Aggiornato il 26/10/00
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DOVE VAI TUTTA NUDA ?
Di G.Feydeau
(traduzione e adattamento di Gian Luigi Pavani)
Personaggi e interpreti
Clara (la moglie) Sara Papazzoni
On.Panciroli (il marito) Umberto Pampolini
Maroni (il sindaco) Carlo Orlandelli
Vittorio (il cameriere) Giordano Cocchi
Romano Sassoli (il giornalista) Marco Chiti
Riepilogo degli oggetti da portare :
Fogli da disegno per il progetto del sindaco
Borsa
Blocco per il giornalista e matita
2 fogli di carta per Panciroli che deve prendere appunti
Scialli
Ventaglio Smalto, Lima da unghie, spazzola capelli per Clara
Foulard per coprire gli oggetti
Tazze di metallo , vassoio, cucchiaino e biscotto
Tenda e bastone
Cappellino
Tovaglietta da the
Campanello
Cartelline colorate
Giornale dellepoca
Sgabello
Tavolino
Pinze
Cassetta Musica
Si apre il sipario : due fantasmini di spalle reggono il bastone della tenda, al suono dei piatti lasciano insieme il bastone, escono di lato con percorsi incrociati.
Entra Vittorio, guarda cosa successo, si rende conto che la tenda caduta e torna fuori. Rientra con lo sgabello, al rumore del gradino inizia la commedia
Panciroli : (fuori scena) : Come? (entra e si sistema le scarpe) : Cosa stai dicendo? (Si sente la voce di Clara ma non si capisce cosa dica)(fuori scena ) Ma non lo so!
(rientra e prende il papillon dal tavolo ) Appena sar possibile partiremo per il mare, non appena il Parlamento chiuder i lavori.
Clara : Aspetta un attimo, figlio mio, che mi metto la sottoveste
Panciroli : (fuori scena ) Clara, Clara, ma stai proprio perdendo la testa !
Clara : Perch ?
Panciroli : (entra e si infila la giacca che sulla sedia) Ma come perch, ma non vedi che c tuo figlio ?
Clara : Ma certo che lho visto, dammi il tempo di mettermi la sottoveste e arrivo
Vittorio : Che nel frattempo salito sullo sgabello e tenta di montare la tenda, cade rimane sotto la tenda e comincia a muoversi verso SX alla parola matta
Panciroli : (in scena 🙂 Ma cosa fai ? (fuori scena ) Ma sei matta ? Ti vedono tutti, vestiti !
Clara : Ah adesso mi annoi, guarda un po se bisogna fare tutte queste scene
Panciroli : (fuori scena irritato) Ah io farei delle scene ? E incredibile ! Non ha il minimo senso del pudore !(entrando) E ' meglio che me ne vada piuttosto che vedere queste cose (entra tenendosi le mani sugli occhi e inciampando su Vittorio che e' gia' per terra sotto la tenda, cade per terra poi sempre in ginocchio alza la tenda per vedere chi c sotto) e voi cosa fate qui ?
Vittorio : (sbucando dalla tenda) Sto...sto ... riparando la tenda
Panciroli :(alzandosi)E non potreste andarvene, quando sentite che io litigo. Sto parlando con la signora.
Vittorio : (alzandosi) Ma io volevo finire , signore
Panciroli : S per meglio origliare alla porta
Vittorio : Ma quale porta, se sono alla finestra (indicandola) !
Panciroli : (seccato) Basta cos . Andatevene !
Vittorio : (abbandona il suo lavoro e va verso luscita) Come volete voi signore
Panciroli : E portatevi dietro quel maledetto sgabello !
Vittorio : Si signore
L'uscita di Vittorio e' disastrosa : ha il bastone e la tenda in mano non sa come afferrare lo sgabello cerca di trascinarlo con una gamba poi ci si siede sopra e con piccoli balzi tenta l'uscita tutto questo fa innervosire Panciroli che afferra lo sgabello e lo sbatte fuori.
Vittorio impassibile ci riprova ha il bastone della tenda in mano lo regge in posizione orrizzontale non riesce ad inforcare la porta.
Panciroli : Insomma mettetelo diritto!
Vittorio sempre piu imbranato non riesce comunque ad andarsene Panciroli lo aiuta e con violenza lo fa uscire .
Panciroli : (si siede esausto, spostandola sedia davanti al tavolo) Ce lho sempre in mezzo ai piedi quello l !
Clara : ( Entra come un colpo di vento con la sottoveste ed un cappellino sulla testa si siede sul tavolo alla sinistra di Panciroli ) Ah eccoti qui ! Adesso mi dirai che cosa ti ha preso per urlare cos
Panciroli : Ma senti che domande! (si volta verso la sua DX e poi a SX scatta in piedi quando vede la moglie seduta sul tavolo)Ah no . ah no, ma non possibile ! (facendo un giro intorno alla tavola, iniziando dalla sua sinistra) non andrai in giro per lappartamento in sottoveste e con il cappello in testa !
Clara : (alzandosi - calma) Beh! cosa c mi sono dimenticata il cappello in testa. Adesso me lo levo (togliendosi con calma il cappello che appoggia sul tavolo poi sempre con calma va a sedersi sulla poltrona ) ma tu mi devi spiegare perch sei cos agitato
Panciroli : (ironico) Il Cappello, il cappello, (arrabbiato strapazza il cappello fino a morderlo) me n frego del cappello. Non ce lho con il cappello !
Clara : (conciliante - preparandosi a farsi le mani )Si pu sapere che cosa ho fatto ancora ? (prende le pinzette)
Panciroli : Oh niente, niente, tu non fai mai niente ! (avvicinandosi a lei e chinandosi, lascia il cappello sulla poltrona )
Clara : non capisco perch ti arrabbi (e con gran naturalezza gli strappi un sopracciglio )
Panciroli : (si allontana toccandosi le sopracciglia) Ah non capisci ? Allora grave poich non hai nemmeno la coscienza dei tuoi atti
Clara : Quando avrai la compiacenza di spiegarmi, forse capir
Panciroli : Allora tu trovi che sia del tutto normale di spogliarti davanti a tuo figlio
Clara : (stupita ) E per questo che fai tutto questo chiasso ?
Panciroli : S per questo !
Clara : (soddisfatta) Solo per questo ? (pausa pensi ) Pensavo di aver commesso un delitto !
Panciroli : (si avvicina) Perch tu tutto questo lo trovi naturale ?
Clara : Ma certo ! Ma che importanza pu avere, Augusto solo un bambino. (alzandosi e mostrandosi) Non crederai veramente che stia a guardare una donna? (si sposta a SX ) E poi sua madre non conta !
Panciroli : (disorientato prende la sedia la gira verso DX, si siede con le braccia incrociate) Non mi interessa se conta o non conta, queste cose non - si - fanno !
Clara : (eseguendo lo stesso movimento con l'altra sedia e sedendosi di spalle al marito ) Ma se un bambino di otto anni
Panciroli : No, prego nove !
Clara : Otto
Panciroli : Nove
Clara : Otto
Panciroli : Nove
Clara : Otto
Panciroli : Nove ti dico, nove da tre giorni
Clara : (facendo i conti ) E allora cosa contano tre giorni ..... come se ne avesse otto
Panciroli : Ma bene, ma bene, niente conta per te
Clara : (alzandosi e mettendosi in piedi davanti a lui - vicino) Ma se non sa nemmeno come fatta una donna
Panciroli : (in piedi) In ogni modo non sei tu che devi insegnarglielo. (in contemporanea - prendendo la sedia e girando attorno al tavolo per rimetterla a posto )Ma insomma cos questa mania di girare sempre nuda per casa
Clara : (prendendo la sedia e girando attorno al tavolo per rimetterla a posto )Anche questo mi tocca sentire! Ma dove tutta nuda ? Ho la sottoveste
Panciroli : (di fronte appoggiando le mani sulla spalliera della sedia ) E ancora pi indecente! Ti si vede attraverso come una carta velina
Clara : (di fronte appoggiando le mani sulla spalliera della sedia) Ah! ecco il motivo ! dillo, dillo, tu vorresti che io andassi in giro con delle sottovesti di tela grezza
Panciroli : Ma cosa dici ? Ho forse detto che devi portare delle sottovesti di tela grezza?
Clara : Sono desolata mio caro, tutte le donne di una certa condizione portano sottovesti di seta (viene avanti come facesse una sfilata) ed io non metter dei mutandoni di lana !
Panciroli : Ecco, dei mutandoni di lana adesso !
Clara : (meravigliata va a SX )S proprio cos, cosa direbbe la gente (rivolgendosi al pubblico) se mi vedesse con una sottoveste di tela e i mutandoni di lana
Panciroli : (a DX al pubblico) La gente, ma quale gente. Tu forse mostri la tua sottoveste alla gente ?
Clara : Anche questo mi tocca sentire : io che mostro la sottoveste alla gente! Tu mi stai accusando si andare in giro a mostrare le mie sottovesti alla gente! (Volgendo le spalle al pubblico, va verso la sedia di SX) A quale punto siamo arrivati!
Panciroli : (incalzando - la raggiunge facendo un giro attorno al tavolo) Non possibile, tu stai ritorcendo le mie parole per passare alloffensiva ! (sforzandosi di essere calmo e didascalico) Non - ti - ho - mai detto - di metterti - delle - sottovesti di tela! Non - ti - ho - mai detto - di portare - i - mutandoni di lana! Ti ho semplicemente chiesto ( URLANDO: ) di non spogliarti davanti a tuo figlio !
Clara : (con calma gli sistemi la camicia ) Sei proprio un bel tipo ! (facendolo sedere) Non c bisogno di perdere la calma per niente.
Panciroli : E cos io perderei la calma per niente?
Clara : (da dietro le spalle ) Esatto ! E questa una ulteriore prova di come spesso te la prendi con me ingiustamente . Cerca di essere pi garbato . (toccandogli la testa i capelli - facendo il gesto del paraocchi) Come facevo a sapere che tu sei di vedute cos ristrette e soprattutto (gira attorno al tavolo ponendosi di fronte) come facevo a sapere che avevate deciso di venire tutti e due nella mia camera proprio mentre io mi stavo spogliando ?
Panciroli : (alzandosi di scatto - arrabbiato - il tavolo di nuovo in mezzo le mani appoggiate sopra ) Non cos ! Quando tu sei arrivata nella tua camera avevi una camicetta da giorno e la gonna
Clara : (dall'altra parte del tavolo le mani appoggiate sopra )E evidente, stavo venendo a prendere la mia sottoveste
Panciroli : Hai sempre la giustificazione pronta, non vero ? Ma allora, perch devi spogliarti e metterti la sottoveste alle quattro del pomeriggio ?
Clara : Ma lo sai che sei proprio un bel tipo ! (spostandosi avanti verso DX della scena ) Si vede che non ceri tu a morire di caldo al matrimonio della figlia della signora Dolcetti.
(ironica) E lo sai perch ci sono andata ? Lo sai ? Lho fatto per te non certo per me! Perch ti sei voluto risparmiare una fatica ecco ! Come sempre !
(seccamente) Caro mio non sono io la collega di suo padre in Parlamento! Non sono mica una deputata io Sei tu il deputato e questo il modo di ringraziarmi !
Panciroli : Il problema non se devo ringraziarti o no
Clara : (vittima, sedendosi sulla poltroncina, prende il ventaglio e si sventola) Oh lo so bene, tutto ti dovuto e mai un ringraziamento da parte tua ! A te non interessa che io sia rientrata sudata e che avessi bisogno di mettermi comoda e stare un po al fresco, anche questo non mi permesso ora !
Panciroli : Va bene lammetto, (si siede e prende il giornale) avevi bisogno di rinfrescarti.
Clara : Meno male che lo ammetti ! (continua a sventolarsi) Perch tu stavi qui al fresco, mentre io fuori morivo di caldo, ci saranno stati almeno 35 gradi di latitudine !
Panciroli : Di latitudine ?
Clara : S e forse anche 36
Panciroli : Di latitudine ! Ma cosa vuol dire di latitudine ?
Clara : (come se parlasse ad un bambino)Non sai cos la latitudine ? Non sai cos la latitudine ? E b alla tua et dovresti vergognarti ! La latitudine quella che misura i gradi della temperatura
Panciroli : (seduto - ironico)Ti chiedo scusa, lavevo dimenticato !
Clara : Mi meraviglio ! Ma cosa ti hanno insegnato alluniversit ? Quando penso che con 36 gradi di latitudine tu ci obblighi a stare qui a Bologna, solo perch sei un deputato e non puoi lasciare la Camera prima della Chiusura. (pausa in silenzio lo guarda ) Come se la Camera non potesse fare a meno di te !
Panciroli : (cercando di mantenere la calma e alzandosi ) Non lo so se la Camera pu fare a meno di me, quello che so per che(con senso del dovere) quando uno ha una carica deve adempiere il suo dovere ! Pensa se tutti i deputati con un pretesto o laltro lasciassero la Camera, non ci rimarrebbe nessuno e la Camera verrebbe chiusa !
Clara : E allora ? (con tono di scoperta) Non mi sembra una brutta idea, daltra parte lo sanno tutti che quando la Camera chiude i lavori il Paese pi tranquillo (mimando con le mani il discorso)
Panciroli : Mia cara, non siamo stati eletti perch il Paese sia tranquillo! Ma di cosa stiamo parlando? Io ti domando perch te ne vai in giro nuda e tu mi rispondi facendo il processo alla democrazia parlamentare : (allontanandosi) tutto questo non ha senso.
Clara : (alzandosi SOLO ALLORA e avvicinandosi a lui ) Non vero, ha senso perch se la Camera fosse chiusa noi non staremmo qui a Bologna con 36 gradi di latitudine !
Panciroli : (voltandole le spalle) E incredibile !
Clara : (rigirandolo e guardandolo negli occhi ) Certo incredibile! Perch quando ci sono 36 gradi di latitudine io sudo e se io sudo ho bisogno di cambiarmi la camicia e (girandogli le spalle) solo perch io mi cambio tu mi sgridi!
Panciroli : (rigirandola e fissandola negli occhi ) Io non ti ho sgridato perch tu ti sei cambiata la camicia, ti ho sgridato perch te la sei tolta davanti a tuo figlio e stai girando per casa con la sottoveste trasparente !
Clara : (va verso il pubblico come se si guardasse allo specchio ) E colpa mia se la sottoveste trasparente ?
Panciroli : No non colpa tua se la sottoveste trasparente, la tua colpa di uscire dalla tua camera con quella sottoveste trasparente !
Clara : Adesso passi tutti i limiti, (mimando tutta la scena e spostando la sedia come se fosse una porta) non ho pi il diritto di entrare ed uscire dalla mia camera ?
Panciroli : Non ho detto questo ! Non mi fare dire cose che non ho detto !
Clara : (camminando furiosamente e indicando le varie stanze Panciroli la segue con lo sguardo , un Santo!) E dove devo andare a spogliami se non posso andare in camera mia ? In cucina ? (va a DX) Nello Studio ? (va al Centro) Vuoi forse che io mi spogli davanti al cameriere ? (va a SX) Sono sicura che se io lo facessi cominceresti a gridare !
Panciroli : Questa discussione in malafede !
Clara : Non sono in malafede ! Io stavo in camera e mi spogliavo. Sei tu che non avresti dovuto entrare. Vi ho forse chiamato ? Ti ho detto di entrare? E poi se il mio abbigliamento ti dava fastidio avresti potuto uscire subito
Panciroli : (abbandonandosi sulla sedia di SX) Ma senti che logica !
Clara : (andando a tavola verso la sedia di DX di fronte a lui) Certo, farmi tutte queste scenate perch sono entrata a cambiarmi in camera . Ma come facevo a cambiarmi da unaltra parte (sedendosi) se la mia sottoveste era nella mia camera ?
Panciroli : Se proprio dovevi cambiarti, bastava che tu mi chiamassi e io te lavrei portata nello spogliatoio
Clara : (scandalizzandosi) Mi sembra la stessa cosa , mi avresti vista nello spogliatoio tutta nuda
Panciroli : Ma cosa centra ? Io sono tu marito
Clara : E allora, .........lui mio figlio
Panciroli : Ma che ragionamenti fai ? Ma ti sembra che sia la stessa cosa ?
Clara : S! (pausa di riflessione) Pi o meno
Panciroli : Non possibile ! (lo dice alzandosi di scatto e andando verso il pubblico)
Clara : ( si alza si porta alla dx di Panciroli. Panciroli non la guarda) Ma insomma ragiona un po, tu per me sei uno sconosciuto. Sei mio marito, vero, ma una convenzione legale, (pausa come se parlasse a se stessa) non so nemmeno perch ti ho sposato
Panciroli : (voltandosi alla sua sinistra) Oh grazie !
Clara : (gli gira intorno e si mette alla sua Sinistra, mentre Panciroli continua a non guardarla)E cos, cos, io ti conoscevo appena, poi solo perch (gli prende la mano e si mette in posizione da matrimonio) ho detto SI davanti ad un signore con una fascia tricolore , (lascia le mani e arretra verso DX) tu hai il diritto di vedermi tutta nuda ? Io trovo che questo sia indecente
Panciroli : (arretra verso SX) Ah, davvero ?
Clara : (si avvicina parlando velocemente) S , invece mio figlio carne della mia carne, e allora che cosa c di male se la mia carne vede la mia carne , non ci trovo niente di sconveniente e tu sei pieno di pregiudizi !
Panciroli : ( va dietro il tavolo e ci si appoggia come fosse un pulpito)I pregiudizi ! Ma i pregiudizi sono tutto in questo mondo
Clara : (seguendolo si avvicina) Forse per gli spiriti meschini, ma grazie al cielo (sale sulla sedia poi gli mette le braccia attorno al collo)io ne sono al disopra !
Panciroli : (con tono pi morbido) Ecco anche questo mi tocca sentire, tu sei al di sopra dei pregiudizi, (laiuta a scendere) tu sistemi tutto cos.
Clara : (cambia tono e diventa remissiva, torna verso il proscenio, fermandosi davanti a DX) Ma no, me ne rendo conto, ma insomma fin da quando nato mi avr visto 25.000 volte e tu non hai mai detto niente
Panciroli : (dietro al tavolo con tono didascalico) Perch - c - un - giorno - in - cui - bisogna -che questo - finisca
Clara : (si siede sulla poltrona con laria della finta ingenua, si ferma una attimo a pensare) S ? e quando ?
Panciroli : Quando cosa ?
Clara : Quando finisce, in quale giorno , a quale ora ?
Panciroli : Come in quale giorno e quale ora
Clara : Mi sa che non capisci. Hai detto che ci deve essere un giorno, unora in cui questo finisce e allora perch non ieri, perch non domani? Allora ti ripeto la domanda: in quale giorno? in quale ora ?
Panciroli : Quale giorno, quale ora ( si alza e si porta in centro davanti) ma ti sembra una domanda da fare questa ? Come vuoi che sappia la data precisa
Clara : Non sei in grado di dirlo vero ? Non sei in grado di precisarlo ? E strabiliante ! (si alza egli si affianca, voltata verso il pubblico) Tu allora vorresti che io, una donna, per definizione meno intelligente di un uomo, (nuovamente verso Panciroli) come tu dici spesso, tu vuoi che io sia in grado di dire (mettendolo in posizione di un orologio) lora (braccio destro orizzontale) e il giorno (braccio destro in alto) esatti! (braccio sinistro orizzontale)
Panciroli : (rimanendo nella stessa posizione)Mio dio che sciocchezze
Clara : No mio caro, tu mi attacchi (si spinge contro il dito teso) e io mi difendo!
Panciroli : (si accorge della posizione e riunisce le mani) Insomma che cosa mi vuoi dimostrare ? Che una madre si pu mostrare in sottoveste a suo figlio ?
Clara : (tornando ad un tono remissivo) Va bene smettiamo questa discussione. (va verso il tavolo)Se la cosa ti da tanto fastidio , me lo puoi dire senza gridare ed io star pi attenta la prossima volta (nel dire questo si siede sul tavolo e rovescia il campanello)
Panciroli : (rimettendo a posto il campanello) S tu starai attenta ! Ma se te lho detto mille volte, ma pi forte di te, tu non puoi fare meno di girare sempre per casa in sottoveste
Clara : Adesso esageri , mille volte ! (prende la spazzola per i capelli dalla poltroncina e si siede sulla sedia vicino al tavolo di tre quarti, cominciando a spazzolarsi)
Panciroli : Non esagero te lo ripeto tutti i giorni
Clara : (continuando a spazzolarsi) Ma ti sbagli ! Se tu mi vedi qualche volta vestita cos la mattina e perch non ho ancora fatto la toilette, ma dopo ti posso assicurare che sono sempre vestita
Panciroli : (avvicinandosi a lei) Certo, quando non sei in sottoveste , sei vestita, non c dubbio, il problema per che tu non sei mai vestita !
Clara : Ma cosa vuoi da me (fa il giro attorno al tavolo e vi appoggia bruscamente la spazzola da capelli) che non faccia pi la toilette mattutina ?
Panciroli : Ma no , ma no ! Fai la toilette mattutina, (prende la spazzola e gliela torna a dare) ma resta in camera tua per farla (si sposta verso la sua camera) e chiudi la porta ! (mima il gesto) Ogni volta lasci la porta aperta e al cameriere (indica a DX) non ci pensi ?
Clara : E perch ? tanto non entra (va a DX spazzolandosi)
Panciroli : (gira attorno al tavolo e la indica) Non ha certo bisogno di entrare per guardare !
Clara : Oh se tu credi che un cameriere non abbia altro da fare che stare a guardarmi mentre faccio toilette ! (prende il cappellino ed esce)
Panciroli : E perch no ? Non sono forse uomini come gli altri ? E stupefacente tu lasci la porta aperta quando ti spogli e poi, per metterti il cappellino, la chiudi
Clara : (da fuori) Ma evidente ! Non mi piace avere gente attorno a me quando metto il cappellino, se sono disturbata non riesco a metterlo come si deve
Panciroli : (parlando al pubblico) E incredibile, non vuoi essere disturbata per il cappellino ma non
timporta niente di farti vedere quando ti lavi ! Ma c di pi, mia cara, quando ti spogli tu lasci la luce accesa (indica dietro) e le persiane aperte. (indica davanti)
Clara : (mostrando solo il braccio e facendo un gesto di diniego) Questo non vero , quando ?
Panciroli : Quando ? ieri !
Clara : (mette fuori la testa col cappellino) Ah s, (entrando) ieri s
Panciroli : Poich tu non vedi fuori timmagini che gli altri non vedano dentro. Ti comporti come uno struzzo
Clara : Ma chi vuoi mai che guardi dentro ! (va verso il proscenio e come se guardasse fuori della finestra)
Panciroli : (la sposta e si mette davanti)Chi ? Parentelli ad esempio, Parentelli che abita proprio qui di fronte (indica con il dito) e che se ne sta tutto il tempo alla finestra !
Clara : (torna a guardare alla finestra rimettendosi davanti) Figurati, Parentelli, chiss quante donne nude ha visto !
Panciroli : (si gira di spalle e la sposta prendendola per le spalle)E possibile, certamente possibile che abbia visto altre donne nude, ma io non voglio che veda te. (torna a girarsi verso il pubblico di )
Sarebbe proprio il colmo !
Clara : (mettendosi di fronte a lui) E perch ?
Panciroli : Perch? Ma allora proprio non ci pensi! Tu non conosci Parentelli, una delle persone pi taglienti e maligne del paese. Basta una sua battuta su di me e mi affonda.
Clara : Non hai niente da temere del tuo stesso partito (prendendolo sottobraccio -il destro- gli si affianca)
Panciroli : Ma proprio per questo ! I nemici si annidano sempre nel proprio partito. Se Parentelli fosse dellopposizione me ne infischierei e probabilmente anche lui ma siamo dalla stessa parte e quindi (fa una giravolta andando di fronte a lei Clara non si muove) siamo rivali!
(assumendo un tono dimportanza gonfiando il petto e parlando al pubblico. Clara si allontana e va verso la poltrona) Si dice che Parentelli pu diventare ministro e le stesse cose si dicono di me !
Clara : (cercando nel frattempo in ginocchio sulla poltroncina qualcosa) Tu ministro ? (ridendo)
Panciroli : E perch ti stupisci ? Sai benissimo che ho tenuto un discorso molto apprezzato alla Camera sulla questione agricola e di conseguenza si parlato di offrirmi il Ministero della Marina. Ministro della Marina , capisci, timmagini io Ministro della Marina ?
Clara : (si volta) Ma non farmi ridere, Ministro della Marina tu ?!....., ma se non sai nemmeno nuotare !
Panciroli : E allora? cosa vuol dire? bisogna forse saper nuotare per gestire gli affari di Stato?
Clara : (limandosi le unghie) Poveri affari !
Panciroli: non so nemmeno perch sto qui a discuterne con te, daltronde si sa bene nemo profeta in patria (rivolto al pubblico) Fortunatamente chi deve decidere questa questione sa bene come giudicare ! (rivolgendosi a Clara corre a mettersi in ginocchio) Perci ti prego, ti supplico, non compromettere la mia carriera con delle azioni che potrebbero avere un effetto irreparabile!
Clara: (dolcemente, arruffandogli i capelli) Suvvia non c niente dirreparabile (alzandosi e aiutando poi il marito ad alzarsi - ha il foulard in mano)
Panciroli: (di fronte al pubblico) Immagina che tu un giorno sia la moglie di un ministro! E allora quando sarai la moglie di un ministro, cosa farai, girerai per i corridoi del Ministero, in sottoveste?
Clara: Ma certamente no, che domande!
Panciroli: Meno male! Perch non si sa mai, questo il bello della democrazia, (ispirato e solenne) quando uno diventa ministro (entrambi un passo avanti) non pu forse aspirare a diventare anche (entrambi un passo avanti) Presidente della Repubblica. (mimando con la mano destra una bandiera che si alza, Clara marciando come un soldato solenne accennano alle prime note dellinno di Mameli) (Piccola pausa poi si riprendono) Ammettiamo per un momento che lo diventi, dovremo ricevere dei re delle regine! E come li riceveremo in sottoveste? (rompendo le righe)
Clara: Ma no, certo che no!
Panciroli: Quindi non ti mostrerai a loro come adesso!
Clara: Ma no certamente no, (indossando il foulard) mi metterei una vestaglia!
Panciroli: (allontanandosi sconsolato per sedersi nella sedia al tavolo) E incredibile, una vestaglia, riceviamo un re ed una regina in vestaglia!
Clara: (seguendolo va dietro le sue spalle sedendosi sulle sue ginocchia) Va bene, va bene, non arrabbiarti, mi vestir come tu vorrai (indossando il foulard come fosse una stola)
Panciroli: (con tono da commiserazione) Mia povera piccola, evidente che tu non sai niente del comportamento in societ
Clara: Io?
Panciroli: Non lho con te, perch capisco che non c malizia da parte tua, ma solo dellingenuit. Ma questo non esclude che comunque si arrivi allo stesso punto.
Clara: (alzandosi, un po risentita e portandosi avanti a DX) Citami un solo caso in cui io non abbia avuto un comportamento pi che corretto
Panciroli: (alzandosi, la raggiunge) Oh non devo andare molto in l! Ad esempio ieri quando il prof. Carlini venuto a trovarmi
Clara: E allora ?
Panciroli: Te lo avevo presentato da soli cinque minuti e tu invece di chiedergli come sta, come sta la moglie ecc. cosa gli dici (mimando la scena con i propri pantaloni) Oh di che strana stoffa sono fatti i vostri pantaloni, ma che tessuto e ti sei mezza a palpargli le cosce!
Clara: Macch cosce,io mi stavo occupando solo della stoffa
Panciroli: S ma le cosce erano dentro la stoffa! Tu trovi che questo sia un comportamento corretto?
Clara: E come dovevo fare ? (mimando di calargli i pantaloni) Non potevo mica chiedere di togliersi i pantaloni .. ad un signore che vedevo per la prima volta!
Panciroli: (le toglie le mani arrabbiato...) Anche questa ! Ma insomma perch ti venuto in mente di tastare la stoffa dei pantaloni del prof. Carlini! Mi sembra che ci fossero ben altri argomenti di cui parlare invece dei pantaloni, soprattutto evitando di toccare certe parti!
Clara: (spostandosi a SX ) Ma insomma tu vedi la malizia ovunque
Panciroli: (sedendosi sulla poltrona, ironico ) S vero!
Clara: Mi meraviglio che tu ti permetta di criticare tanto gli altri quando tu fai ben di peggio! Tu parli del mio comportamento? E il tuo allora .. proprio laltro giorno .. non ti ricordi pi ? (avvicinandosi a lui e portandosi dietro la poltrona) A quella colazione allaperto con la signorina Diolaiti ?
Panciroli: Che cosa centra adesso la signorina Diolaiti?
Clara: Tu, proprio tu, lhai succhiata sulla nuca. (mimando la scena) Trovi che questo sia un comportamento corretto?
Panciroli: (si alza di scatto)S vero io lho succhiata sulla nuca, lo confermo, lo confermo e me ne vanto !
Clara: Ah tu te ne vanti anche ! (allontanandosi verso SX)
Panciroli: Non penserai che fossi attirato dai suoi settantanni e da quella verruca che ha sul naso
Clara: (voltandogli le spalle) Non si sa mai con gli uomini, sono tutti cos viziosi !
Panciroli : (gli va alle spalle, vicino) Lho succhiata sulla nuca perch era stata punta da una vespa e la puntura stava facendo infezione, si era gi gonfiata. Non potevo certo lasciarla morire per rispetto delle convenienze !
Clara : Morire, morire (simulando uno svenimento) e cosa ne sapevi tu che era una puntura mortale ?
Panciroli : (tenendola per le spalle) Io non so se era una puntura mortale o meno ! Ma so che non dovevo esitare un solo istante e che se fosse stato mortale, lunico mezzo era di succhiarla subito per estrarre il veleno. Mi sono comportato secondo la carit cristiana ! Ho chiuso gli occhi e ho succhiato ! (rimettendola in piedi)
Clara : Ah comodo cos ! Con questo sistema tu puoi andare in giro e succhiare la nuca a tutte le donne che ti piacciono, dicendo (al pubblico) o mi scusi ma lei stata punta da una vespa e potrebbe essere una ferita mortale
Panciroli : Ma andiamo ! Tu allora pensi che io abbia succhiato la nuca della signorina Diolaiti solo per piacere !
Clara : Non lo so
Panciroli : Beh ti assicuro, mia cara, che per due ore ho avuto in bocca un sapore di vecchia candela e cosmetico rancido! (sputando) Se tu non giudichi questa una azione meritoria !
Clara : (facendolo arretrare con il tono incalzante della voce) Ma certo, ma certo, quando fai qualcosa tu meritorio, se invece lo faccio io ti metti subito ad urlare . Pensa a cosa avresti detto se io, ieri, avessi succhiato la nuca al prof. Carlini ! Oh , le urla !
Panciroli : Mi sembra evidente
Clara : Ecco, ecco, che cosa ti dicevo e tu questa la chiami giustizia ?
Panciroli : (disorientato si lascia cadere sulla sedia) Certo che tu hai un modo di affrontare le discussioni che mi disarma
Clara : Perch ? Non forse vero quello che ho detto ?
Panciroli : (prendendole la mano - Clara non lo guarda) Va bene, va bene finiamola, hai ragione tu, ti prometto che non succhier pi la nuca della signorina Diolaiti !
Clara : (sempre senza guardarlo) Ma non ho detto questo, se la signorina Diolaiti fosse nuovamente punta da una vespa tuo dovere duomo intervenire subito
Panciroli : Meno male che hai capito
Clara : (sempre senza guardarlo) Si , ma che tu mi dici le cose in un modo che mi ferisce ed allora pi forte di me, sono costretta a difendermi
Panciroli : Io ti dico delle cose che feriscono ?
Clara : (sempre senza guardarlo) S, mi accusi di girare tutta nuda e di succhiare la nuca al prof. Carlini
Panciroli : Ma io non ho mai detto questo!
Clara : (si addolcisce come se il marito le avesse chiesto scusa, tenendo ancora la sua mano si siede sulle sue ginocchia) Per mi hai detto che ho tastato le cosce del prof. Carlini
Panciroli : Si questo lho detto , quando fai delle cose che io disapprovo avr bene il diritto di fartelo notare!
Clara : Non dico di no , ma puoi farlo gentilmente. Sai bene che se mi dici una cosa con gentilezza, (come fosse una gatta che fa le fusa...) io - faccio quello- che- tu- vuoi
Panciroli : Allora te lo dico gentilmente , per favore, mia cara, ti prego, ti supplico, di non girare pi per casa in sottoveste
Clara : (come fosse una gatta) Ecco se me lo chiedi cos lo far
Panciroli : Finalmente !
Clara : (abbracciandolo) Vedi come sono ragionevole quando mi parli gentilmente !
Entra Vittorio,ha in una mano il vassoio conle tazzine, nellaltra la tovaglietta, tra i denti il biglietto. Vede Clara in sottoveste sulle ginocchia del marito, si volta e da un colpo di tosse :
Vittorio :Ehm .. ehm
Clara : (vedendo Vittorio entrare corre a ripararsi con le tende della finestra) Oh !
Panciroli :(alzandosi di scatto) Che cosa succede ? chi c ?
Vittorio : Sono io, signore (appoggia il vassoio sul tavolo e la tovaglia sulla sedia)
Clara : (Nascondendosi sempre pi con la tenda) : Non guardate, non guardate
Vittorio : (con laria di uno che ne ha viste ben altre, prende con due dita il biglietto) Oh , non si preoccupi signora
Panciroli : (arrabbiato) Non guardate, non guardate, dovevi pensarci prima
Clara : (per calmarlo) Ma sono nascosta dietro la tenda !
Panciroli : Adesso, ma prima questo giovane ti ha visto in sottoveste
Vittorio : (venendo avanti)Non preoccupatevi signore, lho gi vista tante volte
Panciroli : Ecco senti cosa dice, non la prima volta che ti vede in sottoveste ! E proprio divertente
Clara : Ma mio caro ti assicuro
Panciroli : Per favore lasciamo stare le spiegazioni , lo sai che queste cose mirritano
Vittorio : (avvicinandosi ancora) Signore non si arrabbi, anchio ho una amichetta e allora
Panciroli : Che cosa intendete dire anchio ho una amichetta ? Pensate forse che la signora sia come una delle vostre amichette
Vittorio : Oh no signore !
Panciroli : Ma insomma cosa fate qui , che cosa volete ?
Vittorio : Ero venuto solo per dire che questa mattina venuto un signore e mi ha lasciato (mette il biglietto sotto il naso di Panciroli) il suo biglietto da visita
Panciroli : (afferrando il biglietto da visita) Chi ? Lui ? Non possibile, cosa viene a fare qui ! Ficca sempre il naso ovunque , ma venuto lui di persona ?
Vittorio : Si signore era proprio lui e ha detto che sarebbe ripassato alle cinque e mezza
Panciroli : (sorridendo maliziosamente e scuotendo la testa) Bene , bene se mi cerca avr quello che si merita (si accorge che Vittorio sta facendo lo stesso gesto)Che cosa fate ancora qui ? Volete andarvene ?
Vittorio : Si signore
Clara : (uscendo dalle tende poi sedendosi a tavola, sedia di sinistra, inizia a bere il the) Uffa .. finalmente !
Panciroli : (sedendosi a tavola di fronte a lei) Fai bene a dire Uffa .. non sono affatto dispiaciuto di quello che capitato
Clara : (trafficando con la tazzina del the) Ah non sei dispiaciuto, meno male credevo che ti arrabbiassi ancora
Panciroli : (irato) ma certo che sono arrabbiato
Clara : : Ma allora perch hai detto che non lo eri ?
Panciroli : Perch spero che questa lezione ti serva per lavvenire
Clara : Ah! Speravo finalmente in una parola gentile da parte tua
Panciroli : Che cosa volevi una parola dincoraggiamento a proseguire a vestirti cos ?
Clara : : Insomma, come vuoi tu, ma chi quel signore che ti ha portato il biglietto ?
Panciroli : Solo un piccolo fastidio ecco leffetto che mi fa solo un piccolo fastidio
Clara : S ma chi ?
Panciroli : Poich ci tieni tanto a saperlo quello che mi ha fatto la campagna contro durante le elezioni
Clara : Non dirmi che il signor Maroni ! (sbattendo la tazzina sul tavolo)
Panciroli : Proprio lui il sindaco di Calcara
Clara : Ma come ! E luomo che fatto tutto il possibile per far eleggere il tuo concorrente il dottor Bernulli
Panciroli : Proprio lui !
Clara : (biscottini e the) Ah ! Ha una bella faccia tosta, venire qui, lui che ha detto di te, teste e corni
Panciroli : Si dice Peste e corna
Clara : Io ho sempre sentito dire Teste e corni
Panciroli : Hai sempre sentito male , si dice Peste e corna
Clara : : Comunque Teste o peste, (pulendosi le dita delle mani) spero che tu metta alla porta quelluomo, gentilmente, ma alla porta
Panciroli : Al contrario mia cara, sar molto amabile con lui e di pi se lo incontri ti prego dessere la pi amabile possibile
Clara : e perch ?
Panciroli : (alzandosi e girando su e giu per la stanza, si ferma solo per sottolineare le parole) Perch Marroni qui a casa mia, rappresenta la mia rivincita e poi bisogna essere realisti Marroni un grosso industriale , nella sua fabbrica impiega circa seicento persone che significano seicento voti e lui in grado di orientarli. So benissimo che un cretino, ma nella vita bisogna essere pratici e un po ruffiani cara mia ! Ma oramai dovrebbe essere qui, via, via vatti a vestire !
Clara : : Giusto, giusto, (suona il campanello)
Panciroli : (avvicinandosi al tavolo) E adesso cosa fai ?
Clara : : Che cosa vuoi che faccia ? Ho chiamato Vittorio
Panciroli : Perch tu ritieni che non ti abbia visto abbastanza ?
Clara : (alzandosi) Ma no ! Lho chiamato perch porti via il vassoio. Glielo ho gi detto venti volte, (come se parlasse ad un bambino) non si lasciano le tazze sporche sul tavolo , brutto vedere delle tazze sporche e poi attirano le mosche . (mette le tazze sulla sedia e nasconde gli oggetti sulla poltrona sotto un foulard) Non posso sopportare il disordine, mi piace vedere la casa in ordine, mi piace che ci sia un certo decoro
Panciroli : Decoro ! Lei parla di decoro!
Clara : Certo ! (si avvia senza fretta alluscita) E poich non voglio che Vittorio mi veda in sottoveste, quando verr gli dirai di portare via le tazze
Panciroli : E per favore, vestiti !
Clara : (torna indietro gli da un bacio sulla fronte) Ma certo lo sai che quando mi chiedi le cose gentilmente , le faccio
Panciroli : (alza gli occhi al cielo e va alla finestra) Buongiorno, buongiorno onorevole Parentelli (si volta)non ha proprio niente da fare quello la, sempre alla finestra a guardare. Ma cosa avr da guardare poi
Vittorio : (entrando) Il signor Marroni !
Panciroli : (prende delle carte dalla poltroncina, e le appoggia sul tavolo come per lavorare ) Ah .. arrivato .. ( si siede , prende in mano la penna e solo allora ) bene sono pronto a riceverlo
Vittorio (si mette a cavallo della porta e fa segno con la mano a Maroni di entrare)
Maroni : (entra ma poi si ferma sulla porta esitante il cameriere gli e davanti - ha in mano una borsa ed un rotolo di carte sotto il braccio)
Maroni : Chiedo scusa
Panciroli : (gesto a Vittorio) Lasciateci (Maroni interpreta il gesto della mano come un saluto tenta di contraccambiare ma Panciroli abbassa la mano, poi con tono freddo)Sedetevi, prego (laltra sedia occupata dalle tazze - Maroni si guarda attorno poi decide di sedersi sulla punta della sedia)
Maroni : Mio caro signor deputato
Panciroli : (Si alza) Non importa che usiate la parola caro
Maroni : (a sua volta scatta in piedi) E perch no ?
Panciroli : Dopo la campagna che avete fatto contro di me
Maroni : Ah vero la campagna
Panciroli : Se non sbaglio mi avete chiamato (lentamentamente-scandito, mentre Maroni annuisce con la testa) Venduto rimbambito Residuo del vecchio regime
Maroni : (cambia rapidamente discorso) Questo non significa che io non vi stimi comunque
Panciroli : Ah mi stimate, molto commovente ! (si risiede e fa segno a Maroni di sedersi)
Maroni : (sempre sulla punta della sedia) Cosa potevo farci, voi non eravate il mio candidato (appoggiando la borsa a terra)
Panciroli : (continuando a scrivere il tono e freddo) Me ne sono accorto
Maroni : (cercado di attirane lattenzione)Voi sapete che io appoggiavo il dottor Bernulli
Panciroli : (senza guardarlo) Ma sicuro un vostro diritto appoggiare chi volete
Maroni : (allungandosi lentamente ad ogni frase fino ad arrivare vicino al viso di Panciroli )Voi capite un mio vecchio amico , siamo dello stesso partito e inoltre stato il padrino al battesimo di mia figlia, non potevo rifiutarmi, senza contare poi che lui un miliardario e dovevo curare linteresse dei miei concittadini, voi capite vero ?
Panciroli : (alzandosi lentamente lo respinge a sedere con il tono della voce aggressivo ) Capisco, capisco, ma non importa che mi diate delle giustificazioni
Maroni : (e seduto) E poi insomma, alla fine siete voi che siete stato eletto
Panciroli : (alzandosi e portandosi avanti ) E questa la cosa importante
Maroni : (alzandosi ) Evidentemente. Per cui non pensiamo pi al passato, qui davanti a voi non c un vecchio avversario, ma il sindaco di Calcara, che viene a trovare in modo amichevole il deputato della sua circoscrizione per sottoporgli un desiderio dei miei concittadini (mostra i documenti) con la preghiera di esporlo a ministro competente. In questa veste sono sicuro che voi vorrete accogliere con favore la mia richiesta (porge la richiesta, mettendosi davati a Panciroli con le spalle al pubblico).
Panciroli : E pensate bene, io cos vi considero, (getta con sprezzo la richiesta sulla sedia facendo il giro dietro il tavolo) ma sedetevi, prego sedetevi (Panciroli si siede mentre Maroni si guarda attorno non ha pi un posto dove sedersi, si siede sulla valigia) dicevo le stesse cose poco tempo fa a mia moglie
Maroni : Oh che sbadato, chiedo scusa, (seduto sulla valigia sfreghi le mani sulle cosce come se fossero sudate)non vi ho chiesto notizie di vostra moglie. Spero di avere lonore di esserle presentato
Panciroli : (Seduto di voltando le spalle alla camera di sua moglie) Ah purtroppo non sar possibile, voi sapete mia moglie si sta vestendo per uscire e voi capite che quando le signore si preparano (riso forzato), ci mettono sempre molto tempo
Maroni : E un vero peccato
Voce di Clara : (dallesterno) Allora Vittorio,non avete ancora tolto le tazze ? Ma incredibile, non avete ancora tolto le tazze sporche !
Panciroli : Ah ecco che la calunniavo dicendo che non era ancora pronta, a quanto pare si gi vestita e sta per uscire
Maroni : (alzandoti) Che fortuna! Sar un piacere fare la sua conoscenza
Clara : ( Entra vestita come prima, seguita da Vittorio e va verso il tavolino) Ah s, vi faccio vedere io se avete tolto o meno le tazze sporche!
Panciroli : (voltato) Mio caro amico vi presento (si volta, vede la moglie in sottoveste e lancia un urlo)Oh no !
Clara : (al grido di Panciroli si abbassa dietro il tavolo ) Oh, mi hai spaventata! (poi si rialza)
Vittorio : impaurito istintivamente si butta sotto il tavolo e da quella posizione cerca di recuperare le tazze si ferma solo impaurito piu che mai nel sentire i pugni di Panciroli battere sul tavolo
Panciroli : (avvicinandosi alla sedia delle tazze per coprire la vista della moglie a Maroni)
Per lamor di Dio , vai via, vai via !
Clara : (stupita, guarda verso Maroni spostandosi verso la sua destra ) Ma cosa succede ?
Panciroli : (si mette di nuovo tra Maroni e la moglie e batte il pugno sul tavolo) Ma sei pazza, ti presenti qui in sottoveste, con della gente presente ?
Clara : (gira velocemente sulla sua sinistra e allunga la mano a Maroni per un baciamano) Oh mi scusi signore, non avevo sentito suonare
Maroni : (le stringe la mano) Signora, lei non ha niente di cui scusarsi
Panciroli : (arrabbiato) Vergognati presentarti qui in sottoveste e poi davanti al domestico
Clara : Per forza che c il domestico, (cercandolo con gli occhi) sosteneva di aver gi levato le tazze sporche (A Vittorio chinandosi vicino al tavolo ) Ecco guardate come avete levato le tazze !
(Vittorio prende le tazze sporche, sempre da sotto il tavolo)
Panciroli : (arrabbiato come un cammello) Me ne frego delle tazze sporche. (Panciroli batte sul tavolo, Vittorio fa cadere le tazze e comincia a raccoglierle ) E voi siete sempre in mezzo ai piedi quando non dovete, andatevene !
Vittorio : S signore (raccoglie le tazze e fa per andare verso SX continuando a camminare a carponi)
Clara : (Al signor Maroni) : Non so se anche voi siete come me, ma quando vedo delle tazze sporche non so proprio resistere
Panciroli : (afferrando sua moglie e spingendola fuori) Via, via, vai via di qui (Clara urta Vittorio il quale cade rovinosamente per terra pensando : dove andremmo a finire! )
Clara : (scavalcando Vittorio) Piano, piano, non sono mica un cane da trattare cos (sta per uscire ma ritorna verso Maroni girando dietro il tavolo)Suppongo che lei sia il signor Marroni (Vittorio esce)
Maroni : S signora, Maroni, con una erre sola
Panciroli : Ma cosa fai ?
Clara : (come una padrona di casa, sgombera la poltrona e fa posto per entrambi) Molto piacere di conoscervi, ma si sieda la prego ! (Maroni si siede nella poltrona , Clara atrettanto)
Panciroli : Ma cosa fai ? Non vorrai ricevere la gente vestita cos !
Clara : : Oh , vero, non la tenuta pi adatta, ma fa un caldo (prende le mani di Maroni e se le mette addosso) Sentite, sentite, come sono calda addosso, devo avere la febbre (Maroni ritara la mano)
Panciroli : Non ricominciare , non fare come con il prof. Carlini
Clara : : Oh non esagerare adesso, non gli ho mica tastato le cosce
Maroni : Perch lei signora di solito tasta le cosce ? (sposta la valigia dalle cosce a terra)
Clara : Solo per mostrarle come brucio addosso
Maroni : Ah per questo !
Panciroli : Vattene via, al signor Marroni, non interessa niente di come bruci e di farglielo sentire
Maroni : Oh no questo non vero, mi interessa molto
Clara : Ecco vedi che lui mi da ragione gentilmente
Panciroli : (tono implorante) Per favore, te lo chiedo gentilmente, (Cambiando bruscamente il tono) vattene di l
Clara : (si alza e fa finta di uscire) Me ne vado, me ne vado, ma unaltra volta non chiedermi di essere amabile
Panciroli : Io ti ho chiesto di essere amabile ?
Clara : (girandosi) Ma s. Mi hai detto quando vedi il Signor Marroni mostra la pi grande amabilit
Panciroli : Ho capito , ma adesso vattene (si para davanti a lei con le braccia aperte)
Clara : Eh no! (passa velocemente sotto il suo braccio e guardandolo) Mi hai anche detto lo so che un cretino , ma devi essere comunque amabile
Panciroli : (si mette di nuovo davanti a lei con le braccia aperte) Signor Marroni , voi non crederete che io
Clara : (parla da dietro il braccio di Panciroli)Ma come hai anche detto che talvolta bisogna essere (passi poi davanti a Panciroli facendolo ruotare su se stesso come una giostra) un po ruffiani ..
Maroni : Ah !
Clara : S perch quando uno come voi occupa seicento operai che si possono orientare bene cercare di (facendo il gesto con la mano)maneggiarlo
Panciroli : (va alla sinistra di Maroni e lo gira verso di s))
Signor Marroni, non credete ad una parola di quello che dice
Maroni : Con una erre sola, per favore, comunque anche se voi lo aveste detto
Panciroli : No, no non lho detto !
Clara : (girando bruscamente Maroni verso di se ) Signor Marroni allora voi non penserete che io stia mentendo ?
Maroni : Oh io signora veramente
Panciroli : (indicando con il dito) Fuori, va fuori di qui, via va via, levati dalle scatole
Clara : : Per favore , usa un linguaggio pi gentile, lo sai che non sopporto di essere trattata male
Panciroli : Fuori, ti ho detto di andare fuori ! (Clara esce) Finalmente (con un sorriso si rivolge a Maroni ) e ora mio caro ..
Clara : (rientrando velocemente)Che sbadata signor Marroni non vi ho nemmeno detto Arrivederci
Maroni : Arrivederci signora
Panciroli : (slanciandosi contro sua moglie) Ho detto fuori !
Clara : vado, vado, ho solo detto Arrivederci
Panciroli : Chiedo scusa sono veramente desolato signor Marroni
Maroni : (riprendendo i rotoli di carta) Oh fa niente, ma con una erre prego
Panciroli : (in piedi) Vi prego di non credere ad una sola parola di quello che ha detto : Io avrei detto bisogna essere un po ruffiani ? Non penserete che una persona come me ..
Maroni : (incalzando con i rotoli di carta come fosse una spada ) Lasciamo perdere, daltra parte io vi ho definito Un venduto Rimbambito residuo del vecchio regime
Panciroli : (sfuggendo e girando dietro il tavolo ) S lo so e suppongo che avrei avuto il diritto anchio di dirvi quelle cose, ma vi giuro che non le ho mai dette e poi vogliate scusare mia moglie, presentarsi con un tale abbigliamento
Maroni : (verso il pubblico, con tono marpione) Io veramente trovo che le stava molto bene
Panciroli : (girando avanti e indietro) Molto galante. Ma non pensate che abbia labitudine di girare per casa in quel modo, ma oggi fa un caldo non trova? Quindi la si pu scusare, (fermandosi davanti a lui) daltronde lei aveva un gran caldo voi stesso lo avete sentito
Maroni : : Oh s, ho sentito, ho sentito
Panciroli : Daltra parte anchio ho caldo, (si sventola con la mano, poi afferra la mano di Maroni) sentite , volete sentire
Maroni : (divincolandosi e girando attorno a lui si porta a DX) No grazie, non importa !
Panciroli : Quindi lei capisce , con questo caldo mia moglie ha sentito il bisogno di alleggerirsi un po , (girando dietro il tavolo) mettendosi cos un vestitino che sembrava quasi una sottoveste (arrivando dietro a lui)
Maroni : Capisco, capisco, anchio farei altrettanto
Panciroli :(toccandolo improvvisamente da dietro le spalle, come per togliergli la giacca) Vi prego, spogliatevi pure
Maroni : No, no preferisco di no (va velocemente in avanti)
Panciroli : E poi non vi aveva sentito suonare e allora, pensando che non ci fosse nessuno, entrata
Maroni : E evidente , pensava che non fosse nessuno e allora entrata con il cameriere (indicando sotto il tavolo )
Panciroli : Si con il came . Ah s vero cera anche il cameriere avete ragione . ma c un motivo
Maroni : Lo penso anchio
Panciroli : S, s che quello . non un normale cameriere
Maroni : (verso il pubblico) E evidente che non un cameriere normale
Panciroli : E E che sono cresciuti insieme
Maroni : : Ah ecco il motivo
Panciroli : E che il cameriere (prova leffetto fra s e s) suo fratello di latte (ripete) Suo fratello di latte
Maroni : Suo fratello di latte ?
Panciroli : Certo e allora voi capirete che con un fratello di latte
Maroni : Certo un fratello di latte non conta
Panciroli : (sedendosi al tavolo sedia di destra) Ecco proprio quello che dicevo, ma vediamo un po' , di cosa stavamo parlando, cosa volevate chiedermi per i vostri concittadini ?
Maroni : (di fronte a lui e svolgendo i documenti che continuano a riarrotolarsi ) Ecco, veniamo al dunque. Si tratta dellespresso che va da Modena a Bologna, come lei sa si ferma a Casalecchio e Vignola , (rivolgendosi al pubblico) che diciamo la verit centro quantomeno importante come il nostro, se non meno
Panciroli : Senzaltro
Maroni : Allora vedete i miei bravi concittadini, si sono messi in testa di ottenere che lespresso (tenendo fermi i fogli con le cosce) si fermi anche nella nostra stazione
Panciroli : (scuotendo la testa pensando che il difficile sia tenere fermi i fogli) E una cosa difficile da ottenere
Maroni : Non lo dite ! (prendendo la mano di Panciroli usandola come fermatogli torna a girarsi verso il pubblico) Possiamo dimostrare che gi due volte questa fermata stata possibile
Panciroli : Lespresso si gi fermato alla vostra stazione ? (Panciroli toglie la mano)
Maroni : (come se fosse la cosa piu naturale del mondo. A Panciroli) Si due volte ! (al pubblico scandendo) Una per un deragliamento, laltra per un sabotaggio
Panciroli : Ah !
Maroni : E devo aggiungere, che entrambe le volte non che il servizio abbia subito dei gravi ritardi
Panciroli : Questa senzaltro una buona ragione !
Maroni : (fa mezzo giro intorno al tavolo e si appoggia sul lato di fronte al pubblico) Solo che , come lei capisce, queste eventualit arrivano sempre in modo abbastanza casuale, e i miei concittadini non possono farci affidamento
Panciroli : Quindi voi preferireste un fermata regolamentare. Va bene, me ne occuper! (spostando le carte)Naturalmente mi servir una richiesta ufficiale da parte della vostra Municipalit, ma per non dimenticarmene, voglio prendere un appunto (prende i fogli e comincia a scrivere) dunque richiesta del Signor Marroni
Quando Panciroli dice voglio prendere un appunto entra Vittorio con lo sgabello, esce e rientra con con Clara e tiene il bastone con la tenda in alto nascondendola)
Maroni : (controllando cosa scrive) Ecco, ecco (poi bruscamente) per favore non due erre, una sola
Panciroli : Oh vi chiedo scusa, correggo subito .. ecco, non avevo alcuna intenzione di offendervi
Maroni : Non preoccupatevi, ci sono abituato. Daltra parte il mio nome si presta a questi errori (fa mezzo giro e si appoggia al tavolo con le spalle al pubblico)
Panciroli : Naturalmente
Maroni : Naturalmente
Panciroli e Maronichiaccherano sul da fars)
Clara salita sullo sgabello. Vittorio le sta dietro e la tiene per il sedere
Clara:Ecco, ecco, passatemi le pinze
Vittorio :Subito signora, eccole(toglie le mani per cercarsi nelle tasche)
Clara: Ma cosa fate non lasciatemi andare, tenetemi
Vittorio : Non preoccupatevi signora , (alza la voce) vi tengo, vi tengo
Panciroli :Ma cos questa confusione !Non si pu mai stare tranquilli un momento ! Cosa succede ancora ?
Clara : : (alla voce del marito abbassa la tenda, in mano ha una pinza) Ah, sei tu ?
Panciroli : (si avvicina) Che cosa stai facendo?
Clara : Mi sembra evidente sto riparando la tenda
Panciroli : (sposta la tenda ) Mi state prendendo in giro ? E tu perch tieni le mani sul su mia moglie
Vittorio : Le tengo l per non farla cadere
Clara : S perch devi sapere che se uno non mi tiene le mani addosso quando sono sulla scala soffro di vertigini
Panciroli : Ma proprio l dovete tenere le mani proprio sul una cosa indecente !
Vittorio : (meravigliandosi) Oh ! Scusate non me ne ero accorto
Panciroli : Lasciatala subito andare, togliete le mani da l !
Clara : (barcolla) Ma cosa dici, adesso mi farai cadere ! (fa cadere la tenda)
Panciroli : Allora scendi ! Che cosa fai lass? (la fa scendere) forse tuo compito aggiustare le tende ?
Clara : E evidente che se lo stavo facendo io perch lui non lo sa fare ! (gli d bruscamente le pinze )
Panciroli : (mettendo in mano a Vittorio le pinze) Che impari allora ...e ancora vestita con la sottoveste ! (rivolgendosi a Maroni che sta guardando interessato) mi dica lei le sembra una cosa da farsi questa , e alla presenza del cameriere !
Maroni : Ma non c problema, dato che suo fratello di latte
Clara : Chi ? (Guai a voi se ridete !!)
Vittorio : io ?
Panciroli : Si voi ? Perch questo stupore , non mischiatevi in faccende che non vi riguardano !
Vittorio : S signore (Esce con lo sgabello e anche CLARA esce recuperando la tenda e mettendosela addosso)
Panciroli : Finir per licenziarlo (rivolto a Maroni) vi dir suo fratello di latte vero, ma di genitori separati
Maroni : Come sarebbe a dire di genitori separati ?
Panciroli : No infatti adesso vi spiego , significa che suo padre e sua madre, si erano scambiati ..(esasperato va al tavolo) Ma insomma cosa ve ne importa a voi della famiglia di mia moglie. (Stropicciando e buttando per terra i fogli appoggiati sul tavolo ) Non una cosa che vi riguardi !
Maroni : (raccogliendo il primo foglio) Ma io veramente ( e stirandolo sul tavolo mentre Panciroli parla)
Panciroli : Voi dovete solo pensare che se io tollero questo perch ho le mie ragioni !
Maroni : (raccogliendo il secondo foglio) Mi permetto di far rilevare che io non vi ho chiesto niente
(e stirandolo sul tavolo mentre Panciroli parla.)
CLARA entra e ascolta sul fondo
Panciroli : Ah voi non domandate niente! (molto esasperato e quasi folle) Lo so lo so come fate voi, non domandate niente (prendendolo per un braccio e mimando il cicici) e poi appena uscito di qui andate dal dottor Vattelapesca e cicici cicici, andate a spettegolare
Maroni : Io ? Ma che idea
Clara : (si fa avanti a SX) Ti assicuro mio caro che dovresti farti curare
Panciroli : E tu cosa vuoi ? Vatti a vestire invece !
Clara : Vestire, vestire , come sei noioso, dammi il tempo ci sono sempre delle cose da fare !
Panciroli : Il tempo, dammi il tempo, ma se unora che giri per casa in quel modo indecente
Clara : Ma tanto il signor Marroni mi ha gi vista e allora posso anche andarmi a vestire dopo, e poi giudicate voi signor Marroni, (avvicinandosi a Maroni rigirandosi su se stessa ) sono forse molto scoperta? Quando mi metto labito da sera mostro ben di pi (abbassa la spallina)
Maroni : (mangiandola con gli occhi) Ma certo signora e mi piacerebbe vederla in abito da sera
Panciroli : Adesso vi mettete anche voi a darle ragione !
Maroni : Volevo dire signora che in sottoveste e con un cappellino in testa , sembrate una signora in visita
Panciroli imbestialito va sul fondo girando la schiena al pubblico
Clara : Ecco hai sentito ? Quello che dice vero (fa un passo avanti e al centro, alla finestra) ecco ditemi anche che voi cosa si vede ? cosa si vede ?
Maroni : O niente signora non si vede niente, solo una piccola ombra cinese, considerato per che siete davanti alla finestra
Panciroli :(buttandosi a spostarla, verso DX) Davanti alla finestra no !
Clara : Ecco vedi, si pu vedere qualcosa se sto davanti alla finestra, ma se mi tiro via cosa si vede ? Niente
Maroni : E vero signora non si vede niente
Clara : Ecco quindi non c motivo di arrabbiarsi (si siede e poi si alza di scatto con uno strillo e inizia a correre per la stanza )
Maroni : Cosa successo ?
Panciroli : Cosa succede adesso ?
Clara : (angosciata) Non lo so ! ho sentito come un colpo di pugnale
Panciroli : Un colpo di pugnale ?
Clara : Si. S una ferita che mi arrivata fino al cuore (si ferma davanti a Panciroli, le mani sul sedere che verso il pubblico)
Panciroli : (la gira verso di s)Al cuore ? E tu lo chiami cuore quello ? (togliendo lape) Ecco il tuo pugnale, ti sei seduta sopra un'ape ! (la schiaccia con il piede)
Clara : (agitata) Unape ? Sono stata punta da unape ?
Maroni : Povera signora !
Panciroli : (sedendosi ) Cos imparerai ad andare in giro tutta nuda - si siede anche Maroni ma sulla valigia
Clara : (agitata va avanti e indietro)Dio mio ! Unape ! Speriamo che non fosse velenosa
Panciroli : Ma figurati unape velenosa !
Clara : (andando dal marito sdraiandosi su di lui e alzando la sottoveste) Giulio, Giulio per favore , ti prego, succhiami, succhiami !
Panciroli : (respingendola) Ma insomma ti sembra il caso ?
Clara : (di nuovo su di lui )O Giulio, Giulio, sii buono non farmi morire, succhiami
Panciroli:(respingendola si alza e va SX) Ma insomma basta ! Lasciami in pace e vattene !
Clara : Perch non vuoi succhiarmi, per la signorina Diolaiti lhai fatto
Panciroli : Per prima cosa la signorina Diolaiti stata punta sul collo e non sul sedere e poi non era unape ma era una vespa
Clara : (emozionata, verso Panciroli) Ma anche unape pericolosa . (andando a dirlo a Maroni) Solo ieri ho letto sul giornale che un signore morto a causa di un ape
Panciroli : Ma non centra niente quello stava bevendo ha ingoiato lape ed soffocato
Clara : (le mani sulla gola) Oh ma anchio sto soffocando, (avvicinandosi al marito) Soffoco, soffoco!
Panciroli : (girando dietro il tavolo, con giro in senso orario) Ma andiamo su solo immaginazione
Clara : (bloccandolo con la sedia, davanti ) Ahi, ahi, ti prego Giulio (si mette in ginocchio sulla sedia presentandogli il sedere) succhiami, succhiami !
Panciroli : Adesso basta , mi stai innervosendo ! (ritorna indietro rigirando dietro il tavolo)
Clara : Uomo senza cuore (si guarda attorno) Oh mio dio, come faccio (guarda verso il signor Maroni) Signor Maroni ! (riprende la sedia e la mette davanti a Maroni si appoggia con il ginocchio )
Maroni : Signora (si alza in piedi)
Clara : Per favore , per favore succhiatemi voi !
Maroni : Io ?
Panciroli : (tirando via con violenza la sedia e ruotandola ) tu devi essere pazza, cosa vai a chiedere a l Signor Maroni ?
Clara : Meglio farsi succhiare dal signor Maroni, anche se un cretino, piuttosto che morire
Maroni : Signora sono molto onorato, ma ..
Clara : (in ginocchio davanti a lui, appoggiandosi alla valigetta) Signore vi scongiuro in nome della carit cristiana, succhiate
Maroni : Signora vi assicuro che lo farei volentieri, ma non mi sembra il caso
Panciroli : (buttando via la valigia,) Ma insomma basta, finiscila ! Basta, se proprio ci tieni vai di la, fatti un impacco, ma lasciaci in pace !
(Maroni va a raccogliere e ripulire la valigia, rimane per terra)
Clara : Me ne vado e non sentirai pi parlare di me, ma la mia morte ricadr su di te
Panciroli : Bene, va bene, ma adesso vattene
Clara : Ecco come sono gli uomini, non hanno coraggio e mi lasciano morire Vittorio , Vittorio.
Maroni si rialza
Panciroli : (seduto) Da ricoverare, bisogna farla ricoverare
Maroni : Signor Panciroli voi mi scuserete, ma capite che non ritenuto fosse il caso ..
Panciroli : Che cosa ?
Maroni : Ecco se avessimo avuto pi confidenza lavrei fatto ma
Panciroli : Ah certo se fossimo stati pi in confidenza
Maroni : certo allora io avrei insomma ..
Panciroli : Ci sarebbe mancato anche questo !
Voce di Clara : (fuori scena) Non lo volete fare , bene ! Allora sentirete mio marito !
Panciroli : (con le mani davanti agli occhi) Cosa succeder adesso ?
Clara : (entrando) Assassini, siete degli assassini, uomini senza coraggio ! e anche voi Vittorio mi meraviglio !
Panciroli : Cosa successo ancora ?
Clara : Nemmeno lui ha voluto succhiarmi
Panciroli : Vittorio ! (meravigliato che la moglie glielo abbia chiesto)
Vittorio : E la verit signore, non mi sono azzardato
Panciroli : Ma insomma stai chiedendo a tutti di succhiarti
Clara : (agitata) Mio dio che dolore ! Mio Dio che dolore !
Panciroli : Se ti fa cos male vai a cercare un dottore !
Clara : Ah ora ricordo, al piano di sopra abita un dottore
Panciroli : Non un dottore quello un infermiere ! Non pu esercitare, non ha il titolo
Clara : Non mi interessa se ha o meno il titolo, qualcosa sapr pur fare . Presto Vittorio andatelo a
chiamare
Vittorio : S , signora (senza spostarsi)
Clara : Oh devo assolutamente fare un impacco ! devo assolutamente fare un impacco ! (esce)
Vittorio : ( rimasto a SX ed ha atteso luscita di Clara. Si sposta dietro il tavolo) Signore, io ci vado, ma non vorrei che lei poi se la pigliasse con me
Panciroli : Anche voi vi ci mettete adesso ! Andate , andate a cercare linfermiere !
Vittorio : Come vuole lei signore ! (esce da DX e contemporaneamente incontra Sssoli che sta entrando)
Sassoli : (con tono perentorio e arrogante) La porta era aperta e allora sono entrato !
Vittorio : Il signore desidera ? (sbarrandogli la strada)
Sassoli : (con tono perentorio e arrogante) Lonorevole Panciroli per favore
Panciroli : Sono io e voi chi siete ?
Sassoli : (tono molto cerimonioso) Ah che piacere . Sono Romano Sssoli del Resto del Carlino
Panciroli : Ah il piacere mio (rivolto a Vittorio che incuriosito si avvicina a Sassoli )Cosa aspettate ? Lasciateci soli
Vittorio : S signore (esce)
Panciroli : Dite pure, sono a vostra disposizione
Sassoli : Sono venuto per chiedervi una intervista
Panciroli : Ah ! Bene
Sassoli : I vostri ultimi discorsi alla Camera vi hanno messo particolarmente in luce ,
Panciroli : (con tono distaccato si alza) Cosa volete mai .. sono stati piccoli interventi
Sassoli : Io non faccio altro che riportare il pensiero dei miei lettori che in particolare sono interessati ad un progetto di legge del quale siete uno dei firmatari Incentivi per lesportazione dei tortellini nei paesi arabi
Panciroli : Oh s, questo un progetto che mi sta molto a cuore. Senza la mortadella , naturalmente
Sassoli : Solamente che io vorrei poter scrivere qualcosa di brillante, di pittoresco, non riferire le cose che gi sanno tutti. (tono presuntuoso) Vedete io sono conosciuto per i miei articoli brillanti, forse mi avete gi letto ..
Panciroli : Senzaltro ! Come no ! signor signor ..
Sassoli : Sassoli, Romano Sssoli :
Panciroli : Ah s Sassoli : mi ricordo perfettamente i vostri articoli e sar lieto di concederle unintervista. Solo che stavo finendo un affare con il signor Marroni
Maroni : Maroni, con una erre sola, prego
Panciroli : Per lappunto il signor Marroni, Il sindaco di Calcara
Sassoli : Oh il sindaco di Calcara, ma io lo conosco bene ! (dandosi la mano)
Panciroli : Allora se volete attendere un istante, io e il sindaco andiamo nel mio studio e fra cinque minuti sar a vostra disposizione
Sassoli : Prego, prego, se permettete io intanto mi siedo a questo tavolo e comincio a prendere appunti per il mio articolo
Panciroli : Fate come se foste a casa vostra ! Mio caro sindaco se vogliamo andare
Maroni : Dopo di voi !
Panciroli : Ah no dopo di voi ! (escono)
Sassoli : (si guarda intorno a sinistra, a destra, poi ancora a sinistra, va a curiosare tra le cose del divano, ne solleva una con due dita, la lascia cadere e scrive. Idem con una seconda. Si inginocchia a leggere il titolo di un libro)
Clara : (entra e non vede nessuno)Non ancora arrivato ? Ma insomma quanto tempo ci mette (si fa avanti)
Sassoli : (sentendola e vedendo una donna in sottoveste, si rialza) Oh!
Clara : (al gridolino si volta) Ah eccovi qua. Presto, presto , non c tempo da perdere
Sassoli : (stupito) Come dite Signora ?
Clara : (lo prende per la mano e lo tira verso di s) Presto, presto, venite a vedere
Sassoli : Vedere cosa ?
Clara : Vedere dove sono stata punta
Sassoli : Voi siete stata punta ?
Clara : Ma s, ma s, forse non vedete perch non c abbastanza luce , avviciniamoci alla finestra (si fa avanti e gli volta il sedere) Ecco, vedete adesso dottore
Sassoli : Chiedo scusa signora, io non sono dottore
Clara : S . s lo so ma non ha nessuna importanza , Guardate , guardate Vedete ?
Sassoli : Ah s signora vedo ! vedo !
Clara : E Allora ?
Sassoli : E allora (batte la biro sul blocco) ne verr fuori un bellarticolo, posso prendere qualche appunto ?
Clara : Ma quale appunto ! Non vedete ch una cosa urgente, ecco toccate qui
Sassoli : Io dovrei toccare ?
Clara : Ma certo se non toccate non potete rendervene conto
Sassoli : (infila precipitasamente, blocco e matita nelle tasche) Certo signora se lo vuole lei (appoggia la mano destra)
Clara : (raddrizzandosi) Ma cosa fa? (pausa si rimette in posizione ) Deve toccare dallaltra parte !
Sassoli : Oh mi scusi faccio subito
Clara : Ecco vede , sono stata pizzicata da unape e senzaltro il pungiglione rimasto dentro
Sassoli : Si possibile , ecco ecco adesso lo vedo
Clara : Tiratelo via, tiratelo via !
Sassoli : Posso provare con le unghie
Clara : Si provate , provate
Mentre Sassoli cerca di togliere il pungiglione entrano Maroni e Panciroli scandalizzato dalla scena. Panciroli dsi blocca) oh! no ! (Maroni si mette dietro il giornalista)
Clara : Non disturbateci proprio adesso
Sassoli : : Ecco, signora ci sono, ci sono !
Panciroli: (si porta avanti, a dx) Anche questa mi toccava di vedere: mostrare il sedere ad un giornalista del Carlino!
Clara : Un giornalista ? (alzandosi fa alzare anche gli altri in sequenza)
Panciroli : S il signor Romano Sassoli , giornalista del Resto del Carlino
Clara : Sassoli ? Romano Sassoli ? ( si gira di scatto verso Sassoli, che ha ripreso il suo blocco e la matita, assume un tono salottiero) Voi avete fatto un bellissimo articolo ieri sul giornale, lho letto tutto ! (si rivolge al marito)Te ne avevo parlato non ti ricordi ?
Panciroli : (spalancando le braccia) Ecco che cosa importante per lei (si fa avanti verso la finestra e lancia un grido ) Parentelli ! (gli sta venendo un infarto a questo sant uomo)
Clara : Parentelli e dov ?
Panciroli : (come inebetito indica la finestra, si allontana, stringendosi il petto e si lascia nadare sulla poltrona ) Parentelli
Clara : (guardando alla finestra, dove indica Panciroli ) Ma guarda proprio lui , Parentelli ( va alla finestra ) Buon giorno signor Parentelli
Panciroli : Sta ridendo, lo sciagurato sta ridendo (si accascia sul divano, Maroni lo soccorre )Sono finito ! La mia carriera politica finita !
Sassoli prende appunti
CLARA, va oltre la linea del sipario che comincia a chiudersi
Clara : E come sta signor Parentelli ? bene sono proprio contenta anchio sto bene sa e anche mio marito arrivederci !
Clara : (Fa per girarsi, poi si rivolge di nuovo al pubblico e grida subito) : Non guardate, non guardate
(rientra precipitosamente)
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