Day Hospital

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Titolo

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DAY HOSPITAL

Autore ed aventi diritto

Giuliano Angeletti  poetangeletti@gmail.com

tel. 3317115597

Data pubblicazione

30 . 01.2018

Anno di stesura

2018

Genere

Commedia Brillante Cabarettistica

Atti

1

Durata (min)

60

Lingua

italiano

Personaggi maschili

6

Personaggi femminili

6

Minimo attori maschili

6

Minimo attrici femminili

6

Premi e riconoscimenti

Depositato S.i.a.e.

Sezione DOR numero posizione SIAE 198563

Codice Opera   931535A

Reparto proventi : concordato tra gli Aventi Diritto

Da effettuarsi dalla SIAE

100%

100%

SINOSSI: brillante  commedia che cabarettistica non ha un minuto di pausa : la trama è ambientata in un fantomatico ambulatorio di una paradossale clinica dove i medici e i pazienti  vivono la loro delirante giornata,  una commedia da non perdere per la sua divertentissima e assurda trama

SCENA: si consiglia open space, con simbolico divisorio tra la sala d’aspetto e l’ambulatorio, con luci che accendono e spengono le due scene …

Scene:

SCENA 1

FABIANA CAMPELLO - FAUSTO  TARTARINISILVIA BARILARI- ALFREDO ANTONINI - ELIA MARTINI

SCENA 2

Dottoressa CARLA SANGUINETTI – GIORGIA CARRO

SCENA 3

GIORGIA CARRODottoressa GENNARO CAMILLONI

SCENA 4

GIORGIA CARRO e pazienti ( sala d’aspetto)

SCENA 5

GIORGIA CARRO - Dottoressa GENNARO CAMILLONI

SCENA 6

GIORGIA CARRO e pazienti ( sala d’aspetto)

SCENA 7

GIORGIA CARRODottoressa GENNARO CAMILLONI – FABIANA CAMPELLO – EGIDIO COMELLI

SCENA 8

FABIANA CAMPELLO - FAUSTO  TARTARINISILVIA BARILARI- ALFREDO ANTONINI - ELIA MARTINI - ADDETTO ALLE POMPE FUNEBRI

SCENA 9

Dottoressa CARLA SANGUINETTI – GIORGIA CARRO

SCENA 10

Dottoressa CARLA SANGUINETTI – GIORGIA CARRO - FAUSTO  TARTARINISILVIA BARILARI

SCENA 11

SARA  COSTELLO- FAUSTO  TARTARINISILVIA BARILARI- ALFREDO ANTONINI - ELIA MARTINI

SCENA 12

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI  –  ALFREDO ANTONINI

SCENA 13

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI  –  Dottoressa CARLA SANGUINETTI -  ELIA MARTINI

SCENA 14

ADDETTO POMPE FUNEBRI

SCENA 15

Dottoressa CARLA SANGUINETTI – GIORGIA CARRO

DAY HOSPITAL

COMMEDIA BRILLANTE

ATTO UNICO

di:

Giuliano Angeletti

Posizione  S.I.A.E. N. 198563

Codice Opera   931535A

PERSONAGGI

Dottoressa  Carla Sanguinetti

Dottoressa Tamara Occhipinti

Dottor Gennaro Camilloni

Giorgia Carro

Fabiana Campello

Silvia Barilari

Egidio Comelli

Medico di guardia

Medico di guardia

Medico di guardia

Infemiera

Paziente

Paziente 

Operatore Socio Sanitario

Fausto Tartarini

Alfredo Antonini

Elia Martini

Paziente 

Paziente

Paziente

Sara Costello

Otello

Paziente

Pompe funebri

SCENA 1

FABIANA CAMPELLO - FAUSTO  TARTARINI – SILVIA BARILARI- ALFREDO ANTONINI - ELIA MARTINI

( sala d’attesa dello studio medico, entrano tutti in ordine sparso ognuno con i suoi malanni)

FABIANA CAMPELLO: buona giornata  e buon pomeriggio: ma come vi vedo  male:  sembrate tutti ammalati

FAUSTO  TARTARINI: io sono già ingessato. Ma dovrei solo parlare con il medico perché  avevo dolore alla mano e alla spalla sinistra e invece, mi hanno  ingessato  la parte destra.  Non capisco il perché

FABIANA CAMPELLO: loro sono i dottori, e quello è il loro mestiere

SILVIA BARILARI: ( si alza e mima) io ho dolori allo stomaco che vanno e vengono

ALFREDO ANTONINI: io ho una visita oculistica, ma ci vedo benissimo

ELIA MARTINI: io soffro di cervicali

FABIANA CAMPELLO: io sono qua ma non dovrei essere qua, perché  sono una scienziata una  inventrice, si dice così vero?  inventore al femminile

ELIA MARTINI:  non lo so e non mi riguarda. e poi  cosa avrebbe inventato ?

FABIANA CAMPELLO: non si può dire, perché sa è un segreto nazionale

SILVIA BARILARI: (si alza) io invece ho lo stomaco che fa su e giù (mima) e non so il perché

FAUSTO  TARTARINI: neppure io so il perché mi hanno ingessato la parte buona

ALFREDO ANTONINI: ma lo stomaco fa su e giù senza fermarsi?

SILVIA BARILARI: si

ALFREDO ANTONINI: strano …

ELIA MARTINI: intanto noi siamo qua, da chissà quanto tempo

FAUSTO  TARTARINI: io voglio un dottore mi sento male

ELIA MARTINI: bisogna avere pazienza

ALFREDO ANTONINI: ( grida) pazienza un corno, si devono svegliare

ELIA MARTINI: cerchi di fare silenzio altrimenti non cominciano le visite

SILVIA BARILARI: calma, calma

FAUSTO  TARTARINI: la calma è la virtù dei forti

ALFREDO ANTONINI: ma lo sapete cosa ci fanno i soldati nei forti?

SILVIA BARILARI: lo so,    ma non si può dire

SCENA 2

Dottoressa CARLA SANGUINETTI – GIORGIA CARRO  

( scena attigua )

 (fuori scena si sente una voce squillante )

La Dottoressa Carla Sanguinetti è attesa in ambulatorio ( pausa )

( entra in scena la dottoressa particolarmente assonnata)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : ma guarda, una donna non può neppure riposare,  ho fatto turno di notte , non sono neanche andata a casa e ora, sono di nuovo di guardia (cerca il telefono)  ma dov’è  il telefono?  Che aspettino! ( cerca il telefono , lo trova  : l’apparecchio casca lo riprende telefona)

(fa il numero chiama) : direttrice  sono la dottoressa Sanguinetti e sono già sul posto di lavoro

(dall’altro capo del filo fuori scena)

Pronto, qui Bar Jole mi dispiace noi non abbiamo dipendenti che hanno nome Sanguinetti

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : mi scusi ho sbagliato!

(ricompone il numero)

Sono la dottoressa e sono sul posto di lavoro

(dall’altro capo del filo fuori scena)

Pronto, qui Bar Jole , vuole un caffè, un cappuccino …

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  mi scusi ho sbagliato!

(dall’altro capo del filo fuori scena)

Senta o la finisce di fare scherzi o chiamo i carabinieri!

( cerca l’elenco interno e finalmente trova il numero)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : pronto direzione, io sono presente sul posto di lavoro

(dall’altro capo del filo la voce ferma del direttore) : io chi?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : sono la dottoressa Sanguinetti !

(dall’altro capo del filo la voce ferma della direttrice) :  Dottoressa  non ho visto la sua timbratura, e  questa mancanza le sarà decurtata dallo stipendio

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : ma io sono sicura di avere timbrato la presenza!

(dall’altro capo del filo la voce ferma del direttore) : dottoressa si vergogni questa è solo una scusa  ! Dottoressa  vada a timbrare e si dia una mossa… ci sono i  pazienti che aspettano

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : quanti pazienti?

(dall’altro capo del filo la voce ferma della direttrice sanitaria): quanti sono non la deve interessare, silenzio e al lavoro

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : (mima)  che palle!

(dall’altro capo del filo la voce ferma del direttore): che palle, lo devo dire io , non lei …. Per adesso faccio finta di non aver sentito nulla (stacca)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : tutte le pazze le devo trovare io, ma guarda che direttrice mi è capitata

 (si fruga nelle tasche , ne rovescia il contenuto )

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : ecco ho trovato (tira fuori un foglietto)

 la lista della spesa : ( prende un foglio e legge)  pane, petto di pollo, burro, caffè …

 ( grida) Giorgia

( entra in scena Giorgia Carro)

GIORGIA CARRO : ( tra se e se ) ma cosa vuole questa scocciatrice

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : (rivolgendosi a lei ) per favore Giorgia ( passa il foglio della spesa)  

ci puoi pensare tu?

GIORGIA CARRO : non ci penso nemmeno!

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : ma se ti facessi un permessino per  servizio

GIORGIA CARRO : solo?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : un permessino più in regalo 2 ore di straordinario

GIORGIA CARRO :  ehmm!

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  ho capito 4 ore di straordinario e non ci pensiamo più

GIORGIA CARRO : ok a più tardi ( Giorgia prende la lista della spesa ed esce di scena) con calma però, senza fretta, perché prima devo svolgere il servizio con la Dottoressa Camilloni, dopo, nella pausa, vado al supermercato

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : va bene Giorgia  grazie  e ora, vado a prendermi un meritato caffè

(escono entrambe di scena)

SCENA 3

GIORGIA CARRO – Dottor GENNARO CAMILLONI

( rientra in scena l’infermiera abbastanza concitata)

GIORGIA CARRO: dottore … dottore … io sono pronta!

( non vede nessuno)

Chissà dov’è? ma con  tutte i dottori di questa clinica, proprio con questo “ melenso “ dovevo finire

( entra il dottore Camilloni)

Dottor GENNARO CAMILLONI : guarda che ho sentito! Non sono sorda!

GIORGIA CARRO: volevo dire che finalmente sono capitata con il migliore dottore della clinica

Dottor GENNARO CAMILLONI : con il  più preparato sicuramente (sbadiglia)

GIORGIA CARRO: dottore è stanco?

Dottor GENNARO CAMILLONI: stanco io?ma scherziamo: sono in piena forma ( sbadiglia) sei pronta?…

GIORGIA CARRO: sì dottore

Dottor GENNARO CAMILLONI : brava Giorgia, adesso cerchiamo di fare ordine

( l’infermiera cerca di riordinare )

Dottor GENNARO CAMILLONI : dai dai … cerca di fare in fretta !

GIORGIA CARRO: calma, si lavora con calma

Dottor GENNARO CAMILLONI : dicevo così per dire!

GIORGIA CARRO: ok! vado a distribuire i numeri.   Come li distribuisco?

Dottor GENNARO CAMILLONI : fai  come ti pare, ma alla svelta…

GIORGIA CARRO: allora faccio a piacere…

Dottor GENNARO CAMILLONI : come a piacere?  Giorgia devi operare con criterio e professionalità e senza favoritismi

GIORGIA CARRO: ( tra se e se) questo uomo è un esaltato!

SCENA 4

GIORGIA CARRO e pazienti ( sala d’aspetto)

( Giorgia nella scena attigua )

GIORGIA CARRO: ( scena attigua ) chi vuole il 2?

 ( UN PAZIENTE) : io, io

 GIORGIA CARRO: chi vuole il 3?

( UNA PAZIENTE): per me per me

GIORGIA CARRO: e da piazzare, ho un numero 1 , ma per un questo  voglio sessanta Euro

(UNA PAZIENTE ): lo prendo io ma è una vera speculazione ( dà i soldi all’infermiera)

GIORGIA CARRO: purtroppo sono i prezzi del mercato

Adesso fate i bravi, rimanete calmi ai vostri posti che  sarete chiamati tutti, ma prima le urgenze

SCENA 5

GIORGIA CARRO - Dottor GENNARO CAMILLONI

(rientra in scena… il dottore è seduto alla scrivania )

GIORGIA CARRO: dottore!

Dottor GENNARO CAMILLONI :  come? Dove sono? Cosa c’è? Calma!

GIORGIA CARRO: le visite!

Dottor GENNARO CAMILLONI : quali visite? A sì le visite:   avanti il primo

GIORGIA CARRO: avanti il primo!

( voce fuori campo) E chi è il primo?

(Giorgia si rivolge al dottore)

GIORGIA CARRO: ( perplessa) chi è il primo?

 Dottor GENNARO CAMILLONI : non so! sei tu che hai dato  i numeri!

SCENA 6

GIORGIA CARRO e pazienti ( sala d’aspetto)

( Giorgia si avvicina alla scena attigua)

GIORGIA CARRO: allora facciamo, il numero …

FABIANA CAMPIELLO: sono io la prima! Sono io !

GIORGIA CARRO:  silenzio chiedo al dottore

(il dottore risponde dalla scena attigua )

Dottor GENNARO CAMILLONI :  non so niente, non sono io che ho dato i numeri

SILVIA BARILARI : io ho il 2

ALFREDO ANTONINO: io il 3

ELIA MARTINI: io il 4

SCENA 7

GIORGIA CARRO – Dottor GENNARO CAMILLONI – FABIANA CAMPELLO –

EGIDIO COMELLI

Dottor GENNARO CAMILLONI : ( sente i numeri e controlla la schedina del super enalotto)

Peccato non  è uscito neppure un numero

GIORGIA CARRO:  ( ritornato in scena) ma dottore non sono i numeri della schedina ma i pazienti

Dottor GENNARO CAMILLONI : (bleffa)  lo sapevo, ma volevo vedere  se tu eri attenta

( si sente un’ambulanza)

Un’emergenza … un’ emergenza … ( rivolto al pubblico) l’emergenza ha la precedenza!

( arriva Egidio,  con una paziente sulle spalle )

Dottor GENNARO CAMILLONI : che cos’ha?

EGIDIO COMELLI :  ( con una paziente o una bambola gonfiabile sulle spalle) non so! Ho sentito che si lamentava e l’ho portata qui!  

GIORGIA CARRO:  ma senza barella?

EGIDIO COMELLI:  sulle barelle ci riposano gli infermieri

Dottor GENNARO CAMILLONI : capisco! Anzi non capisco! ( alterato) bella roba, lei vede una che si lamenta e la porta da me: ma come si permette? E poi con tutti gli ospedali che ci sono nella zona proprio da me? Non si permetta più! Altrimenti scrivo al ministro, al senatore, al deputato , al presidente della repubblica … chiaro? la riporti via!

EGIDIO COMELLI:  non posso mi ha dato anche la mancia …

Dottor GENNARO CAMILLONI : la porti via, non la voglio neppure vedere

EGIDIO COMELLI:  va bene, vado la porto via … ma non si agiti

GIORGIA CARRO: avanti il prossimo con il numero!

Dottor GENNARO CAMILLONI :  Giorgia qui ci penso io intanto tu vai a cercare la dottoressa Sanguinetti, mi sembra molto  lungo il suo caffè!

GIORGIA CARRO:  sì dottore vado!

(Giorgia ed Egidio escono di scena)

Dottor GENNARO CAMILLONI : intanto lei signora si sieda, io vado a prepararmi

(entra la paziente si siede, il dottore esce di  scena e rientra con mascherina e guanti in lattice,  tanto che nel vederlo la paziente ha un leggero sussulto)

Dottor GENNARO CAMILLONI : signora non si spaventi, un attimo e sono da lei

(la paziente rimane seduta, il dottore esce di scena : intanto si sente il rumore di stoviglie lavate a mano)

(il dottore rientra in scena con le stoviglie appena lavate e le mette sulla scrivania)

Dottor GENNARO CAMILLONI: (alla paziente) cara signora, ma lo sa che questi detersivi rovinano e screpolano le mani?

(fa vedere il detersivo alla paziente)

Signora: prego il suo nome ?

LA PAZIENTE  : Fabiana Campello

Dottor GENNARO CAMILLONI : io sono il dottor GENNARO Camilloni,  specialista in malattie assortite.  Mi dica, in che cosa posso esserle utile?

FABIANA CAMPELLO: ( si lamenta) sono venuta da lei perché tutti mi dicono che ho dei problemi mentali ma non è vero,  ho solo un problema, ho un dolore qui sulla capitale ( segna la testa)

Dottor GENNARO CAMILLONI : lei signora è fortunata perché vede ………… ( si alza dalla scrivania)

FABIANA CAMPELLO: si la vedo!

Dottor GENNARO CAMILLONI:  infatti gli amici si vedono nei momenti del dolore!

FABIANA CAMPELLO: allora mi posso  fidare?

Dottor GENNARO CAMILLONI:  con me lei è in buone mani! Signora che professione svolge?

FABIANA CAMPELLO: un pochino di tutto:  sono una donna creativa

Dottor GENNARO CAMILLONI:  e in che cosa consiste la sua fervente creatività, mi faccia un esempio?

FABIANA CAMPELLO: ieri, per esempio, all’obitorio sono riuscita a parlare con un morto

Dottor GENNARO CAMILLONI:  stia calma signora, stia calma …..

FABIANA CAMPELLO: ma io sono calmissima, ora le racconto:

Ieri pomeriggio, sono andata a farmi un giro all’obitorio

Dottor GENNARO CAMILLONI:  ma signora, non poteva andare al parco a farsi un giro invece che all’obitorio?

FABIANA CAMPELLO: scusi, ma  se andavo al parco non potevo fare l’esperimento!

Dottor GENNARO CAMILLONI:  anche questo è vero, ora continui a raccontare

FABIANA CAMPELLO: all’obitorio, proprio al centro della camera c’era un barone

Dottor GENNARO CAMILLONI:  il defunto era una persona altolocata dunque un patrizio?

FABIANA CAMPELLO: no,  patrizio non c’era,  c’era invece  un barone

Dottor GENNARO CAMILLONI:  appunto un defunto titolato?

FABIANA CAMPELLO: no titoli non ne aveva, c’era solo una bara grossa, ovvero   un barone

Dottor GENNARO CAMILLONI:  allora dica grossa bara e non barone

FABIANA CAMPELLO: sì, in effetti volevo dire grossa bara e dentro la grossa bara c’era un salmone

Dottor GENNARO CAMILLONI:  un pesce?

FABIANA CAMPELLO: no, non un pesce. In genere dentro una bara c’è una salma e dentro  un barone c’è un salmone. Ed è allora che ho sperimentato con successo la mia invenzione; ho gettato un pochino della mia speciale polverina al morto, e lei non ci crederà ma dopo cinque minuti ho finalmente cominciato a parlare con il defunto,  e proprio a tu per tu

Dottor GENNARO CAMILLONI: ( stupito) proprio a tu per tu? Ma non può essere vero: signora, stia calma e si rilassi : adesso chiamo una specialista !

FABIANA CAMPELLO: no signora le assicuro che io ho parlato effettivamente con il morto e per più di due ore e lui ascoltava , ascoltava … ascoltava … e io parlavo , parlavo sempre più forte

Dottor GENNARO CAMILLONI:  ( preoccupato) ma è sicura? lei si sente bene? mi sta dicendo che  ha parlato per più di dieci minuti con un morto? e lui … cosa diceva?

FABIANA CAMPELLO: ( a voce alta ) lui zitto, ero solo io che parlavo!

( il dottore si alza di scatto e guarda negli occhi la paziente)

FABIANA CAMPELLO: perché mi guarda così? adesso non si può parlare neppure con i morti?

Dottor GENNARO CAMILLONI:  cosa sta dicendo? ma non è possibile e adesso stia calma che la devo visitare!

( tocca la testa alla paziente )

FABIANA CAMPELLO: ah, le piacciono i miei capelli? secondo lei se me li taglio starei meglio?

Dottor GENNARO CAMILLONI:  faccia silenzio!

( il dottore stringe la testa alla paziente e dopo con le nocche bussa sulla calotta cranica)

FABIANA CAMPELLO: è inutile che picchia tanto il melone non è maturo!

Dottor GENNARO CAMILLONI:  silenzio mi faccia lavorare!

FABIANA CAMPELLO: ma la mia testa non è un melone

Dottoressa GENNARO CAMILLONI:  cerchi di non essere ironica con le persone che stanno lavorando

( continua a bussare sulla calotta cranica )

( rumore fuori campo) Toc

FABIANA CAMPELLO: avanti!

Dottor GENNARO CAMILLONI:  avanti che cosa?

FABIANA CAMPELLO: ho sentito  bussare

Dottor GENNARO CAMILLONI:  ha sentito bussare?

( continua a bussare sulla calotta cranica )

( rumore fuori campo) Toc

FABIANA CAMPELLO: ha sentito il toc? … allora avanti !

Dottor GENNARO CAMILLONI: sì,  ho sentito anch’io!

( continua a bussare sulla calotta cranica )

( rumore fuori campo) Toc

FABIANA CAMPELLO: adesso si sente meglio, avanti !

Dottor GENNARO CAMILLONI: lei stia calma, ho sentito, ora vado ad aprire

( il dottore esce di scena e va ad aprire , non vede nessuno e ritorna in scena )

Non c’è nessuno oppure se ne sono già andati

Adesso silenzio che continuo la visita

Dottor GENNARO CAMILLONI: ( tocca le spalle alla paziente) sente dei dolori?

FABIANA CAMPELLO: no

( il dottore torce il braccio alla paziente)

Dottor GENNARO CAMILLONI: sente dei dolori?

FABIANA CAMPELLO: sì,  e se fa così mi spacca un braccio

Dottor GENNARO CAMILLONI: lei cammina? e  come cammina?

FABIANA CAMPELLO: cammino con i piedi

Dottor GENNARO CAMILLONI: ovvio, e lei quando dorme?

FABIANA CAMPELLO: dormo

Dottor GENNARO CAMILLONI: spero, con gli occhi chiusi

FABIANA CAMPELLO: sì,  ma  a volte dormo anche con gli occhi aperti

Dottor GENNARO CAMILLONI: e quando dorme con gli occhi aperti?

FABIANA CAMPELLO: quando devo stare attenta alle telefonate, perché guardo  il telefono  mentre squilla … così sono sempre pronta

Dottor GENNARO CAMILLONI: bene … bene … mi dica lei ha qualche complesso?

FABIANA CAMPELLO: una volta ho provato a suonare la chitarra ma poi ho smesso

Dottor GENNARO CAMILLONI: ma io ho detto complessi pizzichi,  non complessi musicali!

FABIANA CAMPELLO: ma la chitarra non è un  pizzicare le corde?

Dottor GENNARO CAMILLONI: devo stare  calmo,  devo finire di visitarla

( visita la schiena alla paziente)

Respiri !

(la paziente respira)

Smetta di respirare

( la paziente esegue)

Ora trattenga il respiro

( la paziente trattiene il respiro)

Trattenga il respiro

( la paziente trattiene il  respiro)

Trattenga il respiro

( la paziente trattiene il  respiro)

( la paziente si accascia sulla poltroncina)

Dottor GENNARO CAMILLONI: adesso respiri

( nessuna risposta)

Adesso respiri

( nessuna risposta)

( Dottor GENNARO CAMILLONI: adesso respiri

( nessuna risposta)

( campane suonano il rintocco funebre)

Infermiera … porti fuori la paziente e avvisi le pompe funebri … e adesso mi prendo una pausa caffè

( campane suonano il rintocco funebre)

Entra Egidio Comelli che mette la defunta in una sedia a rotelle e la porta fuori nella sala d’attesa

SCENA 8

FABIANA CAMPELLO - FAUSTO  TARTARINI – SILVIA BARILARI- ALFREDO ANTONINI - ELIA MARTINI,  ADDETTO ALLE POMPE FUNEBRI

( vedono  la paziente morta  e commentano)

FAUSTO TARTARINI: sembra che dorma !

SILVIA BARILARI: probabilmente le hanno fatto una anestesia

ELIA MARTINI: sta solo dormendo

ALFREDO ANTONINI: sì anche per me sta dormendo, però non mi sembra abbia una brutta cera

ELIA MARTINI: per male o bene che stia, non  si sentirà mai male quanto mi sento io !

SILVIA BARILARI: e cosa si sente?

ELIA MARTINI: (mima)   ho un dolore che parte dalla parte destra del polso e continua, continua fino alla spalla, poi va al collo  ma non contento gira tre volte dentro la testa poi si ferma come un treno e li aspetta la coincidenza con un altro dolore che parte dalla coscia destra arriva fino alla schiena per poi ricongiungersi su al collo, io sono grave per questo ho prenotato un intervento con la dottoressa Sanguinetti

SILVIA BARILARI: ( si alza e si siede mimando) io ho i dolori che  girano intorno allo stomaco, che fanno avanti e indietro, come fossero in un circuito, mi sento molto più male io …  ho dolori in tutto il corpo e non si fermano per cui sono più ammalata io ( ad Alfredo Antonini)

secondo lei chi è più ammalato?

ALFREDO ANTONINI: secondo il mio modesto  parere e non essendo un medico il più grave è lui

( indica un punto verso il pubblico)

FAUSTO TARTARINI: ma signor Alfredo, chi sta indicando, lì non c’è nessuno !

ALFREDO ANTONINI: si è vero ed ha ragione per questo le voglio stringere la mano

( stringe la mano ingessata del Tartarini, il quale si lamenta disperatamente)

SILVIA BARILARI: la smetta di lamentarsi, non vede che disturba!

FAUSTO TARTARINI: scusate, scusate: ma io sento dolore

ELIA MARTINI: adesso siamo arrivati al  colmo: sente dolore anche lei ?

( Fausto si siede e rimane in silenzio)

SILVIA BARILARI: chiediamo alla signora Fabiana

FAUSTO TARTARINI: si chiedete a lei che è meglio!

ELIA MARTINI: si svegli , signora Fabiana si svegli|

( Fabiana non risponde)

ELIA MARTINI: (mima)  la signora se la gode, lei dorme profondamente

 (entra l’addetto alle pompe funebri, si avvicina alla defunta per prenderle le misure; ma lei improvvisamente si alza ed esce di scena : il “ becchino” deluso allora  con la bara sulle spalle passa dalla sala d’aspetto e entra nello studio medico ed esce di scena)

SCENA 9

Dottoressa CARLA SANGUINETTI – GIORGIA CARRO

 (entra Giorgia Carro con la spesa)

GIORGIA CARRO: ecco la spesa, ho fatto presto, sapesse dottoressa che stress:… la fila alla cassa del supermercato …….

Dottoressa CARLA SANGUINETTI: (alterata) grazie Giorgia mettila lì.

GIORGIA CARRO: io non metto lì niente

Dottoressa CARLA SANGUINETTI: (alterata) perché? Cosa c’è che non va adesso?

GIORGIA CARRO: per fischiare … pagare fischietto!

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  (alterata) sempre con questi detti che non si capiscono!

GIORGIA CARRO: dottoressa  volevo dire che ho anticipato io i soldi!

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  (alterata) ho capito, ho capito …ma quanto hai speso, voglio vedere lo scontrino

GIORGIA CARRO: ( passa lo scontrino) ecco ! ma non vorrai per caso lo sconto?

(il dottore lo esamina)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  (alterata) 79 Euro? ma è una pazzia!

GIORGIA CARRO: i prezzi sono lievitati

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  79 Euro? il costo mi sembra eccessivo

GIORGIA CARRO: se vuoi può controllare tutte le voci!

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   (alterata) controllo con calma, dopo, ecco 80 Euro voglio il resto

GIORGIA CARRO:  guarda che non sono 79 Euro, ma sono 20 di più

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   perché?

GIORGIA CARRO: bocca cucita non parla!

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   (alterata) usuraia !

( dà i 100 Euro a Giorgia  )

SCENA 10

Dottoressa CARLA SANGUINETTI – GIORGIA CARRO- FAUSTO  TARTARINI – SILVIA BARILARI

( la dottoressa si siede alla scrivania, poi si alza e va fuori scena,l’infermiera riordina lo  studio,  nel frattempo entra un paziente non atteso)

GIORGIA CARRO:  desidera?

( entra un paziente con il braccio ingessato)

FAUSTO  TARTARINI: io signora vorrei parlare con un medico, perché sono stato ingessato  ma il braccio mi fa sempre più male

GIORGIA CARRO:  lei dunque è un’urgenza?   si segga : il medico dovrebbe venire da un momento all’altro!

(entra la dottoressa)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : Giorgia  ( vede il paziente con il  braccio ingessato) novità?

GIORGIA CARRO:  Dottoressa questo signore è stato ingessato da poco ed ha ancora dolori  forti

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : vediamo… vediamo ( al paziente) Mi dica cosa si  sente?

FAUSTO  TARTARINI: sono stato operato ed ingessato alcuni giorni fa,  ma ho  dolori allucinanti

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  ( vede l’ingessatura)  (lo tocca) sente male?

FAUSTO  TARTARINI: sì

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :   ( lo tocca) sente male?

FAUSTO  TARTARINI: sì

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :   a me sembra tutto a posto e il dolore,  anche il dolore  sembra normale

FAUSTO  TARTARINI: volevo dirle che dovevo essere operato al braccio sinistro, ma la sua collega mi ha operato al braccio destro: la dottoressa che mi ha preso in cura è …

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :   non lo voglio neppure sapere , lei non si preoccupi perché  è in buone mani, se la mia collega ha deciso di operarla al braccio destro avrà avuto le sue buone ragioni e l’avrà fatto sicuramente per in suo bene

FAUSTO  TARTARINI:  ma è il braccio sbagliato!

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :   (alterata) questo è quello che dice lei , ma non si  vergogna : adesso ne vuole sapere più di un medico, ed ora si sieda ,  altrimenti vada ad aspettare la sua dottoressa in sala d’aspetto

FAUSTO  TARTARINI:   va bene  allora mi siedo lì ( si siede)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :   ( all’infermiera ) Giorgia puoi andare dal paziente numero trentuno,  la sua iniezione è pronta così può essere dimesso

GIORGIA CARRO:   sì dottoressa vado subito !

( L’infermiera esce di scena)

( la dottoressa si siede alla scrivania )

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :   ( ad alta voce) avanti il prossimo paziente !

( entra una signora strana, molto  esagitata : entra di corsa)

SILVIA BARILARI: ( esuberante ) buongiorno! Buonasera ! Buonanotte !

( tocca la mano alla dottoressa e al paziente seduto che urla per il dolore)

SILVIA BARILARI: ( al paziente che urla di dolore) ma lei che cosa ha da lamentarsi? io educatamente le ho stretto la mano e lei non solo non ringrazia ma grida come uno spiritato, ma non si vergogna?

Ma io voglio essere anche troppo educata e le stringo  la mano un’altra volta

FAUSTO  TARTARINI:   no, per favore no!

SILVIA BARILARI: e io gliela stringo lo stesso perché   sono una donna che non porta rancore

( stringe la mano al paziente ingessato, ma lui continua a gridare e lamentarsi tanto da uscire dall’ambulatorio e andare a sedersi in sala d’aspetto)

SILVIA BARILARI: ma guarda che maleducato che è quest’uomo, tu ti fai vedere rispettosa e guarda che comportamento … è proprio vero che il mondo sta andando alla rovescia

(alla dottoressa)

Lei è la dottoressa?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :   sì sono io la dottoressa, ma scusi, non ha visto che il signore ha il braccio rotto?

SILVIA BARILARI: e allora cosa aspettate a ripararlo?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : la mia collega l’ha aggiustato , presto il signore tornerà più in forma di prima

( alla paziente)

Lei signora come si sente?

SILVIA BARILARI: bene !

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : allora se si sente bene ( indica l’uscita) prego lasci questo studio e faccia entrare un altro paziente !

SILVIA BARILARI: ma io dottoressa sono molto ammalata e per questo motivo che sono venuta

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : allora si sieda che la visito

 ( la paziente si siede)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : io cara signora sono una dottoressa specializzata in otorino laringoiatra

SILVIA BARILARI: (da la mano alla dottoressa) piacere signora Ottorina, posso chiamarla Rina

Dottoressa CARLA SANGUINETTI: signora, io non mi chiamo Rina ma sono una otorina

SILVIA BARILARI: lei ha una ottantina d’anni non si direbbe, sa signora che li porta proprio bene

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  io non ho ottant’anni … adesso stia calma

SILVIA BARILARI: ma lei visita con le mani?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  cerchi di fare silenzio, e adesso stia ferma : per forza visito con le mani

SILVIA BARILARI: ma ha le mani  pulite? sa sono apprensiva

( fuori scena si sente un uomo lamentarsi)

( la paziente a sua volta si lamenta)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  che cosa si sente , mi dica?

SILVIA BARILARI: cos’era quel lamento?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  niente è un paziente che deve essere operato ma non si vuole addormentare , ma poi con le buone o con le cattive si addormenta

( si sente un colpo di martello e poi il silenzio) visto ora si è addormentato

Allora  mi dica che male ha?

SILVIA BARILARI: ( mima) ho un dolore che mi prende qua e là e poi mi ritorna qua , fino a fermarsi là

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  che sintomi ha signora?

SILVIA BARILARI: che sincopi ho? Non capisco!

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  ho detto : lei che sintomi ha ? non sincopi

(la paziente cerca nella borsetta e nelle sue tasche)

LA PAZIENTE: me li ha dati lei ? Se me li  ha dati, devo averli per forza !

( si alza e cerca )

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  che cosa sta cercando?

SILVIA BARILARI: i sincopi !

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  adesso basta altrimenti  me ne vado !

SILVIA BARILARI: va bene, basta saperlo : ma non si agiti per una cosa da niente

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  adesso si segga e mi dica

SILVIA BARILARI: cosa devo dire?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  mi deve dire di cosa soffre, sente dolori  allo  stomaco?

SILVIA BARILARI: quando sono a digiuno ho forti dolori di stomaco

Dottoressa CARLA SANGUINETTI :  ( la dottoressa visita lo stomaco della paziente ) sente male?

SILVIA BARILARI: allo stomaco?

( la dottoressa da un colpo allo stomaco)

(e la paziente da uno schiaffo al dottore)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : ( alterata) ma come si permette, ha dato uno schiaffo ad un medico?

SILVIA BARILARI: ma mi ha fatto male !

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : per forza lei ha aria, bisogna toglierla e al più presto!

SILVIA BARILARI: e come è entrata?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : non so, forse mangiando

SILVIA BARILARI: io non ho mangiato niente

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : potrebbe trattarsi di un blocco renale

SILVIA BARILARI: lo sapevo  che ieri sera non dovevo mangiare il broccolo romano

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : ma cosa c’entra il broccolo romano? lei si sta prendendo gioco di me la smetta !

SILVIA BARILARI: io, non mi permetterei mai

(pausa)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : Ora cerchiamo di vedere l’esofago

SILVIA BARILARI:  Il sarcofago? e cosa sarà mai questo sarcofago?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : ( ad alta voce) ho detto esofago! Esofago capito?

SILVIA BARILARI:  non  ho capito, ma mi adeguo

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : adesso apra la bocca e faccia ahhhhh

 ( la paziente apre la bocca)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : ( sconvolta )  ma che alito fetente, che cosa ha mangiato?

SILVIA BARILARI:  niente

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : impossibile

SILVIA BARILARI:  ho mangiato solo uno spicchio d’aglio

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : ma lei deve averne mangiato una testa intera,

adesso apra la bocca

SILVIA BARILARI:  (apre la bocca) ahhhhh!

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : adesso misuriamo la febbre, prenda il termometro e se lo metta in bocca

SILVIA BARILARI: buono ( si mette il termometro in bocca e lo mangia)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : (sconvolta) ma è pazza? si è mangiato il termometro

SILVIA BARILARI:  ( appena mangiato il termometro) squisito, ce ne sono altri?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : (sconvolta) ma il mercurio è veleno

SILVIA BARILARI:  a dire la verità sapeva di fragola

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : ( preoccupata) adesso stia calma, vado a prendere uno strumento per fare in modo che lei guarisca , mi  aspetti

( la dottoressa esce di scena)

SILVIA BARILARI: (perplessa) chissà  che cosa avrò fatto di male? comunque aspetto!

(entra la dottoressa con un soffietto da camino)

SILVIA BARILARI: (perplessa) e questo cos’è ?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : adesso  collabori, le devo fare un clistere  per eliminare l’infezione

SILVIA BARILARI: (perplessa) ma lei è pazza!

( la paziente si alza di scatto  e corre per la scena inseguita dalla dottoressa)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : si fermi, lo sto facendo per il suo bene

SILVIA BARILARI: quel coso lì lo usi per lei  io me ne vado

( fugge fuori dalla scena , inseguita dalla dottoressa con il soffietto in mano)

SCENA 11

SARA  COSTELLO- FAUSTO  TARTARINI – SILVIA BARILARI- ALFREDO ANTONINI - ELIA MARTINI

( Silvia entra sconvolta  e commentano)

SILVIA BARILARI: aiuto, fatemi sedere: fatemi sedere che spavento! Che spavento!

ALFREDO ANTONINI: cosa è successo li dentro?

SILVIA BARILARI: una cosa indescrivibile, non mi vengono neppure le parole

ELIA MARTINI: dica qualcosa noi siamo preoccupati

SILVIA BARILARI: una cosa mai vista!

TUTTI (tutti in unisono ) una cosa mai vista! Racconti cosa è successo dentro quella stanza

SILVIA BARILARI: una cosa mai vista , indescrivibile !

ELIA MARTINI: ma dove va ! racconti ! Ormai è andata …

( Silvia esce di scena)

ELIA MARTINI: sono preoccupato e tra poco  devo entrare !

( in quel momento entra una donna eccentrica , svampita  in stato interessante e con una borsa grande )

 SARA  COSTELLO: buona sera, buona sera buona sera a tutti

ALFREDO ANTONINI: ( la nota) signora la prego si accomodi: lei è in stato interessante si  metta seduta

ELIA MARTINI: ed io la faccio entrare al mio posto: lei sa che nel suo stato ha diritto di precedenza

SILVIA BARILARI: di quanto tempo è signora ?

SARA  COSTELLO: ( sorpresa) io non so faccia lei?

ALFREDO ANTONINI:  come faccia lei? Che risposta è ?

SARA  COSTELLO: ( confusa ) come che risposta è ? E’ una risposta !

ALFREDO ANTONINI: ognuno può rispondere quello che vuole, ma un briciolo di educazione non guasta

FAUSTO TARTARINI: ma la lasci stare, non vede, che è in stato interessante !

ALFREDO ANTONINI: va bene, non metto lingua : anzi me ne vado in bagno

( Alfredo esce di scena)

SARA  COSTELLO: lei mi vede interessante? Permette il mio nome è Sara!

( stringe la mano destra ingessata a Fausto che grida dal dolore e si rifugia in un angolo della scena)

FAUSTO TARTARINI: ma lei è pazza? Lei è pazza!

SARA  COSTELLO: e lei è di una maleducazione incredibile, non si rifiuta una stretta di mano!

FAUSTO TARTARINI: io sento male!

SARA  COSTELLO: se siamo qua, tutti sentiamo male!

FAUSTO TARTARINI: ma questo è troppo!

( Fausto esce di scena)

SARA  COSTELLO: ( verso Elia Martini)  sbaglio o noi ci conosciamo?

ELIA MARTINI: sì mi sembra di conoscerla

SARA  COSTELLO:, abita sempre nel solito posto?

ELIA MARTINI: no, mi sono spostato di quattrocento metri, e lei abita nel solito posto?

SARA  COSTELLO: Sì.  E lei fa sempre il solito lavoro?

ELIA MARTINI: sì il solito … proprio il solito e lei?

SARA  COSTELLO: anch’io il solito, in effetti non ho mai fatto  niente

ELIA MARTINI: niente, niente proprio niente?

SARA  COSTELLO: sì sempre il  solito

ELIA MARTINI: certo che il solito è il solito,  talmente solito che poi uno si annoia

SARA  COSTELLO: io sono qui perché Erminio si sente male

ELIA MARTINI: sempre il solito  Erminio?

SARA  COSTELLO: sì  il solito Erminio

ELIA MARTINI: ma lei è la signora Loretta quella di Torenco?

SARA  COSTELLO: ma lei non è Marco di Tivegna?

ELIA MARTINI: no! Io sono Elia e lei chi è?

SARA  COSTELLO:  io sono Sara e allora penso proprio che noi non ci siamo mai conosciuti

ELIA MARTINI: penso anch’io !

SARA  COSTELLO: allora mi sono sbagliata

ELIA MARTINI: anch’io signora

SARA  COSTELLO: e pensare che mi sono fatta anche il nodo al fazzoletto

ELIA MARTINI: per ricordarsi che cosa?

SARA  COSTELLO: appunto per ricordarmi che mi devo ricordare di una cosa, che ora non ricordo più

( intanto si siede)

( si sente il canto di un gallo)

SARA  COSTELLO: ah  si Erminio, il mio galletto

( tira fuori il gallo dalla borsa e gli parla )

Bello il mio galletto, adesso ti porto dal dottore perché ne hai tanto bisogno

ELIA MARTINI: come ne ha bisogno?

SARA  COSTELLO: si il mio povero Erminio, perde le piume e poi non guarda più neppure le galline

( pilo… pilo … pilo)

ELIA MARTINI: ( ripete) pilo … pilo … pilo  …

SARA  COSTELLO:  ( alterata) ma cosa fa?  prende in giro il  mio galletto? Ma lo sa che si potrebbe offendere? e mi potrei offendere anche io …

GIORGIA CARRO: ( alterata)  signora non si deve offendere, né alterarsi troppo … perché deve pensare al bambino che è dentro di lei: a proposito, è maschio o femmina?

SARA  COSTELLO:  ma che bambino? ( si toglie il cuscino dalla pancia) non sono incinta, ho portato il cuscino solo per sedermi comoda in sala d’aspetto!

( si siede)

( il gallo canta, entra Giorgia Carro alterata)

GIORGIA CARRO: ( alterata) ho sentito cantare un gallo

SARA  COSTELLO:  un gallo?  sicuramente si sbaglia

GIORGIA CARRO: ( alterata) io ho sentito cantare un gallo ( ad Elia) E lei, ha sentito cantare un gallo?

ELIA MARTINI: (omertoso) io , no ! Mai sentito e poi ( ride) non siamo in un pollaio!

SARA  COSTELLO:  vuole dire che Erminio è un animale?

GIORGIA CARRO: ( alterata)  signora non so di che cosa parla! E le dirò che non conosco neppure questo signor Erminio !

( il gallo canta di nuovo)

 GIORGIA CARRO: ( alterata) avete sentito anche voi cantare un gallo?

SARA  COSTELLO:  un gallo? ma lei signora ha dei problemi, io non ho sentito assolutamente niente

GIORGIA CARRO: ( alterata) e lei ha sentito qualcosa?

ELIA MARTINI: (omertoso) io non ho sentito proprio niente, per me non c’è nessun gallo e non essendoci un gallo,  nessun gallo può avere cantato

GIORGIA CARRO: ( alterata) ma non è possibile io ho sentito un gallo cantare

SARA  COSTELLO:  signora non c’è nessun gallo quindi nessun canto

GIORGIA CARRO: ( alterata) ma ho sentito!

( il gallo canta di nuovo)

GIORGIA CARRO: ( alterata) adesso l’ ho sentito ancora più forte, e veniva da qui  ( indica Sara)

SARA  COSTELLO:  (ironica) da me? Ora io sarei  un gallo? questa poi!

ELIA MARTINI: (omertoso) la signora, non è un gallo: si vede chiaramente!

SARA  COSTELLO:  quando il gallo canta tre volte …….

GIORGIA CARRO: ( confusa) allora è vero che ha cantato tre volte ?

SARA  COSTELLO:  no, era solo un detto famoso

GIORGIA CARRO: ( confusa) ma il gallo ha cantato davvero!

SARA  COSTELLO:  non esiste nessun gallo

GIORGIA CARRO: ( confusa) allora dovrò farmi vedere ?

ELIA MARTINI: (omertoso) sì signora si faccia vedere da un bravo dottore!

GIORGIA CARRO: ( confusa)  insomma cercavo il signor Antonini che deve entrare in visita

( entra Antonini)

ALFREDO ANTONINI: sono io Alfredo Antonini, allora devo proprio entrare ?

GIORGIA CARRO: sì, entri fiducioso, la dottoressa Occhipinti l’aspetta

ALFREDO ANTONINI: ( guardando dentro la borsa di Sara) ma guarda , c’è un gallo dentro la borsa,  un gallo vivo

( nel sentire questo Giorgia si altera)

GIORGIA CARRO: allora era vero che c’era un gallo nascosto da qualche parte, mi faccia vedere?

SARA  COSTELLO:  io non le faccio vedere proprio niente: il mio Erminio si sente male e deve essere curato

( Elia si defila dalla discussione)

GIORGIA CARRO:  porti subito via quell’animale da questo studio medico!

SARA  COSTELLO:  ma il mio Erminio deve essere curato!

GIORGIA CARRO:  allora lo porti da un veterinario e non da noi

SARA  COSTELLO:  ma allora questo non è lo studio di un veterinario?

GIORGIA CARRO:  lei ha sbagliato: il veterinario si trova nella  porta accanto

SARA  COSTELLO:   mi scusi, però se lo curano in questo studio è meglio

GIORGIA CARRO:  se ne vada!

SARA  COSTELLO:  va bene vado ma non alzi la voce. ( al gallo) Erminio andiamo via da questo posto pieno di animali , e andiamo da un medico vero che ti potrà finalmente curare

(il gallo canta)

( Sara e il gallo escono di scena)

ALFREDO ANTONINI: (ironico ) il gallo canta

GIORGIA CARRO:  ( ad Alfredo) e lei cosa fa? entri in ambulatorio che la stanno aspettando!

SCENA 12

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI  –  ALFREDO ANTONINI

( la dottoressa si siede alla scrivania )

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: Ora entri il prossimo paziente

( entra il paziente si avvicina all’appendiabito e stringe la mano alla giacca appesa)

( il dottore si alza e fa dei cenni con le mani)

ALFREDO  ANTONINI  : buona sera io sono venuto per la visita oculistica

( il dottore si alza e fa dei cenni con le mani)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : mi scusi chi sono io ?

ALFREDO  ANTONINI :  una vigilessa

( sempre rivolgendosi al manichino scambiato per la dottoressa)

Mi scusi dottoressa c’è un vigile urbano che mi sta facendo dei segnali strani, eppure mi sembra di aver parcheggiato  bene

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : signore, io non sono un vigile urbano,  sono  una dottoressa, anzi la dottoressa con la quale ha prenotato la visita

ALFREDO  ANTONINI : ho capito, lei è una dottoressa che fa come secondo lavoro la vigilessa

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : signore, io non sono una vigilessa,   sono un dottore vero, e lei stava parlando con l’attaccapanni …

ALFREDO  ANTONINI : mi scusi signora ,  mi  sono sbagliato, l’avevo scambiata per la dottoressa

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : signore, ma come lo devo  dire, in arabo, che sono io la dottoressa, venga e si sieda!

ALFREDO  ANTONINI : ma lei è una dottoressa araba? allora ho sbagliato mi scusi me ne vado

( fa l’atto di andarsene ma viene trattenuto dalla dottoressa)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI :  ma dove va? è solo un modo di dire , venga fiducioso sono qui per visitarla ,  si sieda

(il paziente va a sedersi e si va a sedere al posto del dottoressa)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI :  ma dove si è seduto? si tolga da lì,  lei è il paziente non il medico!

ALFREDO  ANTONINI : ah  pazienza non ne ho più,  sono tre ore che aspetto in sala d’attesa

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : adesso si alzi

ALFREDO  ANTONINI :  ( si alza e saluta l’attaccapanni ) va bene allora vado, arrivederci  (saluta prendendo la manica del vestito appeso all’attaccapanni)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : signore per favore si sieda in questa sedia che la devo visitare

ALFREDO  ANTONINI : quale?

( il dottore prende la mano al paziente e lo fa sedere )

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI :  qui

( il paziente si siede)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI :  mi vede ?

(il paziente guarda da un’altra parte)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : io sono qua, mi  vede ?

ALFREDO  ANTONINI : no, se lei si volta sempre?

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : ( facendo segno con le mani) mi vede, adesso mi vede ?

ALFREDO  ANTONINI : si adesso la vedo, anche troppo bene

 Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : ora mi vede e mi sente ?

ALFREDO  ANTONINI : sì  la vedo e la sento

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI :  sono la dottoressa  Tamara Occhipinti e mi occupo della vista,  e lei chi è ?

ALFREDO  ANTONINI :  sono Alfredo Antonini

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : allora signor Antonini chi l’ha indirizzata nel mio studio?

ALFREDO  ANTONINI : la strada, c’è scritto Via indipendenza numero 25

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : comunque ha fatto bene a venire a farsi visitare, perché lei ne ha veramente bisogno

ALFREDO  ANTONINI : io non ne ho bisogno, ci vedo benissimo: è mia moglie che mi stressa continuamente dicendomi: Alfredo vai dal dottore, vai  dal dottore perché tu hai bisogno di occhiali

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : sua moglie non ha torto, e così lei  è venuto da me?

ALFREDO  ANTONINI : sì perché lei è la dottoressa degli “ specieti”

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : ( alterata) ma che “specieti  e specieti” , io sono una oculista ed anche una delle più quotate della città, non una dottorina  da “ specieti” come dice lei!

ALFREDO  ANTONINI : gli occhiali sempre” speceti” sono

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : signor Antonini, lei  ha bisogno di un oculista

ALFREDO  ANTONINI : io non ne ho bisogno perché ci vedo benissimo ,  per esempio, ora la vedo benissimo

( si volta dall’altra parte)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI :  guardi che io sono qua, non lì : ma cosa sta guardando?

(pausa)

ALFREDO  ANTONINI : niente,  ero distratto

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : adesso  le farò una visita molto accurata e  adesso si alzi

( il paziente si alza )

Riesce a leggere queste lettere ?

ALFREDO  ANTONINI : ( con la bacchetta segna la lettera A)

( ma contemporaneamente pesta il piede al paziente che grida di dolore pronunciando la lettera A)

Brava : e questa che  lettera è?

( il paziente grida A dal dolore)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : ma questa non è la lettera A, questa è una S : e questa che lettera è?

( la paziente grida A dal dolore)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : ma signore,  questa è la lettera T non la  A ?

ALFREDO  ANTONINI : Mi fa male, mi sta pestando il piede e mi fa male!

( si tocca il piede )

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : mi scusi, se involontariamente le ho fatto male! Mi scusi

( il paziente si siede e si tocca il  piede)

( il paziente si alza)

Come si sente signore? possiamo continuare con la lettura? Questa che lettera è?

ALFREDO  ANTONINI : S

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : venga più avanti

( il paziente fa un passo in avanti)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI :  questa che lettera è ?

ALFREDO  ANTONINI : S

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : venga più avanti

( il paziente fa un passo in avanti fino a trovarsi di fronte alle lettere)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI :  questa che lettera è ?

ALFREDO  ANTONINI : S

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : signore,  venga a sedersi

( la paziente si siede e la dottoressa si siede alla scrivania) Purtroppo le devo dire che lei  non vede assolutamente niente e il suo caso è preoccupante

ALFREDO  ANTONINI : ma dottoressa io ci vedo  benissimo

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : no,  lei non mi  deve né prendere in giro e neppure nascondere il suo stato, lei purtroppo non vede

ALFREDO  ANTONINI : si che vedo ed anche molto bene!

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : allora se vede , cosa sto facendo adesso?

ALFREDO  ANTONINI : adesso sta alzando il braccio verso l’alto e ora verso il basso

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : (sorpresa) è vero! Ma allora perché non mi ha letto nessuna lettera ?

(pausa)

ALFREDO  ANTONINI : (ad alta voce) perché sono analfabeta!

(pausa)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : (furiosa) come lei è analfabeta? e perché non mi ha detto niente?

( pausa)

Se ne vada, prima che perda la pazienza ! Via da questo studio!

ALFREDO  ANTONINI : sì me ne vado, ma le ricordo che io sono venuto per una visita oculistica

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI : (furiosa) via,  altrimenti chiamo la vigilanza

( Alfredo  se ne va via di corsa )

 ( rintocco funebre … silenzioso entra l’addetto alle pompe funebri che silenzioso con una bara sulle spalle passa dalla sala d’aspetto e entra nello studio medico ed esce con la bara di scena)

SCENA 13 ( sostituisce la precedente)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI  –  Dottoressa CARLA SANGUINETTI -  ELIA MARTINI

(Le due dottoresse entrano in scena, una delle due ha in mano  uno scialle molto vistoso)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  Tamara come mi sta? ( si atteggia con lo scialle)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: bellissimo lo scialle  e bellissima anche tu! Ti sta divinamente !

( la dottoressa si atteggia come una modella)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: Carla me lo fai provare?

( la dottoressa passa lo scialle alla collega)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  tieni tesoro, provalo

( la dottoressa prende lo scialle e fa dai passi  da modella)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: come mi sta?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  sei veramente incantevole amica mia!

(in quel  momento entra il paziente spaventatissimo perché spinto dentro la sala operatoria a forza e minacciato dall’ infermiera Giorgia Carro )

( il paziente cerca di scappare ma è di nuovo con la forza spinto  all’interno della sala)

ELIA MARTINI: scusate, siete voi le dottoresse?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  ( alterata) ma lei chi l’ha fatta entrare?

ELIA MARTINI: (agitato )  a me hanno detto di entrare e sono entrato, ma se volete vado via !

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: (alterata) ma chi è stato a farla entrare , ma come si è permesso?

ELIA MARTINI: l’infermiera mi ha spinto dentro, ma io non voglio più

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  ( alterata)   come! Lei osa interrompere due dottoresse mentre stanno facendo  un importante,  simposio basilare  per tutta la futura sanità italiana, e adesso dice che non vuole più

ELIA MARTINI: io non so neppure cosa sia un simposio,  sono venuto  perché ho il mal di  collo,  soffro di cervicali, e oggi devo sottopormi all’intervento, ma se volete io vado !

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: (alterata) ecco, subito con  la diagnosi !

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  (alterata) ma sentilo Tamara, questo viene da noi con la diagnosi! (ad alta voce)  a noi non interessa la diagnosi !

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ( alterata) un altro paziente che vuole fare il dottore !

( si leva la cappa e la dà al paziente)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ( alterata) allora lo faccia lei il dottore,  e io mi siedo

 sulla poltroncina !

( e si siede sul lettino)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  (alterata) ma cosa si crede di essere, un primario? si vergogni !

ELIA MARTINI: ma io pensavo, visto le diagnosi precedenti

( riconsegna la cappa alla dottoressa)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  (alterata) i precedenti, questo parla dei precedenti:  non ha capito, noi vogliamo i sintomi , perché alla diagnosi ci pensiamo noi !

ELIA MARTINI: ho capito, ormai che ci sono e visto che non posso più andare via posso sedermi  sulla poltroncina?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  si sieda e si consideri fortunato , perché lei sta per essere operato dai migliori medici della clinica !

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: si sieda e riponga assoluta fiducia nei nostri confronti, perché  nessuno dei nostri pazienti si è  mai lamentato

Dottoressa CARLA SANGUINETTI: ( fa il segno della croce)  in cinque minuti la visitiamo ed operiamo, e poi se ne torna a casa con le sue gambe 

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI:  noi lo rimettiamo in forma, lo faremo ritornare un giovanotto

ELIA MARTINI: ( calmo e fiducioso)  vi ringrazio, intanto posso fare una telefonata a mia moglie? allora mi assicurate pochi  minuti?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  certamente, pochi minuti : prego,  telefoni pure

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: faccia pure quello che ritiene più giusto

( le dottoressa si allontanano dal  paziente il quale prende il telefono e telefona)

ELIA MARTINI: ( prende il cellulare e telefona alla moglie)

“ cara sono in clinica, in questo momento mi stanno operando due sapienti dottoresse : tra dieci minuti sono a casa , per cui puoi buttare la pasta tra cinque minuti”

( tornano le dottoresse)

( il paziente alle dottoresse) sapete io abito vicino alla clinica e allora ho telefonato a mia moglie dicendole di buttare la pasta tra cinque minuti

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  ha fatto benissimo, e che tipo di pasta mangiate?

ELIA MARTINI: spaghetti al ragù, se volete favorire?

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: però Carla noi potremmo …

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  vergognati, lo sai che noi non potremo

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ma si trattava solo di dieci minuti!

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  silenzio  …. va bene ….… non potremo …… ma accettiamo !

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI:   ok accettiamo, tra dieci minuti saremo tutti seduti al tavolo di casa sua

ELIA MARTINI: meno male, allora  posso fidarmi, sono proprio contento

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  ci dica quello che le è capitato

ELIA MARTINI: io so solo che ho preso una botta al collo,  per il resto  non mi ricordo niente

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: lei non ricorda niente? Ho capito: ho capito, perché il mio quoziente intellettivo è superiore a tutti gli altri , che tipo è lei : sa cosa è lei un …

Dottoressa CARLA SANGUINETTI: (ad alta voce)  fuori di testa!

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ( ad alta voce) lei è veramente un fuori di testa, si faccia curare da noi! E si fidi!

ELIA MARTINI: ma io la botta l’ho presa veramente ( mima ) proprio qui dietro ( fa vedere il collo)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  lei non ha preso nessuna botta, lei pensa di averla presa ma non è vero : perché la botta è solo un frutto malato della sua fantasia

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ( ad alta voce) perché lei è veramente un gran fuori di testa!

ELIA MARTINI: ma guardi bene dottoressa, io ho una ferita, proprio  qui ( indica il collo)

( la dottoressa si avvicina al paziente e guarda)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  dottoressa, questo paziente ha veramente  una ferita lacero contusa nella parte cervicale del  monte cervino, ( ride ) ha la testa che sembra una pista da sci ( ad alta voce) quest’uomo  è veramente un fuori di  testa

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ma lo sa cosa fanno questi fuori di testa? loro tirano i sassi in alto e poi ( mima) cercano di darci di testa … e in questo caso il sasso ha preso il collo invece che la testa

(grida) questo è un fuori di testa,  che non è capace neppure a dare di  testa

ELIA MARTINI: ( ormai senza pazienza si alza dalla sedia) allora se non mi operate  telefono al ministro, e voi due mi rimborsate del tempo  che ho perso non andando a lavorare (si alza)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: al ministro no, e noi non rimborsiamo niente,  allora lo operiamo

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  si sieda che lo  operiamo!

( mettono il lenzuolo al paziente, il quale si siede sulla poltroncina)

( le due dottoresse parlano tra loro)

 Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  allora dottoressa come intende procedere con il paziente?

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ( a disagio ) hai parlato con  me dottoressa o con qualcuno del pubblico?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  sì ho parlato con te, vorrei sapere in che modo intendi procedere per l’anestesia

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ( a disagio ) allora, prima di tutto bisogna non destare nessun sospetto  ci avviciniamo piano piano, magari fischiettando: facciamo due giri intorno alla sedia: e poi quando abbiamo guadagnato finalmente la sua fiducia lo prendiamo alle spalle proprio così: ( mima la scena)

Poi  esaminiamo il cuoio  capillifero, e se ha capelli,  possiamo cercare di fare un ripristino, mostrandogli  alcuni modelli

( fa vedere un depliant e fa provare una  o più parrucche) per esempio, questa va bene

ELIA MARTINI: ( si guarda allo specchio  con la parrucca ) non è male però preferisco essere biondo

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ( a disagio ) io in più gli farei un bello sciampo per togliere tutte le impurità e se vuole, con un minimo di soldi in più, una tinta con ripristino della capigliatura, visto che il paziente ne ha veramente bisogno

( pausa)

va bene dottoressa?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI: (autoritaria)  dottoressa  purtroppo devo riprenderti, dovresti sapere che prima di ogni operazione bisogna fare tutti gli esami del sangue e delle urine , per vedere se il paziente riesce a superare l’intervento chirurgico

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ma io non ho detto niente solo perché (pausa)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   a noi, delle analisi

(in unisono)  non “ ce ne può fregar de meno”

Dottoressa CARLA SANGUINETTI: perché noi operiamo lo stesso, ed è anche più divertente ! E come anestesia dottoressa che cosa proponi?

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: dopo lo sciampo come anestesia consiglierei il tiro con la fionda, ecco la fionda

( la mostra)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   allora procedi con cautela, rispettando tutta la prassi medica

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI:  prima di  tutto bisogna avvicinarsi al paziente procedendo in diagonale

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   perché in diagonale?

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: perché così si  taglia meglio il vento,  dopo bisogna ruotare la testa al paziente ( ruota  la testa al paziente) e fare in modo che con gli occhi il paziente, fissi la terza mattonella del pavimento, con l’occhio sinistro aperto di  45 gradi  (mette il paziente in posizione ) ecco così : poi bisogna posizionarsi a marcia indietro fino alla distanza di due metri dal bersaglio

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   perché a due metri?

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: non lo so la  procedura dice cosi

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   brava: procedi!

( la dottoressa si posiziona a tre metri dal paziente e arma la fionda ma la rivolge in maniera sbagliata ovvero rivolta verso se stessa)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  Tamara non mi sembra sia la posizione esatta mi fai provare

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: con piacere ( passa la fionda a Carla)

( Carla si mette vicino  a Tamara e tira con la fionda , la biglia non colpisce Elia ma il braccio non ingessato di Fausto Tartarini, che grida di dolore)

FAUSTO TARTARINI: (fuori scena) ahia! Il braccio che dolore

( le due dottoresse ridono)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: brava hai trovato un altro lavoro per la clinica, quest’anno con questo lancio prenderai il premio

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  adesso prova  tu ( passa la fionda alla collega)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: 1, 2, 3 tiro  ( sbaglia)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   guarda che hai solo due possibilità

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: 1, 2, 3 tiro preso

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   brava: hai vinto una bambolina

( da una bambolina alla dottoressa)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ( euforica) e vai… con questa ne ho già vinte sei

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   adesso dottoressa i guanti

( la dottoressa Occhipinti dà i guanti colorati alla collega)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   ma qui manca qualcosa ?

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ( euforica prende un foulard colorato e lo avvolge alla mano destra) per ricordare al chirurgo quale sia  la mano destra e quale la mano sinistra

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   complimenti sei preparata e io che volevo prenderti in castagna,  ora bisturi

( la dottoressa da una sega da falegname alla collega in procinto di operare)

(in quel momento si sveglia il paziente )

ELIA MARTINI: scusate posso fare una telefonata ?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   prego, ma che sia una telefonata breve

ELIA MARTINI: sarò brevissimo!   ( il paziente telefona a casa) cara penso che purtroppo sia una cosa molto lunga, non aspettarmi per il pranzo sicuramente finirò questa sera sul tardi

( interrompe la comunicazione)

( intanto la dottoressa da con un martello un colpo in testa al paziente che sviene)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   i metodi antichi funzionano  sempre

Ora passami il bisturi

( la dottoressa passa il saracco  alla chirurga)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   adesso operiamo alla cervicale

(la dottoressa opera)

Vieni, vieni a vedere e questo cos’è ?

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: sembra un  ossobuco

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   ( passa l’ossobuco alla collega) mettilo da parte al limite  ce lo mangiamo domani 

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ma a me non piacciono gli ossibuchi ( lo butta nel bidoncino dell’umido)

( fruga tra le cervicali del paziente) e questo cos’è? sembra molto importante , 

sembra una biglia,  ma puzza . tieni non  so cos’è   ma non perderla  ( passa la biglia alla collega)

( la collega prende la biglia e schifata la butta via  )

(in quel momento il paziente si  risveglia)

ELIA MARTINI: scusatemi ma ho l’impressione che mi manchi  qualcosa , posso fare una telefonata

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   prego

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: si accomodi, basta che non sia lunga mi raccomando

ELIA MARTINI: ( agitato) amore mio, penso proprio che non verrò più a casa, occupati tu dei bambini e mi  raccomando cerca di crescerli bene, ti chiedo per il mio funerale una processione con la banda musicale Puccini di Vezzano e una messa cantata con due preti e  infine  vorrei essere cremato,  ma le mie ceneri ricordati di disperderle in mare o al limite nel torrente Durasca in piena  …

( in quel momento una dottoressa da un colpo in testa al paziente che sviene)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: adesso basta procediamo con l’intervento

( la 1 dottoressa si appresta a concludere l’intervento )

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   ripassami l’ossobuco

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: ( a disagio) ma lo rivuoi proprio?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI: si!

( Tamara si mette i  guanti e lo  va a cercare nell’umido e finalmente lo ritrova tra le bucce di banane)

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: eccolo

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  (lo prende con un  gesto di ribrezzo) che schifo, adesso passami la biglia

 (pausa)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  passami quella biglia!

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: no, non posso

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  perché non puoi?

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: (a disagio) perché io…. Ehm ….l’ho buttata via mi faceva troppo senso

 Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  e dove l’hai buttata?

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: (a disagio)  tra il pubblico?

Dottoressa CARLA SANGUINETTI: (alterata) e allora sai cosa ti dico: che  va bene lo stesso, magari senza quel  pezzo, il paziente starà anche meglio : e poi mi sono scocciata  … per oggi basta operare !

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: bene, brava dottoressa, ottima decisione

E ora signor paziente,  si svegli!

 Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI: non si sveglia..  non si sveglia: allora è morto, è proprio morto quindi bisogna eseguire le procedure richieste

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   ma proprio adesso? Lo  sai che ora è?  non  ti ricordi?

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI:  ( euforica) è l’ora dello shopping  …

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:   no è l’ora degli spaghetti

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI:  ah sì e siamo invitati a casa sua ( segna il morto)

 ( prendono un telo e lo mettono sulla poltroncina per coprire il cadavere)

( buio)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  infermiera!

(entra Giorgia Carro )

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  Giorgia occupati  del cadavere, noi dobbiamo andare, mi raccomando fai pagare il ticket

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  allora andiamo a mangiare gli spaghetti a casa del paziente

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI:  del defunto paziente

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  visto che ci ha lasciato, mangiamo anche la sua parte , però è meglio avvisare con una telefonata la vedova che ritardiamo qualche minuto, perché dobbiamo  sbrigare alcune formalità

Dottoressa TAMARA OCCHIPINTI:  avviso subito !

( Tamara  e Carla escono sorridendo)

(Buio)

(rimane in scena Giorgia Carro )

GIORGIA CARRO:  ( si avvicina al  cadavere , scopre il lenzuolo vede il morto )

Ma è  morto?  guarda cosa studiano i pazienti per non pagare il ticket

SCENA 14

(in scena, tre pazienti, attori o attrici  liberi da impegni ) : nello stesso momento passa l’addetto alle pompe funebri con la bara entra in scena passando dalla scena dell’ambulatorio e poi nella sala d’attesa, lascia la bara e da i biglietti da visita ai pazienti:  poi lascia in scena la bara e lui esce nello sgomento generale … i pazienti spaventati si raccolgono in un angolo

SCENA 15

Dottoressa CARLA SANGUINETTI – GIORGIA CARRO

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : … vai a vedere quanti pazienti ci sono ancora in sala d’aspetto!

( Giorgia va a vedere e torna )

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : quanti sono?

GIORGIA CARRO: tanti!

Dottoressa CARLA SANGUINETTI : Fammi dare un’occhiata

( la dottoressa si avvicina alla porta simbolica e furtivamente da uno sguardo)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  troppi. mettiamo in azione il piano fine visite, pronta?

GIORGIA CARRO:  sì

( Giorgia accende un altoparlante posizionato vicino alla porta attigua alla sala d’aspetti – se non è possibile un altoparlante si può optare facendo gridare il due protagonisti della scena – gli altoparlanti emettono grida strazianti e supplichevoli  lamenti)

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  adesso smetti e vai a vedere

( l’infermiera va a vedere quanta gente c’è in sala d’attesa … vede ed euforica rientra )

GIORGIA CARRO: nessuno, si sono tutti spaventati e sono scappati via

Dottoressa CARLA SANGUINETTI:  meno male ! Finalmente, è finita la nostra faticosa giornata di lavoro

SIPARIO