DOPO CHE HO SENTITO PIRANDELLO
Pettegolezzi sbalorditivi
Di MARCEL ASTRUC
PERSONAGGI
ETIENNE
LEONE
Tratto dalla rivista “Il Dramma” n. 2 del gennaio 1926
NELLA PELOUSE DI UN IPPODROMO
Etienne - Fa in fretta. Finiremo di non trovare più posto allo steccato. Sembra che si accettino ancora scommesse per la seconda corsa... Ma la campana non tarderà a suonare.
Leone - È curioso! Hai detto: « La campana non tarderà a suonare? ». II tuo spirito percepisce che il tempo e lo spazio non possono essere la medesima cosa. È come quando si dice: « Io so cosa mi attende fra tanto tempo! ». L'avvenire attende, dunque esiste. Sono problemi questi che allettano molto.
Etienne - Non capisco una parola di quanto dici. Sbrigati soltanto. Chi monta Bucintoro? Dovrebbe essere Jennings.
Leone - Parlami il meno possibile, mi obbligheresti altrimenti a... Vedi, sono ancora sotto l'impressione di una commedia, che ho visto ieri sera, una commedia di Pirandello, un lavoro prodigioso e fantastico, che rimette tutto in questione: chi siamo?... La realtà è diversa dal sogno?... Ah! il mistero degli esseri!...
Etienne - Guarda piuttosto Brededdin Guarda: rimonta il gruppo... No?... Ma lo vedi?...Lo vedi?...
Leone - Credo di vederlo!
Etienne - Tu credi solamente? Non ne sei sicuro?
Leone - (superiore) Vecchio mio, non si è mai sicuri di nulla. Si crede di vedere correre dei cavalli, il secondo sorpassare il primo, ma nulla di tutto ciò può essere reale: il mondo esteriore non esiste e non è probabilmente che una creazione costante della nostra fantasia e dei nostri sensi.
Etienne - Cosa vai dicendo? I cavalli non hanno corso?
Leone - No, vecchio mio, non hanno corso. Ti è sembrato, è sembrato anche a me, perché i nostri sensi sono deboli e vengono ingannati dall’apparenza. Dovresti vedere i lavori, che Pirandello ha scritto su questo soggetto, i vasti orizzonti che essi aprono al pensiero... Altra cosa: per esempio, tu che mi parli... io ti vedo, io credo di intenderti!...
Etienne - Si... ebbene?
Leone - Ebbene è un'illusione... Tu non esisti, forse come non esiste il resto. Io, io stesso che parlo, forse non esisto.
Etienne (con un gesto significativo della mano alla fronte) Ah, dunque!... Stai attento, sai?
Leone - (calmo ) Io ti capisco. Ciò non poteva mancare...
Etienne - Ma che cosa capisci?
Leone - (battendosi la fronte con l'indice) Me ne vado... Ma sì... Ma sì... Io non penso come pensi tu; non divido esattamente il tuo modo di vedere; cerco di riflettere, mi permetto di approfondire ciò che tu e gli atri guardate, senza rilevare... Sono un essere anormale, singolare. Ma no... ma no... Non cercare di scusarti... Lo so... È così logico….sono maturo per il matrimonio.
Etienne - Non gridare così forte: ti potrebbero intendere!
Leone - (gridando) Cosa vuoi che me ne importi, dal momento che cerco di scoprire il mistero, che circonda gli esseri? Va, va a vedere la commedia, che si rappresenta al teatro d'Arte. Sentirai ciò che, nell'Enrico IV, Pirandello dice della pazzia e dei pazzi: che forse essi sono quelli che vedono meglio e più chiaro!
Etienne - Enrico IV?
Leone - Naturalmente. Non temere di perderci. Va a vederlo, anche se ti senti superiore a Pirandello, che è rappresentato in tutta Europa. Ma che cosa è Pirandello di fronte a te?... Tu possiedi la scienza infusa, non ti puoi sbagliare. Ciò che tu non comprendi, è degli idioti!...
Etienne - Smettila! E non credere che abbia tempo da perdere per ascoltarli!... Scusami se ti lascio... Naturalmente non giochi per la terza corsa!
Leone - E perché non dovrei giocare?
Etienne - Supponevo che non ti interessassi di simili bagatelle. Una spirito superiore come il tuo può fare a meno di interessarsi delle corse.
Leone - Perché non dovrei interessarmene?
Etienne - Credevo... nota che ciò, però, non te lo impedisco!
Leone - Va bene! Sono venuto qui specificatamente per giocare, nella terza corsa, su Godolphin, che un amico personale del suo allenatore mi ha indicato: il signor Rhulmayer che frequenta il mio restaurant... ed io adesso non dovrei giocare? Sei un po' pazzo, tu!
Etienne - Ma non mi dicevi, poco fa, che i pazzi...
Le@ne - Non esistono... L'informazione di un allenatore è un'informazione. Cinquanta franchi vincenti su Godolphin... Gioco alle corse, non cesso di dirtelo, ma gioco a colpo sicuro... E sempre dietro informazioni di prim’ ordine! Con vera certezza! Non le informazioni o i pronostici dei giornali! Fatti anche tu delle relazioni, frequenta il gran mondo e ascolta ciò che si dice... Entra in relazione con persone altolocate, come io sono ' entrato con il signor Rhulmayer, che è intimo dell'allenatore di Godolphin... Segui il mio esempio.
(Un quarto d'ora più tardi).
Molte voci - Godolphinl... Godolphinì...
Leone - Dammi il binoccolo... Godolphinì… Guarda, guarda!
Etienne - Chi?
Leone - Non vedi? Cosa dici? Non può essere che illusione? Lasciami stare! Non seccarmi con le tue storie! Ah!... È Verdurin, che si stacca?
Etienne - Qualche cosa del genere!
Leone - Taci! Ecco Godolphin che si arresta, ora... Il jokey lo frusta... Ha perso la corsa... ed io... cinquanta franchi!
Etienne - Per una certezza!
Leone - ( abbacchiato) Le certezze non esistono.
FINE