Cose dell’altro mondo
Commedia in due atti
Di
Roberto Giacomozzi
Cose dell’altro mondo
Note dell’autore
“Chi può dire dov’è il limite tra la reatà e il sogno”
Queste sono le prime battute della commedia e riassumono il succo di questa favola.
Due fantasmi tornano sulla terra alla ricerca del tempo perduto, di un amore forse mai davvero sbocciato. Marianna e Rodolfo due entità eteree, impalpabili, invisibili. Eppure sembrano più reali loro con i loro retaggi e ricordi di una vita vissuta intensamente che non gli altri personaggi di questa storia. Una famiglia composta da persone tutte banalmente folli che hanno la presunzione di credersi “vivi”.
Note di regia
10 personaggi (5 uomini e 5 donne)
Tutti hanno più o meno lo stesso spazio e la stessa importanza.
Quasi tutti sono caratteri divertenti e paradossali.
Scena fissa, un giardino esterno e alcuni effetti di luce e suoni quando compaiono o scompaiono i fantasmi.
Personaggi:
Ugo padrone di casa,pittore
Carla la moglie,aspirante attrice
Genoeffa detta Genny sorella di Carla
Pina figlia di Ugo e Carla
ZIA INES medium,astrologa, zia
F.COSIMO un frate
Antonìetto fidanzato di Pina
Tristano De Profundis amico di Genoeffa
Marianna uno spirito inquieto
Rodolfo uno spirito………..diverso.
Esterno qíorno.Giardino di una villa.Nella quinta di sinistra anteriore c’è la porta finestra che immette in casa;la quinta di sinistra posteriore è un cancelletto che da sulla strada.
Sullo sfondo una staccionata. Sulla parete di destra un dondolino a due piazze.
Sul proscenio a destra una poltrona a dondolo. Sul fondo una panchina.
Al centro spostato a sinistra un tavolino con due sedie di vimini(una all’inizio della commedia è rovesciata a terra) al centro spostato a destra una tavolozza da pittore.
All’apertura del sipario le luci devono essere soffuse (è notte)
ma una luce intensa deve muoversi nel buio seguendo le parole dei due fantasmi.
VOCI FUORI CAMPO
Rodolfo ‑Guarda guarda dovremmo essere arrivati.Qui c'è una tavolozza da pittore.
Marianna ‑Hai ragione.. si forse questa volta ci siamo!
Rodolfo ‑Ma non vedo nessuno,Questa casa è disabitata?
Marianna ‑Ma non vedi che è ancora notte! I vivi la notte dormono.
Rodolfo ‑Non tutti!Quando io ero vivo la notte non la sprecavo certo dormendo.Mi ricordo una notte con un fattorino d'albergo…-
Marianna ‑Rodolfo per favore non ricominciare con le tue avventure!
Rodolfo ‑Ma in qualche modo dobbiamo pure ammazzare cioè passare il tempo in attesa che la casa si svegli.
Marianna ‑Si ma non sono disposta a sentire ancora il racconto delle tueporcate!
Rodolfo ‑Porcate?!Che brutta parola. Allora anche tu facevi delle porcate!
Marianna ‑Io?!?Guarda che a me sono sempre piaciuti solo gli uomini!
Rodolfo ‑Appunto! Anche a me!
Marianna ‑Ma io sono una donna!
Rodolfo ‑Uh!Particolare trascurabile,Comunque se non vuoi chiacchierare allora mi faccio una svolazzata qui intorno.-
Marianna ‑Aspettati vengo con te!
STACCO MUSICALE. SALGONO LE LUCI. E’ L’ALBA.
ENTRA CARLA CON UN VASSOIO CON LA COLAZIONE CHE POSA SUL TAVOLO.
Carla ‑ (DECLAMANDO)Chi può dire dov'è il limite tra la realta e il sogno? Noi siamo qui voi siete li., il resto è silenzio.
MENTRE DECLAMA QUESTA FRASE DUE O TRE VOLTE CON DIVERSE INTONAZIONI RIALZA LA SEDIA,SISTEMA IL TAVOLINO E SPOSTA IL CAVALLETO CON IL QUADRO COME SE CERCASSE LA MIGLIORE LUCE.
POI SEMPRE RIPETENDO LA STESSA FRASE ESCE DI SCENA.
DOPO QUALDIE SECONDO ENTRA UGO.
E' IN CANOTTIERA, MUTANDE E AI PIEDI PARTA UNA SOLA PANTOFOLA. VISIBILMENTE ASSONNATO SIEDE AD UNA SEDIA,GUARDA LA TELA POI SI ALZA E LA SPOSTA COME STAVA PRIMA CHE LA TOCCASSE CARLA.
SI RISIDE E SI VERSA DEL CAFFÉ DA UN BRICCO MA ASSAGGIATOLO SUBITO LO RISPUTA DISGUSTATO.
RIVERSA IL CONTENUTO DELLA TAZZINA NEL BRICCO,CON UN TOVAGLIOLO PULISCE LA TAZZINA E SI VERSA ALTRO CAFFÉ DA UN'ALTRA CARAFFA DOPO AVER INFILATO IL DITO DENTRO PER SENTIRE SE QUESTO ERA BUONO.
POI SODDISFATTO BEVE.
SI TOCCA LA FRONTE,HA MAL DI TESTA,PRENDE UN BICCHIERE CI METTE
DELL 'ACQUA POI SUL CAVALLETTO PRENDE IL TUBETTO DELLE ASPÍRIRTE.
NE PRENDE DUE E LE METTE NEL BICCHIERE.
MENTRE ASPETTA CHE SI SCIOLGANO SI ACCORSE DI AVERE UNA PANTOFOLA
DIVERSA DALL'ALTRA.ALLORA SI ALZA ED ESCE DI SCENA.
ENTRA GENNY CANTANDO.
GENNY ‑Non son degna di te! Non ti merito più…-
PRENDE DELLE CESOIE E RECIDE DEI FIORI.NE METTE UNO NEL
BICCHIERE DELLE ASPIRINE.PRENDE UNA TAZZINA DI CAFFE' E
SEMPRE CANTANDO ESCE DI SCENA.
UGO RIENTRA SI SIEDE E GUARDANDO CON SODDISFAZIONE IL SUO
QUADRO STA PER BERE DAL BICCHIERE MA...
UGO ‑Accidentaccio,ma cos'è…Scommetto che è stata lei.
ENTRA CARLA
CARLA ‑Buongiorno amore.Naturalmente ce l'hai con mia
sorella. (COMINCIA A FARE COLAZIONE)
UGO Certamente,tua sorella.Mi domando cosa aspetta
a cacciarla da casa?
CARLA Forse aspetti di poterle ridare i quaranta
milioni che ci ha prestato per comprarla questa casa.-
UGO E tu sempre a ricordarmelo. Lei non la sa ma appena ho quel
denaro glielo sbatto in faccia e poi la caccia via a pedate!
CARLA ‑No,no lei questo lo sa.Ed è appunto per questo che in dieci anni che siamo qui non ti ha mai chiesto indietro nulla! Vuoi
un pò di caffè?
UGO No grazie già l'ho preso.A proposito cos'è quel liquido
scuro in quella caraffa col quale quasi mi avvelenavo?
CARLA, ‑Questo?E' una novità.E' una bevanda alternativa al
caffè.Ne mantiene l'aroma ed il sapore,ma non ha effetto eccitante.Lo preparo per Genny.
UGO A parte che tua sorella si chiama Genoeffa e non
Genny, perchè dovrebbe bere quell'intruglio?
CARLA ‑La sai che lei è un'ansiosa.Diventa nervosa anche solo
a guardarlo il caffè.Con questo non ci sono problemi.
UGO Che c'entra?Anch'io divento nervoso solo a guardarla tua
sorella.Eppure non ti ha mai chiesto una cognata
alternativa e decaffeinata.
CARLA ‑Perché invece di dire battutacce non vai a vestirti?
Non mi sembra carino che tu giri in mutande con tutte le
ragazze che ci sono in casa.
UGO Ragazze?
CARLA ‑Certo.Zia Ines,tua figlia e Genny.
UGO Zia Ines mi sembra che non è più una ragazza da parecchi
anni ... e poi lo sai che lei si alza sempre molta tardi ... poi figurati ... ieri sera ha avuto anche una seduta spiritica! In quanto a mia figlia...è da quando è nata
che l'abbiamo abituata a vederci anche nudi figurati se si scandalizza nel vedere il padre in mutande!
CARLA E Genny?
UGO Che c'entra tua sorella?Lei non è una donna!
CARLA Come non è una donna?Cos'è
UGO Vuoi la definizione che ne dà l'enciclopedia Treccani o
preferisci che mi esprima con parole mie?
CARLA Comunque fammi il favore di andare a vestirti.Ti devo parlare di una cosa importante e non posso certo farla ad un uomo con i peli di fuori
UGO (USCENDO)Vado,vado anche se io alla mia peluria non ho
mai nascosto nulla!
MENTRE.UGO ESCE INCROCIA GENNY CHE ENTRA CANTANDO
GENNY ‑Sei l'uomo per me fatto apposta per me ‑
UGO -Non ti illudere!(ESCE)
GENNY ‑Oggi tua marito è più socievole del solito.
CARLA ‑Non ti curar di lui ma guarda e passa! Anzi non guardare troppo perchè Ugo é in mutande e non è certo uno spettacolo molto edificante.
GENNY ‑Non ti preoccupare.Oggi nulla potrebbe togliermi il
buonumore.Ho una notizia sensazionale.
CARLA ‑Che combinazìone!Anch'io ha una grande notizia da
darvi.Ma dai prima sentiamo la tua.
GENNY ‑(IMBARAZZATA)Ecco forse è meglio che cominciamo con la tua.
CARLA ‑Ma no!Sei entrata tutta contenta,non è giusto che ti
abbia interrotta.
ENTRA UGO VESTITO E CON LE SCARPE IN MANO.SI SIEDE E MENTRE
LE INFILA ASCOLTA LA LORO CONVERSAZIONE.
GENNY ‑No,no,comincia tu.
CARLA ‑Ma no dai comincia tu.
GENNY ‑Ma no insisto comincia tu!
UGO -Perchè invece di cominciare non la finite tutte e due
con le vostre chiacchiere!Io dovrei lavorare
CARLA ‑Ugo Genny ha da darci una notizia ….Bella?
GENNY ‑Sì è una notizia splendida.
UGO ‑Te ne vai?‑
GENNY ‑No!
UGO ‑Allora stai perdendo la voce?.
GENNY ‑Ma no!
UGO ‑Allora non ci sono altre buone notizie che tu possa
darmi.
GENNY ‑Ecco…oggi viene…io avrei invitato una persona.
CARLA -Un amico?.
GENNY ‑Più di un amico.
UGO -Due amici.-
GENNY ‑(LO FULMINA CON LO SGUARDO)una persona a cui tengo
molto. Ed anche lui tiene a me.
UGO Insomma abbiamo capito vi tenete molto.
CARLA ‑Ma è meraviglioso! Ci stai dicendo che tra te e
quest'uomo c'è del tenero?
GENNY ‑Si ci amiamo e lui mi vuole sposare.
CARLA ‑Ugo!!!Hai sentito|? Genny la nostra Genny!
UGO ‑Tua!Perchè di mio non c'è niente.
CARLA ‑Come siamo felici!Dimmi un po’ ha avete intenzione di
sposarvi?
UGO ‑Calma,calma non mi sembra il caso di giore tanto
presto. Aspettiamo di conoscere questo presunto sposo.
E' cieco?
GENNY ‑Ma come ti salta in mente?Ci vede benissimo!
UGO ‑Se non è cieco sarà un pò ritardato?
CARLA ‑Ugo!Ma che dici!?‑
UGO ‑Insomma il trucco qual'è? Qualche problema questo ce la
deve avere altrimenti non commetterebbe certo questa
sciocchezza. Aspetta aspetta ho capita,è un ex drogato
o un ex carcerato, qualcuno da recuperare. Quarda che
non permetterò mai che certa gente entri in casa mia..
GENNY ‑Ma non dire stupidaggini ‑
ENTRA PINA
PINA ‑Buongiorno gente!Ciao mamy,ciao papy(PRENDE UN
BISCOTTO)
UGO -Ciao.
PINA ‑Zietta che bella cera hai stamane!
CARLA ‑E' vero.
PINA ‑Forse ho interrotto una riunione di famiglia? Nooo!Ho
capito! Zia vi stava raccontando del suo boy frend
GENNY ‑Ma tu come fai a saperlo?‑
PINA ‑Non ti meravigliare.Mica pensavi di riuscire a tenere
il segreto proprio con me!? Allora,allora com'è
questo tuo amico?Un fusto?
GENNY ‑Bhè
PINA ‑No eh?Conoscendo i tuoi gusti credo proprio che sarà un
romanticone.Tutto fiori e tenerezze.
GENNY Più o meno.-
PINA ‑(AVVICINANDOSI AD UGO CHE DIPINGE) A proposito
gente,dai più verde qui papy, vi avverto che oggi a
pranzo viene Antonietto. Era solo ed allora l'ho invitato.Tanto piú che abbiamo deciso di vivere insieme .. Qui naturalmente! Uno di questi giorni porta definitivamente tutta la sua roba. (USCENDO)ah..per il letto non vi preoccupate...Dorme con me.
A noi basta anche un lettino,anzi...Bay bay.‑
UGO ‑E' passato il Ciclone delle Antille?
CARLA ‑Peggio.11 ciclone delle Antille avrebbe fatto meno
danni.
UGO ‑Ha capito male o tua figlia vuole portare qui,a casa
nostra, quel deficente del suo ragazzo? Così oggi avremo
una bella coppia ... tra lui e... l'ergastolano.‑
CARLA ‑Quale ergastolano?‑‑
UGO ‑L'amico di tua sorella.
GENNY ‑Non é un ergastolano!E' un uomo sano,onesto e serio e
non ti azzardare a dire quelle altre cose!
UGO ‑Quali altre cose?‑
GENNY ‑Quelle che stai pensando.Tì conosca bene sai!
UGO ‑Io penso e dico quella che voglio!‑
CARLA CERCA CON UN CRESCENDO DI VOCE DI ENTRARE NELLA LORO DISCUSSIONE
CARLA ‑State calmi io dovrei darvi una bella notizia.‑
GENNY ‑Sei sempre il solito.Non ti va mai bene nulla di quello
che faccio.Sempre pronto a criticare tutto.
CARLA ‑Io sono incinta.
UGO ‑Io non critico tutto.Critico solo le cose che tu fai
male.
CARLA ‑Io sono incinta.‑
GENNY ‑Ma se hai sempre criticato tutto ‑
CARLA ‑Ho detto che sono incinta!‑
UGO ‑Certamente finora non hai mai fatto niente di buono! E
poi non strillare che mia moglie ci sta dicendo che è
incinta!‑
CARLA ‑(STRILLANDO)Io sono incinta.
UGO ‑Cosa!? Perchè non l'hai detto subito?‑‑
CARLA -!?!?
GENNY ‑Tu incinta? E di chi?!
UGO ‑Guarda…‑
CARLA ‑Noooo!! Non ricominciate!Ugo! Ma ti ha appena detto che diventerai padre per la seconda volta e tu non hai altro di meglio da fare che litigare con mia sorella?
GENNY ‑Oh cara scusaci tanta,siamo degli stupidi.‑
UGO ‑Scusami amore.Certo che la notizia è un po’ come dire…
inaspettata. Ma ..sei sicura che..che non sia una
scherzo legato all'età...‑
CARLA ‑Certamente.Non la avrei detto se non ne fossi stata
certissima.
GENNY ‑E' meraviglioso.Alla tua età riproverai il piacere della maternità.Eeeeh ... chissà se anche a me sarà concessa questa
grazia.
UGO ‑Più che grazia sarebbe un miracolo.Allora è propria
vero? Ma non è il caso che tu vada a letto?E' meglio che
ti riposi.Una gravidanza non è una scherzo.D'ora in poi non ti devi proccupare più di nulla. Basta stirare,lavare,cucinare, penserà a tutto…la nostra Genny.‑
CARLA -Ma io sto benissimo,non ho nessun disturbo e non voglio
certo andare a letto di prima mattina.‑
UGO ‑Ma come abbiamo fatto?
CARLA ‑Io credo più o meno come l'altra volta. Ma non mi
sembri molto contento.-
ENTRA FRATE COSIMO DAL CANCELLETTO
F. COSIMO ‑Pace e bene a tutti fioli!
GENNY ‑O Frate Cosimo. Buongiornol‑
CARLA ED UGO‑Buongiorno!‑
F. COSIMO ‑Speríamo che lo giorno sia davvero bono pe'tutti~
CARLA ‑Si accomodi padre.‑
F.COSIMO ‑Giusto un attimo pe' riposamme.‑
GENNY ‑Prende qualcosa:una tazza di caffè,del thè?‑
CARLA ‑Un biscottino ‑
F.COSIMO ‑Se proprio insistete berrei volentieri un bicchierozzo de vino ... de quella bono!.‑
UGO ‑(Sarcasticamente) E una fetta di pane con il
prosciutto non ce la mettiamo vicino?‑‑‑
F.COSIMO ‑Eh ... se c'è.‑
CARLA ESCE
UGO ‑C'è,c'è.Teniamo tutto pronto.La mattina noi prepariamo
prima la merenda per lei e dopo la nostra colazione.
Ormai le sue visite sono un'abitudine
GENNY ‑Frate Cosimo con le sue parole nutre il nostro spirito.
UGO (USCENDO)E noi nutriamo il suo corpo.
GENNY ‑Padre finalmente gliel'ho detto.‑
F.COSIMO ‑E come l'hanno presa?.
GENNY ‑Bhè Ugo come al solito ha fatto tante scene, ma tutto
sommato….
RIENTRA CARLA CON IL PANINO ED IL VINO
CARLA ‑Genny ti vogliono al telefono,è un uomo.‑
GENNY ‑Oddio è lui mi scusi padre ‑
F.COSIMO ‑Vai,vai non fallo aspettà(GENNY ESCE)‑
CARLA ‑ (SEDENDOSI VICiNA A LUI)Permette padre sono così
preoccupata.Vorrei un consiglio da lei.‑
F.COSIMO ‑Dimme,dimme.
CARLA. Si tratta di Genny,sembra che abbia conosciuto un uomo.-
F.COSIMO ‑Ma nun te devi da preoccupá.Io sò tutto.Sò stato
proprio io a falli incontrà.
CARLA ‑Lei?
F.COSIMO ‑Sì! Se tratta di una bravissima persona,seria,onesta e
con un'ottima posizione.
CARLA .‑Che fà?
F.COSIMO ‑Bhè questo forse è meio che te lo dice lei. Diciamo che
sta nel commercio, ed ha anche legami con noi della Chiesa.
CARLA. ‑Un vostro fornitore?
F.COSIMO ‑Diciamo cosl.Ma una persona seria ed irreprensibile.‑
CARLA ‑Sapesse che pensiero mi ha tolto?!Non so come
ringraziarla!‑
F.COSIMO ‑Un modo ce sarebbe.
CARLA ‑Quale?
F.COSIMO ‑Non ce sarebbe un altro bicchiere de sta vino? Sto
prosciuttello me s'è messo propria qui e non va nè su nè
giù.
CARLA ‑Ma certo.Aspetti due minuti,vado in cantina e le porto una bottiglia super...‑
F.COSIMO ... A me va bene anche una normale.‑
CARLA -No,no dobbiamo festeggiare-
ENTRA UGO E SENTE LE ULTIME PAROLE DI CARLA
UGO -Cosa si festeggia?
F.COSIMO -Ecco noi…
UGO -(Avvicinandosi al frate)Ho capito Carla le ha detto
della novità.. del nuovo arrivo..‑
F.Cosimo -Sì proprio così, stavamo parlando di quello.Però ad
esse sincero io già ce lo sapevo.
UGO -Io invece l’ho saputo solo stamattina e confesso che
per me è stato un colpo.
F. Cosimo –Esagerato!‑
UGO ‑No,no e stata proprio una cosa inaspettata…Dopo tanti
anni.Lei non é più una bambina.-
F. Cosimo ‑Bhé che significa?!Per queste cose un esiste mica un
limite di eta!‑
UGO ‑Come non esiste? Non lo sa che ad una certa età può
anche essere pericoloso?!Sia per lei che per...‑
F.Cosimo ‑...Per il fiolo?
UGO ‑Appunto! Io poi non condivido tutto questo entusiasmo
tutta questa contentezza di mia moglie e di sua
sorella..‑
F. Cosimo ‑Mi sembra normale che sia cortenta Essa ha aspettato
Tanto.E poi basta che c’è l’amore…-
UGO -Voi preti vedete solo il lato buono delle cose.
Vogliatevi bene, basta che c’è l’amore…Non considerate
tutti i problemi che ci possono essere dietro. Per
esempio lei è sicuro che sarà sano?
F.COSIMO –Bhè questo non lo posso assicurà, certo non so medico.
Ma non vedo perché dovessimo da pensa che è malato…
UGO ‑Lo vede anche lei non è sicuro. Fossimo almeno sicuri
che e maschio!!
F. Cosimo-(sobbalza) Certo che maschio! Ma perché tu hai dei dubbi
su quello?
UGO ‑Come faccio a saperlo. Non crederà a tutte le
stupidaggini che si dicono….che con un’occhiata puoi già
capire il sesso.Sa cosa penso? Finchè non ce l’hai qui
nudo sulle mani il sesso non lo puoi sapere con
certezza!
F.COSIMO ‑Fiolo bello tu sei peggio da san Tommaso!‑
Ugo ‑Senta un pó padre per un attimo si tolga la tonaca.‑
F.COSIMO ‑Perchè voi vedé anche lo sesso mio?‑
UGO ‑Ma che dice? Per in attimo faccia conto che non è un
frate e mi risponda sinceramente,da uomo.
F.COSIMO -Provamoce‑
UGO ‑Visto queste mie paure, . .questi problemi ... legati
all'età che non é la più idonea ad una cosa del genere
che ne dice se .... si insomma... se lo buttassimo giù!‑
F.COSIMO -Giu dove?!‑
UGO ‑Su Frate Cosimo non mi costringa ad usare termini
troppo crudi.Insomma, lei ha capito……Eliminarlo…-
F.COSIMO ‑Stai a dì che lo voi ammazzà?‑
UGO ‑Ammazzare, ammazzare…voi preti esagerate sempre. Se si
fa subito, domani stesso o dopodomani non è poi così
grave…
F.COSIMO ‑(SCATTA IN PIEDI)Gesù benedetto ... che me tocca da
sentì, ma te rendi conto de quello che dici? Ma perchè
tanta ostilità verso sto fiolo?
UGO ‑Perchè ... perchè...ha paura,perchè crea dei problemi.
Per esempio dove la mettiamo a dormire?
F.COSIMO ‑Ma perchè dormirà qui?‑
UGO ‑E dove la mando?La cosa più giusta sarebbe metterlo in
camera con mia figlia..‑
F.COSIMO -Con Pinuccia?‑
UGO -Sì,ma ora sembra che lei voglia portare,insomma la
camera è occupata ... allora dovremo tenerlo con noi.‑
F.COSIMO ‑Co'voi?‑
UGO ‑Magari per i primi tempi lo metteremo in mezzo poi gli
si aprirà una brandina in fondo al letto.
F.COSIMO ‑Ma non sarebbe più giusto che andasse con Genoeffa?‑
UGO ‑Per carità!Me lo vizierebbe troppo!‑
SI SENTONO LE VOCI DI CARLA E GENNY CHE RIENTRANO
CARLA ‑Sì sí è ancora qui che parla con Ugo
UGO ‑(ALLONTANANDOSI DAL FRATE)Dia retta a me, sarebbe
meglio buttarlo giù subito.‑
CARLA. ‑Ecco il vino super. (lo versa)
GENNY. ‑Caro frate Cosìmo ... tra un pò sarà qui. Sapesse come
sono emozionata.‑
CARLA ‑Padre perchè non resta anche lei a pranzo?‑‑‑
UGO. ‑Tanto più che ha già cominciato..‑‑
F.COSIMO ‑Accetterei volentierima ha un impegno al quale non
posso mancare.Anzi sono già in ritardo.‑
CARLA ‑Non sarà una cosa lunga?‑
F.COSIMO. ‑Questo la sa solo Dio.Devo anda ad assiste una vecchina
in fin di vita ... dipende da quanto ce mette ... certo
che se si sbrigasse ... forse.. farei anche in
tempo...‑‑
CARLA ‑Benissimo vorrà dire che se si ... libera prima di
pranzo ci raggíunge.Lei è sempre il bene accetto!
F.COSIMO ‑Grazie,grazie(SOTTOVOCE A GENNY)Fiola quando viene il
tuo amico staie sempre vicina e soprattutto non la manda
mai de sopra.‑
GENNY ‑Perché?‑
F.COSIMO ‑Fà come ti dico e non fà domande.Fallo resta sempre a
pianterreno. Quarcuno lo vole butta giù!(POI FORTE)Pace
e bene fioli.(ESCE)‑
GENNY ‑(PRENDE IL VASSOIO)Posso portare via?(ESCE)
CARLA ‑Sì,si grazie.‑
UGO ‑Carla,amore,ma perchè non mi avevi detto nulla?‑
CARLA ‑L'ho fatto per non illudere nessuno.Finchè non ne avevo
la certezza.Poi Pina la sapeva è stata lei ad
accompagnarmi dal medico.‑
ENTRA PINA PRONTA PER USCIRE E SI AVVIA VERSO VERSO IL CANCELLETTO
PINA ‑Io vado a prendere Antonietto.Ci vediamo dopo.
UGO ‑Fermati!Possibile che le tue siano solo apparizioni
fugaci!? Noi non abbiamo una figlia, abbiamo un
miraggio...un oracolo.Compare dice la sua e poi svanisce
prima che si possa replicare!‑
PINA ‑Tanto già so cosa vorreste dire! Per cui è inutile che
vi stia a sentire.‑
UGO ‑Invece per una volta mi starai a sentire. Cos'è questa
storia che porterai qui il tuo bamboccio?‑
PINA ‑Antonietto non è il mio bamboccio! E' come dire… il mio
compagno ... il mia amico‑
CARLA ‑Perchè non dici fidanzato?Mi sembra la parola giusta.‑
PINA ‑Fidanzato,fidanzato, è una parola sorpassata. Ma voi
dove vivete?‑
UGO ‑Noi qui!Tu dove credi di vivere,visto che non ci sei
mai?Per te questa non è una casa,è una pensione.
Vieni,vai...‑
PINA ‑Appunto.Per evitare questo ha deciso,anzi abbiamo
deciso, io ed Antonietto,di venire a vivere qui.
UGO ‑Tu sei completamente fuori strada.Io non so e non
voglio sapere cosa tu faccia con il tuo amico; ma
qualunque cosa facciate non verrete certo a farla qui a
casa mia!
CARLA ‑Ugo stai calmo.Cara anche tu cerca di capire le nostre
perplessità.In fondo questo giovanotto noi lo conosciamo
pochissimo, l’abbiamo visto sí e no due a tre volte.
Non sappiamo chi è,cosa fà...‑
PINA ‑Oh è un ragazzo d'oro. Si forse non è tanto svelto,un
po’ goffo..ma è proprio questa sua goffagine che mi
diverte un mondo.
UGO ‑Perchè allora non ti sei presa Charlot?‑
CARLA -Ma che fa?
PINA ‑Studia.Sta all'università!
UGO ‑All'università?
PINA ‑Sì sono cinque anni che è iscritto ad ingegneria.
UGO ‑Allora sta per laurearsi?‑
PINA -No,sono cinque anni che é iscritto ma é fuoricorso,ha
trovato dei problemi con un esame che non riesce a
superare.
UGO ‑Quale?‑
PINA -Il primo!! Ma lavora anche... poverino!‑
CARLA ‑E che fa?
PINA ‑Il pony!
UGO ‑In un circo?
PINA ‑Ma no!! Il pony express!Quei ragazzi che consegnano i
pacchi a domicilio!
Ugo ‑Comunque sia questo pony non verrà a fare lo stallone
in casa mia!
PINA ‑Guarda papy o viene lui qui o vado io da lui!
UGO ‑Benissimo cosi si libereri una stanza! Che guarda caso
ci fa anche comodo.
CARLA ‑Ma che dite!?Calmatevi!
PINA ‑BravolVorresti farlo nascere alla casa dello studente?
UGO -Chi?
PINA -Il bambino!
UGO -Quale bambino?
PINA -Quello che deve nascere.Diemi,avresti il coraggio di
farlo nascere alla casa dello studente?
UGO ‑Ma che é una nuova clinica?
PINA ‑No! E’la pensione dove alloggia Antonietto.
UGO ‑E cosa c'entra con il bambino che deve nascere a tua
madre?
PINA ‑Ma io non parlavo di quel bambino ma del mio!
CARLA ‑Del tuo?
PINA ‑Sì del mio,Del bambino che mi deve nascere.
CARLA ‑Ugo hai sentito la mia bambina è incinta!Sai che
significa!?
UGO ‑Sí!Significa che dovremo aprire un asilo nido!
PINA ‑Non vedo cosa ci sia di tanto strano?Io non ho fatto
tutte queste scene quando ho saputo della tua
gravidanza!
UGO ‑E il padre chi é?‑
PINA ‑Come chi è? Antonietto naturalmente!
UGO ‑Il figlio del pony! Diventerò nonno di un puledro.‑
PINA ‑Meno male.Vedo che l'avete presa bene ci scherzate
anche ... Allora in vado che sono già in ritardo,ciao
ciao.(ESCE)‑
UGO ‑Carla?Tu che ne pensi?‑
CARLA ‑Sto pensando che devo dire a Genny di darsi da fare
sembra che ci sia una luna molto fertile!‑
CARLA ESCE. (MODIFICARE LE LUCI) ENTRANO I 2 FANTASMI.
MARIANNA CON UN VESTITO BIANCO LARGO. RODOLFO VALENTINO VESTITO DA SCEICCO BIANCO. UGO DURANTE IL LORO DIALOGO PRIMA STA SEDUTO ALLA SEDIA A PENSARE POI SI METTE A DIPINGERE
MARIANNA‑Adesso si saranno svegliati.Mio Dio Rodolfo come sono
emozionata! ... Rinunciamo.‑
RODOLFO ‑Come?Non vorrai tirarti indietro propria adesso?
Abbiamo girato tutta la terra alla ricerca di
quest'uomo e proprio ora vorresti rinunciare?Sono io che
dovrei essere emozionato.Mi hai tanto parlato di
questo Ugo che sono proprio curioso di conoscerlo.‑
MARIANNA ‑Rodolfo ricordati qual'è la tua parte!‑
RODOLFO ‑Sì,sì stai tranquilla.Me la ricordo.Devo fare ingelosire il tuo ex amante cosi da convincerlo a mantenere la promessa che ti fece.‑
MARIANNA ‑Sì lui mi amava ed aveva giurato che se gli fossi
mancata non avrebbe mai potuto vivere senza di me. Bhè..ecco io sono morta e sono venti anni che aspetto che lui mi raggiunga. Ma lui niente! Ma deva mantenere la promessa altrimenti non gli darò pace ... campassi cent'anni!
RODOLFO ‑Ma che dici?
MARIANNA ‑Scusa dopo tanto tempo ancora non ha perso l'abitudine
di parlare come se fossi ancora viva. Ma tu non
scordarti sei il mio spasimante.‑
RODOLFO -Compito ingrato!Ma non potevi chiamare qualcun'altro?
magari un vero uomo.‑
MARIANNA ‑Ma potevo mai immaginare che Rodalfo Valentino il
conquistatore, il mito di tutte le donne, era un gay?
RODOLFO -Ma se lo sapeva tutta Holliwood!‑
MARIANNA ‑Ma io non sono mai stata ad Holliwood.Io ero una
provinciale e per vivere dovetti fare la modella di un
pittore squattrinato di cui poi mi sono innamorata.
A proposito hai visto? Cristian Dior mi ha cucito un
vestito uguale a quello che portavo nell'ultimo quadro
che lui mi fece:"Ritratto di donna".
Io veramente avrei preferito farmelo cucire da Armani ... ma purtroppo quello è ancora vivo!Che dici farò colpo?‑
RODOLFO ‑Sei fantastica!Sarebbe piaciuto anche a me un vestito
cosi'invece mi hai costretto a mettermi questa costume
che io odia e' troppo virile‑
MARIANNA -Ma dai! Poteva presentarti come mio spasimante vestito
da donna!
DURANTE QUESTE BATTUTE E' RIENTRATA IN SCENA GENNY CHE SI DEDICA A DEI FIORI. (TORNANO LE LUCI) .ENTRA ZIA INES
ZIA INES ‑Buongiono a tutti!(GORGHEGGIA IL TUTTI)Che giornata ci
aspetta! Voi ve ne state li' tranquilli e non immaginate
quella che accadra' oggi! Ieri sera gli spiriti mi hanno
detto tante cose ... che ho anche paura a riferire (TIRA
FUORI UN MAZZO DI CARTE). Devo chiedere subito conferma
alle carte queste non sbagliano mai!
UGO ‑Zia Ines scusa,io starei lavorando_‑
ZIA INES ‑O non ti preoccupare,non mi disturbi,continua pure;
basta che non fai troppo rumore...Cara Genny come stanno
i tuoi fiori stamane?
GENNY ‑Benissimo zia sentono la primavera! Come me!
ZIA INES ‑A settembre?‑
GENNY ‑Ma certo la primavera e' una stagione del cuore! O ce
l'haio non ce l'hai! Ma se ce l'hai dentro, non conta che tempo fa' fuori. Puo' anche nevicare e per te ci.sara' sempre il sole! Sui monti di pietra può nascere un fiore
...in me questa sera e' nato l'amore ......
ZIA INES ‑Mantale?‑
GENNY ‑No Mogol!‑
RODOLFO ‑Ma sei sicura che stiamo nella casa giusta? A me questa
sembra un manicomio‑
MARIANNA ‑Zitto,zitto fammi sentire‑ (ENTRA CARLA)
Carla ‑Genny che dici la facciamo la pasta oggi?
Genny -Io direi di sì, oppure facciamo un bel risotto funghi e
piselli.
Rodolfo ‑Mia Dio! Sono passati tanti anni ma certe parole mi danno ancora i brividi!
Carla ‑Ugo tu che dici?
Marianna ‑Ugoooo???
UGO ‑Fai come vuoi.Lo sai che io mangio di tutto‑
Carla ‑E vada per il risotto‑
ESCE SEGUITA DA GENNY CHE PORTA UN VASO.
MARIANNA E RODOLFO VANNO VERSO UGO
Marianna ‑Così questo sarebbe Ugo?
Rodolfo ‑Mi vuoi dire che abbiamo girato tanto per lui? Mi avevi
detto che era bello ... alto ... giovane_‑
Marianna ‑Bhè che vuoi? Io ma lo ricordavo così! E poi i vivi
invecchiano ... non sono come noi che siamo fermi all'eta' del decesso!
Rodolfo ‑Insomma io avrei perso tutto questo tempo a cercare
questo cinquantenne con pancetta capelli bianchi ed un
ridicolo paio di occhiali!‑ (NEL DIRE QUESTE COSE FA' DEI PICCOLI DISTURBI AD UGO)
Marianna ‑Ma quale tempo hai perso? Ti scordi che per noi il
tempo non esiste? Poi sai che ti dico a me piace ancora
e rivederlo cosi' dopo tanto tempo mi fa' anche un po'
di tenerezza. L’ultima volta che lo vidi era chino sul
mio cadavere e Piangeva,piangeva ... Quanta pianse per
me! Anche con il singhiozza sai! Mi ricordo che pianse
ininterrottamente per 31 minuti e 55 secondi!Un bel
tempo!
RODOLFO ‑Discreto!Anche se ho visto di meglio.Per esempio quando
sono morto io migliaia di persone piansero
disperatamente.
MARIANNA -Ma tu eri un attore amato dal pubblico.La cosa era
diversa.
RODOLFO ‑Questo è vero.Ma ci fu un giardiniere di Beverly Hills
che pianse per una settimana intera ... e non lo fece
certo per le mie qualità artistiche. Eh ... per noi
morti il pianto di chi ci ama è come per gli attori
l'applauso del pubblico.
MARIANNA ‑Già più è lungo più ci fa piacere.
RODOLFO ‑Parole sante Marianna,parole sante.
ZIA INES ‑Ecco la donna di cuori.E' tornata la donna di cuori.
Lo sapevo,lo sapevo. Carla..Genny ... ma non c'è nessuno? Ugo,Ugo dobbiamo prepararci.Oggi accadrà qualcosa di grave'‑
UGO ‑Non ti preaccupare,è gia successo tutto.
ZIA INES ‑Non devi prendere questa cosa alla leggera. La seduta
di ieri sera mi ha detto chiaramente che sta per
arrivare una presenza inquitante qualcosa cheha a che fare con i morti.Ed anche le carte adesso me la hanno
confermato.
RODOLFO ‑Secondo te si butta ad indovinare a sa qualcosa?‑
MARIANNA ‑Dai mica crederai a quella pazza?Saresti l'unico
fantasma a credere agli spiriti!‑‑
RODOLFO ‑Ora ci divertiamo.(MUOVE IL TAVOLO)
ZIA INES ‑Oddio!!‑
UGO ‑Che c'é?‑
ZIA INES ‑Ugo hai visto?‑
UGO ‑Cosa?Si è mosso un bicchiere,hai piegato una forchetta
o che altro è successo?‑‑
ZIA INES ‑Il tavolo balla!
UGO -Si vede che ama la musica.
ZIA INES ‑Ma balla da solo.
UGO ‑Che speravi che ti invitasse?‑
ZIA INES ‑Era dal 51 che non avevo tanti segni (RACCOGLIE LE
CARTE ED ESCE GRIDANDO) Carla ... Genny ... dove siete...‑
ENTRANO PINA ED ANTONIETTO
PINA ‑Non ha mai visto zia così eccitata.Cos'è successo? Ha forse parlato con la spirito di Napoleone? (VA VERSO UGO) Lo vedi che casi è meglio.Lo diceoa io che serviva più verde.
ANTONIETTO‑Pina ama molto il verde.‑
UGO ‑Oh!C'è anche l’homo sapiens.(MENTRE ANTONIETTO SI
GUARDA IN GIRO) Buongiorno ... papá.Perché sembra che adesso dovrò chiamarti così?!
ANTONIETTO‑Buongiorno ma veramente sarei io che dovrei chiederle
se posso chiamarla papà..‑
UGO ‑Ed invece grazie a te a me mi chiameranno nonno.
ANTONIETTO‑(A PINA)Io mica la capisca tuo padre.‑
PINA ‑Dai dai dopo ti spiego. Siediamoci.Papy ti disturbiamo
se ci mettiamo qui?‑
UGO -Tu no!
ANTONIETTO‑Allora io mi metto da un'altra parte-
PINA ‑Ma dai papà scherza.
MARIANNA ‑(SCATTANDO IN PIEDI)Papà!?Quella è sua figlia? Quindi
ha anche una moglie?‑
RODOLFO ‑Eh si purtroppo la maternità è ancora un privilegio di voi donne.‑
MARIANNA ‑Ma non capisci.Se ha una figlia casi grande vuol
dire...vuol dire che si è sposato praticamente subito dopo la mia morte. (VA VERSO UGO)Mi hai rimpiazzata subito(GLI DA UN PUGNO NELLO STOMACO) vigliacco!‑
UGO ‑Hai!! (GLI CADE IL PENNELLO)
PINA ‑(GLI VA IN AIUTO)Che c'è papà ti senti male?‑
UGO ‑Ho sentito una fitta allo stomaco.Sará la mia ulcera che
non regge tutte queste emozioni.
PINA ‑(SOTTOVOCE)Guarda che lui ancora non sa della mia
gravidanza. Lo voglio preparare.‑
MARIANNA ‑Gravidanza? E’pure nonno!‑
ANTONIETTO –(A PINA CHE GLI TORNA VICINO)Perchè quali emozioni ha
avuto oggi tua padre?‑
UGO ‑C'è un gran proliferare di bambini e di papà.
ANTONIETTO-Bambini?Papà?‑
PINA ‑Sì Antonietto.Mia madre aspetta un bambino.
MARIANNA ‑Cosa!?
RODOLFO ‑Ma qui fanno tutti un'arte.Questa non è una casa... è un gran casin..‑
MARIANNA ‑Rodolfo!!
ANTONIETTO‑Ma è splendido!Però non capisco perchè lui voleva chiamare
me papà.Pensare che io quando avremo un figlio nostro vorrò
sempre farmi chiamare...‑
UGO -Con un nitríto!….
ANTONIETTO‑No, per nome.E non vi dovete preoccupare per l’età.Io ha
una zia di 95 anni che si è sposato due anni fà.‑
PINA ‑Ed ha figli?‑
ANTONIETTO ‑Non ancora,però…‑
ENTRA CARLA
CARLA ‑Ugo,Ugo,ah(AI RAGAZZI) voi siete qui.‑
ANTONIETTO‑Buongiorno signora‑
CARLA ‑Buongiorno caro.Senti Ugo ‑
ANTONIETTO‑Auguri signora.‑
CARLA ‑Grazie caro. E’ vero che…‑
ANTONIETTO‑Anche a mia madre è successo.
CARLA ‑Sììì?Cosa?‑
ANTONIETTO‑Dí aspettare un bambino.‑
CARLA ‑Adesso?
ANTONIETTO‑No quando aspettava a me.
UGO ‑Speriamo che l'esito sia diverso!‑
ANTONIETTO‑Non ci aveva detto niente!‑
CARLA ‑Voleva farvi una sorpresa.Ma a proposito di sorprese,è
vero quello che dice Zia Ines?Che il tavolo si sarebbe
mosso da solo?‑
UGO ‑Senti figurati se oggi è la giornata piú adatta per stare
appresso alle sciocchezze di tua zia.
CARLA ‑Cerca di mantenere la calma.Tra poca verrà quell'amico di
Genny.Per favore cerca di comportarti bene.La vedo così
innamorata. Magari andasse tutto a buon fine e si sposassero.
UGO ‑Innamorata?Sposassero?Ma non vedi come tutto è assurdo
ridicolo.-
GENNY ENTRANDO IN SCENA HA SENTITO LE ULTIME PAROLE:
GENNY ‑Perchè assurdo?Perchè ridicolo?Forse perchè a 52 anni non ci
si puó piú innamorare?Non posso piú vivere,avere dei
sentimenti miei? Già,sono solo una vecchia gallina brontolona, buona per il brodo.E' questa che pensate vero?
Invece vi sbagliate.Sì mi sono innamorata.Ho trovato un
uomo intelligente,piacente,sano con il quale mi trovo bene
e che mi ama.Quest'uomo viene qui oggi a pranzo e guai, guai a voi se farete qualcosa per rovinare la nostra amicizia.
Ho finito!‑
ANTONIETTO‑Brava zia Genny parli come un libro stampato!
CARLA ‑Ma calma Genny,calma.Noi siamo tutti contenti. Solo che ci
hai colto di sorpresa.Non ci avevi mai detto niente.‑
GENNY ‑E che vi dovevo dire?Che frate Cosimo mi aveva presentato
un uomo, solo anche lui,con il quale mi trovavo bene?
Da quando lo conosco mi sento un'altra,…e sento anche per il corpo un certo prurìto..‑
ANTONIETTO-Sarai allergica. Io ho una zia allergica-
GENNY ‑E ci vogliamo sposare!Sì ci vogliamo sposare!E nessuno ce
la impedirà.‑
CARLA -Brava Genny così si fa. Tira fuori le unghie.
ENTRA FRATE COSIMO
F.COSIMO ‑Salute a tutti!-
PINA ‑Bentornato padre.‑
F.COSIMO ‑Ho fatto prima del previsto. Quando sono arrivato la signora se n'era già andata.
MARIANNA ‑E questo chi è?
RODOLFO ‑Piacerebbe anche a me saperlo .Io ha sempre avuto un debole per il clero-
F.COSIMO ‑(SOTTOVOCE A GENNY)E' arrìvato?‑
GENNY ‑Ancora no.‑
F.COSIMO ‑Meno male sono in tempo.(ALZA LA VOCE)Allora? Siete
contenti della bella notizia che vi ha dato la nostra
Genny?
CARLA ‑Sì siamo felicissimi,ma sai Genny non ho ancora capito che
lavoro fà questo tuo amico.‑
GENNY ‑(IMBARAZZATISSIMA)E'un libero professionista con
un'attivitá ben avviata...
UGO ‑Cioè?-
GENNY ‑Sta nei trasporti.‑
ANTONIETTO‑Ah è tranviere! Io ho una zio che lavora all’Atac-
GENNY ‑No!Non è tranviere.‑
CARLA ‑Ha dei camion?‑
GENNY ‑Più che camion ... ha dei furgoni...‑
ANTONIETTO‑Io ha pure una zio che affitta furgoni.
PINA ‑Vuoi stare zitto.
CARLA. ‑Ma padre non mi aveva detto che era un vostro fornitore?‑
F.COSIMO ‑Bhè sì
UGO ‑Insomma si può sapere che lavoro fà quest'uomo o è un
segreto di stato?‑
GENNY ‑Ha un'impresa di pompe funebri.‑
UGO ‑Come???‑
GENNY ‑Pompe funebri!! Si pompe funebri!‑
ANTONIETTO‑(SI ALZA E TOCCA FERRO) POrca miseria un becchino!-
CARLA ‑Dici sul serio?‑
UGO ‑Lo diceva io che il trucco c'era!‑
GENNY ‑E non chiamatelo becchino. E’ un termine antipatico e lui
non lo può soffrire. E' un commerciante come tanti altri.
F.COSIMO ‑E guadagna bene sapete!
UGO ‑E tu vorresti portare qui oggi a pranzo un cassamortaro?
F.COSIMO ‑Fiolo calmate.Ti assicuro che è una bravissima persona con la quale si sta bene in compagnia.‑
UGO ‑Forse lei padre che è un prete.Io sono un artista ed ha
bisogno di essere circondato da gente piena di vita.
ANTONIETTO‑In fondo questa situazione ha anche dei vantaggi.Pensi
quando servirà a lei,come parente,le farà un bella
sconto..‑
MARIANNA ‑Tanto più che ne avrai bisogno molta presto!‑
UGO -Mi piacerebbe proprio sapere come hai fatto a conoscere una
persona del genere.
F.COSIMO ‑(IMBARAZZATO A GENNY) Scusa fiola ma è da stamattina che
sò in giro e c'avrei bisogno de damme una rinfrescata.‑
GENNY ‑Ma certo padre.Venga l'accompagno.
RODOLFO ‑Vado anch'io a darmi una rinfrescata.
MARIANNA ‑Cosa vuoi rinfrescarti tu?
RODOLFO ‑I ricordi Marianna,purtroppo solo i ricordi.‑
ESCONO GENNY F.COSIMO E RODOLFO.
UGO ‑Pina perchè non vai in cucina a dar da bere ad
Antonietto?
ANTONIETTO ‑Ma io non ha sete!‑
UGO -Allora porta il tuo bamboccio a vedere la tua collezione
di farfalle o di dischi, o quello che ti pare.Basta che ve
ne andiate di là.
PINA ‑Vieni passerotto che qui tira una brutta aria.
ANTONIETTO-Davvero hai tutte quelle collezioní?E non mi hai detto
nulla.
ESCONO
UGO -Stammi a sentire…-
CARLA ‑Aspetta,so già quello che vuoi dire.Anche a me questa cosa
non piace. Mi sento impacciata,imbarazzata,ma non credo che
tocchi a noi interferire nella vita sentimentale di mia sorella.
UGO ‑Io non voglio,per ora,interferire nella sua vita sentimentale. Questo è un problema che affronteremo in
seguito.Ora ce n'è uno più urgente. Io oggi non voglio un becchino a pranzo!
CARLA ‑Ti capisco ma ormai cosa possiamo fare?L'ha invitato.
UGO ‑Qualcosa da fare ci sarà pure. Io già sopporto a malapena la
presenza di quel mezzo imbecille del ragazzo di tua figlia‑
CARLA ‑E non dirgli sempre tutte quelle cosaccie.‑
UGO ‑Guarda che quando gli dico mezzo imbecille già gli faccia una
sconto del cinquanta per cento. Ma tu sei mai riuscita a
fare un discorso sensato con lui? Come farà Pina a starci
tanto insieme? Di cosa parleranno?‑
CARLA ‑Parleranno delle stesse cose di cui parlano tutti i ragazzi. Le stesse cose senza senso che si dicono tutti gli innamorati. Ricordi quante ne dicevi anche tu?
MARIANNA ‑Sí ce le ricordiamo bene!‑
CARLA ‑Pensa che una volta mi dicesti che se io ti fossi venuta a
mancare non avresti potuto piú vivere senza di me,e ti
saresti ucciso.‑
MARIANNA ‑Anche a lei?Monotono!
CARLA ‑E aspetta,aspetta mi ricorda che una sera in riva al mare
mi dicesti che avresti voluto passare tutta la vita a letto con me a fare l'amore.‑
MANANNA ‑Questo a me non l'hai mai detto!‑
CARLA ‑E adesso invece,se non insisto io campa cavallo.‑
MARIANNA -Ah! Invecchiamo caro mio!-
UGO ‑Ma che dici? Meno male che non ci sente nessuno.‑
MARIANNA ‑Questo lo credi tu caro!‑
UGO ‑Stavamo parlando di tua sorella,non divagare. A proposito
hai sentito che cosa ha detto circa quel prurito? Non sarà
che quei due hanno pure..‑
CARLA ‑E se fosse?Sono adulti e vaccinati.Che c'è gli vuoi
imporre il matrimonio riparatore?‑
UGO ‑Matrimanio?Non lo dire neanche per scherzo.Ma ti immagini
che ridicolaggine? Saremmo gli zimbelli degli amici."Avete
saputo Genny si sposa..ah sì e con chi? ... con un
cassamortaro ... e come vanno in chiesa?..con un bel carro trainato da sei cavalli bianchi". Gente che fà quel lavoro dovrebbe avere il buongusto di non coinvolgere le famiglie perbene.
CARLA ‑Ma se si amano?Che deve fare quel ragazzo?‑
UGO ‑Non deve venire a pranzo a casa mia!Chiaro?! Io oggi non
lo voglio alla mia tavola.Non potrei gustarmi niente.
Allo spumante che dico?Auguri o condoglianze? Facciamolo
venire per quaresima!?‑‑
CARLA ‑Spiritoso!Che gli dico? Il pranzo di oggi è rimandato a
Pasqua?Daí amore non fare lo scontroso ... non ne sei capace.E poi proprio oggi che ti ha dato quella buona notizia?
(DECLAMA)"voglio fare tutto ciò che ti da gioia Torvald,
canterò per te,danzerò per te"…Casa di bambola,Ibsen
UGO ‑No, Casa di matti.Ugo.‑
ENTRA ANTONIETTO
ANTONIETTO‑Signora Carla Pina le vorrebbe parlare un momento.
E' in camera sua.‑
CARLA ‑Vado,ma voi due comportatevi bene!Ugo,mi raccomando. (ESCE)
ANTONIETTO‑Signor Ugo posso approfittare un attimo del suo tempo?-
UGO ‑Dimmi.
ANTONTETTO‑Pina le avrà detto che vuole che io venga ad abitare
qui..‑
UGO ‑Bene son contento che ne vuoi parlare. Certamente Pina me
lo ha detto ma ti dico subito che io non sono d'accordo.
Io non sono un padre bigotto a all'antica,tutt'altro e poi
anch'io da giovane non è che mi tirassi indietro quando
c'era da fare certe cose.Però ti confesso che il
pensiero che mia figlia,la mia bambina dorma con un uomo
senza esserci sposata e per di più nella stanza accanto
alla mia,mi dà fastidio.
ANTONIETTO‑Eppure le assicuro che non avrebbe nulla da temere.
UGO ‑Come sarebbe?‑
ANTONIETTO‑Vede tra me e Pina c'è un grande amore ma solo platanico.‑
UGO ‑Bhè questa mi fa piacere.Significa che tu la ami davvero e
la rispetti.‑
ANTONIETTO‑No significa che io ha dei problemi.‑
UGO ‑Che problemi?‑
ANTONIETTO‑E' una storia lunga.Vede io anni fà era infatuato di una
ragazza,una mia compagna di scuola. Era la nostra prima
cotta.Nessuno di noi due conosceva l’amore. Decidemmo di
conoscerla insieme.L'occasiane venne un giorno a scuola, trovammo un'aula vuota e ci appartammo. lo la presi tra le braccia...‑‑
UGO ‑Ma è proprio necessario che tu scenda in questi
particolari?‑
ANTONIETTO‑Sì perchè adesso viene il bello,anzi il brutto. A poco a
poco prendemmo confidenza,diventammo sempre più
appassionati, io ero fuori di me ma sul più
bello...traaaà,si apre la parta e si sente un grido "finite le lezioni!". Era il bidello.‑
UGO ‑Una bella seccatura.‑
ANTONIETTO‑Fu un colpo.Immagini l'imbarazzo.Il bidello ci voleva pure
portare dal preside ma poi si è impietosito e ci ha
lasciato andare. Poi più tardi noi riprovammo...ma ormai
era rottol'incantesimo.Riprovammo pure nei giorni
seguenti...ma niente ... per me da quel giorno
sono...finite tutte le lezioni..‑
UGO -Accidenti.Mi dispiace.Ma hai consultato dei medici,degli
specialisti?‑
ANTONIETTO‑Come no? Tuttì mi hanno detto che si tratta di un blocco
psicologica e guarirò senz'altro e infatti sono in cura.
Solo che da allora come sto un pò in intimità ... in certe
situazioni..sento quella voce:"finite le lezioni!"‑
UGO ‑Ma perchè mi racconti tutto questo?‑ .
ANTONIETTO‑Perchè lei mi può aiutare.Io ha bisogno di prendere
tempo.Se lei vieta a Pina di portarmi qui io potrò finire
la cura e lei non saprà mai nulla.
UGO ‑Ma io gliel'ho detto solo che lei mi ha risposto che
vorresti far nascere il bam...‑
ANTONIETTO‑Che c'è?‑
UGO ‑Aspetta,aspetta,ho capito male a tu hai detto che tra te e
Pina non ci è stato ancora...‑
ANTONIETTO‑Niente!Ci abbiamo provato ma.."finite le lezioni!"
UGO ‑Ma allora la gravi..la gravità del fatto è enorme.-
ENTRA CARLA CON MARIANNA
CARLA ‑Allora?Vi siete comportati bene?Antonietto sei tutto rosso
che hai?‑
UGO ‑(TRA SE?)Ah le corna e non la sa!‑
CARLA ‑(Ad Ugo sottovoce)Che hai fatto gli hai dato una bella
lezione?‑
UGO ‑No,no,per lui le lezioni sono finite da un pezzo‑
CARLA ‑Vai,vai raggiungi Pina che ti aspetta.
ANTONIETTO‑A dopo compermesso‑
CARLA ‑In fondo sembra un brava ragazzo.E’un poco come dire,un
poco..‑
UGO -Poco!Molto poco!Tua figlia questa volta l'ha combinata
grossa!‑
CARLA ‑Ma dai,l'importante e che si amino.Questo figlia sarà frutto
dell'amore.‑
UGO ‑Sì ma quella che non sai è che questa è un frutto
innestato.‑
RIENTRANO F.COSIMO E RODOLFO
F.COSIMO ‑Rieccome figlioli‑
RODOLFO ‑Niente male,niente male.‑
MARIANNA ‑Cosa?‑
RODOLFO ‑Il frate.
CARLA ‑Venga padre si sieda qui vicino a me.
RODOLFO ‑L'ho sempre detto in che il clero ha delle risorse nascoste. Non potrò mai dimenticare un'avventura che ebbi a Boston con un pastore.
MARIANNA ‑Protestante?‑
RODOLFO ‑No no accondiscendente!‑‑
SUONANO ALLA PORTA.ENTRA GENNY EMOZIONATA.
GENNY ‑Eccolo è lui mi raccomando(RIESCE MENTRE ENTRA ZIA INES)‑
ZIA INES ‑E'successo niente di strano mentre io non c'ero?
MARIANNA ‑Ecco la matta!‑‑
ZIA INES ‑Ah!Sento una presenza eterea che si avvicina,è qualcosa
che ha a che fare con l'aldilà...‑
ENTRANO GENNY E TRISTANO
GENNY ‑Questo ehmm ehmm questo è..-
TRISTANO ‑Tristano De Profundis.
GENNY ‑Caro ti presento la mia famìglia.Mia sorella Carla. .‑
CARLA ‑Piacere.
TRISTANO ‑Tristano De Profundis.
GENNY ‑Mio cognato Ugo ‑
UGO ‑Esequi.. ossequi.‑
TRISTANO ‑Tristano De Profundis.
GENNY ‑Zia Ines di cui ti ho tanto parlato
TRISTANO ‑Tristano De Pro..(GENNY LO INTERROMPE VOLUTAMENTE)
GENNY ‑E Frate Cosimoche tu conosci bene.
TRISTANO ‑..fundis.‑
IN QUEL MOMENTO ENTRANO PINA ED ANTONIETTO
GENNY ‑E questi sono mia nipote Pina con il suo fidanzato
Antonietto.
TRISTANO ‑Molto piacere.
ANTONIETTO-(STRINGENDO LA MANO CON BALDANZA)Piacere signor Tristano.
E' veramente tanto tempo che volevo conoscere il fidanzato di
zia Genny.A proposito che effetto fà a lei che è becchino
stare qui in mezzo a noi che siamo così vivi?‑
PINA -Antonietto!!
ANTONIETTO- Che c’è, che ho detto di male. Volevo solo metterlo a suo
agio.Poverino chissa come si sente spaesato con noi, lui che sta sempre in mezzo a gente tanto tranquilla.-
PINA -E continua!-
TRISTANO ‑No,no,lo lasci fare signorina. Sono abituato a sentire
questi discorsi sulla mia attività. Anzi se devo essere
sincero é un bene che ne abbiamo parlato subito. Preferisco
questi discorsi così espliciti a tutti quegli ammiccamenti
e sottintesi che spesso si fanno in mia presenza o per
meglio dire dietro le mie spalle. Sapete c'é anche gente
che crede che noi portiamo iella!-
ANTONIETTO‑(Alzandosi)‑Si prima anche il signor Ugo diceva..-
PINA -Zitto (LO RIMETTE A SEDERE)
F.COSIMO -L'ignoranza della gente non ha limiti! Caro amico spesso
l'uomo non sa a chi dare la colpa del proprio operato ed
allora tira in ballo la fortuna o la sfortuna, il
malocchio, lo spiritismo o amenità del genere-
ZIA INES -Che dice?! Gli spiriti esistono e sono qui tra noi-
MARIANNA -(LE SUSSURRA IN UN ORECCHIO) Neanche tu immagini quanto è
vero!-
ZIA INES -(HA UN BRIVIDO) Ah!-
CARLA -Che c’è zia?-
ZIA INES -Non so, ho avuto un brivido.-
TRISTANO -(INTANTO SI ERA AVVICINATO AD UGO) So che lei è un pittore
ed in gamba.-
UGO ‑Mi arrangio.-
TRISTANO -Ma che pennellino fino che usa! Mi sona sempre chiesto
come fate voi pittori ad usare quei pennellini così fini
senza farli mai rompere?‑
UGO -E' questione di pratica. Basta avere una mano sicura e
delicata e..(IL PENNELLO SI ROMPE)..si é rotto,il mio
pennello si è rotto.‑
TRISTANO ‑Lo dicevo io che era difficile!
UGO ‑In trenta anni che dipingo non mi era mai successo.-
TRISTANO -Quello che non é successo in tanti anni può sempre
accadere in un attimo!-
GENNY -(IMBARAZZATISSIMA)Combinazione,è stata solo una
combinazione!
UGO ‑Io vado a prenderne un altro ‑(ESCE)
PINA ‑(SI ALZA)Vieni Antonietto noi andiamo a sentire un pò di
musica.‑(ESCONO)
CARLA -(GUARDA L’OROLOGIO)Accidenti è ora che io vada in cucina a
preparare il pranzo...‑(ESCE)
GENNY -(PRENDE PER MANO TRISTANO E SI SIEDONO SULLA PANCA)Vieni
sediamoci qui!‑
ZIA INES -Frate Cosimo lei resta a pranzo con noi?‑
F.COSIMO ‑Sì, mi ha invitato la signora Carla.‑
ZIA INES ‑Molta bene casi vedrà con i suoi occhi quella che accadrà
oggi.‑
F.COSIMO ‑Cosa accadrà di tanto grave?‑
ZIA INES ‑Di preciso non la so,ma qualcosa accadrà!‑
MARIANNA ‑La so io che accadrà! Io giro il mondo in cerca di un
amante e cosa trovo? Un marito,un padre,un nonno! Ma
sconvolgerò questa casa,porterò il caos in questa
famiglia!‑
RODOLFO ‑A me sembra che ce ne sia già abbastanza. (VA VICINO AL
FRATE CHE E’ ASSORTO A RECITARE IL ROSARIO) Eppure a me
questo frate mi fa rivivere!-
MARIANNA ‑Non so come fai a pensare a queste cose?
RODOLFO ‑Come?Tu ti stai rodendo dalla gelosia per un uomo che non
è neanche lontanamente somigliante a quello che
ricordavi ed io non posso rinvangare qualche voglietta
giovanile?‑
MENTRE DICE COSI'DA UN PIZZICO AL SEDERE DI ZIA INES CHE DOPO
ESSERSI GUARDATA INTORNO SI CONVINCE CHE SIA STATA OPERA DEL FRATE
ZIA INES ‑Ahi! ma ma questo non me lo sarei mai aspettato.. (COMPIACIUTA) nonostante tutto ha ancora un certo charme(RIPRENDE A FARE LE CARTE MA RODOLFO LE PALPA IL SENO)Oddio! ... (SOTTOVOCE AL FRATE CHE AD OCCHI SOCCHIUSI CONTINUA A DIRE LE SUE ORAZIONI)Non dico che la cosa mi meravigli poi tanto ... capisco di essere ancora piacente..e quindi di potere suscitare interesse ... su chiunque…volendo potremmo anche riparlarne ... io sono una una donna di mondo e accetto tutto..ma..santo cielo non mentre recita il rosario!‑
RODOLFO DA UN BUFFETTO SULLA GUANCIA DEL FRATE E MENTRE DICE LA PROSSIMA BATTUTA SI METTA A SEDERE SUL DONDOLO CHE NATURALMENTE COMINCIA A DONDOLARE
RODOLFO -Ce l'ha con te pacioccone!‑
ZIA INES ‑Mio Dio il dondolo!
F.COSIMO ‑Gesù!Gesù!‑
GENNY ‑(STRINGENDOSI A TRISTANO)Che succede?
MARIANNA ‑Cose dell'altro mondo!‑
FINE PRIMO TEMPO
SECONDO TEMPO
F.COSIMO DORME SUL DONDOLO MENTRE RODOLFO LO CULLA.
ZIA INES E' AL TAVOLO A FARE LE CARTE E TRISTANO LEGGE.
MARIANNA Al CAVALLETTO DIPINGE.
ZIA INES ‑Lei ci crede?‑
TRISTANO ‑Dice a me?
ZIA INES ‑Sì a lei. Lei lo ha visto bene prima il dondolo che si
muoveva da solo?!
TRISTANO ‑Da solo?Non è possibile.E' vero che in un primo momento
anch'io mi sono spaventato ma poi ha capito...‑
ZIA INES -Che era stato il vento? Lo so,lo so si cercano sempre le
spiegazioni più facili,più ovvie. Ma lo so io quale vento é
stato. A me nessuno vuol credere.Venga,venga qui vicino vediamo se le carte le sono favorevoli.‑
TRISTANO ‑Se le fà piacere.Ma io a queste cose non credo.‑
ZIA INES ‑Ma figliolo lei non crede a niente! Male. Ma come?Proprio
lei che sta al confine tra questo mondo e quell'altro non
crede a queste cose? Male,malissimo.Qual'è il suo nome?
TRISTANO ‑Sarei molta onorato se lei,quale futura zia,mi desse del
tu.‑
ZIA INES ‑Benissimo.Come ti chiami?-
TRISTANO ‑Tristano.‑
ZIA INES. ‑(CONTA LE LETTERE E LE CARTE)T.r.i.s.t.a.n.o 8‑
RODOLFO ‑Che dici diamo una mano alla zietta?
MARIANNA ‑Hai solo voglia di divertirti tu!Io invece devo trovare il
modo di vendicarmi.
RODOLFO ‑Marianna,Marianna la vendetta è una prerogativa dei vivi.
MARIANNA ‑Anche la lussuria!‑
RODOLFO ‑Ma quale lussuria?!Siamo puro spirito!Giusto qualche
peccatuccio ... (SFIORA TRISTANO)di pensiero.‑
ZIA INES ‑Dunque Tristano e poi?
TRISTANO ‑De Profundis.‑
ZIA INES ‑Tutto un progranna!‑‑
TRISTANO ‑La mia famiglia è nel ramo ad diverse generazioni.‑
ZIA INES ‑Si vede,si vede. Durique nato il..,(TRISTANO STA PER
PARLARE) Aspetta aspetta vediamo se indovino, il 2
Novembre?-
TRISTANO ‑No!Il primo Novembre-
ZIA INES ‑Il babbo ha sbagliato i conti?
TRISTANO ‑Non ricordava che quell’anno era bisestile!-
ZIA INES ‑Dunque Novembre, scorpione, con ascendente cancro, non
poteva essere altrimenti! Il primo Novembre il toro
incontra la vergine
RODOLFO ‑Beata lei!-
MARIANNA -Chi?
RODOLFO ‑E’ veramente incredibile quanti vivi credono all’oroscopo Confesso che appena morto ho cercato per tutto il firmamento il toro,ne avessi trovato uno!
ZIA INES ‑Dunque vedo. vedo, una donna,sì una donna, che ti ama e che tu ami ma c'è un ostacolo al vostro amore ... sì sì lo vedo qualcuno di là che non vuole questo matrimonio!
TRISTANO -Il signor Ugo.-
ZIA INES -Ma no, è un impedimento di altra natura,sta nell’aldilà.
Tu ne sai niente?
TRISTANO -No!Modestia a parte i miei clienti non si sono mai lamentati dei miei servizi!
ZIA INES ‑Sarà!Vediamo ora se nonostante questo il vostro amore
andrà a buon fine.Chiudi gli occhi e prendi una carta.Io mi
concentro.
RODOLFO -Ma tu guarda se mi tocca fare anche il ruffiano.-
GUARDA LE CARTE E CERCA QUELLA GIUSTA MENTRE TRISTANO NE STA PRENDENDO UN’ALTRA. GLI DA’ UN COLPO SULLA MANO E LO COSTRINGE A PRENDERE QUELLA GIUSTA
ZIA INES ‑(ESCE DAL TRANCE)‑Donna di cuori!Ancora lei!Stai tranquillo. Andrà tutto bene, grazie al cielo.
RODOLFO ‑E no!Grazie a me!-
ZIA INES ‑Ora sono più tranquilla.Voglio proprio dare la buoria
notizia a Genny‑(SI ALZA ED ESCE)
MARIANNA INTANTO SI ERA ALZATA ED AVVICINATA ALLA PORTA FINESTRA.ORA SI STA SPECCHIANDO AI VETRI.TRISTANO TORNA A LEGGERE.
MARIANNA ‑Sai che ti dico? Credo di essermi ritirata al momento
Giusto altri cinque anni e sarei invecchiata.Che dici mi riconoscerà?‑
RODOLFO ‑Perché hai proprio intenzione di farti vedere?‑
MARIANNA -Ed allora che cosa sono venuta a fare una gita di piacere?
Dov'è lo vado a cercare.,voglio proprio vedere cosa sta facendo!
RODOLFO ‑Aspettami vengo con te!‑
ESCONO.ENTRA ANTONIETTO
ANTONIETTO ‑Sono tutti indaffarati e nessuna mi da ascolto.
Oh signor Tristano che legge di bello?
TRISTANO ‑Un giallo.‑
ANTONIETTO ‑A me i gialli fanno paura a lei no?‑
TRISTANO ‑No.‑
ANTONIETTO ‑Certo altramenti non li leggerebbe.Posso farle una
domanda?
TRISTANO ‑Prego.
ANTONIETTO ‑Ma come fa a vivere con tutti quei morti intorno?
Non le viene voglia di morire anche a lei?
TRISTANO ‑Ma io in un certo senso sono già morto.
ANTONIETTO ‑Davvero?
TRISTANO ‑Sì.Io sono morto,come lo sei tu e come tutte le
persone che vivono.‑
ANTONIETTO ‑Ah!‑
TRISTANO ‑Perchè in fondo si nasce?Secondo te perchè tu sei
nato?‑
ANTONIETTO ‑Non mi metta in imbarazzo!‑
TRISTANO ‑No,no rispondi.Perché credi di essere nato?‑
ANTONIETTO ‑Perchè una sera mia madre e mio padre..‑
TRISTANO ‑No!Quella è solo un fatto meccanico.
ANTONIETTO ~No non è stato un meccanico,è stao papà,almeno
credo.-
TRISTANO ‑Non hai capito.Ia intendevo parlare della scopo per
cui si nasce.Noi non nasciamo per vivere.
ANTONIETTO ‑No???‑‑
TRISTANO ‑No.Noi nasciamo per poi morire. In ognuno di noi nel
momento stesso che nasciamo c’è il germe della morte.
ANTONIETTO -In ognuno?!
TRISTANO -Certo. Tu hai mai sentito parlare di qualcuno che non
morirà mai?-
ANTONIETTO -(CI PENSA UN ATTIMO) No, mi sembra di no.
TRISTANO -Tutti dobbiamo morire, tutti gli uomini, ma anche
tutti gli animali, i cani, i gatti i cavalli..-
ANTONIETTO -Le mosche, le zanzare, le pulci..-
TRISTANO -Tutti.-
ANTONIETTO ‑Ma questa è un'epidemia!Un disastro ecologico!
TRISTANO ‑No!E' solo la nostra vita che altra non è che una
serie di morti.Quindi perchè in dovrei avere paura dei
morti? In fondo la vita è un'autostrada,al casello iniziale c'è una ostetrica..a quella finale ci sono in. Chiaro?
ANTONIETTO ‑Quindi,per riassumere,lei non rimarrà mai senza
lavoro?!
TRISTANO ‑Più a meno.Ma dov'è Genny?‑
ANTONIETTO ‑L'ho vista in cucina.
TRISTANO ‑La raggiungo.(ESCE)‑
ANTONIETTO ‑(SI METTE LA CUFFIA DEL WOLK‑MAN)Vada,vada, io aspetto qui.
ENTRA PINA
ANTONIETTO ‑(VEDENDOLA)Amore lo sai che il signor Tristano..‑
PINA ‑Dopo,dopo caro.Ora deva parlare un attimo con Frate
Cosimo padre…padre (SVEGLIANDOLO)-
F.COSIMO ‑Oddio che c'è?La sedia si muove da sola?-
PINA ‑Ma no!Sono io! Volevo parlarle un attimo.
F.COSIMO ‑Scusame fiola,quel vinello me deve aver fatto no
brutto scherzo.Credo de esseme appisolato Ma tu dimme.
Che volevi?‑
PINA ‑Padre cerchi di essere ben sveglio che le devo
parlare di una cosa importante. Mamma le ha detto
la novità?
F.COSIMO ‑Veramente oggi me ne hanno dette tante che..intendi
parlá del matrimonio tra tua zia ed il signor
Tristano?‑
PINA ‑Non solo di quello non le ha detto della gravidanza?‑
F.COSIMO ‑La gravidanza?‑
PINA ‑Sì,lei è incinta!‑
F.COSIMO ‑Oh oh questo proprio non me la aspettavo! Ma allora
La cosa cambia.So stupito!Non me lo sarei mai aspettato da lui.
PINA ‑Bhè insomma è un pò strano ma neanche tanto.‑
F.COSIMO ‑No,no da isso non me lo sarei aspettato
PINA ‑Perchè è troppo vecchio?‑
F.COSIMO ‑Non solo per l'età.Sembrava una persona cosi
seria,così composta.‑
PINA ‑Chi?Lui serio?La dovreste vedere come è ridicolo in
mutande!
F.COSIMO ‑Come?Tu l'hai vista in mutande?‑
PINA ‑Se è per questo,lui non la sa ma qualche volta
l'ho vista anche nudo‑
F.COSIMO ‑Ma allora è un vizio di famiglia?
PINA ‑Ma non è di questa che volevo parlarle.Ecco vede
...io ha combinato un guaio.Ho detto ai miei genitori
che aspetto un bambino‑
F.COSIMO ‑Fiola mia!Che hai combinato?‑
PINA ‑Ma nooo!Che ha capito?Io gliel'ho detto ma non è
vero.‑
F.COSIMO ‑Ed allora perchè l'hai detto?‑
PINA ‑La so è stata una sciocchezza,ma era l'unico modo per
convincerli ad accettare Antonietto in casa Non poteva più pensarlo li,solo in quella pensione.‑
F.COSIMO ‑Bel modo avete voi giovani per ottenere le,cose! Non
ci pensi al dolore che avrai dato ai tuoi? Bel lavoro
avete combinato tu ed il tuo amico!.‑
QUESTE ULTIME BATTUTE PINA LE DICE SEDENDOSI ED ALZANDOSI:
CONTINUAMENTE DAL DONDOLO COSI' DA CREARE FASTIDIO AL FRATE
PINA ‑Ma lui non c'entra.Lui non sa niente.Anche perchè
non ci potrebbe essere nessuna gravidanza visto che
tra me e lui ... niente ... non c'è stato
niente.Solo qualche bacetto.Adesso però ha paura a
dire la verità.
Non vorrei che mia padre per ripicca non facesse più
venire qui Antonietto.‑
F.COSIMO ‑E c'avrebbe pure ragìone!E poi statte 'n pò ferma
che m'hai fatto venì lo mal de mare!‑
PINA ‑Oh mi scusi frate Cosímo ma solo lei mi può aiutare.-F.COSIMO ‑Nun è una cosa facile!Per prima cosa tu vai da tua
padre e gli dici la verità.Cosi che se ricredo su quel
fiolo.
PINA ‑Questo è difficile!Lo reputa un cretino ed un
nullafacente.
F.COSIMO ‑Allora dopo ci andrà proprio lui a parlà e con semplicità gli dirà(ENTRA NON VISTA ZIA INES E
ASCOLTANDO LE PROSSIME PAROLE CREDE CHE RIGUARDINO LEI) "non importa quella che io sono o quello che io faccio. L'importante è che io quella ragazza l'amo e nessuno ce potrà divide!"‑
PINA ‑Oh frate Cosimo avete ragione!Cosi bisogna fare!‑
FA PER USCIRE MA SI IMBATTE IN ZIA INES
ZIA INES (SOTTOVOCE)Pina cosa ti stava dicendo frate Cosimo?‑
PINA ‑Niente,niente mi stava parlando dì un...suo
problema.
ZIA INES ‑Suo!?Casomai nostro.‑
PINA ‑Antonietto vieni con me ci aspetta una missione.
ANTONIETTO ‑(USCENDO CON LEI)Lo sai che il signor Tristano è
come se lavorasse in autostrada...
ZIA INES ‑Riposato bene frate Cosima?‑‑
F.COSIMO ‑SI grazie.‑
ENTRANO GENNY E TRISTANO
ZIA INES ‑Ha visto che bel sole che c'è oggi?‑‑
TRISTANO ‑Sì,ma si deve stare attenti perchè spesso ad
addormentarsi in giardino si rischia di prendere
qualche raffreddore.
GENNY ‑Ma oggi è una giornata casi calda!
TRISTANO ‑Sono propria le giornate così calde le piú
pericolose. In questa stagione c'è sempre rischio di
prendere qualche..‑
F.COSIMO ‑Etcciùetcciù!‑
TRISTANO ‑Raffreddore.‑
F.COSIMO ‑Accidenti allu diavolo etcciù
TRISTANO ‑L'avevo detto.‑
ZIA INES E F.COSIMO FISSANO TRISTANO E POI GENNY IMBARAZZATISSIMA
GENNY ‑Combinazione è stata sola una combinazione,almeno spero. Caro andiamo a fare una passeggiata?‑
TRISTANO ‑Volentieri.Credo che ci farà bene.Dopo mangiato
bisogna sempre muoversi per digerire.Ho letto,non
ricorda dove, che a stare troppo seduti.si rischia
l'infarto‑
F.COSIMO SCATTA IN PIEDI E MENTRE SI SOFFIA IL NASO TIRA FUORI UN CORNO CHE TOCCA RIPETUTAMENTE.
GENNY ‑Andiamo Tristano che è meglio (ESCONO).
F.COSIMO PASSEGGIA NERVOSAMENTE FARFUGLIANDO DELLE ORAZIONI.
ZIA INES ‑Che c'è padre?Non si sente bene
F.COSIMO ‑No no tutto bene.Solo che non voglia restare troppo seduto. Anzi credo che andrò anch'io a fare due passi.‑
ZIA INES ‑Aspetti,l'accompagno.In due si passeggia meglio. E forse
lei ha qualcosa da dirmi ... la vedo confuso.‑
F.COSIMO ‑In effetti di confusione in testa oggi ce ne ho tanta...‑
ZIA INES. ‑E allora si confidi,si confidi padre.(LO PRENDE
SOTTOBRACCIO ED INSIEME ESCONO)Quale turbamento le passa per l'animo.Si confessi con la sua cara amica Ines...‑
ENTRA UGO SEGUITO DAI DUE FANTASMI
UGO ‑(ANDANDO ALLA TAVOLOZZA)Come si fà a lavorare in questa
casa? Oggi poi con tutto quello che è accaduto...‑
MARIANNA ‑Ed il bello deve ancora avvenire!Ora vedrai!‑
RODOLFO ‑Che vuoi fare?
MARIANNA ‑Dare inizio alla rappresentazione!
RODOLFO ‑Ma sei sicura di quella che fai?Non vuoi ripensarci?‑
MARIANNA ‑No!‑
RODOLFO ‑Ed allora in bocca al lupo‑
UN TUONO ED UN FULMINE:MARIANNA.SUL DONDOLO E RODOLFO SEDUTO AL TAVOLINO
UGO -(NON SI E' ANCORA ACCORTO DI LORO)Da qualche parte si sta
scatenando un temporale.‑
RODOLFO ‑Vedrai tra poco quello che si scatenerá qui‑
UGO ‑Speriamo di no.Per stasera vorrei aver finito.‑
MARIANNA ‑Stai tranquilla per stasera sarà finito tutto!
UGO ‑Ma ma lei..voi chi siete? Chi vi ha fatto entrare?
Siete amici di mia figlia?‑
MARIANNA ‑Ia sono amica del padre di tua figlia o meglio lo ero.‑
UGO ‑Come il padre di mia figlia?I1 padre di mia figlia non
sono io?‑
RODOLFO ‑Ah non guardare me.In non lo sono di certo.Ci mancherebbe
altro!
MARIANNA -Possibile che non mi riconosci? Eppura da qualche parte dovresti avere un quadro raffigurante una donna che assomiglia molto e che tu un tempo amavi.
UGO -E’ vero…ma è pazzesco eppure gli stessi lineamenti,anche
lo stesso vestito..tu sei..ma certo tu devi essere la figlia di Marianna.
RODOLFO ‑Ecco ha capito tutto!-
MARIANNA -Sono molto di più che la figlia di Marianna.‑
UGO -Molto di più!? No!Non me lo dire! Sei..sei anche mia
figlia!‑
RODOLFO -Ancora!Ma questo si crede di essere un coniglio!-
UGO -Fatti abbracciare!Sei tutta tua madre!
MARIANNA -Fermati!Non avvicinarti!E lascia stare mia madre che non
c’entra niente.Tra l'altro non sai neanche chi é!
UGO -(RIVOLTO A RODOLFO)Non so chi è?!-
RODOLFO -No ciccio,non ti rivolgere a me io non sono neanche sua madre! Purtroppo!
MARIANNA -Sono pìú di venti anni che ti aspetto!-
UGO ‑Mi aspetta?
MARIANNA -Si da quel giorno che sono finita con la mia automobile in fondo a quel burrone. Te lo ricordi quel giorno? Hai piarno tanto ... e gridavi,gridavi che senza di me non avresti potuto vivere, che presto mi avresti raggiunta..Bhè?! Sono 20 anni, tre mesi e dodici giorni che ti aspetto. Vuoi o non vuoi venire?
UGO ‑Qui o è pazza lei o sono pazzo io!
RODOLFO ‑Ti ringrazio per avermi tenuto fuori! Cucciolone!
UGO ‑Cucciolone? Ma cosi mi chiamava solo Marianna!
Ma(A RODOLFO) lei chi é?
RODOLFO ‑Io non sono certo Marianna!
MARIANNA ‑Lui è il mio compagno di questo mondo.
UGO ‑Di questo mondo?‑
MARIANNA -Ma non questo mondo! L'altro mondo!Solo che stando io
nell'altro Mondo per me questo mondo è l'altro mondo e l'altro mondo é questo mondo!
RODOLFO -(RIDENDO) Io mi sto divertendo un mondo! Aspetta che gli
spiego io la cosa con più tatto. Cucciolone quello che hai
davanti é il fantasma di Marianna la tua ex compagna e
modella ed io sono il fantasma di Rodolfo Valentino ex
attore,ex mito ed ora accompagnatore della tua ex amica!
UGO ‑Fa...fa... fantasma?!‑
MARIANNA -Oddio per favore ora non svenìre! Che uomo banale e privo
di fantasia!‑
UGO -Voi ... voi siete veramente due fantasmi!?‑
MARIANNA -In carne ed ossa!
RODOLFO ‑Ma che dici?‑
MARIANNA ‑Scusa!In puro spirito!‑
UGO ‑Sembra impossibile eppure anche il modo in cui siete
apparsi ..ma allora è vero tu sei la mia Marianna..e tu...‑
RODOLFO ‑Ia non sono il tua Radolfo!
UGO ‑E' difficile crederci.
RODOLFO ‑Non sei il mio tipo.
MARIANNA ‑Allora che fai?Vieni?‑
UGO ‑Dove?‑
MARIANNA ‑Con noi,nell'aldilà cioè nell'aldiquà.‑
UGO ‑Ma come potrei?
RODOLFO ‑Questa è semplicissimo cucciolcne,basta che tì uccidi.
Il viaggio di andata è facile,il ritorno presenta qualche
difficoltà.‑
UGO ‑Io uccidermi? E perché?‑
MARIANNA -Per rispettare la promessa che facesti sul mio cadavere!‑
UGO ‑Ma quelle sono cose che si dicono frasi di circostanza.‑
MARIANNA ‑Cosa?1o la strozzo!‑
RODOLFO -Fermati tanto lo sai che non puoi!‑
MARIANNA ‑Che delusione!Ed io che ha perso tanto tempo in cerca di
te.Guarda che sei diventato!Ma dov'è l'Ugo che io amavo? Il
bohemien pranto a tutto per me e per l'arte! Dov'è finito
quell'Ugo?‑
ENTRA CARLA
UGO ‑Già a volte me lo chiedo anch’io, dov'è finito?‑
CARLA ‑Chi caro?‑
UGO - Il Bohemien cioè il fantasma..-
CARLA. ‑Bohemien?Fantasma?Ma che dici?‑
UGO ‑Parlavo con loro.
MARIANNA ‑Guarda che solo tu ci puoi vedere!‑
CARLA ‑Ma loro chi?‑
UGO ‑Ma allora è vero?
RODOLFO ‑Certo cucciolone.‑
CARLA ‑Vero che?‑
UGO ‑Tu non chiamarmi cucciolone!‑
CARLA ‑Ma io non ti ha mai chiamato cucciolone.-
UGO ‑Tu no ma lei sì!-
CARLA ‑Lei chi?‑
MARIANNA ‑Ora mi credi?‑
UGO ‑Insomma cosa vuoi da me?‑
CARLA ‑Bhè vorrei parlare un pó del nostra bambino.‑
MARIANNA ‑(SCIMMIOTTANDOLA)Di nostro figlio…‑
UGO ‑Non è tuo figlio.‑
CARLA ‑Come non è mio fìglio?
UGO ‑Non ce l'ha con te!Certo che è tuo figlio'‑
MARIANNA ‑Ma chissà se é anche tuo!?‑
UGO ‑Non può essere che mio figlio!
CARLA ‑Chi ha detto il contrario?
UGO ‑Lei!‑
CARLA ‑Lei chi?‑
MARIANNA ‑La madre è sempre certa,il padre invece..‑
UGO ‑Senti chi parla una che è stata con Rodalfo Valentino!
CARLA -Con Rodolfo Valentino? Ma se era anche gay!‑
RODOLFO ‑Vedi lei lo sa.-
MARIANNA ‑Bella forza studia da attrice.
UGO ‑Come hai detto?‑
CARLA ‑(PIANGENDO)Ho detto che non sono mai stata con..-
UGO ‑Questo lo so,dopo che hai detto?‑
CARLA ‑Che Rodolfa Valentino era un gay.‑‑
UGO ‑Un gay!Un gay,proprio un bel compagno!‑
ENTRANO PINA ED ANTONIETTO
UGO ‑Ma di tanti uamini che potevi avere propria con un gay ti
dovevi mettere?
PINA -Chi sta con un gay?‑
ANTONIETTO‑Tua madre no? C'è solo lei qui!‑
UGO -Ma di cosa ti impicci tu?‑
PINA ED ANTONIETTO STANNO PER SEDERSI SULLA PANCA DOVE C’E’ RODOLFO
UGO -No!Lì na!Non vi sedete,c'è lui.-
RODOLFO ‑Potevi anche lasciarli fare tanto io sono solo puro
spirito.‑
ANTONIETTO‑(GUARDA PERPLESSO LA PANCHINA)Ma lui chi?
PINA ‑Ma papy che ti succede?E poi perchè la mamma piange?-
UGO ‑E' colpa mia.Oggi sono un pò nervoso e così le ho risposto
male.Carla dai scusami,lo sai che tu per me sei...-
MARIANNA ‑Una nullità!
UGO ‑Cretina!
CARLA ‑(RINFORZANDO IL PIANTO)Nooo!Vattene!‑
UGO ‑Ma no,scusa,Che,hai capito,non mi riferivo a te.Ma dai ...
non litighiamo ... e propria oggi che mi hai dato questa notizia...‑
CARLA ‑Appunto!Tu mi tratti così perchè non lo vuoi questo
bambino.
UGO ‑Questa non è vero.
PINA ‑Allora se non ci sono problemi fate pace. Altrimenti che
cosa penserà di voi Antonietto?‑
ANTONIETTO‑Guardate che non verrò più ad abitare qui!‑
TORNANO FRATE COSIMO GENNY TRISTANO E ZIA INES
GENNY ‑Ci siamo incontrati lungo il lago e siamo tornati tutti
insieme.‑
ZIA INES ‑E' stata una bellissima passeggiata.Sapete questa ragazzo in fondo è simpatico.Sono contenta che entri a far parte della
nostra famiglia..‑
MARIANNA ‑Bell'acquisto!-
UGO ‑Almeno lui è vivo!
GENNY ‑Certo che è vivo!Viva vegeto e sano.‑
RODOLFO ‑Sicuro= me sembra più di là che di quà!‑
UGO ‑Perchè tu come lo vorresti vedere?Nuda?-
F.COSIMO ‑No questa era un'idea sua!Non cominciamo con le solite
storie sui frati!
ZIA INES ‑Perchè che si dice sui frati?‑‑
GENNY ‑Scusala cara Tristano ma ormai avrai capito che Ugo ha un carattere un pò... strano.‑
TRISTANO ‑Non ti preoccupare cara.Sona abituato a certe situaziani. Prenderò le giuste misure.-
UGO ‑Ma a chi vuole prendere le misure lei?
TRISTANO -Che ha capito?Io non parlava certo di queste misure.
(TIRA FUORI UN METRO) Forse sono stato frainteso. Io volevo
solo dire ‑
GENNY ‑Noi abbiamo capito cosa volevi dire caro.Solo che qualcuno
qui è un pò troppo nervoso vero?‑
ANTONIETTO‑Perchè non facciamo merenda?‑
PINA ‑Antonietto!
GENNY ‑Ottima idea.Vado a preparare del thè per tutti.‑
ANTONIETTO ‑E pure i biscotti ‑
ZIA INES ‑Giusto,prendi anche dei savoiardi,sono nella credenza a
destra.‑
ANTONIETTO‑Perfetto i savoiardi con il thè é..-
TRISTANO ‑La morte loro!
MARIANNA ‑Ma che bel quadretto familare!E tu non fare finta di
dipingere.Sono dieci volte che ripassi sulla stesso punto.
Tanto non hai scelta.
ZIA INES -Sono sicura che due biscottini calmeranno anche Ugo.
MARIANNA -Devi deciderti.Ti devi uccidere.‑
UGO ‑Ma tu sei pazza!‑
ZIA INES -Ma Ugo? Come ti permetti?-
RODOLFO -Hai offeso la zia!Adesso addio eredità cucciolone!-
UGO -Ti ho detto di non chiamarmi cucciolone!-
ZIA INES ‑Ma io non ti ho mai chiamato cucciolone. Frate Cosimo la
prego di credermi io non ho mai chiamato nessuno cucciolone.
F.COSIMO -Ma io le credo.Comunque non si deve mica da discolpà.Siamo
tutti uomini.
RODOLFO -Non tutti!-
TRISTANO -La carne è debole.-
RODOLFO -Ne sai qualcosa anche tu.Tu sotto sotto devi essere una lenza!-
UGO -La vuoi smettere brutto attore invertito!
MOMENTO DI SGOMENTO GENERALE
CARLA -Ugo!!-
TRISTANO -Lei mi ha chiamato brutto attore invertito!
GENNY -Questo è troppo.-
UGO -Ma nooo, mi stia a sentire.-
TRISTANO ‑Basta!Non le sembra che siamo stati a sentirla anche
troppo? Ora senta lei.Lei mi ha detto brutto e qui non
posso contestarle nulla. Non posso certo essere io a dare giudizi sul mio aspetto esteriore.Anche se la mia mamma soleva lodarmi spesso perla avvenenza. Mi ha detto attore e su questo posso assicurare tutti che non ho mai intrapreso seriamente la carriera di attore. Anche se in gioventù ebbi una particina in una recita scolastica , si trattava della..-
ANTONIETTO-Morte di un commesso vìaggiatore.-
TRISTANO -Esatto. Ma come ha fatto?
ANTONIETTO-Intuito.
TRISTANO -Infine per quanto riguarda le mie abitudini sessuali, posso assicurare che sono perfettamente normali.-
RODOLFO -Perché che vuoi dire che io sono anormale?-
CARLA -Signor Tristano io sono mortificata.La prego di scusare
mio marito, io non capisco, non si era mai comportato così,
è sempre stato una persona equilibrata.
MARIANNA ‑Lo dovevi conoscere quando stava con me!-
UGO -(A MARIANNA) Insomma la smetti!-
CARLA -Ma come io ti difendo e tu…?-
UGO ‑Ma io non ce l’ho con te. Ce l’ho con lei.-
PINA ‑Con me?‑
RIENTRA GENNY CON UN VASSOIO
GENNY -Come al solito ce l’avrà con me.-
Ugo -Ah! Se potessi parlare! Se potessi dire tutto! Se potessi
dire chi sei!
GENNY ‑Perchè chi sono?‑
MARIANNA ‑Dillo!Avanti vediamo se hai il coraggio. Avanti fedigrafo,
avanti traditore avanti papino.Dillo chi sono..dillo.‑
UGO ‑Sei una sgualdrína.‑
GENNY ‑(PIANGENDO)Questa non me la avevi mai detto!-
CARLA ‑Ugo!‑
PINA ‑Papà!‑
MARIANNA ‑Sgualdrina a me?Ora basta.-
RODOLFO ‑Che vuoi fare?‑
MARIANNA ‑Apparire e ridicolizzarlo.‑
RODOLFO ‑Ma..‑
MARIANNA ‑Niente ma.Pronti,via!‑
LAMPI E TUONI. APPAIONO I DUE E TUTTI SONO TERRORIZZATI
CARLA ‑Oddio che succede?‑
ZIA INES ‑I fantasmi!‑
MARIANNA ‑Sì zia i fantasmi.Avevi ragione.I fantasmi esistanc.
Sono intorno a noi.-
RODOLFO ‑Vi vedono.-
MARIANNA ‑Vi ascoltano.-
RODOLFO ‑(AL FRATE)Vi dondolano.‑
MARIANNA ‑Sì sono un fantasma. Il fantasma di una donna che amò e fu
amata perdutamente da questo mascalzone.Sono il fantasma di
una cretina che ha vagato per anni insieme a questa checca.‑
RODOLFO ‑La checca sono io.-
MARIANNA ‑Cercando di rimanere attaccata a questa terra. Ma mi sono
accorta che è molto meglio stare di là che di qua.
E' molta meglio non avere più a che fare con le banalità e le meschinità di voi vivi.
TRISTANO -(RIVOLTO A RODOLFO)Ma noi non ci siamo già conosciuti?‑
RODOLFO ‑No mi dispiace.Non mi sono mai servito della sua
agenzia.‑
ANTONIETTO-Forse avrete giocato qualche volta a carte insieme, a
tresette col morto..-
PINA ‑Antonietto‑
ANTONIETTO-Bhè io pensavo che faceva ridere.-
MARIANNA ‑(RIDENDO)Guardali!Fina a poco fà tutti attivi,tutti
intenti a sguazzare nelle loro passioni terrene.Ed
ora?Tutti bloccati dalla paura. Non temete,noi ce ne
andiamo subito.Non abbiamo nessuna voglia di restare qui
con voi.-
RODOLFO ‑Veramente io qualche voglia l'avrei.
F.COSIMO ‑Sant'Antonio e Sant'Ambrogìo liberateme da sto….-
UGO ‑Aspetta Marianna aspetta c'è qualcosa che io posso fare
per te?
MARIANNA ‑Tu per me?!Ma non credi di avere già tanti problemi con i
vivi per poterti occupare anche dei morti?‑
UGO ‑Comunque io non ti ho mai dimenticato..-
MARIANNA ‑Ma non dire stupidaggini.Se neanche mi riconoscevi.
Tu pensa a tua moglie,ai tuoi figli alla tua
bella(SARCASTICA) famigliola. Noi ce andiamo e
poichè,anche se voi non la sapete il tempo non
esiste,voi tornerete a stamattina e non ricorderete nulla.
RODOLFO ‑Peccato frate io e te potevamo fare grandi cose.-
MARIANNA ‑Addio!
RODOLFO ‑Ciao ciao!‑
LAMPI E TUONI. BUIO
TORNA LA SCENA COME ALL'INIZIO
ENTRA CARLA DECLAMANDO
CARLA ‑Chi può dire dov'é il limite tra la realtà ed il sogno. Noí siamo qui ... voi siete lì..il resto è silenzio.‑
FINE