60 |
-70 anni) |
Scena prima: ‘a cecata – Giulia e Bettina
una sola luce molto fioca che illumina il centro scena
Si vede una donna (la cecata) che ha in mano grosso spillone e fa dei buchi su una fotografia, Mentre una donna (Bettina) fa girare su di una gamba una sedia di paglia. Vicino c’è un’altra donna (Giulia) che segue la scena timorosa e attentamente
„A CECATA (voce registrata) Ah…………………ah…………….. ah……………..
(ansimi continui a centro scena nella penombra) Vota seggia, vota legno,
vota paglia. Chillu s‟ammosce e passà lu guaio miezo a li cosce. …. E
quanno la terra traballa ….. piglia la botta dallu caball.
Scena seconda: Ernestina – Federico - Paola
A luci accese
ERNESTINA (da fuori) prego entrate. Venite a vedere.
FEDERICO e‟ permesso
ERNESTINA (precedendo Federico) Io non mi sono accorta di niente ….
FEDERICO (entra in scena guardando il soffitto seguendo Ernestina) beh, meno male
che non si è bagnato ….
ERNESTINA Ma che cosa è successo sopra?
FEDERICO Signò, è successo che sopra è tutto allagato e il signor Trevisan mia ha
chiamato per dare una mano
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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ERNESTINA Ed è uscita molta acqua?
FEDERICO molta!? ….. l‟acqua arriva fino a sopra il battiscopa
ERNESTINA niente di meno, ma veramente!?
FEDERICO e che scherzo!? …. Speriamo che l‟acqua non si è fermata nel solaio ed
esce poi dopo a poco alla volta!
ERNESTINA no, per carità. Noi proprio l‟anno scorso abbiamo fatto pittare tutta la casa
FEDERICO beh e che volete fare …. Comunque ho sentito che il signor Trevisan
diceva alla moglie che avrebbe fatto la lettera all‟assicurazione ….
ERNESTINA ah … menomale che c‟hanno l‟assicurazione … però speriamo di non
dover far imbiancare un‟altra volta
FEDERICO e che ve ne importa ! mica pagate voi!
ERNESTINA no, ma l‟impiccio di avere gli operai in casa è solo il mio
FEDERICO signora io c‟ho mio cugino che fa il pittore e se vi dovesse servire….
ERNESTINA speriamo di no … ma che è successo sopra? Si è rotto un tubo?
FEDERICO no. Quello l‟impianto del bagno l‟ha fatto due anni fa il cognato di mio
cucino, quello che fa il pittore!
ERNESTINA ah! …. Ma non è che ha fatto l‟impianto per poi far lavorare il cognato?
FEDERICO Signora, ma volete scherzare!? Quella è stata la lavatrice.
ERNESTINA ah, si è rotta la lavatrice!?
FEDRICO no, se ne uscito il tubo di scarico da dentro il muro….
PAOLA (da fuori) E permesso?
ERNESTINA prego signora Trevisan accomodatevi
PAOLA (entrando in scena) Signora Ernestina scusatemi del fastidio
FEDERICO e che volete fare, sono cose che capitano!
PAOLA (guardando Federico) e che centri tu!?
FEDERICO beh niente! volevo solo collaborare …
PAOLA Stamattina sono uscita e ho lasciato la lavatrice accesa.
FEDERICO signò ed è questo che è sbagliato! Quelle so macchine no cristiani! Mica
hanno un cervello!?
PAOLA ma tu che ne sai!? Io lo faccio sempre
FEDERICO ah, lo fate sempre? E fino ad ora vi è andata bene …. E meno male che
oggi c‟è lo sciopero della metropolitana altrimenti ….
ERNESTINA e che centra la metropolitana?
FEDERICO signora quella centra, perché la signora Paola è ritornata a casa dopo poco,
perche la metropolitana non funzionava e così s‟è accorta dell‟allagamento
…. E meno male! Se no dovevate chiamare i pompieri …
PAOLA e che esagerazione! (lancia un’occhiataccia a Federico) Signora Ernesta,
quando sono rientrata ho trovato solo un poco d‟acqua a terra nel bagno!
FEDERICO ma che dite? Quello pure il corridoio sta pieno di acqua e schiuma ….
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PAOLA ma no, …. è solo un poco bagnato
FEDERICO Eh … sentite … sentite …. Ma quale poco!?
PAOLA Federico ma ti vuoi stare zitto! Tu esageri sempre ….
FEDERICO e che ho detto di male? Quella è la verità!
PAOLA (con un’altra occhiataccia a Federico) la verità è che devi stare a posto
tuo! Ma guardate …… sta sempre in mezzo!
FEDERICO ma io sto in mezzo perché vostro marito mi ha chiamato per asciugare …
PAOLA già! Però adesso stai qua!
FEDERICO (a Ernestina quasi per sfottere a Paola) signò, quello il marito è dovuto
correre dall‟ufficio…
PAOLA Federico, ma la vuoi finire … Anzi Federico, vai, è meglio che vai
FEDERICO ma quello è vostro marito che mi ha mandato qui a vedere che cosa era
successo
PAOLA e va bene! Hai visto!? e adesso vai. Vai a dargli una mano
FEDERICO e va bene, vado, vado … Signora Di Pasquale arrivederci
ERNESTNA arrivederci Federico!
FEDERICO (sia avvia verso la comune e, prima di uscire) signora ricordatevi di mio
cugino ….. quello che fa il pittore ….. se volete vi lascio il numero …
ERNESTINA (facendo di nascosto le corna) no, non vi preoccupate … se mi occorre vi
chiamo io …
FEDERICO e va bene grazie (esce)
PAOLA e già quello il cugino fa l‟imbianchino ….. ma credo che non c‟è ne sia
bisogno
FEDERICO (rientra un attimo) aspettate signora, ciò qua il bigliettino di mio cucino
… ve lo lascio …. lo aiuto anche io a pittare
ERNESTINA e va bene datemelo ma, speriamo che non serve …
FEDERICO arrivederci (esce)
PAOLA è successo proprio oggi che devono venire a casa mia delle persone.
ERNESTINA aspettate amici?
PAOLA no, non li conosco proprio. Mi hanno telefonato la settimana scorsa
dicendomi che vogliono parlare con me di una cosa di tanto tempo fa !
ERNESTINA Si tratterà forse di quando i vostri genitori vennero a Napoli dopo l‟ultima
guerra?
PAOLA e che ne so. Può darsi che sono parenti di qualche profugo, di qualcuno
che conosceva a papà e mammà quando scapparono dall‟Istria. Comunque
se ho capito bene vengono dall‟estero. Ah, ….. ma adesso dove li ricevo?
La casa è bagnata.
ERNESTINA e va bene signora Paola potete riceverli qui da me. Io devo uscire per una
mezz‟oretta, ma voi potete tranquillamente stare qua.
PAOLA ma veramente dite!?
ERNESTINA certamente.
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PAOLA grazie assai signora
Squilla il telefono
ERNESTINA (va a rispondere) pronto …. Si vostra moglie è qui. Ve la passo? …. Ah
… comunque fatele venire qua, vostra moglie le riceve da me …. Ma no
per carità ….. ma non ringraziate …. Non è il caso …. si, … arrivederci!
(posa la cornetta)
PAOLA ma come stanno già da me?
ERNESTINA no, sono giù al palazzo, e vostro marito li ha avvertiti per citofono di salire
qui da me.
PAOLA e allora resto qua? …. Ma poi se rientra vostro marito?
ERNESTINA non vi preoccupate adesso lo avverto. Così se dovesse ritornare prima di
me non si meraviglia di trovare persone in casa.
PAOLA bene, grazie ancora. Allora le faccio accomodare qua!
ERNESTINA si. Fate come se foste a casa vostra. Io me ne vado, così non facciamo
inutili presentazioni. (uscendo incrocia gli ospiti) prego entrate, la signora Paola è dentro!
Scena terza: Paola – Fiammetta – Geltrude – voce registrata della cecata
GELTRUDE e FIAMMETTA |
(da fuori) permesso? |
|
PAOLA |
(sporgendovi verso il corridoio d’ingresso) prego accomodatevi |
|
GELTRUDE |
(entrando) Buongiorno signora |
|
PAOLA |
prego, prego (porgendo la sedia a Geltrude) |
|
GELTRUDE |
grazie signora |
|
PAOLA |
(a fiammetta) sedete anche voi signorina |
|
FIAMMETTA |
(sedendo) grazie |
|
PAOLA |
Avete fatto buon viaggio? |
|
GELTRUDE |
diciamo di si un po‟ lunghetto ma ottimo, grazie! |
|
PAOLA |
e allora? A che devo il piacere di questa visita? Perché sinceramente non |
|
ho ancora capito bene perché siete venute da me! |
||
GELTRUDE |
signora siamo venute per una triste storia che risale a circa 35 anni fa |
|
PAOLA |
beh allora è un fatto recente! |
|
GELTRUDE |
beh proprio recente no. Ma mi sembrava di averlo spiegato per telefono |
|
PAOLA |
no, ma mi pare di aver capito che siete in cerca di una persona. Di chi si |
|
tratta? |
||
FIAMMETTA |
signora, e‟ una persona che mi sta molto a cuore e voi ci potete aiutare… |
|
Dovete sapere che mia madre diversi anni fa …. |
||
GELTRUDE |
un momento Fiammetta! scusa che t‟interrompo. È bene cominciare |
|
dall‟inizio. |
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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PAOLA (preoccupata) beh! Sinceramente vi dico che se cercate fondi per
beneficienza io non me lo posso permettere …
FIAMMETTA ma per carità, e le pare che facevamo un viaggio così lungo per questo
motivo?
PAOLA ma perché da dove venite?
GELTRUDE da Hartford!
PAOLA E dove si trova?
FIAMMETTA si trova nel Connecticut che è uno dei 50 Stati che compongono gli Stati
Uniti d'America!
PAOLA niente di meno venite dall‟America!? …. E come avete fatto a trovare il
mio numero di telefono!
GELTRUDE adesso vi spiego. I am the director of Pious Work Daughters Meria
PAOLA come?
GELTRUDE oh, sorry! Pensavo che lei conoscesse l‟inglese!
PAOLA e no, l‟ho fatto un po‟ a scuola, ma non mi ricordo quasi niente
GELTRUDE dunque le dicevo che sono la direttrice della Pia Opera le Figlie di Maria,
con sede a Hartford, e sono stata io a telefonare e a chiedere di incontrarla.
PAOLA beh, non so perché volete parlare proprio con me, ma vi ascolto. Sapete
questo fatto mi incuriosisce.
FIAMMETTA signora, il fatto è molto complicato e penso che solo lei mi può aiutare
PAOLA Ah!
GELTRUDE dovete sapere, che la signorina Fiammetta, ha trovato tra le cose care che
c‟erano in una valigetta della mamma, una cartolina di Napoli e questa
foto, molto sbiadita, (consegnandola a Paola) che ritrae la mamma: Giulia
Sellitto, con un giovanotto di cui non conosciamo il nome.
PAOLA (prende la Foto) e si la foto è molto rovinata.E‟ questo giovane che
dovete ritrovare?
FIAMMETTA si è proprio lui!
PAOLA ma l‟immagine di quest‟uomo è tutta piena di punture di spillo e i buchi
sono specialmente li, non so come posso dire, beh diciamo nelle parti basse del giovanotto.
GELTRUDE proprio così, (pudicamente) insomma proprio la. Sul coso …..
PAOLA Ecco appunto! Comunque signorì, ma vostra mamma non vi ha detto
come si chiama quell‟uomo?
FIAMMETTA No. La mamma è morta che io avevo dieci anni! E fui accolta nell‟Istituto
Pia Opera delle Figlie di Maria.
PAOLA uh … povera creatura ….
GELTRUDE poi, nella valigetta, avvolto in questa carta, c‟era anche questo corno rosso
e questo biglietto dove è stampato il nome di una certa bottega (consegna il biglietto a Paola) vedete, c‟è pure il telefono
PAOLA (prende il biglietto e legge) vini e oli di Tonino Musella - Via Toti 18
Mergellina – Napoli. … telefono 57 38 43 (pensandoci un attimo)… ma
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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Tonino Musella era il padre di Don Carmine il vinaio!
FIAMMETTA esattamente! È proprio quello che ci ha detto un certo Federico, che lavora
proprio con questo signore che vende vini. Dove poi abbiamo telefonato.
PAOLA ah! …. avete parlato con Federico?!
GELTRUDE proprio così. Ed è stato lui che ci ha consigliato di rivolgerci a lei oppure
alla Signora Rosa.
PAOLA E perché poi avete chiamato me?
GELTRUDE perché il numero di telefono della signora Rosa non ce lo aveva, e mi ha
dato quello suo .
FIAMMATTA Federico ci disse che Lei e la signora Rosa conoscete un po‟ a tutti, nella
zona, e che sicuramente una di voi due ci poteva aiutare.
PAOLA (con ostentato merito) e già, io conosco tutti in questo quartiere.
GELTRUDE Ecco appunto. …. Hai visto Fiammetta?
FIAMMETTA Si meno male! In effetti signora io sto cercando il mio papà, che è proprio
quello che sta nella fotografia tutta bucherellata.
PAOLA ah … Ma se il corno è avvolto nella carta della bottega di vini e olii, non
può essere che quel giovane che voi cercate, cioè vostro padre, era proprio il padre di don Carmine il vinaio?
FIAMMETTA no, no è impossibile, quella carta di negozio era solo per avvolgere
l‟amuleto.
PAOLA quale amuleto
GELTRUDE si l‟amuleto, insomma il corno … come lo chiamate voi… il portafortuna!
FIAMMETTA mi disse la cecata … che fù proprio uno che teneva …
PAOLA un momento …. scusate, ma chi è sta cecata?
GELTRUDE E FIAMMETTA (si guardano)
GELTRUDE dunque l‟accecata è ….
FIAMMETTA (interrompe) Signorina Geltrude, nol‟accecata …. Si dice staccato … „a
…. Cecata … come la chiamava mammà
PAOLA signora a Napoli si dice „a cecata oppure „o cecato, quando si parla di
uno che è proprio cieco! Insomma Cecato!
GELTRUDE e va bene „a cecata, come la chiamava Giulia, la mamma di Fiammetta,
era una donna italo americana che proveniva da Napoli. Mi pare che era di
Formella … Corcella …..
PAOLA sarà stata di Forcella?
FIAMMETTA brava! Esattamente di Forcella,
PAOLA che è un quartiere di Napoli! E allora?
GELTRUDE questa signora: … „a cecata, …. era una specie di maga …. Insomma
come la chiamate voi …. Una fattucchiera!
PAOLA (si irrigidisce e annuisce con la testa)
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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FIAMMETTA mi disse la cecata, che fù proprio uno che teneva un negozio di vini e oli a
regalare quel corno alla mamma quando fu costretta ad andare via da Napoli! Così per buon augurio. Ma non era lui il mio papà
GELTRUDE “a cecata” era malata di un male incurabile e il mese scorso prima di
morire, ha voluto rintracciare Fiammetta, per consegnarle la valigetta che era della mamma. E così si è rivolta al Pious Work Daughters Meria
FIAMMETTA quando morì mamma mia, nel 1990, fui portata da loro. All‟istituto.
PAOLA …. Adesso capisco! E quindi è da poco che siete venuta a conoscenza che
avete un padre qui a Napoli?
GELTRUDE esattamente. E oggi Fiammetta è qui per ritrovarlo.
PAOLA ma dalla foto non si vede bene chi è lui … è sbiadita e tutta bucherellata
dagli spilli!
FIAMMETTA si lo so, era stata proprio „a cecata a fare tutti quei buchi … perché aveva
fatto una sortilegio a papà … insomma come dite voi …. una fattura!
PAOLA madonna mia … una fattura? … e perché?
GELTRUDE signora Trevisan, … precisiamo che si tratta di una cosa di 35 anni fa. Una
cosa di cui si ricorda tutto il mondo …
PAOLA come? Tutto il mondo conosce la storia della cecata e della fattura?
GELTRUDE no! Ma tutti si ricordano del 23 novembre del 1980. Quando ci fu il
terremoto dell‟Irpinia e crollarono dei palazzi pure a Napoli!
PAOLA e come non mi ricordo!? Mamma mia che incubo … qualche volta me lo
sogno ancora di notte …. comunque che centra „sta cecata col terremoto?
GELTRUDE aspetti che adesso ci arriviamo. Dunque, la signora Giulia
FIAMMETTA mia mamma
GELTRUDE Appunto. … Al tempo del terremoto era una giovane cameriera che
lavorava presso una nobile famiglia che abitava in questo palazzo. di fronte al negozio di vini e oli …
PAOLA già, il palazzo è proprio questo. (come illuminata rivolta al pubblico) ma
vuoi vedere che il padre di Fiammetta è proprio il barone Camera (a Fiammetta) Dove faceva la cameriera mamma vostra!
FIAMMETTA ci‟ho pensato anch‟io. Potrebbe essere proprio questo signore. La cecata
mi ha detto che era un giovane studente universitario.
GELTRUDE comunque tornando al terremoto dell‟ottanta, la mamma di Fiammetta
aveva raccontato alla cecata, che dopo la forte scossa, tutti scesero in
strada e, per paura di altri crolli, per almeno tre giorni tutti dormirono
nelle automobili.
PAOLA si mi ricordo, eravamo tutti a dormire in macchina tra via Caracciolo e la
villa comunale …. E poiché mio marito aveva l‟auto dal meccanico, ci misero tutti a dormire in un autobus messo a disposizione dal comune.
FIAMMETTA fu allora che mammà si trovò a dormire in macchina con papà, l‟uomo che
sta in quella foto. E fu allora che accadde il fatto. …. (quasi
piagnucolando) Capite …mammà s‟infiammò per quel bel giovane e (con sussiego) ambaramà ci ci cocò
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PAOLA |
e già! Forse è per questo che vi chiamate Fiammetta …. Perché la mammà |
||
s‟infiammò! |
|||
GELTRUDE |
sarà proprio così. Povera figliola …. è stata concepita sui sedili di un‟auto! |
||
PAOLA |
e signora mia non vi meravigliate. |
||
GELTRUDE |
prego! Signorina! |
||
PAOLA |
oh, scusate signorina, vi stavo dicendo (aggiustandosi i capelli) che sono |
||
tante le persone che qui a Napoli …. concepiscono in macchina! |
|||
GELTRUDE |
Ah, si!? … Comunque, per farla breve, dopo tre mesi, dal terremoto, |
||
quando alla giovane si cominciava a vedere la pancia, la signora dove |
|||
lavorava la cacciò di casa per evitare uno scandalo. E perciò che pensiamo |
|||
che era proprio il figlio della baronessa … |
|||
FIAMMETTA |
e mia mamma, che non aveva nessun parente a Napoli, partì col pancione |
||
per l‟America dove viveva un sua zia vedova: zia Bettina, che dopo sei |
|||
anni morì lasciandoci sole. |
|||
PAOLA |
(a Geltrude) mamma mia, è stata proprio sfortunata sta guagliona!…. |
||
GELTRUDE |
pensate che quando Giulia, la mamma di Fiammetta, sedotta e |
||
abbandonata arrivo in America, la zia Bettina la portò dalla cecata, perché |
|||
facesse una fattura a quel giovane senza cuore che l‟aveva compromessa. |
|||
Diceva che quell‟uomo doveva passare un brutto guaio per tutto quello |
|||
che l‟aveva fatto! |
|||
Si spengono le luci e si sente la voce |
|||
„A CECATA |
(finita la battuta di Fiammetta si sente la |
voce |
registrata): |
Ah…………………ah…………….. Ah…………………ah…………….. |
|||
Ah…………………ah…………….. Vota seggia, vota legno, vota paglia. |
|||
Chillu s‟ammosce e passà lu guaio miezo a li cosce. …. E quanno la terra |
|||
traballa, piglia la botta dallu caball. |
|||
Si riaccendono le luci |
|||
PAOLA |
adesso mi spiego tutte quelle punture di spillo specialmente nella parti |
||
basse. Ma il barone Camera però non ha passato nessun guaio, a parte la |
|||
grande gelosia che ha per la moglie, che è molto più giovane di lui |
|||
FIAMMETTA |
quindi lei mi sta dicendo che questo signore è sposato? |
||
PAOLA |
esattamente e ha pure una bambina! |
||
GELTRUDE |
allora non può essere lui! Io so che il malocchio, così come lo chiamate |
||
voi, è una cosa terribile, ed è difficile da poterlo levare … |
|||
PAOLA |
e si. Ci vuole solo l‟esorcista. Ma adesso che ricordo quei |
giorni del |
|
terremoto dell‟80, sono sicura che il padre di Fiammetta non può essere il |
|||
barone, perché la sua famiglia non stava a Napoli. |
|||
GELTRUDE |
ah, non era qui? Ma ne siete sicura? |
||
PAOLA |
Sicurissima! Ricordo come se fosse ieri le parole che mammà, buon |
||
anima, diceva a tutti quanti: “beata la baronessa Camera che sta col su fiol |
|||
in Toscana. Se l‟è scansata ciò! .. I ricchi son sempre fortunati!” … Infatti |
|||
la famiglia Camera ha molti possedimenti. E sapete che diceva pure? |
|||
FIAMMETTA |
Che diceva? |
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PAOLA diceva: fietta mia, se la merda acquistasse improvvisamente valor, la
povera gente nasceria senza culo e chi ci‟ha li sghei con due!” - …
GELTRUDE proprio così. Ma mamma vostra non era di Napoli?
PAOLA No, i miei erano profughi che dopo la guerra scapparono dall‟Istria.
FIAMMETTA (abbozzando un sorriso) eh, ci‟aveva ragione, la sua mamma!Allora ne
siete proprio certa che il barone non è il mio papà?
PAOLA certissima. Mi ricordo che la baronessa aveva lasciato sola la cameriera,
non solo perché avevano un gatto che doveva essere accudito, ma anche per far la guardia alla sua casa piena di opere d‟arte!
FIAMMETTA Però sappiamo che era un giovane brillante, che si stava per laureare e che
abitava in questo palazzo. … e chi potrebbe essere?
PAOLA (colta improvvisamente come da un lampo) mamma mia!! Vuoi vedere
che è l‟avvocato Di Pasquale!
GELTRUDE e chi è questo avvocato Di Pasquale?
PAOLA è il marito della signora Ernestina! La padrona di questa casa.
GELTRUDE a voi siete in fitto in casa di questa signora?
PAOLA no, questa è proprio casa sua! Lei mi ospita
FIAMMETTA come abitate con loro?
PAOLA no, io sono di sopra. A casa mia si è rotta la lavatrice e mi sono allegata, e
la signora Ernestina mi ha prestato il suo salotto per ricevervi
GELTRUDE quindi la signora Ernestina è la moglie di questo avvocato
PAOLA si, ed è quella signora che usciva quando voi siete arrivate.
FIAMMETTA dunque l‟avvocato Di Pasquale è un altro uomo felicemente sposato.?
PAOLA certamente! Ha pure una figlia e un nipote. Ma, aspettate fatemi vedere
un‟altra volta la foto.
FIAMMETTA (ridà la foto a Paola)
PAOLA (guarda la foto con molto interesse) si potrebbe essere lui …. (poi
maliziosamente) Si, si è proprio lui. Non ci sono dubbi! Si intravedono
pure i baffetti. …. Però che spalle, che corporatura che aveva l‟avvocato!
FIAMMETTA (a Paola) si era un bell‟uomo. Infatti qualche volta sentivo la zia che
diceva a mammà: - chi sa che fine ha fatto il tuo stallone napoletano - .
GELTRUDE (pudicamente e con un sospiro) mamma mia: figurati! lo stallone
napoletano! … chi sa che meraviglia … chi sa che uomo!
PAOLA Ma guardate che scornacchiato …. E bravo l‟avvocato (in modo
dispregiativo) il principe del foro. …. Lo chiamavano lo stallone
napoletano …. Adesso ho capito di quale foro è … anzi diciamo: era il
principe l‟avvocato Di Pasquale!
FIAMMETTA però questo nome Di Pasquale mi è familiare. Mi sembra che qualche
volta l‟ho sentito dire pure da mammà quando parlava con zia Bettina. Ma io ero una bambina e non mi ricordo bene.
GELTRUDE vedete … allora è proprio lui. (rivolta a Fiammetta) abbiamo colpito nel
segno! Abbiamo trovato lo stallone!
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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PAOLA Madonna mia, figuriamoci quella povera signora Ernestina quando lo
verrà a spere!
FIAMMETTA ma quest‟avvocato Di Pasquale ha passato qualche guaio? … sa signora,
mi riferisco alla fattura … al malocchio che gli fece „a cecata.
PAOLA beh! guai seri proprio no! …. Oddio … so che ogni tanto gli arrivano
tasse arretrate, le famose cartelle di Equitalia, è lui s‟incazza
maledettamente. Che, detto fra noi, sono vere e proprie rotture di cogl …
diciamo di scatole
GELTRUDE e quindi si spiegherebbero tutte quelle punture di spillo praticate proprio
li, diciamo …sulle scatole. Dunque si è avverata la fattura della cecata
PAOLA ma a me sembra che come punizione non bastano le cartelle di Equitalia.
Quello è avvocato, e se ne esce sempre bene! Signora, credetemi il malocchio è un‟altra cosa. Il malocchio è terribile!
FIAMMETTA ma forse ci sarà un guaio che dovrà passare ancora!
PAOLA ma che dite!? (con aria da saputa) Una fattura, … se fatta bene, … coglie
subito nel segno! Non aspetta anni.
GELTRUDE e adesso che facciamo? Dovremo parlare con questo avvocato di Pasquale,
voi lo conoscete bene?
PAOLA sicuramente. Pensate che sono più di trent‟anni che … diciamo sono
amica di famiglia.
FIAMMETTA e già! La signora vi ha prestato addirittura il salotto di casa sua!
GELTRUDE poverina, chi sa come rimarrà sconvolta venendo a conoscenza di questo
fatto !?
PAOLA beh certo sarà una brutta batosta per lei
FIAMMETTA ma non possiamo parlare solo con papà, cioè volevo dire con l‟avvocato?
PAOLA ma voi scherzate! Ma vi pare possibile che adesso mi metto ad aspettare
che l‟avvocato Di Pasquale ritorni a casa?.... E se poi nel frattempo torna
prima la moglie? Che gli dico: signora Ernestina lasciateci un attimo sole con vostro marito perché queste signore vogliono parlare con lui?
GELTRUDE e già …
FIAMMETTA ma l‟avvocato Di Pasquale, oltre alle cartelle delle tasse arretrate che ogni
tanto arrivano, ha pure qualche malanno?
PAOLA beh, malanno proprio no, anche se la signora Rosa, ogni tanto gli fa delle
iniezioni.
FIAMMETTA ah … quindi sta male? Ha passato un guaio?
PAOLA signorina Fiammetta, ma voi vi siete proprio fissata co „sto malocchio!
L‟avvocato ha solo un po‟ di dolore al nervo sciatico.
GELTRUDE Fiammetta la signora Paola ha ragione … Comunque io penso che è
necessario che la moglie venga a conoscenza di questa vecchia storia. …..
PAOLA e poi io non posso nascondere questa cosa alla signora Ernestina. E che
razza di amica sarei. Prima o poi le cose si vengono a sapere. E non ci farei proprio una bella figura.
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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FIAMMETTA e, si ha ragione! E quando pensa che possiamo parlare con la signora? Noi
saremo qui a Napoli ancora un paio di giorni.
PAOLA (con aria fintamente preoccupata) ….Subito!. Bisogna che la chiami
subito per farla rientrare prima del marito. Vado su a prendere il cellulare (si avvia per uscire)
GELTRUDE (tentando di fermarla ) Signora Paola, ma forse sarebbe meglio aspettare.
Magari possiamo tornare domani, così almeno la può preparare un poco.
PAOLA Nooo! Bisogna chiamarla adesso … il fatto è molto importante! Ora vado
e le dico di tornare al più presto a casa (si avvia a casa sua)
GELTRUDE caspita, sembra che la signora Trevisan non aspettava altro che dire tutto
alla moglie dell‟avvocato.
FIAMMETTA signorina Geltrude, lei ha ragione. Credo che quella non vede l‟ora di
rivelare tutto quello che in effetti fino ad oggi è stato un segreto. Io non
chiedo altro che di conoscere il mio papà. Voglio da lui solo la verità.
Voglio solo sapere perché abbandonò la mamma. Comunque è strano che
papà non abbia mai passato un brutto guaio!
GELTRUDE (a Fiammetta) evidentemente a‟cecata … non era tanto buona a fare il suo
mestiere!
FIAMMETTA Ma forse è stato meglio così! In fondo ho ritrovato mio padre sano e
salvo! Anche se poi in effetti la fattura se la meritava
GELTRUDE bene, e ne sono contenta. (guardandosi intorno con compiacimento)
Comunque penso che dovremo chiederli di fare una donazione al nostro istituto.
FIAMMETTA certamente. Quello si trova oggi una figlia che non gli ha mai chiesto
niente! E che forse non sapeva neanche di avere
Scena quarta: Paola – Fiammetta – Geltrude - Ernestina - voce registrata della cecata
PAOLA (rientra) l‟ho chiamata alla signora Di Pasquale. Mi ha detto che stava già
giù all‟ascensore e sta per salire
GELTRUDE bene, anzi benissimo
ERNESTINA (si sente un rumore di chiavi alla porta e poi entra Ernestina)
PAOLA eccola qui. È lei
ERNESTINA (entra) buon giorno
GELTRUDE e FIAMMETTA (si alzano)
GELTRUDE (tende la mano ad Ernestina)
ERNESTINA (prende la mano per la presentazione) prego restate comode
GELTRUDE io sono la signorina Geltrude, director of Pious Work Daughters Meria!
ERNESTINA piacere sono la signora Di Pasquale … ma come avete detto? Pius
che?….
PAOLA è la direttrice della Pia Opera delle Figlie di Maria, che sta nel cotechino
… in America!
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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ERNESTINA |
nel cotechino? |
|
GELTRUDE |
ma quale cotechino!!... |
No signora Paola …nel Connecticut! |
(scandendo) Co nne cti cut! |
Che è uno dei 50 Stati federati degli Stati |
|
Uniti d'America! |
||
PAOLA |
Ah, scusate! …. E questa signorina è Fiammetta |
|
FIAMMETTA |
(tende la mane) piacere! |
|
PAOLA |
signora Ernestina è meglio che vi mettete seduta, perché come vi ho |
|
accennato per telefono, le signore vi devono dire una cosa molto |
||
importante ed è meglio che state seduta. |
||
Tutte |
(si seggono) |
|
ERNESTINA |
ma voi mi spaventate. Quale è questa cosa importante che mi dovete dire? |
|
GELTRUDE |
è un fatto che riguarda la sua famiglia |
|
ERNESTINA |
come la mia famiglia? Quale fatto? |
|
PAOLA |
precisamente è una cosa che riguarda il passato di vostro marito … |
|
l‟avvocato! |
||
ERNESTINA |
(alle americane) di mio marito? Ma che dovete dirmi di mio marito? Di |
|
che si tratta? Avanti vi ascolto.. … Non tenetemi sulle spine! |
||
GELTRUDE |
è un fatto triste che risale a tanti anni fa. Quando un giorno, un bel |
|
giovanottone napoletano mise incinta una giovane donna. (poi guarda |
||
Fiammetta) |
||
FIAMMETTA |
quando sentivo che la zia ne parlava con mammà, diceva sempre: - chi sa |
|
che fine ha fatto il tuo stallone napoletano - |
||
ERNESTINA |
lo stallone napoletano!? Ma quale stallone? E che centra mio marito!? |
|
GELTRUDE |
signora, quello stallone è proprio vostro marito. L‟avvocato Di Pasquale! |
|
(riguarda Fiammetta) |
||
FIAMMETTA |
(annuisce con la testa) |
|
ERNESTINA |
ma che state dicendo!? Voi farneticate! Mio marito ha messo incinta la |
|
signorina? |
||
PAOLA |
no, che avete capito … non alla signorina |
|
ERNESTINA |
(rivolta a Geltrude) ha messo incinta a voi? |
|
GELTRUDE |
Magari! Nooo! …. anzi volevo dire per carità! (pudicamente) io sono |
|
signorina … |
||
ERNESTINA |
ma allora si può sapere a chi ha messo incinta quello scornacchiato? (e |
|
guarda Paola interrogativa) |
||
PAOLA |
no, signora. Non mi guardate. Non sono io che lo stallone ha ingravidato. |
|
Anzi, io non centro proprio niente. |
||
FIAMMETTA |
ha messo incinta a mamma mia 35 anni fa! Signora, suo marito è il mio |
|
papà! |
||
ERNESTINA |
ma che dite!? (prende un fazzoletto e comincia a soffiarsi il volto ormai |
|
sudato e sconvolto) 35 anni fa!?…. Paola, datemi un po‟ d‟acqua …. Mi |
||
sto sentendo male! |
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PAOLA (alzandosi per andare a prendere l’acqua, rivolta alle americane
sfacciatamente e facendo sentire ad Ernestina) che vi avevo detto? Avete
visto che guaio avete combinato?…. Bisognava andarci piano … almeno
avrei dovuto prepararla … accennarle prima qualche cosa. Ma non mi
avete voluto stare a sentire e glie lo avete voluto dire per forza subito (si
allontana)
GELTRUDE (a Fiammetta) ma guarda che sfacciata quella è stata proprio lei (poi si
alza e va verso Ernestina prendendo una sedia) Su signora, poggi le
gambe qui. Sicuramente apprendendo questa notizia avrà avuto un calo di
pressione ….
ERNESTINA ma quale calo …. La mia pressione è arrivata a mille.
FIAMMETTA (a Ernestina) su signora non faccia così. Vedrà come ha detto la signorina
Geltrude, che con il passare del tempo, di questo se ne farà una ragione!
ERNESTINA ma quale tempo! Quale ragione. Ma voi scherzate …. Una figlia ….
Un‟altra figlia di mio marito!
GELTRUDE ah! Vostro marito ha un‟altra figlia? Ma allora è già successo con
un‟altra… allora è recidivo!?
ERNESTINA ma quale recidivo! Io sto parlando di mia figlia Marisella!
PAOLA (rientra con un bicchiere) ecco qua signora fate un bel sorso …
ERNESTINA (beve poi disgustata sputa) Paola, ma che mi avete dato questa è acqua e
sale!
PAOLA come sale!? Ma quel barattolo sul marmo di cucina non è zucchero?
ERNESTINA no lo zucchero sta vicino al caffè nel mobile.
PAOLA Io pensavo che era zucchero e l‟ho messo nel bicchiere per tirarvi su!
ERNESTINA ma quale su. Mi è salita ancora più la pressione e mi sta scoppiando la
testa. Ma allora voi mi volete ammazzare?
FIAMMETTA su mammuccia presto vi passerà. Spero che vi posso chiamare così?
ERNESTINA come mammuccia!? Signorina, ma voi siete proprio convinta di quello che
state dicendo!
GELTRUDE signora ma i fatti parlano chiaro! Vostro marito è proprio il padre di
Fiammetta.
ERNESTINA i fatti? Ma quali fatti?
FIAMMETTA ve lo potrà confermare anche la signora Paola. La signora ne è certa. Ha
riconosciuto vostro marito dalla fotografia che gli abbiamo mostrato.
ERNESTINA Come c‟è una fotografia?
PAOLA si c‟è una foto un po‟ sbiadita! Su signore fatele vedere la foto.
GELTRUDE (fa vedere la foto a Ernestina) vedete è stata scattata circa trentacinque
anni fa.
ERNESTINA (guarda la foto attentamente) ma questa è una schifezza di foto! Non è
affatto chiara.
GELTRUDE eppure la signora Paola dice che quelli che s‟intravedono sono i baffetti di
vostro marito
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ERNESTINA |
i baffetti!? Ma quale baffetti? Io vi assicuro che trentacinque anni fa mio |
|
marito non portava i baffi, ma la barba …. Una folta barba! |
||
GELTRUDE e FIAMMETTA |
(si guardano perplesse e poi guardano Paola) |
|
PAOLA |
signora Ernestina ma ne siete certa? Non è che all‟epoca la barba se l‟era |
|
tagliata e poi se l‟era fatta ricrescere? |
||
ERNESTINA |
ma voi scherzate? Mio marito ha portato la barba fino al 1995 e poi se l‟è |
|
tagliata e ha dovuto rifare pure i documenti! |
||
GELTRUDE e FIAMMETTA |
(si guardano perplesse) |
|
FIAMMETTA |
quindi voi mi state dicendo che non è stato vostro marito che ha messo |
|
incinta a mamma mia in macchina la sera del terremoto? |
||
ERNESTINA |
il terremoto? Ma che state dicendo? Quale terremoto? Quale macchina? |
|
GELTRUDE |
il terremoto dell‟Irpinia del 23 novembre del 1980 ! |
|
FIAMMETTA |
quando quella notte, per paura di altre scosse tutti dormirono in macchina |
|
PAOLA |
ed io nell‟autobus perché la macchina di mio marito era dal meccanico |
|
FIAMMETTA |
fu quella notte che quel giovanotto prese con l‟inganno a mammà, e |
|
proprio in macchina gli disse che non era sposato. Gli promise eterno |
||
amore e mamma mia s‟infiammò e… |
||
GELTRUDE |
(con sussiego) e ambaramà ci ci cocò … |
|
PAOLA |
per questo la signorina si chiama Fiammetta. In ricordo di quella notte! |
|
GELTRUDE |
Signora ma voi all‟epoca eravate già sposata con vostro marito? |
|
ERNESTINA |
si, ma io e mio marito all‟epoca abitavamo a Roma. |
|
PAOLA |
come a Roma? Ne siete certa? |
|
ERNESTINA |
ma che dite! Ne sono certissima! E mio marito lavorava presso uno studio |
|
importante della capitale. |
||
PAOLA |
eppure io ricordavo che già abitavate qui. |
|
ERNESTINA |
Paola a voi il terremoto vi ha dato alla testa. Io sono venuta in questo |
|
palazzo l‟anno dopo. Mentre facevano proprio i lavori del dopo terremoto. |
||
FIAMMETTA |
allora signora Paola ma che ci avete raccontato? |
|
ERNESTINA |
appunto signora Trevisan, che avete raccontato alle signore? |
|
GELTRUDE |
e pensare che lei ci ha detto che era certa che si trattava dell‟avvocato Di |
|
Pasquale! |
||
PAOLA |
(ammutolisce, poi guardando Ernestina) beh certa certa proprio no |
|
ERNESTINA |
ma guardate … sentite signora certa certa proprio no! Vi ricordo che alla |
|
fine del 1981 voi partoriste vostro figlio ed io che ero appena arrivata, un |
||
mese dopo partorii mia figlia Marisella! |
||
GELTRUDE |
(a Paola) eppure lei mi ha detto che conoscevaun po‟ i fatti di tutti quanti |
|
e vedo che non ricorda i suoi? (a Fiammetta) it's incredible |
||
PAOLA |
e si scusatemi. E anche voi signora Ernestina. Spero che non riferite |
|
questa cosa a vostro marito! Quello mi manda in galera! |
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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ERNESTINA ma quale galera. Voi sapete che mio marito non manda mai nessuno in
galera. Anche se per lo spavento che mi sono presa vi manderei io in galera … anzi all‟ospedale!
FIAMMETTA ma se le cose stanno così, allora chi può essere il mio papà che abita in
questo palazzo?
ERNESTINA ma chi vi dice che vostro padre sta ancora proprio in questo palazzo? In
trentacinque anni sono cambiate tante cose!
PAOLA (a Ernestina) ma no! Le ultime persone che sono venute in questo palazzo
dopo di voi, sono i coniugi Iaccarino … Comprarono la casa del cavaliere
Perrino, che morì cinque anni fa alla bella età di centodue anni e non
penso che trenta anni prima avesse avuto la forza di fare un figlio.
GELTRUDE certamente no. La foto ritrae un giovanotto di massimo trent‟anni. Ma chi
altro potrebbe essere il papà di Fiammetta.
ERNESTINA ma allora può essere il barone Camera!
FIAMMETTA no quello lo abbiamo già scartato perché in quei giorni stava in Toscana
con la mamma.
PAOLA dunque, al piano terra abitava don Nicola il portiere. Quello trentacinque
anni fa già sembrava un vecchio. Era mutilato di guerra. … Gli mancava l‟occhio destro e scartiamolo
GELTRUDE (a Fiammetta) figurati gli mancava un occhio! (a Paola ed Ernestina) si,
si scartiamolo
ERNESTINA poi al primo piano c‟erano le sorelle Guarracino: … le ricamatrici. Quelle
hanno sempre vissuto con la mamma che al‟epoca era già vedova e scartiamole.
FIAMMETTA si, si scartiamole
PAOLA a fianco c‟è la signorina Raffaella. … Una zitellona, che se la tira ancora e
…. sapate (con malizia intrigante) non si è fatta mai mancare lo spasso
GELTRUDE come lo spasso? cosa vuol dire?
PAOLA vuol dire che… la parigina … cosi la chiamiamo, ha fatto la ballerina al
Lido di Parigi e poi è venuta qui a Napoli perché ha ereditato la casa dal
marchese De Vivo di Roccamelina, un suo spasimante, morto 10 anni fa
alla bella età di 95 anni.
GELTRUDE quindi se il marchese è morto dieci anni fa a 95 anni, lo dobbiamo scartare
perché all‟epoca aveva 70 anni!
PAOLA si, si. Poi al secondo piano c‟è la famiglia Iaccarino e li abbiamo già
scartati
FIAMMETTA si, si li abbiamo già scartati
PAOLA a fianco c‟è il farmacista: il dottore Sposito. Quello, poveretto ci‟ha la
gobba, e poi ha cinquant‟anni e non credo che a 15 anni faceva un figlio e scartiamolo
GELTRUDE (a Fiammetta) figuriamoci uno stallone con la gobba (a Paola ed
Ernestina) si, si scartiamolo
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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ERNESTINA al terzo piano ci siamo io e la signora Rosa. Questa casa che mi ha lasciato
papà mio, all‟epoca era vuota perché stavamo a Roma e la signora Rosa
non era ancora sposata e viveva in casa con la mamma vedova. E
scartiamola
FIAMMETTA e si, si scartiamola
PAOLA al quarto piano ci sono io, ma noi dormivamo in quei giorni del terremoto
nel pulman del comune, e poi mio marito non ha mai portato i baffi e scartiamolo
GELTRUDE e si scartiamolo
ERNESTINA poi a fianco a voi, al quarto piano, c‟è l‟ammiraglio Perciavalle. Ultra
novantenne. E poi grande invalido di guerra perché ha una gamba sola e scartiamolo
FIAMMETTA (a Geltrude) figuriamoci….ha una gamba sola (a Paola ed Ernestina) si,
si scartiamolo
PAOLA e al quinto piano c‟è il barone camera e lo abbiamo già scartato
FIAMMETTA si, si lo abbiamo già scartato
ERNESTINA vedete non c‟è più nessuno
GELTRUDE (dopo un attimo di scoramento) un momento! Machi c‟è al quinto piano a
fianco al barone? Mi pare che non l‟avete detto!
PAOLA a fianco al barone?
FIAMMETTA e si. Chi c‟è al quinto piano affianco al barone?
ERNESTINA affianco al barone c‟è il ginecologo: il dottor Di Natale.
PAOLA Si, quello ha l‟età del marito della signora, ma lo dobbiamo scartare per
forza
GELTRUDE e perché lo dobbiamo scartare per forza?
FIAMMETTA già perché?
PAOLA perché … perché …. Perché!
ERNESTINA perché, come posso dirvi … (imbarazzata) e uno a cui non piacciono le
donne!
GELTRUDE (delusa) ha capisco!
PAOLA e si! Il dottor Di Natale è uno che è passato … come diciamo noi ….
all‟altra sponda
FIAMMETTA avete detto Di Natale?
ERNESTINA si, il dottor Francesco di Natale … il ginecologo!
FIAMMETTA eppure questo nome … Di Natale … mi è familiare ….
PAOLA signorina Fiammetta, avete detto così anche del marito della signora
Ernestina: l‟avvocato Di Pasquale!
FIAMMETA e che vuole signora Paola …. Di Pasquale, … Di Natale …. sempre di una
festa si tratta.
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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ERNESTINA (a Fiammetta corrucciata) Signorì, ma voi state scherzando!? Questa è
una cosa seria … voi cosi potreste mandare in galera la gente ….. Voi
stavate cambiando il destino di una famiglia, della mia famiglia, per una
leggerezza. Ma sentitela: ciccìcì … cìccicì. Di Pasquale …. Di Natale!
Sempre di una festa si tratta …. Ma vui pazziate?1
GELTRUDE Fiammetta, la signora ha ragione. (a Ernestina) Signora vi prego di
scusarla … Sa, è l‟ansia di Fiammetta di ritrovare il suo papà!
ERNESTINA eh! Ma l‟ansia è venuta a me. Io ci potevo rimanere secca.
PAOLA (riprende la foto sbiadita) però a pensarci bene per quello che si intravede
dalla foto, questo giovane ha qualche cosa che ricorda il dottor Di Natale.
ERNESTINA Paola ma che dite. Quella è una foto sbiadita!
PAOLA ma poi signorina Fiammetta, solo adesso noto che in questa foto voi
somigliate moltissimo a vostra madre
GELTRUDE e si! Sembra proprio lei, la signora Giulia: la mamma di Fiammetta. Sulla
foto lei si vede bene. È lui che è pieno di buchi, specialmente sulle parti basse
ERNESTINA già! Ma perché la foto è tutta bucherellata?
FIAMMETTA Signora, è stata „ a cecata!
ERNESTINA „a cecata? E chi è sta cecata?
PAOLA e una fattucchiera italo americana che fece il malocchio a quel giovane
della foto
ERNESTINA (a Geltrude) fece la fattura perché aveva abbandonato la signora Giulia al
suo destino?
GELTRUDE signora, è proprio così
FIAMMETTA ma questo dottor Di Natale ha mai passato un guaio?
ERNESTINA che mi risulta, proprio no!
PAOLA ma a pensarci bene un grosso guaio l‟ha passato!
FIAMMETTA (eccitata) ah … finalmente … e quale … qualeguaio?
ERNESTINA Paola, pensate bene a quello che dite! Cercate di non passar voi un guaio!
PAOLA no, no! Lo ricordo benissimo. (a Ernestina) Vi ricordate quando nell‟1983
vi fu il terremoto anche in Abruzzo?
ERNESTINA si, e allora?
PAOLA il dottor Di Natale era in vacanza proprio li, e mio marito, che ha un
cugino a Pescocostanzo, (a Geltrude e fiammetta) cittadina turistica
abruzzese, mi raccontò che il dottore ebbe un grave incidente mentre
andava a cavallo
FIAMMETTA veramente?
(finita la battuta di Fiammetta)
si spengono le luci
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e si sente nuovamente la maledizione con le parole terribili della cecata):
„A CECATA ah………… ah ………..ah…… Vota seggia, vota legno, vota paglia.
Chillu s‟ammosce e passà lu guaio miezo a li cosce. …. E quanno la terra
traball, piglia la botta dallu caball
Si riaccendono le luci
PAOLA si, il dottore stava andando a cavallo insieme alla fidanzata. Quando
all‟improvviso venne la scossa di terremoto ed il suo cavallo s‟imbizzarrì.
FIAMMETTA E allora?
PAOLA Di Natale cadde per terra ed il cavallo della fidanzata, anche lui
spaventato, dette un calcio al dottore proprio li! In mezzo alle gambe!
ERNESTINA ma voi che dite? …. proprio li dove ci sono i buchi sulla foto?
PAOLA esattamente
FIAMMETTA allora il malocchio della cecata ha colpito!?
PAOLA penso proprio di si. Infatti fu d‟allora che il dottore piano piano inizio a
cambiare i suoi atteggiamenti … insomma passò all‟altra sponda!
ERNESTINA ma voi vedete!
GELTRUDE ma possiamo parlare con questo dottor Di Natale? Credo che se è lui il
giovane della foto, vedendo Fiammetta si ricorderà di Giulia.
FIAMMETTA già. Io sono la copia di mammà!
PAOLA beh ci possiamo provare. Ma con quale scusa lo facciamo venire qua?
ERNESTINA Paola mi meraviglio di voi. Fategli una telefonata e ditegli che c‟è da me
una mia amica che si sente male
FIAMMETTA si, mi pare una buona idea. Vi prego signora Paola, fate questa telefonata!
PAOLA (si dirige al telefono) ma mi manca il numero del dottore!
ERNESTINA aspettate, adesso ve lo do io (cerca il numero sulla rubrichetta vicino al
telefono) eccolo qua
PAOLA (alza le cornetta)
ERNESTINA (compone il numero)
PAOLA (attende risposta) pronto dottore…. Sono la signoraTrevisan del quarto
piano …. Scusate se vi disturbo, ma potete venire a casa dell‟avvocato Di
Pasquale il più presto possibile ….. no non si tratta della signora Ernesta
ERNESTINA (fa le corna come scongiuro)
PAOLA no. C‟è un‟amica della Signora Ernesta che ha avuto un malore ….. beh è
quasi svenuta …. Si vi aspettiamo e portate la borsa dei ferri ….. come
quali ferri?
ERNESTINA (al pubblico) pare che sta chiamando l‟idraulico ….
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PAOLA no dicevo la vostra borsa .. insomma la borsa del dottore … bene vi
aspetto fuori la porta …. (posa il telefono e concitata) è fatta. Sta venendo
il ginecologo.
ERNESTINA Vado ad aprire
PAOLA no signora vado io . Voi preparate la signorina (si avvia)
ERNESTINA (a Fiammetta) su stendetevi sul divano e fate il volto sofferente
FIAMMETTA (esegue eccitata) si, si … che emozione! (poi si rialza preoccupata) Ma
mi devo togliere anche le mutandine?
GELTRUDE e va bene … ma quanto la fai difficile. Se non vuoi tu…. la posso fare io
la parte sofferente …
ERNESTINA ma che dite!? … ma quali mutandine!? Non c‟è bisogno! (prende una
rivista e fa vento a Fiammetta) non dovete mica farvi una visita!
GELTRUDE Vedi? Hai sentito? (prende un fazzoletto e fa finta di asciugare
amorevolmente il volto di Fiammetta)
PAOLA (si sente da fuori la sua voce che invita il dottore a entrare) Prego dottore
accomodatevi faccio strada
Scena quinta : Paola – Fiammetta – Geltrude - Ernestina – Di Natale – Gigino - Federico
DI NATALE (entra trafelato ma molto professionale) buon giorno! Dov‟è. Dov‟è la
signora?
ERNESTINA (si scosta) e qui! Prego dottore.
FIAMMETTA (fintamente) Ah… ah…. ah….
DI NATALE (si avvicina e guarda Fiammetta e impietrito si stupisce ) mamma mia! È
incredibile … Giulia!? Non credo ai mie occhi! (poi balbettando) Ma ..
ma vo chi siete?
GELTRUDE Dottore dunque l‟avete riconosciuta?
DI NATALE ma… ma è impossibile … dopo tanti anni!
GELTRUDE la signorina è Fiammetta. La figlia di Giulia Sellitto.
DI NATALE la figlia di Giulia!?
GELTRUDE si dottore. Ed è anche figlia sua.
DI NATALE (molto commosso) co co come …. figlia mia?
PAOLA si dottore è proprio figlia vostra!
DI NATALE ma è incredibile! Oh cara piccola e dov‟è, dov‟è Giulia, la tua mamma?
FIAMMETTA (facendo finta di ripigliarsi lentamente dal malore) dottore la mamma è
morta. Ma è una storia lunga, tanto lunga e penosa.
DI NATALE Caspita è già morta!? Ma come è successo!? Ma cara piccola mia! Sapessi
quanto ho cercate la tua mamma.
PAOLA ma dottore che dite? Io so che all‟epoca voi l‟abbandonaste …. Non vi
faceste trovare più!
ERNESTINA quando ci fu il terremoto del 23 novembre dell‟ottanta
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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DI NATALE ma non è così
GELTRUDE come non è così? i fatti sono evidenti!
DI NATALE signora, io non vi conosco, ma vi assicuro che le cose sono andate
diversamente!
FIAMMETTA ma perché che cosa successe?
DI NATALE dovete sapere che mia madre, che in quei giorni stava a Genova a casa di
parenti, quando seppe che qui era venuto il terremoto, ebbe un forte
collasso temendo che fossi morto per il crollo del palazzo. Le linee
telefoniche erano intasate! E quando il giorno dopo riuscii a telefonarla
per dirle che stavo bene, mi obbligò a raggiungerla a Genova perché
temeva che potevano venire altre scosse di assestamento e voleva stare
tranquilla.
FIAMMETTA ma dottore, perché questo fatto non lo disse a mamma mia?
DI NATALE ci provai, ma non la trovai più. Effettivamente ci fu un‟altra scossa di
assestamento e, Giulia che lavorava dalla Baronessa, non volendo restare
sola in casa per paura del terremoto, prese il gatto della baronessa e partì
per Sorrento, …. in costiera, dove fu ospitata da una sua amica che
purtroppo non aveva il telefono!
ERNESTINA e a voi chi ve lo disse che se ne era andata a Sorrento?
DI NATALE il padre di don Carmine il vinaio. Me lo ricordo come se fosse ieri! Io
avevo il treno dopo mezz‟ora, partìi, ma sarei dovuto rientrare dopo
Natale! …. Ma mammà volle rimanere a Genova fino a Pasqua!
PAOLA ma voi sapevate che Giulia poteva essere rimasta incinta. Che poteva
aspettare un figlio da voi?
DI NATALE e si. In fondo studiavo medicina, pensai che era possibile.
ERNESTINA Ma quando tornaste a Napoli non chiedeste alla baronessa che fine avesse
fatto la loro cameriera?
DI NATALE e come no! Ma la baronessa mi disse che non ne sapeva nulla e che Giulia
era tornata al suo paese.
FIAMMETTA a Montesarchio? Quella mamma era di Montesarchio!
DI NATALE la baronessa disse che non se lo ricordava il nome del paese. O fece finta
di non ricordarlo.
ERNESTINA mamma mia! Che storia triste!
DI NATALE Andai anche a Sorrento per cercare Giulia! Macché! Era letteralmente
sparita.
GELTRUDE beh, ma adesso che avete trovato vostra figlia, il frutto di quella notte
d‟amore, spero che rimedierete?
DI NATALE certamente e gli farò fare finalmente la vita della signora, quello che avrei
fatto fare a Giulia …. Pensate era una donna dolcissima.
PAOLA (ad Ernestina) Dolcissima …. e intanto andò dalla cecata!
DI NATALE (ad Paola) come avete detto!?
ERNESTINA (prontamente) che finalmente potrà fare una vita agiata
DI NATALE ah, questo è sicuro!
COSE CHE SULO A NAPULE SUCCERONO !
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FIAMMETTA (abbracciando al collo il padre) grazie papà
GIGINO (da fuori) Ernestina … ci sei?
ERNESTINA si sono qui. Vedi che abbiamo ospiti!
GIGINO (entrando) salve dottore … ueh ueh quanta gente! Buon giorno a tutti.
DI NATALE Buon giorno a voi avvocato e scusate l‟irruzione in casa vostra
GIGINO ma per carità, figuratevi
DI NATALE (poi a Fiammetta) e da oggi che hai trovato il tuo papà, ti farò anche da
mamma …
PAOLA (guardando maliziosamente Ernestina) ci avrei giurato. …
ERNESTINA …. (guardando maliziosamente Paola) Soprattutto da mamma.
DI NATALE (abbracciando anche lui Fiammetta) Del resto Giulia mi è mancata tanto!
E adesso che ho trovato te, il mio cuore è pieno di gioia
GELTRUDE (prende il fazzoletto dalla borsa e inizia a piangere commossa)
PAOLA (a Geltrude prendendo un fazzoletto e asciugando un lacrimone) Signorì,
mi sa che in America ve ne tornate da sola!
GELTRUDE Si, sola ma felice!
GIGINO beh vedo che questa è una bella riunione di famiglia.
ERNESTINA proprio così
FEDERICO (entra dalla comune) è permesso scusatemi, ma la porta era aperta.
(rivolgendosi a Paola) a signò voi state qua!?
PAOLA Si. Sei tu che non ci dovresti stare
FEDERICO ma è vostro marito che mi ha detto di chiamarvi.
GIGINO Ernestì ma che cosa e successo?
FEDERICO (precedendo Ernestina) avvocà …. non è successo niente, fortunatamente.
…. Sempre che non c‟è l‟acqua nel solaio ed esce dopo!
GIGINO acqua, quale acqua? Che solaio?
PAOLA ma ti voi stare zitto! (commossa anche lei e con il fazzoletto agli occhi)
FEDERICO beh, io volevo solo rassicurare l‟avvocato … e pure a voi … vedo che
state piangendo ….
GIGINO già, ha ragione, vedo che piangete. Ma ch‟è successo
PAOLA niente avvocà … non è successo niente
FEDERICO è quello che dico pure io, perché non è il caso di fare una tragedia.
GIGINO ma quale tragedia?
FEDERICO e, si! Perché se poi l‟acqua spercia dal solaio, …. Ci pensa mio cugino
che fa l‟imbianchino ….
PAOLA ancora! … Federico come te lo devo dire di stare al posto tuo!
FEDERICO e va bene scusate!
GIGINO ma mi volete dire che cosa è successo?
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ERNESTINA Gigino, niente non è successo niente!
GIGINO come niente!?
TUTTI so cose che solo a Napoli succedono!
Fine del quarto episodio
FINE DELLA COMMEDIA
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