Farsa in un atto
di Pedro Calderón de la Barca
Traduzione di Cesco Vian
da FARSE SPAGNOLE del secolo d'oro
Edipem Novara 1974
PERSONAGGI
Donna BARBULA
Donna ALDONZA
Donna ERMENEGILDA
Un EMPIRICO
Una GUARDIA
CASILDA
LUISA
Una GOVERNANTE
Uno SCUDIERO
Un GARZONE DI BOTTEGA
Un SARTO
Un NEGRO
Un PORTOGHESE
Un FRANCESE
BARBIERI SUONATORI
FARSA DELLA RABBIA
In casa di Donna Barbula
barbula (dentro) Ehi, Casilda! Ragazza, apri la porta, svelta!
Entrano donna barbula, vestita da signora, e casilda, da cameriera.
casilda Che cosa succede?
barbula Ahimè, quasi niente! Vengo morta, morsa da un cane bracco, (Dio mio, che rabbia!), fino alla fine dei miei giorni! Aiuto, confessione, testamento, estrema unzione, funerale!
casilda Calmati, forse ti arrabbi per sbaglio. Com'è successo?
barbula Sono andata a far visita, (tu lo sai, Casilda), a donna Ermenegilda, che ha una tale passione per i cani...
casilda Quale delle tue amiche non ha passioni da cani?
barbula ...da tenersi in casa... Ahimè, che cosa terribile! Ma cosa vuoi trovare in una cascina? Fatto sta che avevo appena suonato alla porta, ed eccoti saltar fuori in massa un botolo, un volpino, un can barbone, un cinese, un cagnolino di lusso, un mastino, un levriere, un segugio, un alano, un bulldog, un cane da punta, un molosso, e fra di essi, (ahi, mi par di soffocare!), un maledetto birbante d'un cane bracco!
casilda Non c'è bracco che non sia un gran vigliacco!
barbula Questo, senza dire né ai né bai, mi zompa addosso, io fo per dargli una sberla, sbaglio, lui si rivolta peggio d'un alano e tenta di mordermi questa mano. Questo è il mio guaio! Si dice che il bracco, tutte le volte che gli salta in mente, fa venir la rabbia; e temo che stavolta me l'abbia fatta venire davvero, (Dio mio, che angoscia!), perché la mia mano è già diventata grossa come un otre!
casilda Veramente io non lo vedo, a meno che non si tratti di un otre sgonfio.
barbula Come no? Sono pronta a scommettere quel che vuoi che questa mano pesa dieci libbre più dell'altra. Ahi, ahimè! Va, vola come un fulmine, prima che il veleno mi arrivi al cuore, a cercare di corsa un empirico, che mi curi con le parole magiche!
casilda Conosco una taverna frequentata da uno di quelli.
barbula Che cosa aspetti, dunque, Casilduccia mia?
casilda Non faccio altro che mettermi la mantiglia...
barbula Digli che già la mano mi è tutta una brace! E se non lo trovi, che lo troverai certo, lascia l'indirizzo (ahi! ahi!) all'oste, e per carità che non si sbagli, perché (ahimè, muoio!) sono venuta da poco in questo quartiere, e non mi conosce nessuno, perciò tu dàgli l'indirizzo della signora qui dirimpetto, che è la nostra bella vicina, donna Aldonza Equivalente, e lei lo manderà qui da me, lei che è molto più conosciuta di me!
casilda Ci vado di corsa.
barbula E sta bene attenta, anche se mi vedi quasi moribonda, non fermarti per istrada, ché non morirò prima del tuo ritorno.
casilda Farai bene, giacché una signora ammodo non può commettere l'indelicatezza di morire senza serva. (Escono.)
Una strada con taverna
Entra casilda.
casilda Povera me, rischio di restar orfana della mia padrona, col giusto timore, se l'inferno l'inghiotte nel suo zolfo, di non trovarne un'altra che mi tolleri. Per questo è mio interesse andare in cerca di quell'empirico. Ma che virtù magica avrà costui, se penso che Dio non la concede mai a un gentiluomo?... Ma ecco la taverna... Non c'è!... Sarà morto fuori del suo elemento? Lo lascerò detto alla mia amica Luisa, che è quella che spilla il vino in questa taverna, per tornare subito a casa. Non voglia Iddio che la mia padrona, stanca di aspettarmi, pensi di tirar le cuoia.
Entra luisa, vestita da serva della taverna.
casilda Luisa cara!
luisa Casilda dei miei occhi! Che ti succede?
casilda Un mucchio di guai! La mia padrona è rabbiosa!
luisa Tutte le padrone lo sono.
casilda Son venuta a cercare, affinché venga a curarla...
luisa Chi?
casilda Mastro Andrea, l'empirico.
luisa Se n'è andato un istante fa.
casilda Come sono sfortunata!
luisa Ma ha detto che sarebbe tornato subito.
casilda Devo tornare subito indietro. Tu digli che venga verso la casa alta, e giusto dirimpetto alla casa di donna Aldonza Equivalente, domandi di me.
luisa Sta’ tranquilla, glielo dirò.
casilda Il cielo ti guardi. Non dimenticarti i riferimenti che ti ho dato!
luisa Non li dimenticherò, non aver timore. È facile, deve andare proprio dirimpetto, in casa di donna Aldonza Equivalente. (Escono.)
Sala in casa di donna Aldonza.
Entrano donna aldonza e donna ermenegilda.
aldonza Era ora che tanto onore fosse fatto alla mia casa!
ermenegilda Il piacere è tutto mio, Aldonza!
aldonza (chiamando) Bertrando!
governante(entrando) Che cosa mi comandi?
aldonza Togli il soprabito a donna Ermenegilda Casacca! Mi ha dato una tale gioia la sua visita, a quest'ora, che non permetterò di ripartire senza che abbia fatto penitenza con me.
governante(a parte alla padrona) Bada che sarà una penitenza davvero, che non abbiamo neppure acceso il fuoco a quest'ora!
aldonza (a parte, alla Governante) Zitta, che gliel'ho detto per complimento, e lei non accetterà di sicuro!
ermenegildaEbbene, devo proprio accettare un invito così gentile! Se sono venuta a farti visita ad ora così mattutina, è che vengo a ritirarmi in casa tua come in un sacro asilo...
aldonza (fra sé) L'abbiamo fatta bella davvero!
ermenegildaPerché sono talmente carica di debiti, che non posso più abitare in casa mia, finché non mi giunga dalla Biscaglia una lettera di credito.
aldonza (a parte, alla Governante) Ha accettato l'invito!
governante (a parte, a Aldonza) Zitta, che se ne andrà, e tu avrai fatto bella figura.
aldonza (a parte) Ho proprio voglia di scherzare! (A Ermenegilda.) Benvenuta, cara, benvenuta! (Chiama forte.) Ehi, Maria!
Entra uno scudiero, un vecchietto.
scudiero Che cosa comandi?
ermenegilda Ho osservato una cosa strana.
aldonza E quale, amica mia?
ermenegilda Che chiami Bertrando la governante e Maria lo scudiero.
aldonza E codesto ti stupisce? Le signore del mio ceto non debbono, per l'etichetta, chiamare i servi col loro nome di battesimo; il cognome basta. Ora la mia governante si chiama donna Teresa Bertrando, e quello scudiero don Luca Maria. Con il che, penso di averti risposto.
ermenegilda Ho capito.
aldonza Bertrando...
governante Signora...
aldonza Perché ritardate? Non le togliete il soprabito?
governante Sì.
aldonza Maria...
scudiero Signora...
aldonza Vada al mercato e veda se trova qualcosa di fresco da aggiungere ai cibi ordinari.
ermenegilda Vuoi fare dei complimenti per me?
aldonza No, non sono complimenti!... (Allo scudiero.) Non va?
scudiero Il fresco non manca, signora; siamo in primavera, e non c'è giorno che non lo porti! (A parte, a Aldonza.) Quello che manca non è il fresco, bensì il rinfresco: non c'è un soldo in casa!
aldonza (a parte, allo Scudiero) Se ci fosse, scimunito, ci sarebbe bisogno di voi? La grazia e il talento di un servitore consistono nel saper rimediare quattrini quando non ce n'è! Impegnate qualcosa!
governante Maria...
scudiero Mi dica, Bertrando.
governante (a parte, allo Scudiero) Dovete comprare ogni cosa, dal carbone ai condimenti, perché in casa non c'è nulla di nulla.
scudiero Sta bene, ma a condizione di aver qualcosa da impegnare.
governante Prendete: impegnate questo soprabito.
scudiero Come, quello dell'invitata? Dobbiamo proprio cavarle il naso con le sue mani stesse? (Esce.)
ermenegilda C'è niente peggiore dei debiti, Aldonza?
aldonza Grazie al cielo, amica cara, io non ne ho uno solo, in questo momento. (Bussano alla porta.) Guardi un po' chi è! (Alla governante.)
guardia (da dentro) È in casa la signora donna Aldonza Equivalente?
governante (da dentro) Sì, è in casa.
guardia (entrando) Col permesso di vossignoria.
aldonza Come? Che significa questo? Una guardia, con tanto di bastone, osa entrare nel mio salottino?
guardia È necessario. Fuori aspetta l'altra parte.
aldonza Che altra parte?
guardia Il padrone di questa casa, che mi ha incaricato del pignoramento per i due anni d'affitto che non gli avete pagato.
aldonza Ringrazi Iddio che mio cugino, il segretario, si trova in questo momento a Caràcas; ché se fosse qui lui...! Ma io gli farò avere un messaggio immediatamente. Aspettate e vedrete!
Entra un garzone di bottega, con delle carte in mano.
garzone Ehi, di casa!
governante Chi è?
garzone Il merciaio, mio padrone, vi manda questa fattura. Se non la pagherete entro oggi, domani vi farà pignorare.
aldonza Una dama che possiede da dieci generazioni un palazzo avito sulla montagna, trattarla in questo modo![1]
Entra un sarto.
sarto Debbo attendere ancora molto il pagamento del conto di quelle sottane, del corsetto e della gonna, che vi ho fatto fin dalla Pasqua scorsa?
Entra un portoghese con un pacco.
portoghese Signoria sua pagare me oppure darmi indietro subito pezza tela Olanda che io avere lasciato qui giorno passato.
francese (entrando con pizzi e merletti) Prego madama pagarmi quei pizzi che sa, altrimenti restituirmeli.
negro (entrando) Signola, quelle sei scatole di cioccolata, me le faccia pagare; che io avere lasciate a voi per soli sette reali, essendoci dentro tanta buona Guacaca[2].
aldonza C'è mai stata al mondo qualcuna più disgraziata di me?
ermenegilda Te felice, amica mia, che non hai un solo debito, in questo momento!
Entra lo scudiero.
scudiero Vossignoria può offrire un buon pranzo alla sua invitata. In cambio del soprabito, mi hanno dato tutte queste cosarelle buone!
aldonza Quale soprabito, citrullo?
guardia Signora mia, vediamo di tagliar corto! Indicatemi i beni mobili e immobili che io devo pignorare.
aldonza Il diavolo possa pignorarti l'anima!
garzone Pignorateli anche per conto del mio padrone, in virtù di questa fattura.
sarto Prima c'è il mio conto!
portoghese Mia Olanda prima!
francese I miei pizzi prima di tutto!
negro Prima esserci mia Guacaca!
aldonza Prima di tutto ha da essere il demonio che vi porti!
Entra l 'empirico.
empirico Dio sia con gli abitanti di questa casa. Abita qui la signora Aldonza Equivalente?
tutti Sì.
empirico Deo gratias! Mi scusino le loro signorie se non ho potuto venir prima; stavo curando con le mie formule magiche alcuni agnelli.
aldonza (fra sé) Questo è giusto quello che mancava! Avrò dei debiti anche con l'empirico?... (Forte.) Che cosa cercate da me? Chi vi ha dato il permesso di entrare da codesta porta?
empirico Ho capito: è quella della rabbia! Non sarò certo io che mi lascerò ingannare dalle apparenze! Che la benedetta santa Chitteria ti aiuti e ti assista!
aldonza Che stupidaggini stai dicendo, uomo? Vuoi che ti strappi la pelle?
empirico La miglor prova che questa signora è stata colta dalla rabbia è appunto il furore che suscita in lei la mia presenza. Essi? infatti teme la gratis data[3] che Iddio mi ha concesso.
aldonza Ti voglio cavare duemila anime, e gratis per davvero!
ermenegilda Non mi basta il cuore nell'assistere a scene così dolorose! Bertrando, mi dia il mio soprabito!
governante L'avevo messo qui, l'avevo... ma non lo vedo più... Con tutta la gente che è entrata in casa...
ermenegilda Il mio soprabito, ahimè!
aldonza Eccone un'altra colta dalla rabbia peggio di me! Soccorretela!
empirico Verrà anche il suo turno, se il male progredisce. Tenetela ferma se devo esorcizzarla. Guardate un po' che razza di odio gli ispira solo il vedermi.
guardia Se io avessi saputo che eravate vittima di un male cosi tremendo, non sarei venuto certo a pignorare... Ma già che sono venuto, la compassione mi spinge a dare una mano alla cura. E tutti quanti facciano come me!
ermenegilda Ahimè, il mio soprabito!
aldonza Che cosa volete farmi?
tutti Tenervi ferma!
aldonza Per la benedetta tonaca di uno zio mio che appartenne all'ordine di Malta! Vi farò tutti a pezzi!
tutti le saltano addosso e la tengono ferma.
tutti (all'empirico) Adesso si avvicini pure.
empirico Non lasciatela andare!
aldonza Uomo, bada che mi stai bagnando, e non con ambra né con fior d'arancio!
empirico Non si lamenti, che il mostiglio[4] non è dannoso al viso.
(Recita la formula magica.)
Per la grazia singolare
che secondo le necessità
il cielo mi volle dare;
all'ombra di quel cedro
dove andava san Giovanni con san Pietro,
ti scongiuro, mal di peste,
mi costi quel che mi costi,
di non entrare in codesto cuore,
ma di fuggire
al suono del mio campanellin,
drin, drin,
già che senti suonare a San Martin,
don, don,
già che senti suonare a San Anton!...
aldonza Basta, lasciatemi andare! (La lasciano andare e si getta addosso all'empirico.) ...Voglio fare a pezzi questo impostore.
empirico Magnifico risultato ho ottenuto! Vedete come si è calmata?
ermenegilda Ahimè, il mio soprabito!
Entrano donna barbula e casilda.
barbula Non so, madama Aldonza, se ho agito cortesemente, né da buona vicina, facendo venire l'empirico in casa vostra, mentre, sono io che ho bisogno dell'opera sua!
casilda E io che sono andata tanto di corsa a chiamarlo, mentre lui se ne sta qui pacificamente!
aldonza Non manca che questo! Vossignoria, e lui, e tutti quanti, se ne vadano fuori di qui, alla malora!
barbula (all'empirico) Che cosa aspettate? Sono io che devo essere curata, giacché un cane mi ha quasi morsicato, questa mattina.
empirico Lasci perdere, il suo caso è niente, in paragone di questo. Questo sì che è grave! Lei non sa cos'è la rabbia!
barbula Io sono capacissima di aver la rabbia, qui e in qualunque altra parte, e a fronte alta, ha capito?
tutti Calmatevi!
ermenegilda Signori, calma! E che ricompaia il mio soprabito, piuttosto!
barbula O ingrata amica, eri qui anche tu? I tuoi cani tentano di mordermi, e tu fai venire l'empirico per un'altra.
ermenegilda Non capisco, qui c'è tutta gente che sembra per bene, e il mio soprabito non compare da nessuna parte!
Entrano alcuni barbieri con le chitarre.
un barbiere Che cosa sta succedendo qui, con tanto baccano?
guardia Poiché il barbiere, vicino vostro, ve lo domanda senza abbandonare la sua chitarra, la collera ceda il posto al sollazzo, e le signorie loro rispondano cantando. E il pignoramento si tramuti in festeggiamento. Forza con la musica!
tutti Musica, musica!
aldonza (canta):
Io fremo, messer Empirico,
di grande rabbia, vedendo
che, non essendo io negra,
in casa non ho una bianca[5].
empirico
Ah, ah, che bella rabbia!
barbiere
Che bella rabbia, olé!
guardia
Per me non ci sono effetti,
perché non ci sono cause,
per questo io schiatto di rabbia!
ermenegilda
Ed io perché m'invitano
facendomi pagar le spese!
empirico
Ah, ah, che bella rabbia!
barbieri
Che bella rabbia, olé!
casilda
Io fremo perché, per inezie,
la mia padrona s'arrabbia.
garzone
Ed io perché il mio padrone
i soldi li ha tutti in carta.
empirico
Ah, ah, che bella rabbia! ecc.
luisa
La mia taverna sta in terra,
eppure vive nell'acqua,
ecco perché io m'arrabbio!
sarto
Io perché perdo le fatture
non avendo venduto argento.
empirico
Ah, ah, che bella rabbia! ecc.
governante
Io che sono governante,
niente ho da governare,
e per questo mi ci arrabbio!
negro
Per me, benché arrivi la flotta,
Il cacao val sempre lo stesso!
scudiero
Io quantunque scudiero,
non ho mai in tasca uno scudo!
barbula
Io schiatto di fame canina,
e sperando di soddisfarla,
vi invito a una mojiganga
per l'intervallo che segue.
empirico
Ah, ah, che bella rabbia!
barbieri
Che bella rabbia, olé!
Qui termina la farsa chiamata la rabbia
[1] Gioco di parole, nel testo. La regione chiamata Montagna, (attuale provincia di Santander), era la culla tradizionale di molte famiglie nobili spagnole. Qui però il termine è usato in senso generico: « sui monti ».
[2] Probabilmente il negro storpia qui, a fini evidentemente umoristici, il nome della città messicana di Óaxaca.
[3] Secondo la teologia, la gratis data è la grazia; in questo caso, si tratta del privilegio concesso all'empirico di guarire la rabbia.
[4] Mosto cotto drogato, usato anche per esorcismi.
[5] Moneta di infimo valore.