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.......E C H I.......

di

Ernesta Galeoni

FIGLIO Questa è la mia nuova casa. Sì. Bè... forse lo scenario non è fantastico ma almeno qui sono più o meno "solo". Organizzerò una celebrazione alla vita. Voglio festeggiare l’autonomia. La mia. Pochi invitati...ma giusti. Niente di speciale per carità.. Le risate dei miei nuovi amici a volte sono snervanti. Tra noi qualche bestemmia ..qualche inutile buona azione.. qualche inintermittenza ..qualche risata e poi improvvisamente ............ "silenzi"............ Poi il silenzio lascia posto alla quiete.. la quiete ..inciampa.. si ferisce ..impreca e si mescola alla confusione. Peccato... preferivo l’immutabilità ..il buio e l’inconsapevolezza. Sì. Perché l’enigma del non conoscere è che tutto è un ..mistero .. che possiamo svelare se vogliamo svelarlo naturalmente ma che fine farebbe la misteriosità del non sapere ? Preferisco: presagire. No: incantarmi. No: provocare. No: distaccarmi definitivamente dalla grandezza e cercare l’esistere senza la garanzia dell’oltre. No: occupare un vuoto per sentirmi affollato. No: E--s--p--l--o--d--e--r--e ........WWWwwwmmmmmm........ E’ il mio fumo. Ritagli. Frazioni di pelle calda. Calda. Moltiplicazioni di alito freddo. Freddo. Divisioni di saluti. Addio. Addizioni di un cuore trasformato in tamburo. Tam -Tam-Tam -Tatam. Ma cambiando l’ordine degli addendi il prodotto non cambia: risulto sempre io. Meno qualcosa. NO: sta arrivando la luna ! Non posso dormire. Non voglio dormire. Non posso dormire. Non voglio dormire. Ti prego ..ti prego ..ti prego ..ti prego ..ti prego "LUNA" rimani "SOLE" ed accecami perché mentre dormo ...ed ho tanto bisogno di dormire... mi sveglio all’improvviso sopraffatto da incubi che mi lasciano la gola asciutta ed i piedi freddi. Il sonno non è un rifugio..i ricordi non sono belli da ricordare. Riuscirò a scacciare i sensi di colpa che mi stanno soffocando.

MADRE Non te lo permetterò. Hai molto da farti perdonare. Rimorsi per te. Rimorsi.

FIGLIO Lasciami dormire mamma. Ho bisogno di dormire mamma. Sono febbricitante. Ogni volta che ti intrometti a forza nei miei pensieri vorrei avere la forza di cacciarti ma tu continui a schiacciarmi come un masso che cade sopra ad un fiocco di neve.

MADRE Un dritto-un rovescio. Un dritto-un rovescio. Un dritto-un rovescio. Un dritto-un rovescio. Dritto: Sono una tua necessità.

FIGLIO Mamma..questa è la mia nuova vita lontano da te. Non riuscirai a trovarmi...

MADRE Rovescio: Riuscirò a trovarti. Ovunque. E’ facile: ti ho inventato io...

FIGLIO Ho di me una visione stereoscopica dove i vuoti sono pieni ed i pieni sono vuoti.

MADRE Dritto: Avanti...fammi vedere chi sei...ah non puoi...Sono IO la giusta visione di te...

FIGLIO Qualcosa si sta mettendo in movimento se tra i vuoti pieni ed i pieni vuoti sto tentando di salvarmi. Probabilmente non è vero che la voglia di vivere è stramazzata...

MADRE Rovescio: Sei un soldatino di piombo !

FIGLIO Signorsì !

MADRE Dritto: Avanti soldatino: fianco destro - fianco sinistro - fianco destro - fianco sinistro ! ...Oh... ma quanto è bravo il mio figliolo...

FIGLIO Sei mia madre. Non sei il mio persecutore. Hai il dovere di farti amare.. non di farti odiare. Cosa vuoi da me ? La mia testa ? Eccola .. tieni: mi decapito e te la cedo. Vuoi la mia anima ? Non te la posso dare. L’hai succhiata tutta. Te ne sei abbeverata giorno dopo giorno: non ci sono più vacche grasse da prosciugare bella mia: solo ARIDITA’.

MADRE Sei cattivo con la tua mamma. Eppure tu lo sai quanto ho sofferto.. già.. ma a te cosa importa delle mie sofferenze.. a nessuno è importato mai nulla delle mie sofferenze. La maternità annulla tutto.

Tuo marito è un coglione ? Devi farcela da sola: sei madre ! Devi assumere anche il ruolo di padre ? E’ giusto: sei madre ! Incontri l’amore ? Pensa ai tuoi figli puttana: sei madre !

Ti ingozzi di cibo.. Bevi di nascosto.. Ti immobilizzi nel fumo .. La depressione ti strangola. Bè.. fai schifo.. svuota il cervello.. imballa i pensieri e reagisci: sei madre !

........................La mia...di madre venne perseguitata dai sensi di colpa quando mise al mondo una figlia illegittima: " ME ". Erano altri tempi quelli.. ci si nascondeva nell’ipocrisia del perbenismo. I moralisti.. quelli che la morale la vomitavano dentro il cesso e poi ci si siedono sopra e poi vanno a tastare le tettine all’amica della figlia...non la perdonarono mai: Buona notte. Buona notte. Buona notte ai sonatori di carcasse. Taccabanda...taccabanda...taccabanda...

.......Il suo cadavere venne ritrovato subito dopo la mia nascita.......

FIGLIO Suicida ?

MADRE (Urlo soffocato...)

FIGLIO Suicida ?

MADRE (Urlo doloroso...)

FIGLIO Suicida ?

MADRE (Urlo disperato...)

FIGLIO Mamma...mamma... quante volte sei stata fatta a brandelli... mamma..quante volte hai fatto a brandelli me...

MADRE Non mi incanti con le tue belle parole dal sapore nostalgico. Relitto alla deriva.. come lei che non seppe reagire alla vergogna o al peso di me.

FIGLIO Tu... volevi che io nascessi mamma ? Tu volevi che io nascessi mamma...? Ho bisogno di sapere se tu mi hai voluto...cercato...desiderato. Rispondimi mamma.. rispondimi mamma...

MADRE ......................Sei stato uno sbaglio. Tutta la mia vita è stata uno sbaglio. Tuo padre beveva la sera... ogni suo movimento era intorpidito.. offuscato. Rallentato. I miei seni diventavano un appiglio per non barcollare.. le mie gambe un’incisione da attraversare. "Prego passi pure" neanche me ne accorgerò. Prima di addormentarsi.. il bevitore.. si espandeva in me senza neanche rendersene conto.

FIGLIO E così.. sono uno sbaglio.. sono una svista.. sono un bicchiere di vino.. un movimento offuscato. Tu non mi ami mamma.

MADRE Non è vero.

FIGLIO Perché non mi hai abortito ?

MADRE Disgusto per mani intruse.

FIGLIO Se non ne avessi avuto mamma... lo avresti fatto ?

MADRE Vuoi che ti offra una dimensione graffiante ? Daccordo: NON TI VOLEVO. NON TI VOLEVO. NON TI VOLEVO. NON TI VOLEVO. NON TI VOLEVO. NON TI VOLEVO. IO NON TI VOLEVO.

FIGLIO ..............Mio padre............. Ti girava sempre bene èh papà. Sorridevi... battezzavi di nascosto il tuo cane in chiesa convinto di compiacere gli angeli ..mangiavi poco e poi ..."cantavi"... Dio...era così bello sentirti cantare. Alla prima nota stupivi..al do di petto ricordo ci mettevi con le spalle al muro...

MUSICA

MADRE Sono una grande regista. Ho fatto di tutti noi splendidi attori. Sono ardita. Irriverente. Astuta. Sono stata un ottimo capofamiglia e non avrei potuto agire diversamente visto che un bel giorno il tuo.. caro.. gioioso.. padre.. tra una gran bevuta ed una delle sue leggendarie esecuzioni canore: fallì. Tutta la famiglia fallì.

FIGLIO Speravo almeno di salvare i miei giochi...

MADRE Sono inutili ! E’ inutile giocare. La vita non è un gioco tuttalpiù : funambolismo.

FIGLIO Ancora li sento i tuoi conati papà mentre cercavi rifugio nel bagno. Ancora lo vedo il tuo sangue nero e denso che assume sembianze di crisantemo sparso sulle maioliche chiare. Ancora lo sento il freddo del pavimento...

MADRE Ti eri rifugiato sotto il mio letto...

FIGLIO Avrei voluto sprofondare tra quel granito gelato...

MADRE Indossai il mio miglior sorriso. Inossidabile. Ero una combattente.

Assaltavo. E tra una ferita e l’altra: vincevo. Giovane.. disincantata..

io reagivo. Tuo padre invece meditava. Eh sì.. lui meditava.. Trascorreva le sue giornate a contattare Santi. La sua preferita era la Santa degli impossibili.. dei casi disperati. Si stabilì un certo feeling tra di loro e grazie a questa "affettuosa amicizia" pare.. ottenne la certezza di un posto nell’empireo ...molto.. molto vicino a lei...

FIGLIO Mamma lui era ...trasparente/

MADRE Il piacere inviolabile è torbido/

FIGLIO La luce ti abbaglia/

MADRE Un dritto - un rovescio. Rovescio ! Rovescio ! Rovescio ! Muschio. Muffa. Rogo. Dinosauri. Scheletri e acqua. Acqua e fuoco. Bocche spalancate. Nessun suono. Magma. Caverne. Oggi è già ieri. Ancora bocche spalancate. Sibilo. Nulla. E noi non siamo. Non siamo. Non siamo ! Non siamo ! E noi non siamo !

FIGLIO .......Mamma...mamma io ero piccolo.. perché non hai mai inventato una fiaba per me ?

MADRE ...Attento pollicino.. sei succoso. Scappa. Poi arriva il buio. Poi i folletti. Poi la fata turchina. Poi il sole torna a splendere. Poi la neve si scioglie. Poi germoglia un fiore. Poi i sassolini diventano smeraldi e c’era una volta. Ti è piaciuta ?

FIGLIO Avevo l’urgenza di cadere dentro un’ illusione ma tu non avevi niente da mostrarmi e nonostante tutto io ti volevo bene mamma. Tanto. Perché mi parlavi così? Mi capitava spesso di farmi la pipì sotto.

MADRE Non riuscivi ad addormentarti congelato dall’opacità della notte...

FIGLIO Il nulla mi ingoiava...

MADRE Mi chiamavi...

FIGLIO "Mamma..mamma..mamma... ho bisogno di te ...sto male"...

MADRE Che replica di comodo alla paura di vivere.

FIGLIO Ed allora mamma mi abbracciavi forte e mi rassicuravi. Mi facevi sbocciare e appassire continuamente...

MADRE Chansonne: Via..via..via..voglio andare via di qui... It’s wonderful.. it’s woderful.. it’s wonderful...

FIGLIO Quale disciplina seguivi mamma ?

MADRE Filologia romanza.

FIGLIO Perché avevi paura che morissi mamma ?

MADRE Fiorellino... la morte era sempre presente nella nostra casa.

FIGLIO E la vita ?

MADRE La vita è un’astrazione. Non appartiene a nessuno. Neanche agli struzzi.

FIGLIO Ma noi non siamo struzzi...

MADRE Però mettiamo continuamente la testa sotto la sabbia.

FIGLIO La sabbia incontra il mare...

MADRE L’oceano non restituisce i corpi.

FIGLIO Ci si potrebbe aggrappare ai suoi coralli rosa...

MADRE Il corallo diventa collana.

FIGLIO Quando viene estirpato il corallo... muore...

MADRE Appunto ! "MORTE". Il cerchio si congiunge. IO ? : Perfezione.

FIGLIO Quindi mi dovevi annusare...

MADRE Annusare ! Gli anni passavano...diventava sempre più faticoso respirare per te. Come la chiamavano la tua dimissione dalla vita ? "Asma allergica" ! Allergica a cosa poi ? Non volavano pollini in casa nostra. Tuttalpiù: pezzi. Pezzi di noi.

FIGLIO Io... io...non volevo togliermi le tonsille... volevo tanto bene alle mie tonsille...

MADRE Erano malate marce le tue tonsille !

FIGLIO Tu mi amavi eppure...mi odiavi...

MADRE Noia...

FIGLIO Mi facevi dormire con te. Non ero tuo marito.

MADRE Annusavo il tuo respiro la notte per assicurarmi che fossi vivo.

FIGLIO Eri ossessiva ! Se tossivo: tubercolosi. Un poco di fiatone: infarto. Se impallidivo: leucemia. ...Mi impedisti di giocare... convinta che nel gioco avrei trovato la morte. Io invece volevo correre lontano...perché correndo mi sembrava di poter fuggire da te...

MADRE Non si fugge da noi stessi. Evitandoci nutriamo di rabbia le nostre ombre ma le ombre ci perseguitano se non gli diamo la possibilità di arrivare alla luce. Sono vendicative. Sanno aspettare.. quando meno te lo aspetti ti sputano in faccia per farti girare la testa verso la tua caricatura e la chiarezza di te.. esaltata.. deformata.. ti abbaglia.. non ti riconosci e ti chiedi: ...dove sono... ?

FIGLIO Al...di fuori...di me...?

MADRE Esiste "te" ?

FIGLIO Io...vorrei scegliere da solo la mia vita...

MADRE Una madre è sempre un porto sicuro. Sicuro ! Ascolta i consigli della tua mamma: DEVI ! Parla con me... dimmi: cosa vorresti fare di te piccino mio ?

FIGLIO Un individuo. Non vorrei sentirmi per tutta la vita "piccino"...

MADRE Ti senti uomo... ? Sei uomo... ? Dimostralo...

FIGLIO Come mamma ?

MADRE Come fatto di percezione tra me e te...

FIGLIO Sono tuo figlio mamma !

MADRE Sono una donna ! Sei nato da me. Sei la mia continuità. Il mio odore. Il mio latte. Il mio sangue. ...Il mio umore liquido...

FIGLIO Ho bisogno di sentirmi autonomo mamma.

MADRE Dovrai affrontare le tempeste per incontrarti.

FIGLIO Mi piacerebbe doppiare Capo Horn come ogni navigante che si rispetti.

MADRE I vortici potrebbero buttarti in bocca alla balena.

FIGLIO Tu di che segno sei mamma ?

MADRE Del peggiore: squalo.

FIGLIO E se potessi scegliere la tua data di nascita ?

MADRE Ballerei il Can Can. Nuda. E poi mi farei regalare da te una foglia di fico...

FIGLIO Per.. per coprirti mamma ?

MADRE No. Per sventolarla tra i rottami !

FIGLIO Perché riuscivi sempre a stupirmi ? Se tentavo io di sorprenderti tu mi guardavi assorta... in silenzio... e non capivo se eri fiera di me o se mi deridevi. Chi ero ? E perché non riuscivo a ribellarmi ? Perché ?

MADRE La verità è che sono IO la tua unica verità.

FIGLIO "Voglio diventare sacerdote mamma."

MADRE .......................................................................Il dolore è una terra

che non si vorrebbe mai visitare... Senti ? Sono i lamenti della separazione. Si aggrappano ad una briciola di cera.. la briciola man mano diventa una montagna incrinata. Dentro quell’imperfezione ci sono io e ti vedo bello come un principe che non ha bisogno d’esser principe per esser bello e mentre abbandoni la patria le sculture si sgretolano.. raccolgono le macerie.. preparano la valigia riempendola di abbandoni e vanno a far parte dell’ i.n.f.i.n.i.t.o... ..f.i.n.i.t.o.... f.i.n.i.t.o......f.i.n.i.t.o......f.i.n.i.t.o......f.i.n.i.t.o......

FIGLIO Il mio non è un abbandono... il mio...vorrebbe essere un incontro.

MADRE Il mondo intriso d’incenso è una cella di massima sicurezza.

FIGLIO No mamma...

MADRE Vuoi nasconderti nel regno dei vili. Si cibano di cerchi di carta e tirano fuori gli artigli mentre regalano un’assoluzione.

FIGLIO No mamma... no...

MADRE Hai sete d’acqua benedetta ? Io no. Mi disseto ingoiando la mia maternità.

FIGLIO ...........Fu allora che ti convincesti a portarmi sempre con te convinta che...distraendomi...mi sarei ravveduto......... Eravamo simili.

MADRE Belli. Invidiati. Ti insegnai a nuotare.

FIGLIO .....Il mare diventava uno specchio dove tu ti riflettevi in me.

MADRE .....Ti sorreggevo.

FIGLIO .....Ci aggrappavamo l’uno all’altro ed eravamo felici.

MADRE .....Respiravi il mio odore.

FIGLIO .....Io il tuo.

MADRE ....Facemmo il bagno anche di notte.

FIGLIO .....Al posto del sole la luna.

MADRE .....Faceva freddo ricordi ?

FIGLIO .....Tanto freddo...

MADRE .....Noi... ci scaldavamo abbracciandoci...

FIGLIO .....Volevi che fossimo sempre soli. ...Niente tra noi...

MADRE Vivremo sempre assieme...come due amanti. Io e te. Nulla riuscirà a separarci... ci sarò sempre io a proteggerti. Neanche Dio potrà mai prendere il mio posto...

FIGLIO No mamma...

MADRE Neanche Dio potrà mai prendere il mio posto !

FIGLIO No mamma...

MADRE Neanche Dio potrà mai prendere il mio posto !

FIGLIO No mamma...

MADRE Neanche Dio.

FIGLIO ...No mamma...no...no...

MADRE Ti ho cresciuto nel mio ventre per nove mesi.. ti ho dato la vita ed ora tu preferisci a me un "Angelo di Dio" un "Io credo in Dio Padre Onnipotente" un "Gloria al padre e al figlio" e un inginocchiatoio. Geniale questo tuo ipnotico rivelatore. Ha usato stragi di innocenti.. acque sulle quali camminare.. autoritratti su bianche lenzuola ed un decesso clamoroso per far parlare di se... -noi no- ...e nonostante tutto a differenza di lui d’apostolo non ne abbiamo neanche uno. Già..... dimenticavo.. promette l’eternità.. ma l’immortalità dell’anima è davvero esagerata. Che si tolga da solo i suoi chiodi. Non sarai mai un discepolo di Cristo. Tu cenerai con me. ......Io sarò il tuo pane......

FIGLIO ...Tutte... tutte le sere... mi obbligavi a spazzolarti i capelli. Erano così belli i tuoi capelli. Morbidi.. neri.. lunghi. Io.. io..mi incantavo a sentirli pulsare tra le miei mani che involontariamente scivolavano sulla tua sottoveste di seta. Liscia e forte..come la tua pelle. A volte...a volte..mi sentivo turbato e te lo dissi...

MADRE Bastardo. Non avevo previsto la nascita di un figlio maschio. Se avessi potuto decidere il tuo sesso avrei scelto qualcosa di indefinito. Vago.

FIGLIO Io...che colpe avevo io. Mi sentivo come un minuscolo insignificante insetto intrappolato nella fitta tela di un ragno...

MADRE Io non vedo ne ragni ne ragnatele. Percepisco solo animali feroci da chiudere in gabbia e domare. Alle piccole larve di insetto lasci tu spazio nel tuo modesto cervello.

FIGLIO Avevo bisogno di certezze mamma... Spiegami adesso tu che hai sempre avuto una risposta a tutto.. a cosa mi sono servite le umiliazioni.. le violenze alla mia anima per costringermi a conoscere qualunque cosa meno che me.

IL TUO CORPO MAMMA......IL TUO CORPO MAMMA ERA SEMPRE TROPPO VICINO AL MIO.

Non ero il tuo personale secchio della spazzatura ma tu giù a calcare la mano tra i miei scarti. Mamma: perché... perché...non hai mentito anche una sola volta per me ?

MADRE Perché anche tu dovevi imparare a soffrire soffrendo con me.

FIGLIO Le mie...debolezze... potrebbero diventare punti di forza...?

MADRE Non troverai mai il coraggio di sfidare le tue ossessioni.

FIGLIO Potrei.. potrei provare a volermi bene...

MADRE Imperativo presente: "Devo" - imparare - a - volermi - bene.

FIGLIO Io... avverto solo il limite dei miei limiti...

MADRE Demolisci e poi costruisci.. diventa un guerriero e affronta il nemico.

FIGLIO ...Non riesco a vedere.. non riesco a... Dov’è la guerra ?

MADRE Noi siamo la guerra. Un branco fragoroso che ha bisogno di farsi domare anche se non sa chi è il domatore. Avanti grande profeta.. perfezionami. Io qui mi annoio e fecondo il nulla e non fingo il mio trionfo poggiando i gomiti su una tavola bandita di illusioni ruttando sazia della mia inutile stanchezza. A me l’illusione non basta. Se vuoi ammaestrarmi alla vita io sono pronta a cavalcare assieme a te.. potrai stringere gli speroni e tagliare le mie carni.. potrai spiegare le reti e pescare la mia coscienza. Ma prima d’essere domata ai tuoi comandamenti dovrai mischiarti con me e convincermi che il tuo "è amore". E venga il tuo regno. E sia fatta la tua volontà. Avanti... chiamalo il tuo Dio. Chiama il tuo Dio ! Io lo sto aspettando.

FIGLIO Lasciami dormire mamma. Ho bisogno di dormire mamma. Lasciami dormire...dormire...dormire...dormire.../

MADRE Il letargo è la tana dei vili/

FIGLIO ...Dormire.../

MADRE I respiri sommessi indossano l’ambiguità e diventano vampiri.../

FIGLIO ...Dormire.../

MADRE Per saziarsi divoreranno i tuoi sogni.../

FIGLIO Dormire ti prego.. dormire...dormire...dormire.../

MADRE SVEGLIATI GIGANTE ! SVEGLIATI GIGANTE ! SVEGLIATI GIGANTE !

FIGLIO Sì ! Sì ! Sì ! Sì ! Sì ! Sono un gigante gigantesco ! Bulimico all’esterno. Anoressico all’interno.

MADRE ..Gnam..!

FIGLIO Esiste l’amore mamma ?

MADRE I gatti fanno miaaooo. Graffiano. Se non gli vai a genio vanno a gatte e ti salutano. "Amano". Loro stessi e la libertà. Miao..miao..miao..miao..miao..

FIGLIO Tu...mamma...come mi dimostravi il tuo "amore" ?

MADRE Con l’altruismo. Ti lasciai libero di andare verso colui che dicevi di amare più di quanto amassi me.

FIGLIO Già: mi affidasti all’Onnipotente...

MADRE E’ onnisciente...

FIGLIO In ogni luogo.

MADRE In noi. Tra noi. Su noi.

FIGLIO Eri diventata improvvisamente generosa con me ma lo eri in un modo tutto tuo. Ricordo che mi raccomandasti di frequentare soltanto Santi di un certo livello. I minori no ! Con loro non avrei dovuto trattare.

MADRE Adoro il superiore ! Preghiamo assieme figlio mio: Ave Maria Gratia Plaena Dominus Tecum Benedicta tu in mulieribus...Ave Maria Gratia Plaena... Hai chiesto il perdono figliolo...?:

FIGLIO ...Sì mamma..ho chiesto il.....perdono...mamma.... IL PERDONO PER

QUALI PECCATI ? Sì.... Sì. Ne ho uno sporco e volgare da farmi perdonare. Ho violentato la mia vita. Ci sono entrato dentro e ci sono uscito. Ci sono entrato dentro e ci sono uscito. Ci sono entrato dentro e ci sono uscito. Dentro-fuori dentro-fuori dentro-fuori... fuori dalla mia vita mamma per penetrare nella tua e forse ci sono rimasto dentro di te. Fuori da te...mai. A chi devo chiedere perdono mamma ?

MADRE A te. Perché stai annegando dentro uno stagno.. per non soffocare ti aggrappi ad un ramo.. lo afferri.. non ti accorgi che è animato.. si libera dalle tue mani.. intreccia la sua tentazione attorno al tuo collo.. si impadronisce del tuo sguardo.. ti afferra il cervello e ti sfida con i suoi occhi obliqui.

FIGLIO Mamma mamma.. non riesco più a respirare.. non..riesco a parlare... io.. ho ancora bisogno di vedere...sentire... Soffoco. Difendimi mamma...

MADRE Lasciati tentare. Scoprirai che il peccato è la più armoniosa opera della creazione...

FIGLIO Se abusasse della tua natura di donna cosa gli chiederesti in cambio mamma ?

MADRE L’onnipotenza !

FIGLIO Ascolta mamma: è il mio fracasso. Ascolta madre ! La senti la mia voce ? No non la senti perché non sono io a dire: "Non so più in cosa credere". Dove sono i miei giocattoli ? Voglio i miei giocattoli ...!

MADRE I balocchi sono esclusi nel viaggio di fiducia attraverso la vita.

FIGLIO Già...........................................la vita...............................................

Educato...ben vestito...l’eleganza era un dogma familiare...muovevo i primi passi in un mondo solo mio. Senza te e senza Dio.

I primi passi - il primo sentirsi - il primo sudore -

- Il primo amore -

"Metti del rossetto sulle labbra

non ho mai baciato una ragazza con il rossetto".

E lei mise il più bel rossetto rosso.

Il più rosso che aveva.

Desideravo molto baciarla.

...........E lei mi baciò ed io mi lasciai baciare........

...........Ed io la baciai e lei si lasciò baciare...........

I nostri corpi erano giovani. Belli. Vibravano e si fondevano.

Mi piaceva carezzarla. A lei sentirsi riempire da me.

Odorarla...assaporarla...impossessarmi della sua carne.

Mi abbandonavo in lei. Si abbandonava in me.

Precipitavamo l’uno nell’altro.

........Correvamo sulla moto e cantavamo e ridevamo........

MADRE La moto non ti porterà oltre i miei confini...

FIGLIO Ero libero. Libero mamma ! Lei era bella. Dolce. Profumava di vita giovane offerta senza inganni. E mi amava. Non dovevo chiedere: per cortesia...saresti disposta a volermi bene ?

MADRE L’essere umano è naturalmente egoista. Quando ama è generoso verso se stesso.

FIGLIO Lei era bella...dolce...

MADRE L’essere umano è naturalmente egoista !

FIGLIO Il suo sorriso mi carezzava...

MADRE Chi ama ama se stesso !

FIGLIO Profumava di vita...

MADRE Finiscila. Cosa ti eri andato a scegliere ? Una puttanella senza stile. Un surrogato da quattro soldi. Ci voleva ben altro per te...ben altro. Per te...ci voleva una donna come me...

FIGLIO Per te mamma....cosa ci sarebbe voluto...

MADRE Un uomo.

FIGLIO E mio padre cos’era ?

MADRE Un ausiliario.

FIGLIO ...Ed io mamma... cos’ero ?

MADRE Una parodia.

FIGLIO No mamma.. non ero una farsa. Io ero una storia illimitata dove tu di giorno in giorno potevi modificare l’inizio e la fine. Mi partorivi cento.. mille volte.. tutte le volte che inventavo un desiderio che non fosse esclusivamente rivolto a te. CHE COSA MI ERA PERMESSO MADRE ?

MADRE Il goloso mangia fragole sporcandosi la bocca di rosso e se qualcuno gli dice...: -guarda che sei sporco- il goloso si pulisce il mento con il dorso della mano per lasciare posto ad un altro boccone. Rosso.

FIGLIO Tu quanti morsi hai dato mamma ?

MADRE Ho denti navigati.

FIGLIO Sei ingorda madre !

MADRE Sono avida figlio.

FIGLIO ......................Ti...piacevano gli uomini mamma..........?

MADRE ......................Posso impegnarmi a volere bene solo a me stessa....

FIGLIO Non sto parlando di sentimenti. Sto parlando di sesso.

MADRE ..........Il sesso ? Non so cosa sia...forse non l’ho mai saputo...forse non lo ricordo più. Forse non l’ho voluto mai sapere...

FIGLIO Forse non ne vuoi parlare. Non sei la Beata Vergine mamma. Non sei la Beata Vergine mammina !

MADRE Non mi piaceva allargare le gambe.. offrire il mio ventre.. far finta di ansimare e poi magari dover dire: "Sì... così.. ancora.. oh com’è bello...". Non era bello per niente. Anzi mi faceva schifo.

FIGLIO Perché ?

MADRE (Silenzio...)

FIGLIO Perché ?

MADRE (Silenzio...)

FIGLIO Perché mamma ?

MADRE Fu un "uomo" a sputare il suo niente vischioso dentro l’utero di mia madre rendendo celebre con la mia nascita questa sua escursione. Uomini. E mia madre "cadavere". E poi "IO" immersa dentro una babele infinita dove tante voci si agitavano ed io annaspavo assieme a loro in modo confuso per non sentirmi mordere da non so cosa. E scappavo.. scappavo...eppure...nessuno mi seguiva. Ero sola. Anche se percepivo ininterrottamente vicino a me una presenza che mi pedinava e mi sorvegliava. Scusi: lei chi è ? Ed era inutile scappare perché giravo sempre attorno e me stessa e quando mi fermavo ero di nuovo lì..al punto di partenza. La pioggia.. il cielo.. gli alberi si abbattevano su di me. E chicchirichì.. chicchirichì.. cantavo travestendomi da gallo. Quante volte ? Quante volte ho provato ad incontrarmi ? E Chicchirichì.. Chiccirichì.. cantavo come fossi un gallo. Mi presentavo al nuovo giorno: Stai zitto: Il cielo non lo voglio guardare! Chicchirichì.. Chiccchirichì.. cantavo come fossi un gallo e non sapevo che l’esclusione da me stessa mi avrebbe sgozzata. E Chicchirichì.. cantinuavo a cantare strozzando la voce dentro un collo che diventava lungo.. talmente lungo che riuscii a specchiarmi dentro una pozzanghera e cominciai a ridere.. e ridevo.. ridevo...ridevo. Ero un gallo clown senza piume.. e finalmente la mia ombra mi rispose: ma non lo sai che il gallo canta solo tre volte ? ...Sì... ? Ed allora ecco il mio canto al nuovo giorno: DISPREZZO: Chicchirichiiiiiiiiiiii. DISPREZZO: chichirichiiiiiiiiiiii. Dispreeeeeezzoooo: Chicchirichiiiiiiiii. Per tutti gli uomini. Anche se si chiamano Dio ! Anche se si chiamano Padre/

FIGLIO Anche se si chiamano figlio ?

MADRE Tu sei solo una lagnosa abitudine.

FIGLIO Che sapore ha l’uso di un figlio mamma ? Con lei... sentivo di essere qualcosa. Forse...un uomo...credo. Perché mi sono separato da lei che mi guardava incredula...pallida...quando le dicevo senza sentire le mie parole: non ti amo...forse non ti mai amato...Me ne vado. E andavo via davvero. Non solo da lei mamma ma da me. No. Non è vero che in amore vince chi fugge. In amore vince chi ha il coraggio di restare a guardare ad occhi ben aperti il blu assoluto del cielo.

MADRE Avevo così bisogno di te...ma mi lasciavi sola... Avevo tanto bisogno di te.. ma tu volevi lasciarmi sola...sola...sola...sola...sola...sola...sola..

(LA MADRE MENTRE PARLA ESCE DI SCENA)

FIGLIO Ne sei sicura mamma ?

MADRE (Silenzio...)

FIGLIO Ne sei sicura mamma ?

MADRE (Silenzio...)

FIGLIO Ne sei sicura mamma ?

MADRE (Silenzio...)

FIGLIO ...Dove sei mamma ? Rispondimi. Lo so.. lo so che...può sembrare assurdo ma... NON POSSO FARE A MENO DI TE MAMMA. ...Perché non riesco a vederti ? Dove sei andata ? Perché ti nascondi mamma. Non sto bene sai ? ...Vedo solo occhi. Occhi senza vita. O gli occhi vivono di una vita propria ? Sguardi lontani...sguardi dominati... Sguardi svuotati... HO PAURA MAMMA. Qui è inutile cercare di parlare. E’ gelo profondo. E’ non sentire il proprio corpo. E’ non riuscire a stabilire con lui nessun tipo di contatto.Estraneità. E’ come se la mia vita non fosse dentro di me ma accanto a me. Un po’ lontano. Molto lontano in realtà. Irraggiungibile. Separata. Lascio spazio solo ad un formicaio e le formiche trovano casa nel mio cervello. Si preparano all’inverno. Poverine.. poverine. Pioverà. Cos’è la realtà mamma ? Dove sei andata mamma ? Dove sei andata mamma ? NON LASCIARMI SOLO.......

MADRE Ninna nanna.. ninnaò... questo bimbo a chi lo dò... Ninna nanna ninna nanna creaturina della mamma...

FIGLIO .....................Mamma.....................Come sei bella mamma.................

Cullami mamma...Voglio ancora latte dal tuo seno. Voglio ancora bagnarmi nel liquido amniotico. Voglio ancora respirare nel tuo ventre ovattato e silenzioso ...mamma...mamma... dimmi cosa mi sta succedendo mamma...Cos’è questo verme che mi sta divorando ? Mamma perché il sole non scotta più...?

MADRE Cadono le maschere. La tela del ragno ha lasciato tracce indelebili.

FIGLIO Vorrei provare a morire. Non ne ho il coraggio. Figure di donne e di uomini si confondono tra di loro. Vesti lunghe... ed ancora vesti lunghe per me. Assoluzioni. Sapore di pane amaro. Ci vuole ben altro per me. Sono un gigante. Gnam ! Uomini e donne.. tanti uomini e donne che non sono uomini e donne... Sono la mia confusione di ruolo. Sono un uomo mamma ? Sono una donna ? Sono...?

MADRE Noi intrecciamo grovigli e costruiamo il nostro nido. Qui ci illudiamo di ridere...di dormire...di fare l’amore. In realtà ci impicchiamo a mille mistificazioni che ci trascinano nel fondo. In superficie emergerà soltanto la cruda cavia. Requiem per il nostro delitto. Et felicitazioni.

FIGLIO Qui...non mi sento giudicato... posso dare libero sfogo ai miei limiti ai miei mutismi...

MADRE Fango...

FIGLIO Qui sono libero di stare male perché sto male...

MADRE Il tuo cervello esplode. Un bisonte lo calpesta...

FIGLIO Provo a guardare nella semioscurità. Percepisco due occhi attoniti che mi fissano. Sono l’unica apparizione paradossalmente animata di una visione pingue che si avvicina silenziosamente a me...le sfere incolori mi fissano. Trapassano. Poi vanno altrove. Se lei volesse potrebbe fare di me qualsiasi cosa. Perché non mi aggredisce ? Non si muove ma si muove. Passano i secondi. Sono interminabili. Attimi di non vita ci uniscono. Mortificano il mio non essere. Le orbite continuano a fissarmi. Hanno scelto me. Sono i miei occhi mamma ? O sono i tuoi occhi mamma ? Parlami di me madre ! Ho paura. Parlami di me madre !

MADRE Cosa ti dico ? Sei mio figlio ? Sei mio marito ? Sei un uomo ? Sei una donna ? Sei gli uomini che mi facevano schifo ? Sei la mia mancata femminilità ? Sei il mio non amore ? Sei il nulla braccato e schiacciato ? No. No... Tu sei una "caramella" che io ho incartato bene bene e sigillato con il mio marchio.. ed ora... nessuno...nessuno...ti può mangiare.. assaporare.. masticare.. deglutire. Sei solo un un boccone amaro che resta sullo stomaco. Ma gli altri.. sono buoni gli altri.. e mangiano le castagne calde in inverno e di te diranno: povero figlio... povero figlio. Guarirà. Ma che cosa.. che cosa ne sapete voi di noi se neanche noi lo sappiamo ? Fai attenzione bambino: neanche la tua follia è straordinaria. I pazzi stancano.. come i deboli. L’umanità è troppo fragile.. per questo crea i dittatori. Io non sono fragile. Io sono immobile come un gioiello sepolto sotto la sabbia. Io sono immobile come una scogliera dove il mare sale.. sale.. per poi infrangersi contro di lei furioso quando pretende un’altra stagione. Io non sono fragile. Sono immobile come la crudeltà di una bella giornata. Non ti chiederò perdono.. il sentimentalismo non fa parte di me. Tanto chi...risparmia una madre ? Il mio fallimento è obbligatorio ma consapevole.

FIGLIO Tu hai l’obbligo di inventare una vita nuova per me mamma !

MADRE Perché non hai scelto di sceglierti ?

FIGLIO Non mi sono mai posseduto.

MADRE Controlla i rifiuti.

FIGLIO Dove devo ispezionare mamma ? Nel mio fianco destro...?! I soldatini di piombo vengono manovrati... Nel mio fianco sinistro ?! Il cervello va in fiamme anche sotto l’elmetto. Dove devo esplorare mamma ? Nei tuoi abbracci per sentire meno freddo...?! Quali sono quelle piccole dolci frasi che si dicono ad un bambino.....:? "Non ti volevo. Non ti volevo. Non ti volevo.. io non ti volevo... ANCHE TU DEVI SOFFRIRE CON ME"!

MADRE Inventati e aggrediscimi ! No....? Me ne vado.

FIGLIO Mamma no. Guarda... le gambe hanno smesso di tremare. Sono... "STATUA"...

MADRE ...Scolpita su argilla...

FIGLIO E dei miei capelli che mi dici mamma ? Sai... non sono più lucidi...NON ANDARTENE MAMMA ! Tieni: è il mio cuore... E’ così piccolo. Piccolo come il cuore dei bambini piccoli. E’ tutto tuo. Tutto..tutto..tutto..tuo... Tam.Tam. Tatam. Tam. Tam. Tam.Tatam. Non restare immobile a guardarmi. Urla qualunque cosa contro di me. Senza un boia mi sento solo. (Da bambino...) Male. Male. Male. Male. Male. Male. Male. Male. Male. Male.

MADRE Silenzio. Silenzio per piacere. Qui dove appassisco adesso ci si abitua al silenzio. Assoluto. Assordante. "Buio." C’è solo buio attorno a me. Buio...Buio...Buio...Buio...Buio...Buio...Buio...Buio...Buio...Buio...

Io sono morta da più di un anno figlio.

FIGLIO Vuoi continuare a stupirmi vero mamma...

MADRE Io sono morta da più di un anno...

FIGLIO ...Non.. è vero...

MADRE Un "no" ! Sarebbe bastato un tuo "no" a modificare il tuo destino pilotato da me.

FIGLIO Per Dio sta zitta !

MADRE Neanche ora sei un leone arrabbiato. Io sono morta da più di un anno...

FIGLIO Sta zitta t’ho detto !

MADRE Sono morta e tu lo sai.

FIGLIO Zitta. Zitta. Zitta.

MADRE Odiami adesso.

FIGLIO "SOLE" rimani "LUNA" .

MADRE Rifiuta il mio ventre.

FIGLIO Mamma. Mamma. Mamma. Mamma...................... Sì.. ora ricordo.. Forse sì. Era quel tempo...

................. Il mio vestito nero era elegante. Anche il soprabito. Volevo essere degno di te al tuo funerale. Provai ad assumere un comportamento dignitoso. Ma piansi.....

MADRE Non riuscivi ad immaginarmi chiusa dentro il contenitore nero ricoperto di fiori.

Madre e figlio. Abbracciavi la cassa...piangevi...sperando disperatamente di sentirti accettato da me e ti rendevi amaramente conto che io non ti ho mai amato né ho mai tentato di farlo. L’amore va frequentato. Sistemavano la bara...con dentro le mie membra smagrite e torturate. Tanta gente ti era vicina e tu parlavi...parlavi...parlavi...

FIGLIO ...................................Avevo paura della mia nuova vita senza te.........

MADRE Non è vero. Stai mentendo. Avevi paura di te. Perché non riuscivi ad odiarmi. Perchè incontravi per la prima volta la mia debolezza. Paura... per avermi abbandonata nelle ultime ore della mia vita. Arrivasti in ospedale. Pietrificato. Davanti al mio letto.

FIGLIO ...................................Eri irriconoscibile.Non eri più tu...................

MADRE .......Aiutami...ho paura...

FIGLIO ...................................Le tue guance non erano più rosee...................

MADRE Rosa...

FIGLIO ...................................La tua pelle liscia...levigata...era ingrigita...........

MADRE Grigio...

FIGLIO I tuoi occhi.. attenti...acuti...irriverenti...pronti all’attacco.. erano chiusi...

MADRE Chiusi. Ai lati del letto le sbarre... ma erano così stonate visto che non potevo più muovermi. La morte mi faceva tornare piccina... proteggendomi "almeno lei" in un giaciglio a forma di culla. Ma quando si nasce si urla... quando si muore non se ne ha la forza.

FIGLIO "Mamma....mamma"....?

MADRE I mie occhi lentamente... si aprirono. Ti cercavo.

FIGLIO Paludi acquose e lontane....

MADRE Ti riconoscevo. E per la prima volta nella mia vita mi aggrappai a qualcuno. A te: "...aiutami... ho paura..." Ma sei scappato lontano. Offrendoti per la prima volta la mia paura ho vinto di nuovo io. Anche alla fine.

FIGLIO E’ vero. Avevi vinto. Ed io perso. Definitivamente. Successe tutto all’improvviso come se l’imprevedibile fosse un faro e la sua luce mi indicava la strada verso quella scogliera dove tutti gli annegati prima o poi naufragano...

LENTAMENTE MADRE E FIGLIO SI AVVICINANO. PER LA PRIMA VOLTA I DUE SI GUARDANO.

FIGLIO Sono così belli i tuoi capelli mamma. Morbidi... Lunghi. Io mi incanto a sentirli scivolare tra le miei mani che involontariamente scivolavano sulla tua sottoveste di seta. Liscia e forte come la tua pelle.

MADRE Il mio ventre è ovattato e silenzioso...

FIGLIO Il mio respiro si confonde con il tuo...

MADRE Fiori. Fiori per una sessualità compromessa. Di’ di no.

FIGLIO Tu...volevi che io nascessi mamma ? Tu volevi che io nascessi mamma...? Ho bisogno di sapere se tu mi hai voluto...cercato...desiderato...Rispondimi mamma...rispondimi mamma...

MADRE I miei capelli saranno il tuo cuscino... Di’ di no..

FIGLIO Madre... E figlio..

Il FIGLIO BACIA LA MADRE

FIGLIO Scusami mamma... scusami... se non sono il figlio che vuoi tu...

MADRE Nessuna donna potrà mai prendere il posto...

FIGLIO Il mio respiro si confonde con il tuo...

MADRE Nessuna donna potrà mai prendere il posto...

FIGLIO Sei donna. Sono nato da te. Sono il tuo sudore. Sono il tuo latte. Il tuo sangue. Il mio umore liquido...

MADRE Nessuno tra noi...

FIGLIO AIUTAMI MADRE

MADRE E cosi sia Figlio...

MADRE E FIGLIO SI UNISCONO

FIGLIO Non sono una svista...Non sono un bicchiere di vino. Non sono uno sbaglio. Non sono un’incisione da attraversare. Mamma...io ti amo mamma ! Dio quanto ti amo. Ed ora anche tu mi ami vero mamma ?

No. Non potevi amarmi. Non ne eri capace. L’amore appartiene ai forti.

Ti sei uccisa mamma. Dopo avermi definitivamente avuto. Non avevi più niente da prendere per saziare la tua solitudine. Vicino a noi una finestra. E’ stata tua anche lei. Solo la morte poteva liberarti dalle tue ossessioni. Non è uscito alcun suono da te mentre volavi lieve come una farfalla trascinata dalla brezza che veleggia sulle onde e poi va ad infrangersi contro la scogliera...

Ho assistito al tuo funerale.. ho pianto.. poi sono venuto qui. O mi hanno portato qui....? Non lo so...no lo so... E’ che sono un poco.. stanco.. Ecco tutto. Ecco tutto.

MADRE La messa è finita. Andiamo in pace. E mio figlio piange. Le amiche piangono. Nella mia morte hanno visto la loro che si avvicina. In ogni morte si piange anche la propria. Si piange per l’inevitabile. Si piange per noi.