Scheda copione
Titolo |
Diletta |
Autore |
Giuliano Angeletti |
Data pubblicazione |
03.03.2010 |
Anno di stesura |
2009 |
Genere |
Commedia |
Atti |
uno |
Durata (min) |
60 |
Lingua |
italiano |
Personaggi maschili |
6 |
Personaggi femminili |
4 |
Minimo attori maschili |
6 |
Minimo attrici femminili |
4 |
Premi e riconoscimenti |
no |
Depositato S.i.a.e. |
si |
Segnalazioni commissione di lettura |
n.d. |
Breve sintassi: Improvvisamente la Contessa Mosconi e il suo compagno, il Conte Tanferna senza preavviso piombano a Parigi a trovare la figlia Diletta … |
DILETTA
Commedia
Di
Giuliano Angeletti
Atto Unico
PERSONAGGI
LA CONTESSA DILETTA RICCOBALDI
LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
IL CONTE TANFERNO TANFERNA
IL CONTE GASTONE TANFERNA
CYRILL LEROY
LUCIE ARDEN
PIERRE COINTROU
NINETTO MILLE
CHANTAL MATIS
LIONELL YAQUETS
SCENA 1
DILETTA - IL CONTE TANFERNO TANFERNA
LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
(stanza con un disordine totale, grammofono acceso Diletta,
DILETTA
(spossata e sdraiata sul divano)
Sono stanchissima, non reggo più niente tra lo studio, la musica è il lavoro e la vita mondana: che ore sono!
(guarda l’orologio)
Le sette! Dovrei alzarmi!
Non ne ho voglia… ancora dieci minuti
(si prende il cuscino e se lo mette in testa )
( sente battere lo stipite della porta)
Ma cosa vogliono adesso … cosa vogliono, io non apro, si stuferanno prima o poi.
(sente battere lo stipite della porta)
Ancora! Come rompono, ma io non apro!
(si ributta sul divano )
(sente aprire la porta, ma non ci fa caso)
(entrano il Conte Tanferno Tanferna ed Adelaide Mosconi padre e madre di Diletta e rimangono allibiti)
IL CONTE TANFERNA
Ma che disordine, non ho mai visto una cosa simile
LA CONTESSA MOSCONI
Contessina vergognatevi … voi siete nobile!
DILETTA
(assonnata sbadiglia )
Signor Conte, buona giornata!
IL CONTE TANFERNA
Buona giornata all’inferno, contessina
LA CONTESSA MOSCONI
A me non dite niente! Non ne avete il coraggio!
DILETTA
( visibilmente alterata, ma mantenendo la calma)
Signora madre buon giorno
(sorridendo)
Visto che bella casetta
LA CONTESSA MOSCONI
(alterata)
È un obbrobrio!
IL CONTE TANFERNA
(a voce alta)
Questa non è una casa ma una stalla
LA CONTESSA MOSCONI
(alterata)
Dov’è la governante … e la servitù
DILETTA
(svogliata)
Signora madre, non c’è servitù
IL CONTE TANFERNA
Non avete servitù! Ma voi avete un titolo, un decoro! Se voi contessina foste mia figlia, io avrei usato le maniere forti, perché solo così …
LA CONTESSA MOSCONI
Tanferno ! Non è vostra figlia, quindi vi prego di tacere, devo pensare io a portare nella retta via questa scellerata.
DILETTA
(svogliata, si ributta sul divano)
Basta lasciatemi dormire … ho sonno!
IL CONTE TANFERNA
La contessina ha sonno, ma Adelaide avete visto che stanza, c’è di tutto: bottiglie di champanne vuote naturalmente
(ne raccoglie due e le mostra al pubblico)
Un reggiseno …
(lo raccoglie e lo mostra al pubblico)
LA CONTESSA MOSCONI
Un paio di mutande da uomo!
Disgraziata… ricevi anche uomini in questa casa!
Scostumata! Disgraziate …
Adesso voglio spiegazioni! Altrimenti io domani vi faccio prendere il primo treno per l’Italia
E questa canottiera!
Cosa ci fa questa canottiera da uomo!
DILETTA
(si alza svogliata e si siede sul divano)
Sono solo amici!.
LA CONTESSA MOSCONI
I vostri amici in questa casa vanno in giro senza mutande!
DILETTA
Le avrà perse
IL CONTE TANFERNA
Si la gente perde le mutande come fossero fazzoletti
LA CONTESSA MOSCONI
Ma da chi ha preso questa qui!
DILETTA
Signora madre, da qualcuno avrò preso!
LA CONTESSA MOSCONI
Non certamente da me! Io sono una donna retta e timorata di dio
IL CONTE TANFERNA
Per fortuna che voi non avete il mio sangue, perché: altrimenti in un collegio di punizione avreste trascorso la gioventù, altro che negli agi e nelle ricchezze! I miei figli invece ….
LA CONTESSA MOSCONI
I vostri figli!
Il primogenito colui che erediterà il patrimonio e il blasone
(non fatemi ridere)
il Conte Gastone … voi non sapete neppure dove sia … vi scrive solo quando ha bisogno di soldi, quel giovinastro da bordello
(sghignazza)
Un giorno, il vostro amato erede : se non gli date un freno ….vi mangerà tutto e vi troverete a chiedere un piatto di minestra alle dame di carità.
E quanto a Maurilio un così bel giovane a modo… lo avete mandato in seminario, bella roba
IL CONTE TANFERNA
Maurilio in seminario sta bene: quanto a Gastone … studia all’ateneo… sta per diventare dottore … sì diventerà il Dottor Tanferna, gli esami li supera. Almeno dice …
LA CONTESSA MOSCONI
Comprando la commissione, quel depravato, tutto suo padre! Gastone , è l’unico uomo che non vorrei come genero …
IL CONTE TANFERNA
E questo vale anche per vostra figlia. Non sa fare o con un bicchiere. Vostra figlia è troppo viziata, tutta voi Adelaide.
DILETTA
Smettetela lasciate strare Gastone e lasciatemi riposare
LA CONTESSA MOSCONI
Gastone io l’ho sentito urlare sotto la tua finestra a voce alta e senza decoro, ubriaco perso ed era con quel suo amico quello squattrinato del Giorgetto il figlio del Marchese Parodi, non si reggevano in piedi e gridavano … gridavano …
DILETTA
Io non c’ero … E cosa gridavano!
LA CONTESSA MOSCONI
Diletta … Diletta …. ai gonzi il lavoro e a noi ! Vino passera e soldi
IL CONTE TANFERNA
Adesso basta Adelaide
DILETTA
(ride)
Solo per questo!
LA CONTESSA MOSCONI
(alterata)
Che cosa avete da ridere!
DILETTA
(ride)
IL CONTE TANFERNA
(alterato)
Contessina siete oltremodo irriguardosa !
DILETTA
(ride)
Vino, passera e soldi
Gastone che fenomeno
IL CONTE TANFERNA
È mio figlio, ma si è comportato come una bestia!
LA CONTESSA MOSCONI
Diseredalo!
IL CONTE TANFERNA
Non posso. È virile, può darmi una continuità
LA CONTESSA MOSCONI
Lascia tutto a Maurilio
IL CONTE TANFERNA
No! Io alla Curia non lascio niente.
LA CONTESSA MOSCONI
Io volevo dire a me e a Diletta
IL CONTE TANFERNA
A voi amore mio, tanto … tanto!
Ma a vostra figlia Diletta, no … tanto vale che lascio tutto a Gastone!
DILETTA
(ride)
LA CONTESSA MOSCONI
Diletta cosa avete da ridere! Al vostro posto piangerei!
IL CONTE TANFERNA
Smettete di ridere contessina!
DILETTA
(smette di ridere)
LA CONTESSA MOSCONI
Adesso Tanferno andiamo, ma non finisce qui
IL CONTE TANFERNA
Si! Andiamo!
DILETTA
Dove andate
LA CONTESSA MOSCONI
Torniamo in Italia con il primo treno
DILETTA
E io!
IL CONTE TANFERNA
Chi è cagione del proprio male pianga se stesso
(la contessa e il conte escono di scena)
SCENA 2
DILETTA – GASTONE
(un uomo esce in mutande dal bagno con una bottiglia in mano)
GASTONE
Posso uscire!
DILETTA
Si ciccino esci
GASTONE
Meno male, ormai non ce la facevo più a rimanere rannicchiato nel ripostiglio del bagno.
DILETTA
Ciccino, pensa se ti trovavano cosa succedeva
GASTONE
(ride)
E’ andata bene così !
DILETTA
Non l’hanno presa bene!
GASTONE
Immagino!
DILETTA
E poi hanno finito per litigare tra loro
GASTONE
Lo fanno sempre
DILETTA
Non vorrei … mi tagliassero i viveri
GASTONE
Non lo faranno
DILETTA
E se mi facessero rientrare in Italia
GASTONE
Passerotta, sono sfinito …
DILETTA
con tutto quello champagne che hai bevuto
GASTONE
E tu ! non hai bevuto niente !
DILETTA
Io solo una bottiglia!
GASTONE
E gli altri… guarda che casino hanno lasciato
DILETTA
Domani metterò tutto a posto
GASTONE
E questa mutande di chi sono!
DILETTA
Sembrano quelle di Cyrill
GASTONE
(sbadigliando)
Come … sembrano quelle di Cyrill
DILETTA
(ridendo)
Mi sembra di ricordare che ieri sera gli e le ho tolte io!
GASTONE
(toccandosi la testa)
Ieri sera sei andata a letto con lui!
DILETTA
(ridendo)
Era così carino …
GASTONE
(ironico)
Era così carino! E così perché era così carino gliel’hai data!
DILETTA
(ridendo)
Era così francese, mi prendeva le mani mi baciava … che non ho resistito … così me lo sono portato a letto.
GASTONE
Però : se non mi accorgevo delle mutande, non me lo avresti neppure detto.
DILETTA
( sorridendo)
Tanto ciccino … non sei mica geloso!
GASTONE
No! Geloso no! Però
(che mal di testa)
DILETTA:
I corni non fanno male, il mal di testa è per tutto il vino e la birra che hai bevuto.
GASTONE
Io comunque non sono stato a guardare
DILETTA
ieri sera hai solo bevuto ! ma una settimana fa sei andato con Marilù
(ironica)
La rossa Lulù e non glielo hai dato neppure tanto bene, perché non mi sembrava tanto euforica
GASTONE
(sorpreso)
E tu come fai a saperlo?
DILETTA
Lulù è una mia amica e mi racconta tutto!
GASTONE
Che pettegola!
DILETTA
Parigi, piccola Parigi!
GASTONE
Certo che adesso la contessa madre vorrà vedere il profitto che hai all’Ateneo
DILETTA
Io gli esami gli ho dati tutti! Non ne ho saltato uno.
GASTONE
Certo, l’hai data a tutti i docenti per superare gli esami!
DILETTA
(prendendo un cuscino e dandolo in testa a Gastone)
Stupido … a tutti no! A volte per imbambolareli, mi bastava fare vedere le ginocchia ed il pizzo del reggiseno.
Adesso dammi una mano a riassettare
GASTONE
Siiiiiiii! E vai……
( i due riassettano, si cambiano )
( guerra dei cuscini tra loro ed escono di scena)
SCENA 3
IL CONTE TANFERNO TANFERNA
LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
(camera d’albergo)
(seduti al tavolo della stanza esaminano il profitto della figlia universitaria)
LA CONTESSA MOSCONI
Tutti ottimi voti, che profitto! Neppure il Prof. Naclerio Mille aveva questi voti. Sono orgoglioso di mia figlia, diventerà un ottimo medico
IL CONTE TANFERNA
(alterato)
Una donna non potrà mai diventare un medico. Una donna deve rimanere a casa a ricamare. Solo l’uomo può aspirare all’ordine.
LA CONTESSA MOSCONI
Neppure tu avevi questi voti all’Ateneo
IL CONTE TANFERNA
(alterato)
Avevo sempre un profitto superiore a quel bellimbusto di Naclerio Mille, che tu stimi tanto Adelaide.
LA CONTESSA MOSCONI
Naclerio si che si è fatto una posizione, ha due cliniche e cura solo le persone altolocate.
IL CONTE TANFERNA
Cura solo le persone che lo pagano profumatamente, ma dove lo ha messo il giuramento di Ippocrate sotto la suola delle scarpe
LA CONTESSA MOSCONI
Sempre meglio che te, neppure primario in quel ospedale di terzo ordine
IL CONTE TANFERNA
Ho anche due ambulatori
LA CONTESSA MOSCONI
Curi i contadini, che ti pagano in polli e conigli, ma con che razza di uomo mi sono messo.
IL CONTE TANFERNA
Io sono burbero, però!
LA CONTESSA MOSCONI
Sei di cuore Tanferno, ed io ti voglio bene: però !
IL CONTE TANFERNA
Però!
LA CONTESSA MOSCONI
La grinta! La grinta ti voglio più grintoso! Diamine ma li porti o non li porti i pantaloni.
IL CONTE TANFERNA
Si! Prometto! Grintoso!
LA CONTESSA MOSCONI
Adesso cerchiamo di risolvere il problema Diletta
IL CONTE TANFERNA
Sono contento che abbia ottimi voti, io gli voglio bene come ad una figlia, per cui un giorno quando diventerà dottoressa io le regalerò una clinica, naturalmente sarà socia con Gastone se si laurererà
LA CONTESSA MOSCONI
Gastone socio di minoranza
IL CONTE TANFERNA
No Gastone è mio figlio legittimo per cui lui sarà il titolare
LA CONTESSA MOSCONI
Quel depravato di Gastone titolare: ma scherziamo ! Grinta Conte! Grinta bisogna imporsi nella vita non soccombere.
IL CONTE TANFERNA
Diletta titolare ! va bene ma non alterarti ti prego
LA CONTESSA MOSCONI
Per Diletta, abbiamo deciso che: non possiamo riportarla in Italia visto il suo ottimo profitto: però noi a sua insaputa rimaniamo qua a Parigi per sorvegliarla ed in più gli troviamo un marito.
IL CONTE TANFERNA
Un marito!
LA CONTESSA MOSCONI
Si è meglio che metta la testa a posto: ho deciso di farla sposare con Ninetto Mille, il figlio di Naclerio, lo farò venire a Parigi e Diletta si fidanzerà con lui a costo di legarla.
IL CONTE TANFERNA
Ma Nicolino è un tamburo
LA CONTESSA MOSCONI
Un tamburo che erediterà tutto
IL CONTE TANFERNA
Pensaci Adelaide! Aspetta !
LA CONTESSA MOSCONI
Va bene così! Ho già spedito la lettera al Conticino. Ed in quanto a te! Quando ceneremo con Diletta fagli delle domande di medicina tanto per testare la sua preparazione
IL CONTE TANFERNA
Va bene, con molto piacere!
LA CONTESSA MOSCONI
Adesso andiamo a quel caffè! Quello vicino a casa di Diletta, ho voglia di una tazza di cioccolata e tanto sorvegliamo, andiamo prendi i Franchi
IL CONTE TANFERNA
Andiamo!
(il conte e la contessa escono di scena )
SCENA 4
DILETTA- CYRILL – LUCIE
(casa di Diletta)
LUCIE
( ha dei libri e una bottiglia in mano )
Diletta, non ce la faccio sono due mesi che non tocco un libro
Non ce la farò mai a superare l’esame
CYRILL
(anche lui con la bottiglia)
L’esame dello champagne lo passi sicuramente
DILETTA
E con il massimo dei voti
LUCIE
Comunque non ho problemi, basta che faccio vedere il seno al professore e lui va in bambola
CYRILL sei grande Lucie
DILETTA
Io esco … mi raccomando non fate troppo casino
CYRILL
Vai tranquilla
LUCIE
Salutami il caro Pierre, e bacialo per me
DILETTA
per questo esame ho l’impressione che per prendere un ottimo voto Pierre vorrà
più di un bacetto.
LUCIE
Più di andare a letto con lui non posso fare
DILETTA
L’importante è passare gli esami
LUCIE
E i tuoi!
DILETTA
Come rompono, saranno ritornati a Roma
CYRILL
non mi sembravano troppo contenti di te e della tua condotta
DILETTA
Di me! I miei voti sono ottimi
LUCIE
Diciamo che abbiamo un ottimo rapporto con i docenti
DILETTA
Io vado all’Ateneo, dico a Pierre di passare a casa mia, così come anteprima per l’esame
LUCIE
Lasciami solo con lui Diletta, e vedrai che esame farò!
DILETTA
Va bene, non preoccuparti!
CYRILL
Ciao Diletta
DILETTA
A più tardi ragazzi
(Diletta esce di scena)
SCENA 5
CYRILL – LUCIE
(casa di Diletta)
LUCIE
Che cos’hai Cyrill mi sembri triste
CYRILL
Che cosa vuoi che ti dico, che non me la passo bene
LUCIE
Cosa c’è che non va! Sei pieno di donne e i tuoi esami vanno benissimo diventerai un ottimo medico
CYRILL
Sono i Franchi che mancano!
LUCIE
Ma i tuoi vecchi non stanno male
CYRILL
Mio padre ha fatto un investimento sbagliato ed allora mi ha dimezzato la paghetta
LUCIE
Se vuoi ti diamo una mano io e Diletta
CYRILL
No … ti ringrazio, ma conto di cavarmela da solo!
LUCIE
E come fai!
CYRILL
Ogni tanto trovo qualche danarosa donna della Parigi bene
LUCIE
Che ti paga per le prestazioni amorose
CYRILL
Si ma adesso è un periodo che butta male
LUCIE
(passando dieci Franchi a Cyrill)
Intanto prendi questi! E non ti fare scrupoli
CYRILL
(prende i soldi)
Sei un amica Lucie, presto te li renderò!
LUCIE
non preoccuparti, l’unica cosa che non mi mancano sono i soldi
CYRILL
adesso andiamo!
LUCIE
Dove!
CYRILL
Andiamo al Caffè!
LUCIE
al Caffè!
CYRILL
si al caffè, e pago io!
LUCIE
Ma se sei senza un Franco!
CYRILL
Ma me li hai dati tu, adesso non ricordi!
LUCIE
Ma io te li ho dati per mangiare!
CYRILL
Domani è un altro giorno, adesso andiamo a bere, e non stare ad aprire la
borsetta, pago io e basta!
LUCIE
Ma i soldi te li ho dati io!
CYRILL
questo non importa andiamo!
LUCIE
(ride)
Ma… come!
CYRILL
ti voglio bene andiamo
(la trascina via)
LUCIE
Ma sei proprio un matto Cyrill, e io che avevo creduto alla tua storia
CYRILL
andiamo passerotta
LUCIE
Ti adoro Cyrill
CYRILL
Più tardi adesso andiamo a bere
(ed escono di scena)
SCENA 6
LA CONTESSA MOSCONI
IL CONTE TANFERNA – DILETTA
(prendono il the e parlano di medicina )
LA CONTESSA MOSCONI
Diletta, contessina sedete e servitevi
DILETTA
Che barba, ci mancavano anche questi!
LA CONTESSA MOSCONI
Cosa avete detto
DILETTA
Niente
IL CONTE TANFERNA
Mi sembrava di avere capito che barba
LA CONTESSA MOSCONI
Si avete detto che barba
DILETTA
Si! Ho detto che barba avete signor Tanferno, e come vi sta bene, sono proprio orgoglioso di avervi come padre putativo
IL CONTE TANFERNA
Si la mia barba è curata, e sono ancora, malgrado l’età di bell’aspetto, sono un uomo retto e con una posizione di tutto rispetto
DILETTA
(ridendo)
Vero! Vero!
LA CONTESSA MOSCONI
Cosa avete da ridere! Dovete avere rispetto, e poi sedetevi bene, dovete rimanere composta a tavola! Voi siete nobile non plebea.
DILETTA
(ride)
Nobile o plebea chissà cosa sono! E il mio sangue sarà quello di Riccobaldi, o quello di Parodi, o meglio quello del fattore
LA CONTESSA MOSCONI
Insolente! Se non fosse per i vostri meritevoli voti, io vi avrei rinchiuso in un convento, solo lì meritate di vivere
DILETTA
(ride)
Si come la monaca di Monza
IL CONTE TANFERNA
Adesso basta! Smettete di litigare, siamo qua per un the in santa pace.
DILETTA
Ha cominciato mia madre
LA CONTESSA MOSCONI
Mi vergogno di voi Diletta!
(Diletta ride di gusto)
IL CONTE TANFERNA
(esaminando il quaderno degli esami)
Contessina, voi siete bravissima vedo!
DILETTA
(compiaciuta)
Si!
IL CONTE TANFERNA
(esaminando il quaderno)
Contessa posso permettermi di fare qualche domanda di medicina a vostra figlia, visto che è così preparata
DILETTA
(contrariata)
Non mi sembra il caso!
LA CONTESSA MOSCONI
(contrariata e a voce alta)
Si! Io voglio vedere la vostra preparazione
IL CONTE TANFERNA
( arricciandosi i baffi )
Contessina, ditemi che cosa consigliate per una forte emicrania, vedo che avete avuto un ottimo voto
DILETTA
(perplessa)
Per un’emicrania … insomma
IL CONTE TANFERNA
(deciso)
Dovete dare una risposta ferma e convinta, un medico deve ispirare fiducia al paziente
DILETTA
(decisa)
Un clistere
IL CONTE TANFERNA
Perché un clistere e non una tisana!
DILETTA
un clistere… si un clistere
IL CONTE TANFERNA
(perplesso)
Io mi sono laureato a Bologna, e le cose non stanno così
LA CONTESSA MOSCONI
Può darsi che voi conte non siate aggiornato! La medicina ha fatto passi da gigante.
IL CONTE TANFERNA
(perplesso)
E per i dolori alla schiena !
DILETTA
Un clistere!
IL CONTE TANFERNA
(perplesso)
Sempre un clistere, ma non sapete dire altro voi a Parigi
LA CONTESSA MOSCONI
(irritata nei confronti del conte)
Tanferno smettete, io ho fiducia in mia figlia
DILETTA
(dando del tu e ironica)
Brava Adelaide, di a questo tamburo che ti porti dietro che io ho preso dei voti che nessuno si sogna
IL CONTE TANFERNA
Insolente, la vostra medicina è fatta solo di clisteri …
LA CONTESSA MOSCONI
(irata con la figlia)
Diletta come osate dare del tu a vostra madre
(e gli da un’ombrellata sulla testa)
Voi siete da riformatorio… brutta fetente
DILETTA
Lasciatemi in pace e levatevi di torno siete appiccicosi, e petulanti …
(ed esce di scena)
SCENA 7
LA CONTESSA MOSCONI
IL CONTE TANFERNA
(suitte dell’ albergo)
IL CONTE TANFERNA
Le cose non possono andare avanti così!
LA CONTESSA MOSCONI
Bisogna trovare una soluzione
IL CONTE TANFERNA
Vostra figlia contessa è una donna lasciva ed amorale,
una donna da redimere
LA CONTESSA MOSCONI
Conte, purtroppo è vero. Mia figlia purtroppo erediterà tutto il patrimonio, e non mi sembra ancora pronta
IL CONTE TANFERNA
Una debosciata così è capace di dilapidare in un mese il patrimonio di una vita, se fosse mia figlia.
LA CONTESSA MOSCONI
Voi non potete parlarmi di condotta morale
IL CONTE TANFERNA
Comunque bisogna trovare la soluzione per il suo e nostro bene
LA CONTESSA MOSCONI
Prima di tutto, bisogna frequentare quella casa per vedere che persone frequenta quella scellerata, e per questo piomberemo a turno in casa di mia figlia all’improvviso … comincerete voi
IL CONTE TANFERNA
Si… comincerò io e vi riferirò tutto, mia adorata
LA CONTESSA MOSCONI
Smettetela con le smancerie, dopo sarà il mio turno
Nel frattempo bisogna farla fidanzare e sposare al più presto
IL CONTE TANFERNA
Si ed io ho pensato! Un fidanzamento con Ubaldino il figlio del marchese Riccobaldi, sarebbe l’ideale … lui non ha molti soldi ma è un giovane a posto
LA CONTESSA MOSCONI
Oppure!
IL CONTE TANFERNA
Oppure Communaldo Quintavalle, il giovane rampollo di quella dinastia di uomini d’arme, un uomo tutto reggimento e casa
LA CONTESSA MOSCONI
Grazie conte per le idee
IL CONTE TANFERNA
Servo vostro contessa
LA CONTESSA MOSCONI
Ecco il futuro marito di mia figlia, lo ho fatto venire appositamente da Roma
(entra Ninetto Mille con un mazzo di fiori)
Il conte Ninetto Mille
(il Conte fa l’inchino ai futuri generi e al pubblico)
(il conte Tanferna disperato si mette le mani nei capelli )
LA CONTESSA MOSCONI
Bel giovane, siete contento di sposare mia figlia, la bellissima Diletta
NINETTO MILLE
Si … io ho portato questi fiori per Diletta
IL CONTE TANFERNA
Non abbiate fretta, presto la conoscerete
NINETTO MILLE
Si … muoio dalla voglia, ho portato questi fiori
(e li da al Conte)
(il Conte rifiuta i fiori e li porge di nuovo al futuro genero)
IL CONTE TANFERNA
I fiori dateli più tardi a Diletta
NINETTO MILLE
Si… allora li tengo io …
LA CONTESSA MOSCONI
Si teneteli voi!
NINETTO MILLE
Io muoio dalla voglia di conoscere la mia sposa
LA CONTESSA MOSCONI
E vostro padre come stà! Sono contento che abbia dato la sua benedizione per questo matrimonio,
NINETTO MILLE
Si ha dato la benedizione
LA CONTESSA MOSCONI
Mi ha anche detto che il fior fiore delle giovani nobili hanno chiesto la vostra mano, ma lui ha sempre rifiutato, preservandovi per la mano di mia figlia
NINETTO MILLE
Nessuna donna né nobile né popolana mi ha mai fatto delle avance
LA CONTESSA MOSCONI
Voi siete troppo umile, sicuramente scherzate
NINETTO MILLE
No… non scherzo!
IL CONTE TANFERNA
Che tamburo!
NINETTO
MILLE
è vero suonavo il tamburo nella banda
IL CONTE TANFERNA
Quanto tempo è che non vedete Diletta
NINETTO MILLE
Dall’asilo … però ho qui una foto
IL CONTE TANFERNA
Ma questa è una foto di Diletta!
NINETTO MILLE
Si! Ed è molto bella
IL CONTE TANFERNA
Ma in questa fotografia ha 6 anni
NINETTO
MILLE
e allora! Sarà cresciuta
IL CONTE TANFERNA
Ci mancava anche questo!
LA CONTESSA MOSCONI
Si che è cresciuta ! ed è pronta … ed illibata per voi
(rivolta al conte)
Fate silenzio, questo ragazzo erediterà un immenso patrimonio
IL CONTE TANFERNA
Bravo il nostro Ninetto, sono proprio contento!
LA CONTESSA MOSCONI
Anch’io sono contenta di voi Ninetto, ma adesso dovete lasciarci soli, perché mia figlia rincasa più tardi … tornate domani così stabiliamo il giorno delle nozze
NINETTO MILLE
Si … si domani … porto i fiori alla sposa ….
IL CONTE TANFERNA
Si ma portateli freschi
NINETTO
MILLE
si… freschi … ossequi
IL CONTE TANFERNA
Ossequi
LA CONTESSA MOSCONI
Ossequi … Ninetto a domani
(Ninetto esce di scena )
IL CONTE TANFERNA
Che tamburo di uomo
LA CONTESSA MOSCONI
Si farà bisogna dargli tempo
IL CONTE TANFERNA
Ma Adelaide siete convinta che un pollastro così Diletta se lo mangia in un boccone
LA CONTESSA MOSCONI
Ninetto è innamorato
IL CONTE TANFERNA
Ninetto è imbranato.
LA CONTESSA MOSCONI
Fate silenzio! Adesso bisogna che andate a vedere quello che succede in quella casa, bisogna preparare Diletta al matrimonio
IL CONTE TANFERNA
Vado e vi relaziono tutto
LA CONTESSA MOSCONI
Grazie Conte…
IL CONTE TANFERNA
Servo Vostro…
LA CONTESSA MOSCONI
Andate … io andrò al Caffè
SCENA 8
LUCIE -BRIGITTE
BRIGITTE
(sdraiata sul divano)
Non c’è più nessun uomo interessante a Parigi
LUCIE
(seduta per terra ai piedi del divano)
Certo che se sei sempre a lamentarti, non ne troverai mai!
BRIGITTE
A lamentarmi, io!
LUCIE
Sei sempre a dire: questo è brutto, quello è antipatico, questo è alto, questo è basso! Fai troppo la preziosa Brigitte sveglia!
BRIGITTE
Io la preziosa
LUCIE
Sembri una suora, sei fuori luogo in un mondo dove tutti pensano a divertirsi, guarda!
(e si avvicina alla finestra, Brigitte si alza anche lei)
Vedi laggiù quanta gente,. Stanno facendo una festa…. Si stanno divertendo ….
E noi siamo qua…
No io sono qua … ad aspettare il nuovo professore …
Mentre tu potresti andare… da loro, ti presenti o meglio non ti presenti neppure e ti metti a ballare.
E non sei neppure malaccio se ti truccassi di più
BRIGITTE
Non mi diverto! Le feste non mi divertono, niente mi diverte.
LUCIE
Prima non eri così! Eri una donna che trascinava ancora di più che diletta, poi Jean …. Jean … Jean …
BRIGITTE
Non parlare di lui, ti prego …
LUCIE
Jean ti ha portato via tutto, sia la voglia di amare sia la voglia di vivere.
Reagisci … reagisci
BRIGITTE
non ce la faccio! Non ce la faccio …. Non ce la faccio neppure a dimenticarlo.
LUCIE
Vieni
(comincia a truccare e a vestire in modo sexy Brigitte )
BRIGITTE
Non so se me la sento di ricominciare
LUCIE
(accompagna alla porta Brigitte )
Vai … vai, fidati di me, vai a vivere
(le da i tre baci alla francese)
( Brigitte esce di scena)
LUCIE
( accende il grammofono, si trucca, mette in vista la scollatura, la giarrettiera )
LUCIE
Adesso aspettiamo il professorino
SCENA 9
DILETTA - LUCIE
( batte lo stipite )
LUCIE
passerottino, aspetta che vengo ad aprire
(batte lo stipite)
Passerottino, aspetta mi devo tirare su la giarrettiera
(va ad aprire)
DILETTA
Mi devo tirare su la giarrettiera! O scema smettila!
LUCIE
Ma non doveva esserci al tuo posto il dottore
DILETTA
Siamo nei guai!
LUCIE
Cosa è successo!
DILETTA
Ci esamina un professore nuovo
LUCIE
Che tipo è!
DILETTA
Non lo so! Comunque lo ho invitato lo stesso
LUCIE
Non so se me la sento!
DILETTA
Vedi !
LUCIE
E se avesse dei gusti strani?
DILETTA
Non so che dire!
LUCIE
Fisicamente com’è?
DILETTA
Non l’ho mai visto …
LUCIE
Ormai! Tanto… a che ora viene!
DILETTA
Tra pochi minuti!
LUCIE
Sono abbastanza bella!
DILETTA
Se bellissima ed adorabile Lucie
( bacia l’amica)
In bocca al lupo!
LUCIE
Crepi …
Sai che dopo toccherà a te!
DILETTA
Si!
(Diletta esce di scena )
SCENA 10
IL CONTE TANFERNA - LUCIE
( batte lo stipite )
LUCIE
Vengo!
(si da una ritoccatina al trucco, eccitata
corre ad aprire)
IL CONTE TANFERNA
Buon giorno Signorina
LUCIE
(non sa che non è il professore)
Il mio nome è Lucie Arden
IL CONTE TANFERNA
Veramente io aspettavo Diletta
LUCIE
Diletta ha dovuto uscire per fare delle commissioni urgenti
IL CONTE TANFERNA
Va bene, signorina io allora vado!
LUCIE
professore aspetta non andare
IL CONTE TANFERNA
(fa per uscire)
(tra se e se ed inorgoglito)
Come fa a sapere che sono un professore!
La mia fama è arrivata anche a Parigi
(si ferma davanti alla porta)
LUCIE
Dottore, mio bel dottore vieni qua!
IL CONTE TANFERNA
Ditemi signorina
(torna sui suoi passi)
LUCIE
Chiamami Lucie!
IL CONTE TANFERNA
(tra se e se)
Ma tutta questa confidenza, questa familiarità, in Italia non c’è!
LUCIE
( eccitata)
Come ti chiami, bel giovanotto
IL CONTE TANFERNA
Il mio nome è Tanferno Tanferna
Proff. E Dottore e Chiururgo e non sono più tanto giovanotto!
LUCIE
(eccitata)
Piacente, sì! Tu Tanferno sei un uomo piacente
IL CONTE TANFERNA
(compiaciuto)
Mi mantengo bene! Ho la mia cattedra, i miei ambulatori,
vado a cavallo ed ho ancora un fisico niente male
LUCIE
(eccitata)
Si vede che siete un uomo seducente, sai Tanferno: anche a me piace cavalcare.
IL CONTE TANFERNA
Io a Torino, ho un bella morella: una berbera dal pelo nero, raso che è una peste, conosce talmente il mio tocco, le mie carezze che si fa cavalcare solo da me, un altro è capace di disarcionarlo.
LUCIE
Io Conticino, non sono berbera e il mio pelo non è raso ma folto e caldo: ma anch’io ho il mio tocco e le mie carezze, però non ho mai disarcionato nessuno degli uomini che ho fatto cavalcare.
IL CONTE TANFERNA
Io non capisco!
LUCIE
(si avvicina e gli da un bacio)
Sei adorabile Tanfernino.
IL CONTE TANFERNA
(tra se e se)
Tanfernino, mi chiama Tanfernino, come è carina
LUCIE
(affabile)
Tanfernino, tesoro … mi aiuti per l’esamino
IL CONTE TANFERNA
(sorpreso)
L’esamino… come!
LUCIE
( lo bacia ripetutamente)
Si l’esamino …
IL CONTE TANFERNA
(sorpreso)
L’esame di cosa?
LUCIE
(abbracciandolo)
Ma di medicina tesoruccio
IL CONTE
TANFERNA
(ringalluzzito)
Di medicina! Ma la medicina è la mia vita
Fammi vedere il programma.
LUCIE
( prendendolo per mano )
Adesso lo chiami programma… porcellino
IL CONTE TANFERNA
Quale argomento vuoi trattare, il fegato, i polmoni …
LUCIE
(abbracciandolo)
Tutto il corpo umano
IL CONTE
TANFERNA
tutto!
LUCIE
(portandolo fuori scena)
Tutto il mio corpo, tesoro!
IL CONTE TANFERNA
Si!
LUCIE
Dopo mi dai il voto porcellino!
IL CONTE TANFERNA
Siii|
(escono di scena )
(musica)
(rientrano abbracciati)
LUCIE
Che voto mi dai topolino!
IL CONTE TANFERNA
Il massimo …. porcellina
(il conte esce di scena)
LUCIE
(rimasta sola )
Iahooo! E Vai … ho passato anche questo esame
(euforica esce di scena)
SCENA 11
BARISTA – LA CONTESSA MOSCONI – CYRILL
(caffè)
IL BARISTA
Cosa desidera Madame
LA CONTESSA MOSCONI
Un bicchiere di marsala
IL BARISTA
Non non abbiamo marsala, siamo a Parigi Madame!
(Lionel osserva gustandosi una coppa di champagne )
LA CONTESSA MOSCONI
Allora portatemi qualcosa di forte ne ho bisogno
IL BARISTA
Un buon cognac … se posso permettermi
LA CONTESSA MOSCONI
Può permettersi! Ve lo concedo
IL BARISTA
Il mio nome è Pierre
(Cyrill osserva ma non dice niente)
LA CONTESSA MOSCONI
Cosa dite Pierre, una donna che beve un cognac darà scandalo
PIERRE
il mio nome è Pierre, posso permettermi di dati del tu signora …. Signora….
LA CONTESSA MOSCONI
Adelaide! Chiamatemi Adelaide!
PIERRE
(portando un Martell)
Un delizioso Martell per una deliziosa signora
LA CONTESSA MOSCONI
Grazie Pierre, e sorseggia il cognac
( si avvicina Cyrill )
CYRILL
Chi è questa incantevole signora! Posso sedermi accanto a te!
LA CONTESSA MOSCONI
Incantevole Signora, ma voi siete giovanissimo… accomodatevi, voi siete !
CYRILL
Lionel, il mio nome è Cyrill, e tu!
LA CONTESSA MOSCONI
Il mio nome è Adelaide
LIONEL
Adelaide che nome bellissimo! Diamoci del tu
LA CONTESSA MOSCONI
Siì! diamoci del tu
LIONEL
Sei Italiana, e sei a Parigi, per visitare i musei, la città
LA CONTESSA MOSCONI
Mia figlia studia qui alla Sorbona
LIONEL
Io frequento la Sorbona
LA CONTESSA MOSCONI
Che cosa frequenti
CYRILL
medicina
LA CONTESSA MOSCONI
Anche mia figlia è iscritta a medicina
LIONEL
Tante italiane sono iscritte a medicina! Ma lasciamo perdere parliamo di te.
LA CONTESSA MOSCONI
Di me!
CYRILL
Hai due occhi bellissimi, sono a dir poco incantevoli
LA CONTESSA MOSCONI
Come sei galante giovanotto
CYRILL
Le mie parole sono dettate dal cuore
LA CONTESSA MOSCONI
Ormai il mio cuore
CYRILL
Il tuo cuore è uno slancio di passione, sei bellissima
LA CONTESSA MOSCONI
(sedota)
Insomma ho i miei anni ma li porto bene
LIONEL
( la bacia)
LA CONTESSA MOSCONI
Cosa fai Cyrill
CYRILL
(piange)
LA CONTESSA MOSCONI
Che cos’hai caro
CYRILL
Io ti amo, ma tu non puoi aiutarmi, ho tanti problemi e non riesco a farne fronte, perché!
LA CONTESSA MORCONI
Dimmi io ti aiuterò!
CYRILL
Non posso! No non posso!
LA CONTESSA MOSCONI
Se sono solo soldi ti aiuterò io!
CYRILL
No! Non posso accettare1
(la bacia e si alzano e per mano escono di scena)
(esce Pierre subito dopo)
SCENA 12
MILLE – CHANTAL – LUCIE- LIONEL - DILETTA
LUCIE
( ha in mano un foglio e scrive )
Dunque devo comprare …
Due bottiglie di Martell, due bottiglie di Don Perrignon
Sei baghette
(entra Chantal)
CHANTAL
Che noia sono scappata dalla festa, ormai non ce la faccio più … non so cosa mi sta succedendo, non riesco più ad amar
LUCIE
Dopo cosa manca !
CHANTAL
Ripeti!
LUCIE
Due bottiglie di …
Non ti ripeto niente… leggi
CHANTAL
Non ne ho voglia! Prendi quello che ti pare …
(batte lo stipite)
CHANTAL
Chi è!
(nessuno risponde)
LUCIE
Vai ad aprire..
CHANTAL
Va bene! Ma non urlare
(Chantal si alza e va ad aprire)
(si trova di fronte un giovanotto imbranato)
NINETTO MILLE
Signorina … permette…
CHANTAL
Cosa volete!
NINETTO
MILLE
io vorrei
CHANTAL
Entrate o no!
NINETTO MILLE
Davvero posso!
CHANTAL
Lucie c’è uno che ti cerca!
(dal’altra stanza)
LUCIE
Fallo entrare!
CHANTAL
Entra
(cadono i fiori a Ninetto)
CHANTAL
Hai perso qualcosa
(Ninetto raccoglie i fiori)
NINETTO
MILLE
(appena vede Lucie gli da i fiori)
LUCIE
E questo chi è?
CHANTAL
Se non lo sai tu!
LUCIE
Io!
NINETTO MILLE
Io voreei!
(da i fiori)
LUCIE
Grazie!
Ma tu chi sei!
CHANTAL
Io mi riposo!
NINETTO MILLE
Io ti amo!
LUCIE
Cosa! Non ho capito!
CHANTAL
Ha detto che ti ama tambura
LUCIE
Non è il caso e poi ho conosciuto un professore focoso come un toro che mi riempie di regali e di attenzioni
NINETTO MILLE
Signorina
(e porge i fiori inginocchiandosi )
LUCIE
Questo è scemo, ma dalli a lei i fiori, questa ragazza si chiama Chantal
NINETTO MILLE
Chantal
CHANTAL
Ma è carino mi fa tenerezza!
LUCIE
Ninetto portala fuori, e cerca di essere gentile
NINETTO MILLE
Chantal … andiamo… se vuoi
CHANTAL
Si che voglio, andiamo: dove mi porti…
NINETTO MILLE
(la trascina via)
CHANTAL
Tesoro dammi il tempo di mettermi qualcosa
LUCIE
(con la borsetta si avvicina alla porta)
Io vi saluto ragazzi divertitevi!
(si avvicina a Ninetto che rimane invetrato e con i fiori in mano)
Ci mancava anche questo elemento per completare l’opera!
(Lucie esce di scena)
(Ninetto e Chantal escono di scena)
(Usciti di scena entrano dalla porta Diletta e il professore abbracciati)
DILETTA
Meno male che possiamo uscire
LIONEL
Avrai dei voti stupendi, penso che sicuramente farai un esame memorabile
DILETTA
(baciando Lionel)
Tu sei un uomo memorabile!
(entrambi escono di scena)
SCENA 13
CONTESSA MOSCONI – IL CONTE TANFERNA – DILETTA
LA CONTESSA MOSCONI
Come è bella Parigi
IL CONTE TANFERNA
Bella ma cara! Pensa che sono quasi rimasto senza soldi
LA CONTESSA MOSCONI
Sei rimasto senza soldi! Come ti sei bruciato tutti i soldi che hai portato via! Disgraziato
IL CONTE TANFERNA
Dove sono gli orecchini d’oro che ti ho regalato!
LA CONTESSA MOSCONI
Li ho persi!
IL CONTE TANFERNA
E non mi avete detto niente!
LA CONTESSA MOSCONI
Ricompratemeli!
IL CONTE TANFERNA
Con che soldi? Comprateli con i vostri
LA CONTESSA MOSCONI
Sono rimasta senza soldi
IL CONTE TANFERNA
Non potete avere speso così tanto… io non mi fido più di voi e né tantomeno di quella Donna irresponsabile che cura le emicranie con i clisteri
LA CONTESSA MOSCONI
Finitela Conte, voi siete un irresponsabile, siete peggio che vostro figlio. E adesso fate il lascito a me di tutti i vostri averi: come avevate promesso!
IL CONTE TANFERNA
Io non lascio niente a nessuno dei vostri parenti
(entra Diletta)
DILETTA
(ride)
Ma cosa avete da gridare, vi ha morso una tarantola
IL CONTE TANFERNA
Sentitela vostra figlia, è irriverente è …
DILETTA
Debosciata come dici tu Tanfy
IL CONTE TANFERNA
Tanfy mi chiama Tanfy… Tanfy
LA CONTESSA MOSCONI
Finitela Diletta! Rispetto …Rispetto
DILETTA
in questo esame ho avuto il massimo del punteggio
(silenzio)
LA CONTESSA MOSCONI
E per questo, guardate che dote vi ho lasciato
(da un documento alla figlia)
DILETTA
buono buoo …. Buono e non ci sono neppure clausole
LA CONTESSA MOSCONI
Diventerete un ottimo medico, ho controllato il vostro profitto all’università … e poi con vostro marito!
DILETTA
Mio Marito! Come !
LA CONTESSA MOSCONI
Voi vi sposerete con il figlio del duca Naclerio Mille
DILETTA
Ma se non lo ho mai visto … io sono una donna indipendente e le mie decisioni le voglio prendere da sola
SCENA 14
CONTESSA MOSCONI – IL CONTE TANFERNA – DILETTA – NINETTO MILLE –CHANTAL
IL CONTE TANFERNA
Entrate Ninetto
(entra Ninetto con Chantal)
LA CONTESSA MOSCONI
Ninetto! Con chi sei
IL CONTE TANFERNA
E questa chi è!
NINETTO MILLE
La mia fidanzata!
LA CONTESSA MOSCONI
Ninetto, la vostra fidanzata è questa!
NINETTO MILLE
(risoluto e con voce autoritaria)
Diletta no! Non mi interessa, Chantal si!
LA CONTESSA MOSCONI
Ma io ero d’accordo con vostro padre!
NINETTO
MILLE
Mio Padre! Mi ha mandato un telegramma di felicitazioni per essermi fidanzato
con Chantal
LA CONTESSA MOSCONI
Ma mi aveva promesso le cliniche: voi e Diletta, sposi …
DILETTA
(piange)
Madre mi hai chiamato per umiliarmi mi avevate trovato un marito per farsa. Per i vostri scopi, voi non mi volete bene, voi siete una donna ignobile madre!
LA CONTESSA MOSCONI
Perdonatemi!
Vi aumento il vitalizio
DILETTA
No!
LA CONTESSA MOSCONI
Ve lo triplico
DILETTA
non mi basta. Voi mi avete usata! Io non ho più
Fiducia in voi
NINETTO
Io me ne vado! Voglio tirarmi fuori da queste squallide beghe familiari
(Ninetto esce di scena abbracciato a Chantal)
SCENA 15
CONTESSA MOSCONI – IL CONTE TANFERNA – DILETTA
DILETTA
Madre non vi voglio più vedere andatevene via!
LA CONTESSA MOSCONI
Diletta siete la mia unica figlia, voi erediterete tutto!
DILETTA
In un futuro! Ma adesso … vivo come una barbona
LA CONTESSA MOSCONI
10000 Franchi il mese! ! non sono un vivere da barboni!
DILETTA
In Francia non bastano! Questi soldi li spendo solo in champane
IL CONTE TANFERNA
Che cosa avete una bottiglieria
DILETTA
fai silenzio farabutto!
LA CONTESSA MOSCONI
Farabutto si! È la parola giusta per uno come te!
LA CONTESSA MOSCONI
Ve ne darò 15000 a patto che!
DILETTA
Che cosa!
LA CONTESSA MOSCONI
Che voi vi comportate secondo il vostro rango dando del voi e non del tu e che non frequentate il figlio di questo farabutto
IL CONTE TANFERNA
Il figlio di questo farabutto è già diventato medico, ecco che cosa mi è arrivato dall’ Università Francesco I di Narpoli.
Da questo momento il farabutto è diventato il dottor Gastone Tanferna
DILETTA
Non è possibile, non era neppure iscritto a Narpoli
LA CONTESSA MOSCONI
Non era neppure iscritto! Buona questa . L’ha comprata, vostro figli è un buono a nulla Tanferna.
IL CONTE TANFERNA
Comprata o non comprata io sono orgoglioso di Gastone
Per questo gli ho lasciato metà del mio patrimonio come regalo di Laurea e l’altra metà me lo voglio sputtanare ben distante da quella megera di vostra madre
LA CONTESSA MOSCONI
Come vi permettete quando vi ho conosciuto eravate un medeghetto che curava solo i ladri di galline
DILETTA
Smettetela !
(silenzio)
Posso vedere di tanto in tanto, se capita Gastone
LA CONTESSA MOSCONI
Visto che è dottore e che ha ereditato, sì! Ma di tanto in tanto!
IL CONTE TANFERNA
Come Contessa adesso il farabutto è diventato buono! Ma va a fancc……….. voi e tutti i mosconi
LA CONTESSA MOSCONI
Come vi permettete!
(il conte esce di scena)
DILETTA
Lasciatelo perdere! Vi trattenete ancora per molto a Parigi?
LA CONTESSA MOSCONI
Domani purtroppo parto, e ne sono fortemente dispiaciuta!
DILETTA
Buon viaggio madre
(le due si abbracciano)
SCENA 16
DILETTA – NINETTO – CHANTAL
DILETTA
È stata dura! Però è finito tutto bene
NINETTO
Meno male, ormai non cela facevo più a fare la parte dello scemotto
CHANTAL
Quello era proprio il tuo ruolo
(si abbracciano)
NINETTO
Poteva finire meglio!
DILETTA
Per adesso: la metà del patrimonio mi basta!
SCENA 17
DILETTA – NINETTO – CHANTAL – GASTONE
(entra Gastone con i soldi)
NINETTO
No grazie non è voglio!
GASTONE
Prendili! Altrimenti mi offendo
(da 2000 Franchi a testa ai due giovani)
GASTONE e CHANTAL
Va bene in questo caso li prendiamo
CHANTAL
E ce li giochiamo al casinò
NINETTO
E vaiiiii!
(i due escono di scena)
SCENA 18
DILETTA – CYRILL – LUCIE – GASTONE
(bussano alla porta)
DILETTA
Entrate
(entrano Cyrill e Lucie)
DILETTA
Grazie ragazzi!
CYRILL
Figuriamoci abbiamo fatto un piacere ad un’amica
LUCIE
Anche abbastanza piacevole
GASTONE
E mio padre
LUCIE
Mi ha invitato a Torino
E anzi… non so se posso dire ….
GASTONE
Dimmi è mio padre!
LUCIE
Mi manda delle lettere da innamorato pazzo e poi ….
DILETTA
E poi!
LUCIE
Mi ha regalato un appartamento a Torino
GASTONE
Quello in Via Lamarmora
LUCIE
Si … ma io non so se accettarlo
GASTONE
Si.. hai il mio benestare …
DILETTA
e tu Cyrill cosa ne dici di mia madre: è una buona cavalla
CYRILL
È una grande amante … esigente ma di grande esperienza
DILETTA
Certo che non è perché è mia madre ma uomini ne ha avuti tanti
GASTONE
Più o meno di te!
DILETTA
Ma io sono più giovane! Quando avrò la sua età tireremo le somme
Cyrill
CYRILL
Dimmi!
DILETTA
Dimmi tu che sei stato a letto con me e mia madre ! chi è che ci sa più fare!
CYRILL
Ma Adelaide naturalmente! Gallina vecchia fa buon brodo
GASTONE
(da in soldi ai due ragazzi)
LUCIE
Grazie
CYRILL
Grazie al prossimo favore
(ed escono di scena)
SCENA 19
DILETTA – GASTONE
GASTONE
Finalmente soli
(si baciano)
E adesso!
DILETTA
Si topolino!
GASTONE
Ecco per te un bel regalo!
DILETTA
Si ! tesoroo! Cos’è!
GASTONE
Aprilo
(Diletta apre il pacchetto)
DILETTA
Una collana d’oro
GASTONE
Per te tutto deve essere d’oro, con tutto quello che sei riuscita a fare per spillare soldi ai nostri vecchi meriti ben altro!
DILETTA
Ci siamo presi solo un acconto amore mio!
GASTONE
Guarda tesoro che c’è dell’altro!
(da un altro pacchetto a Diletta, lei lo apre con bramosia)
DILETTA
Una Laurea in Medicina
GASTONE
Università di Narpoli, Federico I
Diletta Parodi Medico Chirurgo laureata con 110 e lode
DILETTA
Sei un fenomeno Gastone ed ora andiamo
GASTONE
Dove!
DILETTA
Vieni con me!
(lo trascina via)
(escono di scena)
(da fuori scena)
GASTONE
Ma questa cos’è!
(si sente il rumore di una moto)
DILETTA
Non la vedi! È una moto!
Sali…
GASTONE
Ma sei buona a portarla!
DILETTA
Sali
GASTONE e DILETTA
E vai!
(si sente il rombo della moto)
SIPARIO