E tutti risero felici e contenti! Due atti di Bruno Alvino 23/6/2013 Bruno Alvino |
Personaggi:
Egidio Serrapica,
OdiliaSerrapica
Demetrio Fumo
Eufemia Fumo
Ernesto Gallinari
Signorina Adele
Enrico Fabbrocino
Charlie Santovito poi Gerry Magliacane
Clara Cardillo
ATTO I
La scena:
Unica per entrambi gli atti. Rappesenta la saletta di ingresso della portineria di Pensione Squisitezza. In fondo una parete unica con quadri e arazzicon tenda al centro che separa la saletta da un corridoio che porta alle stanze a piano terra e la cucina. Adestra e asinistra di chi guardarispettivamente una uscita che immette allingresso della Pensione (in fondo), e le scale sul lato opposto che portano alle camere (avanti). Sulla parete di sx, un banco da portineria e un piccolo casellario per chiavi e posta. A destra due poltroncine con una scacchiera/tavolino. Larredamento in generale modesto e leggermente kitch, segno che stato scelto a caso senza la necessaria cura. Sul banco un telefono, un computer e altro materiale da ufficio. Allapertura del sipario Egidio e ed Ernesto giocano a scacchi comodamente seduti alle poltroncine. Prima di iniziare, Egidio si rivolge al pubblico.
Scena 1
EGIDIO,ERNESTO
Egidio:(ultracinquantenne , tenuti bene, stravagante nel vestire, capelli in eterno disordine, persona sensibile e acculturata, ama larte in generale, Vive a Pensione Squisitezza in quanto comproprietario insieme alla sorella Odilia , ma non partecipante alla gestione. Vive di pensione anticipata. Di fronte a lui il dottor Gallinari, assorto nellelaborazione della sua prossima mossa alla partita di scacchi che sta facendo con Egidio, il quale ora si rivolge al pubblico:.) E allora? Tutto bene? Siete bellissimi, una vera squisitezza. Vi vedo ben disposti, almeno cos pare, a meno che durante lo spettacolo nun ve vene a botta e suonno, perch magari stamattina vi siete svegliati presto, avete avuto una giornata dura..e.in questo caso io vi dovrei squisitamente consigliare e ve sta a casa vosta, oppure a botta e suonno potrebbeessere causata, diversamente, e questo sarebbe peggio, dal fatto che la commedia possa non essere di vostro gradimento e in .in questo caso dovreste essere voi a consigliarci sempre squisitamente ece sta a casa nosta. Be io spero, lo speriamo tutti, che questo non avvenga e che insieme seguiate i fatti fino alla fine. Dunque, lautore, ha scelto me, o meglio il mio personaggio: Egidio Serrapica, meglio conosciuto come Egidio Squisitezza, per fare da testimone attivo a questa vicenda, frutto della sua fantasia. Lui, lautore, vuole, vorrebbea suo modo, far riflettere sullatavica idea che si hadella natura umana. Lumanit considerata come una entit, un agglomerato infinito di persone che vivono ed esistono come se coordinati da un unico grande filo , che il destino, invece che miliardi di singole creature, diverse tra loro, ognuna con il proprio cervello, la propria anima . il proprio spazio interiore, privato, inaccessibile, dove conserva i suoi pi intimi segreti, pensieri,peccati, le colpe, le proprie debolezze. Ma, vengono momenti, nella vita,in cui pu succedere di essere presi dallansia,dalla paura che, per un caso fortuito, quello spazio possa essere violato.. e i nostri segreti scoperti, la cosiddetta coda di paglia. E allora? E allora veniamo presi dal dubbio, perdiamo la sicurezza, sbandiamo, perch non vogliamo essere denudati! E una teoria, unidea che io e gli altri personaggi siamo incaricati di rappresentare. Seguiteci io torno alla mia partita col dottor Gallinari.(In lontananza si sente la musica di una banda di paese che lentamente si allontana. E Domenica sera.Siamo agli inizi di settembre.
Egidio: Niente di meno la processione mo si sta ritirando? Io me lero proprio scordata.
Ernesto: (Anziano chirurgo in pensione, mai sposato, vive in dimora fissa nella pensione. Veste di camicia e gilet. Ossessionato dalla paura di ammalarsi, anche se soffre solo di Prostatite e Ipertensione, sta continuamente sotto terapia di medicinali...)Mentre fa tutto il giro ...
Egidio: (dopo avere atteso un tempo)Ma il sindaco sar andato?
Ernesto: Non lo so.
Egidio:(dopo avere atteso un tempo) Ma che pensate lo fanno dimettere?
Ernesto: Non lo so.
Egidio:(dopo avere atteso un tempo)Se non andato lui, ci sar andato lassessore?
Ernesto: Pu darsi.
Egidio: (dopo avere atteso un tempo) Ma quello lui e il parroco non si possono vedere. Voi lo sapete il fatto?
Ernesto: No.
Egidio: Come.!? Il parroco disse pubblicamente, durante la messa, che lassessore
Ernesto: Egi, e pe piacere, gli scacchi sono un gioco di pensiero, tu parle continuamente ..e tutututututuutu
Egidio: Dotto ma voi ci mettete tutto questo tempo per partorire la vostra mossa?
Ernesto: Aaahhaa, pe favore Egi, non mettermi fretta. Fai sempre cos, quando vai in difficolt incominci a me vutta pressa nella speranza di confondermi e farmi perdere il filo della mia strategia.
Egidio: Ma quando mai. E che c bisogno? C bisogno di trucchetti per battervi? Don Erne obiettivamente nel gioco degli scacchi mi siete squisitamente inferiore
Ernesto: Guarda nu poco, io gli ho insegnato a giocaregli sono inferiore.
Egidio: S, ma poi lallievo diventato pi bravo del maestro.
Ernesto: Mo pecch un periodo che sta vincendo lallievo pi bravo del maestro.(muove) ecco qua ...gioca.
Egidio: (osserva) Lo sapevo, lo immaginavo che mi venivate a minacciare il cavallo, siete una squisitezza, voi mi minacciate il cavallo ed io squisitamente vi porto scacco alla regina.(muove) Che dite? Vi conviene? La regina per il cavalloeh eh.. (il dottore resta a pensare)..ovMo se ne passa naltra mezzora.
Ernesto: Ma il gioco degli scacchi un gioco di riflessione, tu me pare che giochi alla battaglia navale.(si stizza) Il fatto che sei presuntuoso.
Egidio: Presuntuoso non la parola esatta. Perch il presuntuoso colui che presume, che ritiene, che vanta di avere un pregio, delle capacit, delle superiorit che poi non ha. Invece che io giochi meglio di voi a scacchi, caro il mio Dottor Gallinari, un fatto, una certezza, acclarata da una serie di squisite sconfitte che il qui presente Egidio Serrapica, detto don Egidio Squisitezza, quotidianamente vi infligge. Eh eh, e mo volete giocare?
Ernesto: (stizzandosi)E nu mumento, come si fa a pensare se tu mentre io devo giocare parli, (gli viene un colpo di tosse) ecco quasalviamo la regina (muove e tossisce ancora).
Egidio: Tenete un poco di tosse?
Ernesto: Infatti. Lhai sentita? Lhai sentita che tosse?E che sar?
Egidio: Lhai sentita che tosse ...Vuie nu colpo e tosse avite fatto.E che deve essere?Vi sar andata la saliva storta mo che vi siete incazzato.
Ernesto: Ma quando mai. Sei medico tu? No! Fino a prova contraria il medico sono io che centra? Quello cos si incomincia.
Egidio: Co nu colpo e tosse?
Ernesto: Anche. Devi stare sempre in guardia. Il corpo umano perfetto, ti da i segnali e noi li dobbiamo cogliere. La prevenzione la migliore medicina. A proposito ti ricordi se mi hai visto prendere la pasticca per la pressione?
Egidio: Sissignore.
Ernesto: E quella per la prostata?
Egidio: Il pradif? Si! Un quarto dora fa, prima di giocare, vi siete preso tutto larsenale di bombe chimiche che tutte le sere assumete. Compreso il Bioscalin per la caduta dei capelli, le gocce di En e lEfferalgan per i dolori.
Ernesto: Si, si adesso mi ricordo. Quello sar let che avanza, pure per questo vinci sempre. Non pu essere che tu abbia una mente pi sveglia della mia che ho passato la vita in una sala operatoria con la vita delle persone in manoaltro che partite di scacchi, l se non stai attento, se non sei sempre concentrato (tossisce ancora) oh insiste, sa! Mo mi vado a prendere due gocce, un po di sciroppo, qualche cosainsomma,(si alza) mentre fai la mossa salgo un momento in camerala tosse va distrutta alla nascita, me vulesse fa fa a nuttata? (fa per uscire a dx)
Scena 2
EGIDIO,ERNESTO, DEMETRIO
Demetrio: (Giacca e cravatta, in quanto tra le tante mansioni a cui assolve nella Pensione vi pure quella di portiere. Uomo simpatico, anche lui ha i suoi cinquantanni. E il cognato di Egidio, avendo sposato la sorella Odilia, allombra della quale vive una vita di sottomissione ma che tenta inutilmente di mascherare, cercando di mostrarsi duro, cosa che puntualmente gli riesce male esponendolo a figure meschine. Una balbuzie, anche se non molto pronunciata, lo rende ancor di pi goffo e insicuro.) (dalle stanze)Ci sta il gabinetto appilato nel bagno della camera da signorina Adele. Mannaggia. Quella naltro poco viene, nun me fide da senti, quando tutto va lisce pare sempe che le manca nu sorde pe appara a lira.
Ernesto:Infatti. Io pecch le do poca confidenza,? A parte che un po tutte le donne sono cos, motivo principale per cui non mi sono mai ammogliato. Ma una persona acida, eternamente in polemica, in lite con se stessa, capisco pure che avr dei problemi, se no comme se spiega il fatto che vive lontana da casa cinque giorni su sette quando ci sono appena 15 km di distanza da qu?
Demetrio: Ci siete stato?
Ernesto: Dove?
Demetrio: A casa sua!
Ernesto: Io? A casa sua? No! Mai!
Demetrio: No, siccome avete detto che ci sono 15 km da qu a casa sua
Ernesto: Ma chisto fesso. E che c bisogno di andare fino a casa sua per saperlo. Lha detto lei..e poi si sa.
Egidio: E va be dutto, mio cognato ha una deformazione congenita, costretto com a dare sempre una spiegazione a tutto.Comunque vero ...
Ernesto: Che cosa vero?
Egidio: Quello che stavate dicendo
Ernesto: E che stavo dicendo?
Egidio: Da signorina Adele
Ernesto: Gi.Sicuroquacchesegreto motivo per stare sempre scura lo avr, loavr. Per, io dico tu tieni i problemi? Li tieni? E tieniteli per te, (si stizzisce) e s, scusate, nel rapporto umano, i problemi. ognuno si tiene i suoi.
Egidio: Appunto, volete pensare alla signorina Adele, del resto chi che non ha i suoi intimi segreti, le sue debolezze nascoste,i suoi piccoli peccati inconfessabili. (a Demetrio) Il gabinetto, Deme, vai sopra e spilancello accuss non te la senti nelle orecchie.
Demetrio: Io nunspilo proprio niente, manco si vene o terremoto, ma vuie che ve site mise ncapa in questa pensione? E faccio il portiere, e faccio il dispensiere, il barista, sto in cucina, mo me metto a fa pure o tubista.(va dietro al banco e prende a cercare in una rubrica)
Ernesto: (altri colpi di tosse) O vi o vi,un altro colpetto, questo il fatto serio, vado a prendermi due gocce.
Egidio:Ma non la pensate la tosse,due colpetti di tosse e subito ricorrete ai medicinali. Vi ricordate quella volta che dicevate di avere un brutto bruciore di stomaco e poi scopriste che tenevate la panciera con la cucitura avanti? Ve pigliaste tre malox in due ore e per due giorni non cacaste?
Ernesto: Che centra, che centra, quella la tosse seria. Che aspetto prima che vene nabrunchite?
Egidio:Eppure siete stato medico!
Ernesto: Chirurgo!E che vuol dire, anzi, un medico se non cura prima se stesso un medico fesso.
Egidio: E la partita?
Ernesto: Continuiamo dopo. La salute prima di tutto(esce)
Egidio: Vi aspetto.
Demetrio: Fammi vede se teniamo il numero dellidraulico.
Egidio: Quante storie per sturare un momento nu gabinetto.
Demetrio: Ma pecch non ci vai tu?
Egidio: Io? E come ti salta per la testa? I patti furono chiari, oh, e ogni volta mi devo ripetere,Pensione Squisitezza, mio padre la lasci interamente a voi, non abbiamo mai capito il perch ma questo diceva il testamento e quindi la proposta la faceste voi, benevolmente avete lasciato il nome con il quale lavevo battezzata e gli utili derivanti dalla gestione ve li dividete tu e mia sorella, per me solo vitto e alloggio nella stanzetta che sempre benevolmente mi avete assegnato, io continuo a campare da scapolo con la mia rendita mensile di pensionato.
Demetrio: .Anticipato.
Egidio: ....anticipato, e che c di male? Vuol dire che avevo lavorato abbastanza. Perci, il guadagno va a te e tua moglie? I cessi li spili tu, semplice.
Demetrio: Ma stavolta non spilo niente, mo chiamo lidraulico.., adesso basta. (prende il telefono e compone il numero)
Scena 3
ODILIA E DETTI
Odilia: (dal centro al marito) Te ne sei venuto qua? Ma tu non stavi innaffiando le piante fuori ai balconcini?
Demetrio:(improvvisamente e comicamente remissivo)Ho finito, li ho fatti tutti.
Egidio:Ha trovato il gabinetto della signora Adeleappilato.
Odilia:E mamma mia, manco fosse lHotel Excelsior, stammesempe a accunci.Chellatanun o putevadicerevenerdi, prima di andarsene.(al marito) Emb lhai spilato?
Demetrio: .No.
Odilia:E a chi aspetti?
Egidio: Voleva chiamare lidraulico
Demetrio: No, veramente(intanto dallaltro capo del telefono qualcuno ha risposto. Al telefono)Un momento, scusate
Odilia:Pe spila o gabinetto?
Demetrio:(alla moglie timidamente)Si!(Al telefono) Scusate, volevo sapere..
Odilia:Di domenica sera?
Demetrio: Si! (un tempo)No?
Odilia:(col tono di chi non ammette repliche)No!!!! Ma pecch tu nun o saie spila?
Demetrio: Si?(al telefono)No a voi, sto dicendo s a mia moglie. Ah! Ecco ma siete lidraulico?
Odilia: Allora lha chiamato?
Demetrio: (alla moglie)No. (al telefono) Si, cio no, sto dicendo no amia moglie. Quindi voi siete lidraulico! E allora scusate, ho sbagliato, .. volevo la farmacia
Odilia: Ha chiamato lidraulico?
Egidio: (ironico)Ha sbagliato, voleva chiamare la farmacia.
Odilia: La farmacia??
Egidio: Eh, si voleva far dare una purga, un clisterepe spila o gabinetto
Odilia: :Stu sfaticato.(guarda il marito, mentre impacciato abbassa il ricevitore)E vuoi andare?
Demetrio: Sto andando.
Egidio: Bravo! Almeno combattere, prima di arrendersi.
Odilia:Ges quello si trova sopra, se ne scende e nun fa o servizio. Ma che aspetti? Quella moviene Miss Sorriso!Chiamma lidraulico..
Demetrio: Io quando maie? Stavo scherzando, eh eh eh eh.. chiammavo lidraulico..eheh. sta scemona ci crede pure (esce per il centro)
Scena 4
EGIDIO, ODILIA, indi ERNESTO
Odilia : A te, sei pregato, quando ti fai gli spuntini nella camera, di non lasciare resti alimentari in giro, pulisci, ho trovato un esercito di formiche. Ho buttato un poco di baycon polvere attorno al perimetro del balcone, ho creato una barriera tra loro e la tua camera. Stai attento a dove metti i piedi se vai fuori al balcone, se no te lo porti per tutta la stanza.(Prende ad armeggiare con delle carte dietro al banco)
Egidio: Stai attento a dove metti i piedi? Ma pecch , hefatto nu tappeto co o baycon?
Odilia : Spiritoso! Quello che basta.
Egidio: Il perimetro? Hai detto il perimetro!
Odilia :Infatti! Attorno attorno(nel frattempo Demetrio esce dal centro e va per le stanze sbuffando e gesticolando alle spalle della moglie a soggetto.. In mano degli attrezzi, tra cui una chiave da idraulico)
Egidio: E quindi, mi spieghi io comme facesse a mpruscena e piedi ncoppe o baycon?
Odilia : Che centra, tu sei capace di tutto. Stralunato e menefreghista di base..,adesso si sta aggiungendo pure nu poco e demenza senile. Peggio e chillato che gghiuto a spila o gabinetto
Egidio: A demenza senile a me?cara sorella guarda che il mio cervello una squisitezza, vivo e vegeto. Ce ne vuole di tempoancoradumanda o duttore Gallinari, che si ostina a giocare a scacchi con me tutti i giorni, nella speranza di riuscire a vincere una partita.
Odilia : O duttore? Quello non fa testo. E tutto consumato , compresa a capa. Co tutte chelli medicine che ingurgita.. Invece a te demenza senile, e mo ti dimentichi il rubinetto aperto, e mo o balcone spalancato. Tra te e mio marito io putesse fa a pratica per la 104.
Egidio: O rubinetto, o balcone, quelle so distrazioni che vo dicere
Odilia : Eh, distrazioni, comme lasciugacapelli stamattina, lasciato acceso fino a mezzogiorno, ma dico iochillo fa rumore, comme se po fa a nun o sent .ffffuuuffuu chillo te chiamma : ueueuecaio sto appicciato, mi hai visto, mi hai sentito? niente te ne esci e lo lasci acceso
Egidio: Ma io lo sentivo, solo, pensavo canun parlasse co me.Sbadatezza te lho detto. ..tu si trasissedint a capa mia nunsapisseaddo mettere e piedi, te ne fuisse per la paura, per la folla di pensieri che fanno a gara per essere ascoltati ed approvati dalla mia mente. Fesserie: o rubinetto, o balcone.
Odilia : Ogas appicciato, la luce accesa, la macchina in moto nel garage tutta la notte
Egidio:La macchina in moto episodio di tuo marito
Odilia :Ah gi!
Egidio:Odi, Odilia, ma mo che vuo? Di domenica sera...io sto tanto bello tranquillo, me sto facenno na partitina co o duttore e tu te ne vieni con la tua solita requisitoria.
Odilia : Requisitoria? Per non parlare del disordine.
Egidio:Mo accumencia nato capitolo.
Odilia :Quando si entra nella tua camera sembra di entrare sulla scena di un delitto, dove lassassino appena scappato. Ce manca sulo o muorto. Camicie, mutande, pigiama ,panni disseminati da per tutto. Che ne fai di Resna.
Egidio:So stravagante.
Odilia: Stravagante,uno po essere stravagante nel vestiree questo te lo riconosco visto come ti vesti.
Egidio: Visto come mi vesto? Tu hai sempre dissentito sul mio abbigliamento, lo so, ma un uomo si veste come gli suggerisce lanima. Se vedevi laltro giorno, anzi non era la prima volta che lo notavo, se vedevi come stava vestito un tizioallora che dicevi? Pantalone rosso,camicia viola, scarpe rosa, collane, bracciali, un tipo veramente stravagante, eh veramente un tipo stravagante. E passato qua fuori pi di una volta in questi giornie ogni volta che passava me guardava, evidentemente si riconosceva in me che chiaramente ero pi anziano di lui. Il mio un disordinesquisitamente stravagante. Un disordine ordinato. Nel mio disordine io trovo tutto quello che cerco e tu sei pregata di lasciare sempre le cose dove le trovi, poi me le metto a posto io. Non come fai co tuo marito. Pur di vedere ordine, il tuo ordine!Le cose che uno sbadatamente lascia in giro, lasciale stare, che poi uno le ritrova, pecch si ricorda dove le ha lasciate, invece no, tu le nascondi, l nellimmediate vicinanze del posto dove le hai trovate, affinch nulla si veda per sopra i mobili. Ma te si scurdata che mettesti il portafoglio di tuo marito a fare il bucato pecch o puveriello lo aveva appoggiato momentaneamente sopra la lavatrice?
Odilia :Nata vota se mpara.
Egidio:Sei squisita.
Odilia :Sei antipatico
Egidio: Sei squisita.(vedendo tornare il dottore)Ecco qua il dottore, dotto allora la finiamo questa partita?
Odilia :Dotto voi ne siete un altro.
Ernesto: Che stato?
Egidio: Niente, una delle sue prediche, dotto giochiamo.
Odilia : Siete pregato, chelloppoco e spazzatura che producete in camera, a sera, do mettere fora a porta, che la mattina si pu ritirare senza che aspettiamo a voi che vi svegliate a mezzogiorno.
Ernesto: Embe non mi posso alzare a mezzogiorno? A me svegliarmi presto.
Odilia ed Egidio: mi fa male.
Ernesto: Esatto! Svegliarmi presto mi fa male.
Egidio:Veramente non ha detto questo!
Ernesto: Come, quella ha detto che mi sveglio a mezzogiorno. Lhai detto?
Odilia :Si lho detto. Ma pecchnun overo?
Ernesto: La senti? Lo ha detto.. e lo ripete.
Egidio:Ma non sta dicendo che non vi potete svegliare a mezzogiorno. Dice solo se ce mettete o cestino fore a porta a sera primma.
Odilia :Ecco solo questo.
Ernesto: Ma io me scordo. Ah, ma quanti pensieri, io non devo tenere pensieri. I pensieri mi causano stress, lo stress mi causa bruciore di stomaco. Lo stress
Odilia:(in coro con Egidio)me fa male.(prende la giacca del dottore appoggiata sulla spalliera della poltroncina)
Ernesto: Voi sfottete.Io penso alla mia salute. Lo stressmi fa male. Mi fa male!! In fondo e nu poco e carta se tratta, non monnezza ca se nfraceta e puzza, carta (si stizza)solo carta, te lo prendi te lo conservi a na parte e chesta e il giorno dopo lo conferisci. Semplice.
Egidio: E nun ve stizzate, che poi non riuscite a giocare.
Ernesto: (sedendosi)Hai toccato niente?
Egidio:Ma ve pare? Non ho fatto neanche la mossa e nemmeno ho riflettutopreso come sono stato dal colloquio con Odilia.
Ernesto: Ma Odilia deriva da odiare o da udire?
Odilia :E che ne so, se non lo sapete voi che avete studiato tanto!(fa per uscire)
Egidio: Ma che fai, ti porti la giacca del dottore?
Odilia :E chillo a lascia ncoppe a poltrona
Ernesto: A lascia..?UhGesu. a lascia ncoppe a poltrona! Tu senti? A lascia! Io me la so tolta che avevo un po di caldo, momentaneamente caldo, per non espormi a sbalzi di temperatura che avevo a fa? Me la dovevo portare un momento in camera pe nun a lasci ncoppe a poltrona?
Odilia :Niente affatto. Bastava appenderla allattaccapanni, cos, (esegue) Se no che ce stanno a fare?(esce al centro.)
Egidio: Ci mettevate un biglietto sopra,Non toccare, giacca in uso
Ernesto: Cose e pazzi. Ma io me ne vado da qu, prima o dopo mi trovo unaltra pensioncina e me ne vado. Questa mi fa morire di avvelenamento epatico.
Odilia : (da dentro) Si, lo state dicendo da cinque anni.
Scena 5
EGIDIO,ERNESTO,
Egidio:Non le rispondete, indisponente. Avvelenamento epatico, sarebbe : me fa muri e tuosseco , giusto dutto?
Ernesto: Pressappoco.
Egidio: Avvelenamento epatico:siete unasquisitezza. (fa il gesto di scacciare una zanzara) Ancora zanzare, questanno stata na cosa straordinaria. Dotto, ma secondo voi, le zanzare.hanno un motivo di esistere?
Ernesto:Che domande, esistonola natura le produce
Egidio:.E noi ci dobbiamo tenere tutto quello che la natura produce?
Ernesto: il bene e il male, il bello e il brutto, me pare logico!
Egidio: E le zanzare, sicuramente appartengono al male , al bruttoo no?
Ernesto: Si.
Egidio: Come le mosche, i moscerini?
Ernesto: Si!
Egidio: Mentre le api, le farfalle, i vermi una funzione ce lhanno! E cos?
Ernesto: (cominciando a spazientirsi) Esatto!
Egidio: E i serpenti? Pure so utili, vero? Come le lucertole!
Ernesto: Infatti.
Egidio: Le cavallette, gli scarrafoni inveceno , non hanno nessuna utilit?
Ernesto: Si, per Egi fai presto e dimmi dove vuoi andare a parare con questo trattato di entomologia.
Egidio: No, dico: questi insetti, questi animali, questi esseri ecco, utili o inutili appartengono tutti comunque squisitamente alla razza degli scassacazzo! Mia sorella mo, secondo voi una scassacazzo utile o inutile?
Ernesto: Non lo so se utile o inutile, ma che sia una scassacazzo non ci sono dubbi, anzi in una ipotetica graduatoria sarebbe sicuramente al primo posto.
Egidio: Oh! Lo abbiamo assodato. E mo, squisitamente.:giochiamo!
Ernesto: No,Egi ripigliamo domani, (si alza e v a mettersi la giacca)nun tengo pi voglia. Lasciamo tutto cos, sei tu a muovere. Tanto Odilia gli scacchi non li sa giocare, giusto?
Egidio: No, perch?
Ernesto: Dico, non se ne pu accorgere che gli scacchi stanno apparentemente in disordine e mette tutto a posto?
Egidio: Non credo, ma tanto io tengo tutto memorizzato. La tosse vi passata?
Ernesto: Immediatamente. Mi hai sentito pi tossire?
Egidio: No infatti, ve lho detto quello sarstata la saliva storta.
Ernesto: E dalle, io mi so preso un cucchiaio di sciroppo e subito lho stroncata.
Egidio: Lavete fulminata.
Ernesto: Vado a farmi un giro prima di cena .Mi raccomando, dici ad Odilia, na cosa leggera, pure na tazza e latte va bene,me faccio duie passe, se no se fa troppo tarde, se mette a fresco e me piglio napulmunita
Egidio: Esagerato dutto
Ernesto: Ae se, se, , i cambi di temperatura repentini sono letali. A me il fresco della sera.
Egidio: me fa male
Ernesto: Bravo!(esce a sx)
Scena 6
EGIDIO, DEMETRIO poi ODILIA
Egidio:( prende un quotidiano da dietro al banco e va a sedere)
Demetrio: (tornando dalle stanze, in mano gli attrezzi tra cui una chiave inglese da idraulico) Ecco qua, .tutto fatto, chella ce aveva fatto cadeuna spugna dentro, sana sana,., ma mica laveva detto, dalle ogge e dalle domani si accumulato la monnezza e si appilatoche schifo. Io po mi ero portato le chiaviho dovuto fare tutto con le mani. (appoggia la chiave sul banco)
Egidio: Larma del delitto
Demerio: Quale arma?
Egidio: O pappagallo
Demetrio: O pappagallo?
Egidio: La chiave, a chiave petubbi, si chiama chiave a pappagallo
Demetrio: Lo so. E allora?
Egidio: Lhai poggiata sul banco,. arriva Sherlock Holmes la scopre e ti prendi una cazziata.
Demetrio: Chi? Tua sorella? Ma adesso basta. Una volta, una volta mi faceva le cazziate, ma adesso vedrai, me so scucciato, vedrai. Non me ne tengo una, (esce dal banco lasciando la chiave poggiata) finito che mi faccio mettere i piedi in testa,esigo rispetto.(vede arrivare Odilia dal centro,goffamente corre e prende lattrezzo fingendo di impegnarsi in un inesistente riparazione al banco).
Odilia: Che faie?
Demetrio: Sto aggiustando
Odilia: O bancone? Co a chiave a pappagallo?
Demetrio: (grottesco, farfuglia qualche cosa) Si, no, .cio quasi era allascato, mi sembrava che si era scollato
Odilia: Dammi sta chiave..da, si era scollato, la chiave mo qua rimanevae io la mettevo a postosi sciurinato, si disordinato, nun c che fa, (prende la chiave dalle mani del marito) La tazza lhai spilata?
Egidio: Si, ci era caduto una spugna!
Demetrio: Infatti, come dice Egidio: fesserie !!gi lho messo a posto.
Odilia: E stevechiammanno o tubbista.
Demetrio: Ma quanno maie, io facevo finta...
Odilia:Fammepusasta cosa.(esce di nuovo al centro le stanze con lattrezzo)
Egidio: Non te ne tieni una.
Demetrio: Che centra, i cambiamenti si fanno un poco alla volta(fingendo comicamente di alzare la voce)E poi vedi se la prossima volta nunchiammolidraulico, e si nunchiammo ..lelettricista.
Egidio: (ironicamente a continuare)pure pe na lampadina
Demetrio: pure pe na lampadina oh(ci ripensa) u..esagerato pure pe na lampadina?
Egidio: Ma se devi ottenere il rispetto?! O no?
Demetrio: (annuisce) giusto!(alzando la voce))pure pe na lampadina!(ad Egidio) E no, qua se non faccio cos
Odilia: (ritornando) Ma che hai detto? Si fulminata una lampadina?
Demetrio: Chi io? No! Cio si, si fulminata. ma gi lho cambiata.
Odilia: E bravo! Ogni tanto ne fa una buona, vado un momento gi al garage.(si avvia)
Demetrio: Vuoi che vada io?
Odilia: Nossignore, n cosa toia! (esce per lingresso)
Egidio: Tu sei specializzato a spilare i cessi.(poggia il giornale sul banco ed esce per le stanze, mentre Demetrio prende a rassettare un poco lambiente.).
Scena 7
DEMETRIO, ENRICO, poi ODILIA
Enrico: (dopo un tempo entra in gran divisa da ciclista e con bicicletta da corsa. Un giovane sui venticinque anni, ha un accento diverso, segno che non del luogo, dimora a Pensione Squisitezza in quanto geometra presso una ditta di costruzione del luogo. Ampolloso, millantatore, solito raccontare frottole per alimentare lammirazione su di se. Chi lo conosce per, finge di prenderlo sul serio solo per burlarsi di lui) Eccomi qu, pure oggi mi sono fatto i miei 50 km..
Demetrio: (Distrattamente indaffarato)..di andata?
Enrico: Certo, 50 allandata e 50 al ritorno, e che mi stavo ll? Solo che io mi scoccio, sempre da solo. Nessuno che riesce a sostenere il mio ritmo. Tu capisci? Si tratta di 150 colpi al minuto..
Demetrio: Colpi? Fai il tiro a piattello?
Enrico: Pedalate Deme, si dice colpi, il gergo ciclistico.
Demetrio: E certo, con150 colpi al minuto per, voglio dire una bella velocit.
Enrico: (fintamente modesto)Velocit e che so, 50 km allora
Demetrio: ..in discesa?
Enrico: E s, in discesa, ma quando mai, in pianura.
Demetrio:Caspita, in pianura? E in discesa quanto fai?
Enrico: A seconda, se la strada buonapure 120 allora.ma perch non voglio spingere..
Demetrio: Ah ecco,pecch non vuoi spingere, perch se spingi
Enrico: Posso arrivare pure a 180
Demetrio: Uanema da pallaecannone, no dico.. sei pi veloce di una palla di cannone. e che ne fai di Moser a citt del Messico. 120 allora , manco si stissencoppe a Modena-Bologna non so, Milano-Laghi..sei pi veloce di unautomobile.
Enrico: E quello poi se non trovo curve,sai com, la forza ci sta, la bicicletta una delle migliori marchese poi trovo una curva.
Demetrio: Fai il volo
Enrico: Eeeh, il volo, allora lesperienza non conta? Non serve a niente? Io me la calcolo,la curva, la vedo e scendo immediatamente a 70 colpi
Demetrio: In discesa? Ma perch pedali pure in discesa?
Enrico: Sicuro, e allora la velocit secondo te come la prendi?
Demetrio: Infatti, come la prendi. bravo, bravo Enrico, mo ti vai a fare una doccia?
Enrico: E certo. (vede il giornale lasciato da Egidio)Voglio dare anche uno sguardo al giornale, da stamattina non ho avuto il tempo. (siede) Cos mi siedo pure due minuti, in verit un poco stanco lo sono..
Demetrio:Non hai avuto il tempo? Di Domenica?
Enrico: Se ..Domenica, e quello peggio. Nei giorni feriali almeno leggo il giornale in ufficio, tra una cosa e laltra, ma la Domenica, niente, sai comnon ci pensi nemmeno. Qualche cosa lo leggo dallo smartphone.
Demetrio: Lo smarthphone?
Enrico:Si, lo smartphone, tablet, io non posso fare a meno di questi strumenti che ti tengono legati alla societ, a tutto quello che succede 24 ore su 24. Io sonotencolodigizza, no tencloggizza, no ..tecnologizzato, questa era difficile, tecnologizzato, si, un ingegnere non pu fare a meno di esserlo.
Demetrio:Geometra, prego.
Enrico:Si, ma tutti mi chiamano ingegnere,
Demetrio:Hai acquisito la laurea sul campo, ho capito..
Enrico: Bravo, proprio cos. Voglio vedere pure che dice la borsa.
Odilia: (dalle stanze ascolta le ultime parole)La borsa di Pensione Squisitezza intanto dice che dovete pagare ancora il mese da una settimana.(al marito)Glie lhai detto allingegnere che deve pagare il mese?
Demetrio: Si, cio no, ma stavo per dirglielo.
Odilia: E a chi aspetti a dirglielo?
Enrico: Calma, signora Odilia, voi dovete stare calma, stata solo una dimenticanza, questa settimana sono stato preso da mille cose, oggi Domenica e domani.
Odilia: . luned
Enrico:infatti, passo per la banca e vi faccio il bonifico, manco se li dovessi cacciare io. Quello paga lazienda
Odilia: E sta bicicletta? La vogliamo togliere dallingresso, nuiegistamme larghi?(al marito)La bicicletta, non lhai vista?
Demetrio: Si, e che so cecato?
Odilia: E glie lhai detto allingegnere che non ci puo stare?
Demetrio:Si, cio..no, ma stavo per dirglielo.
Odilia: E ghiammoingegne pedalate.
Enrico:(alzandosi)Un momento e la tolgo!
Odilia: Unaltra cosa, quando prendete lacqua dal frigorifero, il frigorifero chiudetelo per la maniglia, c la maniglia, non accompagnate la porta con la mano, ci rimane limpronta della mano e ..noi lucidiamo..
Demetrio: Veramente lo lucido io.
Odilia: Perch non la stessa cosa?
Demetrio: No, cio si!
Enrico:E voi come fate a sapere che limpronta della mia mano?
Scena 8
EGIDIO, ADELE, E DETTI
Egidio: (tornando, ha sentito le ultime battute) E quanto sei squisito, Enri mia sorella tiene talento in queste cose, ha un sesto senso, lei in mezzo a dieci persone se sente una puzza ti sa dire chi che ha sganciato(fa il gesto) la bomba.
Enrico: Ho capito, vuol dire che da oggi in poi quando devo prendere qualcosa dal frigo, mi metto i guanti.
Demetrio: (ride) Ah, ah,ah, ah,bella questa come quelli di csi
Enrico: E chi sono?
Demetrio: Come? Quelli di quel telefilm che scoprono gli omicidi, che sono una squadra antiscientifica
Enrico: Ah, tu dici Ci Ess Ai , squadra anticrimine!
Demetrio: E comme nun e saccio? Io me li vedo tutte le sere.
Enrico: Ci Ess Ai , sarebbe Ci esse e I in inglese, Ci Ess Ai , squadra anticrimine!
Demetrio:Eh s, io poi non lo so dire, ma quelli sonosempre con i guanti ..(ride) Ah, ah,ah, ah,(la moglie lo fulmina con lo sguardo interrompendone la risata)
Odilia: Ti fa ridere?
Demetrio:Si, cio:no!Vado a vedere in cucina (via peril centro)
Enrico:(vede Adele entrare dallingresso) Signorina Adele, bentornata
Adele: (donna sui quarantacinque anni. Severa nello sguardo, difficilmente si concede un sorriso. Acida e scorbutica, non decisamente intelligente. Ingenua e credulona cade con frequenza in equivoci che mettono a nudo la sua scarsa brillantezza. Visibilmente irritata. )Buona sera!!
Egidio: Di cattivo umore?
Odilia: Guarda che novit?!?!
Adele: E vedete voi. Per fare 15 km il treno ci ha messo tre quarti dora, arrivo alla stazione e o pulman non c.
Egidio: Era partito!?
Adele: Chi?
Egidio:Lautobus!
Adele: E che ne so!
Egidio: Se non cera, dico , molto probabilmente era partito, a meno che nun era sparito.
Adele: Egi..o partito o sparito il pulman non cera e io so salita a piedi.
Odilia: Potevate telefonare, vi mandavo Demetrio.
Adele:Ci ho pensato, ma tenevo o telefonino scarico.
Egidio: Pure questo! Tutto contro di voi.
Adele: E che ci volete fare. Va be, mi so fatta quattro passi. Mo voglio andare in camera, mi faccio una doccia e me ne vado a letto.
Odilia: Non cenate?
Adele: No e quello lo sapete quando vado a casa, la domenica pranzo speciale. Mi bevo un poco di latte.Odi mi date la chiave?
Odilia:Lavete lasciata?
Adele: La lasciai sul banco.
Odila: Io nun a vecocc.( cercando e contemporaneamente verso linterno) Demetrio, vedi che la signorina Adele non cena..(riferendosi alla chiave)addo sta?
Egidio: (verso linterno)Io ceno. Vado pazzo per lhamburgher, salgo n attimo in camera. Vi chiedo squisitamente permesso. A proposito , il dottore ha detto solo latte.(via per le stanze)
Enrico: E allora andiamo a mettere a posto la bicicletta e ci facciamo una doccia.(Esce un attimo per il centro, mentre torna Demetrio)
Odilia: Mi raccomando, fate il zncano come lo fate sempre per tutta la stanza, che noi poi asciughiamo.(riferendosi ancora alla chiave.) Qua manco ci sta.
Demetrio: (rientrando dal centro)Veramente asciugo io
Odilia: Perch non la stessa cosa?
Demetrio: No, cio s!
Enrico:(tornando ed avviandosi verso le camere)Allora vado.A dopo. Che ci sta per cena?
Odilia: Riso col sugo e hamburger con insalata.
Enrico: Nata vota? E fisso, una sera si e una sera no.
Odilia: Emo le facimme a papera aofurno questa la sera del s, che ci volete fare.Abbiamo avuto mille cose da fare questa settimana, oggi domenica, domani lunedi e se i clienti ci pagano facciamo la spesa
Enrico: .squisita la signora Odilia.(esce per le stanze )
Odilia: Ve pare? Un bab!
Scena 9
CHARLIE,ADELE,ODILIA,indi DEMETRIO ed ERNESTO
Odilia: (campanello insistente)Hei he, stiamo venendoal marito) E vuo i a cucina?
Demetrio: E io questo stavo per fare, ua mi mi hai letto nel pensiero mi hai letto., proprio adesso mi sono detto tra me e me: Deme pecchnun vaie a cucina? Mo mi incomincio a sciaquare linsalata. O lhai sciaquata gi tu?
Odilia: Io? E gi, nun tengo niente da fare.(di nuovo camapanello)Ma che gghiate e pressa?((va ad aprire)
Demetrio: (Guardando Adele che lo osserva ironica mentre raccoglie le sue cose) Infatti, io chestovulevodicereco tante cose che tieni da fare, te vulisse mettere pure a sciacqu linsalata?! (Comicamente arrogante e a voce contenuta) Ma chesta lultima vota! Ce simme capito?(Ad Adele) Io po quando perdo a pazienza?!!!?(fa per uscire)
Odilia: (entrando con Charlie)Calmateve, assettateve, (lo accompagna alla poltrona, urta il tavolino con gli scacchi facendoli cadere,)
Ernesto: E scacche. La partita.
Odilia: Dutto vuie pensate e scacche? (A Charlie)Fatemi capire. Qu sta a signorina Adele, quella fa linfermiera.., ce sta pure o duttore.
Ernesto: Nunmettite a me miezo. Io sono in.pensione.
Adele: Che centra, in pensione o in attivit, sempre medico siete.Il giuramento di Ippocrate ve lo siete scordato?
Ernesto: (irritandosi) Voglio essere lasciato stare, vabbe?(siede allaltra poltrona)
Demetrio: E nun ve arraggiate , dutto( a Odilia) Ma che stato? Chi questo?
Odilia: Nun o saccio, nun o capisco, dice che lhanno arrubato.
Ernesto: Io me stavo ritirando mi so sentito chiamare da dietro, che spavento me so pigliato, e qua mo me viene ninfarto sicuro, me viene..(A Demetrio) Va a pigliarme nu bicchiere dacqua, ca mo me vene sicuro na crisi dalla paura. Va, me piglio na pasticca.
Demetrio: Prevenire sempre meglio che curare.(esce dal centro e poi torner con acqua)
Adele: (a Charlie)Dite a me. Che vi sentite?
Charlie: (personaggio sulla sessantina, italo/americano, quindi parla lo slang classico di chi conosce litaliano ma da anni non lo parla. Vestito bene, visibilmente impaurito.)Mariuole, latri, youknow?
Adele: Mariuole? Vi hanno rubato? Lhanno rubato.
Demetrio: (Torna con lacqua, il dottore apre la giacca e tira fuori una sorta di cartucciera dove sono infilati vari tubetti contenenti le pasticche, ne sceglie una pasticca e la prende)Sempre appresso la cartucciera!?
Ernesto: Per le emergenze, pe forza!
Demetrio: Il keat di pronto soccorso?!?
Odilia: Vi hanno rubato?
Charlie: Ye, everyithings, machena, , card , phone, money, tutto sorde mie.
Demetrio: Ma non siete italiano?
Ernesto: Nun se vede, nun se sente?
Charlie: Half and half.
Odilia: Che dice? Io nun o capisco.
Adele: Manco io. Linglese non lo parlo.
Demetrio: E allora che ne sapete che inglese?
Adele: Si sente.
Ernesto: Infatti, laccento, questo o inglese, o americano, o irlandese, po essere pure Australiano
Adele: E va be, abbiamo capito,mo ci fa tutto o planisfero.
Ernesto: Nun c che fa, siete aspra comme a nu limone acerbo.
Adele:E voi pesante comme a nu mellone , scusate, linglese lo parlano in tutto il mondo
Odilia: Siete inglese? English?
Charlie: Americano. Americano e italiano,Half and half..miezzomericano emiezonapolitano.
Ernesto: Ci ho azzeccato.
Demetrio: Pe forza, avite nominato tutti i popoli di lingua inglese!(a Charlie)E diteci spiegateci.
Odilia: Prendi un bicchiere dacqua. Acqua , voi volete acqua?
Charlie: Oh, ye, tank you.
Demetrio: Vado a prendere lacqua. Liscia o gassata?
Odilia: A sotto a funtana. Ce vulissepurta nalemonsweppes?
Demetrio: Si, cio , no! Vado.(esce al centro e poi torner con acqua)
Adele: Dutto elo volete visitare?
Ernesto: Dopo, dopo, vediamo prima che dice.
Odilia: O facimmeprimmamur?
Adele: Mister, avete avuto una brutta avventura? Abbiamo capito? Vi hanno rubato?(corre a prendere una rivista dal bancone per fargli aria)
Charlie: Si. Figli zoccola. Listen to me:..
Ernesto: Chiamiamo carabinieri? Police?
Charlie: No. Plase, no police. Tu non chiammacarabicchiere, prego.
Odilia: E perch? Voi rubato? Abbiamo capito bene?
Charlie: Yes, butnotpolice.
Demetrio: (rientra con acqua)Ecco lacqua. Vi siete ripreso?
Charlie: What?
Demetrio: In faccia?
Charlie: What?
Demetrio: Ho capito, dico, in faccia?Lacqua? Votte? Ve la devo vottare in faccia? Non vi capisco.
Charlie: No capisce.
Demetrio: Eh, si. Io non capisce?
Odilia: Falle bere.
Charlie: Io beve (prende lacqua e beve. Restituendo il bicchiere, con lespressione di voler fare un complimento, non conoscendo bene il significato della parola)You strunze!
Demetrio: Ue e come vi permettete? Che ce azzecca strunzo? Non si dice, significascemo, fesso, tu capisci?
Odilia: A e commesipermaloso:chill canun parla buono italiano.
Adele: Si sta riprendendo. Sta mettendo colore.(va a posare rivista)
Odilia: E allora che dobbiamo fare? No police? Carabinieri?
Demetrio: Mamma mia. Che centrano i carabinieri?
Odilia: Deme, a ciunche sta meza lengua, ca gi difficile a ce spiega cu isso? He sentutoca lhanno arrubbato? Sta dicenno canun vo chiamma e carabinieri.
Charlie: No, prego. Solo room.
Demetrio: Volete il rhum? Non c n. No rhum.
Charlie: Oh rhum yes. Prego.
Demetrio: Ae, o rhum yesce, si nun ce ne sta comme o faccia asci.
Charlie: Checazzo you speake? Paisa. Im no understand.
Demetrio: Che ha ditto?
Odilia:Cazzo laggio capito. Il resto non tanto.
Adele: Forse si vuole stendere. Vi volete stendere?
Ernesto: Ha detto che non ha capito?
Demetrio: E voi lo avete capito?
Ernesto: Che cosa?
Demetrio: No, dico : voi avete capito che ha detto che non ha capito o avete capito che vuole?
Ernesto: Ho capito che ha detto che non ha capito.
Demetrio: Ma non avete capito che vuole?
Ernesto: No, questo non lho capito.
Adele: (a Charlie lentamente)Ri pe te re, tu che vo le re?
Charlie: Room, sleepp, dormire,
Ernesto: Ah , room,camera per night?
Charlie: Thats, ok. Io domani vade via. I go away. Solo night, notte.
Odilia: Ae, ma senza documenti, no carabinieri, noi ci teniamo a uno nella pensione, cos?
Adele: Che ne so voi sapete!
Ernesto: Dice: solo stanotte.
Demetrio: Che ti devo dire Odi, io direi
Odilia: Che vuoi dire, chiste senza documenti senza soldi, niente, comme ce paga?
Demetrio: Io questo dicevo, comme ce paga? ( a Charlie) Tu camera, comme paga?
Charlie: Paga? Money?
Odilia: Eh, money! Camera costa.
Charlie: I know..
Demetrio: Ae, ahi no, ahi s!
CharlieLstavolta con intenzione)Chiststrunz!
Demetrio:E dalle, nata vota? Dice canun parla buono. ( aCharlie) Ma ve site mparatesulochesto?
Charlie:Io so, i know, ma tommorrow, domane matina, you con me , tua machena, tu hai machena?
Odilia: Si, noi abbiamo machena.
Demetrio: Panda.
Charlie: I know.
Demetrio: Nata vota?(Charlie lo guarda indispettito) Ma chiststrunzo!? Ho capito.
Charlie:Yes!!
Adele: Significa: Io so, Demetrio. La Panda la conosce.
Demetrio: Ah gi. . Ahi no: io so! .giusto.
Odilia: (a Charlie) Dite, parlate con me, nun o pensate. Spicca.
Charlie:Noiandiamo, we go by your car. Con tua machenainto paese, banca io ti do soldi, ma prego, no police.
Odilia: Ma io non pensione senza documenti: Tu capisce? La legge.
Adele: Infatti, come si fa?
Ernesto:La legge lo vieta!
Demetrio: Kapputt!
Ernesto: Che ce azzecca : Kapputt?
Demetrio: Lo dicono sempre nei film.
Charlie: La legge? Ah ahahahah, la legge? Ah ahah aha , in Italylegge? Ahahaahaha. Io do pi moneydomani, pi danaro legge non c pi. Ahahahha
Demetrio: E che ridete? Ah ahaha? Che ridete? Noi la rispettiamo la legge. No documenti no pensione!
Odilia: Ma statte zitto. Eeehhee, signor.comme cazzo ve chiammate?
Charlie: Charlie.
Demetrio: O vi, incomincia a capire.
Ernesto: La parola magica funziona sempre
Odilia: Signo Charlie, va bene! . pi soldi va bene. Mio marito daccordo. (a Demetrio) E vero?
Demetrio:No, cio s! Pi soldi, camera iesce.
Charlie: Isso, tuo marito?
Odilia:Yes. Cio si!
Charlie: Ah ahahahaah..
Odilia: Comunque so fatti vostri, domaniio e mio marito accompagniamo con macchina, tu dai i soldi e noi ce ne andiamo se tu non dai i soldi.. carabinieri? Ok?
Charlie: Ok! Grazie..thankyou.(Guarda Adele)You.. doctor?
Adele: No infermiera.(indicando Ernesto) Lui doctor.
Odilia: Ma vi potete fidare, lei vecchia cliente
Charlie: Vecchia? No , lei younggiovane(Guarda Ernesto) You.. doctor?
Ernesto: (stranamente imbarazzato) una volta doctor, adesso stop, ma voi bene good, no visitagood!
Odilia: Ma insomma, che vi successo? Dite, ladri, mariuoli, che successo, potete raccontare, direa noi?
Charlie: Oh, ye, ..semplice, io cammenavo con mia car, che turnava da affari di mia vecchia family, paese vicino..
Adele: Ah, il mio paese.
Charlie: Tuo paese?
Adele: Si! L c mia casa.
Charlie: Ma tu clienta?
Adele: Io? S, cliente.
Charlie: Tu stai. qu? Perch ? Tua casa vicina?
Adele: Ma che ve ne importa, io non capisco, quante domandevoi perch no police?
Charlie: Giusto.No rabbia tu, io scusa
Demetrio: Comunque stavate dicendo(Charlie lo guarda) Che tenete da guardare?
Charlie: Ah ah ahmarito, scusa, sorry, io pazzio, pazzeosc scrscherzo?
Demetrio: Ae, si scherzo, e ..dite!
Charlie: (assumendo improvvisamente il tono di un commentatore cinematografico) Io cammenavo con machena, ..giro curva e trovo machena ferma, , uomo giyouknow?
Demetrio:Significa:io so!
Tutti: Lo sappiamo.
Charlie: Un altro man, muove mane e, <stop stop.> Io stop..e scende machena,,,uomo gi si alza e tiene pistola.: <Damme tutto cose, pressa, pressa>,, oneminute..tutto shanno preso: money, telephone, cards, machena, tutto..
Ernesto: E poi?
Charlie: Fiuti
Ernesto: Fiuti?
Charlie: Yes, gone awayfiuti
Ernesto: Ah, ecco: fuggiti?
Demetrio: Fuiuti!
Odilia: E voi non volete police? Ma perch? Siete sicuro?
Charlie: Long history, longa storia signorama tranquilla, io no criminalcomme se dice?
Demetrio: Delinquente,
Charlie: Delinquente yes
Demetrio: Giusto, bravo, .. e linnocente resta in galera, questo vero.!
Charlie: (A Odilia) Tranquilla..io soldi e tu silenzioma no delinquente..
Odilia: Come volete, come volete.(Prende una chiave da dietro al banco e glie la consegna)Questa la chiave della camera, la dodici, di qua, a piano terra .(indica luscita di centro)
Demetrio: ( indicando) Di, qua , vedete, quella porticina nera!
Charlie: (avviandosi)I loock
Odilia: Iate, andate, o volete che vi faccio accompagnare da mio marito?
Charlie: No, tank, io vado solo. (si gira) Marito?
Demetrio: Si, marito. Demetrio, .Fumo.
Charlie: Oh yes! You fumi? Io no, no smoke, io no fumoventi anni.
Demetrio: Ma che avete capito? Fumo il mio cognome!
Charlie: Cognome? Fumo? Oh yesTutto fumo e niente arrusto! (scoppia aridere)Ah ahah ah,,(esce per le stanze)
Demetrio: (alla moglie) Ma che tene a ridere?!?
Odilia: Ha fatto una battuta Deme..!
Demetrio: Ah, giusto! una battuta. (ride anche lui) Vaco a vede che sha da fa dinto. (esce dietro di lui)
Ernesto: Mamma mia, che stress, sa che nottata mo faccio se non mi prendo nu tranquillante.
Scena 10
ADELE,ODILIA,ERNESTO indi DEMETRIO
Adele: Signora Odilia, io me ne salgo, so stanca, questo fuori programma non era previsto. La vogliamo trovare questa chiave?
Odilia: Avete ragione(Riprende acercare,poi)Ecco la chiave.
Adele: Grazie. Con permesso. (si avvia poi tornando)Non questa.
Odilia: (guarda la chiave) Avete ragione. E che casno.(ritorna a cercare)
Demetrio: (da dentro)Vedi che quelli della 7 non cenano, stanno fuori.
Odilia: Lo so.
Demetrio:(ricomparendo con grembiule)Merlini, invece ha detto se il riso per il bambino glie lo lasciamo in bianco.
Odilia: E me lo dici a me? Che cucino io? Ueee, Nunaccuminci tu e e partite, posticipi, anticipi, te ne vulisse veni ognedummeneca che ti devi vedere la partita?
Demetrio: Si, cio: no! Quello il Napoli ha giocato alle tre.
Odilia:E perci, vide che quase ora, accumencia a cucina , vai. Ma addo caspita sta la chiave della signorina Adele?
Demetrio: Aspetta, quella la lascio sul banco vicino al portafiori, poi sei passata tu, quindiaspetta nu mumento (mette la mano nel vaso da fiori e ne tira fuori la chiave.)Eccola qua! (La consegna ad Adele)
Odilia: Na distrazione.
Adele: E vedimme e ce fa sta doccia.
Odilia: Per le spugne non le buttate nel water gentilmente. Sapete quello poi si appila e noi spiliamo.
Demetrio: Veramente iospilo.
Odilia: E non la stessa cosa?
Demetrio: No, cio si.
Adele: E scusatena distrazione
Odilia: Figurateve!
Scena 11
EUFEMIA E DETTI, indi ENRICO, infine di nuovo CHARLIE
Eufemia: (Giovane figlia di Demetrio e Odilia, sui trenta anni, ha studiato e non perde occasione per esibire la propria cultura. E innamorata di Enrico ma non corrisposta. Entra dallingresso frettolosa.) Ue Ma, ciao Pa (posa ala borsa e si siede sulla poltrona, ostentando ansia in attesa che qualcuno glie ne chieda conto. Infatti dopo un lungo comico silenzio i presenti in coro..)
Tutti: Che stato????
Eufemia: Ah, ecco vi siete decisi? Io non lo so, vedete che una arriva tutta trafelata, preoccupatevi non so, chiedete.
Odilia: E te lo stiamo chiedendo.
Eufemia: Quando? Avete prima aspettato mezzora.
Ernesto:ma tu non parlavi Eufemia.
Eufemia: E devo parlare io o dovete chiedere voi?
Odilia: Uh, ma mo che vuo? Vogliamo rifare la scena?
Demetrio: Esci unaltra volta, e noi appena trasenun te facimme manco parla e te dumandammo : che stato?
Adele: Insomma, se vuoi raccontare io me ne vorrei salire, pure per capire se la cosa mi interessa.
Eufemia: Impaziente CrudeliaDemond. Ti interessa, interessa a tutti quanti!
Ernesto: E allora parla, dici, io nun capisco.
Eufemia: Ma che ? Tenete la coda di paglia?
Adele: Ma qua coda di paglia , canunsapimme manco che vuo dicere.
Odilia: Te vuo spiccia, vuo dicere o no?
Eufemia: U, volete vedere canun ve dico niente cch?(si alza )
Demetrio: A fernisce e fa a spiritosa? Vulisse nu schiaffone? ((Odilialo guarda).da tua madre?
Enrico: (venendo dalle stanze) Allora se magna o no?
Eufemia: Ciao Enrico, buonasera, che dici? Mi facevo meraviglia canun te vedevo. Sei uscito con la bici?
Enrico: Certamente. Mi so fatto na bella passeggiatina.
Demetrio: 100 km. E 150 colpi al minuto.
Eufemia: Davvero Enri? Ma tu sei una cosa straordinaria.
Ernesto: La cosa straordinaria sei tu Eufe ca o cride pure.
Adele: A chi? A Enrico? E quello il suo mito, il suo eroe?
Eufemia: Eppure se fosse? Perch, tu non ne hai di eroi signora Adele?
Enrico: Ma quale eroe? 100 km a 150 colpi so normali.
Eufemia: Sentite, sentite come modesto.Enri, non li pensare, quelli crepano di invidia.
Demetrio: E vero, vero, siamo invidiosi, io pure ...perch arrivo al massimo a 149 colpi ma a 150nienteahahahah(interrompe bruscamente la risata colto dallo sguardo impaziente di Odilia afferrandone il significato)..e mo basta! Che stevemodicenno?
Odilia: Guardate, se a fernimme e dicimme o fatto.
Enrico: Il fatto? Stavate dicendo un fatto?
Adele: Proprio, veramente miss Sapienza, pare che qualcosa da raccontare, qualcosa che interessa pure noi.
Enrico: Pure a noi? Pure a me?
Eufemia: Tu Enri? Non credo proprio.
Tutti: Ci vuoi dire che stato?
Eufemia: (torna a sedersi finalmente soddisfatta dellattenzione creata)Mamma, abbiamo un malvivente in mezzo a noi
Odilia: Un malvivente?
Adele: In che senso?
Eufemia: Si, un malvivente, un imbroglione, un impostorequalcosa del genere.
Ernesto: Facci capire.
Adele: Un imbroglione?
Enrico: Un impostore?
Demetrio: O qualcosa del genere! ., ha detto pure questo!
Odilia: Ma che stai dicendo? Chi te lha detto. Eufe stai scherzando o fai overamente?
Eufemia: Si, mamm, state a sentire: ero appena uscita dalla gelateria che mi ero comprata un bel gelato crema e frutti di bosco da <Marcello il gelato bello>, me ne stavo venendo verso il parcheggio per prendere la macchina che mi gustavo il mio bel gelato, quando la mia attenzione si posata su un tipo che camminava davanti a me,un giovane sui trenta trentacinque anni, che parlava a telefono, lho notato perch era vestito in modo stravagante, pantaloni rossi,
Ernesto: Pure io, pure io lho visto, passato pi di una volta pe qu fuori, pantalone rosso, camicia viola, scarpe rosa?
Eufemia: Infatti.
Odilia: Anche Egidio me ne ha parlato.
Eufemia: Ah s? Insomma Eccentrico ecco questa la parola giusta.
Adele: (impaziente e ironica)Eh, brava, sempre la parola giusta. E vuoi dire?
Eufemia:Ade tu non devi avere fretta.
Demetrio: Infatti, senza fretta. Quella ci vuole spiegare bene, ci vuole il tempo che ci vuole.
Odilia: Si, ma chella pare ca sta raccuntanno nu film.
Demetrio: (contraddicendosi ignominiosamente)Giusto. E vero! Ha ragione mamm, Eufe devi stringere. Dici!
Ernesto: Insomma, che facevachisto co o pantalone rosso?
Enrico: Parlava a telefono.
Eufemia: Bravo, parlava a telefono. Io mi sono incuriosita perch parlava ad alta voce: <si, si, ti dico che lho trovato, ho trovato limbroglione oddio, penso di averlo individuato, si trova a pensione Squisitezza.> Cos ha detto: <si trova a pensione Squisitezza. E una piccola Pensione che si trova a due, tre km da qui. Ho fatto anche un po di domande in giro, sono sicuro che lo abbiamo scovato.>Io, come ho sentito Pensione Squisitezza, che vuoi, il cuore mi salito in gola, mi so messa a sentire meglio, insomma ho appizzato le orecchie, come si dice, pure se lui teneva una andatura frettolosa, :<vi ho mandato un po di foto sula posta dellagenzia, stampatele guardatevi tutto e poi se le mie indicazioni vi convincono ci mandate qualcuno> poi si so persa una frase per via di un clacson, alla fine ha detto< insomma una volta individuata la persona si presenta e lo blocca> quindi un silenzio, evidentemente parlava laltro....
Demetrio: E me pare
Eufemia: Prima di staccare ha detto:<mandateci chi volete voi e poi mi fate sapere aspetto vostre notizie, ci sentiamo>e ha staccato. Ha girato langolo, si infilato in macchina e se ne andato. Voi capite?(un lungo silenzio durante il quale i personaggi resteranno perplessi, nascondendo a stento una intima preoccupazione)
Adele:(con parlare indeciso)Ma allora lamericanofa che ?!. Boh? per me non tengo niente da temere
Ernesto:(c.s.).. Ahse per questo neanche io
Odilia: (c.s.)..Figuratevi noi., .o no Deme?
Demetrio:(c.s.).. Si, cio no! Per, secondo me..qu gatta cicogna.
Eufemia:(c.s.).. Pap? Gatta ci cova!
Demetrio: (c.s.)E una battuta! Veramente pensi ca io dico . gatta cicogna?
Odilia: (c.s.).. Una battuta
Charlie: (dalle stanze) Allora signora, pronta dinner? Magnare!
Odilia: (Guardando gli altri)Non ancora., scusate, per ditemi la verit, ma siete sicuro che vi hanno rapinato?
Tutti: Siete proprio sicuro? (una musica parte a chiudere il primo atto mentre i presenti si guardano tra loro sorpresi di nutrire lo stesso dubbio)
FINE PRIMO ATTO
ATTO II
Stessa scena. Buio. Una musica accompagna lapertura del sipario.
Scena 12
ENRICO, EUFEMIA, indi CHARLIE
Enrico: (Appare, in pigiama, dal centro facendosi luce col flash del suo smartphone. In mano ha un grosso coltello da cucina. Dalle stanze proviene Eufemia anchessa in pigiama. Alla sua vista ha un sussulto) Ue, sei tu? Mi hai fatto pigliare uno spavento!
Eufemia: Ua, tanto brutta sono?!? Scusami, credevo che mi avessi sentita arrivare. Che ci fai gi, a questora e che devi fare con questo coltello?
Enrico: Quale coltello?
Eufemia: Uh Ges, quello che hai in mano?
Enrico: Ah, gi, manco ci pensavo pi. Il coltello? E io per questo sto gi, a questora. Mi serviva un coltello e sono andato in cucina a prenderlo.
Eufemia: E che devi tagliare alle 5 del mattino?
Enrico: (imbarazzato)Salame, devo tagliare un po di salame, s. Salame e del formaggio ...per la colazione.
Eufemia: A primmamatina? Salame e formaggio pe colazione?
Enrico: A, ma che hai capito? La colazione, mi voglio preparare un panino da portarmi al lavoro.
Eufemia: Che tipo strano che sei. Ma tu per questo mi piaci. E vogliamo accendere la luce?
Enrico: Che accendi , questa pazza. Vogliamo far svegliare tutta la pensione?
Eufemia: (va ad accendere la luce)Enri io ho detto la luce , non la radio.
Enrico: Non accendere, lascia stare, torno aletto. Ma tu che sei scesa a fare?
Eufemia: Ti ho sentito dalla mia camera e so venuta a vedere se ti era successo qualcosa.
Enrico: Non mi successo niente. Torniamo sopra ca se scende tua madre fa un processo.
Eufemia. (smorfiosa)Ma lo sai che sei antipatico? Ah, a proposito, sul biglietto del bacio Perugina che mi hai offerto ieri, sai che cera scritto? Cera scritto: In un bacio c sempre voglia di stare insieme per tutta la vita. Che ne pensi?
Enrico: Che baci Perugina non te ne devo offrire pi.
Eufemia: Ma chi ti pensa, ma chi ti fruscia. (sente dei passi provenire dallingresso) Chi ?
Charlie: (dallingresso, indossa una maglietta strettissima) Oh, scusimi, you paura?
Eufemia: No, paurano, sorpresa. Are you Charlie?
Charlie: Do youspeakeEnglish?
Eufemia: Yes, I do.
Charlie: Ma io preferisce italiano, voglio imparare, myparents, miei cinitori italiani.
Enrico: Genitori, no cinitori, ma voi parlate cos bene italiano. E sicuro che siete americano?
Charlie: Grazie, tu gentile. Tu sei filanzato? Filanzato di essa?
Eufemia: Fidanzato, oddio fidanzato. Insomma quasi.
Enrico: Ma quando mai? No, no filanzato. Io ingegnere, ingegnere Enrico Fabbrocino.!
Eufemia: (acida)Infatti, no filanzato solo amico..e. no ingegnere solo geometra. Do youknow ? Geometra!
Charlie: Yes i do: giometra. Piacere, Charlie, Charlie Santovito. Io vive in America, io grande ristorante italiano.
Enrico: (intraprendente) E in Italia che ci fate adesso?
Charlie: Io? Holiday, vacanza, io aggio venuto paeseoricini mie cinitori,,,ah ah genitori, si genitori, ma adesso loro non pi vivi.
Eufemia: A ecco. E che vi siete messo addosso?
Charlie: Oh, shirt, Demetrio gives me. Lui dato questa piccolo malietta.. Io non so di chi era?
Eufemia: Me parite nu panzarotto.
Charlie: Panzarotto? Whats panzarotto?
Enrico: E come? Ristorante italiano e non sapete cos il panzarotto? Il crocch di patate? Strano!
Charlie: Oh, yes i know. Crocch potato! Yes. Voi dite panzarotto.
Eufemia: Infatti. E comunque io sono Eufemia, Eufemia Fumo.
Charlie: Ah ah,ah Odilias daugther, i know, shes terrible.
Eufemia: Si, ma voi non ce la contate chiaro. Siamo sicuri che siete italo americano?
Charlie: Yes, sure.
Eufemia: Siamo sicuri che ci pagate domani?
Enrico: (in uno scatto inspiegabile gli avvicina il coltello al petto) Infatti siamo sicuri?
Charlie: (lo guarda, allontana il coltello)Sicuro. Yes, tranquillo, perch tu coltello?
Eufemia: Il salame, eh eh si deve tagliare il salame.
Enrico: (ricomponendosi) Il salame, infatti, mi devo tagliare salame. Be io torno in camera, che stamattina mi aspetta una giornata . Riunioni, banche, cantieri
Eufemia: U manco si fusse o direttore generale del cantiere..
Enrico: Il direttore generale? E chi vicino a me?E fosse solo questo. Sapessi quante altre piccole faccende devo sbrigare : prima devo trovare un attimo di tempo per chiamare Massimo Ranieri che a tutti i costi vuole che vada alla prima del suo nuovo spettacolo e gli devo dire che non ci posso andare. Capite, Charlie?
Charlie: Oh, yeeeesss!
Eufemia: Madonna, Massimo Ranieri? Si troppo gruosso. E non ci puoi andare?
Enrico: Non ci posso andare, sai com succede tutto insieme, io tengo troppe conoscenze. La stessa sera sono stato invitato alla cena di gala che offre il Presidente della Regione per il compleanno della moglie. E che faccio? Non ci vado? Dimmi tu che devo fare?
Eufemia: Charlie, voi capite a chi teniamo nella pensione?
Charlie: Oh, yeeeesss!
Enrico: Devo cercare pure disentire Gigi, per dirgli che presto per decidere..
Eufemia: Gigi chi?
Enrico: Gigi Buffon, siamo amici e si messo in testa che per i mondiali devo andare in Brasile con lui. Ma adesso presto per decidere, io non so ancora gli impegni di lavoro.., hai capito che giornata mi aspetta?
Charlie: Ohyeeeeesss!
Eufemia: Va be, torna in camera allora, ma qualche volta non mi puoi portare pure a me a qualche parte di questa? Signor Charlie, invece voi che ci fate a questora del mattino fuori?
Charlie: Io sempre passeccio in alba. Fa bene, piace. Adesso, io doccia! (guardando di nuovo Enrico) Salame? Tu taglia salame? Ah ah, poi tu senza salame, solo palle. Tante palle, . Ah ahah, si dice <palle>? (esce ridendo)
Enrico: Che tiene da ridere?
Eufemia: Forse non ti ha creduto. Sai tutte quelle cose che hai detto..
Enrico: E che dico buge, allora. Ma tu manco ci credi?
Eufemia: (smorfiosa) Per simpatia, per affetto s, ma mica so nalbero e Natale
Enrico: Pensa quello che vuoi, ma un giorno ti ricrederai. Comunque lamericano non non me la conta giusta. (agitando distrattamente il coltello, si avvia per le stanze)
Eufemia:Stamattina lo scopriamo. Mo me ne salgo pure io (Spegne la luce e anche lei per le stanze)
Scena 13
DEMETRIO E ODILIA
Demetrio: ( dopo un tempo coperto da una musica di fondo, proveniente dalle stanze insieme ad Odilia con una torcia elettrica ed un cuscino nelle mani. Andatura circospetta)Ma non era meglio che ci accertavamo prima, ca eravamo sicuri ca cerca a noi e che effettivamente la persona che deve venire per scovare stimbroglione.(si ferma davanti alluscita centrale)
Odilia: Quante domande. Pi chiaro di questo? Tu veramente te si creduto a storia da rapina. Quello a noi va cercando. Cammina.
Demetrio: (tentenna)S, ma io non ho mai ucciso nessuno.
Odilia: E che vuol dire, c sempre una prima volta. Vai. (lo spinge)
Demetrio: E nunvutta.
Odilia: E tu pare che ti metti paura
Demetrio: Vulessevedea te.
Odilia: A me? Sei tu luomo, tu lo devi fare il servizio.
Demetrio: Ah ecco, so io luomoO chiame servizio.Ma se ci scoprono noi andiamo in galera a vita. Non meglio che ci scopre e che confessiamo, il nostro non fu un reato, fu un imbroglio, un debito di coscienza, .. al massimo ce facimme na figura e merda, ma cc, se laccedimmo se va ngalera.
Odilia: Ma tu veramente fai, dopotanti anni andiamo a dire limbroglio che facemmo sulle carte di Pensione Squisitezza? Ma tu dignit non ne tieni proprio?
Demetrio: A dignit non lo so, ma o curaggio certamente no. (va alla poltrona e si siede) Ti sembra facile? Vado dentro ce metto nu cuscino nfaccia.
Odilia: E perfetto. Diciamo che ha avuto un infarto ...la paura di ieri sera
Demetrio: Ma non solo lui a sapere il fatto, evidentemente se lo hanno mandato, ci sono altri a conoscenza del nostro peccato.
Odilia: (dopo aver riflettuto un attimo)E pure questo vero. Che dobbiamo fare?
Demetrio: Aspettiamo! Male che va sar la parola nostra contro la loro.
Odilia: Ma come lhanno potuto sapere?
Demetrio: E che ne sai, magari tuo padre prima di morire avette a cunt o fatto a qualcuno.
Odilia: E le veniva in mente dopo tanti anni?
Demetrio: Perci, vedi? Nunsimme manco sicuri che cerchi proprio noi, e poi quello ha detto: <ho trovato limbroglione> non ha detto <ho trovato gli imbroglioni> eh, noi siamo due.Aspettiamo, aspettiamo, tu vuoi uccidere uno, solo per un problema di coscienza, noi non abbiamo commesso nessun reato, raccontammo solo una buga alla buonanima di tuo padre.
Odilia: (finalmente convinta)E aspettiamo, ma io nun me fido e sta, chi dorme pi, andiamoci a fare una tazza di caff tanto tra poco giorno.
Demetrio:Forse meglio lacamomilla, cos ci rilassiamo.
Odilia: Per la fai tu.
Demetrio: Questo non c bisogno di specificarlo. Andiamo. (si alza e insieme alla moglie esce per il centro)
Scena 14
EGIDIO, indi DEMETRIO
Egidio: (entra in scena, con un bizzarro pigiama, attrezzatura per dipingere, visto che la pittura una delle sue stravaganti passioni. Avendo le mani impegnate e non potendo accendere la luce,sistema prima le sue cose nei pressi della poltrona.In quel momento, dal centro appare Demetrio con la sua torcia e col cuscino. Vedendolo ha un soprassalto)U, sei tu? E che paura
Demetrio: (imbarazzatissimo) Si sono io e chi doveva essere ?
Egidio: (accendendo finalmente la luce) Ah certo, con una torcia accesa, al buio, a primmamatinaca ancora non giorno, chi poteva essere? Poteva essere mai un ladro?
Demetrio: Te pare?
Egidio: E poi con un cuscino in mano, tutto normale che hai fatto ? Hai dormito in cucina?
Demetrio:Si, cio no! Sto facendo una camomilla.
Egidio: Col cuscino?
Demetrio: E che un interrogatorio? Il cuscino? E s, cos appena faceva effetto la camomilla cera gi il cuscino per addormentarsi. Ah ah..
Egidio: E la torcia? No dico: ma che mancata la corrente?
Demetrio: No, cio si!Ma poi tornata e allora ho pensato mo a vaco a pusastu cuscino, se no Odilia col vizio che tene, se lo trova in cucina capace ca o sistemo dinto furno, ah aha e la torcia me la so dimenticata accesa eallora
Egidio: Odilia? Ce sta pure Odilia in cucina.
Demetrio: No, cio si! Quanto tempo tengo per rispondere? Egi!Odilia? Si pureleinon riusciva apigliare sonno
Egidio: E avete pensato di farvi una camomilla?
Demetrio: Si, ma pecch che c di strano?
Egidio: Niente. Per mo se lo posi il cuscino e fa effetto la camomilla, che facite? Ve addurmite co a capa ncoppe a tavola?
Demetrio: Giusto, e quindi tu pensi che meglio che il cuscino me lo tengo e lo riporti indietro? (cercando di cambiare discorso) E tu invece, come mai a questora? (gli punta inavvertitamente la torcia ancora accesa verso gli occhi)
Egidio: La torcia, la puoi spegnere. (Demetrio goffamente esegue)Io? Avevo voglia di pitta nu poco. Tenevo questa cartolina, ho detto mo me la copio, faccio un bel quadro. Approfitto, ca ampressa ancora, non ci sta a nessuno nei piedi e mi faccio una squisita pittata.
Demetrio:Ah, bravo. Una bella idea.
Egidio: Come quella della camomilla.
Demetrio: Infatti. Va be mo vado svegliare a Odilia.
Egidio: Ma allora sta durmenno?
Demetrio: Si, cio no!Mi so confuso, questo viene dopo la camomilla, se non ce la prendiamo come ci addormentiamo? Ti pare?
Egidio: Giusto, anche se adesso mi pare tardi per addormentarsi.
Demetrio: Hai ragione, adesso sai che faccio? Ce stuto sotto allacqua e la camomilla nun a faccio cchi. Vado!(Esce esausto al centro)
Scena 15
EGIDIO e ADELE
Egidio: ((perplesso)Vai. (riprende ad armeggiare vicino alle sue cose. Nel mentre dalle stanze arriva Adele, in pigiama. Lui la vede.)Squisita giornata. Che ? Lavite fatta e notte?
Adele: Non riuscivo pi a dormire, ho visto la luce accesa
Egidio: Pure voi?
Adele: Pure voi avete visto la luce accesa o pure voi non riuscivate a dormire?
Egidio: La seconda.
Adele: Perch chi altro non riesce a dormire?
Egidio: Mia sorella e mio cognato. Si stanno facendo una squisita camomilla in cucina.
Adele: Pure voi per ...a quanto pare, vi venuto lestro di pittare in piena notte?
Egidio: Piena notte?... lalba, tra poco giorno, volevo approfittare per stare un poco solo, ma a quanto pare ho sbagliato giorno.
Adele: Se volete me ne vado, tolgo il disturbo.
Egidio: Sempre squisita come una sfogliatella voi. Ma come fate ad essere cos solare, cos simpatica!?!
Adele: E voi come fate ad essere sempre cos pungente, cos ironico?
Egidio: Guardate che lironia non altro che la capacit di dire le cose in faccia col sorriso sulle labbra.
Adele: Ma il risultato spesso ca a gente se sente pigliate pe o culo, perdonate la parola, ma io so cchi diretta.
Egidio: Oddio, da un lato fate pure bene, ma la gente permalosa, a volte preferisce essere pigliata per culo. A proposito di questo, ma voi lo sapete che io quando ero piccolo, fino quasi ai dieci anni quando sentivo dire oculista me pensavo caera o miereco do .culo? .oculista, comme o dentista, o ginecologo, o veterinario e cosi via, eh eh ...e dunque come che non riuscite adormire?
Adele: E che vi devo dire
Egidio: ..il motivo che non vi fa dormire. La mia domanda era quellaSe lo volete dire, chiaramente .
Adele: Io lo so, che qua dentro tutti quanti pensate di me ca so na donna antipatica, scorbutica
Egidio: ..ed vero. Avete visto ve lho detto senza ironia, col vostro metodo.
Adele: Pure in ospedale lo pensano, ma nessuno pensa mai ca se na persona sta co tanto nu musso na vita sana, un motivo ci deve pure essere, o no?
Egidio: dite! io vi ascolto.
Adele: No, dico un motivo ci deve pure essere...o no? Non mi avete risposto.
Egidio: Ah volevate la rispostanon lo avevo capito: s, un motivo ci deve pure essere ..
Adele: Mo avete ripreso a fare loculista, lo vedete?
Egidio: Avete ragione, ma che ci posso fare mi riesce meglio. Se volessi essere diretto come dite voi, io adesso vi dovrei dire: cara signorina Adele voi in questo momento avete due possibilit: una, mi dite quale il motivo che non vi fa dormire e che evidentemente lo stesso motivo che vi fa essere scorbutica e antipatica a tutti; due , il motivo non me lo dite, per gentilmente, squisitamente aizate e tacche e ve iate a cucc nata vota continuando a girarvi etorciarvi dentro al letto fino a che fa iuorn. Sono stato abbastanza diretto?
Adele: Perfetto. Allora sapete io che faccio?
Egidio: Aizate e tacche?
Adele: No, vi dico tutto. Tanto a qualcuno primma o doppe lo dovevo dire. E voi dopotutto mi sembrate la persona pi autentica che conosco. E poi questo il momento. Pecch me sa me sa che il mio segreto arrivato alla fine. A buttegliaprimma o doppe sha dastappa si no o vino diventa veleno. (pausa durante la quale contiene a stento la commozione) Egi, io sono unimbrogliona, lamericano, il finto americano, perch quello sta fingendo, sta cercando a me.
Egidio: Quello che arrivato ieri sera? Che sta nella 12 a piano terra?
Adele: Eh, Charlie.
Egidio: Ma chi ve lo ha detto che finge? Voi credete a mia nipote? Quella vagheggia, chi sa che stava dicendo il tipo a telefono.
Adele: Ma se lavete visto pure voi earrullia per qualche giorno intorno alla Pensione.
Egidio: E con questo?
Adele: Mi aveva individuata. Cercava me.
Egidio: Si va be, ma se ho capito bene quanto mi stato riferito sulla testimonianza di mia nipote, il tipo diceva: ho trovato limbroglione, giusto? Maschio, non limbrogliona.
Adele: E che ci vuole a confondere una E con una A. Sta cercando a me. Evidentemente qualcuno ha decisodi rendere pubblica la cosa.Si vuole togliere lo sfizio. Unagenzia di investigazioni privateche ci vuole.
Egidio: Ma che fantasia.
Adele: Fantasia? Si, fantasia! Ma io ho deciso, stamattina faccio armie bagagli e scompaio, non mi faccio trovare pi.
Egidio: E squisitamente, ..che imbroglioavreste fatto? Lo volete dire?...Se no o vino addeventa veleno!
Adele: E un tormento, un peso, , nessun reato, pe ammore e Dio, un problema di coscienza che mi porto da 15 anni in corpo.
Egidio:Ma perch avete cos paura che venga svelato?
Adele: Perch la condanna delle persone care pi pesante da sopportare di quella che ti pu infliggere la legge. Mo vi racconto( prima di sedersi, sposta laltra poltroncina di fronte a quella che andr ad occupare. Si siede, distende le gambe e chiude gli occhi, assumendo la posizione di chi sta in terapia di analisi rendendo agli occhi di Egidio la situazione alquanto grottesca)
Egidio: (la osserva a lungo comicamente, quindi si alza e sposta il suo sediolino vicino a lei. Poi in modo ironico)Allora, mi parli della sua famiglia, vuole incominciare dai suoi genitori? Nacque di parto naturale o fu traumatico? Parto cesareo?
Adele; (riapre gli occhi)State facendo di nuovo ironia?
Egidio: E scusate, squisita la mia signorina Adele, ma che vi credete che faccio o psicologo? (ritorna col suo siedolino a posto)Stu fatto o vulitecunta o no? Altrimenti squisitamente vi pregherei di farmi tornare alla mia pittura.
Adele: E mica facile. Uno dopo quindici anni, po..e se mette a raccontare. Comunque, ecco qu, (prende coraggio) E allora. Quindici anni fa, ero giovane, avevo appena preso o posto dinfermiera allospedale dove lavoro, il primario aveva una simpatia per me.ed io per lui, isso era spusato Insomma.
Egidio: ..Ve a ntenniveve? Eravate amanti?
Adele: Si! Lui non aveva figli..(sentendo dei passi) Chi ?
Scena 16
ERNESTO e DETTI indi DEMETRIO E ODILIA
Ernesto: (anchegli dalle stanze, comicamente in pigiama,vestaglia, coperta in spalle e cappello, abbottonatissimo) Si pu? Anche voi svegli?
Egidio: Ma che nu pigiama party?
Ernesto: (notando Adele distesa sulle poltrone) Che , non vi sentite bene?
Adele: (riassettando e ricomponendosi) No, tutto a posto. Cosa e niente! Cchiu tosto, vuie, che ? Tenitequaccheppoco e febbre?
Egidio: Proprio dutto, capisco ca a primmamatina fa frisculillo, ma vuie ve site apparecchiato, me pare , per una notte allaperto sul monte Faito nel mese di Gennaio.
Ernesto: Prevenire, prevenire!! Un colpo dariae che ce vo?!.
Egidio: Squisitissimo, eh eh, prevenire.. ! Comunque, niente ,a signurina Adele mi stava descrivendo come fanno le sedute di analisi.
Ernesto:( ad Adele)Perch voi siete stata in analisi?
Adele: No. Per lho visto nei film.
Egidio: Dutto, tutto a posto? Come mai in piedi? Qualche malore? Non so,al di l della, diciamo, eccessiva copertura di prevenzione, vi vedo strano, me facite preoccupa.
Ernesto: No! Veramente mi sento bene, abbastanza bene(lunga inquietante pausa)ma.. pecch . tu.. veramente mi vedi strano?(preoccupandosi e diventando improvvisamente ansioso) E dimmi, dimmi, dimmi che mi vedi di strano? Sono pallido ? Guarda. Sono pallido? La lingua, la lingua, guarda .. bianca? (tira fuori la lingua)Sentimi il polso (gli offre il polso) Guardami la pupilla, la trovi dilatata?
Egidio: Erne, e pe piacere, io meza parola ve aggio ditto, e vuie natu poco me facitechiamma o 118! . e poi il dottore siete voi!
Ernesto: (calmandosi) Sono io? Eh, sono io! Sono,..io! Sono io? Il dottore sono io? (scoppia in un prolungato pianto)
Adele: (si alza offrendogli da sedere) Dotto, Ges, sedete, quello piange. E ghiammo, ca siete sano come un pesce.
Egidio: Overo, dutto, io vi capisco, vuie pensate, guarda nu poco da carceriere so diventato carcerato, ma non cos, voi state na squisitezza. E chi ve accide a vuie? (ad Adele) Quello pensa: <guarda nu poco, dopo aver curato tanta gente, mo devo trovare chi mi cura a me!>
Ernesto: (rotto dal pianto)Ma chi? Chi ho mai curato? Chi ho mai operato? Nessuno. Quale dottore? Dottore un corno, .. Charlie, lamericanol, venuto per me, sono io limbroglione, mi hanno cercato e mi hanno trovato! Non sono medico, non lo sono mai stato. Ecco qua! Va be? Ve lho detto!(lunga pausa)Facevo lesattore! Lesattore delle tasse, in un paese dalle parti di Campobasso. Incassavo i soldi, i soldi dalla genteanche dalla povera gente, prima addo steva lequitalia. Ci pensavo io, sequestri, pignoramenti, nessuna pietper nessuno.. S, certo, nessun crimine, per mai un compromesso, mai una dilazione, facevo solamente bene il mio lavoroforse troppo bene, fino al punto che pignorai e vendetti allasta la casa di un povero Cristo, il quale sopraffatto da spese mediche per curare una figlia malata si era indebitato col fisco in maniera irreversibile aveva una piccola attivit artigianale, un laboratorio di ceramica., dovette chiudere e con la vendita forzata della casa riusc a saldare il debito con lerario, gli rimasero pochi spiccioli, fin in miseria. La comunit di quel paese non me la perdon, fatto sta che quando andai in pensionenon avevo amici, nessuno pi mi salutava, non avevo famiglia, ne frate, ne sorelle, e.. mi ritrovai solo, in un paese non mio, con la coscienza sotto i piedi. Seppi di questa Pensioncina e mi ritirai in solitudine; inventai di essere medico in pensione, forse perch volevo trovare unassoluzione , il medico ha sempre fatto del bene, al contrario di me,.
Egidio: Dotto io rimango sorpreso, questo s, ma non mi pare che avete ammazzato nessuno. Scusate perch vi dovrebbero ..scovare?
Ernesto: Per svergognarmi, per vendicarsi, semplice, qualcuno ha saputo che mi fingevo medico e ha incaricato qualche Agenzia di investigazioneper smascherarmi, per mettermi in ridicolo..
Adele: Mamma mia, allora siamo due?
Egidio: Appunto.
Ernesto: (riprendendosi) Cio?
Adele: Io sto nelle vostre stesse condizioni.
Ernesto: Non siete infermiera?
Adele: Ah questo no, so infermiera co tanto di diploma..il mio problema diverso, insomma pure io tengo qualcosa da nascondere. Pure io, aggio paura dessere svergognata.
Egidio: E chi non ne ha? Sentite a me, vi state impressionando inutilmente., tutti e due.
Ernesto: In ogni caso, stai sicuro, che qu mi viene un infarto, sto accumulando troppa adrenalina, troppo stress, la circolazione ne risente
Egidio: Ecco, vedete? Vuie perci siete riuscito a farci fessi per tutti questi anni: siete troppo competente, troppo preparato! Statemi a sentire, vi state impressionando, tutti e due, ma quale agenzia, chillo nu povero Madonnoca stato arrubbato, ..
Adele: Ese stato arrubbato, perch non vuole ca se chiammano e carabinieri?
Egidio: E che ne possiamo sapere? Fatti suoi, che magari non centrano niente con i vostri, stamattina se ne va e tutto torna come prima,(pausa) .non aprite quellarmadio!u, me sembra o titolo e nu film!!! E questo ! Un film!Vi state facendo un film, lasciate tare, tornatevene a letto. Anzi mo vado pure io, faccio le mie cose, mi lavo e mi vesto. Ci vediamo per la colazione. (lunga pausa)Dutto, tranquillo, non mi avete detto niente, non ho sentito niente, per me rimanete medico, Ade, questa seduta, questa confessione, squisitamente..lasciatestare..mapecch mi volete dire i fatti vostri? Adesso? Dopo tanti anni? (li guarda, allontanandosi) Io vado, poi torno per pittare non toccate niente!(esce per le stanze, lasciandoli soli)
Scena 17
ERNESTO, ADELE, indi DEMETRIO E ODILIA
Ernesto e Adele: (si guardano a lungo interrogandosi poi insieme si fanno reciprocamente la stessa domanda) Che facciamo? (in silenzio rimangono perplessi a pensare)
Ernesto: Prima di tutto, spegniamo la luce,
Adele: Ci pensiamo un altro poco?
Ernesto: Pensiamoci un altro poco e il segreto reciproco!
Adele: Tranquillo, fidatevi. Pu darsi catene ragione Egidio. (Adele spegne, mentre il dottore si alza, i due si bloccano nella penombra vedendo arrivare dal centro uno spiraglio di luce)
Demetrio: (dopo un tempo, ancora con in mano il cuscino e la torcia accesa, entrando di spalle, non si accorge della presenza dei due perch intento a parlare con Odilia ancora allinterno)Meglio accuss, sienteme na vota, solamente na vota. Iamme ncoppe, ci sistemiamo, ci laviamo e scendiamo per le colazioni come tutti i giorni, come niente fosse, pu darsi ca o mericano stamattina parla, dice qualcosa che ci fa capire, che ci toglie i dubbi, va a fernca laccerevamo pe senza niente, ti ripeto magari non venuto per noi.
Adele: (riaccendendo la luce ) Che centra lamericano?
Demetrio: (alzando le mani) Madonna, chi ? Io non ho fatto niente!
Adele: Pecch o vuliteaccidere? Perch la torcia? Pecch o cuscino? Perch in pigiama? Perch a questora?
Ernesto: Allora siamo in quattro? Pure voi siete sospettati?
Demetrio: (comicamente sobbalza, prende un tempo, mentre anche Odilia appare dal centro imbarazzata)Dio mio che paura. Dunque, devo rispondere a tutte? Le domande, dico , ..tutte insiemesono troppe..
Odilia: E che c da rispondere? Ci hanno sentito, imbecille, quando io lo dico che tu sei imbecille! Che cosa sei tu ?
Demetrio: Imbecille. S, imbecille.
Odilia: Lo devi dire forte: io sono un imbecille! Al dottore, aasignurina Adele. Dici : io sono un imbecille!
Demetrio: E c bisogno? Chillo hanno capito. (ai due) E vero che avete capito?
Ernesto: Che cosa?
Demetrio: Stu fattoo fatto caio sarei
Odilia: ..Sei!!!
Demetrio: Si!Sono! Che io sono un imbecille.
Ernesto: Io dico: che cosa, che cosa nascondete? Perch vuliteaccidere lamericano?
Demetrio: Aspettate.
Odilia: Famme parla a me!
Demetrio: Io questo stavo dicendo: aspettate adesso vi spiega mia moglie.
Odilia: Io nun spiego proprio niente.
Demetrio: ..infatti..adesso mia moglie vi spiega il perch..non vi vuole spiegare proprio niente!
Odilia: Piuttosto voi, perch appena avete sentito avete detto: allora siamo in quattro? Pure voi siete sospettati?
Demetrio: Giusto. Brava Odilia: (ai due) Rispondete!
Odilia: Iammo, rispondete prima voi.
Demetrio: Iammo! ( i tre lo guardano contemporaneamente con significato diverso. Odilia lo fulmina come a dire: sta zitto, Adele lo commisera come a dire : povero schiavo della moglie, Ernesto scuote il capo a significare: chisto proprio scemo! Agli sguardi, dopo un tempo Demetrio annuisce) Vi ho capito perfettamente. Siete stati chiarissimi. (intanto i tre prendono posto sulle due poltroncine e sullo sgabello di Egidio, mentre il solo Demetrio resta in piedi. Latmosfera che si crea quella di un inevitabile chiarimento. Dopo un lungo comico silenzio, mentre ognuno prende per parlare ma poi desiste) Se mi fate le domande lentamente euna alla volta, incomincio a parlare io. (stesso gioco di sguardi come prima) Ho capito. Parlate voi.
Adele: (si alza e freneticamente incomincia a passeggiare cercando le parole giuste, dopo un attimo seguita da Ernesto e poi da Odilia, Demetrio confuso li guarda) Io penso che non ci sia niente da confessare, da parte di nessuno. Due sole cose sono chiare, due sole cose sono venute fuoristamattinada questo, diciamo casuale quanto forse provvido incontro;prima: che tutti e quattro abbiamo qualcosa da nascondere e seconda che tutti e quattro ci vorremmo liberare dellamericano.
Ernesto: Infatti, io direi: su ci che ognuno di noi avrebbe da confessare, si pu pure soprassedere, siamo tutti sulla stessa barca, ognuno ha un suo segreto da difendere, da nascondere e quindi ce lo possiamo tenere senza bisogno di confessarlo,insomma ce facimme ognuno e fatte proprie. Il dato ormai quasi sicuro che sto signor Charlie molto probabilmente un investigatore privato, incaricato chi sa da chi e chi sa perch, di scovare un imbroglione, e, questo mi pare certo, nessuno di noi lo vorrebbe, nessuno di noi vorrebbe essere ..diciamo cos ... <denudato> pubblicamente.
Odilia: Sono daccordo.
Demetrio: Siamo daccordo.
Adele: E dunque sul secondo punto della questione che dobbiamo discutere, elaborare un piano, in quanto tutti e quattro, a quanto ho capito, ci vogliamo liberare dellamericano.
Ernesto: E allora?
Adele: Ce ne dobbiamo liberare, dotto!Allora che? Non avete capito?
Ernesto: (pausa) Lo volete ammazzare?(il movimento dei tre si blocca dimprovviso, i personaggi tornano a sedere come prima col solo Demetrio in piedi. Un silenzio)
Adele: (dopo lunga pausa)Se ce n bisogno!!??
Odilia: un delitto perfetto, s; ci vorrebbe un delitto perfetto..
Demetrio: Ma che state dicendo? Non sappiamo neanche se veramente un investigatore. Lasciamolo stare!! Al massimo interroghiamolo cerchiamo di capire ..senza fargli capire, avete capito?
Tutti: Cio?
Demetrio: Lo chiamiamo con una scusa ... lo facciamo venire qu e parlando parlando cerchiamo di capire se veramente quello che sospettiamo oppure no.
Odilia: E va bene, facciamo cos, ma se quello che sospettiamo laccedimme!Siamo daccordo, lo vogliamo tutti e quattro!
Demetrio: (timidamente) Tre
Odilia: (fulminandolo) Quattro!!!
Demetrio:Quattro. Giusto. (come ad una conta indicando i presenti) Uno, due, tre,(indicando se stesso comicamente) e quattro. Avevo sbagliato il conto. (va dietro al banco)
Scena 18
DETTI indi ENRICO E CHARLIE
Ernesto: Mamma mia, ma che ora ?
Demetrio: (guardando lorologio posto evidentemente sulpiano inferiore del banco)Le sei? Perch?
Ernesto: Mamma mia. Santa Vergine di Maria. La pillola per la pressione, alle sei incomincio la terapia. Mo me scurdavo. alle sei:pressione, chello accuss se more!Alle sei e mezzale gocce, alle 7 lo sciroppo, alle sette e mezza unaltra pasticca, Deme un bicchiere dacqua.
Demetrio: Forse, meglio una bottiglia. (via per il centro per poi rientrare con bottiglia)
Adele: E allora? Lo vogliamo chiamare?
Ernesto: (riaprendo la sua cartucciera, incomincia a preparare tutti i medicinali in fila sul tavolino degli scacchi) E gli scacchi che fine hanno fatto?
Odilia: Ieri sera, nel trambusto ietteno pe terra, li ho sistemati.
Ernesto: Ritrovarli un problema che rimandiamo a tempi pi sereni, se ce ne saranno ancora. Dunque, s lo chiamiamo, che gli diciamo?
Odilia: Che so le sei, quasi giorno e che si deve preparare, che la banca apre alle otto.
Adele: E chi lo chiama? O voi o Demetrio, signora Odilia!
Odilia: Io? Demetrio!
Demetrio: (ricomparendo con acqua) Demetrio cosa?
Ernesto: Abbiamo deciso che si deve chiamare lamericano? E lo devi chiamare tu.(prende lacqua e incomincia a servirsi)
Demetrio: Lo devo chiamare io?
Odilia: Tu lo hai proposto e tu lo devi chiamare. Perch non lo vuoi fare?
Demetrio: Io? No, cio s!(notando lesposizione dei medicinali) Avete preparato laltarino?
Ernesto: (stizzandosi)Prevenire, diamine, prevenire!!!
Demetrio: E che gli dico?
Adele: Che sono le sei, che si deve preparare che la banca apre alle otto.
Odilia: E lo fai venire qu, con la scusa che c il caff.
Demetrio: Che invece, non c!
Odilia: S, perch prima di chiamarlo lo metti a fare! Ti trovi, tagli pure la crostata per le colazioni. (lo guarda titubare) E vuoi andare o no?
Demetrio: No,cio si! (esce per il centro)
Enrico: (givestito dalle stanze, con borsa da lavoro) Buongiorno. Tutti in piedi? Che successo ?(silenzio) Dico, tutti in pigiama ancora?
Adele: (pronta)Niente, il dottore, ..si sentito male e .. ci ha chiamato?
Odilia: Infatti.
Ernesto: Ero sceso, volevo farmi un giro
Adele: Lho sentito io, ..fortunatamente, io tengo il sonno leggero. Ho detto: ma chi che si lamenta!?! Poi ho capito che il lamento veniva da gi.
Ernesto: Io ho cercato di chiamare qualcuno, che dovevo fare..?
Odilia: E avete fatto bene..
Adele: Quando ho capito ca era o duttore e che stava gisubito ho chiamato la signora Odilia
Odilia: E siamo scesi.
Enrico: Ma adesso tutto a posto?
Tutti: Tutto a posto!!!!
Demetrio: (rientrando) Tutto a posto. Lho chiamato.
Odilia: (fintamente evasiva) A chi?
Demetrio: (che non ha afferrato)Stava gi vestito, mo viene.
Odilia: (facendo ancora cenni per non farlo parlare troppo) Ma a chi?
Demetrio: Lamerica.(viene interrotto contemporaneamente da un colpo di tosse di Adele, un rumoroso sbadiglio di Ernesto e un buffetto sulla guancia di Odilia )no??
Odilia: una zanzaraaa!!!??!
Demetrio: (che finalmente ha capito) No, dicevo: lAmerica no, non pu essere che glie la fa passare liscia alla Siria. Buongiorno Enri (cambiando discorso)Odi,dici taglia la crostata, ma comme a taglio si nun trovo o curtiello. Non trovo il coltello grande.
Enrico: (come a ricordarsi) Ah il coltello ce lho io. (lo estrae dalla borsa) Eccolo qua, lho preso prima.. che mi dovevo tagliare un po di salame per il panino a mezzogiorno.
Odilia: Prima? Stanotte volete dire.?
Enrico: Insomma, allalba.
Odilia: E a vuie allalba ve vene o pensiero do salame?
Charlie: (dal centro) Salame? Oh yes lui taglia salame, good morninggiometra site tagliato o salame?(agli altri) Buongiorno. Isso taglia o salame , butdoes not cut the balls..
Demetrio: Cio?
Charlie: Ma non taglia le palle , ah ah ah
Enrico: Un altra volta sta battuta? Voi fate lo spiritoso perch non sapete io chisono! (di nuovo gli avvicina il coltello alla faccia, poi guardandolo con sguardo fisso passa il coltello a Demetrio) Tenete Deme. Io esco! (esce per lingresso)
Odilia: Gi? E colazione non la fate?(Nessuna risposta)
Charlie: (seguendolo con lo sguardo mentre esce) Who is he? Chi ?
Demetrio: Nu strunzo.
Scena 19
DETTI indi EGIDIO
Charlie: Strunzo. Ah ah ah, i know.Strange boy. Strano guagliono. Isso con curtiello pure prima davanti my face.. faccia. Maybe , io antipatico?
Ernesto: Lui coltello davanti vostra faccia?
Charlie: Yes. Primma, ampressa, io sonco asciuto per una passiciata e isso qui con curtello, strange impression, strana mpressiona!
Adele: Strano (una silenzio durante il quale Adele, Ernesto e Odilia si guardano)
Tutti: Ma fa ca simme cinche?
Demetrio: E questa non una Pensione. Questo un refugium peccatorum
Charlie: Wath?
Ernesto: Il girone dei dannati!
Charlie: Wath?
Ernesto: E si mo ci mettiamo a fare la Divina Commedia. Basta, merica, voi ci dovete dire a chi di noi volete!
Adele: Basta, cu stu gioco, voi a chi cercate? Chi siete?
Charlie: (imbarazzato)Io non capisce?(per cambiare discorso) Il caff?
Demetrio: Sar pronto, mo lo vado a prendere. Lho messo a fare. ( vigliaccamente fa per andare)
Odilia: (lo blocca) A ddo vaie?
Demetrio: (timidamente) Il caff!?!
Odilia: Dopo.
Ernesto: Dopo.
Adele: Dopo.
Odilia: E allora?Signor Charlie, o come diavolo ve chiammate. Non capisce? No? E mo vi spieghiamo noi: Voi non siete stato arrubbato! Voi siete un investigatore privato!
Adele: Voi state cercando un imbroglione in questa Pensione.Voi conoscete il segreto di qualcuno di noi.
Charlie: Io? No! Tu sbaglie!
Ernesto: Abbiamo capito il vostro gioco. Parlate! Uh Ges, che ora ? ..Le gocce (va al tavolino e prende le gocce mentre gli altri continuano)
Odilia: Dutto a vuie e sti medicine. (a Charlie)Avete capito? Parlate, ..se no o vedete a mio marito, il coltello che tiene in mano ve lo passa da una parte allaltra della gola. Ve scanna comme a un piecoro.
Demetrio: Vabbuo Odi. Nun esageralo uccido lo ucciderei, basta, semplice, senza ,,, tutto questosanguescannare, no! na cosa leggera zac, coppa coppa
Charlie: Ma vuie pazze! Whath do you say?
Odilia: Ve taglia la gola e chi si visto si visto. Po ve piglia e ve ietta dinta discarica; chi ve trovo cchi.
Demetrio: Sempre io?
Odilia: Ca simme tutti daccordo.
Demetrio: Quasi tutti!
Ernesto: (tornando in posizione)Pecch?
Adele: Chi canun daccordo?
Odilia: Forse tu? Deme non sei daccordo?
Demetrio: No! . Cio si!
Odilia: E ghiammo, Deme, facce ved , (incomincia a spingerlo verso Charlie)
Charlie: Ma vuie che facite? Stop, stop you!
Ernesto: (anche lui a spingerlo nonostante la comica resistenza del povero Demetrio)Facce vede a Don Charlie che te fide e fa.
Demetrio: Dutto, volete fare voi? Magari nun saccio, vuie site cchi abituato. Faciveve o chirurgo.
Charlie: This is madness, pazza.
Adele: (anche lei dietro Demetrio)Qua pazza, ca facimme overo.(enfatica) Il nostro segreto morir con noi.
Demetrio: E che ? Na telenovela?
Adele: Su Demetrio, non ci pensare pi.
Demetrio: Ade volete provare voi? Pure siete nel campo, no?
Odilia: . A Charlie)Lo vedete a mio marito? Lo vedete il coltello? Faglielo vedere Deme!
Demetrio: (comicamente agita il coltello) Si, ecco . Lo ..vedete il coltello?
Adele: Parlate questo vi ammazza! Chi siete che volete?
Charlie: Vuie pazzi!
Ernesto: Pazzi? Ve lo facciamo vedere noi se siamo pazzi.
Demetrio: (grottescamente impaurito) Dutto non spingete. Caspita ve siete rinvigorito. State in piena salute!
Charlie: (tirando improvvisamente fuori una pistola puntandola contro il gruppo)Just stop it! Do you want know who i am?. Well, now I tell you!!
Odilia: (mentre il gruppo ignominiosamente si ritira) Che ha ditto?
Demetrio: E c bisogno e tradurre? (consegnando timidamente larma) Questo tenetelo .. voi. Io vado a vedere il caff.
Charlie: (prendendo il coltello) Stop there. Fermete.(Demetrio si blocca)Ok! Aiza mane. Tutti, aiza mane, (i quattro eseguono)
Egidio: (dalle stanze) Ma che succede?
Charlie: Pure tu , mister ..
Egidio: (alzando le maniincredulo) Infatti, se po sape che stu mistero?Che stu curtiello? Sta pistola?
Charlie: Loro vogliono uccidere me.Theywant to know who I am! Io chi sono?I amGerry Magliacane, ricercato da polizia di mezzo mondo per Omicidio e Associazione Mafiosa? Do you know. Avite capito? Understand chi io sono? Io non volevo fare male voi, io sto fuienno da America. Police mi cerchia
Demetrio: ..Cerca. Si dice cerca.
Gerry: Cerchia, yes|Io aspetto friends che prendono me e portano in Santo Domingo, yes, io avrei dato voi money, sordi, yes, no rapina, no mariuoli, nothing, ma voi pazzi. voi scoperto mio segreto.
Demetrio: Mo ce azzecca: <il nostro segreto morir con noi.>
Ernesto: (tremante) Io sto sudanno friddo. Per, vuo sape.meglio accussi che morire di malattia. A proposito dovrei prendere lo sciroppo.(improvvisamente la sirena della polizia in lontananza che arriva. Scena a soggetto, Charlie si muove in cerca di una via di uscita tenendo sempre il gruppo sotto tiro. )
Odilia: A polizia!
Demetrio: Ma mica vonno a nnuie?Nuie nun lavimme manco tuccato!!!
Gerry: Qualcuno mi tradito. Per quattro sordi, qualcuno mi tradito
Demetrio: Nun ve pigliate collera, pensate che Giuda per trenta denari tradette a nostro Signore
Adele: Arrendetevi.
(dallesterno: <Gerry Magliacane , sei in trappola. Ti abbiamo trovato. Sappiamo che sei dentro.I tuoi amici sono stati intercettati. Ti hanno tradito. Sei solo. Se hai delle armi, lasciale ed esci con le mani in alto. Non ti succeder niente. La pensione circondata! >Lungo silenzio durante il quale Gerryguarda tutti incominciando ad abbassare la pistola. Posa il coltello e poi la pistola sul banco.Ernesto corre al tavolino per prendere lo sciroppo. Gli altri si rilassano.)
Gerry: Visto? Have you know?Thats the end. fernuta, mi hanno schiovato..
Demetrio: Ringraziate Iddio, a Ges dopo il tradimento . nessuno lo ha schiovatoScovato, si dice scovato schiovato unaltra cosa ...
Gerry: Ok mi hanno fottuto. Io mi arrende, finita mia storia, giusto, ok, meglio accuss, voi canusciuto mio segreto! ma. Tell me Qualera vostro segreto?
Tutti: (tranne Egidio)Quale segreto? Nessun segreto!(Gerry scuote il capo e guarda Demetrio)
Gerry: You no strunz.., (agli altri) all toghethertgutte gente merda(a mani alzate scompare per lingresso. Dopo un attimo , i presenti tutti si precipitano fuori a curiosare, solo Egidio, impietrito rimane al suo posto)
Egidio: (solo)Cose e pazze, quelli lo stavano ammazzando! (buio, una musica di sottofondo)
Scena 20
EUFEMIA indi ENRICO
Eufemia: (di nuovo luce, il cavalletto di Egidio stato rimosso, segno che passato del tempo. Eufemia intenta a leggere un libro seduta ad una delle poltroncine)
Enrico: (dopo un tempo, entra dallingresso con borsa da lavoro) Ue ue, Eccoci qu.
Eufemia: (alzandosi prontamente)Ciao Enri, gi di ritorno?
Enrico: E s, di una formalit si trattava.
Eufemia: E loro?
Enrico: Stanno arrivando. Aspettavano a signurina Adele che ha dovuto passare un attimo in ospedale, con me se ne venuto solo tuo zio Egidio, andato un momento gi al garage.
Eufemia: E allora come andata?
Enrico: E come andata.., ci hanno chiesto a tutti quanti la stessa cosa. Hanno voluto sentire tutti quelli che ci avevano parlato. Se avevamo sentito qualche nome, visto qualche cosa di interessante
Eufemia: E tu che gli hai detto?
Enrico: E che gli ho detto, che gli ho detto. Tu lo sai parlo bene, ho descritto passo passo, tutto quello che avevo notato nei miei incontri con questo Charlie/ Gerry, ma po o commissario mi ha fermato e ha detto: complimenti, ma voi per caso fate lavvocato? Siete psicologo? Tu capisci? Per quanto sono stato preciso e circostanziale.
Eufemia: Sei una squisitezza, come dice Zio Egidio.
Enrico: Intanto hai capito limbroglione chi era? La telefonata che hai sentito? Mo spiegato. Parlava di lui. <Imbroglione> era un termine in gergo. Quello doveva esser un agente segreto. Sapeva gi che prima o poi Charlie, ..Gerry insomma sarebb venuto qu.
Eufemia: Tu pensi?
Enrico: E certo. Tua madre, o duttore ..la pensano tutti come me. Se no come facevano asapere che stava alla Pensione? Ti pare?
Eufemia: E s. Meglio accuss! Ci siamo tolti il pensiero..
Enrico: Che ti leggi?
Eufemia: Roma Califfa, lultimo di Alberto Bevilacqua. Lhai letto?
Enrico: No, non il mio genere. Mi piacciono i thriller psicologici. Thomas Harris per esempio, ho letto tutti i suoi libri, quelli sul dottor Lecter, tieni presente? Il silenzio degli innocenti,Hannibal, Red Dragon.., adesso ne sta scrivendo uno nuovo dove pare che Hannibal se mangia a Giuliano Ferarra, secondo me ci vogliono otre 100 pagine solo per questo episodio. Eh eh eh, t piaciuta?
Eufemia: Spiritoso. Quante qualit che tieni.
Enrico: (evasivo) Vado in camera. Ciao
Eufemia: Spiritoso e scortese, ecco.
Enrico: Eufe, ma te lho detto: non sei il mio tipo, ambisco ad un altro genere di ragazza. Me ne vuoi fare una colpa.
Eufemia: E certo, ti ci vuole una del tuo livello.
Enrico: Ciao, ciao! (esce per le stanze)
Eufemia: Statte buonosuperuomo, aveva ragione Gerry : sei solo palle!!!
Scena 21
EUFEMIA, ODILIA, DEMETRIO, ADELE, ERNESTO indi EGIDIO
Odilia: (dallingresso seguita da Adele, Demetrio ed Ernesto) Eccoci, ci siamo tolti il pensiero. U Eufe tutto a posto? Ha chiamato qualcuno? (incomincia liberarsi del soprabito mentre entrano gli altri)
Eufemia: Tutto a posto, e voi?
Ernesto: Tutto a posto pure noi.
Adele: Quello poi non centravamo niente. Volevano solo qualche dettaglio in pi.
Eufemia: Si, me lha spiegato Enrico.
Demetrio: Ma quant buffone. Quante buge. A dire al commissario che lui e lavvocato Ghedini sono intimi amici? Quante palle. E peggio e nu bigliardo.
Odilia: Infatti, che pagliaccio. E mo la trova una scema che se lo sposa!!
Ernesto: M piaciuto o commissario. Hai sentito che lha risposto: ..e ve ne vantate? Se lo ripetete vi arresto. Eh eh.
Eufemia: (toccata) Ma io vado sopra, ci vediamo a pranzo.
Ernesto: (si libera della giacca e fa per appoggiarla alla poltrona, ma memore delle cure di Odilia, rinuncia e se la rimette. Tra se.) Meglio di no, avesse a perdere a giacca!
Odilia: Infatti, Deme vedimme e vutta e mane, ca da stamattina non si fatto niente. Pe prima cosa vedimme e prepar pe pranzo. Facciamo, cio fai, pure un bel dolce, (abbassando la voce) per festeggiare questo pensiero che ci siamo tolto e che ognuno di noi ha salvato il suo piccolo segreto.
Adele: Del resto chi ca tene a cuscienza a posto del tutto?
Ernesto: Infatti, nessuno!
Demetrio: Intanto a polizia chi sa chi lha chiammata?
Ernesto: Il tipo col pantalone rosso, chiaro. Doveva essere un poliziotto della squadra antimafia. Aveva avuto la soffiata, lo stava aspettando.
Demetrio: Ma vuie avite capito? Me lo stavate facendo uccidere.
Odilia: E s. E tu mo laccedive. Io per questo te laggio ditto a te. Nun lavisse mai accise. Tiene o curaggio e nu pollece.
Demetrio: E grazie!
Odilia: Ma pecch lavisse acciso?
Demetrio: No, (terrorizzato allidea) cio s! Ma tu mi devi avvisare quando lordine finto.(tutti ridono)
Odilia: (vedendo entrare Egidio)Ecco qu pure a Egidio, se ve preparate tra unora serviamo il pranzo.
Ernesto: Io na sciaquatina alle mani me la posso fare pure gi...
Adele: Pure io, anzi mangio e vado a letto. Doppe chesta nuttata e chesta mattinata.! Aggio fatto proprio buono a pigliarmi un giorno in ospedale.Ue per avete visto luomo donore? Lui non ha detto proprio niente della minaccia col coltello.
Ernesto: E a che gli serviva, che ci guadagnava?
Egidio: Ma qua uomo donore..chillo era nu delinquente incallitoanzi voi grazie alla vostra coda di paglia.. stavate per fare un servizio alla giustizia.(guardandosi intorno vede che sul tavolino mancano gli scacchi) E gli scacchi?
Ernesto: Ieri sera nel trambusto caddero tutti per terra,
Egidio: E Odilia li ha sistemati? Giusto? Fermi allora, se sono caduti qu, ..molto probabilmente .(guarda in giro) eccoli qu. (li scova avvolti nello straccio della polvere epoggiati nella pianta l di presso. Prende a sistemarli e riprende a parlare mentre Odilia e Demetrio saranno affacendati dietro al banco e Ernesto e Adele di l a poco siederanno alle poltrone )Dutto ve lho detto stamattina? Ve state impressionando! E meno male che non ho voluto ascoltare tutte le confessioni. I vostri peccati inconfessabili, non li so , e se li so, .. li ho dimenticati. Chiaro? Non li so e non li voglio sapere.E meno male, meno male ca nun saccio niente, se no pure io, mo stesso a rischio, a quanto pare, ..in mezzo voi e depositario dei vostri segreti. Sto al sicuro! O no? Dutto? Per pensateci. Vuie mo site tutte cuntenti che vi eravate sbagliati che avete salvato il vostro segreto , ma avete visto il senso di colpa che capace di scatenare? Guai entrare nellintimo, nella coscienza delluomo. Avete trasformato una fesseria, un equivoco in un thriller per il solo timore che qualcuno stava per aprire il vostro armadio. Per, ragionate: e se Charlie era una persona per bene, un povero Cristo? Sareste stati capaci di ucciderlo pur di salvare il vostro..segreto. Ih che squisitezza!
Odilia: Va be mo non ci pensiamo pi. Ognuno si tiene i fatti propri, nessuno sa niente di nessuno e tutto bene quel che finisce bene..
Egidio: e non ci pensiamo pi, (campanello esterno)ecco qu, pronti per la partita dotto.
Odilia: Deme vai ad aprire,(Demetrio esce dal banco) e po cerca e mettere in moto a cucina. Prepara i tavoli. Si devono mettere ad asciugare le tovaglie. Non abbiamo manco conferito la spazzatura, prendila e portala nel garage, se ne parla gioved.
Demetrio: Solo questo?
Odilia: Solo questo!
Demetrio: Vado ad aprire. (esce per lingresso)
Odilia: E ghiammo. . tutto bene ci che finisce bene
Adele: (alzandosi)Egi se dovete giocare, sedetevi.(fa per avviarsi,)
Egidio: Grazie. Dotto allora giochiamo? Facciamo una partita nuova, quella di ieri ce la dimentichiamo! (fa per sedersi)Anzi, aspettate un attimo, quando vado in bagno e torno. (esce per il centro)
Scena 22
CLARA E DETTI
Demetrio: (rientrando con Clara) prego accomodatevi. Fateci capire.
Clara: (donna moderna, non pi giovanissima, nonostante il suo abbigliamento. Sfrontata, sicura, donna in carriera)Buongiorno, buongiorno a tutti scusate il disturbo. Perch si chiama Pensione Squisitezza e fuori la tabella dice Pensione Serrapica?
Odilia: E un fatto lungo, Pensione Serrapica, ..Squisitezza mio fratello, perci tutti la chiamano cos. Dite!
Clara: Dunque, sono Clara Fucito, e vengo da parte della mia agenzia.
Ernesto: Agenzi Investigativa?
Clara: Diciamo di s! Una specie!
Adele: E quale questa agenzia?
Clara: Si tratta della Anonimus Star Time Agency, cerchiamo persone anonime , ma che abbiano qualcosa dentro.
Demetrio: (alla moglie)Ecco qu! Non vi fate venire niente, io nun accide a nessuno!
Clara: Non ho capito!
Odilia: Niente, mio marito, ogni tanto vo fa o simpatico. Dite continuate.
Clara: Ok. Dico, per, si pu avere un bicchiere dacqua?
Odilia: Come no!. Vai Deme..
Ernesto: Deme pure a me. Me piglio a pasticca prima di pranzo
Demetrio: ..Se ci arriviamo a pranzo vado(esce per il centro)
Adele: Io vado un attimo in camera.
Odilia: (con intenzione) Aspettate, signorina Adele, non volete sapere a signora a chi cerca?
Clara: Presto detto. (Demetrio con acqua)
Demetrio: Prego.
Clara: Grazie. (beve, mentre il dottore dal suo kit estrae ed ingoia la pasticca) Allora, da una nostra ricerca abbiamo individuato in questa Pensione la persona che cerchiamo. Dalle indagini fatte risponde a tutte le caratteristiche indicate dal nostro cliente. Il nome , non lo conosciamo. Sappiamo che quello che secondo noi < limbroglione>vive qui, ma abbiamo solo delle foto, scattate di nascosto.
Tutti: E fatecele vedere.
Clara: (stupita li guarda) S, eccole! (estrae alcune foto dalla borsa e le mostra) Lo conoscete?
Tutti: Egidio!!!
Egidio: (rientrando)Ditemi!
Demetrio: E lui. Eccolo qu.
Clara: (confronta le foto) Infatti. Dunque signor
Egidio: Egidio, Egidio Serrapica, meglio conosciuto come Egidio Squisitezza per via di un intercalare.
Clara: (a Odilia) Quindi lui vostro fratello?
Odilia: S, perch?
Clara: Perch lui < limbroglione>
Egidio: E squisitamente, mi potreste dire che ho fatto?
Clara: Niente. Niente ancora. Voi sarete il protagonista del nuovo film prodotto dalla Medialuce Films, ns cliente , e che si intitola appunto: <Limbroglione>. Il regista Enrico Menghini vuole un volto nuovo, una persona stravagante .. e secondo le nostre indagini voi avete tutte le caratteristiche. Che dite? Siete contento? Il contratto pronto e sappiamo pure sostanzioso.
Egidio: (pensa a lungo nel silenzio generale) No, lasciate stare.
Odilia: Come? Rifiuti?
Clara. Rifiutate?
Ernesto: Egi ma voi state scherzando. Questa oltre ad una occasione di denaro, una bella esperienza. Mannaggia che ho la salute cagionevole, se no lo facevo io.
Egidio: ...Ma voi non siete imbroglione
Demetrio: Infatti, limbroglione lui.
Adele. Egi, ma una cosa di soldi non fa ma le a nessuno!
Odilia: Egi, pensaci bene. Non so pigliate 24 ore per pensarci? E vero signo? Ci pu pensare?
Clara: Certo , ma al massimo domattina mi deve dare la risposta. Lagenzia vuole una risposta. I tempi del cinema sono questi! (ad Egidio) Ci volete pensare signor Serrapica?
Egidio: (sorride)No, non ce ne bisogno. Ho gi deciso!
Clara: Siete convinto? Rinunciate?
Egidio: E ve laggio ditto. Voi siete squisita. Ma io ..rifiuto!
Clara: Ma perch?
Egidio: E se no che stravagante sarei? Lo stravagante una persona che fa le cose che vuole fare, anticonformista, va controcorrente. Adesso la ..corrente vorrebbe che io accettassi, soldi, fama, e invece io rifiuto. Tutto qua. Aggio capito, il regista vuole uno come me, ma io sono cos se sonovero. Insomma, fingere di essere me stessomi risulterebbe squisitamente difficile. Vi ringrazio, ma lasciate stare, trovatene un altro.
Clara: (lo guarda a lungo. Tutti in silenzio)Va bene. Vedo che siete deciso. Be, scusate, ne cercheremo un altro. Signori, vi saluto. (prende la borsa ed esce per lingresso.)
Egidio: (dopo un lungo silenzio generale, durante il quale tutti lo guardano con rimprovero. Con allegria) Che ? Nun site cuntenti? Non ci pensate al film, alla mia occasione perduta! Piuttosto, avite visto, limbroglione chi era? Quello col pantalone rosso cercava me. Potete rilassarvi, fatevi una risata, felici e contenti, cercavano me, non cercavano nessuno di voi. E ..quindi .nessuno di voi imbroglione. Fino a quando non ci scoprono siamo tutti immacolati. Limbroglio tale , quando viene scoperto, quando ci sono le prove, i testimoni. Fino a tanno.siamo tutti in una botte di ferro. Chi che pu entrare nella nostra coscienza? Nessuno! Solo noi stessi! Come ha detto Odilia? Tutto bene ? Come hai detto Odi?
Odilia: .Ci che finisce bene.
Egidio: Dotto vogliamo giocare? (si siede)
Ernesto: Giochiamo, s!
Egidio: Giocate voi. (a Odilia)Quando pronto ci chiamate!
Odilia: Si! Allora Deme..
Demetrio: Ho capito, vado. Tutto come prima si ricomincia: cucina, pulizia, tubi, corrente, vado! (esce per il centro)
Odilia: Io faccio un po di conti intanto.
Adele: Io salgo un attimo in camera. (esce per le stanze)
Egidio: (mentre il dottore pensa alla sua mossa , si rivolge di nuovo al pubblico) Ecco qua, questa era la storia. Certo, lo so, voi avreste voluto saperne di pi. Che cosa aveva fatto Adele? Che avevano combinato Odilia e Demetrio, Enrico centrava oppure no. E vero, si dice il peccato ma non li peccatore. Ma lautore forse una volta tanto volevaparlare del peccatore . e non del peccato. Anche perch , come si dice: Chi senza peccato.. (lattore invita il pubblico a rispondere, e il pubblico dovrebbe rispondere : Scagli la prima pietra) , no chi senza peccato sta sempre in tempo per recuperare. (se il pubblico non dovesse rispondere sar lattore stesso a darsi interrogativamente la risposta richiesta e concludere poi con la stessa battuta) . Squisita sera!
Buio
FINE
12 SETTEMBRE 2013
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