Due evasi in minigonna

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Evasi

Due evasi in minigonna

Commedia

In 2 atti di Alfia Leotta

Finito di scrivere il 15 Maggio 2002

Alfia Leotta -  Posizione SIAE n° 118377

Via Alessandro Volta, 67 – 95010 Santa Venerina (CT)

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tel/fax – 095 953470 – 3485101868

PERSONAGGI

ADRIANO…………………………………………………..anni 47

JO’…………………………………………………………...  “    42

MATILDE………………………………………………….....  “    60

GIULIA…………………………………………………….....  “    35

SARO…………………………………………………….….   “    40

COLA…………………………………………………….….   “    30

IL CAVALIERE…………………………………………..…    “   70

COMMENDATOR ROCCELLA…………………………..   “    55

VFC di donne

VFC di poliziotti

COMPARSE PER INVITATI

TRAMA

La storia è ambientata in Sicilia ai giorni nostri.

Adriano è un architetto, vedovo e felice del suo stato di single, ma stressato dalla suocera. Jò invece è uno scrittore famoso, separato e disperato per l’imminente divorzio. Sono vicini di casa, amici d’infanzia affiatati e molto legati.

Jò, in un momento di disperazione, tenta il suicidio, ma viene salvato dall’amico che per fargli dimenticare l’ossessione per la moglie, organizza una festa fra amici, naturalmente disapprovata dalla suocera,  allo scopo di fargli conoscere qualche altra donna e dei nuovi amici.

Ma il fastidiosissimo vicino, il Cavaliere, nell’intento di interrompere quella caciarra, viene i assassinato proprio nel bel mezzo della festa e i due amici, sospettati dell’omicidio, vengono arrestati.

Chi era effettivamente questo Cavaliere, e perché è stato ucciso?

Viste le lungaggini burocratiche, senza aspettare il processo, questi evadono per cercare personalmente il vero colpevole, tornano a casa e per non farsi riconoscere, assumono i panni delle rispettive sorelle.

Il caso vuole che l’appartamento del Cavaliere, è stato affittato ad un nuovo inquilino, che altri non è che il giudice che si sta occupando del loro caso.

E qui l’idea di circuirlo, affascinarlo, mettere in moto tutte le sottili armi di seduzione femminili, e questo compito toccherà a Jò, il quale è già entrato nelle grazie del commendatore folgorandolo a prima vista.

Situazioni esilaranti, travestimenti e colpi di scena, saranno gli ingredienti di questa commedia tinta di giallo, che catturerà l’attenzione alla scoperta del vero assassino.

DESCRIZIONE DELLA SCENA

Unica per tutti e tre gli atti La scena rappresenta il soggiorno dell’appartamento di un architetto, pertanto potrà essere arredato e realizzato a fantasia dello scenografo o del regista, in qualunque stile, classico o moderno, purchè rispecchi la professionalità di un architetto.

Nella parete di fondo sulla sinistra, una porta finestra che conduce su un balcone e a destra la continuazione di un largo corridoio che giunge all’ingresso e che funge da comune.

Nella parete di sinistra in prima un mobile bar e in seconda s’intravede un corridoio che conduce al resto dell’appartamento.

Nella parete di destra, una porta che conduce in cucina e uno stereo.

Un divano, alcune sedie, un tavolinetto basso e quant’altro si voglia.

Dove trova posto in una quinta si dovrà realizzare un ritratto della suocera come se fosse dipinto sul muro.

PROLOGO

Prima dell’apertura del sipario.

Una sirena d’allarme, un occhio bue illuminerà due evasi, con divisa da carcerati, che stanno entrando di corsa in sala dal palcoscenico

ADRIANO     ( aprendo il sipario per fuggire, vedendo la gente, si blocca ) Mizzica, chinu è!

JO’                  Ti l’hava dittu ca c’era spettacolo!

ADRIANO     Non ti preoccupari, facemu finta di nenti e ni cunfunnemu ccù iddi.

JO’                  Comu, ca’ divisa?

ADRIANO     Chistu u sai tu, non po’ essiri ‘n pigiama?

JO’                  Certu chistu è megghiu, 2 pazzi ‘n pigiama intra a ‘n tiatru.

ADRIANO     Facemu na cosa allura,…..scinnemu, facemu finta di essere attori …….( sta per avviarsi fra il  pubblico )

JO’                  ( lo trattiene ) Unni sta’ jennu? Chi è ‘mpazzisti?

ADRIANO     Dimmillu tu c’hama fari allura! Si aprunu ‘stu sipariu e ni vidunu, semu pessi!

JO’                  ( a denti stretti )!…….Ma viditi ‘nta quali ‘mprasti mi mintisti……..non puteumu stari beddi tranquilli intra?

ADRIANO     Aspittannu ‘n processu ca quasi sicuramenti ni cunnanna all’ergastolo? No grazie!

JO’                  Ma si semu innocenti.!?

ADRIANO     E tu no’ sai ca a giustizia è tutta a rivessa?

JO’                  Secunnu mia è sbagghiatu u stissu scappari,… accussì stamu sulu ‘mpidugghiannu i catti……I nostri avvocati, stanu mintennu u munnu suttasupra ppì fari nesciri a galla u veru colpevoli………..

ADRIANO     Caro mio, si non n’ha spidugghiamu suli,…putemu fetiri ‘n galera, ascuta a mia. L’avvocati?……Cchù longhi su’ i cosi e cchiassai mangiunu, ancora non l’ha caputu?

JO’                  Ma allura chi vo’ fari?

ADRIANO     Ho un piano infallibile!

JO’                  Non parramu di piani infallibili. Ppì cuppa tò, semu ccà!

ADRIANO     Mia,…..

JO’                  Certu, tò!……..Si non ti vineva dd’idea da festa …….

ADRIANO     Certu, a festa!…..Non è ca dici ca è tutta cuppa tò?… Si tu non tintavi u suicidiu, n’avissa fattu nudda festa!

JO’                  Tu picchì non mi lassavi moriri,….. a st’ura non era ccà, a cummattiri ccù tia!

ADRIANO     Bestia ca no’ fici, t’hava lassari cripari, …..accussì almenu cummatevi cu’ San Petru!

JO’                  E c’arristava supra a cuscenza a dda cosa tinta di mo’ muggheri.

ADRIANO     Ma t’arriordi comu accuminciau tutta ‘sta storia? ( sorridendo )

JO’                  E comu no?…….Tu stavi dannu acqua e pianti, mentri jù………….

( scomparendo dietro il sipario )

STACCO MUSICALE

SI APRE IL SIPARIO

ATTO PRIMO

SCENA 1°

(  Adriano, Matilde, VFC )

ADRIANO     ( canticchiando nel balcone, sta dando acqua alle piante, con un annaffiatoio )……Vi facistu propriu beddi…….Papà non vi lassa morti di siti……….( saluta ossequiando falsamente ) Cavalieri?…..( dopo una pausa ) L’avissuru ammazzari!……’Stu vicchiazzu rompi palle!……..( saluta con finto sorriso e rientra in casa )….Ora ca niscìu, finalmente pozzu addumari a radiu! ( accende un sottofondo musicale anni ‘60. Torna al balcone per continuare quello che stava facendo. )

VFC               Architettu, scula…….I beddi robbi mi sta schifiannu!

ADRIANO     ( guardando verso il basso ) A scusari signura, asciugu subbitu! ( con uno straccio che c’è per terra, asciuga.)

VFC               Signor Adriano, malu tempu sta arrivannu!

ADRIANO     (  guarda verso il basso )Porca miseria, ccà è! Grazie signura Maria. ( si precipita dentro. Posiziona sulla parete di sx, sopra il mobile bar, un portaritratti, un lumino e un vasetto di fiori finti, che erano dentro il mobile )

                        SUONANO ALL’INGRESSO Adriano va ad aprire dalla comune.

MATILDE      Tantu ci voli?……( entra ) Caro il mio genero preferito ( dandogli dei pizzicotti alle guance ) Comu ti senti ‘sta matina?

ADRIANO     ( infastidito si massaggia le guance indolenzite ) Benissimo cara suocera, a frevi passau!

MATILDE      ( dirigendosi al portaritratti, lo prende in mano ) La mia piccola dolce bambina,…… Picchì,…. picchì ni lassasti? ( piangendo )

ADRIANO     Ma mamma, havi cinc’anni oramai,…….

MATILDE      Pì mia è comu si successi aieri.

ADRIANO     La vita va avanti, non si può sempre……

MATILDE      ( infuriandosi ) U vidu!…..Tu non soffri ppì nenti!

ADRIANO     Ho sofferto invece……( fra sé )…. quannu campava!

MATILDE      Ppì tia fu ‘na liberazioni,… non è vero?…..’N fimminaru comu a tia, non s’hava maritari….…specialmente…..( singhiozzando ) … con la mia bambina!….    ( urlandogli in faccia ) Tu a facisti moriri, carogna!…..Assassino!

ADRIANO     Ma chi vai dicennu?…….Era malata di cori ancora prima ca ni maritaumu!

MATILDE      E tu ci dasti u colpu di grazia, che’ to’ continui infedeltà!

ADRIANO     Ma cui jù?……( poggiandole la mano su un braccio ) Avissa ‘siccari unni toccu si taliava autri fimmini!

MATILDE      Adriano, oramai è inutili ca ta’ neghi……idda non c’è chiù…….Avissa statu ppì mia,  non v’avissa fatto mai maritari!

ADRIANO     Fiuramuni ppì mia!

MATILDE      Picchì t’ha maritasti allura?

ADRIANO     Picchì sugnu ‘ngalantuomo! ‘O cuntrariu vostru, ca mi facistu cridiri ca era ‘ncinta…...

MATILDE      Picchì crideumu ca eri ‘n omu cu’ ‘na posizioni,  ‘n architettu illustre e famosu!  …… S’avissa sulu immaginatu ca eri ‘n quaquaraquà comu a tutti l’autri, squattrinatu e senza posizione, co’ cavulu ca vi faceva maritari.

ADRIANO     U tempu ci vuleva,…….i clienti non ti cascunu di l’aria accussì!…….

MATILDE      ( guardandosi attorno ) Certu, ora si sistimatu bonu,….i soddi l’hai!…….. …… Ora ca è morta…….Assassino!

ADRIANO     ‘Sta matina chi vinisti, ppì ‘nsultarimi?

MATILDE      Hava passatu ppì sapiri si t’aggiuva spisa, vistu ca staiu jennu ‘o supermercatu.

ADRIANO     Pozzu nesciri, ci pensu jù!…Grazie u stissu!

MATILDE      ( ammirando il suo ritratto ) E’ ‘n capolavoru ‘stu quadru. Accaluvoti t’arrisichi a livarlu?!

ADRIANO     E comu, mu facisti tingiri supra u muru!.......

MATILDE      Ppì riurdatiri ca sugnu sempri ccà!..........Allura mi ni vaiu ( avviandosi )…e mi raccumannu, non puttamu fimmini ‘n casa!

ADRIANO     Quali fimmini! ( via seguendola )

MATILDE      ( da fuori ) Ti sorveglio!

ADRIANO     ( rientra sbuffando,infastidito e smantella l’altarino. SUONANO ALL’INGRESSO ) …Arrivo!

MATILDE      ( da fuori ) Adrianu, a bossa mi scuddai, apri.

ADRIANO     ( che stava aprendo, torna in dietro, sistema nuovamente l’altarinoma in modo diverso e va ad aprire )

MATILDE      ( entrando ) A testa mi scoddu qualchi jornu. ( prende la borsa che era posata sul divano, bacia la foto della figlia, poi perplessa perché lo ricordava diverso,  esce )

SCENA 2°

( Adriano, Jo’, VFC)

ADRIANO     ( l’accompagna ) Ciao suocera, e accura e machini. ( torna,) L’avissa mentiri sutta ‘n camion a rimorchiu…….(  smantella l’altarino ) Scusa tesoro, ma ti l’hava dittu ca u matrimoniu non era cosa ppì mia……Il mio destino era questo. ( bacia la foto e la ripone dentro )…….. E’ accussì bella a vita do’ scapulu, non capisciu a chiddi ca si volunu maritari ppì forza……. ( continuando ad annaffiare le piante all’interno ) ……Il matrimonio,..la tomba dell’amore………..E jù stava murennu appiddaveru …. Sempri cchi diri su ogni cosa……..Adriano di ccà, Adriano di ddà….. ( dal balcone intravede l’amico, gli sorride ) ……Ehi là, Jò…….( poi con espressione seria ) Jo, chi sta’ facennu?.......Accura ca è pericoloso…( capisce che l’intenzione dell’amico è quella di suicidarsi e si precipita sul balcone )….Jò,….Jo’?

JO’                  ( da fuori ) Addio Adriano!

ADRIANO     Scinni di ddocu, ti voi ammazzari?

JO’                  Precisamente!……A mo’ vita non c’havi cchiù nuddu sensu!

ADRIANO     ( sporgendosi, come per afferrarlo ) Fermu, non ti moviri ca ti pigghiu!

JO’                  Lassimi moriri….non t’avvicinari ca mi jettu!

ADRIANO     Si m’alluntanu, ti ni trasi intra?

JO’                  No, mi jettu u stissu.

ADRIANO     ( si sporge nuovamente ) Allura vegnu ddà cu’ tia. Ni ittamu assemi, va beni?

JO’                  Appiddaveru facissi chistu ppì mia?

ADRIANO     Sugnu o non sugnu u megghiu amicu tò?

JO’                  Certu, ma tu non c’hai raggiuni d’ammazzariti……jù si!

ADRIANO     Mo’ soggira unni a metti, non fussi‘na raggiuni valida?…..Tenimi, tenimi…ca staiu cascannu ( in bilico sulla ringhiera. Dopo che riesce nuovamente a poggiare i piedi per terra ) …..Tutta a ‘na banna ma facisti mentiri. Forza, finiscila di fari u cretinu e scinni di ‘stu cornicioni.

JO’                  No!

ADRIANO     Allura vegnu jù! ( si arrampica e striscia sulla parete di sx del balcone, come se ci fosse un cornicione )

VCF di donne          Vaddati ddà supra……ci su’ du pazzi ca si volunu ittari……Chiamati i pumperi…..

VCF               Architettu, chi fa?

ADRIANO     4 passi, non pozzu?

JO’                  Per l’appuntu! E’ proibitu pigghiari aria supra a ‘n cornicioni? Ma vadda tu ca s’hana ‘ntricari di ogni cosa.

ADRIANO     Jo’, dammi a manu.

JO’                  No!

ADRIANO     Jo’, ma staiu facennu causi causi……spicciti, dammi ‘sta manu!

JO’                  Ti dissi no, …lassimi moriri!

ADRIANO     Ascuta……..semu sulu ‘o secunnu pianu, non ti fai nenti si caschi di ccà. Secunnu mia, avissa acchianari all’ultimu….di ddà ti veni sicuramenti megghiu.

JO’                  E’ morti sicura?

ADRIANO     Certissima!

JO’                  C’hai raggiuni!….Staiu vinennu.

ADRIANO     Alleggiu……’n passu a vota……alleggiu…..( si intravede il braccio alla parete, salta sul pianerottolo e resta in attesa di Jò ) Ok,….ci semu…..dammi a manu……( si intravede anche Jò. Afferra la mano e lo fa scendere. Appena rientrano lo prende a calci )….Disgraziatu, ora t’ammazzu jù….trasi!

JO’                  Fermu, accussì m’astruppì…….alleggiu…..

ADRIANO     Chistu è nenti ‘n confrontu a chiddu ca ti fazzu appressu….trasi intra! ( chiude il balcone e tira la tenda )

JO’                  E’ chistu u modu di trattari ‘n suicida?

ADRIANO     Ma chi ti sauta?……Picchì ti vulevi ammazzari?

JO’                  Tè, leggi ccà!…( gli porge una lettera )

ADRIANO     ( leggendo ) Studio legale Franceschini………La signoria vostra è pregata di presentarsi in Tribunale giorno 20 Luglio alle ore 9.00 per l’udienza della causa di divorzio Folletto – Giorgetti….eccetera eccetera, eccetera eccetera …….E allura?….. No’ sapevi ca prima o poi ava succediri?

JO’                  Ma non crideva accussì prestu!

ADRIANO     Dopu 3 anni di separazione, è ‘na conseguenza,….non tu spiegau l’avvucatu?

JO’                  Ava speratu finu all’ultimu ca ci ripensava……nenti, mi lassa…( strattonando l’amico ) ….u capisci Adrianu, mi lassa! ( piange )

ADRIANO     Chi vergogna……Ca finiscila, pari ‘na fimminedda!…….Dopu tuttu, ‘nta ‘sti tri anni, ‘n ‘ha fattu a bella vita?…..Ora a fai legalmenti, libero e indipendenti……

JO’                  Jù non pozzu campari senza Teresa……Jù m’ammazzu! ( si avvia per la comune )

ADRIANO     ( bloccandolo ) Unni vo’ iri?

JO’                  Unni dicisti tu, all’ultimu pianu, accussì moru sicuru!……Fammi passari!

ADRIANO     Senti, ti portu a mangiari fora?

JO’                  No, non n’haiu fami……. vogghiu moriri.

ADRIANO     Allura, ni vaddamu ‘n film ‘o cinima e poi ‘na partita ‘o bowling?

JO’                  Non c’è tempu, m’haia ‘ghittari di sutta!

 

ADRIANO     Mi vinni n’idea……Ni facemu ‘n viaggiu?... E vadda ca ti scoddi a Teresa!

JO’                  Teresaaaa………( si avvia nuovamente nel balcone )

ADRIANO     ( bloccandolo ) Scusa, scusa, scusa……..Si parti ‘n vacanza e basta!

JO’                  E unni?

ADRIANO     Chi sacciu, in Egittu?

JO’                  Troppu caudu!

ADRIANO     Allura, in India?

JO’                  Troppi malatii.

ADRIANO     ‘N Cina?

JO’                  Troppa fudda! Non mi piaci!…….. Vogghiu moriri! ( si avvia nuovamente )

ADRIANO     U sai chi ticu?…. Ammazzati,………… ma cerca d’arriniscirici, picchì s’arresti addifittatu, jù  non ci sugnu!

JO’                  ( rimane di stucco ) Bell’amicu!…..Mi manni senza scrupuli!……Non ti dispiaci mancu tannicchia si moru?

ADRIANO     No!….Non c’è pietà ppì cu’ s’ha leva, a vita!…..Tanta genti mori appiddaveru, di malatii, di stenti e privazioni,…….………e poi sentu scimuniti comu a tia, ca ppì critinati, volunu moriri!

JO’                  Non è ‘na critinata!

ADRIANO     Ma fammi u favuri!……. I suicidi vuliti sulu a compassioni da’ genti….( ironicamente Povero Jò, quanto mi dispiace,……non meritavi una donna così,……tu sei un grand’uomo, …….invece lei è una put……Chistu vulevi sentiri?....... Amico mio, i corna ti fici……….

JO’                  Mi lassau ….. ppì mintirisi co’ so’ psicanalista,….

ADRIANO     Ca spatti ti mannau u cuntu a casa,….ti spugghiau di tutti cosi e ancora ci cianci?…….Non hai orgoglio?

JO’                  E picchissu mi vogghiu ammazzari. Era tutta a vita mia,….e ora non c’haiu cchiù nenti!

ADRIANO     U sai quanti fimmini ci su’ pedi pedi?……..

JO’                  Uhuuuu????….Tutti maritati o ultrasessantenni.

ADRIANO     I megghiu!........Chiddi maritati su’ chiddi ca dannu menu problemi, cercunu l’avventura e nuddu coinvolgimentu!

JO’                  Bell’affare!……A mia  ‘sti storii non m’interessunu!…….Vogghiu ‘n rapportu seriu e duraturo!

ADRIANO     Amico caro, l’amore eterno non esiste!……Carpe Diem!….Cogli l’attimo,….e goditi la vita così, come viene!

JO’                  Sugnu stancu di stari sulu…….m’arridducì a parrari co’ jattu, c’aceddu e che’ pisci russi…..su’ l’unica cumpagnia ca c’haiu arrivata a sira!

ADRIANO     Cuppa to’, ca non fai vita sociale. Uno scrittore famoso come te,…… ca si ni sta sempri azziccatu intra, a cumpatirisi e a liccarisi ‘i feritiPassa tempu ccù l’amici..

JO’                  Amici?...Quali amici?

ADRIANO     Jù chi sugnu, ‘n porta carta igenica?

JO’                  Sai chi ti dicu, c’hai raggiuni. Si cancia!

ADRIANO     Eccu, accussì mi piaci!.......Bravu!

JO’                  Di oggi in poi, basta che’ rimpianti……

ADRIANO     Si!

JO’                  Basta  stari intra……

ADRIANO     Bravu!

JO’                  Sarò un uomo nuovo……

ADRIANO     Perfetto!

JO’                  Di oggi in poi, addiventu a to’ umbra,…..

ADRIANO     Bravissimu, accussì si fa!....Si!……( poi realizza ) No!…Chi dicisti?

JO’                  Passamu u nostru tempu assemi, vidu tuttu chiddu ca fai tu e mi ‘nzigni a fari vita sociali……

ADRIANO     Eh no?……Mi libirai di ‘na muggheri e m’accollu a tia?…..Non si ni parra…. Anzi………( guarda l’ora, si affaccia al balcone e resta in attesa che arrivi qualcuno )

JO’                  Aspetti qualcunu?

ADRIANO     Si! E quindi se non ti dispiaci……..( facendo segno di andarsene )

JO’                  ( malinconico ) L’ultima conquista?

ADRIANO     ( pavoneggiandosi ) Praticamente….si!

JO’                  E cu’ to soggira, comu a menti?

ADRIANO     Non pari ca ci l’haia diri?……..Finalmente!!!! Ccà è. (  vede arrivare la sua ospite e con evidente emozione rientra si guarda alla specchio, si da gli ultimi ritocchi al foulard ) Come sto?

JO’                  Benissimo!

ADRIANO     Grazie! (  accompagnandolo fuori lo spinge verso la comune ) E ora se non ti dispiaci, c’avissi ‘n appuntamentu!  Si c’hai bisognu, sempri a disposizioni, e m’arraccumannu via i pinseri cattivi!

JO’                  OK nenti pinseri tinti! In bocca al lupo ( uscendo )

ADRIANO     Crepi!...........( si spruzza della colonia., ultimo sguardo allo specchio, si controlla l’alito e si spruzza un deodorante specifico, che tiene sempre in tasca )

SCENA 3°

( Adriano, Jò, Giulia )

                        SUONANO ALL’INGRESSO

ADRIANO     ( Chiude le tende, con un telecomando accende la musica e apre la porta )

GIULIA           ( Entra incredula ) Si è aperta sola?

ADRIANO     Salve mia cara, ……Un piccolo congegno di mia invenzione……..Ma prego accomodati

GIULIA           ( bellissima e sofisticata, entra ancheggiando per sedersi sul divano, con un accavallamento di gambe che sconvolgerà Adriano ) Bellissima casa…….l’hai progettata tu?

ADRIANO     Modestamente……( sta sbavando, le si siede accanto e prendendole la mano le sfila lentamente il lungo guanto  ) Giulia…….mia dolce Giulia……Mi fa impazzire il tuo profumo……

INES              ( indifferentemente ) Chanel n°5…….( con evidente intenzione a farglielo sapere )…..sta quasi per finire.

ADRIANO     Si? Provvederemo!...........Giulia, ho una sorpresina per te.

GIULIA           ( finta sorpresa ) Per me?

ADRIANO     ( si alza e prende un astuccio dal mobile bar. Ne esce un collier che le mette al collo ) Per il nostro anniversario.

GIULIA           Quale anniversario?

ADRIANO     Per le nostre prime 24 ore. Ieri a quest’ora mi hai folgorato con la tua bellezza.

GIULIA           ( ammirandosi allo specchio ) Orsacchiotto mio, ma è stupendo?

ADRIANO     Questo è niente, paragonato a te.

GIULIA           Quanto sei caro….( accarezzandogli la guancia. Nota il quadro )….Cos’è un Guttuso?

ADRIANO     Dov’è?....Dove lo vedi il purtosu?

GIULIA           No,…il quadro, è una pittura  di arte contemporanea?

ADRIANO     No, è una schifezza d’altri tempi!

GIULIA           Ma che dici, è di ottima fattura. Sapevi che oltre ad essere un estetista sono una discreta pittirice?

ADRIANO     Ma no?

GIULIA           Ho fatto decine di mostre, ho una galleria che devi assolutamente venire a vedere………… Ma adesso devo andare! ( secca )

ADRIANO     Come, sei qui solo da qualche minuto?

GIULIA           Non posso rimanere, ho un appuntamento col dentista.

ADRIANO     Ci vediamo domani?

GIULIA           Se vuoi, passo a salutarti al ritorno. ( avviandosi )

ADRIANO     Certo, ti aspetto come un cagnolino!

GIULIA           A più tardi allora. ( via )

ADRIANO     ( l’accompagna ) A più tardi. ( torna in salotto )…Che ci faccio io alle donne!?...( guarda il quadro ) Quantu si’ brutta!

                        SUONANO ALL’INGRESSO

ADRIANO     Ci ripinsau!…( corre ad aprire ) Arrivo mia adorata!……Jo’?

JO’                  ( entra ) Mia adorata?…..Ancora stai aspittannu? ( annusandolo si fa aria per il cattivo odore )

ADRIANO     No, cioè si, ma cchiù tardu…….Veni, ca ti fazzu vidiri comu su’ fatti i fimmini ( portandolo al balcone ) A vidi a chidda ca sta trasennu ‘nta ddà machina?

JO’                  Si.

ADRIANO     Cascau ‘e mo’ pedi, comu ‘na tazzamita!

JO’                  Logicu, cu’ stu fetu ca ti menti di ‘ncoddu!….Pari nisciutu di ‘na fossa settica china!

ADRIANO     Finiscila di schirzari……com’è? Chi ti ni pari?

JO’                  ‘Na lappira!

ADRIANO     Ma ni capisci di fimmini?

JO’                  A mia non mi piaci.

ADRIANO     Una,….dicu una ca ti piaci c’è?……..

JO’                  Si,….Teresa! ( si ammoscia )

ADRIANO     N’autra vota cu’ Teresa?

JO’                  Mi manca, chi ci pozzu fari?

ADRIANO     T’ha distrarri, non po’ pinsari sempri a ‘na cosa!….A chi puntu è u to’ libru?

JO’                  All’introduzioni!.

ADRIANO     Macari ‘n misi fa era ddà.

JO’                  U mo cervellu si ni ìù ccù idda……..Non sacciu di unni accuminciari.

ADRIANO     Ti dugnu jù l’idea…….Scrivi a storia da mo’ vita, u sai ca è china di aneddoti divertenti.

JO’                  ( illuminandosi ) Pozzu veramenti?

ADRIANO     U vo’ misu per iscirttu?

JO’                  OK......Mi mettu all’opera! ( via )

ADRIANO     Eccu bravu……e chiudi a porta, quannu nesci!………Povero Jò ( alza il volume della musica )….

SCENA 4°

( Adriano, VFC Cavaliere )

CAVAL.         Signor Adriano?

ADRIANO     ( affacciandosi dal balcone ) Cu mi chiama?

CAVAL.         Jù sugnu, u Cavalieri…….

ADRIANO     Illustrissimu Cavalieri senza cavaddu, chi pozzu fari ppì lei?

CAVAL.         Staiu chiamannu i carabbineri si non cala ‘sta musica.

ADRIANO     Ma si n’ha sentu mancu jù?

CAVAL.         E a mia mi disturba, macari a ‘stu volumi.

ADRIANO     S’azziccassi du’ palacciuni ‘nta ‘ricchi e unu ‘nto cu……..

CAVAL.         Architettu ‘nta ddù postu a mannu!

ADRIANO     Commendatore, s’accomoti prima lei……..e poi mi facissi sapiri!

CAVAL.         ‘N galera u fazzu ‘nfracitiri!

ADRIANO     Si ci campa?!

CAVAL.         Chi fa, mi minaccia?

ADRIANO     No, ma l’avvisu!..............Che’ mo’ nervi lei si sta facennu ‘na sunata di viulinu e siccomu  a mia a musica classica non tantu mi cunfanfira………….

CAVAL.         Chi voli fari, sintemu…….

ADRIANO     Lei non è u patruni do’ palazzu, l’ha caputu?...... ( rientra furioso e abbassa la musica)…..Mi fa vugghiri u sangu!.......... Non si po’ sunari, non si po’ parrari, non si po’ usari nuddu elettrodomesticu ca ci disturba……….

CAVAL.         Signor Adriano?

ADRIANO     ( torna al balcone ) Chi c’è ancora?

CAVAL.         E senza ‘iri ‘o bagnu di notti, ca u sciacquni m’arrusbigghia.

ADRIANO     Volidiri ca ‘na facemu di ‘n coddu, cuntentu?

SCENA 5°

( Adriano, Matilde, Giulia, VFC Cavaliere )

                        SUONANO ALL’INGRESSO

ADRIANO     Di già?…..( s’improfuma come prima, credendo sia Giulia ) Vengo tesoro! ( si avvia )

MATILDE      ( da fuori ) Adriano, ci si?

ADRIANO     ( Torna, si precipita a sistemare l’altarino ) Arrivo!  ( va ad aprire ) Socera, chi ti manca?

MATILDE      ( apparendo ) Ti puttai quattru ova frischi. Dopu ‘na malatia su’ d’obbligu ppì rinfurzarisi……( l’annusa ) ……..tè ‘o figghiu, suchiti ‘st’ovu…( porgendolo )

ADRIANO     Ma mamma,u sai ca sugnu allergicu!

MATILDE      ( finta innocenza ) Madunnuzza, veruuuuu………. mi l’hava scuddatu!

ADRIANO     A virità,…… c’hava tintatu, veru? ( portando le uova in cucina, esce )

MATILDE      ( innocentemente ) Jù?……. Mi macchiassi di ‘n omicidiu?…..( poi rivolgendosi alla foto della figlia )…..Prima o poi c’haia rinesciri……ti vendicherò!

ADRIANO     ( tornando ) Omicidiu?.........Arresto cardiaco da shock anafilattico, per intolleranza alimentare! Cu putissi sospettari di tia?

MATILDE      Si’ ‘na menti perversa figghiu miu. ( SUONANO ALL’INGRESSO ) Aspetti visiti?

ADRIANO     ( preoccupato ) Cui jù? NO!    ( SUONANO NUOVAMENTE )

MATILDE      Non vidi cu è?

ADRIANO     E picchì?

MATILDE      Chista è bella, sonunu e non t’interessa?

ADRIANO     Saranno testimoni di Geova,…..lassili sunari.

MATILDE      Ci vaiu jù. ( sta per alzarsi )

ADRIANO     ( la rimette a sedere con forza ) Non ti scomodari, ci pensu jù! ( via. Poi da fuori ) No…no…aspetta……

GIULIA           Ho cambiato idea….. ( apparendo )

ADRIANO     ( visibilmente imbarazzato la trattiene ) Signorina Giulia, che bella sorpresa, Jò non è qui.

GIULIA           Jò?

ADRIANO     Si, Jò…..

GIULIA           Hai ospiti?

MATILDE      E chista cu è?

GIULIA           ( presentandosi ) Molto piacere, Giulia, sono……

ADRIANO     ( anticipandola ) La nuova ragazza di Jò!….

MATILDE      Finalmente s’arrisbigghiu u carusu?

ADRIANO     Questa è mia suocera!

GIULIA           Suocera?….Ma allora, sei sposato?

MATILDE      Precisamente! ( mostrando la foto della figlia ) E chista è so’ muggheri!

ADRIANO     Era mia moglie,…sono vedovo!

GIULIA           ( coccolandolo ) Poverino, quanto mi dispiace!

MATILDE      Calassi i manu do bronzu di Riaci! ( allontanandola dal genero ) Si cerca Jò, sta allatu!

GIULIA           Chi è questo Jò?

ADRIANO     Certo, che stupido, Jò è il diminutivo, tu lo conosci come Giuseppe!…Vieni, t’accompagno.

MATILDE      E’ stato un piacere signorina!

GIULIA           Arrivederci!…..( uscendo ) Giuseppe? Chi quest’altro?…

MATILDE      ( rimasta sola ) Sentu fetu d’abbruciatu!….( inizia a cercare freneticamente, parlando alla foto della figlia ) Sicuramenti ti tradisci!……Troverò il corpo del reato e poi finisci comu finisci,……. parola mia, ci fazzu rimpiangiri u jornu ca ni canusciu!……

ADRIANO     Chi sta’ circannu?

MATILDE      ( si ricompone e fa l’indifferente ) Nenti, m’hava passu di sentiri arrusicari di suggi……

ADRIANO     Non ci su’ suggi ‘nta sta casa! ( alludendo ) Qualche salifiziu di tantu in tantu va trasennu (TRILLA IL TELEFONO )… Pronto?….Dimmi Jo’…….Comu c’ha fari?…….( alla suocera ) E’ Jo’…( sottovoce al telefono )….Trattienila finu a che non si ni va Mussolini………No’ sacciu, cuntici chiddu ca voi! ( chiude )

MATILDE      Era ura ca l’amicu tò frequentava autri fimmini.

ADRIANO     Ma vadda che bella chista, iddu si e jù no, picchì?

MATILDE      Iddu non è maritatu ccù mo’ figghia!

ADRIANO     Era, era…..tu vo’ ‘zziccari ‘nta ddà testa di cupicchiettu?

MATILDE      Vistu ca sugnu ccà, ( uscendo il grembiule dalla borsa e indossandolo )….Ci dugnu ‘na bella spruulazzata a ‘sta casa, ca sta fitennu peggio di tia.

ADRIANO     ( allarmandosi ) Ma no, non c’è bisognu…..ora chiamu ‘na fimmina e……

MATILDE      ( interrompendolo ) Fimmina?…..Ccà non trasi nudda fimmina. Finu ca campu, ci sugnu jù!

ADRIANO     A cercu ranni, mancu?……Tu c’hai i to’ cchiffari, non po’ stari appressu ‘i mia.

MATILDE      ( uscendo l’aspirapolvere dalla cucina ) Chisti su affari mia, tu non t’ha preoccupari ….anzi, si mi gira l’elica, mi trasferisciu ccà, accussì non fazzu mancu tanta strata! ( accende e inizia )

ADRIANO     Chi mi ni vinni, ma giustu oggi?

MATILDE      ( a voce alta ) Chi dici?

ADRIANO     Ho un appuntamento,…..non po’ cuntinuari dumani?

MATILDE      Parra cchiù forti, ca non ti sentu.

ADRIANO     Ti sciugghissi ‘n cacareddu!....... ( sull’ultima parola la suocera stacca l’aspirapolvere )

MATILDE      C’haiu u cacareddu?.........Ti fazzu ‘n risottino in bianco e vadda ca strinci.

ADRIANO     Quali cacareddu, dissi ca c’haiu ‘n appuntamentu di travagghiu…. Cuntinui dumani.

                       

MATILDE      Nient’affatto!……Ti ni vai ‘nto studiu. ( accende )

                        SI SENTONO DEI FORTI TONFI ALLE PARETI.

ADRIANO     Cavaleri…..ai suoi ordini. ( spegne l’aspirapolvere )

MATILDE      Chi fai?

ADRIANO     Astutu, ‘o cavalieri ci disturba!

MATILDE      Cu è ‘stu Cavalieri?

ADRIANO     L’inquilinu ca sta ccà allatu. ( mentendo ) E’ ‘n tipu stranu…..e macari pericoloso, .. guai a ‘ddumarici l’aspirapolvere, quannu è ‘n casa!

MATILDE      Pericoloso?….Non esistunu masculi  pericolosi ppì Matilde Foresta!…..( si toglie il grembiule ) Ora ci pensu jù!  ( si avvia )

ADRIANO     Unni vai?…..Tempu pessu è……c’ha tintatu tuttu u condominiu……

MATILDE      Volidiri ca chistu è ‘n condominiu di scimuniti. Ora ‘n cristianu m’ha diri a mia, chiddu ca pozzu o non pozzu fari ‘n casa mia……Tuttu chistu è ridiculu.

ADRIANO     E’ vecchiu, chi vo’ fari?

MATILDE      Nuddu ancora l’ha fattu internari?……C’aspetta, ca qualcunu prima o poi ‘u ‘mmazza ghiangati?

ADRIANO     Qualche vastunata già l’ha pigghiata, ma ha finutu cu ‘na dinunzia e ‘na para di misi di galera.

MATILDE      Addirittura?

ADRIANO     E’ ‘na cimicia,…..I carabbineri ppì livarisillu davanti, ci accordunu la qualsiasi!

MATILDE      Ci staiu jennu a parrari!….U cunvinciu jù! ( via, minacciosa )

ADRIANO     ( inseguendola ) Lassa peddiri,….otinni inveci a casa…..

MATILDE      ( da fuori ) Lassa fari a mia!

ADRIANO     ( torna ) Pattiu Mussolini alla conquista di Tripoli………..

SCENA 6°

( Adriano, Giulia, Jò )

GIULIA           ( arrabbiata ) Mi hai piantato con quello scimunito…..

ADRIANO     Quale scimunito?

JO’                  ( entrando ) Jù!

GIULIA           Esatto!……Mi ha fatto vedere 10 album di fotografie.

ADRIANO     ( a Jò ) Non canci mai!

JO’                  ( innocentemente ) Chi puteva fari?

GIULIA           E’ partito dalla culla per finire al matrimonio.

ADRIANO     E ddà ti facisti ‘na bella cianciuta, veru?

JO’                  U sai ca non mi pozzu tratteniri.

ADRIANO     Prima o poi ti’ scicu tutti!

GIULIA           Adriano, che facciamo, dobbiamo stare tutto il giorno con questa gente fra i piedi?

ADRIANO     ( spingendo Jò fuori ) No amor mio, Jò, ha un impegno e deve andare…..vero che devi andare?

JO’                  Veramente, non c’haiu impegni, ma si insisti…..tolgo il disturbo! E’ stato un piacere signorina……la prossima volta se le fa piacere, le farò vedere tutta la raccolta di diapositive!

GIULIA           ( infastidita ) Certo, come no!

JO’                  Sa, oltre ad essere un affermato scrittore, sono anche un appassionato di fotografia…..

GIULIA           Me ne sono accorta.

JO’                  No, non parlo di quella fotografia, ma fotografia d’autore, paesaggi, arte moderna, nudo di donna……

ADRIANO     ( interessato ) Nudo di donna?

JO’                  Nudo di donna,…. perché?

ADRIANO     E non m’ha dittu mai nenti?…….( accompagnandolo a braccetto ) Fammi vidiri?….A cosa m’interessa! ( insieme escono di scena )

GIULIA           ( Si affaccia alla finestra e cerca di vedere nella finestra accanto. Poi via )

ADRIANO     ( rientra di corsa ) Giulia, scusa……dimenticavo che…….Unni si ni ìu?

SCENA 7°

( Matilde, Adriano, Jò, VFC, Cavaliere)

SUONANO INSISTENTEMENTE ALL’INGRESSO

MATILDE      Adriano, apri?…( continua a suonare insistentemente ) Unni si?…….

ADRIANO     Chi fai tutti ‘sti uci? ( va ad aprire )

MATILDE      Avi tri uri ca sonu, vo’ apriri?

ADRIANO     Arrivo!

MATILDE      ( di corsa ) Chiudi sta porta!

ADRIANO     Chi successi?

MATILDE      Chiddu è pazzu,…..m’assicutau a nuda!

ADRIANO     ( ridendo ) Ccù tuttu l’armamentariu a vista?

MATILDE      Non c’è nenti di ridiri!……A ‘na certa età, faciti davvero ribrezzu!...Brrrrr ‘n pospiru e du coccia d’alivi!

VFC               Signor Folletto impazziu appiddaveru?..........Architettuuuuuu….. prestu……

ADRIANO     ( si precipita al balcone ) E chi è jurnata?…..Jò, chi fai?

JO’                  Vogghiu moriri!

ADRIANO     N’autra vota?…..Chi successi ‘sta vota?

JO’                  Passau Teresa,…..mi visti e mancu si firmau!……Non c’interessa cchiù nenti di mia!

ADRIANO     ‘A vistu?……Scinni, torna intra, non ni vali a pena!

JO’                  Addiu Adrianu…….grazie di tutto!

ADRIANO     ( urla ) NOOooooooo!!!!!!!! Disgraziatu……( di corsa si precipita sotto )……Si ittau, u fici appiddaveru…..si ittau……. ( fuori campo si sente il mormorio della gente allarmata )

MATILDE      Oh Madonna Santa………Poviru carusu……..( esce nel balcone )

CAVAL.         ( VFC ) C’ha vulemu finiri cu’ tuttu ‘stu macellu?…..A genti ha dormiri!

MATILDE      Cavalieri, ancora non c’abbastau ddà sugghiata di vastunati?…..Voli l’autri?

VFC               Brava signura, c’i desi macari ppì mia?

MATILDE      Ppì tutti,……ci ni desi tanti, quanti siti tutti chiddi do’ palazzu.

CAVAL.         Tantu, jù chiamai i carabbineri e denunziai tuttu u palazzu!

MATILDE      U sapi chi ci dicu, bruttu vicchiazzu avvirmatu e maniacu sessuali?…….Ca ora mi ni staiu vinennu a stari ccà e si non c’ha finisci d’importunari ‘sta brava genti, scinnu tri voti ‘o jornu e ci ni dugnu ‘na bella razioni prima e dopu i pasti.

VOCI              ( in coro applaudendo) Brava!

MATILDE      E si non è cuntentu, ci strogghiu i mo’ cani e u fazzu arrusicari tuttu!

VOCI              Bene! Brava!…….Semu tutti cu’ lei!

MATILDE      Ha malidiri u jornu ca si ni vinni a stari ccà!

CAVAL.         Lei no’ sapi cu sugnu jù!

MATILDE      E no vogghiu sapiri….l’importati è ca sapi lei, cu sugnu jù!

ADRIANO     ( entra sorreggendo l’amico, che indossa sui pantaloni, un grosso paio di mutandoni con le mollette ancora attaccate )….Tu si’ miracolatu…..a tia qualcunu ddà supra ti voli beni……Si non era ppì ‘stu paru di mutanni, u sai chi fini facevi?

JO’                  A fini di ‘na tazzamita!

MATILDE      Ma picchì, santu carusu!

ADRIANO     Assettiti! Ti pigghiu ‘n pocu d’acqua!

MATILDE      Quali acqua, dacci ‘n pocu di vischi.

ADRIANO     ( gli versa da bere  ) U sai chi facemu?…..Ora organizzamu ‘na bella festa.……

MATILDE      ( buia in viso ) Festa?……Cu fimmini?........

ADRIANO     No, ora a facemu sulu masculi,….ca certu, no? ( a Jò mentre la portinaia invano cercherà di farsi riempire il bicchiere  )……. Chi ni pensi?

MATILDE      ( In tono di sfida ) Tu dugnu jù u fistinu!

JO’                  Pessima idea! ( Non si accontenta di un solo bicchierino, tracanna dalla bottiglia )

ADRIANO     ‘Nvitamu tanta genti, n’addivittemu e videmu si accussì ti po’ livari stu pallinu di Teresa!

JO’                  Teresa?…..( si avvia al balcone )

ADRIANO     ( lo trattiene ) Porca miseria, a muntuai! ( lo fa sedere )

MATILDE      Ma si appiddaveru cretinu?…..Iddu si voli ammazzari, picchì so’ muggheri voli u divorziu, picchì è sulu ‘o munnu, non cridi cchiù a nenti, è scunsulatu, è ‘n poviru disgraziatu ca non c’havi cchiù nudda speranza d’attruvari ‘na fimmina, picchì è talmenti rincretinitu ppì so’ muggheri,…. e tu c’ha muntui?……L’unicu modu ppì farici scuddari tutti i so’ disgrazii, è non muntuaricilli, non c’ha parrai mai di Teresa, di divorziu, di solitudini e cosi varii.

JO’                  ( nel frattempo,sentendo tutto invece,  sta tentando di impiccarsi da solo con la cravatta, annodandola al lampadario )

VFC               Architetto…….

ADRIANO     ( si affaccia, seguito da Matilde ) Chi c’è signora?

VFC               Scusassi……no’ ppì disturbarla…….si ddì mutanni non c’aggiuvunu cchiù…….

ADRIANO     I mutanni?....Certu ca no! (Entra va da Jò e glieli fa togliere )

VFC               No, siccome mo’ maritu ci teni assai ppì ‘stu paru di mutanni, non vulissi ca…..

ADRIANO     ( glieli butta di sotto ) Lo ringrazi da parte mia. (  entra e va al telefono, incurante di Jò che con scena a soggetto sta continuando  )

VFC               Resta servito

MATILDE      ( ad Adriano ) A cu’ telefoni?

ADRIANO     A n’amicu

MATILDE      Ppà festa?

ADRIANO     Si, ‘sta sira, anzi cchiù tardu, oramai su’ quasi i setti.

MATILDE      Accussì?….Su du’ pedi?……Non c’haiu nuddu vistitu.

ADRIANO     Tu non si’ invitata!…Pronto, Carmelo,….. ciao, Adriano sugnu…..senti, staiu organizzannu ‘na festa ppì Jò….……. Ah, si’ ccù 4 amici? …E pottili ccà,…….ora e quannu, dumani ppè pulizii?........... Ah senti, n’autra cosa po’ rinfrescu si fa comu l’autra vota?…….U sapeva ca puteva cuntari supra di tia. …….Grazie, ni videmu cchiù tardu!

MATILDE      Quali autra vota?

ADRIANO     Ehm….l’autra vota……pà comunioni di so’ figghia, eccu! ( indicandogli l’uscita ) A strata a sai……….

MATILDE      E chi vulissi diri, ca  non sugnu invitata?

ADRIANO     E’ ‘na festa ppì omini suli e quindi di conseguenza ci volunu fimmini ca non superano i 30 anni.

MATILDE      Tu pensi ca mi ni staiu bona bona a casa, pinsannu ca tu fai baldoria? ….MAI!!!!

ADRIANO     Fa comu voi, ma chista è ‘na festa privata e tu non si’ ‘nvitata!…Otinni ‘o cinima si non voi stari intra.

MATILDE      Chi tonu è chistu?…..Accussì mi parri?

ADRIANO     Cara suocera, mi stancai di suppurtari a tia, a to’ figghia, morta e bona e a tutti i to’ fisimi…….Jù ancora c’haiu 47 anni e vogghiu campari senza i to’ accupamenti. Non si’ mo’ matri e ora fila…..smamma, ca c’avemu chiffari!

MATILDE      ( scioccata, non ha parole. In silenzio si prende la roba e va via )…..Ma non finisce qui! T’accorgerai cu è Matilde Foresta!

SCENA 8°

( Adriano, Jò, Matilde, Giulia, Invitati )

ADRIANO     ( si accorge dei tentativi di Jo’ ) Ma chi fai, mi vo’ spasciari u lampadariu?

JO’                  ( brillo ) M’impicco! ( singhiozzo )

ADRIANO     Appoi, n’autra vota……Ppì comora, spustamu di latu ‘stu divanu e facemu largu,….picchì ora s’abballa!

JO’                  Jù e tu? ( inciampa e gli cade fra le braccia )

ADRIANO     Stanu arrivannu ‘n pugnu d’amici e n’addivittemu.

JO’                  E chi s’abballa?……Tango? ( lo afferra e inizia a ballare )…….Waltzer?……Chà chà chà?…..

ADRIANO     Quantu si’ antiquatu?!…..Balli moderni caro mio, funky,pop, disco music,…..

JO’                  E ppì mangiari?…Non ci uffremu nenti?

ADRIANO     Carmelu manna du’ amici so’! Bravissimi, si sai chi serviziu, pottunu do’ primu o’ dolci. Tu non t’ha occupari di nenti!……Vaiu ‘n cucina a priparari. Si sonunu, tu aprici, va beni?

JO’                  Va beni…..OK!……( si guarda intorno poi accende lo stereo.beve nuovamente Urta la foto ) Oh, scusa……Tu vai a letto……questa festa è riservata…….( conserva la foto, guarda il ritratto di Matilde e ha un moto di paura )

                        SUONANO ALL’INGRESSO

ADRIANO     ( da fuori ) Iddi su’…..Jò, vacci.

JO’                  ( barcollando ) Ci vado…… Chi velocità, erunu pronti arreri a porta? ( sbatte su una parete, poi esce sul balcone ) Avanti, prego…… Adriano, ccà  nuddu c’è.

                         SUONANO NUOVAMENTE

ADRIANO     ( da fuori ) Mungi u buttuni

JO’                  ( Si preme un bottone della camicia ) Ho mongiuto!

                        SUONANO ANCORA

ADRIANO     ( entra spingendo un carrello carico di vivande ) A porta Jò, apri a porta d’ingresso.

JO’                  ( si avvia ) Già, veru!….Sbagghiai!…….( preme il telecomando ) Buonasera!……Prego, avanti…….

INVITATI        ( entrano in massa una decina di persone, ridendo e parlando con battute a soggetto )

ADRIANO     ( gli va incontro ) Carmelo, grazie, si ‘n amicu!.........Ben arrivati!…..Servitevi e divertitevi!

JO’                  Si, servitevi e divertitevi………..( con scena a soggetto, parlerà ad ognuno, complimentandosi, per gli abiti, per le acconciature delle signore, ironizzando su qualcosa….. )

ADRIANO     ( aumenta il volume ) Si balla signori,….via alle danze!

JO’                  Si….via alle calze! ( si siede e si toglie le calze, buttandole in faccia ad Adriano )

TUTTI             ( ballano e si divertono )

ADRIANO     Chi sta’ facennu?

JO’                  Dicisti via le calze e io t’obbedisco!

ADRIANO     Via alle danze…….. Mentiti ‘sti cosi ca sta’ ‘nfetulannu ‘n appartamentu!

MATILDE      ( Con un mantello, occhiali e un grosso cappello, entra non vista per nascondersi e controllare il tutto )

ADRIANO     Voglio fare un brindisi ( tutti alzano i bicchieri )…. Alla faccia di quella vecchia megera di mia suocera! Tiè!

TUTTI             ( in coro ) Alla faccia della suocera!

JO’                  Tiè! ( fa un gestaccio e nello girarsi se la trova faccia a faccia. Impallidisce )

MATILDE      ( minacciosa, sottovoce ) Non diri nenti……s’annunca…( fa il gesto di tirargli il collo come una gallina )

JO’                  ( toccandosi il collo impaurito, acconsente a star zitto )

GIULIA           ( dolcemente ) Adriano…….

ADRIANO     ( si precipita galante) Giulia, ce l’hai fatta?....Ci speravo con tutto il cuore! ….. Jò, c’è Giulia……….Giulia, questo è Jò, il migliore amico mio.

JO’                  Molto piacere Giulia.

GIULIA           ( allontanandosi perché l’alito di Jò puzza di alcol ) Ci conosciamo già!

ADRIANO     Ah, già,…che stupido……..Jò è uno scrittore di successo…….

GIULIA           Ma allora lei è quel Jò?…..Jò Folletto? ( interessata )

JO’                  In persona! Vuole un autografo?….Adriano, dammi ‘na pinna…….

GIULIA           ( prendendolo sottobraccio ) Più tardi magari!…..E mi dica, cosa sta scrivendo adesso?

JO’                  Praticamente,…..io…..un testo alquanto elaborato……

ADRIANO     ( tirandola via da Jò )……La mia biografia!…..Venite, usciamo sul balcone….qui c’è davvero caldo. ( escono )

SCENA  9°

( Saro, Cola, 1 invitata, Adriano )

SARO            ( entra in scena, seguito da Cola, in atteggiamenti da mafiosi. Vestiti di nero con occhiali scusi, tipo Man in Black. Si guardano attorno )  L’appartamentu avissa essiri chistu.

COLA             ( con accento napoletano ) Certu …..avissa essiri chistu!

SARO            Senza dari all’occhiu, damu ‘n occhiata in giru.

COLA             Damu ‘n occhiata ‘n giru……

SARO            Cola, non mi fari l’ecu!

COLA             Certu, non ti fazzu l’ecu!……Chi fazzu, ‘nchiummu? ( uscendo una pistola )

SARO            ( coprendolo per non fare vedere l’arma ) A cu ‘nchiummi cretinu teni ammucciatu u ferru ppì comora!!……Ti dissi senza dari all’occhiu e tu………Chiama inveci a mamma………

COLA             A chidda mia o a chidda tò?

SARO            ( lo guarda male ) ‘O capu scimunitu……

COLA             E picchì non dici capu, allura!

SARO            Picchì è ‘na parola in codice……..e dicci ca semu ‘o postu “X”

COLA             ( col telefonino telefona ) O postu X, si………..E qual è?

SARO            Chistu, ‘mbecille!…..( si guarda attorno  )

COLA             ( ad alta voce ) Pronto ……mi senti?.....Pronto?.......Pronto?

TUTTI             ( Cala il silenzio e  li guardano )

SARO            ( sorride ai presenti per minimizzare. Poi a Cola ) Cala ‘sta uci deficenti!

COLA             ( sottovoce parla. Dopo un attimo ) Pronto mi senti ora?.....Siccomu Saru mi dissi……

SARO            Dammi ‘stu telefunu, bestia! ( glielo toglie di mano ) Pronto,….Saru sugnu……, semu o postu x, nuatri semu pronti, l’attrezzi su ccù nuatri………Pronto, ma con chi parlo scusi?............M’ha scusari, sbagghiai nummiru! ( chiude. Gli molla uno scappellotto a Cola ) Chi nummiru facisti, ‘ntrunatu?

COLA             Chiddu da mamma! ( togliendogli il telefono di mano e controllando ) L’haiu ‘nta rubrica…..e……….Bedda matri, sbagghiai………chiamai a mo’ matri appidaveru.

SARO            No’ dicu jù!.........Dammi a mia

COLA             ( risentito ) Non c’è bisognu, a sacciu fari ‘na telefonata. ( chiama )

SARO            U visti!......’Stu caracollu napulitanu a mia mi l’avunu appiuppari ( mentre Cola telefona, lui controlla le porte e tutti i presenti da vicino ) E allura ?

COLA             Ok capo!……Va bene capo!……Agli ordini! ( chiude ) Dissi di non cumminari guai comu o nostru solitu! Facemu ‘stu serviziu e turnamu currennu!

SARO            Ci spiasti comu è fattu?

COLA             E no’ sapemu?…..Curtu e rossu, senza capiddi e senza denti!

SARO            No u capu, imbecille……u patruni di casa!

COLA             Mu scuddai……….Ci chiamu subbitu!

SARO            Ppì farini diri cretini?

COLA             Addumannamuci a qualchi invitatu allura!

SARO            Certu ca c’appi ‘na bella idea…..….Fari ‘na festa ppì cunfunniri i tracci!

COLA             T’ha vivi ‘na birra? ( ne prende una )

SARO            ( gliela fa posare ) In serviziu mai! Posala.

COLA             Scusassi signurina, mu sapi diri unni putemu attruvari u patruni di casa?

INVITATA      Eccolo, sta entrando in questo momento. ( indicando Adriano che sta rientrando dal balcone

SARO            Grazie, gentilissima!……..( tirandolo in disparte ) N’hama fari ricanusciri? Non s’ha parrari in italianu?..........’N napulitanu è sospettu, no?

COLA             E picchì? 

SARO            Lassamu peddiri! ( avvicinandosi ad Adriano ) Scusi, lei è il padrone di casa?

ADRIANO     Si, fate come se foste a casa vostra e divertitevi!

COLA             ( entusiasta ) Grazie!…..( afferra una birra  ma viene bloccato da Saro )

SARO            No, forse non ni capiu,……semu ccà ppò serviziu!

ADRIANO     Ah….scusati, v’hava cunfunnutu! C’aviti tuttu l’occorrenti?

SARO            Tutto! Armati finu e denti!

ADRIANO     Benissimo!…..Non mi faciti fari mala cumpassa, m’arraccumannu!

SARO            Sarà ‘ntravagghiu pulitu e schiticchiusu!

COLA             Unni s’ha fari?

ADRIANO     Sistimativi ‘nta cucina.

SARO            I facemu fora a unu a uno, no?

ADRIANO     Certu!… Tutti ‘nta ‘na vota non mi pari u casu. Comu hata fattu l’autri voti?

COLA             A secunnu u tempu ca c’è.

ADRIANO     C’è tutta a sirata. Putiti fari cù comodu!

SARO            Quannu arriva u primu, allura nu manna?

ADRIANO     Vu portu jù stissu! ( va a versarsi da bere )

SARO            ( a Cola ) Amuninni!

COLA             Ok Saro!

SARO            ( avviandosi ) Cretinu, t’haia dittu centu voti ca non m’ha chiamari mai ppì nomu davanti e clienti! ( via insieme in cucina )

COLA             Scusa Saro! ( riceve uno scappelloto da Saro )

SCENA 10°

( Jò, Adriano, Giulia , Saro, Cola, Matilde )

JO’                  ( rientra dal balcone con Giulia al braccio ) Che cara ragazza!……Adriano, u sai ca Giulia è ‘na pittrici?

ADRIANO     Certu!

JO’                  E sai macari ca ora posu ppì idda?

ADRIANO     Mi fa piaciri, almenu svarii tannicchia e non pensi cchiu a Teresa.

JO’                  Teresa?….( si ammoscia )

ADRIANO     ( si da uno schiaffo ) No, vuleva diri……Signori…..voglio fare un altro brindisi…….’A facci di ddù gran cosa tintu do’ Cavaleri!

TUTTI             A facci do’ Cavaleri!

JO’                  Tiè! ( si volta preoccupato che ci possa essere anche lui )

ADRIANO     Brindiamo alla vita, alla libertà e all’indipendenza!

TUTTI             SALUTE!

MATILDE      ( che nel frattempo si era affacciata ) T’ha dugnu jù a libertà……..Non ti preoccupari ca ti libbiru di tutti cosi!

ADRIANO     Un altro brindisi……..al divertimento…..ai viaggi e……. ( parlando al ritratto della suocera )…..alle belle donne! Che ne arrivino a bizzeffe!

TUTTI             Si!

MATILDE      Si,…brinda, brinda….ca t’u fazzu fari jù quantu prima ‘n bellu viaggiu……Ma senza ritorno! ( si nasconde nuovamente )

                        SUONANO ALL’INGRESSO      

ADRIANO     ( va ad aprire e torna con un grosso vassoio che sta per portare in cucina )

SARO            ( senza giacca, seguito da Cola, esce dalla cucina ) S’ha aspittari ancora assai, ppò primu?

ADRIANO     ( mettendogli il vassoio in manoe spingendoli in cucina ) No, ccà è, arrivau! ( entra anche lui )

JO’                  ( ormai ubriaco fradicio ) Signori e Signore, innanzitutto vi ringrazio a nome dell’amico mio carissimo Adriano, che ha fatto tutto questo per me e quindi anch’io vi ringrazio. Giusto?……( stringendo la mano ad ognuno ) Grazie, ….grazie……

GIULIA           Ma ora basta cambiamo discorso!…… ( si allontanano parlottando )

SARO            ( spinto da Adriano entra in scena con un vassoio colmo di cibo. Indignato ma costretto suo malgrado a servire gli ospiti )….Ccà c’è sbagghiu…..Vidissi ca semu ccà……

ADRIANO     ( non curante lo interrompe ) Signori, rifocilliamoci!……Forza, inizi a servire.

SARO            Ma chi cavulu di serviziu è……

ADRIANO     Nenti ci fa, 4 amici semu!

COLA             ( che lo segue ) Ma chi stai facennu?

SARO            No’ sacciu! Chiama a mamma e addumannici c’hama fari.

COLA             Certu, chiamu a mamma e c’addumannu! ( col telefonino telefona )

ADRIANO     Lei, chi sta facennu?….

COLA             Chiamo a mamma…..

ADRIANO     Non è pavatu ppì telefonari, quannu temmina ci chiama……. forza, issi ‘nta cucina e facissi u so’ travagghiu! ( spingendolo dentro )

COLA             ( esce nuovamente con la pistola in mano ) Cu’ cui haia cuminciari?

ADRIANO     ( distratto, non s’accorge della pistola ) Cu’ cui e gghè!

COLA             Obbedisco! ( rientra )

MATILDE      ( tra la folla, avvicina il genero. Ha una pistola in mano nascosta dalla mantella che indossa. Tenterà invano di sparargli alle spalle, ma ogni volta, Adriano verrà allontanato. Questa scena, recitata a soggetto, durante il dialogo seguente )

ADRIANO     Tutto a posto? ( rivolto ad un invitato )

3° INVIT.        Si, grazie!

INES              ( si avvinghia la braccio di Adriano e lo riempie di bacetti. Adriano gongola felice )

4° INVIT.        Magnifica festa!

ADRIANO     Grazie, grazie!

MATILDE      ( col sangue che ribolle, vorrebbe sparare prima Ines e poi Adriano ma senza riuscirci. Poi tenta alla nuca di Adriano )

ADRIANO     ( si abbassa per raccogliere qualcosa ) Chi ha perso quest’orecchino?

MATILDE      ( col braccio teso in avanti, si accorge e indifferentemente ballando si allontana, agitando le braccia )

GIULIA           Io, grazie…..è un ricordo di mia madre!…..Meno male che lo hai trovato!

ADRIANO     Jo’?…..Jo’?…..Unni si’?

JO’                  ( che si stava avvicinando alle sue spalle gli bussa ) Ccà!

ADRIANO     ( salta per aria ) Accussì ti parti?

JO’                  Chi c’è?

ADRIANO     Ti stai addivittennu?

JO’                  Senti, ‘sta Giulia, chi fa?

ADRIANO     C’havi ‘n istitutu di bellezza!……Leva pila, coccia, fa massaggi e autri cosi!

JO’                  Sicuru?….Non è per caso une de’ tassi, ‘na finanziera?……

ADRIANO     Certu ca ni sugnu sicuru, ma picchì?

JO’                  Mi sta facennu strani discussi,……picchì voli sapiri si c’hai soddi?

ADRIANO     Diccinni ca n’haiu ch’assai!….Accussì si conquistunu i fimmini, babbu.

GIULIA           ( mostrando il bicchiere vuoto ) Tesoro???

ADRIANO     Subito mia cara. ( versa da bere per entrambi )

MATILDE      ( ha in mano una boccetta di veleno che tenterà di versare nel bicchiere di Adriano, senza riuscirci. Quando finalmente ci riesce…….. )

SARO            ( sta rientrando in cucina, Cola ne sta uscendo entrambi sbattono con la porta, facendosi male)

ADRIANO     ( urtato da Saro che cade, gli rovescia il contenuto del bicchiere addosso )

COLA             ( esce tenendosi il naso )

SARO            ( caduto per terra, si rialza ) Imbecille!

ADRIANO     V’astruppiastu?

SARO            Non successi nenti….ppì comora! ( minaccioso ) Fra n’autru tannicchia, si non timminamu ‘stu binidittu sirviziu, u principali fa cuntu ca ni spogghia e ni furria a rivessa.

ADRIANO     L’importanti è ca non vi facistu nenti!

COLA             ( vede il sangue uscire dal naso e sviene. Tutti cercano di aiutarlo )

SARO            Ci pensu jù ( lo trascina in cucina )

JO’                  Adriano, si’ propriu sicuru ca chista è ‘n estetista?

ADRIANO     Sicuru!

JO’                  Chi stranu, ora mi sta dumanannu informazioni supra u Cavalieri……

ADRIANO     U cavalieri?

MATILDE      ( che stava in disparte, confusa tra la folla, non ne può più ) Ora basta!…..( esce la pistola ) Adriano!

ADRIANO     ( si volta ) Si?

INVITATI        ( urlano e impietriscono, facendo largo alla donna )

ADRIANO     Non vi spagnati…..Vi presento la mia adorata suocera……

MATILDE      Fermu…..non ti moviri!

ADRIANO     Finiscila di buffuniari….non è ‘na festa di cannaluvari….

MATILDE      Non staiu schirzannu, vinni ppì……

SARO            ( esce dalla cucina, trascinandosi Cola, che ha due batuffoli di cotone idrofilo nel naso ) Senza fari storii…… nesci u ferru e timminamu stu’…….( vede Matilde con la pistola ) E no?…. Non si fanu ‘sti jochi sporchi, vidi? ( andandole incontro )

INVITATI        ( vedendo l’altra pistola, urlano e fanno largo ai due )

MATILDE      Chisti non su affari so’! ( puntando la pistola a chi accenna ad un minimo movimento )

COLA             Su’ affari nostri, eccomu, veru Saro?

SARO            Ti dissi non fari nomi! ( a Adriano minaccioso ) Quannu si fa ‘na commissioni a Don Turiddu, non si cerca macari a concorrenza!……O iddu o n’autru!

ADRIANO     Quale concorrenza e poi cu è Don Turiddu?

COLA             Don Turiddu Bellafacci!

ADRIANO     Non staiu capennu nenti!

JO’                  Tu spiegu jù!

MATILDE      I spiegazioni i rimannamu a dopu ca l’haia ammazzatu.

JO’                  Signora Matildi, ma chi sta dicennu?

MATILDE      Chista è ‘na fogna, ‘n luogo di perdizioni…..e s’ha sdirignari.( puntando l’arma verso tutti )

SARO            C’erumu prima nuatri, chistu è compitu nostru! ( escono le pistole e le puntano contro tutti, che impauriti cercano riparo )

JO’                  Ma chi vi sautau a tutti?

MATILDE      Oh madonna santa, ma vuatri picchì l’aviti cu’ iddi?

COLA             Jù? Nenti, tu Saro?

SARO            ( gli da un scappelloto e gli fa volare il cappello ) Ti dissi non fari nomi!

ADRIANO     Scusate se m’intrometto, vi rendete conto tutte e tre, che state interrompendo una festa?……Ora mi staiu siddiannu, o pusati sti cannuni o…..

SARO            ( infilandogli la canna della pistola nel naso ) O chi?

ADRIANO     O…..nenti,…..( impaurito inizia a piagnucolare )……Ma jù chi c’entru?

MATILDE      ( infilandogli la pistola nel naso ) Tu si u responsabili……

SARO            ( imitandola ) Si,….. u responsabili……..

ADRIANO     ( con le due pistole al naso, atterrito cerca aiuto gesticolando, a Jò )

MATILDE      Vigliacco ammazza cristiani…..

SARO            ……ammazza cristiani…..

MATILDE      …è tutta cuppa to’…..

SARO            ….si, è tutta cuppa to’……….

MATILDE      …a facisti moriri,…..

SARO            ..a facisti moriri……( a Matilde ) a cui?

MATILDE      A mo’ figghia!

SARO            ( ad Adriano ) A so’ figghia!….( realizza e poi a Matilde )…A so’ figghia?

JO’                  Sta pazza è a soggira!

MATILDE      Pazza a mia? ( puntando l’arma a Jò )

SARO                        Soggira? ( abbassando l’arma )

JO’                  Pazza? Cu dissi pazza?…..Iddu dissi pazza ( indicando Cola, che distratto sta mangiando

COLA             ( si soffoca ) Jù?…Iddu fu! ( indicando Saro )

MATILDE      ( punta l’arma a Saro, che istintivamente alza le braccia ) Jù non sugnu pazza, cercu sulu vendetta!

ADRIANO     ( con un balzo, disarma Saro e Jò disarma Matilde ) Fermi!

SARO            ( fa cenni a Cola, visto che è rimasto con la pistola in mano, di intervenire )

COLA             ( Invece lui non capisce enon vedendosi disarmato, si disarma da solo consegnando la pistola ad Adriano )

ADRIANO     Grazie!............E ora tutti e tri….spaddi ‘o muru! ( i tre eseguono )……

SARO            ( a Cola ) Bestia e tritolu!

CAVAL.         ( vfc ) C’hama fari, n’aviti ancora p’assai?

ADRIANO     Giulia, tieni questa……( riferendosi all’arma )

INES              Chi, io?….Niente affatto, mi si spezzano le unghie!

ADRIANO     ( la prende, gli mette la pistola in mano e la punta a Matilde .Poi va al balcone ) Cavaleri, c’è ‘na festa, voli passari?

CAVAL.         A festa jù v’ha fazzu quantu prima, non vi preoccupati,…..a tuttu u palazzu!

ADRIANO     Non facissi accussì ca peggiu è!……Passassi ccà banna, ca c’è postu macari ppì lei!……E si non veni che’ so’ pedi, a vegnu a pigghiari jù ca’ forza!…..Ni capemu?

CAVAL.         Lei non detta liggi!

ADRIANO     Si fra cincu minuti non è cà, ci fazzu vidiri cu è ca detta liggi! ( rientra )

JO’                  Adriano, picchì vo’ ‘nvitari u Cavalieri?

ADRIANO     Ora ni facemu 4 risati!

JO’                  Lassa stari a ‘sti 3, prima ca qualcunu s’astruppia.

ADRIANO     M’haia fari mentiri i pedi ‘nta facci di sta tapallira e di sti du’cammareri scunchiuduti?

SARO            A cui cammareri?

MATILDE      A mia tapallira?

COLA             ( ride ) Cammareri, ti chiamau cammareri!

SARO            ( lo guarda di traverso, facendolo ammutolire )

JO’                  ( distrattamente, punta la pistola agli invitati che scappano via tutti di corsa ) Signori, è stato un piacere conoscervi…… Grazie di essere venuti,….. spero vi siate divertiti, ……..Alla prossima! ( esce )

SCENA 11°

( Saro, Cola, Adriano, Jò, Matilde, Giulia )

SARO            ( lentamente si sta avvicinando a Giulia per disarmarla )

ADRIANO     …….E ora, ca’ santa paci, mi spiegati cu siti appiddaveru!

JO’                  ( torna ) Fatto! Ora semu suli!

COLA             Jù sugnu Cola e iddu è Saro!

SARO            Bestia e cretinu!

JO’                  Belli cognomi!

COLA             Travagghiamu ppì don Turiddu Bellafacci, boss do’ quartieri, e amicu so’!

MATILDE      U sapeva ca eri fitusu, ma non finu a stu puntu!

ADRIANO     Miu?…Jù non n’haiu amici di stu’ rangu!

COLA             Ma si fu lei a chiamarlu, ppi fari u serviziu!

ADRIANO     E chi serviziu!…Non fustu capaci mancu di serviri decentemente.

SARO            Serviri?…..Cà c’è ‘n sbagghiu!

JO’                  Chistu è pocu ma sicuru! Noi abbiamo chiesto camerieri esperti e chi ni mannunu? Du’ appenna robbi che’ pistoli!……( realizza ) Già, ma quannu s’ha dittu mai ca i cammareri fannu serviziu armati!

SARO            Ma quanti voti ci l’haia diri, non semu cammareri!

ADRIANO     Ma allura di quali serviziu stati parranno?

SARO            I nostri servizi, su’di chiddi discreti e a muta a muta!

MATILDE      Sporcaccioni e screanzati!……Belli amici c’hai!

ADRIANO     Ti dissi ca non su’ amici mia!…..E ‘ntuppiti ‘stu furnu.

MATILDE      Ancora non l’hata caputu?….Su’ du’ finocchi…..

SARO            ( offeso sta per lanciarsi ) Signura, semu specialisti nuatri,…..facemu raccami su commissioni…….

ADRIANO     Jo’, attaccala e mettici u mussili!

JO’                  ( la lega con il cordone della tenda e l’imbavaglia con un fazzoletto che tira via dalla tasca di uno dei due mafiosi nonostante la ribellione della donna )

ADRIANO     E ora spiegatemi chi tipi di raccami!

SARO            ‘Nte panzi, ‘nta testa,…… a secunnu a commissioni! Ma a proposito lei comu i cummissionau?

ADRIANO     Jù n’haia cummissiunatu propriu nenti, chisti mi sbagghiaru ppì qualche d’un autru.

SARO            Cola, chiama a mamma e sintemu chi dici.

COLA             ( telefona ) Agli ordini!

JO’                  ( ridendo ) A mamma, si fanu diri da mamma c’hana fari?……E u pannulinu, qunnu vu canciati?……

SARO            Non facissi u spiritusu…….ca mamma non si scherza………

JO’                  ( ridendo a crepapelle ) Mi fa la bobò?……Anzi,….. mi sculaccia?….

ADRIANO     Giulia, se vuoi puoi anche andare, mi dispiace……

GIULIA           ( si affretta ) Nessun problema…….Buon proseguimento! ( via )

COLA             Pronto, capo……si, semu ‘n casa do’ Cavaleri……

ADRIANO     Cavaleri cui?

SARO            U cavaleri e basta, non sapemu autru. Sapemu sulu ca sta ‘o secunnu pianu di stu palazzu, a porta a destra acchianannu.

ADRIANO     A mia è a porta a sinistra!

JO’                  E a mia è chidda di facci.

SARO            ( avendo capito la gaf, si precipita da Cola ) Chiudi ‘stu telefunu. ( lo prende a sberle ) Cretinu e deficenti ca non si autru……

COLA             Cala sti manu…….( riparandosi )

SARO            Bestia co’ giummu e ccà ‘nnocca…….Non t’hava spiatu qual’era a destra?

COLA             Si, e allura?

SARO            ‘Nguranti ca non si autru, mi dicisti ca chista era a destra ( indicando la sinistra )

COLA             Picchì, tu u sapevi?

SARO            Su sapeva, ti spiava?

COLA             Mi crideva ca era chista.

SARO            ( ad Adriano ) N’ha scusari…..c’è stato un piccolo qui quo qua

COLA             Chi ci fu?

JO’                  A caputu ‘o Cavalieri?…….

ADRIANO     Pareva chiddu ca non ci cuppava.

JO’                  E inveci c’havi st’amicizii!

ADRIANO     ( incredulo ) Vuleva fari fora a tuttu u palazzu……..

JO’                  Chi sistemi barbari!

ADRIANO     Ora u bessu pè festi. Quannu arriva ci fazzu pigghiari ‘n scantazzu,………….

                        SUONANO ALL’INGRESSO

JO’                  Ca è, arrivau!

ADRIANO     Ammuccia a vecchia! ( Jò’ la trascina via con tutta la sedia )…..e vuatri, quannu dicu via, ammustrati i pistoli! …… ( spegne le luci e si avvia verso la comune )

CAVAL.         Sugnu ccà, e ccù mia stanu arrivannu macari i carabbineri!

ADRIANO     Megghiu!….Prego, si accomodi!

CAV               ( entrando ) Picchì stu scuru?

ADRIANO     Mi sautaru i valvoli….( in tono minaccioso )

                        SI ODONO DIVERSI SPARI

ADRIANO     ( si precipita ad accendere la luce ) Imbecilli, prima v’hava dari u via!

JO’                  ( entra in scena saltellando, con il piede insanguinato e un foro nella tasca dei calzoni ) Ahiai…..ahiai……

ADRIANO     Chi fu?

JO’                  Ddà pazza s’allanzau……e pattiu ‘n coppu da pistola ca c’aveva ‘nta sacchetta….( prende la pistola e la mostra, mentre  ADRIANO lo fa sedere )

ADRIANO     ( si gira e vede il Cavaliere steso per terra ) Ma chi cumminastu? ( togliendogli la pistola dalle mani )

JO’                  ( si accorge ) U cavalieri…ammazzaru u cavalieri.

COLA             Non niscemu puddicini ‘o suli , …..ca chista muta ha statu. ( alludendo alla pistola )

ADRIANO     Ma allura, cu fu?........Vuatri ca siti pratichi, chi si fa ‘nta sti casi?

COLA             Niente panico, telefonamu ‘a mamma!

JO’                  Chiamamu a polizia e ci dicemu ca fu ‘n incidenti.

ADRIANO     ‘Nte to’ romanzi ha capitatu mai ca ‘n innocenti veni cridutu?

JO’                  Mai!

VFC               Polizia……aprite o sfondiamo la porta.

SARO                        ( in preda al panico, seguito da Cola, scappa via gettandosi dal balcone )

JO’ E ADRIANO      ( restano immobili allo spegnersi delle luci )          

FINE

1° ATTO

SECONDO ATTO

Sono passati alcuni mesi. In scena ci sarà la sagoma del corpo del Cavaliere disegnata per terra e i sigilli alle finestre. L’appartamento è al buio. Da fuori si sentono le voci di Adriano e Jo’.

SCENA 1°

( Adriano, Jò )

JO’                  A chiavi l’hai?

ADRIANO     Ccà ha essiri, a tegnu sempri sutta ‘sta rasta.

                       

JO’                  Apri spicciti, prima ca ni vidi qualcunu.

ADRIANO     ( Accende la luce, entra in scena seguito da Jo’. Entrambi vestiti da donna ) Chiudi a porta e non ti fari sentiri.

JO’                  Chistu sarà u primu postu unni  ni venunu a circari.

ADRIANO     Ma sulu accussì putemu scopriri a verità…..L’assassinu torna sempre sul luogo del delitto, no?

JO’                  E si qualcunu ni vidi, cu ci dicemu ca semu, chi ci facemu ‘n casa to’?

ADRIANO     Jù sugnu Silvana, mò soru e tu si’ Vincenza, to’ soru.

JO’                  No!

ADRIANO     Picchì?

JO’                  Primu picchì non c’haiu soru e secunnu….non mi piaci!…Tu c’hai ‘n nomu bellu e a mia mi menti Vincenza?…Mi dispiaci, o canciu nomu……

ADRIANO     O ti ni tonni ‘n galera!……Hama fari questioni po’ nomu?…Ti piaci Anna?

JO’                  No!

ADRIANO     Rosa?

JO’                  Mancu a parrarini!

ADRIANO     Allura sceglitillu tu e non ci rumpiri a testa!

JO’                  Sandy!

ADRIANO     Dimmi!

JO’                  No, dicu…Sandy

ADRIANO     Cà sugnu, tuttu aricchi!

JO’                  Sandy, è u nomu ‘ntuppatu!

ADRIANO     Ma fammi u piaciri…….Sandy….c’hai a facci di una ca si po’ chiamari Sandy?

JO’                  T’ha taliatu tu?….Pari a brutta copia di to’ soggira.

ADRIANO     N’ha  muntuari, prima ca spunta.

JO’                  A tia sta pinsannu, chidda sapennu ca si’ ‘n galera, si ni sta facennu tutti risati.

ADRIANO     E si fu idda?……A testa m’haia camuliatu cu’ stu pinseru.

JO’                  Chi mutivu aveva d’ammazzari ‘o Cavaleri.

ADRIANO     Chidda a mia vuleva ammazzari e sbagghiau!

JO’                  Impossibili, era attaccata ‘na seggia.

ADRIANO     E si sautannu arrivau finu a ccà?

JO’                  L’avissumu vistu, no?….E poi, a polizia n’ha ‘ttruvau ddà banna?

ADRIANO     Veru, ca spatti pinsau ca c’era in atto ‘n sequestru!

JO’                  Ppì complicari a situazioni appoi, pigghiaru macari di du’ cretini ca si ittaru di ccà supra……

ADRIANO     Non capisciu picchì non s’ha pigghiaru cu’ iddi inveci di nuatri.

JO’                  Picchì si si’ delinquenti ci volunu i provi, si inveci si’ incensuratu, prima t’attaccunu e poi ‘i cercunu…..Mi fazzu ‘na doccia

ADRIANO     Povera Italia……n’è capisciu  sti cosi storti……….N’hai roba po’ to’ novu romanzu!

SCENA 2°

 ( Adriano, Jò, Matilde )

ADRIANO     ( togliendosi la parrucca ) Chi mangiaciumi!.......( si toglie le scarpe e si massaggia i piedi )

JO’                  Timminau u bagnu schiuma…….( entra senza parrucca, in accappatoio )

SUONANO ALL’INGRESSO  

MATILDE      ( da fuori ) Cu c’è ‘n casa? 

JO’                  To soggira!!!! ( in coro )

ADRIANO     Mo’ soggira!!!!

MATILDE      Aprite o sfondo la porta!

ADRIANO     Aprici, ca chidda capaci è!

JO’                  Tu pazzu si’!

MATILDE      ( sfonda la porta )

ADRIANO E JO’ ( infilano le parrucche di gran corsa. Adriano sparisce e lascia a Jo’ la gatta da pelare )

MATILDE      ( precipitandosi ) Cu è lei?

JO’                  Chi io?

MATILDE      No, mo’ soru!….

JO’                  ( fra sé ) Menu mali, non mi canuscìu!……Anche sua  sorella è qui?

MATILDE      Non facissi a spiritusa. Mo’ soru è ‘na persona educata, non trasissi mai ‘n casa d’autri senza essiri invitata. Cu è lei, chi ci fa ccà, comu trasiu?

JO’                  A unu a unu i dumanni!……Mi presentu, mi chiamu Sandy,…Sandy Folletto e sugnu a soru di Jo’,…… l’amicu di Adrianu….. ( con accento straniero ) Siccome vivo all’estero, arrivai assira e non truvannu a mo’ frati……..chi tragedia!  Non mi hanno diciuto niente.

MATILDE      Lei non leggi i giurnali?

JO’                  In Francia?

MATILDE      Picchì, ‘nta Francia non liggiti?

JO’                  Certu ca liggemu, ma i notizi di l’Italia no. ‘N Inghilterra ci su’ tanti fatti ca succedunu……

MATILDE      Inghilterra?…. Non dissi Francia?

JO’                  Inghilterra? Chi ha diciuto Inghilterra?

MATILDE      Lei, ora ora.

JO’                  Cioè, volevo dire, mi spostu macari ddà…ppì travaglio sapi, però è ‘n Germania ca vivo di solitu.

MATILDE      Germania?…E allura ‘nta Francia chi ci va a fari?

JO’                  Ah, già ‘n Francia…….lì ci vaiu ppì villeggiatura, si….a Nizza ho un appartamento. ( accendendosi una sigaretta )

MATILDE      Allura si sa passa accussì bona, picchì non si ni ìu all’albergu, inveci di veniri a ‘nzunzari ccà. ( cacciando il fumo )

JO’                  Perché Silvana ha così tanto insistito…….

MATILDE      Silvana?….A soru di Adrianu?

JO’                  A canusci?

MATILDE      Certu! Su’ oltri deci anni ca n’ha vidu……

JO’                  So’ jennuru, c’hava datu ‘na chiavi da’ casa e accussì……

MATILDE      E lei comu fa a sapiri ca sugnu a soggira di Adrianu?

JO’                  ( impacciato per la gaf )….Ehm…..si vede, l’ho riconosciuta subito!……Identica spiccicata a sua figghia.

MATILDE      Eh si….povera figghia mia,….n’u dicevunu tutti ca pareumu soru…….E Silvana unn’è?

JO’                  Sta timminannu di vistirisi.

ADRIANO     ( entra con la faccia imbrattata di maschera di bellezza  e le va incontro con le braccia aperte ) Matilde…….Quantu tempu! ( la bacia )

MATILDE      ( ha un moto di paura ) Matri di Diu, cu è?

ADRIANO     Silvana, non m’arricanusci cchiù?

MATILDE      Accussì mascarata, no.

ADRIANO     Ci tengo alla bellezza, sai alla nostra età……

MATILDE      Alla tua età,…… jù sugnu cchiù carusa!

ADRIANO     Vi siete già presentate?

JO’                  Si, ho spiegato il motivo della mia presenza in questa casa…..

ADRIANO     ( in disparte ) E cioè?

JO’                  Ca vivu all’estero e tu mi ospitasti picchì n’attruvai a Jo’.

ADRIANO     Si, infatti Sandy è tornata dall’Australia ieri…..

MATILDE      Australia?

JO’                  Francia!

ADRIANO     Cioè dalla Francia….

JO’                  In Australia ancora ci devo ancora andare, parto la prossima settimana…..Fa sempre confusione quando le parlo dei miei spostamenti.

ADRIANO     Ma Matilde, a tia cu ti ci porta ccà?

MATILDE      Ogni tantu m’addugnu, ppì vidiri si tuttu è appostu.

ADRIANO     Grazie, grazie di cori…..Si’ ‘na perla! ( le da un bacio ) Adrianu avissa fattu u stissu!

MATILDE      S’hava arrisicari….cu’ ‘n suttamussu ci faceva sautari a dintera.…….Vistu ca è tuttu a postu……Jù ora mi ni vaiu. Si c’aviti bisognu chiamati! ( via )

ADRIANO     Grazie, grazie tante!

JO’                  ( accompagnandola ) …..E’ stato un piacere conoscerla. Le manderò una cartolina!

SCENA 3°

( Adriano, Jò, Roccella )

JO’                  ( torna ) Si ni ìu!

                        SUONANO ALL’INGRESSO

ADRIANO     Beddamatri, n’autra vota ccà è?.......

JO’                  ( va ad aprire )

ROCCELLA  Buongiorno signorina, sono il Commendator Roccella……

JO’                  ( invitandolo ad entrare ) Prego, si accomodi…( apparendo in scena )…scusi l’abbigliamento, ma stavo per fare il bagno……..

ROCC.           ( guardandolo interessato ) Allora tolgo il disturbo, torno più tardi.( notando la peluria sul petto )

JO’                  Ma prego! ( imbarazzato si copre di più )

ROCC.           Grazie! Sono il nuovo inquilino dell’appartamento del Cavaliere. Poverino che brutta fine. ( senza staccargli gli occhi di dosso )

ADRIANO     A cu ciù dici!……Scusi il nostro look……..Noi siamo Silvana e Sandy.

ROCC.           Molto lieto di fare la vostra conoscenza.

JO’                  Quindi lei sarebbe……( visibilmente imbarazzato da questo sguardo insistente )

ROCC.           Esatto, il vostro nuovo vicino. Vivo solo e mi sono trasferito da un mese ormai Oggi per la prima volta ho visto le tende aperte e mi sono chiesto……..

JO’                  Eccoci qua.

ROCC.           Siete nubili?

ADRIANO     Vedovo…cioè vedova!

JO’                  Separata, in attesa di divorzio……A proposito di divorzio comu si fa ora ccà sentenza?

ROCC.           Sentenza?…..Se vuole posso vedere personalmente…..sa, faccio il giudice!

ADRIANO     Gran brutto mestiere!

JO’                  Sa fa sempri causi causi……( ridendo maliziosamente )

ROCC.           ( ridendo ) Che spiritosa…………In effetti, devo vederne di tutti i colori. Per esempio stiamo esaminando la documentazione di un caso d’omicidio…….

JO’                  Affascinante!……E di chi?

ROCC.           Due poveri disgraziati, che pare abitassero in questa strada. Oggi iniziamo le pratiche per la prima udienza. Un caso di omicidio alquanto intricato……

JO’                  Davvero?...... Li conosce per caso?

ROCC.           No.…….devo ancora leggere tutti gli incartamenti….. mi stanno infatti aspettando sulla scrivania.

JO’                  ( spingendolo delicatamente verso l’uscita ) Non li faccia aspettare allora.

ADRIANO     ( riportandolo verso l’interno ) Ma che premura c’è…….li leggerà con comodo.

( sorridendo e facendo capire a Jò di assecondarlo )

ROCC                       Vi ringrazio, ma il lavoro chiama……..

JO’                  Silvana, non trattenerlo…….vada, vada……( spingendolo come prima )

ADRIANO     Si accomodi commendatore, beve qualcosa?…… ( sottovoce ) Non capisci ca si’ leggi i nostri nomi, semu fritti?……..Suggelliamo il nostro nuovo vicinato?

ROCC.           Voi mi tentate……ma non posso! ( guardando Jò )

JO’                  Non può?

ADRIANO     E’ proprio sicuro?

ROCC.           Sicurissimo!….Arrivederci belle signore……ci vediamo. ( prima di uscire strizza l’occhio a Jò )

SCENA 4°

( Adriano, Jò,)

JO’                  ( tornando ) Ma tu u vidisti?……Mi strizzau l’occhiu.

ADRIANO     Volidiri ca ci piaci.( cercando una soluzione, fa avanti e indietro ) Chistu sulu ni mancava. Si s’accorgi cu semu, ni jetta ‘n galera ppì tutta a vita!

JO’                  Chista si ca è jettatura!

ADRIANO     ( esulta ) Inveci no,…….semu fortunati!

JO’                  Ah si? E picchì?

ADRIANO     Tu cara mia, sarai la nuova fiamma del Commendatore!

JO’                  Jù?…Pazzu si’!

ADRIANO     Lo circuirai!......Lo farai cadere ai tuoi piedi e….

JO’                  E nenti,….non n’ha discurriri!

ADRIANO     Ti renni cuntu ca sulu accussì putemu nesciri di ‘sta situazioni?

JO’                  No!…Mai e poi mai.

ADRIANO     S’arriniscissimu a farlu ‘nnammurari di tia…………..

JO’                  No’ diri mancu ppì scherzu! Jù fari a jatta morta ccù ddà speci di scupinu di cessu?

ADRIANO     E non fari tantu u stinchiusu,….non pari ca ti c’ha ‘gghiri a cuccari?

JO’                  E chistu sulu ci manca……..( rabbrividendo ) Ihiii…chi schifu!

ADRIANO     E macari? Ppà libertà no’ facissi?

JO’                  No!....Megghiu fetiri ‘n galera….Sugnu masculu e restu masculu!

ADRIANO     ( sconfitto ) E va bene!…..Volidiri ca ni rassignamu!……( sospirando ) L’amici!

JO’                  Chi voi diri?

ADRIANO     Nenti!….( sospira ) Unu fa tantu…..e poi…..

JO’                  E poi?

ADRIANO     Nenti, parrava fra mia e mia……..( dopo una pausa, sospira )….unu ci salva a vita…..

JO’                  E allura?

ADRIANO     Nenti…..non parrava cu’ tia…………Faciti beni…..

JO’                  M’ha vo’ fari pisari?

ADRIANO     Jù?…..Ma fiuriti,  diceva accussì, ppì diri……….( dopo una pausa, sospira )….eh va bè!….Non mi puteva aspittari autru……è giustu, quannu si fa ‘n favuri, si fa e basta!

JO’                  Appuntu! ( seccato )

ADRIANO     (  indifferentemente )….”Sono tuo debitore”….Chi belli paroli, sulu ‘nte film …… ( mentre Jò, fa finta di non sentire )…………Unu rischia a vita ppì salvari ‘n amicu e……. c’hai raggiuni, lassamu peddiri,è troppu chiddu ca t’addumannu …… Quannu unu l’ha fari, ha essiri di cori,…….macari si appoi pigghiunu i scrupuli di cuscenza ……..

JO’                  U capì!…….C’avissa fari?

ADRIANO     Lassa stari, forsi macari jù avissa fattu u stissu! Grazie ugualmente!

JO’                  Menu mali!   SUONANO ALL’INGRESSO ( sta per andarsene )

ADRIANO     ( trattenendolo e andando lui ) Però vistu ca ‘nsisti?

JO’                  Ma jù veramenti………

ADRIANO     ( da fuori ) Grazie, si ‘n amicu!

SCENA 5°

( Adriano, Jo’, Roccella )

ADRIANO     Prego commendatore, s’accomodi, che possiamo fare per lei?

ROCC.           Stavo pensando, oggi è sabato, perché non fare vacanza?

ADRIANO     Giusto, vero Sandy?

JO’                  Giustissimo! ( irritato, perché ha capito l’intenzione di Adriano )

ADRIANO     Stavamo per l’appunto pensando di ‘nvitari qualchi amicu a cena, veru Sandy?

JO’                  Infatti, c’avemu tanta roba scaduta ‘nta dispensa……

ADRIANO     Quant’è spiritosa……Chi ni dici commendatore, accetta?

JO’                  Però si c’havi autri impegni, non facissi complimenti……..

ROCC.           ( avvicinandosi galante a Jò ) A lei farebbe piacere? ( Adriano fa segno di si )

ADRIANO     ( interviene.Sorridendo in confidenza ) Come no…... Si figuri che poco fa mi ha detto che è proprio un bell’uomo!?

ROCC            ( a Jò ) Veramente ha detto questo?

JO’                  Cui jù? Noooooo!

ADRIANO     Si vergogna……è timida!

ROCC            Se me lo chiede Sandy, accetto volentieri il vostro invito. ( restando in attesa assieme ad Adriano )

JO’                  ( li guarda senza sapere cosa fare ) Aspettate me?

ADRIANO     ( si avvicina e lo spinge ) Avanti.

JO’                  Sig. Giudice Commendatore,……

ADRIANO     ( suggerisce sottovoce ) Le piacerebbe restare a cena con noi?

JO’                  Resta a cena con noi?…..Ci farebbe piacere!

ROCC.           Lusingato. Accetto!

ADRIANO     Bene, io vado a vedere in cucina. ( via )

JO’                  Adriano aspetta, devo cambiarmi, non posso restare in accappatoio.

ROCC.           Faccia, torno fra poco. A più tardi. ( via )

JO’                  Si, a più tardi……….( urlando ) Adrianoooooo!!!!!

ADRIANO     ( torna di corsa ) Chi c’è?……Unn’è u cavalieri?

JO’                  Iu a canciarisi…………Ma chi ti sauta?……C’hi fazzu ora?

ADRIANO     ‘O canciti!

JO’                  ( va in camera a cambiarsi, piagnucolando )

ADRIANO     Jò, è inutili ca fai storii, e collabora, no? Metti ‘n motu u ciriveddu. Si’ o non si’ nu scrittori? Inventiti ‘stu personaggiu e salvamuni i chiappi……e poi, pigghiala a ridiri, u sai tu ca si’ masculu!……Vaddala sutta l’ottica di unu ca sta liggennu ‘sta storia o ancora megghiu, immagina ca chista è ‘na commedia e tu si’ n’attori, ti facissi scrupuli?

JO’                  No.

ADRIANO     Eccu, bravu…..pensa ca chista non è ‘na casa, ma ‘n palcoscenicu,…..e immagina ca ccà è chinu di genti ca ti talia………tu chi fai?

JO’                  M’’a fazzu sutta!

ADRIANO     Ma finiscila…..pensa inveci a quanti risati si fanu appena vi vidunu assemi tete a tete……

JO’                  Oppure appena chiddu m’abbudda ‘na manu ammenzu i cosci!

ADRIANO     ( distrattamente ) Appunto!

JO’                  ( entrando ) Comu appuntu?

ADRIANO     Cioè vuleva diri…….e tu non ciù fari fari…….non è ca tutti i fimmini su lesti che cosci aperti?….Datti ‘n contegnu e vadda ca non ti succedi nenti……Fallu sulu ‘mbriacari….appoi quannu è cottu, c’addumanni di chiudiri ‘n occhiu ‘o processu e tuttu è sistimatu!

JO’                  Ppì tia……e jù? N’abbessu una e m’inguaiu ppì n’autra?

ROCC.           ( affacciandosi ) Posso?

ADRIANO     ( cambiando voce ) Prego commendatore........( preoccupato che possa aver sentito ) ma la porta era aperta?

ROCC.           Si, distrattamente devo averla lasciata io così……Ho sentito delle voci maschili, disturbo forse?

ADRIANO     Ma no…….era la radio!......Commendatore, un aperitivo? ( incitando Jo’ a parlare )

ROCC.           Si grazie, lo prendo volentieri.

JO’                  Per me no cara, sai che sono astemia e quando bevo poi non ho più inibizioni.

( sorridendo malizioso al commendatore )

ROCC.           ( prendendo la palla al balzo ) Ma cosa può farti un liquorino?

JO’                  Mi canusciu……( come una pantera, gli si avvicina )…..appoi arattu! Wrhaauuummm!

ROCC                       ( sfregandosi le mani ) Bene, bene!

ADRIANO     Allora, commendatore……novità per questo processo?

ROCC            Se quei due stupidi non fuggivano, ci sarebbero state le attenuanti che sono incensurati……adesso hanno complicato la situazione. Sapete che abitavano proprio in questo palazzo? E che il morto abitava proprio nel mio appartamento?

JO’                  Ma vah?( a Adriano dandogli uno strattone, perché arrabbiato ) Chi ti diceva!

ROCC            Cosa dici?

JO’                  ( sorridendo e guardandolo in maniera provocatoria ) Che anch’io la penso come lei. Se quei due imbecilli dei nostri fratelli non facevano questa fesseria……..

ROCC            Vostri fratelli?……Ma allora voi siete……

JO’                  Precisamente. Io sono la sorella del complice e lei quella dell’assassino!

ADRIANO     Assassino,…chi parola ‘rossa……chistu è chiddu ca dici a Polizia, ma loro sono innocenti!

ROCC            Non sapevo….Quand’è così………( alzandosi )

ADRIANO     Commendatore, chi fa…..si ni va?

ROCC            Mi dispiace, ma non posso rimanere a casa dei familiari degli indagati.

JO’                  ( strofinandosi ) Ma chi lo dovrebbe venire a sapere………

ROCC            ( allentandosi il nodo della cravatta, eccitato dalle avance )…..Ma…non…posso…..

JO’                  Ma si che puoi……..

ROCC            Veramente……Mamma mia che donna!…….Lo sai che sei un diavolo tentatore?

JO’                  Lo so, il mio secondo nome è Satana!

ADRIANO     Mi allontano, con permesso. ( via )

JO’                  ( in preda al panico ) Unni vai…..fermu ccà!

ADRIANO     ( in disparte ) Chistu è u mumentu giustu! ( via )

ROCC            Vieni, siediti…..raccontami un po’ di te.

JO’                  ( tentennando si siede ) Veramente non c’è tantu di cuntari……..

ROCC.           Non essere modesta…… ( si avvicina indifferentemente )

JO’                  ( si scosta )

ROCC            ( avvicinandosi )

JO’                  Ma commendatore, Silvana potrebbe arrivare da un momento all’altro!

ROCC.           Non vedi che ci ha lasciati soli apposta?

JO’                  ( finta sbalordita ) Davvero?????

ROCC            Si!

JO’                  ( ironicamente ) Ma non mi dire…….

ROCC            E invece si…….

JO’                  ( sorridendo con finta innocenza ) Lo sai che sei un porcellone?….

ROCC            ( ride ) Un porcellone…….Che bello, nessuno mi aveva mai chiamato così!

JO’                  ( dandogli uno schiaffetto ) Si…porcellone,…..( risolini per finta timidezza  )

ROCC            Che manina delicata……

JO’                  ( dandogli alcuni schiaffetti, più forte ) Si…..porcellone, porcellone e porcellone.

ROCC.           ( si avvicina per baciarla ) Che tesoro…..

JO’                  ( diventa serio e finge di scandalizzarsi ) Ma che fai…..Come ti permetti?

ROCC.           Scusa, non so che mi è preso…….sei tu che mi fai girare la testa.

JO’                  Ti perdono solo se tu fai un favore a me.

ROCC            Tutto!….Tutto quelli che chiedi sarà un ordine.

JO’                  Assolvi i nostri fratelli!

ROCC.           Impossibile, non posso farlo,…... prima di tutto c’è la Corte……

JO’                  E va be’,…fammi ‘sta benedetta corte e non ne parliamo più………..

ROCC            No, la Corte…in tribunale

JO’                  Perché qua non va bene?

ROCC.           Io parlo della Corte, quella che deciderà al processo.

JO’                  Ah….certo….che stupida! ( accarezzandolo ) E tu corrompila.

ROCC            ( trattenendosi ) Ma cosa dici? Ne va della mia reputazione

JO’                  ( ancora più convincente, gli scompiglia i capelli ) Sei così affascinante……è impossibile resisterti……

ROCC.           Sandy….Sandy….( visibilmente eccitato ) Sai da quanto tempo non sto con una donna?

JO’                  ( c.s. ) No!

ROCC.           Da troppi anni oramai……e se continui, non rispondo più delle mie azioni……

JO’                  Tu farai quello che ti ho chiesto?

ROCC.           Te l’ho già detto, non posso.

JO’                  Ma si che puoi……( sempre stuzzicandolo )

ROCC.           Mi metti in una situazione…..…..

JO’                  ( si alza, le da le spalle e fa il broncio ) Allora niente……basta!

ROCC.           ( andandole dietro ) Su, tesoruccio……

JO’                  ( si sposta ) No!

ROCC.           ( si avvicina e prendendole un braccio, dolcemente la trascina sul divano ) Forse potrei……

JO’                  ( fingendosi imbronciato ) Non ci credo.

ROCC.           Ok, ti prometto che faro l’impossibile, ma adesso siediti e continuiamo quello che stavamo facendo.

JO’                  ( in preda al panico chiama Adriano, ma non esce un filo di voce ) Non stiamo correndo un po’ troppo?

ROCC.           Non credo. ( si lancia e con veemenza coprendolo del tutto, lo bacia sulla bocca nonostante le sue resistenze

ADRIANO     ( entra con un vassoio ) Commendatore, gradisce…….. ( li vede ) Oh, scusate ( torna in cucina )

JO’                  ( si svincola, si alza e non visto sputa e si pulisce la bocca ) Chi schifu!

ROCC.           Che donna!

ADRIANO     ( torna e bussa prima di entrare ) Si può?…..Vedo che avete stretto amicizia?

ROCC.           Silvana scusaci,……ma ci siamo fatti travolgere dalla passione!……Perdonaci! I  nostri sensi reclamavano un approccio passionale!

ADRIANO     ( sorridendo )

JO’                  ( arrabbiato ) Arridici a ‘stu mazzu!

ROCC.           ( gli squilla il telefono e risponde  ) Scusate……. ( si apparta )

JO’                  ( sputando e pulendosi le labbra ) Chi schifu! S’allippau comu ‘na patedda…….

ROCC.           Perdonatemi ragazze, ma devo proprio andare……sarà per un'altra volta. ( via di corsa )

JO’                  Prego, prego…….

ADRIANO     L’accompagno….E’ successo qualcosa? ( via )

JO’                  ( togliendosi le scarpe e massaggiandosi i piedi ) Ma comu fanu a starici tuttu u jornu ‘nta sti scarpi? ( si toglie la parrucca lasciandola sul divano e va in bagno )

ADRIANO     ( torna ) Jo’…..è fatta. E’ cottu di tia……..SUONANO ALL’INGRESSO…. Pari a casa da mammana…….( va ad aprire ) Commendatore…..

ROCC.           Sandy?...... ( esce di tasce un orecchino ) Credo che questo appartenga a lei. L’ho trovato in casa per terra, mi sarà caduto rientrando…….Sandy dov’è?

ADRIANO     ( vedendo la parrucca, subito la nasconde ) E’ andata……..a lavarsi i capelli……Sandy?

JO’                  ( da fuori ) Si?

ADRIANO     Il commendatore ti ha riportato l’orecchino.

JO’                  ( entra, con un’asciugamani a mo’ di turbante ) Oh, il commendatore……..Stavo facendo lo shampoo…..( guarda l’orecchino ) No, non è mio.

ADRIANO     ( restituendolo ) Sarà di qualcun'altra.

JO’                  ( facendo la gelosa ) E bravo il mio commendatore……

ROCC.           Chiamami Paolo, ti prego……

JO’                  E bravo Paolo,…portiamo altre donne in casa?……Cominciamo bene, cominciamo!

ROCC.           Ma figurati…….sarà rimasto li, da prima, da quando ci abitava il cavaliere. …….Era solito portare donne in casa?

ADRIANO     Veramenti non mi pari.

JO’                  ‘N vecchiu comu a chiddu?

ROCC.           Fa niente, verrà qualcuno a reclamarlo.

ADRIANO     ( ricordansi ) Aspittassi commendatore…….mu fa vidiri? ( lo prende ) Haiu l’impressioni d’avirlu già vistu………..

ROCC.           Paolo, chiamami Paolo………Te lo lascio……così se ci pensi……( si avvia ) .

ADRIANO     Buonanotte commendatore……Paolo!

JO’                  Buonanotte.

ADRIANO     ( spingendo Jo’ )….Accumpagnulu, no?

JO’                  ( sbuffando esegue )

ROCC.           ( da fuori ) Buonanotte amor mio!

JO’                  Sogni d’oro!

SCENA 6°

( Adriano, Jò, Giulia )

ADRIANO     Eccu! Ci sugnu……..

JO’                  ( torna ripulendosi come prima ) Carusitti beddi….pari nu stuppa lavandini!

ADRIANO     ( mostrando l’orecchino ) Chistu è di Giulia……..u stissu ca truvai a sira da festa, ti ricordi?

JO’                  Di Giulia?........E comu ci ‘o finiu ddà?

ADRIANO     Chi ni pozzu sapiri!....Evidentemente Giulia trasiu ‘n casa do’ Cavalieri…….

JO’                  E chi ci ìu a fari?

ADRIANO     Ma non lo so,…..forsi si canuscevunu!

JO’                  Impossibili, picchì mi fici troppi dumanni supra iddu, su’ canusceva non c’era motivu…..e poi si l’aveva u jornu da festa,  significa ca ìu dopu ca u Cavalieri fu ammazzatu.

ADRIANO     Strano, molto strano

JO’                  …………..Aspetta, aspetta…….In tacchi a spillo e veleno, c’è a soluzioni. ( corre via nello studio )

ADRIANO     Tacchi a spillo e veleno?….Chi è?

JO’                  ( da fuori ) L’ultimu giallu ca scrissi. Unn’è?

ADRIANO     Ultimu scaffali a destra……… Giulia……..

JO’                  ( torna con il libro e leggendo la fine ) Tè, leggi ccà.

ADRIANO     ( lo prende e legge )

JO’                  ( dopo una pausa ) Allura?…..Non è quasi a stissa dinamica?.......Idda trasiu ddà, ppì circari qualchi cosa .

ADRIANO     E chi?

JO’                  Chi ni pozzu sapiri…….

ADRIANO     Non pozzu cridiri ca Giulia è ‘mmiscata ‘nta ‘sta storia……….

JO’                  ‘N funnu erunu 24 uri ca a canuscevi……..Mi pareva strana……troppi dumanni!........Chamala, falla veniri e a facemu cunfissari.

                        SUONANO ALL’INGRESSO

ADRIANO     E cu po’ essiri?

JO’                  Vacci tu, si è n’autra vota chiddu, dicci ca mi curcai. ( via )

ADRIANO     ( va e torna seguendo Giulia )

GIULIA           Ho visto le luci accese e credevo di trovare Adriano.

ADRIANO     Come, non sa che si trova in galera?

GIULIA           Certamente, ma ho saputo che sono evasi e ho creduto……

ADRIANO     ( finto stupito ) Evasi?

GIULIA           Non sapeva nulla?

ADRIANO     Assolutamente!…….. Che imbecilli!……….Ma scusi, lei cosa ci fa da queste parti?

GIULIA           Di passaggio.

ADRIANO     Un po’ fuori mano, rispetto dove abita.

GIULIA           Come fa a sapere dove abito?

ADRIANO     Lei non è Giulia l’estetista?

GIULIA           Si.

ADRIANO     Mio fratello mi ha tanto parlato di lei.

GIULIA           Addirittura e come mai?

ADRIANO     Era perdutamente innamorato

GIULIA           ( lusingata ) Era?

ADRIANO     Certo, dopo un brutto guaio come questo, ha perso tutte le speranze di rivederla

GIULIA           Gli dica che anch’io lo amo e l’aspetterò.

ADRIANO     ( irritato )  Complimenti!!!!  Chisti si ca su’ sentimenti.

GIULIA           Cosa?

ADRIANO     No, niente……..Lui è in galera, innocente,…..per colpa di qualche disgraziato o ……..( allusivo ) disgraziata,…… mentre lei affranta dal dolore lo aspetta…… Ah, che romantico……….( cambiando espressione ) Ma pare,………. che siano sulle  tracce del vero colpevole. Hanno trovato una prova che dovrebbe inchiodarlo o……( c.s. ) inchiodarla.

GIULIA           ( sembra inquietarsi ) Davvero?

ADRIANO     Sembra che……..non posso dire altro, è segreto!

GIULIA           Dai, fra future cognate………cosa sono questi segreti?

ADRIANO     ( vedendo apparire alle sue spalle Jò, si alza e gli va incontro ) Scusa un attimo, ho dimenticato una cosa……………( sottovoce a Jò ) Ascuta, vai ‘nto studiu, ‘nto secunnu cassettu da scrivania, c’è ‘n registratori, pigghiulu, l’addumi e ti metti ccà, ma senza fariti vidiri. Forsi ci semu!….Vai! ( Jò via e lui torna a sedersi )

GIULIA           ( stropicciandosi le mani nervosa ) Posso avere qualcosa da bere?

ADRIANO     Ma certo, cosa preferisci?

GIULIA           Un Whisky, doppio,…anzi triplo.

ADRIANO     Ti vedo agitata, cosa succede?

GIULIA           Agitata io? Figurati, sono solo stanca.

ADRIANO     L’istituto di bellezza vero?

GIULIA           Macchè, altro cara mia, altro.

ADRIANO     Non hai un istituto di bellezza?

GIULIA           Anche, ma il mio lavoro principale è un altro.

ADRIANO     Già,….fai la pittrice.

GIULIA           Sono agente di borsa.

ADRIANO     Pure?........Caspita, che lavoro affascinante,….chissà quanti uomini ti capita d’incontrare?

GIULIA           Non parliamo di me……stavi dicendo?

JO’                  ( appare ed entusiasta fa segno a Adriano che è tutto pronto.Mostrando il registratore, lo fa cadere )

GIULIA           ( vorrebbe girarsi, ma viene bloccata da Adriano ) Cos’è stato?

ADRIANO     Ho un gatto idiota che non fa altro che combinare guai.

GIULIA           Quindi dicevi?

ADRIANO     Non so se posso, sono segreti istruttori, finirei col mettere nei guai i ragazzi.

GIULIA           Terrò la bocca chiusa. Lo giuro.

ADRIANO     ( sottovoce ) Pare abbiano trovato un orecchino in casa del Cavaliere.

GIULIA           Lo sapevo! ( nervosa )

ADRIANO     Cosa dici?

GIULIA           ( camuffando la sua preoccupazione, tracanna il whisky tutto d’un fiato ) E con questo?

ADRIANO     Che sete!………

GIULIA           Un orecchino non dice nulla.

ADRIANO     L’orecchino però è stato riconosciuto da Adriano, il quale afferma appartenere ad una sua conoscente.

GIULIA           Porca miseria! ( si versa altro whisky e beve ) E non ha detto chi è questa conoscente?

ADRIANO     Certo che lo ha fatto…….

GIULIA           Maledizione! ( ingurgita altro wisky )

ADRIANO     Ma io non lo so,…… so che la polizia sta per fare una perquisizione in casa sua.

GIULIA           ( saltando per aria ) In casa mia?…..( correggendosi per la gaf ) Cioè,….. sua di chi?

ADRIANO     Ma del cavaliere.

GIULIA           ( si rilassa ) Ma, tanto non troveranno nulla, l’appartamento è stato nuovamente affittato.

ADRIANO     Infatti, quello che ho detto io, ma tutta la roba del cavaliere, è stata conservata dal nuovo inquilino in uno sgabuzzino…..

GIULIA           Sono rovinata!

ADRIANO     Che ti prende?

GIULIA           Silvana, aiutami…….in nome della nostra futura parentela, aiutami!

ADRIANO     Perché?

GIULIA           Ti spiegherò tutto ma tu prometti di aiutarmi?

ADRIANO     Certo, che ti aiuto, ma dimmi perchè? ( fa segni a Jò che tutto procede bene )

JO’                  ( felice esulta e fa segni di vittoria )

GIULIA           Perché quell’orecchino è mio.

ADRIANO     ( fingendosi stupito ) Tuo? E come mai si trovava la?

GIULIA           ( piangendo ) Perché mi sono introdotta in casa del Cavaliere per cercare alcune cose.

ADRIANO     E cioè?

GIULIA           Quel vecchiaccio mi ricattava.

ADRIANO     Ti ricattava?

GIULIA           Avevo fatto un investimento sbagliato in borsa, alcuni amici me lo avevano presentato e gli chiesi in prestito dei soldi per coprire il buco all’istituto di bellezza.

ADRIANO     Ma se è tuo.

GIULIA           Ho un socio, che se avesse scoperto l’ammanco, mi avrebbe ammazzata.

ADRIANO     Addirittura, e chi è Vallanzasca?

GIULIA           Peggio!……

ADRIANO     Ma cosa c’entra il ricatto?

GIULIA           Purtroppo quello strozzino ha preteso degli interessi assurdi e mi sono ritrovata a non poter più estinguere il debito. Il porco, era riuscito a procurarsi delle foto un po’ osè, scattate così per gioco, all’istituto di bellezza e minacciava di farle circolare se non avessi pagato……..

ADRIANO     E tu, approfittando della confusione……..

GIULIA           ……esatto,……..sono entrata in casa sua per cercare quelle foto…….

ADRIANO     E le hai trovate?

GIULIA           No!

ADRIANO     E c’era bisogno di ammazzarlo per questo?

GIULIA           Io non ho ammazzato nessuno.

ADRIANO     Confessa, hai approfittato della confusione in casa………..

GIULIA           ( prendendo la borsa sta per correre via )

ADRIANO     ( la trattiene per un braccio, facendole cadere la borsa, che si apre rovesciando tutto. Ne esce una pistola ) Perché scappi?…………E questa cos’è?

GIULIA           Non è mia, non so cosa sia.

ADRIANO     Questa è una pistola….( guardandola con attenzione ) ….

GIULIA           E allora?…..Non posso tenere una pistola nella borsa?

ADRIANO     Come si tiene il rossetto?

GIULIA           Lasciami andare,……non hai uno straccio di prova contro di me……

ADRIANO     E invece si…….( fa segno a Jò di avvicinarsi, prende il registratore e lo mostra )….ecco!

JO’                  Ciao Giulia!

GIULIA           E tu chi sei?

JO’                  ( togliendosi la parrucca ) Sorpresa?

GIULIA           Jo?

JO’                  Esatto!

GIULIA           Ma allora tu…….

ADRIANO     ( si toglie la parrucca ) Indovinato…….Adriano! ( aziona il registratore e non si sente nulla )

GIULIA           Mi sembravi, orribile come donna!

ADRIANO     Ascolta, ascolta…….( restano in attesa )…..Ora patti…….ascuta, ascuta……Ma chi è?…….Non si senti nenti?……..C’ha mintisti a cassetta veru? ( aprendolo )

JO’                  Mi dicisti di farlu?……..

ADRIANO     Ma era sottinteso, cretinu!…….( accorgendosi che non c’è inizia a colpirlo )….Idiota deficenti, avi tri uri c’abballi dda arreri…….c’ha abballatu, ca non si registrau nenti?

GIULIA           ( scoppia in una fragorosa risata )

ADRIANO     Tutto da rifare!………..

JO’                  A quannu a quannu…………

GIULIA           ( ridendo ) Non avete registrato niente!

SCENA 6°

( Jò, Adriana, Roccella, Giulia, Matilde )

ROCC            ( apparendo, afflitto e triste ) Ho sentito tutto io, però!

JO’                  ( contemporaneamente ad Adriano, s’infilano le parrucche, come viene )

ROCC            Non c’è bisogno, ragazzi……ormai non ha più senso fingere……….

JO’                  ( avvicinandosi, piagnucolando lentamente si toglie la parrucca ) Signor Giudice, noi…….

ADRIANO     Sia clemente, noi volevamo…….

ROCC.           Ho capito cosa volevate fare………

GIULIA           E lui chi è?

ADRIANO     Il Giudice Roccella…….

ROCC.           Il giudice che la condannerà per omicidio premeditato!

GIULIA           ( piangendo ) Io sono innocente, non ho ucciso nessuno!

ROCC            ( a Jo’) Sandy, chiama la Polizia……..

JO’                  ( sta per avviarsi, poi si blocca e umilmente ) Il mio nome è Jò!

ROCC            Hai ragione, scusa……………( gli squilla il telefonino ) Pronto?

GIULIA           ( approfittando della disattenzione di tutti, cerca di svignarsela. Quando giunge quasi all’uscita, s’imbatte in Matilde )

MATILDE      E lei cu è?……Addivintau ‘n centru sociali ‘sta casa?

GIULIA           Mi faccia passare….si tolga di mezzo!

ADRIANO     ( si accorge e con un balzo la blocca ) Unni vai, ferma ccà!

GIULIA           ( si dimena ) Lasciami,…..

MATILDE      ( colpisce ripetutamente con la borsa Adriano ) Lassala stari…….’mpurtuna fimmini ca non si autru!

ADRIANO     Chi niscisti pazza?……..Ferma, non capisti nenti.

MATILDE      Autru si haia caputu……( si blocca ) Ma tu chi ci fai ccà, n’ha essiri ‘n galera? …….E accussì cumminatu?….( vede anche Jò ) All’autru? ……Putevunu funzionari mai ‘sti matrimoni, si c’hanu u viziettu?

JO’                  Quali viziettu…….

MATILDE      Spiegatimi chi sta succidennu.

ADRIANO     E’ longa a cosa.

MATILDE      Non ci n’haiu primura.

ROCC.           Bene, grazie…..( chiude la conversazione )…signorina……

GIULIA           Signor giudice, mi lasci andare, sono innocente…..

ROCC.           Lo so!

GIULIA           Lo sa?

ROCC.           Stavo giusto parlando col commissario, è stato trovato il vero assassino. Ha confessato ed è stata trovata anche l’arma del delitto.

JO’                  Chistu significa ca semu liberi?

ROCC.           Certo, sapevano che eravate innocenti…….….

MATILDE      Chi disgrazia!

ROCC.           Chi è questa signora?

ADRIANO     Mo soggira, continuassi.

JO’                  Ma allura picchì ni tinniru intra…..

ROCC.           Per far uscire allo scoperto quello vero. Non sentendosi minacciato, avrebbe fatto una mossa falsa e tac……lo avrebbero beccato. ( guardando con interesse Matilde

ADRIANO     E chi si joca accussì  che’ nervi da genti?

MATILDE      Non è giustu…….a quannu a quannu

GIULIA           Ma chi è?

ROCC.           Un tale con molti precedenti penali, un certo Michele Sconces, di origine Portoghese.

GIULIA           Oh mamma mia!

JO’                  U canusci?

GIULIA           Il mio socio.

ADRIANO     Complimenti, belli soci c’hai.

GIULIA           Ma per quale motivo l’avrebbe fatto?

ROCC.           Pare per gelosia. Credeva che la sua donna avesse una relazione col vecchio!

( guardando interessato Matildeche ricambia i sorrisi )

ADRIANO     La sua donna?

GIULIA           Ha creduto che io e lui……eppoi io e il vecchio…..Oh mio Dio!

ADRIANO     Allura non sei la sua donna?

GIULIA           Ma manco per sogno! ( si appartano a parlare )

ROCC.           Posso presentarmi?……Commendator Roccella, Paolo Roccella.

MATILDE      ( dolcemente ) Molto lieta, Matilde Foresta!

ROCC.           Scusi………( tirandogli lievemente i capelli per accertarsi )

MATILDE      Ma che fa?

ROCC.           Mi accerto!…..Ok, tutto a posto. ( avviandosi verso l’uscita la prende a braccetto ) Mi parli di lei, è sposata?…..Quanti anni ha?……

JO’                  Commendatore, vaddassi ca muzzica, stassi accura.

MATILDE      Mutu, fatti l’affari to’!……Mi diceva commendatore?

ROCC            Posso offrirle un caffè al bar qui all’angolo?

MATILDE      Con piacere! ( prendendolo a braccetto ) E mi dica, lei è sposato?……

JO’                  ( che li stava osservando ) Bella cursa ca pigghiau u commendatori ( esce )

ADRIANO     Si Giulia, in un certo senso è vero, ma non posso sposarti, mia suocera non me lo permetterebbe mai…….( poi vede i due ) a meno che…….forse sto per liberarmi di lei…….( origlia la loro discussione )

MATILDE      Sposarla?...Così, su 2 piedi?............Ci dobbiamo acconoscere prima……E dove abita, qui in città?

ROCC            Proprio qui di fronte.

MATILDE      Chi furtuna…..Allura accettu……..Mi trasferisco,…( guardando il genero )…accussì pigghiu du’ picciuni ccù ‘na fava  ( via insieme )

ADRIANO     No, ( sedendosi ) …ma chistu è ‘n incubo………Chi c’arriditi ……… I soggiri su’ comu a ramigna……( al pubblico ) ….vuatri canusciti ppì casu ‘n sistema ppì sdirignalli?……..No, e allura?

FINE