Essere fiori

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ESSERE

ESSERE   F I O RI

(Due tempi di mario cudignotto)

Tecnico suoni

 

primo tempo

buio totale

musica d’organo

(katarsis)

(Durante la voce d'uomo fuori campo. sul fondale; un punto luminoso si fa sempre più grande)

Che volete che vi dica! Ci comportiamo come sempre, cioè parliamo parliamo e mangiamo in continuazione. Camminiamo con dolcezza come piccole faine caute e brune; salutando tutti a suon di baci. Poi chiediamo ancora da mangiare poi facciamo un discorso fitto fitto che in realtà non è altro che la continuazione di una lite incominciata chissà da quanto tempo, poi ci sdraiamo uno addosso all'altro su un grande letto pieno di cuscini e ci salutiamo a voce bassa, accarezzandoci, e ripetendoci: caro, amore, dolcezza. Il resto degli altri guarda con inquietudine. Pare, che questo sia il mondo corrente che vuole parlare della sua generazione, che vuol parlare di chi lo ascolta, di chi non lo capisce… Del resto peggio per lui.

(Alberto e Claudia si incontrano al centro del grande punto luminoso e si baciano appassionatamente. Alber­to apre un ombrello stranamente di­pinto e lo fa girare scherzosamente celando le loro facce. Dopo di chè lo chiudono ed escono indictreggian­do).

canzone:

epopea di pazzi

alberto

Mantide!

gridato

claudia

Cretino!

gridato

via il punto luminos0 in dissol venza di chiusura.

claro

(dirigendosi verso il proscenio con una cassetta piena di lumicinirossi accesi li depone a terra uno dietro l'altro lungo la ribalta.)

Certi uomini emergono quasi sempre dalla terra butterata. Apensarci bene potrebbero fare parte a quel genere di lettore che legge a sbafo le riviste a colori di donne sexy.

uomo   

ubriaco

Amami Alfredo! Amami Alfre…  (s'interrompe per uno secchio d'acqua rovesciatogli in testa. claro si irrigidisce co' gli occhi fissi nel vuoto. lui,· uscendo di lato del proscenio con l’ombrel-!

lo aperto con solo le stecche dalle quali penzolano ogni sorta di amuleti, si rivolge al pubblico.  svanita)

(dalla traviata)voce fuori scena.

Uomo ubriaco giace al suolo. Boccale di vino sprecato. Il vomito l’ha fregato. Spia il gatto di grondaia l’uccello con l’ala spezzata.

(ha una risata idiota)

claro

Io co-no-sco-be-ne que-sti po-sti.

(come sopra)

lui

Guarda un po’ che faccia simpatica! (claro come un robot fa il gesto di bere).No, non bevo con un estraneo dopo l’una di notte. (claro da un tizio qualunque viene portato fuori nella rigidità di un manicchino). Vi… dicevo che non era un uomo, che era uno… stecco d’uomo… Alla parvenza poteva essere anche un uomo.

(accorgendosi di claro)

caio cesare

(avanzando dentro il punto luminoso stranamente conversando con una immaginaria persona) … Non siamo affatto d’accordo, contessa!!

(si ferma e le sorride languidamente. Lui corre a ripararlo sotto le stecche dell’ombrello. Caio cesare riprendendo a camminare) Lei contessa si è fermata dietro la porta con l’ombrello sottobraccio.

punto luminoso

lui

Non credo che sia così sordastro!

al pubblico

caio cesare

Gli uccelli strillano ancora, contessa, con i bottoni attaccati agli artigli.(la fissa con insistente languore poi le bacia la mano con vibrante trasporto) A domani, contessa! (se ne va, poi si rivolge ancora indietro e con un so­spiro)A domani.(esce. lui ritorna al suo posto e si accende una sigaretta).

in proscenio

alice

Ha detto domani?

precipitandosi in proscenio, al pubblico

claudia

Ha detto proprio domani?

raggiungendola

alice

Domani, domani.

claudia

E sei sicura che ci andrà?

alice

La contessa ha un fottio di soldi!

prostituta

Che vuoi disgraziato!! Che ti faccia ballareanche l' orso con tre mila lire? (i due chierici che stavano passando sotto la finestra corrono via scandalizzati)

voce prostituta f.c.

claudia

Dunque ha detto proprio domani.

alice

Sicurissima. (giovanni è en­trato e si fa una pisciatellla in un angolo oscuro).

claudia

Domani, tu dici?

alice

Domani!

claudia

Ma potrebbe cambiare idea.

alice

Ha detto: do-ma-ni.

voce uomo

(gridato) Gervasiasi è suicidata!

voce uomo f.c.

(alice e claudia escono gridando: gervasia si è uccisa, gervasia si è uccisa… giovanni girando su se stesso cade stecchito).

caio cesare

(entrando e inciampando su Giovanni, lo guarda, poi con … dolcezza)

Corri a casa. La gente di­ce che sei stato tu la causa del suo suicidio. (vedendo che giovanni non risponde, gli solleva un braccio e lo lascia subito ricadere. spaventato grida) Gente! Gente del quartiere! (la gente giunge da tutte le parti.)

Portatelo via … e con solennità! (lo issano sopra le spalle come un eroe mitologico e si dirigono fuori, verso il punto luminoso. caio cesare lo saluta militarmente; ma subito viene…distolto dalla bambina)

punto luminoso

sara

(vestita da prim·a comunione)Oggi mangiamo in un meraviglioso ri­storante perchè faccio la prima Comunione. (caio cesare se ne va seccato, imbattendosi con claro)

claro

Due carote, un kilo di zucchero, mez…

entrando

sara

E poi la torta è tutta farcita di crema e cioccolata!

claro

Due carotine non è niente, ma ci vogliono per dare il buon dolciastro al brodo!

al pubblico

sara

Ho detto che la torta è farcita di crema e cioccolata!

claro

E poi la verdura è andata alle stelle!

sara

Alle stelle! Alle stelle! Alle stelle!

(andandosene saltellando)

giovanni

(prendendo per le braccia claro. disperato)

Lo sai che Gervasia si è uccisa?

claro

Stavo proprio dicendo ai signori che non si trovano più carote. Peccato! Un brodo senza carote non vale niente! (staccandosi) e lasciami! (esce)

(cercando di svincolarsi}

giovanni

Io, credetemi!…vi scongiuro di credermi … lo giuro sulla testa di mia madre che…

(cade in ginocchio davanti al pubblico)

alberto

Attacca, via.

(entrando di corsa con l’astuccio del clarinetto sottobraccio. depone l’astuccio per terra ed estrae il clarinetto)

giovanni

Vi giuro che:

M’embeterait de mourir!

J’ai un tas de cose à dire

E puis j’ai envie de rire…

J’ai envie de chanter…

Ah, ça m’embeterait de mourir!

J’ai vu des chose si belles…

Si terribles…

Si vivantes …

Et puis si droles

Si ètonnant

Ah, ça m’embeterait de mourir!

(patetico)

Mi seccherebbe molto di morire

Ho un sacco di cose da dire

E poi ho voglia di ridere…

Ho voglia di cantare…

Ah, mi seccherebbe molto di morire!

Ho visto cose tanto belle

Così terribili

Così vive

E poi tanto buffe

Così sorprendenti…

Ah, mi seccherebbe molto di morire!

buio totale

sipario

secondo tempo

buio totale

alberto

Assicuratevi brava gente

che un cielo di panna

è un cielo di panna,

la terra di fango,

luce direzionale

(dondolandosi sull’altalena)

I piedi di terra

Vorrebbero la panna

Ma un cielo di panna

Non è per la terra.

L’angoscia ci affanna

Sul mondo scontato,

la vita più bella

è quella del gatto.

Cammina sui tetti

E sotto la luna

Si gioca la coda

Con molta fortuna.

Il cielo di panna

Lo guardo ridendo,

ma quello, si dice,

è un grande portento.

Il re del creato

Con tutto il progresso

Può ben definirsi

La merda nel cesso.

La terra di fango,

rimane di fango,

il cielo di panna

rimane di panna.

(accende una lucerna che gli sta davanti)

(alberto con un grido di gioia si porta sopra il bidone)

passaggio treno

lui

Psss.

alberto

Cos’è, che c’è, chi è?

lui

Sei magrissimo!

alberto

E ti dirò di più. Le scapole  dietro le spalle pungono la pelle.

lui

Hai paura di morire!

gioicherellando con la lucerna

alberto

Morirò quando vorrò. Sono un re!

(drizzandosi sopra il bidone)

lui

Pieno di complessi.

alberto

Affatto.

lui

Che piange e ride tutte le notti.

alberto

Mi sono messo in testa che sono malato.

sedendosi mortificato

lui

La tua tirata sta per finire.

alberto

Non trovo il tempo per pensarci.

lui

Galoppi troppo con la fantasia chimica.

alberto

Io ho tutta la volontà di voler vivere.

triste

lui

Quando morrai ti faranno l’autopsia.

alberto

Non è giusto! Non bisogna vendere i morti alle scuole di anatomia.

impennandosi

lui

Io ne vedo abbastanza nel mondo!

alberto

E i ladri bugiardi dovrebbero essere rinchiusi “nudi” in apposite gabbie per poterci sputare addosso. (con disprezzo). E il re del creato con tutto il progresso può ben definirsi la merda nel cesso! (a claudia che si sta asciugando la lacca sulle unghie, con dolcezza). Lei è testimone del mio dolore e della mia gioia. (spazientito agli spettatori). Se volessi sentire cosa si dicono quei due lì (indica due spettatori) non potrei per il brusio che c’è in sala.

impennandosi

claudia

Dovreste capire che siamo qui per qualcosa, se no che ci stiamo a fare!

spazientita pure lei

alberto

Io scherzo sulle cose buone e non buone, ma poi mi dimentico. (a claudia) Sei pronta?

ammiccando al pubblico

claudia

Provaci!

proteggendosi il grembo

alberto

Le mie sei mogli non … hannomai dato segno di disgusto o di disapprovazione nemmeno sotto la mannaia.

rannicchiandosi, con stranezza

claudia

È questo che non voglio! (con dolcezza) La tua bellezza mi spaventa.

gridando

alberto

Sono un re.

rizzandosi spavaldamente sopra il bidone, cantando con lirismo

claudia

Cui un giorno o l’altro strapperanno i coglioni e li infileranno nella tua stessa corona!

rispondendo allo stesso modo

alberto

Che Dio ti perdoni per quello che hai detto, donna!… Luce. Diciamo insieme un preghiera.

teatrale, saltando giù dal bidone, facendolo rotolare al centro del palcoscenico e inginocchiandosi dietro.

lui

Se dire la preghiera davanti al riflettore è giusto che tutti siano informati di ciò che avviene dietro il riflettore.

luce direzionale sui due

giovanni

No, perdio!

alberto

Questa è una voce cascata dalle nuvole. Era in licenza. (a claudia, inginocchiandosi dall’altra parte del bidone) Su coraggio: Signore fa che la mia lingua tagliente…

claudia

Signore fa che la mia lingua tagliente…

indifferente

alberto

Si ravveda…

claudia

Si ravveda…

alberto

E non colpisca il mio prossimo alle spalle. Amen.

claudia

E non colpisca il mio prossimo alle spalle. Amen.

alberto

Ora puoi fare la civetta con chi vuoi. (claudia ritorna al suo posto)

facendo rotolare il bidone al suo posto

alice

(che sta sferruzzando) E pasammo tutta la notte a raccontarci le favole… (via luce direzionale)

luce direzionale

alberto

Io di solito dimentico… (improvvisamente a claudia). La prima cosa che farò domani sarà di buttare le gardenie nella pattumiera.

assente

claudia

Come ti è venuto in mente di fare questo improvvisamente?

alberto

A ventisette anni devo accettare il fatto di essere un relitto.

scoppiano a ridere

claudia

E non ridere, allora!

alberto

Sono un re. (in piedi sopra il bidone)

impennandosi

claudia

Senza volontà di vivere e di andare avanti.

alberto

Io… Io… vedrò sempre lampadari … di cristallo e… e … immagini sfuocate sorprendenti e chiodi… chiodi… chiodi… chiodi… che fissano l’amore sugli alberi di gelso … (va dall’altra parte del palcoscenico, come un automa si ferma guarda in alto e scoppia a ridere come un idiota. poi va ad accovvacciarsi ai piedi di claudia e abbandona il capo sulle sue ginocchia. parla come assente)… e questo non me lo puoi negare perché hai i piedi che lo vogliono. (claudia lo accarezza maternamente)

 improvvisamente si accartoccia sopra il bidone, allucinato.

musica decsrittiva, mandolini

lui

Dov’è andato quel mondo di felici giorni

Dagli uomini vecchi fatti di ferro

Di saggezza…

Dalle donne gravide in felice attesa.

camminando stranamente lungo la ribalta

alberto

Potrei morire veramente da un momento all’altro!

toccandosi il corpo spaventato

claudia

Chissà che faccia farebbe tua madre se sapesse che nulla ha potuto contro… di noi.

sbottando a ridere

alberto

Vagirebbe con i capelli bianchi, porco cane!

scoppiando a ridere

claudia

E le foglie nel giardino cadrebbero senza che nessuno le spazzi via. Che razza di harem, penserà il guardiano vedendo la casa senza alcuna donna!

c.s.

alberto

Lo dici per farmi venire?…

allontanandosi spaventato

claudia

Se normalissimo!

portandosi con un grido di gioia sull’altalena. alberto contemporaneamente va a rannicchiarsi sopra il bidone.

alberto

Come l’hai capito?

timidamente

claudia

Guardandoti all’altezza del sesso!

alberto

Ruffiana.

claudia

No. (riprende a dondolarsi)

bloccandosi

alberto

E non gridare. Non serve. Un’impennata così può fare soltanto un po’ di spettacolo.

lui

Francesco d’Assisi non si è mai limitato ad elencare solamente … le sue virtù. (insinuante ad alberto). La luna della notte tarda ti riempie lo stomaco di paura perché hai la testa tra le teste calve dei vescovi, che scuotono la mitra nel continuo dissenso!

alberto

Sono un re. (lui ritorna al suo posto con una risata) I miei birilli sono pronti per la decapitazione. (sempre allucinato) Potrei salvarne uno… tutt’al più!… (è al culmine della crisi nell’intimo).

s’inalbera sopra il bidone. timidamente.

musica descrittiva. mandolini

Non convincermi che da un momento all’altro piove giù acqua dal soffitto e che è la luna dipinta che la rovescia giù con il secchio. (riflessivo) Dio quanto era terribile quello che stava per succedermi!

improvvisamente normale, portandosi al suo posto. irritato, a claudia.

claudia

Invece sì.

dopo un istante di esitazione.

alberto

Non dirlo.

esasperato

claudia

E tu non convincere diversamente. Hai esercitato una odiosa influenza su tutta la stalla prima di entrare qui dentro e per giunta mi vieni a dire di metterci una vacca nella sala delle udienze senza pensare che la povera bestia con le tette scoperte alla merce’ degli sguardi indiscreti  potrebbe sentirsi toccata nel pudore.

sbottando

alberto

Allora mettici una regina!

sfottendo

claudia

Per essere costretta a dire “Maestà, se ella si ritira nelle sue stanze, noi cominceremo a mungere le vacche!

alberto

I Cesari lo facevano alla presenza delle loro mogli.

claudia

Con il continuo lamento delle vestali.

alberto

Erano veramente dei ganzi, loro! Tais-toi, tu me fais marrer, face de pet.

passaggio del treno – buio totale

2

subito dopo

pupazzo

(seduto alla parte opposta del proscenio)

Dai, presto, incominciamo la giostra.

voce f.c. (sottofondo organo)

giovanni

Però, era alcolizzato!

accendendo un fiammifero per illuminare il pupazzo

pupazzo

Può darsi!

giovanni

E adesso?

pupazzo

Bllllu!

giovanni

Baaasta!

pupazzo

Ti ho dato dieci mila lire.

giovanni

Comunque, se mi lascio fare non è per il denaro che mi dai. (un lampo di flash di macchina fotografica lo innervosisce. Al pubblico) Quando entro nella stanza  lui… (luce direzionale sul pupazzo) mi viene sempre dietro. Mi viene dietro come una cagna in calore (sottolinea le ciglia guardandosi in uno specchietto tascabile). Quella non è una stanza, è un ripostiglio, ma dormiremo ugualmente bene con i materassi uniti.

luce direzionale

lui

Ma che vai dicendo?

giovanni

Perchè? Anche se non mi vedessero è così evidente che mi si legge in faccia come un grande manifesto a colori.

pupazzo

All'alba vedo sempre sorgere il sole piangendo, io!

giovanni

Sei un mistico fallito!

pupazzo

e tu vomiti come un cane.

(cessa sottofondo musicale)

giovanni

Questa mat­tina gli misi la sveglia vicina all’orecchio e lui, svegliandosi, cercò di trattenermi con altri giochi. Postaccio veramenteinfame, quello! Pieno di umidità. (con improvvisa tristez­za). La libido è veramente nell'inconscio con la disperazione.

(al pubblico)

lui

Mettiti la borsa del ghiaccio sull’inguine.

via luce direzionale su giovanni.

(3)

alice

(sferruzzando) Mi piace­va con il berretto sulle ventitre, e alla fine l’ho sposato.

luce direzionale

lui

Gli vuoi bene?

alice

Che domande!(fissa il pupazzo) Quello, mi mette in imbarazzo.

lui

Aspetti un bambino?

alice

Sì. (accennando al pupazzo) Perchè non si muove?

lui

Aspetta l'altro. (giovanni va a sedere tra le gambe del pupazzo ed incomincia ad accarezzarlo)

alice

Mio Dio!…

lui

E' un momento che deprime.

alice

Certo,  certo. (riprende a sferruzzare)

pupazzo

Sei bello!

voce pupazzo f.c.

lui

Ti spaventa?

(accendendosi una sigaretta)

alice

Non lo so.

lui

Nervosa?

alice

Un po’. (riguarda i due)

lui

E' un racconto terribile.

giovanni

Hai sempre i denti sporchi, per la malo­ra!

(baciando il pupazzo)

lui

Tremi?

alice

Sì.

lui

Canta. (accenna dei passi di danza acconpagnandosi  con il canto)

alice

Ho quasi finita la scarpina. (lui, interrompe il ballo, la fissa per un istante e ritorna subito al suo posto)

lui

Fra poco loro…

alice

No no no… non dirmi niente. (lungo silenzio. lui la fissa)

lui

Guarderai?

alice

E' … che tutti lo desiderano!...

(con impaccio)

musica d’organo sulal lenta dissolvenza in chiusura della luce sul pupazzo e su giovanni

Tu, chi sei?

(finita la musica)

lui

Dal punto dove mi trovo c'è ancora il mistero di un uomo e di un altro uomo.

(fuori dal tempo)

alice

Non ti capisco. (fissandolo, per la sua stranezza) Ma allora … chi sei?

lui

M'hanno detto di en­trare e di sedermi a lato del proscenio.

(normale)

alice

Chi?

lui

Un uomo saggio, credo.

alice

Tu, come l'hai capito?

lui

Stava giocando con icerchietti che tengono i santi sopra la testa.

alice

Era un uomo rassegnato allo­ra!

lui

Non lo so. (alice lo fissa sempre stranamente) Senti bisogno di me?

alice

Viviamo tutti, no! (guarda … la platea.) Guardali. Si amano.... si desiderano e si mettono in imbarazzo.

via luce su lui e su alice

(4)

luce direzionale

caio cesare

(scatta in piedi. tut­ti i personaggi lo imitano fuorchè  sara che sta sopra il bidone giocan­do con la sua bambola. rimangono in piedi per tutto il tempo della dura­ta della marcia militare. finita la marcia:)

marcia militare

Stasera per le cose che diremo conviene chiamarci per numero…  non per nome, così ci salviamo la faccia. (siede. tutti seggono)

sara

Luce.(al ministro della guerra) Tu, mini­stro della guerra vuoi che falcino l'erba con il fucile mitragliatore a quanto mi dicono!

luce diffusa.

caio cesare

Ragazzina,  ragazzina, tu fingi di non conoscere la storia!

sara

Tu, ministro della guerra, falciando l’erba con il fucile mitragliatore fornisci l’ultima scappatoia!

caio cesare

Sono cosciente di quello che faccio!

(risentito scatta in piedi. tutti lo imitano)

sara

Se, una muccati leccasse le mani per riconoscenza, cosafaresti?

caio cesare

M'ama. non m'ama, m'ama non m'ama, m'ama non m'ama, mamma … mamma , …  mamma l

(sale spiritosamente sopra il bidone, tutti 1o imitanoe simula lo staccare dei petali ad una margherita)

sara

Il signor ministro si fa agressivo! (la bambola piange)

caio cesare

La pupa ha fatto la pipi e la popò …  (tutti guardano la bambola)

(indicando divertito)

sara

Viva il ministro della guerra! (tutti scendono dal bidone fuorchè caio gesare e seggono rabbuiati con le braccia incrociate sulpetto. sa­ra li guarda sbalordita). Io l'ho gridato, signor ministro della guerra… ma se loro non l'hanno fatto vuol dire che ne sanno più di me!

caio cesare

L'introduzione di u­na bambina prodigio, a parte la sua virtù, è davvero sconcertante.

(con un salto scende dal bidone lo prende per le due e­stremità e alzandolo sopra la testa comeun atleta)

sara

Togliti gli occhiali, signor ministro della guerra e prendi pure l'indifferenza del gatto che ha già mangiato il topo.

caio cesare

E' un'ironia scoperta?

(appogiando nervosa­mente il bidone a terra e nasconden­dosi dietro a questo, spiando daun lato)

sara

Tu sei un coniglione, onnipotente, ministro della. guerra … (normale) e incontrare l'uomo Dio per la strada ti secca perchè sei costretto a salutarlo. Il fatto è che ti sconvolge gli schemi mentali dominanti nel tuo cervello!

(cantando)

(mentre sara parla caio cesare simula la mitraglia e tutti i personaggi fingono di parare i colpi).

caio cesare

Chiudi il becco, bambina girasole.

(irritato)

sara

Vuoi rimediare il mio senti­mento represso?

caio cesare

Vuoi un gianduiotto? (la prende in brac­cio)

(andando da lei)

sara

Per farmi tacere?

caio cesare

Credo di sì.

sara

Non possiamo prima verificare?

caio cesare

Che cosa?

sara

Se c'è qualche, contadino che ce l'abbia con fa. (caio cesare la­scia cadere a terra la bambina e la bambola rotola sul pavimento piangendo. tutti rimangono pietrificati).

passaggio treno

(5)

giovanni

Che mi venga un accidente se ho capito il motivo per il quale dobbiamo salvarci la faccìa.

alberto

Che gli venga un accidente se non ha capito proprio un bel nien te. Oggi giorno tu potresti trovare tra l'agitazione della gente un gal­lo che si leva la cresta per salutarti e tu pronto a contraccambiare staccandogli la testa.

tutti

E se la povera bestia si dibatte per la sopravvivenza?

(in piedi)

alberto

Lui, spazientito, bestem­mia perchè il gallo non si lascia rompere l'osso del collo tranquilla­mente.

tutti

Nooooo!

(sedendo)

alberto

Perchè ò un nostro diritto.

pupazzo

Ti prego Quindici non farlo!

pupazzo voce f.c.

tutti

Il reame non ti si addice, povera bestia! Nell'aia sei felice ed annunci il mattino! Ma l'uomo che t'ama per il fine "Tegame”ti allunga il collo stroncandoti … il reame

(neniando)

alice

E' vero! Non ci avevo mai pensato! Probabilmente questo diritto ce lo siamo fatto appena abbiamo scoper­to che il gallo era meno forte di noi.

giovanni

Mia madre perchè voleva…

(cadendo in ginocchio con le braccia aperte. forte)

tutti

Ecco, subito, "voleva”!

giovanni

Sì. Voleva che facessi le faccende di casa come una bambina mi batteva istericamente.

tutti

Probabilmente ti voleva un gallo castrato.

giovanni

Probabilmente. (portandosi a ginocchioni verso la ribalta). Ero l’ultimo di tre maschi e voleva a tutti i costi una femmina e istericamente veniva a cercarmi per darmi tutto il suo affetto e se di notte venivo senza masturbarmi era quasi sempre per le emozioni della giornata e mi svegliavo con un umidore per tutto il corpo.

claudia

Tua madre ti accettava come oggetto naturale nel movimento della giornata.

passaggio treno

giovanni

Non vi sto raccontando … (si protegge la testa per la paura)

buio totale.

musica descrittiva

(6)

obefe

Accidenti a voi tutti come avete colto male la vostra situatuazione! (con fatica, per l'impedi­mento) Qui in qualche modo bisogna uscire. Ci sono groppidi roccia dappertutto!(al pubblico) Ho chiesto ai mille occhi tremanti di darmi una mano ma nessuno c'è riuscito. Del resto neanche voi nelle condizioni in cuì vi trovate. (suona la tromba)

(nel buio. la sua voce giun­ge da lontano.)

suonata di tromba

lui

Un capriccio non basterebbe trovarti quale sei!… (illumina un essere, nudo, con una grottesca maschera che g1i copre il sesso. sta suonando la tromba sopra una pedana rosa aceanto ad un albero secco. smette quasi subito di suona­re per una goccia d'acqua che . dal soffitto gli cade in testa. abbando­na la tromba, che rimane a mezz’a­ria, sposta 1a pedana, estrae non si sa da dove, un foglio di giornale e ne forma un cono. che pone sotto la goccia. si siede sopra la pedana e ascolta felice lo stillicidio. lontanodue amanti si rincorrono con for­ti risate. (risate dall'interno))

(accendendo la pila per cerca­re la voce nel buio)

stillicidio

obefe

Rocco ed Elisabetta si rincorrono lungo il viale di betulle.

(dopo qualche istante, al pubblico. sarà sempre seguito dalla luce della pila di lui).

alberto

E tu suoni la tromba! (rannicchiato sopra il bidone)

luce direzionale

obefe

Non so suonare che quella!

alberto

Ci vuoi tutti romantici?

claudia

Non ha certo la deformazione mentale dell' intellettuale come te.

(accendendosi la sigaretta)

obefe

Quello che mi ha inventato dice che il mio difetto è un ecces­so di sentimento, perciò non discuto mai con lui.

alberto

Lo puoi fare con me.

obefe

Non conosco il tuo mondo.

alberto

E’ una palla leggermente schiacciata ai poli.

obefe

Bisognerebbe sapere che cos'è una palla.

alberto

E' una testa farcita.

obefe

  Sei l'unico uomo al mondo che si è preso il "coso" dentro il cassetto del comò.

(saltando in piedi sopra l'altalena)

caio cesare

Da lui è una cosa plausibi­le. (grossa risata di claudia)

(sta fumando un grosso sigaro infilato in un lungo bocchino da star)

obefe

Del resto il miagolio di un gatto morto non disturba nessuno specie poi se hail pelo fatto  di rifiuti.

(ritornando sulla pedana con la pancia a terra)

caio cesare

Non dici niente?

(ad alberto)

obefe

E’ così insicuro per conto suo!

claudia

Davvero?

obefe

Ascoltagli il ventre e sentirai il gorgoglio del putridume, che vuoI fuoriuscire.

alberto

Balordo bicefalo....

(andandosene infuriato)

obefe

Sss. I bimbi, il sacerdote, il sacrestano le statue di pietra morta, i cani, le mogli nella loro lussuriosa camicia da notte, i becchini, l'onorevole …  con i suoi ruiffiani, i vigili urbani le donne illibate dormono e tu… se gridi li svegli

(con un balzo in piedi e fa­cendo segno a tutti di zittire

musica descrittiva

tutti

Zum, parazum parazum papà,  zum parazum parazum papà, zum parazum parazum papà. (obefe a saltelli si porta sopra la pedana)

(sommessamente)

obefe

Allora questo nuovo tempo di vita sarà diverso (con le spalle girate al pubblico, rovesciandosi all'indietro).I giovani troncheranno il loro sogno liberatorio (chinandosi in avanti e parlando tra le gambe divaricate)e le fanciulle tralascieranno di in­dossare l'abito da sposa (rizzandosi con le braccia tese verso l'alto) col diadema di lucciole fosforescenti … (gridando dietro ad alberto) Spaven­terai perfino il respiro della rugiada e le quercie che neniano il lontano-triste giorno di Caino ed Abele. ­(nascondendosi dietro il tronco del­l'albero secco). E Rocco ed Elisabet­ta potrebbero svegliarsi nel cortile melmoso circondati da sciacalli, che sonnecchiano negli angoli sghembi. (cessa musica descrittiva)

(mimando con ampi gesti)

alice

Santo cielo!… Ci vorrebbe allora un goccio di arsenico per tutti! … Tu dirai che non è necessario, anch’io lo dico ma, se tu dici quello che dici mi spaventa.

(spaventata)

claudia

Non t’accorgi che stiamo telepatizzando tutti ad occhi aperti!

alice

Ma tu, da quanto tempo sei lì?

obefe

Da quando le cicogne portano gli uomini sulla terra perchè crescano e facciano le guerre.

(spiando da dietro il tronco)

alice

Le guerre!!! Che gioco meraviglioso!

(con esplosione di gioia)

obefe

E' come il gioco dell'oca..

(con un balzo sopra l'altalena)

alice

Oca!?

sara

Voi scherzate con le guerre ma il povero Cristo che ci lascia le penne…

caio cesare

Tutti isalmi finiscono in gloria!

(portandosi dietro l' altalena per spingere obefe)

alberto

Glorial Fantastica gloria! Favolosa gloria!

(Rientrando ed affiancandosi a Caio Cesare, sìmulando la spinta)

caio cesare

Sappiate che l'eroe è il seme della Nazione forte e viene piantato in terra al suono della banda nazionale.

giovanni

Ci mancherebbe altro! Nelle tasse che paghiamo allo Stato è compreso anche il sussidio per la banda nazionale.

(claudia ed alice si affiancano pure loro)

(affiancandosi ai due)

caio cesare

E dopo aver germoglia­to viene collocato in appositimausolei.

obefe

E' come trovarsi davanti ad un armadiopieno di ossa!

alberto

Ricordo, signor ministro della guerra che (il soliloquio vie­ne sottolineato dal “din-don” neniato dai personaggi) un giorno visitando uno di quei posti con gli armadi ben allineatie numerati, sentii gridare. (non so da quale parte venisse quella voce) "Generale non ce la faccio più. Soffoco." “Silenzio, rispose il generale, sto riposando.” (ces­sa il “din-don")Aveva unarmadio tutto per sé e le sua ossa si susse­guivano una dopo l’altra nella normale struttura.

caio cesare

Ti sarai spaventato, immagino!

ritornando al suo posto, pure gli altri

alberto

Affatto. Trovai la selezione cretina.

alice

Io ci terrei che mio figlio, semmai lo costringessero a diventare un eroe contro voglia, a-vesse un ar­madio tutto per sé.

obefe

Fallo con il berretto pieno di tagliatelle!

alice

E ci riuscirò?

obefe

Guarda nel tempo!

alice

Sono invecchiata di vent' anni!

(sale sopra il bidone e guarda lontano. disillusa si risiede)

obefe

Ed hai compromesso il tuo letto di giovane

 sposa. (con un bal­zo sopra la pedana)Adesso che suonolatromba Rocco ed Elisabetta si uniranno e dentro di lei scoppierà un mondo di felice pazzia. (mima di suonare la tromba e balla. tutti lo imitano).

suonata di tromba (ballabile)

alberto

Iullalà!Facci vedere tut­to piccolo sogno pieno di fame!

luce diffusa o psicadelica

claudia

Eccitante!

giovanni

Ora Gervasia puoi ben di­re che sei morta da tanto tempo!

alice

Bastaaa!

impressionata dal caos

claudia

Iho!

alberto

Forza perdio!

caio cesare

Vecchia regina sdenta­ta, attaccati alla coda del cane!

lui

Fermi tutti. (tutti si bloccano. s'arresta la suonata). Ritornate ai vostri posti. (obbediscono. efebo si è nascosto dietro l’albero)

alice

Tu, perche non vieni… a suonare…  nella nostra banda cittadina?

(timidamente, osando, ad obefe)

alberto

Che suona per gli eroi!

spiritosamente

lui

Haiqualche cosa in contrario?

alberto

No. (improvvisamente tri­ste. camminando stranamente come vivesse in un mondo stranamente angosciato) Avete … mai visto …un … bue al macello? …  Si guarda dentro come un uomo avvilito costretto a fare la rivoluzione… (stendendosi a terra)Il guaio è che la banda…  non suonamai per loro! (claudia si mette a canticchiare il valzer del­la vedova allegra. alice va ad infilare la matassa di lana rossa tra le mani di caio cesare e ritorna al suo posto per fare il gomitolo)

lui

Io ho visto … uomini avvili­ti prima di fare la rivoluzione. (claudia smette di canticchiare) E­rano quelli nudi e crudi che bussa­vano alle porte degli altri.

alice

Quali altri?

via luce totale

lui

I gufi ad ali aperte… che ti guarda­no con l'occhio da gallinaceo…con il naso paonazzo che… non possono sfuggire alla gotta. (nel silenzio, tutti i personaggi, in punta di piedi, si scambiano di posto. lui punta la pila in faccia a caio cesare) Tu signor ministro della guerra … hai mai fatto miracoli?

(staccando il lanternino acceso, appoggiandolo per terra)

caio cesare

Sì… ho aumentato il foraggio agli elefanti.

impacciato

(i personaggi si muovono stranamen­te, come pupazzi caricati a molla)

canzone (epopea di pazzi)

obefe

Tu,  non hai cantato.

(e' finita la canzone. spiando da dietro l’albero, a claudia) 

claudia

Ti sei mai suonato un “requiem” con le tue stesse mani?

obefe

Non ricordo. Ma so che una ruffiana ha sempre il mare solcato.

(sedendo sullo spigolo del­la piattaforma)

claudia

Eunuco!

obefe

O cielo! Tu un cavolo te lo mangeresti tutto d’unfiato ed è giusto che sia così, maun cavolo è sempre un cavolo per quanto cavolo,e se si vuole assaporarlo bisogna…  dargli un posto d’onore ed un posto d'onore non è che valga un cavolo. Lo dico perché non mi sento un cavolo…  e tutti i cavoli che mi circondano lo possono testimoniare.

caio cesare

Giustissimo. La sua disquisizione ci ha incavolati così bene che ci sen­tiamo responsabilizzati. Giulio Cesare non avrebbe mai stretto un patto d'alleanza cen mister Broonanche se era il più grosso capitalista d'Ame­rica ma avrebbe prese appuntamento con Lucrezia Borgia…

(sale sopra il bidone)

tutti

Nooo!

rabbrividendo

caio cesare

Sissignori, con Lucrezia Borgia, pur sapendo a quale pericolo andava incontro. (la bambola… piange. caio cesare innervosito cerca di scendere dal bidone. alberto prontamente si presta a fargli da sgabello). Signori miei, per quanto la storia ci insegni non riusciamo mai a portare al collo l’effige della ruffiana che ci addestrò ai più virtuosi giochetti d’amore.

(alice sta cantando una ninna-nanna sommessamente. caio cesare si rivolge ad obefe con curiosa morbosità) Rocco ed Elisabetta sono sempre avvinghiati sotto le betulle?

alice

Ninna nanna miobel pupino/ fa la nanna nel pancino/ non dar calci alla mammina/ le fai bua alla pancina…

caio cesare

Signora!

seccato

alice

Dice a me?…  Stavo addormentando il piccino. E’così nervoso stasera! Dovreibere una tazza di camomilla. Ne è così ghiotto che mi vìe-ne subito il ruttino.

caio cesare

Non voglio che abbia il sopravvento.

c.s.

alice

È così minuto di ossa!…

caio cesare

Non ha importanza. La sua arroganza è decisamente fuori posto. (portandosi col viso vicinissimo al viso di obefe. ancora con maggiore morbosità). Rocco ed Elisabetta sono sempre avvinghiati?

obefe

È quella la loro vera gioia! Avere quell’orga­smo novellino che porta via la reputazione. Tu, vedi…, nel mio cervello sei un milione di dubbi tappati e pieni di paura.

caio cesare

Però viaggio senza pagare il biglietto.

bambinescamente

tutti

Bene!

caio cesare

Taglio il nastro nei nuovi, condomini.

tutti

Bravo!

caio cesare

Stappo le bottiglie di spumante sulla prua delle navì!

tutti

Meraviglioso!

caio cesare

Inauguro le piscine comunali!

tutti

Evviva!

caio cesare

E c’è sempre una madrina che vuole il mio mini-slip come souvenir. (additando alberto) Luiinvece spreca un  sacco di denaro per la marijuana.

alberto

La prego signor ministro della. guerra di non incriminarmi formalmente finchè non siamo al posto di polizia. (va a sedersi sullo spigolo del proscenio. confidenziale al pubblico). A volte mi coglie la sensazione di essere seguito da strane figure quasi senza forma. C’è la casa della signora Biagi che visito spesso e proprio là mi prende questa sensazione. (i personaggi si bloccano)

obefe, con passi di danza accende i piccoli fuochi d’artificio infilati nei rami. quando tutto è scintillante…

lentamente si spegne la luce totale lasciando illuminato di luce gialla l’albero secco.

ruggiti di leone

obefe spaventato scappa via lasciando che i fuochi d’artificio si consumino nello

stillicidio

(7)

giovanni

Non so quale sia il significato di questa riu­nione idiota. (girandosi verso l'in­terno del palcoscenico, sui gradini)  L'ora del tè sarebbe l’ora esatta …  per il secondo pasto dei leoni! (fa per riprendere a scendere ma subito si arresta, per un ripensamento). Leoni?Ma  allora se quelli di poc’anzierano veramentedei ruggiti di  leone, vuol dire che … siamo dentro il circo!(risalendo) E se siamo dentro il circo vuol dire che ci sono anche i pagliacci!(divertito). L’unica co­sa che manca allora è il tendone. (ad uno spettatore)Non mi fraintenda... Può prestarmi un ombrello? Ho chiesto un ombrello non ho chiesto se piove. Perchè? Per ripararmi sotto il minitendone. (ritornando al suo po­sto) Ora per mettermi a mio agio stacco la testa dal tronco. (siede)

(dirigendosi scocciato sulla scaletta che mette in platea. lui gli fa1uce con la pila)

alberto

Ma la cosa più bella sarebbe quella di iniziare lo spettacolo con una danza di vergini. Vergini, Dio mio, si fa per dire! Ieri scendendo dalla collina con una ragazza trovai decine di cannocchiali puntati sul posto. (claudia va a sedersi ai piedi di alice e si fa pettinare). Sì, anche lei ce l’aveva puntato (ad uno spettatore). Eppure non avevo fatto altro che fotterla. Un cane non piazzerebbe mai un cannocchiale per vedere un altro cane coprire la cagna.

entrando vivace

claudia

Quante panzane fantastiche!

alberto

Quanto mi dai per non dire delle panzane non fantastiche?

claudia

Non capisco perché dovrei darti qualcosa, cioè sì, posso anche… ma vorrei sapere perchè?

alberto

Vaffanculo!! Non capisci proprio niente di questo mondo merdoso!(s'arresta per l'im­prov­visa entrata in sala di claro)

andandosene

claro

Aranciate, gazzose birra, coca-cola, gelatiii.

(entrando dal fon­do della sala conla cassetta delle bibite a tracolla)

alberto

Cretino!

esce

claro

Sto facendo gli affari vostri! (introducendosi in una fila).

voce donna

Ti trattano da merda o è un lavoro di merda!

voce donna f.c.

claro

Due e cinquanta.

(allo spettatore cui ha con­segnato il gelato)

lui

Non sarebbe più semplice, amico, più logico, più, più, eccetera?

claro

Più, più, eccetera perché non sono seduto su queste poltrone come il buon prodotto della civiltà?

andandosene fuori

ruggiti di leone

giovanni

Insomma volete dare un pasto a quel leoneee!

spazientito

alberto

Sono talmente confuso sta sera che non so come fare ad accalappiare la vostra attenzione. Con crisi di pianto? Con saltimortali? Con esplosioni d’allegria?… sarà per la vostra eccezionale presenza! Per le troppe luci!… Per l’effetto dell’aspirina! Scusate qualcuno ce l’ha in tasca un’aspirina?

rientrando, al pubblico

lui

La vuoi proprio?

alberto

Certo che la voglio. (lui va a prendergli l' acqua; sedendosi al1a ribalta) Ah! volevo mettervi al correnteche giorni fa ho organizzato una rigorosa cerimoniafuneraria. (emanuelava a mettere la bambola nell’altalena). Fu per la morte della povera Gervasia. Non so se qualcuno di voi la conosceva, manon ha importanza.  Si tagliò levene dei polsi in un momento di struggente dolore. (lui gli consegna il bicchiere d'acqua). Grazie. Naturalmente niente addobbi. Soltanto una lunga striscia di panno nero per terra e tutt'intorno delle candeline rosse accese. (i personaggi uno dietro l'altro cominciano a girare con una  lamentela).

entra una chiromante ed agisce per conto suo

personaggi

Morombo, moribombo… morombo, moribombo

alberto

Ho voluto che Germana, la sua amicapreferita, indossasse un vestito di tulle nero sui seni nudi, e sulle culottes diraso rosso,mentresua figlia, leggermente strabi­ca, aveva una gonna con un enorme spacco sul di dietro che lasciava intravvedere le lunghe gambe magre color gesso. Tutti guardavano il gesso di quelle gambe e nessuno si ac­corgeva del suo piacevole strabismo di Venere. Il corpo nudo poi di Germana, con le labbra tinte ciclamino, steso sulpanno nero, era il finimon­do! Dava alla scena un tono d’atmosfera, sempre sul filo del godimento, comunque, anche se di godimento macabro. (sara ritorna al suo posto).

(reconditi effetti del mio sub- conscio)

claudia

E' incredibile che tu rie­sca ancora parlare!

alberto

Sapevo che avresti starnazzato.

claudia

Per forza! Quando parli distruggi i personaggi in partenza!

alberto

Sono un re.

con un balzo sopra il bidone

personaggi

Un re!

(spengono le candeline e ritornano ai propri posti)

bloccandosi

claudia

Mi domando come t’è venuta questa stronza fissazione.

alberto

Mungendo le vacche che non danno più latte!

(la bambola di sara piange)

spiritosamente

chiromante

Oiseau  des fous!(risata isterica; lui balla il walzer… cantando. tutti lo guardano confusi).

sara

Opla!

(lui si ferma per un attimo e la guarda con occhio rimprorevole. ritorna al suo posto)

getta la bambola per aria

chiaccherio di persone

alberto

La primavera tranoi due ha finito di fiorire.

(contristezza a claudia)

claudia

E' vero.

alberto

Tu non capisci il languore della mia voglia! Non sai che l'or­gia incomincia senza un segnale! (giovanni ha una grossa risata)

con un urlo va ad inginocchiarsi sulla pedana. alberto spaventato corre vicino a lui.

via luce gialla, rimane illuminata di luce gialla la pedana

voce

di bambina

Ho visto i topi squittire intornoalla mia bara fino  a diventare viola la faccia.

giovanni

Non incominciare con le tue stupide fantasie.

(fissando versol'immagi­naria bambina)

voce

di bambina

E un'allegra brigata d'uccelli cantare sommessamente.

giovanni

Sprechi il tuo tempo mi­gliore! (al pubblico) Fa sempre così. Si ferma sulla porta e dice cose strampalate … Su entra e chiudi la porta.

(apre le braccia e se la stringe al petto, poi la siede sopra la pedana)

rumore di porta che si chiude

alberto

E adesso cosa fa?

lui

Aspetta Gervasia che gli venga incontro con il pacchettinono di chewingumallafragola per la bambina.

voce

di bambina

Mi lasci suonare, papà? (giovanni accenna di sì)

suonata di flauto

alberto

E' la bambi­na che non si calma! E’ la bambina che non si calma! E’ la bambina che non si calma!

(dopo un po’)

ruggito di leone

giovanni

Fatela tacere quella maledetta  be­stia!

tappandosi le orecchie

lui

Sta divorando il suo inserviente.

(freddamente)

claudia

O no! Che peccato! Ci stiamo perdendo un numero veramente eccezionale.

alberto

La povera Gervasia non rutterà più. I dolci l’hanno saziata fin troppo. Mi piacevano le sue coscie: “formidabili!” (claudia corre a tappargli la bocca con un lungo bacio)

afferrandosi a lui nella risata idiota piena di paura

lui

(assorto) C’era una strada che nasceva dagli occhi di Gervasia dove ogni sera vestita di lustrini di perdeva. (cessa il motivo)

motivo musicale descrittivo

alice

È vero. Baciatela tutti, uno ha detto, e ciascuno dia un soldo per la sua salvezza. E tutti diedero un soldo come pappagalli.

portandosi dietro l’albero secco

caio cesare

Un prete passò con la borsa e la riempì fino all’orlo. (claudia e alberto corrono a raggiungerli tutti, formano un cerchio e cominciano a passarsi, con infantilismo, una grossa palla colorata, numerando sommessamente i passaggi).

raggiungendola

(8)

voce

gervasia

Bestia!

voce gervasia f.c.

giovanni

Cristo come la fai lunga!

(nello strano momento )

gervasia

Hai sempre la faccia pie­na di foruncoli.

giovanni

Ti desidero ancora, Gervasia.

gervasia

Quella notte che cammoinavamo con il vento c’era anche lui che ci seguiva.

giovanni

Lo so.

gervasia

Sei un teppista e parli come un frocio.

giovanni

Non incominciare a perseguitarmi, Gervasia!

gervasia

Guardati i piedi girati all’interno, cammini goffo.

giovanni

Una volta o l'altra smam­mo e mi trovo un’altra ragazza.

gervasia

Puttana.

giovanni

No.

gervasia

Sì.

giovanni

Mi piacevi.

gervasia

Tu sapevi che volevo bene ad un altro. Scombini tutto come tua madre.

giovanni

Sta zitta, ti prego!

gervasia

Mi hai intoppata dietro casa mia.

giovanni

Già, già, già.

voce 

pupazzo

Sei bello!

giovanni

Già, già, già.

gervasia

Mi sono uccisa perché… (la conta viene in primo piano. ad un certo punto la palla scivola fuori dalle mani. un urlo fortissimo. giovanni è come scaraventato a bocconi sopra la pedana. i personaggi raggruppandosi… scandiscono un suono con le dita sul palmo della mano.)

giovanni

Non è niente… Gervasia … Non è…

(già dentro nell'orgasmo)

personaggi

Gervasia sei bella!

giovanni

Tu scherzi… di continuo… con l’altro.

personaggi

Gervasia sei splendida!

giovanni

Questo … è un … (coito. i personaggi cessano di battere le dita)

voce bambina

Sono nata per vedere i topi squittire intorno alla mia bara fino a diventare viola la faccia.

(i personaggi incominciano un pettegolezzo mimato. giovanni si chiude in sé, tappandosi le orecchie. alberto riprende la conversazione con il pubblico.)

voce bambina f.c.

alberto

Alla cerimonia funerariac' era anehe la rossa zitella con gli stivalitrampoli e la piccola nipote capricciosa fino all'autolesionismo. La guardava il cavaliere dei rotocalchi porno di questi ultimi tempi travolto dall'incessante tormento. Ger­vasia meritava un po' di coreografia e di  messa in scena nella morte.

lui

Stop. (al pubblico) Non è questa che stiamo vivendo la farsa dell'inautentico?

luce totale

(9)

il pettegolezzo si fa in p.p.

caio cesare

… e naturalmente friggere come candele di sego nelleme­tropoli e nelle città che ci piovono addosso come piovre.

alice

La verità è che nessuno può più guardare il cielo.

giovanni

Che volete! I cannoni hanno mosso un polverone che non riesci a vedere ad un palmo dal naso e di là trovi tutte le case con la tapezzeria sporca di sangue.  (con un grido tutti scappano)

(correndo da loro. non più personaggio di prima)

alberto

Qual­cuno dice che vuole per cenare un tavolo anatomico.

(chiamandoli  vicini)

claudia

Tutti vogliono un tavolo anatomico!

alice

Si possono selezionare i pezzi migliori.

giovanni

Ma ci vogliono coltelli affilati.

caio cesare

La fame è grande!

tutti

Chi 1o dice!

additandolo

lui

È un vero casino, questo!

speaker

Ecco a voi l'uomo scimmia! (tutti si girano e vedono con stupo­re, salire sopra la pedana obefe con in una mano lo scettro sormontato da una croce. dietro le spalle un mitra ed al collo una collana di profilattici.)

voce dello speaker

lui

Le personage… tel qu’il se tord comme une baleine!

presentandolo

claudia

Qualcuno dovràdimostra­re scientificamente l'autenticità.

alberto

Io.

obefe

… Le grand homme sans specialité!

(andandosene divertito)

alice

Dico, adesso? Qui in pubbli­co?

caio cesare

Hai pensato alle canseguenze?

giovanni

Le femmine si rivolteranno.

alberto

Urlerò.

caio cesare

Ti verrà contro il ca­po del branco.

alberto

L'ucciderò.

giovanni

Ne sei.tanto sicuro?

alberto

Sono la prima bestia!

(con un balzo sopra il bi­done)

giovanni

Dio buono 1o sospettavo!

alice

Moriremocome… scarafaggi duri a morire!

(spaventata)

claudia

Non avere paura. Quando entrerà nell’alba della marijuana grideremo forte tutti assieme: “Voilà…il grande scimmione.” (alberto imita lo scimmione).

caio cesare

Scimmione! E' come di­re "grande uomo".

claudia

Ormai lui si è abituato al sapore dei grandi. Un misto di cavo­li cotti l'altro giorno non del tut­to spiacevole.

alberto

E adesso lasciatemi ascoltare il suono del flauto che non si vuole paragonare al trombone e dentro la cattedrale gotica piangerò sul banco tarlato daun impazzito tarlo claustrale. (i personaggi fa­cendo il girotondo attaccano a cantare la filastrocca).

(saltando giù dal bidone con istrionismo)

personaggi

Giro giro, tondo/ Le ma­schere del mondo / Son sempre tutte uguali / per le città impazzite/ da questi animali.

alberto

Se non mi lasciate ascoltare il suono del flauto come faccio sputare nel viso di chi ha incollato l’eterno sorriso? E chiunque non faccia il bagno due volte al giorno e possegga una chi­tarra senza fissa dimora è sospetto. (chiamando forte)Ursulaaaa! ( tutti i personaggi si raggruppano ad un lato. ursula appare con la testa trail fondale.) Ursula a quanti gradi sotto zero fai l'amore?

(contemporaneamente)

ursula

Cinque. Lui mi afferra le spalle ed io con l’estro della femmina mi accoccolo tra le sue gambe.

(candidamente)

alberto

E non guardi la luna?

(spogliandosi e trovandosi vestito da clown)

ursula

Come posso? E’ un gioco me­raviglioso pieno di fantasia, di in­venzioni. Una vera gioia della mente e degli occhi. Lo sottopongo ad un  esame psichico.

alberto

E come reagisce?

ursula

Mi chiama fa-vo-lo-sa fem­mina!(i personaggi si chiudono tap­pandosi le orecchie scandalizzati)

lui

Il vostro sgomento è ridicolo.

alberto

Me-ra-vi-glio-so!!!

(girando su se stesso felice)

alice

Quello lafelicità ce l'ha nelle rotelle… svitate.

(andandosene turbata)

claudia

Svitate e ta­rate io direi! (gli va dietro pure giovanni)

(seguendola)

caio cesare

Diosalvi … la patria!

(pure lui)

alberto

Andate a piangere sulla fossa di chi vi ha pre- parato il foraggio?

(gridando dietro)

personaggi

Certamente.

(da dentro)

alberto

Mondo cane non posso fondervi con i fiori se non cercate di esserlo nell'intimo.

personaggi

Non possiamo essere fiori.

alberto

Ma…allora è meglio mettersi tutti a piangere.

(spaventato per larisolu­tarisposta)

personaggi

Non possiamo più. ( alberto è seccato. guarda conl'occhio spento lui chesi muove con un gio­co di passi. dopo qualche istante vada ursula.)

alberto

L’altro… ci riesce? (ur­sula spingefuori un piede a gli solletica il viso. alberto cerca di afferrarglielo con passione ma lei prontamente si ritira con una risata. alberto,umiliato, si affloscia come un pierot).

lui

(Si avvicina ad Alberto e lo trascina sopra la pedana)

lenta dissolvenza di chiusura della luce totole.

luce azzurra sullapedana.

Non tenete conto di questo inconveniente. Una mattina si sveglierà al canto del gallo nell'a­pocalittico giorno. (durante il breve tempodi buiò obere si metterà die­tro alberto nella stessa posizione. all’esplodere della polka inizierà l’azione come il personaggio uscisse da un sogno)

(al pubblico)

musica. polka di strauss

(10)

obefe

(all'esplodere della polkamima l'arrampicarsi su di un muro di vetro che lo di vide dalla grande orchestra.non riuscendovi prende la rincorsa e cade dall’altra parte con rumore di vetri rotti.l' orehestra s’arresta. lungo silenzio. impacciato, per i mille mille e mille occhi pun­tati su di lui, goffamente si rialza leccandosi le ferite con sorrisi i­dioti. improvvisa una danza. scoppiano risate nei presenti frammischiate a raffiche di mitraglia che lo colpiscono. la danza tragicamente continua fino che, finito, cade a terra. ll vento si è sovrapposto alle risate e pare che da questo esca la romanza: “ridi pagliaccio” mentre lospazza via.)

buio totale in dissolvenza

(11)

speaker

Ecco a voi l'uomo scimmia!

voce .f.c.

(nel buio)

lui

Che c'entra adesso?

tecnico

M’è scappato lo stop.

(dal di dentro)

lui

Perchè hai le mani di …

giovanni

Aiuto!! Un topo con il pelo azzurro m'ha ti­rato le brache e fatto la buffona. (ad uno spettatore) Così!(fa la buffona)

(prorompendo dal fondo della sala, vestito da clown)

luce diffusa

alberto

Patatina!!!

(andando gli incontro dal palcoscenico)

giovanni

Socrate!

(Abbracciandolo goffamen­te da sotto il proscenio )

lui

Rinculate.

giovanni

Come se fosse facile rinculare sui propri passi.

(salendo sul palcoscenico)

alberto

Lasciatecimostrare i reconditi effetti di questa logica in modo divertente.

(a lui)

giovanni

Bravo! Bravissimo! La tua fantasia è più veloce della luce!

(nuovamente abbracciandolo)

alberto

Dici bene tu Patatina ma bisogna rincorrerlo il personaggio se si vuole capire il senso delle sue pantomime.

lui

Basta.

giovanni

Aiuto! Un altro topo. Io mela faccio addosso!

(con un salto, sopra un bi­done)

lui

Non qui!

giovanni

È che… dovrei …

(Saltando giù dal bidone)

gervasia

Frocio!

voce gervasia f.c.

giovanni

Siamo fragili, guitti! (piange)

(si irrigidisce. poi si avvicina a lui, s'accartoccia e avvinghiandosi alle sue gambe, sussurra con il pianto alla gola e 1o sgomento ne­gli occhi)

lui

(lui si porta al centro del palcoscenico. al pubblico)Non c'è niente di anormale, vero?!

(Alberto piange goffamente da clown)

personaggi

La maitresse ci mangia vivi.

(uno dopo l'altro attra­versano il palcscenico)

lui

Almeno avessero qualche anomalia, … qualche difetto! (Comincia a distorcere pure il suopersonaggio) Certo, certo… non sappiamo in quale periodo ci accarezziamo reciprocamente. Forse il giorno di Pasqua? Ihu! Possono scatenarsi in noi anche sentimenti profondi! E chi dice di no! Non c'è niente di anormale, vero? Non c’è niente!

personaggi

La maitresse ci mangia vivi.

(c.s.,rinculando)

giovanni

Salve Regina madredi misericordia…(rincorrendo i personaggi) Aspettate. Vengo anch’io!… (esce)

(canta)

lui

Il sole continua nella pazzesca realtà e non scalda più.  (i personaggi entrano ed escono spa­ventati da ogni parte) Sono di metallo anche i pezzi di ricambio del cuore, accidenti! Resistono alla grande usura del tempo, perdioi! L'orrore dell'orrore si può ammansire anche con un pezzo di dol1aro. Che altro vi serve peressere convinti? Una sfilata di uomini che ci governano?

(gridato)

buio totale

(11)

claro

Ho lasciato la cassetta delle bibite neIl’atrio. Posso salire?

(dal fondo della sala)

maggiore

Sali.

luce gialla sulla pedana. voce del maggiore f.c.

Un esemplare' signor calonnello mai capitatoci prima d'ora.

colonnello

C’è da parte del Ministero della guerra la sicurezza, signor Maggiore?

maggiore

Certamente, signor Colonnello.

colonnello

La sicurezza di cui sono sicuro? (claro è accanto la pedana ed accende la radiolina a transistor)

maggiore

Certamente signor Colonello.

capitano

Come ti chiami?

voce del capitano f.c.

claro

Claro de Clari.Bevo sempre un bicchiere divino prima dei pasti principali per una anemia causata da una deflorazione subita in unaulti­ma presunta chiamata.

capitano

Titolo di studio?

claro

“Togliti dai piedi” all' universitàdel Sud.La sera stessa che mi laureai mia madre telefonò all'a­genzia delle “menti smarrite" per la corona d'alloro. Infilandomela ebbi la sensazione di sollievo, avendomi tolto completamente il pruritodelle piattole sui peli pubiciattorno ai genitali.

colonnello

Come venne accolta la notizia?

claro

Pubblicizzando il prodotto.

colonnello

Hai prese qualche altra specializzazione?

claro

Signorsì. Quella del “Signorsì”

scattando sull’attenti

colonnello

Bene. Sali sul cubo e spogliati. (claro esegue)

maggiore

Sali sul cubo e spogliati.

capitano

Spoglia il cubo e saliti.

claro

E' di carriera?

maggiore

Silenzio.

colonnello

Signor Capitano, gli ordini sono ordini e non si contraddicono. Specialmente col permettere ad un cubo di spogliarsi e di salire su una recluta. Potrebbe essere un atto di insubordinazione.

capitano

Sì,  Signore. Spogliati.

claro

Lo sapevo che sarebbe successo (eseguendo)

capitano

Che cosa?

claro

Che la Patria ci mettesse il naso nelle mie cose intime.

colonnello

La Patria 1o esige.

claro

Esigenze del cavolo, signor colonnello! (scattando sull’attenti)

capitano

Ri-poso. Spegni il transistor.

claro

Non posso.

colonnello

Perchè?

claro

La musica mi piace.

colonnello

Questo non è il luogo a­datto.

claro

Vede che nessuno protesta.

maggiore

Non abbiamo ancora regolarizzato le loro cartelle. Altezza?

capitano

Uno e settanta.

colonnello

Conoscevi Gervasia?

claro

Che c'entra Gervasia?

colonnello

E' un pretesto. La domanda ci viene fornita dal Ministero della Guerra.

claro

L’ho vista nuda.

tutti e tre

Nuda!

scandalizzati

claro

Durante le esequie.

capitano

Hai avuto sussultazioni?

claro

Il giorno che ho ricevuto la cartolina di chiamata.

maggiore

Torace?

capitano

Novanta.

colonnello

Sai strisciare per terra, infilarti nei tubi di cemento, saltare gli ostacoli?

claro

Lo facevo prima dì essere psicanalizzato.

capitano

Hai imparato a salutare i superiori?

claro

Signorsì. Per farli felici.

tutti e tre

Dio salvi la Patria!

claro

Dio salvi la Zecca!

colonnello

Togliti lo slip.

maggiore

Togliti lo slip.

capitano

Slippiti. (claro esegue)

colonnello

Spegnete le luci. (buio totale).  Non vorrete che il nemico scopra le nostre armi! (Luce diffusa)

prontamente

(12)

claro

Ursula, Ursula, sono un uomo!

uscendo felice vestito da clown

speaker

Scimmia!

voce speaker f.c.

claro

Eh, no, eh no!… questo non me lo dovevi dire.

subito irritandosi

tecnico

M’è scappato lo stop.

da dentro

alberto

Perché hai le mani di…

uscendo

claro

Stop.

alberto

Le mani di…

claro

Stop.

alberto

Mani di…

claro

Stop.

giovanni

Merda. (alberto si butta a terra per le risate)

con un balzo fuori

alice

Uh, come mi diverto, come mi diverto, come mi diverto. Viva la regina!

attraversando il palcoscenico a saltelli

alberto

Cosa c’entra la regina?

lui

Uno non può gridare… ciò che vuole?

entrando

ursula

Vieni a fare il bagno, sì o no?

(apparendo con la testa tra il fondale. a lui)

lui

Ma poi, dopo il bagno, vogliomettermi le mutande viola di zio Garbino.

ursula

Non puoi metterti le mutan­de viola di zio Garbino. Lui è un'eccellenza alla quale piacciono i bordelli, nastri colorati e riesce stare seduto su di una sedia su due gambe e dormire di sghembo sul letto ad occhi aperti.

lui

Mi stai dicendo delle cose as­surde

caio cesare

Se non ci credi sei un a­normale.

(E' vestito da clown. Entrando)

lui

Una frusta …  una frustaaaa!

(andandosene irato)

caio cesare

E adesso griderà che: (assieme a lui) tutta la savana è bruciata dal sole e quel porco di ba- buino insiste a dire che viene 1a pioggia, che poi in cielo non c'è nemme no l'ombra di unanuvola.

giovanni

Ma allora è per davvero un coglione quel babuino!

caio cesare

Ma la oosa che più ir­rita Lui è quella di non riuscire a scoprire il casato.

alberto

Se conta le palle!

caio cesare

L'altro le tiene nascoste e si spaccia per un proletario.

alberto

Ma se mangia insalata come lui dovrebbe accorgersi che non è un proletario e (si blooca e fa cenno ai due di avvicinarsi. si guarda attor­no con circospezione)Ssss. (a gio­vanni)Tu, ce l'hai un cocomero?

giovanni

No.

(guardandosi pure lui at­torno)

alberto

MaIe.

giovanni

Perchè?

alberto

Potresti mangiartelo e dare a noiuna fettina.

giovanni

Adesso… che non ce l'ho mi direte che sono tir­chio. (piange)

(frignando)

alberto

E non piangere! Anch'io alla tua età non avevo fatto fare fi­gli e se debbo essere sincero non a­vevo nemmeno coconeri. E chi poteva avere cocomeri, allora, e dividerli. Soltanto il curato divideva le mosche. Qualche volta riuscivo a fregarne una manciata. (triste) Ma quando venne a sapere che le mosche  sapevano di adulterio e diinganno, non ne volle più sapere. Si mise a fare il digiuno del digiuno e predi­cò a tutti i suoi parrocchiani di bereogni mattinaa stomaco'digiuno…  un bicchierino di ddt.

ursula

Qualcuno di voi ha preso la frusta e nascosta.

(apparendo)

caio cesare

Certo

ursula

Perchè?

caio cesare

Un giorno Lui uccise un coniglio e per di più bianco.

ursula

Al weekend, se non lo sapete, piovono psichiatri come le mosche.

caio cesare

E l’ha mangiato con senape perchè sapeva di selvatico! (Ursula si ritira nauseata).

alice

Ho sentito tutto. Non dite più niente!! Poveri coniglietti,mi fanno tanta tenerezza! Specie poi se sono bian­chi.  (caio cesare, giovanni, alberto, claro, si seggono per terra e comin­ciano ad inventare una favola)

(entrando piagnucolando)

caio cesare

C'era una volta… un paese dove i coniglietti vivevano felici e contenti.

via luce totale.

luce azzurra sul gruppo.

alberto

I campi erano pieni, di ca­rote e i prati tempestati di papaveri e di margherite gialle. Il cielo erasempre azzurro

carillon in sottofondo

giovanni

E le conigliette al mattino per tempo sfogliavano i petali delle margherite per sapere se qualche coniglietto le amava.

caio cesare

I maschi con la pancia all'aria. e le zampette dietro la nu­ca, si abbronzavano al sole.

alberto

Un giorno una coniglietta mentre strappava i petali di una margheritasentì cantare

claro

Radicchio radicchietto / io cerco una mogliettina / che si trovi in questo istante / sfogliando una margheritina…

caio cesare

E la coniglietta trasalì e svenne.

alberto

Quando rinvenne si trovò già sposa.

giovanni

Batuffolo mio, le disse il coniglietto, adesso me ne vado in un paese maledetto e non posso tacere a te, amore mio, il rischio a cui vado incontro in questa spedizione maledetta e solitaria. (alice piange più che mai)

caio cesare

La coniglietta piangeva!

alberto

Ma tornerò amore della mia vita! Disse

luce totale

( 13)

giovanni

Dammi un’occhiata a que­sto dente.

(con un balzo in piedi, a giovanni. claro ed alice scappano via spaventati)

caio cesare

E' una miniera di piombo.

giovanni

Dici che farò fortuna?

alberto

Se sapraisfruttarla.

caio cesare

A che paese del Messi­co hai preso il treno per sfuggire alla polizia?

giovanni

A quello subito dopo. Per fortuna c'era un binario solo e andava verso il sud.

alberto

Che c'eri andato a fare?

giovanni

A farmi ricrescere il di­to.

alberto

L'hai denunciato· alla dogana?          

giovanni

Ho denunciato il papagal­lo che tenevo al guinzaglio. Ed esso prendendosi la testa tra le zampe cominciò col dire (imitando) che non era merce soggetta alla dogana…  Ma nessuno gli ha creduto.

caio cesare

E' stato un atto contro la libertà.

giovanni

Ciuassa, così si chiamava!

commosso

personaggi

Le mutande viola no! Le mutande viola no! Le mutande viola no!

(da dentro)

ursula

Ed hanno ragio­ne. Tu non saresti mai capace di fare penitenza. (i tre corrono ad ori­gliare)

(da dentro)

lui

Perchè ho mangiato il coniglio con senape?

(da dentro)

ursula

Probabilmente quella povera bestia era ancora vergine.

lui

E' difficile affermarlo.

ursula

Sapevi che sarebbe finita male

lui

Sapevo! Lo immaginavo mentre camminavo.

ursula

Eri solo?

lui

Sì.

tutti e tre

Le mutande viola no! Le mutande viola no! Le mutande viola no!

divertendosi

ursula

Che ore erano?

lui

Le cinque di sera.

voce foa’

Ah …  che terribili cinque della sera| Eran le cinque in tutti gli orologi. Eran lecinque all’ombra della sera" (i tre si buttano a ,terra spaventati)

(dal: “lamento” di federico di garçia lorca "il cozzo”)

giovanni

Adesso ci vorrebbe una suonata di contrabbasso, patetica ma non molto, un tantino sostenuta ma non troppo, con un pizzico di guitteria. (esce)

(rialzandosi)

alberto

Chissà dove andrà quel pazzo dipazzo.

caio cesare

A tavola con i maiali. (improvvisamente impersonificando due sofisticate signorine) Debora!

alberto

Sì, Genni.

caio cesare

Sei pronta?

alberto

Non vengo.

caio cesare

Perchè cara?

alberto

Ho una forte emicrania.

caio cesare

C'è di sotto Popof con la macchina gialla che ci aspetta … Ballerai tutta la sera con Buci-bao, Buci-bao! Sarai favolosa in pubblico. Sei l'unica che balla con moltachiccheria.

alberto

Non me la sento proprio i cara! E poi sono troppo nuda.

caio cesare

Ma va! Quel­la scollatura farà impazzire tutti!!

(uscendo)

(lungo silenzio, poi rumore del sifone del cesso

caio cesare

Dicevi. cara?

entrando rassettandosi la sottana)

alberto

Che sono troppo nuda.

caio cesare

Non dirlo. Per i maschi d'oggi sei fin troppo modesta. Ti divorano con gli occhi. Vabene.…  che poi fanno sempre cilecca! Che mamma li mantenga sempre cocchi de mamma!! Sai che ballando sculetti divinamen­te.

alberto

Suvvia!

caio cesare

No no lasciamelo dire. Sei forgiata per ambienti famelici.

alberto

D'altronde dov'è che una donna può concedersi un centinaio di flirt all'anno! Innocenti naturalmente.

caio cesare

Naturalmente! E che faresti se uno dei cento volesse arrivare un po' più in là? (ritornando clowns) E adesso Socrate fammi una pernacchia a mo' di trombone.

alberto

E un' ordine di aprire il varco e di lasciare passare?

caio cesare

Certo.

alberto

Bene. (si mette in posizione)

caio cesare

Forza!

alberto

Che i gufi ordinano la rovinaaaa!

(gridando)

caio cesare

Via!

alberto

Ci ho pensato. Non lo faccio. Mi vergogno.

(dopo un'istante di esita­zione)

caio cesare

Tuuuu!

(scoppiando a ridere.)

claudia

Hai dato un calcio al mio pony.

(piazzandosi al centro del palcoscenico, vestita da clown, fa­cendo schioccare la frusta)

alberto

Ho dato uno zuccherino.

claudia

Un calcio.

alberto

Uno zuccherino.

claudia

Un calciooooo!

(arrabiatissima)

alberto

Giuro sulla testa dell'abate troglodita rapi­to in cielo quando le ossa stanche di reggerlo si sono sfasciate ed i condor annusata la santità delle carni hanno continuato il digiuno,  che ho dato al pony uno zuccherino.

(rifugiandosi giù per la scalettae cadendo in ginocchio. spaventato, mentre caio cesare si è rincantucciato tutto tremante)

caio cesare

E chi non dà uno zuccherino… al pony! Tutti danno uno zuccherino al pony. Glielo dica anche lei signore che ai ponies si d.anno gli zucche' rini … si danno … ai ponies… si danno …

(al pubblico. balbet­tando)

alberto

Un calcio! Come se il mio cuore fosse così bi­lioso da prendere a calci un povero pony. Quella virgola rimpinzata ha più saggezza di noi uomini.

(piagnucolando)

pony

Quanto sei cretino,Socrate! Certoche  ho più saggezza. Dietro di me ho il risultato di tutti voialtri.

voce pony f.c.

claudia

Impostore.

(andandosene)

alberto

Il pony ha parlato.?

(abbracciando caio cesare) (spaventato)

caio cesare

Ha parlato il pony?

pony

Ed in quanto al calcio me l'hai dato per davvero.

alberto

Bugiardo.

pony

Bugiardo!

claudia

Due volte impostore.

(uscendo e subito rientrando)

alberto

Si dà più fede al pony che ad un povero uomo.

pony

Non fare la commedia. Le pro­ve ci sono. Proprio qui sotto la cu­latta. (alberto accenna ad un calcio) Vedi! Ti sei tradito.

la luce si fa plumbea. suonata banjo descrittiva

(14)

(caio cesare ed alberto escono indietreggiando come automi mentre giovanni, nello stesso modo, si porta sopra l’altalena e si allunga come un gatto. obefe in punta di piedi si avvicina. questa azione dura per tutto il tempo della suonata)

gervasia

Se ti trovassi sotto una capra a succhiare il latte mozzerei le sue mammelle.

voce gervasia f.c.

giovanni

Avvito una 1ampada e sono subito da te.

(toglie dalle mani di obefe la tromba e suona. obete presta con la voce il suono).

(stranito)

obefe

Hai paura del buio?

(che è seduto per terra ac­canto all'altalena)

giovanni

Sto-mor-den-do-le-pa-re-ti-del-grem-bo-di-mia-madre.

obefe

Adesso sei dentro al sacco… materno. Graffia con le unghie più che puoi. (giovanni esegue) Ruberai, anche! (giovanni batte le mani accon­discendendo con il capo)Vuoi diventare ricco! (obefe scappa via. giovannisi lascia andare giù dall'altalena e rimane steso a terra)

ruggito di leone

alice

E’ nato! Se lo vedeste sembra un'angelo.

(portandosi felice al proscenio e cadendo in ginocchio. non è incinta)

caio cesare

E' nata una piccola parte della guerra.  (giovanni vagisce.alice corre da lui e se lo appoggia al petto)

(avvicinandosi ad alice)

alice

E’ puro, vede! (a caio cesa­re che le si è avvicinato)

caio cesare

Perfido animale, doma­ni!

alberto

Puracuriosità. (giovanni vagisce)

(fa per attraversare velo­cemente il palcoscenico ma alla vi­sta di giovanni si ferma e va ad osservarlo. ai due)

caio cesare

Piange vedi! (giovanni cessa di vagire). No… non piange più.

(ad alberto)

alberto

Ci ci ci ci …

(fa il solletico sotto il mento di giovanni)

alice

Innocenza. De­bito. Avanzata carne. Odore …  (gio­vanni, si mette a camminaree a quattro zampe) Cammina! Bravo.

(fasciandolo)

giovanni

Momon.

(Si risiede e si volge indietro)

alice

Vuol succhiare il mio latte.

(felice ai due)

caio cesare

Peggio per lui.

(allontanandosi nauseato)

alice

Non sa quello che dice!

alberto

Sì, è vero!

caio cesare

Niente affatto.

(Dando un ceffone ad Alberto)

alberto

E' l'alba!

(con slancio di gioia)

alice

Perchè l 'ha fatto?

giovanni

Il mio-pa-paz-zo…

gioendo

alice

Il tuo giocattolo!

giovanni

Mia ca-pra.

(allungando la mano verso il seno di alice. felice)

claudia

L'al­tra bestia ha la diarrea!

(entrando trafelata)

alice

Prendi il mio seno e succhia.

(andandosene in fretta con claudia)

pupazzo

E nacque in unastalla per niente. E vennero ad adorarlo per niente.

voce pupazzo f.c.

alberto

E' felice

caio cesare

Non è felice·

alberto

E’ Natale. È grot-ta. È nien-te. È miseria.

chinandosi su giovanni

caio cesare

Su, dillo!

giovanni

Mam-ma

felice

alberto

Bravo!

caio cesare

Niente affatto.

giovanni

(ruggisce)

ruggito di leone

caio cesare

Meraviglioso!

felice

giovanni

Gggggg!

caio cesare

Caccialo.

(rabbuiato)

pupazzo

L’Eden è chiuso.

voce pupazzo f.c.

giovanni

Mmmmbbbbgggggggta-ta!

alberto

All'universi­tà!

(esplodendo)

caio cesare

No

giovanni

Mmbeh! (i personaggi si fanno attorno a giovanni e si fissano nel gesto di stupore)

ruimore di goccia

lui

(entra. si ferma aguardare… per un istante tutti i personaggi. indica claudia) Lei Dodicì. (giovanni) Lui Quindici. (caio cesare)Lui Due. (alice) Lei Nove"

sara

Io Sara. (si fissanel gesto)

(entrando)

lui

Tu, Sara. (indicando persone del pubblico). Tu, Quaranta. Tu, trenta. Tu, ventotto. Voi, cento, mille, un milione. Tutti, tutti un numero …  (si blocca nelgesto, poi con un battito

di mani rianima la scena. tutti si... muovono a rallentamento.escono meno caio cesare ed alberto)

luce totale

(15)

ursula

O quante belle fi­glie, madama Dorè, o quante belle figlie! Il re ne comanda una, madama Dorè, il re ne comanda …(scoppia a piangere)

(appare sul fondale ed incomincia a cantare)

claro

Ursula! (il dialogo mìmatodi claro viene sosti tuito dal suono del violino)

(accorrendo ad asciugarle le lacrime)

suono del violino

claudia

Vieni fuori. (ursula indugia. strappandola fuori) Esci. (ursula si trova al centro di attenzione da parte di tutti. e' zoppa. dopo un istante la luce si spegne lasciando un cerchio di luce. ursula entra nella luce. il suo corpo nudo si staglia in tutta la sua purezza. claro si spoglia ed avvicinandosi a lei, chi­nandosi sopra, la bacia)

(prorompendo in scena se­guita dai personaggi. brutalmente ad ursula)

claro

Metteremo al mondo un vero uomo, non unmostro viziato. (alice mima il gesto di spegnere la luce felice)

(a tutti)

buio totale

(rimane illuminato soltantolui dal­la fiammella della lanterna)

vero regista

Io sono il regista. quel­lo che ha … (sorride)Decisamente… signori miei avrete in testa una confusione grande. Ma chi ha fatto vive-re i personaggi sono stato io o siete stati voi? Quello (indica lui)so­no io, ma quale io? Buona sera.

(si porta davanti il sipario chiuso, illuminato dalla pi­la di lui)

fine