Due cuori e… (made in Japan)

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CAMPANEL

                 

Commedia brillante in due atti di Gianni Versino

P E R S O N A G G I:

MICHIKO                      traduttrice giapponese,lavora in campo pubblicitario

LEOPOLDO                 artista pasticcione con moglie ricca ed autoritaria

PRISCILLA                   avvenentevicina di casa di Michiko

DAGOBERTO              il “lui” di Michiko, precisino e mammone

La scena rappresenta l’interno di un piccolo attico con zona giorno, zona notte, angolo di cottura e bagno – a sinistra vi è una porta che da’ all’esterno e a destra un’altra che porta al bagno.

Testo tutelato dalla S.I.A.E. – Società Italiana Autori ed Editori


A T T O   P R I M O

MICHIKO:                  (ENTRA SOVRACCARICA DI BORSE E PACCHETTI DANDO UNO SPINTONE ALLA PORTA PER RICHIUDERLA) Arrivo!…un momento! Subito!… (POSA LE BORSE SU UN TAVOLINO) …Sì…io capito…sono qua!…Capperi! Proprio adesso doveva suonare telefono! (APPOGGIA L’ULTIMO PACCO SUL DIVANO E SOLLEVA IL RICEVITORE) Pronto!?…Ah, Claudia sei tu!...Ciao!...No! Non sono arrabbiata…sono appena tornata da fare spesa!…Aspetta attimo solo  che poso cose… No, niente disturbo…e poi non posso passare  sabato e  domenica senza raccontare ultime novità!…Ti pare? (APPOGGIA IL RICEVITORE SUL DIVANO, SI ALZA, SI TOGLIE IL SOPRABITO; LO GETTA IN MALO MODO SUL DIVANO STESSO; QUINDI SI LASCIA RICADERE SEDUTA, RIPRENDE LA CORNETTA, SI SFILA LE SCARPE BUTTANDOLE UNA A DESTRA E L’ALTRA A SINISTRA – IL TUTTO COMMENTANDO TRA SE’)  E poi questo è  weekend speciale, specialissimo… (RIPRENDENDO LA CORNETTA DEL TELEFONO) Eccomi! Che dicevo?…che questo sarà  weekend speciale…come? Se trascorro con mio Dagoberto?… Allora non sarebbe più speciale!… Quello è…come dite voi? Ah, sì! Grande “pizza”…eppure appena arrivata in Italia…io sentiva tanto sola…capiato di conoscere lui…e subito innamorata… perchè lui così forte, così robusto, così maschio italiano…che cretina! Non aveva capito che invece lui tutto diverso…ordinato, preciso e noioso come giapponese, più di me. Ogni cosa deve fare  solo come dice lui… anzi! Come dice sua mammà! Già è pure…ecco, brava!...mammone! Per ogni cosa… anche piccola e stupida lui subito parla di mammà! Mammà avrebbe fatto… mammà avrebbe detto… E poi…oltre questo…tutte faccende… anche più stupide deve essere organizzate e fatte secondo suo solo modo di vedere… insomma io proprio stufa! Non ce la fa più! E lo so!… Hai ragione… è verità! Fino adesso lui stato molto… questo deve proprio dire!Però da quando ho conosciuto Leopoldo, dove? In stazione di Milano…ci siamo incrociati, ci siamo guardati... io mi sono voltata, lui si èvoltato... ed è caduto su carrello di bibite e panini. Sembrava scena da film comico con lui seduto tra panini con wurstel in testa…prima messa a ridere...fatto tanta tenerezza…così corsa subito da lui, abbiamo parlato, parlato... così ho perso il treno! Com’è? Altro tipo di maschio italiano… non forte, non robusto…e anche pasticcione, disordinato, ma tanto carino che piace a me! Lui  sa così fare con donne! E poi è bravissimo artista! Ma nessuno capisce sua arte… sua moglie è donna piena di soldi che sempre lo comanda perché lui non ricco e aristocratico come lei!... Hai ragione…stare con Dagoberto e volere anche lui… è proprio grosso problema… Come risolverlo?Fatto mia cara! Abbiamo deciso di dimostrare che noi due vivendo insieme saremmo coppia perfetta!… Quando? Ma oggi e domani! Staremo insieme qui da me. Sua moglie? Beh… ecco lui  trovato una scusa…Dagoberto?!?… Ah già… beh, se per caso mi chiama, io torno a ripetere ancora una volta quanto già  ho detto e detto da tanti giorni: che ho deciso di rimanere sola per pensare a  traduzione di spot pubblicitari molto difficile e così tutta faccenda è presto risolta!… Che dici?… No!… Al massimo mi farà una noiosissima predica che io sbaglio a lavorare troppo!… Che caro papi! Beh, ora ti lascio…deve fare ancora tante cose! Ciao Claudia, a lunedì… ciao, ciao! (POSA LA CORNETTA SBUFFANDO E LASCIANDOSI ANDARE SULLA SPALLIERA DEL DIVANO) Fantastico!…è da quando noi conosciuti  scorsa settimana che aspettavo questo grande momento… Eh sì, non vedo ora che arrivi!… Ora?!?… Oh capperi! (GUARDA L’OROLOGIO CHE HA AL POLSO) Ma è tardissimo!…Mio gattino sta per arrivare ed io devo ancora mettere tutto in ordine! (SI ALZA DI SCATTO E COMINCIA A RASSETTARE RECUPERANDO LE BORSE SPARSE UN PO’ DOVUNQUE) Ecco, questa metto qui…questa no… questa invece va di là… questi …non sa…(ESTRAE DA UNA BORSA ALCUNI PACCHETTI, TIPICI DI UNA GASTRONOMIA) però sarà meglio che lui non vede… Poldino non deve sapere… almeno non subito che con cucina italiana io non molto brava…oltre a specialità giapponesi, di mangiare italiano cucinerò soltanto... (ESTRAE UNA SCATOLA DI SPAGHETTI) Spaghetti al pesto!… Qui c’è pepe verde… che credo non va’  bene…ma magari un pochino metto… sentito dire che pepe  è  ottimo afrodisiaco…bene! bene!...Così faremo grandi cose…ancora non successo niente…ma stasera finalmente… (SUONA IL CAMPANELLO DELLA PORTA DI INGRESSO)  E’ lui!… Ed io… (SI GUARDA INTORNO) Tutto in disordine! (IL CAMPANELLO SUONA DI NUOVO) Arrivo! (SI AVVIA VERSO LA PORTA PASSANDO PRIMA DAVANTI AD UNO SPECCHIO – SI RAVVIA I CAPELLI, POI SI OSSERVA ARRETRANDO) Che disastro! Spettinata, poco trucco e nemmeno messo abito carino e sexycome piace tanto a mio gattino! (IL CAMPANELLO SUONA ANCORA CON INSISTENZA) Sì! Arrivo! Arrivo subito! (SPEGNE LE LUCI LASCIANDO ACCESE SOLO UN PAIO DI ABAT-JOUR, POI PASSANDO DAVANTI AL DIVANO, CON UN PICCOLO CALCIO, SPINGE SOTTO ALLO STESSO UNA BORSA CHE ERA RIMASTA A TERRA – QUINDI APRE LA PORTA SPORGENDOSI LEGGERMENTE IN AVANTI – CHIUDE GLI OCCHI E FA BOCCUCCIA IN ATTESA DI UN EVENTUALE BACIO) 

PRISCILLA:               (ENTRA, SI GUARDA INTORNO, POI OSSERVA INCURIOSITA MICHIKO) Ma?!… Fai lo yoga?

MICHIKO:                  No!… Sì!… Ma tu che vuoi?

PRISCILLA:               Avrei un piccolo problemino da risolvere ed allora ho pensato…

MICHIKO:                  Ah! Perchè tu pensi anche?!

PRISCILLA:               Certo!… Beh, solo qualche volta… Sai, è così faticoso! E poi, per mia fortuna, sono sempre gli altri a pensare per me!

MICHIKO:                  Cioè tutti  tuoi fidanzati!

PRISCILLA:               Che ci posso fare? Sono come le mosche!

MICHIKO:                  E trovano te dolce come zuccherino!… (LA OSSERVA CON SORPRESA VEDENDOLA IN ABBIGLIAMENTO PIUTTOSTO SUCCINTO) Ma cosa  fai svestita così?

PRISCILLA:               Stavo spolverando…

MICHIKO:                  Se questo è abbigliamento per spolverare, quando fai pulizia di Pasqua… che fai? Ti metti tutta nuda?

PRISCILLA:               Non so… a Pasqua te lo dico!

MICHIKO:                  Ma… puoi dire… come mai oggi, sabato, sei qui in città? E’ da poco più di anno e mezzo che siamo vicine di casa e…

PRISCILLA:               Coutenti di pianerottolo!

MICHIKO:                  …nonsei rimasta a casa un solo weekend!

PRISCILLA:               Che ci vuoi fare… è  un sacrificio dovuto per la carriera!

MICHIKO:                  Carriera?! Capperi! Non dire che di nuovo tu messo in testa  di fare cinema e ricominciato  con  talent-scout?

PRISCILLA:               Cinema, televisione, moda… figurati che finalmente ho trovato la persona giusta che ha scoperto la mia personalità più profonda…

MICHIKO:                  Quella materiale!

PRISCILLA:               No!

MICHIKO:                  Non ancora vorrai dire!

PRISCILLA:               Oh insomma, Michiko! Perché devi sempre essere così pessimista!? Con questo tale questa sera vado a fare un provino e se andrà bene… e lui ne è sicuro, anche perché mi ha trovato una super raccomandazione, io… praticamente dalla prossima settimana potrei diventare una diva!

MICHIKO:                  Speriamo!

PRISCILLA:               E poi se lo conoscessi, avresti fiducia anche tu! E’ così dolce… sicuro di sé… interessante… sai che faccio? Appena viene a prendermi te lo porto, così lo conosci!

MICHIKO:                  No!

PRISCILLA:               No? E perché no? Non ti piacciono più gli uomini? A me sì… tutti!

MICHIKO:                  Infatti non te ne scappa uno!… Comunque… per dire verità…

PRISCILLA:               Ah… ho capito! Vuoi restare sola perché viene… qualcuno…

MICHIKO:                  Appunto!

PRISCILLA:               Vediamo se indovino… Dagoberto?

MICHIKO:                  Sbagliato!

PRISCILLA:               Allora uno nuovo… e com’è? Dimmi, dimmi… ti ispira?

MICHIKO:                  Priscilla, per favore! E poi situazione non è come tu pensi! Lui è… un amico… un vecchio amico che ho incontrato dopo che era da tanto che non vedevo più e così ho pensato fosse dovere di amicizia fare venire qui a cena…

PRISCILLA:               Wuao! Una cenetta intima…

MICHIKO:                  Solo cena di lavoro! Anche perché suo lavoro così come mio è su  pubblicità…

PRISCILLA:               Sì però lavoro o no… dopo cena un po’ di coccole non guastano! Te lo posso assicurare!

MICHIKO:                  Priscilla!

PRISCILLA:               Beh, se vuoi… posso sempre fargliele io, se arrivo presto…

MICHIKO:                  A parte  fatto che sicuramente arriverai tardi, a parte  fatto che è tardi… pensa a coccole tue! (LA SPINGE VERSO LA PORTA)

PRISCILLA:               Va bene, va bene… non te la prendere… tolgo il disturbo!

MICHIKO:                  Brava! Ciao!

PRISCILLA:               Ah! Dimenticavo! Il mio problemino da risolvere…

MICHIKO:                  E allora risolviamo! In fretta però!

PRISCILLA:               Ecco…(SI OSSERVA) non so come vestirmi per fare colpo sul mio scopritore e su quelli del provino…

MICHIKO:                  Vestiti come per  pulizie di Pasqua… sicuramente farai grande successo! E adesso… ciao, eh!? (LA SPINGE GENTILMENTE OLTRE LA PORTA E LA CHIUDE FUORI) Come deve vestire viene a domandare! Proprio a me che… (SPAVENTATA) Capperina! Ed io cosa metto addosso? Non posso certo aprire porta a Leopoldo così! No, no… devo pensare a bel vestito che sta bene…che piace…e anche che seduce…che gli fa notare differenza da moglie… (NEL FRATTEMPO HA APERTO UN ARMADIO E PARLANDO SI APPOGGIA ADDOSSO VARI CAPI DI VESTIARIO) io devo essere carina, sensuale, sexy... ecco cosa ci vuole, un abito da Geisya. Sì…questo è perfetto!(PROSEGUE IL DISCORSO MENTRE SI CAMBIA DIETRO UN PARAVENTO) sarò come Madame Butterfly con Pinkerton. (CANTA) ma senza fare harakiri. (SUONANO IL CAMPANELLO IN MODO CONCITATO) Oh no! Priscilla ancora rompe! Capperi! Adesso mando via a calcioni!… Lei oggi deve lasciare in pace…serve tranquillità… atmosfera giusta… e se quella maniaca sessuale mezza matta torna qui…pure tenta di saltare addosso a mio amoruccio! (APRE LA PORTA DI BOTTO) E adesso si può sapere cos’altro vuoi? Non ti… (RIMANE DI STUCCO TROVANDOSI DAVANTI LEOPOLDO TUTTO BAGNATO E STAZZONATO CON UN BORSONE IN MANO E UN QUADRO INCARTATO SOTTO IL BRACCIO) Leopoldo?! Amore?! Ma che ti è successo? Come  fatto a ridurti così?

LEOPOLDO:             Mi hanno ridotto così!

MICHIKO:                  Non hai mica incontrato Dagoberto? Sai…lui brutto carattere…troppo nervoso…subito si arrabbia! (AL CENNO NEGATIVO DEL CAPO DI LEOPOLDO, PROSEGUE SEMPRE PIU’ ALLARMATA) Tua moglie! Ha scoperto tu venuto da me!? E’ stata lei a ridurti così? Insomma vuoi dire cosa successo?!...Parla! E’ stata lei? E’…

LEOPOLDO:             …stato un autobus!

MICHIKO:                  Come sarebbe… un autobus?

LEOPOLDO:             Sarebbe che quando, dopo ben tre giri dell’isolato, ho finalmente trovato un parcheggio qui davanti, questo era proprio di fianco ad una pozzanghera enorme…

MICHIKO:                  Già! Stanotte piovuto tantissimo…e non ancora smesso! Quando piove tanto c’è sempre grande pozzanghera qui sotto… sembra quasi lago…

LEOPOLDO:             Sono sceso dalla macchina stando bene attento a non finirci dentro, quando ad un tratto ho sentito come il fragore di un’onda che si abbatte sulla scogliera… e subito dopo ho capito che…lo scoglio ero io!

MICHIKO:                  Era passato autobus motoscafo e tu  fatto grande doccia! Povero mio tesoruccio tutto bagnato come pulcino! Adesso subito io risolvo problema…innanzi tutto…(GLI SFILA IL SOPRABITO, POI LA GIACCA, QUINDI LA CRAVATTA, DOPO DI CHE INIZIA A SBOTTONARE LA CAMICIA) vediamo di togliere questa roba bagnata…

LEOPOLDO:             Mi fai solletico! E poi che modi!

MICHIKO:                  (MARPIONA) Non ti piace?… So fare anche molto meglio sai?

LEOPOLDO:             Michiko!? Ma che ti prende? Ti stai comportando da amante libidinosa!

MICHIKO:                  Forse non piace?!

LEOPOLDO:             Mi piace sì! Però preferirei non ti comportassi da amante di una notte… rammenti che in questo weekend ci troviamo qui proprio per dimostrare che se noi due vivessimo insieme saremmo felici senza tutti i problemi delle nostre rispettive storie?

MICHIKO:                  (BACIANDOLO CON IMPULSIVITA’) Ha ragione… ma da quando nato nostro amore…ancora non…

LEOPOLDO:             CNiente paura! Sono anche qui per consumare!

MICHIKO:                  Non vedo ora! Ora vai a fare doccia vera, così ti sistemi… bagno è di là!

LEOPOLDO:             Mi sa che ne ho proprio bisogno… e di oggi è già la terza… mi verrà la psicosi del panno centrifugato!

MICHIKO:                  Vai, vai! Io intanto comincia a preparare cena…nostra cenetta intima… (SOSPIRA E POI ABBRACCIANDOLO E SBACIUCCHIANDOLO) stasera saremo come… Paolo e Francesca… Romeo e Giulietta…

LEOPOLDO:             (QUASI RITRAENDOSI) No!

MICHIKO:                  Che succede?!

LEOPOLDO:             Succede che…mi sa che non ho inserito l’antifurto alla macchina accidentaccio! Sai sono venuto con la Giulietta del ’59… è un pezzo raro da collezione!

MICHIKO:                  Dimenticavo che ti piacciono auto vecchie!

LEOPOLDO:             Ma quale auto vecchia?! Da collezione vorrai dire! E’ diverso! E dire che ci sto così attento! (AVVIANDOSI VERSO IL BAGNO) La curo come una figlia!

MICHIKO:                  Tu esagerato! E’ solo automobile!

LEOPOLDO:             Beh, capirai… vale un sacco di soldi… se me la fregano… almeno tu avessi il garage!

MICHIKO:                  Ed io che romantica ti facevo bacini e coccole… io che già immaginavo di essere tua Giulietta…

LEOPOLDO:             (ABBRACCIANDOLA)Ma tu sei la mia Giulietta! Sai che ti dico? Chi se ne frega della macchina! Tanto, come tutto il resto, è intestata a mia moglie! Tra un attimo… dolce e profumato sarò il tuo Romeo! (LA BACIA ED ENTRA IN BAGNO) Hai del deodorante spray?

MICHIKO:                  Io uso solo deodoranti naturali, non spray…gli spray fanno buco nell’orzoro!

LEOPOLDO:             Veramente lo fanno nell’ozono!

MICHIKO:                  (ROMANTICA TRA SE) Leopoldo… vero tesoro! (APPRESTANDOSI AD APPARECCHIARE IL TAVOLO – PRENDE TOVAGLIA E TOVAGLIOLI DA UN CASSETTO) Lui sì fa sentire veramente donna importante! Noi conosciuti da pochissimo…ma sembra quasi che sta insieme…da sempre… e poi fino da primo giorno mi ha sorpresa… a volte anche spaventata…

LEOPOLDO:             (DAL BAGNO LANCIA UN URLO) Ahhhh!!!

MICHIKO:                  (LASCIANDO CADERE LE POSATE CHE HA IN MANO) Leopoldo!? Sentito male? Che è successo?

LEOPOLDO:             L’acqua è gelata!

MICHIKO:                  Tu aperto rubinetto acqua fredda!

LEOPOLDO:             E che? Sono scemo? Io ho debitamente aperto quello con il pallino rosso dell’acqua calda!

MICHIKO:                  Appunto! Tu sbagliato: rubinetti sono pervertiti…

LEOPOLDO:             Pure loro!

MICHIKO:                  Certo, sono pervertiti!

LEOPOLDO:             Si dice invertiti…pervertiti è un’altra cosa…

MICHIKO:                  Sì, ma tanto assomiglia…(RIPRENDE AD APPARECCHIARE) Comunque per avere acqua calda dovevi aprire  rubinetto con il pallino blu, mentre per avere acqua fredda…

LEOPOLDO:             E avvertire?!… Roba da diventare un surgelato! Mi verrà sicuramente un raffredore, anzi una bronchite se non una broncopolmonite non me la leva nessuno! Io non so come si fa ad essere così… superficiali!

MICHIKO:                  Esagerato! “Superficiale” per  simile sciocchezza!

LEOPOLDO:             Ecco! La stessa frase che avrebbe detto mia moglie… identica!

MICHIKO:                  Leo!? Per favore smetti! Piuttosto appena finito di fare doccia, in armadietto… quello più alto, c’è accappatoio… non è proprio di tua misura, ma ti starà bene uguale… (SI PORTA ALL’ANGOLO COTTURA) E poi cerca di fare  veloce, così tu dai aiuto in cucina! (METTE UNA PENTOLA SUL FORNELLO) Come primo ho pensato a spaghetti al pesto…tu detto che piacciono molto. Poi…sorpresa! Tutta cucina giapponese! No paura, non voglio fare venire male al pancino. (TRA SE’) Chissà se sale deve mettere prima o dopo che acqua è bollita?… mah?… beh… io comincio a mettere pochino, poi magari assaggio dopo aver buttato pasta… già, ma quanta pasta devo cuocere?… Se almeno… (OSSERVA ATTENTAMENTE LA SCATOLA DI SPAGHETTI CHE HA PRESO) fosse scritto qui quanti minuti di cottura… ah, ecco! Otto minuti, benissimo! (SUONA IL CAMPANELLO) E chi può essere a quest’ora?… Regola uno libri gialli: eliminare tutte prove delitto… (BUTTA IN UN ARMADIO GLI ABITI DI LEOPOLDO E IL BORSONE) Accidenti! Non sarà mica Dagoberto?… No! Impossibile! Io ho detto  di non venire assolutamente perché dovevo pensare per traduzione… (IL CAMPANELLO SUONA PIU’ VOLTE) Già…però…se lui non ascoltato e deciso venire…calma! Fare come samurai: affrontare pericolo con grande calma e sicurezza… Se lui venuto qui…inventerò subito scusa, tanto io bravissima raccontare palle! (APRE RISOLUTA LA PORTA)

PRISCILLA:               Ma insomma, sei sorda?!

MICHIKO:                  Stavo facendo cucina e non…

PRISCILLA:               Vedo… (OSSERVA INCURIOSITA IL TAVOLO APPARECCHIATO SU CUI C’E’ ANCHE UNA CANDELA) Wuao! Che romantico! Anche la candela! Strano per una cena di lavoro…

MICHIKO:                  Tu non capito niente! Candela serve per…per il black-out!

PRISCILLA:               Il black-out?

MICHIKO:                  Ah, tu non saputo? Signora portinaia non ti ha avvertita?

PRISCILLA:               Avvertirmi?

MICHIKO:                  Sì! Che questa sera forse manca luce per  rischio blak-out… ma scusa, tu non dovevi uscire?… Che vuoi?

PRISCILLA:               Un semplice parere estetico… sul mio look!

MICHIKO:                  (DOPO AVERLA ATTENTAMENTE OSSERVATA) Decisamente inadatto a riunione dame di San Vincenzo!

PRISCILLA:               (VEDENDO LEOPOLDO APPARIRE IN ACCAPPATOIO) E…quello chi è?

MICHIKO:                  (MENTRE LEOPOLDO CHE, NON SI ERA ACCORTO DI PRISCILLA, PRESO DAL PANICO, E’ RIMASTO BLOCCATO IN UNA POSA RIDICOLA) Chi è chi?

PRISCILLA:               Quello!

MICHIKO:                  Ah quello!… Quello è…

LEOPOLDO:             Grana padao su due spaghettao?

MICHIKO:                  …è quello che detto prima…lui mio  conoscente…non ricordi?… è qui per cena di lavoro…

PRISCILLA:               Pensavo per una doccia… di lavoro!

LEOPOLDO:             Senta! Quantunque le apparenze non mi siano del tutto favorevoli, posso tranquillamente spiegare…

PRISCILLA:               Michiko?! Ma non ci hai nemmeno presentati!? E a me farebbe molto piacere  conoscere questo tuo… conoscente…

MICHIKO:                  Se proprio fa piacere… lui è Leopoldo, e lei è Priscilla… mia…

PRISCILLA:               Lilla, per gli amici! Lavoro nella moda…

MICHIKO:                  Fa commessa in boutique!

PRISCILLA:               Ma presto farò la modella… Che dice Leo… (GATTONA) Posso chiamarla Leo? Di stoffa ne ho abbastanza? (ACCENNA UN PORTAMENTO DA PASSERELLA DI MODA)

LEOPOLDO:             (RAPITO) Fin troppa!… Cioè, volevo dire… ma certamente!

PRISCILLA:               (BUTTANDOGLI LE BRACCIA AL COLLO E DANDOGLI UN BACIO) Che uomo fantastico! E anche affascinante…

LEOPOLDO:             Sta scherzando…

PRISCILLA:               Assolutamente no! Guardi che io di uomini me ne intendo…

MICHIKO:                  Fa collezione!

PRISCILLA:               Comunque, a parte la modella, il mio sogno sarebbe fare l’attrice… (OSSERVANDO LEOPOLDO) Leo?! Che sguardo conturbante ha! Direi… felino!

LEOPOLDO:             Dice? (RICEVENDO UN PESTONE DA MICHIKO) Ahi!! (ALLO SGUARDO INTERROGATIVO DI PRISCILLA) Zampata felina…

MICHIKO:                  Non devi andare ad appuntamento?

PRISCILLA:               Ah già! Beh… vista una così piacevole compagnia… potrei anche non…

MICHIKO:                  Ma deve assolutamente andare!

PRISCILLA:               Molto a malincuore… Leo?! (GLI PORGE LA MANO) E’ stato un vero piacere! Comunque ora che abbiamo rotto il ghiaccio…

MICHIKO:                  (SPINGENDOLA DOLCEMENTE VERSO LA PORTA) Non rompiamo altro! Ciao cara!

PRISCILLA:               Io abito qui di fronte… se… (A LEPOLDO) Bye, bye! (A MICHIKO) Ciao Michiko! (ESCE)

MICHIKO:                  Sono illibata!

LEOPOLDO:             Noooo!?

MICHIKO:                  Sì! Veramente illibata a vedere certe cose!

LEOPOLDO:             Ah! Allora allibita…mi ero preso uno spavento!

MICHIKO:                  Tu non perde occasione per fare cascamorto! (VA A BUTTARE LA PASTA)

LEOPOLDO:             Cascamorto? Ma che ti prende? Che ho fatto di male?

MICHIKO:                  Nulla!

LEOPOLDO:             Appunto!

MICHIKO:                  Ma solo perché ero qui!…Guarda che ho visto tuoi occhi sporcaccioni? Tu spogliavi con sguardo!

LEOPOLDO:             Visto l’abbigliamento, avrei anche fatto in fretta! Ma non dire stupidaggini!

MICHIKO:                  E tu non raccontare palle! Tu recita parte di grande innamorato ed io stupida donna giapponese che  cade come pera da albero, che  crede, che mente, che tradisce per tuo amore!

LEOPOLDO:             Oh, insomma! Stavo scherzando! Era una battuta la mia! Ma ti pare il caso di fare tutto ‘sto casino per una sciocchezza simile? Ma se questa Priscilla manco l’ho considerata! Sì… è un bel tipino… bel fisico… ma da quel poco che ho sentito… cervello: zero!

MICHIKO:                  Leopoldo…voglio verità… perché tu  messo insieme a me?

LEOPOLDO:             Un’altra volta!? Ma lo sai!… Perché sei una donna interessante… piacente…

MICHIKO:                  Ecco! Sapevo io!? Per te importante solo eretica!

LEOPOLDO:             Estetica!...E poi mi fai finire, per favore!? (LA ABBRACCIA) E soprattutto… intelligente!

MICHIKO:                  Ne sei convinto?

LEOPOLDO:             No!… Ma certo che ne sono convinto! Altrimenti non starei qui a sorbirmi le tue paturnie! Michiko, io sto bene con te! Te lo vuoi mettere in quella testolina!… Tu mi capisci… tutto sarebbe perfetto se solo…

MICHIKO:                  (LO BACIA LANGUIDA) Sai?! Anche mia migliore amica, Claudia, accorta che io di te sono completamente cotta…

LEOPOLDO:             … sì… cotta… cotta… cotta?… La pasta!!

MICHIKO:                  Capperi! La pasta! (CORRE AL FORNELLO, ALZA IL COPERCHIO, INFILA LA FORCHETTA) No…forse ancora tempo per salvare….sì! sì…solo poco molle…Su dammi  mano, avanti! Sbrigati!

LEOPOLDO:             (CHE INTANTO L’HA RAGGIUNTA) Eccomi! Che devo fare?

MICHIKO:                  Cosa chiedi… che devo fare? Prendi  scolapasta no!?

LEOPOLDO:             Subito! (GUARDANDOSI INTORNO SMARRITO) E dov’è?

MICHIKO:                  In bagno no di certo! Cerca lì sotto!… (DURANTE LA BATTUTA LUI CERCA AFFANNOSAMENTE NEGLI SPORTELLI DEI MOBILI DELL’ANGOLO COTTURA) No là!… Allora qui!

LEOPOLDO:             Non c’è da nessuna parte!

MICHIKO:                  E adesso come fare?

LEOPOLDO:             Rinunciamo alla pasta… tanto non è che…

MICHIKO:                  E no! Non penso neanche! Peccato sprecare!… Idea! Io adesso giro pentola… tu tieni fermo coperchio… acqua scorre via e pasta resta scolata!…Michico!? Tu grande genio incompreso!… Pronto? Ok!

LEOPOLDO:             Non so… Veramente avrei qualche perplessità…(NEL FRATTEMPO LEI HA ESEGUITO, LEOPOLDO LASCIA CADERE IL COPERCHIO LANCIANDO UN URLO) Ahia!! (SI ALLONTANA TENENDOSI LA MANO E LAMENTANDOSI) Genio!?…Genio un corno! E’ l’idea più imbecille che io… ahi che dolore! Accidentaccio quanto mi brucia! (ENTRA IN BAGNO)

MICHIKO:                  Tutta scena tragica per poco di acqua calda su mano! E poi mia idea molto buona! Tu invece grande  imbranato!

LEOPOLDO:             Ah! Sarei io l’imbranato!?

MICHIKO:                  (OSSERVANDO SCONSOLATA UNO SPAGHETTO CHE TIENE TRA LE DITA) Saionara pasta al pesto! Povero spaghetto!

LEOPOLDO:             (USCITO DAL BAGNO OSSERVA DIVERTITO LO SPAGHETTO) A vederlo così… non ti pare assomigli ad una tenia? Bianchiccia… flaccida…

MICHIKO:                  Che schifo! Ma… ti pare momento per parlare di verme a ora di mangiare?

LEOPOLDO:             E che sarà mai? Povera tenia! Avrà pure lei il diritto di vivere… anche se esteticamente non è proprio…

MICHIKO:                  Ancora!?!

LEOPOLDO:             Propongo di passare oltre, così evitiamo altre discussioni! Che c’è di buono?

MICHIKO:                  C’è… anzi ho preparato… (LO OSSERVA) Poldo? Ama tu pensa di sedere  a tavola così?

LEOPOLDO:             Perché? Dovrei sedermi cosà? (SIEDE CON LA SEDIA CAPOVOLTA)

MICHIKO:                  Non fare spiritoso! Dicevo… con accappatoi…

LEOPOLDO:             Tu dici che non… (ALL’OCCHIATACCIA DI LEI) No, eh?! Ok… provvedo… (SI GUARDA INTORNO) Allora prendiamo il borsone che avevo… ma dov’è finito?

MICHIKO:                  Dove tu lasciato!

LEOPOLDO:             Era lì! (INDICA IL POSTO DOVE IN PRECEDENZA AVEVA LASCIATO LA BORSA) E adesso non c’è più! E poi, guarda caso, qualcuno non perde occasione per accusarmi di essere poco ordinato…

MICHIKO:                  Acc… (ANDANDO A PRENDERE IL BORSONE NELL’ARMADIO IN CUI LO AVEVA RIPOSTO) Tua moglie deve avere  pazienza di santa per sopportare te! (PORGENDOGLI IL BORSONE) Toh! E cerca di fare in fretta!

 LEOPOLDO:            (DAL BAGNO IN CUI E’ ENTRATO) Immagino invece che il tuo caro insostituibile Dagoberto sia tutto ordinatino, perfettino, precisino… rompino! Certo lui è tutta un’altra cosa! Vuoi mettere!? Lui la sera quando arriva a casa da una giornata, ovviamente perfettina, precisina, ordinatina… che fa? Si toglie i pantaloni! Ma non li arrotola su una sedia! E no! Lui li sfila e poi li appoggia pian pianino per non stazzonarli sullo stira-calzoni… e guai se la riga rimane storta! Sicuramente la cosa gli provoca una crisi di nervi e, tipico esempio di nevrosi da braghe… va dallo psicanalista!  Esatto?

MICHIKO:                  (CHE NEL FRATTEMPO HA MESSO IN TAVOLA QUELLO CHE HA COMPRATO IN GASTRONOMIA GIAPPONESE CON FARE SOSPETTO TEMENDO CHE LEOPOLDO, USCENDO DAL BAGNO SI ACCORGA DELLA SUA ARTE CULINARIA DISCUTIBILE) Tuo carattere maschilista non potrebbe fare pensare e dire  altro  quando fa confronto con suo rivale!

LEOPOLDO:             (USCENDO DAL BAGNO CAMBIATO) E parliamone di questo mio carattere maschilista che dici tu!

MICHIKO:                  No!… (ABBRACCIANDOLO E TAPPANDOGLI LA BOCCA CON UN BACIO) …Leopoldo? Questo non dobbiamo assolutamente fare! Dopo tanto aspettare di stare finalmente insieme non dobbiamo rovinare momento bello litigando su carattere maschilista!

LEOPOLDO:             Hai ragione… scusami… (LA PRENDE PER MANO) Vieni… Prego madame! Si accomodi… (LA FA ACCOMODARE A TAVOLA, QUINDI ACCENDE LA CANDELA EGETTA IL FIAMMIFERO IN UN VASSOIO – FUOCO)

MICHIKO:                  Aiuto! Ci vuole pompino!

LEOPOLDO:             Pompiere cara! (VA A SPEGNERE LA LUCE, LASCIANDO SOLO UNA ABAT-JOUR ACCESA) Calmati calmati, ecco fatto…tutto spento, tutto tranquillo…tutto sotto controllo…ed ora con quest’atmosfera romantica a lume di candela non penseremo a niente altro che a noi… dunque, vediamo… (FA PER SERVIRE)

 MICHIKO:                 Lascia! Questo in Giappone fa sempre donna!… (GLI PRENDE A SUA VOLTA IL PIATTO E GLIELO RIEMPIE, QUINDI SI SERVE A SUA VOLTA, POI SI SIEDE)

LEOPOLDO:             (CONTEMPORANEAMENTE MESCE IL VINO) Sauvignon a giusta temperatura… ottimo! (ANNUSA IL BICCHIERE) Corposo al punto giusto… aroma fragrante… (ASSAGGIA) gusto delicato…

MICHIKO:                  Sembri sommelier!

LEOPOLDO:             Magari lo fossi!… E’ sempre stato un mio pallino… le cantine… il profumo delle bigonce… l’aria pura delle colline… la nebbiolina autunnale… la nebbia agli irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar…

MICHIKO:                  Bella poesia! Perché non scrivi!

LEOPOLDO:             Ci ha già pensato Giosuè Carducci!A noi due!Cin cin…(BEVE)

MICHIKO:                  Non dire parolaccia!

LEOPOLDO:             Ma quale parolaccia? Ho solo detto cin, cin…

MICHIKO:                  Appunto! Tu detto: pisello!                                               

LEOPOLDO:            Ah...perchè cin, cin sarebbe…

MICHICO:              Esatto! Ed ora assaggia questo e di se  piace mia cucina orientale…

LEOPOLDO:             Tutto quello che fai, mi piace!...E anche quello che sei…(L’ATTIRA A SE’)

MICHIKO:                  Buono! Prima cenetta…poi coccole e tutto resto! Abbiamo tutta notte per fare…

LEOPOLDO:            Chi ha tempo non aspetti tempo! (LA SBACIUCCHIA)

MICHIKO:            Quando tu vuoi sai essere tutto carino!...Allora chiedo: perché a volte tu sei  come  porcospino!

LEOPOLDO:           Anche solo porco…

MICHIKO:                Tu smetti!

LEOPOLDO:             Ok…ok…ok! Ehm… non male…che è? Sarà mica un cane macellato...

MICHIKO:                  No! è topo!

LEOPOLDO:             (SPUTA) Che schifo!

MICHIKO:                  Scherzavo...

LEOPOLDO:             Ah,  sì pero ha un sapore un po’... un po’... brucia!

                                       (BEVE) ma che cosa ci hai messo?

MICHIKO:                  Rafano giapponese che si chiama “ Wasabi ”

LEOPOLDO:             Anche mia moglie usa il rafano, ma non è così piccante! (OSSERVA INTERROGATIVAMENTE MICHIKO CHE HA AVUTO UN GESTO DI STIZZA) Mi sa che ho fatto una gaffe!

MICHIKO:                  Direi!

LEOPOLDO:             Però il tuo è molto più...più piccante.(SI VERSA DA BERE E BEVE) No, a parte tutto… non so come si chiami il piatto che hai cucinato…ma è veramente buono…sembra comprato in gastronomia...

MICHIKO:                  Appunto!

LEOPOLDO:             Ah…

MICHIKO:                  “Ah…” un bel niente! Volevo dire che ho cucinato con ricetta che ha gentilmente dato signora di negozio di gastronomia giapponese… Sai, lei raccontato a me alcuni suoi segreti di cucina…

LEOPODO:                E brava la signora della gastronomiache dà le ricette da portar via… e bravo Leopoldo che a rimar s’avvia (BEVE) Altro che voi signori della pubblicità!?…Io potrei sfornare spots a iosa, e di quelli che vanno a colpire nel segno! (ALZA IL BICCHIERE E BEVE) Alla pubblicità! A proposito hai finito la traduzione di quello spot? Su che cos’era?

MICHIKO:                  Su  prodotto per  pulizia di cessi!

LEOPOLDO:             Allora necessita di un messaggio che arrivi dal profondo!… Con il prodotto tal dei tali… nel water ci potrete anche mangiare e non solo ca…

MICHIKO:                  Leo?! Siamo a tavola! Un po’ di educazione!

LEOPOLDO:            Quante storie per un discorso di…cacca!

MICHICO:                Basta! Con te non so più a che santo riavvolgermi!

LEOPOLDO:            Non riavvolgerti! Rivolgiti soltanto!

MICHICO:               Insomma! Anche se tu fa spiritoso la traduzione di spot  è stato  molto utile per avere “scusa” di stare con te!…Vuoi ancora un poco?

LEOPOLDO:             No, grazie…come “scusa”?

MICHIKO:                  Io invece  prendo ancora perché piace molto… Certo! Per Dagoberto!

LEOPOLDO:             A Dagoberto! (BEVE)

MICHIKO:                  Non  bere troppo che poi fa girare testa!

LEOPOLDO:             Ma se l’ho appena assaggiato! E poi ti prego! Non cominciare a farmi le prediche! Non sono mica un neonato! Sono grande ormai… e so benissimo cosa devo o non devo fare!

MICHIKO:                  Ecco! Quando fa così, tu sei come Dagoberto!

LEOPOLDO:             Lasciamo stare Dagoberto! Piuttosto torniamo alla faccenda della “scusa”… Spiegati!

MICHIKO:                  Ah, sì! Ecco… per poter stare sola con te, ho trovato  “scusa” che dovevo pensare a come fare traduzione di spot…se questo non piace, almeno mangia ancora un po’ di sushi!

LEOPOLDO:             Senti… non insistere! Non ho molta fame e poi lo sai che mangio poco, vuoi che faccia indigestione?

MICHIKO:                  No, no! Che poi dici che è colpa di mia cucina…

LEOPOLDO:             Io invece sono stato più banale…non sono andato al di là di uno stage di pittura! Ah, tra l’altro: ti ho portato la mia ultima creazione! (SI ALZA E VA A PRENDERE UN QUADRO INCARTATO)

MICHIKO:                  Davvero? Che caro!

LEOPOLDO:             Spero ti piaccia… (SCARTA IL QUADRO) E’ un quadro tridimensionale!

MICHIKO:                  E cioè?

LEOPOLDO:             Semplice! Un quadro che appeso in tre modi diversi ha tre titoli diversi! (LE MOSTRA UN QUADRO META’ BIANCO E META’ NERO) Ecco il mio capolavoro!

MICHIKO:                  Bella roba!

LEOPOLDO:             Tu, mia cara, non capisci l’arte! Osserva e impara! Se lo appendi così… s’intitola “Notte al Polo”… Se invece lo appendi così… “Nevicata notturna”…

MICHIKO:                  E se  appendi verticale?

LEOPOLDO:             La Juventus! (POSA IL QUADRO, SI SIEDE A TAVOLA ED INCOMINCIA A MANGIARE SVOGLIATAMENTE)

MICHIKO:                  Che stupido! Ed io anche ascolto… Però devo dire che tu stato bravo a trovare “scusa” di stage di pittura! Dipingere è tuo hobby! Senti… lascia stare! A guardare te mangiare passa appetito! (GLI TOGLIE IL PIATTO)

LEOPOLDO:             E in più penso non ci abbia fatto caso più di tanto, anche perché era alle prese con l’organizzazione del torneo di bridge al club…

MICHIKO:                  (ALZANDOSI DA TAVOLA INIZIA A SPARECCHIARE) Club…torneo di bridge…tu hai moglie di classe! Con donna come quella…come fa io  piacere a te?

 LEOPOLDO:            (ALZANDOSI A SUA VOLTA)Ti prego non… (PORTANDOSI LA MANO ALLO STOMACO) Ahio!… Ecco, lo sapevo! Non dovevo lasciarmi tentare dalla gola… è stato sicuramente quel  rafano dal nome strano! Ahia… come brucia!

MICHIKO:                  (TORNANDO SUI SUOI PASSI CON UN PIATTO IN MANO) Poldo?… Finisco di mettere piatti in lavastoviglie e poi…che dici? Si va di là su letto…ma non a fare  nanna?... Ma che hai?

LEOPOLDO:             Come, che ho?  Ho un terribile bruciore allo stomaco! Lo sai che ne soffro… non è certo una novità!

MICHIKO:                  Infatti! Bruciore di stomaco è stato inizio di nostra storia, ricordi? (RECUPERATE ALTRE STOVIGLIE TORNA ALLA ZONA COTTURA)

LEOPOLDO:             E come potrei scordare quel giorno!?…Per riprendermi dalla rovinosa caduta sul carrello dei panini, mi hai fatto bere due cognac uno dietro l’altro! Stavo di un male…

MICHIKO:                  Ah? Tu ricordi nostro primo incontro  solo per quello?

LEOPOLDO:             Ma no! Che diamine!? In quel bar della stazione… e tu che mi tenevi la mano… che romantico…(LA RAGGIUNGE CON IN MANO LA TOVAGLIA)

MICHIKO:                  Sentire te che lamentavi di stomaco che bruciava! Comunque ora do  gocce per bruciore e così  passa tutto! (ROVISTA IN UN ARMADIO E NE TRAE UN BOTTICINO) Capperi! Che casino qui con medicine… sì, sì deve essere questa boccetta con gocce per stomaco… o forse questa…o questa più piccola… no, no sicuro che è questa! (PRENDE UN BICCHIERE, VERSA ALCUNE GOCCE, AGGIUNGE ACQUA, QUINDI LO PORGE A LEOPOLDO)

LEOPOLDO:             Che significa: sicuro è questa? Lo è o non lo è? Non è che mi ritrovo a prendere il guttalax?

MICHIKO:                  Sempre meglio di stricnina! Comunque, non preoccupare! Non ancora pazza incoscente! E nemmeno messo d’accordo con tua moglie per uccidere! Su fai bravo bevi e vedrai che in poco tempo  bruciore sparisce! (VA AD ACCOVACCIARSI SUL DIVANO)

LEOPOLDO:             Sicura? (PORTANDO IL BICCHIERE ALLA BOCCA)

MICHIKO:                  Poldo!? Sono putrefatta!

LEOPOLDO:            Sei che?

MICHICO:           Putrefatta!...No forse non esatto…vuole dire che non credo a mia vista…

LEOPOLDO:           Capito! Sei esterrefatta! E di che se non sono indiscreto?

LEOPOLDO:            Di quanto tu fifone!

LEOPOLDO:             Solo lo stretto necessario…

MICHIKO:                  Non devi avere paura! Assicuro che nessuno a chiesto a me di uccidere!

LEOPOLDO:             (CHE NEL FRATTEMPO HA BEVUTO E POSATO IL BICCHIERE SUL TAVOLINO) Brava! Mancava anche  il tuo sarcasmo adesso!

MICHIKO:                  Lasciamo stare… piuttosto vieni qui… (LUI LE SI SIEDE ACCANTO E LEI GLI APPOGGIA IL CAPO SULLA SPALLA) Ecco bravo… io non voglio fare sarcasmo come dici tu… ma certe cose mi fanno molto  fastidio, lo sai!

LEOPOLDO:             Se è per questo anche a me certe cose danno fastidio… e vuoi sapere qual è la prima fra tutte?…Dagoberto!

MICHIKO:                  Dagoberto… Dagoberto… Sempre di Dagoberto parli! Ma se lui  così importante per me, come tu messo in testa, io adesso starei qui con te? Farei tutto casino che ho fatto per stare con te anche solo per poco tempo?

LEOPOLDO:             Questo lo capisco! Ma sapessi che brutta sensazione è il  sentirsi sempre in competizione!?

MICHIKO:                  Bella competizione! Visto che adesso  vinci  sempre tu! Amore… io chiedo a te sforzo di cambiare tuo modo di essere! Tu deve ragionare di più su nostra situazione…su nostra storia…tu deve cercare di essere più tranquillo…rilassato…sereno… Ora siamo qui io e te… soli… Non rovinare tutto… dài… sciocchino… (GLI SI STRINGE ADDOSSO E I DUE COMINCIANO A COCCOLARSI TENERAMENTE)

LEOPOLDO:             (MENTRE SI STANNO BACIANDO SUONA IL TELEFONO) Suona…

MICHIKO:                  (SOGNANTE) Sono le campane tesoro…

LEOPOLDO:             Veramente è il telefono!

MICHIKO:                  Ed allora rispondi, che aspetti?

 LEOPOLDO:            (ALLUNGA LA MANO, SBADATO, PRENDE IL RICEVITORE, MENTRE LEI GATTONA LO SBACIUCCHIA SUL COLLO E SUL VISO) …Sì?… sì… sì! (A LEI) E’ Dagoberto! (RENDENDOSI CONTO DI CHI SIA L’INTERLOCUTORE) Dago… Dagoberto?!?… Pronto?!… Eh?… sì… no… chi sono io?… io sono… (TRA SE’) chi sono?…. sono… sono della Telecom!

MICHIKO:                  Ma che stai dicendo… dà a me! (GLI PRENDE IL RICEVITORE SCAVALCANDOLO E QUASI SDRAIANDOSI SOPRA LE SUE GAMBE) Pronto?!… Dagoberto!?… Che sorpresa! Ciao… come stai?… come?… Chi è quello che… ma lui ha appena detto caro!…. E’ della Telecom!… Cosa fa lui qui così tardi?

LEOPOLDO:             Ma che gliene frega?

MICHIKO:                  (COPRENDO IL RICEVITORE PER EVITARE DI FAR SENTIRE LA VOCE DI LEOPOLDO) Ssssh!! E’ stato così gentile… così carino….

LEOPOLDO:             (ACCAREZZANDOLA) Posso esserlo ancora di più…

MICHIKO:                  Non è momento!… (RIPRENDE A PARLARE AL TELEFONO) Non dire stupidaggini! Non carino come pensi tu! Dago?! Ascolta me per favore! Ora io spiego: ti volevo telefonare prima di cominciare cena… ma  telefono era muto, non funzionava… allora sono andata da mia vicina,  Priscilla, ed ho fatto  numero di ufficio guasti di Telecom… che altro dovevo fare?!

LEOPOLDO:             Che idea geniale!

MICHIKO:                  (A LEOPOLDO)Basta!...(AL TELEFONO) …hanno detto che facevano subito intervento per aggiustare e così ho aspettato loro arrivo fino adesso… poi, non vedendo nessuno, pensato loro dimenticato mio problema ed invece… è arrivato tecnico che ha risposto e che ha aggiustato telefono…così ora funziona! (LO SCAVALCA E SIEDE CORRETTAMENTE)

LEOPOLDO:             Quando si dice l’efficienza! (SI ALZA)

MICHIKO:                  Ma tu dove sei?… A casa?…. Perché non andato via? Non volevi andare in montagni per sciare… con me? No! Mi dispiace con me non possibile! Già ho detto tante volte e ancora stamattina… voglio restare sola…  deve pensare a traduzione di spot!… Lunedì deve consegnare lavoro assolutamente e ditta non può lavorare se io non finisce e do traduzione, capito?… No, io non arrabbiata… ma tu devi capire mio problema… non posso fermare lavoro di altre persone!? Anche poche ore di ritardo vuole dire perdita di soldi grande! Che cosa fatto io? Nulla…ho mangiato sushi avanzato ieri sera…bevuto tazza di te… e adesso, dopo che  problema telefono  stato risolto, subito vado a dormire! Magari sonno porta fortuna e vengono idee per soluzione traduzione… Sì… ciao… notte… ok… notte, Dago… notte!

LEOPOLDO:             Notte, Dago…notte!… Sogni d’oro… dormi bene!… A me invece il sonno lo hai fatto passare (SBADIGLIA) …quasi! (SBADIGLIA) …anzi… non proprio…

MICHIKO:                  (SOGNANTE) Come “non proprio”? Mica stanotte tu vuole dormire! Stanotte niente dormire…noi fare amore fino a domani mattina! Da dieci giorni iniziata nostra storia  e ancora non fatto nulla! Non va bene!

LEOPOLDO:             Ma io veramente…

MICHIKO:                  Tu non vuoi?

LEOPOLDO:            Ma certo che voglio!

MICHICO:              (COCCOLONA) E allora vieni con me… di là…su letto…lì stare molto più comodi… ti piacciono massaggi? Io bravissima in massaggio giapponese! (LO TRASCINA NELLA ZONA NOTTE)

LEOPOLDO:             Beh sì, ma ecco… io… sai, è stata una vera giornataccia… mi è presa una botta di sonno incredibile!

MICHIKO:                  Non fare sempre scherzi!? Ora momento serio… Che ti prende?…Su, dai! Non fare sempre sciocco! Dai muoviti! (ANDANDO AL BAGNO) Io arrivo subito! Tu intanto guarda sotto cuscino… quello di destra… c’è  regalino per te… Guarda e poi dici se piace!

LEOPOLDO:             (ALZA IL CUSCINO) E questo cosa sarebbe?…

MICHIKO:                  (AFFACCIANDOSI DALLA PORTA DEI SERVIZI) Un pigiama orientale!

LEOPOLDO:             Ah! Perché questo sarebbe un pigiama?

MICHIKO:                  Somiglia  forse a tuta da sub? Appena  visto è venuta idea: questo pigiama piacerà tanto, tanto a mio Poldino! Può dire che è stata idea  brillante!

LEOPOLDO:             Euh!

MICHIKO:                  Ma come!? Vuoi dire che non…

LEOPOLDO:             No! E’ bellissimo… fantastico… decisamente eccentrico! La tua è stata un’idea più che brillante… direi… ha del geniale!

MICHIKO:                  Ed allora metti subito, subito!

LEOPOLDO:             (ANDANDO DIETRO UN PARAVENTO) Non vedevo l’ora!

MICHIKO:                  Dici verità?  Allora ho indovinato tuo gusto! Ti piace?

LEOPOLDO:             E come no! Da anni sognavo di comprarmi un pigiama così! Sai, se ti capitano eventuali incontri… sei sicuro di non passare inosservato… e poi sembra fatto su misura per me!

MICHIKO:                  Io molto pensato  sai prima di comprare?!

LEOPOLDO:             (A PARTE) Figurati se non pensava!?… (A LEI) Non era proprio il caso che ti disturbassi!

MICHIKO:                  (USCENDO DAL BAGNO A SUA VOLTA IN PIGIAMA) Sono curiosissima… su voglio vedere come sta! (LUI ESCE DA DIETRO IL PARAVENTO) Stai benissimo! Mi ricordi…

LEOPOLDO:             L’ultimo Samurai!

MICHIKO:                  Poldo! Tu sempre rovina tutto con battute stupide! Piuttosto…guarda me e dimmi cosa  viene in mente?  (INTANTO SALE SUL LETTO)

LEOPOLDO:             Madame Butterfly! (LA RAGGIUNGE SUL LETTO)

MICHIKO:                  Ed io che ho indossato  mio pigiama di seta… così sexy… così morbido… così liscio… che passandoci la mano (ESEGUE) è come se mi accarezzassi direttamente sulla pelle…su fai prova… (GLI PRENDE LA MANO FACENDOSI  ACCAREZZARE) non lo trovi eccitante?

LEOPOLDO:             Decisamente!… Sì devo ammettere che è eccitante…eccitantissimo…ma non avrai freddo?

MICHIKO:                  Se c’è  cubetto di ghiaccio, quello sei tu!… Ma adesso  pensa  tua Michiko…tua geisha…a  scaldare…a eccitare… (GLI SI STRUSCIA ADDOSSO SBACIUCCHIANDOLO SEMPRE PIU’ COINVOLTA) il mio gattino… mio stuzzicadenti… Poldo? Forse tu senti male? Che hai?

LEOPOLDO:             (SBADIGLIANDO ASSONNATO) Eh?

MICHIKO:                  Insomma! Invece di essere  amante focoso, tu sei come ghiro in letargo!

LEOPOLDO:             Ma come fai a non apprezzare questo letto così morbido… (SBADIGLIA) così pisolottoso…così sonnacchioso… concilia veramente il sonno!

MICHIKO:                  Senti!? Ti sembra  momento giusto di avere sonno?! Ho fatto casino del diavolo  per non avere tra piedi Dagoberto e passare tutto questo fine settimana con te… ho preparato cenetta intima orientale…ho messo rafano wasabi…molto afrodisiaco…ho sopportato  tuo bruciore di stomaco… ho messo profumo erotico…indossato pigiama di seta sexy…

LEOPOLDO:             Mamma quante cose hai fatto! (SBADIGLIA)

MICHIKO:                  (METTENDOSI A CAVALCIONI SU DI LUI E TIRANDOLO QUASI A SEDERE) Poldo?! Io sono  donna sensuale… calda… tu capisci?!… Io non ce la faccio più…brucio!

LEOPOLDO:             (METTENDOLE LA MANO SULLA FRONTE) Avrai un po’ di febbre… devi prendere subito le gocce!

MICHIKO:                  Sì, le gocce… (SOBBALZA) Le gocce?! Oh no! Gocce che ho dato non erano per bruciore di stomaco, era Valium! (SI LASCIA CADERE ALL’INDIETRO CON LE BRACCIA APERTE COME FOSSE IN CROCE – BUIO E SIPARIO)

F I N E  1° ATTO   


A T T O   S E C O N D O

MICHIKO:                  (APERTURA SIPARIO – SCENA IN PENOMBRA – STA DORMENDO CON LEOPOLDO – SQUILLA IL CAMPANELLO DELLA PORTA – SI SVEGLIA DI SOPRASSALTO – ACCENDE L’ABAT-JOUR E SCUOTE LEOPOLDO) Leopoldo?!… Poldo!? Sveglia subito!

LEOPOLDO:             (SI SVEGLIA E SI METTE SEDUTO) Che c’è?… Stai male?

MICHIKO:                  Amore!?… Suonano!

LEOPOLDO:             Faranno festa!

MICHIKO:                  Suonano campanello di porta e… (GUARDANDO L’OROLOGIO SUL COMODINO) sono cinque del mattino!… Chi sarà?

LEOPOLDO:             E che ne so!? Sarà… (SPAVENTATO) Dagoberto!? Ecco! Me lo sentivo che finiva male!… E adesso?

MICHIKO:                  (CHE NEL FRATTEMPO SI E’ ALZATA) Leo?! Non fare cretino! Dago troppo perfettino per  alzare alle cinque di mattina e venire proprio qui!? (VA ALLA PORTA) Quindi non può essere lui!

LEOPOLDO:             C’è sempre una prima volta! (INFILANDOSI SOTTO IL LETTO) Io non mi fido…

MICHIKO:                  (APRE LA PORTA E PRISCILLA ENTRA AGITATISSIMA) Priscilla?! Ma che ti è successo?

PRISCILLA:               Non è giusto! Non è possibile!… Sono proprio sfortunata! (SI SPOSTA VERSO LA ZONA NOTTE)

MICHIKO:                  Vediamo se indovino… famoso provino era…

PRISCILLA:               Era solo una scusa per farmi spogliare! Così me ne sono andata… ho girovagato fino adesso… ero così avvilita che ho anche pensato di suicidarmi!

MICHIKO:                  Non mi sembra il caso!

PRISCILLA:               Ed invece sì!… MICHIKO?!… Non voglio restare sola… ti prego…(ABBRACCIANDOLA) fammi stare qui con te!

MICHIKO:                  Senti Priscilla… io farei stare volentieri… ma… ecco proprio non è possibile…

LEOPOLDO:             (CHE NEL FRATTEMPO STA OSSERVANDO PRISCILLA DA SOTTO IL LETTO PIUTTOSTO INTERESSATO ALLA SUA MINIGONNA) E perché no! Visto il suo stato sarebbe meglio farla dormire qui con te… magari anche con me…

MICHIKO:                  Leopoldo!?

PRISCILLA:               (GRADEVOLMENTE SORPRESA DA UNA PRESENZA MASCHILE) Ma… lui che ci fa qui?

MICHIKO:                  Lui?… Ah, sì… lui…

LEOPOLDO:             Stavo cercando le pantofole di Michico!

PRISCILLA:               A quest’ora?!… Ah… ho capito…. (MALIZIOSA)

MICHIKO:                  Ed invece tu non  capito proprio un cappero!…Ieri sera sua auto non è partita più…perché rotto marmitta paralitica…

LEOPOLDO:           Traduco: catalitica!

MICHICO:               Ed allora… siccome lui non sta qui in città…per non fare dormire in albergo…ho detto che, se per lui stessa cosa,  poteva dormire qui da me…sì, ma su divano! Poverino…era così triste…che dovevo fare?!

LEOPOLDO:             Regola prima: aiutare i bisognosi! Ed in questo momento la signorina qui presente… dal mio personale punto di vista…

MICHIKO:                  (SOLLEVANDO LEOPOLDO PER IL COLLETTO DEL PIGIAMA) Troppa vista!

LEOPOLDO:             …necessita del nostro aiuto… anche solo del mio!

MICHIKO:                  Ma davvero?!

PRISCILLA:               (BUTTANDO LE BRACCIA AL COLLO DI MICHIKO) Oh Michico!? Come sono infelice! Come vorrei sparire… distruggermi… farmi a pezzi!

LEOPOLDO:             Brava! Facciamo un bello spezzatino di frattaglie…un fegatino qua…un milza là…un obelico qui…una tettina…(TENTA DI TOCCARLA)

MICHICO:                Giù mani!

LEOPOLDO:      Priscilla! Non dica stupidaggini! E poi… (PRISCILLA LASCIA MICHIKO ED ABBRACCIA LEOPOLDO, CHE STRINGENDOLA A SE’, LE PONE LE MANI SUL SEDERE) Chi siamo noi per distruggere le cose che natura crea? Specie quelle belle! Il bello và sempre apprezzato!

MICHIKO:                  Tu troppo esagerato!… Senti Priscilla… non per cacciare via, ma… sono cinque di mattina… Tu già raccontato tutti tuoi guai…noi ascoltato e dato nostra solidarietà…nostra comprensione…(OCCHIATACCIA A LEOPOLDO CHE COCCOLA FIN TROPPO AFFETTUOSAMENTE PRISCILLA)

LEOPOLDO:             Paterna!

MICHIKO:                  Troppo paterna!… Ora però tu meglio andare in tuo appartamento e dormire un po’…domani vedrai…altro giorno! E tutto sembrerà solo brutto sogno!

PRISCILLA:               Forse hai ragione… è che sono così sciocca! Ci casco sempre! Appena mi balena innanzi lo spiraglio di una possibile carriera nel mondo dello spettacolo… non ragiono più!

MICHIKO:                  E ogni volta tu finisce tra mani di maniaci sessuali…

PRISCILLA:               Il cui scopo molto poco artistico è quello di portarmi a letto! Eppure io credo in me stessa! Sento di avere i numeri…

LEOPOLDO:             Se me li da’, li gioco al Superenalotto!

PRISCILLA:               Sono troppo ingenua! Io se un uomo mi corteggia… mi telefona… mi riempie di attenzioni… mi coccola… insomma mi fa capire che per lui sono importante… io… mi innamoro come una stupida! Ed è così ogni volta!

MICHIKO:                  Ma tu mai diventi grande!? Priscilla tu devi crescere qui dentro testa vuota…devi usare cervello e ragionare… non può fare raccolta di uomini come di farfalle!

PRISCILLA:               Ma a volte mi sembrano così indifesi… così teneroni, che proprio non riesco a controllarmi…

LEOPOLDO:             Povera cara, come soffre!… E poi così tanto ben di Dio… Volevo dire tanta bontà… tanto altruismo… andrebbe premiato in ben altro modo! (SBADIGLIA)

MICHIKO:                  Senti, senti che discorso da bravo papà!? Non pensavo tu così paterno!

LEOPOLDO:             Non si conosce mai abbastanza!

PRISCILLA:               Oh!? Ma forse… vi ho disturbati…

MICHIKO:                  Nooo… (SARCASTICA)

PRISCILLA:               Eppure nemmeno immaginate quanto mi sia utile a volte sfogarmi… parlare… confrontarmi…

MICHIKO:                  Tu ha ragione! E’ importanteo parlare con altri, raccontare proprie cose…confrontare idee…ma non a  (GUARDA L’OROLOGIO) quasi ore sei di mattina!

PRISCILLA:               Hai ragione… scusa Michico… ora vado di là… e poi… (SBADIGLIANDO) mi sta venendo un po’ di sonno…

LEOPOLDO:             Molto bene! Una buona dormita aggiusta tutto!

PRISCILLA:               Ed invece no! Nervosa come sono, se mi addormento mi verranno gli incubi!

MICHIKO:                  (A PARTE) A me farà venire! (A PRISCILLA) Forse se tu prendi piccola pastiglia di sonnifero…

PRISCILLA:               No! I sonniferi no! Quelli mi fanno venire manie suicide! Mi sentirei la Marylin…

MICHIKO:                  Ho capito! Allora…tè caldo di gelsomino oppure grande tazza di camomilla!

PRISCILLA:               Neanche! Tutto quello che mi occorre sarebbe… avere qualcuno che mi stia vicino e mi tenga la mano… sai quando mi vengono gli incubi mi sveglio tremando e mi metto ad urlare dalla paura… (SI STENDE SUL LETTO)

LEOPOLDO:             Allora potremmo fare così: ci mettiamo uno per parte (SI STENDE SUL LETTO) e la teniamo per mano come due bravi genitori… io mi sento già nella parte!

MICHIKO:                  Tu, tutto scemo! Non provare neanche! Priscilla?! Ora per tua buona salute…tu  è meglio che va a riposare! Sicuramente grande bisogno… ed anche noi grande bisogno di stare in pace! Su, svelta!

PRISCILLA:               Ok, vado (SI ALZA) Ho già approfittato sin troppo di voi… (AVVIANDOSI) Però Michico, ti prego!? Ho paura di andare di là da sola!

LEOPOLDO:             (BALZANDO IN PIEDI) Se è solo per questo, ci penso io!… Per Dio! Un po’ di umanità per chi soffre!

MICHIKO:                  Non posso credere!? Grande esempio di persona che pensa a dolore di altri!?

LEOPOLDO:             Vieni piccola… non temere! Il tuo papi putativo ti accompagnerà e ti canterà anche una dolce ninna, nanna!

PRISCILLA:               Che papi tenero! (AVVIANDOSI)

LEOPOLDO:             (USCENDO CON PRISCILLA) No!… Tenerone!

MICHIKO:                  Cosa molto strana! Poldo non sembrava essere uomo che piace avere piccoli… ed invece… lui sì, saprebbe essere padre affettuoso e anche premuroso e apprensivo in giusto modo… senza fare venire barba lunga fino a piedi come Dagoberto!? Quello per ogni piccola cosa sempre a dire “non fare questo… non fare quello… attenta qua…attenta là”…Capperi! Ma cosa io penso?… ora sto bene con lui… anche se lui ogni tanto fa testa di cappero e non perde vizio di fare il puttano! E questo mi fa rabbia veramente! (SUONANO ALLA PORTA) E’ aperto!… Oh, finalmente ora si torna a dormire! (SI BLOCCA STUPITA ED ATTONITA VEDENDO DAGOBERTO IN TENUTA DA SCI) Dagoberto?!…Ma…

DAGOBERTO:          (SI AVVICINA PER BACIARLA) Micci! Sono proprio io! Hai visto che grande sorpresa ti ho fatto?

MICHIKO:                  Proprio…grande…

DAGOBERTO:          Quanto entusiasmo!… Veramente mi aspettavo un’accoglienza un po’ più calorosa!

MICHIKO:                  Sì! Ma tu guardato orologio?

DAGOBERTO:          Certo! (GUARDA L’OROLOGIO DA POLSO) Sono le 6 e 3 minuti! Regolato col segnale orario di radio due mentre venivo in qua con l’auto!

MICHIKO:                  Ecco, bravo! Comunque scusa ma tu poco carino con me se venuto qui  in casa mia alle 6 e 3 minuti…

DAGOBERTO:          (GUARDA NUOVAMENTE L’OROLOGIO) ….Adesso 4 minuti!

MICHIKO:                  … e  pure di domenica!

DAGOBERTO:          Come dice sempre la mammà: “Il mattino ha l’oro in bocca!” E poi pensavo che… questa mia improvvisata ti avrebbe piacevolmente colpita!

MICHIKO:                  Dago io molto dispiaciuta doverti dire questo…ma tu a venire qui ha fatto grosso sbaglio! Cosa poco carina non ricordare che avevo detto di non venire! In due anni di nostra storia, è prima volta che fai cosa senza fare programma prima…

DAGOBERTO:          Già,  forse avrei dovuto avvertirti, così risparmiavamo tempo…

MICHIKO:                  Cosa?

DAGOBERTO:          Ma sì, non è fantastico? Questo mio nuovo modo di agire è anche e soprattutto merito tuo!

MICHIKO:                  Sì… ma…

DAGOBERTO:          Lascia stare i ma! Su, dài, sbrigati! Vestiti e preparati: si va a sciare!

MICHIKO:                  A sciare? Ma tu, tutto matto! Ho detto e ridetto che non potevamo stare insieme perché devo fare lavoro urgente! Devo pensare sola e tranquilla per fare maledetta traduzione!

DAGOBERTO:          Vorrà dire che ci penseremo insieme mentre saliamo in seggiovia!

MICHIKO:                  Sì, buonanotte! Dago… (ABBRACCIANDOLO AFFETTUOSA)  ascolta…tu molto carino a venire qui a fare sorpresa... e io ringrazia di questo… ma non possibile stare insieme! Devo risolvere problema capisci?… E unico modo per trovare soluzione è pensare senza nessuno che rompe! Senti, per favore, fammi grande favore… vai e diverti…

DAGOBERTO:          Ma se tu non ci sei non mi diverto…

MICHIKO:               Ma io non posso essere là e anche qua! Io non ho dono di obliquità!

DAGOBERTO:     A parte che si dice obiquità…e dire che ti ho anche regalato un compendio sulla lingua italiana! Ma tu neanche lo hai aperto!

MICHIKO:                Io non bisogno! Italiano parlo benissimo….quasi…

DAGOBERTO:    Comunque tornando al nostro discorso…lo sai che la mammà non vuole che io vada a sciare da solo! Vedi? Se tu mi amassi sul serio non ci sarebbe bisogno di ….

MICHIKO:                  Dago?! No possibile! Tu ripeti sempre stesse cose da due anni! Come deve fare con te?...Senti… tu molto dolce e  buono con me… Tu vuoi bene, lo so!… Ed anch’io voglio bene… però tu non può fare così tutte volte che non faccio come tu vuoi… o come vuole  tua mammà! Per favore ora ascolta bene! Tu sempre mi sta appiccicato…sempre che chiama…sempre che vuole sapere capperi miei! Così tu soffoca come gallina che sta su pulcino!

DAGOBERTO:          E ti lamenti?! Se non lo facessi… con il carattere e soprattutto la testa di rapa che ti ritrovi, sarebbe un vero disastro! Tu sei come un cavallino brado a cui si bisogna mettere il morso!

MICHIKO:                  E qui tu  sbaglia! Io voglio mia libertà! Mi piace vivere come piace a me… senza fare sempre programma… senza fare piano di tutto! Vivere insieme così è noiosissimo! Capisci questo? Sì?  Dago… quello che io vuole da mio uomo…da mio compagno di vita… è essere capita… almeno pochino!

DAGOBERTO:          Michiko?… Non è che per caso hai un altro?

MICHIKO:                  Ma allora tu proprio hai vermi in cervello!? Tu chiedi questo almeno tre volte in un giorno!… Dago, non basta tu continua a chiedere se ho amante… tu prima deve cercare di non stufare me! Possibile che tu non capisce?! Perché non cerca di  cambiare modo di vivere e pensare… almeno prova una volta…

DAGOBERTO:          Eppure… Michiko, io sento che c’è qualcosa… qualcuno… insomma sento una presenza…

LEOPOLDO:             (ENTRANDO) Beh, io ce l’ho messa tutta! Non si è addormentata, ma se non altro… provando a parlarci… a ragionarci… spero di essere riuscito a calmarla… (PASSA DAVANTI A DAGOBERTO) Toh, guarda! L’omino Michelin!

DAGOBERTO:          Il mio nome è Dagoberto… e lei chi è?

LEOPOLDO:             Ah! Lei è… (SPAVENTATO) Dagoberto?!? (LO OSSERVA CON APPRENSIONE – POI TRA SE’) Non lo facevo così grosso!… Io… sono… sarei… mi chiamano Leopoldo!… Beh ecco… di solito non faccio molto… mi occupo di arte… di quadri… che fa?… Nevica?

DAGOBERTO:          Non c’è una nuvola! Ho appena sentito 3 bollettini metereologici! Tempo splendido!

LEOPOLDO:             Ah! E lei va in giro così!? Allora quando nevica che fa? Si veste da eschimese?

DAGOBERTO:          Non la trovo affatto spiritoso!

LEOPOLDO:             Pazienza! Torniamo al tempo…

DAGOBERTO:          No! Torniamo a noi!

LEOPOLDO:             Io veramente preferirei andare…

MICHIKO:                  Ma tu non  preferisce affrontare cose di petto?

LEOPOLDO:             Dipende dalla loro stazza!

DAGOBERTO:          Insomma! Michiko, io vorrei sapere che ci fa questo qui in casa tua alle… (GUARDA L’OROLOGIO) sei e ventisette del mattino… (LO OSSERVA) in pigiama! Qui la cosa puzza!

LEOPOLDO:             (COMPLETAMENTE CONFUSO) Non è possibile… Ieri ho fatto tre docce e l’ultima solo ieri sera… Cioè… E’ tutto perché soffro di insonnia… no! Volevo dire: soffre… e siccome c’era il provino… Priscilla si è spogliata… anzi no! Non si è spogliata… ma noi… cioè loro…. volevano andare a letto… lei invece no… poi però ci  è andata… di là… e…

DAGOBERTO:          Silenzio! Chi è Priscilla?

MICHIKO:                  Come fa a non conoscere Priscilla! E’ ragazza che abita in appartamento di fronte, non ricordi?

DAGOBERTO:          Ah, sì! Quella tipa un po’ eccentrica!

LEOPOLDO:             …e siccome aveva anche pensato di suicidarsi… a quel punto sono andato sotto il letto, cioè sopra…

DAGOBERTO:          Ma che razza di discorso mi sta facendo?

LEOPOLDO:             …boh?!

MICHIKO:                  Ma è discorso chiarissimo! Leopoldo è… caro amico di Priscilla e siccome ieri sera lei  avuto grossa delusione di lavoro con uomo senza scrupoli che voleva portare lei a letto…

DAGOBERTO:         Che cosa disgustosa!

LEOPOLDO:            Con una come Priscilla non direi!

MICHIKO:                Anche tu non sei certo sterco di Santo!

LEOPOLDO:            Stinco…

DAGOBERTO:         (A PARTE) A me ricorda più l’altro!

MICHIKO:             Comunque Priscilla ha detto che voleva  suicidare… e così lui  ha suonato campanello e chiamato aiuto… Devo dire che situazione molto pericolosa… poi, con calma e pazienza noi fatta tornare tranquilla e adesso… lui è venuto a dire come sta andando faccenda… (A LEOPOLDO COMPLICE) Giusto?

LEOPOLDO:             (ANCORA AGITATO E CONFUSO) Eh? (LEI GLI DA’ UN COLPETTO COL BRACCIO)…ah, sì, sì…proprio così!

DAGOBERTO:          (OSSERVANDO LEOPOLDO CON CURIOSITA’) Però… Lo sa che lei ha strani gusti?… Indossare un pigiama del genere! Intanto le sta male e poi, se mi permette la confidenza, è anche abbastanza brutto!

LEOPOLDO:             Infatti! Fosse stato per me non me lo sarei mai comprato, ma è un regalo!

DAGOBERTO:          E chi glielo ha regalato?

LEOPOLDO:             (GUARDANDO MICHIKO) Lei!

DAGOBERTO:          Lei… chi? Non mi dirà che è stata… lei!? (INDICANDO MICHIKO)

LEOPOLDO:             Sì!… cioè no!… insomma io volevo dire… lei… nel senso di… lei (INDICANDO DAGOBERTO) non se la immaginerebbe mai la persona che mi ha fatto un simile regalo!?!

DAGOBERTO:          Ma dove siamo? In una scenetta di avanspettacolo? Senta… Leonardo…

LEOPOLDO:             Leopoldo…

DAGOBERTO:          A me era parso intendere che fosse stata Michiko a regalarglielo, e questo (MINACCIOSO) mi farebbe girare alquanto le…. lei mi comprende vero?

LEOPOLDO:             Senta, omino della Bridgestone?! Sia ben chiaro che è stato lei a farmi girare… (GUARDA MICHIKO CHE SCUOTE IL CAPO) la lingua in bocca! E prima di lanciare accuse… o, peggio, arrivare a conclusioni errate… lasci finire le frasi! Oh!

DAGOBERTO:          Ok! Forse sono stato un po’ troppo impulsivo! Ma… insomma,… provi a mettersi nei miei panni!

LEOPOLDO:             Ci starei due volte!

MICHIKO:                  Purtroppo lui è così… geloso (ABBRACCIANDOLO ED APPOGGIANDOGLI LA TESTA SULLA SPALLA) così possessivo…

DAGOBERTO:          Ahimè, confesso! Anche se non dovrei… (DANDOLE UN BACIO) So che di lei mi posso fidare ciecamente! E’ il ritratto della virtù! Come dice sempre la mia mamma: “Bella fuori e bella dentro!”

LEOPOLDO:             (A PARTE) Santa Maria Goretti!

MICHIKO:                  Ed ora… so io cosa deve fare per calmare  mio Dago!… Un po’ di coccoline… (STRUSCIANDOGLISI ADDOSSO GATTONA) due bacetti…

LEOPOLDO:             Cosa?!

DAGOBERTO:          Come, “cosa”?!

LEOPOLDO:             No, dico… cosa?!… Cosa faccio io con Priscilla… nel caso in cui…

MICHIKO:                  Tu hai fatto bere te di gelsomino?

LEOPOLDO:            No

MICHIKO:                Allora camomilla…

LEOPOLDO:             Quella  sì! Una tazzona! Ma non so se le ha fatto effetto… era così agitata…

DAGOBERTO:          Ragione in più per andare! (SI SIEDE SUL DIVANO)

LEOPOLDO:             Andare?! Andare dove?

DAGOBERTO:          Ma da Priscilla no?! Ad accertarsi che stia bene e si sia addormentata! Su, vada!

LEOPOLDO:             E poi?

DAGOBERTO:          E poi, che?!

LEOPOLDO:             E poi… no! A ben pensarci… è meglio che non vada… Sì, sì… molto meglio lasciarla riposare tranquilla… metti che andando di là… faccio rumore… quella si sveglia e siamo punto e a capo! No… no! Resto! In fondo si sta bene qui tutti e tre insieme!

DAGOBERTO:          (ALZANDOSI DAL DIVANO) Senta!? Io vorrei farle presente in termini educati… ma ancora per poco… che lei qui è… come dire… di troppo! “Tre sono una folla”, come dice sempre…

LEOPOLDO:             … la mammà! Ho indovinato?

DAGOBERTO:          Sì!…Quindi ora cortesemente le intimo di lasciare questa proprietà!

LEOPOLDO:             Se la mette sulla proprietà…allora ci sarebbe da discutere… solo l’altro giorno leggevo un articolo… sa, mi diletto anche di argomenti giuridici… proprio sul diritto di proprietà e si citava l’articolo…

DAGOBERTO:          Non me ne importa un fico secco!

LEOPOLDO:             Che razza di espressioni!?Pazienza il fico… pure secco lo vuole!?

DAGOBERTO:          Sparisca! Pagliaccio!

MICHIKO:                  Leopoldo?! Ora forse meglio tu vada… (SIEDE SUL DIVANO)

DAGOBERTO:          (SECCATO) E’ stato un piacere!

LEOPOLDO:             Se lo dice lei… (ESCE)

DAGOBERTO:          Oh! Finalmente! (RISIEDE SUL DIVANO) Non lo sopportavo più! Mi è stato antipatico fin dal primo momento che l’ho visto…

MICHIKO:                  Ma lui così simpatico…così gentile…

DAGOBERTO:          E’ come se… non è facile da spiegare… ma ho come la certezza che mi voglia portare via qualcosa…

MICHIKO:                  Sicuramente non provato a  rubarti  portafoglio!

DAGOBERTO:          Avrei voluto vedere!… Ma adesso che s’è levato dai piedi… (TIRANDOLA A SE’) vieni un po’ qui da Dago tuo…

LEOPOLDO:             (ENTRANDO) Disturbo?

DAGOBERTO:          Non è possibile!

MICHIKO:                  Cosa successo? Priscilla si è svegliata? Sta male?

LEOPOLDO:             Dorme come un angioletto… no… è che… stavo or ora riflettendo sulla possibilità che le riprenda la crisi isterica…

DAGOBERTO:          Come quella che sta per prendere a me se lei non sparisce!

MICHIKO:                  (SECCATA A DAGOBERTO) E smettila! (A LEOPOLDO) Senti Leopoldo, tu non deve preoccupare così tanto! Priscilla è classico tipo che quando ha tanti problemi sodomizza!

DAGOBERTO:         O perbacco!

LEOPOLDO:       Niente paura! Penso intendesse dire “somatizza”!...La faccenda però non è semplice… comunque qui il sillogismo aristotelico è che se…

DAGOBERTO:          Ma che fa? Anche il filosofo?

LEOPOLDO:             Detto in confidenza… la filosofia è uno dei miei passatempi preferiti! E poi dica quello che le pare, ma io sono preoccupato!

DAGOBERTO:          Bravo! Così mi piace! Si preoccupi! Si preoccupi della sua donna… della sua relazione!

LEOPOLDO:             E che sto facendo?

DAGOBERTO:          (ORMAI FURIBONDO)Senta?! Non so chi mi tenga…

LEOPOLDO:             Oh capito! Meglio che vada a preoccuparmi!

MICHIKO:                  Vai e stai tranquillo… certe cose non sono poi così gravi come sembrano… la cosa importante è che nulla muore!

LEOPOLDO:             Ma qualcosa nasce! (A PARTE FACENDO IL GESTO DELLE CORNA – QUINDI ESCE)

DAGOBERTO:          (ALZANDOSI DAL DIVANO PASSEGGIA NERVOSAMENTE)Io quello lo distruggo… lo polverizzo… lo liofilizzo! Se solo si presenta ancora lo prendo per il collo e lo sbuccio come una banana!

MICHIKO:                  Ma insomma Dago?!  Cerca anche di capire il suo stato d’animo! (SEDENDO SUL DIVANO)Poverino… non  si ritrova certo in una bella situazione?!

DAGOBERTO:          Ah! Perché secondo te io mi ritroverei in una situazione migliore? (SIEDE ACCANTO A MICHIKO) Sai qual è la differenza tra lui e me? E’ che lui non potrà mai capire cosa vuole dire avere una donna come te?! Come dice la mamma: “Provare per credere!”

MICHIKO:                  Come lo sottovaluti!

DAGOBERTO:          Ti prego! Ora non parliamo più di quell’individuo! Anzi di quel coso!… Che poi… dove l’avrà trovato Priscilla? Nell’uovo di Pasqua?

MICHIKO:                  Spiegati…

DAGOBERTO:          Beh… Uno che indossa un pigiama così assurdo… sarebbe già da ricovero alla neuro! Ma lo hai osservato attentamente? Sembra un manifesto ambulante!

MICHIKO:                  Io non trovo affatto male…anzi! Devi ammettere che è originale! Artistico!

DAGOBERTO:          Solo tu potevi definirlo artistico! Perché tu vivi nel mondo dei sogni… non hai senso pratico … “Testa nelle nuvole”, proprio come dice la mammà!

MICHIKO:                  (SI ALZA SECCATA) Allora tu dice che io sono senza testa! Che dovrei dire grazie  a te e a mammà perché fate zavorra! Altrimenti io vola tra le nuvole come  palloncino!?

DAGOBERTO:          Ecco! Vedi? Sempre così! (SI ALZA A SUA VOLTA SECCATO) Appena ti si fa presente anche uno solo dei tuoi difetti… peraltro a fin di bene… tu te la prendi!

MICHIKO:                  E  non dovrei? Dovrei invece dire: “Grazie, cari Dagoberto e mammà che pensate io tutta scema!

DAGOBERTO:          Non ho detto questo!

MICHIKO:                  Ma  pensato! E questa cosa ancora più brutta! Tu ascolta bene cosa dice Michiko: anche con tutti difetti e capperi vari, io finora  vissuta benissimo!

DAGOBERTO:          Questioni di punti di vista…

MICHIKO:                  Infatti!

DAGOBERTO:          Come dice mammà: “A lavare la testa ai somari…si spreca tempo e sapone!”

MICHIKO:                  SOra basta! Io stufa, stufa e stufa di sentire stesse cose! Tu e mammà avete rotto palle! Io non chiesto a voi  nulla! Ora però domando: chi ha chiesto a te di venire qui stamattina a fare scuola di vita!? (SIEDE NUOVAMENTE)

DAGOBERTO:          Bella gratitudine per chi, pensa a te, qui… sola… senza calore umano… senza un sostegno morale… Ma lo sai che per venire da te stamattina, mi sono addirittura messo la sveglia! (SIEDE ACCANTO A LEI)

MICHIKO:                  Allora è  data da ricordare!

DAGOBERTO:          Certo! Lo sai che per me alzarmi presto la domenica è un sacrificio immenso!

MICHIKO:                  Poteva continuare a dormire! E poi da giorni ripetuto  discorso molto chiaro: vuole restare  sola a pensare… a lavorare…

DAGOBERTO:          Bel modo di lavorare!? Con tutto il tempo che hai in ufficio!

MICHIKO:                  Mio lavoro non è come lavoro tuo! Io non posso sedere a tavolo e dire… Oh, bene… vediamo un po’… stamattina deve fare traduzione di pubblicità di patatine e di acqua minerale… poi  pomeriggio penso a pubblicità di carta igienica!… Dopodiché, viene grande idea come lampada che si accende in cervello e subito io trova  parole giuste!

DAGOBERTO:          Ci rinuncio! Tanto non ti capirò mai!

MICHIKO:                  Con tuo cervello di funzionario con mania di precisione non potrà mai capire mio modo di vivere! Tu crede di essere da parte di ragione e non vuole capire che molte persone pensano diverso…pensano da… artista?! Che per fare bene loro lavoro è importante essere in giusta…come dice?...atmosfera?!

DAGOBERTO:          (SI RIALZA) Senti, lasciamo perdere! Altrimenti si finisce per litigare!

MICHIKO:                  Hai ragione… e poi se viene rabbia, non riesce più a pensare bene!

DAGOBERTO:          Beh? Allora che fai? Vieni a sciare sì o no?

MICHIKO:                  Nooo!!

DAGOBERTO:          (MELODRAMMATICO) Dunque… rifiuti di seguirmi!?

MICHIKO:                  Ma tu ha problemi di orecchie? Non sente cosa detto?!

DAGOBERTO:          Io… che avevo sognato noi due… insieme sulle rive di un ruscello… io che avevo sognato una romantica passeggiata lungo un sentiero innevato…

MICHIKO:                  Tu, non io vive su nuvole! Torna su terra! Tuo è  gran bel sogno… ma ora non possibile  realizzare, capito?!

DAGOBERTO:          (AVVIANDOSI ALLA PORTA) Sì… ho capito! Sei stata chiarissima! Me ne vado!

MICHIKO:                  (TENTANDO DI ABBRACCIARLO) Mi spiace… ma sicuramente tu divertirai lo stesso!

DAGOBERTO:          Se lo dici tu!… Comunque sappi che la mia  domenica è rovinata! E la colpa è solo tua!

MICHIKO:                  Non poteva essere diverso! Colpa è sempre mia! Dico ancora una cosa: Tu sei grande egoista! Pensa solo a te stesso… a stare bene… a risolvere tuoi problemi!

DAGOBERTO:          E tu sei un’ingrata! Perché… oh, al diavolo! Ci rinuncio! Tanto sarebbe solo fiato sprecato!

MICHIKO:                  Ed allora ciao! Divertiti!

DAGOBERTO:          Anche tu! (FA PER USCIRE E SI SCONTRA CON PRISCILLA CHE STA ENTRANDO)

PRISCILLA:               (ENTRANDO) Wow! Dagoberto?!

DAGOBERTO:          Ciao Priscilla…

PRISCILLA:               Come va?… Che fai? Stai andando via?

DAGOBERTO:          Già! Penso sia la cosa migliore da fare!

PRISCILLA:               E dove vai di bello? (OSSERVANDOLO) A sciare?

DAGOBERTO:          Avrei voluto… ma per colpa di… qualcuno… mi sa che forse dovrò rinunciarci!

MICHIKO:                  Non ricomincia per favore!

PRISCILLA:               Se vuoi… potrei venirci io! (ALL’OCCHIATACCIA DI MICHIKO SI RENDE CONTO DELLA GAFFE) Beh… forse… è meglio di no! Sai stanotte ho avuto un po’ di problemi… ho dormito poco…

DAGOBERTO:          Lo so, lo so… e poi… (OSSERVANDOLA) si vede…

PRISCILLA:               Santo cielo! Devo essere praticamente… impresentabile!… (SPECCHIANDOSI) Guarda che occhiaie! Che pelle secca! Sempre così quando sono in crisi!

DAGOBERTO:          Vorrei vedere che non lo fossi!… Poverina… con uno come il tuo rappresentante di vernici!

PRISCILLA:               Chi?

DAGOBERTO:          Ma sì, quello là… Leonida!

MICHIKO:                  Leopoldo!

PRISCILLA:               Ma veramente lui non è…

MICHIKO:                  (INTERROMPENDOLA) Priscilla?! Non rompere con tue chiacchiere! Altrimenti Dagoberto a sciare non  andrà mai! Viene tardi… e poi trova coda su autostrada… su! Saluta e poi dimmi cosa vuoi…

PRISCILLA:               (DANDO UN BACIO A DAGOBERTO ABBRACCIANDOLO GATTONA) Ciao Dagoberto! Mi spiace che tu vada via… avrei voluto raccontarti i miei problemi… tu sei così comprensivo… mi avresti certamente capita! (RIMANE APPESA AL COLLO DI DAGOBERTO)

MICHIKO:                  Priscilla?!

PRISCILLA:               Comunque… se dovesse succedere un’altra volta che non sai con chi andare a sciare…

DAGOBERTO:          Mi ricorderò di te! (USCENDO) Come dice mammà “In mancanza dei cavalli, trottano gli asini”

MICHIKO:                  Ciao Dago!

DAGOBERTO:          Ciao! (ESCE)

PRISCILLA:               Ciao Dagoberto!... Cosa avrà voluto dire?

MICHIKO:                  Non pensare: cosa troppo difficile per te!… Piuttosto, malata o no… in crisi o no…  vizio uomini proprio non  perdi, eh?!

PRISCILLA:               Ma è così caro! Io lo considero… quasi… un fratello!

MICHIKO:                  Ma davvero?!… E adesso che vuoi?

PRISCILLA:               Innanzi tutto volevo scusarmi per il casino che ho provocato e poi…

MICHIKO:                  (VEDENDO LEOPOLDO FURTIVAMENTE AFFACCIATO ALLA PORTA) E tu? Cosa fa lì su porta?

LEOPOLDO:             Mi accertavo che l’uomo Pirelli non fosse nei paraggi…

MICHIKO:                  No, niente paura, lui andato via… (INTANTO PRISCILLA SI E’ SEDUTA SUL DIVANO)

LEOPOLDO:             Contento e soddisfatto?

MICHIKO:                  Non soddisfatto!… Abbiamo litigato…

LEOPOLDO:             Oh! Quanto mi dispiace! (SI SIEDE ACCANTO A PRISCILLA)

MICHIKO:                  Tu grande ipocrita! Io non crede affatto a tuo dispiacere! (A PRISCILLA) Priscilla?! … stavi dicendo?!

PRISCILLA:               Beh… stavo dicendo che… volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto… che avete fatto… soprattutto Leopoldo…

MICHIKO:                  (ALLARMATA)Perché? Cosa ha fatto?

PRISCILLA:               E’ stato così gentile… (GLI SI GETTA ADDOSSO ABBRACCIANDOLO) così carino…

LEOPOLDO:             (IMBARAZZATO) Diciamo… paterno!

PRISCILLA:               …così affettuoso! (SBACIUCCHIADOLO SUL COLLO MENTRE LUI TENTA DI ALLONTANARLA)

MICHIKO:                  Pure!

PRISCILLA:               Figurati che mi ha accompagnata di là tenendomi abbracciata perché non avessi paura…

MICHIKO:                  (STIZZITA) Che pensiero gentile!

LEOPOLDO:             No… è che… era così buio! Così si evitava di cadere… sai… tenendosi a vicenda…

PRISCILLA:               …Mi ha sbottonato la camicetta…

LEOPOLDO:             (SCATTA IN PIEDI MENTRE MICHIKO SI AVVICINA MINACCIOSA) Le tremavano le mani… e non ci riusciva… allora mi sono gentilmente prestato…

MICHIKO:                  Ah!? A lei tremavano mani eh? A te invece mani non tremavano, vero?… ma tu guarda che caro!

PRISCILLA:               Sì! Devo proprio dirlo…è stato veramente caro! Soprattutto quando sono scoppiata in lacrime e non riuscivo a smettere… lui mi ha tenuta stretta… stretta… vuoi che ti faccia vedere? (TENTA DI ALZARSI)

MICHIKO:                  (SPINGENDOLA A SEDERE NUOVAMENTE) No! Posso immaginare!

PRISCILLA:               Poi mi ha accarezzata dicendomi di calmarmi…. di non prendermela… che tanto gli uomini sono tutti dei maniaci sessuali…

MICHIKO:                  Non avevo dubbio!

PRISCILLA:               …Che lui mi capiva… e così mi sono calmata poco a poco… (SBADIGLIANDO) mi sono rilassata e sono giunta alla conclusione che non meritava prendersela più di tanto!

MICHIKO:                  Se questo tu capivi prima…molto meglio per tutti…

PRISCILLA:               (SBADIGLIANDO ANCORA) Beh… io quasi quasi (ALZANDOSI DAL DIVANO) torno di là a riposare ancora un po’… ciao Michiko e scusami ancora! (USCENDO INCROCIA LEOPOLDO E LO BACIA SULLA GUANCIA, GETTANDOGLI LE BRACCIA AL COLLO) Grazie Leopoldo!

LEOPOLDO:             Ciao!… E mi raccomando, cerca di crescere un pochino…

PRISCILLA:               Ma io sono cresciuta! (GLI SI PIAZZA DAVANTI) Non vedi?

LEOPOLDO:             Ehm… sì… ma io intendevo qui! (INDICANDO LA TESTA)

PRISCILLA:               Ok, papi! (ESCE)

LEOPOLDO:             (SUONA IL TELEFONO) Oh, no! E adesso chi è che rompe le scatole!? (AFFERRA LA CORNETTA) Pronto!?… Come?… Chi sono io? Chi è lei piuttosto?!… Ah! E’ il tuo omino Michelin!… e cosa vuole?… No! Cosa vuole, lo dico io! Visto che mi telefona all’alba! Come sarebbe a dire che ci faccio di nuovo qui?… E’ semplice! E’ che io…

MICHIKO:                  (TOGLIENDOGLI LA CORNETTA DI MANO) Ciao, Dago!… Come stava per raccontare Leopoldo…Priscilla dopo che tu uscito è andata fuori di testa…fatto scenata…e poi messa a piangere come matta e lui poverino…distrutto per calmarla! Stavo facendo caffè per tirare su… (ALLARMATA) Come?… anche tu vorresti caffè?

LEOPOLDO:             Magari con un po’ di valium!

MICHIKO:                  Ah!?…Tu deciso di non andare più a sciare… (GUARDA LEOPOLDO)…e perché? Ah, perché mammà poi preoccupa...

LEOPOLDO:             (ALLARMATO A SUA VOLTA) Non va’ più a sciare?!

MICHIKO:                  No!

LEOPOLDO:             E che fa?

MICHIKO:                  Vuole venire qui! (LEOPOLDO SI LASCIA CADERE SUL DIVANO MENTRE MICHIKO RIPRENDE A PARLARE AL TELEFONO) Ma certo che farebbe piacere tu venire qui! Tu ha avuto idea carina a rinunciare a tuo sport preferito per stare con me!…Quasi non crede! E’ prima volta!… Però non possibile! Per colpa Priscilla con maniaci già perso troppo tempo…io deve lavorare!  Dago, ti prego non ricominciare!… Cosa?… Mi ami?!

LEOPOLDO:             Ma quanto mi ami?

MICHIKO:                  Ma smettila! (A LEOPOLDO COPRENDO IL MICROFONO) Senti Dago… forse a te ancora non chiara mia situazione…e allora io spiego di nuovo. Quando tu stamattina a presto sei…

LEOPOLDO:             Piombato…

MICHIKO:                  … piombato… voleva dire: venuto qui… capisco, ma io ho passato notte terribile!…Priscilla fatto casino di inferno!...E va’ bene…se proprio te fa piacere… allora fa così: tu viene a cena stasera… ok? Bene!...Sì…d’accordo…tu fai cuoco ed io riposa…

LEOPOLDO:             Ed io?

MICHIKO:                  (A GESTI ZITTISCE LEOPOLDO) Tu zitto!...Sì Dago… ok… sì… ciao,… sì va’ bene! Cosa? Tu sentire naso chiuso?…sarà raffreddore…allora stasera io da aspirina in supposte effervescenti…

LEOPOLDO:            E sai che bell’effetto!?

MICHIKO:             Ah, sì! Scusa, pastiglie!...Supposte altra cosa…Sì…ciao a più tardi! (POSA IL RICEVITORE E SI LASCIA CADERE A SUA VOLTA SUL DIVANO STREMATA)

LEOPOLDO:             Ho capito!… Lasciamo il posto al titolare!

MICHIKO:                  (ABBRACCIANDOLO) Leo?! Capperi! Adesso rompe anche tu? Ma allora tutti alcolizzati contro di me!

LEOPOLDO:         Coalizzati cara! Non siamo ancora a questo punto!...Io almeno...

MICHIKO:              Nostro progetto di fine settimana insieme andato poco bene! Ok!...Non tutto successo solo per colpa nostra…

LEOPOLDO:             Condivido! Non siamo stati molto fortunati… prima quella rompiscatole maniaca sessuale… poi il tuo rappresentante di pneumatici…

MICHIKO:                  A proposito di maniaca, tu ora spiega perchè…

LEOPOLDO:             Guarda che non ho fatto niente di male io! Tu piuttosto…

MICHIKO:                  Ed io neppure! E poi è stata sua idea venire qui stamattina! Lui ama tanto me! Che ci posso fare?… Credevo anche tu provare amore per me…

LEOPOLDO:             Secondo te…questo cos’è? (SI BACIANO TENERAMENTE)

MICHIKO:                  Sì…però…nostra situazione non cambia…tutto così strano…complicato!… Tu… lui…

LEOPOLDO:             Già lui! L’intoccabile! L’irraggiungibile! L’insostituibile Dagoberto!

MICHIKO:                  Già! Proprio lui!… Perché tu cosa può dare? Tu ha una moglie… e non venire a raccontare palla che tu pronto a lasciarla per stare con me!

LEOPOLDO:             Infatti! E sai perché non lo farei? Perché tu sei più egoista di lei! A te tutto è dovuto… tutto è permesso! Tu puoi! Io invece no! Vedi Priscilla!

MICHIKO:                  Lascia stare Priscilla! Tu già fatto stare male per lei! Tu fatta sentire umiliata! (ALZANDOSI DAL DIVANO)

LEOPOLDO:             (SI ALZA A SUA VOLTA) Ancora con Priscilla!?… Beh mi sa che… era destino!… Il weekend doveva andare così… Sai… a parte Dagoberto, anche mia moglie potrebbe sospettare qualcosa… e  non è che abbia un carattere facile…

MICHIKO:                  La moglie prima di tutto! Guai se lei si arrabbia! Sarebbe tragedia!

LEOPOLDO:             Ma quando ti caccerai in quella testolina che per me l’unica persona a cui tengo veramente sei tu!… Guarda che non sto scherzando! Dico seriamente! (SI ALZA)

MICHIKO:                  Ecco! Vedi?! Tu sempre sa dire parole che fanno cadere come pera da albero!…Capperi! Io proprio non capisco!...Anche se ho relazione con Dagoberto da anni… è solo con te che riesce a stare veramente bene! Noi conosciamo da dieci giorni e tu sa tutto di me…anche segreti… tu per esempio sa di lui…. mentre lui non sa di te!

LEOPOLDO:             (DA FUORI) E meno male! Altrimenti il tuo Good-year mi ridurrebbe ad un copertone!

MICHIKO:                Esagerato! Tu convinto tutti coagulati contro di te!

LEOPOLDO:          A parte che si dice alleati…e poi guarda che ho capito che tipo è!? Con uno così…meglio scappare all’estero!

MICHIKO:                Bravo! Tu scappa in Evirati Arabi!

LEOPOLDO:            Sì, così mi fanno zac!

MICHIKO:                Come?...Fanno zac?

LEOPOLDO:            E beh…negli “evirati”…meglio andare negli “Emirati”…

MICHIKO:                  Evirati o Emirati…nostra situazione non cambia…perché anche se tra noi grande feeling… vivere insieme molto diverso…e noi come coppia sotto  stesso tetto non funzionato molto…

LEOPOLDO:             Beh… diciamo pure che abbiamo funzionato poco!… Ma  questo tuo preambolo a che conclusione porta?

MICHIKO:                  Porta a conclusione che nostra storia funziona se noi la vive in massima libertà! Magari come amici…e anche amanti... (GATTONA) Tu che dice?!

LEOPOLDO:             (DANDOLE UN BACIO) Che sono sbalordito! Una proposta del genere da una donna…

MICHIKO:       Tu non dimentica che io orientale…non occidentale!                                    Allora…tu d’accordo su mia idea?

LEOPOLDO:            Daccordissimo! Però ancora non ci abbiamo provato...

MICHIKO:                  (RESTITUISCE IL BACIO E POI SI AVVIANO ALLA PORTA DI INGRESSO) Io sì che ci ho provato ieri sera, ma tu peggio di animale in letargo! Tu invece di fare amore…addormentato come angioletto!

LEOPOLDO:             Per forza mi hai dato il valium!

MICHIKO:                  Non dire che per fare…tu bisogno di afrodisiaco?

LEOPOLDO:             No! Perché sei tu il mio afrodisiaco...(PRENDENDOLA IN BRACCIO E AVVIANDOSI VERSO IL LETTO) vieni! Dobbiamo recuperare anche il turno serale perduto!

MICHIKO:                  Era ora! (INFILANDOSI SOTTO LE COPERTE).

LEOPOLDO:             (INFILANDOSI SOTTO LE COPERTE) ed ora a noi due!

MICHIKO:           Wuao! Ma tu essere come piovra!.... Tu almeno prima finisce di spogliare…Oh! Essere molto eccitante…come tu togli pigiama! (DA SOTTO LE COPERTE LANCIANO FUORI I PIGIAMI)

LEOPOLDO:          (TRA SE) Capitolo tre del Kamasutra!..Ed ora tesoro…a noi!...(SPEGNE LA ABAT-JOUR) Banzai!

MICHIKO:                  (RIACCENDENDO SUBITO LA ABAT-JOUR) Bonsai! (BUIO)

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