DON
DONNE INTELLIGENTI
Commedia in un atto
di NELLY HAVAS
PERSONAGGI
DONNA INTELLIGENTE N. 1
DONNA INTELLIGENTE N. 2
UNA DONNA COMUNE
UN VIAGGIATORE
(L'azione si svolge in uno scompartimento di seconda classe.
Commedia formattata da
Donna intelligente n° 1 - (entra nello scompartimento, dove si trova già la Donna Intelligente n° due. Tutte e due sono vestite un po' alla donna-uomo e hanno un'aria intelligente, o giù di lì. La prima, appena ha occupato il suo posto, apre una elegante valigetta e ne toglie alcuni libri, tra i quali le « Lettere di Schopenhauer » e un'opera di Nietzsche).
Donna intelligente n° 2 - (si mette a osservare i movimenti dell'altra e, data un'occhiata ai libri, scuote il capo e sorride, leggermente ironica; nella mano tiene una rivista illustrata sulla cui copertina Douglas Fairbanks mette in mostra i suoi trentadue denti poderosi).
Donna int. n° 1 - (fa finta di leggere, ma di tanto in tanto sbircia la compagna di viaggio; abituata a suscitare l'interesse o l'attenzione di chi comprende il volto intelligente o ne intuisce l'intelligenza in virtù di un libro, d'un aggrottar di ciglia o d'una smorfia sarcastica, rimane un po' male, notando che la compagna di viaggio non comprende, ne intuisce. Con un gesto molto disinvolto, toglie dalla borsetta il portasigarette d'oro) Le dà fastidio il fumo?
Donna int. n° 2 - Niente affatto. Fumo anch'io.
Donna int. n° 1 - (accende la sigaretta, poi fissa per un istante la donna n. 2, decisa ad attaccar discorso).
Donna int. n° 2 - (finge di non accorgersene) (Entra una donna comune, di provincia; t agitata, tiene in mano la valigia, fa l'atto di cercare un posto. E' molto carina, nella m preoccupazione ingenua. Guarda incerta vera la Donna numero uno, che s'è corazzata con lettere di Schopenhauer, e poscia timidamente sorride alla Donna n. due): Scusi, signorina, lei dove scende?
Donna int. n° 2 - Oh, molto lontano: Vienna.
Donna comune - Grazie. Permette? (Si sii de) Non le dà mica fastidio, vero? Grazie. Sa, non ho mai viaggiato sola, sicché mi trovo un poco impacciata. Si figuri: a Gyoer dovrei cambiar treno ; ma come faccio a sapere quando sarò a Gyoer?
Donna int. n° 2 - Non si preoccupi per questo. L'avvertirò io. Poi le indicherò il treno.
Donna comune - (con un sospiro di sollievo; rivolta alla donna n. uno) E lei, signorina, mi scusi, scende pure a Gyoer?
Donna int. n° 1 - No, io vado a Berlino.
Donna comune - Ma come fanno loro a viaggiar sole? Davvero, per me è una sofferenza..,
Donna int. n° 1 - (sorridendo ironicamente) E perché? Da noi, siamo abituate da un pezzo; siamo libere come gli uomini, noi...
Donna comune - (con rispettosa ammirazione) Ah, lei dunque è forestiera? Allora comprendo; in Ungheria, invece, le donne non viaggiano sole, o lo fanno quando proprio non possono farne a meno. Come è successo a me. Perdoni: di che paese è lei?
Donna int. n° 1 - Di Berlino.
Donna comune - (rivolta alla Donna n. due) E lei, signorina?
Donna int. n° 2 - (con un sorriso enigmatico) Io? Io non sono straniera.
Donna comune - Ed io credevo che lei pure fosse straniera; non so: russa o polacca...
Donna int. n° 2 - No, no: né polacca, né russa.
Donna comune - Meglio. Allora ci si comprende più facilmente. Forse anche lei è abituata a viaggiare sola...
Donna int. n° 2 - Infatti... Per la verità, anch'io, di solito, non viaggio sola, e le confesso che quando non ho compagnia mi trovo a disagio. Però è questione di abitudine: un po' alla volta ci si adatta, come ,a tutto, del resto.
Donna int. n° 1 - (quasi scattando) Ma, santo cielo, dove sono vissute fino a oggi? Paura di viaggiar sole, nel secolo ventesimo? Quando le donne attraversano da sole l'oceano?
Donna comune - (intimidita) Sa, noialtre donne ungheresi, siamo, come dire? un po' chiuse, un po' in ritardo, forse... Certo è che le donne ungheresi per intanto non attraverseranno da sole l'oceano. A meno che...
Donna int. n° 2 - Verissimo. E' triste, forse, ma è così.
Donna int. n° 1 - Anche lei? Perdoni, ma io credevo che... M'era sembrata così disinvolta, non so, come ehi abbia molto viaggiato...
Donna int. n° 2 - 'S'è proprio sbagliata, signorina...
Donna int. n° 1 - (fa una smorfia e si immerge nella lettura).
Donna int. n° 2 - (dando un'occhiata all'orologio, alla donna comune) Signorina, la prossima stazione è Gyoer.
Donna comune - Già? Oh, grazie! (Si accomoda il cappellino, afferra la valigia e, dopo aver salutato le due compagne di viaggio, esce dallo scompartimento. Il treno si ferma e la donna comune scende).
Donna int. n° 2 - (corre al finestrino e le dà le indicazioni promesse; poi, mettendosi al suo posto, a voce alta, affinché possa essere udita, esclama) Tanto carina, quella signorina!
Donna int. n° 1 - Dica, tanto sciocchina, piuttosto. Al mio paese, almeno, la si chiamerebbe così.
Donna int. n° 2 - Davvero? Però, vede, quella signorina così sciocchina ha saputo, pur nella sua ingenuità e semplicità, risolvere un problema che noi, nonostante la nostra intelligenza non avremmo saputo risolvere.
Donna int. n° 1 - Un problema? Niente meno! E quale, di grazia?
Donna int. n° 2 - Quello di attaccar discorsi!. Noi, invece, si preferisce morir di noia o perdere il treno...
Donna int. n" 1 - (notando quel « noi ») Scusi, è studentessa anche lei?
Donna int. n° 2 - Perché dovrei esserlo? Donna intelligente non è sempre sinonimo di studentessa o di laureata.
Donna int. n° 1 - Tuttavia, io credevo che lo fosse; nei suoi riguardi, almeno.
Donna int. n° 2 - Grazie. Ma non me l'ho a male...
Donna int. n° 1 - Scusi, mi fraintende...
Donna int. n” 2 - Lei piuttosto. Sarebbe come dire a una bellissima donna: « Oh, quanto è carina! ». Oppure come se qualcuno, rivolto a codesto suo Nietzsche, esclamasse: « Caro Nietzsche, siete davvero un uomo intelligente!
Donna int. n° 1 - Lei pecca di immodestia, pur badando di non sembrarlo...
Donna int. n° 2 - Io? Ma non sono affatto modesta, né m'illudo di sembrarlo.
Donna int. n° 1 - Meno male. Così incominciamo a intenderci. Scusi, ma di quali studi s'è occupata lei?
Donna int. n” 2 - Gliel'ho già detto: non sono studentessa.
Donna int. n° 1 - Ho capito: lei è allora una brava maestrina...
Donna int. n° 2 - Ah, no; peggio ancora(Tristemente) Stenografa!
Donna int. n° 1 - (tentando di celare il disprezzo) Ho capito...
(Breve pausa; la Donna n. uno riflette se debba riprendere il discorso con la stenografa la quale, pure essendo intelligente, non è all'altezza di una laureanda in filosofia; la Donna n. due ha sulle labbra il suo sorrisetto).
Donna int. n° 1 - (vinta dalla curiosità) Dovrà peraltro ammettere che per studiare una donna deve essere discretamente intelligente.
Donna int. n° 2 - E' naturale.
Donna int. n° 1 - Oh, meno male; ed allora permetta una domanda: perché con la sua intelligenza s'è adattata a fare la stenografa? Sarebbe riuscita anche lei a...
Donna int. n° 2 - A che cosa? Sì, lo ammetto, sarei diventata un'ottima professoressa. E poi? Che cosa vuol dire « ottimo » per noi donne? Mediocre, tutt'al più...
Donna int. n° 1 - Curioso codesto suo pessimismo. Be', e gli studi, e la cultura, e l'amor proprio?
Donna int. n° 2 - Tutto quello che vuole; ma, fatti i conti, tirate le somme, facciamo sempre la figura di semplici dilettanti, finché...
Donna int. n° 1 - Ora, poi, esagera...
Donna int. n° 2 - Nient'affatto. Anzi tutto bisognerebbe che la femminilità non venisse mai soffocata o, tanto meno, nascosta. Invece si vuol apparire quel che non si è. Mi dica: che cosa perde una studentessa, se vuol apparir bella e seducente?
Donna int. n° 1 - Il tempo, in primo luogo; inoltre si rende ridicola e si abbassa al livello delle altre scioccherelle...
Donna int. n° 2 - Sbagliatissimo! Al mio paese, per lo meno...
Donna int. n° 1 - Ma lei non è ungherese?
Donna int. n° 2 - No.
Donna int. n° 1 - Ma allora... Perché ha mentito a quella piccola provinciale?
Donna int. n. 2 - Perché, poverina, aveva già tanta soggezione di lei, che se avessi detto l'esser mio, l'avrei messa in serio imbarazzo. Poi... Già... Poi, per conoscere la gente, è necessario avvicinarsi il più possibile, scendere o salire fino al suo livello.
Donna int. n° 1 - Bella soddisfazione conoscere certa gente...
Donna int. n° 2 - Cosa vuole? Io mi diverto e, credo, imparo molto. Se avessi detto che sono una straniera sicuramente non avrei provato la gioia di conoscere una brava e buona donnina. La gente semplice, in presenza di stranieri, si trova press'a poco come davanti all'obbiettivo del fotografo; e questo, si sa, non riesce mai a cogliere la verità.
Donna int. n° 1 - Evidentemente, lei è dotata di un vivo spirito di osservazione; a me, francamente, tali passatempi interessano mediocremente...
Donna int. n° 2 - (fingendo dì non aver avvertito la battuta) Certo, sarebbe stato meglio che mi fossi fatta passare, di fronte a lei, per studentessa; così si sarebbe attaccato subito di scorso, ci si sarebbe forse un tantino annoiate ma, comunque, avremmo ottenuto un effetto si curo: di tener lontani dallo scompartimento i viaggiatori di sesso maschile, troppo ammirati della nostra dottrina.
Donna int. n° 1 - Permette che la interrompa? Mi assale un dubbio: che lei non sia affatto una stenografa bensì...
Donna int. n° 2 - No, no, stia pur tranquilla: non sono una studentessa.
Donna int. n° 1 - Non ho voluto dir questo. (Visto che l'altra non si decide a chiedere ciò che abbia voluto dire) Che pensa lei delle donne che scrivono? Che fabbricano romanzi, drammi, versi, delle scrittrici insomma...
Donna int. n° 2 - Prima di rispondere, vorrei rivolgerle una domanda...
Donna int. n° 1 - Faccia pure.
Donna int. n° 2 - Appartiene anche lei a questa categoria di donne?
Donna int. n° 1 - (quasi con fierezza) Ah, no!
Donna int. n° 2 - Meno male. Perché anche qui entriamo nel campo del dilettantismo; con una aggravante, per giunta: che non si tratta di una nobile gara, bensì di uno sforzo inutile e umiliante con cui difficilmente si può raggiungere la così detta aurea mediocrità
Donna int. n° 1 - E qui le do non una, mai
Donna int. n° 2 - Perché, poverina, aveva mille ragioni...
Donna int. n° 2 - Ah, sì? Ora ci siamo: dunque anche lei ammette che una eguaglianza tra l'uomo e la donna è impossibile...
Donna int. n° 1 - Nell'arte, può darsi...
Donna int. n° 2 - E negli studi, pure...
Donna int. n° 1 - Oh, ma ora... (Si interrompe, perché entra un viaggiatore elegante, giovane, distinto; istintivamente, alza un po' le gambe, sì da metterle in mostra).
Viaggiatore - Con permesso! (Vuol mettere la valigia sul sedile, ma si accorge dei due grossi volumi; con moto rapido si ritira ed esce)
Donna int. n° 2 - (sorridendo ironicamente) Ha visto? L'ha fatto scappare...
Donna int. n° 1 - Proprio quello che volevo, Meglio sole... (Accennando al viaggiatore) Vede? Ha già attaccato discorso con una donnina, la prima incontrata...
Donna int. n° 2 - E non ha torto...
Donna int. n° 1 - Grazie.
Donna int. n° 2 - Non lei, lui. Noi donne, amiamo troppo gli uomini, anzi più siamo intelligenti, e tanto più ci piacciono.
Donna int. n° 1 - Vuole alludere a me? Si sbaglia. Del resto, guardi lì: s'è attaccato alla prima scioccherella incontrata...
Donna int. n° 2 - Anzi tutto non è detto che quella non sia intelligente; secondariamente, l'ignoranza femminile ha pure un suo fascino...
Donna int. n° 1 - (pausa; poi, sospirando) Forse non ha tutti i torti; certo è che spesso, noi donne intelligenti rimaniamo sole.
Donna int. n° 1 - Che c'entra l'intelligenza? Sì, cioè... Precisiamo: essere intelligenti e colte, per poi...
Donna int. n° 2 - ... rimanere a bocca asciutta. Oh, ma non se ne dia pensiero!
Donna int. n" 1 - (mentre il treno sta per entrare in stazione e la donna n. 2 fa per uscire dallo scompartimento) Non devo darmene pensiero? Perché?
Donna int. n° 2 - Perché è molto carina e perché non è intelligente abbastanza ed abbastanza colta per fare scappare tutti gli uomini. Buon viaggio, signorina! (S'allontana).
Donna int. n° 1 - (da prima offesa, poi di buon umore, più o meno autentico) Poverina! Si crede più intelligente di me, quella impiegatacela...
FINE