Dialoghi d’amore, non amore e versi a dirotto

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Dialoghi d’amore, non amore e versi a dirotto

di Gallo Andrea

Opera in prosa – commedia in due atti

Personaggi  ( 2 U – 1 D)

Giuseppe

Laura

Luca

Trama

Laura e Giuseppe, sono due ragazzi trentenni uniti da un po’ di cose. Svolgono lo stesso lavoro, hanno le stesse passioni e vivono una storia d’amore, forse giunta al termine, per via di incomprensioni e crisi varie. Crisi che culminerà prima di un concerto e che vedrà i due ragazzi confrontarsi sulla vita e sull’amore a volte aspramente, a volte ironicamente ai limiti del grottesco. Dialoghi d’amore e di non amore porteranno i due a riconsiderare la loro storia d’amore, il loro lavoro e i loro sogni musicali.

ATTO PRIMO

Una stanza di un albergo. Prima di un concerto. Laura e Giuseppe seduti sul bordo del letto, vicini.

Laura suona una melodia con la chitarra.

GIUSEPPE (annoiato,si tocca la barba) la canzone è sciatta e ti logora, la pornografia ti eleva

LAURA (smette di suonare) e quindi?

GIUSEPPE  la canzone è infrequentabile per gente intelligente come noi

LAURA ( si alza dal letto stizzita mollando la chitarra e da le spalle a Giuseppe) capisco

GIUSEPPE  è dequalificante

LAURA ( si gira verso Giuseppe) molliamo tutto allora

GIUSEPPE come faceva il riff di chitarra?

Laura riprende in mano la chitarra e Giuseppe la guarda divertito. Laura suona una bella melodia, ogni tanto accenna a cantare qualcosa, un verso ogni tanto, una frase

GIUSEPPE   ecco la poetessa

LAURA ( indispettita smette di nuovo di suonare) non lo sono, semmai musicista

 GIUSEPPE  ( si alza dal letto e declama)

Avevi i versi in bocca

e capovolta

bandivi sogni troppo aleatori

e con una scimitarra per amica

gestivi pensieri inconcludenti e voci di repertorio

che danzavano nella tua testa.

Tutto il mondo taceva

e ti stava ad ascoltare

e tu mettevi le tue gambe in bella mostra

strizzavi i seni

e poi dicevi “questa è l’ultima”

LAURA  Sei uno stronzo, io non faccio così…

GIUSEPPE  E’ che ho voglia di giocare

LAURA ( addolcendo la voce)Hai voglia di giocare?

GIUSEPPE Sì

Anche Laura si alza dal letto un rumore improvviso fuori dalla finestra della camera

LAURA  un treno ha ragliato

GIUSEPPE    davvero?

LAURA  si, stupido d’un asino

Laura si avvicina a Giuseppe. I due in piedi vicino al letto

LAURA Mi ami?

GIUSEPPE Oh oh

 Fai tu, decidi tu se ti amo o no, che sia tutta una messa in scena non ci è dato saperlo

o meglio non prima di aver approfittato del 3x2, della rateizzazione, dello sconto alla cassa

e del “30 euro di bocca ma solo per stasera” detto al volo per strada da una puttana

perché se fosse per i suoi abitanti il mondo avrebbe già perso orbita e sistema solare

e si aggirerebbe minaccioso per l’universo.

LAURA mi mancano i tempi in cui c’era la percezione del mondo

GIUSEPPE e le notizie vere erano vere?

LAURA quello non è mai successo babbeo

GIUSEPPE  e non c’era tutta questa arroganza e presunzione

LAURA  e se invitavano qualcuno a parlare di un argomento, l’argomento lo conosceva

GIUSEPPE  ora cosa c’è?

LAURA la musica digitale, facebook e milioni di artisti

GIUSEPPE ( ridendo e abbracciandola) oggi sei simpatica

LAURA Mi ami?

GIUSEPPE Solite banalità sull’amore…l’amore, questo pregiudizio sulla bocca di tutti,

è un sortilegio con il quale la bugia più grande diventa l’illusione più dolce e vera che ci sia

Lei lo guarda intristita, qualche secondo di pausa, i due si scrutano

LAURA fingi indifferenza e distacco ma hai fatto i conti senza l’hostess

GIUSEPPE era indaffarata

LAURA di che si occupava?

GIUSEPPE di un membro importante

LAURA dovresti tornare a scrivere al posto di dire cazzate

GIUSEPPE  ce l’ho qui sulla punta dei piedi, eccola

eccone una nuova

scriverne una nuova

come se fosse un esigenza

un tributo

un non so che

ma questa è perfetta

non ha né capo né coda

non dice niente

provateci voi se ci riuscite

LAURA sei un teatro vivente

GIUSEPPE lo prendo come un complemento

LAURA  cosa?

GIUSEPPE  complemento d’arredo

Ancora del rumore fuori dalla finestra

GIUSEPPE  ( rivolto verso il pubblico) perchè tutta questa confusione?

Insomma sia chiaro non sto parlando di lavoro e occupazione

di che film guardare o di un disco da scegliere, dico proprio in generale

nell’aria che respiriamo,nelle frasi che sentiamo e diciamo, nei sentimenti e presentimenti

in tutto sono l’unico o anche voi iniziate a non capirci più un cazzo?

LAURA cosa bolle in pentola?

GIUSEPPE il vuoto

LAURA e ti diverti?

GIUSEPPE no

LAURA a cosa miri?

GIUSEPPE alla santità

LAURA e perché?

GIUSEPPE in teologia si fanno solo domande ma non si danno risposte

LAURA non ti seguo

GIUSEPPE ci mancherebbe altro,  ho già me sulla coscienza

LAURA ti amo

Laura abbraccia Giuseppe e lo bacia

GIUSEPPE (ricomincia a declamare versi)  Ipotesi

Potrebbe accadere un giorno

che davvero i versi dei poeti riescano a spostare le montagne

a cambiare il battito della terra

a eliminare tutti questi brutti ceffi che governano il mondo

per adesso

quello che è successo ci suggerisce il contrario

ovvero

i poeti sono impazziti dietro alle sbarre, dentro bottiglie

nei manicomi e nella povertà

a parte questo

se anche solo un verso

un solo poeta

un solo ubriacone  romantico

riuscirà a far emozionare

qualcuno in una lontana stanza di qualche galassia

allora

la Poesia

sarà  comunque sopravvissuta

a questa follia quotidiana

e così  in quella stanza

in quel momento si celebrerà la festa

dove bellezza e verità si toccano con un dito

e tutto il resto intorno gode.

LAURA: hai mai fatto della poesia?

GIUSEPPE no

LAURA e allora tutti quei fogli sparsi e quel libro?

GIUSEPPE quella non è poesia

Squilla il cellulare di Laura, lo guarda suonare e non risponde

GIUSEPPE La tristezza ora è un gocciolio d’acqua che arrugginisce tutti i sentimenti

Laura accende un attimo la tv, c’è un telegiornale

LAURA la confusione è un istituzione

GIUSEPPE quanto l’ignoranza

LAURA e quindi

GIUSEPPE bisognerebbe tacere e farsi una pennichella

Laura tira fuori dalla borsa un pacchetto di sigarette

LAURA  hai da accendere?

GIUSEPPE dipende cosa

LAURA una sigaretta

GIUSEPPE allora no

LAURA ma tu non hai mai fumato altro

GIUSEPPE e allora?

Laura va in cerca di un accendino, esce dalla stanza. Giuseppe prende in mano un libro

Laura torna dopo un minuto

LAURA perché spegni tutti i miei entusiasmi?

GIUSEPPE per non farti soffrire

LAURA si può essere intelligenti e vivere bene in questo mondo?

GIUSEPPE non rispondo a domande cretine

LAURA credi sia cretina?

GIUSEPPE non facciamoci fottere dalle parole, non tu, alcune tue domande lo sono

LAURA: quanto manca al concerto?

GIUSEPPE avessi potuto scegliere avrei fatto di tutto per non fare niente

LAURA invece?

GIUSEPPE cosa?

LAURA mi prendi in giro?

GIUSEPPE soltanto potessi

LAURA e perché non puoi?

GIUSEPPE non posso cosa?

LAURA ma vaffanculo

Giuseppe prende in mano un foglio e con una penna ci fa sopra uno scarabocchio

LAURA ci vorrebbe più sentimento

GIUSEPPE concordo

LAURA ci vorrebbe più rispetto

GIUSEPPE concordo

LAURA perché non te ne vai a cagare?

Giuseppe e Laura si baciano, ma è un bacio veloce, quasi distratto

LAURA  il lavoro debilita l’uomo

GIUSEPPE non quanto la povertà

LAURA sei sicuro?

GIUSEPPE non proprio, potremmo sperimentarlo non andando al concerto

LAURA meglio andare, per quanto poco sono sempre duecento euro

GIUSEPPE sono d’accordo

Laura accende di nuovo la tv fa un veloce zapping e spegne

LAURA potresti fare l’opinionista

GIUSEPPE e di cosa?

LAURA di quello che vuoi

GIUSEPPE intendi un tuttologo

LAURA si certo

GIUSEPPE ma io non so nulla

LAURA allora sei perfetto

GIUSEPPE l’amore ai tempi della preistoria

LAURA è un titolo?

GIUSEPPE è una sensazione

LAURA capisco

GIUSEPPE lasciamoci, non vediamoci per un mese e poi torniamo a frequentarci come amici

Laura si tocca i capelli e sistema la valigia

GIUSEPPE si può essere amici dopo tutto questo?

LAURA dipende da noi

GIUSEPPE  allora devo chiedere

LAURA a chi?

GIUSEPPE a me stesso, ma domani, adesso non mi trovo, sarà colpa del lavoro, sarà perché sono distratto o perché non faccio neanche più mezzo sogno neanche a pagarlo, insomma mi sono perso e non trovo l’indirizzo

LAURA mi dispiace

GIUSEPPE così vanno le cose

LAURA ( con la valigia in mano)ok

GIUSEPPE (mani nelle tasche , bisbigliando)..rimani

LAURA come?

GIUSEPPE no, niente

LAURA e il concerto?

GIUSEPPE sarebbe un prolungare

LAURA  e sarebbe male?

GIUSEPPE non so, potremmo procedere per inadempimenti

lasciando al caso i sentimenti, lasciarci andare a fraintendimenti circa il come e il perché

LAURA mi ricordo ancora quando mi mandasti l’sms con scritto:

cercasi parrucchiere per ricci di mare

GIUSEPPE stavo cercando lavoro ero disperato

LAURA e adesso?

GIUSEPPE sono ancora disperato

LAURA ( ormai vicina alla porta, chitarra sulle spalle e valigia in mano) chi avvisa Luca che non facciamo il concerto?

GIUSEPPE diglielo tu mentre scendi

Il rumore sordo di una porta chiusa, Giuseppe fissa il vuoto

Testa tra le mani seduto sul letto

Qualcuno bussa alla porta. Giuseppe si alza e apre la porta

LUCA cosa succede Giuseppe?

GIUSEPPE Laura se n’è andata, niente concerto

LUCA perdiamo tutti un sacco di soldi, cazzo, perché se oggi non si suona non si suona neanche domani e dopo perché questi giustamente si incazzano

GIUSEPPE perdiamo sempre un sacco di cose Luca

LUCA io non voglio perderci, copri tu il mio buco

GIUSEPPE ok, basta che adesso ti togli dalle palle

LUCA ( innervosito si tocca un bordo della giacca) mi hai chiesto lavoro, mi hai implorato

GIUSEPPE è stato tempo fa, quando credevo che i soldi fossero importanti

LUCA lo sono razza di imbecille

GIUSEPPE te l’ho raccontata la storiellina?

“dai fammi uscire allo scoperto” dice l'assegno

“ il cane poi abbaia” dice la penna

“ non ne posso più di questo fufi, coraggio firmami fammi sfondare il tetto” dice l'assegno

 “ho finito l'inchiostro, mi spiace, conosco i tipi come te, tutti uguali o hanno voglia di uscire e divertirsi e ti esauriscono oppure ti mandano in bianco” dice la penna

LUCA  bella cazzata, proprio bella, e ora che farai? Basta scrivere canzoni?

GIUSEPPE Luca mi deludi come le comari?

le comari

io sapevo che scriveva canzoni dice I

 davvero? chiede L

 insomma un cazzone dice M

 ma non dipingeva? chiede L

 nooooooooo dice I

pensavo fosse un pitone dice L

 e ti sbagliavi dice I

 basta, non litigate, poi magari domani scopriamo che è un autista

LUCA  ne ho abbastanza dammi quello che mi spetta

GIUSEPPE ora non ne ho però posso dirti quest’altra cosina…ascolta…

sai che hanno messo all'asta un cantante dice G

 non mi piace la musica dice H

 e di cosa ti interessi? chiede G

 studio le galassie dice H

 fantastico chissà che eccitazione quando scopi un buco nero, pardon, quando scopri un buco nero dice G

LUCA ( fissando duramente Giuseppe) mi fai pena, paga almeno l’albergo quando te ne vai domani

GIUSEPPE ( apre la porta invitando Luca ad uscire) ciao Luca

Giuseppe prende un block notes e si mette a letto. Scrive un po’, poi un po’ per la delusione della giornata un po’ per la stanchezza, piomba in un sonno profondo.

Il giorno dopo.

Giuseppe viene svegliato dal telefono ma non fa in tempo a rispondere.

Qualche istante e qualcuno bussa alla sua porta.

GIUSEPPE ( si alza indispettito e apre la porta bruscamente)Oh, ciao Laura

LAURA ( un po’ spettinata) Ciao Giuseppe ( con voce dolce)

GIUSEPPE e adesso?

LAURA ( si avvicina e lo bacia) adesso sono qui

GIUSEPPE questo lo vedo

LAURA  vuoi ricominciare ?

GIUSEPPE sono contento che tu sia qui

LAURA fuori è una bella giornata, paghiamo e lasciamo questo albergo

GIUSEPPE dove hai dormito?

LAURA ( sorridendo) in macchina

ATTO SECONDO

Giuseppe e Laura hanno lasciato l’albergo sono seduti su una panchina, Laura ha in mano un giornale di annunci.

GIUSEPPE ( alzando leggermente le spalle) Luca non la presa bene

LAURA chi se ne frega, si è spesso comportato male

GIUSEPPE forse non è il mondo per noi

LAURA quello musicale intendi?

GIUSEPPE ( allargando le braccia)si certo

LAURA ho iniziato a pensarlo anch’io, ma è difficile abbandonare un sogno

GIUSEPPE si ma se per seguire un sogno distruggiamo tutto il resto?

LAURA tutto il resto?

GIUSEPPE noi ad esempio

LAURA ( guarda in alto e fa un sospiro) beh ora non abbiamo più un manager, quindi niente più serate, per cui possiamo prenderci una pausa di riflessione, giusto?

GIUSEPPE sì, forse abbiamo soltanto bisogno di normalità, forse questa presunta libertà ci ha ingabbiato

LAURA ( indicando il giornale) ho comprato apposta questo giornale di annunci economici

GIUSEPPE anche se solo l’idea di guardarlo mi fa venire il vomito, se questo è un modo per uscire da questa empasse, ben venga quel cazzo di giornale ( tono concitato, non c’è rassegnazione ma fermezza e consapevolezza)

Insieme guardano le inserzioni del giornale senza dire nulla. Il silenzio dopo un bel po’ di secondi è rotto da Giuseppe

GIUSEPPE cosa ti piacerebbe fare?

LAURA lavorare in una libreria, e a te?

GIUSEPPE io non voglio nulla di particolarmente impegnativo a livello mentale, quindi niente uffici

LAURA ( sorridendo)anche perché non ci riusciresti

GIUSEPPE ah ah ah che simpatica, d’affitto abbiamo 500 euro al mese vero?

LAURA si poeta

GIUSEPPE quindi con due part time, uno ciascuno in posti diversi ovviamente ( ride) più le entrate musicali della siae che continueranno credo ancora per almeno due semestri per forza di inerzia,  dovremmo farcela

LAURA si ce la facciamo

GIUSEPPE bene

Riprendono a leggere freneticamente le inserzioni senza parlare.

Questa volta il silenzio è rotto dal suono del cellulare di Laura

GIUSEPPE chi è?

LAURA ( guardando il display e senza rispondere alla chiamata) E’ Luca

I due si ributtano a capofitto sul giornale

GIUSEPPE forse ho trovato

LAURA bene cos’è?

GIUSEPPE  grande distribuzione cercano addetto

LAURA ci sono tutti i contatti?

GIUSEPPE Sì, sì tra due minuti li chiamo

Suona il cellulare di Giuseppe

LAURA chi è?

GIUSEPPE è Luca

LAURA ancora?

GIUSEPPE che rompicoglioni

LAURA a questo punto magari è una cosa urgente, rispondi

GIUSEPPE ok ( annuisce e prende la chiamata alzandosi in piedi)

Giuseppe cammina davanti alla panchina, avanti e indietro, Laura lo guarda cercando di intuire  il contenuto della telefonata. Giuseppe ormai ha quasi creato un solco davanti alla panchina, è da cinque minuti che compie lo stesso mini percorso.

Poi chiude la conversazione al telefono con Luca.

LAURA allora?

GIUSEPPE (si siede  di nuovo accanto a Laura ) mi ha detto che uno dei nostri pezzi è piaciuto alla Warner francese e che vogliono farlo fare a una loro cantante

LAURA ( fissandolo) bene, ottima notizia

GIUSEPPE ( distogliendo lo sguardo da Laura e guardando per terra) e poi mi ha detto che avrebbe fatto un accordo per registrare il nostro disco e per venti date

LAURA davvero?

GIUSEPPE ( rialzando lo sguardo) Così dice lui, chiede se ci possiamo vedere

LAURA e adesso? ( si avvicina ancor di più a Giuseppe e gli mette una mano sulla nuca)

Giuseppe prende il giornale in mano si alza e lo cestina

LAURA beh più chiaro di così …

GIUSEPPE andiamo a sentire cos’ha da dirci, se capiamo che la proposta è valida e solida come sembra, credo sia importante concederci un’altra possibilità

LAURA si in effetti la libreria e il grande magazzino possono aspettare ( si alza anche Laura dopo aver pronunciato la frase)

GIUSEPPEforza, torniamo al lavoro allora

Giuseppe prende per mano Laura e i due si allontanano di spalle.

Gallo Andrea iscritto in SIAE sez DOR cod 112391