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E se…

di Brillanti Fabrizia

(posizione SIAE n. 217287)

Personaggi

Narratore1

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Narratore2

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Cindy

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Libro

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Sima

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Principe

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Servitore

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Matrigna

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Genoveffa

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Anastasia

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Ballerina

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Mago

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Niente

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Nessuno

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Voce Meccanica(o centralinista call center)

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ATTO UNICO

Scena 1

Cindy, Libro

[Scena:una soffitta da riordinare. La stanza è piuttosto luminosa e piena di oggetti impolverati da sistemare.]

Matrigna     (v.f.c.) …e non scenderai di lì finchè non avrai ordinato, pulito e lucidato tutto!!!

[Cindy entra nella stanza, si guarda intorno spaesata. Sospira profondamente e inizia a girare per la stanza dando un’occhiata alle cose che la circondano. Le capita tra le mani un libro, lo apre in una pagina a caso e comincia a leggere]

Libro            Cenerentola, preparava la colazione per tutti gli abitanti della casa: una scodella di latte per il gatto, un osso per il cane, avena per il suo vecchio cavallo, granoturco e frumento per le galline, le oche e le anitre del cortile. Poi portava al piano di sopra i vassoi della colazione per la matrigna e le sorellastre… (Cindy si ferma, volta pagina e continua a leggere) poi lavava, stirava, cucinava, puliva…

[Cindy si guardò intorno stordita, le cadde lo sguardo sulla sua gonna impolverata, cercò di scuotere la cenere dalla gonna quando il libro, nonostante ella l’avesse appoggiato e richiuso, continuò a parlare]

Libro            Quando aveva finito di sbrigare tutti i lavori, per riscaldarsi era solita sedersi vicino al camino accanto al carbone ed alla cenere. Perciò cominciarono a chiamarla Cenerentola.

[Cindy si guarda intorno smarrita perché quella storia sembrava proprio la sua. Comincia a sfogliare frettolosamente il libro che si lamenta per la foga col quale viene maneggiato.]

Cindy           devo trovare l’inizio; come comincia la storia?

[Cindy trova la pagina e il libro comincia a raccontare]

Libro            (Velocemente) C'era una volta, in un paese lontano, un gentiluomo vedovo che viveva in una bella casa con la sua unica figlia. Egli donava alla sua adorata bambina qualsiasi cosa ella desiderasse: bei vestiti, un cucciolo, un cavallo..... Tuttavia capiva che la piccola aveva bisogno delle cure di una madre, così si risposò, scegliendo una donna che aveva due figlie giovani, le quali, egli sperava, sarebbero diventate compagne di giochi della sua bambina. Sfortunatamente, il buon uomo morì poco tempo dopo, ed allora la matrigna mostrò la sua vera natura. Era dura e fredda, e profondamente invidiosa della dolcezza e bontà della sua figliastra, perché queste qualità facevano per contrasto apparire le sue due figlie ancor più meschine e brutte.

Cindy           (sconvolta) questa storia è profondamente uguale alla mia…

Libro            Cara Cindy, questa è la tua storia…

Cindy           ma nessuno mi chiama Cenerentola?

Libro            perché non hai mai sentito parlare di te la tua matrigna e le tue sorellastre…

[Cindy sfoglia velocemente il libro sempre più preoccupata, quasi spaventata quando ad un tratto si illumina.]

Cindy           quindi potrei leggere anche il mio futuro, quello che mi succederà?

Libro            certo e sarà meraviglioso…

[Cindy va avanti a sfogliare il libro fino alla fine…]

Cindy           Meraviglioso, come meraviglioso? Che razza di storia è questa? Faccio la sguattera per quella arpia della mia matrigna aspettando che uno scemo di principe, convinto che basti essere belloccio e ricco per essere ambitissimo come sposo, mi venga a cercare e mi sposi solo perché mi entra una scarpetta… di cristallo per giunta… Ma insomma!!! Che storia è mai questa??? (ancora ripensando all’assurdità)… Bah!!! Una scarpetta di cristallo!!!

Libro            (stile oracolo) la storia deve andare così!

Cindy           povero te!!!

Libro            (alzando la voce) la storia deve andare così!

Cindy           e chi l’ha detto?

Libro            (stile oracolo) io l’ho detto! Io ti ho creata e io decido come deve andare la storia!

Cindy           (ridacchiando) Sì, sì, va bene!

Libro            (capriccioso) io ti ho creata ed io decido come deve andare la storia!!!

Cindy           non credo proprio!!!

Libro            Eccone un’altra… Settimana scorsa a discutere con Biancaneve secondo cui era assurdo vivere con sette nanerottoli che se ne vanno per le montagne cantando… insomma!!! Siete delle ingrate!!! (sfumando la voce, borbotta) ricordo che quando io ero solo una copertina con poche pagine non mi comportavo così… io sì che avevo rispetto…

[Su queste ultime parole, Cindy esce di scena senza farsi notare.]

Scena 2

Cindy, Matrigna, Anastasia, Genoveffa

Da questa scena in poi, quello che succederà a Cindy avverrà nella parte destra del palco, mentre in quella sinistra verranno proposte le scene dei personaggi della fiaba che tentano di mandare avanti la storia pur in assenza della protagonista.

[Cindy scende le scale piano piano e per uscire passa dietro la matrigna e le sorellastre che, tutte eccitate, parlano dell’invito al ballo.]

Matrigna     …e quindi andiamo al ballo. Vedete di comportarvi bene e di conquistare il principe, che io voglio andare a vivere a palazzo! Capito??? (con aria sognante, vagamente isterica, parla tra sé) Oh, vivrò a palazzo… ho sempre sognato di vivere a palazzo! I sarti cuciranno per me fantastici vestiti: ho sempre sognato di avere un vestito color pesca, lo voglio stretto sui fianchi, ma dovrò mettermi a dieta. E poi vorrei una camera tutta color malva, ma forse non ci direbbe col mio vestito… Ah ah! Vorrà dire che farò cambiare il colore delle pareti quando indosserò quel vestito… Mh! Vivrò a palazzo!

[Genoveffa tossicchia nel tentativo di far rinsavire la madre.]

Matrigna     (alle figlie, acida) e quindi voglio andare a palazzo! Sveglie ragazze perciò, non fate come il vostro solito!!! E ora andate a prepararvi per il ballo!

Anast e Gen (canticchiando) noi andremo al ballo e Cenerentola no!!!

[Si accorgono che Cindy sta uscendo dalla porta.]

Matrigna     dove stai andando?

Genoveffa   (rimostrante)  dove vai? Noi dovevamo insultarti e strapparti tutto il vestito che ti avevano fatto i topini con le nostre cose, facendoti sentire una stracciona!

Anastasia     (con lo stesso tono della sorella) sì, e chi è che ci farà sentire “grosse” e “mastine” se tu non ci sei?

[Genoveffa e la matrigna si girano risentite.]

Genoveffa   e comunque, forse volevi dire “brutte e meschine”?

[Anastasia riprende fiato per dire qualcos’altro e tentare, maldestramente, di recuperare la situazione.]

Anastasia     (con lo stesso tono di prima) e allora… chi ci ruberà il principe e se lo sposerà e vivrà felice e contenta?

[Genoveffa e la matrigna abbassano la testa sconsolate.]

Anastasia     e allora…

Genoveffa   direi che può bastare!

Matrigna     sì, andatevi a preparare! E di fronte al principe tacete! (a Anastasia) tu non si sa quello che dici e (a Genoveffa) la tua voce è più fastidiosa di quella di una cornacchia! E ricordatevi che io voglio andare a palazzo!

Scena 3

Narratore1, Narratore2, Cindy, Niente, Nessuno

Narratore1  è qui che comincia la vera storia, comincia nel punto in cui nessuno lo avrebbe mai creduto…

Narratore2  a un passo dal ballo, a un passo dalla fiaba!

[Cindy si ritrova a camminare in un posto completamente vuoto.]

Cindy           Me ne vado sì dal libro, che modo è?!?Lasciarmi invecchiare in quella casa a fare la domestica?!? Non posso crederci! E quel libro che era convinto di farmi un favore! Chissà che concetto ha di donna?!? Ma guarda che se lo prendo… e poi mi dice che sono irrispettosa… figuriamoci, io? Irrispettosa io? E lui che non si è fatto nessuno scrupolo a fare di me una marionetta… pensava che io non potessi scegliere da sola che vita avere, che tipo di persona essere… voleva decidere tutto lui.. e mi dovevo sposare il principe, così, a scatola chiusa… senza neanche sapere se mi piace, se abbiamo qualcosa in comune… che poi già me lo vedo quel bellimbusto: convinto che basti essere principe per aver diritto di stare con la fanciulla più bella…  e che tipo sarà? Sarà tutto muscoli e niente cervello… o forse non ha neanche i muscoli! Bah… (guardandosi intorno) Dove sarò? Cos’è mai questo posto così vuoto? E adesso che dovrò fare? Certo che qui non c’è proprio niente e nessuno!

[Entrano due personaggi completamente vestiti di nero che restano in penombra e parlano in modo inespressivo ]

Niente          Ci hai chiamati?

Nessuno       Eccoci qui!

Cindy           (spaventata) chi siete?

Niente          io sono Niente e lui è mio fratello Nessuno. Piacere di conoscerti!

Cindy           (ancora intimorita) Ah, ciao, piacere di conoscervi!

Nessuno       che fai qui? Le persone non vengono qui! Hanno paura di stare con noi! Che poi mica siamo cattivi!

Niente          sì noi non diamo fastidio, ma certo è che di solito siamo un po’ silenziosi e le persone hanno paura del silenzio! Tornando a te, come mai sei qui?

Cindy           sono scappata dalla mia storia!

[Niente e Nessuno si fanno avanti e cominciano ad appassionarsi alla storia perdendo la loro inespressività]

Niente          Davvero?

Nessuno       Cavoli! Che storia era? Faceva paura? Che ti facevano del male?

Niente          ti volevano uccidere? Hai fatto bene a scappare!

Nessuno       sì, come quell’altra che è andata a vivere coi sette nani

Niente          sì, anche quella è passata di qui qualche giorno fa, ma credo che alla fine sia tornata nella storia del libro perché aveva più paura di noi che della strega! Diceva che gli mancava il verde qui, i fiorellini, il canto degli uccelli e che dalle sue parti vendono delle mele caramellate fantastiche che qui non si trovano…

Nessuno       la strega che poi era la sua matrigna la voleva uccidere e, a te, chi ti voleva uccidere?

Cindy           anche io avevo una matrigna, ma non penso che volesse uccidermi… non mi voleva uccidere nessuno, ma ero triste! Non mi andava di vivere come aveva deciso il libro.

Niente          perché, che voleva farti fare il libro?

Nessuno       eri stata trasformata in una ranocchia?

Niente          ti si allungava il naso se dicevi le bugie?

Nessuno       eri stata rinchiusa in una torre e dovevi tagliarti i capelli corti perché avevi le doppie punte?

Cindy           (imbarazzata) no no, niente di così terribile, è che… veramente… vivevo con la mia matrigna e le mie sorellastre che mi trattavano come una sguattera e aspettavo che il principe si innamorasse di me e mi sposasse perché mi entrava la scarpetta.

Nie e Ness    (disinteressati) Ah!

Cindy           una scarpetta… di cristallo!

Nie e Ness    (spaventati) Ohhhh!

Nessuno       ma è spaventoso!!!

Cindy           eh, lo so!

[Squilla un cellulare]

Nessuno       (al telefono) ok, ok, ok. (a Niente) E’lei! E’ in tavola! (a Cindy) ora dobbiamo andare!

Niente          sì, è la mia gemella, Nulla, ha preparato il pranzo e se non ci sbrighiamo a tornare… fa sparire tutto!!! (ridacchia)

Cindy           ok, ciao!

Niente          (a Nessuno, uscendo)ma a te ti facevano paura le scarpette di cristallo?

Nessuno       (a Niente) no! E a te?

Niente          no! Ma allora perché hai fatto “ohhh!”?

Nessuno       perché l’hai fatto tu!

Niente          guarda che l’hai fatto prima tu eh!

Nessuno       va bene, non fa niente!

Niente          Eh?

Nessuno       ho detto che non fa niente!

Niente          appunto, che c’è?

Nessuno       non chiamavo te per nome, intendevo che non importava chi l’aveva detto prima “ohhh!”

Niente          ah!

[Niente e Nessuno escono di scena.]

Cindy           è stato carino parlare con loro! Ma con loro chi che qui è vuoto? Starò impazzendo?

[Cindy sente tossicchiare]

Cindy           Mi sembra anche che ci sia qualcuno qui…

Libro            (v.f.c.) se fossi rimasta con me sapresti cosa fare… puoi sempre tornare da me, ho ancora una bella storia scritta per te!

Cindy           ma come ci pensi, brutto cattivo!!! (solenne) io, Cindy, detta anche Cenerentola, riuscirò a trovare la mia strada, una strada forse irta, ma che mi porterà alla vera felicità! E lo farò senza trucchetti: in modo pulito! A proposito di pulito… (si dà uno sguardo addosso ed è ancora completamente coperta di cenere)

[Cindy esce in modo imbarazzato di scena.]

Scena 4

Narratore1, Narratore2, Sima

Narratore1  Cindy era decisa a non tornare nella storia…

Narratore2  ma questo cambiava le cose… non solo per lei

 [Sima  entra in scena, ruzzolando.]

Sima             che imbarazzo, mi succede ogni volta! Scusate, rifaccio l’entrata!

[Sima torna indietro ed entra di nuovo.]

Sima             (parlando al vuoto, senza accorgersi che Cindy non c’è) eccomi qua piccola mia, dai, non piangere, non fare così, c’è sempre una soluzione! Adesso ci pensa la tua brava fata madrina. (pausa) ti starai chiedendo come mi chiamo… va bene, cara, chi tace acconsente! Mi chiamo Smemorina, ma siccome è un po’ lungo e tutt’altro che giovanile, puoi  chiamarmi Sima o Simi, o Smemi… fai tu, cara, tanto quello che avevo scelto non me lo ricordo!... Comunque, cosa dicevamo? Allora: tu sarai quella da mandare al ballo con la zucca o quella che s’è addormentata col fuso? Data la tua loquacità direi la seconda, ma fammi controllare l’agenda… oggi: Cindy la cameriera, Via…(controllando) Dal castello senza scarpetta, numero 6… Sì, allora sei quella da mandare al ballo. Allora vediamo la lista del necessario: un vestito “da favola”, due scarpette di cristallo – che non sai quanto c’ho messo a trovarle, non le vuole più nessuno perché dicono che tanto comode non siano - una zucca, 4 topi… (alza la testa) senti , ma ce li hai bianchi? Fanno più scena!

[Sima si accorge che non c’è nessuno attorno a lei]

Sima             Ah Cosa… Come ti chiami? Cindy? Dove stai? (interdetta) Ma se i topi non ce li avevi bianchi non faceva niente!

[Sima resta in scena immobile]

Scena 5

Cindy, Mago

[Cindy è stanca, cammina per il palco a testa bassa, senza neanche guardarsi intorno finché non sbatte contro il mago.]

Cindy           ops! Scusa! Non ti avevo visto!

Mago            Niente!

Cindy           Non dire quella parola, se no, ritorna col fratello… dicono di essere tanto silenziosi, ma insomma!

Mago            ma chi?

Cindy           nessuno! Ops! Va bene, non importa… se no da questo discorso non ne usciamo più! Ciao! Io sono Cindy e… facevo la cameriera alla mia matrigna e le mie sorellastre, avrei dovuto aspettare inerte il principe e poi sposarlo perché mi entrava la scarpetta di cristallo, ma è una storia lunga!

Mago            perché ti entrava una scarpetta… di cristallo?!?

[Cindy sorride]

Mago            io sono (esitante) Merlo…

[Cindy scoppia in una risata che si placa istantaneamente]

Mago            ogni volta questa storia… Merlo vi fa ridere e Merlino no!!! Lui si chiama così perché ero il suo insegnante! Chi gli ha insegnato tutto quello che sa? E mai uno che si fosse degnato di dirmi grazie… neanche mi hanno scritto nella storia!!!  Uff!!! Comunque chiamami Mago per favore!

Cindy           e che magie sai fare? Sai trasformare una zucca in una carrozza? Nella mia fiaba c’era una che lo sapeva fare, ma solo fino a mezzanotte! E i topi in cavalli li sai trasformare? (le viene da ridere) E le scarpette di cristallo?

Mago            quella è roba da fatine zuccherose!!! Io sono un mago!

Cindy           e quindi che magie sai fare?

Mago            Allora… (inizia a raccontare e sfuma la luce)

Scena 6

Principe, Servitore

[Intanto il principe entra in scena facendo jogging, seguito dal servitore. Gli mostra le sue capacità atletiche.]

Servitore      Bene maestà, comincerei con il ripasso delle grandi occasioni dato che tra poco arriveranno le aspiranti principesse. Comincerei col provare gli inchini.

Principe       questa volta lo so fare! 

[Il principe estrae dalla tasca un foglietto cercando di non farsi vedere, ci sono le istruzioni. Cerca di guardare e mettere in pratica. Il servitore si accorge e passandogli dietro va a vedere cos’è.]

Servitore      (leggendo il biglietto) Sorridere né troppo né troppo poco, appoggiare con delicatezza la mano destra sulla pancia e intanto fare mezzo passo in avanti con la gamba destra e, sempre nel frattempo, piegare la schiena inchinandosi in avanti, anche questo né troppo, né troppo poco. (al principe) Principe si vergogni, tentare di imbrogliare così!!!

Principe       avessi almeno un mago o una fatina tutta per me che mi facesse riuscire gli inchini!!!

Servitore      e certo, difficile com’è fare un inchino… (demoralizzato) va bene principe! Vuol dire che gli inchini li ripasseremo poco prima del ballo così non se li dimentica, ora proviamo le sue battute! Va bene?

Principe       va bene! Queste non le sbaglio!

Servitore      (al pubblico) Speriamo!

Servitore      (passionale) Oh, dolce donzella!

Principe       (inespressivo) Oh, dolce donzella!

[Il servitore guarda schifato il pubblico]

Servitore      (passionale) Oh, mia pulzella! Farò di te una regina!

Principe       (inespressivo) Oh, mia pulzella! Farò di te una regina!

[il servitore tossicchia]

Servitore      proviamo qualcosa di più semplice: (passionale) come siete bella, fanciulla!

Principe       (inespressivo)come siete bella fanciulla!

Servitore      (sbottando) principe, bisogna che ci metti un po’ di sentimento in quello che dici!

Principe       “senti…” che?

Servitore      sentimento!!! Figlio mio, è una vita che fai il principe azzurro romantico, che ripeti a memoria frasi d’amore e non hai capito cos’è un sentimento?!?

[Il principe è spaesato. Si spegne la luce.]

Scena 7

Cindy, Mago

[Si riaccende la luce su Cindy e il mago che parlano; si salutano allontanandosi a fatica]

Mago            è stato un piacere cara Cindy!

Cindy           lo è stato anche per me caro mago! Ci si rivede in giro!

Mago            certo che ci rivediamo!

Cindy           e quindi…

Mago            e va bene…

Cindy           e così…

Mago            ci rivediamo in giro allora…

Cindy           si, questo l’avevamo già detto!

Mago            allora ciao!

Cindy           ciao!

Mago            Buona ricerca della tua storia! (uscendo di scena)

Cindy           e a te buona scoperta della tua!

[Cindy si riprende dall’emozione]

Cindy           (tra sé e sé) bene bene! Mi sono liberata del libro che decideva per me e adesso che posso fare? (gira per il palco pensando) Allora: scartata l’idea della cameriera che aspetta inerte il principe azzurro… anche l’idea di lanciare la treccia dalla torre non mi pare granchè… quella di addormentarmi nel bosco aspettando il principe pure, non mi stimola particolarmente… ci vorrebbe qualcosa di nuovo, questa è tutta roba vecchia! Potrei optare per una vita all’insegna dell’avventura, oppure della cultura… ecco, ci sono: potrei adottare uno stile aggressivo oppure seducente! Ma no, in fondo anche questa è già vista! Certo, avrei potuto chiedere al mago qualche consiglio! Va be’, ormai è andata! E’ che scegliere tra due strade diverse potrei farlo, ma qui ci sono milioni di sentieri tutti intrecciati! Non saprei proprio dove andare! Uff! A questo punto, tanto vale provare! Speriamo bene!!!

[Incerta, si avvia verso l’uscita, non sapendo bene dove la porterà quella strada.]

Scena 8

Ballerina, Narratore1, Narratore2, Cindy

[C’è in scena, nella parte sinistra del palco una ballerina da carillon immobile che poi, a piccoli passi, raggiunge il lato destro del palco aumentando di passo in passo la velocità. Arrivata sul lato destro, si scioglie e assume una posizione normale e comincia a guardarsi intorno, con aria indagatrice si guarda intorno come per cercare tracce]

Ballerina      (con fare da detective) c’è della cenere!  deve essere stata qui! (al pubblico) Buona sera! Avete visto una giovane fanciulla sporca di cenere passare di qui? Non mi riconoscete? No, non sono una fatina, non ho la bacchetta! Ma sì che ci siamo già visti, o almeno io vi ho visti! Ma forse voi non avete fatto caso a me! Quando Cindy è scappata dal libro, io ero lì… Non mi avete vista? Peccato, perché sono molte le cose che potrei dirvi… Comunque, sapete dov’ero? Vicino al libro, in una scatolina di legno foderata di velluto rosso c’è una deliziosa bambolina così (mima la posizione della ballerina nel carillon)… sì, sono una di quelle bamboline che quando il carillon si chiude vengono schiacciate dal velluto rosso (mima l’essere spinta giù di lato), riportando gravi danni (mostra una macchia rossa sul viso) No, tranquilli, non è un livido: è che è da tanti anni che Cindy non apre il carillon e il velluto ha un po’ stinto…

Cindy           (v.f.c.)Mamma mia che fatica!!!

Ballerina      Oddio! Chi sarà?

[la ballerina, sentendo arrivare qualcuno, si nasconde nella parte buia. Cindy entra in scena continuando a camminare]

Narratore1  Cindy, intanto, camminava pensando che forse le sarebbe piaciuto arrivare da qualche parte, ma si rendeva conto che ogni volta, dopo pochi passi che faceva, si ritrovava di nuovo a dover scegliere una o l’altra strada…

Narratore2  e pensava solo che avrebbe tanto voluto trovare un posto dove fermarsi e riposare un po’.

Cindy           (vedeanche lei la cenere per terra) No! Devo essere già passata di qui! Uff!

Ballerina      (ancora immobile) Sei tu, Cindy?

Cindy           Chi sei?

Ballerina      (Spostandosi alla luce) Sono io! Non sai quanto mi sei mancata! (abbraccia Cindy) Non sai quante volte mi sono chiesta, in questi giorni, dove tu fossi e che cosa facessi! Allora, come stai? E che hai fatto? E’ bello vivere fuori dalla storia del libro? Dai, dimmi, dimmi, dimmi…

Cindy           (imbarazzata) Scusami, ma sei sicura che ci conosciamo? Non mi ricordo proprio di te!

Ballerina      (colta da un’idea geniale) Aspetta! (si mette in posizione di ballerina da carillon) E ora?

Cindy           Teresa? Sei tu? Sei così diversa fuori dal carillon!

Ballerina      Più grande? Più bella? Più femminile?

Cindy           (Al pubblico) veramente volevo dire meno armonica nei movimenti… con la musica di sottofondo  faceva tutto un altro effetto… (alla Ballerina, imbarazzata perché avrebbe voluto dire altro) Ehm… Sì!

Ballerina      Ma parliamo di te… come è andata la tua fuga dal libro?

Cindy           Bene, direi, finora: ho camminato tanto, ho conosciuto gente simpatica, ma adesso ho come l’impressione di girare a vuoto…

Ballerina      Forse non è solo un’impressione se sei già passata di qua!!!

Cindy           (stizzita) Quando eri nel carillon, non eri così sarcastica!

Ballerina      E tu non sei mai stata una che girava a vuoto!

Cindy           Che vuoi dire?

Ballerina      Te ne sei andata da una storia che non ti permetteva di fare ciò che volevi, hai rinunciato ad un principe… non si può certo dire che tu non abbia le idee chiare…

Cindy           Beh! In effetti… Hai qualche consiglio?

Ballerina      Consiglio? Bene cara, hai detto la parola magica! Accomodati pure… ti conviene prendere appunti!

Cindy           (cercando intorno qualcosa su cui scrivere) non è che avresti…

Ballerina      Ma certo cara!

[La ballerina esce una attimo di scena a dx e rientra con un sedia, un block notes e una matita]

Cindy           Mi siedo perché credo che non sia una cosa veloce…

[La ballerina nemmeno ascolta, si sta preparando:assume una posizione da insegnante, si aggiusta gli occhiali sulla punta del naso e poi dà il via alla sua lezione]

Ballerina      Dunque: la piccola Cindy nacque tot anni fa… per la privacy e per solidarietà tra donne non sveliamo quando. Era una bambina di una bellezza incredibile, così tanto “incredibile”… che non ci credeva nessuno! Ah ah! Ricordo così tante cose di quando eri bambina, giocavi spesso con me… Ricordo quella volta in cui volesti provare a ballare come me, ma ti stancasti subito… convengo con te: era una pizza! E poi ricordo quella volta che… e quell’altra che… e pure quella che… Ma andiamo con ordine! Matita in mano!!!

Scena 9

Sima, Voce meccanica

[Sima in scena tiene in mano una grossa margherita e sfoglia i petali]

Sima             (ogni petalo più triste) non servo più come fata, servo ancora come fata, non servo più come fata, servo ancora come fata, non servo più come fata, servo ancora come fata.

[Suona il telefono e parla una voce meccanica]

Sima             sì, pronto!

Voce mecc. Buona sera Signora sono della compagnia “maghetti e fatine”, il suo abbonamento è in scadenza e la chiamo per offrirle una opportunità incredibile. Le offriamo il rinnovo dell’abbonamento “Magia base, ossia quello che pure le fatine con quella bacchettina possono fare”, alla metà del suo prezzo originale, calcolando però solo il 25% di rincaro per coprire i costi ed ulteriori 12 monetine per contribuire al fondo pensione maghi e fate senza un soldo. Se non vuole perdere questa incredibile offerta, dica Bibidi bobidi bu!

[Silenzio]

Voce mecc. ha detto bibidi bobidi bu?

[Sima fa no con la testa]

Voce mecc. come no? È impazzita?

[Sima, interdetta, riaggancia il telefono di colpo e imbarazzata si guarda intorno, con aria colpevole. Vede una rivista e inizia a sfogliarla.]

Sima             mhhhh! Vediamo un po’… le nuove tecnologie e la magia, come tenersi aggiornati; i colori dell’anno per le vostre bacchette; pozioni per dimagrire: quella a zona, quella dissociata; come porteremo i mantelli quest’anno: modello lungo ed elegante o corto e sbarazzino?; i maghi con gli occhiali assomigliano tutti a Harry Potter?

[Sima ripone la rivista]

Sima             Mh! Era una vita che non mi concedevo un po’ di relax, che non pensavo un po’ a me! Ci voleva proprio! Ed ora dovrei proprio finire quel maglione che sto facendo ai ferri… ma c’è tempo… e in effetti quest’anno i colori pastello neanche vanno tanto! Magò mi ha spiegato come andare su facebook e voglio provarci… certo, io non sono brava come lei, lei è una maga… dei computer!

[Sima si mette al computer]

Sima             allora… nome: Smemorina… Nickname: Sima… password: non me la ricordo… così vado sul sicuro, ma “nonmelaricordo” andrà tutto attaccato? ma sì! Ok!

[Continua a guardare il computer.]

Sima             caspiterinella! Quante richieste di amicizia: Magò, Merlino, la fatina dei denti… che poi, l’ultima volta, neanche mi ha salutata per strada e poi mi chiede l’amicizia su facebook… un messaggio! Chissà chi sarà? “cara fata Smemorina, non so se ti ricordi di me – (al pubblico) beh! Sarà difficile - Dopo un sonno di 20 anni mi sono svegliata, mi avevi promesso che avrei trovato un principe alto e bello vicino a me e invece ho trovato solo un paio di scarpette di cristallo, che ci faccio? Sono anche di due numeri più piccole!!! Fatti sentire presto!!! Aurora”.

Sima             (con sguardo colpevole e furbetto) ops!!!

Scena 10

Ballerina, Narratore1, Narratore2, Cindy

Ballerina      … e poi piano piano avevi sempre meno tempo di stare con me, con tutto quel da fare che ti dava quella strega della tua matrigna!

Cindy           Strega?!?

Ballerina      E’ un modo di dire!

Cindy           Ah! Comunque Teresa cara, potresti essere la mia biografa ufficiale! Sarà meglio che mi rimetta in viaggio! Vieni con me?

Ballerina      Grazie tesoro, ma ho una certa età ormai! Ho deciso di andarmene in pensione e di diventare pigra! Voglio trovare un divano dove affondare… poi credo che farò qualche lampada, nella speranza che il rosso del velluto stinto si noti di meno… insomma: tutta vita adesso, basta girare in tondo su quel carillon… che poi… è ogni giorno la stessa musica!!!

[Cindy cammina con aria serena verso l’uscita. Legge gli appunti scritti sui fogli.]

Cindy           (leggendo i fogli; foglio dopo foglio sempre più colpita dal contenuto, alla fine quasi senza fiato) E quindi in questi fogli ci sono io! (leggendo) Cindy adora guardare le stelle. A Cindy piace il profumo dei fiori. Cindy preferisce chi parla sottovoce, non chi urla. Cindy ha piacere di parlare con chi è gentile con lei. Cindy adora guardare negli occhi le persone con cui parla. A Cindy piace la calma. A Cindy piace ballare…

Scena 11

Principe, Servitore

Principe       (perplesso) quindi tu dici che quando uno si fidanza e si sposa è perché è innamorato… (ritrovando la sua sicurezza) Ma io sono il principe, facciamo il ballo e così trovo la principessa e mi sposo! E poi, scrivi per me frasi così belle che non posso non fare colpo… hai visto che sorriso, che capelli, che muscoli e vogliamo parlare del mio vestito ultima moda color fata turchina? L’ultimo grido!

Servitore      Eh sì, giusto un grido!!!

[Il principe fa un risolino perché non capisce il sarcasmo e cambia discorso.]

Principe       Bene! Siamo pronti, no? Io le battute le ho ripassate, i capelli sono apposto, i denti ce li ho bianchissimi, devo solo ricordarmi di non mangiare la rucola… bene, sono pronto per sposarmi!

[Il servitore fa per ribattere.]

Principe       e tu non fare il guastafeste, per favore e, piuttosto, credo che dovresti vestirti con colori un po’ più vivaci anche tu, come pensi di sposarti altrimenti!!! Sono arrivate le aspiranti principesse?

Servitore      Sì, principe, si accomodi!

[Il principe si siede su una poltroncina e assiste all’ingresso delle damigelle tutto compiaciuto]

Servitore      principe, per te c’è Simona, la principessa bona… per te c’è Lilly, la principessa che ti fa gli squilli… per te c’è Carlotta, la principessa che ci fai la lotta… per te c’è Vincenza, la principessa tutta prudenza… per te c’è Serafina, la principessa della mattina… per te c’è Severa, la principessa della sera… per te c’è Marianna, la principessa che fa la nanna… per te ci sono Anastasia e Genoveffa, lo so son brutte, ma non è una beffa … Bene signore, sono tutte!

Principe       tutto qui? Ma io mi aspettavo una stupenda fanciulla con un vestito splendido, una vitina sottile da vespa, dei capelli perfetti, un viso perfetto e…

Servitore      ma tu veramente ti aspettavi che bastasse essere principe?

Principe       perché, no? (spiazzato)

Scena 12

Cindy, Sima, Principe, Servitore, Matrigna, Anastasia, Genoveffa, Mago, Narratore1 e Narratore2

[Il lato destro è vuoto e non succede nulla, si sentono solo grossi tonfi come di passi molto pesanti]

Narratore2  E Cindy?

Narratore1  La povera Cindy aveva esagerato un po’ con la conoscenza di sé stessa... diciamo che aveva preso un po’ troppi appunti lungo la strada…

[Cindy entra in scena con uno zaino stracolmo di fogli.]

Cindy           caspita che fatica!!! Uff! Non ce la faccio più!!! (sedendosi) certo, chi pensava che uscire dalla storia del libro sarebbe stato così difficile! Uff! alla fine quando stavo a casa con la matrigna, poi mi riposavo. Prima dovevo solo dar da mangiare agli animali e preparare la colazione, il pranzo, la cena, lavare, stirare e cucinare e poi mi potevo riposare… certo, dopo aver pulito, rammendato e tagliato l’erba… ma dopo mi potevo riposare… certo, dopo aver ridipinto la facciata della casa, costruito lo steccato e riposizionato le tegole del tetto… dopo mi riposavo! Ma dopo mi riposavo? Adesso che ci penso, mica è vero che mi riposavo! Va be’, adesso sono stanca ugualmente!!!

[Entra Sima a passo spedito, vestita di tutto punto con un piccolo pc o palmare in mano.]

Principe       (dall’altra parte del palco) A fata!!!

Sima             screanzato!!! (a Cindy, infinitamente dolce e materna) Ciao tesoro!

Cindy           e tu chi sei?

Sima             ciao, sono Sima, la tua fata madrina, all’anagrafe delle fatine: fata Smemorina. Sono qui per aiutarti. Ti vedo appesantita! Cara la mia signorina, dovrei rimproverarti sai! Andartene dalla tua fiaba senza lasciare neanche un biglietto, ma non lo farò perché mi sono presa una bella pausa! Ma ora dimmi tutto cara, cosa c’è che ti affligge, che ti turba, che ti sconvolge, che ti fa lacrimare, che rattrista il tuo cuore, che ti torce le budella???

Cindy           (interrompendola) va bene, va bene, mi arrendo! E’ che… è che sono voluta uscire dalla storia del libro e adesso è un po’ faticoso! Prima c’era l’entusiasmo di essermene andata, ma ora…

Sima             ma cara, metti tutti sti fogli in formato digitale invece di portarti dietro tutto sto peso, anche l’ambiente ti ringrazierà!

Cindy           tu dici? Grazie! (spaesata)

Sima             Cara Cindy, e poi voglio farti un regalo! Voglio mostrarti quello che ti sei lasciato alle spalle. Questa è la casa dove vivevi!

[Si illumina l’altra parte del palco. La matrigna, Genoveffa ed Anastasia sono stravaccate sul divano.]

Genoveffa   Sono troppo stanca per accendere la TV, fallo tu!

Anastasia     no, fallo tu!

Matrigna     basta, niente TV se non volete alzarvi!

Genoveffa   madre, pensi che ci farà male mangiare pizza a pranzo e cena tutti i giorni?

Matrigna     bestiaccia! Tu hai voglia di cucinare? No! E allora che domande fai?!?

Genoveffa   è tutta colpa di quella sciocca! Lei doveva fare l’alternativa, doveva uscire dalla storia!

Anastasia     sì, è vero! Non le bastava che alla fine se lo prendeva lei il principe!

[La matrigna e Geneveffa guardano con disprezzo Anastasia. Si spegne la luce.]

Cindy           in effetti, casa della mia matrigna non era un granchè! Ma forse il principe?!? Si potrebbe dare un’occhiata anche a lui?

Sima             eccoti accontentata!

[Si accende la luce dall’altro lato del palco. Il servitore è seduto alla scrivania e il principe in piedi vicino a lui.]

Principe       allora, scrivi nell’annuncio: principe bello, ricco, muscoloso, vestito a colori sgargianti… bello lo abbiamo messo?

Servitore      (rassegnato) sì!

Principe       e… ricco?

Servitore      pure! E anche muscoloso e vestito a colori sgargianti!

Principe       mh! Bene! Allora: principe bello, ricco, muscoloso e vestito a colori sgargianti cerca bella fanciulla, anzi: bellissima fanciulla, anzi: proprio una strafiga per vivere insieme felici e contenti…

Servitore      per tutta la vita lo metto?

Principe       chiaro! Era sottinteso!

Servitore      ammazza che descrizione precisa!

[Il principe fa un risolino perché non capisce il sarcasmo.]

Principe       ah, aspetta! Metti come categoria preferenziale che abbia il piede piccolo! Non saprei dirti bene il perché…

Servitore      e va bene, mettiamoci pure questa! (scrivendo) che abbia il piede piccolo!

[Si spegne la luce.]

Cindy           grazie Sima! Ora ho le idee più chiare! Sono più serena, ma..

Sima             ma? Dimmi tutto cara! Cosa ti affligge, cosa rattrista il tuo cuore..

Cindy           no, ti prego, non ricominciare! E’ che Niente e Nessuno sono simpatici ed è carino pure viaggiare piena di foglietti, ma fare due passi in compagnia è un’altra cosa… certo non con uno come il principe, ma… insomma, tu puoi farci qualcosa?

Sima             credo proprio di capirti fanciulla! Ma io non posso farci niente, purtroppo! Occorre una magia molto più forte, una magia senza riti né pozioni… ma non farmi fare la vecchia romantica!!!

Servitore      (ammiccante) ehi bambina andiamo?

Sima             (ridacchiando) appunto! Arrivo!!! Ciao cara, buona fortuna!!!

[Cindy resta per un attimo a guardarsi intorno. Fa un lungo sospiro e si incammina verso l’uscita.

Il mago entra dall’altra parte.]

Mago            ehi! Ex cameriera con il piede piccolo!

Cindy           Ciao Mago!

[Cindy e il mago si avvicinano piano piano, imbarazzati]

Mago            come va la tua ricerca?

Cindy           bene, grazie! E la tua?

Mago            procede!

Cindy           hai visto, ci siamo rincontrati…

Mago            eh…

Cindy           però è un peccato vedersi così poco… e sempre per caso…

Mago            e già!

Cindy           perché io in effetti… cioè… volevo dirti… cioè… volevo chiederti… non è che sapresti mettere in formato digitale tutti questi foglietti?

Narratore1  ma non era quello che avrebbe voluto dire!

Mago            non lo so, ci posso provare

Narratore2  e neanche questo era quello che avrebbe voluto dire il mago!

Narratore1  lei avrebbe voluto dirgli che parlare con lui era fantastico, che era divertente, simpatico e (con aria svenevole) attraente da morire, che con lui si sentiva esattamente al posto giusto, nella storia giusta, che forse era arrivata da qualche parte e si sarebbe seduta volentieri con lui per riposarsi un po’.

Narratore2  e lui si sarebbe voluto sentir dire che  parlare con lui era fantastico, che era divertente, simpatico e (ammiccante) attraente da morire!

[narratore1 tossicchia]

Narratore2  ops! E lui avrebbe voluto dirle che…che… forse formulare un pensiero lineare era troppo difficile...

[Un attimo di silenzio, il mago e Cindy si guardano, poi il mago fa un lungo sospiro e subito dopo ne fa uno Cindy.]

Narratore1  perciò, sperando che non servissero troppe parole, le disse solo...

Mago            credo che andrò per di qua…

Narratore2  e lei le rispose, sorridendo…

Cindy           credo che andrò per di qua anche io…

Mago            senti, mi racconti ancora quella della scarpetta di cristallo? (ridacchiando) di cristallo… una scarpetta di cristallo!!!(uscendo di scena)

fine