Farsa in un atto
di Luis Quiñones de Benavente
Traduzione di Cesco Vian
da FARSE SPAGNOLE del secolo d'oro
Edipem Novara 1974
PERSONAGGI
RAMIRO
CORNELIO
ANTONIA
CASILDA
FARSA DELLA BISCIA
Entrano ramiro, antonia e casilda. ramiro insegue antonia con un bastone in mano, picchiandola, ed ella strilla.
antonia Aiuto, aiuto, Ramiro mi ammazza! Casilda, parente mia, salvami, aiuto, fermalo! (Sviene.)
ramiro Venga pur fuori tutto il parentado, ma tu, femminuccia mia, devi star ferma, e lasciarti dare, se sei un uomo, quaranta bastonate, cento sberle e duecento calci. E risparmiati gli strilli e la voce!
casilda Compare, fermatevi! Che pazziaè codesta?
ramiro Fatevi in parte, Casilda, o pesto anche voi!
casilda Non vedete che è svenuta e mezzo morta?
ramiro Sì, sì! Non me lo dite, donna mia!... Giuro a Dio che costei muore solo perché il curato venga al suo funerale! Muore!... Non morite, perché vi garantisco che appena morta voi, se il tempo non migliora, non lascio trascorrere nemmeno un quarto d'ora e mi sposo subito!
antonia Malanni!...
ramiro Siete viva? Ecco il malanno!
antonia Vivo a dispetto vostro!
ramiro Riafferro il mio bastone!
antonia Aiuto!
casilda Mi volete dire la causa di tanto baccano?
antonia Tutta colpa di questo bestione, di quest'animale! Sappi, Casilda mia, che Ramiro è diventato più astuto d'un truffatore, più malizioso d'un guercio.
ramiro La colpa ce l'ha Antonia! È l'umiltà dei suoi principi e la bassezza dei suoi mezzi che mi trascina a tali estremi.
antonia Solo perché un cugino mi parla con qualche familiarità, i complimenti che Ramiro mi fa son le botte, e le carezze i pugni in faccia[1].
ramiro Con qualche familiarità, certo! Ma io ho paura di finire come i montoni di Medellin o come quelli di Cornovaglia![2]
casilda Le familiarità non sono più possibili, Antonia, data la malizia del nostro tempo. Nei tempi andati ci potevano essere cugini, ma adesso ogni marito accorto non ne tollera più, temendo che quella parentela non gliela si veda spuntare sulla testa.
Entra cornelio, galante, con molta fretta, e afferra per un braccio ramiro, che dev'essere vestito da tonto.
cornelio È qui dunque il signor Ramiro, questo gentiluomo, questo nobilissimo, questo galante, quest'intelligente, anima buona e corpo migliore, cugino mio cuginissimo, amico e compagno mio!
ramiro Chi siete, messer ciarlone?
cornelio Com'è possibile che non mi conosca? Non conoscete Cornelio?
ramiro Come... che cosa?
cornelioCornelio!
ramiro Ti conosca Belzebù!
cornelioHo girato il paese intero, Ramiro mio, senza trovarvi.
ramiro È strano, giacché essendo voi Cornelio ed io Ramiro, era facile che ci incontrassimo in paese. Volete farmi un favore, parente?
cornelioQuale?
ramiro Andarvene all'inferno prima di venire a cercarmi! Se prima non vi cambiate nome, non voglio in casa mia Cornelii! Andatevene alla buon'ora, Cornelio, se non volete che una spranga ci interrompa il parentado.
cornelio Così trattate l'uomo più che umano, che, con rischio della propria vita, viene a darvi un avviso che vi stupirà, caro Ramiro?
ramiro Avviso più che sufficiente è il vostro nome, Cornelio!
antoniaCugino caro, parlate alla svelta, per la mia vita e per la vostra!
cornelio Parlerò, per la mia cugina ed il mio amico. Sappiate dunque, Ramiro, che in casa vostra c'è un biscia!
ramiro Codesto dovrebbe stupirmi? Come se non sapessi che c'è, in casa mia, mia moglie?
cornelioNo, no: una vera biscia verde e nera.
ramiro Se non è mia moglie, sarà certo mia suocera. È vero però che ai nostri giorni ce n'è cosi di bisce: bisce-cognate, bisce-zie, bisce-gentildonne, ottantenni e con colli di pizzo, con pappagorge come scimmie; bisce metà streghe e metà mezzane, occhi allo sciroppo e bocche fradice!
cornelio No, fratello, non si tratta di quelle, bensì d'una biscia velenosa, con lingua biforcuta e strisce.
ramiro Strisce? Seguono la moda anche loro?
cornelio Dev'essere venuta dalla campagna vicina, e voi l'avete da uccidere!
ramiro Io? E come?
cornelioDicendo queste parole.
ramiro Sentiamo la formula della morte.
cornelio« Cornucopris, Cornelio, cornicerta ».
ramiro Con codesta formula, potete già considerarla spacciata.
cornelioAndate a prepararvi, Ramiro. E addio! (Esce.)
ramiro Ahi!
antonia Sospiri? E perché?
ramiro Sospiro, donna, perché mi dànno da ammazzare altre bisce, mentre so io quelle che ho in casa per davvero! Vado. E se mi uccide e voi volete risposarvi, non prendete uno di quei giovincelli d'adesso, coi nastrini di seta svolazzanti, la sottanella corta e i bastoncini di giaietto. Preferite, piuttosto, Gusmanuccio d'Alfarace![3]Addio!
antonia Addio.
casilda (ad Antonia) Dite: addio, marito.
antonia Già, me ne dimenticavo.
ramiro Non mi ama come io la amo; perciò lascia cascare il marito nel dimenticatoio. (Esce.)
antonia È andato via finalmente?
casilda Sì, è andato.
antoniaAh, Casilda, guarda bene se è andato via! Sospetto di no. Ho molta paura e una brama grande!
casilda Che importa che tuo marito sia geloso, se tu sei una volpe?
antoniaLe minacce, le diffidenze e la sorveglianza sono inutili, se la donna nera vuole. Viene la notte, e nella sua nera bocca la luna dalla faccia "sciocca imita il sole. Oh, se venisse una buona volta la mia cara biscia, il mio dolce serpentello, il mio Cornelio, che travestito da biscia, per amor mio, è il miglior rimedio contro mio marito! Ma odo dei passi, mettiamoci qui in disparte.
casilda È tuo marito!
antonia Mettiti qui e non preoccuparti.
Le due donne si collocano in disparte; entra ramiro con una scala in spalla e una croce nella mano destra.
ramiro San Giorgio, cavaliere eroico che forasti il gargarozzo al serpente; santa Margherita, che a forza di devozioni camminate sopra serpenti e leoni, aiutate in questo pericolo Ramiro, che affronta la morte senza saper perché né percome. E voi, o scala, comportatevi da quella che siete. Se la biscia mi assale, mi arrampicherò su per il muro di cinta e metterò in salvo questo mio delicato corpo, a costo di buttarmi a pancia in giù sul prato... Ma eccola qui che spunta, la maledetta! Qui mi ci vorrebbe proprio dell'acqua santa!
Entra cornelio travestito da biscia, portando in mano un aggeggio capace di allungarsi e di accorciarsi. Si avvicina alle due donne.
antonia Siete voi, biscietta mia?
cornelioSì, mia Antonia!
ramiro Aiuto, ha parlato! Questa biscia è indemoniata! Ma perché temere, se conosco le parole? Ecco lo scongiuro: « Cornucopris, Cornelio, cornicerta! » (La biscia gli scarica sulla faccia il meccanismo, che poi si tira indietro nuovamente.) Accidenti, il diavolo ti porti! In pieno mi ha preso, mi ha ridotto in polvere i molari! Ti ribelli allo scongiuro, biscia della malora? Ma... non è mia moglie quella che sta parlando? Prendi questa, Ramiro! Mi sento tremare!
antoniaFatti in parte, Ramiro, che non ti morda!
ramiro Io credo, sorella Tonia, che quella biscia morde me, ma a voi vi avvelena!
casilda Non fate tanto il malizioso, mentre noi due rischiamo di essere divorate dalla biscia!
ramiro Venite un po' qui, moglie.
antonia Io non oso; provate voi, e liberate queste povere donne!
ramiro Provare, Antonia? Il diavolo ci si provi! Allunga il collo di una pertica e mezza!
antonia Provatevi, allora, ad assalirla da dietro.
ramiro Buona idea! Parola mia che se la prendo con una botta alla nuca, non ha bisogno d'altro! Ma se sbaglio il colpo, sprizzerà più scintille d'un fabbro ferraio!
La biscia lo colpisce un'altra volta in faccia con il meccanismo, e lui si arrampica su per la scala, fino al massimo, mentre la biscia resta giù.
ramiro San Biagio! Santa Chitteria! Aiuto! Soccorretemi, che questa biscia ed io non ce la caviamo, avendo essa le apparenze di Cornelio! O donne che partorite i vostri figli celibi, col rischio che s'imbattano negli amici Cornelii; o vecchie, dalle cui bocche furono inventati i deserti, e dal cui collo e dalla cui lingua fu tratta l'idea di questa biscia e del suo collo; o streghe, che, benché vi rinchiudano, date via libera a satanasso! Concedetemi carta di favore nei riguardi di questa biscia, che per quanto su io vada, mi inghiottirà pur restando giù San Biagio!
La biscia lo colpisce ancora e ramiro ruzzola già dalla scala.
antonia Oh, marito mio!
ramiro Un dragone che arriva a colpire così in alto, merita di andar subito alla corte, giacché come pretendente sarà imbattibile.
cornelioOrbene, basta con gli scherzi! Sappiate, Ramiro, che ho voluto castigare in questo modo i vostri cattivi pensieri.
ramiro Dunque non siete biscia voi?
cornelioNon lo vedete, sciocco?
ramiro Permio, la soddisfazione che provo è tale che voglio farvi un balletto di quelli che si usano.
antonia Suvvia, marito, balliamo!
Eseguono il ballo che preferiscono, con cui la farsa ha termine.
[1] Nel testo vi è un gioco di parole intraducibile: « regalos de la Pallia, de Puño en rostro requiebras ». La Paliza e Puñoenrostro erano due cognomi, il cui significato letterale è rispettivamente « la bastonata » e « pugno in faccia ».
[2] Il testo parla di « señales de Ceryera », giocando sul nome di tale località per alludere alle corna dei cervi; per maggior chiarezza, abbiamo sostituito Cervera con la Cornovaglia. L'allusione ai « montoni di Medellin » ha lo stesso senso.
[3] Famoso furfante, eroe dell'omonimo romanzo picaresco di Mateo Aleman (1599).