Due su due

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Due su Due

Una commedia natalizia in due atti

Di

Mario Fazio

Personaggi (in ordine di apparizione):

Emma e Guido: Due anziani genitori

Marilena: Una figlia racchia.

Carola: Una figlia inquieta ma carina

Francesco: Un marito fedifrago

Augusto: Un figlio isterico e insicuro

Iolanda: Una moglie forte e dominante

Jean: Un divo elegante e narcisista

Rebecca: Una donna bella e sofisticata.


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I°ATTO

SIPARIO.IL SALONE DI UN COMUNE APPARTAMENTO,ARREDATO BENE MA SENZA TROPPE PRETESE.SUL FONDO,A DX,UN ALBERO DI NATALE CHE RILUCE AL BUIO.SEMPRE A DX UN TAVOLO GRANDE CON DELLE SEDIE;UNA FINESTRA SUL FONDO CON SOTTO UNA SERVANTE E AFFIANCO UNA VETRINA.SULLA SERVANTE UN PICCOLO PRESEPE. AFFIANCO AL PRESEPE L’IMMAGINE DI UN SANTO CON INTORNO UN PICCOLO ALTARINO. L'INGRESSO E' A SX SEPARATO DA UNA PICCOLA PARETE CHE FA ANGOLO CON LA CUCINA.PIU' VERSO IL PROSCENIO,SEMPRE A SX,UN PICCOLO DIVANETTO CON UN TAVOLINO DI FRONTE. AFFIANCO ALLA FINESTRA,A DX,LA PORTA PER LA CAMERA DA LETTO E,SULLA QUINTA DI DX LA PORTA DEL BAGNO.UN CARILLON SCANDISCE UNA MUSICA NATALIZIA. DA SX ENTRANO EMMA E GUIDO,INTIRIZZITI DAL FREDDO E IMBACUCCATI. EMMA PORTA UNA BUSTA E GUIDO E' CARICO DI PACCHI E BUSTE DELLA SPESA. SOTTO UN BRACCIO PORTA UN PACCO PIU' GROSSO.

EMMA:(UNA GENTILE SIGNORA ANZIANA.PORTA UNA BEL CAPPOTTO SCURO CHE TOGLIE QUANDO POSA IL VISCHIO)Ecco...qui, dai entra e accendi la luce che non si vede niente!

GUIDO:(UNSIGNOROTTO ANZIANO E FRAGILE MA TUTTO D'UN PEZZO E SCHERZOSO)Ma...come faccio?!Accendila tu che hai le mani libere!

EMMA:IL solito scansafatiche....ti sembra che  io  non  abbia     un

bagaglio ingombrante?

(EMMA ACCENDE LA LUCE E LA STANZA SI ILLUMINA A GIORNO MOSTRANDOCI I DUE. EMMA ESTRAE UNA CORONA DI VISCHIO E LO POSA SULLA PORTA. LASCIA IL CAPPOTTO NELL'APPENDIABITI ALL’INGRESSO)


EMMA: Ecco qua, qui stai bene...mi raccomando fai il tuo lavoro.


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GUIDO:(POSA I PACCHI)Perché, che succede altrimenti?

EMMA: Ma niente, che deve succedere...solo che non voglio rischiare di rovinare questo Natale. Ci tengo troppo.

GUIDO:Ci credo, con i soldi che hai speso in telefonate per avvisare tutti! Questo mese la mia povera pensione se ne e andata tutta qui.(INDICA UN APPARECCHIO TELEFONICO APPESO ALLA PARETE)

EMMA: Guarda che ce l'ho anch'io una pensione.

GUIDO: Come no. Pero quella che spendi prima è sempre la mia!

EMMA: Questo perché la mia la impegno in cose ben più importanti!

GUIDO:(INDICANDO IL PACCO CHE AVEVA SOTTO IL BRACCIO) Come 'sto coso qui?

EMMA: Guido, non sei niente moderno! Quello è l'ultimo modello del chirioche!

GUIDO: Si chiama Karaoke!

EMMA: Beh, io di inglese non capisco un acca.

GUIDO: Infatti la parola “karaoke” è giapponese!

EMMA: (URLA) Allora!!Vuoi criticarmi su ogni cosa che dico?!Oh, scusami caro(SI SIEDE) Sono nervosa...dopo tanto sono riuscita a far riunire nuovamente tutta la famiglia ed ho una tale premura che tutto vada bene, che si divertano .

GUIDO:E pensi di farli divertire col Karaoke, Emma?

EMMA: Oggigiorno tutti si divertono a cantare cosi, liberi...anche se non sono capaci.


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GUIDO: Non basta sorbirsi Sanremo una volta l’anno?

EMMA:Ti ricordi quando da piccoli gli facevamo cantare la canzone dei papaveri?(ALLUDE AL RITORNELLO)Che carini che erano! Guarda qui, guarda!(APRE LA BORSETTA E TIRA FUORI UNA CASSETTA MUSICALE)Sono riuscita a trovare la base per il "ciriocce"...

GUIDO:...Karaoke...acassetta poi, ma chi te l’ha rifilata la sola?

EMMA: Che vuoi dire, non ti capisco?

GUIDO: Nel senso che oggi esistono gli mp3, i lettori usb…

EMMA: Nonparlare strano con me in modo che io non possa controbattere! Oh, chissà quanto saranno felici di ricantarla insieme!

GUIDO:         EH…

(SUONA IL TELEFONO)

GUIDO:Il telefono!(VA A RISPONDERE)Pronto!...Amore di papa!...Come?!Non vuoi che ti chiamo cosi? Ma sei mio

figlio...Ti vergogni...va beh...si..si… a più tardi.(ATTACCA)Era Augusto...dice che sono qui fra una mezz'ora.

EMMA: Uh quant’è apprensivo quel figliolo.(GUARDA L'OROLOGIO)Uh! Come sono in ritardo! Devo ancora finire di preparare la cena. Sant’Anselmo aiutami tu! (SI FA UN SEGNO DELLA CROCIE DAVANTI ALL’ALTARINO)


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GUIDO:(PRENDEUNA BUSTA)Tu bacia il tuo Sant’Anselmo che io intanto sistemo regali sotto l'albero.

EMMA: Miscredente.(PRENDE LE ALTRE BUSTE)E io porto la spesa in cucina.(ESCE A SX)

GUIDO:(MENTRESISTEMA I REGALI,PARLANDO VERSO FUORI.) Non ti agitare!...Tanto tutti portano qualcosa di già pronto. Devi solo preparare qualche contorno e adesso arriva pure Marilena a darti una mano.

EMMA: (RIENTRA CON UN GREMBIULE INTORNO ALLA VITA) Ah hai sistemato il “Krakatoke” vicino al presepe.

GUIDO: Si chiama...

EMMA:(INTERROMPENDO)Dunque, quanti siamo in tutto?

GUIDO: (CON UN METRO MISURA LA DISTANZA DELLE PALLE DI NATALE DA TERRA)Hai già rifatto i conti almeno venti volte! Sempre gli stessi, siamo semplicemente in nove. Non ci sono state “riprocreazioni” da un anno a questa parte.

EMMA: Si, ma ricontiamoci; oltre me e to ci sono Marilena, Augusto con Iolanda e Carola con Francesco...sai che fra loro va meglio?

GUIDO:(SI ALZA)Deve andare meglio dopo che lei gli ha tirato addosso tutto il servizio da the della zia Romilde. Il passo successivo sarebbe stato l’omicidio…

EMMA: Ha fatto bene a tirargli quello da the...quello da pranzo era troppo costoso. Per quello che ha combinato Francesco è il minimo… E guai a te se ti azzardi!...Chi ho dimenticato?


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GUIDO:Ma come? Non ti ricordi di sua eccellenza Pasqualino Serafinelli!

EMMA: Guido! Lo sai che non vuole essere chiamato così.

GUIDO: Ah, già...lui fa l'attore della Soap-Opera, c'ha il nome d'arte: Jean Francois D'Anglade!(PAUSA)Che poi che c'entra con Pasqualino Serafinelli...

EMMA:E' per un fatto di fonetica, non lo capisci? Un nome francese risulta più carismatico, più ridondante! Mica come il tuo, Signor Guido Botteghini!

GUIDO: Che c’ha il nome mio che non va?

EMMA: Sei anonimo! Sciapo! Che cafone che ho sposato! In cinquant’anni di matrimonio non sono riuscita a farti crescere un briciolo di classe.

GUIDO:In compenso ogni giorno mi sono innamorato un po’ di più.(L'ABBRACCIA E LA BACIA)

(EMMA SORRIDE E CEDE)

GUIDO:Eh, si...certe volte sono proprio insopportabile. Sarà l'arteriosclerosi?

EMMA: Come no!...I1 tuo cervello funziona meglio di quello del presidente della repubblica.

GUIDO: Poco ci vuole.(RIDACCHIA)Comunque per farmi perdonare ti ho fatto un piccolo regalino!(METTE LA MANO IN TASCA)

EMMA:(ECCITATA)Uh!Non dirmi? Te sei accorto? di come ieri fissavo quelle perle in vetrina? Al gioielliere del centro commerciale “Gli abbeveratoi”!!


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GUIDO: Perché, siamo andati al centro commerciale ieri?

EMMA:(SMONTATA)Lasciamo perdere, va..

GUIDO:(TIRA FUORI UN BIGLIETTO)Un gratta e vinci! Ti regalo un milione di euro potenziale. Vanno tanto di moda! Ci giocano tutti. C’è gente che ci investe tutto lo stipendio… suo e non solo.

EMMA:(VISIBILMENTE DELUSA) Ah, un gratta e vinci...Non ho mai dato tanta importanza al gioco. Quella roba, le macchinette, rovinano le famiglie! Come funziona? Lo sai?

GUIDO:(IN REALTA' NON LO SA)Certo!...sicuro che lo so!

EMMA:(PRENDE LA BORSA)Comunque ti contraccambio subito così siamo pari...anche se penso che 'sto gratta e vinci sia uno dei tanti modi da parte dello stato di rubar soldi...(TIRA FUORI UN SECONDO BIGLIETTO)Tieni, me lo ha dato il giornalaio qua all'angolo.

GUIDO:Ma va? L'hai preso anche tu? Bene...allora abbiamo il doppio delle possibilità di vincere.

EMMA:            E come funziona?

GUIDO:Come?...Hem..si gratta con una moneta e si vince dal…quattro al...sette!

EMMA:            E poi?

GUIDO:Basta...altrimenti butti ii biglietto. Dai, proviamo insieme. Questa è la moneta.(GLIELA DA)Ecco, devi grattare qui.


EMMA: Qui? Su questo quadratino argentato?


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GUIDO: Si, proprio lì.

(I DUE SI ACCINGONO.FORSE UNA MUSICA D'EFFETTO SOTTOLINEA IL MOMENTO.POI UNO SBRICIA L'ALTRO)

EMMA: Sei sicuro che si vinca dal quattro al sette?

GUIDO: Sicurissimo.

EMMA: Sul mio non c’è nessun numero.

GUIDO: Hum..nemmeno sul mio. Cioè, non c’è un numero ma c’è la faccia di Babbo Natale!

EMMA: Pure sul mio....si vede che  quelli che non vincono sono

fatti cosi!

GUIDO: Dici?

EMMA:(GLI DA IL SUO BIGLIETTO) Buttali, lo sapevo che non avremmo vinto! Secondo me, non si vince mai!

(SUONA IL CAMPANELLO)

MARILENA:(F.S.)Mamma apri, sono io!

(NEL FRATTEMPO GUIDO ACCARTOCCIA I BIGLIETTI E LI LASCIA SU UN POSACENERE.

EMMA APRE LA FINESTRA E SI AFFACCIA)

EMMA:Meno male che sei arrivata Marilena!(GUARDA L'OROLOGIO)Guarda il tempo che mi hai fatto perdere. Fortuna che mia figlia ha preso da me.

GUIDO:(SISIEDE E APRE IL GIORNALE)Infatti non se la sposa nessuno. Pure perché è un tantino racchia eh.


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EMMA:(GLI  DA  UNO  SCAPPELLOTTO)Shhh!!Lo  sai  quanto  ci  soffre  no?

Non una parola di più....

GUIDO: Colpa tua che non la sproni abbastanza! Ce ne vuole per essere brutte oggigiorno. Una mano di fondo tinta…

EMMA: Non è una parete! Zitto!

MARILENA:(F.S.)Eccomi!!(ENTRA; HA UNA BORSA A SX CON DEI PACCHETTI COLORATI E UNA TEGLIA A DX COPERTA DA UN TOVAGLIOLO)Buon Natale! Buon Natale!! (UNA RAGAZZA POCO CURATA CON QUALCHE CHILO DI TROPPO (O TROPPO MAGRA) E UN PO’ INFANTILE.PORTA DEGLI OCCHIALI CON UNA VISTOSA MONTATURA)Papino!!!(LASCIA I PACCHETTI ALLA MAMMA E SI GETTA SUL PADRE)Quant’è che non ti vedo! (LO BACIA POI NONCURANTE) Ciao mà…

EMMA: (TRA SE) Come al solito, lui la insulta e a me non mi guarda proprio!

GUIDO: Guarda che ci siamo lasciati neanche due ore fa.

EMMA: Io l'ho sempre detto che ha un debole per il padre: a me le buste e a lui i baci!

MARILENA:Oh, mamma che dici...(BACIA LA MADRE)Ho fatto il capitone come ti avevo promesso; spero sia giusto di sale!

EMMA: Si, chicca, lo sai che cucini superbamente, non preoccuparti. Secondo me, sei proprio una donna da sposare!

GUIDO: (TRA SE) Si, il trentuno febbraio.

MARILENA:Ho anche portato un qualche regalino. Niente di impregnativo, eh…giusto per ridere un po’.Certo...non sono le solite bottiglie riciclate di Carola...


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EMMA: Hai ragione, non ha molta fantasia.

GUIDO:I regali mettili sotto l'albero… ma non mi scompigliare le palle! Che sono tutte alla giusta altezza.

MARILENA:(MENTRE SISTEMA I REGALI)E cosi vengono tutti! Come sono contenta...E' un po’ che non vedo Iolanda ed è anche un po’ che non vedo Pasqual..hem,cioè,Jean. Da quando fa l'attore e praticamente scomparso.(ECCITATA)Ma ci pensate? Una star del cinema al cenone Natalizio con tutti noi! Mamma, come sei riuscita a convincerlo a venire? (NON VISTA SPOSTA UN PAIO DI PALLE)

GUIDO:(ALZA LA TESTA VERSO EMMA)Ah, non le hai detto niente?

MARILENA: Cosa doveva dirmi?

EMMA:...siediti cara, qui vicino al Babbo.

(MARILENA SI SIEDE FRA EMMA E GUIDO)

EMMA: Lui viene perché ho invitato tutta la famiglia, ha capito lo scopo nobile di questa rimpatriata…lo spirito religioso del Santo Natale…

GUIDO:(LA INTERROMPE)E smettila di dire fesserie. Il grande Jean Francois D'Anglade partecipa al cenone natalizio perché c’è anche quella gran… (EMMA FA UN GESTO DI AMMONIMENTO)figliola di Rebecca Dalmazi, tua cugina nonché amica di famiglia.

MARILENA:(SI ALZA DI SCATTO)Viene anche Rebecca?!?

EMMA:(A GUIDO)Ma proprio cosi brutalmente dovevi darle la notizia?

GUIDO: Tu a quest'ora eri ancora ferma sulla parabola dei pani e dei pesci…


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MARILENA: Come avete potuto invitare Rebecca? Lo sapete cosa è successo tra noi! E’ solo una cugina alla lontana.

EMMA: In effetti si è invitata da sola. Non so di come abbia saputo di questa cena e mi ha chiamato personalmente con un tono del tipo: "Che fai per il cenone? Perché non stiamo insieme?"

MARILENA: Che maleducata!

GUIDO: Ma perché la trattate così? Forse era sola e gli andava di passare il Natale in compagnia...e non ha tutti i torti.

MARILENA:(ARRABBIATA) Papà!!Ma come puoi difenderla?! Quella donna ha portato via l’uomo della mia vita!

GUIDO: E anche l’unico. Tu prova a cercartene un altro...

EMMA: Guido!

MARILENA:(ORGOGLIOSA)Comunquenon vi preoccupate...saprò essere sopra le righe, non gli porto certo rancore, io e in un certo senso la capisco. Roberto era bello, ricco e stupido. Uno cosi fa gola a quelle come Rebecca...e poi è successo tempo fa...non era una storia così importante a ben pensarci.

GUIDO: Ma se te e quello stavate insieme da cinque anni!?

EMMA:E chiudi quella boccaccia!

(SI ODE IL CLACSON DI UNA MACCHINA)

MARILENA: Ah ,dev'essere arrivato qualcuno!

EMMA: Sarà Augusto...ha telefonato prima. (MARILENA SI AFFACCIA ALLA FINESTRA)


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MARILENA:(VERSO FUORI)Ciao! Venite su, la porta è aperta.

GUIDO: Chi è?

MARILENA: Sono Francesco con Carola, non è Augusto. La macchina nuova di Francesco è stupenda. Non si capisce bene qual è il davanti e quale il dietro.

(SUONA IL CAMPANELLO)

MARILENA: eccoli qui!

(MARILENA APRE LA PORTA A SX ED ENTRANO FRANCESCO E CAROLA.GUIDO SI ALZA E I QUATTRO SI SCAMBIANO I SALUTI NATALIZI)

EMMA: Sono cosi felice che siate venuti...come avete fatto con i bambini?

CAROLA:(RAGAZZA INQUIETA,CARINA.SI CAPISCE CHE SI E' SPOSATA PER ERRORE E CHE LUI NON LA AMA) C’è la tata che mi ha fatto un turno straordinario (PASSA UNA TEGLIA A EMMA)Ecco l'agnello arrosto.

GUIDO:(ODORANDO)Hum, che profumino!

FRANCESCO: E’ straordinario il fatto che riusciamo a pagarcela la tata.

CAROLA: Non certo grazie a te e a quello stipendio da fame che ti danno.

FRANCESCO: Ringraziamo il cielo che ce l’ho ancora il lavoro!

CAROLA: Si ma Pisano ha fatto carriera e te stai ancora a spingere carrelli.


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FRANCESCO: Lasciamo perdere va. Questi sono i regali. (MOSTRA UNA BORSA PIENA DI BOTTIGLIE)

MARILENA:Ecco, li mettiamo sotto l'albero...(RIDE)Chissà cosa saranno!

FRANCESCO: Che dici, cara...telefoniamo a casa per dire che siamo arrivati?

CAROLA:(SARCASTICA)Perché non telefoni tu visto che con la tata siete tanto amici!

EMMA: Ecco, si, telefona alla tata mentre noi tre donne, ce ne andiamo ai fornelli!

MARILENA: Abbiamo da raccontarci tante cose!

(LE TRE ESCONO A SX)

GUIDO: Puoi telefonare da lì se vuoi.(GLI INDICA IL TELEFONO ALLA PARETE.)

(GUIDO SI RIMETTE SEDUTO E RIPRENDE A LEGGERE IL GIORNALE. FRANCESCO VA ALL'APPARECCHIO E COMPONE IL NUMERO CON ARIA MOLTO CIRCOSPETTA)


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FRANCESCO: Pronto! Buona sera Barbara, siamo qui dai miei suoceri, il viaggio e andato bene. Per qualsiasi cosa chiamaci al numero che ti ha lasciato Carola...I bimbi stanno bene?...Perfetto!(GUARDA UN ATTIMO GUIDO PER ACCERTARSI CHE SIA DISTRATTO POI TORNA ALLA CONVERSAZIONE CON TUTT'ALTRO TONO.IN REALTA' GUIDO STA ASCOLTANDO)Amore mi manchi già moltissimo...No, no non posso andare via subito, un po'devo restare, sarà una tortura ma ogni Natale mi tocca...No no per pasqua non se ne parla. Che mi metto a fare la passione? Si per la fine dell'anno...si...avremo tutto il tempo. Come? Hai un idea per stasera? Dimmela...si..si...certo! Sei un genio!(A VOCE ALTA E NORMALE)Bene, Barbara, per qualsiasi cosa mi richiami.(ATTACCA)

GUIDO:(CHE HA SENTITO TUTTO)Ma come va con Carola...so che siete stati anche da uno psicologo della coppia!

FRANCESCO: Non è uno psicologo, è un counselor di coppia.

GUIDO: Non sapevo che i diplomatici si occupassero di questo.

FRANCESCO:Non Console, counselor. Una specie di psicologo. Comunque è acqua passata. Ora va benissimo. Abbiamo si avuto qualche problema ma niente che non rientrasse nella normale routine. Lo sa ,no che Carola a volte e un po’ troppo sospettosa!

GUIDO:Si? Immagino assolutamente senza motivo! Come sono paranoiche queste donne eh!


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FRANCESCO:(ABASSA VOCE)E' fissata che io che una storia con qualche donna. Abbiamo smesso di andare dal counselor perché credeva che avessi una tresca anche lì.

GUIDO:         Ed era vero?

FRANCESCO: Era un uomo!

GUIDO:         Ed era vero?

FRANCESCO: (PERPLESSO)Hem… Adesso ce l’ha con la ragazza che ci tiene i bimbi.

GUIDO :Beh non la biasimo...se questa Barbara è una bella donna...

FRANCESCO: (VAGO)A proposito di belle donne...E' vero che viene anche Rebecca?

GUIDO: Si è vero ma fai finta che non ci sia. Altrimenti fra te e Carola è il divorzio!

FRANCESCO:Quanto siete sospettosi! Io chiedevo cosi per curiosità. So che Rebecca gestisce una rivendita di auto e volevo chiederle cosa ne pensa della mia. Io e Carola abbiamo comprato la macchina nuova...

GUIDO: Questa non la sapevo...Auguri!

FRANCESCO: Beh, è stato il mio regalo di Natale per lei.

GUIDO:Accidenti! Se il regalo e direttamente proporzionale al rimorso di coscienza, questa Barbara deve essere proprio una gran donna!

FRANCESCO: Mica ho capito…


(SUONA IL CAMPANELLO)


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GUIDO:(RIDE)Niente,niente...una mia sciocchezza! Rispondi per favore?...Deve essere Augusto.

(FRANCESCO APRE LA PORTA ED ENTRA AUGUSTO CON UN INSALATIERA IN MANO)

AUGUSTO: (UN UOMO ISTERICO E INSICURO) Auguri e felice Natale a tutti!

GUIDO: Augusto finalmente, tua madre era in pena!

AUGUSTO: Ciao Francesco auguri.(GLI LASCIA L'INSALATIERA IN MANO E VA DA GUIDO)Bello Papone!(LO BACIA)Ho trovato la porta aperta e sono salito su direttamente.

GUIDO: Deve averla lasciata aperta Carola; l'hai chiusa? Di questi tempi rischi che ti derubano pure i testimoni di Genova.

AUGUSTO: Di Geova papà.

GUIDO: Geova? E dov’è?

AUGUSTO: Non l’ho chiusa, sta salendo su Iolanda. Ah, prima che salga, non è che avreste una sigaretta? Giusto due tiri...E' una settimana che non mi fa fumare! E’ in piena campagna antifumo. Vi prego, non ne posso più ,parlateci un po' voi. Mi sta tormentando, mi tocca fumare nel bagno come i quindicenni e se mi becca mi lascia senza cena e senza..(FA

PER INTENDERSI)

GUIDO: ..la patata!

FRANCESCO: Papa?!

AUGUSTO: Si, insomma...


FRANCESCO: Tu ti sei fatto mai beccare?


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AUGUSTO: Altroché .Due giorni fa la stavo aspettando in macchina mentre lei era dagli egiziani a comprare la verdura in offerta. A proposito non comprate il minestrone fresco da quelli lì, c’ho trovato una locusta dentro!

GUIDO: Che schifo, una cavalletta nell’insalata.

AUGURO: Beh qualcosa era! Lasciami finire. Sapevo che ci avrebbe messo un po' e cosi l'ho presa, l’ho tirata fuori dal pacchetto, era sola poverina, era rimasta l’unica capite e così…l’ho accesa...ohh, che meraviglia. Poi l'ho vista arrivare e sono stato costretto a gettare la poverina dal finestrino. Capite! Dopo solo due tiri! L’ho consumata solo per 17,8 millimetri. Inoltre alla fine mi ha beccato lo stesso.

FRANCESCO:E come?

AUGUSTO:Dal fumo. Io ho provato a dirle che era la nebbia mattutina ma lei non mi ha creduto! Ora vuole che fumo queste! (TIRA FUORI UNA SIGARETTA ELETTRONICA) Dice che solo così potrò smettere. Inoltre mi obbliga tutte le sere a recitarle un capitolo a memoria di “E’ facile non metterla in bocca se sai che poi ti puzza l’alito”. Una tortura.

(DA SX ESCE EMMA CON MARILENA)

EMMA: Uh, guarda chi è arrivato! Ma gli auguri alla mamma non si fanno?

AUGUSTO:(SALUTA LA MAMMA E  MARILENA)Ciao ma...no è  che    stavamo

chiacchierando di inquinamento e allora...


EMMA:E tua moglie dove l’hai lasciato?


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AUGUSTO: Sta parcheggiando. Sapete, ha preso la patente da poco e vuole tenersi in allenamento. Spero che non abbiate messo la vostra auto qua sotto, rischiate di grosso!

FRANCESCO:(ALLARMATO)Non starà mica parcheggiando dietro alla mia macchina nuova?!

AUGUSTO: Ah, è tua?...sei fortunato. Quel parcheggio dietro la tua era troppo stretto e lei è andata più in la. Non concepisce la marcia indietro, capite. Per lei semplicemente non esiste. Quindi non parcheggia a meno che non ne trova uno a spina di pesce… o un piazzale vuoto.

CAROLA:(ENTRA DA SX)Augusto!!

AUGUSTO: Carolina!

CAROLA:(LO ABBRACCIA)Oh, lo sai che non mi piace essere chiamata cosi, sembra nome di una mucca.

AUGUSTO: Una mucca pazza, allora!

(CAROLA SCOPPIA A PIANGERE E SCAPPA VIA IN CUCINA.EMMA GUARDA MALE AUGUSTO E ESCE A SX SEGUITA DA MARILENA)

AUGUSTO: Ma che ho detto?!

FRANCESCO: Non sai che e stata in cura da un counselor? Anzi, ci sono stato pure io.

AUGUSTO: Che ci siete andati a fare in ambasciata? Tutti e due?


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GUIDO: Non un console, un counselor! E’ un esperto nelle relazioni di aiuto! Praticamente l’anticamera dello psichiatra. Vai lì perché hai paura dei gatti e ti ritrovi in terapia per diec’anni. Loro no, non avevano paura dei gatti, avevano dei problemi di coppia! E mi sa che qualcosa c’è ancora.(ESCE A SX)

FRANCESCO:(TIRAFUORI UN PACCHETTO DI SIGARETTE) Tieni, nascondilo.

AUGUSTO: Oh!! Grazie! Meraviglioso !!Stupendo!!!

FRANCESCO:(SCOSTA IL PACCHETTO)Stai calmo, non to lo do gratis!

AUGUSTO: Cosa?!Vorresti far pagare a tuo parente un pacchetto di sigarette?! (PAUSA; TIRA FUORI UN LIBRETTO ASSEGNI)Vuoi un assegno o preferisci un bonifico?

FRANCESCO: Non voglio soldi, voglio informazioni.

AUGUSTO: Ah, se è solo quello ti dico tutto ciò che vuoi.

FRANCESCO: Sai niente di Rebecca?

AUGUSTO: (SOTTOVOCE)Intendi Rebecca Dalmazi, nostra cugina?

FRANCESCA: Di Rebecca ne conosciamo solo una ed e lei. E non la chiamare cugina visto che non lo è e che ce la siamo portata a letto tutti e due.

AUGUSTO: Incredibile, non mi dire che viene a passare il Natale qui, nella tana dei leoni.

FRANCESCO: A quanto vedo non puoi essermi utile visto che non ne sai niente. Quindi ti meriti solo una sigaretta.(APRE IL PACCHETTO E GLIENE FORGE UNA)


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AUGUSTO: Mia divina!(SI METTE LA SIGARETTA IN BOCCA E SI CERCA FRENETICAMENTE UN ACCENDINO)

FRANCESCO: Tieni, ce l'ho io!

(GLI PASSA DEL FUOCO.QUANDO AUGUSTO STA PER ACCENDERE ENTRANO CAROLA E MARILENA

CAROLA:(STRILLANDO)Augusto!!

(DALLO SPAVENTO AUGUSTO TRASALE E MANDA LA SIGARETTA IN BOCCA.L'ACCENDINO LO LANCIA A FRANCESCO CHE LO PRENDE AL VOLO)

CAROLA: Non mi dire che stavi fumando?

(AUGUSTO NON PUO' PARLARE MA ACCENNA A UN "NO" MASTICANDO)

CAROLA:(A FRANCESCO)E tu? Stavi cercando di portarlo sulla cattiva strada? Sono mesi che Iolanda gli fa fare terapie intensive contro il vizio, ha speso un capitale per quelle cose elettroniche e tu cosi ,mandi tutto in fumo!

FRANCESCO: Ma di che fumo parli? Augusto sta..sta...masticando una di quelle gomme fatte apposta per i fumatori.

MARILENA: Non cercare di difenderlo...Noi lo trattiamo cosi per il suo bene.

CAROLA: Avanti...controlliamo cosa hai in bocca!

FRANCESCO:Ma niente! Cosa vuoi che abbia il nostro caro Augusto!(COSI' DICENDO GLI DA UNA FORTE PACCA SULLA SCHIENA CHE GLI FA INGHIOTTIRE LA SIGARETTA)

MARILENA: Non ci crediamo. Augusto apri la bocca!


(AUGUSTO SPALANCA LA BOCCA E LE DUE GUARDANO ALL'INTERNO)


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CAROLA:E' vero non c’è niente.

MARILENA: Cosi sembra...

AUGUSTO:(LESCOSTA)Insomma, ma cosa doveva esserci!!Carola sei peggio di Iolanda. Mi state tormentando...Mi avete stufato!

CAROLA: No sei to che hai stufato me.

FRANCESCO: Ahò non cominciate a litigare...

(ENTRA EMMA DA SX)

EMMA: Che succede?!Cos'e tutta questa confusione?

(TUTTI TORNANO NORMALI E SORRIDENTI)

MARILENA: Non è nulla mamma.

CAROLA: Si, stai tranquilla.

AUGUSTO: Giocavamo tra noi.

FRANCESCO: Come quando eravamo piccoli.

EMMA: Oh, che carini...allora sono sicura che sarete contenti di sapere che ho comprato il Krakatocce così più tardi ricanteremo tutti insieme la canzone dei papaveri. Siete felici?

(LE ESPRESSIONI DEI QUATTRO LASCIANO CHIARAMENTE INTENDERE IL CONTRARIO.SUONA IL CAMPANELLO)

EMMA: Uh! Chi sarà?

AUGUSTO: Sarà Iolanda che ha finalmente trovato posteggio.

(FRANCESCO CHE SI TROVA VICINO ALL'INGRESSO APRE LA PORTA ED ENTRA IOLANDA, CARINA,MINUTA, MOLTO DOMINANTE E DECISIONISTA)


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IOLANDA: Buon Natale!(PORTA UNO SCATOLONE PIENO DI REGALI E SOPRA DI ESSO UN VASSOIO DA INSALATA;DA IL TUTTO A FRANCESCO E PASSA IN RASSEGNA I SALUTI)

AUGUSTO: Era ora! Ma dove l'hai parcheggiata la macchina?

IOLANDA: Oggi sono stata proprio fortunata, l’ho trovato vicino. Giù al fontanone…

AUGUSTO: A due chilometri da qui…

IOLANDA: (CONTINUA COME NIENTE FOSSE) …Ho tardato perché mi sono fermata a chiacchierare con Jean qui sotto.

MARILENA:(ECCITATA)E'arrivato?! ... voglio salutarlo dalla finestra!

IOLANDA: Adesso sale.

(MARILENA SI AFFACCIA ALLA FINESTRA CON CAROLA)

MARILENA: Oddio!!!Guarda che bella macchina!!!(ESCE DI CORSA A IN CUCINA E RIENTRA SUBITO CON UN MANIFESTO DI JEAN PIENO DI CUORICINI E BACI. TRA SE) Speriamo che mi veda, speriamo che mi veda! (SI AFFACCIA ALLA FINESTRA E GETTA IL MANIFESTO VERSO FUORI) Ehi!!Jean! Sono io!! Ti amo!! Sei un mito!! Sali su, svelto! Sono qui ,ma dove guardi?

(SI ODE UN RUMORE DI FANALI ROTTI)

MARILENA: Che  sballo!  Guarda con  che  eleganza ha  sbattuto    la

macchina di Francesco: che uomo!

FRANCESCO: Che!?!Ha sbattuto la mia macchina nuova?! (SI AFFACCIA ALLA FINESTRA) Ma li mortacci… (MARILENA GLI DA UNA GOMITATA E LO FERMA)


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MARILENA:(RIENTRA CON IL POSTER IN MANO) Ci pensate?...(SOGNANTE)Essere incidentati con il grande Jean Francois D'Anglade...(BACIA IL POSTER)

FRANCESCO:(STRAPPA IL POSTER) Un corno! Io l'ammazzo...la macchina uscita tre giorni fa dal concessionario!

JEAN:(F.S.)Ciao Mary!

MARILENA:Yu-hu!...Francesco è contentissimo che hai sbattuto contro la sua macchina nuova!

(FRANCESCO GIRA PER LA STANZA NERVOSO)

CAROLA:(AGITATISSIMAGLI GIRA INTORNO)Non ti agitare! Non ti agitare!!Stai calmo!

EMMA: Hem...io e Carola andiamo di là in cucina... (LA PRENDE E LA PORTA DI LATO)

IOLANDA: A proposito...sento puzza di fumo. Augusto! Non e che ci hai riprovato?

AUGUSTO: Ancora?!

IOLANDA: Come ancora?

MARILENA:Fumo? Santo cielo, il capitone!!(FA PER CORRERE IN CUCINA MA NE ESCE GIUDO CON IN MANO UN GAMBO DI SEDANO)

GUIDO: Il capitone è salvo...ma, ahimè, nel salvataggio e perita la coda!

EMMA: Hai assaggiato!

GUIDO:Non ho resistito...ma non si può chiudere la finestra giacchè la caldaia non va per niente?


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IOLANDA: Si, la chiudo subito.

(SUONA IL CAMPANELLO.MARILENA CORRE AD APRIRE E COMPARE JEAN SULLA PORTA)

JEAN:(TIPOALTO,ELEGANTE,ISTRIONICO E NARCISISTA.ESTREMAMENTE ESUBERANTE) Ecco a voi il divino Jean Francois D'Anglade!

MARILENA: Jean!(L'ABBRACCIA CALOROSAMENTE)

JEAN: Bellissima! Auguri a tutta la famiglia!!

FRAN.-AUGUS-:Buon Natale Pasqualino!

(EMMA DA UNA GOMITATA AI DUE)

JEAN: Signora Emma! A lei un bacio non lo leva nessuno!

EMMA: oh...

GUIDO:  Che  coraggio,  pure  il  bacio.  Allora  è  vero  che  chi  va  a

Hollywood c'ha le...

EMMA:(INTERROMPENDO GUIDO)Che persona raffinata ed elegante!

JEAN: Niente di più vero.

FRANCESCO:Raffinata un corno !Cos'hai fatto alla mia macchina nuova?

JEAN:   Intendi   l'utilitaria?   Si,   il   posteggio   era   un   po’ stretto...gli  ho  dovuto  dare  una  "spintarella"  !(RIDE)Ah!

(APRE LA PORTA D'INGRESSO E PRENDE UN FANALE ROTTO LASCIATO FUORI)...questo dev'esser tuo.

FRANCESCO:(SI INGINOCCHIA CON IL FANALE IN MANO)Ahhh!!Le hai tolto un occhio!


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JEAN: Scherzavo,su...facciamo cifra tonda. hai da strisciare?(TIRA

FUORI CARTA DI CREDITO)

FRANCESCO: Ma  che  buffone! Te  la  de  io  la  cifra    tonda!(COSI'

DICENDO GLI SI BUTTA ADDOSSO;I DUE PRENDONO A SCUOTERSI E INTERVENGONO GLI ALTRI A FERMARLI)

EMMA: (MENTRE i DUE LOTTANO)Che amori! Giocano a fare l'azzuffata come quando erano piccini.

GUIDO: A sembra che facciano sul serio.

MARILENA:E cercatela di piantarla...ci sono il Babbo e la mamma!

(JEAN E FRANCESCO SI STACCANO MAL VOLENTIERI E LA PRENDONO SUL GIOCO, DANDOSI PACCHE SULLA SPALLA)

JEAN: Si...ci vogliamo proprio bene!

FRANCESCO: Certo. Jean, lo so benissimo che quella della macchina era solo una svista. (TRA I DENTI) Poi facciamo i conti…

EMMA: Dobbiamo essere una famiglia unita!

IOLANDA: Sapete che vi dico? Qui ci vuole una bella foto!(PRENDE

LA MACCHINETTA DALLA SUA BORSETTA)

CAROLA: Si, dai...tutti insieme intorno all'albero.

AUGUSTO: E' una buona idea.

FRANCESCA: Usa l'autoscatto Iolanda e vieni con noi!

(TUTTI  SI  SISTEMANO  INTORNO  ALL'ALBERO  E  FANNO  LA  FOTO  DOPO  CHE ANCHE   IOLANDA   HA   PRESO   PARTE   ALLO   SCATTO.   NEL   TEMPO DELL'AUTOSCATTO,FRANCESCO  PASSA  IL  PACCHETTO  DI  SIGARETTE  AD AUGUSTO,CAROLA SI ABBRACCIA CON IOLANDA,E MARILENA DA UN BACIO A


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JEAN.GUIDO E EMMA SONO AL CENTRO.DOPO IL FLASH TUTTI SI SCIOLGONO)

CAROLA: Dev'essere venuta proprio bene!

MARILENA: Io voglio due copie!

CAROLA: Perché due?

MARILENA: Una la voglio tenere incorniciata e l’altra la voglio autografata da Jean!

CAROLA: Sei da ricovero.

(IOLANDA POSA LA MACCHINETTA VICINO AL POSACENERE E VEDE I DUE BIGLIETTI ACCARTOCCIATI)

IOLANDA: Toh, guarda! Chi è che gioca al gratta e vinci?

EMMA: Io e Giudo. Ma non abbiamo vinto niente, è la solita fregatura.

IOLANDA: Pure secondo me. Niente ti può cambiar la vita dal giorno alla notte. La fortuna bisogna costruirsela!

GUIDO: Emma! Abbiamo fatto la foto senza Rebecca!

EMMA: Accidenti è vero! Beh, quando arriva ne faremo un altra. Ragazze! Ora tutte in cucina a sistemare la cena!

MARILENA: Jean vieni anche tu?

(MARILENA TRASCINA VIA JEAN DI MALAVOGLIA CON TUTTE LE SIGNORE.IN SCENA RIMANGONO AUGUSTO, FRANCESCO E GUIDO. SUONA IL TELEFONO. PRIMA DI USCIRE CAROLA RISPONDE ALL'APPARECCHIO)


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CAROLA:  Pronto?  Oh,  Barbara  sono  io  non  è  Francesco....Si,  come

stanno i bimbi?.. Non mi dire?!Il più piccolo ha la colichetta!

GUIDO: Io vado in cucina.(ESCE A SX)

CAROLA: Cosa gli hai dato per pranzo? La pasta e fagioli?! Ma che sei matta, ha 2 anni!! No, Francesco non può venire! Sta tenendo compagnia a me, sua moglie, per il cenone Natalizio....no, stia tranquilla...un po’ d’aria nella

pancia non è nulla! Arrivederci!(ATTACCA)

FRANCESCO: Hem cara...io sono sinceramente un po'preoccupato.

CAROLA:E non dirmi che vorresti tornare a casa....da solo!

FRANCESCO: Perché no? A te può dare un passaggio Augusto che è di strada. (GLI VA DIETRO E GLI STRINGE LE SPALLE)

AUGUSTO:Io?!? ... Ma se abito dall’altra parte della città? (FRANCESCO STRINGE FORTE) AAAhh… si certo, saranno un paio di isolati.

CAROLA:Ho capito caro.(SCATTA IN UN IMPETO DI GELOSIA DANDO SCHIAFFI A RAFFICA)Sei un gran porco!!Avevi già prestabilito tutto ,eh? Ma chi vuoi prendere in giro? Te la fai con quella ciminiera di culo e tette ossigenata!! Addirittura i nostri figli vuoi avvelenare per stare con lei!! E da quanto va avanti?

AUGUSTO:(CHE  STA  CERCANDO  DI  INTERVENIRE  SI  METTE  AL  FIANCO  DI

FRANCESCO)Carolina calmati...lascialo spiegare...

CAROLA: Io l'ammazzo!!!(TIRA UNO SCHIAFFO.FRANCESCO SI ABBASSA E PRENDE IN PIENO AUGUSTO CHE VA A SEDERSI SU UNA SEDIA)


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AUGUSTO:(STORDITO)Che tranvata...

GUIDO:(RIESCE CON DEI PIATTI IN MANO)Ecco i piatti!

CAROLA: Grazie!(LI PRENDE E COMINCIA A TIRARLI A FRANCESCO)

GUIDO: Veramente erano per mangiare...

(DA SX ESCONO EMMA CON IOLANDA)

EMMA: Oddio, che sta succedendo?!

AUGUSTO: No, ma…non preoccuparti, giocano! Questi li prendo io, Carolina. (GLI PRENDE I PIATTI DALLE MANI)

CAROLA:(PIANGENDO)Non sono una mucca! Non sono pazza!!(CORRE VIA PIANGENDO A DX)

FRANCESCO: Carola!(ESCE ANCHE LUI A DX)

IOLANDA:(TIRA VIA EMMA VERSO LA CUCINA)Emma, dov'è la scopa?

EMMA: Ma perché si tiravano i piatti?!

IOLANDA: E’ un nuovo sport, un tiro a piattello inverso!(ESCONO)

GUIDO: (SI SIEDE) Eh! I giovani...

AUGUSTO: Poteva andar peggio, si sono rotti solo due piatti. Papà risistemiamo la tovaglia che ci rimettiamo i piatti sopra.

IOLANDA:(RIENTRA CON SCOPA, RAMAZZA E QUATTRO PIATTI) Vedi un po’ se vanno bene?

AUGUSTO:(PRENDE I PIATTI MENTRE IOLANDA RACCOGLIE QUELLI ROTTI) si, sono giusti quattro.

(RIENTRA JEAN CON MARILENA)

MARILENA: Oh, Jean...monti la panna in modo delizioso!


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AUGUSTO: Fra montati si capiscono.

MARILENA: Ma perché avete quella faccia? Che è successo?

AUGUSTO: Nulla di nulla!

IOLANDA: Va tutto a gonfie vele.

(DAL BAGNO RIESCE CAROLA CON FRANCESCO.ORA CAROLA E' PIU' CALMA E RICOMPOSTA)

FRANCESCO:E' tutto sistemato!

(ESCE EMMA CON TUTTO IL CORREDO PER LA TAVOLA)

EMMA: Rieccovi qui...avete fatto pace?

FRANCESCO:E quando mai abbiamo litigato?(RIDE E STRINGE CAROLA CHE SI SCOSTA)

EMMA: Sono felice di sentirvelo dire...significa che è tutto chiarito!

JEAN: Perfetto. Faccio una proposta: io vado alla sorgente a bere un sorso d'acqua. Chi viene con me?

MARILENA:(APPICCICOSA)Ma come? Non resti a sistemare la tavola?

FRANCESCO:Elascialo perdere un attimo! Che piattola! Vengo anch'io, sgranchisco un po’ le gambe. Una passeggiata a volte è meglio di una notte di sesso.

GUIDO:E' una buona idea. Lo faccio anch'io.

EMMA: Che cosa?!

GUIDO: La passeggiata, naturalmente.


EMMA: Dicevo, io.


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AUGUSTO: Insomma siamo tutti gli uomini. Seguitemi miei prodi!

(GLI UOMINI ESCONO A SX.IN SCENA RIMANGONO SOLO LE DONNE;NEL DIALOGO CHE SEGUE PREPARANO LA TAVOLA)

EMMA: Domani vorrei andare a trovare i milanesi alla casa rossa in fondo al viale.

IOLANDA: Uh, come se la tirano quelli lì. Lui cambia SUV una volta ogni due anni. C’è qualcosa che non mi quadra in quella famiglia. Vorrei proprio capire come fa a permetterselo. Ho sentito dire che lui ha affari non proprio leciti e che lei…ecco riceve uomini in casa.

CAROLA: O santo iddio, ma cosa mi dici!! Laura? Non ce la faccio proprio.

IOLANDA: Uno ogni due giorni. Vengono la mattina presto e se ne vanno dopo un paio d’ore. A volte gli stessi, a volte facce nuove.

EMMA: Quanto siete maligne! Non avete capito niente. Quelli sono infermieri. Vedete, ho saputo che ha un brutto male.

IOLANDA: No? Davvero?

EMMA: Si quelli sono infermieri che vanno a farle i trattamenti a casa perché non vuole andare in ospedale.

MARILENA: Laura! Che dispiacere. Ma  perché si  ammalano tutti?!

Anche Simone, il rigattiere. (PAUSA) Alla prostata!

CAROLA: Così giovane!


IOLANDA: Come mi spiace. Un così bell’uomo!


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EMMA: E’ quello che ci danno da mangiare! Non c’è più niente di sano! E questa storia degli sci chimici?

MARILENA: Le scie chimiche mamma…

EMMA:   Va beh quello che sono. Ve lo dico io! Ci stanno selezionando, come facevano i tedeschi ai miei tempi, quando era bambina. Povera zia Ester. (SI COMMUOVE) La portarono via davanti a me. Me lo ricordo come fosse oggi!

CAROLA: Mamma non ci angustiamo con cose strappalacrime eh! Sono già depressa di mio.

IOLANDA: Vero parliamo di cose belle.

EMMA: Ma come mai ancora non è arrivata Rebecca?

CAROLA: Non dovevamo parlare di cose belle?

MARILENA:Deve farsi notare, no?...Deve fare l'ingresso alla "Gilda" come Rita Hayworth!(IMPROVVISA UN IMITAZIONE)

CAROLA:(PETTEGOLA)Io ho saputo una cosa...

MARILENA: Dicci, dicci...

EMMA: Ragazze, non facciamo le pettegole...(A CAROLA)Hem..di che si tratta?

CAROLA:Ho saputo che Rebecca si e fatta.. .hem.. cioè...beh, insomma, non è tutto suo quello che c'ha!

IOLANDA: Storia vecchia, da mò che si sa!

CAROLA:Per l'esattezza qui(INDICA IL SENO)e qui.(INDICA IL SEDERE)


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MARILENA: Veramente?...Ecco perché la trovo ogni volta diversa...

IOLANDA: Ma non solo, care mie. Si è fatta anche la liposuzione alle gambe. Altro che magra! Quella era un barattolo di cellulite... Quello che mi chiedo è come fa a permetterselo!

EMMA: Oh, non dire così, è una brava ragazza. Oggi molte donne ricorrono alla chirurgia estetica. Lei dopo essersi rifatta il naso ha deciso di proseguire...

MARILENA: Ma che s'è rifatta pure il naso?!

EMMA:E il lifting facciale! Fai caso alle labbra quando le vedi. Botulino!

IOLANDA: Questa non la sapevo.

CAROLA:  Mamma,  sappiamo  che  tu  le  vuoi  tanto  bene,  ma  non  puoi

negare che e un po’ particolare...

EMMA: E su non la criticate. Perché, noi non abbiamo i nostri piccoli difetti? A chi non piacerebbe rimediare con colpo secco! Torno subito, care.(ESCE IN CAMERA DA LETTO)

IOLANDA: Ma non abbiamo i soldi per correggerli col bisturi!

CAROLA: Però se si potesse...

MARILENA: Io lo farei. Vediamo se tiro un po’ qui.(SI TIRA LE GUANCE E CON DUE DITA TIRA SUL IL NASO E PORTA LE LABBRA ALL'INFUORI.)

CAROLA: Aspetta, ci manca qualcosa...(LE VA DIETRO E LE TIRA SU IL SENO)


MARILENA:(A IOLANDA)Come sto?


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IOLANDA: Hum, niente male! Sicuro meglio di Rebecca!

MARILENA:(SI SCIOGLIE)La mamma crede tanto che lei sia una brava persona mentre è ...(SOTTOVOCE)Una puttana!(SI TAPPA LA BOCCA)Io non ho detto niente!

CAROLA: Hai detto giusto. Credi forse che i nostri uomini non ci starebbero? Quando arriva Rebecca hanno occhi sempre e solo per lei.

IOLANDA: Non ci scordiamo che se li è passata tutti e tre.

MARILENA:(PIAGNUCOLANDO)Non me lo ricordate. Roberto è una vecchia piaga, mai rimarginata.

MARILENA: Ma quanti anni ha?

IOLANDA: (MOSTRA LE DITA A DIRE "QUARANTA")

MARILENA: Che?!Quaranta?...Ma se ne dimostra venticinque!

CAROLA: Io ho fatto i conti: Mamma ne ha settantadue e mi ha fatto che aveva trent’anni. Lei è nata che io avevo due anni...quindi ha la mia età che (PAUSA) si a pensarci bene ne avrà venticinque o poco più...

(SUONA IL CAMPANELLO)

MARILENA:(APRELA PORTA A SX)Saranno i nostri uomini. Anzi i vostri, visto che io sono zitella.

(DA SX RIENTRANO GLI UOMINI CHE LASCIANO I CAPPOTTI ALL'INGRESSO )

AUGUSTO: Ah, una bella camminata era la cosa migliore.


GUIDO: Mi sento come un toro.


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JEAN:E io sono stanco morto...erano secoli che non camminavo cosi. Spero non mi si siano rovinate le Prada (SI ACCOMODA SUL DIVANETTO E SI GUARDA LE SCARPE, MARILENA VA SUBITO A MASSAGGIARGLI I PIEDI) Oh! Che tesoro che sei. Ma la tavola e già apparecchiata, si mangia?

MARILENA: Fra poco Jean...(SI ALZA) Ecco questo è il tuo posto e io ti siedo accanto.

JEAN:E Rebecca dove si siede?

MARILENA:(POCO DOLCE)Dall'altro capo della tavola.

FRANCESCO:Aspettiamola ancora, non possiamo iniziare senza di lei...sta male!

CAROLA: Marito! Ma se non to ne e mai importato un fico secco delle buone maniere, com'è che con Rebecca ci tieni tanto?

IOLANDA: Infatti. Anzi lo sapete che vi dico? io mi metto seduta e comincio!

MARILENA: Anch'io.(LE DUE SI SIEDONO)

CAROLA:(SI SIEDE) Quindi, se è vero che segui le buone maniere, adesso che ci siamo sedute noi, vi sedete pure voi.

FRANCESCO: Beh, se la mettiamo cosi.

(GLI UOMINI PRENDONO POSTO TRANNE JEAN)

MARILENA: Jean, vieni qui!

JEAN:(AMALINCUORE)Certo, cara. (SI ALZA DAL DIVANO E LA RAGGIUNGE)


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EMMA:(ENTRADA SX CON UN VASSOIO)Ecco l'antipast...(VEDE TUTTI SEDUTI)Accidenti che fretta! Avete proprio fame! Potevamo attendere Rebecca, però.

(INSIEME)

UOMINI: Si!

DONNE: No!

(SUONA IL CAMPANELLO;I MASCHI SALTANO IN PIEDI E SI AFFACCIANO ALLA FINESTRA. LE DONNE RIMANGONO SEDUTE)

FRANCESCO: Dev'essere lei, sicuramente!

JEAN: Però non c'è nessuno lì sotto!

AUGUSTO: Che fine ha fatto?

EMMA: Magari ha già salito le scale...

(I TRE SI GETTANO SULLA PORTA D'INGRESSO SCOSTANDOSI L’UN L'ALTRO. MENTRE I TRE FANNO BARUFFA EMMA APRE LA PORTA E COMPARE REBECCA ALL'INGRESSO, ALTA, ELEGANTE,CON UNA BELLEZZA PREPOTENTE. INDOSSA UN CAPPOTTO SCURO COME QUELLO DI EMMA ED E’ PIENA D'ORO, ESAGERATAMENTE VESTITA PER L'OCCASIONE,E' PROVOCANTE E CON MOVENZE DEL TUTTO SIMILI A UNA DIVA ANNI CINQUANTA).

EMMA: Rebecca! Che piacere!!

(I TRE UOMINI SI BLOCCANO E SI METTONO IN FILA DAVANTI ALLA PORTA)

TUTTI E TRE: Carissima, Buon Natale!

REBECCA:Uuuhh! Auguri a tutti, che accoglienza! Scusate il ritardo ma sono rimasta imprigionata nel traffico...non mi avrete mica aspettato per mangiare?


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EMMA: Le ragazze hanno tanto insistito...

REBECCA:Che care. E voi? Jean, Augusto e Francesco siete dei tesori, come sempre! (ENTRANDO)Posso?

AUGUSTO:Equesto spetta a me!(PRENDE UNA PICCOLA SCATOLA BIANCA)Ah! Torrone a Natale: che idea originale!

JEAN:E a me permettetemi di togliere questa!(LE VA DIETRO E LE SFILA IL CAPPOTTO CHE CI MOSTRA UN BEL ABITO NERO,LUNGO CON UNA GRAN SCOLLATURA DIETRO LA SCHIENA E UN IMPORTANTE DECOLLETE)

REBECCA:Mi fai vergognare! Ho messo la prima cosa che mi è capitata davanti uno degli armadi che possiedo. (ALLE SIGNORE RIMASTE SEDUTE E DISGUSTATE)Oh, salve!

SIGNORE:(ANNOIATE)Salve!

EMMA: Ti trovo proprio bene.

GUIDO: Sei proprio una gran bella figliola.

EMMA: (A JEAN)Dai a me che la metto via.(PRENDE IL CAPPOTTO)Pensa, abbiamo lo stesso cappotto, sai?

REBECCA:Ma pensa? Che carina... (SCRIVENDO SU UN PALMARE) licenziare il mio stylist.

EMMA: Ma, ragazze! Non venite a salutare Rebecca?

CAROLA:(SI ALZA)Certo mamma, ti pare? E' che oramai già ci eravamo messe a tavola...(SALUTA REBECCA.ANCHE LE ALTRE DUE SI ALZANO)

REBECCA:  Oddio,  faccio  ancora  le  mie  scuse,  sono  stata  proprio

maleducata...


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CAROLA: Oramai e successo.

MARILENA: Sei l’unica che ha trovato traffico in una strada di campagna…

FRANCESCO: E’ tutto a posto, non preoccuparti...

IOLANDA: Ma come ti trovo ringiovanita. Sembri un altra! (AMMICCA ALLE ALTRE)

REBECCA: Che tesoro che sei...ho solo fatto un po’          di fanghi.

MARILENA: (STA SISTEMANDO UN TORRONE)Sono cosi felice che sei qui stasera...con quest'abito poi, ci fai impallidire tutte!

IOLANDA:E con questi tacchi!.. potresti brevettarli per fare l’imbianchina.

GUIDO:E' vero, potevi venire nuda.

REBECCA:(RIDE)Guido,che simpatico!(A MARILENA)Anche tu stai benino mary...Roberto ti manda i suoi più calorosi saluti…

MARILENA: Oh…davvero?

REBECCA: Sei stata fortunata ad aver rotto con lui. E’ un uomo senza stimoli, senza midollo. Povera la donna che se lo troverà come marito…uh! Ma dovevi essere tu?! Siete stati insieme cinque anni vero? Sapessi quante volte ho dovuto prendere le tue difese, non faceva altro che insultarti. Si può dire che l’ho lasciato per smetterla di sentire insinuazioni tipo “Sembra una balena in tangenziale” – “Mangia più lei che tutti i poveri del mondo”.


MARILENA SPACCA IL TORRONE CHE HA IN MANO.


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EMMA:(SPEZZA LA TENSIONE) Allora, visto che ci siamo tutti è ora di mettersi a tavola.

REBECCA: Io dove mi siedo?

AUGUSTO: (SCATTA) Abbiamo lasciato questo posto per te!

IOLANDA: Li veramente, c'ero seduta io!

FRANCESCO: Augusto ti stai confondendo! Rebecca doveva sedere qui, accanto a me.

CAROLA: Francesco, quello è il posto di papà da una vita!

GUIDO: Ma per me non c’è prob…

CAROLA: (LO INTERROMPE) E’ il tuo posto!!

JEAN: Infatti scommetto che Rebecca vuole sedersi qui, e io qua vicino.

(MARILENA SI SIEDE AL POSTO INDICATO DA JEAN PER REBECCA)

MARILENA: Oh! Che sbadata, mi ci sono seduta io...

REBECCA: Stai cara, stai...a me va bene un qualunque posto.

MARILENA: C’è il tavolo giù nella tavernetta completamente libero.

EMMA: Mettiti qui fra me e Iolanda.

CAROLA:E'la posizione migliore. Lontano dalle fauci fameliche degl'uomini.

REBECCA:(SI SIEDE)Ma bene, siamo di nuovo tutti riuniti insieme come quando eravamo piccoli.

GUIDO: Pensa che Emma mi ha speso mezza pensione per il Karaoke e vuole che tutti gli cantiate la canzone dei papaveri.


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REBECCA: Stupenda, meravigliosa, eccezionale...

MARILENA: No, ma quale papaveri. Tutti sappiamo che Rebecca ha una

voce da usignolo...

IOLANDA: Si da usignolo spennacchiato.

CAROLA:Quindi vogliamo che dopo ti esibisca in una tua performance.

REBECCA: Oh, no, non sono pronta, non ho la voce calda...(TUTTI INSISTONO)Va bene se proprio ci tenete, più tardi si fa qualcosa.(TIRA FUORI UN PACCHETTO DI SIGARETTE E NE ESTRAE UNA)Posso?

EMMA: certo.

AUGUSTO: Vuoi fumare una sigaretta?!

REBECCA: Si, vi da fastidio?

IOLANDA: No, tanto il fumo provoca solo il cancro (VELOCE) causa attacchi di cuore, causa ictus e gravi disabilità, può causare l’amputazione delle gambe, riduce le performance sessuali.

REBECCA: (BREVE PAUSA) Qualcuno ha da accendere?

(I THE UOMINI SI LANCIANO CON GLI ACCENDINI ACCESI)

REBECCA: Wow! Che cavalleria!(ACCENDE LA SIGARETTA)

IOLANDA: Come si dice: "GLI uomini fanno i cavalieri quando le donne fanno le cavalle"

REBECCA:(RIDE)Carina...veramentesimpatica. Sei proprio una ragazza simpaticissima.


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IOLANDA: (AD AUGUSTO) E tu perché hai un accendino?!

AUGUSTO: (NON SA CHE DIRE, GLI SUGGERISCE ALL’ORECCHIO FRANCESCO) L’ho trovato nell’uovo di Pasqua!

IOLANDA:  Ma se siamo a Natale.

AUGUSTO: (COME SOPRA) Era l’uovo dell’anno scorso!

REBECCA: Qualcuno sa dov'è un posacenere?

MARILENA: Qui ce ne è uno.(PRENDE QUELLO CON I BIGLIETTI SOPRA.LI PRENDE E POI OFFRE IL POSACENERE A REBECCA. SI ALZA E VA VERSO IL DIVANO)

REBECCA: Grazie, mary.

(NEL DIALOGO CHE SEGUE MARILENA ESAMINA E BIGLIETTI E NE SCOPRE IL SIGNIFICATO)

JEAN: Voglio raccontarvi una barzelletta, ascoltate. E' un po’ sporca...Ma siamo tutti adulti!

EMMA: Uh si mi piacciono le barzellette sporche!!

CAROLA: Mamma!

JEAN: Sapete qual è il colmo per un cantante?(PAUSA)Andare con una cantante che non usa il diaframma!!(RIDE SOLO LUI, GLI ALTRI SI GUARDANO PERPLESSI)

(MARILENA LANCIA UN URLO E SVIENE FACENDO CADERE I BIGLIETTI. CONFUSIONE. TUTTI SI ALZANO IMPAURITI E LA SOCCORRONO)

JEAN: Va beh, era un po’ sporca ma non era poi cosi brutta!

CAROLA:(SU MARILENA)Su, su...che le è successo?


EMMA: (AGITATA)Oddio è in cinta?! Non sarà in cinta? Ma di chi?


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GUIDO: Dello spirito santo! Alzatela e mettetela sul divano.

IOLANDA: Teniamole su le gambe.

(JEAN INTANTO TROVA I BIGLIETTI PER TERRA E LI ESAMINA)

AUGUSTO: Emma, vai a prendere i sali.

EMMA: Ce li ho in cucina.

GUIDO: Ma se io l'ho visti nel bagno?

EMMA: Non i sali da bagno rincitrullito!! Quelli per gli svenimenti.(I DUE ESCONO; JEAN LANCIA UN URLO)

CAROLA: Jean non svenire pure tu!

IOLANDA: Si sarà raccontato una barzelletta.

AUGUSTO: O ha capito la sua a scoppio ritardato.

JEAN: Ma quale barzelletta! Qui ci sono due gratta e vinci milionari!!

(DA CHE TUTTI SORREGGONO MARILENA A SX ORA LA LASCIANO CADERE PER TERRA E VANNO INTORNO A JEAN A DX)

REBECCA: Ma che dici? Fa vedere...

IOLANDA:E' incredibile sono proprio veri! Ma che ci fanno qui?

(TUTTI GUARDANO E COMMENTANO)

AUGUSTO: Li avrà comprati qualcuno. Ma perchétutti sono tutti accartocciati?

FRANCESCO :Forse credeva che non fossero vincenti.

MARILENA:(CHE INTANTO SI E' RISPRESA, SI ALZA)Li hanno comprati stamane Mamma e papà!


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JEAN: Beh, cari miei, ora ce l'ho io e sono miei!

MARILENA: Che?!?Guarda che li ho trovati io per prima!

IOLANDA: Se è per questo stamane sono passati anche per le mani mie!

(PAUSA.POI TUTTI COMINCIANO A SEGUIRE JEAN PER LA SCENA.RIENTRANO EMMA CON UNA BOCCETTA E GUIDO CON I SALI DA BAGNO CHE INSEGUONO MARILENA. SU QUESTA CONFUSIONE SI CHIUDE IL SIPARIO)

FINE PRIMO ATTO


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SECONDO ATTO

(STESSA SCENA DI PRIMA MA IL TAVOLO E' ORA SPOSTATO AL CENTRO. TUTTI,TRANNE EMMA E GUIDO,GLI SONO SEDUTI INTORNO TENENDOSI PER MANO.LE LUCI SONO BASSE.AL CENTRO DEL TAVOLO,IN BELLA VISTA, L’ALTARINO DI S.ANSELMO CON SOPRA I DUE BIGLIETTI FRA DUE CANDELE ACCESE. L’IMMAGINETTA DI S.ANSELMO E’ BUTTATA SULLA SERVANTE DA UN LATO)

REBECCA:    Cosa stiamo aspettando?

FRANCESCO: Che la meditazione medianica dia i suoi frutti!

CAROLA:  A me  non  serve meditare per saper  come spendere  due

milioni di euro...

AUGUSTO (FUMA ISTERICAMENTE LA SIGARETTA ELETTRONICA) Due su due. E’ incredibile, non uno ma addirittura due biglietti vincenti.

CAROLA:  Ed è successo proprio a Natale...non è una strana coincidenza?

AUGUSTO: (LANCIA LA SIGARETTA ALLE SPALLE) Io ho bisogno di sfogarmi, datemi una sigaretta VERA!

IOLANDA: Piantala, cretino. Pensiamo invece a come dirlo a mamma e papà.


(PAUSA TUTTI SI GUARDANO RECIPROCAMENTE)


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JEAN:             Mi sa che mamma e papà non lo sapranno mai...

MARILENA: Oddio, come si può pensare a una cosa simile? E' vergognoso. Anzi(SI ALZA)Smettiamola pure con questa buffonata!(ACCENDE LA LUCE)

REBECCA :Cara, vediamo in faccia la realtà...due settantenni con quei soldi ci fanno molte meno cose di noi ventenni.

CAROLA: Io non ho vent'anni …e nemmeno tu.

JEAN:             (SI ALZA)Rebecca ha ragione. Se ci dividiamo il malloppo ci toccano quasi trecentomila a testa. Io famoso ci sono già non mi dispiacerebbe di diventare anche ricco.

FRANCESCO: Perché," signor modestia", a Hollywood non la pagano abbastanza?

JEAN: Francesco, non si finisce mai di essere abbastanza ricchi.

Ma tu sei povero, queste cose non puoi capirle.

REBECCA: (VA DA JEAN)Oh Jean, siamo sulla stessa linea d’onda. Anche io sono ricca…dentro…nel mio cuore (GLI MOSTRA IL PETTO)

JEAN:             Quale dei due?

REBECCA:    Scegli tu, preferisci Gina o Lollo? (RIFERITA AI SENI)

CAROLA: Sto per vomitare. MA siete sicuri che mamma e papà non sospettino niente?

MARILENA: No, niente...piuttosto sono rimasti delusi perché non abbiamo mangiato quasi nulla!


AUGUSTO: E ci credo! Come si fa a mangiare?!


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IOLANDA: Io ho assaggiato il capitone, non era male. Chi l'ha fatto?

MARILENA:(FELICE)Io!Ti e piaciuto?...il segreto sta nel prezzemolo che va marinato con le acciughe. L’avresti mai detto? Ma non devi..

REBECCA:(INTERROMPE)Vi prego! (RIFERITO A IOLANDA) Ma guardala, ti pare che gliene freghi niente del capitone? Abbiamo cose più importanti da chiarire!

JEAN:             Giusto! Sentite la mia idea: la cosa migliore è andare tutti insieme a ritirare il premio e dividere equamente tra noi.

MARILENA: Scusami Jean se per una volta non condivido il tuo inestimabile genio. No, no, mi dispiace, ma non è giusto. Io sono per dire tutto a mamma e papà, in fondo i biglietti sono loro.

REBECCA: E come glielo dici? E' capace che gli prende un infarto a tutti e due! Ragionaci, Mary cara, se non era per te quei biglietti probabilmente sarebbero finiti nella spazzatura.

MARILENA :Questo è vero, ma...

FRANCESCO:E se facessimo così? Ognuno scrive su un biglietto e poi estrae a sorte. Chi esce si becca i due biglietti vincenti.

IOLANDA: Basta, non ne posso più. Cosi non si arriva a nessuna conclusione.


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AUGUSTO: Beh, per tirare le somme, abbiamo tre ipotesi: Uno, dire tutto a Mà e Pà cosi gli prende un infarto; due, dividere tutto e prenderci una modesta quota a testa; tre, estrarre i biglietti a sorte e chi vince si prende tutto.

IOLANDA: Ecco,(PRENDE I BIGLIETTI)mentre ci pensiamo questi le prendo io e li custodisco.

(SCATTANO TUTTI IN PIEDI)

REBECCA: E perché proprio tu? Qualcuno potrebbe non fidarsi...

IOLANDA: Ah!!Chi è che non si fida?! (TUTTI TOSSISCONO. INDIGNATA) Sono stata nominata membro onorario delle benefattrici scolastiche e vergini del sacro cuore di Gesù!

REBBECCA: A maggior ragione.

MARILENA: (PRENDI I BIGLIETTI)Allora li tengo io che sono quella che li ha scoperti.

CAROLA:  Si, ma che c'entra. Dalli a me, c’è da fidarsi!(PRENDE I BIGLIETTI)

FRANCESCO: Allora potrei prenderli io.

CAROLA: Ecco, di te non c’è da fidarsi!

AUGUSTO: Allora tagliamo la testa al toro, li prendo io...

(TUTTI COMINCIANO A PARLARE UNO SULL'ALTRO)


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JEAN:             Stop! Fine della ripresa!(TUTTI ZITTI)Io ho un’idea migliore.(PRENDE I BIGLIETTI)Questi li prendiamo e li mettiamo qui.(PRENDE UNO DEI DUE VASI GEMELLI SULLA SERVANTE E CI FA CADERE DENTRO I BIGLIETTI. A MARILENA) Dolcezza dai tu una sistemata a S.Anselmo? Diamoci mezz'ora di tempo per deciderci sul da farsi.

REBECCA: Buona idea Jean, però il vaso mettiamolo al sicuro.(PRENDE IL VASO E LO METTE NELLA VETRINA)Va a tutti bene cosi?

(TUTTIACCONSENTONO. MARILENA INTANTO RIMETTE A POSTO L’ALTARINO)

MARILENA: Allora siamo a posto così...io vado a sistemare la cucina con mamma.

CAROLA:  Vengo anch'io, vi dò una mano.

IOLANDA: Marilena, non è che avresti un cashè? Mi è scoppiato un terribile mal di testa!

AUGUSTO:    Lo so io dov'è, vieni!(I DUE ESCONO IN CAMERA DA LETTO)

MARILENA: Si va?(ESCE CON CAROLA A SX)

FRANCESCO: Che dici Rebecca di uscire a prendere un po’ d'aria?

REBECCA: No, grazie, si gela...

FRANCESCO: Potresti scaldarti in macchina...

REBECCA: Ho detto no, grazie!(SI SIEDE SULLA DIVANO)


JEAN: Se vuoi ti accompagno io.


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FRANCESCO: Per carità, preferisco morire assiderato!(ESCE A SX)

JEAN:             Che ragazzo adorabile...

REBECCA: Come tutti del resto....E si, la tipica famigliola medio-

borghese.

JEAN:  Certo,  non  sono  come  me  e  te,  Rebecca...Noi  due  siamo diversi....Pensa  a  quello  che  potremmo  fare  con  quei

soldi.

REBECCA:

Oh,  se  ci  penso  a  quelli

che

potrei  fare

con

quei

soldi...ma sa sola!

JEAN:

Come, da sola?...Rebecca siamo belli e intelligenti. Io

sono  il  migliore in  ogni  cosa  che faccio  e  tu  potresti

essere  al  mio  fianco...io  e  te  insieme  sbanchiamo

Hollywood!

REBECCA: Ti ringrazio tanto per il tuo

interessamento,

specie

per

aver scelto una misera mortale come me.

JEAN:

Che vuoi dire?

REBECCA:

Che per me devi scendere

dalle nuvole, amore. Ho altri

progetti per quei soldi e tu non rientri in questi.

JEAN:

Ma...come..io..tu...Gina…Lollo..

REBECCA:

Troppa gente, si, hai capito bene, ti sto scaricando!

JEAN:

(OFFESISSIMO)Nessuna  donna

mi

ha

mai  scaricato!(USCENDO

A SX)Augurati che quei soldi non finiscano a me.

REBECCA:

(INCURANTE)Ah, prima di uscire, metti della di musica?


JEAN:              No!(ESCE DALL'INGRESSO SBATTENDO LA PORTA)


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REBECCA:...me la metterò da sola.

(VA AD ACCENDERE IL KARAOKE E SENTIAMO LA CANZONE DEI PAPAVERI.REBECCA FA UNA SMORFIA.QUANDO STA PER SPEGNERE ENTRA EMMA CON UNA PILA DI PIATTI IN MANO)

EMMA: Rebecca! Hai messo la cassetta dei papaveri, eh? Lo sapevo che ti piaceva tanto! Ci avrei scommetto un milione di euro!

REBECCA: Facciamo due va…

EMMA:             Dopo la cantiamo tutti assieme.

REBECCA:    Aspetta che ti dò una mano.

EMMA:             Non sia mai che mi mettano in difficoltà quattro piatti(RIDE E APRE LA VETRINA)Ecco qua!(NEL METTERE DENTRO I PIATTI DA' UNA BOTTA AL VASO CHE VA A TERRA IN FRANTUMI)Ops, che sbadata! Guarda che danno!

REBECCA:    Si è tutto rotto!

EMMA:             Ma quel vaso non era vicino al presepe con il suo gemello?!

REBECCA:(CAMBIANDO  DISCORSO)  Bisognerà  raccogliere  i  cocci.

Lascia, ti prego, ci penso io.

EMMA:             Ma non ci vuole niente...

REBECCA: Appunto, torna in cucina, voglio farlo io. Pensa alla tua schiena.


EMMA:              Cos’ha la mia schiena?


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REBECCA: Non ti fa male? Non hai qualche ernia, sciatica, lombalgia? Tutti i vecch…le persone un po’ su con gli anni hanno problemi con la schiena no? Lascia fare a noi ragazze!

EMMA:             Sei proprio una ragazza d'oro!

(EMMA RIESCE A SX)

REBECCA:(CON I BIGLIETTI IN MANO) Accidenti, bisognerà avvisare gli altri.(VEDE L'ALTRO VASO E HA COME UN IDEA.IN QUEL MOMENTO ENTRA MARILENA CHE RIMANE SULLA PORTA)A meno che...

(REBECCA PRENDE IL VASO SANO E LO METTE NELLA VETRINA.POI I BIGLIETTI LI INFILA NEL DÉCOLLETÉ. I COCCI LI RACCOGLIE E NON SAPENDO COSA FARSENE LI METTE IN UN CASSETTO DELLA SERVANTE)

REBECCA:(ISPEZIONANDO IL DÉCOLLETÉ)No, potrebbero perquisirmi, non sarebbe carino...almeno per me.

(PRENDE I BIGLIETTI E LI INFILA NELLA STELLA DI NATALE.POI TUTTA SORRIDENTE, INDOSSA IL CAPPOTTO ED ESCE A SX; APPENA USCITA RIENTRA MARILENA CHE HA VISTO TUTTO.GLI FA UNA SMORFIA DIETRO,PRENDE I BIGLIETTI E LI NASCONDE SOTTO UNA SEDIA DEL TAVOLO.IN QUEL MENTRE,ENTRA AUGUSTO)

AUGUSTO: Mary tutto bene?

(MARILENA SI ALZA DI SCATTO DANDO UNA GRAN TESTATA SOTTO LA SEDIA.)

MARILENA: Ahia! Eh Niente...niente...credo che debba essersi rotta una gamba della sedia. Questa fissazione della mamma per le cose antiche!


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AUGUSTO:    Se vuoi la vedo io.

MARILENA:(SVELTA)No,no...e già tutto sistemato, sono una vera sega io! Cioè una sega nel senso che sono una falegnama provetta, cioè nel senso che sono bravissima con le seghe (SI RENDE CONTO DELLA GAFFES. RIDENDO ESCE CUCINA.)

AUGUSTO: (SI SIEDE SULLA SEDIA ROTTA COME PER PROVARLA.POI SI ALZA PRENDE LA SEDIA E LA RIGIRA SCOPRENDO I BIGLIETTI) E questi? Ma tu guarda che bugiarda, fa tanto la santarellina. Non ce l’avrei mai fatta. E’ proprio vero che i soldi danno alla testa. Ci vuole qualcuno moralmente all’altezza per gestirli! (FA PER METTERE I BIGLIETTI A POSTO. CI RIPENSA.ESAMINA LA GROTTA DEL PRESEPE E CI METTE DENTRO I BIGLIETTI.ENTRA JEAN CHE LO VEDE.AUGUSTO SE NE ACCORGE E SI INGINOCCHIA CON LE MANI CONGIUNTE)

JEAN:             Augusto?!

AUGUSTO: Oh, Jean...Non ti stupire. E' che ho avuto un attacco mistico e ho improvvisamente sentito il bisogno di pregare, di confidarmi con "Lui".

JEAN:             E cosa gli hai chiesto?

AUGUSTO: Questo non posso dirtelo, non conosci il segreto del confessionale?

JEAN:             No. E' un po’ che non vado in chiesa.


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AUGUSTO: Anch'io...ma adesso sono con la coscienza pulita. Ma adesso mi sento più leggero, più proteso verso il futuro! Più ricco.. dentro. Dovresti farlo anche tu!(ESCE IN BAGNO)

JEAN:          (GUARDA VERSO L'ALTO)Amico mio, se io e to dovessimo farci una chiacchierata, ci vorrebbe troppo tempo, e io non ne ho. Poi, se permetti, su certe cose ci so fare pia di te!(IMPROVVISAMENTE SI GETTA CHINO SULLA GROTTA DEL PRESEPE)Ti prego fammi vincere i due milioni(OSSERVA

LA GROTTA CON ATTENZIONE E NE TIRA FUORI I DUE BIGLIETTI)Non dirmi che ci giochi pure te?! No ma che sto dicendo? Questi biglietti li conosco bene!(VERSO L'USCITA DEL BAGNO)Quel gran figlio di...Altro che crisi mistica! Bene, bene, come si dice: occhio per occhio...

(JEAN APRE IL CASSETTO DELLA SERVANTE E CI TROVA I COCCI DENTRO. LI OSSERVA E NON CAPISCE. ALLORA APRE LA VETRINA E CI TROVA IL VASO SANO. DA SX ENTRA CAROLA,QUINDI,IN FRETTA E FURIA,ALZA UN PIATTO PULITO E CI INFILA I BIGLIETTI SOTTO.QUINDI CHIUDE L'ANTA)

JEAN: Un gran bel mobile!

CAROLA: Già...mamma ci tiene tanto.

JEAN: Però lo usa per metterci i cocci dentro...

(ESCE GUIDO DA SX CON UNO STROFINACCIO IN MANO.JEAN ESCE A SX)

GUIDO:  Ah,  sei  qui....La  mamma  ha  detto  di  aver  dimenticato  di

asciugare i piatti e mi ha chiesto di farlo a me.


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CAROLA: (PRENDE LO STROFINACCIO)Lascia ci penso io. Torna pure in cucina.

GUIDO: Speravo lo dicessi. I piatti sono nella vetrina.

CAROLA:  Si, lo so.(GUIDO ESCE A SX.CAROLA APRE L'ANTA DELLA VETRINA, PRENDE I PIATTI E LI PORTA SUL TAVOLO E COMINCIA AD ASCIUGARLI.SUBITO TROVA I BIGLIETTI,LI PRENDE E LI METTE NELLA TASCA DEL PANTALONE DIETRO E RIPONE I PIATTI CON LO STROFINACCIO.DA DX ENTRA IOLANDA.)

CAROLA: (AGITATA) Ah, eccoti. Cercavo proprio te. Come va il mal di testa?

IOLANDA: Un po’ meglio. Novità?

CAROLA: Tutto nel migliore dei modi!!

IOLANDA: Beata tè che hai tanta energia .Che dici? Vogliamo controllare i biglietti?

CAROLA:(ALLARMATA)E che li controlli a fare? Saranno sempre lì, no? (COSI’ DICENDO SI GIRA VERSO LA VETRINA, IOLANDA NOTA I BIGLIETTI IN TASCA)

IOLANDA: Certo, hai ragione...chi mai dovrebbe prenderli. Non scapperebbe di certo, se si scoprisse.

CAROLA: Io, non li ho presi sicuramente!

IOLANDA: (INSINUANDO)Lo so, figurati. Sei una delle pochissime persone di cui mi fido .Sono sicura che non faresti mai una cosa simile.


CAROLA:   Già...


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IOLANDA: Scusami ora, ma vado a sdraiarmi un altro po’..questo cerchio alla testa non ne vuole sapere di passare

CAROLA:  Ti farà bene...

(IOLANDA FA PER USCIRE A DX MA RIMANE SULL'ORLO DELLA PORTA SOCCHIUSA NON VISTA DA CAROLA)

CAROLA:  Oddio, mi sento un verme! Almeno a lei non posso farle questo!

(VA ALL'INGRESSO E PRENDE LA BORSA DI IOLANDA.RITORNA IN SCENA.)

CAROLA:  Ecco uno a te! (METTE UN BIGLIETTO NELLA BORSA) E uno a me. Questo però lo metto qui (LO NASCONDE NEL CUSCINO DELLA POLTRONA. POI VERSO L'ALTO)Lo so, è una cosa cattiva, ma con quei soldi posso farci tante cose buone!(SCOPPIA A PIANGERE E SCAPPA IN CUCINA.FRANCESCO FA PER RIENTRARE DA SX MA LO ANTICIPA IOLANDA .LUI TORNA INDIETRO)

IOLANDA: (PRENDE IL BIGLIETTO DAL DIVANO)Cara mia io li preferisco tutti e due!(METTE ANCHE L'ALTRO BIGLIETTO NELLA SUA BORSA.POI VA VERSO L'INGRESSO.FRANCESCO SBATTE LA PORTA COME SE FOSSE APPENA RIENTRATO) Salve!

FRANCESCO: Eccoci qua!

IOLANDA:    Freddo, fuori?

FRANCESCO: Si gela!

IOLANDA: Ti lascio...vado in cucina a vedere se serve una mano.


FRANCESCO:0k!


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(IOLANDA ESCE A SX.FRANCESCO PRENDE LA BORSA E NE ENTRAE I DUE BIGLETTI.FA UN GRAN SORRISO,GIRA UN PO PER LA STANZA POI DECIDE DI METTERLI NELL’ALTARINO DI S.ANSELMO, COSI FACENDO FA CADERE IL SANTO.ESCE IN CAMERA A DX.EMMA ESCE DA SX E NOTA L’ICONA DEL SANTO CADUTA. COSI' VA PER RIMETTERLA A POSTO E TROVA I DUE BIGLIETTI.E' STUPITA. FA PER BUTTARLI MA VEDE IL VASO NELLA VETRINA. CERCA L'ALTRO E NON LO TROVA. LA VEDIAMO PENSARE. AVRA’ INTUITO OPPURE NO? ACCARTOCCIA I DUE BIGLIETTI E LI RIMETTE NEL VASO CHE RIPONE NUOVAMENTE NELLA VETRINA.DA DX RIENTRA FRANCESCO E DA SX GUIDO,MARILENA,JEAN,CAROLA E IOLANDA. GUIDO STACCA LA MUSICA.)

GUIDO:          Finalmente abbiamo finito. La rimetto da capo così possiamo cantarla tutti insieme?

IOLANDA:    Io sono un Po’ giù di voce...

MARILENA: Anch'io...

JEAN:             Sai, Guido, abbiamo appena finito di mangiare...casomai facciamo più tardi.

EMMA:             Per quello che avete mangiato! Ho ancora tutto di là.

FRANCESCO:            Io sono d'accordo con Pasqualino...hem...jean.

EMMA:             Uffa! Io ci tenevo tanto!

(DAL BAGNO ESCE AUGUSTO)

AUGUSTO:    Donne! Finalmente avete finito di lavare i piatti!

CAROLA:  Si, uomo, e senza il tuo aiuto.

MARILENA: Secondo me la mamma ha ragione. Scommetto che Rebecca non vede l'ora di esibirsi per noi.


JEAN:              Ma dov'è?


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MARILENA: Io l'ho vista uscire ma non so se è rientrata.

IOLANDA:    Magari si fosse persa nei boschi…

CAROLA:       …Divorata dai cinghiali e dalle bestie notturne.

IOLANDA: Con quello che c’è da mangiare, tutta plastica.

(DA SX RIENTRA REBECCA.LASCIA IL CAPPOTTO ALL'INGRESSO)

REBECCA: Eccomi di ritorno! Spero non abbiate sentito troppo la mia mancanza.

CAROLA:  Nel modo più assoluto.

IOLANDA: Per niente!

MARILENA: Perché non torni a passeggiare?

REBECCA:    Sarebbe un’ottima idea, non si sta male. Jean, tu mi accompagneresti?

JEAN:             No!

MARILENA:(STUPITA)Strano! Come mai le hai detto di no?

REBECCA:    Cara, a me quasi mai nessuno dice di no.

JEAN:             Esiste l'eccezione che conferma la regola...Preferisco la compagnia di una donna vera. (SI AVVIVINA A MARILENA CHE AVVAMPA)

EMMA:             Però tù non puoi dire di no a noi, quindi adesso ci canti una canzone.

GUIDO:          Si!! Preparo tutto. (COMINCIA AD ARMEGGIARE CON IL KARAOKE)

JEAN:             (CREDENDO SI RIVOLGA A LUI) E va bene! Strangers in the night… (TUTTI PROTESTANO E LO AMMUTOLISCONO)


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REBECCA: Veramente volete ? Ma non sono pronta...non ho la voce calda..

MARILENA: Anche il gallo alle cinque del mattino non ha la voce calda, eppure..

REBECCA: (RIDE)Che carina, simpatica, meravigliosa, naif. Mi stai paragonando a un pennuto?

MARILENA: No, a un animale con la cresta in testa.

CAROLA:  Mi sembra che il paragone ci stia benissimo.

REBECCA:    Allora è meglio un gallo che un cerbiatto.

CAROLA: Cosa vorresti insinuare?

REBECCA: Non insinuo. Osservo.

GUIDO:         (CHE NE FRATTEMPO HA SISTEMATO IL KARAOKE)Qui è tutto pronto!

REBECCA:  Ma  che  canzone  è?!...Non  mi  avete  fatto  scegliere

nulla...

IOLANDA: E che la scegli a fare...tanto alla fine canti sempre la stessa.

AGUSTO:  Però la canta in modo divino...

FRANCESCO: Superbo...

JEAN:             Melodico...

(PARTE “COMPRAMI” DI VIOLA VALENTINO  ; DURANTE LA PERFORMANCE, I

CUI BALLANO E CANTANO ANCHE I PERSONAGGI, IN SEQUENZA MARILENA,AUGUSTO,JEAN,CAROLA,IOLANDA E FRANCESCO VAGLIANO I LORO "NASCONDIGLI" DOVE PERO' NON TROVANO PIU' I BIGLIETTI,RIMANGONO


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MOLTO PERPLESSI MA NON POSSONO DARLO A VEDERE.NEL CONTEMPO REBECCA PASSA TRA GLI UOMINI SEDUCENDO E INTERPRETANDO.ALLA FINE TUTTI APPLAUDONO.ANCHE IL PUBBLICO.)

EMMA:             (GLI DA’ UN BACIONE)Sei stata bravissima...

GUIDO:          Una vera stella!

MARILENA:...Non male.

CAROLA:...A parte qualche inevitabile stonatura.

REBECCA: Non ditemi cosi!!Ho fatto un vero disastro. Sono convinta che chiunque avrebbe cantato meglio di me.

IOLANDA: Il fruttivendolo all’angolo per esempio.

EMMA:             Adesso me la fate sentire la canzone dei papaveri?

TUTTI:          No!

(TUTTI SONO PREOCCUPATI PER I BIGLIETTI)

EMMA:(A GUIDO)E io che pensavo gli piacesse tanto...

MARILENA: Mamma, dopo questa superba interpretazione, noi dobbiamo solo che nasconderci....Che ne dici di andare di là a

tagliare il pandoro?

FRANCESCO:Anch'io penso sia una buona idea, ne ho proprio voglia.(AGL'ALTRI) Che ne dite?

GUIDO:          Oggi siete proprio strani. Comunque è chiaro che avete fame, non avete mangiato niente a pranzo!

EMMA:             Ma ce l'abbiamo?


GUIDO:            Si, e c'è anche il panettone.


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MARILENA:(SPINGENDO I DUE GENITORI VERSO L'USCITA DI SX)Perfetto! Però tagliateli a fette sottili. Abbiamo tutti problemi di dieta!

EMMA:             Va bene, allora ci vediamo dopo...(ESCONO A SX)

TUTTI SI SIEDONO INTORNO AL TAVOLO

MARILENA: Io sono un po’ agitata...

CAROLA: Anch'io.

REBECCA: Agitata per cosa?

MARILENA: Ho come un presentimento...ho paura che i biglietti non siano più al loro posto.

AUGUSTO: Anch'io mi sento agitato e propongo di controllare!

REBECCA:    State esagerando. I Gratta e Vinci non camminano mica.

FRANCESCO: Si ma controllare non costa nulla, no?

IOLANDA:    Che ci vuole?

JEAN:             Io non sono affatto contrario. A chi spetta l'onore?

IOLANDA: Provvedo io se non vi dispiace.(PRENDE IL VASO NELLA VETRINA.MOMENTO DI TENSIONE.GIRA IL VASO SUL TAVOLO E CADONO I DUE BIGLIETTI. OOOHH GENERALE)

REBECCA: (STUPITA)Sono li?!E' impossibile!          (TUTTI LA  GUARDANO

. CI RIPENSA) Cioè...è impossibile che fossero in un altro posto.

IOLANDA:    già...dove dovevano essere...

AUGUSTO:  Dove  sono  sempre  stati.  Chissà  perché  siamo  tutti  cosi

stupiti...


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MARILENA:(RIDE SCIOCCAMENTE)Ci stavamo agitando per niente.

JEAN:             Dite quello che volete, secondo me è giunto il momento di decidere a chi vanno quei biglietti.

FRANCESCO:Econ quale sistema aggiudicarli. Propongo che la decisione venga presa per alzata di mano.

AUGUSTO: Giusto! Facciamo a votazione. Alzi la mano per chi vuole che i soldi vengano divisi equamente.

(NESSUNO ALZA LA MANO)

Bene. Ora per chi vuole l'estrazione a testa.

(TUTTI ALZANO LA MANO)

Perfetto. Ultima ipotesi, dire tutto a mamma e papà.

(SOLO MARILENA ALZA LA MANO)

REBECCA: Cara, dolce, un esempio di virtù. E’ valido un solo voto. O decidi di dare tutto al Babbo e la mamma o di tenerti tutto per te. Decidi.

(MARILENA ABBASSA LA MANO)

FRANCESCO:Mi pare che siamo tutti d'accordo.(PRENDE I BIGLIETTI)Questi ii rimettiamo a posto.(RISISTEMA I BIGLIETTI NEL VASO)

MARILENA: Spero di non vincere...mi sento un verme.

REBECCA:(LA ACCAREZZA)Quanto sei carina, tenera, graziosa. Ahimè, la vita è un continuo strisciare, tesoro. Siamo tutti lumachine nel lungo e lento viaggio della vita. L’importante è posare la bava nel punto giusto.


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IOLANDA: (SARCASTICA) Abbiamo una poetessa in famiglia e non lo sapevamo…

CAROLA: Era meglio se restava celata secondo me. Non rimane che decidere come estrarre il vincitore.

JEAN:             Ascoltate la mia idea, che poi è la migliore; scriviamo ognuno su un biglietto il nostro nome e chi uscirà estratto a sorte, sarà il vincitore.

FRANCESCO: Jean, ci voleva la tua intelligenza eccelsa per pensare una cosa del genere.

JEAN:             Non mi ringraziate. Va bene per tutti?

(GLI ALTRI ACCONSENTONO)

JEAN:             Allora cominciamo prima che...

(DA SX ESCE EMMA CON GUIDO CHE PORTANO DUE VASSOI CON SOPRA IL PANDORO.)

EMMA:             Volevate il pandoro e eccolo qua!

GUIDO:          Pandoro e panettone. Poi non dite che la vostra mamma non vi vizia!

EMMA:             Guardali Guido, tutti insieme. Non sono stupendi?

GUIDO:          Hai ragione, tesoro. Siamo due genitori fortunati.

(PAUSA DI SILENZIO)

MARILENA: (IN LACRIME) Hem....io vado in bagno...

REBECCA: E' sconveniente, lo so, ma perdonatemi. Ho dimenticato una cosa giù in macchina. Torno subito.(ESCE A SX)


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JEAN:             No. Non sta bene che una signora vada fuori da sola con questo buio. Esco anch'io.(ESCE A SX)

EMMA:             E il panettone chi se lo mangia?

IOLANDA:    Io un pezzo lo prendo.

FRANCESCO: Io no .Ho invece bisogno di bere qualcosa.

CAROLA:    Anch'io, amore. Vengo con te.(ESCONO A SX IN CUCINA)

EMMA:             Sono scappati tutti.

GUIDO:          Forse il panettone non dovevamo mettercelo...Non a tutti piacciono i canditi.

IOLANDA: Si è stato senz'altro il panettone.(PRENDE IL VASSOIO AL PADRE)Ci penso io a portarlo via.(ESCE IN CUCINA)

AUGUSTO: (RIMASTO SOLO SI STRINGE LE BRACCIA)Certo che fa un po’

freddino. Forse in camera...

EMMA:             Non ti muovere!! Almeno tu non fuggire. Guido, Augusto ha ragione! Ecco perché sono andati via tutti, per il freddo!!Presto, bisogna alzare la caldaia!

GUIDO:          ...Andiamo!

EMMA:             (AD AUGUSTO)Rimani qui, amore...fra poco starai meglio!(ESCE A SX CON GUIDO)

REBECCA:(ENTRA DA SX E SI SCONTRA CON EMMA) Opps.

EMMA:             Sei qui! Tutto a posto?

REBECCA: Si, grazie...volevo solo incipriarmi un il naso.

EMMA:             Eh! Lo so che avevi freddo, l'ho capito. Ma adesso sistemiamo tutto noi! (I DUE ESCONO)


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AUGUSTO: E' convinta che siano tutti fuggiti perché avevano freddo...sai, la caldaia...A volte ho l’impressione che i genitori quando una cosa non vogliono vederla, non la vedono.

REBECCA: Anch'io ho freddo!!(COSI' DICENDO SI SCARAVENTA SU AUGUSTO BACIANDOLO)

AUGUSTO: (CON REBECCA ADDOSSO)Ma...ma...forse ci sono altri modi di scaldarsi!

REBECCA  :Non ce la facevo più! E' tutta la mattina che desidero

questo e non potevo...

AUGUSTO:    Si?!

REBECCA: Augusto,(ACCAREZZANDOLO)Quanto ti  voglio, ti  desidero,

ti cerco ...tu sei bello, forte, sensuale...sessuale...stimolante. Augusto! Vorrei essere un albero e tu il mio picchio!!(FA IL GESTO)

AUGUSTO:    Santo cielo! Ripeti un po’ che mi è sfuggito qualcosa...

REBECCA: Guarda cosa c’è qui!(DAL DÉCOLLETÉ TIRA FUORI UNA SIGARETTA) Ci vuoi? (LA PRENDE E GLIELA METTE IN BOCCA)Fuggi con me, non te ne pentirai.

AUGUSTO:(LA DISTACCA)Calma! E con i soldi, come la mettiamo?

REBECCA: Ti giuro sul mio cuore(GLI PRENDE UNA MANO E GLIELA POSA SU UN SENO) che se divento miliardaria tu vieni con me.


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AUGUSTO: E me lo dici cosi? Rebecca, tutto ciò è meraviglioso. E' quello che ho sempre desiderato. (SI INGINOCCHIA) Io...io...ti amo, Rebecca!

REBECCA:(COMMOSSA,RECITANDO)Anch'ioti amo, Augusto...Dobbiamo solo avere quei soldi. Quando ci sarà l'estrazione io voglio sentire il tuo nome.

AUGURO:  Anche io! Il tuo intendo.

REBECCA: Aspetta ho un idea. Se tutti e due scrivessimo lo stesso nome su due biglietti...avremmo più possibilità di vincere!

AUGUSTO: Hai ragione!...Sai che ti dico? Scriverò io il tuo nome invece del mio. Sono sicuro che ce la faremo.

REBECCA:    Davvero faresti questo per me?

AUGUSTO:        Lo faccio per noi.(FA PER BACIARLA MA LEI SI SCANSA)

REBECCA: Non affrettiamoci. Se tutto andrà bene, stanotte stessa io e te....(FA IL GESTO DEL PICCHIO)

IOLANDA:(F.S.)Marilena!!

(I DUE SI ALLONTANANO.IOLANDA ENTRA DALLA CUCINA)

IOLANDA:    Avete visto Marilena?

AUGUSTO: Amore mio! E' nel bagno!!Ma che vestito meraviglioso, sei bellissima! Che eleganza!

IOLANDA:    Ma sono anni che lo metto a Natale… Va beh... (VEDE LA SIGARETTA IN MANO AD AUGUSTO. URLA) AAAhh.. e quella cos’è?


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AUGUSTO:    Eeehh? Ah non è mia..è ..è di Rebecca…gliela…gliela stavo tenendo in caldo!

IOLANDA: (PRENDE LA SIGARETTA E LA DA A REBECCA) Rebecca è perfettamente in grado di tenersela in caldo da sola. Vieni con me, visto che sei tanto gentile ,ho dei problemi con l'acqua della caldaia.

AUGURO:         Vuoi proprio me?

IOLANDA:    Non c’è nessun altro...a meno che non lo chieda a Rebecca. Ci sai fai fare con i tubi?

AUGUSTO:(SUIOLANDA)Vengo io ,non c’è problema.(ESCE A DX CON IOLANDA.REBECCA GLI LANCIA UN BACIO)

REBECCA:(QUANDO I DUE SONO USCITI)Detestabile...

(REBECCA VA AD APRIRE;SULLA PORTA COMPARE JEAN)

JEAN:             Chi ha chiuso la porta a chia...

(NON FINISCE DI PARLARE CHE REBECCA GLI SI AVVINGHIA,BACIANDOLO. POI SI SCOSTA E GLI DA UNO SCHIAFFO)

REBECCA:    Jean!!Come puoi baciarmi?!

JEAN:             Eh?!?...Ma...stai bene?

REBECCA: Ti prego, smettila...Lo sai che ho un debole per te e tu continui a farmi soffrire.

JEAN:             E da quando?


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REBECCA: Da sempre!(MENTRE PARLA LO PRENDE PER LA CRAVATTA E LO BUTTA SUL TAVOLO SALENDOCI SOPRA E SPOGLIANDOLO)Io, devo fingere davanti agl'altri ma in realtà ti voglio da morire. Anch'io recito, faccio l'attrice. Ma nella vita...Io e te siamo uguali, Jean...possiamo fare un ammucchiata di cose insieme!

JEAN:             Un ammucchiata?!Ma se prima, quando c'ho provato io, m’hai dato una buca clamorosa!

REBECCA: Mi sentivo spiata, mi sentivo mille occhi addosso. Oh, Jean, Jean, io ti desidero, ti cerco....tu sei bello,

forte, sensuale...sessuale... stimolante, famoso. Jean!! Vorrei essere il copione dove spargerai il tuo inchiostro a piè di pagina!

JEAN:             Alt!!Calma! Ferma!(SCANSA REBECCA,SI ALZA E SI RIVESTE)Cara mia, ti conosco troppo bene...arriva subito al punto, dimmi cosa vuoi.

REBECCA: Vorresti dirmi che non credi alla mia profonda passionalità per te?

JEAN:             No, credo nella tua profonda avidità. E credo anche che saresti capace di ogni mezzo quando c'entra il dio denaro.

REBECCA: Qui non si parla di spiccioli, si parla di milioni, Jean...e io devo averli. Mi vuoi?

JEAN:             In che senso?

REBECCA:    Nel senso animalesco e sessuale insieme.


JEAN:              Sessuale...


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REBECCA: Lussuria, Jean...i sapori della carne da assaporare in due.

JEAN:             Detta così sembra la pubblicità di un agriturismo.

REBECCA:    Io non ho taboo, uomo...

JEAN:             Che devo fare?

REBECCA: Quando ci sarà la votazione, invece del tuo nome scrivi il mio...avremo più possibilità.

JEAN:             Va bene, sarà fatto...adesso dammi ciò che mi spetta!

REBECCA: No, non qui. A missione compiuta.

(DALLA CAMERA DA LETTO RIENTRA FRANCESCO)

FRANCESCO:(vedeJEAN SPOGLIATO)Jean! Rebecca!!Non mi dite che voi...cioè qui.. insomma potevate chiamarmi che partecipavo anch'io!

REBECCA: No, caro...io e Jean stavamo facendo le prove per una scena che vorrei girare.

JEAN:             Eh già.

FRANCESCO: Ti sei dato al porno? Almeno rivestiti, c’è la casa piena di gente.


JEAN:


Comunque Rebecca sei stata molto convincente. Direi che potresti avere una futura carriera davanti (ALLUDENDO) e io potrei aiutarti.


FRANCESCO: Si e cosa vorresti in cambio,

JEAN:             Io?  Ma  niente.  Il  piacere  di  aver  aiutato un’amica.

(ESCE IN CUCINA)


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FRANCESCO:(VAVERSO UN PORTABIBITE E VERSA DA BERE)Vuoi un bicchiere di spumante?

REBECCA: Si, grazie. Peccato non ci siano ostriche, sono un’accoppiata vincente.

FRANCESCO:Allora devo credere davvero a quello che ha raccontato il nostro bellimbusto? Cosa vi siete detti effettivamente?

REBECCA: (PENSA)Solo se mi avvantaggiava per un provino cinematografico…e lui come da copione ha voluto qualcosa in cambio. Banale e scontato.

FRANCESCO:            Si, ti ci vedo...sarebbe il mondo adatto a te.

REBECCA:    Mi prendi un tovagliolo?

(FRANCESCO SI GIRA, GLI E' DI SCHIENA.REBECCA,APPOSTA GLI VERSA IL CONTENUTO DEL BICCHIERE SULLA CAMICIA)

REBECCA:        Opps,  pardon,  non  l'ho  fatto  apposta...sono  scivolata,

inciampata, sui miei stessi piedi. Che stupida!

FRANCESCO:(CONGELATO)Cosavuoi che sia un po’ di Champagne ghiacciato sulla schiena in pieno inverno?

REBECCA: Almeno è di marca. (GLI SBOTTONA LA CAMICIA)Aspetta, togliamola, potresti raffreddarti.

FRANCESCO: Grazie.

REBECCA: Wow che fisico. Devi dedicare molto tempo ai tuoi pettorali.


FRANCESCO:(SCHERZANDO)Il mio sport è l'amore.


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REBECCA: Penso lo stesso anch'io...fosse per me sarebbe una disciplina delle olimpiadi.(LO GIRA E GLI ASCIUGA LA SCHIENA CON LA CAMICIA)

FRANCESCO: T'immagini i "cento misti"?E' tutto dire...

REBECCA: Io...sarei una campionessa...Resta solo da trovare il compagno adatto

FRANCESCO: Io me la cavo bene sui quattrocento a ostacoli.

REBECCA:    ...e il mio preferito è il salto con l'asta!

FRANCESCO:(SIRIGIRA E COMINCIA A BACIRLA SUL COLLO)Oppure il lancio del giavellotto.

REBECCA:    Il salto in lungo!

FRANCESCO: lungo...lungo...

REBECCA:    Oh, Francesco, così mi fai morire!

FRANCESCO:            Siamo solo alla prima ripresa...

REBECCA: Sei un vero boxeur...Come fai a stare con quel rottame psicopatico depresso di tua moglie? Come posso sperare di averti? Tu sei bello, forte, sensuale...sessuale, stimolante, sportivo. Francesco! Vorrei essere la buca del biliardo dove to infili al primo colpo la otto o la quindici ..a tua scelta.

FRANCESCO:Oh, tesoro...sei una poetessa. Facciamolo adesso, subito.(GLI ALLUNGA UNA MANO SUL SENO.LEI LO SCOSTA E GLI DA UNO SCHIAFFO.)


REBECCA:    No!


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FRANCESCO:            Si, picchiami, mi piace!

REBECCA: Ti prego, ti prego...stiamo correndo troppo; tu mi stai trascinando in una copula selvaggia!...Ho bisogno di avere più fiducia in te per un passo simile. Passo che solo con te riuscirei a fare.

FRANCESCO: Vuoi la prova d'amore?

REBECCA: Si, la prova d'amore...

FRANCESCO: Chiedimi tutto.

REBECCA:(SALESUL TAVOLO ACCAVALLANDO LE GAMBE)Alla votazione, scrivi il mio nome al posto tuo. Avremo più possibilità di vincere.

FRANCESCO: Si, amore...ma perché non il mio al posto tuo?

REBECCA:    E' questa la prova d'amore!

FRANCESCO:(SISIEDE)Si, hai ragione...allora, farò come dici...adesso dammi un assaggio!

REBECCA: Perché accontentarti di un assaggio, quando potrai avere presto tutte le portate? GLI SI SIEDE A CAVALCIONI)dopo, io sarò la tua schiava(DA UN BACIO SULLA FRONTE)la tua serva(SUL NASO)Il tuo sfogo!(FA PER BACIARLO MA SI SCOSTA SCAPPANDO A DX RIDENDO DOVE SI SCONTRA CON CAROLA CHE STA RIENTRANDO)

CAROLA:  Oh, scusa...mio marito dov’è?

REBECCA:    E' lì seduto.(ESCE)

CAROLA:(VEDENDO FRANCESCO)Che ci fai in salotto senza camicia e solo con quel troiaio ambulante?


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FRANCESCO:Ti prego non cominciare. E' che sono proprio uno sbadato!(PRENDE LA CAMICIA E LA PASSA A CAROLA)Stavo bevendo uno Champagne e me lo sono versato addosso.

(CAROLA ESAMINA LA CAMICIA)

CAROLA:  E come hai fatto a versartelo sulla schiena?!

FRANCESCO:Come ho fatto?..Hem...diciamo che non è proprio il primo che bevo. Insomma non è proprio il primo che bevo e non ho fatto centro con il bicchiere..

CAROLA:  Sei proprio un ubriacone! Per fortuna che sotto avevi la canottiera.. Senti un po’..Che vuoi fare se vinciamo i biglietti?

FRANCESCO: Cosa?...Chiudiamo baracca e burattini e ce la filiamo alle Hawaii!

CAROLA:  Magari!

(ESCE EMMA CON GUIDO DA SX.)

GUIDO:          Sono vecchio ma funziono ancora benissimo.

EMMA:             Che ci vuole a riaccendere una caldaia...

GUIDO:          Si...tu volevi collegare il tubo dell'acqua con quello del gas.

EMMA:             Che c'entra...e poi il merito non è tutto tuo. Se non c'era Augusto volevo vedere come ti mettevi.

(ENTRA AUGUSTO CON IOLANDA DA SX.LUI E' TUTTO SPORCO DI NERO)

EMMA: Eccolo qui!


CAROLA: Accidenti...sembra appena uscito dalla guerra del Vietnam.


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AUGUSTO: Vivo per fortuna. Anzi, vado in bagno a darmi una sciacquata.

GUIDO:          Aspetta, mi sembra che ci sia Marilena.

EMMA: (SPUTACCHIA SU UN FAZZOLETTO E LO PULISCE) Aspetta bello di mamma faccio io su, ah se non ci fosse il mio augustino.

MARILENA:(F.S.)Sto uscendo!

GUIDO:          Ma quanto tempo ci mette per andare al bagno?

EMMA:             Guido! E' una ragazza, no? Avrà, pure i suoi motivi...

(DAL BAGNO ESCE MARILENA CON TUTTO IL RIMMEL COLATO.AUGUSTO CHE SI GIRA E SE LA RITROVA DI FRONTE LANCIA UN GRIDO. GRIDA ANCHE MARILENA VEDENDO AUGUSTO)

AUGUSTO:E questo cos'è? Un trucco punk?

MARILENA: Senti chi parla.

IOLANDA:    Ma che hai fatto?

MARILENA: Scusate, mi sono rifatta il rimmel tre volte ma continuo a lacrimare. Devo essere allergica a questa marca.

EMMA:             Amore di mamma, lascia stare il rimmel ,a noi piaci come sei!

GUIDO:          Secondo me così sta meglio.

MARILENA: Papà! Zitto!!

(DA SX RIENTRA REBECCA CHE VEDE AUGUSTO E MARILENA)


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REBECCA: Rieccomi! Oh! Che simpatici, meravigliosi, orridi; cos’è? Al posto del Natale abbiamo preferito festeggiare halloween? Potevate dirmelo, io mi sarei vestita da Morticia!(CANTICCHIA IL FAMOSO JINGLE DEGLI ADDAMS)

IOLANDA: No, semplicemente Augusto ha avuto dei problemi con la caldaia..

REBECCA: Veramente? (TIRA FUORI IL PALMARE) Chiedere estradizione estetista Mary… (GUARDA AUGUSTO) e Augusto.

MARILENA:   Jean dov’è?

REBECCA: Mary sei proprio fissata con quel manichino!

MARILENA:(ALLUDENDO  A  REBECCA)Pensare  invece,  che  lui  e  fissato

con le bambole gonfiabili...

REBECCA:(SCANDALIZZATA)Si?! ... Morboso, terribilmente morboso.

(RIENTRA JEAN DA SX)

REBECCA: Ah, sei qui! Non credevo fossi arrivato addirittura alle bambole di plastica!

JEAN:             Eh?!?

EMMA:             (A GUIDO)Io non ho capito di che bambole parlano.

GUIDO:          Boh!

MARILENA: Niente  ma...non  lo  sai  che  Jean  ha  la  passione  per  le

bambole. Sia quelle di plastica che di porcellana...

REBECCA: Di porcellana?!Ma come fai?...Cioè, finché sono in lattice si può capire, ma di porcellana è una vera tortura. Non vorrei essere il suo coso...


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JEAN:             (SI GUARDA IN BASSO)Coso? Ma Che state dicendo?!

CAROLA:  Rebecca, adesso basta!

(REBECCA RIDE;EMMA GUARDA L'OROLOGIO)

EMMA:(AGITATA)Uh! E' quasi mezzanotte! Bisogna fare la processione con il bambinello.(VA A PRENDERE UNA CANDELA)

GUIDO:          Eccolo qua!(LO PRENDE DA DIETRO LA GROTTA DEL PRESEPE)

EMMA:             Ci tengo tanto.(AGLI ALTRI)Ve la ricordate?

FRANCESCO:            Impossibile  dimenticarla;  la  tortura  di  ogni

Natale.

AUGUSTO:                  Dai, è divertente.

FRANCESCO: (ROSICA) Eh certo, il bambinello lo portavi sempre tu.

MARILENA: Io spengo le luci.

EMMA:             (TUTTI DIETRO DI ME)

(EMMA VA QUASI FUORI SCENA CON GLI LATRI DIETRO IN SEQUENZA:GUIDO,MARILENA, CAROLA,IOLANDA,JEAN,REBECCA.FRANCESCO E AUGUSTO SI SCAMBIANO DIETRO QUESTA ULTIMA PER TASTARLA E PALPEGGIARLA.LEI SI ATTEGGIA.TUTTI CANTANO "TU SCENDI DALLE STELLE",STONATISSIMI,FINO A CHE EMMA METTE IL BAMBINO NELLA CULLA)

EMMA:             E' nato.

GUIDO:          Anche quest'anno.

MARILENA: Io riaccendo la luce, ma!

(SI ALZANO LE LUCI)


EMMA:              E ora? I regali!!


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CAROLA:  Mamma facciamo dopo, aspettiamo.

GUIDO:          Assolutamente. I regali si aprono a mezzanotte.

REBECCA:    Ho un idea! Facciamo una votazione.

AUGUSTO:    ...che votazione?

REBECCA: Si,  si...intendo proprio  "quella"  votazione...per chi

distribuisce i regali...

JEAN:             Giusto!!E' un’ottima idea. Così prendiamo due piccioni con una fava!

EMMA:             Ma quali piccioni?

GUIDO:          Quale fava?

MARILENA: Magnifico! Tanto più che ritengo giustissimo che anche mamma e papà partecipino ad un evento così importante per tutti noi.

REBECCA: Beh ad essere sinceri non era nelle opzioni che Guido e Emma rientrassero nella votazione per la distribuzione dei regali! Questo potrebbe sfalsare le cose.

JEAN:             Vero! Inoltre come abbiamo già fatto notare se vincessero loro potrebbe prendergli un infarto e ci troveremmo da capo a dieci!

EMMA:             Ma via, non esageriamo, per distribuire quattro pacchetti.

FRANCESCO: Però andiamo ai voti come al solito.


AUGUSTO:  Giusto. Chi è favorevole, alzi la mano.


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(TUTTIALZANO LA MANO.EMMA E GUIDO SI GUARDANO INTORNO INTERROGATIVI)

AUGUSTO: Giù le mani. A posto, mà, pà...potete partecipare alla votazione.

EMMA:            Certo che possiamo parteciparci! Non capisco perché no?!

GUIDO:          Mica avrete alzato tutti un po'il gomito!

IOLANDA: No, Emma...è che voi non siete più tanto giovani e potrebbe essere faticoso.

EMMA:             Faticoso?! Lavarsi tutti i piatti quello si!

GUIDO:          Che figli adorabili. Si preoccupano per noi, in continuazione.

REBECCA:(PRENDE UNA SCATOLA DI CIOCCOLATINI TRA I REGALI)Ecco qua! Un cioccolatino a testa. E sulla carta ognuno scriverà il nome del candidato. Che può essere il suo oppure no.

CAROLA:  Come?

IOLANDA:    E perché?

REBECCA: Può darsi pure the qualcuno non voglia scrivere il proprio nome!

FRANCESCO:(ACAROLA)Rebecca ha ragione. Per esempio io potrei votare per te, cara, avresti più possibilità di vincere!

CAROLA:       Cos’è tutta questa dolcezza?...Stasera non ti riconosco.


REBECCA:    Va bene per tutti?(NESSUNO RISPONDE)Chi tace acconsente.


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(REBECCA DISTRIBUISCE I CIOCCOLATINI CHE VENGONO APERTI E MANGIATI.OGNUNO TIENE LA CARTA.TUTTI SI DISPONGONO INTORNO AL TAVOLO)

EMMA:             Ci serve una penna! Ah possiamo usare quelle di papà per la settimana enigmistica. Pensate che le ha disposte una ad una dalla più lunga alla più corta.

GUIDO:          (PRENDE IL PORTA PENNE E LO POSA SUL TAVOLO) Va bene ma mi raccomando uno alla volta e rimettetele nello stesso posto. (PRENDE UNA PENNA. APPENA GIRA LE SPALLE TUTTI SI ACCALCANO A PRENDERE LE PENNE FACENDOLE VOLARE OVUNQUE) Come non detto!!

(TUTTI SCRIVONO)

AUGUSTO:    Sono nervoso!

IOLANDA:    Quando mai non lo sei stato.

AUGUSTO: Ti  prego,  almeno  in  questo  momento...un  solo  tiro,

nient'altro...

IOLANDA: Taci. Se tutto va bene ,dopo potrai fumare quanto ti pare!

AUGUSTO:    Hai ragione!(GUARDA REBECCA CHE GLI SORRIDE)

(MARILENA CONTINUA A PIANGERE)

EMMA:             Marilena .Ancora continua la tua allergia.

MARILENA: Si...sono disperata.

EMMA:             Lascia perdere qui, vai a sdraiarti. Non fa niente se non distribuisci i regali.


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MARILENA:(TRA LE LACRIME)E' troppo importante. E'  una vita  che

sogno questo momento....

EMMA:             Ah, si?!

GUIDO:          Se ci dicevi che ti piaceva tanto, gli anni passati ii avresti distribuiti tu, i regali!

REBECCA:    Avete votato tutti?

IOLANDA: Credo che su questo non ci siano dubbi!

FRANCESCO: Non penso proprio che qualcuno non abbia votato.

(JEAN PRENDE IL PORTA OMBRELLI ALL'INGRESSO)

JEAN:             Allora, ognuno pieghi li proprio biglietto e lo metta qui dentro.( A UNO A UNO TUTTI ESEGUONO)

MARILENA:E chi estrae?

IOLANDA:    Io no!

REBECCA:    La mia mano nel portaombrelli? Non ne se parla proprio.

FRANCESCO:(MOSTRALA MANO NERVOSA)A me trema troppo, non posso assolutamente!

AUGUSTO:    Anch'io...e poi lo sapete tutti che sono nervoso.

JEAN:             A me spetta tenere il portaombrelli, quindi...

CAROLA:  E vuoi tenerlo da solo? Ti aiuto io, dovesse cadere e perdersi qualche biglietto.(SI METTE AFFIANCO A LUI)

EMMA:              Quanta  agitazione  per  una  cosa  così  banale.  Su...vorrà

dire che lo estrarrò io ‘sto biglietto...

GUIDO:          E l'urna la tengo io: mi sembrate due cretini in quella posizione.


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(GUIDO SCANSA CAROLA E JEAN E PRENDE IL PORTAOMBRELLI.LO PORGE VERSO EMMA CHE CI INFILA DENTRO IL BRACCIO:LA TENSIONE DEGL'ALTRI E' ALTISSIMA.EMMA ESTRAE UN BIGLIETTO E LO APRE PER LEGGERLO)

EMMA:             Distribuisce i regali...la signorina...(LE DONNE HANNO UN SUSSULTO) ...Rebecca Dalmazi!!(EMMA APPLAUDE ASSIEME A GUIDO)

(GLI UOMINI SALTANO FELICI;MARILENA SCOPPIA A PIANGERE,CAROLA SVIENE E LA SOCCORRE IOLANDA CHE E' LA' VICINO)

EMMA:             Ma che vi sta succedendo?!

GUIDO:          Marilena! Non fare cosi, li darai l'anno prossimo i regali!

IOLANDA: (AGL'UOMINI)E voi come potete ridervela cosi? Datemi una mano con Carola piuttosto!

AUGUSTO: No mogliettina malefica!! Rido quanto mi pare e fumo pure!!( SI INFILA UNA MANCIATA DI SIGARETTE IN BOCCA)

IOLANDA:    Augusto?!Ma cosa ti succede?!?

(JEAN COMINCIA A BALLARE SUL TAVOLO)

IOLANDA:    Jean! Ti ci metti pure tu?!

MARILENA: Iolandaha ragione. Che balli a fare? Di che sei contento tu?

FRANCESCO:(VAVERSO REBECCA E L'ABBRACCIA)Amore, ora fuggiamo insieme!

JEAN:             No, Rebecca fugge con me!


CAROLA:   Francesco! Cosa ti salta in mente?


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MARILENA: Jean!! No, non farmi questo!!

AUGUSTO: Rebecca ho la macchina qui sotto....prendi le nostre cose, su....

IOLANDA:    Ma quali cose vostre?

REBECCA: Calma,             per             favore,             calma.(GLI             UOMINI             SI

ACQUIETANO)Grazie di tutti questi complimenti, ma ora preferisco andare...da sola!

EMMA:             Ecco, i regali sono sotto l'albero.

CAROLA:  Hem...Mamma, papà...Ho una gran voglia di torrone!

EMMA:             Torrone?!E la dieta?

CAROLA:  E chi se ne importa: è Natale. E poi lo vogliono anche tutti gli altri. (TUTTI CONFERMANO)

CAROLA:  Ecco, fatti aiutare da papà a tagliarlo che e un po’ duro.(TUTTI TRANNE REBECCA SPINGONO I DUE AMMUTOLITI VERSO L'USCITA DI SX)

IOLANDA: (QUANDO I DUE SONO USCITI)La ritengo una grande ingiustizia che tu abbia vinto quei soldi ma se cosi è stato, non rimane che farti i miei migliori auguri.

REBECCA:    Grazie. Sei l’unica con un po’ di orgoglio qui dentro.

MARILENA: Grazie, un corno! Io invece spero che ti ci strozzi con quei soldi!

CAROLA:  Lasciamo perdere Marilena. Tanto siamo sole...Nemmeno questa specie d'uomini ci danno man forte.


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JEAN:             Io lo dico chiaramente: Io e Rebecca ce ne andiamo insieme!

MARILENA: Come sarebbe a dire?

AUGUSTO:    No, caro...io vado con Rebecca!

FRANCESCO: Cari miei...mi dispiace ma dovete lasciare il posto a me.

CAROLA:  Sei un verme!

FRANCESCO:La vita è un continuo strisciare..(A REBECCA) Vero, cara?

AUGUSTO:    Amore, diglielo che vuoi fuggire con me!

IOLANDA: Con te?!Ma nemmeno morta...già tanto che t'ho sposato.

REBECCA: Ce l'aveva con me! E la risposta (INDICANDO I MASCHI) è no, è no, è no...io non voglio fuggire con nessuno.

FRAN.AUGUS.JEAN:          Cosa?!

REBECCA: Avete capito bene.(PRENDE IL VASO DALLA VETRINA E PRENDE I DUE BIGLIETTI)Questi li ho vinti da sola e così me li voglio godere!

FRANCESCO:            Cosa vuol dire "da sola"? E prima?

CAROLA:  Prima, cosa? Porco!

JEAN:             (A FRANCESCO)Hey...di che prima parli...se con me...

AUGUSTO:    Con te? Con me vorrai dire!

FRANCESCO:(A REBECCA)Non mi dire che con tutti e tre...Che gran...

CAROLA:  Niente parolacce, è Natale!


IOLANDA: Si, ancora col Natale andiamo in giro.


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AUGUSTO: Aspettate, aspettate un attimo. Ragazze, noi siamo stati ingannati. Rebecca ci ha sedotto costringendoci a votare il suo nome!

REBECCA: Io non ho costretto nessuno. Ognuno poteva votare chi voleva.

MARILENA: Hai fatto una cosa del genere?!

IOLANDA:    Questo annulla la votazione.

AUGUSTO:    Certo.

REBECCA: Ormai il gioco è fatto.(METTE I BIGLIETTI NELLA TASCA DEL CAPPOTTO SBAGLIATO) I nominativi nel portaombrelli si possono sempre controllare, però prima me ne vado!

JEAN:             Tu non vai da nessuna parte!

CAROLA:  I biglietti!!Riprendiamoci i biglietti!!

(TUTTI SI MUOVONO CONTRO REBECCA CHE SI RITROVA CON LE SPALLE ALL'APPENDIABITI.IN UN FALSO MOVIMENTO GLI CADONO TUTTI I VESTITI ADDOSSO.TUTTI GLI SONO SOPRA.IN QUESTO MOMENTO RIENTRANO EMMA E GUIDO CON UN VASSOIO E DEL TORRONE)

EMMA:             Ecco il torrone per i miei bambini...A che state giocando?!

REBECCA:(URLA)Basta!!Ne ho abbastanza. Prendetevela con i vostri mariti se sono stata votata io.(CERCA IL CAPPOTTO TRA I VESTITI)Io me ne vado!!

EMMA:             E perché mai? Di già? E i regali? La tombola, il sette e mezzo?


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REBECCA: (CON TUTT'ALTRO TONO) Emma, Guido, siete due persone magnifiche, meravigliose, strabilianti e natalizie. Ma per me si è fatto tardi, devo proprio rincasare.

GUIDO:          E i regali?

REBECCA: Li vengo a prendere un altra volta. Anzi, mando un fattorino a ritirarli.Anzi no! (ILLUMININATA) Li distribuirò al terzo mondo! Ma si cominciamo questa nuova vita con un po’ di spirito caritatevole. (LANCIA BACI ED ESCE)

MARILENA: Ma si lasciala andare.

FRANCESCO: Ha cose più importanti lei da fare.

IOLANDA: Anche noi, dobbiamo decidere se divorziare oppure no.

FRANCESCO:            Che vada al diavolo!

EMMA:             Ma guarda che confusione mi avete combinato.

GUIDO:          Adesso bisognerà rifare la votazione per chi distribuisce i regali.

MARILENA: Uffa, li darò io questi benedetti regali!!

JEAN:             Ti aiuto io...

MARILENA: Sparisci, non voglio neanche vederti.

FRANCESCO: (A CAROLA) Cara io..

(CAROLA GLI DA UNO SCHIAFFO E VA DA UN'ALTRA PARTE)

EMMA:             Ho sentito uno schiaffo?


CAROLA:   No mà, ti sbagli.


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GUIDO:          (PRENDE I BIGLIETTI DAL PORTAOMBRELLI): Leggiamo chi sarebbe stato il prossimo a uscire.

IOLANDA:    Leggiamo, và….se esco io mi butto di sotto.

GUIDO:          Allora! (LEGGE I BIGLIETTI, VELOCEMENTE) Jean, Augusto, Carola, Iolanda e Francesco.

MARILENA: E io?

GUIDO:          Tu ci sei tre volte cara. Io e tua mamma avevamo votato per te!

(MARILENA SCOPPIA A PIANGERE E SI ACCASCIA SUL DIVANO.)

EMMA:             Ma tu guarda che bambina sensibile, ma adesso li puoi dare tu i regali! Stai tranquilla!

CAROLA: Ma…ma non n’è nessun’altra Rebecca.

EMMA: Ma certo che no. A parte io e Guido ognuno ha votato per se stesso, è ovvio. Uh! Fa di nuovo freddo, la caldaia è proprio da cambiare. Vado a vedere se si è spenta. (VA

VERSO L’INGRESSO E SI FERMA A SISTEMARE IL PORTA ABITI)

CAROLA: Amore mio!! (CORRE VERSO FRANCESCO E LO BACIA. COSI’ FA IOLANDA CON AUGUSTO.) Come ho potuto dubitare di te?

FRANCESCO: Topina lo siamo che non ti avrei mai fatto una cosa simile!

AUGUSTO:    Noi siamo solo innamorati di voi.

MARILENA: Jean. Scusami se ho dubitato, scusami tanto.


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EMMA: Uh! E questi cosa ci fanno qui? (TIRA FUORI I GRATTA E VINCI DALLA TASCA DEL CAPPOTTO). Ma questo è il cappotto di Rebecca, ce lo siamo scambiato nella confusione! (A GUIDO) Corri a vedere se c’è ancora! (TUTTI SI AGITANO)

GUIDO:

(SI

AFFACCIA

ALLA

FINESTRA)Si,

è

ancora

giù!

Rebecca!!Sali  su  che  hai  scambiato  il  tuo  cappotto  con

quello di Emma!!

EMMA:

(OSSERVANDO  GUIDO  CHE  SI  E’  GIRATO)Perché  hai  quella

faccia?

GUIDO:

Non  capisco.  Si  sta  scapicollando  qui  come  una  pazza!

Mica glielo rubiamo il cappotto!

(NEL  FRATTEMPO  SI  SONO  TUTTI  STRETTI  INTORNO  A  GUIDO  E

EMMA CON I BIGLIETTI CHE SONO INVECE SUL PROSCENIO)

EMMA:

Mi domando come possano essere finiti

qui

questi

gratta

e vinci! Sono proprio quelli di stamattina.

GUIDO:

(RIDE)Cara, te l'immagini erano vincenti?

EMMA:

E  ti  pare  the  la  nostra  bella  famiglia  ce  li  avrebbe

tenuti  nascosti?  Ma  non  pensiamoci  ,tanto  questi  sono

solo carta straccia.(ACCENDE UN FIAMMIFERO E DA FUOCO AI

BIGLIETTI.IN   QUEL   MENTRE   ENTRA   REBECCA   CHE   RIMANE

PARALIZZATA SULLA PORTA COME TUTTI GLI ALTRI)

Ora via con i regali!

GUIDO:

E poi...


TUTTI              (SCONVOLTI)....E poi?


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EMMA:             si cantano i papaveri!!!

(LA MUSICA.CHIUSURA SIPARIO.BUIO.)

FINE