PERSONAGGI IN ORDINE DI APPARIZIONE
ANNA: Giovane donna, separata, arredatrice. Temperamento
travolgente.
CARLA: Pittrice con tanto spirito artistico ma poco affermata.
Ci motivo di frustrazione e di tensione nel rapporto col
marito.
REBECCA: Giovane donna dallatteggiamento un po svampito.
Condizionata dal perbenismo ma con una gran voglia
di trasgredire.
ELISA: Eterna innamorata dellAmore. Disposta al sacrificio pur di
difendere il suo ideale.
ANDREA: Personaggio fisicamente adatto ad interpretare un
belluomo.
Giovane donna dal temperamento impulsivo.
Impreparata a ricevere la prima vera delusione dalla vita
ma pronta a rischiare per capire.
S C E N A
Interno di una casa: ( la casa del nonno di Anna). Soggiorno con tavolo da gioco, divano e poltrona, mobile bar, angolo con sedia e tavolinetto porta telefono.
Musica: La scena si apre e appare Anna: Si dirige verso il tavolo da gioco e sistema le Carte e le fisches in attesa dellarrivo delle amiche per la consueta giocata a carte del Luned.
Si sente suonare il campanello dingresso: Anna va ad aprire.
Appare Carla evidentemente nervosa.
ANNA: ( sulla porta, fuori scena) Carla, che ci fai qui, a questora?
CARLA: Che giorno oggi?
ANNA: Luned.
CARLA: E noi che facciamo tutti i luned, da due anni?
ANNA: Giochiamo!
CARLA: E allora?... Non si gioca?...Ho sbagliato giorno? Non Luned? Insomma che c?
ANNA: Hai litigato con Mario!
CARLA: Dammi una coca, dai
ANNA: Ma che vuole quest uomo da te? Sono tre anni che siete sposati e gi state cos.
CARLA: Che vuole, che vuole, non lo sai?
ANNA: Sempre la solita storia?
CARLA: Sono sei mesi che mi massacra con langoscia che
moriremo di fame che non potremo pi pagare laffitto, che andremo a vivere sotto i ponti, che Lui rischia di essere licenziato e sicuramente andr a vendere trecce di aglio al mercato o a pulire le scale.
ANNA: Ma non si era calmato?
CARLA: Si, si era calmato, due o tre giorni, poi alla prima scadenza:
il condominio, la bolletta, laffitto la tragedia!
ANNA: E oggi che avete pagato?
CARLA: Il telefono Ma perch, col suo stipendio potevamo permetterci la casa che abbiamo? E poi Lui che fa tanto il figlio di famiglia ricca, quando venuto a casa mia, come si presentato?
ANNA: Con due valigie, lo so.
CARLA Senza neanche un pigiama, Anna, altro che bollette;
i Miei hanno comprato La casa,.. il corredo anche per lui:
Tutto ci hanno comprato , Lui non aveva nemmeno una tovaglia di suo, hai capito?
ANNA: Non un discorso nuovo, Carla!
CARLA: E viene a rinfacciarmi che paga le bollette del telefono. Ma se sta sempre al telefono: tra i vari clienti di Roma, Palermo, Milano e la sua mammina e poi quando arrivano le bollette da 1000 Euro, ha il coraggio di dire che non Lui a fare le telefonate!
ANNA: Calmati, calmati Carla, ti do un po di Valium?
CARLA: Lho gi preso!... Io sono unartista, no? Non faccio mica il Direttore di banca! Lo sapeva quando mi ha conosciuta, lo sapeva che dipingo, che nel mio mestiere a volte si guadagna moltissimo, a volte pochissimo.
Gli ultimi quadri li ho venduti cinque mesi fa.
ANNA: (Mentre prepara il Valium) Quante ne hai prese?
CARLA: Trenta gocce.lo sai a proposito, quanto ho guadagnato con i miei quadri, lanno scorso? Lo sai?
ANNA: ( Contando le gocce) e trenta
CARLA: No, di pi Cinquanta.
ANNA: Troppo, non esagerare.
CARLA: Ma che esagero, se ti dico Cinquanta lo sapr, no?
ANNA: E Cinquanta ( lo porge a Carla ).. tieni
CARLA: Cos?
ANNA: Valium..
CARLA: Tho detto che lho gi preso ( lo beve ). Faccio una telefonatina. (Va verso il telefono)
ANNA: Ah, no, non da quello, Carla, quello del nonno..
CARLA: E allora?
ANNA: E appunto un fatto di bollette!
CARLA: Ma non ti ha prestato la casa?
ANNA: S, ma siccome il telefono lo vuol pagare Lui, non mi va di usarlo, tieni il Telefonino. Mi raccomando, non fare come lultima volta!
CARLA: Perch , cosa successo?
ANNA: No,niente
CARLA: Dimmi, davvero! Non mi ricordo, che ho fatto?
ANNA: Sei arrivata che eri gi elettrica, avevi litigato con Mario, non avevate esaurito la discussione.
CARLA: Ah, s,! Adesso ricordo:lho chiamato da qui con il telefonino, ma sono stata poco.
ANNA: Unora e un quarto. Carla!
CARLA: E va beh, che fai rinfacci?
ANNA: Ma che rinfaccio, tieni, chiama, basta che ti calmi, perch tra poco arrivano Elisa e Rebecca.
CARLA: Senti, a proposito: quando arrivano non dir loro niente della litigata, non mi va!
ANNA: Ma ti pare, che problema c?
CARLA: ( formula il numero) Mi faccio richiamare, eh?
ANNA: No, ma che ti fai richiamare, mi offendi! Non mi piacciono queste cose, ti fai richiamare!
CARLA: No, no, no: se lo trovo mi faccio richiamare!
ANNA: Perch uscito?
CARLA: Come faccio a saperlo?
ANNA: Ma scusa non eravate insieme?
CARLA: Ma no, di chi parli?
ANNA: Ma di Mario, non a lui che devi telefonare?
CARLA: Ma che Mario! Io voglio telefonare a un mio amico a Los Angeles.
ANNA: Dove? No, no, Carla..
CARLA: E dai, un minuto solo, se non lo trovo mi faccio richiamare.
ANNA: Ma io non lo so. Deve telefonare oltre oceano ad un vecchio amico
CARLA: E invece, proprio adesso, scusa, che vengono in mente certe cose dopo una litigata cos, dopo essere stata maltrattata cos .
Pronto? I could speck with Jonathan ?... Yes, Jonathan, Jonathan ? Sei proprio tu? S, Carla, da Roma..
S due anni fa, s non te lavevo detto? No per carit figli no!
(Anna le mostra un bigliettino).. Caro.. ma tu mi pensi ancora? E come faccio adesso? Adesso anche un brutto momento, giuro, s s, sono con unamica, mi ha dato pure un bigliettino, no, sono al suo telefonino
( Suonano alla porta, Anna va ad aprire. Entrano Rebecca ed Elisa )
REBECCA: (Vede Carla) Come mai gi qua?
ELISA: Che si sente male?
ANNA: Shhhh fate finta di niente, ha litigato con Mario!
ELISA: Ancora?
ANNA: Ragazze, io non vi ho detto niente, lo sapete com, dice che non ne vuole parlare.
REBECCA:Stasera la vedo male.
ELISA: Che facciamo? Torniamo a casa?
ANNA: No, vi ho detto di far finta di niente, sediamoci iniziamo a giocare, ci distraiamo, cos non ci pensa.
REBECCA: Ma sono alle solite?
ELISA: I soldi
REBECCA: Laffitto
ANNA: Parlate piano
REBECCA: Perch si offende pure?
ANNA: Ma lo sai com ogni volta che litiga sempre cos.
ELISA: S e noi ogni volta dobbiamo fare finta che non lo sappiamoMa giochiamo? Perch se non giochiamo io faccio ancora in tempo a
ANNA: Elisa ma ti ci metti pure tu?
ELISA: No dicevo cos, se ci sono problemi
REBECCA: Che devi fare?
ELISA: E che devo fare, niente, solo che se non si gioca.
ANNA: Esci con Carlo!
ELISA: Esco capirai! Sta a casa
REBECCA: Ma il luned non gioca a poker?
ELISA: S, ma stasera non sta bene, rimasto a casa, ragazze.
ANNA: E allora che problema c?
ELISA: Non c nessun problema, Anna se giochiamo, ma se non
giochiamo..
REBECCA:Deve andare dal maritino
ELISA: Ma guarda che sei proprio stronza, magari vi prendessi in giro, sta a casa, da solo, si sente male, una gli fa compagnia, no?
ANNA: Si sente male, ma che vuol dire? Che ha?
ELISA: Niente, niente..
ANNA: Elisa che c? Qualcosa di grave? Non si pu dire?
ELISA: No. Ha una forte emicrania
REBECCA:E capirai.!
ELISA: E capirai.ma che ne sai tu Carlo depresso, poverino
A proposito , Anna, lo chiamo un attimino per sapere come sta.
ANNA: Ragazze, se non volete giocare ditelo subito, quella arriva e sattacca al telefono ( si volta verso Carla distesa sul divano) Carla!...
( Carla spiaccica con un giornale una zanzara)
CARLA: Zanzarina!
ANNA: Ma come con i piedi sul divano del nonno!
CARLA: Scusa,. Scusa
REBECCA: Mario!
ANNA: Ma che Mario, Los Angeles!
REBECCA:Ha chiamato lei?
ANNA: E pi di mezzora che parla!
ELISA: Pronto, pucci pucci, come stai?... Male male ?... No, non fare cos
amore! Hai proprio tanta bua?
REBECCA:Facciamo i posti?
ANNA: No!
REBECCA:Una scopa secca dieci euro?
ANNA: Ragazze ma che vogliamo fare? Carla? Elisa?
CARLA - ELISA: Un minuto!
ANNA : Ma quale minuto dai!
ELISA: No, no, no Carlo non posso, no mi rifiuto
CARLA: Mandami un bacio dai!
ELISA: (Cantando al telefono) Buona notte dormi bene che tra poco Elisa viene. Buona notte, oh mio Carlino, buona notte cuoricino.
CARLA: ( Al telefono) Hai sentito?
ELISA: Chi deve esserci, Anna, Carla e Rebecca, amore.
CARLA: ( spiaccica unaltra zanzara) Unaltra zanzara
( alle amiche che la guardano) Porca miseria, che volete?
REBECCA:Ma che hanno stasera? Sono tutte al primo giorno?
ELISA: Sulla scrivania, s te lho lasciato l con un fiorellino
REBECCA: Sono sposini!
ANNA: Ah, sono sposini? Sono stati fidanzati sette anni
REBECCA:S, ma adesso sono sposati e lei serena e felice
ANNA: Felice (Con tono di sfott)
REBECCA: Felice, felice si anche se a te ti scoccia!
ANNA: Facciamo i turni.
REBECCA: No!
ELISA: Caso mai andiamo dal neurologo, amore, ma lo sai che tutto dovuto allo stress.
( Carla si versa da bere e avvicinandosi a Rebecca le tira i capelli)
REBECCA:Ehi!
CARLA: Ciao bella mia, come stai?
REBECCA: Stavo meglio prima!
CARLA: Allora non si gioca?
ANNA: Lasciamo perdere!
CARLA. Perch?
ANNA: Non ti dovevi far richiamare?
CARLA: Va beh! Ero tutta presa,mi pareva brutto interrompere e poi sono stata s e no cinque minuti
ANNA: Mezzora!
CARLA: Ma che mezzora! (guardando Elisa) che ha?
REBECCA:Carlino depresso
ANNA: Elisa!
CARLA: Allora non si gioca perch Carlino depresso?
ANNA: Elisa, non possibile!
ELISA: Ecco, arrivo, fate i posti intanto
REBECCA:Facciamo i posti?
CARLA: No!
ANNA: Ragazze, ma perch vi sposate?
REBECCA: Tu chiss perch ti sei sposata!
ANNA: Al tempo, io sono una donna libera!
CARLA: Da sei mesi!
ANNA: E da sei mesi io non faccio pi parte della vostra categoria!..... Quindi non mischiamo la lana con la seta!
CARLA: Elisa, noi siamo pronte
TUTTE: Elisa!
ELISA: Carlo, Carlino, per favore.
TUTTE: (Cantando) Carlo, Carlino, Carlino
ELISA: Ciao. Bacini, bacini
CARLA: (Come se chiamasse un cane) Vieni, qui, qui bello! A cuccia a cuccia. Quia cuccia qui
ELISA: Per piacere, ragazze, la piantate? Ciao ti richiamo tra dieci minuti! Certo che siete proprio stronze!
TUTTE: Pure?...
ELISA: Ma certo, una sta un attimo al telefono, voi che fate? Tutto quel casino? Carlo ha sentito!
TUTTE: Ha sentito ohhhh
ELISA: Ma per favore Carte!
ANNA: A te ( Elisa mischia le carte)
CARLA: (Canticchia) Carlo, Carlino, Carlino
ANNA: Carla per favore Dai!
CARLA: Hai ragione ( cantando sottovoce) Dormi bene che tra poco Elisa viene.
ELISA: Spiritosa!
ANNA: Dai cerchiamo di giocare eh! Apro.
CARLA: Gioco.
REBECCA:Anche io.
CARLA: Imbecille!
ELISA: S!
ANNA: Dammene due.
CARLA: Servita.
REBECCA:Daccordo!
Ho un gioco difficile ma mi sento fortunata una.
CARLA: Tanto gli incastri non ti entrano mai
REBECCA: Fatti i fatti tuoi.
ANNA: Parola al servito.
CARLA: Il servito dice piatto.
REBECCA:Leggo, visto, quant?
CARLA: Dieci euro.
REBECCA:Ecco dieci uro.
ELISA: No. ( mostra le carte)
ANNA: Non serata!
CARLA: Fullettino!
REBECCA: Ma come un tris dassi battuto da un fullettino di 8 e 9?
Fai proprio schifo!
ANNA: Va beh, Rebecca sai come si dice? Chi fa la prima
CARLA: Ti! (Facendo le corna con la mano)
REBECCA: La vedo bene stasera Con la storia del marito
ANNA: Rebecca!
CARLA: Che volevi dire?
ANNA: E niente, che voleva dire?
CARLA: Fate silenzio un attimo. Tavevo chiesto di evitare.
ANNA: Ma secondo te sono cretine
CARLA: S!
ANNA: Tu arrivi puntuale, una sinsospettisce
(nel frattempo divide le carte)
REBECCA:Carla che problema c? Tra noi! Hai litigato con Mario,
mica novit?
CARLA: Lo sai cosa ha avuto il coraggio di dire? Lo sai? Se te lo dico non ci credi ! Leggo. no, no
REBECCA: Ci credo Carla, ci credo10 euro
ELISA: Leggo, Gioco!
CARLA: Mi ha rinfacciato la spesa
ELISA: Come sarebbe la spesa?
CARLA: La spesa, la spesa, che ? Non chiaro, mi ha rinfacciato che negli ultimi tempi spendo troppi soldi per la spesa, i soldi che lui guadagna! Capisci? Capisci a che punto siamo arrivati?
ANNA: Carla per favore!
REBECCA: (a Carla) La spesa? Ma allora grave?
CARLA: S, i soldi suoi sono suoi, i soldi miei sono di tutti e due.
ANNA: Carla per favore stiamo giocando!
CARLA: Hai ragione, Anna, non parlo pi.
ANNA: Servo!
REBECCA: Una
ELISA: Una
REBECCA: 10 Euro
ANNA: Vedo, vedo! Che hai?
REBECCA:Stavolta vi frego! Scala.
ELISA: Scala Reale!
REBECCA: Ma come una scale battuta da una scala realefai
proprio schifo!
CARLA: (mischia le carte) Alza (mentre le divide) Ma come dico io. Hai uno stipendio da favola, fai un lavoro che ti piace e ti gratifica, ma che rompi con la spesa? Tirchio, spendo troppo per questo, per quello, non contribuisco alle spese e spendo tutti i suoi soldi.
REBECCA:E basta!
CARLA: Eh ne avrei cose da dire..
ANNA:No, Basta con le carte, quante ne hai date? Ma che stiamo
giocando a scala quaranta?
CARLA: E va beh, ragazze! Scusate ma io non ci sto con la testa stasera.
ELISA: Lasciamo stare Carla, mica dobbiamo giocare per forza! Stasera possiamo anche parlare, parliamo..
TUTTE: No, no!
ELISA: Ma se ha problemi!
CARLA: No, no, no, e scusa.. Perch devo rovinare la serata per colpa sua? Noi invece giochiamo, cos mi distraggo, mi tranquillizzo, mi rassereno e non ci penso.. Una , due, tre, mi sento gi pi tranquilla, pi serena quattro e.(SI ACCASCIA IMPROVVISAMENTE APOGGIANDOSI SUL TAVOLO DA GIOCO PER LEFFETTO DEL VALIUM )
(ELISA TENTA DI FARLA RINVENIRE , MA ANNA STANCA DI SENTIRE LE PARANOIE DI CARLA, LA FERMA - BATTUTE A SOGGETTO - ALLA FINE ELISA LA SCUOTE E CARLA RIPRENDE COSCIENZA COME SE NULLA FOSSE ACCADUTO E CONTINUA A DIVIDERE LE CARTE)
CARLA: .e cinque
REBECCA: Apro
ELISA: Gioco
ANNA: Gioco
CARLA: Dai Rebecca che faccio un altro fullettino
REBECCA:Stavolta. sai dove te lo metti il tuo fullettino?!!
CARLA: Servo.
REBECCA:Una.
CARLA: Furbacchiona, cosa mascheri?
ELISA: Una per me.
ANNA : Due
REBECCA: !10 euro
CARLA: Al! Ho azzeccato un incastro da sogno!
REBECCA: Ma che ha fatto stasera questa?
ELISA: Ha litigato con Mario!
REBECCA: (INNERVOSITA) Ma tutte le volte che litighi con Mario
Vinci!
CARLA: Appena perde due giocate di fila sincazza
REBECCA:Ma pensa a Mario, pensa!
ANNA: Rebecca ti ci metti pure tu? (rimproverandola)
REBECCA:Non ti permettere di rimproverarmi perch mi incavolo.
CARLA: Non solo sono tre mesi che la mia produzione scadente a causa delle continue liti, per giunta quasi, quasi devo sentirmi ospite in casa mia, dico, ma siamo scemi?
REBECCA: (Da le carte) E ricomincia
CARLA: S Rebecca, Ciccio avr tutti i difetti possibili
ANNA: ( Stufa) Carla, per favore
CARLA: Un minuto solo, Dico Ciccio lhai detto tu che non si mai messo a contarti i soldi o sbaglio?
REBECCA: I soldi no, ma pure lui, che ti credi che un tenero?
Non te lo ricordi le discussioni per il luned?
ELISA: Non apro
ANNA: Passo, Carla tocca a te. Che fai? Apri o no?
CARLA: No!
REBECCA: Apro io.
ANNA: S
REBECCA: Ok! Servo
ANNA: Una.
CARLA: Due
REBECCA: 10 Euro.
ANNA: Per me anche cinquanta figurati!
REBECCA:Alla faccia del cacio cavallo. Ma che hai?
CARLA: Non mi d la minima gratificazione anzi, continua le battutine capito? Battutine sul mio spirito artistico che non produce niente e non sfama
ANNA: Carla, Carla, Carla.. ti rendi conto che qui c un rilancio di cinquanta euro?
CARLA: Va bene forse meglio che non gioco (guarda le carte) gioco, gioco!
ANNA: Va bene che fai Rebecca? Giochi o no?
REBECCA: Datemi un minuto per decidere
ELISA: ( Si alza) S va bene ragazze, io intanto faccio una telefonatina a Carlino
ANNA: Ma Elisa che telefonatina?
ELISA: Mentre Rebecca si decide, un attimo sento come sta, no?
ANNA: No, ragazze, allora scusate, a me cos non va di giocare, smettiamo
REBECCA: No, no che smettiamo? Ecco la mia posta, io perdo cara
mia!
ANNA: Mamma mia cos passa la voglia!
(posa le carte)
REBECCA: Tre Assi? Furba lamica!
ANNA: Ma che furba e furba co sto casino, ma fammi il piacere! E poi con tutte ste chiacchiere non si capisce niente (SI ALZA)
Quella al telefono.si rompe latmosfera!
CARLA: Va beh, lasciamo stare.
REBECCA: No, no giochiamocela noi due!
CARLA: Mah! Veramente con queste carte.. ma si giochiamo.
REBECCA: (cantando) Vola colomba bianca, vola
CARLA: Beata te, che hai lanimo canterino.
REBECCA: (cantando) Dille che non sar pi sola
ELISA: No, no amore te lho gi cantata mi vergogno
Ci sono le ragazze
(squilla il cellulare)
ANNA: Pronto? Chi Carla?
CARLA: Non ci sono per nessuno.
ANNA: Non capisco chi? John? Ah, Johnatan!
CARLA: ( Le strappa il cellulare) S? Ma che disturbi?... Caro
REBECCA: (Ad Anna) Ma chi ?
ANNA: Los Angeles!
REBECCA: Quello di prima? Ma com?
ANNA: Alto, biondo, occhi azzurri, due spalle cos셅E che ne so io com? (ARRABBIATA) mica ho il videotelefono?
REBECCA: E pensavo che lo conoscessi!
CARLA: Aspetta John, non ti sento bene, un attimo che ti richiamo io.
ANNA: Ma che richiami, Carla. (mentre beve)
CARLA: E dai, non si sentiva bene
ANNA: Ma sei scema?... A Los Angeles?
CARLA: (Ricompone il numero) Hello?... Johnatan.adesso ti sento benissimo, sembri, sembri proprio qui dietro (ad Anna) Sembra proprio qua dietro Dimmi
ANNA: E allora chiudi e lo raggiungi!
REBECCA: Anna hai qualche crostino?
ANNA: Crostino?
REBECCA: Crostino, crostino, un cracker, un grissino quello che
hai insomma
ANNA: Ma non hai cenato?
REBECCA: S, due ore fa, capirai.
ANNA: Ma a che ora cenate a casa tua?
REBECCA: E a che ora ceniamo Ciccio con i bambini alle 7,30 si mettono a tavola (gridando) Anna me lo dai st crostino? S o no? Perch se ti scoccia lascia perdere
ANNA: Ma che tutte nevrotiche siete oggi? Mah!
ELISA: ( Ha finito la conversazione) Allora si gioca?
REBECCA: Una scopetta secca 10 euro?
ELISA: Ma per favore!
ANNA: Ti, ( lancia un panino) Prenditi st panino, crostini non ce ne stanno in questa casa. Se vuoi l trovi salatini, patatine e un po di parmigiano
REBECCA: Per carit tutte cose che fanno ingrassare. E va bene!
ELISA: Carte a me, ( mischiando le carte)
REBECCA: Mah,! Un panino, duro pure! Ma possibile che non hai
un crostino?
ANNA: Ma lo sai che sei proprio forte? Se non ce lho, non ce lho. A me piace il pane anche se fa ingrassare, va bene?
(Elisa da le carte)
Ma come quella sta ancora al telefono e tu non le dici niente?
REBECCA: E che mio il telefonino?
ELISA: Con chi parla con Mario?
ANNA: Ma quale Mario, Jonathan!
ELISA: Ancora? Carla!
CARLA: S eccomi, ho finito Caro adesso ti devo lasciare scusa eh! Ci sentiamo dopo, anche a mezza notte, tanto non c problema.A dopo OK? Ciao ( si siede)
ELISA: Hai finito?
ANNA: Per non possibile, scusa, un altro quarto dora!
CARLA: Un quarto dora? Ma lo sai che hai proprio rotto?
ANNA: ( Seccata) Non apro.
CARLA: Nemmeno!
REBECCA: Ma com sto Jonhatan?
CARLA:Alto, biondo, occhi azzurri, due spalle cos!
REBECCA: (AD ANNA) Ma allora lo conosci
ANNA: (LA MANDA AL QUEL PAESE)
REBECCA: Io non so che fa questa agli uomini!
ELISA: Rebecca che fai apri?
REBECCA: Eppure non sei mica granch? Apro.
ELISA: Si!
ANNA: Ok!
CARLA: Piatto.
ELISA: Servo
REBECCA: Gioco, 20euro
CARLA: Giochiamoio non sono granch e gli uomini mi vengono dietro, tu invece sei meglio e non ne becchi neanche uno.
REBECCA: Non ne becco neanche uno perch sono timida, che ti
credi! Ma se volessi!
ANNA: Rebecca, ma smettila, che vuoi dare ad intendere.
REBECCA: Che qualche volta sono stata sfortunata con gli uomini.
CARLA: Invece al gioco
REBECCA:Quanto siete odiose!
ELISA: Ma vogliamo giocare? Per favore!
ANNA: Ma non entra una carta buona, accidenti!
CARLA: E poi con tutto questo manicomio mi tiene pure in astinenza i suoi nervi non gli permettono di pensare ad altro. E vi pare che io debba fare gli assalti?
ANNA: Carla che fai ricominci
CARLA: Ma scusa, sono gli uomini che hanno sempre aggredito me. Aggredito capisci?
ELISA: S, ma vuoi giocare prima che ti aggrediamo noi!
REBECCA:Forza ragazze che stavolta fatta!
ANNA: ( con sfott ) Sei proprio scatenata stasera!
CARLA: Mi dicesse una parola carina, mi portasse un fiore, solo urla e urla , urla!
ELISA: Uffa, che lagna!
CARLA: Mentre quellaltro dice che sono la pi grande pittrice che abbia mai conosciuto; mi ha detto che il mio naso addirittura lo eccita. Dico bene Anna? Dico bene?
ANNA: S, s
ELISA: Va beh, ragazze, smettiamo non possibile, il naso lo eccita, non si pu continuare cos.
ANNA: S, s dividiamo il piatto.
REBECCA: No, no che dividiamo il piatto! Abbiamo le carte in mano
finiamo la partita.
ELISA: Ma lascia perdere ( le toglie le carte dalle mani e la guarda)
Hai capito, Cicciabella. Poker!
REBECCA: Beh?
ANNA: Allora sei proprio un infame!
ELISA: Ma come? Carla sta male e tu pensi al poker?
REBECCA: Ragazze siamo venute per giocare? E allora giochiamo, sono tre luned che perdo, gi mi avete vinto due volte e poi quando ho un poker, buttiamo le carte?
E poi sono io linfame?
CARLA: Sei un infame s! Ma come? Io sto qui, distrutta, avvilita, vengo da una discussione di ore con Mario, mi sfogo un attimo con le mie amiche e tu pensi al poker? MA fai proprio schifo!
REBECCA: Ah io faccio schifo! mica colpa nostra se ti sei sposata
un rompipalle!
CARLA: Grazie Intanto non ti permettere di dire rompipalle a Mario e poi bellamica, quando tu venivi qui stravolta perch Ciccio ti faceva la testa cos, te lo sei scordato? Quando telefonava alluna di notte.mentre stavamo qui allultimo giro con la tensione, tutte prese da piatti da
100 euro e Ciccio le faceva i cazziatonise le scordatola verit e che lo subisci come tutte, anzi non che lo subisci lui ti comanda a bacchetta e tu stai li zitta!
REBECCA: La verit che con gli uomini una volta sposati,
non puoi vincere e nemmeno pareggiare ma il vero
dramma che non puoi nemmeno abbandonareoh che
carina mi venuta pure in rima
ANNA: (Infuriata) E chi lha detto guarda me sono rinata
CARLA: S, ma poi fai la telefonatine, disperata, perch Luca non ti
riporta il bambino dopo due giorni Ma per favore
ANNA: S ma lui fa cos perch si vuole vendicare! ( a Elisa )
ELISA: Io andrei
ANNA: (labbraccia) Ma dove vai Elisa!
ELISA: (si libera) Mannaggia!
ANNA: (isterica) Ma possibile che dobbiamo farci rovinare cos la vita dagli uomini? (ISTERICA)
CARLA: Ma fatti una camomilla, no? (Tutte la guardano sconvolte)
Io per esempio ultimamente cado in tentazione, che posso fare certo con le dovute precauzioni.
REBECCA: Che fai?
CARLA: Perch che hai contro?
REBECCA: IoNiente!
CARLA: Ma perch voi, se vi capita, che fate?
REBECCA: Io S!
ANNA: Ah, perch, con quella faccia volevi pure negare?
REBECCA: Io no!
CARLA: guarda che ci sono pure quelle che negano.
REBECCA: Nooo veramente?
CARLA: S, s
REBECCA: Ma stanno qui vicino?
CARLA: S, si
REBECCA: In questa stanza?
CARLA: Giuro!... Ma sai quante ne conosco cheuhhh, si
scandalizzano se lo metti in dubbio?
ELISA: Io non capisco perch dovete essere cos categoriche
Quello che va bene a voi deve andare bene a tutte?
ANNA: ( Ridendo) Scusa Elisa una a caso saresti tu?
ELISA: E se anche fosse?
CARLA: Fosse o ? No, tanto per capire
ELISA: No, Carla ! Da quando sto con lui non ne sento il bisognoChe, dobbiamo essere tutte uguali?
TUTTE: No, no
ANNA: Donne senza ingegno ( si siede lasciandosi andare)
CARLA: E senza fantasia
REBECCA:Bugiarde pure
ELISA: Ne avete ancora per molto?
CARLA: Scusa Elisa, ma noi povere comuni mortali, qualcuno ogni tanto ce lo facciamo. (ridono).
Certo durante le mie mostre allestero ho avuto modo di valutare le diverse nazionalit.
ANNA: Eh per (si alza e prende da bere) i brasilianinon c paragoneE tutta unaltra cosa che? Non te lo ricordi?
CARLA: Come non me lo ricordo? Abbiamo trascorso una settimana da favolaMa com che in Brasile se ti permetti qualche distrazione non succede nullae, qui da noi, se capita loccasione rischi di essere messa alla berlina?
ANNA: Non c niente da fare, gli italiani sono di qualit
inferiore.
CARLA: Ma io che ve lo dico a fare? Ogni volta che vado allestero mi trasformo divento unaltra!
ELISA: Wonder Woman
ANNA: Ragazze sapete che mi venuta unidea?
REBECCA:Anna se vuoi tirare fuori qualche cassetta hard non il caso.
ANNA: Ma quante ne spari Ma che cassetta, quelle lasciale agli uomini!
ELISA: E sarebbe quest idea?
ANNA: (Si va a sedere e porta da bere) Quanto perdiamo di solito? Lasciamo stare la posta Quant il massimo che perdiamo? Quanto perdi di solito Rebecca?
REBECCA:Dai 100 ai 200 Euro tutti i lunedi
ANNA: Vogliamo fare 150?
ELISA: S, e allora?
ANNA: Quanto fa 150 euro per quattro?
ELISA: Anna 600 euro e allora?
ANNA: E con 600 euro non lo troviamo un bel maschione che viene qua?
CARLA: Un?
ANNA: Eh!
CARLA: E tu che fai? Lo chiami, gli dici che siamo in quattro e quello viene?
ANNA: E che problema c, il loro lavoro.
REBECCA:Ma perch tu sapresti a chi telefonare?
ANNA: No, lo cerchiamo sul giornale(ANNA PRENDE I GIORNALI)
ELISA: Ragazze, ma siete sceme?
REBECCA:Zitta, zitta , zitta.
CARLA: Ma lo sai che c Anna? Io ho paura che se anche lo troviamo e questo viene noi ci mettiamo a ridere e non combiniamo niente.
REBECCA: Ma perch. dobbiamo fare tutte insieme?
(Cenno dintesa tra Carla e Anna)
CARLA: E certo che si fa tutte insieme, che fai ti vergogni?
REBECCA:IoNo!
CARLA: Parlando seriamente io ho un altro problema
REBECCA. HATU?
CARLA: Si, io!
REBECCA: no a tu, Hat (ALLUDENDO)
CARLA: Brava, vedi che Rebecca ha capito
ANNA: Brava, brava (STRINGENDO LA MANO A REBECCA PRENDENDOLA IN GIRO)ma poi mica deve essere per forza
CARLA: Stai scherzando? Deve essere cos.
ELISA: Ragazze, ma che vi dice il cervello stasera, chiamiamo un Gigol! Ma avete mai sentito parlare di AIDS?
ANNA: Elisa, guarda che quella te la puoi beccare pure dal dentista. Il problema un altroCarla in crisi non si riesce a giocareper divertirsi un po , per darci un colpo di vitaEvviva lindipendenza e lemancipazione!
CARLA: Mettiamo i soldi?
REBECCA: Dai, dai mettiamo i soldi Quanto abbiamo detto Anna?
ANNA: 150,00 euro
REBECCA: Ecco 150.00 euro
CARLA: S per per 600.00 euro deve essere almeno come Richard Gere e anche meglio!
ANNA: Va beh, mica sono tanti 600.00 euro, e siamo pure in quattro.
ELISA: No, siete in tre perch io non li metto.
ANNA: Come sarebbe non li metti Elisa?
ELISA: Non li metto e me ne vado. ( si alza)
CARLA: Ma che t preso stasera?
ELISA: Che m preso? Che preso a me? Guarda che se non giochiamo per colpa tua, Carla!
CARLA: E che fai rinfacci? Dico, sto male, ho litigato, bellamica che sei.. Grazie!
ELISA: Ma se stai male si parla, si discute
ANNA: Due palle!!!
REBECCA: Elisa, tutta la sera che parliamo, discutiamo, facciamo
qualcosa, almeno si distrae e non ci pensa.
ELISA: E certo, si distrae, pure giocando si distrae, dai giochiamo.
REBECCA: Elisa non li vuoi mettere? E non li mettere, dai Anna li
mettiamo noi, dai
ANNA: Come sarebbe non li mette?
ANNA: ( Imbarazzata) Ehhh cerchiamo.cerchiamo.
CARLA: Cerchiamo che meglio Distraiamoci.
ELISA: ( Si alza e indossa la giacca) Va beh, ragazze io vado
( dissenso da parte di tutte)
CARLA: Ma dove vai? Aspetta che gli telefoniamo no? Almeno la curiosit di sapere se lo troviamo.
ELISA: Ma io non ce lho certe curiosit, mica sono come certe mogli frustrate che mettono le corna ai mariti
REBECCA: A parte il fatto che io certe cose non le faccio, e poi, parla proprio lei che prima di sposarsi con Carlo ha fatto pi casini di
ELISA: Ma quali casini? Quali?
REBECCA: S, tutte smemorate adesso, smemorate?Le smemorate di
colpegno
ANNA: (A CARLA) Colpegno? Ma non era collegno?
REBECCA: Col legno, senza legno sepre smemorate sono!
ELISA: se non ti sposavi sei mesi fa quello ti mollava perch
mica stupido, ha capito con si messo.
ELISA: Siete delle iene altro che amiche!
CARLA: Sono sei mesi che vivete insieme e gi ti ha massacrata!
ELISA: A chi ha massacrato? Carla a chi?
CARLA: Ma che ti credi, che non lo vediamo come parli al telefono? Quello che lui dice di noi? E poi la ninnananna!
ELISA: E allora?
ANNA: Elisa, prima di sposarti ogni luned ti fumavi due pacchetti di sigarette e bevevi wisky.
REBECCA:Adesso solo succhi di frutta!
ELISA: Ragazze sapete cosa vi dico: siete represse e frustate, hanno ragione gli uomini DONNE SULLORLO DI UNA CRISI DI NERVI
TUTTE: (Le gridano dietro). Heiiii!!!!
CARLA: Ti sei bevuta il cervello, ti sei bevuta?
(SQIULLA IL TELEFONO FISSO)
ANNA: ( prende il telefono) Pronto? Ueh! Ciao Carlo, come stai? Sta qua, te la passo.
ELISA: ( Prende il telefono) Pronto pissi, pissi
TUTTE: Bau, bau
ELISA: Che succede? S forse sarei venuta prima ma, s maHa
riattaccato mi ha sbattuto il telefono in faccia.
ANNA: Va beh, sar caduta la linea.
ELISA: Ma come? Una lo tratta con i guanti , amore, tesoro, lo chiamo due volte, mi preoccupo per lui, e lui mi sbatte il telefono in faccia? Brutto stronzo, come si permette;
( Sbatte il telefono)
ANNA: Elisa dai non sta bene!
ELISA: Ma chi se ne frega se non sta bene, chi se ne frega. Una comprensiva, cerca di essere carina, di capire i suoi problemi: ha studiato, non trova lavoro, sta in casa tutto il giorno, capisco il suo senso di frustrazione e va bene, ma ogni giorno una discussione? Io non ce la faccio pi!
E mi sbatte il telefono in faccia? Mi sbatte! ( e si siede)
ANNA: ( Le porge un bicchiere) Elisa, dai calmati, bevi questo
CARLA: ( Prendendo il telefonino ) Dai prova a chiamarlo
ANNA: ( Strappandole il telefonino dalle mani) Ma che chiama, chiama? Che chiama?
ELISA. Ma che sta roba? ( sbatte il bicchiere sul tavolo)
ANNA: E succo darancia!
ELISA: Ma dammi un wisky, dammi, sta roba mi fa schifo.!
Fosse colpa miama che colpa ne ho se sta in casa? Vuole il cane perch si sente solo e depresso? E va bene! Io che gli animali non li ho mai sopportati. Ed Elisa, la stronza, fa entrare il cane.
ANNA: Cocker, Chiuwawa?
REBECCA: Yorkshire?
ELISA: Alano. Lo sapete quanto sbava un alano e quello che mangia?
ANNA: Non ti arrabbiare Elisa normale.
ELISA: Ah, adesso normale che una si faccia in quattro per accontentarlo e ti sbatte il telefono in faccia e sincazza pure!
ANNA: E normale nor ma-le
ELISA: Beh, saremo strane noi allora!
ANNA: Ma non che siamo strane e che allinizio sempre cos: tutti carini, gentili
CARLA: Dopo il matrimonio, la catastrofe! Sapete qual la verit? Gli uomini dovrebbero essere picchiati a intervalli regolari, come i gong.
ANNA: Ma perch , non ve lo ricordate Luca? I primi tempi? Veniva a letto con certi pigiami di seta e passavamo certe nottate di fuoco Ultimamente, invece, col pigiama da puffo e non avevo neanche il tempo di dirgli BUO.. che gi dormiva.
CARLA: Dico ma che vogliamo fare? Ci vogliamo deprimere o vogliamo dare un senso alla serata?
ANNA: (Con il giornale in mano) Chiamo?
REBECCA: Chiama, chiama
CARLA: Dai ragazze, sveglia!
ELISA: Va beh, io vado a casa.
ANNA: Elisa, ma come dopo tutta sta sparata, te ne vai a casa?
CARLA: Che fai , vai a casa a cantargli la ninnananna?
ANNA: (Al telefono) Sssshhh.
REBECCA:Ssssshhhh.
ANNA: C la segreteria. Dice che riceve solo di giorno.
REBECCA: C scritto che un massaggiatore, forse vero!
CARLA: S, la scema che sei!
ANNA: Ragazze che , ci arrendiamo cos? Dai!
REBECCA: ( Leggendo il giornale ) Questo, questo, questo Giovane Leopardo in calore, cerca gazzella per rincorrerla e sbranarla nella giungla cittadina
ANNA: Dai, dai, numero, numero.
REBECCA:7, 2, 1, 1, 9, 3, Giovanna
ANNA: Giovanna?
REBECCA: Ste, stronze, stanno proprio dappertutto!
CARLA: (Leggendo il giornale) Alto, prestante, atletico, muscoloso,
REBECCA: (LA INTERROMPE ED ESCLAMA) Jonathan
CARLA: (LA GUARDA ESTEREFATTA E CONTINUA LA LETTURA) picchia anche a domicilio!
REBECCA: No, no troppo violento.
CARLA: SssshhhhEstetista esegue massaggi anche a domicilio, tecniche particolari anche notturne.
REBECCA: Vai e come la guardia medica.
ANNA: Questo, questo dammi il numero dai!
CARLA: 6,6,1,5,9,0,3
ANNA: Pronto, buonasera il Massaggiatore? Salve..S abbiamo letto il suo annuncio e volevamo sapere se poteva venire qui a casaSubito
ELISA: Si, a farvi passare i crampi allo stomaco
CARLA: Zitta!
ANNA: S, s, siamo in quattro ( Elisa fa cenno di no) Ah, mi scusi, dalla regia mi dicono, che siamo in tre.
( Carla fa cenno di chiedere quanto costa)
Prima per, vorremmo sapere per cos direEhmmmla sua parcella.
CARLA: Avvocato?
ANNA: 2000,00 euro?
CARLA: Attacca.
ANNA: Un attimo, devo prima
CARLA: Attacca!
ANNA: (a Carla) Usa tecniche particolari
CARLA: Attacca, attacca, attacca.
ANNA: Pronto (Carla continua a gridare)
Scusi, scusi siccome qui c una stronza, scusi, mi scusi Buonasera (chiude il telefono)
ELISA. Oh, ha attaccato!
ANNA: Ragazze, secondo me abbiamo fatto una fesseria, perch questo veniva qua e ci faceva pure lo sconto.
CARLA: S! 1.500.00 euro!
REBECCA: Ma quali erano le tecniche particolari?
CARLA: Che ti importa quali erano le tecniche particolari
2000 euro.
ANNA: Oh, ragazze, mica lo possiamo trovare a primo colpo, tardi ed pure luned
CARLA: Perch che succede il luned?
ANNA: Eh, che succede? Il luned il luned!
CARLA: Che sono come i barbieri?
ANNA: ( Guardando il giornale) Ce n un altro, per non mi va di chiamare, chiama tu .
REBECCA: ( Si alza di scatto) Vado io! ( arriva al telefono).
Carla, io mi vergogno.
CARLA: Dammi il numero.
ANNA: 8, 0, 7, 6, 9, 7, 3.
CARLA: C la segreteria telefonica che faccio?
ANNA: E lascia un messaggio, magari ci richiama.
CARLA: Buonasera sono Ca (Anna la ferma) Buonasera volevo parlare col Sig.. (ad Anna) come si chiama?
ANNA: Non c scritto che ne so come si chiama?
CARLA: Va bene, volevo parlare col Signor e basta per sapere se era disposto a passare una piacevole serata con tre giovani donne, pregasi chiamare urgentemente al numero(ANNA LA INTERROMPE)
ANNA: In sopra impressione
CARLA: Com quello del nonno?
ANNA: E com quello del nonno? (ALLUDENDO)
CARLA: Il numero
ANNA: 8,7, 6,8,4,4, (Carla ripete)
ELISA: Brave cos ci siamo sputtanate pure il nonno.
( Carla riattacca e canticchia)
REBECCA: Se penso che in questo momento c tanta gente che si sta
facendo massaggiare. Ma quanti possono essere?
CARLA: Anna, faccio una telefonatina a Jonathan.
ANNA: No, a Jonathan, no!
(SQUILLA IL TELEFONO FISSO lE TRE SI AVVENTANO SU DI ESSO, LO PRENDE ANNA)
ANNA: Pronto? Ah, ciao Mario.s, s sta quate la passo subito.
CARLA: Digli che sono uscita.
ANNA: Ma come faccio? Gli ho gi detto
CARLA: Non mi va di parlagli adesso, fa come ti ho detto.
ANNA: E no scusa, Mario mi sono sbagliata
CARLA: E digli che torno a casa pi tardi no?
ANNA: S tu hai ragione. Ma lo sai com fatta Carla!
CARLA: (Afferra il telefono) Cosa stavi dicendo ad Anna?
( Ad Anna) Verme!.... S, no, sono uscita e sono ritornata una bugiaVa beh, era una bugia e allora?.... Non mi va di parlarti e allora? S.. cosa sono? RipetiloAh, io sonoe tu allora? Ma chi che urla? Ssenti sei squallido e sei un poveraccio, sei Hai capito?... s, certolascia stare loronon ti permettere hai capito? Come no, come no, adesso sono anche frigida Ma lo vedi che non sai pi quello che dici? S sei un ometto da due soldi! Smettila, falla finita, Pronto! Pronto!
ANNA: E due!
CARLA: Ha riattaccato! Avete sentito? Vado ad ucciderlo.
( Tutte cercano di trattenerla le voci di tutte si mischiano)
ELISA: Carla, calmati!
CARLA: ( Urlando) Basta. Tranquille, zitte, mi sono calmata.
ANNA: Lei non grida mai!
(Tutte si rilassano, squilla il telefono, tutte si bloccano, Carla si lancia
verso il telefono, le altre cercano di trattenerla lo afferra)
CARLA: Tu con me hai chiuso, brutto stronzo. ProntoCome? Ma chi Parla? Il massaggiatore
(Anna prende il telefono)
ANNA: Prontobuonasera.no, mi scusi, era una mia amica
(Carla prende il telefono)
CARLA: Mi scusi, pensavo fosse mio marito
ANNA: Pronto, s, s, abbiamo letto il suo annuncio, c piaciuto, e cos abbiamo chiamato..Vorremmo sapere diciamo cos, la sua parcella.
CARLA: Avvocato.
ANNA: Beh, noi pensavamo qualcosa intorno ai 1000,00 euros?
( Fa cenno di s) S s, certooh, mi scusi: via Del Casale, 21Ma Questo un segno del destino!
CARLA: Perch?
REBECCA: Abita vicino
CARLA: Abita vicino?
ANNA: SSs certoohss
CARLA: S Signor sAttacca!
ANNA: SS
CARLA: Attaccaattacca
ANNA: Sa fra poco.
ANNA: (Ripone il telefono) Dice che arriva subito
CARLA: Arriva subito?
ANNA: Si chiama Andrea.
CARLA: Andrea
REBECCA: A me il nome gi mi eccita.
( Le tre iniziano la danza frenetica, solo Elisa non partecipa)
ANNA, REBECCA , CARLA: Realizzando Oh, ragazze integriamo
REBECCA: Integriamo, integriamo
ELISA: Senti, Anna io chiamo un taxi
(Tutte si lamentano)
REBECCA:Se vuoi ti do le chiavi della macchina Elisa.
ELISA: E tu come torni?
REBECCA: Io torno con Carla, tanto chiss che ora facciamo.
( Anna scrive su una busta )
ANNA: Per Andrea!
ELISA: Dammi le chiavi che io vado.
TUTTE: Aspetta un attimo
CARLA: A proposito chi che comincia?
REBECCA: Allora non facciamo tutte insieme?
CARLA: E certo che non si fa tutte insieme, tartufona!
ANNA: Ma voi vi sentite pronte Ma siamo donne vere
TUTTE: S, s
ANNA: Ma Donne, Donne
TUTTE: S, S
( MUSICA BALLETTO)
FINE I ATTO
MUSICA
(dal fondo della sala appare Andrea: elegante, raffinato, in abito
scuro, dai modi seducenti)
ANDREA: Io sono Andrea
ANNA: Annapiacereee.lei Carla.
CARLA: Carla piaceree lei Rebecca.
REBECCA. Piacere Reby per gli amici.
ANDREA:( Indicando Elisa) E lei?
CARLA: Lei non c fuori.
ANNA: Lei come se non ci fosse
ANDREA:( Avvicinandosi ad Elisa) Non direi
REBECCA: S, qui ma sta andando via
ANNA: S, s
ANDREA:Peccato.
CARLA: (Ad Anna) Ma sei sicura che vuole 1000 euro?
ELISA: ( Si versa da bere nervosamente )
ANDREA: Potresti offrirmi qualcosa da bere?
TUTTE: S, s
CARLA: Anna Pensaci tu.
ANNA: Signor Andrea uno scotch, un amaro, un vino bianco.
ANDREA:Champagne!
CARLA: ( Ad Anna sotto voce ) Ce lhai lo Champagne?
ANNA: Lo compro solo a Natale
CARLA: A Natale.
ANDREA:Un succo di frutta andr benissimo, Grazie.
ELISA:
CARLA. (Imitandola) Anche a me piace lo champagne e i succhi di fruttaImbecille!
ANDREA: (A ELISA) Allora abbiamo qualcosa in comune.
ELISA: Elisa, Piacere.
ANDREA: Come mai devi andare via?
REBECCA:Il marito ha una terribile emicrania, dovuta a un forte
esaurimento Sta malissimo, grave
ELISA: Rebecca, ma che stai a dire? Falla finita.ma che vuoi?
ANNA: ( Porgendogli il bicchiere ) Ananas! Va bene?
CARLA: Rinfrescante.
ANDREA:S grazie.
ANNA: Ghiaccio?
ANDREA:( Spazientito) No, liscio grazie
CARLA: Certo che questi succhi di frutta preconfezionati fanno proprio schifoNon sono buoni sai?
Quando stavo a Tahiti, il succo dananas lo servivano
spremendo un ananas fresco e aggiungevano qualche foglia
di menta.
ANDREA:Tu sei stata a Tahiti Deve essere bello Mi piacerebbe andarci Con te magari
CARLA: ( Gongola) S, ma tutto sommato io preferisco i Carabi
ANDREA: Anche ai Carabi, ovunque con una donna cos.
CARLA: S, io ho allestito mostre di pittura in giro per il mondo.
REBECCA: S, Cannizzaro, Aci Castello e Ficarazzi..
ANNA: Battipaglia si cambia
CARLA: Scema ( Si gira verso Andrea) E una sciocca
ANDREA: Una bella casa.
ANNA: Lho progettata io.
ANDREA: Architetto?
REBECCA: Falegname!
ANNA: ArredatriceIn genere mi occupo di designer di internimobili, lampadeprogettare per gli altri cos noioso, la gente cos ignorante.
CARLA: (A Rebecca) Ma come parla?
REBECCA: Boh!
ANDREA:Che lavoro interessante E che genere di mobili?
CARLA: Armadi a quattro stagioni!
ANDREA:Sono comodi gli armadi a quattro stagioni ci entra un sacco
di roba
REBECCA CARLA: S, s, molto
ANDREA:Anna che bella donna ci diamo del tu?
ANNA: Grazievedi Andreaio ho sempre avuto un animo dartista, mi piace creare e ho rifiutato la logica capitalistico mercantile dello sfruttamento del denaro
CARLA: Ma come parla?
REBECCA: Boh!
ANNA: Preferisco starmene qui, di fronte al mio giardino!
ANDREA:Chiss quanto ti costa mantenerlo! E una roba enorme!
CARLA REBECCA: Oh!
ANNA: Io sono una taciturna
CARLA: Siii
ANNA: Un introversa!
CARLA REBECCA: Uhhhh,!
ANNA: Sto molto da sola.
CARLA: Magari
ANNA: Adoro la natura e passo ore a contemplare il verde.
RiflettoMedito
REBECCA: S, su come pagare i giardinieri !
(RIDONO)
ANNA: Rebeccaperdonala cos ignorante che fa errori di grammatica anche se sta zitta!
( Ridono tutti. Poi improvvisamente non ride pi)
CARLA: ( Ad Anna) Vergognati (si avvicina ad Andrea ).
Invece leidov che ha avuto i natali?
ANDREA:Ancora con questo Lei?
CARLA: Come vuoi! Di dove sei Andrea? Del Nord?... Hai una certa mole!....
( rivolta alle amiche) Che azzo volete?
ANDREA:Di Positano lo conoscete?
TUTTE: S, s, s
ELISA: E sul mare.
ANDREA:Adoro il mare sono nato su di una nave (VA VERSO ELISA)
ELISA: Anchio!
REBECCA: Nave. una zattera!
ELISA: Noi siamo nate tutte in Sicilia!
ANDREA:Adoro il clima di questa terra! La prima volta che sono venuto in Sicilia mi sono.innamorato!
ELISA: E di chi? Se non sono indiscreta?
ANDREA:Dei colori. della terra.della gente.
ELISA: Ah! Avevo capito che
ANDREA:Non ci si innamora solo delle persone( le alza il mento con la mano)
ELISA: S, s sono .daccordo.
( La spinge verso il divano e la fa sedere gli si siede accanto)
ANDREA:Si direbbe proprio che tu abbia un animo da poeta.
ELISA:Beh, proprio poeta no, mi occupo di pubblicit sono una creativa E poi innamorarsi bello!
ANDREA: Devi essere una a cui corrono tutti dietroMi sa che parli parli.ma sei (le accarezza il collo) come le tue amiche qua
ELISA: Ma che, io sono una persona seria
CARLA: Andrea, lasciala stare perch tanto una persona seria!
REBY: Seria, seria e ancora sta qua!
CARLA: E vattene no?
ANNA: Elisa, ma non dovevi andar via?
ELISA: Non me ne vado, ci ho ripensato, resto!
REBY: E allora metti i soldi!
ANDREA:Non li ha messi perch non si fidava! Voleva vedere
la merce prima di pagare
( a Reby ) Anche tu sei cos attaccata ai soldi?
REBY: No, no, dicevo cos per dire. Elisa se non li vuoi mettere ugualebasta che ci decidiamo!
ELISA: Ci decidiamo a fare cosa?
ANDREA: Tu che dici? (Sollevandole il viso)
ELISA: (imbarazzata) Li metto, non li metto: i soldi non li mettoGuarda, facciamola finita con tutta questa storia
CARLA: Ah, ma falla finita tu, Elisa, smettila. ( ride)
ANDREA:(Ad Anna) Metti un po di musica, cos ci rilassiamo un po
( Andrea si avvicina e la invita a ballare Elisa)
ELISA: No, grazie!
ANDREA:Come sei rigida.E la prima volta che vai con uno di noi? ( la stringe)
ELISA: No, fermochi ti dice che io ci voglia stare, scusa?
( Si divincola e si allontana)
Andrea balla con Anna.
ANNA:Posso dirti che sei un uomo bellissimo?
ANDREA:Grazie!
ANNA:Appena ti ho visto entrare non credevo ai miei occhi
ANDREA:Adesso esageri
ANNA:Posso chiederti come mai un ragazzo bello come te fa insommafa
ANDREA:Il gigol? E un lavoro come un altro
ANNA:In un certo senso.
ANDREA:Mi piace, stupita?
ANNA: No.
CARLA: Tocca a me. ( allontana Anna e balla con Andrea)
(Andrea si toglie la cravatta e la butta. Anna e Rebecca litigano per
accaparrarsela)
CARLA: Posso dirti che sei veramente bellissimo?
ANDREA:Grazie.
CARLA: Appena ti ho visto entrare non credevo ai miei occhi.
ANDREA:Grazie!
CARLA: Posso chiederti come mai un bel ragazzo come te fa, insomma..
ANDREA:Mi piace, stupita?
CARLA: No, insomma.sima molto tempo che lo fai?
ANDREA: Che importa.
REBY:Quando sei entrato.
ANDREA: Quando sono entrato non credevi ai tuoi occhi, faccio il gigol, perch mi piace, un lavoro come un altro, e lo faccio solo da stasera.Permetti un momento? ( va a sedersi sul divano)
ELISA: ( Spegne lo stereo , ha in mano una bottiglia vuota) Anna, c unaltra bottiglia?
ANNA: Ma che lhai finita?
ELISA: No, ce n ancora un po
ANDREA:Ma non ti far male?
ELISA: Ci sono abituata..
ANNA: ( le toglie il bicchiere dalle mani) Ma che abituata
CARLA: Se bevi solo succhi di frutta.
ELISA: Io non mi faccio comandare da nessuno capito? Mica sono come voiSai Andrea loro sono schiave dei loro maritiSchiave
REBECCA: Oddio s ubriacata!
ANDREA:Avete problemi con i mariti?
TUTTE:No!
ANDREA:Allora siete tutte felici?
TUTTE: Certo!
REBECCA: Andrea, ma quanto guadagni te?
ANDREA: Non sarai mica delle tasse?
CARLA: No, no Reby te lo chiede perch, se conviene mette uninserzione e fa lavorare il marito. ( Ridono )
ANDREA: (SU REBBECCA )Certo, dipende dai giorni, ma in media da 1500 a 3000 euro
REBECCA: Al mese!
ANDREA: Al giorno!
REBY: Ah, per tutto in nero e senza fattura, io quasi quasi convinco Ciccio.
ELISA: Sono i clienti che devi convincere, non Ciccio.
CARLA: E non hai nessuno che.
ANDREA:Un pappa?
CARLA: Ecco appunto.
ANDREA: No io non ne ho bisogno, ho scelto le inserzioni per evitare la strada
REBECCA:Che, poi per strada ci sono solo travestiti, non si capisce pi niente (Ride)
ELISA: Ma vi sentite?...ma avete idea dei discorsi che state facendo?
ANNA: Elisa, certo che sei forteTroviamo un ragazzo carino, simpaticonon possiamo fare qualche domanda e divertirci un po?
REBY: Ma quando ci capita unaltra occasione?
(Andrea si avvicina a Elisa seduta sul divano e la accarezza)
ELISA: No, fermo che fai?
ANDREA: Dai Elisa, rilassati.
ELISA: No, fermo ( comincia a massaggiarle il collo)
ANDREA: Come sei tesa.
ELISA: AhS. Che fai?...
( Tutte guardano incredule. Elisa inizia a rilassarsi)
ANDREA: Senti?
ELISA: Sento, sento
REBY:Ho un torcicollo non che si potrebbe.
ANDREA:Dopo vediamo
CARLA: Scusate, non vorrei mettere fretta
ANDREA:Quiparliamo, parliamo e magari voi avete da fare. Il tempo denaroVogliamo fare unaltra volta
TUTTE: No, no, siamo qui
ANDREA:Non mica per me, Magari se fate tardi, magari a casa stanno in pensiero.
ELISA: Carlo! ( si alza e va al telefono)
ANDREA: Ma chi questo Carlo?
REBY: Il marito.
ANDREA: Si vede che proprio innamorata.
ELISA: Non rispondeha staccato il telefono sempre occupato.
REBECCA: Arieccola
ELISA: No, io non litigo mai.
REBECCA:E arrivato Pinocchio!
ANDREA: Voi mi fate chiacchierare e poi si fa tardi.O passiamo ai fatti o qui si fa giorno
REBECCA: Ma perch hai un altro impegno dopo?
ANDREA:No, no stasera basta cosQuando ho saputo che eravate in treo quattro( Abbraccia Elisa) Cominci tu?
TUTTE: No, no ha detto che facciamo schifo ..Deve andare via poi.
ANDREA:Proprio lei!
ELISA: Io Andrea, non lho mai fatto con.
CARLA: Non che voglio mettere fretta ma se continuiamo a parlare si fa tardi e allora.
ANDREA:E allora con chi comincio?
ANNA: Vedi Andrea, in questo momento lunica ad avere le carte in regola sono io, quindi comincio io.
CARLA: Va bene che lidea stata tua ma la causa sono io.
REBECCA: Ragazze scusate come dice quel detto? Sfortunata al gioco.. fortunata in amore, e siccome sono sempre io quella che perde tocca a me vincere, quindi vado io.
(Rebecca e Andrea escono)
ELISA: Fate schifo ma non vi vergognate?
ANNA CARLA: No
ANNA: ( Gridando) Ma non te ne dovevi andare?
CARLA: Ci hai ripensato vero?
ANNA: E te credo, hai visto che bono ?
CARLA: Va beh, noi siamo amiche, se vuoi andare pure tu, basta che metti i soldi.
ANNA: No, no il mio posto non lo mollo !
ELISA: Guardatele, che schifo, la bava alla bocca siete due maniache, bella figura se vi vedessero Luca e Mario.
( G R I D O )
( Visibilmente scossa esce Rebecca)
ANNA: Gi Fatto?
CARLA: Rebecca
( Rebecca non risponde)
ANNA: Ma come stato?
CARLA: Rebecca
( Rebecca si siede e si versa da bere)
CARLA: Stai male?
ANNA: Ce lo dici! Rebecca!
CARLA: Va beh, io vado !
REBECCA: No!!! (fa cenno di no con le mani)
CARLA: Di sopra, perch che c?
REBECCA: (Si lamenta come in delirio e gesticola confusamente))
CARLA: Non si pu? Perch non si pu?
( Rebecca scuote la testa )
CARLA: Insomma ci dici che successo?
REBECCA: (con un filo di voce) Cos Andrea
ANNA:Ecco! A questoralezione di grammatica (A CARLA)
Professoressa a te!
CARLA: Andrea: nome proprio di persona di genere maschile
REBECCA: (fa cenno di no con le mani)
ANNA: Ma come no? Ti assicuro che Andrea nome proprio di
persona ..
REBECCA: Femminile
ANNA: Ma figurati, io non ho mai incontrato una donna di nome
Andrea.
REBECCA: Io, si
CARLA: Ma ce ne saranno una su un milione
REBECCA: Ed di l
ANNA E CARLA: Giovane maschione in calore
(Si lasciano cadere distrutte sul divano)
MUSICA
( Sfuma la musica e appare Andrea)
ANDREA: Non sono Andrea ma ci siete andate vicineAndrea il mio fidanzato. E lui che mette gli annunci sui giornalida molto tempo ormaima io lho scoperto solo staseraho trovato una busta piena di soldi e ho capitoevidentemente era la sua giornata libera, per cui, quando avete telefonato cero ioio siho sentito il messaggio nella segreteria telefonica
ANNA: Ma perch sei venuta vestita da uomo, pensavi che non ce ne saremmo accorte?
REBECCA: Io me ne sono accorta subito!
ANDREA: Io non dovevo essere in casa, avevo un impegno mama
sono tornata indietro volevo riprovare labito da sposa
ELISA: Labito da sposa?
REBECCA: Chi si sposa?
ANDREA. Io. Domani.. a mezzogiorno.
ELISA. Domani?
CARLA: Ma perch sei venuta?
ANDREA: Io non so perch lho fattoo forse lo sopensavo di
riuscire a provare cosa sente uno gigol quando fa merce di
s stessosperavo di comprendere se io fossi stata in grado
di accettare di dividere il resto della mia vita con un uomo
che giura eterno amore e contemporaneamente si vende.
ELISA: Ma se non sei convinta chi ti obbliga a sposarlo?
ANDREA: Ma come, Elisa, proprio tu me lo chiedi? Lui eralui , il mio principe, luomo che mi ha rapito il cuorecon lui era come vivere in un romanzo, uno di quei bei romanzi rosa che fanno sognare noi donnema al giorno doggi sognare una colpae questa la mia punizionescusatemi.ho rovinato la serata anche a voi..
REBECCA: Tanto pi rovinata di comera, almeno ci siamo illuse!
Ah!ecco che ricomincia il languorino (ad Anna)
ANNA: Ambrogio uscitoChe ne dite ragazze ce famo du spaghi?
TUTTE: S, s
ANDREA: Beh io vado
ANNA: No Andrea rimani anche tu?
ANDREA:Ok! Bambola, mi hai convinto!Ma gli spaghetti
rigorosamente alla puttanesca?
REBECCA: Nonoin bianco!
MUSICA
FINE 2 ATTO
TITOLO: Donne sullorlo di una crisi di nervi
AUTORE: Billa Aurelia Patrizia
ATTORI: 5 Donne
Depositato alla SIAE con repertorio n. 0600950 del 24/02/2006
- Questo copione è stato visto: