Dritto al cuore

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DRITTO AL CUORE

DRITTO AL CUORE

Atto unico.
di
Patrizio Cigliano




PERSONAGGI:

Hikmet 30 anni. Palestinese.
Yaron 65 anni. Israeliano.



FONTI:

· Alcuni brani del testo sono tratti da un trattamento incompiuto di Aldo Buffa, scrittore per dileggio e ingegnere agronomo per la FAO fino a metà degli anni ’80. I suoi frequenti soggiorni nei “territori” lo hanno spinto a iniziare un soggetto cinematografico mai terminato a causa della sua morte, avvenuta a fine anni ’80 per sua stessa mano. 

· Il materiale poetico è stato tratto da diversi Siti Internet.

· La traduzione dell’Iliade è stata da me curata e adattata. 




(DOSSIER 3924)

Sipario chiuso. Sala buia. Dopo alcuni istanti di silenzio assoluto, sentiamo assolvere il battito di un cuore. Su quest’effetto, lentamente, si aggiunge un brusio incomprensibile, bisbigliato, tenue, sui fiati. Lentamente sale una luce debole: ci mostra il prigioniero col fiatone, in piedi, ad occhi sbarrati, tremante di paura che ascolta i bisbigli. Subito la luce sfuma fino al buio. Ma risale immediatamente: vediamo ora il colonnello nella stessa posizione e con lo stesso atteggiamento del prigioniero. Ma subito la luce sfuma. Per tornare ad alzarsi ancora e farci vedere i due, in piedi, immobili, guardarsi. Su quest’immagine e sul suono del battito e dei bisbigli, cresce un lamento di donna. Dissolvenza conclusiva fino al buio.

SCENA 1

Due sedie. Una lampadina pende dal soffitto. Un tavolino piccolissimo. Un armadietto di ferro, vecchio. Sul tavolino c’è una pistola, una bottiglia di whisky, un bicchiere. La luce entra con effetto finestra semi-chiusa. Il prigioniero ha le manette. E’ ammanettato dietro la schiena. E’ seduto. In terra vino a lui la benda/cappuccio che gli copriva gli occhi. L’interrogatorio che segue è fortissimo, brutale, violento e velocissimo.

YARON Provenienza.
HIKMET Palestina.
YARON Luogo di residenza.
HIKMET Palestina.
YARON Generalità.
HIKMET Palestina.
YARON Attività.
HIKMET Palestina.
YARON Sei stato arrestato in un rastrellamento a Gaza.
HIKMET Palestina.
YARON Eri armato.
HIKMET Non è vero. 

Yaron prende il candelabro a 9 bracci e lo avvicina al volto di Hikmet che teme una qualche tortura col fuoco.

HIKMET Che volete da me?
YARON Le domande le faccio io.

PAUSA.

YARON Nome.
HIKMET Hikmet Ismail.
YARON Età.
HIKMET 30 anni.
YARON Da dove vieni?
HIKMET Da Gaza.
YARON E prima?
HIKMET Ero nei paesi del petrolio.
YARON Che facevi?
HIKMET …Impiegato.
YARON Che genere d’impiego?
HIKMET Traduttore.
YARON Cosa traducevi?
HIKMET Rapporti, brochure, corrispondenza.
YARON Per chi?
HIKMET (Piano) ... Per chi mi paga!
YARON Che hai detto? Alza la voce!
HIKMET Niente.
YARON Per chi lavoravi? Un ufficio governativo?
HIKMET No.
YARON Servizi segreti?
HIKMET No.
YARON Esercito?
HIKMET No.
YARON Per chi lavoravi?
HIKMET Una compagnia di assicurazioni.
YARON E che traducevi?
HIKMET … Polizze.
YARON Che polizze?
HIKMET Di assicurazione!
HIKMET Che volete da me?
YARON Silenzio! Qui le domande le faccio io!
HIKMET Cazzo.
YARON Che hai detto?
HIKMET (piano) Niente.
YARON Che hai detto??
HIKMET Niente.
YARON (forte) Che hai detto???
HIKMET Ho detto cazzo.
YARON Non lo puoi dire.
HIKMET Scusa.
YARON Dammi del lei.
HIKMET Scusi.
YARON Più forte.
HIKMET SCUSI.
YARON Nome.
HIKMET Hikmet Ismail.
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Da dove vieni?
HIKMET Da Gaza.
YARON Che lavoro fai?
HIKMET Traduttore.
YARON Di chi è questo quaderno?
HIKMET Mio.
YARON Sicuro?
HIKMET E’ mio.
YARON C’è scritto un altro nome.
HIKMET Lo so.
YARON Come ti chiami?
HIKMET Hikmet Ismail.
YARON Di chi è questo quaderno?
HIKMET Mio.
YARON Di chi è questo nome?
HIKMET E’ di...
YARON Di chi è quest’indirizzo?
HIKMET (piano) E’ il droghiere di mia madre.
YARON Che hai detto? Voce alta!
HIKMET Dove mia madre compra la verdura.
YARON ...Non scherzare.
HIKMET No.
YARON Di chi sono questo nome e quest’indirizzo?
HIKMET Del droghiere dove mia madre compra la verdura.
YARON Come si chiama?
HIKMET Il droghiere?
YARON Come si chiama??
HIKMET Non mi ricordo.
YARON Non ti ricordi?
HIKMET Per questo l’ho appuntato.
YARON Perché l’hai appuntato?
HIKMET Perché mi indichi la casa di mia madre.
YARON Non conosci la casa di tua madre?
HIKMET No.
YARON Non la conosci?
HIKMET No.
YARON Non la conosci?
HIKMET Non la conosco.
YARON Perché?
HIKMET Sono un profugo! 

PAUSA. SENTIAMO UN RESPIRO.

YARON Sei un terrorista?
HIKMET No.
YARON Dove abita tua madre?
HIKMET Vicino al droghiere.
YARON Dove?
HIKMET Vicino all’indirizzo che c’è scritto.
YARON Non lo vuoi dire?
HIKMET Non lo so!
YARON Perché non lo sai?
HIKMET Sono partito per i paesi del petrolio 5 anni fa. Mia madre si è trasferita lì dopo che mio padre è morto.
YARON Come è morto tuo padre?
HIKMET L’hanno ammazzato.
YARON Era un terrorista?
HIKMET No.
YARON Perché l’hanno ammazzato?
HIKMET Una mina anti-uomo.
YARON Dove si è trasferita tua madre?
HIKMET A Nablus.
YARON A Shekhem.
HIKMET Nablus.
YARON Shekhem.
HIKMET E’ la stessa cosa.
YARON No. Per la Bibbia è Shekhem.
HIKMET Lo so.
YARON Perché tua madre si è trasferita a Shekhem?
HIKMET Nablus le piace.
YARON Perché Shekhem le piace?
HIKMET Perché a Nablus ci sono molti parenti.
YARON Perché hai lasciato i paesi del petrolio per andare a Shekhem?
HIKMET Sono andato a Nablus perché mio padre è morto.
YARON Quando è morto? Parla forte.
HIKMET 2 anni fa.
YARON Perché hai aspettato 2 anni? Voce!
HIKMET Perché aspettavo il “ricongiungimento familiare”.
YARON Tua madre ha chiesto il “ricongiungimento familiare”?
HIKMET Sì.
YARON Perché?
HIKMET Perché è morto mio padre!

Pausa. Si sentono solo i loro fiati affannosi. Da lontano, le urla della donna. Si guardano. Yaron beve del whisky e riparte.

YARON Nome.
HIKMET … Hikmet…
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Perché vuoi andare a Shekhem?
HIKMET Perché c’è mia madre, a Nablus.
YARON Che volevi fare a Shekhem?
HIKMET A Nablus volevo cercare un lavoro.
YARON Che lavoro?
HIKMET Uno qualsiasi.
YARON Sei un terrorista?
HIKMET No.
YARON Vuoi diventare un terrorista?
HIKMET No.
YARON Da quanto non vedi tua madre?
HIKMET 5 anni.
YARON Che hai fatto in questi 5 anni?
HIKMET Traducevo per una compagnia di assicurazioni. Ho i documenti per provarlo.
YARON Possono essere falsi.
HIKMET Non lo sono.
YARON Che hai fatto in questi 5 anni?
HIKMET Te l’ho appena detto!
YARON Dammi del lei! (lo colpisce. Pausa)
HIKMET ...Gliel’ho appena detto.
YARON Ripetilo.
HIKMET Il traduttore per...
YARON Sei stato in Algeria?
HIKMET ... Sì.
YARON Perché?
HIKMET E’ vietato?
YARON Che hai detto?
HIKMET Niente.
YARON Che hai fatto in Algeria?
HIKMET Niente.
YARON Perché ci sei andato, allora?
HIKMET Sono un profugo! 

PAUSA.

YARON ...Hai incontrato i terroristi algerini?
HIKMET No.
YARON Hai lavorato per i servizi segreti algerini?
HIKMET No.
YARON Perché sei andato in Algeria?
HIKMET Per visitarla.
YARON Non scherzare.
HIKMET No. Volevo vederla.
YARON Poi.
HIKMET Niente.
YARON Sei andato in Siria?
HIKMET Sì.
YARON Perché?
HIKMET Per visitarla.
YARON Non scherzare. Perché sei andato in Siria?
HIKMET Sono un profugo.
YARON Quanto sei stato in Algeria?
HIKMET Un mese.
YARON Quanto sei stato in Siria?
HIKMET 3 mesi.
YARON Che hai fatto in Siria?
HIKMET Ho iniziato a preparare la tesi di laurea.
YARON Sei laureato?
HIKMET No. Manca la tesi.
YARON Nome.
HIKMET Hikmet Ism...
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Come hai fatto a lasciare il tuo lavoro per tre mesi?
HIKMET Mi hanno licenziato.
YARON Perché?
HIKMET Non lo so.
YARON Non lo sai?
HIKMET (piano) Non lo so.
YARON Alza la voce! Perché ti hanno licenziato?
HIKMET NON LO SO!
YARON perché ti hanno licenziato?
HIKMET Perché sono Palestinese!!!

Pausa. Sentiamo ancora solo i loro fiati, tesi, spezzati. Yaron si versa altro whisky. Si sentono in lontananza le urla della donna. Distinguiamo due voci femminili: “No. Lasciatemi!” – l’altra voce grida: “Apri le gambe. Apri le gambe! Devo guardare dentro! Apri le gambe!” – La prima voce urla a squarciagola.

YARON Ti hanno licenziato perché hai abbandonato il lavoro per tre mesi per andare in Siria, vero?
HIKMET No. Ci sono andato dopo il licenziamento.
YARON Era la prima volta?
HIKMET No.
YARON …Eri già stato in Siria?
HIKMET Sì.
YARON Quando?
HIKMET 2 anni fa.
YARON Perché?
HIKMET Per vedere mia madre.
YARON Perché?
HIKMET Era appena morto mio padre.
YARON Quindi eri in Siria?
HIKMET No. Ero nei paesi del petrolio. Mi ha spedito un telegramma e l’ho raggiunta.
YARON Perché in Siria?
HIKMET Stava da un mio zio.
YARON Tuo zio è un terrorista?
HIKMET No. Ha una fabbrica di caramelle.
YARON Tua madre è siriana?
HIKMET No. E’ Palestinese. Come mio zio.
YARON Perché tuo zio è in Siria?
HIKMET Era un profugo. Si è stabilito lì.
YARON Quanto sei rimasto in Siria?
HIKMET 2 mesi.
YARON Prima hai detto 3.
HIKMET 3 mesi quando sono andato a visitarla la seconda volta.
YARON E la prima volta?
HIKMET 2 mesi.
YARON E il lavoro?
HIKMET Ho preso le ferie.
YARON 2 mesi di ferie?
HIKMET Sì.
YARON Non è possibile?
HIKMET Le ferie di due anni.
YARON Non ne avevi mai prese?
HIKMET No. Mi piaceva il mio lavoro. Non mi pesava.
YARON Che hai fatto in quei 2 mesi?
HIKMET Sono stato con mia madre. Abbiamo deciso che avrebbe chiesto il “ricongiungimento familiare”.
YARON Perché?
HIKMET Per stare con lei!
YARON Dove?
HIKMET Non lo so. … Vicino al droghiere!
YARON Volevi lasciare i paesi del petrolio?
HIKMET Sì.
YARON Hai detto che ti piaceva il tuo lavoro.
HIKMET E’ così.
YARON Allora perché volevi lasciarlo?
HIKMET Volevo vedere altri posti.
YARON Perché?
HIKMET Sono un profugo.
YARON Sei un terrorista?
HIKMET No.
YARON Ti piace Arafat?
HIKMET …
YARON Ti piace Habbash?
HIKMET …
YARON Chi ti piace?
HIKMET (con sfida) Moshe Dayan!
YARON …Perché?
HIKMET Era un uomo di guerra!
YARON Ti piace la guerra?
HIKMET A te?
YARON Dammi del lei!
HIKMET A lei? A lei piace la guerra?
YARON Sì.
HIKMET …Sì. (si guardano)
YARON No.
HIKMET …No!

Sovrasta tutto un altro fortissimo urlo di donna in lontananza. L’eco è lunga. 
Le luci sfumano lentamente. 
Resta il battito del cuore.
Buio.


SCENA 2

Yaron è solo. Ha un dossier in mano. Si legge 3924. Legge. Ha un walkie-talkie.

YARON (al Walkie-Talkie) Sono il Colonnello Yaron. Portate alla stanza 9 il 3924. (attacca) …3924…

Continua a leggere. Si ferma. Riprende il walkie-talkie.

YARON …Yaron. Chi si occupa del 3925? … Farid Atrash? …Mi sembra un po’ esagerato! … Bene. (interrompe la comunicazione)

Entra il prigioniero. Silenzio. Rumore forte con riverbero della porta di ferro (che non c’è) che viene chiusa e lucchettata. Il prigioniero è un po’ più provato. Ha un livido lieve in faccia, dove era stato colpito nella scena precedente. E’ bendato e ammanettato mani e piedi.

YARON (senza guardarlo) 3924. Ricordati il tuo numero di dossier.
HIKMET 3924. Facile.
YARON Perché?
HIKMET Mia madre è del 39 e mia moglie ha 24 anni.
YARON …24? (lo guarda)
HIKMET 24.
YARON Da quanto siete sposati? (Nota l’ecchimosi)
HIKMET Un anno.
YARON 3924. Non è curioso?
HIKMET Cosa?
YARON La somma dei numeri dà 18. 8 più uno fa nove. 18 diviso due fa nove. Questa è la stanza nove. Sei stato catturato il nove. Il nostro simbolo è il candelabro a nove bracci. La Menorah.
HIKMET (sarcastico) …Tutto è contro di me!

Yaron non raccoglie la provocazione. Si avvicina e tocca il livido del prigioniero.

YARON Male?
HIKMET …No.
YARON Cerchiamo di evitare che si ripeta, eh?
HIKMET …
YARON Allora: generalità, lavoro, luogo di residenza, spostamenti effettuati negli ultimi 3 anni, persone incontrate, legami politici o insurrezionisti, nel rastrellamento di Gaza in cui sei stato arrestato ti è stata trovata addosso una pistola calibro 9. …9! …Perché?

Hikmet lo guarda sorpreso. Sta per intervenire ma Yaron lo anticipa.

YARON Ascoltami: finora è stato un gioco, credimi. 
HIKMET (con sarcasmo) …Un gioco?
YARON Un gioco.
HIKMET Ho viaggiato e bendato non so per quante ore…
YARON Un gioco.
HIKMET … mi sono ritrovato in questa specie di bunker…
YARON Un gioco.
HIKMET …mi avete lasciato senza mangiare…
YARON Un gioco.
HIKMET …né bere, in mezzo ai topi…
YARON Un gioco.
HIKMET … in una cella rovente di caldo…
YARON Un gioco.
HIKMET …che non mi diverte!

PAUSA.

YARON …La cattura, il viaggio bendato, le perquisizioni, i primi interrogatori. Un gioco, credimi! Ma ora è finito. Vogliamo qualcosa da te e l’avremo.

Hikmet non risponde. Quando sta per intervenire Yaron l’anticipa di nuovo.

YARON Ti do qualche ora per fare mente locale. Non rendere più difficile la tua condizione. Non fare l’eroe. Non serve a niente fare l’eroe se nessuno può saperlo! E nessuno può saperlo! … Sappiamo tutto di te: il tuo passato, il presente … il futuro riusciamo a immaginarlo con una certa precisione… se non farai l’eroe! Fuori, per ora, sei dato per disperso. “Irreperibile”. Hai due possibilità: ti ritroveranno comunque… Se collabori, vivo. Se fai l’eroe… Ora il ricordo di te è forte e doloroso, ma è pieno di speranza. Se farai l’eroe svanirà piano piano. Inesorabilmente. Per ora sei un’ombra. Tra un po’ potresti non essere più niente… se farai l’eroe! … Tutto scorre!
HIKMET “Panta rei”.
YARON (sorpreso, dopo una pausa) …Sai il greco?

Immobilità. 
Lenta dissolvenza luci sul battito del cuore.
Buio.



SCENA 3

Yaron è solo. Ha il dossier in mano. Lo sfoglia. Ne estrae dei fogli. Legge. 
(quando l`aratro straniero)

Quando l`aratro straniero
Lacera, o mia terra,
La tua carne violata,
è dalla mia carne che sgorga il sangue.
Tutto svanisce nella nebbia
E le lacrime nascono
Nella lingua dei segreti e del miracolo.
La spada di luce si è levata dalla mia fronte
E l`acqua dei fiumi è sgorgata dalle mie dita.
La mia nazionalità?
Il cuore di tutti gli uomini!
Dove sono nato?
Dentro mia madre.
Toglietemi questo passaporto, se ci riuscite.
(SAMIH EL KASSEM)

Con stizza accartoccia il foglio e lo getta via. Passeggia nervoso, pensoso. 
Si attiva il walkie-talkie.

WALKIE-TALKIE Colonnello Yaron. … Colonnello Yaron?
YARON (rispondendo) Yaron.
WALKIE-TALKIE Passi sulla banda 13. Conversazione privata.

Yaron commuta il suo walkie-talkie.

YARON Yaron.
WALKIE-TALKIE (cambio di voce) Atrash. E’ in viva voce?
YARON Sì.
WALKIE-TALKIE Dove sta?
YARON Stanza 9.
WALKIE-TALKIE Metta l’auricolare e parli a bassa voce.
YARON Sì. (lo fa. Non sentiamo più il Walkie-Talkie) Fatto. … Il 3924. … Procede bene. … E’ un po’ testardo. … No. … Non ce n’è stato ancora bisogno e non credo… Non mi sembra il caso. … Ho altri metodi, lo sa. … Non un mio prigioniero, e non dopo solo 6 giorni di interrogatorio, con tutto il rispetto. … Il 3924 darà gli stessi risultati dei suoi ma lo farà perché l’avrò convinto, non perché è stato costretto. … Si deve fidare di me. … Che mi dice del 3925? … Ah. … Ci vada piano. … Anzi, le chiedo ufficialmente di cedermi quel Dossier. … Mi sembra più logico, tutto qui. … Sì, ma… … va bene. … Va bene. … Le farò sapere. (saluto)

Interrompe la comunicazione e si leva l’auricolare con stizza. Pensa. Prende il foglio accartocciato. Legge.

La mia nazionalità?
Il cuore di tutti gli uomini!
Dove sono nato?
Dentro mia madre.
Toglietemi questo passaporto, se ci riuscite.

LENTA DISSOLVENZA AL BUIO.


SCENA 4

Entra, come se spinto, il prigioniero. E’ bendato e ammanettato a mani e piedi. Le mani sono legate dietro la schiena. Rumore forte con riverbero della porta chiusa e lucchettata. Si sentono i bisbigli. La stanza è al buio. Il prigioniero aspetta in piedi, davanti alla porta. Immobile. E’ illuminato solo da una lama di luce che entra della finestra socchiusa. Nell’ombra c’è Yaron, ma lo vedremo dopo. Il prigioniero ha paura. Solo rumori di bisbigli. Prova a muoversi alla cieca. Prova a liberarsi gli occhi ma non ci riesce. Prova a fare un passo ma cade. Capisce che deve aiutarsi con le gambe, da terra. Cerca di raggiungere la benda con le ginocchia per scalzarla, ma non ci riesce. Yaron si accende una sigaretta con uno zippo. Il rumore interrompe il prigioniero. Yaron esce allo scoperto. Tensione in silenzio. Rumori di acqua che goccia. Yaron gira attorno al prigioniero. Lo studia. Avvicina una sedia. Lo aiuta a sollevarsi da terra e lo fa sedere. Si siede avanti a lui. Silenzio. 

YARON Voglio dimostrarti la mia buona volontà. Il mio desiderio di avere un dialogo con te...

Gli toglie la benda. Il prigioniero si guarda attorno. Yaron nota un livido sul suo viso. Fa sparire il dossier dal tavolo e apre gli scuri per vedere meglio. La luce dà fastidio al prigioniero.

YARON Dà fastidio?
HIKMET Non vedo il sole da… Non lo so più, da quanto…
YARON 9 giorni. Sei con noi da 9 giorni.
HIKMET Pensavo di più! Dove siamo?
YARON Non importa.

Socchiude gli scuri. Accende lo zippo e si avvicina al livido.

YARON Chi è stato?
HIKMET Non lo so. Ero bendato!

Yaron ha un gesto di rabbia contenuta. Il prigioniero è teso.

HIKMET Siamo sempre in Palestina?
YARON No. Questo è Israele.
HIKMET Sì ma…
YARON Non importa. (pausa)
HIKMET Che volete da me?
YARON Convincerti.
HIKMET Su cosa?
YARON … Nome.
HIKMET Ancora?
YARON Nome.
HIKMET Lo sapete.
YARON Nome. ...Non discutere. Non ti conviene. … Nome.
HIKMET Hikmet Ismail.
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Ricominciamo: Nome, cognome, dove sei nato, età, nazionalità, domicilio, dove sei stato arrestato, dichiarazione volontaria di appartenenza a qualche organizzazione terroristica, visto che al momento dell’arresto avevi una parabellum 7,65. 
HIKMET …Hikmet Ismail. Sono nato a Jaffa. Ho 30 anni. Palestinese. Sono stato catturato nella mia casa di Gaza da un commando israeliano guidato da un collaborazionista dall’accento libanese. Erano incappucciati. Non sono un terrorista. Non lo sono mai stato. Non è vero che ero armato. E’ evidente che volete incastrarmi visto che nell’altro interrogatorio avete parlato di una Calibro 9 e ora spunta una Parabellum 7,65. 

Yaron è sorpreso dalla esattezza dell’appunto di Hikmet. Confronta i due fogli.

YARON …Un banale errore trascrizione…

Strappa uno dei due fogli.

YARON …Continua.
HIKMET Ho viaggiato bendato per non meno di 6 ore. Sto morendo di sete. E sono in questo bunker da…
YARON 10 giorni.
HIKMET 10 giorni. (pausa)
YARON Hikmet, alias Darwish, alias Kaled, probabile vero nome Kalef. Hai 4 fratelli, tre sorelle. 
HIKMET Non li vedo da 9 anni.
YARON Tuo padre è morto a Beirut. Tua madre vive a Shekhem con suo fratello.
HIKMET Non li vedo da 2 anni.
YARON Hai due bambine e un maschietto di 9 anni. Dove sono?

HIKMET TACE.

YARON In Kuweit con uno dei tuoi fratelli.

HIKMET TACE.

YARON Tua moglie fa la pittrice. …Una famiglia di “artisti”! Anche lei è una terrorista dell’OLP. Viveva con te a Gaza ma ora è scomparsa.
HIKMET Come, scomparsa?
YARON Deve aver capito che avremmo preso anche lei. E’ “Irreperibile”. Tu sei un dirigente dell’Organizzazione di Liberazione della Palestina…
HIKMET Sono un traduttore…
YARON E’ una copertura. Sei un membro stipendiato dell’Alto Consiglio Palestinese. Capo del Dipartimento Informazione e Cultura, ossia Propaganda. Hai anche provato a fare il guerriero, il Fedajn, con risultati talmente scarsi che ti hanno rimandato subito alla tua “informazione e cultura”. L’Organizzazione di Liberazione ha investito su di te: hai studiato in Italia e a Londra, dove entravi con un falso passaporto Giordano e uno dei tuoi tanti “nomi d’arte”. Sei un intellettuale. Un poeta, un “artista” rivoluzionario molto seguito dai tuoi e da quei pochi “confusi” del Medio Oriente. Non sei mai stato pubblicato, ma le tue poesie sono accessibili da tutto il mondo via Internet. Per questo sei pericoloso, e prezioso allo stesso tempo. Sappiamo tutto di voi. Ogni movimento. Ogni incontro con i vostri amici comunisti. Siete schedati, seguiti, studiati, ovunque. I servizi segreti alleati ci aiutano molto dettagliatamente su tutti i vostri spostamenti occidentali. Smetti di negare tutto. Faremo prima.
HIKMET Se fosse vero quello che dici, cos’altro potrei aggiungere? 
YARON Dammi del lei.
HIKMET Mi avresti schedato dalla nascita. 
YARON Dammi del lei.
HIKMET Sai più cose sulla mia famiglia di me. 
YARON Dammi del lei! (pausa)
HIKMET Peccato che non sono io, quello lì.
YARON (serissimo) Smettila. Ti conviene ammettere tutto.
HIKMET …Sa tutto di me! Cos’altro dovrei ammettere?
YARON Smettila!
HIKMET … Voi ebrei d’Europa orientale… eravate degli intellettuali! Sottili e sensibili! A forza di imitare i vostri protettori americani siete diventati dei maniaci. Ottusi e violenti. Vi credete il sale della terra. Che segreti potrei rivelare? Perché sprecate tempo con un’inezia come me? Se avete tanta fretta, perché fate domande di cui già pensate di sapere le risposte? Stupidità o sadismo?
YARON Sei troppo nervoso. Sigaretta? (gliela porge)
HIKMET Ho smesso di fumare quando ho saputo che le multinazionali del cancro vi sostengono finanziariamente. Sarebbe più gradita un po’ d’acqua. Qui si muore di caldo e non bevo da 2 giorni.

Yaron ci pensa un attimo e gli da’ l’acqua versandogliela in bocca da una borraccia. Il prigioniero ha la bocca spalancata. Yaron comincia a declamare qualcosa in greco antico, in metrica. (omero – vedere l’allegato in coda al testo) … il prigioniero è sorpreso. Yaron sbaglia una parola e il prigioniero lo correggerà.


Iliade, libro primo, vv. 1-8:

Mènin aèide, theà, / Pelèiadèo Achhilèos
ùlomenèn, he myrì / Achàiois àlghe_ethèke,
pòllas d’ìftimùs / psychàs Adì proiàpsen
hèroòn, / autùs de_elòria / tèuchhe cynèssin
òionòisi te pàsi, / Diòs d’etelèieto bùle,
èx u dè ta pròta / diàstetèn erisànte
àrteidès / te anàx andròn / cai dìos …Achillèus.
Tìs t’ar sfòe theòn / eridì xyneèche machhèsthai?

Traduzione:

1- Canta, o dea, l’ira d’Achille Pelide,
2- rovinosa, che infiniti dolori inflisse agli Achei,
3- gettò in preda all’Ade molte vite gagliarde
4- di eroi, ne fece il bottino dei cani,
5- di tutti gli uccelli consiglio di Zeus si compiva 
6- da quando prima si divisero contendendo
7- l’Atride signore d’eroi e Achille glorioso.
8- Ma chi fra gli dèi li fece lottare in contesa?


HIKMET «Achìlleus »: “eu” - epsilon ypsilon - è dittongo. Non ci può cadere accento. E poi è un esametro: non può finire con un ossitono.
YARON …Lo so. L’ho fatto apposta.
HIKMET …Perché?
YARON Per vedere se mentivi anche su questo.
HIKMET Soddisfatto?
YARON Molto. (pausa) …Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Poeta!
HIKMET Le traduzioni, mi danno da mangiare!
YARON Le poesie, ti danno l’immortalità! 

PAUSA.

YARON Nel tuo studio sono stati trovati elementi compromettenti.
HIKMET Nel mio studio avete potuto trovare solo le mie poesie e i quadri di Rita.
YARON …I tuoi scritti non sono brutti. Sono noiosamente monotematici ed è troppo evidente il richiamo alla metrica dei poetastri comunisti degli anni 70. Ma hanno una potenza emotiva impressionante. Meravigliosa. Che fa pensare.
HIKMET (sarcastico) …E’ il compito della poesia.
YARON Appunto.

PAUSA.

YARON … Non ti chiedo di tradire nessuno. Nessun nome e nessuna informazione riservata. Voglio che mi ascolti. Con attenzione.
HIKMET Suppongo di non avere scelta?
YARON Infatti. Tu non ti rendi conto di quanto sei stato fortunato ad essere affidato a me.
HIKMET … Credo sia solo questione di tempo.
YARON Non con me. Personalmente non condivido i modi di persuasione in uso qui dentro, anche se devo ammettere che fanno guadagnare molto tempo. Ma io non ho fretta…
HIKMET Allora sono proprio fortunato!
YARON Sì. Sono l’unico, a non avere fretta. Ma ho garantito il risultato e non vorrei essere ripreso.
HIKMET Io sono la sua garanzia?
YARON In qualche modo sì.
HIKMET Ottimista.
YARON Fiducioso. E’ diverso.
HIKMET Di convincermi?
YARON Sì. E convincendo te potrò provare a convincere anche i miei a cambiare metodi. Il livello culturale dei colonnelli è spaventosamente basso. Non riescono ad immaginare altri modi che quelli violenti. Io sono uno dei vecchi dell’esercito. Siamo in pochi, con la mia esperienza. Con la mia cultura. Sono nel reparto di prevenzione anti-terrorismo. …Credi che ti racconterei di me, se volessi arrivare agli obiettivi fissati nel minor tempo?
HIKMET Hai detto…
YARON Dammi del lei.
HIKMET …Ha detto che ha tempo! … (pausa)
YARON Il vostro gruppo etnico – che vi ostinate a chiamare palestinese! – è esausto! Siete sfiniti. Avete sopportato decenni di sofferenze, è stupido negarvelo. Vi siete affidati a terroristi mercenari e corrotti che vi hanno portato alla rovina. Isolandovi da tutti e sfruttando la vostra disperazione per costruirsi benessere e imperi finanziari ben lontano da qui. Al sicuro. Siete sfiniti! Non vi resta che accettare la pace. Che in fondo è l’obiettivo impronunciabile che vogliamo tutti e due. Una pace giusta tra il grande eletto popolo d’Israele e tutti i suoi vicini arabi. Una pace controllata da noi, è ovvio, perché siamo i più forti e i più stabili. 
HIKMET E i più protetti!
YARON Vedila come vuoi. Avete bisogno di una guida seria, diversa, e noi vogliamo aiutarvi a formare un nuovo illuminato gruppo dirigente, in grado di confrontarsi con noi illuminando, appunto, il tuo popolo e i suoi amici.
HIKMET Un altro Sadate? Altri Maroniti Libanesi? Altri traditori? … In bocca al lupo!
YARON Vogliamo selezionare dei moderati di buona volontà. Gente in gamba, preparata. Come te. Sei stimato, sei un intellettuale…
HIKMET Sono un traduttore.
YARON Sei un poeta. …Hai amici ovunque. Puoi diventare un cardine internazionale. Ma devi rinnegare il tuo passato con l’OLP.
HIKMET Sono un traduttore.
YARON Sei un poeta! Vogliamo fare di te un eroe positivo. Il creatore della pace! Ti aiuteremo a fare strada. Ci appoggerai a livello internazionale e persuaderai i tuoi ad accettare la giusta causa in nome di una pace necessaria a tutti. 
HIKMET Non a tutti: molti di voi non l’hanno mai voluta veramente.
YARON Non voglio una risposta immediata. …Un po’ di tempo, l’abbiamo detto, c’è. Senza di noi non sareste mai divenuti un popolo, sareste ancora dei nomadi... Ma ti invito a riflettere … in fondo non hai molta scelta. Credimi, non resisteresti più di 2 giorni, con un altro colonnello, ma con me… un po’ di tempo c’è!
HIKMET Sono fortunato. Prigioniero, ma fortunato!
YARON Non ti chiedo di tradire nessuno. Voglio salvarti, Hikmet! Dammi un appiglio per convincerli a lasciarti vivere.
HIKMET Perché ti interessa tanto la mia vita? …Ti ho dato del tu e non mi hai corretto!
YARON (dopo una pausa) …Mi interessa la tua testa. La tua anima. L’anima di un poeta. (il tono diventa più “intimo”) …Non mi sento un “maniaco” che emula lo straniero. E non credo di appartenere al sale della terra. Sono un ufficiale…
HIKMET Sei un terrorista.
YARON Un combattente. Che disprezza i metodi brutali; che vorrebbe credere nella democrazia; che detesta le guerre inutili e il muro d’odio che divide il popolo d’Israele dal mondo arabo.
HIKMET Siete voi, i terroristi.
YARON La faccenda ci è scappata di mano!
HIKMET Chi provoca terrore è un terrorista!
YARON Lo sai benissimo che la verità sta nel mezzo! Le frange estreme dell’OLP hanno destabilizzato tutto il sistema! Ogni giorno c’è un vostro attentato! Ogni giorno qualcuno dei vostri si fa saltare in aria in mezzo alla gente innocente.
HIKMET …E partono le vostre rappresaglie!
YARON Le rappresaglie delle nostre frange estreme, …sì. Non le condivido. Non le ho mai condivise, anche se dovevo ubbidire a quegli ordini odiosi. Ora voglio provare l’altra strada. Quella moderata.
HIKMET Sei solo! Non ce la farai mai!
YARON Servono uomini come te. Servono “anime” non armi!

HIKMET TACE COLPITO.

YARON (al Walkie-Talkie) … Vi rendo il 3924. …Ha cominciato a collaborare: una volta in cella toglietegli manette e benda. …Perché ho deciso così! (al Prigioniero) …Per loro non sei un prigioniero, sei un terrorista.
HIKMET Sono un poeta. 

BATTITO DEL CUORE. 

Yaron è sorpreso. Lo fissa. Sorride. Prende di nuovo il walkie-talkie.

YARON …Yaron. Contrordine. Tengo ancora il 3924. Venite a prenderlo tra 20 minuti.

Grande tensione. C’è un’atmosfera più serena, complice. Yaron si versa del whisky. Sta per bere ma si ferma e lo passa a Hikmet che l’accetta.

YARON Con il nostro appoggio avrai i mezzi per creare un tuo movimento. Potrai orientare la tua gente. Aiutarla ad intraprendere un cammino regolare e regolato. La strada per la pace passa necessariamente per una reciproca collaborazione con noi, lo sai. Anche noi dovremo accettare dei compromessi che adesso sembrano inaccettabili. Ma di fronte ad una seria collaborazione intellettuale e una politica costruttiva nessuno si tirerà indietro. Sarà durissima: con ostacoli e pericoli, ma noi ti proteggeremo. Dai tuoi e dai nostri “fondamentalisti”. Non la spunteranno i violenti ma gli “illuminati”. Noi, Hikmet. La pace è necessaria a tutti. A te, a me, alla tua famiglia, alla mia, alla tua gente, alla mia! Io mi fido di te. Devi fare altrettanto.

Hikmet prende tempo. Pensa. Yaron lo guarda pazientemente. 

HIKMET Sono un povero arabo figlio di contadini. Un piccolo poeta. Perché io? …Anche io ho orrore per la violenza e la tortura. Non so se riesco a capire le sottigliezze della tua proposta. Penso di potermi fidare di te, ma non di chi ti comanda. Non capisco che dialogo possa esserci tra noi. Quale punto di convergenza si può instaurare tra i signori della guerra della stella di David e un Palestinese privo di ogni diritto? Non capisco. 
YARON I miei genitori erano commercianti ebrei a Norimberga.
HIKMET I miei, contadini a Jaffa.
YARON Sono un ingegnere agronomo. E’ il mio lavoro ufficiale. Nei Kibbouz. Viaggio spesso come consulente delle Nazioni Unite.
HIKMET Ce l’ha una famiglia?
YARON (dopo una pausa) No.
HIKMET (dopo una pausa) Non ce l’hai?
YARON …No.

PAUSA.

HIKMET …Peccato… mi potresti capire meglio.
YAROM Se non sei quello che c’è scritto qui, chi saresti?
HIKMET Sono - ero – laureando in letteratura araba. Ho lasciato gli studi per raccontare in versi da storia del mio popolo. Anch’io ho viaggiato, e non solo per esodi forzati - dai tuoi – ma soprattutto per studiare, conoscere il Mondo, per spiegare la storia del mio paese e il diritto del mio popolo di vivere in pace nella nostra terra. 
YARON Questa terra è anche nostra, tu lo sai. Il genocidio nazista ci ha dispersi in tutto il mondo. Ma è anche nostra. Lo stato d’Israele è stato creato a tavolino, è vero, ma il diritto morale di esserci ci appartiene, come appartiene a voi quello di restarci, lo so. Bisogna solo mettersi d’accordo, senza guerre e senza attentati. La comunità internazionale ha espresso la sua fiducia…
HIKMET La sua protezione, questo è il problema! A noi non ci ha voluto proteggere nessuno. Perché siamo poveri. Perché non ci siamo mossi da qui, non abbiamo fatto ricchezze in occidente, non abbiamo chiesto altre nazionalità. Non paghiamo le tasse in altri paesi. Siamo qui. Da sempre. Per sempre.
YARON Questo non diminuisce il nostro diritto di vivere in questa terra.
HIKMET …Non lo so…
YARON Voi non siete stati sterminati nei lager. Su di voi nessuno ha fatto esperimenti di laboratorio.
HIKMET Sì, ma non potete, in nome di quella vergogna mostruosa, avallare altri massacri e la dispersione di un popolo innocente. La stella di David è diventata un simbolo di terrore, come la croce uncinata 40 anni fa!
YARON Hikmet, siamo uguali. Vogliamo la stessa cosa. Io e te. Non altri. Non ancora. Vogliamo Pace. E dobbiamo provare a farlo capire agli altri. Tu sei un punto di partenza, non di arrivo. Non sei un violento. Ma hai più forza di una bomba. Le bombe uccidono. Le parole fanno molto di più: sanno cambiare chi riesce ad ascoltarle. Io voglio che tu sia ascoltato. Da tutti. Dai tuoi e dai miei. Se diventi un emblema di pace sarà impossibile restare sulle posizioni storicamente bloccate. Per tutti. Per i tuoi e per i miei.
HIKMET Mi uccideranno.
YARON Non lo permetterò.
HIKMET Uccideranno anche te.
YARON La tua poesia non potrà ucciderla nessuno; continuerà a scavare, sarà ancora più forte. Con o senza di noi.
HIKMET …Sei un idealista.
YARON …Sì.

Prende dal dossier dei fogli e comincia a leggere. Poi passerà a memoria e si incrocerà con Hikmet sulla lettura dei versi. Si troveranno così in simultanea a recitare diverse parole. Termineranno all’unisono sugli ultimi versi della poesia.

YARON “Non prendete i miei occhi
Io sono lo straniero in cerca di una patria”…
HIKMET E’ tutto impresso nei miei occhi: dalla fuga da Jaffa sulle spalle di mio padre, ai massacri per mano degli israeliani…
YARON “Il mio cuore è sbriciolato
Sulle montagne della neve, del sangue e della brina.
Camminavo con i bambini
Abbandonati nella notte della fame
Del sangue, della nebbia”.
HIKMET Rifugiati in Cisgiordania, cacciati da Beirut, da Amman, da ovunque.
YARON “Hanno issato sul mio dorso
Le tavole della mia bara.
Non finitemi”.
HIKMET Io sono lo straniero in cerca di una patria.
YARON “Che colpa ha il mio popolo
Per vivere oggi su una terra in rovina?”
HIKMET “Che colpa ha commesso l’uccello
Per essere cacciato da una foresta all’altra?”
YARON “Che colpa ha commesso il mio cuore
Per caricarlo di così tanto dolore?”
HIKMET “Che colpa ha commesso il mio cuore
Per caricarlo di così tanto dolore?”

Insieme, con una esecuzione vagamente polifonica. Uno sui fiati e uno in voce, per poi scambiarsi le vocalità. 

INSIEME “Ci nutriremo di sabbia, se avremo fame.
Ma non partiremo di qui.
E non esiteremo
Ad offrire il nostro sangue per la patria.
Qui c’è il nostro passato, il presente e l’avvenire.
Scendete qui, più profonde e forti
Vive radici nostre.
Scendete più in fondo.
Ogni cosa ha la sua fine.
Ho voglia di Pace.
Ho voglia di Pace”.

HIKMET Sei spaventato quanto me.
YARON Voglio la tua collaborazione.
HIKMET Vuoi la mia anima.
YARON Ti propongo la Pace.
HIKMET Diventerei un traditore.
YARON Un eroe.
HIKMET Un assassino.
YARON Io non sono un assassino.
HIKMET Io non sono un assassino.
YARON Odio la guerra.
HIKMET Odio la guerra.
YARON Voglio la Pace.
HIKMET Voglio la Pace.

Yaron comincia a recitare in greco. Hikmet traduce “live” i versi di omero. Hikmet ripete in greco l’ultimo verso, Yaron lo traduce. Immobilità. 


Iliade, libro 22, vv. 261-272:

1- “Hèctor, mè moi, alàste / synèmosynàs agorèue:
2- hòs uc èsti leùsi / cai àndrasin hòrchia pìsta,
3- ùde lycòi te cai àrnes/homòfrona thýmon echùsin,
4- àlla cacà fronèusi /diàmperes àllelòisin,
5- hòs uc èst’ eme cài / se filèmenai, ùde tì non
6- hòrchia èssontài, / prin gh’è heteròn ghe pesònta
7- hàimatos àsai àrea, / tàlaurinòn polemìsten.
8- Pàntoiès aretès / mimnèscheto; nýn se malà chhre
9- àichmetèn t’emenài / cai thàrsaleòn polemìsten.
10-ù toi et èst ypalýxis / afàr de se Pàllas Athène
11-ènghei emò damaà:/nyn d’àthroa pànt’ apotèiseis
12-chède emòn hetaròn,/ hus èctanes ènchhei thýon”.





Traduzione: [parla Achille:]

1- “Ettore, non mi parlare, maledetto, di patti:
2- come non v’è fida alleanza fra uomo e leone,
3- e lupo e agnello non han mai cuori concordi,
4- ma s’odiano senza riposo uno con l’altro,
5- così mai potrà essere che ci amiamo io e te; tra di noi
6- non saran patti, se prima uno, caduto,
7- non sazierà col sangue Ares, guerriero indomabile.
8- Ogni valore ricorda; ora sì che tu devi
9-esser perfetto con l’asta e audace a lottare!
10- Tu non hai via di scampo, ma Pallade Atena
11- t’uccide con la mia lancia: pagherai tutte insieme
12- le sofferenze dei miei, che uccidesti infuriando con l’asta”. 


DISSOLVENZA LENTA FINO AL BUO.

SCENA 5

Il prigioniero è solo. Ammanettato. Senza benda. In terra. Accovacciato in posizione fetale. Comincia a cantare a cappella un brano in arabo. E’ una specie di lamento/preghiera. Lentamente comincia ad alzarsi e raggiunge il centro del palco. Quando è arrivato al centro viene isolato da uno spot. E’ a testa bassa e comincia a parlare. Le prime frasi che pronuncia sono quasi soffiate, impercettibili. Nel corso del monologo lentamente entrerà nel vivo del monologo e alzerà il capo guardando dritto in platea. Al segno ### le manette scivoleranno a terra. Al segno §§§ comincerà a mimare di essere picchiato violentemente. Continuerà il monologo in questa temperie frenetica, disperata. Alla fine del monologo si ritroverà di nuovo in terra in posizione fetale, di nuovo con le manette, sfinito dalle percosse subite.

HIKMET Vi vantate delle vostre vittorie ma disprezzate i vostri nemici. Fate la guerra ai morti di fame come voi ci chiamate ma siete riusciti a ottenere qualcosa solo con 1 'inganno e la consueta complicità dei vostri ruffiani d'occidente. Ma non potrete vivere di rendita in eterno facendo pagare la vostra economia in fallimento e le vostre guerre di conquista ai vostri protettori del Pentagono. Nel nome delle vittime del genocidio nazista avete creato un flusso di valuta con cui finanziate nuovi massacri e la dispersione di un popolo innocente. La stella di David é un simbolo di terrore e di morte come lo fu la croce uncinata. Non c’è differenza tra le vittime dei campi di sterminio nazista e i freddi assassini in divisa di uno stato razzista e para-fascista che massacra oggi centinaia di migliaia di donne, vecchi, bambini dei campi di rifugiati e delle città occupate della Palestina. Nel nome di morti senza peccato continuate ad elemosinare dall'Occidente denaro ed armi che impiegate per seminare odio e nuove distruzioni. ### La vostra politica di ricatto, di crimini collettivi, di morte è nel nome di quelle vittime, ma quelle vittime, di cui senza pudore vi siete appropriati sfruttando la follia di un pazzo, vi vomiterebbero, se lo potessero, perché, come quel pazzo ha fatto con voi, state replicando la sua vergogna sterminando un popolo senza colpa. Fate la guerra preventiva contro popoli senza esercito; senza aerei, senza cibo, quelli che il vostro primo ministro e premio Nobel per la pace ha definito, qualche decennio fa, prima di diventare un’ipocrita icona di pace, mezzi uomini, topi o scarafaggi. §§§ Israele deporta, tortura, disperde il popolo di Palestina rigettato sempre più lontano dalla sua terra. Condannate il terrorismo "guerra dei poveri” ma avete inventato la dottrina del "terrorismo preventivo di stato", con cui vi siete legittimati nelle vostre torture. La vostra repressione senza pietà ha creato una resistenza altrettanto spietata e disperata. Una parte aggressiva dell’OLP, che è diventato impossibile contenere. Neanch’io ho più chiaro dove sia la ragione, forse davvero nel mezzo, ma la vostra arroganza ereditata dal potere straniero è diventata insopportabile. Volete essere allo stesso tempo accusatore e giudice unico, carnefice e vittima degna di compianto. Noi eravamo un popolo quando i vostri lontani parenti erano delle minoranze disperse e perseguitate - non certo per colpa nostra - in tutta Europa.

Sfinito, massacrato dalle percosse torna in posizione fetale. Ansima, soffre, tossisce. Piange. E piangendo ritrova un’ astratta serenità.

HIKMET 

Fra Rita e I miei occhi si leva un fucile.
Ho baciato Rita bambina,
lei si è stretta a me, lo ricordo...
I suoi capelli mi coprivano il braccio.
Ricordo Rita - occhi di miele - 
Come l`uccello ricorda la sua fontana.
Un milione di immagini
Un milione di uccelli
Un milione di appuntamenti
Saranno assassinati da un fucile.
Il nome di Rita, festa per le mie labbra.
Il corpo di Rita, nozze per il mio sangue.
Mi sono perduto in lei, distesa sul mio braccio,
uniti nel fuoco delle nostre labbra, 
siamo resuscitati infinite volte.
Oh, Rita!
Chi avrebbe potuto sciogliere i nostri sguardi?
Solo un fucile.
Notte di silenzio!
Lontano, in occhi di miele.
(MAHMUD DARWISH)

HIKMET (URLANDO) Ritaaaaaa!!!!!!

Buio. Sul buio l’urlo di Hikmet si mixa con l’urlo della donna che poi resta a lungo, riverberato per poi svanire lentamente.


SCENA 7

Quando sale la luce il prigioniero è nella stessa posizione in cui l’avevamo lasciato. Entra Yaron. Rumore della porta che si chiude. Yaron è fermo. Immobile. Inorridito dallo stato in cui trova Hikmet. Corre da lui, lo mette comodo, gli guarda le ferite. Gli leva le manette, gli slega le caviglie e usa la benda per pulirgli il sangue raggrumato in viso. Lo aiuta a bere dalla sua borraccia. Gli imbocca anche del whisky che brucia nella gola del prigioniero. Usa il whisky per tentare qualche disinfezione delle ferite. Hikmet si lamenta per il bruciore. Con rabbia rovescia una sedia e prende il suo walkie-talkie. Le risposte sono solo dei suoni incomprensibili.

YARON Colonnello Yaron. Chi è stato? Chi ha ridotto così il 3924? … Passalo sulla 13 in riservata. … Atrash, Yaron. Come si è permesso? … Come si è permesso di intervenire sul 3924? … Questo dossier è mio. Non aveva nessun diritto di immischiarsi. … Non sono andato in vacanza, mi avete mandato voi a Beirut. … L’avete fatto apposta! … Mi avete tolto di mezzo per 3 giorni per fare quello che vi pareva del mio dossier. … Non posso tollerarlo! … I risultati sono affari miei. … No, i miei tempi li decido io, chiaro? … L’avete massacrato! … Che avete ottenuto? … No! Non vi azzardate ad avvicinarvi al 3924! … Lo riprendo io e non ammetto intrusioni da parte di nessuno! … Ci stavo lavorando! … Ora sarà tutto più difficile! … Non si regge in piedi! … Era di mia competenza, nessuno doveva permettersi di scavalcarmi. … Ha ammesso qualcosa? No, e allora? … A che vi è servito ridurlo così? … Come? … Il 3925? … Ha confessato? … Sì, ma cosa? … Non ci credo. … Questo è un traduttore! … Sì, anche un poeta. … No. Non è un terrorista! … Voglio parlare con il 3925. … Come? (cambio tono) … Che ha confessato? … E poi? … Non ci credo. Senta Atrash, ho bisogno di parlarle di persona. Mi raggiunga alla stanza 11 tra mezz’ora. (chiude)

TORNA DAL PRIGIONIERO. 

YARON …Figlio di puttana! Ma chi l’ha detto che gli arabi capiscono solo con la forza? Tu non sei come gli altri. Tu non cederai mai con la tortura! …Ti assicuro che non ti toccherà più nessuno! Tu sei l’eletto! Tu passerai alla storia! A che serve massacrarvi se poi in ogni moccioso disperato ritroviamo questo sguardo disperato? Sei ancora in tempo. Voglio che tu viva! Voglio che nascano altre persone come te. Non importa in quale parte del mondo. Ora siamo nemici, è vero, ma solo perché siamo cresciuti da nemici. L’odio già esisteva. Bisogna fermarlo. E’ pericoloso. Per tutti. L’Unione Sovietica non c’è più. Il comunismo fanatico è sparito. Dobbiamo preparare insieme i nostri popoli. L’accordo di Pace è vicino. L’Occidente non si arrenderà finché i miei e i tuoi non si stringeranno la mano. E’ questione di giorni! Sta per succedere, ma ci vogliono persone che sappiano raccontarlo a chi ancora non ci crede.

HIKMET Arafat non accetterà mai! Qualunque accordo sarà sempre troppo poco e lui lo sa. Non rischierà di perdere la fiducia del suo popolo. Perché? Un altro premio Nobel? Non lo farà mai! Potrà anche promettere di fermare il terrorismo, ma se ci tradirà riuscirà a fare ben poco. La pace durerebbe il tempo di un pensiero. Un istante intenso, ma solo un istante. Il sangue è e resta caldo, anche quando sgorga a fiumi.

PAUSA.

YARON Ti fai bastonare a morte rifiutando di collaborare. A che ti serve?
HIKMET A illudermi che mia moglie e mia madre non restino vittime innocenti delle vostre rappresaglie. 

PAUSA.

YARON Rita è morta.
HIKMET …Che?
YARON Il dossier 3925 è stato giustiziato.
HIKMET …Non è vero. Rita è scappata.
YARON L’abbiamo catturata due giorni dopo di te. 
HIKMET …Non è vero.
YARON E’ stata affidata a Atrash. Non sono riuscito a rilevare il suo dossier. Mi dispiace.

Il prigioniero cerca di trattenersi ma scoppia in un pianto disperato.

YARON Tu puoi ancora salvarti. Ma se entro 2 giorni non cedi, mi leveranno il tuo dossier, …il resto sai prevederlo.
HIKMET Che altro possono farmi? Mi hanno picchiato, bastonato, frustato, bruciato i testicoli, mi hanno messo la corrente in culo. Mi hanno spezzato le dita di un piede e della mano destra, per non farmi più scrivere. …Mi hanno ucciso la mia Rita. 
YARON Salvati! Posso aiutarti.
HIKMET Ti vergogni, vero? (Yaron non capisce) E’ brutto perdere la stima della propria famiglia.
YARON …Ti ho detto che non ho una famiglia.
HIKMET Sì che ce l’hai! Ma non riesci più a guardarle in faccia, le tue figlie!
YARON (sorpreso) Come sai che ho delle figlie?
HIKMET Golda e Rebecca. Non sono più delle bambine e non ti approvano!
YARON Come sai i loro nomi?
HIKMET E tua moglie Mikaela? Ti ha lasciato per questo, no? Ha scoperto che sei tra quelli che hanno fatto partire i missili sui villaggi. Due trecentomila tra morti, storpiati, scomparsi , sempre i più deboli, indifesi, donne, bambini, vecchi. Cacciati dalle loro tane, dai campi di rifugiati, dalle misere case ricostruite, distrutte, ricostruite, distrutte, sempre. Da 40 anni. ... Cosa ha detto tua moglie di Sabra e Chatila? E’ facile quando ti regalano aerei, carri d’assalto, bombe a frammentazione e al fosforo. 
YRARON Come sai della mia famiglia.
HIKMET Se sei tanto sicuro e fiero del tuo buon diritto perché ti fai chiamare colonnello Yaron solo in questa macelleria, e fuori sei per tutti 1'ingegnere Shamir? Ti vergogni, vero? Del tuo mestiere e della tua vocazione giovanile a difendere un paese rubato massacrando e torturando il mio popolo. Convinto che massacri e torture possano cambiare qualcosa...
YARON Io non sono così! Io non approvo tutta questa violenza! … Non più! …Come sai tutte queste cose? Chi cazzo sei tu? Nome.
HIKMET La mia famiglia era numerosa, 18 Anime. Ad ogni esodo c 'erano morti, profughi, quelli che si perdevano. I vecchi morivano di dolore, di nostalgia, per la vergogna di non avere un'identità, una terra, non di certo per la fatica, che da sempre é stato il nostro pane quotidiano. Ma noi dannati della terra abbiamo resistito, per continuare ad essere cacciati ogni volta che ci fermavamo a riposare. Quanti ne avete uccisi? 
YARON Nome. Età.
HIKMET Non sappiamo il numero, i loro nomi, dove sono i loro corpi. Ma noi sempre avanti! Per tentare di ricostruire le nostre case, le nostre vite, di riunire le famiglie. Sempre con il fiato sospeso tra eccidi falangisti, guerra civile. Yaron, Shamir o chi diavolo tu sia, la verità non é solo quella che si vede in televisione, bambini che non sanno sorridere perché qualcuno gli ha negato il diritto alla vita; la verità è che il mondo è ignorante! E questo ci rende nazionalisti e ciechi, e ci fa ignorare e disprezzare tutti gli altri, amici, nemici, compagni, fratelli. E così i padroni del mondo possono manovrare non solo le loro marionette ma anche dei buoni patrioti come noi.
YARON Nome. Età. Professione. …Straccione di un terrorista mancato e ormai a brandelli, puzzi di merda e di morte, sei lurido dei tuoi escrementi, non hai il diritto di parlare della mia famiglia.
HIKMET Mi hai ridotto tu, così; non ho più nulla da perdere. Tanto vale parlare: ho cercato di essere coerente e leale verso il mio popolo; se ti sei illuso di fare di me un collaboratore del tuo potere umiliando il mio spirito ed il mio corpo con crudeltà e dolore non hai capito nulla di noi. Se é questo il vostro livello di conoscenza e d'intelligenza, si preparano giorni neri anche per il tuo paese. Dì al tuo capo di guardarsi le spalle! Ho cercato di raccontare la nostra storia con le sole armi che so usare, le parole, forse é questo che non mi perdonate. 
YARON …Parli, parli e dimentichi come sei ridotto; Si può sapere chi cazzo sei? Nome. Professione. Nazionalità. … Noi ebrei eravamo in Israele prima dei faraoni , i libri sacri parlano chiaro...
HIKMET Continuate a confondere volontariamente e con malafede la mitologia dei vostri testi sacri con la storia: gli ebrei sono stati in Palestina, esattamente come in Europa, una minoranza non integrata delle altre componenti maggioritarie, l 'islamica e la cristiana. I vostri ruffiani d’occidente, americani, francesi, italiani, inglesi, dicevano di voler proteggere la popolazione civile, ma contro ogni accordo e pietà vi hanno abbandonato, lasciando nelle vostre mani una popolazione inerme e traumatizzata. La stella di David e le stelle e le strisce brillano sul genocidio e la dispersione del mio popolo.
YARON Chi cazzo sei? Perché sai tutte queste cose? Sei un traduttore o no? Non hai mai parlato dell'Islam, non ti ho mai visto pregare nella tua cella: Chi sei? Nome.
HIKMET Non sono un credente, ma per noi 1 'Islam è più di una religione, é l'ultimo legame del popolo arabo in cui ci riconosciamo tutti fratelli. Che paura posso avere della morte? Sono morto da quando mio padre fuggiva dalla Palestina portandomi sulle sue spalle, sono morto ogni volta che ero braccato e scacciato da un paese in cui mi illudevo di piantare le mie radici e di seppellire i miei morti. Che paura vorresti farmi ora che non puoi più torturarmi? Che minaccia può essere togliermi un domani che non mi appartiene, chi sei tu, che mi hai rubato passato e presente, facendoti giudice della mia morte? Non ti riconosco come mio simile. 

Hikmet comincia a stare davvero male. Yaron lo ignora. Sentiamo di nuovo il battito del cuore crescere sempre più di ritmo e volume.

YARON Nome.
HIKMET Hikmet Ismail.
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Nome.
HIKMET Hikmet.
YARON Nome.
HIKMET Hikmet.
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Nome.
HIKMET Darwish.
YARON Che hai detto?
HIKMET Darwish.
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Nome.
HIKMET Kaled.
YARON Nome.
HIKMET Kalef.
YARON Nome.
HIKMET Hikmet.
YARON Nome.
HIKMET Darwish.
YARON Nome.
HIKMET Kaled.
YARON Nome.
HIKMET Kalef.
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Professione.
HIKMET Parole.
YARON Nazionalità?
HIKMET Il cuore di tutti gli uomini.
YARON Dove sei nato?
HIKMET Dentro mia madre.
YARON Nazionalità.
HIKMET Il cuore di tutti gli uomini. Toglietemi questo passaporto se, ci riuscite. 

Yaron si allontana nervosissimo. Gira per la stanza continuando come un pazzo a chiedere generalità. Hikmet è morto. 

YARON Professione.
HIKMET …
YARON Nome.
HIKMET ...
YARON Età.
HIKMET …
YARON Da dove vieni?
HIKMET ...
YARON Professione.
HIKMET …
YARON Sai l’inglese?
HIKMET …
YARON Cosa traducevi?
HIKMET …
YARON Alza la voce!
HIKMET …
YARON Per chi lavoravi? 
HIKMET …
YARON Servizi segreti?
HIKMET …
YARON Esercito?
HIKMET …
YARON Sei un terrorista?

Yaron finalmente si accorge che Hikmet è morto. Lo fissa immobile. Il battito del cuore cessa di colpo. Silenzio assoluto. Yaron prende il walkie talkie.

YARON … Yaron. Il corpo è vostro. Il dossier 3924 è chiuso.

Si ferma. Si guarda attorno. Suona il walkie-talkie.

WALKIE-TALKIE Yaron? Atrash. 
YARON Sì.
WALKIE-TALKIE Spero che abbia capito che i suoi metodi non valgono molto. Si presenti alla stanza 13 tra 5 minuti.
YARON Sì.

Attacca. Guarda Hikmet. Pausa. Prende la pistola e se la punta in bocca. Buio. Sul buio, uno sparo. L’ eco rimbomba fino a svanire.

SIPARIO.

TUTTI I DIRITTI RISERVATI.

PRIMA VERSIONE: 30 OTTOBRE 2001.
RETTIFICHE: 6, 12 NOVEMBRE 2001.
ULTIMA VERSIONE IN CORSO.
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GLI INSERTI IN GRECO.

Omero, Iliade.


[ FONESI ] Traslitterazione di due brani dell’Iliade di Omero in caratteri latini. La y indica un suono intermedio tra i e u. La barra / indica una (o due) piccola/e pausa/e di cesura all’interno del verso. Gli accenti indicano i luoghi di sensibile accentuazione ritmica e di volume. Il timbro di e e di o toniche deve essere sempre aperto. La pronuncia aspirata si ha in ch, th e h iniziale. In chh la doppia h serve a indicare il suono non soltanto gutturale, ma anche aspirato (come un fiorentino che pronunciasse le chele del granchio). Le sillabe atone saranno pronunciate molto legate, in particolare quelle unite da _, che costituiranno un’unica sillaba.


Iliade, libro primo, vv. 1-8:

1- Mènin aèide, theà, / Pelèiadèo Achhilèos
2- ùlomenèn, he myrì / Achàiois àlghe_ethèke,
3- pòllas d’ìftimùs / psychàs Adì proiàpsen
4- hèroòn, / autùs de_elòria / tèuchhe cynèssin
5- òionòisi te pàsi, / Diòs d’etelèieto bùle,
6- èx u dè ta pròta / diàstetèn erisànte
7- àrteidès / te anàx andròn / cai dìos Achhìlleus.
8- Tìs t’ar sfòe theòn / eridì xyneèche machhèsthai?



Traduzione:

1- Canta, o dea, l’ira d’Achille Pelide,
2- rovinosa, che infiniti dolori inflisse agli Achei,
3- gettò in preda all’Ade molte vite gagliarde
4- di eroi, ne fece il bottino dei cani,
5- di tutti gli uccelli consiglio di Zeus si compiva 
6- da quando prima si divisero contendendo
7- l’Atride signore d’eroi e Achille glorioso.
8- Ma chi fra gli dèi li fece lottare in contesa?


Iliade, libro 22, vv. 261-272:

1- “Hèctor, mè moi, alàste / synèmosynàs agorèue:
2- hòs uc èsti leùsi / cai àndrasin hòrchia pìsta,
3- ùde lycòi te cai àrnes / homòfrona thýmon echùsin,
4- àlla cacà fronèusi / diàmperes àllelòisin,
5- hòs uc èst’ eme cài / se filèmenai, ùde tì non
6- hòrchia èssontài, / prin gh’è heteròn ghe pesònta
7- hàimatos àsai àrea, / tàlaurinòn polemìsten.
8- Pàntoiès aretès / mimnèscheto; nýn se malà chhre
9- àichmetèn t’emenài / cai thàrsaleòn polemìsten.
10- ù toi et èst ypalýxis / afàr de se Pàllas Athène
11- ènghei emò damaà: / nyn d’àthroa pànt’ apotèiseis
12- chède emòn hetaròn, / hus èctanes ènchhei thýon”.



Traduzione:

[parla Achille:]

1- “Ettore, non mi parlare, maledetto, di patti:
2- come non v’è fida alleanza fra uomo e leone,
3- e lupo e agnello non han mai cuori concordi,
4- ma s’odiano senza riposo uno con l’altro,
5- così mai potrà darsi che ci amiamo io e te; fra di noi
6- non saran patti, se prima uno, caduto,
7- non sazierà col sangue Ares, il guerriero indomabile.
8- Ogni bravura [io avrei tradotto valore] ricorda; ora sì che tu devi
9- esser perfetto con l’asta e audace a lottare!
10- Tu non hai via di scampo, ma Pallade Atena
11- t’uccide con la mia lancia: pagherai tutte insieme
12- le sofferenze dei miei, che uccidesti infuriando con l’asta”.