Fantasia di Natale

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Di Leginio Carlo

Fantasia di Natale

           (libero collage di brani natalizi integrati da sceneggiature originali)

Personaggi

Interpreti

Quadro 1° - BABILONIA

Gaspare

                    i

 

Melchiorre

                  tre

 

Baldassarre

                  Magi

 

Fatima

Sorella di Melchiorre

 

Quadro 2° - BETLEHEM

 

Cronista

 

 

Eco

 (fanciulla)

 

Giuseppe

di Nazareth

 

Maria

di Nazareth

 

 1° Oste

del Caval Grigio

 2° Oste

del Moro

 3° Oste

del Corvo Bianco

 4° Ostessa

dei Tre Merli

 5° Oste

di Cesarea

Quadro 3° - ANNUNCIO ANGELICO

Arcangelo

 

 

Angelo

 

 

Rabbino

 

 

Professore

 

 

Sindaco

 

 

Popolani: 

  1° Uomo

 

 

  2° Uomo

 

Popolane:

  1^ Donna

 

 

  2^ Donna

 

 

  3^ Donna

 

Quadro 4° - PELLEGRINAGGIO

Cieco

Ricco

Angelo

 1° Pastore

 2° Pastore

 3° Pastore

 4° Pastore

Quadro 5° -  I MAGI  ARRIVANO  DA  ERODE

I tre Magi

v.sopra

Erode

 

 

Regina

Ancella

Messaggero

Dame di Compagnia

 1^ Dama

 2^ Dama

Quadro 6° -  UN FIORE NEL DESERTO

Cieco/Ricco/Angelo

v.sopra

Servo-a

Bambina

Quadro 7° -  IL PRESEPIO

Maria/Giuseppe/Magi

v.sopra

Popolani & Pastori

v.sopra

Introduzione e Trama

                            I I

La recita viene sviluppata in 7 quadri, ma il sipario viene chiuso soltanto negli intervalli fra

il quarto-quinto, quinto-sesto e sesto-settimo, per organizzazione degli scenari.

Negli altri tre intervalli (primo-secondo, secondo-terzo e terzo-quarto quadro) s'abbassano le luci.

Nel primo quadro

siamo a Babilonia, in uno dei tanti giardini pensili, con

Melchiorre e Baldassarre che attendono Gaspare. Quest'ultimo arriva annunciando

l'ennesima scoperta astronomica: una stella cometa. I tre analizzano le loro conoscenze

relative ai sacri testi e pensano d'essere di fronte al fenomeno che avrebbe annunciato

la nascita del Salvatore, prevista in Palestina. Decidono quindi di partire per essere presenti all'evento.

Nel secondo quadro

siamo a Betlemme, paesino dimenticato che sta vivendo un particolare

momento d'affluenza, causato dalla presenza della stella cometa e dalla coincidenza del censimento

d'Augusto che obbligava ogni padre di famiglia ad autodenunciarsi al paese d'origine della propria

stirpe. Assistiamo quindi all'inutile tentativo di trovare alloggio da parte di Maria e Giuseppe.

Nel terzo quadro

gli Angeli di Dio danno l'annuncio ufficiale della nascita del  Salvatore.

Rispettando una specie di protocollo, si rivolgono dapprima a tre rappresentanti dei cosiddetti poteri

forti (religioso, politico e culturale) parlando con un rabbino, un sindaco ed un professore in una non

precisata località che può essere ovunque. Non avendo ricevuto soddisfazione ed accoglienza,

gli Angeli si rivolgono alle persone più semplici e povere, che immediatamente raccolgono l'invito.

Nel quarto quadro

vediamo alcuni pastori che, grazie all'annuncio angelico, si recano

a visitare il neonato Redentore. Anche un cieco vorrebbe seguirli, ma non sa cosa portare in dono.

Trovandosi in un aranceto, chiede al proprietario un po' d'arance da portare al Messia; quest'ultimo,

sprezzante, approfitta della sua cecità e gli riempie la bisaccia di pietre.

Nel quinto quadro

ci troviamo nella reggia d'Erode, a Gerusalemme. Non si sa nulla

della stella, ma l'argomento del giorno è il censimento che in qualche modo coinvolge la monarchia

e la distoglie dall'ozio quotidiano. Arrivano i tre Magi, che hanno perduto la stella, a chiedere

notizie del Re dei Giudei, intendendo il Salvatore: ottengono solo di mettere in allarme Erode.

Nel sesto quadro

assistiamo al ritorno del cieco dal suo pellegrinaggio. Vuole

ringraziare personalmente il ricco imbroglione delle arance. Lo incontra in un momento per

quest'ultimo molto triste e riesce a dargli il conforto che cercava.

Nel settimo quadro

i Magi arrivano finalmente dal Bambino Gesù

e qui termina la rappresentazione.

                         1

QUADRO   I     -    BABILONIA

       Scena 1^:

Melchiorre, Baldassarre e Fatima

 (sono seduti alla turca i duo uomini, fumando il narghilé e bevendo il caffé che Fatima sta loro servendo

 Cuscini sparsi in terra con tappeti, cannocchiale vicino: sono su una terrazza o giardino pensile)

 

Melchiorre

Sirio è quasi al tramonto e Gaspare non si vede ancora...

gli sarà successo qualcosa?

Baldassarre

Perché... la notte è ancora lunga

Fatima

Non avrete mica intenzione di tirar mattina!

Melchiorre

Non è mai stato in ritardo come stasera

Baldassarre

Si sarà addormentato sotto il cannocchiale...

Alla sua età... è vecchio!

Avrà tre anni più di me, e vuol fare ancora il galletto.

Melchiorre

Si, gliel'ho detto anch'io. La maglia per esempio... non vuol

mettersi la maglia e siamo in dicembre.

Fatima

Tu invece te la metti alla fine dell'estate, vero caro?

Melchiorre

Si sorellina...

E quindi finisce per starnutire ogni momento

Baldassarre

A studiare le stelle si buscano certi raffreddori...

La mia terrazza è piena di correnti d'aria. Tu qui sei certo

sistemato meglio

Melchiorre

Merito di mia sorella

 

Fatima

Ho fatto crescere dei rampicanti lungo tutto il perimetro, non

passa un alito di vento

Melchiorre

E poi adesso la brava sta facendomi un panciotto...

grigio a righe gialle

Baldassarre

Come lo spettro di una stella

Fatima

Volete ancora caffè?

Baldassarre

Io si, questa notte voglio starmene ben sveglio

Melchiorre

Mutamenti celesti?

Baldassarre

No, ladruncoli. Di notte spariscono sempre arance dal

mio frutteto... e stavolta li voglio cogliere sul fatto

                                                                                                          2

       Scena 2^:

Gaspare e detti

Gaspare

Melchiorre... Baldassarre, etchi!

 (chiama da fuori)

Melchiorre

Che c'è? ... Sta male?

 

Fatima

Sarà successo qualcosa

Baldassarre

Ma non sentite con che fiato grida?

 (a Gaspare che entra)

Che hai?    Su, sbrigati

Gaspare

E' vero..... è vero!!  Etchii!

 (è affannato)

Melchiorre

Cosa è vero?

Gaspare

Puntuale... Etchiii... puntuale

Baldassarre

Puntuale il raffreddore, hai visto a non volerti coprire?

Gaspare

La stella... la stella

Melchiorre

C'è una stella nuova?

Fatima

Se n'è andata la nottata!

 (rientra in casa con qualcosa)

Baldassarre

Una stella... quando l'hai vista?

Melchiorre

E dove? Vicino alle Pleiadi.. o sotto Antares?

Gaspare

Laggiù, all'orizzonte...là

Melchiorre

 (prende il cannocchiale e inizia a guardare)

Gaspare

Diritto a quel mucchio di palme

Melchiorre

Eccola... che meraviglia!.. e come splende!

Baldassarre

Dà, voglio vedere anch'io

 (guarda col cannocchiale)

Non ci sta niente... ve la sognate come al solito...

illusioni ottiche

Gaspare

Ma guarda meglio... sono sicuro... etchii

Melchiorre

Ma hai il cannocchiale alla rovescia... guarda adesso

Baldassarre

Si... mi pare...Ah! Eccola là, avete ragione... ma è spettacolosa!

Una stella cometa.

Gaspare

Ho consultato i testi... è quella che aspettavamo

                                                                                                         3

Melchiorre

Ma no! Non è possibile

Baldassarre

Ne sei certo? Ormai non ci credevo più

Melchiorre

Io pensavo di morire prima che arrivasse

Gaspare

Non mi sbaglio, no                                                             

Consultate anche voi...

 (indica i rotoli biblici)

Ficcate il naso nei sacri testi

Melchiorre

Oh, che felicità

 (dopo una rapida occhiata)

Gaspare

Oh Stella, stella che sorgi dai cieli d'Oriente

Baldassarre

 ... e segni il cammino con una scìa di luce divina...

Melchiorre

Noi ti salutiamo, messaggera di pace e di salvezza

 (s'inchinano - pausa)

Baldassarre

Beh, e adesso che facciamo?

Gaspare

I testi dicono: Dove si fermerà la stella, là è il Messia

Secondo i miei calcoli dovrebbe fermarsi in Palestina

Melchiorre

Anche secondo i miei... ed esattamente, a Betlemme

Baldassarre

Allora il Messia nascerà là... che avvenimento! Memorabile!

Melchiorre

Chissà la gente! Tutti andranno a riverirlo, principi...popolo...

cavalieri

Gaspare

E ci andremo anche noi

Baldassarre

Noi? Ma lo sai dove sta la Palestina?

Gaspare

Su, su, andiamoci

Melchiorre

Tu non ti rendi conto

Baldassarre

I disagi della strada... i banditi!

Gaspare

Ma che importa! Andiamo a riverire il Re dei Re, etchiii!

E' il nostro dovere e, un giorno, sarà anche la nostra gloria

Etchii

Baldassarre

Ma hai il raffreddore... e le notti sono fredde

Gaspare

Saranno più fredde per il piccolo neonato..

Su, andiamo e... se proprio volete, mettetevi un'altra maglia

di lana. Io sto bene così.

Prepariamo i cammelli

                                                                                                     4

Baldassarre

La fa facile lui... prepariamo i cammelli e pah!

Melchiorre

Però ha ragione: è giusto che si corra ad adorarlo

Ma come faccio a dirlo a mia sorella

Baldassarre

Dille che le porterai un tessuto di lana di Galilea

o una porpora fenicia                                                      

Gaspare

E a lui... al piccolo re? Che cosa portiamo?

Baldassarre

E' un re, gli porterò oro

Melchiorre

E' Dio, gli porterò incenso

Gaspare

E' anche uomo, gli porterò mirra

Baldassarre

Ed ora mettiamoci d'accordo, a me piacciono le cose chiare

e ordinate. Non facciamo come i soliti pellegrini..organizziamoci

bene.

Ci troviamo domani sera al tramonto dietro la torre, va bene?

Melchiorre

Si, verrò con 4 cammelli e 3 servitori

Gaspare

E poche vettovaglie. L'anima ha bisogno di preghiere e

di digiuno

Melchiorre

D'accordo, a domani

 (si accomiatano, liberando la scena dagli oggetti - penombra - musica)

 FINE  QUADRO    I

                                                                                                   5

QUADRO   I I    -    BETLEHEM

       Scena unica:

Cronista, Eco, Giuseppe, Maria, Osti

 (continuando la penombra e la musica d'intervallo, entrano in scena il Cronista a destra e l'Eco a sinistra,

dal fondo verso la ribalta, portando i cartelli delle 5 osterie che man mano affiggono sulle quinte,

il Cronista quelli dell'Osteria del Moro e dei Tre Merli, l'Eco gli altri 3.   Giunti alla ribalta, si pongono

ai 2 lati del palcoscenico ed attendono la dissolvenza della musica ed il ritorno della luce)

 

Cronista

Era una notte d'incanto, una notte singolare.

L'aria pareva non mormorasse più e perfino le stelle

sembravano aver fermato il loro palpito.

Non c'era luna che risplendesse con fredda luce, ma la

strada che conduceva a Betlemme era avvolta in un

raggio caldo d'amore.

Solo un lieve rumore di passi ... due stanchi viandanti.

Giuseppe & Maria

 (entrano e si pongono al centro)

Giuseppe

Consolati Maria del tuo pellegrinare!

Siam giunti. Ecco Betlemme, ornata di trofei;

presso quell'osteria potremo riposare,

ché troppo stanco sono, e troppo stanca sei

Eco

Il campanile scocca lentamente le sei

                              (un colpo di gong accompagnerà ogni intervento dell'Eco)

Cronista

Ecco l'Osteria. Siccome la notte non è molto inoltrata,

si sentono canti qua e là, frasi che volano, parole che

balzano: vita che palpita ancora prima del sonno.

Maria

Avete un po' di posto, voi, del Caval Grigio?

Avete un po' di posto per me e per Giuseppe?

Oste Caval Grigio

Signori me ne duole, è notte di prodigio

son troppi i forestieri, le stanze ho piene zeppe

Eco

Il campanile scocca lentamente le sette

Cronista

Pazienza, riprendono il cammino guidati dalla cometa

Giuseppe

Oste del Moro, avete un rifugio per noi?

Mia moglie più non regge, ed io son così rotto

Oste del Moro

Tutto l'albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi

Provate al Corvo Bianco, quell'osteria più sotto

Eco

Il campanile scocca lentamente le otto

Cronista

Com'è dura la via, riprendono il cammino.

Maria sembra mancare... Giuseppe la sostiene

Eccoli arrivati ad un altra osteria

Giuseppe

O voi del Corvo Bianco                                                          6

un sottoscala almeno

avete per dormire?

Maria

Non ci mandate altrove!

Oste Corvo Bianco

S'attende la Cometa. Tutto l'albergo ho pieno

d'astronomi e di dotti qui giunti da ogni dove

Eco

Il campanile scocca lentamente le nove

Cronista

Giuseppe è impietrito dalla delusione, Maria riprende

lentamente la via.. egli la segue muto.

Arrivano ad un albergo che ha tre merli per insegna.

Maria va dentro decisa

Maria

Ostessa del Tre Merli, pietà d'una sorella

Pensate in quale stato...e quanta strada feci!

Ostessa Tre Merli

Ma fin sui tetti ho gente

 (ricacciandola fuori)

che guardano la stella.

Son negromanti, magi persiano, egizi, greci...

Eco

Il campanile scocca lentamente le dieci

Cronista

Non cercano più. Proseguono senza rendersene conto...

ma ecco un altro albergo, ultima speranza.

Ma l'albergatore è crudele, superbo

Giuseppe

Oste di Cesarea...

Oste di Cesarea

Un vecchio falegname?

Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?

L'albergo è mio, ed è pieno di cavalieri e dame

non amo la miscela dell'alta e bassa gente

Eco

Il campanile scocca le undici, lentamente

Cronista

Povero Oste di Cesarea, la superbia ha reso ciechi i suoi

occhi, duro il cuore. Forse la sua casa avrebbe potuto

ospitare chi è più in alto di tutti i suoi cavalieri e dame.

Si tenga la sua clientela e se ne glori: ha avuto la sua mercede.

Intanto i nostri viandanti hanno lasciato la città, solo la cometa

pare consolarli...ma per terra, quanta neve! Che freddo!

Giuseppe

La neve! Ecco una stalla. Avrà posto per due

Maria

Che freddo, siamo a sosta, ma quanta neve... quanta

 (vanno dentro la tenda in fondo)

Giuseppe

Un po' ci scalderanno quell'asino e quel bue

 

Eco

Maria già trascolora

divinamente affranta                                                               7

Il campanile scocca la mezzanotte santa

 (intermezzo musicale - penombra)

Cronista/Eco

 (escono lentamente facendo all'inverso la strada verso il

 fondo, ma preoccupandosi di:

Cronista - deve girare al contrario entrambi i cartelli del lato

                    suo, "TRE MERLI" diventa "SINDACO, mentre

                     "OSTERIA DEL MORO" diventa "RABBINO"

Eco         -  deve togliere 2 cartelli, "CESAREA" e "CAVAL GRIGIO",

                     girando al contrario solo quello di centro, "CORVO

                      BIANCO", che diventa "PROFESSORE")

 (buio completo, non appena sono usciti)

 FINE  QUADRO    I I

                                                                                                          8

QUADRO   I I I   -    ANNUNCIO ANGELICO

       Scena 1^:

Arcangelo, Angelo, Rabbino

 (i due Angeli si mettono sul fondo quand'è buio, così da

apparire già in scena al riaccendersi delle luci)

Arcangelo

 (avanza verso il centro e osserva i tre cartelli)

Il Rabbino?...il Sindaco?...o il Professore?

L'autorità religiosa, civile o culturale?

Uhm, tre alberi sterili, ma chissà che il santo richiamo non

li faccia fiorire all'improvviso.

Cominciamo... cominciamo dal Rabbino.

In nome di Dio, apritemi!

            (bussa leggermente)

Rabbino

Chi è che nomina invano il Santo dei Santi?

 (si affaccia)

Arcangelo

Non invano, Rabbi, se tu mi accoglierai

Rabbino

Chi sei tu, che osi distogliermi dalle sante meditazioni?

Arcangelo

Non stavi meditando, Rabbi, ordinavi la tua collezione

di conchiglie.

Ma non nasconderle, non c'è nessun peccato

Rabbino

Che inventi? Di quali conchiglie parli? Così calunni

il tuo Rabbi? Ma tu chi sei?

Arcangelo

Sono Gabriele, l'Arcangelo

Rabbino

Ripeti...non ho capito bene

Arcangelo

Sono l'Arcangelo Gabriele

Rabbino

Oh no! Che scherzo è questo?

Arcangelo

No, nessuno scherzo. Tu devi conoscermi rabbi. I libri

santi parlano qualche volta di incarichi che Dio m'affida.

Ora ne ho uno per te.

Rabbino

No, non è vero, sei un mentitore, altro che arcangelo

 (si ritira)

Arcangelo

Ascoltami, è la notte santa. Nascerà il Messia annunciato

dalla profondità dei tempi, nascerà il Salvatore in Betlemme

secondo quanto è stato detto nelle Sacre Scritture.

 "E tu Betlemme, terra di Giuda, non sei la più piccola tra

  i capoluoghi di Giuda, perché da te nascerà il capo che

  deve reggere il mio popolo d'Israele." Ricordi, Rabbi?

 

                                                                                              9

Rabbino

 (nel frattempo è furtivamente riuscito fuori)

Questa è davvero bella. Pretendi forse d'indegnare a me,

il Rabbi, a interpretare la Bibbia?

Si, si..c'è quel versetto...ma che idea disturbarmi per

una simile sciocchezza.

Arcangelo

E' il Messia che viene per la salvezza degli uomini

Rabbino

E tu vuoi farmi credere che arrivi così alla chetichella?

Lo sapranno tutti quando i tempi saranno maturi...

segni straordinari, musiche, feste, canti... ti pare forse di

sentire qualcosa? Vai e lasciami in pace.

 

   (dietrofront)

Arcangelo

C'è una stella nel cielo

Rabbino

Ce ne sono mille!

 (ari-dietrofront)

Arcangelo

Nascerà da una Vergine: "Ecco, la Vergine concepirà e

darà alla luce un figlio e lo chiameranno col nome di

Emanuele, che significa Dio con noi"

Rabbino

Ah ah...e credi che un fatto simile non avrebbe già fatto

chiasso? Eh...passeranno migliaia di anni prima che arrivi...

e chissà se mai arriverà!

Arcangelo

Ma le parole delle Sante Scritture che leggi e gridi nella

Sinagoga?

Rabbino

Profezie, profezie!... Chiamano tutto profezie...

Che pretese! Preghiere, simboli, parole di speranza...

Sperare aiuta gli uomini a vivere, no? E basta!

C'è altro?

Arcangelo

Per te no, nient'altro

 (va lentamente verso il fondo)

 

Rabbino

Ma questo è proprio matto

 (parla al pubblico...poi rientra)

Però... però sapeva delle conchiglie... Mah!

   (scompare)

       Scena 2^:

Arcangelo, Angelo, Professore

 (Arcangelo fa un gesto e...)

Angelo

Proviamo qui

 (bussa al Professore)

C'è qualcuno?

Professore

Silenzio! Non disturbarmi

 (parla da dentro)

Sto scrivendo la storia di Palestina

Angelo

E' cosa urgente, importantissima

Professore

Che c'è? Sei il messo del Re?

 (uscendo)

Angelo

Si! Come mi hai riconosciuto?                                     10

Professore

E' tanto che ti aspetto. Lo dicevo sempre a mia moglie:

Vedrai che un giorno si accorgeranno di me. Verrà un essere

cinto d'argento e dirà: IL RE TI CHIAMA.

Non è così?

Angelo

Si, è così, il Re ti chiama.

Professore

Bene, aspetta che mi vesta: ho già l'abito da cerimonia.

E che mi consigli? Debbo portargli la mia OPERA OMNIA

o soltanto la Storia di Palestina?

Angelo

E' meglio che tu gli porti qualche fascia...

Professore

Fascia?

Angelo

Si, e qualche pannolino, se ne hai ancora, del tuo ultimo nato

Professore

Pannolino? Ma per farne cosa?

Angelo

Nascerà fra poco, e avrà bisogno di tutto

Professore

Ma cosa mi dici mai?

Erode sta per diventare padre?

E chiama me!

Storico di palazzo vuole nominarmi?

Strano... di questa nascita nessuno sapeva niente.

Angelo

No. Non è di quel Re che parlo. E' del Messia, che scenderà

dai cieli questa notte e nascerà per salvare voi uomini.

Professore

E' un Re ad ogni modo

Angelo

Sì, il RE DEI RE!

Professore

Vengo. Sarò il suo storico di palazzo

Angelo

Ti precedo. Lo troverai in quella stalla aperta appena

fuori paese, fra un bue e un asinello

Professore

Ohé, dico, sei matto? Un Re in una stalla?

Per chi mi prendi, per lo storico della stalla?

Vattene, se non vuoi prenderti un sacco di legnate.

Questi impudenti, non hanno più rispetto per nessuno

    (rientra furioso, l'Angelo lentamente va sul fondo)

 

 

       Scena 3^:

Arcangelo, Angelo, Sindaco

                           11

Arcangelo

Proviamo alla casa del Sindaco.

   (va, e bussa più volte)

Sindaco

Chi è che bussa a quest'ora?

 (finalmente si decide a rispondere)

Non si può stare mai tranquilli...

   (parla da dentro)

voglio dare le dimissioni. Chi è???

Arcangelo

Sono Gabriele, l'Arcangelo.

Mi manda Dio ad annunciarvi la nascita di suo figlio Gesù,

Messia e Salvatore degli uomini

Sindaco

Per notificare le nascite c'è un ufficio apposito, passate

domattina dalle 9 alle 12.

Non rompete l'anima alle persone serie...è quasi mezzanotte

Arcangelo

Ma no. E' un annuncio personale... un invito

Sindaco

Un invito?   A me?

   (sbuca fuori)

Scusate, forse ho capito male.

Chi è che m'invita?

Arcangelo

Dio. Questa notte, fra pochi minuti, il Messia nascerà qui,

a Betlemme, in una stalla, a compimento delle profezie

delle Sacre Scritture. Siete invitato a riconoscerlo, ad adorarlo.

Sindaco

Si, si... e già!  E' che...visita di sovrani stranieri... sapete?

C'è tutto un protocollo da rispettare

Arcangelo

Non occorre. Non è un sovrano dei soliti, non pretende

nessuna cerimonia. Soltanto vi chiama ad adorarlo.

E' là pronto a darvi ogni grazia, a riempire d'amore il

vostro cuore

Sindaco

Bene! Però... dovrei consultare i miei consiglieri

Arcangelo

Ma basta che veniate voi, Sindaco

Sindaco

Ma è che... ecco, il Sindaco ha una responsabilità, una

posizione SUPER PARTES.  Se venissi... potrebbero criticarmi

i neo-comunisti. Se non venissi, si scateneranno gli

ex-democristiani... Sono problemi!

Arcangelo

Che v'importa delle critiche, se Dio vi ama?

Sindaco

Fate presto, voi. Ma nel pentolone ci sono io.

Il Sindaco, vedete, è una carica difficile. Fra poco ci saranno

le elezioni... Ah, ho trovato. Mi farò rappresentare.

Arcangelo

Già!                                                                                            12

Sindaco

Lo dirò...al Segretario? No, lui no: si dà troppe arie.

Lo dirò al mio cameriere. E' una brava persona, paziente...

distinta

Arcangelo

Se il suo cuore sarà pieno di calore e di fede sarà il benvenuto.

Dio apre le braccia a tutti gli uomini di buona volontà.

 (gli volta le spalle e va sul fondo)

Sindaco

E io la volontà ce l'ho messa tutta... non mi sente.

Anche per questa volta me la sono cavata...e mica male!

A furia di compromessi, io non mi comprometto mai!

  (rientra in casa)

       Scena 4^:

Arcangelo, Angelo, Popolani e Popolane

Arcangelo

Niente rabbino

Angelo

Niente professore

Arcangelo

E niente sindaco... tre di meno, ma cento di più!

Angelo

E come?

Arcangelo

Chiameremo tutti gli abitanti del paese, la gente semplice, umile

Tu va dall'altro lato della piazza, annunciamo a tutti la nascita

del Salvatore.

 (Iniziano a persorrere i lungo-quinta opposti, verso la ribalta, infilando la testa fra una

 quinta e l'altra come rivolgendosi ad un vicolo, un cortile o altro. Non è necessario, per

non perdere il ritmo, che le frasi qua sotto riportate siano dette in modo alternato, le voci

si possono anche sovrapporre, ogni Angelo parli in modo indipendente)

Angelo

Sveglia, alzatevi

Arcangelo

Sveglia, è la notte santa, è nato il Messia

Angelo

Pietro fornaio, coraggio... il tuo pane lo faranno gli angelo

Arcangelo

Calzolaio, occorrono le scarpe per un neonato

 (brusio di voci)

Angelo

Sveglia, è nato il figlio di Dio, è un Angelo che ve lo dice

Arcangelo

Presto, è la notte santa, io sono l'Arcangelo Gabriele

 

Angelo

Portate dei doni

                

 (iniziano a retrocedere)

Arcangelo

Noi andiamo avanti

Il Messia vi aspetta in una stalla, fuori paese, accanto alla collina

  (Angeli escono dal fondo)

POPOLANI - E

 (iniziano a sbucare fuori, con doni in mano)

                         13

Donna 1^

Hai sentito? Ci ha chiamato!

Uomo  1°

Ha fatto proprio il mio nome

 

Donna 2^

E tu ci vai?

 

Donna 1^

Certo che ci vado

 

Uomo  2°

Hai inteso? L'Arcangelo Gabriele!

 

Donna 3^

Io ho spiato dalla persiana, l'ho visto vestito di bianco

 

con un nastro azzurro e una fascia d'argento

 

Donna 2^

No, aveva il vestito d'argento, il nastro bianco e la fascia azzurra

 

Uomo  1°

Adesso mettetevi a discutere com'era vestito

 

Uomo  2°

Ha detto che è nato il Messia, andiamo, facciamo presto

 

Uomo  1°

Io sono pronto, ma che gli portiamo?

 

Donna 1^

Io gli porto due camicette ricamate da mia sorella

 

Donna 2^

Io un pentolino per la pappa

 

Uomo 2°

E io un bel fiasco di vino

Tutti

Booom

Uomo 2°

Potrebbe piacere al papà

Donna 3^

Invece per la mamma andrà bene questa tazza di brodo e

un pezzo di pollo

Uomo 1°

Io... io vado a prendere una coperta di lana tessuta da

mia madre, lo terrà ben caldo

 (rientra)

Donna 3^

Appunto, il bambino avrà freddo... quindi spicciamoci

Donna 1^

Presto, non perdiamo tempo in chiacchiere... andate, io

aspetto Pietro

  (escono man mano)

E' venuto...finalmente! Lo abbiamo tanto atteso e finalmente

è arrivato.. pronto Pietro?

Uomo 1°

Pronto, andiamo anche noi

 (fniscono di uscire)

                      (Penombra, musica d'intermezzo, togliere i 3 cartelli)

 FINE QUADRO  I I I

                                                                                                  14

QUADRO   IV   -    PELLEGRINAGGIO DEI PASTORI

       Scena 1^:

Cieco, poi Angelo

Cieco

 (entra in scena mentre continua la musica d'intermezzo, che fa parte

 della scena stessa... si rialzano le luci, piccola dissolvenza musicale)

Chi canta al sole, laggiù?

  (attesa, la musica finisce)

Ecco, nessuno risponde alla mia voce, nessuno.

A volte l'anima intende un armonia fatta di dolci suoni di

speranza.

Allora, per un momento, è come se gli occhi vedessero.

Ma poi la musica cessa è torna il buio in me, dentro di me

Non sono che un povero cieco. Tendo la mano ai passanti

e non so se la tendo a uno ricco o a uno miserabile come me.

Cammino accanto al ruscello che fiancheggia la strada; è lui

la mia guida, il compagno del mio pellegrinare.

Ne conosco la voce e la seguo per giungere al gran fiume

che scorre a valle, lontano...

Ma che importa per me giungere al fiume che tutte le acque

convoglia e reca al mare?

 (Angelo entra)

Troppe voci esso racchiude, e io ho bisogno di udirne una sola

Angelo

Quale?

Cieco

La voce dell'amore. Se l'udissi, la mia notte sarebbe finita

Angelo

Apri il tuo cuore alla speranza, fratello, l'amore è vicino

 (Angelo esce)

Cieco

Chi sei tu che parli così?

Oh, parla ancora, sosta ancora presso di me.

Dove sei ?!  Non rispondi?

Ecco, tu mi hai chiamato fratello e poi sei svanita, come le

melodie inafferrabili della mia anima.

E io sono di nuovo solo, col mio destino.

                   (siede in terra)

La notte, adagiato ai piedi di un albero, sento sul mio volto

la carezza delle stelle e mi viene... il desiderio di vederle...

tendo le mani verso di loro come a volerle toccare...

Il giorno... il giorno è come la notte per me... sento invece

suo mio volto il raggio del sole e allora, in uno spasimo

acuto di desiderio, invoco il sole, la luce, luce per i miei

occhi

  (sottofondo musicale mentre...

       Scena 2^:

Cieco e pastori

 ...entrano i pastori, in fila indiana. Entrato l'ultimo, il 1° si ferma)

Pastore 1°

Dobbiamo affrettarci

Pastore 2°

Siamo gli ultimi

Pastore 3°

Tutti gli altri ci hanno preceduti

Cieco

Dove?                                                                                   15

Pastore 4°

Non lo sai?

Pastore 1°

A Betlemme

Cieco

E perché?

Pastore 2°

Perché è nato il Messia, il Salvatore del mondo

Cieco

Come l'avete saputo?

Pastore 3°

Ce lo disse un Angelo

Pastore 4°

Vegliavamo sui monti, accanto ai fuochi accesi e

al gregge che dormiva

Pastore 1°

Ad un tratto vedemmo una gran luce e, in quella, un Angelo

Pastore 2°

Si accostò a noi che, sbigottiti e tremanti ci eravamo

buttati in ginocchio, e ci disse:

 "Non abbiate paura, vi annuncio una grande gioia: è nato

   a Betlemme il Salvatore del mondo".

Pastore 1°

Ecco allora che all'Angelo se ne unirono altri, e cantavano

Cieco

Che cosa?

Pastore 4°

Oh, la dolcezza e il tripudio di quel canto

Pastore 1°

Dicevano gli Angeli così:

Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e in terra,

agli uomini di buona volontà pace, pace, pace..

Pastore 2°

Subito molti dei nostri partirono e andarono a Betlemme

e trovarono come loro era stato detto, un bambino in fasce,

bellissimo, giacente in una mangiatoia

Pastore 3°

Accanto c'era sua Madre. E lo adorarono perché era il Messia

Pastore 4°

Poi tornarono ai loro monti, felici, perché avevano visto Dio

Pastore 1°

Ora noi, che non potemmo abbandonare i greggi quella

notte, andiamo a Betlemme, ad adorarlo

    (si avvia frettolosamente e tutti vanno dietro)

Cieco

Anch'io voglio venire con voi...  Oh! aspettatemi! Vengo anch'io!

 ... Nessuno vuol misurare i passi con quelli del cieco. Nessuno.

Ebbene, andrò solo, a tastoni nel buio, lungo il ruscello...

Ma cosa porterò al Messia... cosa, se non ho nulla?

     (fruga nella bisaccia)

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       Scena 3^:

Cieco e Ricco

Cieco

Bocconi di polenta secca... tozzi di pane

Ricco

 (entrato in precedenza... ma in disparte)

Accattone sognatore. E che vorresti avere dentro il sacco?

Forse dell'oro?

Cieco

No, ma qualche cosa da portare al Messia

Ricco

Il Messia ?! E tu credi alle ciance dei pastori?

Povero disgraziato

Cieco

La mia anima ha udito un canto e i pastori hanno avuto

una visione. Si, io credo, e il mio cuore si apre alla speranza

di potermi incontrare con il Messia.

Non avresti nulla, fratello, da darmi in carità?

Un dono, un piccolo dono?

Lo porterei a tuo nome al Messia

Ricco

Che importa a me di questo Messia

Cieco

Non dire così, anche tu hai bisogno di lui

Ricco

No

Cieco

Si, perché la tua anima è senza luce, come sono senza luce

i miei occhi.

Andrò da lui e gli parlerò di te.

Ma tu aiuta la mia povertà, tu che sei ricco...

So che nel tuo campo qui accanto hai degli aranci, carichi

di frutti dolcissimi..

Me lo dissero i bambini che giocavano qui...dammi dunque

qualche arancia.. Dio te ne ricompenserà

Ricco

Vuoi delle arance? Ah ah ah! E sia, le avrai!

                       ( il cieco tende la bisaccia e lui la riempie di pietre)

Te ne darò finché ne puoi portare.. ah ah!

Puoi andare dal Messia, ora... ti riceverà bene!

Ah ah ah!

 (volta le spalle ed esce)

Ciaco

Grazie, fratello. Gli porterò i frutti della tua carità ed

avrai pace anche tu.

   (stacco musicale)

 FINE   IV   QUADRO     -      SIPARIO

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QUADRO   V   -    I MAGI ARRIVANO DA ERODE

 (La scena rappresenta il salone del trono di Erode, s'intravede una loggia - Erode

 è sul trono, con a fianco la Regina e le Dame che parlottano o ondeggiano al suono

d'una nenia orientale)

       Scena unica:

Erode, Regina, Dame, Ancella e Messaggero, poi i Magi

Regina

La vita a Gerusalemme è molto noiosa,

perché non torniamo nella nostra fortezza di campagna?

Erode

Dobbiamo controllare che il censimento si svolga senza

disordini, d'accordo col procuratore di Roma.

Hai visto anche tu che manda messaggeri in continuazione...

ci controlla... non possiamo allontanarci

Regina

Uffa... Vieni a farmi compagnia

   (a Dama 1^ )

Raccontami qualcosa di Cesarea

Dama 1^

 (gli siede accanto su un puff e parlottano)

Ancella

Maestà, un messo dei romani

     (entrando)

chiede di essere ricevuto

Dama 2^

E' un andirivieni continuo... e mai che si vedano facce nuove

Erode

Fai entrare... e voi... cercate di mantenere un atteggiamento

degno di questa casa reale

       (si ricompongono)

Ancella

 (si mette di lato all'entrata e fa cenno di passare al M., poi esce)

Messaggero

Ave! Maestà, Regina, Nobili Dame, vi porto i saluti

del Procuratore

Regina

Sarà la quarta volta che ci saluta

 (sguardo feroce di Erode)

 .. ricambiamo di cuore

Dama 1^

Porta i nostri saluti al rappresentante di Augusto

Erode

Qual'è il motivo della visita, questa volta?

Messaggero

Ecco un aggiornamento dei dati del censimento

 (consegna un plico arrotolato)

Erode

Grazie

 (acido)

Pensaci tu, mettilo con gli altri

 (a Dama 2^ )

Dama 2^

Lo metto insieme agli altri?

 (senza farsi vedere dal Messaggero va cenno di buttarlo via)

Erode

Avanti, obbedisci

       (Dama 2^ esce e rientra subito senza plico)

Messaggero

Il mio signore, il nobile Valerio Grato,

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invita sua Maestà e questa nobile corte ad

un banchetto che si terrà stasera nella Torre Antonia

Erode

Ringrazialo vivamente, saremo onorati di partecipare

Regina

Proprio nel suo pretorio

Dama 1^

In mezzo a tutti quei soldati così volgari? Ahi

 (la regina le dà un pizzico)

Dama 2^

Questi banchetti sono sempre indimenticabili,

cibi abbondanti e vari...ed io migliori giocolieri e

danzatori dell'impero

Messaggero

Beh, io mi congedo, col vostro permesso. Ave!

Tutti

Ave

Dama 1^

E poi c'è dapertutto la puzza di baccalà fritto, ahii!

 (altro pizzico)

Erode

Ma insomma

Ancella

Maestà, tre Magi venuti dalla lontana Persia chiedono

di essere ricevuti

Erode

Ancora visite...ma cosa desiderano questi, adesso?

Regina

Ma come! Tre Magi !!! E' gente molto saggia,

che conosce i segreti della natura e delle stelle.

Dama 1^

Si dice che sappiano prevedere il futuro secondo il

movimento degli astri

Erode

Quand'è così, introduceteli e sentiamo cosa vogliono

Ancella

Subito Maestà... accomodatevi, nobili signori,

il divino Erode si degna di ricevervi

                            (esce)

Magi

  (entrano in fila indiana e si dispongono davanti al trono)

Melchiorre

Maestà, vogliate ricevere i nostri più umili omaggi

Gaspare

Siamo giunti a Gerusalemme dopo un viaggio estremamente

lungo e disagiato

Baldassarre

Che ha messo a dura prova la resistenza di questi poveri vecchi

Gaspare

Ma la nostra volontà è stata più forte della stanchezza.

La visione della stella che ci guidava là, ove avremmo

potuto adorare il re d'Israele, ha incoraggiato il nostro cuore

Dama 2^

Ma come sono carini!!!

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Erode

Sono lusingato... tuttavia ricevo spesso la visita di nobili e

principi provenienti da ogni paese, vero Regina?

Regina

Certo, è ua continuazione

Erode

Anche noi spesso ci rechiamo a far visita ad altri monarchi.

Girare il mondo oggi...è facile, le vie terrestri e marittime

sono comode e agevoli.

Non capisco quindi perché vi siate dovuti affidare alla

guida... d'una stella, per venire ad ossequiarmi ed adorarmi.

Che originali!

Dame e Regina

  (ridono)

Melchiorre

Questo non ha capito niente

Baldassarre

Non è voi, Maestà, che siamo venuti ad adorare

Erode

E chi allora? Io sono il Re d'Israele!!!

  (arrabbiatissimo)

Gaspare

Maestà...maestà, riposo. Il Re che siamo venuti ad adorare

è appena nato, annunciato da tutti i Profeti.

Un Re la cui nascita sarebbe appunto stata annunciata

dall'apparire d'una stella cometa... etchiii. Scusate!

Melchiorre

Egli è il Messia, il Salvatore promesso da Dio.

E' il Re che porterà la salvezza ad Israele, e noi siamo venuti

da così lontano ad adorare la sua Divinità

Regina & Dame

 (Balzano in piedi)

Regina

Ma che state raccontando!

Melchiorre

Siamo passati da voi, Maestà, per avere notizie del bambino,

perché la stella indicava Betlemme come città natale...

ma adesso viene il difficile...dove trovarlo?

Erode

Non posso aiutarvi

 (in piedi - solenne)

Non ci risulta la nascita di un nuovo Re, Dio o uomo che sia.

Il mio regno è così piccolo ! E quanto ho dovuto faticare per

conservarlo, lavorando di diplomazia con questo o quel potente,

da ultimo con l'imperatore di Roma

Regina

E' vero

Erode

Ho quattro figli...uno, Antipa, l'ho mandato a Roma a studiare.

Questo regno, alla mia morte, dovrà essere diviso in quattro

parti... ora mi dite che c'è quest'altro Re! Mah!!!

Regina

Non vi sembrano troppi, tutti questi Re?

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Erode

Sentite, Betlemme dista ormai meno di un'ora di cammello.

Andate...scoprite dov'è il bambino... e poi venite a riferirmelo.

Anche noi vorremmo poterlo ossequiare di persona...

Regina

 ... gli porteremo qualche regalino

Erode

Giusto. Aspettiamo quindi il vostro ritorno, con

questa PREZIOSA informazione, intesi?

Melchiorre

Certo Maestà, come no?

   (cerimonioso, falso)

Al nostro ritorno passeremo a riferirvi dove sta il bambino

Gaspare

Il Messia

Baldassarre

Il Re dei RE !

Erode

Si..si.. il Re dei Re

 (acido, sottovoce, poi forte)

Bene! Nobili signori... potete andare

 (i tre s'inchinano, escono con solennità mentre Erode e C. si fanno segni d'intesa e...)

   FINE   V    QUADRO     -     SIPARO

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QUADRO   V I -   UN FIORE NEL DESERTO

 (ambiente nudo, come quadro V )

       Scena unica:

Servo, Ricco poi Angelo, poi Cieco, poi bambina

Ricco

 (inginocchiato a terra simula scavare la sabbia con disperazione)

Dei fiori..dei fiori!

Dove trovare dei fiori nel deserto?

Servo-a

 (inginocchiato, aiuta poco convinto)

E' inutile, padrone, è inutile.

Bisogna andare fino all'oasi.

Ricco

All'oasi? Troppo lontano. Là, sotto la tenda, la mia bambina muore

e vuole dei fiori.

 "Papà, m'ha detto con la poca voce rimasta, papà... dei fiori,

   dei fiori..."

Come dirle che nel deserto non ci sono fiori?

Scaviamo, scaviamo nella sabbia, chissà...

Servo

Ma arde questa sabbia! Non ti bruciano le mani, padrone?

 (si alza, non parla più e lentamente esce)

Ricco

Mi bruciano si le mani, come fuoco.

 (inizia ad alzarsi)

Ma la mia bambina brucia di febbre e sta morendo...chissà se

supererà la prossima notte.

Ah, che stolto fui a strapparla a sua madre, a costringerla a

seguirmi nella mia vita errabonda e cattiva.

Eppure io non posso vivere senza di lei, non posso.

Se muore... la seguirò presto.

A che vivere... quando si è cattivi come me?

 (ricade in ginocchio, si copre il volto e piange)

Angelo

 (entra - parla - esce, sempre camminando lentamente)

Si squarcia la pietra sotto la verga di Dio.

Si squarcia anche il cuore dell'uomo sotto la verga del dolore

 (breve stacco - il prossimo colloquio con musica in sottofondo)

Cieco

Chi piange nel deserto?

 (entrando e avanzando)

Ricco

Un uomo malvagio che vede la sua creatura morire e non può

fare niente per salvarla

 (in ginocchio, testa bassa)

Cieco

Se piangi non sei cattivo. Non disperare fratello, alza gli occhi

al cielo e prega

Ricco

Io non so pregare

Non ho mai pregato, io

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Cieco

Per questo sei infelice... pregherò io per te...

io, che ho incontrato il Messia!

Ricco

Il Messia... ancora!

Incontrai un giorno un cieco che cercava il Messia.

Era un pezzente cencioso e voleva portargli un dono,

per ottenere da lui...chissà, la luce degli occhi.

E chiese a me quel dono, a me che ero ricco ed avevo

tanti campi.

Io risi.

Mi chiedeva delle arance ed io, per beffa, gli posi nel

sacco delle pietre e così carico lo mandai al Messia...

Se è vero che il Messia è venuto, io ho peccato contro

Dio e contro di lui... Ed ora si vendica su di me,

facendo morire la mia bambina.

Cieco

No, fratello, no.

Il Messia opererà per te un prodigio, che non sarà

inferiore a quello che già ha fatto

Ricco

Per me? E come lo sai? Chi sei?

Cieco

Guardami, non mi riconosci?

Ricco

 (finalmente alza lo sguardo...poi si alza mentre parla)

Tu... tu! Sei quello che ho ingannato. Tanto tempo è passato

da allora. Perché ritorni proprio adesso sulla mia strada?

Perché sei venuto a cercarmi nel deserto?

Per burlarti di me? Per vendicarti?

Cieco

No, fratello. Come potrei, quando il Messia m'ha donato

l'amore?

Camminai a lungo per trovarlo. Il sacco che tu m'avevi

riempito mi gravava sulle spalle e mi schiantava, ma io

non volli toccare nulla di quanto m'avevi donato, e in

cuor mio benedicevo la tua carità così generosa..

Ricco

Non dire così...che mi feci burla di te

Cieco

No, tu m'avevi procurato il piacere di portare un dono.

Oh, la gioia dell'incontro col Messia. Non vidi il suo volto

perché i miei occhi sono spenti, ma ne ho seguito i contorni

con queste mani ruvide...allora il bambino mi toccò sul

capo ed è stato come se un fiume di dolcezza e d'amore

mi attraversasse...fu come se vedessi il sole.

Allora aprii il mio sacco e lo vuotai in terra.

Dissi: Sono il frutto della carità di un uomo che ho

incontrato nel mio cammino

E allora udii sua madre dire:

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 "Che belle arance hai portato". Ne prese una e me ne

offrì alcuni spicchi... altro che pietre m'avevi dato, non ho

mai mangiato dei frutti più buoni... e dentro di me quanto

ti ho benedetto

Ricco

Un prodigio... ma io ho peccato, perdonami

Cieco

Se hai peccato, lui ti ha già perdonato

Ricco

Come lo sai?

Cieco

Perché ho ricevuto un dono per te... tanti giorni ho camminato

per portartelo

Ricco

Un dono? quale?

Cieco

Ascolta. Prima di entrare nella capanna avevo deposto

il mio bastone fuori della porta.

Ebbene, quando lo ripresi lo trovai coperto di fiori!

Ricco

Fiori?!   Hai detto fiori?

Cieco

Si, fiori, che avevano profumo di cielo.

La gente che incontravo per il cammino, vedendomi tra

le mani quel bastone fiorito, mi domandava:

 "Di dove vieni? Forse dalla terra del sole?"

E tutti volevano un petalo, perché essi erano i fiori

di Betlemme e operavano prodigi...

Ricco

Oh dimmi, dimmi...non ne hai più di quei fiori?

Ne avessi uno solo, la mia bambina avrebbe un po' di

sollievo nella sua sofferenza

Cieco

Ecco, fratello, l'ultimo fiore del miracolo l'ho conservato per te

 (estrae una stella di natale dal sacco e la dà, si alza e

in silenzio si eclissa)

Ricco

 (bacia il fiore come un oggetto sacro)

Gesù, Gesù che io non volli conoscere...che vieni a me

peccatore nel deserto...grazie! grazie!

Bambina

 (appare dalla tenda, si stropiccia gli occhi come per

svegliarsi meglio, vede il fiore e si precipita a prenderlo)

Papà, finalmente un fiore! E' bellissimo!

Ricco

Ma tu... come stai tu..

Bambina

Bene, come sempre, papà

 (si abbracciano)

FINE QUADRO VI    -    SIPARIO

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QUADRO VII  -  IL PRESEPIO

       Scena 1^:

Tre Magi

Melchiorre

 (entra seguito da Baldassarre)

Gaspare! Quanto ci vuole a scendere dal cammello?

Gaspare

 (da fuori)  Mica sono un giovanotto come voi! Etchi!   (entra)

Baldassarre

E mettiti la maglia

Gaspare

Siamo quasi al termine del nostro viaggio. E' stata lunga

l'ultima tappa; per fortuna Betlemme è poco lontana...

Baldassarre

Coraggio, Gaspare, la stella è sempre più luminosa e ferma

Melchiorre

Che gioia averla ritrovata

Baldassarre

Se la stella non spariva, avremmo evitato la visita a re Erode..

Che uomo insistente e viscido... avete letto le stelle?

Finirà male.

Gaspare

Non pensiamo a lui, ma al piccolo re davanti al quale presto

c'inginocchieremo.

Melchiorre

Io...Emh..sarà una sciocchezza, ma la devo dire...

Non è che con il mio volto burbero spaventerò il bambino?

Baldassarre

Che dici Melchiorre? Non è un Dio che andiamo ad adorare?

Lui t'ha creato, lui t'ha invitato... chiamato. Che hai da temere?

Gaspare

Però facciamo presto... mi sento così stanco... vorrei

chiudere gli occhi, riposarmi

Baldassarre

Dio ti aiuterà, non ci ha sempre aiutato?

Io ho molta fede, ed anche le ossa rotte dal dondolio

del cammello e le gambe a pezzi

Melchiorre

Ma i cieli che vedremo dalle nostre terrazze ci sembreranno

vuoti al ricordo di questa luce che oggi riempie la terra.

Gaspare

E' una fortuna essere così vecchi

Baldassarre

Guardate... guardate la stella dove indica, eccola la nostra

mèta..

       Scena 2^:

Tre Magi + Giuseppe, Maria, Neonato, popolani/pastori

 (si apre il siparietto e appare il presepio vivente - musica)

Baldassarre

Siamo tre vecchi Magi

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Melchiorre

Veniamo dall'Oriente

Gaspare

Guidati dalla tua stella

Baldassarre

Ti adoriamo, ed alla tua potenza portiamo oro!

   (offre)

Melchiorre

Alla tua divinità... incenso

     (offre)

Gaspare

Al tuo amore, che ti sacrificherà per noi, la mirra

      (offre)

Giuseppe

I vostri doni... ve ne ringrazio a suo nome

Maria

Non abbiamo mai visto tanti splendori sotto il nostro tetto

Giuseppe

Ma voi sedetevi, il viaggio è certo stato lungo e disagevole

 (i Magi siedono)

Maria

Posso offrirvi un poco di latte di pecora? L'ha donato

poco fa un pastore... è ancora tiepido

Melchiorre

Lo gradiremmo assai

Giuseppe

 (esce insieme ad un pastore, lieve rumore di brocca)

Popolane

 (aiutano a sistemare le fasce al bambino, portano un cestino

 pieno di nonsoché)

 (si diffonde una Ninna Nanna)

 (I Magi si appisolano man mano)

Giuseppe

Eccoci qua... ma che fanno?

Maria

Sssst... si sono addormentati

FINE   -   SIPARIO CHIUDE LENTAMENTE