Disturbi genetici

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“ DISTURBI GENETICI “

                                    “ DISTURBI GENETICI  “

di Carlo Giarletta

               OPERA    TEATRALE   IN   DUE   TEMPI  

        PERSONAGGI

              SPERMATOZ JUNIOR : uno spermatozoo che ha le sembianze di un bel giovane tra i ventisei ed i ventotto anni, sul metro e ottantacinque di altezza, con i capelli biondi e magro di corporatura. Il suo linguaggio somiglia a quello dei giovani di oggi ed è spesso improntato all’ironia.

              SPERMATOZ SENIOR : un altro spermatozoo, con l’aspetto di un uomo non attraente, sui quarantacinque anni, tarchiato e basso, dai capelli scuri e un po’ brizzolati. A tratti, si esprime con parole e gesti carichi di nervosismo.

              OVULAH :  un ovulo, figura di donna affascinante e sensuale, scura di carnagione, tra i venticinque ed i ventisette anni, con i tratti somatici delle arabe. Ha i capelli corvini e non è tanto alta da superare il metro e settantadue-settantatre di statura. Parla con accento straniero.

                                     PRIMO TEMPO

   In scena, l’arredamento è costituito soltanto da una sedia e da un tavolo circolare. Gli attori che interpretano la parte degli spermatozoi sono due, di sesso maschile. Il più giovane, Spermatoz jr., sui ventisei-ventotto anni, è magro, longilineo e di bell’aspetto. Porta una divisa militare rielaborata a T-shirt aperta sul petto nudo, un pantalone in pelle, lungo e largo e sta a piedi scalzi. Siede sulla sedia che ha un design ultramoderno. L’altro, Spermatoz Sr., ha passato da un pezzo i quarant’anni. E’ una sagoma pesante, granitica;  non supera il  metro e settanta d’altezza. Indossa un completo, classico serio morigerato. Passeggia nervosamente vicino al proscenio.

SPERMATOZ SENIOR   Oggi ti rendono la vita più difficile, ti improvettano, ti manipolano, prima o poi ti cloneranno e tu te ne stai a giocare alla passerella per il culto dell’immagine!

SPERMATOZ JUNIOR  (calmo, distaccato)  Ma sì, ma sì, lo sappiamo. E’ dai tempi dei nostri antenati che siamo spesso in  pericolo. Quando quel Patriarca lì predicava nel deserto di non disperderci…(si alza)  Voce tonitruante: non disperdere il seme, testa di pene! E tanti di loro, niente, non ci sentivano, non ci sentono e non ci sentiranno:  sveltine o lentine o assolo, butta giù fuorchè nelle caldoumide spelonche!

SPERMATOZ SR. (agitato, arriva a confondere grossolanamente dei termini)

D’accordo, d’accordo! Però prima almeno non ci ficcavano prigionieri in contenitori di vetro per contraffare la nostra identità, nè ci congelavano a rafficona e nemmeno ci usavano a precipizio per la fecondazione a fuoco artificiale!

SPERMATOZ JR. (ride accasciandosi sulla sedia)  Buum, si sparano i botti alle sagre paesane!…(accomodante)  Datti una calmata, bello mio, la vita cellulare è breve, ma l’arte per sedurre gli organismi femminili è lunga.

   L’altro si ferma. Appare più calmo. Gli si ravviva anche lo sguardo per qualche istante, dopo ridiventa serio. Il giovane lo osserva con aria divertita. Breve pausa di silenzio.

SPERMATOZ SR. (grave)  Questa è bassa filosofia.

SPERMATOZ JR.   Fai il lanciatore di anatemi?

SPERMATOZ SR. (c.s.)  Bassa filosofia e bassa ciarlataneria.

SPERMATOZ JR. (ridendo)  E bassa macelleria! Oh, lo sai come dicono i compagni “mobili” di Valdarno e di Mugello? Questi sono discorsi che nun c’incastrano mica! Bisogna sudare su il pezzo pe’ godere co’ l’ovula!

SPERMATOZ SR. (gli viene quasi da ridere, però si contiene subito e fa il distaccato)  Capirai.

   Il giovane prende un’aria assorta; l’uomo guarda nel vuoto. In sottofondo, musica d’atmosfera a discrezione di chi effettua la messa in scena. Sembra che l’immobilità generale abbia dato un provvisorio stop anche al tempo. Spermatoz jr. rompe il silenzio; il suo tono è accorato, ispirato.

SPERMATOZ JR.   Siamo ciò che siamo, non siamo altro: corridori verso la creatura da fecondare.

SPERMATOZ SR.   E tu hai  più anni di me per correre. Tanti di più.

SPERMATOZ  JR.   Ci dai dentro con l’assolo malinconico di cool jazz, vero?!

SPERMATOZ SR.   Adesso mi negheresti pure il diritto di affermare che la mia età pesa!?

SPERMATOZ JR.   No, ma tu lo sei mai stato?

SPERMATOZ SR.   Che cosa?

SPERMATOZ JR.   Giovane.

SPERMATOZ SR. (disorientato)  Come? Che vuoi dire?

SPERMATOZ JR.   Proprio quello che ho detto. Se te lo sei chiesto…(a gesti disegna nell’aria un ipotetico contorno di specchio grande)  Il miroir della mente non dovrebbe mentirti.

SPERMATOZ SR.   Che trastullo di parole!

SPERMATOZ JR.   Vai per il gioco, ma non nasconderti. Nel corso della tua vita, poco libero corso, suppongo, ti sarai parlato in faccia…(si alza e va accanto all’altro, mentre la musica svanisce)

SPERMATOZ SR.   Credo che capiti a molti.

SPERMATOZ JR.   Allora ci sei,  non dissociarti.

SPERMATOZ SR. (seccato)  Ma no, no!

SPERMATOZ JR.   Oh, listen to me, io non sto cliccando per stampare una lettera al padre modello Kafka, non incolpo: constato.

SPERMATOZ SR.   Constati? Piuttosto contesti tutto insieme con gli sbandati tuoi simili.

SPERMATOZ JR. (sorride)  OK per questo target: goal per te e palla al centro.

SPERMATOZ SR. (vuol sentirsi vittorioso)  Lo ammetti?!

SPERMATOZ JR. (in atteggiamento di sfida)  Certo! Contestatori sbandati sì, ma cazzuti a guadagnarci la strada che parte dal collo dell’utero!

   Pausa temporanea di silenzio, caratterizzata da un senso di disagio espresso dal personaggio più anziano e dall’atteggiamento disinvolto dell’altro.

SPERMATOZ SR. (siede e si mette con le mani sugli occhi)  Va bene basta, prenditi la vittoria che pretendi. Ho la vecchiaia cucita addosso, fin da quando ero adolescente.

SPERMATOZ JR.   Ma che vittoria del cazzo  vuoi che pretenda?! Semmai il tuo atto d’onestà verso te stesso ha un valore.

SPERMATOZ SR.   Magra consolazione. Comunque per te è comodo prendere la vita alla leggera…

SPERMATOZ JR.   Sì?

SPERMATOZ SR.   Grazie ai tuoi, fai ancora lo spermatozoo figlio di famiglia, il  signorino che segue mode assurde.

SPEMATOZ JR. (ride)  Ancora non hai visto il clou!…(sale sul tavolo)  Immagina un modello fornito di un fallo di paillettes! (salta giù subito)  Sovvenzioni dei vecchi a parte, io eseguo lavoretti saltuari e mi procuro la grana.

SPERMATOZ SR. (ironico)  Pulisci le passerelle per le sfilate delle ovule anoressiche?

SPERMATOZ JR. (serio)  No, elaboro progettazioni mirate allo sfondamento delle membrane più resistenti e ne faccio proposte di vendita ai C.S.B., i Comitati Seminali di Base.

SPERMATOZ SR.   Ti daranno quattro soldi.

SPERMATOZ JR.   Affermativo, i C.S.B. sono autogestiti…Tra compagni ci diamo una mano.

SPERMATOZ SR.   E allora da dove viene fuori l’utile?

SPERMATOZ JR.   Vendiamo gadgets, kits completi di manualetti sulla difesa dai nostri principali nemici: fumo, alcool, stress, antiparassitari, piombo, vernici, sostanze radioattive e ballotte varie.

SPERMATOZ SR.   Troppo comodo fare i proletari figli di papà che sfruttano i consumi!

SPERMATOZ JR.   Ma che stai a dire?! Non esiste proprio! Noi non ci mascheriamo dietro un falso perbenismo e destiniamo gran parte del ricavato agli spermatozoi del Chiapas, del Bangladesh, delle favelas brasiliane…

SPERMATOZ SR. (in tono da predicatore)  Ve ne accorgerete che significa avere delle responsabilità, quando vi verrà a mancare il credito di mantenimento genitoriale.

SPERMATOZ JR.   Ooh, che pelotas! Rinnovati un po’, cercati un incentivo-contributo?!

SPERMATOZ SR.   Eeh?! Un incentivo-contributo?!

SPERMATOZ JR. (ridendo)  Ma sì, un gagliardo incentivo-contributo per l’acquisto di cellule nuove, così dai in cambio quelle usate da rottamare.

SPERMATOZ SR.   Che bravo il sinistroide che usa un linguaggio da spot pubblicitari! Caro mio, la vita dà lezioni, cadrai nella trappola che ti sei costruito da solo con l‘esaltazione di falsi miti.

SPERMATOZ JR. (batte le mani)  Che figata di predica neosavonaroliana! Sembri la brutta copia della negativa fotografica di un maestro del pensiero socio-semiologo.

   L’altro sta per ribattere, ma resta senza parole perché è entrata intanto Ovulah, un ovulo che ha le sembianze di una donna molto attraente con i tratti somatici delle maghrebine. La sua carnagione è scura ed i capelli neri,  lunghi e crespi; indossa un kaftano lungo, africano, ed ai piedi porta dei sandali aperti.

Avanza, ballando sulle note di un brano di musica araba moderna. Lo spermatozoo più anziano si alza.

SPERMATOZ JR. (a Spermatoz Sr.)  Adesso metti da parte il concettuale e rifatti gli occhi con questo tocco di extracomunitaria.

SPERMATOZ SR. (sensibile al fascino femminile e visibilmente incuriosito)  Ma chi è? La conosci?

SPERMATOZ JR.   Ti gusta, eh?! Ci metteresti volentieri la testa dentro per renderla impenetrabile da parte degli altri?!

SPERMATOZ SR. (muovendo le mani come per dire: calma, vacci adagio)  E non parlare così, potrebbe sentirti!

SPERMATOZ JR.   Figurati, è molto evoluta, oltre il suo emisfero di provenienza. So che fa la ovulmodel per conto di uno stilista parigino, l’ho già vista a Roma.

   Spermatoz sr., barcollando leggermente, fa qualche passo in avanti. L’ovulo sale sul tavolo, continuando a danzare; il giovane scandisce il tempo battendo le mani. Mentre l’adulto ha un’espressione attonita gli altri due si scambiano dei sorrisi.

SPERMATOZ SR. (a capo chino, parla a sé stesso)  A me tocca la parte dell’escluso. 

SPERMATOZ JR.   Oh, non tinteggiarti la vita solo di antracite! Monta su, dai, snocciola una dance, improvvisa dei movimenti! (gli fa segno di salire sul tavolo)

   Spermatoz Sr. si schermisce, dice di no a gesti.  Mentre il giovane e l’anziano comunicano sena parole,  nel giro di pochi secondi, la ragazza scende dal tavolo e smette di ballare. Termina la musica.

OVULAH (con fierezza, rivolta all’adulto)  Signore, tu ti autodefinisci un escluso, ma non sai che significa esserlo per noi mussulmane.

SPERMATOZ SR. (non senza imbarazzo)  Ehm, un’idea ce l’avrei…Tra giornali e televisione…

OVULAH (in tono malinconico, ma categorica nell’affermazione)  I comunicatori occidentali non vivono sul campo minato del quotidiano islamico. Riportano la patina che ricopre gli avvenimenti reali.

SPERMATOZ JR.   E’ il nocciolo della questione, se capisci lo sputi via, non ti lasci abbindolare-soffocare…I mass media ti prendono sistematicamente per il culo, io li chiamerei mass media merda, anzi…mass massima merda.

SPERMATOZ SR.   E poi sarei io il disfattista.

SPERMATOZ JR.   Altra faccenda, sei fuori strada. Io cerco di vedere dietro, di smascherare. Certo sbaglio tante volte a dare delle definizioni o delle interpretazioni, però non ci do dentro a denigrare.

OVULAH   Chi denigra è alieno da chi subisce.

SPERMATOZ SR.   E’ innegabile. Comunque, signorina, credo di capire che lei personalmente non subisce e non se la passa tanto male.

OVULAH (sempre fiera e decisa)  Vero, signore, le tue parole sono giuste. Per me il cielo ha destinato tanta fortuna, ma io non dimentico le sofferenze delle mie sorelle ovule.  Sostengo i loro movimenti di liberazione.

SPERMATOZ JR. (all’altro)  Rischia grosso anche se è una privilegiata: gli spermatozoi integralisti l’hanno minacciata di morte…(provocatorio)  A te è mai capitato?

SPERMATOZ SR.   Che cosa?

SPERMATOZ JR.   Guardare nella cassetta della posta, aprirla, prendere una lettera e apprendere che si tratta di una missiva minatoria. Oppure, ricevere una telefonata anonima, sentire una voce impersonale, fredda, che parla senza inflessioni dialettali e ti preannuncia che sarai ucciso.

SPERMATOZ SR.   A me una cosa del genere?! Ma come ti salta in mente?! Con la vita che faccio, figurati se ho mai potuto dare fastidio a qualcuno!

SPERMATOZ JR.   OK, OK, bien, bien,  fatteli da solo i tuoi goal. Adesso lasciamo parlare lei.

   Mentre Ovulah va verso il proscenio, le luci in scena diminuiscono di intensità.

In sottofondo, spari di armi da fuoco, una radio che manda messaggi in lingua araba, inframmezzati da disturbi e scariche e, ad intervalli, voci che intonano preghiere e litanie nella stessa lingua.

OVULAH (a voce bassa e poi in crescendo)  Vidi la mia amica più cara pochi giorni dopo che gli spermatozoi integralisti avevano massacrato la sua famiglia.

Lei, un’ovula di ventitre anni, era scampata alla strage soltanto perché si trovava all’università…(con partecipazione emotiva)  Del villaggio alla periferia della capitale, era rimasto fumo, cenere e cadaveri sfigurati…Una bambola smembrata, semicoperta dai brandelli di un kephir tra le mani tra le mani inerti di una bambina senza gambe e senza vita!…Gli occhi fuori dalle orbite, la mia amica tremava tutta!….Non riusciva  ancora a dire una parola!! (in tono drammatico)  Allah mi perdoni, ho bestemmiato, ho desiderato la morte atroce per i massacratori!!

   Il personaggio femminile mette e ginocchia a terra e le mani  sugli occhi; gli altri due stanno muti, con le braccia calate,  perpendicolari al corpo. L’atmosfera è percorsa da un pathos drammatico. La musica finisce e l’illuminazione viene riportata ad un’intensità normale.

SPERMATOZ SR.   Fortunati anche tanti nostri simili che soccombono grazie al gioco del coitus interruptus?!

SPERMATOZ JR.   Ooh, sei ancora rimasto lì!?  Già ne abbiamo parlato: sono i nostri proprietari eiaculatori a decidere…Resta l’idea-escamotage che molti decessi servono ad evitare marmocchi non voluti…(congiunge le mani)  Morti utili per una causa, giusta o sbagliata che sia.

OVULAH (a Spermatoz jr.)  Giovane signore, forse le tue parole sono tali perché non hai sofferto per la perdita di un familiare.

SPERMATOZ JR.   No, bella, lo ammetto.

OVULAH   Monsieur Spermatier, lo stilista per il quale lavoro, ha visto morire suo fratello così.

SPERMATOZ SR.   Dev’essere traumatico.

OVULAH   Da allora, Spermatier ha sempre un velo di tristezza negli occhi.

SPERMATOZ JR.   Bon, considerazioni a parte, il full stop è sempre lì fermo, tosto, asciutto e fisso: noi azionati, lanciati, schizzati…

SPERMATOZ SR.   ….Contiamo come il due di picche….

SPERMATOZ JR.   Su questo solo mio zio non sarebbe d’accordo.

SPERMATOZ SR.   Come non sarebbe d’accordo?!

SPERMATOZ JR.   Secondo lui, “lui” conta, è qualcuno. Lo hanno fatto partecipare ad una trasmissione televisiva e s’è montato la testina.

SPERMATOZ SR.   Ah, sì? Questo è protagonismo.

SPERMATOZ JR.   Già. Pensa che dopo l’apparizione in TV ha preteso il titolo di “Mr.  Spermatomixer”.

SPERMATOZ SR.   Che roba!

OVULAH (a mani aperte, palme rivolte verso l’alto)  Ascolto con piacere il suono e la consistenza delle parole e questo mi facilita ad entrare in sintonia con voi. Però il tempo non attende e la sabbia non può opporsi al vento.

SPERMATOZ JR.   Che botta di saggezza, è molto figa!

SPERMATOZ SR.   Devo essere sincero, non m’aspettavo un’ovula extracomunitaria…

SPERMATOZ JR.   Hanno designato un elemento giovane ma grande.

OVULAH (tende le mani in avanti)  Ti ringrazio, fratello…La mia stessa età mi rammenta che ho poca esperienza.

SPERMATOZ SR.   Io preferirei avere pochi anni.

SPERMATOZ JR. (ironico)  Da vivere?

SPERMATOZ SR.   No,  no,  che dici!?…Nel senso di essere più giovane.

SPERMATOZ JR.   Aaah,  ci tieni alla sopravvivenza del culo, eh!?

   Spermatoz Sr. volta le spalle e fa un gesto per mandare l’altro a quel paese.

OVULAH   Amare la vita,  per gustare i datteri sotto una palma.

SPERMATOZ JR.   Va, scordiamo le utopie e cerchiamo di essere pragmatici. Idee? Suggerimenti? Proposte? Vi viene qualcosa in mente?

SPERMATOZ SR. (laconico)  Dobbiamo rispettare dei parametri, perciò…

SPERMATOZ JR.   Se ti riferisci ai limiti ben precisi che ci fissa la viscosità genetica, scopri il citoplasma nella cellula…

SPERMATOZ SR.   Scoperta o no, non ci è consentito mettere in libertà enzimi immuni da composti chimici accecanti.

SPERMATOZ JR.   Con questo però io non sono dell’idea di castrarsi a priori.

OVULAH   Signori fratelli, a me hanno detto che occorre usare forme calde di comunicazione.

SPERMATOZ SR.   E quali sarebbero?

SPERMATOZ JR.   Mmh…Secondo me, la moda, la musica, l’arte in generale.

OVULAH (con brio)  Ecco un’illuminazione!

SPERMATOZ SR. (a Jr.)  Allora, dato che sei un fautore del pragmatismo, tira fuori la pratica per il nostro caso.

SPERMATOZ JR.   Esempio: io e la “rosa del deserto” qui presente ci mettiamo in piedi sul tavolo ed assumiamo delle pose plastiche, statuarie, stilizzate, contorte, se vogliamo, facciamo i modelli viventi per uno scultore virtuale…

SPERMATOZ SR.   E io?

SPERAMTOZ JR.   E tu ti sdrai beatamente e ci guardi con interesse e compiacimento in attesa del tuo turno.

OVULAH (in atteggiamento mistico)  Che l’attesa del congiungimento non sia troppo lunga.

SPERMATOZ SR.   Sono d’accordo soprattutto con quello che ha detto la gentile signorina.

SPERMATOZ JR. (a Sr.) Tranquillo che non ci metto la testa dentro e ti lascio la penetrabilità.

   Ovulah chiede un “sì?” al giovane che risponde con un cenno d’assenso.

Spermatoz sr. si mette a terra supino.

SPERMATOZ JR. (all’ovula)  Lasciati desiderare.

OVULAH   Vengo.

   Si abbracciano appassionatamente. L’altro alza il busto, fa dei movimenti nervosi, poi ritorna nella posizione di prima. La coppia sale sul tavolo; schiena contro schiena, i due flettono le braccia in avanti e le fanno roteare. Poi fanno dei passi di danza e finiscono uno di fronte all’altra. Vicinissimi, restano immobili, come se fossero sospesi nell’aria e nel tempo. Senior sia rialza ed applaude.

SPERMATOZ SR.   Ci siamo: lei interpreta “Giselle” e tu te la cavi nello “Schiaccianoci”.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Sì, ma perché ci hai interrotti?

OVULAH   La fretta è un rettile che guizza sulla pelle e disorienta.

SPERMATOZ SR.   Niente, ho voluto esprimere il mio giudizio.

SPERMATOZ JR. (a Spermatoz Sr.)  Allora calma, eh, dacci un po’ di spago in più.

   I giovani riprendono dei passi di danza, si abbracciano e infine scendono dal tavolo.

OVULAH (a Spermatoz Sr.)  Adesso tocca a noi, signore.

SPERMATOZ SR. (esitante)  Prima…avrei bisogno di bere, di prendere qualcosa per darmi un tono…Ho bisogno assoluto di darmi un tono.

SPERMATOZ JR.   Ti va bene qualche pillola eccitante dall’effetto immediato? Ne ho cinque o sei in tasca.

SPERMATOZ SR.   Sono molto forti?

SPERMATOZ JR.   Sopportabilissime. Ne usiamo tante per tirar tardi nelle discospermatoteche il sabato notte. Le prendono con disinvoltura anche le ovule minorenni che ballano sui cubi. Per vedere chiaramente temi complessi, poi, non c’è niente di meglio del cannabis.

OVULAH   Negli spazi temporali di libertà a me piace molto prendere il the con due-tre amiche, sedute su una duna, mentre in lontananza le carovane sfilano in linea con l’orizzonte ed il tramonto.

SPERMATOZ JR. (con un sorrisetto ironico)  Ma tu e le tue amiche sedete sulla capote o sui sedili della Duna?

OVULAH (che ha capito la battuta)  Non riesco ad intendere il tuo dubbio, fratello. Lì  ci spostiamo con le Rover.

SPERMATOZ SR. (soddisfatto perché l’altro ha incassato il colpo, a Jr.)  Vedi? E’più intelligente di te, spermatide immaturo.

SPERMATOZ JR.   L’intelligenza è indiscutibile, ma ho delle riserve su dell’altro.

OVULAH (che crede di essere lei la parte in causa)  Parlamene, giovane fratello.

Ogni confronto è un tesoro che ci arricchisce.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Non riguardano te, bella…(gettando un’occhiata all’altro)  E non sono risentito per lo “spermatide immaturo”.

SPERMATOZ SR. (diventa inquieto)  E allora?! Sputa  fuori!

SPERMATOZ JR. (a Spermatoz Sr.)  Mi dai da pensare con i tentennamenti, le sbavature ed il bisogno tremendo di darti un tono.

SPERMATOZ SR.   Che intendi per sbavature!?

SPERMATOZ JR.   Le goccioline di saliva quando hai visto l’elemento esotico affascinante.

SPERMATOZ SR. (duro)  Delle mie reazioni non ho da rendere conto a te.

SPERMATOZ JR.   OK, ho aperto un file nel documento office della mia recettività: ognuno fa i conti con sé stesso.

OVULAH   Le nostre anime ci chiedono libri aperti.

SPERMATOZ JR.   Il file l’ho salvato, naturalmente.

SPERMATOZ SR. (ostentando aria di sicurezza)  Bene e allora?

SPERMATOZ JR.   Allora torniamo al sodo. Le vuoi prendere ‘ste pillole o no?!

SPERMATOZ SR. (perde l’aria di prima esitante)  Non più di due…(tende la mano)  Però le dovrei mandare giù con un liquido.

SPERMATOZ JR.   Caffè freddo e ci sei dentro.

OVULAH   Il karkadè no…I fratelli spermatozoi dell’aria egiziana lo prendono come calmante.

SPERMATOZ SR.   Vado al bar della banca del seme qua vicino, faccio presto.

SPERMATOZ JR. (gli porge le pillole)  Vai con comodo. Noi intanto ci dedichiamo ad un breve mix di relax diselaborativo.

SPERMATOZ SR.   Vi porto qualcosa?

SPERMATOZ JR.   No, fa niente, grazie.

OVULAH   Evito i fuori pasto, rappresento la legeresse.

   Spermatoz Sr. esce. Gli altri due siedono sul tavolo e fanno penzolare le gambe.

SPERMATOZ JR. (accarezzando l’altra)  Come ti va il lavoro?

OVULAH   Mi giudico fortunata.

SPERMATOZ JR.   Lo stilista ha il senso del lavoro?

OVULAH   Bien. Spermatier spesso gioca con gli effetti poi semplifica tutto: gli abiti, gli stage e la nostra stessa condizione di indossatrici.

SPERMATOZ JR.   Meno spettacolo, meno miti e meno nevrosi fanno segno positivo?

OVULAH   Sì, è l’oasi per l’anima negli atelier disanimati.

   Spermatoz jr. fissa lo sguardo davanti a sé. Resta assorto, sembra concentrarsi su qualche pensiero. L’altra lo osserva, gli sfiora un braccio, poi si mette all’impiedi ed abbozza qualche passo di danza.

SPERMATOZ JR.   Quando torna Senior non glielo dico subito.

OVULAH (si ferma e siede a terra)  Quale rivelazione vuoi procrastinare?

SPERMATOZ JR.   La verità delle pasticche di niente.

OVULAH   Le tue parole trasparivano chiare dietro una sottile caligine, tenue come quella che avvolge Casablanca nelle giornate ricche di umidità.

SPERMATOZ JR.   Voi elementi femminili possedete un surplus di visione.

OVULAH (sorride)  Non erano eccitanti, resta sottinteso.

SPERMATOZ JR.   Gli ho propinato un composto di lecitina di soia, caramello, rabarbaro ed altre cazzatelle del genere.

OVULAH   Lui non avrà gustato il sapore.

SPERMATOZ JR.   ….Con l’impellenza di ottenere lo scopo!

OVULAH   Hai agito anche tu per un fine.

SPERMATOZ JR.   Penso di non aver splafonato dal nostro codice comportamentale genetico.

OVULAH   Non lo conosco a fondo.

SPERMATOZ JR.   In ogni caso, avrò varcato il limite a fin di bene.

OVULAH   Il motivo?

SPEMATOZ JR.   La causa è l’età di Senior…Fattore non trascurabile.

OVULAH   Su un muro di Algeri c’era scritto “L’avenir appartient a la jeunesse”…

SPERMATOZ JR.   Bello, musicale.

OVULAH   Un assunto relativo.

SPERMATOZ JR.   Vuoi ribaltare le fasi della vita?

OVULAH   Il mio pensiero si sposa ad un’altra convinzione. Per me tutti hanno un avvenire.

SPERMATOZ JR.   E questo non è relativo?

OVULAH   Voglio dire altro…

SPERMATOZ JR.   Cosa?

OVULAH   E’ la durata che cambia…Secondi, ore, anni, frazioni di tempo. Per ogni essere un divenire.

SPERMATOZ JR.   Certo, d’accordo…(toccando il mento e arricciando il naso, sul divertito)  Nema problema, come dicono i compagni partigiani della Bosnia…Chiamiamola intesa tra filosofia e genetica: “filogenetica”.

   Rientra Spermatoz Sr. in maniche di camicia e portando la giacca appoggiata su una spalla. Ha un’aria disinvolta.

SPERMATOZ SR. (esuberante, ha lo sguardo dilatato)  Sì, ho proprio altre visioni!

SPERMATOZ JR. (ironico)  Non saranno mucche volanti che suonano violini o cavalli che ne mangiano, eh?!

SPERMATOZ SR. (sostiene l’ironia)  No, tra i miei ascendenti non c’erano…impronte cromosomiche o parentele embrioniche con Chagall. Mi accorgo che ho più energia e sicurezza, quasi non mi riconosco.

OVULAH   Potrai camminare sulla coda della tigre.

SPERMATOZ JR.   Adesso sarai pronto…Hai bisogno d’altro?

SPERMATOZ SR.   No, ho intenzione di cimentarmi. Datemi solo il tempo di informarvi su una questione che ci può riguardare.

SPERMATOZ JR.   E’ una questione dell’ultimissimo minuto, mi incuriosisce.

SPERMATOZ SR.   Ho visto qualcuno al bar.

SPERMATOZ JR.   Chi?

SPERMATOZ SR.   Due membri della giuria.

OVULAH   Forse sono lì come i tuareg,  presenze spesso vicine non avvicinabili.

SPERMATOZ JR.   Ti hanno interrogato?

SPERMATOZ SR.   No, però credo che si sono accorti di me…Prima che uscissero, ho notato che uno aveva un telefono e stava parlando.

SPERMATOZ JR.   Il calling di qualche capo che dava input per influenzare i rendimenti, le prestazioni.

SPERMATOZ SR.   L’ho pensato anch’io.

OVULAH   Hanno nelle palme delle mani le sfere del potere decisionale.

SPERMATOZ SR. (come per darsi coraggio)  Ma via, questo ora non mi toglie entusiasmo…(va a posare la giacca sul tavolo, poi si avvicina ad Ovulah, fino a che li separano al massimo una trentina di centimetri)  Ho desiderio, il liquido chiede la fuoruscita.

OVULAH (a Sr.)  Sto davanti al raggio della tua azione, signore. Non c’è gesto oltre questo.

   Spermatoz jr. si mette accovacciato sulla sedia a gambe incrociate, alla maniera dei fachiri indiani. Senior cerca di abbracciare Ovulah ma resta con le braccia a mezz’aria. Lei aspetta, osservandolo.

SPERMATOZ SR. (abbassando le braccia e scuotendole)  Aah, manca un segnale organico, di natura fisiologica…E’ strano il benessere, se contrasta con un senso d’incompletezza.

SPERMATOZ JR. (guarda in alto)  Contraddizione o enigma?

OVULAH (a Sr.)  Forse è la mia immatura verde età a non appagarti, signore.

SPERMATOZ JR. (ironico)  Cerchiamo nel campionario degli stimoli e scoviamo una locandina di ovula spogliarellista?…Con tanto di scritta tipo “Spettacolo di nudo integrale” o “Senza veli né freni”?

SPERMATOZ SR.   No…meglio non prendere tali esempi.

SPERMATOZ JR.   Perché? Sei sempre strapieno di scrupoli?

SPERMATOZ SR. (ancora più incerto)  Sembra….inopportuno.

OVULAH (interviene, a Jr.)  Così trascendi,  giovane fratello. Esci dalla pista carovaniera.

   Spermatoz Jr. si scosta, va in disparte. Con l’aria pensierosa di ci vuole riflettere e concludere presto su un dilemma che è oggetto del ripensamento stesso, tocca il mento e mormora qualcosa di non intelligibile. Poi coordina e tramuta il suono-mugugno in una frase che esprime ad alta voce, ma a parte, parlando tra di sé.

SPERMATOZ JR.   L’idea provocatoria del fallo di paillettes è solo da scartare.

SPERMATOZ SR. (nervoso)  Intimidito da una tentazione? Sarà la conseguenza?

SPERMATOZ JR.   Ti interroghi? Ti arrovelli troppo? Secondo me hai bisogno di toglierti di dosso qualcuno…

SPERMATOZ SR.   Che?! Qualcuno chi?!

SPERMATOZ JR.   Il tuo ego, la tua identità elucubrante. Metti in funzione un autodecoder e ci arrivi.

SPERMATOZ SR.   Eeh?! Ma che espressioni contorte usi?! I condizionamenti sono di tutt’altra specie e tu tiri in ballo una…astrusa liberazione da me stesso!?

OVULAH (ispirata nel ricordo)  Una sera, nelle ore seguenti al passaggio di una tempesta di sabbia, vinti lo sgomento ed il timore, Hassid mi aprì.

SPERMATOZ JR.   Sarebbe?

OVULAH   Lui, spermatozoo giovane, aprì la mia essenza adolescente e schiuse un varco ad una mia fioritura giovanile.

SPERMATOZ SR. (guarda in su)  Ah, la passione di quell’età!

SPERMATOZ JR.   Bello il momento, è il top tra i flash-back del genere…Comunque, figurazioni, considerazioni e tutte le meravigliose reminiscenze scivolano via per conto loro…(si rivolge a Sr.)  Lo raggiungiamo il concreto, adesso?

   Spermatoz Sr.tace. Ha un atteggiamento titubante, pensieroso. Fa dei passi, gira la testa a desta ed a sinistra, si avvicina al tavolo e vi appoggia le mani sul bordo. Jr. ed Ovulah siedono a terra, con la fronte sulle ginocchia sollevate.

OVULAH (a Sr.)  Vorremmo aiutarti, signore. Mostraci un segno.

SPERMATOZ SR. (tamburella con le dita sul tavolo)  Lo riconosco: se tante perplessità mi ingabbiano, significa che…che sono un accidente genetico?

SPERMATOZ JR. (sdraiato supino)  Se tu cercassi almeno di smussare le autocomplicazioni….

SPERMATOZ SR.   Come non dare ragione agli altri!?

OVULAH (si alza ed allarga le braccia)  La ragione…è una palma gigante che ripara dal sole infuocato delle aberrazioni.

SPERMATOZ SR. (si rimette la giacca)  Non posso tacere oltre. Sì, è necessario che tiri fuori il tarlo che mi rode…(occupa la sedia, in abbandono come se gli mancassero le forze)  La visione di quei due…Sto male perché non riesco ad allontanarla….

SPERMATOZ JR.   Ora t’è venuta la fissa…

OVULAH (interviene sulle parole di Jr.)  In fondo tutti giudichiamo e veniamo giudicati.

SPERMATOZ SR. (quasi sbuffa)  Lo so, non avete torto! L’obiettività è carta vincente…Però quando ce l’abbiamo nelle mani, quando è veramente tangibile…

SPERMATOZ JR. (con rabbia)  Però, però e però! Ti trinceri dietro un ennesimo però! Cazzo, pesi e confezioni dei concetti sensati e al momento di concludere positivo?!….Li perdi e ti perdi?!

OVULAH (a Jr.)  Giovane fratello, non allontanare la calma, come se fosse un brutto male da cui liberarsi…Parliamo ancora…

SPERMATOZ SR. (a mezza voce)  Stanno ancora lì, pronti a colpire.

SPERMATOZ JR.   Eeh?!

SPERMATOZ SR. (le mani sugli occhi)  Ho mentito, ho mentito!

OVULAH(a Sr.)   Che Allah ti assista, signore!

SPERMATOZ SR.   Non ci sono andato al bar! Non ci sono andato!

   Spermatoz jr. si dà una manata sulle cosce, impreca tra sé, alza e scuote la testa. Raggiunge l’altro, gli mette un braccio sulla spalla e gli parla con dolcezza.

SPERMATOZ JR.   Ascolta, amico, se ti dico che ti trovi qui tra elementi di cui ti puoi fidare. La mia non è retorica, né frase di circostanza e nemmeno formalismo…Ci sei?

SPERMATOZ SR.   Non so…Credo…credo di sì…

SPERMATOZ JR.   Rilassati, la sedia è a tua disposizione.

OVULAH   Solidarietà è arma di difesa.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Se dunque spiattelli una buona volta la versione giusta-reale-veritiera, magari cerchiamo di inventarci una controazione comune.

   Attimi di silenzio. Sr. è abbandonato sulla sedia, Jr. e Ovulah siedono sul tavolo.

SPERMATOZ SR.   Mi hanno bloccato a piano terra…Bloccato, bloccato!

SPERMATOZ JR.   Abbiamo capito.

SPERMATOZ SR.   No, è per rendere l’idea che mi sono sentito dentro un blocco di cemento, una colonna di marmo…

OVULAH   Comprensibile anche questo.

SPERMATOZ SR.   Vogliono tendervi una trappola.

SPERMATOZ JR.   E qual è la tua parte, il tuo ruolo?

SPERMATOZ SR.   ….Collaborazione passiva…

SPERMATOZ JR.   Cioè?

SPERMATOZ SR.   Pretendono che io resti inibito ed inconcludente con lei, così tu hai vittoria facile…

SPERMATOZ JR.  Ooh,  adesso comincio a capire!

OVULAH   Sono sciacalli!

SPERMATOZ JR.  (a Sr., con un sorrisetto ironico)  Beh, se non altro, la cosa non ti verrebbe tanto difficile, no?

SPERMATOZ SR. (a Jr.)  Per favore, smettila di affondare i colpi, io sono già a pezzi.

OVULAH   Lascialo parlare, giovane fratello.

SPERMATOZ SR.   ….Dopo io devo sporgere denuncia contro voi per minacce.

SPERMATOZ JR.   A che scopo?

SPERMATOZ SR.   Perché è questo il  metodo con il quale mi avete imposto di perdere…

SPERMATOZ JR.   Alt, alt, calma, un attimo di riflessione e di critica sociale.

OVULAH (interviene, in sintonia col pensiero del giovane)  Ma non è proprio quel che bramano i cani infedeli?!

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Eh, infatti, ‘sta cazzarola di collaborazione passiva non è già finalizzata-mirata? 

SPERMATOZ SR.   Sì, ma faranno risultare che sono stati loro ad aver scoperto la magagna e per premio otterranno la massima protezione…

SPERMATOZ JR.   Una bella dritta!

SPERMATOZ SR.   Entreranno nella classe dirigenziale…

OVULAH   Ambizione perversa!

SPERMATOZ SR.   Voi sarete interdetti da partecipazioni a convegni, seminari, corsi, manifestazioni e tutto il resto…per un periodo indefinito…

OVULAH   Duro e gravoso come quello della siccità.

SPERMATOZ JR.   Che lifting di strategia!

   Seguono momenti di silenzio. Spermatoz sr. sta con le mani giunte, le dita tra il naso e la bocca; Ovulah gli va accanto, siede a terra e si prende le ginocchia tra le braccia. L’altro si sdraia supino sul tavolo.

SPERMATOZ JR.   Manca l’ultimo pezzo.

SPEMATOZ SR.  (si risolleva)  Eh?

SPERMATOZ JR.   Su, bello, non vorrai fermarti giusto ora ad un’incompiuta.

SPERMATOZ SR.   Cosa?! Incompiuta?! Dammi chiarezza!

OVULAH (che ha capito l’allusione di Jr., a Sr.)  Concludi ,signore, dimostrati leale fino in fondo.

SPERMATOZ JR. (all’impiedi, a Sr.)  Ecco, parlando rasoterra o terra terra, al traguardo che sgraffigni? Che vantaggi ricavi? Che quota di bottino ti vene assegnata? Inteso?

SPERMATOZ SR. (la sua voce è incerta)  La…la partecipazione ad un’impresa…importante.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Uhm, dato che ti esprimi a smozzichi, è di più, tanto di più, ultra di più che importante.

   Spermatoz Sr. sta in silenzio ed ha un’aria smarrita. Abbassa lo sguardo e respira a fatica.

OVULAH (a Sr.)  Mi immedesimo nel tuo stato, signore. La verità paga prezzi altissimi.

SPERMATOZ JR.   Ed il più delle volte non esiste rimborso. Né a pronta né a tarda cassa.

SPERMATOZ SR.   Parlo…parlo…Ve lo dico…Trovo il modo…

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Scegli uno sponsor ad effetto garantito che ti rilancia sul mercato delle coscienze.

OVULAH (sorridendo)  Non perdi il tuo spirito, giovane fratello.

SPERMATOZ SR. (dopo una breve pausa di silenzio, parla lentamente)  Hanno assicurato che farò parte di una squadra speciale…Quella delle cellule per la clonazione dell’essere umano….

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Oh, oh! Rischieresti di perdere questa botta di vita!? Ti rendi conto?!

SPERMATOZ SR.   Io…ho paura…

OVULAH (a Sr.)  Certo non stai dentro una moschea accogliente, signore.

SPERATOZ JR. (a Sr.)  Ascolta: ti vendi, ci incastri e li favorisci.

SPERMATOZ SR. (debolmente)  No…no…

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Sputtanamento totale ed entri nel mito, no?

SPERMATOZ SR. (innervosito, ma con più decisione)  No, no!…E’spregevole!

SPERMATOZ JR. (continua a provocarlo)  Chi fa il tardivo, rischia di finire schiacciato in un preservativo.

OVULAH (va accanto a Jr. e gli fissa lo sguardo negli occhi)  Getta la scimitarra del cinismo, dimentica.

SPERMATOZ JR. (resta colpito dalle parole di lei)  Ma sì, va bene, la pianto…Lo stadio del sarcasmo è…una specie di funzione…Una funzione della mia psicopatologia.

SPERMATOZ SR.   Sono le angosce…Ci inchiodano con le spalle al muro…

SPERMATOZ  JR. (camminando)  E pensare che avevo in mente una performance alquanto stronza per vincere...

OVULAH   Non era da te, giovane fratello.

SPERMATOZ JR.   Proveniva da me…dalle scariche della mia dissociazione…Mi cambiavo, indossavo un fallo di paillettes ed improvvisavo movimenti e passi sinuosi, supererotici.

SPERMATOZ SR. (con le mani sugli occhi, a Jr.)  Pensavo che tu  preparassi una buffonata per il gusto di prenderti gioco di me.

SPERMATOZ JR.   …Invece mi sarei inculato da solo…in stile scorpione.

OVULAH   Ora conosciamo l’ingannevole miraggio.

SPERMATOZ JR. (con amarezza)  Già, conosciamo l’articolo.

OVULAH   Fratelli, non dobbiamo cedere.

SPERMATOZ SR. (ad Ovulah)  Parli bene tu! Quelli hanno in dotazione gas spermicidi!

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Non correre. Ci sono i precedenti di certe bande spermatozoiche paramilitari, che ricorsero ad armi chimiche e subirono un effetto boomerang.

OVULAH   Le azioni empie vennero condannate dall’Internazionale Cellulare.

SPERMATOZ JR.   Perciò, loro ci penseranno bene prima di andare giù così pesante.

SPERMATOZ SR.   Speriamo che se ne ricordino.

SPERMATOZ JR.   Restano sempre tracce delle memorie storiche.

   Attimi di pausa. Nessuno dei tre incontra lo sguardo dell’altro. I sottofondo, la musica di un tango che andrà in dissolvenza dopo alcuni minuti.

SPERMATOZ JR. (riprende a parlare, a Sr.)  E ti hanno detto a cosa vai incontro se non li assecondi?

SEPRMATOZ SR.   No, no…All’ultimo, hanno lanciato una frase allarmante: ‘attento a te, non troverai mai l’oceano ricco se non abbandoni la riva comoda’

OVULAH   Mistificatori profetici.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  L’hai messi a fuoco…L’avviso però è trasparente, indica unica via se vuoi il colpo grosso…

SEPRMATOZ SR.   Ci tengono nel mirino.

OVULAH   Ascoltate, per i sacrifici utili alle cause bisogna rischiare…La mia piccola mente tenta di cogliere un’illuminazione.

SPERMATOZ SR. (a Ovulah)  Mi sembra…che ti sottovaluti

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Senza riserve. Quando l’ho vista sfilare tra ovule di etnie diverse a Roma, già mi hanno messo al corrente delle sue doti.

OVULAH (con una leggera commozione)  Ho ricordi bellissimi di quella manifestazione a Piazza di Spagna…Le stelle in cielo mi riportavano ai nuclei splendenti dei fratelli in lotta per amore dei nostri popoli.

SPERMATOZ JR.   Una conferma, la crescita di un’estetica che si va a collegare con la tolleranza universale.

SPERMATOZ SR. (a Ovulah)  Ci affidiamo all’idea che stai per esprimere.

   Pausa. Spermatoz Jr. tamburella con le dita di una mano sul tavolo.

OVULAH   Ripudio la menzogna, amo l’incanto delle notti del Maghreb e so che non è facile separare una realtà dall’altra…

SPERMATOZ SR.   Le difficoltà e le vicissitudini, poi, superano le positività.

OVULAH   Ma per la salvezza sono disposta a costruire una capanna di falsità.

SPERMATOZ JR. (ad Ovulah)  Per stare sulla tua lunghezza d’onda, ho amato per un trip di giorni all’Avana…Era sgranata e decadente come un incantamento…

OVULAH (a Jr.)  Ti sei dato a lei e lei si è data a te.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Sì, sì…Ma ora non è tempo di ciance. Vai, prosegui con la tua idea.

OVULAH   Nella relazione scritta, indicherò la scarsa efficienza di tutti e due…

SPERMATOZ SR. (a Ovulah)  E la cosa non desterà sospetti?

SPERMATOZ JR.   Possibile. Secondo me conterà anche il nostro corredo. (a Sr.)  Il tuo ed il mio…(a Ovulah)  Scusa, se continuo…(a Sr.)  Dunque accusiamo delle patologie all’acrosoma in testa.

SPERMATOZ SR.   Vorranno conoscere le terapie…

SPERMATOZ JR.   Ho il modo di procurarmi della certificazione medica con annesse proposte curative.

SPERMATOZ SR.   E come?!

SPERMATOZ JR.   Non mancano amici nell’azienda territoriale per la sanità genetica.

OVULAH   Le pari opportunità ovulari interverranno per appoggiare la mia tesi.

SPERMATOZ SR.   Verrà messa tanta carne a cuocere, non sarà troppa?

SPERMATOZ JR.   La presa di posizione non è blanda, lo condivido, però bisogna mostrarci a cazzo duro.

OVULAH   E affrontare la corrente degli avvenimenti.

SPERMATOZ SR.   Io…ho fiducia in voi.

SPERMATOZ JR.   Soddisfacente.

OVULAH   Benefico, quanto l’abbraccio del caldo mar della Sirte.

SPERMATOZ JR.   Adesso usciamo di qui, ci separiamo e cominciamo a prendere incombenze.

SPERMATOZ SR.   Restiamo in contatto, no?

SPERMATOZ JR.   E’ indispensabile.

OVLAH   La scalinata sulla quale stiamo per salire è punteggiata da segnali di comunicazione.

SPERMATOZ JR.   Stabilito il fondamentale, full immersion nel convincimento.

   Mano nella mano, compongono un piccolo cerchio con le loro figure, uniscono le palme delle mani rivolte in alto, poi si separano ed escono. Musica ritmata sulla quale si innesta una voce fuori campo che dice “I vincitori nasceranno dai perdenti con una nuova attitudine”.

                                        SECONDO TEMPO

   L’impianto scenico non è cambiato. In aggiunta, c’è un’altra sedia sempre in stile moderno e sul tavolo  sono state piazzate delle gigantografie, formato poster, in posizione verticale.  Mostrano la pecora Dolly, un gruppo di topolini, dei vitelli e degli scimpanzè con le teste scambiate. Accanto alle foto, un grande cartello (o una grande targa)  su cui campeggiano una X ed una Y e la scritta “I cromosomi si uniscono e formano equazioni”. Spermatoz Jr. e Spermatoz Sr., che vestono come nel primo tempo, stanno seduti uno di fronte all’altro. Sono di profilo rispetto a chi guarda dalla platea.

SPERMATOZ JR.   ‘Sto cavolo di giapponese ci è andato a kamikaze…Ultimi di una serie non finita, i Mickey Mouse delle Hawaii, lui se li è clonati a puntino.

SPERMATOZ SR.   Ha trapiantato le cellule sferiche dentro le uova di una topolina Minnie e sono venuti fuori i nuovi topi interi…

SPERMATOZ JR.   Topi, pecore, vitelli, scimpanzè fanno tutti parte del regno animale, no?

SPERMATOZ SR.   Certo, ci rientrano anche gli esseri umani.

SPERMATOZ JR.   Bon, però è l’uomo che materializza la scienza, opera con le manipolazioni ed i risultati fanno tendenza…Vuoi mettere? La bestia subisce.

SPERMATOZ SR.   E allora il passo è breve per la clonazione dell’essere pensante, proprio perché agisce lui stesso!

SPERMATOZ JR.   Il passo porta a delle considerazioni…

SPERMATOZ SR. (interrompe l’altro, parla a scatti)  Eh, quei membri della giuria non mi proponevano la partecipazione ad un’impresa utopistica!…

SPERMATOZ JR.   Wait, attend…Abbiamo una visione in comune, come se guardassimo in trasparenza attraverso una fleboclisi piena di liquido…

SPERMATOZ SR.   Va bene, cerco di seguirti.

SPERMATOZ JR.   Solo che tu lo rimuovi, questo liquido…

SPERMATOZ SR.   Ma che vuoi dire? Rimuovo?

SPERMATOZ JR.   Che l’impresa non sarebbe utopistica, però…come cammina il contenuto della flebo?

SPERMATOZ SR.   Mah, continuo a non discernere.

SPERMATOZ JR.   Alleggerisco la pesantezza della nebbia che nasconde il significato e così lo scrutiamo in trasparenza. La clonazione dei presunti dominatori del mondo verrà ostacolata.

SPERMATOZ SR.   Ah, ti riferivi a questo… Comunque…

SPERMATOZ JR. (prosegue subito, precedendo le parole dell’altro)  Remore di fattura sociale, umanitaria, morale ed altra roba a contorno ne verranno create.

SPERMATOZ SR.   Non mi ci soffermavo così tanto.

SPERMATOZ JR.   Ne conveniamo? Il contenuto della flebo, paragonalo alla realizzazione dei cloni umani, scorrerà poco fluente, perché gli creeranno delle ansie, dei disagi, dei blocchi.

SPERMATOZ SR.   Se ne farà qualcosa…col tempo!?

SPERMATOZ JR. (si alza e cammina)  Un giorno forse alba schioccherà come una frustata e darà il colpo di grazia alla notte precedente…Gli scienziati, i ricercatori Innominati, Incogniti, Grandi Fratelli si sveglieranno e proveranno schifo di sé stessi…Guarderanno i loro visi negli specchi disseminati nei laboratori e prenderanno coscienza del naufragio delle idee, dei sentimenti e delle identità…Poi rifletteranno sull’alternativa di creare dei delfini a forma di sassofono o di clonare degli uomini ed accenderanno tante sigarette che provocheranno copiose emorragie di fumo…

SPERMATOZ SR. (lo interrompe, guardandolo con un certo stupore)  Starai fantasticando troppo, no?

SPERMATOZ JR. (ride)  Lasciami planare, la mia psicopatologia sta facendo windsurf sulle onde del Pacifico…Allora:…al diradarsi del fumo, le scimmie usciranno dalle gabbie, scenderanno le scalette ed andranno a battere le mani sulle spalle dei manipolatori…I più giovani, convinti, convinceranno gli altri ed inizieranno il processo con le cellule umane…Fuori, giù attorno ai grattacieli, intanto, i diavoli soddisfatti provvederanno a pulire le strade. (si ferma)

SPERMATOZ SR.   Sei un visionario! Come ti vengono in mente certe cose?!

SPERMATOZ JR.   Ho esasperato un’apocalisse.

SPERMATOZ SR.   Lo credo bene che è un’esagerazione!

SPERMATOZ JR.   Tralasciando le efferatezze oniriche, semmai si arriverà prima ai maialini elaborati.

SPERMATOZ SR.   Altri animali, dunque.

SPERMATOZ JR.   Una prospettiva dei programmatori delle mutazioni riguarda i suini, anzi determinati suini, in esclusiva.

SPERMATOZ SR.   E quali?

SPERMATOZ JR.   Quelli provenienti da ovulo e sperma dotati di geni umani.

SPERMATOZ SR.   Ci risiamo! Di nuovo non ci si raccapezza…Ma, ascolta secondo te…

SPERMATOZ JR. (si rimette a sedere)   Dì.

SPERMATOZ SR.   Una sorta di…di confine…di limite alla scienza, lo metteranno, lo osserveranno o lo supereranno?

SPERMATOZ JR.   Che mi chiedi? La domanda è poco rispondibile…Tutto si svolge in chiave dinamica-elastica-evolutiva.

SPERMATOZ SR.   Così è molto generico, nemmeno un accenno di previsione.

SPERMATOZ JR.   Ancora, amico? Te lo ripeto in un’altra forma: i processi vitali tra innumerevoli equilibri e squilibri non credo che siano statici, non so se mi spiego.

SPERMATOZ SR.   Mmh, perciò…Probabilmente è una marcia che continua, non si può sapere come.

SPERMATOZ JR.   E’ il gioco infinito delle matrioske, l’ultima arrivata entra nella precedente.

SPERMATOZ SR. (in piedi)  A proposito, lei sta arrivando.

SPERMATOZ JR.   Sì, ho letto il messaggio sul cellulare.

SPERMATOZ SR. (a volersi dare coraggio da solo)  Dai, tutto va meglio dell’altra volta.

SPERMATOZ JR.   Abbiamo dato uno scossone al sistema, le mosse fino ad ora sono indovinate.

SPERMATOZ SR. (in atteggiamento di chi ritorna indietro nel passato con i ricordi e fa una constatazione)  A pensarci su, com’è cambiato rispetto ad una volta…Me lo diceva mio padre che ai suoi tempi queste benedette ovule dovevano stare con la bocca tappata, remissive ed ubbidienti…

SPERMATOZ JR. (in piedi)  Oh, sveglia, imboccato il vialone d’arrivo, manca una spianatina di metri allo striscione del duemiladue!

SPERMATOZ SR. (guarda verso il pavimento)  Me lo ripeto anch’io.

SPERMATOZ JR.   Il divario tra la crescita emancipazionale delle ovule ed il nostro sviluppo sta scomparendo.

SPERMATOZ SR. (scuote la testa)  Così va a finire che ci sopravanzano.

SPERMATOZ JR.   Non ci smontiamo, occorre la contrapposizione dei singoli.

SPERMATOZ SR.   Sì, sì, volenti o nolenti dobbiamo tenerci forti.

SPERMATOZ JR.   Colto il messaggio dell’imperatore, i samurai sono votati al combattimento.

SPERMATOZ SR. (annuisce, poi, allargando le braccia)  Però…però il mondo non indugia, va troppo veloce…Che fatica stargli dietro.

SPERMATOZ JR.   Mugoliamo, assorbiamo gli shock e sosteniamo la corsa.

SPERMATOZ SR. (si accascia sulla sedia)  Lo vedo, lo vedo, con l’uso forsennato della tecnologia.

SPERMATOZ JR. (siede anche lui)  Prova ad immaginare una call conference caratterizzata dall’upgrade progressivo delle ovule…

SPERMATOZ SR.   Ah, sarebbe?

SPERMATOZ JR. (con enfasi istrionica)  Soltanto facendo interventi integrati e costruttivi si ristabiliscono equilibri e viene sfruttato il potenziale interattivo…

SPERMATOZ SR. (spazientito)  Fermati un attimo! Ho capito, ho capito il senso e oltre le visioni apocalittiche risparmiami questo linguaggio astruso! Non riesco proprio a seguirlo!

SPERMATOZ JR. (ride)  Connesso e ricevuto. Scendo di quota planando, e tu… accenditi di meno.

SPERMATOZ SR.   Eh, già, non ho altra chance…Quando ci liberiamo completamente della questione…Ascolta, i certificati ed il dossier che hai portato sono completi?

SPERMATOZ JR.   La parte nostra di sicuro.

SPERMATOZ SR.   E quando gli diamo un’occhiata?

SPERMATOZ  JR.   Aspettiamo lei, no? So che vuoi la garanzia dell’uscita totale.

SPERMATOZ SR.   Non aspetto che la fine di questa dannata specie di incubo.

SPERMATOZ JR.   Segue il rafforzamento, non restiamo veicoli passivi.

SPERMATOZ SR.   Veicolo o pedone, basta che ne vengo fuori proprio del tutto. (sorride lui stesso per la battuta, ma è solo per dei secondi)

   Arriva Ovulah. Porta una cartella per uso ufficio sottobraccio. Il suo muovere non è privo di una connotazione di spavalderia. I due spermatozoi si alzano e la osservano con aria tra lo stupito ed il divertito.

OVULAH   La relazione ed il protocollo sono quasi ultimati, signori fratelli.

SPERMATOZ SR. (non nasconde entusiasmo)  Allora ci apprestiamo a gustare il sapore della vittoria!

SPERMATOZ JR.   Questa notizia è un punto presente che disobbliga l’immediato futuro.

SPERMATOZ SR. (dubbioso, a Ovulah)  Ehm, ma…scusa, hai detto quasi ultimati?…Ho inteso male?

OVULAH   No, il tuo udire non è stato inefficiente, signore. Manca una sintesi d’accordo.

SPERMATOZ SR.   Che significa?

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Specifica: che sintesi e che accordo?

OVULAH   La sintesi d’accordo finale dà l’assetto completo e chiude il caso.

SPERMATOZ JR.   Come dire che dopo due o tre giorni la nostra capacità fecondante finisce e il caso è chiuso.

OVULAH   La storia che ci coinvolge finirà quando le rappresentanti delle pari opportunità ovulari avranno deciso all’unanimità.

SPERMATOZ SR. (contrariato)  Questa non ci voleva.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  E la tua parte in tutto questo?

OVULAH   Giovane fratello, non voglio vantarmi e neppure svalutare la mia persona.

SPERMATOZ JR. (sedendo, a Ovulah)  Continua. In che considerazione hanno tenuto la tua parola?

OVULAH (siede)  Il gruppo di lavoro ha esaminato la stesura del mio piano ed ha ascoltato la mia esposizione orale. Il giudizio è stato positivo, tranne che per una rappresentante dissociata…

SPERMATOZ SR. (ha una reazione stizzosa)  Ci dev’essere sempre qualche impiastro di turno, maledizione!

SPERMATOZ JR.   Un’ovula che rompe…le uova nel paniere. Basta un solo missile poco intelligente e i profughi vengono colpiti.

SPERMATOZ SR. (cammina, nervoso, si parla addosso)  Avevamo la liberatoria a portata di mano e poi…O forse ci siamo illusi…Abbiamo tralasciato gli imprevisti…Sarà così…Illusi ed entusiasti prima di salvarci per intero, con tutta l’estremità che ci portiamo dietro…Sarà questa la verità…E’ questa, è questa…Ci fa l’effetto di una doccia fredda, però è così, è così…Sì, sì, e ce l’abbiamo di sopra…

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Sta calmo, se ti lasci prendere in un giro paranoico non ne esci facilmente.

OVULAH   Il verbo di una dissidente non è il verbo del Profeta…Occorre imbracciare l’arma della pazienza caricata nell’attesa.

SPERMATOZ SR. (sedendo, a Ovulah)  Di quante unità si compone il team delle pari opportunità?

OVULAH   Per il caso che ci riguarda è formato da sette ovule.

SPERMATOZ SR. (si batte le mani sulle cosce)  Porca puttana, mi ricredo! Sei concordano, è la stragrande maggioranza!

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Parli di pazienza. Questo lascia capire che stanno facendo opera di convinzione…No?

OVULAH   Non dovrei dirlo, capitemi, signori fratelli, ma il ravvedimento è in corso.

SPERMATOZ JR.   Allora corrisponde a verità la notizia della TV via cavo messa a loro disposizione.

SPERMATOZ SR. (meravigliato)  Eeh?!

SPERMATOZ JR.   Già, gliel’hanno regalata per metterle in condizione di guardare le soap opera e le telenovelas.

OVULAH (a voce bassa)  Hanno la comodità nei periodi di break, di pause lavorative…

SPERMATOZ SR.   Ma…

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Vuoi sapere chi sono i donatori? Si tratta di una holding di spermatozoi facoltosi, vecchie volpi libidinose che pregustano accoppiamenti.

SPERMATOZ SR.   Pazzesco!

SPERMATOZ JR.   E la “contraria” sta attuando una politica di ricatto nei confronti delle altre.

SPERMATOZ SR.   Per quale motivo?

SPERMATOZ JR.   Le mancate convergenze parallele per gli orari delle trasmissioni.

OVULAH   Sei molto informato, giovane fratello.

SPERMATOZ SR. (con una leggera inflessione di rabbia, indicando Jr.)  Malgrado tutto, individua il bersaglio e lo centra.

SPERMATOZ JR.   Sono abbastanza fortunato ed a volte mi muovo da biscazziere e da baro.

SPERMATOZ SR.   Io non ce la farei.

SPERMATOZ JR.   Alla fine della fiera, dunque, la dissociata ha scelto l’unica scappatoia che le restava.

OVULAH (puntualizza)  La scelta fatta a lei, non necessariamente l’unica a disposizione.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Credi? Il succo, in ogni caso, ha sapore di ostruzionismo: se non mi lasciate la fascia temporale, non spiano il consenso.

SPERMATOZ SR.   Quanto durerà questo logoramento?!

SPERMATOZ JR. (indica Ovulah)  Lei ha fatto un accenno, arriveranno ad un accordo tra gentilovule…Certo, la faccenda è coreografica…(si alza)  Penso a tutta la fase preparatoria: gli spermatozoi tecnici che stendono i fili attraverso  boschi, foreste, centri abitati,…lo stato di avanzamento dei lavori…le assicurazioni della holding alle fruitrici…l’auditel che si tinge di rosa…

SPERMATOZ SR. (ironico)  Che quadretto idilliaco!

SPERMATOZ JR. (continua)…Gli sguardi delle ovule mal educati dalle ipnosi dei media.

OVULAH (decisa)  Giovane fratello, non cadere nella fossa del luogo comune.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  No, generalizzare è negativo…Quell’ipnosi circolare avvincerà una sparuta minoranza tra di voi.

OVULAH (alzandosi, a Jr.)  Che Allah benedica la tua mano ed il tuo pensiero.

SPERMATOZ SR. (in piedi anche lui)  Intanto…se guardassimo i dossier e gli incartamenti…

SPERMATOZ JR.   Sì, è ora di farlo. Le divagazioni prolungate portano al caveau dell’oblio.

OVULAH   Riuniamo le capacità degli occhi per leggere.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Qualche obiezione?

SPERMATOZ SR.   Neanche per sogno!

SPERMATOZ JR.   Bene, stendiamo i piani.

   Sia avvicinano tutti e tre al tavolo. Su di questo, dietro le foto ed il cartello, c’è del materiale cartaceo. Ovulah piazza anche la sua cartella sul piano e la apre.

SPERMATOZ SR. (legge ad alta voce sul materiale cartaceo)  ‘Eseguito il riscontro nell’area citoplasmatica, controllato il quadro ematico’…(prosegue mormorando, fa scorrere parole poco comprensibili all’udito del pubblico in platea)  Catturato…tuba…Falloppio…Ialuronidasi…Involucro mucoso’…

SPERMATOZ JR. (soddisfatto)  Hanno riportato gli elementi più marginali, gli amici sono andati oltre l’impegno di chi si limita a svolgere il proprio lavoro.

OVULAH (legge sui fogli contenuti nella sua cartella)  ‘Viene preso atto che le pratiche finalizzate alla cura delle patologie, accusate dai suddetti e tempestivamente segnalate dalla compagna, hanno presupposti e connotazioni

di efficacia positiva…’

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  La compagna sei tu, no?

OVULAH   Giovane fratello, è un’identità che resta celata.

SPERMATOZ SR. (con un certo fastidio)  Ooh, quando si vanno a toccare certi tasti, scatta il segreto!

OVULAH   Non occultiamo mai tutti i contenuti delle scritture, ma il chador del segreto professionale non deve cadere.

SPERMATOZ JR.(a Ovulah)  Oh, bella, la mia  una curiosità priva di secondi fini.

OVULAH   Non dico il contrario…Ripeto che il chiarore della rivelazione viene oscurato dal buio del silenzio.

SPERMATOZ SR. (a Jr., additando l’altra)  Irremovibile proprio.

SPERMATOZ JR.   Mmh, una barricadera, un muro…Già, penso ad un muro, quello del pianto a Gerusalemme ed ai compagni ebrei e palestinesi che ne misurano lo spessore e la consistenza, soggetti attivi e passivi di una necessità rituale.

OVULAH   Corri lontano, giovane fratello.

SPERMATOZ SR. (sconfortato)  Sì, altro che correre…Ci fermiamo ad un punto, riprendiamo, guadagniamo pochissimo terreno e dopo sbattiamo il muso in un nuovo blocco.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Cazzo, vorresti vedere davanti a te soltanto simmetrie comode e confortevoli. L’hai capito che è dura, ma non basta: ti tocca, e ci tocca,

accettare e fronteggiare.

OVULAH   Signori fratelli, volete che vada avanti o preferite decrittare l’analitica secondo i vostri codici?

SPERMATOZ SR. (a Jr.)  Chiamami debole o come ti pare. Non-ne-posso-più!

Basta che troviamo un finale!

SPERMATOZ JR. (sospirando, a Ovulah)  Leggi, va, dai spazio alle tonalità.

OVULAH (legge, a voce alta)  ‘Considerato che in seguito alla prevedibile guarigione imminente le prove possono riprendere a pieno regime…’

   Interrompe la lettura, perché squilla un cellulare. E’ il suo. Ovulah lo estrae da una tasca e legge il messaggio scritto sul display. Poi cancella il testo e posa il telefonino sul tavolo.

OVULAH   E’arrivato un messaggio che aggiorna la situazione.

SPERMATOZ SR.   Vorrei..vorrei…un attimo di attenzione…

OVULAH   Sì?

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Che hai?

SPERMATOZ SR. (è sul punto di parlare chiaro, poi ci pensa su e fa dei cenni

a Jr. e gesti significativi di cancellazione, riferendosi all’ovula)  Ha…eliminato…Tolto la traccia…

SPERMATOZ JR. (guarda nel vuoto)  La constatazione non è da buttare via…(con una certa circospezione, a Ovulah)  Hai assorbito degli effetti?

OVULAH (a Jr.)  Giovane fratello, sembri un equilibrista sul filo dell’ambiguità…(a Sr.)  Quanto poi alla mia azione, signore, da te sottolineata, a fatica, è un’imposizione…

SPERMATOZ SR. (stringe le mani)  Capita l’antifona, certe riflessioni me le terrò chiuse dentro.

OVULAH   …Imposta da chi ha il potere e la sovranità assoluti per deliberare.

   I due spermatozoi incrociano delle occhiate. Dalle loro espressioni traspare perplessità e un vago senso di impotenza. Ovulah ravvia i capelli con nonchalance.

SPERMATOZ JR. (mette la mano sul tavolo e la fa scorrere con il braccio, ad imitare una giocata di scacchio di dama)  A chi la prossima mossa?

OVULAH (sorride furbescamente)  Siamo al rifacimento del film “Il settimo sigillo”?

SPERMATOZ JR. (ha un atteggiamento diverso, insolitamente alterato, a Ovulah)  Senti, reginetta tra gli atelier ed i dromedari, alla fin fine sei tu ad innalzare delle barriere ed a spandere misteriosità!

SPERMATOZ SR. (a Jr., per attenuare)  Adagio…Non compromettiamo…

SPERMATOZ JR.   Che compromettere! Non puntualizzo, è fuori dal mio stile però…(a Ovulah)  Stiamo sul chiaro-aperto, non sbattiamo sul muso solo gli stracci bagnati delle restrizioni, no?

OVULAH (si avvicina a Jr.)  Non procurarti pene, giovane fratello, siamo qui…(accomodante, confidenziale)  Per la solidarietà genetica.

SPERMATOZ SR.   Meno male, va.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  A proposito dell’aggiornamento?…Ed evitiamo di scendere nei particolari.

OVULAH   Chi sta in alto, al di sopra delle grandi sacerdotesse multiovulari, ha dato un’ultima linea di condotta per i trials…

SPERMATOZ SR. (a Ovulah)  Perdona l’interruzione, ma…questi trials?

SPERMATOZ JR.   Le prove, le prove…(a Sr.)  Vedi che significa correre nella corsia dell’attualità, attrezzati con l’indispensabilità dell’inglese?

SPERMATOZ SR.   Va bbe’!

OVULAH   La ripetizione della prova, per noi, è vestita di rinnovamento.

SPERMATOZ SR. (meccanicamente)  Vestiamoci.

OVULAH   Sull’ultimo cammino siate molto preparati, signori fratelli. Il terreno sarà come l’Harar.

SPERMATOZ JR.   Spuntoni, rocce e asperità varie in  terreno desertico, se la geografia non mi è caduta dalla mente…(se lo autoconfema annuendo col capo, poi, rivolto a Ovulah)  Dai, pronti ad incassare.

   Ovulah li osserva in silenzio. Le scappa un fugace risolino che elude subito.Va incontro ai due e li prende per mano. Poi porta le loro mani stesse sul suo seno.

OVULAH   La direttiva finale così recita: congiunzione unica, insieme, in contemporanea.

SPERMATOZ SR. (cerca di liberare la mano, ma l’ovula lo trattiene)  Eeh, ma come?! Come si fa?…

OVULAH (si stacca, lasciando liberi i due)  Il rapporto deve svolgersi ed avvolgersi a tre, (scandisce bene le parole)  tut ti e tre as sem bla ti stretti as sie me.

   I due spermatozoi restano allibiti. Guardano in alto, in giù, attorno. Appaiono increduli, smarriti.

SPERMATOZ JR. (prorompe a piena voce, come se volesse esorcizzare il tutto)  Andiamo, non è possibile! Parliamone, cerchiamoci una variante!

SPERMATOZ SR. (agitato)  Sì, sì, prevedo il peso del disagio!

OVULAH   Io sono forzata ad entrare nel palazzo della meraviglia, ascoltando le vostre parole di rimostranza e non riesco a venirne fuori.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  E’inusuale, capisci? Si presenta difficile da accettare a primo impatto.

SPERMATOZ SR.   Tremendo, io vado già in paralisi.

OVULAH   Signori fratelli, il mondo chiede aperture a tutte le esperienze.

SPERMATOZ JR. (indica le gigantografie sul tavolo)  Sì, ma con gli animali è più facile. Li hanno manipolati a piacimento, perché non potevano dissentire.

SPERMATOZ SR. (di getto)  E nemmeno assentire!

OVULAH   Siete bestie?

SPERMATOZ JR.   No, questo no.

SPERMATOZ SR.   Io a volte mi sento un verme…

SPERMATOZ JR. (a Sr., in tono incoraggiante)  Basta farti del male, pratichi un foro nell’acqua.

OVULAH   La via per il cammino della mente è chiusa soltanto al passo degli animali.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Tutto quello che vuoi, ma io non l’ho mai fatto a tre. E per giunta sotto forma di imposizione.

SPERMATOZ  SR.   Ci legano ed imbavagliano.

OVULAH   Io sono stata il vertice di un triangolo…Bellissima esperienza!

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Lo immagino per te.

SERMATOZ SR. (allarga le braccia, filosofico)  Disinibita com’è.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Ma il feeling era una certezza?

OVULAH (a Jr.)  Con gli altri due? Sì, ci scorreva dentro in pieno.

SPERMATOZ JR.   Qui sta la differenza.

OVULAH   Credi?

SPERMATOZ SR.   Io…io intuisco di che cosa parlate e già mi fermo prima. Lo giudico proprio impossibile, per pudore, blocco mentale-fisico, difficoltà varie, chiamatele come volete: no, no e no!

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Calma, non sentiamoci subito all’ultima spiaggia.

OVULAH (divagante e nello stesso tempo ironica)  Forse volevate un bersaglio più burroso, una stupefacente bionda platinata, leopardata con movenze di donna perduta e subito ritrovata dai maschi maschilisti, sicuri dell’oggetto di possessione straerotica, come se dovessero stuprare un otre pieno di miele?…

SPERMATOZ SR.   Mi vengono i brividi…Sembra l’effetto di un’orchestra sinfonica in azione dentro il mio culo.

OVULAH   Sarebbe un sogno  ed i sogni vengono spenti dalla mano dell’alba.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Allora, senza sconti e saldi, c’è un’altra moneta per pagare questo prezzo?

OVULAH   No, giovane fratello, abbiamo una sola moneta corrente. Occorre un atto di coraggio da parte vostra.

SPERMATOZ SR.   Non è un comune atto di coraggio ed io ho la funzione di cellula germinale, non sono un leone.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Più che di coraggio, la tua, anzi la nostra, è questione di accettazione.

OVULAH   Troppo elusivo dire ‘cellula germinale e il resto via’…Dio non ama quelli che fuggono.

SPERMATOZ SR.   Nemmeno io mi amo troppo.

SPERMATOZ JR, (a Sr.)  Sbagli, vecchio mio. Siamo noi stessi che dobbiamo autoricaricarci le batterie.

SPERMATOZ SR. (a Jr., con parole che sembrano frustate)  Eeh, fai lo splendido e chiacchieri! Piuttosto dimostra con prove tangibili come te le ricarichi adesso, eh!? Nascondi l’immondizia sotto il tappeto, ma annaspi anche tu!

SPERMATOZ JR. (a Sr., ribatte subito)  Vacci piano! Io cerco di darmi una mossa, almeno, tu resti un pauroso e pieno di noia fino alla coda!

OVULAH   Sapete a che sto assistendo?

SPERMATOZ JR. (a Ovulah, brusco)  A che?!

OVULAH   Sapete a cosa fate pensare? A una performance di due carcerati che litigano durante l’ora d’aria!

SPERMATOZ JR. (a Ovulah) …Hai…hai ragione. Siamo due stupidi.

SPERMATOZ SR.   Due coglioni.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Il cultore dell’autoflagellazione, eh?! (si corregge subito)  Mmh, scusa, scusa, basta tirarci le frecciate.

SPERMATOZ SR. (a Jr.)  Scusami anche tu per come ti ho definito…Io…io lo ripeto: non sono affidabile…Non contate su di un vigliacco, ci vorrebbe…ci vorrebbe un altro al posto mio.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Eccola l’alternativa: lui si autoesclude…per un sostituto.

OVULAH (dopo aver osservato alcuni istanti di silenzio, a Sr.)  Signore, non sei stato tu a lamentarti di essere messo da parte?

SPERMATOZ SR. (allarga le braccia)  E’vero…Sarà che la vita nell’oceano spermatico mi ha assegnato questo ruolo…Da estromesso divento utile…

OVULAH   Credo che una direttiva concludente non l’hanno ma variata.

SPERMATOZ JR.   Ci vorrà una svolta.

SPERMATOZ SR.   Qualcuno sarà felice al posto  mio.

SPERMATOZ JR. (guardando Ovulah, con compiacimento)  Quanto a questo, la figura parla da sola

OVULAH (a Jr.)  E tu, giovane fratello, non pensi a della gelatinosità differente? Di colpo accetti a box chiuso?

SPERMATOZ JR. (nervoso)  Terrò l’acrosoma orizzontale, adatterò la fluidità!

Non ci voglio pensare, meglio l’ignoto di una certezza di merda!

SPERMATOZ SR. (turbato, a Ovulah)  Per cortesia, telefona alle te superiori.

OVULAH (il tono è evidentemente ironico)  Che bravi che siete! Non dimenticate proprio niente, non trascurate i minimi particolari…

SPERMATOZ JR. (incerto, perché ha intuito che l’altra ha qualche rimostranza da fare)  Ah, sì?

SPERMATOZ SR. (più dubbioso dell’altro)  Come si fa a vederci chiaro?

SPERMATOZ JR. (in atteggiamento di chi offre disponibilità ed accettazione di critiche)  Amica mia, ci sarà sfuggito qualche particolare…

OVULAH   Non è per mettervi sul banco degli imputati…

SPERMATOZ JR.   Tranquilla, dicci che abbiamo omesso.

OVULAH   Me.

SPERMATOZ SR.   Eeh?!

OVULAH   Esisto, non sono apparenza.

SPERMATOZ JR. (ha inquadrato la situazione, dondola il capo)  Mmh, captato il messaggio: trascurato il feed-back, viene fuori lo strappo.

OVULAH   Se gradisco un determinato mixage di liquidità, non è detto che un happening diverso mi faccia impazzire.

SPERMATOZ SR. (a Jr.)  Lei prova diffidenza per l’ignoto, forse non lo preferisce ad una certezza di merda…Così l’hai chiamata prima…

SPERMATOZ JR. (a Ovulah, dopo aver riflettuto per una manciata di secondi)  Ipotesi: indica tu l’elemento soddisfacente e ne richiedi l’intervento.

SPERMATOZ SR. (a Ovulah)  Ti terranno in considerazione prima del pescaggio dal bacino del liquido seminale.

OVULAH (corruga la fronte, pensierosa, poi fa schioccare le dita)  Saprei chi. Se siete convinti, avanzo la proposta.

SPERMATOZ JR. (dopo uno scambio di occhiate con l’altro, a Ovulah)  Niente da aggiungere.

OVULAH   Allora procedo?

SPERMATOZ SR.   Sì, sì!

   Ovulah, in disparte, fa una chiamata sul cellulare. Né i due spermatozoi, né il pubblico saranno messi in condizione di capire le parole.

SPERMATOZ SR. (Jr.)  Ancora misteri, segreti e coperture, si replica all’infinito, eh?! Poi dici che sono io!? Più evidente di così!?

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Soltanto loro accedono a certe aree, perché hanno le chiavi associate. Non pretendere che ti diano modo di ficcarci il naso.

SPERMATOZ SR. (un po’mesto)  Non è questo.

SPERMATOZ JR.   Eh, cos’è        , allora? Se paventi trame dappertutto…

SPERMATOZ SR.   No, no, aspetta…Ma un…pizzico di chiarezza…Dove sta?

SPERMATOZ JR.   La troveresti nell’acqua?

SPERMATOZ SR. (c.s.)  Nemmeno quella è proprio trasparente, oggi.

SPERMATOZ JR.   Ooh, vedi che lo sai? Basta dire masse liquide e trovi radioattività, rifiuti, liquami e torbide impurità.

   L’altro scuote la testa. Ovulah, intanto, ha piazzato degli OK telefonici, che segnano la fine della conversazione. Si riavvicina agli altri, esprimendo calma e serenità senza parlare. Pausa.

SPERMATOZ JR. (sorridendo)  Mi sento un bambino.

OVULAH (ostenta anche lei un’aria gioiosa, a Jr.)  Per l’impazienza?

SPERMATOZ SR. (mette le mani avanti)  Io cerco di non sentirmi affatto.

SPERMATOZ JR. (c.s., saggio)  Sono i piccoli  che aspettano sempre qualcosa…

OVULAH   Riserviamoci degli optional dopo l’infanzia.

SPERMATOZ SR.   Mi spieghi? Me lo spiegate meglio?

OVULAH   Semplice, gli optional alimentano il presente.

SPEMATOZ SR.   E i bambini?

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Lasciali stare con le loro aspettative…(dopo una breve pausa)  Ce la giochiamo…al presente.

OVULAH   La chance ce l’hanno offerta collettivamente.

SPERMATOZ JR. (ironico, a Ovulah)  Per una contropartita sofferta?

OVULAH   No, è meglio del previsto.

SPERMATOZ SR.   Sono pronto a sparire dalla circolazione.

OVULAH   Frena, signore. Loro non escludono.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Significherebbe che includono?

OVULAH   Nell’essenza è affermativo, giovane fratello. Intendono comprenderci tutti.

SPERMATOZ SR.   No, no, io no! Non voglio partecipare! Come faccio adesso?!

OVULAH   Signore, è vietato defilarti.

SPERMATOZ JR.(a Ovulah)  Varrebbe anche per me?

OVULAH   Certo, hanno stabilito la regola finale: restate voi due con l’assistenza da parte di un soggetto aggiunto.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Del genere fecondazione assistita?

OVULAH   Non esiste affinità, a discrezione si aggrega uno spermatozoo o un ovula.

SPERMATOZ SR. (sconsolato)  Siamo cavie, delle fottute cavie.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Forza, amico bello, prepariamoci all’idea ed al fatto…(compiuta una breve pausa, interroga più sé stesso che gli altri)  Chi si unisce?

SPERMATOZ SR.   E che ne so, che ne so!? Qua le regole sono per noi ed i signori delle genetica fanno il bello ed il cattivo tempo!

OVULAH   No, signori fratelli, non svolgiamo la lingua a dismisura! Neppure i vertici delle piramidi detengono il potere in assoluto.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Sarà pur vero, ma…ad ogni modo, la new entry da dove salta fuori?

SPERMATOZ SR. (a Ovulah, in fretta)  E che s’intende per “a discrezione”?! Un’altra fregatura?!

OVULAH (dopo attimi di silenzio, mentre li squadra dalla testa ai piedi)  Avete nomi da segnalare?

SPERMATOZ SR. (nel suo solito tono di chi si lamenta)  Ci mancava questo, ci mancava! Se sbagliamo a indicare e a suggerire, ci faranno cadere un’altra tegola sulla testa: è sicuro!

SPERMATOZ JR. (ha un moto d’impazienza nei confronti di Sr., poi si rivolge all’altra)  Dimmi se è lui l’esagerato con le giaculatorie o il gioco per noi è perso in partenza.

OVULAH   Non dico niente. Siete invitati a dire, se volete.

SPERMATOZ SR.   Se vogliamo?!

SPERMATOZ JR. (aggiunge sulle parole di Sr.)  …Mmh, e se non avessimo intenzione? Se non ci sbottoniamo?

OVULAH   Loro prendono la prima idonea dalla graduatoria pluriseminale.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  E tu? Non schiacceresti il tasto su una tua prescelta?

OVULAH   E’ sottinteso: lasciano a me questo output…come a voi. Nell’ipotesi che noi tre non ci pronunciamo, attingeranno dalla lista.

SPERMATOZ JR. (batte le mani)  La situazione è da rollercoaster! (rivolto a Sr.)  Si punta a roulette o a roulette russa?

SPERMATOZ SR. (a Jr.  Certo che te ne sei calato, eh?

SPERMATOZ JR.   Forse cavalcavo un’altra onda, vecchio mio.

SPERMATOZ SR. (scuotendo la testa, a Jr.)  Con le tue sparate, in fondo, mi tenevi su…Adesso tu sembri me.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  E tu me? No, noo, è un autoimpacchetamento!

Evitiamo questa specie di specchio reciproco interlocutore e diamoci una scrollata.

OVULAH   Vi offro la prima mossa:

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Dacci il tempo di un consulto.

   I due spermatozoi si piazzano in disparte e parlottano tra di loro. Faranno in modo che l’altra non li senta.

SPERMATOZ SR.   Per me, buio completo…(con ansia)  Ho il vuoto in testa, non mi viene proprio nessuno in mente.

SPERMATOZ JR.   Nemmeno io penso a dei proponibili…Però…

SPERMATOZ SR.   Però che?

SPERMATOZ JR.   …Ho una sensazione forte e netta…(come se avesse studiato le parole)  Ne usciremo fuori puliti e indenni…

SPERMATOZ SR. (sull’agitato)  Eccolo, ci risiamo! Ma come fai ad essere tanto ubriaco di ottimismo?!

SPERMATOZ JR. (ridendo, si fa sentire da Ovulah)  Perché i giochi dell’universo sono in mani femminili…(si avvicina all’altra)  Ed io ci credo profondamente.

SPERMATOZ SR. (tra di sé)  Che razza di ruffiano, non ci resta che precipitare…dentro una farsa tragica.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Avremmo perfino mandato nello spazio un messaggio registrato su un microchip elettronico, se non ci fossi stata tu.

OVULAH (a Jr., guardandolo con aria divertita)  Non lusingare le mie vite, giovane fratello.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Le escludo le lusinghe, non le tue potenzialità. Perciò trova tu la quarta incognita.

OVULAH (in atteggiamento pensieroso)  Come trovare una nuova vita addizionata…M’hanno fecondata più volte e sono rinata di pari passo.

SPERMATOZ SR. (imita la posa di Ovulah)  Eh…a noi non concedono resurrezioni…

OVULAH (c.s.)  Eeh, bien…la mia mente corre ad un’ovula con esperienze simili alle mie…

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Già me la immagino: una che spacca dentro, una personalità speculare alla tua.

SPERMATOZ SR. (a Ovulah)  E’ consentito chiamarla? Ci daranno il tempo, no?

OVULAH   Vi premetto che la prestazione bisogna pagarla.

SPERMATOZ SR.   Perché?!

OVULAH   Le prestazioni d’opera vanno remunerate.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Mmh, molto professionale…Media, alta o…proibitiva la tariffa?

OVULAH   Da concordare. Di sicuro non sarà bassa e capirete senz’altro il perché.

SPERMATOZ SR. (con il suo fare nervoso)  E chi paga?!

OVULAH   I richiedenti, voi. Io faccio da intermediaria.

SPERMATOZ SR. (sullo sconsolato)  Subire e pagare…(a Ovulah, sommessamente)  Ascolta, io in questo periodo mi sono…mi sono ritrovato in cattive acque…Ho dovuto sostenere delle spese impreviste…

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Ehi, adesso non ti metterai a piangere miseria?!

SPERMATOZ SR.   Un momento, io…

SPERMATOZ JR. (a Sr., interrompendolo)  O a fare il pidocchioso o a lesinare sul prezzo di un attimo di piacere?!

SPERMATOZ SR. (a Jr., reagendo)  Ooh, porca puttana se mi fai continuare!

Che c’è di male se chiedo una carezzina, uno sconto?!

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  E lo dici con quel tono da derelitto che ha subito delle disgrazie enormi! L’immagine che dai è quella dell’accattone.

SPERMATOZ SR. (c.s., a Jr)  Ooh, non rompere le scatole! Dimenticavo che qui c’è il gran signore, splendido splendente.

OVULAH   Signori fratelli, raffreddate la litigiosità con le nevi dell’Atlante…Su, non scaldatevi troppo…(con sottile ironia)  Un rialzo termico può favorire le uscite dal seminato.

   I due non replicano. In silenzio, si scambiano dei gesti che significano derisione reciproca e dubbi su che cosa fare. Poi Jr. si appoggia a Sr., gli mette un braccio sulle spalle e prende un’aria tra l’ironico e il trasognato.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Ovule da marciapiede, soggiorno, salotto televisivo e letterario, da office, loft e open space: è il campionario delle nostre compagne di vita. Tutte hanno un prezzo, se chiediamo dei benefits corrispondiamo uno straccio di corrispettivo.

SPERMATOZ SR. (guarda prima l’altro, poi a terra, perplesso. Sbuffando, si stacca da Jr. e parla a Ovulah)  Se allora ci decidiamo, chiediamo: quant’è il danno?

OVULAH (ride)  Signore, inquadri questo happening erotico come il derivato di un incidente automobilistico?

SPERMATOZ JR.   No, no, non volevo certo dire questo.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  La sua non è un’espressione molto felice…Comunque lo capisco, bisogna capirlo…Forse non lo fa da tanto tempo o è restio a spendere delle cifre che giudica cospicue…(a Sr.)  E’ vero?

SPERMATOZ SR. ( sta per risentirsi, a Jr.)  E’ vero che?!  Cosa alludi?!

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Alle scappatelle-scopatelle a pagamento.

SPERMATOZ SR. (c.s.)  Eeh?!

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Su non precipitare dalle nuvole. Siamo a milioni, clienti più o meno occasionali delle ovule di piacere.

SPERMATOZ SR. (incerto e dopo in tono duro, a Jr.)  Ah…Mondo ladro, sei proprio stronzo col cuore! Ti sembra questo il momento ed il luogo?!

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Eeh, Dio buono, sei compresso!

OVULAH   Riporto uno slogan abituale, scontato e stereotipato che però calza bene: siamo organismi di mondo.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Senti? Come doveva spiegartelo?! Ci sei adesso?

SPERMATOZ SR.    E che mi resta da replicare? Niente: ha illustrato ed ho capito…

OVULAH   Arrivate ad una conclusione.

SPERMATOZ SR. (inusualmente deciso)  Allora siamo prosaici! Non ho la minima intenzione di spendere troppo. Oltre una data cifra, niente da fare.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  D’accordo, ma non hai quantificato.

OVULAH (altrettanto risoluta, a Sr.)  Signore, qual è il tuo budget?! Il tuo tetto di spesa?!

SPERMATOZ SR. (allarga le braccia, riprende l’atteggiamento di vittima)  I conti nelle mie tasche…Bella sorte, non basta tribolare per la quadratura del cerchio con i disagi economici, ci mettono anche gli altri le mani nelle mie saccocce.

SPERMATOZ JR. (provocatorio, a Sr.)  Mmh, do io dei numeri?…Settecentomila? Ottocentomila?

SPERMATOZ SR. (a Jr., con nervosismo)  Cazzo, se giochi all’asta sullo svuotamento del mio portafoglio, mi improvviso io banditore alla rovescia e ti rispondo: chi offre di meno?!

   Spermatoz Sr. sbuffa, si passa le mani sul viso, gratta la testa. E’più imbarazzato che annoiato e non rivolge lo sguardo agli altri due. Ovulah si avvicina a Sr. e gli stringe un braccio. Jr. osserva compiaciuto.

OVULAH (a Sr., con voce suadente)  Signore, non ve ne pentirete.

SPERMATOZ SR. (cerca di schermirsi)  Ma…non è per questo…

OVULAH (c.s.)  Ne vale la pena, credetemi.

SPERMATOZ SR. (c.s.)  Ci credo…ci credo…però…

SPERMATOZ JR.   Io già l’ho inserito in bilancio. (guarda Sr.)  Dunque, tu la infili la mano in tasca?

SPERMATOZ SR. (si scosta e parla a mezza voce)  La mia quota…il mio contributo è…sono…duecentocinquantamila.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Beh, bloccando i commenti sulla punta della lingua, quanto manca alla copertura?

OVULAH   Cinquecentocinquanta carte…(sorridendo)  E la tristezza va via.

SPERMATOZ JR. (a Sr., con sarcasmo)  Capisci? Non sei il meglio di un buon affare, mi resti a metà.

SPERMATOZ SR. (a Jr.)  Non farmi sentire una mezza merda.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Io sto solo constatando…il costo.

SPERMATOZ SR. (a tutti e due)  Ma come si fa?! Qua i soldi se ne vanno come l’acqua nello scarico del cesso!

OVULAH   Esiste il rapporto costo-beneficio.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  E che cos’è una piccola emorragia di denaro?!

SPERMATOZ SR.   Se finisce a dissanguamento…

SPERMATOZ JR.(a Sr.)  Ma no che non finisce così! Hai la capacità di vedere la vita sepolto in un sarcofago blindato di vetro! Cerca di spaccarlo, esci di là dentro, non buttare via la gioia!

SPERMATOZ SR. (tra di sé)  Di fronte a tanta insistenza non posso opporre resistenza…(a Jr.)  Va bene, mi adeguo, ma…anticipi tu quello che manca, no?

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Non ti smentisci, chiedi sempre la rete di protezione, eh?!

SPERMATOZ SR. (a Jr.)  Guarda che ti restituisco fino all’ultimo centesimo.

SPERMATOZ JR.   Mai pensato il contrario…(fa una breve pausa, poi, schioccando le dita, a Ovulah)  Vai, contatta la socia, prima che nasca qualche altro risentimento-pentimento.

OVULAH   Entro immediatamente in connessione.

SPERMATOZ SR. (a Ovulah)  Ci vorrà tanto per farla venire qui?

OVULAH   Affatto. Sta nel trentatreesimo quartiere mitocondriale, tredicesima strada, nucleo centro.

SPERMATOZ JR.   Pochi schizzi da qua, se non sbaglio.

OVULAH   Il tempo dello scivolo di un pugno di sabbia dalle dita e vi organizzo la congiunzione…(mentre prende il cellulare dalla tasca)  Il corrispettivo me lo anticipate, questo va da sé.

   Spermatoz Sr. allarga le braccia, come per dire “non posso farci niente”, dopo indica Jr. a significare che tocca a lui.

SPERMATOZ JR. (toccandosi il petto)  Ho contante ed assegni.

   Ovulah accende il telefonino, si mette in disparte, compone il numero e inizia un dialogo in lingua araba. Spermatoz Sr. raggiunge il tavolo, prende una foto delle scimmie con le teste scambiate e la fa vedere all’altro. Mentre i due avranno uno scambio di idee, l’altra continuerà a parlare.

SPERMATOZ SR.   Vedi questi trapianti di bestie? Ci pensi alla probabile fine di un linguaggio?

SPERMATOZ JR.   Sarebbe a dire? Qual è il tuo ultimo cruccio?

SPERMATOZ SR.   Mi chiedo: degli animali mutati, stravolti riusciranno a comunicare tra di loro?

SPERMATOZ JR.   Bah, restano gli atti fisiologici.

SPERMATOZ SR.   Mangiare e bere? Beh, certo che restano e…per il resto? Come staranno insieme?

SPERMATOZ JR.   Secondo me, orinare avrà un chiaro significato di freschezza irrorante per chi riceve, quando defecheranno a pochi centimetri dall’interlocutore vorrà dire: mi hai rotto le scatole. Se si addormenteranno di colpo, l’altro, nell’aspettativa, capirà che vale la pena di emularli…

SPERMATOZ SR. (lo guarda sbigottito)  Soluzioni fantasiose!

SPERMATOZ JR. (con finta enfasi)  Il magma biologico fermenta, erompe e scorre nel più, nel nuovo e nell’oltre.

SPERMATOZ SR. (che ha capito finalmente l’umorismo demenziale dell’altro e trattiene a stento una risata)  Si va verso un’immane baraonda?

SPERMATOZ JR. (c.s.)  Lo scetticismo diventa un oceano in tempesta solo per chi si ostina ad affogarci…

SPERMATOZ SR. (non riesce più a frenarsi e ride)  Che sapienza! Ooh, quando la pianterai di sparare stronzate?!

   Ovulah, nel frattempo, saluta la destinataria delle telefonata e si riaccosta ai due.

SPERMATOZ JR. (insiste)  Per niente inverosimile, medita: collo sputo secco ed a lunga gittata, spiegheranno ai destinatari che devono aspettarsi il rifiuto addominale.

SPERMATOZ SR. (mani in testa)  Con te ci rinuncio, chiuso, basta!

OVULAH (con un sorriso suadente)  Sento che continuate ad essere…gustosi. Sarebbe piacevole ascoltarvi ad libitum, ma bisogna dare la precedenza agli esiti della mia telefonata.

SPERMATOZ SR. (con giubilo, roteando le braccia)  Sì, sì, vediamo, vediamo!

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Contegno, eh?! (a Ovulah)  Sì dai, diamo voce e corpo a questi esiti, senza….esitare più…(indicando Sr.)  Se no lui resta fulminato e pietrificato.

SPERMATOZ SR. ( piccato, a Jr.)  Smettila, sai che io e te abbiamo chiuso!…(passato un attimo di incertezza, si corregge)  Chiudiamo…dopo…dopo l’imminente operazione…

   Jr. alza la mano e con atteggiamento beffardo, in silenzio, sfrega il pollice e l’indice per mostrare a Sr. il segno dei soldi.

OVULAH   Vi chiedo attenzione…Allora, punto primo: cominciate a consegnarmi il corrispettivo.

SPERMATOZ SR. (a Jr.)  Hai sentito? Caccia fuori i soldi.

SPERMATOZ JR. (a Sr.)  Chetati, non ho bisogno del replicante che me lo ripete…(a Ovulah)  Poi?

OVULAH   Assia fa la constatazione amichevole e si dichiara pronta a concedere le sue grazie.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Incerta tra i tacchi a spillo ed il chador?

SPERMATOZ SR. (a Ovulah)  Benissimo! Presto? Subito?

OVULAH   Ma sì, ci avvilupperemo sensualmente dentro i nostri fluidi!

   Spermatoz Jr., sollecitato da Sr., silenzioso ma eloquente con il movimento delle mani, prende un mazzo di banconote dalla tasca, le conta e ne porge una parte a Ovulah.

OVULAH   Vanno bene…E i vostri predicati corporei e mentali…vanno bene?

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Ci facciamo una bella messa a punto rapida per far cantare i nostri motori.

SPERMATOZ SR. (guardando il compagno come se fosse un oggetto misterioso)  Tradotto significa che ce li regoliamo…

OVULAH   Bien, vi vedo positivi in anticipo…Così farete valere un ottimo credito all’atto di esprimere gli ultimi desideri.

SPERMATOZ JR. (perplesso, a Ovulah)  Ah? Che intendi per ultimi desideri?

OVULAH   Stanno sperimentando la fecondazione senza il vostro apporto.

SPERMATOZ SR. (a Jr.)  No! Ce n’è sempre una nuova!

SPERMATOZ JR.   Le voci corrono.

OVULAH   Con l’utilizzo esclusivo di cellule somatiche femminili, saremo fecondate a pieno.

SPERMATOZ SR. (a Ovulah)  E allora che ne sarà di noi?

OVULAH   Che chiuderete per cessazione di attività.

SPERMATOZ SR. (con aria spaurita, rivolto a Jr.)  Io…io stento a crederci.

SPERMATOZ JR. (le mani sulle gote)  Stringiamo il buco…Mi sa che il rischio lo corriamo sul serio…(alza la testa e si rivolge a Ovulah)  Comunque ce n’è anche per voi.

OVULAH (con aria sprezzante, a Jr:)  Alludi al fatto che gli scienziati sono in grado di svuotarci, togliendoci il nucleo e sottraendoci il Dna? E’ questo che vuoi dirmi?

SPERMATOZ JR. (fa un cenno d’assenso con la testa)  Non c’è bisogno delle mie parole.

SPERMATOZ SR. (prima guarda Jr. come se gli chiedesse un consenso, poi parla all’altra)  E perciò non cantate vittoria!

OVULAH (dopo una breve pausa di silenzio)  …Sapete qual è la differenza che ci distingue? Voi siete talmente abituati ai vantaggi che quando butta male vi sentite persi. Noi, invece, restiamo pronte a tutto. (mette la mano in tasca e ne estrae un oggetto)  Non vogliamo conoscere e intonare canti di vittoria, ci sentiremmo stonate.

SPERMATOZ SR.   Io non sono abituato ai vantaggi ne ho sempre pochissimi.

   Ovulah ha in mano un’arma e la mette in mostra.

SPERMATOZ JR. (a Ovulah)  Bella quella mitraglietta spermicida, sarà un modello nuovo.

OVULAH   L’hanno messa da poco sul mercato…(punta l’arma verso i due)  Ora chiudiamo la faccenda.

SPERMATOZ SR.   Chee?!

OVULAH   Servono dei liquidi per la nostra causa, non posso fare altrimenti. Su le mani!

SPERMATOZ JR. (a Ovulah, cercando di essere accomodante e di buttarla sulsemiserio)  Dai,  piantala con lo scherzo…Se vuoi un prestito non c’è bisogno di fare una fiction…

OVULAH (dura)  Non sto affatto scherzando, giovane fratello. I tuoi soldi non hanno ritorno, sono diventati una donazione. Ho detto su le mani, capito?!

   I due alzano le braccia, ancora increduli.

SPERMATOZ JR.   Cazzo, che finale!

SPERMATOZ SR.   Mi sembra…mi sembra…di impazzire!

   Squilli del cellulare di Ovulah.

OVULAH (dopo aver visionato il numero)  Tres bien, ha travolto tutto al suo passaggio…(allontanandosi)  Se fate un solo passo, proverete l’efficienza di questo giocattolo…(mentre sta per uscire di scena)  E non pensate nemmeno lontanamente di sporgere una denuncia, perché sarebbe la vostra fine…(esce) Noi combattenti luminose troviamo sempre il modo per eliminare gli scomodi.

   Breve pausa di silenzio.

SPERMATOZ SR.   Mi dispiace per te.

SPERMATOZ JR. (fa spallucce)  I soldi vanno a farsi benedire, figurati…(con aria assorta)  Quello che brucia è altro…

SPERMATOZ SR.   Ti senti defraudato.

SPERMATOZ JR.   Se ripercorro a ritroso il trip mentale, la stangata colpisce

più dentro che fuori.

SPERMATOZ SR.   Eh…sì, però…spiegati meglio.

SPERMATOZ JR.   Ci siamo basati solo sull’apparenza, l’abbiamo esaminata, giudicata e valutata, promuovendola a pieni voti come realtà. Lei ha giocato molto bene la sua partita, è stata abilissima nel condurre la finzione e noi?…

SPERMATOZ SR. (con stizza)  Maledizione e cazzomba! Io sfiderei chiunque tra tutti quelli che si fossero trovati al posto nostro! Sì, sì, avrei voluto vedere!

SPERMATOZ JR.   No, per piacere, non tirare in ballo l chiunque, restiamo al nostro sbaglio di fondo, le giustificazioni sono inutili.

SPERMATOZ SR.   Certo, certo, ma…

SPERMATOZ JR.   Ma, niente, come vedi. Io e te non ci siamo nemmeno lasciati sfiorare da un dubbio.

SPERMATOZ SR. (sospirando)  No, purtroppo, ci siamo fidati alla cieca.

SPERMATOZ JR.   E questo non deve esistere, non deve e non può esistere! (scuotendo la testa)  Colpa mia, ho avuto la presunzione di conoscerla bene, bell’ingenuo che sono stato!

SPERMATOZ SR. (lo tocca, il gesto indica conforto, cameratismo)  lo stesso vale per me, mica hai contrattato da solo.

SPERMATOZ JR.   Sì, ma tu pratichi il linguaggio della modestia.

SPERMATOZ SR.   …Che è il corrispettivo della vigliaccheria.

SPERMATOZ JR.   No, vecchio mio, è un eteronimo della prudenza.

   Breve intervallo di silenzio. Stanno vicini con aria dimessa, guardano nel vuoto.

SPERMATOZ JR. (rompe il silenzio)  Ooh, mettiamoci una bella pietra sopra!

Basta frignarci sopra, sei con me?

SPERMATOZ SR.   Sì, cerchiamo di farcela.

SPERMATOZ JR.   Pensa, ci siamo liberati da una banda di ovule malviventi.

SPERMATOZ SR.   Sono disposto a crederci…Speriamo solo che non tornino alla carica…Ci sono delle succhiasoldi insaziabili.

SPERMATOZ JR.   La tua preoccupazione non è infondata…Ci serve un credito esistenziale, un sistema per cambiare aria, per sgommare via, per…far perdere le nostre tracce.

SPERMATOZ SR. (fa un cenno d’assenso con il capo)  E’ la strada da imboccare.

   Si mettono sottobraccio e camminano. Fanno pochi passi.

SPERMATOZ JR. (si scosta e prende l’altro per le braccia)  Ecco, forse mi si è illuminato il fosforo…Ho un’idea, non tanto malvagia…

SPERMATOZ SR.   Ti ascolto.

SPERMATOZ JR.  Ci proponiamo conigli da laboratorio.

SPERMATOZ SR.   Che intendi per…conigli? Ho capito bene? Conigli…da laboratorio?!

SPERMATOZ JR.   Andiamo a scovare qualche scienziato-sperimentatore, impegnato al top delle sue energie e disposto a travalicare ogni limite pensabile.

SPERMATOZ SR. (appare turbato)  Per…per consegnarci nelle sue mani?

SPERMATOZ JR.   Diamo il nostro contributo al futuro.

SPERMATOZ SR.   Non sarebbe indolore, credo.

SPERMATOZ JR. (gli stringe le braccia, lo guarda bene in viso)  Sì, compagno, lo sappiamo fin troppo bene.

SPERMATOZ SR.   Gli sperimentatori sono delle falciatrici.

SPERMATOZ JR.   Ma niente è indolore, niente. La trafila passata, il viaggio nel presente e quello che verrà, niente…(in tono accorato)  E la precarietà, le cosiddette certezze alle quali ci aggrappiamo e le innumerevoli incertezze alle quali ci aggrappiamo e le innumerevoli incertezze che ci assalgono sono dei tasselli conficcati nell’anima…Nemmeno il fulgido attimo di felicità più intensa viene esentato, dietro non manca mai un’ombra scura che spia in attesa di colpire…(lo abbraccia)  Ascolta, bisogna che ci mettiamo in pista, costi quel che costi…Coraggio!

SPERMATOZ SR. (con voce tremante dalla commozione)  Eh, il coraggio, il coraggio!…Lo prenderemo per la coda! Lo afferreremo e lo terremo ben stretto?!

SPERMATOZ JR. (fa un cenno d’assenso con il capo)  Lieviteremo nell’infinito, uniti.

SPERMATOZ SR. (si stacca da Jr., con delicatezza)  Sai, è stano, ho una bella sensazione.

SPERMATOZ JR. (siede a terra e appoggia la fronte sulle ginocchia, concentrato)  Prova a descriverla.

   In sottofondo, un accenno del brano musicale “L’apres midi d’un faune” di Claude Debussy.

SPERMATOZ SR. (con le braccia aperte e le palme delle mani all’insù)  E’ come se per la prima volta ci fosse un senso…un’identificazione…Non so spiegarlo bene, ma avverto che mi si sta espandendo dentro uno stato di benessere…

SPERMATOZ JR. (sorride e gli tende una mano)  Saremo uno per l’altro.

SPERMATOZ SR.   Contaci.

   Sr. tira Jr. per aiutarlo a rialzarsi, ma l’azione non è ben combinata e così i due cadono a terra. Ridono di cuore.

SPERMATOZ JR.   Ah, ah, ah, ah, vedi che succede a strimpellare sulle corde del lirismo?!

SPERMATOZ SR.   Ah, ah, ah, la via prosaica è meno scivolosa!

   Si mettono all’impiedi, uno di fronte all’altro, dicono le battute in sincronia. Suoni alternati di un clarinetto ed una tromba si accavallano alle voci.

SPERMATOZ JR.   Non mi aspettare…

SPERMATOZ SR.   Non so se torno…

SPERMATOZ JR.   Con un diverso sembiante…

SPERMATOZ SR.   Sotto un’altra forma…

SPERMATOZ JR.   Noi adesso ce ne andiamo…

SPERMATOZ SR.   Noi ora cresciamo a poco a poco…

   Si allontanano verso direzioni opposte. Gli strumenti musicali tacciono.

SPERMATOZ JR.   Restiamo fermi, all’apparenza.

SPERMATOZ SR.   Qui e altrove, mossi nella realtà.

   Guardano dietro di loro, nel vuoto.

SPERMATOZ JR.   Ascolta, c’è qualcosa nell’aria.

SPERMATOZ SR.   Viene da lontano.

   Rumore in sottofondo, che prende consistenza ed assume una definizione, come di acqua in movimento. Aumenterà  a poco alla volta, fino a dare l’idea di un temporale o di un fiume in piena.

SPERMATOZ JR.   E’ una genesi conosciuta…

SPERMATOZ SR.   La distanza si riduce…

SPERMATOZ JR. (prende per mano Sr.)  Teniamoci pronti, arrivano…

SPERMATOZ SR.   Diretti al principio dopo la fine…

SPERMATOZ JR.   La ripresa sboccerà…

SPERMATOZ SR.   Vale che rifioriremo in moto perpetuo…

   Si dirigono verso il proscenio. Il rumore dell’acqua è inframmezzato dal uono di voci umane.

SPERMATOZ JR.   Al ricominciare, sorgiamo riplasmati…

SPERMATOZ SR.   Rivestiti da Lazzari riprodotti…

SPERMATOZ JR.   Rifecondatori cercati…

SEPRMATOZ SR.   Rifecondatori voluti…

SPERMATOZ JR. E SR. (insieme)  Per questo mistero stupendo salvato, assistito e protetto.

   Dei vagiti di neonato coprono tutti gli altri suoni e rumori per pochi secondi.

Poi, silenzio assoluto.

                                         SIPARIO

  

 

        

 

NOME E COGNOME DELL’AUTORE : CARLO GIARLETTA

DATA E LUOGO DI NASCITA : 1/11/1947 – NAPOLI

INDIRIZZO : VIA SANTA MONICA N.3 – 20162 MILANO

TEL. 02 66102270

 EMAIL:  carlo.giarletta@email.it