Eterno Maddalena

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C'è l' uo


 

Il teatro di Curio

Mario Cudignotto

Eterno Maddalena

Commedia in due tempi

Thiene 1975

Biblioteca Civica di Thiene
“Progetto Curio”

a cura di
Ferdinando Offelli
Danilo Restiglian


ETERNO   MADDALENA

personaggi

giovane pallido

il pescatore

yuz, giovane in perizoma.

capellone

primo ragazzino

secondo ragazzino

giovane ragazza, novizia.

le lastre d'acciaio, ovvero parole - e - basta.

un reverendo, signore in platea.

signora benni, madre del porporato.

uomo uomo

un ragazzino

uomo qualunque, signore in platea.

la fune, ovvero il dissenso.

la madre del giovane pallido.

quattro maschere

la cuoca

lo scivolo o la scala, ovvero la sovrastruttura.

voci fuori campo

la voce (yuz).

la voce qualunque

signora sodoma

signora benni

cuore

maddalena

scenografia

panoramica nera

alcune sedie, che fungeranno da parapetto di una terrazza, una dietro all'altra da sentiero scosceso di collina. Due lastre d'ac­ciaio, una fune calata dall'alto. Siamo ai giorni nostri, sembra impossibile! Eppure è così.

P R I M O   T E M P O

rumore di passi che avanzano e si bloccano all'altezza del proscenio. alcuni istanti di silenzio, poi la carica d'un orologio da taschino. dopo ancora qualche istante di silenzio, la vo­ce del giovane pallido.

buio totale.

scena 1

F.C.

giovane

pallido

E' da pochissimi istanti che siamo nel buio e già ci sentiamo come chiusi dentro ad un sarcofago di mummia con l'angoscia del nulla ragionato dall'o­rologio cere­brale e dai battiti del cuore. L'emo­zione è evidente! Ti viene un tale panico, che ti fa affiorare nella mente tutti gli errori della vita pas­sata, non più rimediabi­li. Ti verrebbe la voglia di urlare, ma tutti ti sarebbero addosso, intorno al tuo corpo sbigottito e sbalordito.

breve accenno musicale, descrittivo, lontano.

La sentite? E' come il rantolo della nostra protesta. ... Fa paura sentire una voce e non vedere il volto…  E' come svegliarsi un mattino con gli occhi sbarrati, il respiro profondo per un pensiero ran­dagio senza tempo... e… allora giù, per dimenticare, e dire poi "basta, non mi servi più'.

(la musica continua per qualche istante ancora)

scena 2

(l'uomo pescatore gira le spalle al pubblico. tiene sottobraccio una vecchietta. e' scamiciato, a piedi nudi, con i pantaloni arrotolati sopra il ginocchio)

pescatore

Chiedimi da dove son ve­nuto.

luce direzionale sul­l'uomo pescatore.

giovane

pallido

Non ti chiedo proprio niente. Ti dico soltanto che m'ero stabilito in quel punto della città che mi pa­reva meno rumoroso. Fu un'illusione. Non cambiò niente. Anche là il fiato dei confratelli arrivava e appannava i vetri.

pescatore

Non dire più niente.

giovane

pallido

No. Parlo .... Come andrò a finire non lo so. Sele cose peggioreranno andrò a dormire sui gradini del­la chiesa di sant'Anna... Io non ho da nascon­dere nessuna brutalità. Se la mia vita passata fu creduta uno spettacolo, non sono stato io a trovar­mi da­vanti al dramma. Loro l'hanno voluto.

pescatore

C'è un profondo silenzio attorno, anche se parli. L'emozione ti fa assumere quell'impercettibile ca­rat­tere di pena... Quando sei uscito dal seminario m'hai subito chiesto se la tua vita mi appariva co­me quella di un ubriaco. Ero lontano dalla sfera della tua vita quotidiana... Sei un uomo in­decifra­bile. Scampato da una catena di montaggio.

giovane

pallido

Era l'insufficien­za delle loro parole a tormentarmi ... Adesso i ricordi si dilatano nel modo più strano. Metà del mio cuore gioisce, l'altra metà pencola ad una corda in un modo cretino. Tu invece...

scena 3

la voce

C'è la mia voce, incisa sul nastro magnetico, se la volete ascoltare.

pescatore

Scusami, Yuz, m'ero scordato che dovevo incon­trarmi con i tuoi occhi chiari. A volte sei come una lu­ce che scivola su di noi e non ci ac­corgiamo. Scusami... Ho incontrato il giovane pallido ed una vecchietta, che non sapeva dove andare a mangiare e a dormire. C'è un pandemonio in giro che non si sa che cosa possa accadere l'indomani.

la voce

Dovrei riempire le contrade di urla di rimprovero. Ho capito gli uomini da come mi sono venuti dentro…Dà da mangiare alla vecchietta e tu giovane pallido prendi uno zaino e va cer­care te stesso.

pescatore

Sen­tito? E tu nonnina va di là e  prendi tutto quello che vuoi. (la vecchietta se ne va)c'è del latte sopra il tavolo. E' felice, Yuz!... Adesso cosa faccio?

(al giovane

pallido)

la voce

Il grano arriva fino al confine del tuo paese. Raccoglilo.

pescatore

C’è tanta gente che può raccoglierlo, e più ga­gliar­da di me!

la voce

Io ho parlato a te.

pescatore

Non vedo, Yuz, per quale ragione debba racco­gliere il grano! Ho tante cose da sbrigare. La casa, la pesca, la famiglia...

la voce

Abbandona il tutto e vieni con me. Sarai la mia pietra.

pescatore

Yuz, tu mi stai creando una grande confusione. Io soche i pesci sono pesci, che i ricchi sono potenti e che i poveri muoiono di fame. Se tu mi dici che io sarò la tua pietra, io... per davvero non ti capi­sco.

la voce

Sei la mia continuazione.

pescatore

Sono un pescatore.

(che sta per girarsi ver­so il pubblico)

la voce

Non girarti. Tu sei già passato.

pescatore

Il presente è la mia continuazione!

(gridando)

esplode una suonata d' organo.

la luce si va restrin­gendo sul pescatore.

(delle maschere grottesche vanno copri­re con imponenti paludamenti il pescatore, gli coprono il capo con la mitra, e gli mettono tra le mani il pastorale. durante la vestizione la voce qualunque).

voce qualunque f.c.

voce

qualunque

Quel lontano giorno, guardiani del Tempio erano appiattiti su la cima della palizzata di ferro esi muovevano solamente per curiosare. Qualcuno, aveva sparso sul percorso dove dove va passare il condannato a piedi nudi, del ghiaino appuntito ... Io lo dico con la voce di adesso, voi l'udite con l'u­dito di adesso.*Certo, che l'uomo con il pallore di cadavere che lo guardava passare, noi non l'abbia­mo visto e non ci siamo girati nemmeno alle grida di sua Madre, che lo chiamava mentre lo spingevano dentro al vicolo laterale. Se tendiamo l'orec­chio, sentiamo ancora il brusio della proces­sione maledetta che va verso il monte Cranio... Por­­ci ... Polli... grugniscono, chiocciano, grufo­lano e beccano nella merda, ma nessuno ci bada.

*la suonata d'organo va in dissolvenza di chiu sura

fine primo tempo

s e c o n d o   t e m p o

scena 1

panoramica nera. Nella scena, sedie accavallate e sparse qua e là disordinatamente, che poi durante l'azione, sistemate, fungono da parapetto di una terrazza, da sentiero di montagna. In seguito, una fune viene calata dall'alto.

luce direzionale sul capellone.

(All'aprirsi del sipario, un giovane ca­pellone è seduto sul pavimento ad un fianco del proscenio. Ha accanto una chitarra, un saccone con due barattoli di bir­ra ed un panino, che sta mangiando).

capellone

Mi ristabilisco così, mangiando... Molte volte mi di­cono: "Sei un rompiscatole" perchè quando incomincio a parlare non la finisco più ... A volte mi vengono dei pensieri veramente strani!... Ve­nendo qui, pensavo che la morale sessuale di un uomo, in rapporto all'altezza dei tacchi delle don­ne. Certo io posso immaginare situazioni che non sono situazioni... Qualcuno mi dice che sono un'im­becille pieno di buone intenzioni. Ma allora perchè mi si dà dell'imbecille? Forse perchè sono così come sono e non ho nessun parente stretto con Dio che mi difenda?.. A proposito, l'allontana­mento del giovane pallido dalla Comunità, non portò a nessuna risoluzione. Mi sembra impossibile che cerchi la stessa cosa che cerco io.

(prende la chitarra e s'accompagna nella canzone).

Comunità, Comunità,

che senso ha il tuo nome?

Comunità, Comunità,

che senso ha per te l'amore?

(parlato) Se scacci il cane

per l'abbaio nuovo,

se non rispondi

al grillo verde,

se non dai retta

al giglio rosso.

Tu lasci un fiore

che se ne vada a fiorire altrove.

tu sai che muore,

ma non t'importa anche se dice cose nuove.

(al pubblico)

scena 2

luce direzionale sul giovane pallido.

giovane

pallido

Scusami.

(entrando)

capellone

Ho finito.

giovane

pallido

A volte, m'incanto a guardare le chiome degli al­beri.

(stranito)

capellone

Di notte prendono delle sagome strane.

giovane

pallido

Ma con la luna diventano d'argento.

capellone

E' vero.

giovane

pallido

Posso sedermi vicino'?

capellone

Certo! (il giovane pallido siede)

giovane

pallido

(assorto) Che ci posso fare? ... Durerà finchè finirò ... Vorrei vederli tutti qui in fila, davanti ... (ironico) La storia degli uomini saggi! ... Non mi conviene... non mi conviene abbandonarmi ai piaceri della vita ... (il capellone strimpella con la chitarra) ... Certo, non immaginano nulla...

capellone

Io non ti chiedo niente... Credo di intuire... Ho la percezione del tuo rammarico. (ancora silenzio con lo strimpellio della chitarra)

giovane

pallido

Sì, sì. Penso poprio di non dover condannare il si­gnor Taylor per quel suo gesto disperato... Ogni sabato sera, egli ci leggeva un passo della Bibbia. Non staccava mai lo sguardo dal libro, se non una o due volte per guardare le gambe di mia sorella. Non gli ho mai chiesto il perchè. M'affascinava talmen­te la sua lettura! Mia sorella, allora, pren­deva lezioni di danza da una ballerina fuori corso, poi, prese una cotta per il figlio del panettiere qui all'angolo, e piantò lì tutto... Con il signor Tay­lor persi ogni contatto. Soltanto l'anno scorso venni a sapere che s'era impicca­to.

(come in un'improvvisa decisione)

(breve silenzio).

capellone

E allora?

giovane

pallido

Niente. Tutto qui ... Non so nemmeno io perchè te l'ho raccontato. Sono così a terra che non lo puoi nemmeno immaginare. E' come se …

scena 3

(due ragazzini, tenendosi per mano, s'av­vicinano al giovane pallido, titubanti ... parlano assieme).

ragazzini

Ci puoi ascoltare.

giovane

pallido

Certo che vi posso a­scoltare.

ragazzini

Ma prima vogliamo che tu ci dia un po' di più luce.

(Il giovane pallido fa un cenno al macchinista).

Luce totale.

ragazzini

Quello lì, sta sempre lì?

(indicando il capellone) ...

giovane

pallido

Non lo so.

ragazzini

(lo fissa­no per alcuni istanti) Adesso ti diciamo una cosa. Vedi laggiù quella donna che manda baci da dietro l'inferriata? E' nostra madre.

giovane

pallido

E' molto bella.

ragazzini

Ma piange sempre. Se tu la sposi non piange più.

giovane

pallido

E vostro padre?

ragazzini

Non l'abbiamo mai conosciu­to. Ci disprezzi?

giovane

pallido

Perchè?

secondo ragazzino

Dove ci troviamo non ci danno il vero affetto.

giovane

pallido

E' perchè forse ...

primo

ragazzino

Sì. E' proprio perchè forse.

giovane

pallido

Io non volevo dire quello.

secondo ragazzino

Tutti dicono di non volere dire quello, ma lo pen­sano.

giovane

pallido

Se vi racconto una favola, mi perdonate?

primo

ragazzino

Dove tutta la gente si vuolebene?

giovane

pallido

Dove gli angeli parlano di voi.

secondo ragazzino

E l' angelo mi disse: "tira!" Io calciai co­sì forte il pallone che l'angelo non potè pararlo e andò a finire dentro la porta del Paradiso.

(divertito)

primo

ragazzino

Io scoppiai a ride­re. Quell'angelo come portiere era pro­prio una schiappa.

(breve silenzio. nel silenzio il motivo della canzone).

secondo ragazzino

Vedi… quella donna che manda baci da dietro l'inferiata? (assieme) E' nostra madre.

(commosso)

giovane

pallido

Perchè siete venuti qui?

ragazzini

La gente è curiosa. Vuole vederci.

Non po­tevano dirlo in modo diverso!

(interrompendosi)

Ciao!

(se ne vanno).

(il giovane pallido li segue per un i­stante, poi si rivolge al pubblico dopo aver preso da dietro una quinta un manifesto arrotolato, con la scritta: "la tua storia segreta non è nascosta non è segreta. qualcuno la sa. bada dunque a quello che dici e a quello che fai" (lc. 1 2 , 2 )

giovane

pallido

Io l'attacco. Se a qualcuno darà fastidio, venga pu­re su e lo stacchi. (attacca sul fondale il manifesto .

scena 4

(una giovane ragazza, modestamente vestita, con il capo coperto da un velo nero s'avvicina in ginocchioni al giovane pallido.

la giovane

Perchè dovrebbero toglierlo?

(agitata)

giovane

pallido

Sei vera­mente una creatura strana!

(sorpreso)

la giovane

M'hanno cacciato dalle novizie e mi sono trovata a giorno fatto nel porcile.

capellone

Adesso vedi, dovrei gridare forte: Comu­nità, Co­mu­nità, che senso ha il tuo nome!

(Al giovane pallido. Irato)

giovane

pallido

Non gridare. A lei il sole le asciugherà l'angoscia.

la giovane

Non ce la facevo più a lavare i pavimenti in ginoc­chio per "amore di Gesù”. La madre superiora mi diceva così. Mi fanno male le reni.

(il capellone, con improvviso astio, si mette a cantare forte,il ritornello del­la canzone accompagnandosi con la chitarra)

giovane

pallido

Basta... Così la spaventi... (alla giovane) Vedi, quando noi uomini abbiamo in mano il potere, scombiniamo tutto. (va prendere dal capellone­ della birra e gliela offre. la giovane beve). Adesso, ti farò dimenticare. Strizza l'occhio a quel signore là in fondo alla sala.

la giovane

Mi vergogno.

(turbata)

giovane

pallido

E provaci. (la giovane esegue). Ti senti meglio? .... Ora ti racconto una barzelletta.

la giovane

E' sconcia.

giovane

pallido

Parla di cacca.

la giovane

E' peccato!

(inorridita)

scena 5

voce donna

Lo sai che non hanno mai avuto il senso dell'umo­ri­smo. Pensaci prima di parlare.

giovane

pallido

Non credo diaver detto niente di fuori posto.

scena 6

voce f.c.

(due giovani, ciascuno tenendo tra le mani una lastra di acciaio, si portano al centro del palcoscenico, uno di fronte all'altro)

giovane

pallido

Lei dice Eccellenza, che siamo tutti fratelli?

Sua Eccellenza tranquillissima dice a vostra Eccel­len­za tranquilla che siamo tutti fratelli.

(al secondo

 specchio)

Sua Eccellenza tranquilla dice che un uomo può es­se­re calpestato da mille piedi.

(al primo

specchio)

Sua Eccellenza tranquillissima dice a vostra Eccel­len­za tranquilla, che mille piedi possono essere vellutati come le zampette dei millepiedi.

(al secondo

specchio)

Sua Eccellenza tranquilla dice a vostra Eccellenza tranquillissima, che forse non è al corrente, che le zampette dei mille piedi so­no state ridotte a cin­que­cento e pertanto è più sopportabile, caro figlio­lo!

 Ma allora sono un caro figliolo!

(al primo specchio)

autore

Stop. Ascoltate questa musica.

voce f.c.

tango accelerato con giochi di luci psicadeliche.

scena 7

giovane

pallido

Mettiamoci dentro: eminenze, prelati, blasonati, ope­rai, religiosi, religiose, capi dello Stato, con­tadini, ministri, comunità, concili, tavole rotonde, suffragette, cene d'affari, teppisti, monsignori, bian­­chi, gialli, neri, presunti santi, dame di carità, sentite come ballano bene!

(il giovane pallido rimane bloccato)

(al pubblico)... Ho rabbrividito credo dal piacere. Ritor­nando a quello che v'ho detto poc'anzi del si­gnor Taylor, dicono che si è im­piccato per lo stes­so motivo di Giuda. Ma quello si è impiccato per un mistero!

finita la ballata, via la luce psicadelica. luce direzionale sul giovane pallido.

Dicono anche, che ancora adesso, nelle notti di luna piena, si può vedere la danza del suo corpo appeso. Io giro spesso per la casa di notte, ma non mi sono mai venuti di questi pensieri.

signore

A lei piacciono le idee, che passano in un lampo per il capo.

(un signore dalla platea si  rivolge al .gio­vane pallido).

giovane

pallido

Ma lei crede che mi lasci incantare? E poi, scusi, chi è lei?

signore

Lo chieda a quel grassone, là in fondo alla sala. E gli dirò che: chi ha qualche cosa da dire, che non sia argomento di edificazione, dovrebbe chiedere al proprio vicino se la può esternare.

giovane

pallido

A questo punto può anche lanciarmi un'occhiata di traverso, ma mi creda, lo sento come un bizzarro uomo del sogno. Lei mi creda, è preso da un pro- fondo scontento, da una nausea, mi lasci dire, addirittura fisica.

scena 8

signora   sodoma

Spiritoso eh, quel si­gnor reverendo! Mi viene da ridere. Del resto siamo tutti e tre roba da ridere. Pensate che il signore, che porta gli occhiali con la montatura d'oro, in doppiopetto grigio, si rade an­cora con la lametta. Si aggiorni, reverendo! Ci sono i rasoi elettrici che facilitano il compito del mattino.

voce f.c.

giovane

pallido

Gliene regalo uno!

signora   sodoma

Per l'amor del cielo! Non si azzardi a fare questo! Frastonerebbe tutto un suo passato!

giovane

pallido

Gli insegnerò come u­sarlo.

signora   sodoma

Ma non ha capito, che la sua comunità l'ha allontanato… proprioper la sua modernità!

signore

Insinua?

signora   sodoma

Per niente.

scena 9

signora benni

Non dia ascolto reve­rendo. Quella è il tipo di donna che può invecchiare nel giro di pocotempo.

voce f.c.

signora   sodoma

Quel giorno mi venne così vicina, che avrei potuto farle un primo piano. Voleva che io mi inchinas­si davanti a lei, perchè madre d'un fi­glio porporato.

signora benni

Non è vero, reverendo. La osservi bene; ha negli occhi il bagliore spaventoso della bugiarda.

signora   sodoma

La mistica donna!... Tronfia come un'anitra star­naz­zante. Ma chi credere di essere lei per sentirsi all'improvviso così importante?

giovane

pallido

Cristo! Lasciatemi parlare! Io mi metto qui davanti a voi nudo, se volete masturbarvi il cervello, così la vostra lingua si bloccherà den­tro la bocca ... (un po' seccato) Le vo­levo dire, signora Sodoma, che, se mia sorella avesse aspettato ancora qualche an­no prima di sposarsi, oggi sareb­be una grande ballerina.

signora   sodoma

Ma se il signor Tay­lor, le guardava le gambe, come lei raccontò, voleva dire che lui aveva capito qual­che cosa.  (il giovane pallido fa u­na capriola).

signora    sodoma

Perchè fa una capriola?

giovane

pallido

Per cercarmi.

signora   sodoma

Di certo i ricordi ti angustiano.

scena 10

(il ragazzo in perizoma, yuz, si stacca dal gruppo dei manichini e va ad abbracciare, disperato, il giovane pallido).

yuz

(gridando) Noooo! Giovanni non è potuto venire perchè l'hanno ucciso, il piatto gronda ancora di sangue!

giovane

pallido

Non ti credono,Yuz, se non mostri le tue mani e i tuoi pie­di bucati. Non sventoleranno mai le ban­-die­re per te.

yuz

Devono crederei.

giovane

pallido

Ma se non hanno cre­duto nemmeno a me, perchè ho parlato con un linguaggio nuovo! (al pubblico)Le furie dei vostri cervelli stridono con il vento tra i fili del telegrafo, e non volete capire che l'uomo è come un vetro che può andare in mille pezzi. Non scuo­tete le spalle con sussulti, adesso, perchè v'ho detto questo. C'è la strada sgombra e pulita se volete. Lui, (yuz) l'ha detto centomila volte che l'uomo dentro le pareti d'oro è larva. Dillo, Yuz, dillo adesso che sei qui.

yuz

Sono stanco. Anche di quelli che mi rappresentano.

scena 11

(l'uomo uomo esce dal gruppo dei manichini e si dirige, preoccupato, verso yuz).

uomo uomo

Non parlare così. Tipotrebbero condannare un'al­tra volta. (al giovane pallido) Nascondiamolo.

giovane

pallido

E dove?

uomo uomo

Non lo so

da lontano giunge il canto d'un inno del­la vergine, che si fa sempre piu’ vicino. poi s'allon­tana.

(il giovane pallido si porta in cima al­la scala e grida all'ipotetica processione) .

giovane

pallido

Non serve a niente, tutto questo. L'inverno non sa­rà meno rigido. Le voci non toccheranno mai il cie­lo! (all'uomo uomo) Vieni anche tu quas­sù.

uomo uomo

Non vengo. Sento la confu­sione nella notte pre­co­ce. Di a loro che non è la notte degli amplessi na­scosti sotto le lenzuola.

(il giovane pallido scende dalla scala e cade in ginocchio sul pavimento, con le braccia aperte).

giovane

pallido

Padre! Tre volte Padre Santo! Se si vuole chiarire le cose dobbiamo esserci tutti, anche Maddalena, ma in comunità non vogliono saperne di lei. Tu hai accarezzato la fronte di lei. Per loro è un sottile tradimento.

uomo uomo

Ma allora preferisconoche dimeni le cosce con i per­versi sopra!

giovane

pallido

Questo non accadrà mai. La porterò nella mia casa e sarà rispettata come una grande regina.

 (si porta tra i manichini ed abbraccia un manichino don­na, maddalena).

Non avere pau­ra Maddalena.

yuz

Portala con noi. I suoi occhi non sono inquinati.

uomo uomo

Le maldicenze non cesse­ranno. I più vogliono più di ogni al­tra cosa fare effetto sugli altri.

giovane

pallido

Tu, Maddalena, sapevi che un giorno l'avresti in­con­trato. Allo spavento di loro, dopo che Yuz se n' è andato dopo averti accarezzata, subentrò in te un mite silenzio che ti lasciò vedere il cielo più se­re­no.

(l'uomo uomo ed yuz coprono il manichi­no con lussuosi tessuti, mentre il gio­vane pallido si rivolge al pub­blico).

giovane

pallido

Sarebbe stupido adesso sentire una musica che mi facesse da sottofondo. Certo farebbe effetto su di voi, e un po' di­co la verità, mi aiutarebbea dire quel che vi debbo dire. Se non ti scocciaaccendi la candela ho detto una volta ad un amico. Mi guardò sospettoso come l'ultima nota di un clarinetto... Voi non vi siete mai chiesti perchè i pipistrelli dormono con la testa all'ingiù; ed io abbia aperto il sipario, spingendolo... Un sipario che si rispetti, oggi giorno, si dovrebbe aprire premendo un bot­ton­cino, non è cosi?.. Eppure, pur essendosi evoluti i tempi i pipistrelli non vogliono dormire con la testa spinta all'insù, ed il sipario continua ad aprir­si, spingendolo o tirando la cordicella. Pensate, che se io volessi dormire con la testa all'ingiù, che so, diciamo per una buona irorazione al cervello, mi ta­cerebbero per matto. Ma allora io dico, che i pipistrelli non sono creature normali, come vi pos­so sembrare io adesso, facendovi questo discorso... (l'uomo uomo si porta in cima alla scala)...

Dico la verità, se vedessi un povero Cristo sotto le stanghe di un carretto, trainare un pieno di cian­frusaglie, mi ci metterei anch'io tra le stanghe per dargli una mano.

uomo uomo

Via porci!

(gridando ad una ipoteti­ca folla)

ragazzo in perizoma

Non nascondetevi, vi troverò sempre.

(raggiungendolo)

uomo uomo

Giovane pallido, non mi hai chiamato?

giovane

pallido

Credevo che da las­sù non mi potevi vedere.

uomo uomo

Io da qua posso vedere tutto. Perfino monsignore che sta aggiustandosi la croce d'oro sul petto. Si guarda allo specchio. Adesso sta prendendo il ba­stone dal porta-ombrelli. Il Sindaco è già nel salo­ne ad attenderlo con il grosso brillante al dito e con una cra­vatta vistosa, più vistosa di quei si­gnori Ministri che l'hanno già vivace.

(il ragazzo in perizoma scende, seguito dall'uomo uomo, e se ne va. l'uomo uomo si rannicchia accanto al capellone).

Una luna piena sarà spudorata per la sua pienezza, ma almeno lo dimostra.

la luce totale si fa azzurra;con un accen no musicale d'apertura.

scena 12

signora benni

(avanzando) Voi, quel tizio lì, pallido, lo vedete da lontano ma se gli foste vicini, scoprireste una bocca sterile, gli occhi infossati sot­to una fronte spiovente... Sì. Sono pro­prio la signora Benni.

giovane

pallido

Quella descrizione, non è rivolta a me, forse è la faccia della sua anima.

signora benni

Soffiati il naso e pettinati. Non sei più un ragaz­zino.

giovane

pallido

Signora Benni, che bidone? ...

(e' grassa e porta in testa un cappello rosso a larga tesa).

(guardandola con sorpresa)

signora benni

E che cosa vorresti che fossi?

giovane

pallido

Ossa e stracci, se veramente amasse.

signora benni

Io amo veramente e con il cuore.

(inalberandosi)

scena 13

(alla voce f. c. del cuore, le persone in scena riman­gono fisse nel gesto per tutto il soliloquio)

strano cuore

Non capisco perchè ogni volta si parla di un senti­mento mi si chiama in causa. Mi si chiuderebbe lo stomaco se avessi lo stomaco. Sono un complicato or­gano fisico e nient'altro,che pesa duecento gram­mi circa, ossia, lo zero virgola quattro per cen­­to del peso totale del corpo. Ho un ventricolo destro e un ventricolo sinistro, un'orecchietta destra ed una sinistra, e l'azione di pompaggio è dovuta soprat­tutto alle pareti muscolari dei due ventricoli, le cui fibre spirali sono divise in quattro gruppi. Pom­pando irroro san­gue per tutto il corpo e vi assicuro che non ho mai irrorato linfa d'amore.... Quando i becchini chiudono la cassa di un loro simile, io dentro di loro sono indifferente.

voce f.c.

scena 14

luce totale

bianca.

ragazzino

Va bene, sarà una mia impressione, ma qui nel latte ci hanno messo dell'acqua. E' insopportabile una cosa del genere. Dove ce l'hanno il cuore? Non è giusto che il lattaio ci metta l'acqua nel latte.

(entrando con un secchiello. risentito).

giovane

pallido

Hai perfettamente ragione.

ragazzino

Non ha più il sapore del latte che viene fuori dalla tetta del­la mucca.

giovane

pallido

Hai perfettamente ragione.

ragazzino

E poi in questo modo si rubano i soldi.

giovane

pallido

Hai perfettamente ragione.

ragazzino

Con quella tua insistenza mi fai capire che ho torto.

giovane

pallido

Affatto!

ragazzino

Meno male che hai un vo­cabolario nuovo.

giovane

pallido

E che vuoi che ti dica?

ragazzino

Che a te, ti importa più d'ogni altra cosa, fare ef­fet­to sul pubblico.

signora benni

Ossa, stracci, bende! Stracci, ossa, bende! Bende, ossa, stracci!

(canticchiando, sfottendo)

giovane

pallido

Il verme nudo divora la foglia - Il verme nudo di- vora la foglia - Il verme nudo divora la foglia!

(prendendo parte allo  sfottimento. canticchiando)

ragazzino

Nudo come una cipolla? Nudo come una cipol­la? Nudo come una cipolla?

(prendendo

parte).

giovane

pallido

La nudità delle cipolle fa piangere.

signora benni

Fanno piangere come per Maddalena?

(cattiva)

giovane

pallido

Le sputerei addosso

(risentito)

signora benni

Oserebbe?

giovane

pallido

Perchè è la madre dell'uomo con la porpora?'

signora benni

E' un ministro di Dio.

(inalberandosi)

giovane

pallido

Che a volte predica così male la verità da farla suonare come menzogna.

signora benni

Se è salito alla cattedra vuol dire.

giovane

pallido

Che ha piegato la schiena a qualcun altro. Non capisce signora Benni, la perniciosa influenza che può avere un uomo, che è solo potere su l'intera Comunità?

signora benni

Stia zitto, sua Eccellenza potrebbe essere qui da un momento all'altro.

(lunga pausa).

giovane

pallido

Viene al bar?

signora benni

Sì. Ma non gli parlo.

giovane

pallido

Si vergogna?

signora benni

Lei è fuori dai gangheri.

giovane

pallido

Dovrebbe lasciare in pace Dio con le sue pre­ghie­re.

signora benni

Si levi dai piedi, esaltato!

(scattando).·

giovane

pallido

Io non sono un esaltato! Cristo non mi dice e­salta­to.

(con forza)

(la signora benni per coprire la voce del giovane pallido, si mette a cantare un "gloria".il giovane, scende in pla­tea).

luce in sala.

giovane

pallido

E' più che logico sapere per chi canta quel "Glo­ria"! Un "Gloria" non si spre­ca per niente.

signora benni

Vieni, Genni. Vieni a vedere tuo fratello!

(esaltata, all'ipote­tica figlia)

giovane

pallido

E se io ho detto che si predica la giustizia e lascia­mo che la praticano i miscredenti, non ho det­to una cosa strampalata.

signora benni

Guarda Genni... Guarda tuo fratello! Sembra un Cristo.

(c.s. )

giovane

pallido

Se dobbiamo diventare dei buoni preti dobbiamo svuotarci di noi stessi.

(alla signora

benni)

signora benni

Inginocchiatevi. Inginocchiatevi vi dico.

(imperativa)

 (al pub­blico)

giovane

pallido

Non renda Dio odio­so, signora Benni.

signora benni

Inginocchiati.

(fuori di se, al gio­vane pallido)

giovane

pallido

Non sono tutti san­ti i principi della Chiesa, Signora Benni.

signora benni

E' bello, Genni! E' bello! Io sono sua madre, Gen­ni! E' un santo, Genni! E' un santo!

(esaltata)

(il giovane pallido la raggiunge sul palcoscenico) via luce in platea.

giovane

pallido

 Si calmi Signora Benni!

(se ne va).

(scuotendola)

yuz

Io non ho mai osan­nato al principe e borbottato al povero. Se oggi succede questo nella Chiesa, do- vrò piangere su di Lei come ho pianto su Gerusalemme.

(apparendo)

maddalena

Ragazzo mio!

voce f.c.

signora benni

Tu stai zitta, Madda­lena.

maddalena

Perchè ero una puttana?

signora benni

Il tuo personaggio ci puzza nel vangelo.

scena 15

uomo

qualunque

Mia moglie, anni addietro, ci andò a letto un paio di volte con un fruttivendolo. Vendeva delle mele grosse come meloni e ne regalava molte alla povera gente e l'a­iutava. Ha sfamato molte famiglie. Era­vamo alla fine dell'ultima guerra... Non so se lei se la ricorda bene. Mia moglie l'ho perdonata. Quello che è stato e stato.

(dalla platea)

signora benni

Si vergogni.

uomo

qualunque

Ha ragione. Certe cose non si possono capire ... Io sono un calzolaio e una cucitina alla sua santa bocca gliela darei volentieri, senza volere un soldo.

(la signora benni, indignata, se ne va)

via luce totale, su bito luce direzionale sul capellone, e sulla fune che scende dall'alto.

Scena 16

(il giovane pallido sbotta nel ritornello accompa­gnan­dosi con la chitarra, mentre il giovane pallido scende dalla fu­ne) .

capellone

Da dove vieni?

giovane

pallido

Da lassù.

capellone

Potevi entrare dalle quinte.

giovane

pallido

Non ci avrebbero fatto caso.

capellone

E con ciò?

giovane

pallido

Si sarebbero chie­sti il perchè della mia entrata?

capellone

E credi che adesso se lo chiedano?

giovane

pallido

E perchè non dovrebbero?

capellone

Ah, non lo so. Glielo di­rai?

giovane

pallido

No.

capellone

Volevo ben dire!... Mi dai un minuto del tuo tempo?

giovane

pallido

Certamente.

capellone

Sembri una creatura stam­pata per questi tempi.

giovane

pallido

Mi hai incollato le ali dietro la schiena?

capellone

Come l'hai capito?

giovane

pallido

Dal modo che mi hai chiesto un po' del mio tempo.

capellone

Volevo sapere se è libera la strada per il Paradiso.

giovane

pallido

Liberissima! Per tutti e due.

capellone

Non ho mai combinato niente nella mia vita. Ho fatto sempre casino. Casino per trentasette anni! ...(il giovane pallido, nasconde il pianto)

Perchè piangi?

giovane

pallido

Non voglio che la tristezza entri qui dentro ... Anche se non sappiamo com'è la notte fuori ... Non voglio spaventarti. (lungo silenzio).

capellone

Perchè non vai avanti?

giovane

pallido

E' triste vedere un uomo piangere ... E' perchè, non riesce dimenticare una cosa brutta ...

(il capellone prende una sigaretta,e ne offre una meta' al giovane pallido).

capellone

Toh, prendi.(breve silen­zio)

giovane

pallido

Ti piace questo po­sto?

capellone

Si. Sennò che ci starei a fare.

giovane

pallido

Già. Che ci stare­sti a fare!... Ma, come uomo qua­lunque, come figlio di questa città?

capellone

Senti, mia simpatica apparizione, se vuoi che ti di­ca intellettuaIe, te lo dico subito, ma non chieder- mi in questo momento un mio ritratto sincero.

giovane

pallido

Ho capito. Me ne vado.

capellone

No. Aspetta. "Alleluia".

(afferrandogli un pantalone).

giovane

pallido

"Alleluia".

buio totale.

(nel buio, yuz, esce con due candelabri e li mette ai due lati di un manichino. lo veste con paludamenti sa­cer­dotali. il rito viene sottolineato dal "veni crea­tor". il tutto finisce alla frase: "tu es sacerdos in aeternum".

i due giovani si trovano al medesimo posto) .

luce totale.

giovane

pallido

Ora mi trovo in mezzo a visi disfatti e sofferenti.

capellone

Ti capisco.

giovane

pallido

E' stato bello incontrarti.

capellone

Ritornerai in Seminario?

giovane

pallido

Se mi prendono così come sono. Con il capire il mio prossimo.

capellone

Io ci verrei in Chiesase tu fossi prete.

giovane

pallido

Per me?

capellone

No. Per quello che mi hai detto.

giovane

pallido

Non mi ricordo niente. Ho molta fame.

(fa per andarsene)

capellone

Questa mattina ho già bevuto molta grappa.

giovane

pallido

Vacci piano, amico, o finirai per cadere nel vizio.

capellone

Prima di andartene, spegni le luci.

(il giovane pallido se ne va).

Nel buio mi fumo una sigaretta e parlo volentieri. (accende la sigaretta)Questa sera la luna è entrata in cielo come una grande pallida attrice.

(si rimette in piedi ed indica, con la sigaretta, una ipotetica persona) Guardi, giri l'angolo, e troverà subito. E mi raccomando parli come un angelo. Gli uomini di questa terra sono opachi anche se Mini­stri di Dio. (rivolgendosi alla luna, con istrionismo)

E tu pallida attrice, non occorre che ti bagni il naso con le lacrime per dirmi che sposando Elisabetta non ho sposato una venditrice ambulante di verdu­re o una serva. Lo sai anche tu, che in passato la ca­­sa di Pietro ha passato crisi e sbandamenti paurosi. Però se tu mi dici il nome dei maldicenti, io faccio apparire la vergogna nelle loro facce da iene puritane.

buio totale.

(all'accendersi della luce tutti i personaggi sono in scena e si scambiano il segno della pace e quando entra la cuoca.tutti si ritirano. il capellone si siede al suo posto).

scena 17

cuoca

Tutte le colom­be sono state arrostite per il banchet­to di sua Eccellenza. Le bocche sono così tante da sfamare che ci ho messo in mezzo qualche piccion­cino. C'è un profumo nella cucina che sono dovuta uscire per non commettere un peccataccio di gola. Povere colombe della pace! Sono fi­nite per essere il migliore commestibi­le del giorno. Se Noè se le fosse man­giate non avremmo mai saputo che il di­luvio era finito. (si ritira di corsa).

(al pubblico)

scena 18

giovane

pallido

  Eccellenza, e come voler far saltare una pulce all'indie­tro.

(entrando ossequioso e portandosi a baciare la mano del ca­pellone. satirizzando).

capellone

Una pulce sal­ta all'indietro se noi lo vogliamo.

(rimettendosi in piedi e fingendosi un porporato)

giovane

pallido

Può darsi, Eccellenza, ma se faremo saltare la pul­ce all'indietro, potrebbe avere la sorpresa un giorno o l'altro di vedere il gambero scivolare nell'acqua in avanti.

(fingendosi il suo segretario)

eccellenza

In tal caso, getteremo le reti nello stagno e lo collo­cheremo sul terreno. Che vuole che le dica mio buon segretario! A me la zuppa di fagioli, piace.

giovane

pallido

E' proprio per que­sto che non riesco a capire per­chè a molti delle Comunità di Dio non piaccia. A me personalmente, va.

capellone

Tu sei la pecorella più vicina a me. Tu sei felice di saziarti con la mia buona zuppa di fagioli.

giovane

pallido

E perchè non dovrebbero essere felici anche i miei confratelli?

capellone

Perchè vorrebbero una zuppa di cavoli.

giovane

pallido

Una zuppa di cavoli farebbe bene ogni tanto.

capellone

No.

giovane

pallido

Dice di no, Eccellenza? Ha ragione, Eccellenza. La zup­pa di fagioli è una leccornia tramanda­ta da secoli.

capellone

Mi chiedo, quando un segretario sa tacere.

giovane

pallido

Mai.

capellone

Sincera risposta.

giovane

pallido

Grazie, Eccellenza.

capellone

Ti farò monsignore.

giovane

pallido

Sempre umile servo, Eccellenza.

capellone

La Provvidenza ti ha baciato in fronte.

giovane

pallido

Ottima baciata, Eccellenza!

capellone

Riprendo?

giovane

pallido

Con piacere, Eccel­lenza.

capellone

Ti nomino principe della Comunità.

giovane

pallido

Toccato!

capellone

In pieno?

giovane

pallido

Nel centro, fratello.

scena 19

buio totale e subito luce totale.

(la madre del giovane pallido, chiamando, entra, facendosi largo tra i presen ti )

madre

Carlo, Carlo! ... Andiamo fuo­ri dalla confusione.(tutti gli attori escono).

giovane

pallido

Dove sei stata que­sto pomeriggio?

madre

Se sapessi che fatica camminare per quelle stradic­cio­le.

giovane

pallido

(afferandola per le braccia)T'ho chiesto dove sei  stata questo pomeriggio.

madre

Non incominciare!

giovane

pallido

(gridando)Incomin­ciare cosa?

madre

A tormentarmi. Dove sono sta­ta, con chi sono stata, con chi ho par… (s'arresta e guarda il figlio con paura; poi decisa). Sì. Sono andata dai tuoi superiori. Hanno ragione, Carlo!... Sei cambiato. Non sei più quello di una volta. Sei in crisi, Carlo!

giovane

pallido

Te l'hanno detto loro? (con rabbia trattenuta. scuotendola)

madre

Ti prego, Carlo! Mi fai male!

giovane

pallido

Te l'hanno detto loro(calmatosi) Io sto con gente che mi capisce. Con quelli che con la pan­cia vuota e bestemmiando magari, mi chiedono se avranno un posticino migliore nell'aldilà. I miei confratelli e troppi altri, non fanno altro che lamentarsi, pre­ga­re, pregare e lamentarsi ancora, e delle miserie fuori di casa se ne strafregano.

madre

Non dire così.

giovane

pallido

Non ci parliamo mai a cuore aperto.

madre

Così, sarai un fallito

giovane

pallido

Sarò quello che sa­rò. Le cose io le faccio nella mi­su­ra in cui ritengo siano giuste nella mia co­scienza, e non perchè tu, il parroco, il mio superiore, me lodice… Loro mihanno creato la crisi... Adesso non stare lì impalata. Va a casa. E' tardi.

(bre­ve silenzio, poi si rivolge al prete in sala).

E' ancora del parere di adopera­re la lametta per radersi? (il giovanepallido se ne va).

scena 20

buio totale e subito luce totale.

(cinque vivacissime maschere prorompono sul palcoscenico).

1^maschera

Immaginate poi la baro­nessa nella parte di Santa Agnese. (Tutte ridono) (al pubblico)E' uno spetta-colo di beneficenza, che organizziamo ogni anno per la fame nel mondo.

2^maschera

C'è sem­pre anche sua Eccellenza alla prima dello spettacolo. (alle maschere) Non mi stupisce che an­che quest'anno vogliate farle una sorpresa.

(al pubblico)

3^maschera

Non agitarti! Hai perfino cambiato colorito.

2^maschera

E' il fondo tinta, ca­ra!

4^maschera

Agressivo direi, per la tua carnagione.

2^maschera

Se lo fate apposta per farmi arrabbiare, avete sba­glia­­to indirizzo. (alla 1^ maschera) Come mai non recita quest'anno il figlio della baro­nessa?

1^maschera

E' occupato con la sua mostra di quadri. (al pub­blico)E' un ragazzo così strano, che per dipin­gere dei quadri astratti, si mette tutto nudo.

3^maschera

La cameriera quando entra nello studio, sviene sem­pre.

4^maschera

Per forza! Con quei dipinti stravaganti!

1^maschera

Io, che sono di casa prima di entrare nel suo studio, spio sempre dal buco della serratura. (nella risata) Ha un culo così cretino e così cretino che soltanto i nobili lo possono avere.

3^maschera

Culo hai detto?

1^maschera

Sì, perchè?

3^maschera

Una signora si è scandalizzata.

2^maschera

Signora! Un culo alme­no non fa politica.

4^maschera

Signora, le garantisco che se chiamassi il mio culo sederino... se la prenderebbe molto a male.

2^maschera

Oh! Sua Eccellenza!

(guardando il fondo della sala)

eccellenza

Oh, mie piccole colombe!

voce f.c.

2^maschera

Come? Ancora colombe?

1^maschera

zzzzzzz ... zzzzzz ... Patapun patapun zzzzzz zzzzzz, patapun patapun pen ... pen pen patapun, pen pen ...

3^maschera

Ma questi, sono assassinii!

(gridando)

1^maschera

Anche se sono zanzare?

3^maschera

Ha tut­te le ragioni di farlo, ma non con tutto con questo chiasso

(al pubblico)

1^maschera

Lei non dice niente per non compromettersi. L'ho capito, sa! L'ho capito!

(additando una persona del pubblico)

2^maschera

Evviva!

(Gettando in aria una manciata di coriandoli)

tutte

Oh! Belloooo!

3^maschera

Bellissimo!

tutte

Non lo dica. Lei non è giova­ne.

3^maschera

Sono giovanissima, invece.

tutte

Allora vagisca.

3^maschera

Mi fanno paura le corna.

4^maschera

Ma se gli esemplari piacciono? o, mi scusi, Eccel­lenza!

1^maschera

E' una giornata meravi­gliosa oggi, Eccellenza.

4^maschera

Un tè con biscotti, Eccellenza?

(la 1^ maschera lancia un grido) .

3^maschera

Che c'è?

(la domanda, passera' anche alle altre tre).

1^maschera

Niente. Non si può neanche gridare?

capellone

Bastaaa! .... Quella signora che è entrata poco fa, con il cagnolino, che c'entrava?

(esasperato)

1^maschera

Hai mai visitato in campagna un morto di tua conoscenza e sentivi cantare una gallina perchè aveva fatto l'uovo? Beh, che c'entrava l'uovo con il morto? (tutte le maschere si ri­tirano)

scena 21

buio totale e subito luce direzionale sul giovane in perizoma, yuz.

yuz

Le mie Comunità oscillano tra il passato e il futuro come un tragico personaggio gigante, cieco, che al­lon­tana i suoi migliori figli, che non abbiano un nome come i figli del "no", (gettati allo sbaraglio della reazione curiale). Ma il Re dei re, che fece d'un granello di sabbia un paese, che creò le mon­ta­gne, il piccolo fiore, la possente quercia che arri­va al cielo, la spiaggia silenziosa, attende paziente­mente la saggezza degli uomini.

scena 22

buio totale in lenta dissolvenza di chiu­sura.

(tutti i personaggi entrano in scena conuna candelina accesa, formando un semicerchio) .

madre

Ma tu chi sei? A me sembra di averti sempre conosciuto.

(a yuz) .

uomo uomo

Ti sei stancato di rimanere tra noi?

1°ragazzo

Ci sei apparso come uno spettro di noi stessi.

2°ragazzo

Quando sei giunto io ho interrotto il discorso.

capellone

Per forza, se non voleva­mo fare confusione.

giovane pallido

Di sotto ci sonosempre due facce.

madre

Per mio figlio non hanno mai fatto un brindisi.

uomo uomo

Dicono che Tu, stavi per capovolgere tutto.

madre

Vorremmo la prova se veramente è così.

voce

La prova sei tu uomo, eterno Maddalena!

(fuori campo)

F   I   N   E