Domani è un’altra notte

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Domani è un’altra notte

Domani è un’altra notte

Commedia in atto unico

Di

Anna Mauro

Chiusi nell’ovattato microcosmo familiare, non ci si sofferma mai per cogliere la realtà "altra", dove ai bambini è sottratta ogni possibilità di sognare, in cui sono costretti a distruggere la loro essenza infantile. Nel testo è la fantasia che interviene per donare una notte di sogni, di emozioni, di felicità, al gruppo di bambini emarginati moralmente, violentati dalla società. Paradossalmente, la speranza risiede nel fatto che "domani è un’altra notte", che probabilmente rioffrirà la possibilità di immergersi nei sogni.

Tiziana Martorana.

Personaggi
Enza
Franco
Tinuccia
Santina
Bastiano
Rosa
Vicè
Concetta
Pino
Bartolo
Domenico
Lino




I piccoli ambulanti promuovono le loro mercanzie fra le poltrone della platea.


Enza
Accendini, accendini, accendini!
Mille lire un accendino.
Signore, un accendino mille lire.
Dal tabacchino lo compra duemilacinquecentolire,
da me, mille lire.
Accendini!

Franco
Comprate il sale e conservatelo.
Quattro pacchi…mille lire!
E’ una vera occasione.
Se mi cercate
Non mi trovate.
Quattro pacchi…mille lire!
Comprate il sale e conservatelo.
Quattro pacchi di sale…mille lire!
E’ una vera occasione.
Se mi cercate
Non mi trovate.
E’ una vera occasione.
Quattro pacchi di sale…mille lire!

Tinuccia
Fazzoletti! Fazzoletti di carta.
Quanto? Solo duemila lire signora.
Cari? Come cari?
(fra sè) Non li vuole, eh?
Le deve venire un raffreddore di quelli potenti così, cari o non cari, dovrà usarli per forza. Ecco!
Fazzoletti! Fazzoletti di carta.

Santina
Spugne, spugne!
Dieci spugne, mille lire.
Al supermercato ne comprate solo una con mille lire.
Cominciate a risparmiare fin da qui, signore.
Spugne, spugne!

Totò
Schedina, fortuna!
La prenda signora, tredici le faccio fare.
Avanti, la prenda, quanto mi vuole dare mi dà,
anche cinquanta lire.
Grazie.
Non prendete a calci la fortuna, con le mie schedine diventerete ricchi.
Signora, le hanno fatto la multa.
Gliel’avevo detto al vigile che stava arrivando.
(scrolla le spalle) Schedina, fortuna!

Bastiano
Prezzemolo, sedano e carote. Prezzemolo, sedano e carote. Prezzemolo, sedano e carote.
Un sacchetto mille lire, un sacchetto mille lire, un sacchetto mille lire.
E che brodo signori. Altro che dado!

Rosa
Se vi scorticate, non vi preoccupate, perché con i miei prodotti vi incerottate.
Cerotti, cerotti di tutte le misure, cerotti per tutte le ferite. Cerotti!

Vicè
Quattro lattughe mille lire, quattro, quattro.
Una mille lire? No.
Due mille lire? No.
Tre mille lire? No.
Quattro mille lire? Si.
Quattro, quattro mille lire.

Concetta
Bolle, bolle.
Comprate le bolle di sapone ai vostri bambini.
Si soffia e voilà!
Mille lire per mille bolle blu.

Pino
Palloncini colorati.
Tieni piccolo.
Amunì signora glielo compri.
Palloncini!

Bartolo
Edizione straordinaria! Ultime notizie.
Quaranta persone arrestate, trenta incriminate e venti fucilate.
Aggiornatevi, aggiornatevi!

Domenico
Fate felici le vostre donne con le mie rose.
Le compri signore, le regali a sua moglie.
Un mazzo tremila lire. Grazie, grazie.
Guardate quanto sono belle. E che profumo!
Signore, me la offre una sigaretta?


Seconda scena
Sipario

Vicè è disteso su un fianco. Entra Lino.


Lino
Ciao Vicè. Oggi ho fatto più tardi del solito.

Vicè
Ah, sei tu Lino. Ti avevo scambiato per Domenico. (entra Domenico con Rosa ed Enza)

Domenico
Arrivo, arrivo. Ho dovuto aspettare per forza queste qua che dovevano sparecchiare.

Rosa
Anziché lamentarti, potevi aiutarci. Avremmo fatto prima.

Enza
Ma vero! Rosa ha ragione. Potevi darci una mano.

Domenico
Una mano dici? Stanco come sono? Tutto il giorno a reggere quei maledetti fiori. Ho le dita piene zeppe di spine.

Rosa
Ma anche noi siamo stanche...

Franco
(entra in scena) Per carità, non venite a parlarmi di stanchezza.Sono a pezzi e per giunta senza voce. Dalle otto di stamattina in mezzo alle macchine, ai tubi di scappamento, ai gas di scarico. Sono talmente intossicato che ho un bruciore alla gola...Eppoi avrei preferito qualcosa di caldo a casa, magari un bicchiere di latte, anche se ero digiuno da ieri sera. Invece pane e sarde e salate per giunta. Mio padre dice che fanno schiarire la voce. Altrochè!

Domenico
Ehi, guardate chi arriva! Ciao Bartolo, ciao Bastiano. (entrano Bartolo, Bastiano e Mariuccia).

Bartolo
Ciao.

Mariuccia
Ciao ragazzi.

Bastiano
Mimmo, perchè ti sei portato dietro quelle due?

Domenico
Mi ci ha costretto l’amico di mia madre. Questa sera dovevano uscire per lavoro (entra Concetta).

Concetta
Ma si può saper che lavoro fa tua madre? E’ quasi notte!

Domenico
Mia madre lavora...lavora in un panificio.

Franco
(al pubblico) In un panificio? Lo sappiamo noi dove lavora tua madre.

Domenico
Che cosa stai insinuando? (scoppia una rissa interrotta dall’intervento di Totò)

Totò
Smettetela, smettetela! Stupidi che non siete altro.

Coro
Il capo...il capo. (entrano in scena Tinuccia e Santina con una bambola per mano)

Santina
Guardate un po’ cosa abbiamo trovato.

Rosa
Com’è bella! Dove l’avete pescata?

Tinuccia
In mezzo alla spazzatura. E’ quasi nuova, le manca solo un braccio.

Mariuccia
Idea! Perchè non giochiamo tutti alla famiglia felice?

Bastiano
Dico, starai scherzando! Io ho appena mollato tredici persone a tavola e ne ho piene le tasche di giocare a quello che deve aiutare a mantenere la famiglia. Giocate pure voi da sole. Noi ci faremo una bella briscola in cinque.

Franco
Qualcuno ha portato le carte?

Domenico
Io no.

Pino
Nemmeno io.

Bartolo
Veramente stasera dovevo portarle io, ma mio padre si è seduto a giocare davanti la porta con alcuni amici.

Lino
Addio briscola in cinque...

Franco
Ma sì, poco male. Tanto avremmo dovuto fare i turni.

Totò
Giochiamo...giochiamo alla ciampiedda.

Mariuccia
Vogliamo giocare con voi.

Le bambine in coro
Sì, sì.

Domenico
Per carità, bandiamo le femminelle dalla ciampiedda.

Enza
Femminelle, eh? Noi siamo buone solo a romperci la schiena a casa e per la strada, vero? Accendini, accendini, lavorare, lavorare. Padre disoccupato, madre di nuovo con la pancia. E quando vogliamo giocare...(piange).

Totò
Enzuccia ha ragione! Lasciamole venire con noi.

Vicè
Ma capo, la ciampiedda è un gioco per uomini.

Rosa
Lasciate perdere quei cafoni. Giochiamo al piedino. Avete un pezzetto di gesso?


I due gruppi si organizzano.


Enzuccia
Mi sta venendo un sonno!

Mariuccia
Anche a me (sbadiglia)...Fermiamoci un poco.

Tinuccia
Sono talmente stanca...

Santina
Distrutta...

Concetta
Sfinita...

Rosa
A pezzi...


Si addormentano.


Totò
Viva la resistenza alla fatica. Guardate un po’.

Domenico
Ehi, fantastico, si sono addormentate.

Bastiano
Già (sbadiglia).

Bartolo
Eh già (sbadiglia).

Pino
Beate loro!

Franco
Femminuccia o non femminuccia, io le seguo a ruota (si siede). Ho i piedi a pezzi...e nemmeno la forza di giocare.

Totò
Hai ragione.

Tutti i maschietti siedono e si addormentano.

Terza scena

Entra la fata dei sogni

Fata
Sogni d’oro, bambini.

Totò
E tu chi sei? Da dove salti fuori?

Fata
Sono la fata dei sogni, la regina dei sogni. Mio padre è la luna, mio padre il cielo, le stelle le mie sorelle. Mi sveglio quando l’oscurità e le tenebre regnano sovrane e sparisco prima che che sorga il sole.

Domenico
Molto interessante. Ma cosa vuoi da noi?

Fata
Semplice. Farvi sognare.

Bastiano
Dico, starai scherzando! Non vorrai darci a bere che tutti potremmo sognare la stessa cosa.

Franco
Già, in genere si sogna uno alla volta.

Vicè
Mai tutti insieme.

Lino
E mai la stessa cosa...

Fata
Ma io sono una fata. Io posso tutto e so tutto di voi. Conosco la vostra storia. Storia di povertà, di miseria, di fatica. Lavorate tutto il giorno per aiutare le vostre famiglie, poveri piccoli Con grande impegno e tanta buona volontà. E la sera siete talmente stanchi che non riuscite neppure a giocare. Vi hanno fatto adulti ancor prima di nascere. Ma a voi, solo a voi bambini, che non avete mai conosciuto la tenerezza di un abbraccio, la gioia di ricevere un giocattolo nuovo, il piacere di ascoltare una fiaba prima di dormire, io farò vivere una notte indimenticabile.

Franco
E come?

Fata
Facendovi sognare quello che desiderate.

Domenico
Sai, fata? Io vorrei trovarmi in un paese incantato, felice. Dove per mangiare non ci si debba ammazzare di fatica...Un paese dove tutte le abitazioni siano di zucchero filato e abbiano i tetti di cioccolata, le porte di croccantini e le finestre di nocciolato...ed il fumo dei camini di panna montata.

Fata
Tu devi essere un bambino molto goloso. Vero Domenico?

Concetta
Io invece vorrei sognare di trovarmi in un circo. Ho sempre desiderato di diventare acrobata. Purtroppo non so fare nulla...solo corre e arrampicarmi sui pali della segnaletica stradale.

Fata
Questo non è un problema...

Rosa
Io invece...

Franco
Ditemi che sono un genio. Ditemelo, ditemelo.

Coro
Sei un genio.

Franco
Grazie della fiducia.

Vicè
Allora?

Franco
Mi è venuta un’idea straordinaria. Voi tutti sapete che la gente per strada fa finta di non vederci per non acquistare i prodotti che noi offriamo. Ci ignora. Allora che ne diresti di regalarci una notte da protagonisti? Noi canteremo, balleremo, reciteremo davanti ad un pubblico vero. Questo puoi farlo?

Fata
Presto fatto. Pubblico a me gli occhi. Pubblico, se ci sei, batti forte le mani...Sentito?

Coro
Evviva! Evviva!

Bastiano
Scusa la mia curiosità. Il pubblico c’è e mi scappello, ma la scenografia?

Fata
Scenografia, scenografia. Voi conoscete un’arte. Mettetela in pratica.

Lino
Un’arte? Quale arte?

Fata
L’arte di arrangiarsi. Olio di gomito e datevi da fare. Cercate in mezzo alla spazzatura.

Santina
Andiamo io e Tinuccia. Siamo delle vere specialiste in materia.

Tinuccia
Ehi gente, venite ad aiutarci. Qui ci sono una panca e un materassino.

Fata
Bravissimi. Allora...chi vuole esibirsi per primo?

Coro
Io! Io! Io!

Fata
Uno alla volta, per carità. Tutti seduti. Chi di voi aveva espresso il desiderio di lavorare in un circo?

Concetta
Io, ma te l’ho già detto. Non so fare nulla.

Fata
Sssh!! Basterà che tu dica come vorresti essere...in ordine alfabetico e, in sogno, imparerai i movimenti.

Concetta
Io ci provo.

Fata
(rullio di tamburi) Pronta?

Concetta
Si!?

Fata
A Bi Ci

Concetta
Acrobatica, bravissima, coraggiosa (capovolta in avanti)

Coro
Acrobatica, bravissima, coraggiosa

Fata
Di.
Concetta
Divertente


Coro
Divertente
Fata
E effe Gi
Concetta
Equilibrista, funambolica, grandiosa (orizzontale-capovolta-saltello in massima elevazione)
Coro
Equilibrista, funambolica, grandiosa

Fata

I

Concetta
Illusionista (passo e verticale).


Coro
Illusionista.

Fata
L M N

Concetta
Lodevole, maestosa, nuovissima (ponte sulla panca).

Coro
Lodevole, maestosa, nuovissima.

Fata
O

Concetta
Olimpica (spaccata frontale).
Coro
Olimpica.

Fata
Pi Qu Erre.

Concetta
Portentosa, qualificata, ragguardevole (capovolta indietro e arrivo a gambe divaricate).
Coro
Portentosa, qualificata, ragguardevole.

Fata
Esse.

Concetta
Stupefacente (rondata).

Coro
Stupefacente.

Fata
Ti U Vi
Concetta

Temeraria, umorista, valorosa (carpiato).

Coro
Temeraria, umorista, valorosa.

Fata
Zeta

Concetta
Zuzzurullona.


Coro
Zuzzurullona.

Bartolo
Anche noi, anche noi vogliamo lavorare in un circo!

Fata
Bene. Cosa desiderate fare?

Pino
Vogliamo far ridere la gente.

Lino
Vogliamo fare i pagliacci.

Bartolo
Suggerisci tu, però, le cose da fare.

Fata
Va bene. Provate allora a salire sulla panca. Pronti...via. Inchino...Camminare come Totò...ricordate Totò? Con la pancia in fuori...Come ubriachi...(i bambini eseguono).

Totò
Io, invece, ho visto una volta a scuola un film che si chiamava Mary Poppas.

Fata
Mary Poppins?

Totò
Sì, proprio quello. Mi piacerebbe essere Bert. Sai, quello che cantava e ballava in mezzo agli animali di cartone animato,

Fata
Allora ci vorebbe una Mary. Chi?

Rosa
La potrei fare io. Ma sono tremendamente stonata.

Fata
Non importa. Risolveremo il problema.

Totò e Rosa cantano in play-back. Alla fine tutti quanti si scatenano in una danza allegra e coinvolgente, che li vedrà crollare addormentati uno dopo l’altro. Buio.

Quarta scena

La luce del giorno filtra insistentemente senza turbare il sogno dei bambini. In sottofondo si cominciano a sentire i rumori dei clacson delle macchine. Il rumore cresce di misura fino a diventare assordante. I bambini si svegliano di soprassalto e con molta concitazione si rendono conto di aver dormito fino a tarda ora.

Totò
Mamma mia, deve essere tardissimo!

Rosa
Oddio, è giorno! Torniamo a casa, svelti, presto. Poveri noi, adesso le prenderemo.

Con fare preoccupato i bambini escono di scena velocemente.

Entrano piangendo Franco e Domenico

Franco
Sapessi cosa mi è successo. Ho preso un sacco di botte.

Domenico
A chi lo dici! Anch’io le ho prese. Guarda un po’ qui (scopre la schiena).

Totò
Ma che bisogno c’è di piangere. Neppure io sono stato risparmiato...Però ne è valsa la pena.

Franco
Sì, ma a te non hanno accollato pure la responsabilità delle tue sorelle.

Domenico
Già.

Totò
Femminucce. Su, svelti, andiamo a lavorare.

Franco
Non piangere, Domenico, tanto...che ce ne frega. E’ stato bellissimo, tanto bello da non crederci. E poi, e poi potrebbe succedere di nuovo. Anzi, più ci penso e più sono sicuro...sicuro! Domani...domani è un’altra notte.

Sipario