Donne in salsa piccante

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                DONNE  IN  SALSA PICCANTE

 Spettacolo al femminile. Monologhi e scenette  a sfondo giallo- noir.

Di Lina Lisciotto nr. Pos. S.I.A.E.117925

ANGELO  -riscatto di una vecchia signora-

     

Da quando è morto il mio povero Anatolio, il barone, non sono più uscita di casa. Per un'intera settimana  sono rimasta chiusa nel mio dolore, fasciata nelle gramaglie luttuose, in quella villa in cima alla scogliera di cui ora sono l'unica proprietaria. Ho sposato Anatolio vent'anni fa ...lui non era più tanto giovane, aveva trent'anni più di me, ma questo non vuol dire! Era un uomo vigoroso, dovevate vedere come faceva filare la sua sedia a rotelle per il giardino della villa! Glielo dicevo sempre di stare attento alla scalinata sulla scogliera!...E purtroppo lui ci stette attento...per tanti e tanti anni...e final.... ops... sfortunatamente i freni non tennero! La scalinata, così ripida, ma così ripida, finisce direttamente in mare! Chissà come si è emozionato a scenderla così in fretta...patum, patum,patum, per poi...paf!... Sbattere così miseramente la testa sugli scogli! Povero Anatolio!  Almeno non ha sofferto! E nessuna vergogna, nessuno l'ha visto  cadere così poco dignitosamente! Una fine da vero nobiluomo par suo. Dopo sette giorni  è ora di smettere questo lutto assurdo, lui non avrebbe preteso tanto da me! Ho deciso: questa sera esco e vado al club. Mi preparo  per l'occasione, indosso  il mio vestito rosso (me l'ha regalato Anatolio,eh)...ha una profonda scollatura , ma io posso permettermela, non temo confronti: ho appena rifatto il seno per la terza volta!  Oh, sta su come una coppia di palloncini! Che carino!  Oh- oh...allo specchio mi accorgo che qualcosa non va: due nuove rughe sotto il mento...e pensare che me l'hanno tirato due volte, il collo!  Nel senso di rughe, eh!  Ma il chirurgo dice che più di tanto.... beh, pazienza, mi legherò  al collo quel bel foulard di chiffon color fucsia  e sulla destra mi faccio un bel fiocco. In testa metterò il cappellino nuovo giallo limone.  Non l'ho mai messo perché Anatolio è morto qualche giorno prima del previsto...Chiamo Gregorio, il nostro... ehm, adesso Mio, chauffeur e gli ordino di preparare la macchina, con i cioccolatini ben disposti in piramide, perché stasera io-la baronessa- esco! Quando mi trovo seduta tutta sola nella nostra ...ehm ...adesso “Mia” limousine, mi accorgo di quanto sia spaziosa.  Com'era ingombrante la sedia del povero Anatolio! Che bello, posso sdraiarmi tranquilla- mente e ammirare le mie scarpine di raso verde fluorescente. Deliziose!Salgo la scalinata  del club: tutti  ammirano la mia sobria eleganza. Mi viene incontro il maitre, e mi accompagna al tavolo. Al banco del bar è appoggiato un fusto che non conosco. Dio,quant'è bello ! Così  biondo e riccio...assomiglia ad un angelo!  Indossa una camicia nera aperta sul petto villoso e i calzoni di pelle bianca, attillati, gli fasciano i fianchi! Mai visto uno schianto simile! Avrà...trent'anni meno di me, ma questo non vuol dire! Sento il suo sguardo penetrante sulle mie mani. Sono ancora belle, ho appena fatto il lifting, meno male! Stasera, per l'occasione ho messo anche i miei otto brillanti! Mi avvicino a lui e con voce sensuale gli dico: "Ciao!"  Mi guarda con due occhi color cielo di Cortina...è bello come un angelo e io gli chiedo: "Come ti chiami, angelo mio?” Non ci crederete: mi guarda fisso e con un sorriso mi dice:"Angelo!" Io già lo desidero e gli propongo di venire a casa mia  ad ammirare  la mia collezione di piume d'uccello del paradiso. Io sento il suo desiderio e mi chiedo:"Come farà a resistermi?" Tento di corromperlo con i regali più costosi, ma lui non cede! Io vivo nella bramosa attesa di essere sua...ma lui dice di rispettarmi troppo per approfittare di me prima del matrimonio! E così, sbrigate le formalità burocratiche, ci troviamo davanti al sindaco. Stretta in un vestito di chiffon color turchese fluorescente, con lo strascico lungo dodici metri sorretto da sei paggetti,( le damigelle sono così pettegole) sospiro il mio "Si" e attendo il primo bacio vero del mio Angelo...che però si gira e bacia la testimone (una cugina,dice). Io ci resto di un male...ma lui mi consola con un lungo bacio sugli anelli delle mie mani e mi sussurra voluttuoso: "A stasera, cara!" Dopo la cerimonia partiamo subito, ci attende una lunga luna di miele in Brasile. In un romantico cottage in riva al mare di Rio, finalmente  Angelo sarà MIO! Lui, premuroso, mi dice: "Tesoro, sarai stravolta dal fuso orario, dormi pure, avremo tutto il tempo per amarci!"  Ed esce....Io non posso dormire, mi infilo un negligè color melanzana,  con le piume di struzzo nere, abbasso le luci, alzo l'aria condizionata e aspetto sul grande materasso ad acqua...glu...glu... glu...Angelo si fa attendere.  Esco nella calura notturna e cerco il mio Angelo nella notte carica di profumi esotici. Che idea! Faremo l'amore in riva al mare!  Alla luce della luna  sembro più giovane...chissà che sorpresa, quando mi vedrà! Sento degli ànsiti...dev'essere lui, forse mi ha vista e già mi desidera! Si, è proprio lui, sdraiato sopra qualcosa di scuro, con i capelli lunghi lunghi... Lui si gira di scatto, mi vede e mi dice:  "Cara, per fortuna arrivi tu, questa povera creatura si sente male, le sto facendo la respirazione bocca a bocca"  Povero caro,  per aiutare gli altri si fa in due! Lo trascino nella nostra  alcova, ma lui si addormenta di botto: è fuso per il fuso orario, povero caro!  Il giorno dopo compero un biposto. Ho il brevetto da dieci anni, e Angelo è stupito e forse un po' impaurito nel sorvolare Rio. Gli dico: "Sei un Angelo, ma così non hai mai volato, vero tesoro?"  E aziono la leva che ho fatto installare stamattina: il suo sedile precipita nel cielo brasiliano. E' bello come un angelo, mentre vola incontro al blu dell'oceano!  Vedo qualche suo tentativo di muovere le braccia, come per  librarsi...ma non ha il brevetto, lui!

Che vi devo dire...sono brava e buona, ma quel che è troppo è troppo!

                                              

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                                            LOTTA  ALL'ULTIMO  MALE

Ambulatorio medico.  Una signora è seduta in sala d'attesa e sfoglia un giornale.

Si sente una voce da fuori.

Tizia : Dov'è questa sala d'attesa?  Ah, qui, l'ho trovata, grazie! (entra, si guarda        attorno e  punta sicura verso la signora seduta) Buongiorno, posso sedermi   vicino a lei? ( mentre parla ha già eseguito) Sa, è la prima volta che vengo da   questo dottore... è bravo? Lei c'è già stata?

Caia : Io sono una sua paziente da un mese! E' bravissimo! Mi ha prescritto delle    medicine fantastiche!

Tizia : Ah, meno male! Il medico che avevo prima, si figuri che non mi voleva prescri        vere quello che gli chiedevo!  Eppure glielo dicevo,quanto male avessi! Ha       avuto il coraggio di dirmi che per la mia età sono sana come un pesce! Saprò     io quello che ho, lui è solo un medico, è pagato per farmi  le ricette,  mica per                 decidere  della mia  vita!

Caia : Eh, non ci sono più i medici di una volta!  Ma vedrà che questo dottor Faina  le sarà d'aiuto!  Che dolori ha?

Tizia : Menisco! Oh, ancora non mi fa male, ma l'anno scorso ho operato il

       ginocchio destro, quest'anno voglio operare il sinistro! Prevenire è meglio      che curare!Voglio fare la risonanza magnetica, e il mio medico non vuole, per      questo son venuta qua!   

Caia :Io ho già operato tutte due le ginocchia, quattro menischi!!! Tolti tutti!

Tizia :(invidiosa)  Ah, si? Io invece ho tolto le vene varicose, sei mesi fa!  Due nella        gamba destra e tre nella sinistra!

Caia : Offf!  Io quello l'ho già fatto due anni fa!  Otto vene varicose, otto!!! Adesso        invece   devo operare qui, il gomito: epicondilite!

Tizia : Ha già fatto tutti gli accertamenti?

Caia : Non serve!  Io conosco benissimo il dolore! Ho operato l'altro braccio della    stessa cosa tre anni fa!  Questo lo vorrei fare dopo Pasqua, con calma!

Tizia : (sempre più invidiosa, vista l'organizzazione dell'altra) Beh, io ho operato il        tunnel carpale!

Caia : Già fatto, due anni fa il destro, un anno fa il sinistro!

Tizia : Ma no?! Fatto male?

Caia : (sempre più compiaciuta)  Ah, non le dico!  Dei dolori pazzeschi!

Tizia : Io sono caduta in bagno e mi sono rotta  una costola!

Caia : Io sono caduta sul ghiaccio e mi sono rotta tre costole, quest'inverno!  

Tizia : Oh, poverina!  Ma questo non è niente!  Pensi che abbiamo avuto un inciden te, io e mio marito , siamo finiti  con la macchina in un burrone,io mi sono       rotta una gamba in tre  punti, una spalla lussata, slogatura del polso, e mio                  marito...(si batte col dito sulla tempia)  trauma cranico!

Caia : Io sono stata presa sotto da una macchina: trauma cranico, rottura del              femore, frattura di tre dita della mano destra, slogatura del polso sinistro,   ematomi sparsi per  tutto il corpo!!!

Tizia : Io sono trent'anni  che ho l'artrosi cervicale!!! (è trionfante)

Caia : Ah, fosse solo quello!  Io ho l'artrosi  cervicale e labirintite!

Tizia : (si alza e indica le sedi dei dolori) Io, da qua a qua: artrosi cervicale, da qua a        qua, scoliosi!  Da qua in giù dolori per l'ernia al disco, e qui (indica il sede     re) ...rotto!!!

Caia : Coooosa?

Tizia : Ebbene si, frattura dell'osso sacro! E quello non si può né ingessare,né              operare!  Bisogna tenersi il dolore!

Caia : Ah, come la capisco! Io ho il nervo sciatico che mi fa impazzire!!!

Tizia : (alzandosi  e mettendosi in posizione da box) Io ho tolto l' utero!

Caia :  (anche lei si alza e le si mette di fronte)  Fatto quattro anni fa !

Tizia : Io ho operato la cistifellea!

Caia : Fatto cinque anni fa!

Tizia : Io ho l'ulcera duodenale! Quasi tridenale!

Caia : Operata sei anni fa!

Tizia : Io da giovane sono stata operata di appendicite, di tonsille,  adenoidi..

Caia : Anch'io, e ho fatto la sesta malattia, gli orecchioni, la scarlattina, la varicella,        il   morbillo e la rosolia!

Tizia : Anch'io, tutte, però la scarlattina l'ho fatta due volte!

Caia : Io mi sono infilata un fagiolo nel naso, a otto anni!

Tizia : E io, a nove, un pisello nell'orecchio!

Caia : A due anni mi sono scottata una mano sulla stufa!

Tizia : A un anno mi è venuta la crosta lattea!!!

Caia : Io a tre mesi ho fatto la broncopolmonite !!!

Tizia : Io sono nata blu! Cordone ombelicale intorno al collo!

Si sente una voce che chiama: "Signora Malatini!"

Caia : Tocca a me!  E' stato un piacere conoscerla!  Spero che ci incontreremo             ancora per  farci una bella chiacchierata! (si avvia e prima di entrare dal            medico lancia l'ultima stoccata)  Comunque io sono nata settimina e anche      podalica!  (esce)

Tizia : Se crede di averla vinta lei, si sbaglia, io ho l'alluce valgo a tutti due i piedi, la        tiroide, l'aerofagia, la forfora, la cistite, l'eczema, l'ipertensione, il meteorismo,        la candida intestinale e da giovane ho anche avuto le piattole, tiè!!      

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                                RITORNO ALL'ULTIMO MALE

                                                  la vendetta

Tizia :Buongiorno! Ma...ma lei è...Si, ci siamo incontrate nella sala d'aspetto              di quel dottore...Volpino? No,aspetti...Faina! Si, il dottor Faina!

Caia:  Oh, quello? Cambiato, cambiato! Non dobbiamo sottostare ai ricatti me-

         dici, quelli ti tengono sotto controllo e intanto ti fanno credere di essere          sana!No,no, i medici bisogna stupirli,contrastarli, cambiare, cambiare          continuamente! Adesso ho un medico donna! Non è che sia migliore, ma con lei è più interessante, le piace parlare...(si avvicina) Sa che è divorziata? Ha tre figli grandi che studiano in giro per il mondo e  lei?           Lei va in giro a ballare, la sera, per questo io non mi fido a farmi toccare                 da lei, che chissà che malattie mi attacca! Bisogna vedere con che    gente esce magari son drogati, malati di epilessia, di scabbia!

Tizia:        Ha ragione,anch'io ho una dottoressa, sa, ma mica mi lascio mettere le     mani addosso! Vado solo per sentire se il suo parere coincide col mio!

Caia:  Così si fa! Brava! Beh, sa che le avevo detto che mi ero fatta operare di

         urgenza all'alluce valgo? Adesso ho il metatarso!

Tizia:        Metà tarso? E l'altra metà?

Caia:  Signora mia, il metatarso,il legamento dei piedi!

Tizia:        Ah, si, fff, io sono piena di legamenti, legamenti dappertutto, su tutti i    piedi!

Caia:  Eh, ma io, cara signora, ho i diti dei piedi tutti accavallati, uno sopra               l'altro! E non sa che male che fanno! Mi fanno ridere quelle che si           lamentano tanto di certe gravi malattie! So io quello che ho! Pensi che     negli ultimi 15 giorni mi son venute, in ordine di apparizione:                               infarcimentite,incistamento, appendicite recidiva, suppostite, coccolite,                  cuprofalgia, retrofalgia e avantifalgia!

Tizia:        Ma che malattie sono queste?

Caia:  Nuove, tutte nuove! Io cerco sempre le novità!

Tizia:        Ha ragione, già è vecchia lei, almeno che le sue malattie siano nuove!

         Comunque non penserà mica che io mi tiri indietro, vero?Le avevo det-              to, no, che ho problemi alla colonna...

Caia:  Che colonna?

Tizia:        La colonna invertebrata! Ecco, adesso mi è venuta un'altra ernia al CD!

Caia:  Come, al CD?

Tizia:        Eh, una volta si diceva al disco, ma adesso i dischi non ci sono più, ab-

         biamo i CD e allora si dice ernia al CD! Credeva lei, che io non fossi moderna! E la gastrite che mi è venuta a prendere i medicinali antidolori

         fichi!? Mi hanno mandata dal medico internista, ma dico io, cosa c'entra          il calcio col mal di stomaco, eh?

Caia:  C'entra, perché il calcio le rinforza gli ossi dello stomaco!

Tizia:        Ah...comunque io sono della Sampdoria, così non ci sono andata!

Caia:  Ha fatto bene! Vorrebbero anche imporci la loro fede calcistica, ora?

Tizia:        Però sono stata dal pederasta, perché avevo un'unghia incraniata, me

         l'ha circoncisa per bene e almeno adesso posso andare al cimitero a                 qualche funerale!

Caia:  Perché, prima, con l'unghia incarnita non la facevano entrare?

Tizia:        No, ma è che non potevo mettermi le scarpe eleganti, prima, mi faceva      no male e se mi scappava di andare al bagno...sa, soffro di incompeten      za...me la facevo addosso perché non potevo correre!

Caia:  Non ci facciamo mancare proprio niente, eh?

Tizia:        Eh, cara mia, e non le dico cosa ho passato la settimana scorsa che mi      è venuta una cataratta che non mi passava più!

Caia:  Da che oculista è andata?

Tizia:        Ma che culista e culista! Dal dottorinolaringoiata son stata, perché il       catarro, senza l'antiamiotico non mi passava!

Caia:  Ma cosa dice, la cataratta è una malattia dell'occhio, non è il catarro!

Tizia:        Per lei sarà così, io so che avevo il catarro!

Caia:  Mi sa che lei non abbia le idee chiare, in fatto di malattie! Non faccio              per          vantarmi, ma i miei mali non hanno rivali! Si rende conto che io         sono soggetta ad astenofonìa, asistolia,sono andata 1 volta in                               bradipnea e potrei essere soggetta a bradicardia, perché mia zia ne                  soffre! Eh, non è facile la vita per una povera donna piena di malanni!

Tizia:        Beh, merita una stendi rovescion (si alza in piedi) tanto di capello!

         Comunque io ho avuto anche il cimurro!

Caia:  Ma non è una malattia degli animali?!

Tizia:        Ah si? ...Infatti mio marito mi dice sempre che sono una bestia!

Caia:  Senta, non meniamo il can per l'aia...

Tizia:        No, guardi che io il cane non lo meno né a Perlaia, né da nessun'altra         parte, perché io ai cani ci voglio bene!

Caia:  (gli occhi al cielo) Con questa non si cava un ragno dal buco!

Tizia:        Ma lei ce l'ha su con gli animali! Anche i ragni dai buchi si mette a cava    re!

Caia:  Ma no, no,è un modo di dire! Si figuri se io non amo gli animali, io a ca-

sa ho un pesce rosso e una cavia...a proposito...secondo lei, la ricerca,

         la ricerca,che fa?

Tizia:Ma che ne so io cosa fa la ricerca, son cavoli suoi, ricercherà, la      ricerca!

Caia:Si, ma la ricerca, trova?

Tizia:Se cerca trova, e i cocci sono suoi!

Caia:E' proprio vero, e comunque, non è più la ricerca di una volta!

Tizia:Perché, le stagioni, allora?

Caia:D'altra parte non c'è più religione!

Tizia:Per forza, non c'è rosa senza spine!

Caia:Sa cosa le dico? Son sempre i migliori che se ne vanno per primi, e io,

        signora mia, la saluto! (si alza e se ne va)

Tizia:(resta interdetta) L'altra volta ho vinto io, ma stavolta non ho capito               cosa voleva dire....

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CALZINI STORY- 

Ho letto su un giornale di un'indagine statistica che ha scoperto che le casalinghe sono in via d'estinzione! Ma che roba, bisognava spendere milioni in ricerche, per accorgersene, bravi, intelligenti, eh! Io, che sono una delle ultime non ancora estinte, me n'ero accorta da sola!

Si, è vero che non siamo più le casalinghe di una volta. La casalinga moderna è una donna occupatissima, ha più impegni di una manager, più appuntamenti di una P.R.! E poi, bisogna stare al passo coi tempi, adesso basta lista della spesa, si va al supermercato col PC portatile! Già, la casalinga, al giorno d'oggi, è una donna realizzata, imprenditrice di sé stessa e del lavoro più antico del mondo! Mhm...momento...ce n'è uno più antico ancora, ma questa è un'altra storia...Dicevo, della casalinga, non voglio dire che la sua vita sia tutta rose e fiori, per carità, ma basta un po' di fantasia per cambiarti la giornata! Ho scoperto che adattando la giusta musica, anche i lavori monotoni e ripetitivi  possono diventare piacevoli!  Mescolare la polenta ti sembra noioso? Consiglio “Le quattro stagioni” di Vivaldi: il ritmo è quello giusto, la polenta diventa morbida, senza gnocchetti, la casalinga si commuove e il cibo è fatto con più amore! Non consiglio il rock duro, e so quello che dico, perché una volta ho provato e i muri della mia cucina sono ancora gialli...si, di polenta! E' logico, ci si immedesima e i movimenti, di conseguenza, rispecchiano il vostro stato d'animo...Per lavare i vetri delle finestre mi trovo benissimo con un ever greene di Elvis: “Tutti frutti”, ritmo incalzante, perfetto per un lavoro così faticoso!

Controindicato, invece, “Volare” di Modugno, sempre per il motivo dell'immedesimazione!

Si, perché potrebbe capitarvi come a quella mia amica de Venezia, amante della lirica. Lei, per lavare i vetri del suo appartamento del terzo piano, cento metri quadri, si ascolta le opere...la “Tosca”, per la precisione. Le finestre sono tante....all'ultima finestra... Tosca sale sui merli del Castello, (e qui la mia amica  va sul davanzale)...Tosca si butta dal  Castel Sant'Angelo, e la mia amica si butta in canale! Per una settimana puzzava come un cane bagnato...Beh, per dire di stare attente! Quando pulite il water, vi consiglio “Acqua azzurra, acqua chiara” di Battisti...invece, per tagliare l'erba del prato non c'è di meglio che “Ti raserò l'aiuola” di Nek! Tagliare cipolle? Ma è chiaro:  “No woman no cry” di Bob Marley, naturalmente! A quelle brave a far tortellini consiglio la vecchia “L'ombelico del mondo” di Jovanotti,  vi verranno portentosi! E questo sistema della musica vale anche con gli elettrodomestici, naturalmente! Lo sanno tutti, per esempio, che nelle  stalle moderne fanno ascoltare la musica classica alle vacche, si perché stimola le ghiandole lattifere e producono di più! E' tutto vero! Io l'ho sempre fatto con la mia lavatrice...chiaro che non faceva latte, ma per tredici anni ha lavato da Dio: magliette, lenzuola, asciugamani, tovaglie, camicie, col sottofondo dei concerti di Schumann, preludi di Beethoven, polke di Chopin! Un brutto giorno m'è venuto in mente di farle ascoltare la “Butterfly”...non l'avessi mai fatto!! Al gran finale la lavatrice è alla centrifuga... Butterfly prende il coltello...fa harakiri...la lavatrice ingoia il filtro e si suicida! Muta, finita, kaputt! Quella che ho adesso  si chiama Rosina e ascolta solo opere a lieto fine. Siccome a me piace Rossini, si cucca il “Barbiere de Siviglia” ad ogni lavaggio. “Io son Lindoro e fido t'adoroooo...”ah, come centrifuga lei quando canta il conte di Almaviva, non centrifuga nessuno!

Nella mia allegra vita di casalinga, devo confessarlo, c'è una nota dolente: soffro della “sindrome da calzini scomparsi”. Purtroppo, con tanti piedi in casa, non posso fare a meno di lavare calzini quasi tutti i giorni! E' una lotta impari.  Io ci metto tutta la mia buona volontà, li conto prima di metterli in lavatrice, due a due, li stendo amorevolmente, e quando sono asciutti: IL DRAMMA! Comincio a sudare freddo, alla ricerca del “calzino perduto”... metto il calzino rosso con il rosso ...quello verde col verde...quello grigio col grigio, quello bianco col bianco e...non per una questione di razzismo, quello nero col nero!  Niente da fare, anche stavolta ne rimangono lì tre-quattro soli, tristi e abbandonati: I CALZINI SINGLES!!! Dove vadano a finire i loro simili, è un mistero. Metto i singles in un cestino apposta e faccio finta di niente...tanto, tornano, prima o poi, pentiti e stropicciati, con i calcagni  fra le gambe!

Intanto però, questa storia mi sfinisce! Per questo vorrei approfittare dell'occasione per lanciare un appello a tutti gli scienziati e ricercatori del mondo:  Vi prego, lasciate perder le pecore, le rane, i rospi...

CLONATEMI  I  CALZINI!!!!

                                             

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 LA FINESTRA – pazzia del colore-

Devo far murare questa finestra!...Che poi...non capisco che bisogno ci fosse di  fare una finestra proprio qui... (canta sulla musica di "Una rotonda sul mare") ..una finestra sul muro...(ride, poi lo sguardo folle quando nomina la parola “grigio”) Il GRIGIO assoluto! La si apre solo perché c'è...si, potrebbe  servire ad arieggiare la stanza,ma da qualche tempo c'è fuori questo puzzo nauseabondo che mi costringe a richiuderla. Si,si, la farò murare, così potrò installare un caminetto, al suo posto!

Ho sempre sognato di avere un caminetto in cucina, ma LUI, pur di contrastare ogni mio desiderio, si inventa le scuse più futili!  Dice che non c'è la canna fumaria!  Ma chi se ne frega della canna fumaria?!?! Io voglio un caminetto, non una canna fumaria!  Che poi, a me il fumo ha sempre dato fastidio, figuriamoci la canna!

Quando ci siamo sposati, LUI voleva addirittura fumare la pipa! In casa! L'ho lasciato stare, mentre riempiva il fornelletto della sua costosissima pipa in radica, incurante  delle briciole di tabacco puzzolente che violavano il mio splendido tappeto persiano!!!  Poi è rimasto a guardare il fiammifero che gli si consumava fra le dita , mentre pipa e tabacco facevano un volo di  quattro piani!Si, in quel caso la finestra mi è stata utile, devo ammetterlo!  Oh,ci ho buttato tante altre cose, come i libri, i dischi e le coppe dell'IDIOTA! Che divertimento, vedere che Lui li cercava per mesi senza che gli venisse in mente di guardare giù! Che poi, non li avrebbe visti comunque, perché da questa finestra si vede solo buio sotto e GRIGIO davanti! E' incredibile, è l' unica finestra, in questo condominio di straccioni, che si affaccia sul muro della vecchia fabbrica  abbandonata.  E di chi è stata l'idea  di aprirla? Di quel cretino di mio marito, naturalmente! Dice di averlo fatto per me, per farmi avere una cucina più arieggiata!  Figuriamoci! Se solo mi azzardo ad aprirla, entra quel fetore insopportabile!   Dio, come lo odio quel muro GRIGIO di fronte!!!! Lo odio, lo odio, lo odio! E LUI lo sa, gliel'ho detto in tutte le lingue! Mi sono abbassata a supplicarlo di colorarlo, di dipingerci ..che so...un paesaggio, un tramonto, un tromp-l'oeil, come a les Halles, a Parigi! Ma il deficiente tira fuori una serie di scuse: che non è autorizzato...che  soffre di vertigini...che non è un pittore e per ultimo, che non ci arriva con i pennelli! Cretino! Basta metterci una prolunga, c'è poco più di un metro di distanza, da questa finestra al muro di fronte! Ma non c'è verso! Eppure il mio animo d'artista ha bisogno di colore!

Il grigio MI DA' ALLA TESTAAAA!!! Allora gli ordino di colorare almeno  gli scuri della finestra di un bel lilla, in armonia con il giallo delle pareti, così, tenendoli chiusi, godrò di un riflesso ideale... A questo acconsente, sbuffando perché soffre di vertigini.

Inizia il lavoro sedendosi cavalcioni sul davanzale e tremando così violentemente che decido di rimanere a controllarlo, nel timore che lui sporchi da qualche parte...è così maldestro!  Mi  installo vicino alla finestra a tagliare  le carote per non perderlo di vista. Ma naturalmente, lui che fa? Si sporca la maglietta!  Allora gli dico: "Idiota, ti sei sporcato!"  E  gli indico le macchie, premendo con forza con la mia mano destra, quella che impugna il coltello.  "Guarda, deficiente, qui, e qui, e qui!"  Evidentemente, lui si offende perché  mi sparisce davanti agli occhi, lasciandomi inorridita a guardare quel liquido che mi imbratta  il coltello e il pavimento...il mio bel  pavimento color salmone...questo rosso ci sta così male!!! Come avrà fatto a sporcare di rosso,  quando dipingeva con il lilla...?

Da  quel giorno non l'ho più visto, e buon per lui, perché non glielo posso certo perdonare!   Comunque, dopo un paio di giorni dalla sua sparizione, è iniziato l'odore, ogni giorno più forte! Si, mi devo decidere...(prende il telefono, compone un numero)

Pronto...? Restauri d'interni? Devo far murare una finestra....

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 LO SVAGO

-frustrazioni al telefono-

Pronto?...Sei tu?...si, io sono io!  Eeeh, non rispondevi mai, dov'eri?..cosa? A letto? A quest'ora?  Vai a dormire con le galline, sono solo le nove!...Ah, non con le galline, ma con tuo marito?!?!  Ma porco cane, anche l'altro giorno.....ma quante volte...insomma, porca miseria , non è giusto, chi troppo e chi niente! ...Cosa...io?..Niente, ma proprio niente! Se ti dico niente !!!...Ma si, ci ho provato!...Si, ho fatto come  mi hai detto tu!...Aspetta che ti racconto!  Ieri sera mi sono preparata,  mi sono fatta il bagno con un bagnoschiuma AFRO-DI-SI-A-CO!  Mi sono messa  un profumo buono, ma buono, alla violetta e  gelsomino,  RAF-FI-NA-TIS-SI-MO! Dopo ho indossato un negligè  leopardato,  con i pizzi rossi tutti attorno e le calze a rete nere,AU-TO-REG-GEN-TI! Un bisù!  Hai presente le veline della televisione? Beh, a me  mancheranno quei dieci centimetri di altezza, però  ho dieci chili più di loro!  Ho messo un paio di mutande di Toni sull'abajour,  per  fare la luce più romantica... va  bene che sono ancora piacente, ma  è meglio nascondere le magagne!  Insomma, mi sono sdraiata sul letto ad aspettare  Toni...mi vergognavo un po', così ho chiuso gli occhi. Quando lui è arrivato, l'ho sentito chiaramente che diceva: Mariasantissima! Ho pensato: ho fatto colpo!  Viene a letto, ma non mi tocca … spegne la luce...poverino, forse si vergogna anche lui ...non si muove,  ma dopo un po' sento che gli viene il respiro affannoso...così gli dico, piena di desiderio: “Toni, senti come mi bolle il sangue...sono tua Toni,  mi sento  focosa come trent'anni fa! ...dai, che sento che sei eccitato anche tu...lo sento dal tuo respiro...”  Ma lui...niente! Accendo la luce: lui stava dormendo alla grossa, altro che respiro affannoso, stava russando, il porco! Mi è venuto un nervoso, guarda, ho speso tutti quei soldi, ho comperato  tutta quella  roba dagli  Introvabili di Euronova, più le spese di spedizione e cinque euri di profumo, tutto per lui, e lui russa! Non riuscivo più a prendere sonno e per non farmi venire i brutti pensieri ho pensato alla morte.  Mi son detta: potrei  morire qua, a letto, che lui non se ne accorgerebbe nemmeno!!!  E quando  se ne accorge, dove mi metterebbe, che non abbiamo una tomba di famiglia, niente!   Così stamattina sono andata a informarmi alle Pompe Funebri!  Teresina, lo sai che un abitino di legno di pino per il viaggio di sola andata costa più di un salotto?  E per un monolocale di due metri cubi, INTERRATO e in subaffitto coi vermi, ti tocca fare un MUTUO!!! Ho chiesto se posso pagare quando prenderò possesso,ma mi hanno detto di no! Chiedo...non ci sarebbe qualcosa di più economico?  Si, signora, mi dice , ci sarebbe il loculo...loculo?  Per cominciare non mi piace la parola, se si sbaglia l'accento? Come lo chiamano? E poi, cosa  sono  questi loculi?  Ah, quei  buchi su per i muri?!?  Par carità, mi sembrerebbe di stare in condominio anche dopo morta!  Scommetto che fanno le assemblee  condominiali, di notte!   "I fiori che ti hanno messo mi hanno sporcato la fotografia!"   " A me hanno appoggiato la scaletta e mi hanno lasciato il segno!"  "Dì a tuo nipote di non mettere più quei brutti fiori di plastica, che rovinano l'estetica!"  No, no, per carità!  Meglio una tomba normale,  però la voglio con la testa a nord, che è più salutare, e mi piacerebbe anche la vista sulle Dolomiti... Le Dolomiti di qua non si vedono,  mi dice il signore.. E poi a me, pensandoci bene, i vermi mi fanno schifo, non voglio fargli da pranzo"   Il signore mi dice:  "Potrebbe farsi cremare!"  E io: "Cos'è sto cremare...mi fanno diventare Nutella?”  "Viene bruciata"  Capito, Teresina? Sono sempre più confusa...tu, che ne dici, meglio la cremeria o i vermi? ...quasi quasi faccio sto falò, poi mi faccio mettere in un vasetto  Bormioli Rocco,  così i miei nipoti potranno  guardare  la nonna  in casa, sopra al comò in camera, e non  spenderanno  soldi in fiori  e lumini!!!  Ho detto al signore che ci penserò e sono tornata a casa  più depressa di prima!  Pomeriggio voglio andare a svagarmi, ho bisogno de socializzare! Mi vesto bene,con quel completino della svendita,  le scarpe a punta e vado in cimitero, voglio vedermi un bel funerale!  Fuori dal cimitero ci sono due epigrafi...troppa grazia Santantonio...una è di una donna, l'altra di un uomo...andrò a quello della donna, di uomini ne ho abbastanza!!! La processione è già partita...quanti fiori, è di sicuro per la povera donna morta! Bei fiori... bianchi, rossi, certi garofani belli, ma belli...metto in borsa un paio di  germogli  da piantare in terrazza ... che bella  gente, che funerale!  Dietro si canta,  davanti si piange,  ma come piangono bene,eh, da  gran signori!  Per fare bella figura  vado davanti, in prima fila, vicino ai parenti stretti, che  se mi vede qualcuno  che mi conosce, faccio bella figura... Quando arriviamo alla...meta, abbraccio la signora vicino a me-dev'essere la sorella della defunta-  e le dico:  "Congratulazioni, è proprio elegante!"   Questa mi guarda e  mi fa:  "Lei, chi è?"  E io, sempre per fare bella figura, le dico : "Ero un'amica, amica  intima della ...salma."  Mi è arrivata una borsettata sui denti  che mi fa  ancora male!   E mi ha detto, arrabbiata nera : "Ho sempre sospettato che mio marito  avesse un'amante, ma pensavo fosse più giovane di me, non un vecchio cesso come lei!" "Vecchio cesso a me?"   Le ho  mollato una sberla che l'ho fatta sanguinare e me ne sono andata via dignitosa! 

Si, Teresina, avevo  sbagliato funerale...però  che bella  giornata, che svago!!!

LA VENDETTA

Lo sport preferito di quella strega è rubare gli uomini delle altre. E più uno le resiste, più ci si mette d'impegno a sedurlo! E dire che non è una sventola, è bassa ed è bionda tinta, ciononostante è riuscita a fregare anche mio marito. Naturalmente, una volta raggiunto lo scopo, butta via il giocattolo usato. Così, oltre il danno, mi è toccata anche la beffa, perché mio marito è tornato da me chiedendomi perdono, eccetera eccetera e io, che volete farci, ho il cuore tenero...l'ho perdonato. Ma lei no, non la posso perdonare, quella puttana! Mi procuro dell'acido fluoridrico e aspetto l'occasione giusta. Quando al supermercato vedo la strega che compera il detergente intimo, è un gioco da ragazzi sostituire l'acido al detergente...vai, vai a casa, fatti un bel bidè! He-he, chi di spada ferisce....

                        

                                                 IL  PETARDO

Se c'è qualcosa che odio profondamente, visceralmente, sono i petardi! Non capisco come ci si possa divertire a sentire quei botti che ti spaccano i timpani e ti fanno venire la tachicardia! E odio quei ragazzini che te li fanno scoppiare vicino per godere del tuo spavento.

Per questo, quando ho visto quel ragazzetto piegato ad accendere il suo petardo, non ho saputo resistere: gli ho calato i pantaloni e gli ho infilato il petardo come una supposta!

Ah, per una volta anch'io ho goduto, quando è scoppiato!

                                   DIFFIDARE DEGLI SCONOSCIUTI

Monologo per “bambina .”

Oggi siamo venuti a vedere le piramidi di terra con la scuola. Una noia, io le ho già viste mille volte e non ho nessuna voglia di ascoltare ancora tutta la pappardella della loro evoluzione! Così approfitto di un momento di sosta della classe per allontanarmi inosservata. Ci so fare, in queste cose, io. Mi lascio scivolare sotto la recinzione che delimita la zona di pericolo. Lì il burrone va giù a picco , ma io non ho paura, non soffro di vertigini! Mi punto bene con i piedi, tenendomi forte al picchetto dello steccato...quando la mia classe passerà qua sopra, io salterò su con un urlo e farò morire tutti di paura! Che sballo, mi divertirò come una pazza! Ma quello sconosciuto si affaccia e mi vede. “Oh, poverina, sei caduta? Dammi la mano, ti aiuto io!”  Ora, la mia mamma mi ha sempre detto di diffidare degli sconosciuti. Quindi, giro lo sguardo e faccio finta di niente. Ma lui no, testardo!

“Come ti chiami? Sei da sola?” Ah, ma allora non lo vuole proprio capire!  La mia mamma mi dice sempre di non rispondere agli sconosciuti.  “Su, da brava, dammi la mano, poi ti do una caramella!”  Ma bene!!! La mia mamma mi dice sempre di non accettare caramelle dagli sconosciuti, così...gliela do, la mano...ed è anche troppo facile! Evidentemente non si aspetta il mio scherzetto, perché basta un solo strattone (sono forte, io) e lui si ritrova a planare nel vuoto. Non ha neanche il tempo di urlare, che già atterra sopra una piramide!

Forse...la sua mamma non gli aveva mai detto di diffidare delle...bambine sconosciute! Hahaha!

                                                  **********************

                TELENOVELA  FELICITA TRISTEZA DE LAGRIMA Y SINGULTO

La presentatrice legge il riassunto delle puntate precedenti.

La bella e avvenente Felicita Tristeza de Lagrima e Singulto viene abbandonata il giorno delle nozze dal suo fidanzato Alfredo Mengiazo de Termosifon e si ritrova sulla strada. Dal momento che non si scansa, un camion l'investe e lei si risveglia in ospedale, dove si innamora del medico che la cura, il palestrato dottor Tere  Clis, detto anche Clis Tere, che però fa coppia di fatto con un inserviente del reparto, il bellissimo Papagal de Padela. Felicita, sconvolta dal rifiuto, si butta dalla finestra del reparto, ma trovandosi questa al pianterreno, si spezza solo le unghie delle mani. Telefona allora alla madre chiedendole di venire a prenderla. Quest'ultima, correndo all'ospedale, viene investita da un triciclo e quindi ricoverata al Cardarelli di Napoli, dove le praticano un'autopsia.  Felicita, depressa per gli avvenimenti,tenta il suicidio strappandosi i peli delle gambe con i denti, ma non ci riesce perché la sua vegetazione pilifera è troppo rigogliosa. Tenta con il diserbante, che le procura ustioni di terzo grado. Ricoverata urgentemente in Pediatria, viene operata di appendicite e prostata. Vedremo oggi cosa succederà nella novantanovemilanovecentonovantanovesima  puntata.

Compare Felicita.

FELICITA  Oh, me topina! Non trovo più mio padre, non trovo più mia madre, non trovo più il mio criceto...anche le tarme mi hanno lasciata!...Lassù, qualcuno mi ama? Domani è un altro giorno? Essere o non essere?  Per chi suona la campana? Oh, Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Viva i pompieri di Viggiù? Amici, amici di Maria, Allegria, allegria??  (entra la presentatrice, con un vestito “bonbon”) Toh, guarda, la fatina di Pinocchio???

PRESENTATRICE  Ma no, che dici! Sono la presentatrice della rubrica  “La fiction è il mio pane”! Sei nel posto giusto, le tue sventure non sono finite! Io so che tu vorresti tanto rivedere la tua amata sorella Dolores de Cabeza, vero?

FELICITA       No, no!

PRESENTATRICE Noi siamo andati in Argentina e te l'abbiamo portata quiiii!

Entra la sorella, che sputa addosso a Felicita. Questa estrae un coltello e la pugnala. Dolores stramazza a terra e Felicita con un pedatone la fa rotolare via.

FELICITA    L'emozione l'ha uccisa...è morta felice!

PRESENTATRICE  Ma noi abbiamo un'altra sorpresa per te! Il tuo innamorato, Alfredo Mengiazo de Termosifon, colui che ti abbandonò il giorno delle nozze, è quiiii! Vieni, Alfredo, entra!

ALFREDO (entrando, a braccia aperte) Ah, Felicita, Felicita, picola mia! Pequena chiquita povrita , perdono, perdono, non ti lascerò più, mai più! Pero, porque piangi, porque?

FELICITA Non sto piangendo, sono i tuoi sputacchi con tutte quelle P che stai dicendo, brutto scimunito, vai via!

ALFREDO Ahi, my alma,non ti lascerò più, mai più! Abbracciami, non mi resistere!

FELICITA  (tentando di divincolarsi, terrorizzata) Ah, me topina, che cosa mi potrebbe mai capitare di peggio?

La scena si immobilizza, mentre la Presentatrice sorride felice :“Lo sapremo nella prossima puntata!Arrivederci!”

FELICITA La prossima puntata? Non ci sarà una prossima puntata, io faccio una strage!!!

Con il coltello si avventa sui presenti urlando. Tutti scappano uscendo di scena.

                                      IL PELO NELL'UOMO

Una signora si siede soddisfatta sulla panchina in scena, apre il suo giornale e si mette a leggere. Entra in scena un'altra signora, che,scorgendo la precedente, sorride entusiasta.

TIZIA  Ma guarda chi si vede! Ma come sono contenta! Non speravo proprio di              incontrarla stamattina!

CAIA    (profondamente contrariata) Non lo speravo neanch'io!

TIZIA  E dire che quando sono uscita di casa mi son detta: a quest'ora la                 signora non la  troverò di certo, lei di solito viene di pomeriggio, al        parco!

CAIA    E sa che io ho pensato la stessa cosa, per questo son venuta la mattina!

TIZIA  ...ho pensato: di domenica mattina è già tanto se incontro un cane...

CAIA    Sarebbe stato meglio, per me...se incontrava un cane....

TIZIA  (Senza badare minimamente a ciò che dice l'altra) Sa che quando la             vedo...non so dirle che cosa provo...

CAIA    Se le dicessi cosa provo io...

TIZIA  Per me è come vedere una persona di famiglia...una parente...

CAIA    Anche per me...è come vedere la suocera!

TIZIA  Lei si chiederà come mai sono in giro  così presto...

CAIA    (tentando invano di rimettersi a leggere) Sto bene anche senza saperlo!

TIZIA  Ma io le soddisfo subito la curiosità: mio marito era nervoso stamattina!

CAIA    Come lo capisco!

TIZIA  Si, perché ha la ricrescita, è lì che si gratta dappertutto, brontola, e io       non lo sopporto!

CAIA    La ricrescita?

TIZIA  Si, è passato quasi un mese dall'ultima depilazione,e i peli,si sa                  ricrescono!

CAIA    Ma...mi vuole dire che suo marito si depila?

TIZIA  Per forza! E' peloso come uno scimpanzè! Non mi dirà che a lei piacciono      gli uomini pelosi!

CAIA    Ma l'uomo è uomo, deve rimanere come natura lo crea!

TIZIA  Guardi, quando la mattina sistemo il letto, mi ci vuole il decespugliatore       per risanare le lenzuola!

CAIA    Ma un uomo senza peli...è come una donna senza tette! Il pelo fa parte          della sua virilità!

TIZIA  Questo lo dice lei! Non mi dirà che le piace essere abbracciata da un            orangotan!

CAIA    Anche mio marito è peloso, non per questo è un orango! Un uomo peloso        che abbraccia una donna è come se una coperta Merinos la scaldasse! A          me piace, nell'intimità, accarezzare i ricciolini sul suo petto,è bello         appoggiare la testa e addormentarsi, come su un cuscino di ciniglia...

TIZIA  Per carità! Dopo bisogna sputare i peli che ti rimangono appiccicati! No,       no,io a mio marito gliel'ho detto chiaro e tondo: almeno quando andiamo    al mare, ti devi togliere di dosso quella pelliccia, sennò in spiaggia con               me non ci vieni!

CAIA    Poteva scegliere quest'alternativa!

TIZIA  Eh, no! Se io vado in spiaggia, chi mi porta l'ombrellone? E così ho              cominciato a depilarlo! La prima volta ho usato la crema da barba e la           lametta, però ci ho messo due giorni e poi sembrava seviziato! Sangue     dappertutto! Eh, non  sono mica un barbiere, io!

CAIA    Ma poveretto! E lui si lascia fare?

TIZIA  A dire la verità ha cercato di opporsi, ma io ho argomenti buoni per              fargli fare quello che voglio io! He he...se vuole trovare il pranzo e la cena, quando torna dal lavoro...

CAIA    Ha il coraggio di ricattarlo?

TIZIA  Lo faccio solo per il suo bene! La seconda volta ho provato a depilarlo           con la crema depilatoria, ma s'immagina, coprire tutta quella                               superficie? Mi costava una cifra, e poi, a dire la verità, ha presente                 l'odore della crema depilatoria? Una nausea che non le dico!!! Lui, poi,     continuava ad avere sforzi di vomito, mi dava un fastidio!

CAIA    Ma tutto questo...è una crudeltà!

TIZIA  E' quello che ho detto anch'io! Ho detto a mio marito: guarda cosa mi          costringi a fare, e dopo non dire che non ti voglio bene! Beh, insomma,        cara signora, per fargliela breve, ho scoperto che la cosa migliore è la               ceretta!

CAIA    La ceretta?! Ma farà un male pazzesco, poveretto!

TIZIA  Fa più male a me, mi creda! Non ha idea di quante ore ci metto, capirà,         petto, schiena, gambe...

CAIA    E lui sta fermo?

TIZIA  La prima volta che gliel'ho fatta, sono arrivati i carabinieri, sa?! Si, i           vicini di casa hanno sentito gli urli e pensavano ad una rapina in villa, eh,                di questi tempi...!Non le dico quando hanno visto mio marito tutto               coperto di strisce di ceretta, lì, sdraiato su una brandina da spiaggia       (sul divano la cera sporca!)! Si sono messi a ridere, ma a ridere,              che               quasi volevano arrestare mio marito...

CAIA    Che colpa aveva lui, povera anima?

TIZIA  Eh, il fatto è che lui, a vederli ridere così, si è innervosito, ha preso per       il              bavero un carabiniere, e gli ha anche sporcato la divisa di cera! Ma poi         hanno avuto pietà!

CAIA    Suo marito è un santo!

TIZIA  Se sentisse le bestemmie che tira durante la depilazione, non direbbe          così! Comunque adesso lo lego e gli metto un cerotto sulla bocca, non                 mi scappa più! C'è da dire che subito dopo è tutto rosso come un pesce      bollito! Ma gli faccio una bella doccia gelida e poi va meglio! Senta, se                 vuole, visto che adesso ho pratica, quando ha bisogno di depilarsi, me lo         dica, vengo volentieri a fargliela io, la ceretta, a casa sua! Anche a suo              marito!

CAIA    Sa che l'idea mi piace? Venga pure, così le farò un bel vestitino di cera,       e poi la faccio esporre al museo delle cere, almeno lì non farà danni!

TIZIA  (è disorientata) Un vestitino...? Ma lei è sarta?

CAIA    Non ancora, adesso vado a casa e faccio un corso per corrispondenza!

             (si alza)

TIZIA  Allora mi dovrà dare il suo indirizzo...ah, non sa quanto mi fa felice!

CAIA    Mai quanto lo sarà suo marito quando la vedrà esposta vicino alla regina              Elisabetta! (se ne va ridendo)

TIZIA  (resta perplessa) Non so perché, ma ho il dubbio che quello che ha                detto non fosse una cosa bella, per me...

                                                                           

ATTIVITA' SERALE      

Un uomo, in pigiama, sotto le lenzuola.

UOMO    Cara, su, cosa aspetti?! Dai, che non vedo l'ora di cominciare!

DONNA  (comparendo in camicia da notte) Eccomi, tesoro...anch'io  sono ansiosa      di cominciare...che cosa facciamo, prima di tutto?

UOMO    (prende un libro rosso da sotto il cuscino, lo apre e insieme guardano,         parlando in maniera molto maliziosa) Io penserei di cominciare con                        questo! Che dici? 

DONNA  Mhm...e perché non con ...ecco, il numero 18, eh?

UOMO    Buongustaia! Però...anche questo non è male, no?

DONNA  Oh, no, no! Ma l'abbiamo già fatto ieri sera!

UOMO    Già, è vero! Allora...allora...(sfoglia)...è da tanto che non facciamo               la numero 25, che ne pensi?

DONNA  Non offenderti, caro, ma va un po' troppo per le lunghe, e io ho un po' di mal di  testa,facciamo qualcos'altro...ecco, la numero 12!

UOMO    Ok,tesoro, spero di essere all'altezza, la mia estensione non è poi....

DONNA  Ma no, ma no, ce la farai, non ti devi sottovalutare! Sei il mio campione!

UOMO    E tu sei un demonietto! Mi fai arrivare proprio al limite delle mie                         possibilità!

DONNA  Eh dai, che ti piace! Mmmm, a me fa impazzire, questo numero qua!       Cominciamo?

UOMO    Cominciamo!  (cominciano a cantare un canto sacro,mettendo in mostra      il libro del quale finalmente il pubblico può leggere il titolo:  “CANTI                      LITURGIGI”)

CANTO   Santa madre deh voi fate/ che le piaghe del Signore /

               Siano impresse nel mio cuor!

                         

 "PEPERONCIN  TANGO"  (FLAMENCO- RAP)

In lingua demenzial- espano-italiana. 

El me amor lavora al puerto e fa lo scaricador

Es mas dolze de un Cupido quando el me habla d'amor!

Ma es na belva escadanada  se non trova da mangiar!

Esto capita assai spesso  e me chiude dentro al cesso

porque  no soi cusinar!          

Ma oggi es l'aniversario ,quiero fargli la paella!

Cossì prendo el ricetario me verrà na maraveia!

Scrivon due peperoncini ma me sembrano pochetti!

E per farla mas picante  come gusta a me marido

gliene metto cinque etti!          

Es contento l'ombre mio  a sentir sto  profumin!

Senza neanche darme un beso  no me degna de uno sguardo

e corre dentro al cucinin!   no se prende neanche un piato

se ne ingoia un mestolon!  E rimane lì stechido,

con la bocca espalancada  e la lengua penzolon!

                              Cossì empara, el cavron!  Olè!

                                

"LA BALLATA DEL CERINO"         CANZONE RAP

Son vecchia, sfatta, stanca e insoddisfatta!

Ho un uomo che mi chiama vecchia ciabatta.

                                                 Per mantenerlo vado a lavare le scale

                                                 e lui mi ride dietro, quel lurido maiale!

Coi soldi guadagnati  con straccio e spazzolone

compro salsicce e birra a quel vecchio coglione!

                                                Ventiquattr'ore al giorno sdraiato a letto,

                                                lui si alza solamente per andare al gabinetto!

Se tento di parlargli mi chiama cretina!

Non lo diverto, dice, e mi manda in cucina!

                                               Da quando l'ho sposato lui me l'ha sempre detto:

                                               ci vuol passar la vita, dentro a quel letto!

Dice che vuol morire come un principe o un re,

dentro nella sua alcova, solo, senza di me!

                                               Ah, ma io sono stanca di andare a lavorare

                                               e poi tornare a casa e sentirmi insultare!

Eccolo, già mi chiama, lo sporco maiale!

"Portami qua una birra...le cicche...il giornale!"

                                               Aspetto un poco che si riaddormenti,

                                               tanto è ancora presto, son solo le otto e venti!

Mi sento un po' ribelle questa mattina...

invece della birra gli porto...BENZINA!

                                                Piano, per non svegliarlo, gliela cospargo

                                                sul corpo, sopra il letto e la trapuntina!

E quando ne è impregnato ben bene anche il cuscino

gli accendo sulla faccia...un piccolo cerino!

                                               E soddisfatta ora mi guardo il bel  falò

                                               anche se devo dire che puzza anzicheno!

Che quel porco, dall'inferno, or non mi venga a dire

che oggi non ho tentato di farlo divertire!

                                               Io ci son ben riuscita, nel suo climaterio

                                               a soddisfargli quello che era suo desiderio:

per tutta la sua vita, l'aveva sempre detto!

Voleva pur morirci,  lui, dentro nel suo letto!

LE    SCARPE   - canzone rap-

Mi piacciono le scarpe, non ci posso fare niente

ne vorrei un paio al giorno, che passione travolgente!

                                  Purtroppo mi accontento di guardarle alla vetrina,

                                  perché ho il mutuo da pagare e devo soldi a mia cugina!

La cresta sulla spesa non la posso effettuare

perché c'è mio marito che sta sempre a controllare!

                               Ma quando vedo esposte quelle due rosse scarpine

                               mi sento come un gatto quando guarda le sardine!

Per mettermele ai piedi son disposta a una pazzia

sorrido al negoziante ed offro la mia mercanzia!

                               Visto che lui è d'accordo ed ho trovato il modo giusto

                               ne prendo dieci paia e le ripago con gran gusto!

Poi sui miei tacchi a spillo verso casa caracollo

mio marito furioso vuole strangolarmi il collo!

                               Mi sbatte a terra, urla, mi schiaffeggia, mi strapazza!

                               “Ma quanti soldi hai speso, disgraziata, sei una pazza!”

La mia reazione è repentina, assai furiosa e tosta,

col tacco della scarpa io gli picchio sulla testa!

                               Lui cade nel suo sangue e io me ne vo trionfante:

                               addio alla vita grama, vado a star dal commerciante!

L'IMMONDIZIA      -canzone rap-

C'è mia suocera che afferma che io sia una fissata

solo perché tengo molto all'immondizia riciclata.

                                  Lei deride il mio impegno e per dispetto manomette

                                  l'immondizia che ho riposto dentro le varie cassette!

Io non è che sia pignola, ma ci tengo all'eco-ambiente

e sostengo alacremente che lo insegnino anche a scuola.

                                  Non sopporto chi non mette ogni scarto al giusto posto

                                  io m'indigno, lo molesto, lo denuncio e fò un esposto!

E nell'isola ecologica mi tocca rimediare

agli errori della gente che non sa come smistare!

                                 Pesto, strappo, strizzo, induco, ogni cosa io riduco!

                                 Smisto, sposto, cerco, scosto, tutto quanto va al suo posto!

Con pignoleria e perizia io sistemo l'immondizia,

anche se alle mie spalle c'è la suocera che ride

                                e questo rompe assai le palle,io imperterrita continuo

                                nel mio compito sociale, ma non prima di aver spinto

quella donna dalle scale! Poi la taglio in tanti pezzi

e la porto all'eco-sito:c'è il cassone del composto,

                              quello giallo della carta,verde per lattine e vetro

                              e il cartone nel marrone, che sta proprio lì di dietro!

Ma non trovo il cassonetto che sia adatto alla mia istanza,

dove metto le sue gambe,le sue chiappe, tette e panza?

                                Per stavolta contravvengo al mio codice morale

                                la salma della suocera spero non ce l'abbia a male!

Alla faccia dell'ambiente le do fuoco immantinente,

poi raccolgo le sue ceneri e le metto nel composto.

Sono in pace con me stessa: le ho trovato il giusto posto!

COPABEN - pubblicità-

  

Sei  un killer professionista? Il tuo ultimo omicidio non è riuscito?  La tua lama si è inceppata  in una costola e la vittima è riuscita a fuggire? Con i coltelli Copaben non farai mai più cilecca, perché Copaben conosce i tuoi problemi! Copaben, un coltello, tante misure: Small per i più piccini, Medium per gli adolescenti, Large per gli adulti ed Extralarge per i professionisti!  Copaben, il coltello che si distingue perché penetra liscio come l'olio...(con il coltello mima il colpo al cuore, ma si pianta il coltello, cade)  Urca, copa...proprio...ben...aaah...(muore)

                      

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La diarrea ti sorprende?  (mostra un grosso tappo)  TAPPABUC! E sarai tu a sorprendere la diarrea! Tappabuc è un medicinale, leggere attentamente le istruzioni per non collocarlo in sede diversa da quella consigliata! Tappabuc è clinicamente... ”testato”!

                                             

LA SPAZZATURA  -versione maschile-

“Metti le pattine quando vai in soggiorno! Non mangiare sul divano! Guarda quante briciole, pulisci! Hai buttato la spazzatura?” Per anni ho sentito questa litania tutti i giorni, tutti giorni! Tornavo dal lavoro stanco e cominciava la

predica: “Ma quante volte ti devo dire di non mettere i piedi sul divano?! Invece di star lì a far niente, vai a buttare la spazzatura! Hai capito? Vai a buttare la spazzatura!” Quel giorno lì ero un po' nervoso, così l'ho presa e buttata dal balcone,non la spazzatura,ma lei, mia moglie, proprio mentre lì sotto il camion della immondizia triturava i rifiuti. Nessuno s'è accorto di niente, ma io si! Da allora sono un uomo felice! Aveva ragione lei: bastava buttare la spazzatura!

LA SPAZZATURA -Versione femminile-

“Si può sapere perché te ne vai sempre in giro a fare chissà cosa, invece di stare a casa a pulire! Guarda che polvere qua sopra! E il divano è pieno di macchie! Quanti giorni sono che non pulisci quelle lampade?!”

Per anni ho sentito questa litania, ogni giorno, ogni giorno! Tornava dal lavoro e, invece di sedersi sul divano e guardarsi la TV come ogni bravo impiegato, lui, pervaso dalla sua mania per le pulizie, mi tormentava fino a notte!

“Eccola lì che legge il giornale, invece di buttare il sacco della spazzatura! Ma senti che puzza per tutta la casa! E vai a buttare quel sacco!”

Quel giorno ero un po' nervosa, così l'ho preso e l'ho buttato dal balcone, non il sacco, mio marito, proprio mentre lì sotto il camion della spazzatura triturava i rifiuti. Nessuno s'è accorto di niente, ma io si! Da allora sono una donna felice! Aveva ragione lui: bastava buttare la spazzatura!

LE MAFIOSE

TIZIA  Tuo marito, lo sa che sei qua?

CAIA    Tsk..ci dissi che mia madre stava male e ci dovevo andare a trovare...

TIZIA  E lui, ci credette?

CAIA   Si. Non si ricordò che già tre volte ci dissi che mia madre morì...lui, basta che ci rispunno, che ci dico quacche cosa, tanto non mi ascolta! L'uomo è fatto così! La donna muta deve stare. Fa da mangiare, pulisce, e muta!

TIZIA  E' vero! Sempre muta. E pure a letto, muta deve stare, mai un gemito, mai un lamento, mai un segno de goduria! Nenti, muta! E io sto muta pure che non tengo un marito...

CAIA   Ma tu, di che ramo sei, della sacra corona?

TIZIA Io non sono solo un ramo, ma tutto l'albero tengo! Una volta, facevo la verdumaia, vendevo i lupini all'angolo, poi, una donna in carriera divenni, e ora mi occupo di tutta la verdura della provincia!

CAIA   E che fai, lu minestroni?

TIZIA Miii...me vado a pigghiari o pizzu dei verdumai...e tu, di che pizzu ti occupi?

CAIA   Io? U pizzu d'u vestitu!