Divina Commedia

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 LA DIVINA COMMEDIA

PROIEZIONE FOTO ENTRATA SCUOLA

FUORI DALLA SCUOLA 5 ALUNNI  CON ZAINI CHIACCHERANO ENTRANO IN SCENA AL SUONO DELLA CAMPANELLA.

PAOLO: A saperlo che sarebbe finita così, io non avrei assolutamente scelto questi professori: MAI!

IAFULLI I nostri genitori ci dicevano di avere pazienza  … che col tempo sarebbero cambiati …

LOLLO: Pensate che mia madre ci aveva già mandato mia sorella!!!!!

PETER:Eh! Sai com’è, non ha voluto fare differenze. Ti ha voluto trattare allo stesso modo!!

NELSON:  Meno male che sono figlio unico!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 MARTINA IIB: Ma che borbottate? Ho capito bene??? State parlando male dei vostri professori? Quei santi! Se non li avreste incontrati quante esperienze in meno avreste fatto!

PAOLO: Certamente parli così perché non sai cosa ci hanno proposto quest’anno per la recita.

MARTINA IIB: Cosa?  “Ulisse” come il primo anno?

IAFULLI Magari!!

MARTINA IIB:  “I Promessi Sposi” come l’anno scorso?

LOLLO: Sarebbe stato meraviglioso!

MARTINA IIB:  Ancora le gag della classe?

PETER:Peggio …

MARTINA IIB: Va bene ho capito!!!! Ditemelo voi allora: di che recita si tratta? Da sola non ci arriverò mai!

NELSON:  E’ il padre del nostro vocabolario!!!!!

MARTINA IIB: Ahhhhhhh, allora è … è …. È  Zengaretti!!

PAOLO:  Ehhhhhhh (agitando le mani) Zingaretti, Montalbano, Fiorello!!!! Ma questa è ignoranza pura! Non hai mai sentito parlare di DANTE ALIGHIERI?

MARTINA IIB: Danteeeeeeeee???????? Chiiiiiiii?

AD UN TRATTO IN LONTANANZA ENTRA DANTE CON LIBRO E PIUMA E SI ODE DECLAMARE  (Rosi)

ROSI:         Nel mezzo del cammin di nostra vita

                     Mi ritrovai per una selva oscura

                     Ché la diritta via era smarrita.

                     Ahi quanto a dir qual era cosa dura

                     Esta selva selvaggia e aspra e forte

                     Che nel pensier rinnova la paura!

                     E come quei che con lena affannata

                     Uscito fuor del pelago

                     A la riva si volge a l’ acqua perigliosa e guata,

                     Così l’animo mio, ch’ ancor fuggiva,

                     Si volse a retro a rimirar lo passo

                     Che non lasciò già mai persona viva.

                     Poi ch’èi posato un poco il corpo lasso,

                     Ripresi via per la piaggia diserta,

                     Sì che  ‘l piè fermo sempre era ‘l più basso.

IAFULLI Guardate! Guardate! Ma chi è quello?

LOLLO: Com’è vestito strano!

PETER:E guarda, ha anche le foglie in testa!!!!!

NELSON:  Sarà pazzo o crede di essere a Carnevale?

PAOLO: Eh!  Invece siamo quasi in estate!

IAFULLI Ma no, a me non sembra pazzo. Piuttosto sembra un uomo … di altri tempi!

LOLLO: Eppure …..mi sembra di averlo già visto da qualche parte …..eh sì!  L’anno scorso quando sono stato con i  miei genitori a Firenze  … somiglia alla statua di una piazza.

PETER:E sì, moh le statue camminano, oppure prendono il pullman e girano l’ Italia per farsi conoscere!!!!!!

NELSON:  Ma, invece di stare qua a spremerci il cervello perché non andiamo lì e gli parliamo?

PAOLO: Ci sta guardando.

IAFULLI Io ho paura!!!!!

LOLLO: Va avanti tu! Facci vedere quello che sai fare.

PETER:(il ragazzo avanza verso Dante)  Sprechen sie deutche? Parlez vous francais? Do you speak english? Ablate espagòl? (torna indietro senza aver avuto risposta)  Ma che lingua parlerà mai?

NELSON:  Non ti ha risposto? Forse non ci sente.

DANTE:  Vien tu solo e quei sen  vada …

PETER:No , loro non se ne vanno! Sono i miei amici. Vieni tu piuttosto a dirci chi sei!

DANTE:  Sì vegno, non rimango. Ma tu chi sei?

NELSON:  Ma questo come parla, mi sembra di un altro mondo!

IAFULLI Noi siamo ragazzi di qua e vogliamo sapere tu chi sei e che ci fai vestito così!

DANTE:  Perché che cosa c’è di strano nel mio vestimento?

SFILATA GIUDITTA E MAURIZIO

PAOLO: Mah, veramente più che strano ci sembra un look particolare!

DANTE:  Luc, luc, luc … non mi pare di conoscere questa parola! A meno che non stia per Lucca, famosa città della Toscana!

LOLLO: Ma no, vogliamo sapere perché sei vestito così? Non hai paura che  a vederti ti arrestino o ti prendano per matto?

DANTE: Spero di non avere più a che fare con le autorità. Ho già pagato il fio …

NELSON:  Che? … Hai già pagato il figlio? … E il figlio di chi?

DANTE: Vedo ragazzi miei che l’ ignoranza è vostra maestra …

IAFULLI Eh? Ignoranza? Mica si chiama così la nostra prof d’ italiano!!!!!

DANTE: Siete un disastro! Fio significa castigo, punizione, fastidio, calamità …

NELSON:  Ah, adesso finalmente capisco cosa intende mio padre quando dice  “figlio mio”  !!

DANTE: Ma che tu dici ragazzo?! Fio, f-i-o, non figlio!!! E’ volgare illustre!!!!!! Volgare fiorentino!!!!!!

PETER:Fiorentino????? ….. Ci sono … Quel tizio è DANTE!!!!!!! E’ uguale alla fotografia che sta sull’ antologia!!!!!!!

LOLLO: L’ avevo detto io che era quello della statua di Firenze!!

PAOLO: L’ incubo si è materializzato!!!!!!

TUTTI (meno IAFULLI): Un fantasma!!!!!!!! Oh mio Dio!!!!

IAFULLI Ma piantatela di dire stupidaggini! Invece approfittiamone per chiedergli quello che ci serve di sapere …

TUTTI (meno IAFULLI ): E’ vero hai ragione!!!!!!!

IAFULLI Senti Dante, ci servirebbe un favore …

PAOLO: Devi sapere che ogni anno a scuola organizziamo uno spettacolo molto impegnativo …

LOLLO: E tu capiti proprio a fagiolo!

DANTE: Scusa, che vuol dire  “capiti  a fagiolo“?

PETER:Vuole dire che capiti  al momento giusto.

PAOLO: Però Dante, prima di parlarci della tua Opera, perché non ci racconti un po’ di te?

DANTE: Ebbene dovete sapere che ai miei tempi fui molto famoso perché mi interessai della Lingua Italiana

IAFULLI Scusa, ma tu non  hai usato il volgare per comporre le tue Opere?

NELSON:  Anche ai tuoi tempi si diventava famosi se si  era volgari? … Eppure non c’ era ancora la televisione!!!!!!!!

DANTE: Televisione? Che cosa è????’

LOLLO: Caro Dante, devi sapere che fino a poco tempo fa i Programmi di storia ci permettevano di conoscere gli avvenimenti fino ai nostri giorni, ma per  fortuna un  ministro ha pensato bene di alleggerire il nostro lavoro affinchè fossimo un tantino più ignoranti del solito

PETER:e così per conoscere i tuoi tempi e sapere tu chi sei dobbiamo aspettare di arrivare alle superiori

PAOLO: o addirittura all’ università!!!! Perciò raccontaci tu!!

DANTE: Molto volentieri. Io sono vissuto tra il 1265  e il 1321, periodo storico molto tumultuoso.

                  Ai miei tempi c’erano solo due fazioni, cioè due partiti politici …

MENTRE DANTE RACCONTA TUTTI ESCONO DI SCENA.

LA PORTA DELL’INFERNO 

(GONG -VALLETTA CON CARTELLO - GONG)

ROSI:         Per me si va ne la città dolente,

                      Per me si va nell’eterno dolore,

                      Per me si va tra la perduta gente.

                      Giustizia mosse il mio alto fattore:

                      Fecemi la Divina Potestate,

                      La Somma Sapienza e ‘l Primo Amore.

                      Dinanzi ame non fur cose create

                      Se non eterne, e io eterna duro.

                      Lasciate ogni speranza, voi ch’ entrate.

DAL  PUNTO “DINANZI …” ENTRA DANTE  E SI POSIZIONA SU UN LATO ILLUMINATO; VIENE OSCURATO QUANDO INIZIA IL BALLETTO. SI POSIZIONA LA PORTA DELL’ INFERNO.

MENTRE IL LETTORE DECLAMA SI PREPARANO I BALLERINI CHE ENTRERANNO E BALLERANNO SULLE NOTE DI “THRILLER” DI  M. JACKSON

DANTE: Considerate il mio patimento. Nato non fui per scarpinare come un bruto, ma per seguire la virtù e la conoscenza. Sono sudato, ho il fiato grosso, mi sono graffiato sui rovi, mi fanno male i piedi ….. Un intellettuale non possiede strumenti adatti per viaggi disagiati. Piuttosto, si ferma prima. Ecco, mi fermo, mi siedo, mi riposo. Ed è tutta colpa di Beatrice!!!!!!!

VOCE DI VIRGILIO: che cosa c’ entra la povera Beatrice?

DANTE: povera Beatrice? Oh grullo! E’ più furba di mia moglie e di mia suocera messe assieme. Povero Dante, invece. Non bastava l’ esilio? Mi hanno mandato anche all’inferno!

VOCE: Beatrice è una donna angelicata!

DANTE: Tanto gentile  e tanto onesta pare, e invece ….. Le spedivo poesie in uno stile nuovo dolce come il miele. E lei? “Parole,parole, soltanto parole” - diceva- “e di parole nessuno campa!”

VOCE: e tu?

DANTE: Le mandavo altre poesie. Ho trascorso tutta la vita nova a scrivere poesie, che lei usava per accendere il foco.

VOCE: E poi?

DANTE: E poi ….  Ancora poesie …. Fino che mi ha mandato all’ inferno!!

VOCE: Ed eccoti qua!

DANTE: Sono tre giorni che cammino. Ho attraversato una selva tanto oscura che l’ unico modo per vederci era sbattere il naso contro gli alberi.

VOCE: Non è facile entrare all’ inferno a meno che tu non sia un dannato!

DANTE: Io sono un bravo cristiano. I peccati che ho fatto …. Li ho fatti con motivazioni serie, non per gusto personale!

ENTRA VIRGILIO SENZA FARSI VEDERE ALLE SPALLE DI DANTE

VIRGILIO: Ci vuole un permesso speciale. Io me ne intendo. Sono una guida turistica e sto aspettando un cliente per un  tour organizzato tutto compreso.

DANTE: Allora sono a cavallo

VIRGILIO: non ci sono cavalli all’ inferno

DANTE: Intendo dire che mi unirò al turista. Non darò alcun fastidio

VIRGILIO: Spiacente, ma qui non si usano i viaggi charter

DANTE: Mi accontenterò di un posto in piedi

VIRGILIO: Senza prenotazione non si può entrare

DANTE: Potrei fungere da segretario. So scrivere abbastanza bene, sia in latino sia in volgare

VIRGILIO: Non si può

DANTE: Che cosa ci sarà mai da vedere, in questo  Inferno?

VIRGILIO: Attrazioni da brivido. Sport estremi. Emozioni forti.

DANTE: Io sono un fiorentino bonaccione. Questa è roba per fanatici

DANTE VEDE VIRGILIO E  SI SPAVENTA!

VIRGILIO: Fiorentino? Proprio come il mio cliente. Io sono Virgilio Marone, poeta mantovano.

DANTE: E’ un nome che non mi giunge nuovo!!!

VIRGILIO: Forse hai letto i miei libri

DANTE: Anche tu scrittore? Siamo colleghi. Qual è la tua specialità

VIRGILIO: Il mito. La nascita di Roma!

DANTE: Ah! … non mi sembra materiale adatto per un best-seller!!!!

VIRGILIO: Tu di che cosa scrivi?

DANTE: Cose in volgare …. Però ho in mente una commedia che sicuramente sfonderà …. Così  Beatrice si renderà conto di chi è Dante Alighieri!!!!

VIRGILIO: Tu?  …. Dante Alighieri? Sei la persona che stavo aspettando!!!!!!!

DANTE: Che diabolica coincidenza!

VIRGILIO: Ti farò visitare l’ Inferno, il Purgatorio e il Paradiso

DANTE: M a  … non mi sono preparato per un viaggio così lungo. Non ho biancheria di ricambio. Non ho nemmeno lo spazzolino.

VIRGILIO: Nell’ EDEN ci sono supermercati e grandi magazzini di tutti i tipi

DANTE: Non ho un soldo, come tutti i poeti!

VIRGILIO: Ti faranno credito. Tanto, prima o poi dovrai tornare!!!

DANTE: Allora partiamo. Dove hai l’automobile?

VIRGILIO: Andremo a piedi

DANTE: Tre regni dell’ oltre tomba  a piedi? Se non hai l’automobile, prendiamo l’autobus, oppure due biciclette  ……

VIRGILIO: Qui non ci sono autobus e nemmeno biciclette

DANTE: La crisi ha colpito anche l’ aldilà!!!

VIRGILIO: Se ti volti da quella parte, puoi scorgere la porta dell’inferno capolavoro di arte satanica!!!!  (FARE PORTA)

DANTE: C’ è una scritta: “LASCIATE OGNI SPERANZA ,VOI CH’ENTRATE”

VIRGILIO: Significa che chi va giù non esce più!!

DANTE: Ho cambiato idea. L’ Inferno non mi interessa.

VIRGILIO: Tu non devi temere niente

DANTE: Io temo e tremo!

VIRGILIO: Sei protetto da Lui!!!!

DANTE: Lui chi?

VIRGILIO: Lui!

DANTE: Perché guardi in alto? Hai visto un corvo? O un aereo? Oppure una cometa?

VIRGILIO: Guardo in alto per farti capire chi è Lui!!!!!

DANTE: Ne sei sicuro?

VIRGILIO: Me l’ ha detto Lei!

DANTE: Lei chi?

VIRGILIO: Lei!

DANTE: Guardi ancora in alto? … ah! Ho capito!!!! Lei … di Lui … proprio Lei …

VIRGILIO: E loro tifano per te

DANTE: Loro chi?

VIRGILIO: Loro!

DANTE: E guarda sempre in alto … ah! … Loro, in alto … quelli lassù … Mi sento osservato. E’ imbarazzante. Che atteggiamento devo assumere? Mi inginocchio? Assumo una posa da estasi?

VIRGILIO: L’ importante  è che ti senta tranquillo

DANTE: Come in Paradiso

VIRGILIO: Andiamo altrimenti perdiamo la barca di Caronte!

DANTE: Dove facciamo i biglietti?

VIRGILIO: Ho l’abbonamento

DANTE: L’organizzazione mi sembra buona!!

VIRGILIO: Mi servo dell’ agenzia  VIAGGI SENZA RITORNO e fino ad ora nessuno si è mai lamentato!

DANTE: Ma io sono raccomandato, vero? Io vado, vedo e torno! Vero che è così? Non mi farete qualche brutto scherzo, vero? Sono troppo giovane per fare l’ anima eterna. Vero che io torno?  Virgilio, perché non mi rispondi?

CARONTE

(GONG - VALLETTA CON CARTELLO  - GONG)

ROSI:           Ed ecco verso di noi venir per nave

                       Un vecchio, bianco per antico pelo,

                       Gridando:

                       Guai a voi, anime prave!

                       Non isperate mai veder lo cielo.

MENTRE IL LETTORE DECLAMA ENTRA CARONTE CON UN CANOTTO E QUALCHE ANIMA.( trovare camera d’ aria di camion o canotti senza fondo, almeno un remo)

CLASSI I^ “TITANIC”

ROSI:          ma quell’anime, ch’ erano lasse e nude

                      Cangiar colore  e dibattiero i denti,

                      Ratto che inteser le parole crude.

                      Bestemmiavano Dio e lor parenti,

                      L’ umana spezie e ‘l luogo e ‘l tempo e ‘l seme

                      Di lor semenza e di lor nascimenti.

                      Poi si raccolser tutte quante insieme

                      Forte piangendo, a la riva malvagia

                      Ch’ attende ciascun uom che Dio non teme

                      Caron dimonio, con occhi di bragia,

                      Loro accennando, tutti li raccoglie;

                      Batte col remo qualunque si adagia.

CARONTE: Anime dannate, tremate. Ciò che temete, avrete. Fuggire? Mai. Patire e soffrire. Sono Caronte. Lavoro nei trasporti. Dirigo una piccola compagnia fluviale. Più che altro mi occupo di traghetti. Trasferisco le anime dal peccato  all’eternità. Mi dicono: “Beato te che viaggi!” . Avanti e indietro da una riva all’ altra.  Mai un giorno di ferie. La barca è da trenta posti  e devo caricarci trecento anime. Le spiaccico sul fondo a colpi di remo. Consumo venti remi al giorno. Tutti gridano e protestano e io ho sempre il mal di testa. Credetemi questo posto è un inferno!!!!

ILARIA: Io protesto. Non è questo il modo di trattarci

CARONTE: Silenzio, dannato!

ILARIA: Mi rifiuto di salire su quel guscio di noce con un bruto che puzza!!!

CARONTE: Io puzzo quanto mi pare. ( con gesto)

MARTINA IC: Ser Brunetto ha ragione. Persone di cultura come noi  si sentono intimamente  ferite da  questa mescolanza.

CARONTE: Dimmi come ti chiami. Ti farò avere il trattamento speciale.

MARTINA IC: Il mio nome è Alberigo di Ugolino dei Manfredi, frate capo dei guelfi di Firenze!

CARONTE: Aspetta che ti veda Minosse ….

FEDERICA: Io sono un grande peccatore. Non intendo viaggiare insieme a questi mollaccioni

CARONTE: Infatti, ci viaggerai sotto! Giù, giù sul fondo! Giù spiaccicato sul fondo della barca!!

ILARIA: Questa è prepotenza io protesto!

CARONTE: Guai a voi, anime dannate! Non isperate mai veder lo cielo; i’ vegno per menarvi all’ altra riva, ne le tenebre eterne, in caldo e in gelo.

MARTINA IC: Ma sentite come parla …

ILARIA: Sembrerebbe bergamasco

CARONTE: “Volsi così colà come si puote ciò che si vuole”, dice qualcuno!

ILARIA:   Avevo ragione, è proprio bergamasco!!

MARTINA IC: Però con inflessioni pugliesi

ILARIA: non ci trovi anche un idioma partenopeo?

MARTINA IC: Un linguaggio volgare.  Ma dove siamo finiti????

ILARIA: Tutta calura senza cultura

CARONTE: Spiaccicatevi e tacete!!

FEDERICA: Si parte, finalmente? Io avrei degli impegni.

ENTRANO DANTE E VIRGILIO

CARONTE: Si parte quando decido io. Giù, giù sul fondo, anime dannate!!!! ( FA FINTA DI PICCHIARE CON IL REMO)

ANIME: Ahi! Ahi! Ahi!

DANTE: Odo voci che modulano inconsuete armonie. Dimmi, Virgilio … si tratta di un coro di benvenuto?

VIRGILIO: Sono i dannati che gridano , perché Caronte li bastona

DANTE: Come uno xilofono … Guarda, agita il remo come se fosse la bacchetta del direttore d’ orchestra

VIRGILIO : Solo che il remo fa più male

CARONTE: (si avvicina  a Dante)  Ehi tu!!! …. Tu sei vivo! … non puzzi di cadavere!

DANTE: Diversamente da lei, signore, io mi lavo tutti i  mesi!!!!!!!

CARONTE: I vivi non possono stare qui, a meno che  non diventino morti e a questo posso  provvedere io

VIRGILIO: Questo uomo è Dante  Alighieri e può entrare perché vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole  e più non dimandare

ILARIA: Altri bergamaschi in arrivo

CARONTE: Silenzio , dannato dannato!!!

DANTE: non sono bergamasco; ma bensì fiorentino!

FEDERICA: Io non lo voglio vicino a me

DANTE:  Dove avesti i natali anima infelice?

 FEDERICA: Io sono di Torino. Metalmeccanico. Una vita d’ inferno e un inferno  dopo la vita … bella roba!

DANTE: Quali orribili reati hai commesso?

FEDERICA: Nemmeno al sindacato hanno saputo dirmelo

ENTRANO IN SCENA DEGLI SCIOPERANTI  CON CARTELLI “ SCIOPERO DEI TRAGHETTATORI”  GRIDANDO, E LE ANIME SI UNISCONO A LORO (gag)

SCIOPERANTI: Scio-pe-ro!!  Scio- pe-ro!!

SINDACALISTA : Fermi non si parte senza contratto!

CARONTE: Che significa tutta questa festa? Il contratto, lo sciopero; qui non stiamo sulla terra, non ci siamo capiti: SIAMO ALL’ INFERNO!! Voi animacce nere siete qui per scontare i peccatacci vostri con terribili pene. Contegno, qui si battono i denti dalla paura, ci si strappano i capelli, ci si lamenta … ma la Divina Commedia non la conoscete?

ANIME: Che d’è?

CARONTE: Cosa???? Non sapete cos’ è la Divina Commedia? Ma in quale scuola avete studiato?

ANIME: (Alla Tittoni di Manziana) CEPU (?)

CARONTE: Basta con le chiacchere, salite sul traghetto … (poi si rivolge ai sindacalisti)  e voi con quei cartelli pussate via!  Io mi difendo da solo!

SINDACALISTA: Che strano traghettatore! Siamo qui per difendere i suoi diritti e lui ci caccia via!!!!

CARONTE: Ho un orario da rispettare, io. Se volete fare salotto, andate al Limbo 

SIRENA DEL PORTO

VIRGILIO:Vieni Dante, saliamo sulla barca

DANTE: Non vedi che non c’è posto?

CARONTE: Giù anime! Spiaccicatevi sul fondo! Fate posto ai signorini raccomandati!

ANIME: Ahi! Ahi! Ahi!

DANTE : Con permesso scusate ….

ILARIA: Dante … sono Brunetto!

MARTINA IC: Chi? Il Nano?

DANTE: Ser Brunetto??? Non avrei mai pensato che frequentassi cattive compagnie

ILARIA: Proprio tu ti metti a fare il moralista?

DANTE: Le mie amicizie sono nobili e rispettabili, come Guido Cavalcanti!

ILARIA: Lasciamo perdere … se ricordo quelle crociere con le ragazze più belle di Firenze …

DANTE: Erano le nostre muse ispiratrici, ciccio

ILARIA: Lasciamo perdere, ti dico …

CARONTE: Partiamo o  perdiamo altro tempo in chiacchere?

DANTE: Virgilio, siamo sicuri che questa bagnarola galleggi?

CARONTE: Se qualcuno non è soddisfatto del servizio, me lo dica in faccia

DANTE: Mi stavo semplicemente informando sulle forme assicurative

CARONTE: Signorini di città, viziati e senza carattere!!!!

VIRGILIO: Caronte, limitati a manovrare la barca …FIN CHE LA BARCA VAAAAAAA…

CARONTE: Scrivono un libro e si credono chissà chi …

DANTE: Forse  ci sta offendendo

VIRGILIO: Cerca di capirlo, sono millenni che frequenta soltanto il peggio della società!!!!!

CARONTE: Rema  … e zitto!!!!

DANTE:  Non si può aumentare la velocità?

CARONTE: Vuoi venire  a remare al mio posto bellezza?

DANTE: Qui  si soffoca

CARONTE: Di solito ci vuole un ‘ eternità

DANTE: Per forza, con una barca così malandata … senza motore … tutta questa gente non potrebbe remare?

 CARONTE (RIVOLTO AL PUBBLICO) : Però una remata in testa gliela darei volentieri!!!

DANTE:  Non dovrebbe caricare tanti dannati, il peso rallenta la velocità

CARONTE: E’ colpa mia se la maggioranza va all’ Inferno?

DANTE: Mi scusi l’ intromissione, ma … non ha mai provato con una vela? Non  c’è vento, ma i dannati potrebbero soffiare con forza

CARONTE: odio quelli che scrivono libri

DANTE:  Le fa comodo se le do il ritmo? Io sono bravo in rime  e ritmi. Un-due … un-due …un- due …

CARONTE: I peggiori sono quelli che scrivono poesie. Femminucce che non sanno cos’ è il vero lavoro

 DANTE: Se le venisse voglia di discutere con me circa i miglioramenti che si potrebbero apportare a questa navigazione … io sono ricco di inventiva

CARONTE: Io non discuto. Io remo, bastono, carico e scarico e porto pazienza!!!!!!!!!

DANTE:  E in ‘do sta Porto Pazienza?  Lei ama scrivere lettere?

CARONTE: Io non scrivo. Remo, bastono carico e scarico e qualche volta perdo la pazienza e rompo un remo in testa ai fiorentini pettegoli che rompono le scatole ai lavoratoriiiiiiiiii …..

VIRGILIO: Fermo, Caronte!!!! E’ un raccomandato!

CARONTE: Ma una remata in testa la sente pure lui!!!!!

PER FORTUNA DI DANTE LA BARCA GIUNGE ALL’ ALTRA RIVA! ESCONO DI SCENA ED ENTRANO MINOSSE ( con cattedra e martelletto) E ALCUNE ANIME INCATENATE.

MINOSSE

( GONG -VALLETTA CON CARTELLO - GONG)

BREACK DANCE ISAC, RAMES E C.

MINOSSE: Sono aperte le confessioni! Avanti, avanti , velociiiiiii

                    (SI AVVICINA LA PRIMA ANIMA) Cosa hai fatto tu?

YURI: Ho tirato la coda al gatto!

MINOSSE: Di là …. Girone dei prepotenti … primo sentiero a destra!!!

YURI:  uffa! Per uno stupido gatto spellacchiato!

MINOSSE: E tu? Che cosa hai combinato?

GIACOMINI: (rivolto al pubblico): Ho ucciso un bel pro’ di prof … in  tre anni!!!!!

MINOSSE: E dimmi, dimmi … come hai fatto?

GIACOMINI: Ma cosa hai capito? … ho ammazzato la loro salute…. Li ho stesi tutti!!!!!

MINOSSE: Pussa via!!! Al girone degli omicidi lo stesso  … per cinque giorni …. Poi vedremo!!!!  …  Avanti un altro!!!

ELISABETTA: (SI AVVICINA  A MINOSSE E GLI PARLA ALL’ ORECCHIO!)

MINOSSE: come … come? … tu? … hai rubato … la cioccolata?

ELISABETTA: Sì ho rubato la cioccolata comprata dalla mamma per la torta di compleanno di mia sorella … l’ ho mangiata tutta e poi mi sono sentito così male, ma così male …

MINOSSE: Giù! Devi andare al terzo seminterrato … girone dei golosi!! … (SI AVVICINA UN’ ALTRA ANIMA)  E tu … cosa hai fatto tu?

PAOLO: Io guardo sempre la TV e non ho mai perso una puntata del Grande fratello, che è la mia trasmissione  culturale preferita insieme ad Amici di Maria De Filippi.

DANTE E VIRGILIO CERCANO DI ELUDERE IL CONTROLLO DI MINOSSE …

MINOSSE: Ma allora figlio mio tu il castigo lo hai già avuto … ti sei già punito da solo … però se hai visto tutte le puntate vuol dire che non avevi niente  da fare … pussa via … ai lavori forzati!!!! Girone degli sfaccendati e dei lavativi! … Avanti il prossimo!

MINOSSE: Aho! Cappuccetto rosso … dove credi di andare?

VIRGILIO: Non impedire lo suo fatale andare; vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non  dimandare.

I GOLOSI

( GONG - VALLETTA CON CARTELLO - GONG)

INSERIRE MUSICHE DI PUBBLICITA’ DI DOLCIUMI

 ROSI:           Cerbero, fiera crudele e diversa,

                      con tre gole caninamente latra

                      Sopra la gente che quivi è sommersa.

                      Li occhi ha vermigli, la baba unta e atra,

                      e ‘l ventre largo, e unghiate le mani;

                      graffia li spiriti, iscuoia ed isquarta.

                      Urlar li fa la pioggia come cani;

                      De l’ un dei lati fanno  a l’altro a schermo;

                      Volgonsi spesso i miseri profani.

                     Anime dannate

                     Che già foste saziate

                     da cibi deliziosi

                     Anime di golosi

                     che i ventri capienti

                     Stipaste di alimenti

                     anime di umori

                     Flatulenze e vapori

                     Che troppo vomitaste

                     E il poco depredaste

                     A voi viene Ciacco

                     dal digiuno reso fiacco

                     Per servirvi e ammanirvi

                     I rifiuti più bruti.

ENTRANO TRE ANIME, CIACCO ( VESTITO DA CAMERIERE)  E CERBERO ( CHE SI ACCOMODA SU UN TAVOLO APPARECCHIATO) MENTRE ROSI DECLAMA

ILARIA: Avevo tanta fame che ho morso la mano a questa vecchia ossuta

MARTINA IC: Tre dita mi ha divorato. Ma gliele farò sputare a bastonate

FEDERICA: Affrettati Ciacco! Per la fame ho cominciato a mangiarmi e se tarderai scomparirò nel mio stomaco

ILARIA:  affrettati Ciacco ! Per la fame, ho  mangiato le mie fantasie e lo stomaco si è ammalato di malinconia

MARTINA IC: Affrettati Ciacco! La fame mi dà le allucinazioni. Ogni dannato mi appare come un maialino grasso già infilato allo spiedo

FEDERICA: Affrettati Ciacco! La fame è un mostro unghiuto che ulula dentro di me. Ho preso a pugni lo stomaco, morso la lingua, lacerato la gola … ma il mostro non tace.

CIACCO:  Anime dannate

                  Soffrite e gridate

                  Implorate e piangete

                  Di fame e di sete

ILARIA: Pane! Pane!

MARTINA IC :  qualunque cosa Ciacco!

CIACCO:  lucertole e ramarri, che guizzino ancora vivi nello stomaco

ANIME: Deliziosiiii!!!

CIACCO: Erbe urticanti e bacche velenose!

ANIME: Deliziosi!

CIACCO: Anime dannate

                 Mangiate mangiate

ANIME: Mangiamo mangiamo

CIACCO: Ognuno rubi all’altro

                  Ognuno sia più scaltro

ANIME: Rubiamo rubiamo

CIACCO: Di niente ingozzatevi

                  Ma per questo scannatevi

ANIME: Scanniamo scanniamo

CIACCO: Mangiate mangiate

ANIME : Mangiamo mangiamo

ANIME: Da bere, Ciacco!

CIACCO: Grandine grossa, acqua tinta e neve

FEDERICA: Qualsiasi cosa vada giù per la gola1

ANIME : Ancora , Ciacco, ancora!

CIACCO: Gonfiate il desiderio come un ventre mal nutrito. Fame, fame!

ANIME: Fame! Fame! Fame!

CIACCO: Anime dannate e disperate

                 Piangete e implorate

                 Ma nessuno vi dirà ciò che aveste già!

ENTRANO DANTE E VIRGILIO E SI POSIZIONANO TRA CIACCO E CERBERO E LE TRE ANIME

CERBERO: Basta cianciare, Ciacco! Cercami il cibo!

CIACCO:  Miodivoratore e sbranatore!

CERBERO: Tu cianci e la mia pancia è vuota! Voglio mangiare! Ho bisogno di azzannare qualcosa!

CIACCO: Pollo? Coniglio? Trota? Carote e lattuga? Torta o gelato? Pizza e cola? Cerbero, ordina e io ti servirò!

VIRGILIO: Osserva, caro Dante, come viene applicata la legge del contrappasso.

DANTE: Non mi piace come mi guardano questi morti di fame. Mi sento una bistecca ambulante

VIRGILIO: Come in vita mangiarono  e bevvero senza ritegno, ora sono mangiati e bevuti da Cerbero.

DANTE: Sono contento per loro, perché in questo modo finiscono di soffrire

SE SI  PUO’ METTIAMO SIGLA DI QUARK

VIRGILIO: Verranno masticati, ingoiati, digeriti ed espulsi attraverso le vie naturali. Quindi, riprenderanno sembianze umane e saranno di nuovo masticati, ingoiati, digeriti ed espulsi.

DANTE: Pena intestinale con purga.  ( Rivolto al pubblico) “FALQUI” ti basta  la parola. Miserrimo destino dell’ orgoglio umano. Dare tanta importanza alla testa e al cuore e finire dalla parte opposta.

CERBERO: Pollo. Voglio un pollo. Anzi una gallina.

CIACCO (che comincerà a fare la spola tra cerbero e le anime): Tu, vieni fuori!

ILARIA: Sono magra e anemica

CIACCO: Gallina magra fa buon brodo!

ILARIA: Forse ti sbagli, ma non spetta me dirlo. Ero una professoressa bulimica; all’intervallo sequestravo le  merende degli alunni, ma ora sono pelle e ossa … prendi lei, che è ancora grassa, senza offesa!

CERBERO: Arriva la mia gallina?

CIACCO: Presto, altrimenti si arrabbia!

ILARIA:  però l’ uovo non lo faccio. E’ una questione di dignità. Io  ero una prof !

CERBERO: La gallina!

ANIME : Presto, altrimenti si arrabbia!

ILARIA:  coccodè! Coccodè! Chicchiricchi!

CERBERO: E’ una gallina o un gallo?

CIACCO: Era una professoressa di lingue …

CERBERO: Vuoi che mi rimanga sullo stomaco? Via, via! Voglio un bistecca!

CIACCO:  Tu! Fa la mucca!

MARTINA: Così su due piedi? Anzi su quattro zampe? Posso provarci … una volta ho partecipato  a una recita scolastica … e la coda? Come faccio a interpretare la coda? Ho bisogno di tempo … per la  concentrazione … l’ immedesimazione …

CERBERO: La bistecca!

CIACCO : presto, altrimenti si  arrabbia

MARTINA:  La mozzarella è più digeribile ed è pur sempre un sottoprodotto della mucca!

CIACCO: Vuole la bistecca!

ANIME: Presto altrimenti si arrabbia!

MARTINA:  io ci provo … ma rimango dell’ idea che una porzione di formaggio sarebbe più salutare …

CIACCO: La mucca!

MARTINA: Non mettermi ansia, altrimenti mi si blocca il latte … mèèèèè

CIACCO: La mucca fa MU, non ME’

CERBERO: Ho fame!

ANIME : Presto, altrimenti si arrabbia!

CIACCO: Ecco la bistecca, signore!

CERBERO: La voglio cotta al vapore

MARTINA:  Non è possibile. Il  vapore fa sudare e io soffro di bronchite cronica!

CERBERO: Anzi, ho cambiato idea la voglio cruda!

MARTINA: Questo proprio no! Non ve lo consiglio. La carne al sangue mi fa impressione e una volta ho vomitato nel piatto del vicino. Se volete rischiare …

CERBERO: Ho fame!!!

ANIME: Presto, altrimenti si arrabbia

CIACCO: E’ già arrabbiato!

MARTINA:  Non prendetevela con me. Io sto facendo il possibile, ma cercate di capire … devo interpretare una mucca, con il problema della coda … devo farmi cuocere al vapore … e mi mette in uno stato d’ansia! Mi fate diventare matta come una mucca pazza!

CERBERO:  E per contorno voglio l’insalata!

CIACCO:  Immediatamente, mio signore. Tu, fa’ l’insalatra

FEDERICA: mi consenta … l’insalata! Mi spiace, ma io ero un capo di governo e non mi lascio umiliare così! Cribbio! Io mi rifiuto!

CIACCO: Non dire quella parola

CERBERO: Ho sentito bene? Qualcuno ha detto: “ rifiuto“?

CIACCO: Io non ho sentito niente

FEDERICA:  Ripeto: mi rifiuto di fare l’ insalata!

CERBERO: Spazzatura e immondizia.

ANIME:  Ma non l’avevano tolta?

CIACCO: Ecco, si arrabbia!

FEDERICA: Io rifiuto. Con orgoglio e dignità!

CERBERO: Via, via! Nella discarica!  Anime rifiutate!

ANIME: L’ hai fatto arrabbiare!!

CERBERO: Tremate dannati!

DANTE: Tutta questa agitazione mi ha fatto venire fame. Virgilio, non potrei approfittare del buon cuore di questi dannati? Uno di loro potrebbe fare il panino al prosciutto?

VIRGILIO: Avresti l’ animo di saziarti di queste misere anime?

DANTE: Non sono schizzinoso

VIRGILIO: Mangerai in Purgatorio!

DANTE: Non avrò niente da purgare. Ti prego, uno spuntino veloce …

VIRGILIO: Il digiuno fortifica  lo spirito!

DANTE: Ma uccide il corpo!

VIRGILIO: Basta così!

DANTE: Scusate … nessuna di voi anime dannate si presterebbe a farmi da colazione?

VIRGLIO: Non ti curar di loro.

DANTE: Dove mi porterai  a digiunare?

VIRGILIO: Visiteremo il girone dei lussuriosi.

DANTE: Lussuria a stomaco vuoto … e’ contro natura!

I LUSSURIOSI

(GONG - VALLETTA CON CARTELLO - GONG)

ROSI:           io venni in luogo d’gni luce muto

                      Che mugghia come fa mar per  tempesta,

                      Se da contrari venti è combattuto.

                      La bufera infernal che mai non resta

                      Mena li spirti con la sua rapina;

                     Voltando e percotendo li molesta.

                     Quando giungon davanti alla ruina,

                     Quivi le strida, il compianto, il lamento;

                     Bestemmian quivi la virtù divina.

                     Intesi ch’a così fatto tormento

                     Che la ragion sommettono al talento.

                     E come li stornei ne portan l’ ali,

                     Nel freddo tempo, a schiera larga e piena,

                     Così quel fiato li spirti mali:

                     Di qua, di là, di giù, di su li mena;

                     Nulla speranza li conforta mai,

                     No che di posa, ma di minor pena.

BALLETTO DI WAKA WAKA  (COREOGRAFIA SU INTERNET) ENTRA SIA IL BALLETTO CHE GLI ATTORI.

DANNATI: Ciao, Cleo!

CLEOPATRA: Ciao, maschiacci!

DANNATI: Come và, Cleo?

CLEOPATRA: Va

DANNATI: Che fai stasera, Cleo?

CLEOPATRA: Mi annoio come al solito

DANNATI: Non trovi compagnia, Cleo?

CLEOPATRA: I soliti quattro diavoli

DANNATI: Ti senti sola, Cleo?

CLEOPATRA: Sola e depressa. Più nessuno mi corteggia!

DANNATI: E Giulio Cesare?

CLEOPATRA: Non mi ha mai amata, soltanto conquistata

DANNATI: Povera Cleo!

CLEOPATRA: Sognavo l’aquila imperiale. Calò in Egitto, rapace come un falco, baldanzoso come un galletto. “Sei la mia colomba” disse. Facemmo il nido come due piccioncini innamorati e tubammo sulle ali della passione. Un corvo venne  a gracchiare alla mia finestra. “ sei la mia faraona” disse. Si pavoneggiava e faceva la ruota tanto bene che covammo un’ illusione volatile. Giulio mi beccò. Gli cinguettai il mio amore. Fece lo struzzo e mi trattò come un’ oca!

DANNATI: Povera Cleo!

CLEOPATRA: Sono invecchiata?

DANNATI: No, Cleo!

CLEOPATRA: Sono ingrassata?

DANNATI: No, Cleo!

CLEOPATRA: La mia pelle si è avvizzita?

DANNATI: No, Cleo!

CLEOPATRA: E allora perché non sono più sulle copertine delle riviste?

DANNATI: Povera  Cleo!!

ELENA: Ti mancano i numeri per fare colpo sugli uomini.

CLEOPATRA: Le mie misure sono perfette e, a differenza di te, ho anche classe!

ELENA: Non avrò classe, però piaccio!

CLEOPATRA: Io sono regina d’ Egitto, tu una scappata di casa

ENTRANO DANTE E VIRGILIO E SI POSIZIONANO TRA ELENA E CLEO

ELENA: Alle regine preferisco i principi

CLEOPATRA: Il mio naso è considerato l’ ottava meraviglia del  mondo!

ELENA: A me non guardano mai il naso!

CLEOPATRA: Io ho gusti raffinati e mi muovo con eleganza

ELENA: Io conosco i gusti degli uomini e non mi muovo come un budino

DANTE: Se ci fossero anche due biscotti, assieme al budino, potremmo fare merenda insieme!

CLEOPATRA: Finalmente due facce nuove. Accomodatevi, signori. Anche voi lussuriosi?

DANTE: Insomma … un happy meal, un mac toast, un big mac …

ELENA:  avete appetito? Non siamo mica al Mc Donald!!

VIRGILIO: Vieni via, Dante! Evitiamo le tentazioni

DANTE: Mi fanno male i piedi … muoio di fame … queste brave donne mi invitano a pranzo … e tu la chiami tentazione?

CLEOPATRA: Potremmo andare a teatro …

ELENA : Che pizza! Facciamo quattro salti nella bolgioteca!

DANTE: Pizza? Avete nominato la pizza?

CLEOPATRA: E dopo lo spettacolo si potrebbe prenotare una cenetta  a lume di candela

DANTE: Non sarebbe meglio prima?

ELENA: Io propongo il bagno di mezzanotte nell’ Acheronte

DANTE:  Magari si pesca qualche pesce da fare alla griglia

VIRGILIO: Dante, non puoi

DANTE:  C’è divieto di pesca?

VIRGILIO : Sono due lussuriose!

DANTE: Nessuno è perfetto!

VIRGILIO: Sono due divoratrici di uomini

DANTE: Almeno loro mangiano!

ELENA: Prendimi sotto braccio. Cosa fai di bello? Il banchiere? L’industriale?

DANTE: Mi chiamo Dante  Alighieri e faccio il giornalista

ELENA: Io sono Elena, moglie di Menelao … sono scappata con Paride ma poi quello stupido si è fatto bruciare la città!… sono la donna più bella del mondo

DANTE: Elena la tua vicinanza mi turba

ELENA: A che cosa stai pensando?

DANTE: A un maialino allo spiedo!

ELENA: Tu mi insulti! Mi hanno definito gazzella, cerbiatta, pantera, tigre … mai maialino! Pensi che greci e troiani avrebbero combattuto dieci anni per un maialino?

DANTE: Se avessessero avuto la fame che ho io …

ELENA: Non c’è più l’ Inferno di una volta! Dove sono i grandi peccatori del passato? Addio, morto di fame!

DANTE: Aspetta … la grigliata di pesce …

CLEOPATRA: Lasciala andare. Perdi lei, ma guadagni me. Piacere, Cleopatra, regina  d’ Egitto

DANTE: La Faraona!

CLEOPATRA: Mi trovi celestiale vero?

DANTE:  … meglio ancora del fagiano … mi sembra già di percepire l’ aroma del grasso che sfrigola …

CLEOPATRA: Io non sono grassa!

DANTE: La pelle croccante …

CLEOPATRA: La mia pelle è liscia come seta

DANTE:  … e il cosciotto arrostito …

CLEOPATRA: Io non ho cosciotti!!

DANTE: … allo spiedo … ripiena … al forno … con patatine novelle …

CLEOPATRA: quest’ uomo è pazzo

VIRGILIO: Vieni, Dante, andiamo!

DANTE: E la faraona?

VIRGILIO: E’ volata via

DANTE: Avresti dovuto fermarla … spennarla … condirla … arrostirla …

VIRGILIO :Andiamo, ti prego

DANTE: Quando arriveremo in purgatorio, divorerò tutte le mele dell’albero del bene e del male e se vedrò il serpente lo farò allo spiedo e dì all’ Arcangelo di stare lontano, perché se vedo delle piume preparo lo spiedo e non mi interessa se nell’Eden la caccia è vietata perché io farò una strage e mangerò fino a scoppiare!!!

SIGLA DI BEAUTIFUL

ENTRANO PAOLO E FRANCESCA

DANTE: Maestro, parlerei volentieri con quelle due anime che vanno insieme e sembrano leggere come il vento

VIRGILIO: Lo potrai fare appena saranno vicine!

DANTE: Possiamo parlare con voi? Chi siete?

FRANCESCA: Lui è l’amore mio, Paolo Malatesta fratello di Gianciotto Malatesta, che è mio marito e che io ho sposato senza conoscere, … poi ho conosciuto suo fratello che è Paolo ed ho capito che era meglio di Gianciotto, che  è mio marito e che è il fratello di Paolo che è l ‘amore mio …

DANTE: (rivolto a Virgilio) Questa storia è peggio di Beautiful !!! ( rivolto alle due anime) E come è andata poi?

FRANCESCA: Una sera io e Paolo, che è l’amore mio, fratello di Gian …

VIRGILIO: … ciotto Malatesta. Abbiamo capito! Francè, dacci un taglio sennò qui ci vuole un ‘eternità!!!!!!!!

FRANCESCA: Va bene! Allora … dicevo … una sera io e Paolo ci siamo messi a leggere un libro che parlava dell’ amore di Lancillotto e di Ginevra, che era la moglie di Re Artù che era …

VIRGILIO: ( con  autorità) Francè …

FRANCESCA : Ho capito! Continuo! Mamma mia, volevo fare due pettegolezzi… comunque a dirla in breve questo libro non finimmo di leggerlo …

PAOLO: Perché cademmo in tentazione quando loro si baciarono!

DANTE: Galeotto fu il libro e chi lo scrisse.

VIRGILIO: Ma non potevate fare una partita  a scacchi? …

FRANCESCA:  Amor che nullo amato amar perdona

                            Mi prese di costui piacer sì forte

                            Che , come vedi, ancor non m’abbandona

DANTE: E tuo marito?

PAOLO:Veramente suo marito, che poi è mio fratello, che sarebbe Gianciot …

VIRGILIO: (spazientito)  A ridaglie!

PAOLO:  … quando ci ha scoperto, non l ‘ha presa tanto bene. (facendo segno alla  gola) Ci ha ammazzato! Ci ha infilzati tutti e due con la spada, come quaglie allo spiedo ….!

DANTE:  A ridaglie …..sono affamatooooo!”

I FRAUDOLENTI

(GONG - VALLETTA CON CARTELLO - GONG)

ROSI:            considerate la vostra semenza:

                       Fatti non foste per vivere come bruti,

                       Ma per seguire virtute e conoscenza.

                       E volta nostra poppa del mattina,

                       Dei remi facemmo ali al folle volo,

                       Sempre  acquistando dal lato mancino.

                       Cinque volte racceso e tante casso

                       Lo lume era di sotto da la luna,

                       Poi che ‘ntrati eravam ne  l’ alto passo,

                       Quando m ‘apparve una montagna, bruna

                       Per la distanza, e parevami alta tanto,

                       Quanto veduta non avea alcuna.

                       Noi ci rallegrammo, e tosto tornò in pianto;

                      Chè de la nova terra un turbo nacque,

                      E percosse del legno il primo canto.

                      Tre volte il fè girar con tutte l’ acque;

                      A la quarta levar la poppa in suso

                      E la prora ire in giù, com’ altrui piacque,

                      Infin che ‘l mar fu sopra noi richiuso.

CLASSI TERZE “ WE WILL ROCK YOU”. DOVRANNO ESSERE VESTITI DA METALLARI O SIMILI.   DUE CHITARRISTI?????????????

IN SCENA CI SONO YURI  E GIACO DOPO POCO ENTRANO DANTE E VIRGILIO

YURI: Non sei mai stato un grande navigatore Ulisse

ULISSE: Sono stato il primo a superare lo stretto di Gibilterra, il primo a mettere piede sull’ isola dei Ciclopi, il primo a scampare alle insidie di Scilla e Cariddi …

YURI: Però poi naufragavi!

ULISSE:  … il primo a sopravvivere alle arti di Circe, il primo a penetrare negli Inferi …

DANNATO: E poi naufragavi!

ULISSE:  … il primo a lasciare incolume l ‘isola dei Famosi

DANNATI: E poi naufragavi!

ULISSE: Chi è stato sempre il primo?

DANNATI: Ulisse!!!!!

ULISSE: Il primo grande navigatore della storia

YURI: Un’ odissea di naufragi!

ULISSE: Ho portato la civiltà in luoghi selvaggi

YURI: Nei quali era naufragato!

ULISSE: Ho sfidato l’ ignoto

YURI: Naufragando!

ULISSE: Ho imparato …

YURI: L’arte del naufragio! Benissimo direi …

ULISSE: Mi hanno forse dato una medaglia? Mi hanno mandato all’ inferno. Ecco il ringraziamento!

DANNATI: Che ingratitudine

ULISSE: Ripetetelo, per favore

DANNATI : che ingratitudine

ULISSE: Può bastare, grazie. Sapete qual era la mia vocazione?

DANNATI: Che ingratitudine!

ULISSE: Abbiamo capito … potete smettere … Ripeto: sapete qual era la mia vocazione?

YURI: Fare il naufrago

ULISSE: Il commerciante

DANNATI: Che ingratitudine!

ULISSE: Fin da bambino …

YURI: … faceva piccoli naufragi nelle pozzanghere!

ULISSE:  … sognavo di viaggiare e di comprare e vendere merci in paesi lontani …

YURI: … imbrogliando gli indigeni!

ULISSE: Da giovane arrivai a possedere una flotta …

YURI: Che fece naufragio

ULISSE: … che purtroppo fece naufragio, per cui decisi di fare il soldato … e divenni un eroe …

DANNATI: Che ingratitudine!

ULISSE: Potete dirlo forte. Non si mandano eroi all’ inferno!

DANTE: Mi scusi, signor Ulisse … ho ascoltato la sua interessante autodifesa e vorrei chiederle una cosa

ULISSE: Non mi sembra di conoscerla, signor … ?

DANTE: Alighieri, Dante Alighieri da Firenze!

ULISSE: Ha da propormi un affare?

DANTE: Avendo udito che lei è commerciante … riuscirebbe a procurarmi qualcosa da mangiare?

ULISSE: Sì è rivolto all’ uomo giusto, signor Alighieri. Da me può trovare i prodotti nostrani più genuini.

DANTE: Per esempio?

ULISSE: Mi dia cinque minuti e le spadello una spaghettata di dannati al dente …

DANTE: Io non mangio dannati … non è possibile avere una semplice pastasciutta?

ULISSE: Maccheroncini al ragù di traditore?

DANTE: Io sono di gusti semplici

ULISSE: Una frittata di ladri?

DANTE: Non ci siamo capiti. Non mangio dannati. Sono cattivi, morti e bruciacchiati. Mi accontenterei di un tozzo di pane.

ULISSE: Abbiamo un pane che fa resuscitare i morti …

DANTE: Fresco? Fragrante?

ULISSE: La farina di ossa viene macinata al momento

DANTE:  Penso che continuerò a digiunare. Forse la morte per fame è il destino di tutti i sommi poeti: mi proponevo di ottenere fama eterna. Per il  momento, eterna è la fame!!!!

I DIAVOLI

(GONG - VALLETTA CON CARTELLO - GONG)

ROSI:           non avean penne, ma di pipistrello

                       Era lor modo; e quelle svolazzava,

                       Sì che tre venti si moveva da ello;

                      Quindi Cocito tutto s’ aleggiava.

                      Con sei occhi piangea  e per tre menti

                      Gocciava  ‘l pianto e sanguinosa bava.

CLASSI SECONDE “ I LOVE ROCK AND ROLL” VESTITI DA ROCKETTARI

ENTRANO IN SCENA UN DANNATO TRE DIAVOLI DANTE E VIRGILIO

DANNATO: Ma che vita è? Siamo morti, è vero … ma c’ è un limite a tutto.ogni giorno prepotenze e umiliazioni. Non siamo liberi di fare niente, nemmeno di guardare la televisione. Eh no! O si cambia sistema o me ne vado. Poi voglio vedere, senza di me, che cosa combinano!voglio vedere chi torturano! Senza di me, finisce il divertimento! Finisce il rock and roll!!!!!!!

IAFULLI: L’ho trovato da questa parte!

GIACO: Dove credevi di andare, dannato!

DANNATO: dove non ci sono facce brutte come la tua!

YURI: Che cosa credevi di fare, dannato?

DANNATO: Fare il Rock anche da morto!

IAFULLI: Hai qualche protesta da fare, dannato?

DANNATO: Sì !  UNO: sono stanco di ascoltare musica mediocre.  

                             DUE:  la sistemazione è indegna di una grande rockstar come me.  

                             TRE: l’ organizzazione del tempo libero è pessima!!!

GIACO: Tu hai bisogno di una ripassata, dannato!

DANNATO: Ho appena fatto la doccia. Non buttatemi di nuovo nella pece bollente:

DIAVOLI: Buttiamolo nella pece bollente!

DANNATO: Un momento

DIAVOLI: Cosa c’ è?

DANNATO: Tolgo la camicia. lavata stamattina. Ecco, l’appendo, vedete? Io non drammatizzo. Ho esposto le mie lamentele e ora subisco le vostre angherie con dignità. La fase peggiore della tortura è la stiratura. Uhhh! Che fastidio! E la piegatura? Terribile. Mi piegano così … poi così … e così … le conseguenze sono devastanti. Artrosi, reumatismi e artriti. Questo posto è pieno di correnti d ‘aria rovente.

DIAVOLI: Vieni, dannato, sei pronto per il bucato!

DANNATO: Per farmi dispetto, raddoppiano le dosi di soda caustica e di acido solforico. In questo modo, inquinano i fiumi infernali, ma non gliene importa niente

DIAVOLI: Ogni male sia lavato dell’ anima del dannato!  

DANNATO: Poi mi strizzano! Non sopporto quando mi strizzano!

DIAVOLI: Vieni dannato! Sarai purgato!

DANNATO: Purghe, purghe, purghe! E non mangiamo mai! Non si dovrebbe purgare un denutrito. Finirò per scomparire nel water!!!!

DIAVOLI: Vieni, dannato, sarai purificato …

DANNATO: Ma io conosco la verità! Quella non è solo pece! Ci sono gli scarichi delle fogne!!!!

DIAVOLI:  Fuoco scintilla e brace

                    Dannare a noi ci piace!

DANTE: Bravi anche io sono un poeta. Datemi retta, qui non c’ è futuro. Dovete cercarvi un editore o un politico che vi raccomandi a un editore.

IAFULLI: Io scrivo poesie, ma sono ispirato solo quando torturo!

DANTE: Potresti trovare lavoro come sceneggiatore. Ti piace il cinema?

IAFULLI: Mi fa dormire!

DIAVOLI: M a che cosa vuole questo? Buttiamolo nella pece!

VIRGILIO: Te l’ avevo detto di non fermarti. Possibile che  a te piacciono solo le cattive compagnie?

DANTE: A me sembrano dei bravi diavoli!!

DIAVOLI: Arrostiamolo

DANTE: A proposito di arrosto … a che ora si pranza?

VIRGILIO: Dante! Andiamo via!

DANTE: Stanno solo scherzando!

DIAVOLI: Torturiamolo!

VIRGILIO: State lontani! E’ raccomandato  da Lui, da Lei e da Loro!

DIAVOLI: Meglio, c’ è più gusto!

VIRGILIO: Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole! E più non dimandate!

IAFULLI: Fermi! Due endecasillabi uno di seguito all’ altro! Io non ci sono mai riuscito!

VIRGILIO: Corri, Dante; corri!!

DANTE: A stomaco vuoto? Tu pretendi troppo!

VIRGILIO : Scappa, Dante scappa!!

DANTE: Dove vai, Virgilio? … aspettami!

IAFULLI Dove andate, amici?  … aspettate!

DIAVOLI:  Fuoco scintilla e brace

                   Chi scappa non ci piace

DANTE  E VIRGILIO ESCONO DI SCENA CORRENDO,  RIENTRANO DOPO POCO

ROSI:           Lo duca e io per quel cammino ascoso

                     Intrammo e ritornar nel chiaro mondo;

                     E sanza cura  aver d’alcun riposo,

                     Saliamo su, el primo e io secondo

                     Tanto ch’ii vidi de le cose belle

                     Che porta ‘l ciel, per un pertugio tondo;

                     E quindi uscimmo a riveder le stelle.

DANTE: Maestro, che viaggio emozionante, mi sento, mi sento … mi sento … AFFAMATO!

VIRGILIO: Ma pensi solo a mangiare!

DANTE VIENE ILLUMINATO DA UNA FORTE LUCE

DANTE: OH! Che luce splendente! ( si ripara gli occhi) i miei occhi non sono più abituati a tanta luce

VIRGILIO: Non ti preoccupare, ti abituerai subito … ma sai che … sembra di essere alle isole Mauritius? Quasi quasi mi viene voglia  di prenotare le ferie per il prossimo anno ( e inforca un paio di occhiali da sole)

ENTRA CATONE VESTITO DA BAGNINO

DANTE: Possiamo chiedere a quel vecchio là … ehi! Bagnino!

CATONE: Bagnino a me? Io sono Catone! Chi sei? Da dove vieni?

DANTE: Dall’ Inferno!

CATONE:  e come facesti a fuggire dall’ Inferno? Mah! ( rivolto al pubblico) non si capisce più niente … arrivano da tutte le parti, adesso pure dall’Inferno

VIRGILIO: Caro Catone, ho accompagnato Dante all’Inferno per fargli capire quanto sia importante la libertà. E tu lo sai bene visto che hai preferito perdere la vita piuttosto che la libertà!

DANTE:  Sì ha i ragione! La libertà è un bene irrinunciabile

CATONE: Ho capito … si vede che siete persone a modo. Andate … andate  pure. Ma prima di tornare alla realtà, mettiti in testa questo intreccio di alloro in segno di rispetto …

CATONE ESCE DI SCENA

DANTE : Maestro, mi vergogno un poco con questa corona così importante! Mi sento … strano.

VIRGILIO: Perché era bella quella che avevi prima! Non fare storie e tienila ben in testa, perché con essa sarai riconosciuto da tutti; diventerai famoso, sarai chiamato il VATE! Ora devi procedere da solo! Hai visto il fuoco dell’ Inferno, ora stai per essere abbagliato dalla luce divina  che a me non è permesso vedere: il Paradiso …. Ma questa è  tutta un ’altra storia.

VIRGILIO SCOMPARE SALUTANDO. DANTE RIMANE SOLO E PENSIEROSO

 

Ritornano i 5 alunni della prima scena

PAOLO: che emozione, quanti personaggi e che storia meravigliosa!

IAFULLI: e’ vero in questo viaggio virtuale sembra quasi che i secoli non siano passati. A quanto sembra vizi e virtù degli esseri umani, sono sempre gli stessi!

LOLLO: certo, ed è stato molto interessante conoscere ed apprendere in questo modo.

PETER: avete proprio ragione, io avevo sempre sentito dire che opere come la Divina Commedia erano barbose, pesanti e noiose da studiare, ma ora ho capito che non è il loro contenuto a tediarci, bensì il modo in cui ce le presentano che ci allontana da esse.

NELSON: già non posso darti torto. La scuola dovrebbe  stimolare in noi giovani la voglia di conoscere e di scoprire chi eravamo e quali sono i valori fondamentali per cui spendere questa nostra vita meravigliosa!

CAMPANELLA FINE LEZIONI