SCENA 4 - Madre di Lucia, Madre di Francesco,
Lucia, Giacinta, Francesco, un paio di ragazze più grandi, bambini del paese
di varie età, le sorelle di Lucia, Carolina.
Entrano
Mamma di Lucia, Mamma di Francesco, Carolina, Lucia, Francesco, Giacinta, le
sorelle, e altri/e con un lavoro di cucito. Mamma di Lucia si siede con
autorità, gli altri si dispongono in cerchio intorno a lei. Le più grandi
lavorano, i bimbi giocano. Carolina è con i bimbi.
SUOR
LUCIA
Mia madre era
un'autorità nella zona, sapeva leggere e scrivere, ed era molto pia. Dal
villaggio, e anche dai paesi vicini, ci mandavano le ragazze per imparare il
cucito e i bambini perché imparassero la dottrina e stessero in buona
compagnia.
MADRE
DI LUCIA (a
Carolina, mettendole poi in mano un lavoro di cucito)
Carolina, vieni qua! Ormai hai 13 anni e puoi imparare un mestiere. E’ una
buona età per cominciare a lavorare. Lucia invece comincerà a badare al
gregge al posto tuo.
GIACINTA (a Francesco)
Hai sentito?! Ora Lucia deve lavorare e non potrà più giocare con noi!! Starà
tutto il giorno con le pecore, fuori, sui prati…
FRANCESCO
Andiamoci
anche noi
GIACINTA (si illumina e corre verso la
mamma, seguita più lentamente da Francesco)
Dai mamma possiamo? Dai! Dai! (querule insistenze…)
MAMMA
DI FRANCESCO
(dolcemente)
Ma no, siete troppo piccoli…
GIACINTA
E FRANCESCO
(Querule
insistenze)
MAMMA
DI FRANCESCO
(cede, sorridendo)
E va bene, che devo fare?
GIACINTA
E FRANCESCO
Evviva!
Evviva! Lucia, Lucia, veniamo con te! (esultanza varia)
SCENA 5
– Personaggi: Lucia, Francesco, Giacinta.
Gli
altri bambini cominciano a rincorrersi e giocando e gridando escono di scena
Lucia, Francesco, e Giacinta raccolgono i bastoni, prendono le colazioni
dalle mani delle mamme (che poi parlando tra loro si ritirano) e partono per
il pascolo.
Musica dolce.
I bimbi camminano, badano un po’ alle pecore, poi si siedono a mangiare.
LUCIA
La mamma ci
ha raccomandato di dire il Rosario dopo pranzo.
FRANCESCO
Però è così
lungo…
GIACINTA
Ma non
possiamo non dirlo!
LUCIA
Eh no…però…
mi è venuta un’idea.
I bambini
confabulano tra loro. Giacinta e Francesco annuiscono vistosamente. Si
mettono in atteggiamento di preghiera.
LUCIA
Padre Nostro
GIACINTA
Dacci oggi il
nostro pane quotidiano
FRANCESCO
Ave Maria
GIACINTA
Santa Maria
E così
via, sfumando…
SUOR
LUCIA
Ci piacque
sempre di più stare insieme. Era bello starcene noi tre a giocare in
campagna. A Giacinta piaceva molto ascoltare l’eco della sua voce nei
fondovalle. E le piaceva pure, verso il tardi, stare a guardare il bel
tramonto e il cielo stellato che veniva dopo. Era entusiasta delle belle
notti di luna. Facevamo a gara per vedere chi era capace di contare le
stelle, che noi chiamavamo i lumini degli angeli. La luna era quello della
Madonna e il sole quello di nostro Signore. Perciò Giacinta a volte diceva:
GIACINTA (i bambini intanto hanno concluso
la loro preghiera)
Io preferisco il lume della Madonna a quello di nostro Signore, perché non ci
brucia né acceca.
SUOR
LUCIA
Invece a
Francesco piaceva il lume di nostro Signore. Entusiasmato seguiva con lo sguardo
tutti i raggi che dardeggiando sui vetri delle case dei villaggi vicini o
nelle gocce d’acqua sparse sugli alberi e sulle macchie dei monti, li
facevano brillare come altrettante stelle a suo parere mille volte più belle
di quelle degli angeli
I bambini
si sono alzati e cominciano un girotondo. Musica allegra. I bambini ridono a
voce molto alta.
SCENA 6– Personaggi:
Angelo, Lucia, Francesco Giacinta.
Tace
di botto la musica e i bambini si fermano all’istante, fermi nella posizione
in cui sono. Dopo un po’ si ode il fischio del vento e i bimbi si rianimano,
si stringono gli uni agli altri, facendo il gesto di proteggersi l’un
l’altro, perplessi dall’improvvisa folata.
Si voltano a guardare una luce che ondeggia intorno a loro, poi l’Angelo che
sopraggiunge.
LUCIA
Chi sei?
ANGELO
Non abbiate
paura. Sono l’Angelo della pace. Pregate con me
L’Angelo
si mette in ginocchio con la fronte a terra. Poi canta.
Mio
Dio io credo, adoro, spero e vi amo. Io vi domando perdono per quelli che non
credono, non adorano, non sperano e non vi amano.
Si
alza
Pregate
così. I cuori di Gesù e di Maria stanno attenti alla voce delle vostre
suppliche.
Si
dilegua
I bambini rimangono per un po’ fermi in estasi. Si riprendono lentamente,
sono stanchi, intorpiditi.
FRANCESCO (a Lucia)
Tu hai parlato con l’Angelo, che ti ha detto?
LUCIA
Non hai
sentito?
FRANCESCO
No, ho visto
che parlava con te, ho sentito quello che tu gli hai detto ma quello che lui
ha detto a te non so
SUOR
LUCIA
Fece un sacco
di domande: chi è l’Altissimo, che cosa vuol dire che i cuori di Gesù e Maria
sono attenti alle nostre suppliche…
LUCIA
Oh senti, di
queste cose si parla poco.
GIACINTA
È vero. Io
non so cosa sento, ma ormai non posso più né parlare né cantare né giocare e
non ho forza per fare niente.
FRANCESCO
Nemmeno io ma
che importa, l’angelo è più bello di queste cose. Pensiamo a lui.
GIACINTA
Mi piace
molto vedere l’angelo, ma il brutto è che dopo non siamo buoni a niente. Non
sono buona neanche a camminare
SCENA 7
– Personaggi: Lucia, Francesco, Giacinta.
SUOR
LUCIA
L’Angelo ci
apparve altre 2 volte. Ci disse di pregare molto e di offrire a Dio il
sacrificio di tutto quello che ci era possibile, in atto di riparazione dei
peccati con cui lui viene offeso e per ottenere la conversione dei peccatori.
In questo modo avremmo ottenuto la pace per il Portogallo. Chiamò se stesso
l’Angelo custode della nazione, l’angelo del Portogallo. L’ultima volta ci
insegnò un'altra preghiera
Mentre
parte la musica i tre bambini si prostrano
LUCIA
FRANCESCO GIACINTA
(sottofondo musicale)
Santissima Trinità. Padre, Figlio, Spirito Santo, vi adoro profondamente e
vi offre il preziosissimo corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo,
presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi,
sacrilegi e indifferenze con cui egli stesso è offeso. E per i meriti
infiniti del suo santissimo Cuore e del Cuore immacolato di Maria, vi domando
la conversione dei poveri peccatori.
Buio.
SCENA 8– Personaggi:
Madre di Lucia, Padre di Lucia, sorelle di Lucia, bambini.
Attraversa
il palco, correndo, ed esce, un piccolo corteo nuziale: è la sorella di Lucia
che si è sposata.
Poi entra la madre, con atteggiamento mesto, invecchiata. Poi il padre, con
una bottiglia in mano: spinge avanti una sedia e ci si abbatte sopra. La
madre lo guarda mesto. Entra pure Lucia seduta in un angolo, che osserva. La
madre cammina nella direzione del corteo nuziale, raccoglie faticosamente dei
fiori. Ha una fitta da qualche parte, sospira. Lucia magari la aiuta, e la
accompagna fuori.
SUOR
LUCIA
E questa era
la situazione tre anni dopo. Due sorelle già via, sposate; altre due a
servire come domestiche, perché mio padre aveva preso a trascurare i campi.
Molta tristezza in casa. Questa era la situazione il 13 maggio 1917… quando,
per caso, decidemmo di andare a pascolare a Cova da Iria, una proprietà dei
miei genitori.
Francesco
e Giacinta entrano con le pecorelle e fanno cenno a Lucia di andare.
SCENA 9
– Personaggi: Lucia, Francesco, Giacinta, Maria.
13
maggio 1917
SUOR
LUCIA
Mentre
stavamo per giocare vedemmo qualcosa come un lampo.
Lampo
LUCIA
È meglio che
ce ne andiamo a casa perché sta lampeggiando. Potrebbe venire un temporale
FRANCESCO
e GIACINTA
Sì, andiamo
Lampo
SUOR
LUCIA
Ci fu un
altro lampo e poi apparve la Signora su un’elce, tutta vestita di bianco, più
brillante del sole, che diffondeva una luce più chiara e intensa di un
bicchiere di cristallo pieno di acqua attraversata dai raggi del sole più
ardente.
Sorpresi
dall’apparizione i bambini si fermano, si inginocchiano davanti a Maria
MARIA
Non abbiate
timore. Io non voglio farvi del male
LUCIA
Di dove
siete?
MARIA
Sono del
cielo
LUCIA
E che cos’è
che volete da me?
MARIA
Sono venuta a
chiedervi di venire qui sei mesi di fila, il giorno 13, a questa stessa ora.
Poi vi dirò chi sono e cosa voglio. Poi tornerò qui una settima volta.
LUCIA
E anch’io
andrò in cielo?
MARIA
Sì, ci andrai
LUCIA
E Giacinta?
MARIA
Anche lei
LUCIA
E Francesco?
MARIA
Pure, ma
dovrà recitare molti rosari
MARIA
Volete
offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze ch’Egli vorrà inviarvi, in
atto di riparazione dei peccati con cui Egli è offeso e di supplica per la
conversione dei peccatori?
LUCIA
GIACINTA
Si, lo
vogliamo
MARIA
Avrete dunque
molto da soffrire, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto.
Mi raccomando, recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace al
mondo e la fine della guerra
Maria
scompare
SCENA 10– Personaggi:
Lucia, Francesco, Giacinta, Mamma di Francesco, Papà di Francesco.
I
bambini sono molto contenti
GIACINTA
Oh, ma che
bella signora!
LUCIA
Ho paura che
tu l’andrai a dire a qualcuno
GIACINTA
No, non lo
dico, puoi stare tranquilla
Entrano
Mamma di Francesco, Papà di Francesco, con sedie, tavolo, stoviglie
Giacinta e Francesco li raggiungono e si siedono a tavola, Lucia esce.
Mamma di Francesco serve il pasto e si mette a mangiare, con il marito.
Francesco e Giacinta non toccano cibo.
MAMMA
DI FRANCESCO
Bhè? Perché
non mangiate?
Non
rispondono
PAPA’
DI FRANCESCO
Su!… Siete
stati fuori tutto il giorno, avrete ben fame!
MAMMA
DI FRANCESCO
(arrabbiandosi)
Allora! Che capricci sono questi?? Giacinta! Cosa avete mangiato alla Cova?
GIACINTA
Niente
mamma!!! Stiamo facendo un fioretto!
Francesco
la guarda malissimo
MAMMA
DI FRANCESCO
Come?
GIACINTA (accorgendosi via via che sta
tradendo il segreto, ma incapace di fermarsi, mentre Francesco la guarda
sempre peggio)
Il fioretto di non mangiare… Ce l’ha detto la Signora…
MAMMA
DI FRANCESCO
Chi?!?
GIACINTA
Una Signora
bellissima che viene dal cielo…
MAMMA
DI FRANCESCO
O questa poi!
Adesso volete farmi credere che vi è apparsa la Santa Vergine! E Lucia, l’ha
vista anche lei?
GIACINTA
Sì…
MAMMA
DI FRANCESCO
Basta, ora
state zitti…Vieni Manuel, andiamo da Maria Rosa a vedere da dove nasce questa
bugia!
Escono Mamma di Francesco e Papà di
Francesco
Entra Lucia
LUCIA
Ecco, lo
sapevo io
GIACINTA
Io… avevo qui
dentro un affare che non mi lasciava star zitta
LUCIA
Ora non
piangere e non dire più niente a nessuno di quello che ci ha detto quella
signora
GIACINTA
Ormai l’ho
detto
LUCIA
Che cosa hai
detto?
GIACINTA
Ho detto dei
sacrifici e che quella Signora ha promesso di portarci in cielo
LUCIA
Proprio
quello sei andata a dire
GIACINTA
Perdonami,
non dirò più niente a nessuno
SCENA 11
– Personaggi: Lucia, Giacinta, Francesco, Mamma di Lucia, Mamma di Francesco,
Papà di Francesco, il parroco, folla di popolani, borghesi, ricchi…
SUOR
LUCIA
Non disse
davvero più nulla a nessuno. Anzi! Da allora interrogarla fu sempre
difficile. Davanti alla gente, alle autorità, persino davanti ai sacerdoti
che le facevano domande, il più delle volte lei chinava la testa seria seria
e si chiudeva in un mutismo assoluto.
Però, inevitabilmente, la notizia si sparse, e numerose persone cominciarono
ad arrivare
Entra
la folla, che si dirige verso i bambini, cerca di parlare con loro, li
blandisce, li interroga, commenta la notizia, chi incredulo, chi fervoroso.
Un gruppo più numeroso sta intorno a Francesco e Giacinta, sulla sinistra; i
bimbi si rifugiano tra i genitori che hanno un atteggiamento protettivo.
Lucia e la mamma – assai meno protettiva - sono invece sulla destra, con un
numero meno nutrito di persone.
MAMMA
DI LUCIA (ai
presenti, con scoramento)
Sono sempre riuscita a far sì che i miei figli dicessero la verità e ora
dovrei passare sopra a una cosa del genere con la più piccola? Magari si
trattasse di una cosa più piccola. Ma una cosa del genere ha tratto in
inganno tante persone…!
A
Lucia, brandendo una scopa
Rigirala
un po’ come ti pare! O tu la finisci d’imbrogliare questa gente, confessando
che hai mentito o ti rinchiudo in una stanza dove non puoi più vedere nemmeno
la luce del sole. A tanti altri dispiaceri mi mancava proprio che venisse ad
aggiungersi una cosa simile
IL
PARROCO
(meditabondo)
Non mi sembra una rivelazione di Nostro Signore. Quando succedono queste cose,
nostro Signore invia ordinariamente queste anime con cui si mette in
comunicazione a render conto di quello che avviene ai loro confessori o
parroci; e questa qui al contrario si chiude in sé più che può. Anche questo
può essere un inganno del demonio. Vedremo. Il futuro ci dirà cosa dobbiamo
pensarne.
Lucia
scoppia in lacrime e scappa in disparte. Poco dopo la raggiungono Francesco e
Giacinta
DONNA
del VILLAGGIO
Allora, zia
Maria Rosa che cosa dite delle visioni di vostra figlia?
MAMMA
di LUCIA
Ma che ne so?
Mi pare che non è altro che un’imbrogliona
DONNA
del VILLAGGIO
Non ditelo
molto forte, se no qualcuno è capace di ammazzarvela. Ho l’impressione che
c’è qualcuno in giro che ne ha proprio voglia
MAMMA
di LUCIA
Ah, non
m’importa. Basta che la costringano a confessare la verità. Io però dirò
sempre la verità, sia contro i miei figli sia contro chi mi pare, magari
anche contro di me.
Chissà che tutto questo non sia castigo che Dio mi manda in sconto dei miei
peccati? Se così, Dio sia benedetto
Buio.
La folla, sempre parlottando si sposta tutta da un lato. Idem i genitori.
SCENA 12– Personaggi:
Giacinta Francesco Lucia, folla, Maria. Effetti speciali: inferno.
I
bambini e la folla si mettono in ginocchio quando la Madonna appare. Qualcuno
resta in piedi scettico
SUOR
LUCIA
La Madonna
tornò il 13 del mese dopo, puntuale.
Appare
la Madonna
LUCIA
Voi m’avete
comandato di venir qui. Dite per favore quello che volete
MARIA
Voglio che
veniate qui il 13 del prossimo mese, che recitiate il rosario tutti i giorni
e che impariate a leggere
LUCIA
Vorrei
chiedervi di portarci in cielo
MARIA
Sì. Giacinta
e Francesco li porto fra poco. Ma tu resti ancora qui per qualche tempo. Gesù
vuole servirsi di te per farsi conoscere e amare
LUCIA
Resterò qui
da sola?
MARIA
No. Il mio
cuore immacolato sarà il tuo rifugio e il cammino che ti condurrà fino a Dio.
Scompare
Maria
Buio. Al ritorno della luce, bambini e folla sono in posizioni leggermente
diverse.
SUOR
LUCIA
Come ci aveva
chiesto la Madonna, tornammo anche il 13 del mese seguente.
Riappare
Maria
MARIA
Sacrificatevi
per i peccatori e dite molte volte, specialmente quando farete qualche
sacrificio: "O Gesù è per vostro amore per la conversione dei peccatori
e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria"
Partono
effetti speciali per inferno: luci basse e rosse, grida e lamenti dei dannati
da dietro un telo rosso che si è alzato.
SUOR
LUCIA
Aprì le mani
e il riflesso della luce parve penetrare la terra e vedemmo qualcosa come un
mare di fuoco; immersi in questo fuoco i demoni e le anime come se fossero
braci trasparenti e negre o color bronzo con lineamenti umani che fluttuavano
nell’incendio, sollevate dalle fiamme che da loro stesse uscivano con nugoli
di fumo e ricadevano da tutte le parti, simili al cadere di faville nei
grandi incendi, senza peso né equilibrio tra gridi e gemiti di dolore e di
disperazione che facevano orrore e tremare di spavento. I demoni si
distinguevano per i lineamenti orribili e schifosi di animali spaventosi e
sconosciuti ma trasparenti come negri carboni accesi.
Cessano
effetti speciali. Torna la luce
MARIA
Queste sono
le anime dei poveri peccatori. Per salvarle Dio vuole stabilire nel mondo la
devozione al mio Cuore Immacolato. Se faranno quello che io vi dirò molte
anime si salveranno e ci sarà pace. La guerra terminerà, ma se non
smetteranno di offendere Dio, sotto il regno di Pio XI ne comincerà un’altra
peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta
sappiate che è il segno che Dio vi dà che sta per punire il mondo dai suoi
crimini, per mezzo della guerra, della fame e della persecuzione alla Chiesa
e al Santo Padre. Per impedirla verrò a chiedere la consacrazione della
Russia al mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati.
Se daranno retta alle mie richieste la Russia si convertirà e ci sarà pace.
Se no, diffonderà nel mondo i suoi errori provocando guerre e persecuzioni
alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da
soffrire e parecchie nazioni saranno annientate. Alla fine il mio Cuore
Immacolato trionferà. Il S. Padre mi consacrerà la Russia che si convertirà e
sarà concesso al mondo un periodo di pace. In Portogallo si conserverà sempre
il dogma della fede.
Voi bambini pregate sempre e specialmente quando fate sacrifici dite (canta):
"O Gesù, perdona le nostre colpe preservaci dal fuoco dell’inferno,
porta in cielo tutte le anime specialmente le più bisognose della sua
misericordia"
Scompare
Maria
Buio. Fine I tempo
SCENA 13– Personaggi:
Lucia, Giacinta, Francesco.
Pascolo,
pecorelle
SUOR
LUCIA
Continuavamo
nel nostro lavoro di pastori, ma certamente la nostra vita era cambiata.
GIACINTA
Ma che
peccati saranno quelli che questa gente da per andare all’inferno?
FRANCESCO
Non saprei.
Forse il peccato di non andare a Messa la domenica, di rubare, di dire
parolacce, di augurare il male, di giurare…
GIACINTA
E così, solo
per una parola vanno all’inferno!
FRANCESCO
Certo, è
peccato!
GIACINTA
Che cosa gli
costerebbe stare zitti e andare a Messa! Come mi fanno pena i peccatori! Se
potessi fargli vedere l’Inferno.
FRANCESCO
Giacinta, non
ci pensare troppo; dai, adesso giochiamo; vieni anche tu Lucia!
LUCIA
Oggi non
voglio giocare
FRANCESCO
Perché non
vuoi giocare?
LUCIA
Perché ho da
pensare. Quella Signora ci ha detto di dire il rosario e di fare sacrifici
per la conversione dei peccatori. Ora quando diciamo il rosario dovremo dire
l’Ave Maria e il Padre nostro interi. Ma i sacrifici come faremo a farli?
FRANCESCO
Diamo il
nostro spuntino alle pecore e facciamo il sacrificio di non mangiare.
GIACINTA
Alle pecore?
Meglio ai poveri. E noi possiamo mangiare le ghiande dei lecci… Anzi no,
quelle delle querce che sono più amare.
Mentre
le mangiano, Lucia trova una grossa corda
LUCIA
Ehi guardate
qui, qualcuno ha perso un bel pezzo di corda
FRANCESCO
Dammi un po’
Prende
la corda e la lega al polso di Lucia
Vai
cavallino, vai! Hop hop!
Giocano
per un po’ al cavallo, poi Lucia si ferma
LUCIA (sfregandosi il polso)
Ehi basta, fa male questa corda ruvida, mi ha graffiato tutta!
GIACINTA
Ecco! Ho
trovato un sacrificio che possiamo fare. Se questa corda è ruvida possiamo
prenderne un pezzo ciascuno e legarcela ai fianchi, così soffriremo per Gesù.
Poi
mimo di quanto segue
SUOR
LUCIA
Così divisi
la corda in tre pezzi e ne tenemmo un pezzo ciascuno. Francesco e Giacinta
tennero la loro finché le sofferenze della malattia glielo permisero.
SCENA 14– Personaggi:
Lucia, Francesco, Giacinta, Padre di Francesco, Padre di Lucia, Sindaco,
Guardia.
SUOR
LUCIA
Anche per la
quarta apparizione moltissima gente si era radunata alla Cova da Iria, ma la
Signora non apparve che due giorni dopo, il 15 settembre, perché quel giorno…
La
folla entra e si chiude intorno ai bambini. Quando questi ci passano
attraverso, ma la gente li strattona, fa richieste, involontariamente li
sballotta a destra e a manca. Loro non hanno il tempo di rispondere a
nessuno.
FOLLA (e.g.)
Mio marito sarà in Paradiso? Vorrei che mia madre guarisse dal tifo! Chiedi
alla Vergine se troverò una buona moglie! Pregate per noi! ….
La
Guardia si fa largo tra la folla. Mimo di ciò che segue.
La folla si disperde
SUOR
LUCIA
In mezzo a
questa confusione vengo a sapere di un ordine del sindaco di recarmi a casa
di mia zia, perché la mi attendeva. Mio padre era stato intimato e mi ci portò.
Ora il
sindaco sta ben piantato su una sedia, in casa di Giacinta e Franceso, con
fare minaccioso. Mimo di ciò che Lucia racconta
Quando
arrivai lui stava in una stanza insieme ai miei cugini. C’interrogò e fece
altri tentativi per obbligarci a rivelare il segreto e a promettere che non
saremmo tornati a Cova da Iria. Ma non ottenne nulla e alla fine parve
rinunciare
IL
SINDACO
Bene, bene…
se non sbaglio è ora di andare all’appuntamento con la Signora, eh?
FRANCESCO
Sì!
IL
SINDACO
Venite con
me, vi accompagno in carrozza…
PADRE
DI LUCIA
Ma no…i
ragazzi vanno a piedi…
IL
SINDACO
In carrozza,
ho detto!!
Li
trascina malamente in una direzione, aiutato dalla guardia
LUCIA
Ehi!! Ma la
Cova da Iria è dall’altra parte… Ehi…No!!! Papà!
SCENA 15– Personaggi: Lucia
Francesco Giacinta, il Sindaco, i detenuti.
La
guardia li sbatte in prigione. Il sindaco si è seduto a un tavolo, in
disparte
PRIMO
DETENUTO
Guarda un po'
chi arriva. Cos'avranno mai fatto questi tre?
LUCIA
Abbiamo visto
la Madonna
Tutti
ridono
PRIMO
DETENUTO
E da quando
in qua è un reato vedere la Madonna?
Tutti
ridono
FRANCESCO
Vogliono
sapere cosa ci ha detto, ma noi non lo diciamo
GIACINTA
Piange
FRANCESCO
Perché
piangi?
GIACINTA
Perché
moriremo senza rivedere né i nostri papà né le nostre mamme e io volevo
almeno rivedere la mia mamma.
FRANCESCO
Allora tu non
vuoi offrire questo sacrificio per la conversione dei peccatori?
GIACINTA
Sì, sì!! O
mio Gesù è per vostro amore per la conversione dei peccatori, per il Santo
Padre e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore immacolato di
Maria
UN
DETENUTO
Ma dite
questo benedetto segreto al signor sindaco. Che v’importa se quella signora
non vuole?
GIACINTA
Questo no,
piuttosto voglio morire.
LUCIA
Sentite: è
sera e non abbiamo ancora pregato…!
Si toglie
il rosario dal collo e cerca di appenderlo ad un chiodo che però è troppo in
alto. Dopo alcuni vani tentativi un detenuto la prende in braccio e la aiuta.
Poi, mentre parla Suor Lucia, prima i bambini poi i detenuti, alcuni dapprima
tentennanti, alcun goffi, si inginocchiano e iniziano a pregare (mimo)
SUOR
LUCIA
Dicemmo il
rosario, tutti insieme, con quegli omaccioni grandi e grossi che chissà da
quanto tempo non si erano più fatti nemmeno il segno della croce…
Quando finimmo di pregare, uno di loro tirò fuori la fisarmonica e si mise a
suonare. Ho già detto che ci bastavano due note per cominciare a ballare, ed
anche allora, in quel luogo così triste, non potemmo resistere. Giacinta, che
era sempre tanto spaventata, ballava e ballando piangeva
SCENA 16– Personaggi:
Lucia Francesco Giacinta, i detenuti, il sindaco, una guardia.
Entra
la guardia, che ferma il ballo
GUARDIA (rude)
Che cos’è questa confusione? Basta! Ora il Sindaco vi vuole vedere
Afferra
rudemente i bambini e li porta davanti al Sindaco
SINDACO
Vediamo se
avete deciso di ragionare! Vedete là, dietro quella porta? Ho fatto preparare
un bel pentolone d’olio bollente per friggervi, se non vi decidete a rivelare
i segreti che questa "Signora" vi ha detto, o a confessare che è
tutta una storia inventata da voi o da qualche prete!
…Allora…?
LUCIA
Non posso
disobbedire alla Signora e non posso dire una bugia
SINDACO
Ah si?
Vedremo come parlerai quando la tua amichetta starà cuocendo nell’olio!
Guardia!
Fa
cenno di portare di là Giacinta. Giacinta viene condotta dietro la tenda.
Allora?
Parli? O vuoi che tuo cugino faccia la stessa fine??
LUCIA (via via più tremante)
Se Giacinta è andata in cielo, va bene così.
SINDACO (sempre più furente)
Guardia!
Anche
Francesco viene trascinato dietro la tenda.
LUCIA
Spero solo
che non debbano soffrire molto
SINDACO (fuori di sé)
Sei responsabile della loro morte, ma almeno puoi salvare te stessa, se ti
decidi a parlare! No…? Allora vai in malora!
La
guardia trascina anche Lucia dietro la tenda
Il sindaco furente butta all’aria le carte della scrivania e esce seguito
dalla guardia
SUOR
LUCIA
Eravamo
proprio convinti di stare per raggiungere la Madonna in cielo. Invece ci
ritrovammo tutti e tre sani e salvi, per strada. E potemmo tornare a casa
I
bambini escono dalla tenda, sbigottiti, frastornati. Avanzano timidamente
fino al centro, si abbracciano tutti e tre insieme.
SCENA 17– Personaggi:
Lucia, Francesco, Giacinta, folla, Maria.
SUOR
LUCIA
E infine
venne l’ultima apparizione. Per il 13 ottobre Maria aveva promesso un
miracolo mostrare a tutti la verità delle apparizioni.
Pioveva da molte ore, ma c’era lo stesso più gente che mai. A migliaia
arrancavano nel fango dal paese, dalle città vicine e da chissà dove. La
folla era impregnata d’acqua, i vestiti pesavano come se fossero stati di
piombo.
La
folla è entrata in tenuta da pioggia. I bambini si mettono in ginocchio
LUCIA
Che cosa
volete da me?
MARIA
Voglio dirti
che facciano qui una cappella in mio onore; che io sono la Madonna del
Rosario; che continuino a recitare il rosario tutti i giorni. La guerra
terminerà e i militari torneranno tra breve alle loro case. Dio è contento
dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda. Portatela solo
di giorno.
LUCIA
Io avevo
alcune cose da chiedervi: se guarivate alcuni malati e la conversione dei
peccatori.
MARIA
Alcuni sì
altri no; è necessario che si correggano; che domandino perdono dei peccati e
che non offendano più Dio nostro Signore che è già molto offeso.
LUCIA
Chiudete gli
ombrelli!
SUOR
LUCIA
Aprendo le
mani le fece riflettere nel sole e mentre si elevava il riflesso della sua
stessa luce continuava a elevarsi contro il sole.
LUCIA
Guardate il
sole!
Tutti
si voltano in una direzione
SUOR
LUCIA
Il sole aveva
squarciato le nubi e splendeva nel cielo azzurro. Ma si mostrava in maniera
inconsueta, roteava vorticosamente intorno a se stesso. La sua luce era
intensa, ma tutti potevano guardarlo a occhio nudo senza che accecasse.
Gettava raggi dai colori diversi che si proiettavano al suolo trasformando il
paesaggio in maniera fantastica. La luce era diventata azzurra, di un azzurro
irreale. Poi si trasformò in giallo intenso per ridiventare subito azzurra.
LA
FOLLA
(cadendo in ginocchio)
Miracolo! Meraviglia! Sia lode a Dio! …
SUOR
LUCIA
Improvvisamente
il sole cominciò a danzare e a saltare. Poi si fermò, quindi riprese a
danzare e a saltare. Si staccò dal cielo precipitando verso la terra. Tornò
in alto e ancora scese giù con un volo terrificante e risalì.
LA
FOLLA
(movendosi opportunamente)
Oh Madonna aiuto! Moriamo tutti! Perdonate i nostri peccati! Salvateci
Signore!
SUOR
LUCIA
Il terrore
durò alcuni interminabili minuti. Poi il sole riprese il suo posto nel cielo
e roteava su se sesso creando uno spettacolo di luci mai visto.
LA
FOLLA
I vestiti…!
Sono asciutti!
Eravamo zuppi e adesso!
Sentite la terra! E’ secca, asciutta!
Miracolo… Gloria a Dio (etc)
SCENA 18– Personaggi:
folla, Lucia, Madre di Lucia, Sorelle di Lucia.
La
folla esce. Rimangono solo i familiari di Lucia
I bambini giubilano, abbracciandosi. Poi escono. La famiglia di Lucia, con
sedie e tavolo, si dispone come in casa. La mamma è visibilmente stanca.
SUOR
LUCIA
Fu un grande
miracolo. Tuttavia, ci fu sempre chi volle e potè rifiutarsi di credere,
poiché non sono i miracoli che costringono alla fede…
Non ultima la mia mamma…
Lucia
sta tornando da scuola.
LUCIA
Buongiorno! È
pronto da mangiare?
SORELLA
DI LUCIA
Ecco la
nostra santarella! Mangiare? Dovresti mangiare quello che ha prodotto
quest’anno la Cova da Iria. Era un bel terreno e adesso non ci cresce nemmeno
più l’erba, con tutta la gente che ci passa!
LUCIA
Ma avete
visto anche voi che…!…
ALTRA
SORELLA
(acida, sottovoce a Lucia)
Non dovresti proprio mangiare e basta: "Chi non lavora non mangia",
no? E tu che fai? Fai l’originale e ti metti ad andare a scuola!
Indica
o afferra il quaderno di Lucia
LUCIA
Ma me l’ha
detto la Madonna!…
MAMMA
DI LUCIA
(bruscamente, cadendo a terra)
O Signore ! Oh, oh…
Le
figlie le corrono attorno a soccorrerla. La coricano con un cuscino e una
coperta.
Si inginocchiano intorno a lei
FIGLIE
Mamma
mamma!….(etc)
MAMMA
DI LUCIA
(moribonda)
Questa volta sono alla fine figlie mie…
Afferra
Lucia per un braccio
Povera
figlia mia! Cosa sarà di te, senza mamma? Muoio ma tu mi resti come una spina
nel cuore!
SORELLA
La mamma muore
amareggiata dai dispiaceri che tu le hai dato.
ALTRA
SORELLA
Senti… Se è
vero che hai visto la Madonna va subito a Cova da Iria e chiedile che
guarisca la mamma; promettile quello che ti pare, noi lo faremo e allora ci
crederemo.
Lucia
corre fuori, davanti al luogo dove appariva la Madonna
SUOR
LUCIA
Promisi che
sarei andata là per nove giorni con le mie sorelle a dire il rosario e che
avremmo fatto in ginocchio l’ultimo pezzo della strada fin vicino al leccio e
l’ultimo giorno avremmo portato nove bambini poveri e avremmo offerto loro
una cena.
Lucia
torna verso la mamma in tempo per vederla alzarsi stupita e felice. Si
dirigono verso il luogo dove appariva la Madonna e si prostrano. Quando si
rialzano la mamma dice, con più dolcezza di quanta mai ne abbia usata finora
MAMMA
DI LUCIA
Guarda un
po’. La Madonna mi ha guarito e io ho l’impressione di non crederci ancora!
Chissà mai perché…
SCENA 19– Personaggi:
Lucia, Francesco, Giacinta, Mamma di Lucia, 2 sorelle di Lucia
Entrano
Francesco e Giacinta
GIACINTA
Eccoci,
Lucia! Andiamo a scuola!
Lucia
guarda un po’ impaurita la mamma, che – per la prima volta - le sorride.
MAMMA
DI LUCIA
Vai su, vai!
Escono
i familiari di Lucia.
I bambini si incamminano allegri. Giunti in un punto che dovrebbe essere la
chiesa di Fatima, Francesco si arresta..
FRANCESCO
Voi andate a
scuola. Io resto qui in chiesa, vicino a Gesù nascosto. Mi piace pregare da
solo e consolare nostro Signore che è tanto triste. Giacinta ama pregare per
i peccatori, io invece preferisco consolare Gesù.
Quando ritorni vieni qui a chiamarmi. Non vale la pena che io impari a
leggere; tra poco vado in cielo.
Le
bambine proseguono per la scuola, Francesco si ferma a pregare.
SCENA 20– Personaggi:
Francesco, Lucia, Giacinta, Mamma di Giacinta, Papà di Giacinta.
SUOR
LUCIA
In fondo
aveva ragione. Non passò molto tempo, infatti che la Madonna mantenne la
promessa di portarsi in cielo i miei due cuginetti. L’influenza li prese e
dovettero sopportare una lunga degenza.
Si
allestiscono i due lettini per Francesco e Lucia. Francesco si corica, e i
cuginetti gli si avvicinano. Un po’ più in disparte, i genitori dei due
bimbi.
LUCIA
Soffri molto,
Francesco?
FRANCESCO
Abbastanza,
ma non importa. Soffro per consolare Nostro Signore e poi tra poco vado in
cielo!
LUCIA
Lassù non ti
dimenticare di chiedere alla Madonna che faccia presto a prendere anche me.
FRANCESCO
Quello non lo
domando! Tu sai bene che lei non ti vuole lassù per adesso
LUCIA
Allora sta
ben attento, non ti dimenticare di pregare molto per i peccatori, per il
Santo Padre, per me e per Giacinta
FRANCESCO
Va bene io
pregherò ma senti queste cose chiedile piuttosto a Giacinta, perché io ho
paura di dimenticarmene, quando vedrò nostro Signore. E poi, prima di tutto
lo voglio consolare.
SUOR
LUCIA
Quando dovette
confessarsi chiese aiuto a Giacinta e a me. Gli dissi che qualche volta aveva
disubbidito a sua madre quando lei gli diceva di stare a casa e lui scappava
e veniva da me o andava a nascondersi. Poi insistette perché chiedessi al
priore che gli portasse la sua prima Santa Comunione.
LUCIA
Si gliel’ho
chiesto, gliel’ho chiesto
FRANCESCO
Dopo, in
cielo io chiederò per te
LUCIA
Come
chiederai? Se prima hai detto che non chiedevi?!
FRANCESCO
Ma quello era
per farti portare in cielo tra poco! Ma se tu vuoi io chiedo e poi la Madonna
fa come le pare.
Ma non ti dimenticherò…sta tranquilla!
LUCIA
Non vuoi
nient’altro?
FRANCESCO
No
La
Mamma di Francesco allontana pian piano Lucia e Giacinta si corica nel suo
letto.
LUCIA
Allora addio,
Francesco. Arrivederci in cielo, arrivederci in cielo!
SUOR
LUCIA
Volo lassù il
giorno dopo nelle braccia della Madre celeste (4 aprile 1919)
SCENA 21– Personaggi:
Lucia, Giacinta, Madre di Francesco, Padre di Francesco
Morto
Francesco, Lucia si è avvicinata a Giacinta
SUOR
LUCIA
Si era
ammalata anche lei… la malattia le prese i polmoni e col tempo le si aperse
nel petto una grande ferita che non si chiudeva.
LUCIA
Vuoi
quest’immaginetta del Cuore di Gesù
Giacinta
la prende e la guarda con attenzione
GIACINTA
È così
brutta! Non somiglia niente a Nostro Signore, che è così bello! Ma la tengo,
sì, dopo tutto è lui.
Senti un po’: quanti sacrifici hai fatto stanotte?
LUCIA
Tre: mi sono
alzata tre volte a dire la preghiera dell’angelo
GIACINTA
Io invece ne
ho fatti tanti, ma tanti, non saprei quanti sono stati perché mi sono sentita
tanto male, ma non mi sono lamentata.
Mi piace tanto dire a Gesù che lo amo. Quando glielo dico tante volte, mi
pare d’avere un fuoco in petto ma non mi brucio. Non vedo l’ora di vederlo,
però sai, è venuta la Madonna, e mi ha domandato se volevo convertire ancora
altri peccatori. Le ho detto di sì. Mi ha detto che andrò in ospedale e che
là soffrirò molto. Mi ha detto di soffrire per la conversione dei peccatori,
in riparazione dei peccati contro il Cuore Immacolato di Maria e per amore di
Gesù. Le ho domandato se anche tu venivi con me. Ha detto di no. Questa è la
cosa che mi costa di più. Ha detto che veniva mia madre a portarmi e poi
resto la da sola. Prega molto per me, perché muoio sola.
Padre
di Francesco viene e la porta via in braccio, mentre pronuncia l’ultima
frase. Escono, seguiti da Madre di Francesco
SUOR
LUCIA
Dopo mesi di
degenza e ben due tristi ospedali, anche Giacinta morì. Era il 20 febbraio
del 1920 e da quel giorno sono passati lunghissimi anni.
Il Signore ci ha fatto la grazia di vedere Giacinta e Francesco elevati agli
degli altari e di contemplare molte altre meraviglie della sua misericordia.
Buio
EPILOGO
Sulla
scena il Papa di spalle di fronte alla statua della Madonna
La voce del papa è di Giovanni Paolo II: brani registrati dalla Consacrazione
al Cuore immacolato di Maria tenutasi in Piazza San Pietro il 7 ottobre 2000
PAPA
……………….
BAMBINI (a turno)
Tanti in questo anno di grazia stanno vivendo la gioia della misericordia che
il Padre ci ha donato in Cristo
Molti hanno accolto questo dono: giovani, ammalati, sacerdoti e religiosi,
artisti e giornalisti, scienziati, bambini e adulti, e tutti nel Tuo Figlio
diletto hanno riconosciuto il Verbo di Dio fatto carne nel Tuo seno.
Ottienici o Madre con la tua intercessione che i frutti di quest'anno non
vadano dispersi.
Vogliamo oggi affidarti il futuro che ci attende chiedendoti di accompagnarci
nel nostro cammino.
Siamo uomini e donne di un'epoca straordinaria, tanto esaltante quanto ricca
di contraddizioni. L'umanità possiede oggi strumenti d'inaudita potenza: può
fare di questo mondo un giardino o ridurlo ad un ammasso di macerie fino a
calpestare il rispetto dovuto ad ogni essere umano.
Oggi come mai nel passato l'umanità è a un bivio. E ancora una volta la
salvezza è ancora e solo, o Vergine Santa, nel Tuo Figlio Gesù.
PAPA
………………
BAMBINI
Lo Spirito
apre i cuori alla giustizia e all'amore, alla comprensione e alla pace.
Ti affidiamo tutti gli uomini a cominciare dai più deboli: i bambini non ancora
venuti alla luce e quelli nati in condizioni di povertà e di sofferenza, i
giovani alla ricerca di senso, i disoccupati, i poveri e i malati, le
famiglie dissestate, gli anziani e quanti sono soli e senza speranza.
PAPA
…………………..
Tutti
escono, portando la statua, intonando il canto popolare "Il 13
maggio".
|