Finalmente è Natale

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Finalmente è Natale

Commedia in due atti

di

Renato Capaldini

renato.capaldini@tin.it

cellulare 324.0536265

La commedia è di libero dominio, ma è gradito un messaggio di posta elettronica dove si specifichi la data e la località di rappresentazione.

TRAMA

Carlo e Sara hanno deciso di passare il Natale con i figli Mario e Luisa, che frequen-tano un master in Economia e commercio in Inghilterra. Il corso è lo stesso, ma hanno scelto di seguirlo in due città diverse e in alloggi diversi. Carlo è un impiegato quasi pen-sionato da tempo: ogni qualvolta si avvicina la pensione aumenta l’aspettativa di vita e deve continuare a lavorare. Comunque è un tipo tranquillo e portato alla goliardia. Sara è casalinga, vive in simbiosi col marito e si diverte per le sue battute, hanno lavorato sodo per dare un futuro ai loro figli che stentano ad uscire di casa se non per viaggi di studio che non finiscono mai. I signori Cupiello; Dario e Daniela, i vicini di casa e amici da sem-pre, Dario è un sempliciotto che ride in continuazione, Daniela, anche lei donna sempli-ce, appoggia sempre il marito e scherza con lui rafforzando le sue risate. Luisa e Mario, fi-gli di Carlo e Sara, girano il mondo per specializzarsi ma non trovano mai il giusto corso; Franco e Giovanna Cupiello, disoccupati in cerca di un lavoro che non trovano mai. Il giorno di Natale sembra un giorno di noia ma la magia del Natale…

Personaggi

Carlo De Marzio - padrone di casa

Sara - moglie di Carlo

Mario De Marzio - figlio di Carlo e Sara

Luisa De Marzio - figlia di Carlo e Sara

Dario Cupiello - vicino e amico della famiglia De Marzio

Daniela - moglie di Dario

Franco Cupiello - Figlio di Dario e Daniela Cupiello

Giovanna Cupiello - Figlia di Dario e Daniela Cupiello

Eros - Amico di vecchia data dei De Marzio e dei Cupiello

Cassandra - Amica di vecchia data dei De Marzio e dei Cupiello

Elena Popò - Amica di vecchia data dei De Marzio e dei Cupiello

Elettra Popò - Amica di vecchia data dei De Marzio e dei Cupiello

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

I ATTO

Apertura sipario

Scena I - Luce piena - salone casa De Marzio, c’è l’albero di Natale e il presepe, calendarioa toppa 22/12

Carlo - (guarda la corrispondenza seduto al tavolo, sconsolato)Finalmente èNatale. Equest’anno sarà ancora più bello. Andremo NOI da Mario e Luisa. Che bei figli che abbia-mo. Sono proprio bravi, laureati a pieni vuoti, e quanto studiano ancora

Sara - Carlo! Non si sono laureati a pieni voti, dai, e se oggi non hai una specializzazionenon trovi lavoro

Carlo - infatti, ho detto a pieni vuoti, che se non riempivamo con tuttiquei “prosciutti” ailoro professori…

Sara -ma quali prosciutti, non abbiamo comprato nessun prosciutto ai professori… Carlo - eccetto per quelli per il professor Maroldi. Te lo sei scordata? alla vista dei soldidisse: (imitazione autoritaria) “ah, no, no, cosa state facendo, non mi vorrete mica cor-rompere, io vi denunzio alla pubblica autorità”

Sara - (ride), e ti ricordi che faccia ha fatto quando

Carlo - si, quando gli ho detto: “no, non sono per lei, sono per un nostro parente di Nor-

cia, ha un allevamenti di maiali e fa degli eccellenti prosciutti, li spedisce in tutto il mon-

do, e noi, ne compriamo qualcuno”

Sara - e lui: Ma Norcia, Norcia

Carlo - e No!, Norcia Norcia, e sono portentosi, se vuole possiamo farglieli assaggiare

Sara -“magari, ma così, tantoper gradire…”

Carlo -certamente, ma…

Sara - (ride) ma

Carlo - solo dopo l’accettazione della tesi di Mario.

(ridono)

Carlo - e ci sarebbe poco da ridere se non trovavamo quei prosciutti in svendita da quel

macellaio di terza categoria

Sara - quarta

Carlo -già, quarta categoria. Il professor Maroldi ne chiedeva in continuazione, per il fra-tello, la sorella, qualche professore influente, ma alla fine, ecco la tesi, il giorno della lau-rea è arrivato e per Maroldi è stata la fine

Sara - e tu: professorMaraoldi, qualche prosciutto dovrà anche andare all’estero, e giù

un pernacchione

Carlo - se lo meritava e (pernacchia) professor Maroldi!questa è gratis

Sara - (divertita)èvero, abbiamo faticato molto, ma li abbiamo educati proprio bene. Co-sa si può volere di più dalla vita?

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Carlo - figli che siinteressino un po’dipiùdei genitori, che non stiano sempre a spassoper il mondo per corsi di specializzazione, che… regolarmente abbandonano: troppo diffi-cile, una cretinata, a Barcellona ci vanno tutti, il prof. Non mi può vedere e chi più ne ha ne metta…. Di soldi

Sara - (imperativa ridendo) cosa stai dicendo? Carlo?

Carlo -perché, non è vero?

Sara - si, va bene, ma non si dice

Carlo - se per studiocambi città,mai Italiana, e soprattutto cambi continuamente corso

di specializzazione, quando ti specializzi? Mi pare che una specializzazione l’hanno già

presa: svicolamento dal lavoro e dalle responsabilità

Sara - e su, non essere tragico, vieni di ad aiutarmi a fare le valige

Carlo - andiamo (si avviano verso una camera (fuori scena) suonano alla porta, Carlo apree Sara esce di scena

Scena II

Carlo - Buon giorno, signor Dario Cupiello, qual buon vento Dario - (infreddolito) ci manca solo un buon vento con questo freddo, le previsioni sonocatastrofiche, mai così freddo negli ultimi trenta anni

Carlo - pensa tu, che freddo faceva trentuno anni fa Dario - ciripicchio, brrrrr!,e…comunque, io e Daniela stavamo pensando che potremmopassare il Natale insieme. Luisa e Mario sono in Inghilterra per Natale, Franco e Giovanna sono sulla neve… siamo tutti soli soletti, volevamo invitarvi a stare con noi

Carlo - purtroppo…non è possibile. Quest’anno andiamo noi da loro, Mario e Luisa ci

hanno invitati a Londra, stanno facendo un master in economia, mi pare, economia si, ma

la nostra, loro spendono e spandono a iosa

Dario - (sconsolato) e voi ci andate?

Carlo - certo, come possiamo non andare, passiamo il Natale insieme a loro, mi dispiace,dillo anche a Daniela

Dario - Ciripicchio, (ridendo) Certo, Natale con i tuoi Carlo -e a Pasqua ci pensiamo un’altra volta… Dario - (ridendo) certo, certo salutami Sara Carlo - sta preparando le valige

Dario - (annuisce)

Carlo - (accompagna Dario alla porta) e se non ci vediamo Buon Natale a te e a Daniela

Dario - (annuisce apre le braccia fa spallucce ed esce)

Sara -(rientra) quando c’è da dare una mano sei sempre pronto…

Carlo - hanno suonato alla porta

Sara - Dario…

Carlo - si, ci ha invitato a casa sua per Natale. Meno male che andiamo via… Sara -perchémeno male, sono bravi vicini, con loro stiamo bene

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Carlo - te lo immagini, se qualcuno ti chiede: dove avete passato il Natale? in casa Cupiel-lo. E a me piace o presepe, ma così, avremmo solo dimezzato le prese in giro. Sara - (divertita) e dai, come sei cattivo

Carlo -è la verità

(squilla il telefonino e Sara risponde)

Scena III

Sara - pronto, pronto, (allarmata) Luisa, cosa è successo, perché piangi (Carlo si allarma e

si avvicina a Sara che lo allontana facendo segno di attendere) cosa? come hai avuto un

principio d’incendio in casa…

Carlo -cosa, un principio d’incendio…ma lei sta bene?

Sara - (annuisce, fa una smorfia come se non sentisse bene la voce e con una mano bloc-ca Carlo che vuole il telefonino) si cara, non ti preoccupare, stiamo preparando le valige, partiamo subito. Come non ci dobbiamo preoccupare. Cosa? mi fai parlare col pompiere? Ma, chi lo capisce… va bene, ma hai telefonato a Mario… Ho capito lo chiamo io. Pronto, pronto, è caduta la linea

Carlo -perché non me l’hai passata

Sara -perché è caduta la linea, comunque lei sta bene e l’unica cosa che si è raccomanda-

ta è di avvertire Mario che c’è un cambio di programma, andiamo da lui

Carlo - (allarga le braccia) va bene, andiamo da lui Sara - (chiama al telefonino Mario) pronto, Mario, come che ti chiamo a fare. A casa ditua sorella c’è stato un principio d’incendio… mi ha detto di chiamarti per farti sapere che sta bene… no, no, non è possibile andare a casa sua… verremo tutti da te… come? mi ri-chiami, e quando…? pronto (guarda il telefonino) è caduta la linea

Carlo - e tu ci credi ancora, quando gli dici qualcosa che non vogliono sentire, o cade la li-nea o non c’è campo, o meglio non c’è scampo. Ma dico, fratello e sorella fanno un Ma-ster, dicasi Master in economia, in Inghilterra e scelgono istituti in città diverse, ma allora lo fate apposta, per farmi spendere il doppio dei soldi per l’alloggio

Sara -perché, ilvitto?

Carlo - e no? Noi facciamo i sacrifici, loro sperperano un capitale, noi siamo gli ignoranti,loro gli specializzati in economia? Così è la vita

Sara - va bene, adesso bastausciamo a prendere una boccata d’aria

Carlo -gelida, la piùfredda degli ultimi trenta anni, come dice Dario Cupiello (si mettono icappotti ed escono spengendo la luce)

Buio/Luce

Scena IV - Rientrano con qualche pacchettino, li sistemano Sara - vado a preparare qualcosa per cena

Carlo - cena magra, prepariamoci a giocare al tiro…della cinghia (e fa il gesto) Sara - Sempre esagerato

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Carlo - realista

Buio/luce

Scena V - Carlo legge il giornale seduto sul divano.

Carlo - La cena, ottima (suonano alla porta, Sara entra in scena e va ad aprire)

Sara - Daniela, Dario, entrate, che piacere, accomodatevi, preparo un bel caffè

(Daniela si siede su una sedia vicina al tavolo, Dario vicino a Carlo che continua a leggere.

Dario sbircia nel giornale).

Daniela -no grazie, per me è tardipoi non riesco a dormire

Dario - e poi si gira, si rigira e,…ciripicchio, non fa dormire neanche me

Sara - Dario cosa ti posso offrire?

Carlo - una birra, gelata

Daniela - noooo, ha i denti sensibili e quest’anno l’inverno è il più freddo degli ultimitrenta anni

Carlo - (annuisce) come dicono le previsioni (riprende a leggere il giornale) ma cosa tiaspetti dopo l’estate più calda degli ultimi venti anni? Sara - Ragazzi,un tè caldo?

Dario -un tè lo prendo, grazie

Carlo - riscaldiamo questo gelido inverno

Sara -Daniela, andiamo in cucina a preparare un bel tè caldo

Daniela –si, andiamo a fare due chiacchiere in santa pace (escono di scena)

Scena VI

Carlo - e no, adesso basta. Dario, Guarda qui (indica una notizia sul giornale) Dario - (sbircia) che cosa? Si allunga la vita media (ride) che fortuna per voi che ancoranon siete in pensione (ride)

Carlo - ma che fai, metti il dito nella piaga? Tu ci sei andato in pensione, ma io, quando ciandrò, mi spostano sempre la data?

Dario (ridendo) ciripicchio,lo vedi che è vero che la vita media si è allungata?

Carlo - e da dove si dovrebbe vedere?

Dario - (Ridendo) dal fatto che stai leggendo la notizia, non sei morto, sei vivo

Carlo - Dario, IO, sono unsopravvissuto, quanti ce ne sono rimasti della mia età.Per teche sei riuscito ad andare in pensione, si allunga la vita e la pensione, per me, si allunga il lavoro e si accorcia la vita. Buon riposo!

Dario - (ride) buon riposo? Ciripicchio, (alza la voce) mi tocca lavorare il doppio per man-tenere Franco e Giovanna, i liberi professionisti… i manager… puoi negarci una breve va-canza sulla neve a Natale? Nooo, andate pure (si alza, stringe i pugni e la bocca), Ma va-canza non vuol dire sospendere un lavoro? mancare da? ma da dove? Da casa natural-mente (ride) sospendere la routine familiare, la ricerca di un lavoro, per andare a divertir-si, ma, ciripicchio, a spese mie

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Carlo - (sorridendo e indicandolo con un dito) allora sai di che cosa parlo. Il mio viaggio diNatale non è di piacere, recupero quello che posso (posa il giornale). Ho paura dell’aereo, vorrei stare in panciolle tutto il giorno a Natale, se vado da loro non ci posso stare, ma non ci possono stare neanche loro e devono stare a casa con mami e papi.

Dario -(ridendo) ma questo è sadismo Carlo - ma vaaa! (e riprende a leggere il giornale e Dario a sbirciare)

Scena VII - Entrano Sara e Daniela con il te lo poggiano sul tavolo e lo servono Sara – e così anche voisoli soletti?

Daniela - (ridendo) noi, soli soletti, voi avete due perle di figli, vi hanno invitato a passare

il Natale con loro

Sara - si sono stati carini ad invitarci

Carlo - e soprattutto a precisare: papi, mami, mi raccomando, per il mangiare pensatecivoi, qui è tutto così caro

Daniela - (ridendo) i nostri non hanno avuto lo stesso tatto

Dario - (ridendo) papi, mami, andiamo in montagna per Natale, così vi lasciamo casa libe-ra (ridono tutti) e con che premura ci hanno liberato anche il portafoglio Daniela - (abbattuta) casa libera? casa vuota!

Sara - mi dispiace, potevamo farci compagnia

Daniela - magari

Dario - (a Carlo) potevi stare in panciolle come vuoi tu, in casa Cupiello Carlo - (ribatte subito) grazie, ma purtroppo non possiamo(squilla il cellulare di Sara)

Sara - pronto, Mario…che succede? (Carlo va verso Sara che lo tiene a distanza con unbraccio facendo cenno di far silenzio) come niente, sei senza voce… Hai preso un po’ di freddo e hai qualche linea di febbre. Non ti preoccupare, le valige sono pronte partiamo subito, la tua mamma… pronto, che dici? Non è niente… Luisa è li con te… tutto sotto controllo. Riuscite a farcela da soli e noi non ci dobbiamo rovinare il Natale… (sposta il te-lefonino e lo guarda)

Carlo -è caduta la linea…

Sara - come hai fatto a indovinare

Carlo - ah! il mio potente intuito

Sara sta rifacendo il numero

Carlo - lascia stare, (voce da annuncio ripetuto da Carlo) annuncio gratuito. Attenzione, il

numero da lei chiamato è al momento irraggiungibile si prega richiamare più tardi

Sara - (fa no con la testa e riattacca)si… c’è da disfare la valigia

Daniela - (ridendo) che tesori di ragazzi, non vogliono rovinare la festa ai genitori

Dario - i figli so no piezzo e core

Carlo - no so nu core a piezzi, il mio

Dario -(va verso Daniela che si alza, l’abbraccia spalla a spalla e con voce solenne) allora,possiamo riformulare la proposta

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Daniela - vogliamo passare in Natale insieme, a casa nostra?

Carlo e Sara si guardano, Carlo si alza, posa il giornale

Carlo - no!

Dario e Daniela - (si sovrappongono) come no!

Carlo - (fa verso con la bocca e no con un dito) ntz, ntz, ntz, ntz,

Dario - ciripicchio, volete stare da soli (ridendo) piccioncini

Daniela - (ride) siete arrabbiati con noi?

Sara - ma, Carlo che ti prende

Carlo - (alza la voce) mi fate finire di parlare? Natale lo passeremo insieme, ma qui a casa

nostra! In casa De Marzio

Dario -ciripicchio, e perché mai? no,no, no… la propostal’abbiamo fatta prima noiedesigiamo che si passi il… Natale in casa Cupiello Carlo - appunto

Daniela - appunto? Non capisco

Carlo - ho i miei buon motivi, che ora non sto a dirvi. Insisto, Natale in casa De Marzio

Daniela - continuo a non capire, maperché?

Carlo -(farfugliando) perché…vi vogliamo bene,perché…, ecco si, abbiamo già fatto laspesa, era per Londra ma… Londra, Roma new York, Parigi, quando si mangia si mangia Daniela -vabbè, se proprio insistete, ma dobbiamo partecipare alla spesa

Sara - non ti preoccupare, la spesa è giàstata fatta, voi porterete qualcosa da bere Carlo - mi raccomando, niente birra gelata,questo è l’inverno

Daniela -più freddo degli ultimi trenta anni

Ridono tutti

Dario -ciripicchio, porterò un poncee un panettone

Carlo - allargati pure, si accettano anche vini e spumanti, spuma anti anti, anti figli

Dario - ciripicchio, ciripicchio come sono contento

Daniela (a Sara) - ma non vogliamo essere di peso

Sara - non ti preoccupare, non è la prima volta che stiamo insieme, no!

Daniela - tutto bene. Ciripicchio! andiamo che i signori hanno da fare

Sara -ma dove andate, restate ancora un po’

Daniela -(si avvicina a Sara e all’orecchio)Darioè stanco, hai visto, gli cala la palpebra

Sara -allora…

Carlo - (a Dario) te ne vai così?

Dario -(all’orecchio di Carlo) Daniela è stanca, mi ha chiamato Ciripicchio… (ride)

Carlo - va bene, allora alla prossima

Dario - alla prossima

Si avviano alla porta e si salutano

Sara - Luisa e Mario Passano il Natale insieme, speriamo che si divertano, ma deve passa-

re il mal di gola a Mario

Carlo -tranquilla il mal di gola è giàin via di guarigione

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Sara -sei tremendo… a proposito, ma…quali sono i tuoi buoni motivi per non andare daDario e Daniela per il Natale?

Carlo - (si avvicina al presepio) a me, me piace o presepe,è bello o presepe,è bello il Na-tale in case De Marzio…

Sara - (gli da una pacca sulla spalla) stupidone Carlo -Ciripicchio…, Natale in casa Cupiello. non ci posso pensare, non ci posso pensare

Buio/Luce

Scena VIII

Carlo - (seduto sul divano legge il giornale, Sara sta rassettando la stanza, calendario a

toppa 24/12) Forse è stata una fortuna non andare a Londra, le previsioni del tempo con-

cordano con quelle di Dario: tempo pessimo, aeroporti chiusi per ore, venti forti e il mare

in tempesta rende impossibile anche la navigazione. (ride) Come dicono gli inglesi: il

tempo è pessimo? il continente è isolato. Noi, siamo isolati non loro.

Sara - ah, ah, ah (sconsolata) e i nostri bambini che faranno

Carlo -Bambini? Tra poco ci sorpasseranno con l’età e tu li chiami ancora bambini Sara -e dai, ci sorpassano con l’età

Carlo - non si dice che invecchiando si ridiventa bambini? Loro cresconoperciò!Prima opoi vedrai, ci diranno che cosa fare e come farlo, se ci ribelliamo, ci tolgono caramelle e nutella

Sara -quelle ce le ha tolte già il medico

Carlo - No! a te le ha tolte, io non ci vado dal medico! Ma nonè servitoa niente, sono

comunque a dieta perché, tu, sei a dieta

Sara - quindi sarei

Carlo -(si alza, va dietro a Sara e l’abbraccia) la miadolce tiranna

Sara - (si scuote e ride) e dai su, lasciami continuare a pulire

Carlo - (ride) e mamma mia, ti ha morso la tarantola?

Sara continua a spostarsi nella stanza e Carlo la segue dandole fastidio

Suonano alla porta Carlo va ad aprire, Dario porta bottiglie, panettone, torrone ecc. Carlo - Dario!qual buon… lasciamo stare. Hai svaligiato un supermercato?

Dario - ciripicchio, qualche cosetta,così, tanto per gradire

Carlo - non ti dovevi disturbare (intanto prende la spesa e la ripone su un mobile)

Sara -(entra in scena) Dario, cosa è tutta quella roba, hai svaligiato un supermercato?

Carlo - questa volta sei arrivata seconda glielo hogiàdetto io

Dario -ciripicchio. No, qualche cosetta…

Carlo - Tanto per gradire

Suonano alla porta Sara va ad aprire a Daniela che entra con due pacchettini e li mette sotto l’albero

Daniela -è solo un pensierino per te e per Carlo da aprire a Natale Sara -Ma no non è il caso

Daniela e Dario -lo è, lo è…

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Sara - allora va bene. Un caffè?

Dario -ciripicchio, io un…

Daniela - no grazie lo abbiamo appena preso e a Dario,più di un caffè al giorno, gli fa male

Dario alza gli occhi al cielo e fa spallucce, fa no con la testa, Carlo gli si avvicina, gli mette

una mano sulla spalla

Carlo - non sai come ti capisco!

Dario - annuisce con la testa

Daniela - Dario, togliamo il disturbo

Sara -ma quale disturbo, stare insieme è sempre un piacere Dario - ciripicchio

Daniela -ciripicchio…(escono sottobraccio, Dario guarda Carlo e Sara rassegnato) Sara - non ti pare che Daniela sia diventata un po’troppo autoritaria?

Carlo -(fa versi di presa in giro) un po’?

Sara - ci hanno fatto il regalo, dobbiamo contraccambiare, usciamo a comprare qualchecosa da mettere sotto l’albero per loro.

Carlo - un paio di manette per lui, per bloccare la belva, un oggettino sexy per lei, perrendere Dario più… più… Più e basta

Sara - andiamo dai (si preparano ed escono)

Buio/luce

Scena IX

Piccola parte della scena - Luci soffuse e colorate… Scritta Lampeggiante PUB - Luisa e Mario seduti ad un tavolo sorseggiano un drink.

Mario -come ti è venuto in mente di dire a mamma che c’è stato un principio d’incendioin casa tua, e se partivano per vedere cosa è successo?

Luisa -ma dai, li ho rassicurati e papà quando parte, pantofolaio com’è! Mario - ma come ti è venuto in mente difarmi telefonare per darmi la notizia

Luisa - e tu che gli dici che stai male e che io sto qui con te. Come glielo hai spiegato?

Mario - alla solita maniera

Luisa - ovvero?

Mario - (ridendo)è caduta la linea

Luisa -cretino, l’hai usatatante volte che oramai non ci credono più

Mario - appunto, se cade la linea e poi sono irraggiungibile sanno che tutto va bene e sitranquillizzano, ma se vuoi, possiamo richiamarli e farli venire

Luisa - Sei pazzo? No, no, no. Non richiamiamo mamma e papà, Erik non si sente prontoper conoscerli

Mario - maperché, credi che Manuela sia pronta? Luisa -almeno la tua ragazza potrebbe scambiare due parole con loro, è italiana

Mario - (ridendo) a pensare che abita a 200 metri da noi a Roma, dovevo venire a Londraper incontrarla. Che ragazza, sono stato proprio fortunato…

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Luisa - Erik, invece,è olandese e conosce due parole d’italiano: ciao e pizza,quando si capi-rebbero, in particolare con papà, maniaco dell’italiano: perché devo studiare l’inglese, io all’estero non ci vado e chi viene qui, impari l’italiano, se vuole parlare con me Mario - in fondo non ha tutti i torti

Luisa - e certo, l’ignoranza!

Mario -impera….(alla barese)Così imperi la lezione

Luisa -ah, ha… questo umorismo da, da…

Mario - Siamo a Londra,umorismo inglese…

Luisa -sei proprio uguale a papà, insopportabile!

Mario - (faccia a faccia) e tu come la mamma. Dai, lasciamo perdere, cerchiamo di passa-re uno splendido Natale con Erik e Manuela

Luisa - (ridono) hai ragione, cerchiamo di goderci queste vacanze di NataleSquilla il telefonino di Mario

Mario - Hello. Erik, how are you, I'm very fine. thank you.. and You…so so? why? Luisa –(cerca di togliergli il telefono di mano) e passamelo

Mario - (fa cenno di attendere e allontanala cornetta) what… continua a dire che non

gode

Luisa - ma che cosa dici?

Mario - continua a strillare oh my God, o my God, o mai godo, o mai godo Luisa - cretino, vuol dire mio Dio, mio Dio

Mario - (con la mano sul telefonino)lo so… umorismo inglese, traduzione anglo-barese Luisa - (allarmata) che gli sta succedendo (gli strappa il telefonino di mano) Erik, my love.What (diventa triste) yes… yes… good by

Mario -che è successo?

Luisa – (sempre più triste)i suoi genitori gli hanno fatto una sorpresa. Sono venuti aprenderlo, passeranno il Natale a Roma. All’Hotel Trajano

Mario - (divertito) a Roma,all’hotel Trajano, a due passi da casa nostra? quindi? Luisa - (distrutta)non può venire…

Mario - (sorridente la prende in giro) comemi dispiace…questi stranieri, sono così pocoaffidabili. Passare il Natale a Roma, all’hotel Trajano (consolatorio) dai.. su… passeremo comunque un Bel Natale io, Manuela e…tu

Luisa - Per te,sarà un bel Natale,io a reggere il moccolo (piange) Erik! (Squilla il cellularedi Luisa) Hello! Pronto Manuela, (scocciata) che piacere, come? noooo! (contenta) co-me… mi… dispiace…

Mario -oh, che succede? Non sarà che…dammi il telefonino (si agita animatamente) Luisa - (con un sorriso a bocca chiusa annuisce con la testa) e hai telefonato a me perchénon sai come dirglielo… (soddisfatta) stai tranquilla, certo che glielo dico io, va bene ap-pena possibile faremo una bella rimpatriata. Ciao, ciao, ciao. Buon Natale. Un bacio. Mario - (sconsolato) allora? Non mi dire che…

Luisa - (sorridente) se vuoi non te lo dico, ma… non può venire Mario -e perché?

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Luisa -se non tornava a casa, venivano i suoi… per risparmiare, torna leia Roma. Degnadel master in economia

Mario –Manuelaa due passi da casa nostra… Erik, Hotel Trajano… un passo e mezzo…Si guardano pensierosi, poi si bloccano

Luisa - un momento, pensi quello che penso io Mario - credo proprio di si

Luisa - per una volta la pensiamo allo stesso modo, fratellone Marioi/Luisa - (contenti) torniamo a casa

Mario -papà e mamma saranno contenti dell’improvvisata Luisa -gli diremo che non li abbiamo fatti venire perché volevamofargli una sorpresa Mario -è proprio quello che penso anche io. Vedrai come saranno contenti di vederci Luisa -(fronte a fronte con Mario) mica per tanto…(smielata) Erik

Mario -…Manuela(Sorridono felici. Mario lascia dei soldi sul tavolo ed escono di scena)

BUIO/LUCE

Scena X - (piccola parte della scana - tavolino di un bar - scritta bar - Franco e Giovanna intenuta da sci sono seduti a sorseggiare un aperitivo)

Franco –(scocciato)a Giovà, non potevamo scegliere un periodo migliore per venire sullaneve, tutte famiglie, un mare… ssi fa per dire, di ragazzini e il resto persone…. di una cer-ta età…

Giovanna -che pretendi è Natale, i ragazzini sono senza scuola e se i genitori non appro-fittano adesso, quando ci vengono in vacanza

Franco -potrebbero venire scaglionati un po’ a Natale, un po’ a capodanno e gli altri perla befana

Giovanna - allora sei scemo, abbiamo trovato una camera sola per miracolo a Natale,perché tutti gli altri periodi erano pieni, noi siamo disoccupati e un periodo valeva l’altro Franco -la prossima volta veniamo quando c’è meno gente

Giovanna -costa di più…e noi siamo disoccupati, dobbiamo far fronte alle spese e chie-

dere soldi a papà, a me non va più

Franco - trovati un lavoro

Giovanna - e dove? Tutti a un mese o due, otto ore al giorno compresi sabato e domeni-ca, a 30 chilometri da casa per seicento euro al mese

Franco - allora non criticare me. Sono nelle tue stesse condizioni, prima o poi un lavoroscapperà fuori

Giovanna -e se scappa fuori lui, scappi via tu… voglia di lavorare saltami addosso. I con-corsi li facciamo tutti

Franco –anche dovessimo vincerli, e come li vinciamo se rispondiamo a casaccio a test ecolloqui? ...ma lasciamo perdere, ora siamo qui, pensiamo a divertirci e farci delle belle sciate sulle piste assolate e ben innevate, questo è l’inverno più freddo degli ultimi trenta anni, per noi con meno di trenta è il più freddo di sempre

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Giovanna - sciare! e come? gli impianti di risalita sono affollati, ci sono file chilometriche,milioni di ragazzini, sbucano dappertutto, ti passano avanti nella fila, ti passano sugli sci, che oramai sono a righe e in qualche parte triti e ritriti sono diventati a quadretti Franco -se ti lamenti trovi sempre qualcuno che ti dice: ”sono bambini,un po’ di pazien-za, maleducato”, Maleducato. vabbè, ma anche io ho pagato, avrò diritto di fare un paio si discese in una mattinata

Giovanna - ma quando mai, le piste sono tutte piene di mocciosi che sfrecciano da destraa manca, e quelli che non sfrecciano stanno spiaccicati in mezzo alla pista, frignando. I genitori che li vanno a prendere e tu, per non passarci sopra, devi fare lo slalom Franco – “piano, ci sono dei bambini!”.A pensare che ero venuto sulla neve per rimorchiare Giovanna - tu rimorchiare? ma se nel tempo libero stai sempre rintanato in albergo Franco - io ho freddo, e tu? Non stai sempre con me? Giovanna –Franco. te lo devo proprio dire?

Franco - non incominciamo con le parolacce

Giovanna - ma quali parolacce, anche io sono venuta qua con la speranza di trovare qual-

cuno per… e poi per dirla tutta… Franco… io ciò un freddo che me la faccio sotto, non ce

la faccio più… torniamo in stanza che stiamo caldi caldi

Si guardano si avvicinano fronte a fronte

Franco –Giovanna, io la butto la,tanto per dire… Giovanna - che mi vuoi dire fratellone

Franco -ma non credi che abbiamo fatto una boiata a quei poveracci di papà e mamma, liabbiamo lasciati soli per una festa come il Natale, ti rendi conto?

Giovanna - soli soli, con i termosifoni a palla, il televisore con le tele novelle, mi sono per-sa già tre puntate, chissà che farà Jonathan

Franco – E chi èJonathan? ma, non sei venuta qua per trovare qualcuno? Giovanna - ma no! Jonathan dei “dispersi in paradiso” la tele novella

Franco - ma va va, comunque i termosifoni a palla tutto il giorno mi mancano proprio Giovanna - facciamo in tempo a riparare.Natale è domani, e se partiamo subito siamo acasa per tempo

Franco –no, aspetta. Il cenone non me lo perdo, partiamo domani mattina presto presto Giovanna - ma la mattina fa un freddo cane

Franco - Huuuuuuuuu! Lupo, ciripicchio,nella macchina di papà c’è ilclimatizzatore, lomettiamo a palla e per pranzo siamo a Roma

Giovanna - si, va bene, fratellone, lo facciamo soloperché gli vogliamo bene

Franco - quanto gli vogliamo bene!

Giovanna - rinunciamo a tre giorni di vacanza per stare con loro (si alzano)

Franco - che dici? ce li rimborseranno i tre giorni di soggiorno in meno?

Giovanna -dai spilorcio, è Natale per tutti

Franco -si, vabbè, ma tre giorni non sono spiccioli (lasciano dei soldi sul tavolo escono di scena)

BUIO/LUCE

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Scena XI - si accendono le luci in casa De Marzio. Sara e Carlo apparecchiano la tavola,Due pacchettini in più e noci e mandorle sotto l’albero. Calendario 25/12.

Sara -il primo pensiero questa mattina è stato per Mario e Luisa. Più tardi gli telefoniamoper gli auguri. Che Natale passeranno? e se davvero Mario è malato. Forse avremmo fat-to meglio a partire

Carlo - ma cosa dici, se fossero stati veramente male non sarebbe caduta la linea e subitodopo non sarebbero stati irraggiungibili, avrebbero telefonato cento volte se non altro per ricaricare la carta prepagata

Sara - forse hai ragione, mi preoccupo troppo Carlo - ne sono sicuro (si fa triste) comunque mi mancano quelle due canaglie

Sara e Carlo si avvicinano si abbracciano per la vita e poggiano la testa fronte a fronte Carlo - abbiamo fatto proprio un bel lavoro

Sara -la cosa più bella, hanno riempito la nostra vita

Carlo - e svuotato il portafoglio

Sara - (si divincola) il solito stupidone

Carlo - (ridendo) realista, dai vieni qua, dammi un bacio (suonano alla porta) Sara -ti sei salvato…

Carlo sorride e va ad aprire

Scena XII

Carlo - finalmente, Dada,siete arrivati, qui è tutto pronto,

Dario - dada?

Carlo –dada. Dario e Daniela

Dario - ciripicchio, sei una forza (ride)

Daniela - il solito simpaticone…

Sara - il solito cretino

Daniela - ma no… è simpatico

Sara - per un attimo, ma per una vita!

Dario -ciripicchio, suvvia è Natale andiamo a tavola

Sara -beh, allora vado di la a prendere il primo, intanto iniziate a mangiare l’antipasto

Daniela - vengo di la a darti una mano

Dario - le aspettiamo?

Carlo –aspettiamole,è Natale

Dario - strano, i miei ragazzi ancora non hanno chiamato per gli auguri, staranno sulle pi-

ste da sci a divertirsi, beati loro

Carlo - hai per caso sentito i miei?

Dario –(serio) ciripicchio, dovevano chiamare me?

Carlo -si fa per dire, Dario…

Dario - ciripicchio, non l’avevo capita, è una battuta… (ride)

(rientrano Daniela e Sara con un carrello con la pasta)

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Sara -eccoci pronti per l’abbuffata di Natale

Daniela - doppia mangiata, non abbiamo fatto il cenone della vigilia

Carlo - (guarda Dario) Lasciate qualcosa anche a noi

Dario –certo, Danielaè a dieta

Carlo - e Daniela ha messo a dieta a te

Daniela - non posso mica fare due cucine

Sara - hai perfettamente ragione

Dario -ciripicchio, se lo dicono loro…

Carlo -eh già, se lo dicono loro. Vabbè allora oggi è pausa dieta, fuoco alle polveri

Dario - fuoco alle polveri?

Carlo -è un modo di dire… cominciamo a mangiare

Dario -ciripicchio è una battuta, l’avevo capito (ride)

Daniela - fa finta di non capire, si diverte un mondo Sara - ma prima apriamo i pacchetti sotto l’albero(prende i pacchetti e li distribuisce) ate, a te…

Dario - ciripicchio, un regalo per noi

Daniela -il nostro è una stupidaggine

Carlo -perché, il nostro che cosaè?

Dario - un paio di manette? Ciripicchio. Chi devo arrestare

Carlo - a buon intenditor poche parole

Sara - due schiaccianoci?

Daniela – così, non si farà più la fila per mangiare una noce o una mandorla,(apre il suoregalo) ma questo vestitino… mi fate diventare rossa Carlo - una bottiglietta di grappa?

Dario - per bloccare la data della pensione, ciripicchio, era una battuta: grappa (fa cennocon le dita (Carlo accenna un lasciamo perdere) Sara - ed ora un brindisi (riempiono i bicchieri) BUON NATALE

(Fanno cin cin stanno per bere, suonano alla porta, tutti posano il bicchiere)

Carlo –e adessochi è?(si alza e va ad aprire la porta, sgrana gli occhi) che sorpresa!Guardate un po’ chi c’è! (entrano quattro persone) Sara - Eros! Cassandra!

Carlo - e niente popò (fa cenno con le mani)di meno che: Elettra e Elena!

FINE PRIMO ATTO

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

SECONDO ATTO

Scena I - continua la storia da dove è terminata Elettra -sempre a scherzare con il nostro cognome: Popò

Carlo - (con cortesia scocciata)Le sorelle popò. Ma chepopò disorpresa ci avete fatto.Saranno 15 anni che non ci vediamo!

Elena - 16 per la precisione, Carlo sei ancora superficiale come quando eravamo al liceo?

Sara -no… ma che dici? È un pignolo: “mettiamoi puntini sulle i”

Cassandra -fa bene, bisogna essere precisi se…

Carlo - va bene, ma ora lasciamo perdere siamo a Natale Cassandra - per la precisione in casa De Marzio, mica in casa Cupiello Carlo - (sorride a Sara facendo un verso con le mani) che ti avevo detto?

Dario - ciripicchio, ricordateil mio cognome? Comunque è solo per un caso che non sia-mo a casa nostra

Daniela - hanno tanto insistito per stare qua Dario - abbiamo dovuto cedere (ride insieme a Daniela)

Eros - eravamo di passaggio (Elena e Elettra parlottano e ridono disturbando) Elena, Elet-tra per favore! Sto parlando e se non sento quello che dico non ci capisco niente Dario - ciripicchio, ha ragione

Carlo - Allora Eros

Eros - (si schiarisce la voce) eravamo di passaggio, abbiamo prenotato delle stanze a un

hotel qui vicino, il Trajano, quando siamo arrivati

Elena ed Elettra - ieri sera

Eros - volete stare zitte? Ieri sera, ci hanno detto che per un errore, da questa sera le no-stre stanze sono occupate per una settimana

Cassandra -io gli ho semplicemente detto, non è che per caso c’è una rinuncia? Elettra -non ha fatto in tempo a dirlo che è squillato il telefono

Elena - era un tizio che disdiceva una prenotazione Eros - abbiamo subito detto

Elena e Elettra -meno male, si è liberata una stanza Cassandra - certo!

Eros - era una disdetta, ma di una suite da 500 euro a notte

Cassandra - che sfortuna

Eros - forse se stavi zitta, porti jella

Cassandra -non è vero, se veramente portassi jella,tu non saresti qui sano e salvo?

Eros -(tira fuori dalla tasca un bel corno rosso) lo so io perché sono qui sano e salvo

Dario - ciripicchio, ci divertiremo un sacco

Daniela - un vero spasso

Carlo –(si allarma) un momento,non è che mi state dicendo che… Eros –che ci serve un posto dove dormire

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Sara - ma…veramente

Elena - (implorante) solo per due notti

Elettra –si, due notti

Sara - (guarda Carlo facendo no con la testa)

Carlo - (guarda Sara sconsolato)

Dario -ciripicchio, a Natale più siamo e meglio stiamo Daniela - per due giorni soli, Sara! Dario - Carlo!

Carlo - ma dove vi sistemo?

Dario - nella stanza dei ragazzi, tanto stanno a Londra

Carlo - Ma staranno stretti, due lettucci per ragazzi in quattro

Sara - strettissimi

Eros - non fa niente, ci stringiamo

Cassandra - Eros! Per me va bene!

Dario -ciripicchio, per tutto c’è un rimedio

Daniela - per tutto

Cassandra - eccetto che per

Eros - (tira fuori il corno rosso e fa scongiuri) lasciamo perdere Carlo -fermi tutti, èvero, per tuttoc’è un rimedio.. una soluzione migliore. Caro Dario Dario – perché guardi me

Carlo - anche i tuoi figli sono in vacanza,la stanza di Franco e Giovanna…

Dario - (si fa serio e balbettando) …e no, dovrebbero rientrare i miei bambini, e poi sono ituoi amici, non li vedi da tanto tempo, chissà quante cose vi dovrete raccontare

Carlo - Dario, sono i nostri amici…

Dario - ciripicchio, conoscenti, uscivamo tutti insieme, ma…loro erano vostri amici

Sara - erano, poi sono diventati, anche i vostri amici

Dario e Daniela si guardano e a malavoglia fanno spallucce, aprono le braccia e accettano Cassandra -sono felicissima, sarà un Nataleesplosivo(botto e buiol’alberoe presepe ri-mangono accesi)

Carlo - che succede, una eclisse a Natale

Sara -non c’è luce

Eros -lo so io che cosa è successo

Dario - ciripicchio

Eros - non ho fatto in tempo prendere le precauzioni (Si accende la luce e Eros ha il corno

in mano) ma ora tutto bene

Daniela - avete visto? Le luci dell’albero di Natale e del presepe sono rimaste accese Dario - un miracolo

Carlo - mi raccomando Cassandra, parla poco Cassandra - vuoi che

Dario -Carlo per piacere…

Carlo - (cambia discorso) Sara, prepara la stanza per Elena ed Elettra

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Dario - no, no per Eros e Cassandra, Elena e Elettra sono sorelle,più amiche nostre

Carlo - ma se hai detto che non sono amici, Chi ospiti…ospiti

Daniela - no, ha ragione ciripicchio

Dario a Sara -l’ha chiamato ciripicchio, non c’è piùniente da fare

Sara - (rassegnata) avete dei bagagli?

Cassandra - Eros, vai a prendere le valige

Eros esce e rientra con un piccolo trolley, Sara e Carlo sono compiaciuti - Eros esce e rien-tra con un baule

Sara e Carlo - oh, solo due giorni!

Cassandra - ho portato con me solo il minimo indispensabile, due cosette

Sara - saranno pure due cosette, ma vediamo se questo armadio entra nella stanza dei

bambini

Dario - (a Elena e Elettra) andiamo, anche voi avrete una valigia da sistemare in casa mia

Elena –con piacere, per la precisione una valigetta per uno, due valigette in totale

Elettra - le nostre valige sono fuori

Elena a Elettra - pensa cara, potremo dire a quelle animucce candide delle nostre ami-che, di aver passato il…

Elettra e Elena - Natale in casa Cupiello Carlo - Anda, anda. Anda dai dadà, andate, andate da Dario e Daniela Dario - ciripicchio (Escono Daniela, Dario, Elena e Elettra)

Carlo - mettiamoci comodi appena tornano i Cupiello iniziamo a mangiare (si accomoda-no, Sara aggiunge due piatti e le posate – bussano alla porta ed entrano gli ospiti)

Dario –ciripicchio, la porta era aperta, tutto questo trambusto mi ha messo una fame Daniela - in effetti

Carlo - (si alza in piedi e con il calice alzato)Finalmente è Natale;un piccolo brindisi, tantoper cominciare. Alla nostra amicizia (tutti alzano il calice e rispondono: alla nostra - Carlo si siede)

Sara - e ai nostri bambini che stanno soffrendo a Londra Cassandra –che sia un Natale senza sorprese (suonano alla porta) Carlo -e adesso chi altro è, speriamo lapolizia

Scena II

Sara - ma che dici! (va ad aprire la porta) Mario, Luisa che ci fate qui Mario - che ci facciamo qui? E noi che ci stavamo preoccupando per voi, papi mami soli aRoma, non possiamo lasciarli così il giorno di Natale

Luisa - ed invece vi troviamo a divertirvi con i vostri amici, che stupidi che siamo Sara - (abbraccia Luisa) ma dai… è che, ne parliamo dopo, ora sedetevi e mangiamo Luisa e Mario salutano gli ospiti e si siedono al tavolinetto vicino al divano mentre Danie-la e Sara apparecchiano un tavolinetto a parte

Carlo -bene… un brindisi per il bel Natale che stiamo per passare… Cassandra -(a Dario e Daniela) Dadà, e i vostri figli?

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Renato Capaldini


Finalmente è Natale


Suonano alla porta


Scena III

Carlo -tutto esaurito, sarà certamente la polizia!

Sara - (apre) Giovanna? Franco? che ci fate qui?

Giovanna -non è che per caso sapete dove sono papà e mamma Franco -non è che gli è successo qualche cosa, è un’ora che siamo tornati ma a casa nonc’è nessuno

Dario - ciripicchio, siamo qui, siamo qui

Sara - venite dentro ragazzi (saluti di rito)

Daniela - che ci fate qui?

Giovanna - che ci facciamo qui? E noi che ci stavamo preoccupando per voi, papi mami

soli a Roma, non possiamo lasciarli così il giorno di Natale

Franco - ed invece vi troviamo a divertirvi con i vostri amici, che stupidi che siamo

Elettra – si sono messi d’accordo, sono le parole che hanno usato gli altri ragazzi?

Elena -le stesse, ma per la precisione…

Eros - lasciamo stare, tu ela tua precisione….

Carlo -aggiungi un posto a tavola, uno vabbè,ma qui èarrivata una mandria, o meglio ungregge, ma di una cosa siamo certi, ora, siamo tutti Elena - tutti tutti

Elettra -tutti tutti vero Cassandra

Carlo guarda Eros

Eros - (mostra il corno rosso) niente paura tutto a posto

Buio/Luce

Scena IV

Stessa stanza, Daniela e Sara sparecchiano la tavola, Elettra e Elena stanno pulendo in terra, Dario, Eros, Carlo stanno prendendo un amaro mentre i ragazzi sono ognuno per proprio conto in chat col telefonino. Rientrano tutti.

Elena - proprio una bella giornata, un bel Natale Elettra –ci ha fatto rinascere

Elena –rivivere per un po’

Elettra –ritrovare i nostri amici e scoprire che ci vogliono ancora bene Carlo – perché, ne avete dubitato? Eravamo inseparabili

Sara –ma la vita, il lavoro ci hanno separati, ma nei nostri ricordi ci sarete sempre. No,

Daniela?

Daniela - (fa si con la testa)

Dario - Ciripicchio, io mi sto commovendo (si asciuga una lacrima)

Cassandra – tutto bello se non…

Tutti allarmati meno i ragazzi che continuano a chattare Eros - niente paura tutto a posto (mostra il corno)

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Tutti -ah mbè

Cassandra - ho capito devo stare zitta

Carlo - siamo in tanti, prendiamo la tombola

Cassandra - volete arricchirvi con i miei soldi

Sara - ma che dici, giochiamo così, per tradizione…

Elettra - mi raccomando 10 centesimi a cartella altrimenti non posso giocare

Carlo -niente… niente, venite da Genova (si ride)

Elettra – Perché a Genova le cartelle costano 10 centesimi

Elena - per essere precisi anche meno

Dario –(accorcia il braccino)

Sara - basta con questi detti comuni giochiamo (prende la tombola prendono le cartelle)

Carlo - io prendo il cartellone

Dario - ciripicchio, incominciamo, ragazzi venite a giocare

In coro - noi non perdiamo tempo con quelle cavolate (e si rimettono a chattare)

Dario –Chattare invece è molto intelligente (tutti annuiscono)

Buio/luce

Scena V - Carlo, Sara, Mario, Luisa

Carlo - ragazzi, non possiamo cacciare gli ospiti, hanno occupato anche la casa di Dario

Mario -vabbè, ma dove andiamo a dormire

Luisa - io per terra nella stessa stanza di Eros e specialmente con Cassandra. Non ci dor-mo

Sara - per una sola notte poi vanno via e tornerete in possesso della vostra stanza Luisa - non ci penso per niente

Mario -per una volta sono d’accordo con la mia sorellona Luisa -sorellina…

Mario - sorellona

Sara - e allora? Come facciamo?

Tutti in silenzio

Luisa e Mario si guardano complici

Mario -potremmo andare all’hotel Trajano, per una notte!

Passa Cassandra - tutto esaurito, non è possibile

Carlo - era il loro albergo e sono dovuti venire da noiperché era al completo Mario - io ci provo lo stesso (telefona) pronto hotel Trajano… c’è una stanza per questanotte? No è, come, si attendo… c’è stata una disdetta proprio ora

Luisa -e vai…

Mario -è una singola? Comunque la prendo… signor Mario De Marzio… (attacca) Carlo - chi ci va?

Luisa - io

Mario -e perché tu?Ci vado io

Sara -mettetevi d’accordo, vado a dare una mano a Cassandra

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Carlo - e io ad Eros

Cassandra -(passa) Ragazzi! Non c’è niente da fareSquilla il telefonino di Mario

Mario - pronto, amore, ti dispiace di essere a Roma? Ma cosa dici? Sono a Roma ancheio, non ce la facevo a stare a Londra sapendoti qui, domani ci vediamo? Come hai parlato di me ai tuoi? Vogliono conoscermi… se posso venire da te? Se posso rimanere da te? … (sorride, stringe i pugni) evvai, (torna serio) non so se posso, sai i miei genitori stanno da soli… e va bene, mi inventerò una scusa, ma lo faccio solo per te, a fra poco

Luisa - allora?

Mario -La camera al trajano è tua Luisa -(felice) e tu? (si guardano…) fetente, non mi dire che Mario - vado a casa di Manuela Luisa - non vale

Mario - allora facciamo a cambio, io vado al Trajano e tu da Manuela

Luisa - mi arrendo

Mario - a me o a Erik

Luisa - cretino (lo colpisce)

Carlo - buoni ragazzi, che succede

I ragazzi - (si ricompongono) niente ci siamomessi d’accordo

Scena VI

Sara - (entra) non avevo dubbi siete proprio dei bravi ragazzi

Luisa - Ciao mami

Mario - Ciao papi, noi andiamo (escono)

Sara - sono proprio dei bravi ragazzi

Mario -perché non sai cosa è successo: lei va al Trajano dove c’è un certo Erik e lui dauna certa Manuela in un luogo non meglio identificato Sara –hai origliato? fetenti, e li hai lasciati andare

Mario -(abbraccia Sara) ti sei proprio dimenticata della nostra gioventù, di tutto quello

che abbiamo combinato per stare insieme?

Sara - ma siamo stati accorti

Carlo - si tanto che i tuoi genitori sapevano tutto, me lo ha raccontato tua madre il giornodel nostro matrimonio

Sara - (lo prende a pugni sul petto) a me non hanno detto mai niente

Carlo - a me solo dopo sposati (si guardano e ridono)

Sara –e a me quando lo dici?

Carlo –un giorno magico, oggi

Buio/Luce

Scena VII

È notte luce notturna - Elide e Elettra

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Elide - che splendide famiglie

Elettra –mi piacerebbe fargli un bel regalo di Natale Elide -sono d’accordo, ma ci è permesso?

Elettra -è natale… chi vuoi si lamenti se andiamo fuori dal seminato

Elide - e va bene

Eros - che state combinando?

Elettra - Volevamo fare qualcosa per meritarci le ali permanenti da angeli

Eros - e come?

Elena - facendo un regalino queste famiglie

Cassandra -(passa) non si può, non si può

Elena - grazie Cassandra

Elettra - ha detto di no

Eros - tira fuori il corno rosso e ride

Elettra - Eros! Vice angelo non ti vergogni?

Eros - ma io non ci credo

Elena - ma allora?

Eros -vabbè,tirate fuori le lettere che avete preso dai Cupiello, non sono state aperte,

quindi possiamo fare ancora qualcosa

Elena -Cassandra! Vieni un po’ qua

Cassandra -cosa c’è?

Elettra –leggi il contenuto

Cassandra - allora, (le legge senza aprirle) le comunichiamo che il concorsonon è stato

superato. Ma… è una ingiustizia, ci sono almeno tre raccomandati d’avanti a loro

Elena –quattro per la precisione

Elettra – non si può fare nulla?

Cassandra - nulla

Eros - (col cornetto bene in vista) allora, tutto a posto, ma per Mario e Luisa?

Elena - non possiamo fare niente

Eros - ma povero Caro e povera Sara!

Buio/Luce

Scena VIII - 26 dicembre

Dario -ciripicchio la porta è aperta, Carlo, Sara ci siete? Carlo - stavamo aiutando a rifare le valige a Eros e Cassandra Daniela - Elena ed Elettra sono sparite

Eros -non vi preoccupate, sono mattiniere e hanno chiesto a me di salutarvi… non vole-vano disturbare

Daniela - nessun disturbo, siamo stati veramente bene, ditele di tornare quando voglio-no, i nostri ragazzi sono stati felicissimi di cedergli la stanza, sono andati da alcuni amici riapparsi all’improvviso

Eros - (porta fuori il baule e il trolley) salutateci Mario e Luisa

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Sara -presenterò

Eros -Cassandra è arrivato il momento

Cassandra - Un salutone, e vi auguro (chiude gli occhi e guarda in alto)

Tutti allarmati guardano Eros

Eros -niente paura, getta il corno a terra. non ce n'è più bisogno, addio amici

Tutti si salutano - Eros e Cassandra escono ma spariscono appena usciti

Carlo - ma, sono spariti?

Dario - ciripicchio

Sara e Daniela sono stupite

Scena IX

Entrano Franco e Giovanna

Franco -Papà ancora qui

Giovanna –(con due lettere in mano) da quando arriva la posta di NataleLa voce di Elena e Elettra che nessuno sente “ è la magia del natale” Dario -apri, che cosa è?

Franco - (legge) siamo lieti di annunciarvi che dal 9 gennaio prossimo venturo fai partedell’organico della nostra ditta. (incredulo e a testa bassa)

Tutti esultano evviva

Daniela - (a Giovanna) presto apri anche la tua Giovanna - non vi aspettate niente eh (apre la lettera e legge) Le comunichiamo che nelconcorso del ecc. ecc. è risultata idonea e prenderà servizio presso il nostro istituto dal 9 gennaio prossimo venturo (incredula e a testa bassa)

Tutti esultano - evviva

Franco –(a Giovanna) comeè potuto succedere

Giovanna - e tu! Mi hai procurato le risposte dei test in modo che potessi sbagliare, madove te le sei procurate?

Cassandra, Eros, Elena e Elettra ridono, ma nessuno le sente

Scena X

Rientrano anche Mario e Luisa con la testa china e lentamente

Carlo - sapeste, la fortuna ha toccato casa Cupiello, Franco e Giovanna hanno trovato lavoro!

Franco –che Natale ragazzi

Giovanna - fine dei giochi

Dario - Ciripicchio, che avete detto?

Franco e Giovanna - niente, che siamo strafelici

Daniela - Dalla faccia non si direbbe, sarà la stanchezza, ma io l’ho sempre detto che pri-ma o poi qualcuno avrebbe compreso il vostro valore. - Ciripicchio (bacia in fronte Dario e rimane abbracciata a lui)

Carlo - (a Mario e Luisa) avete visto? Non serve andare tanto lontano per specializzarsi,trovare un lavoro, si può. Prendete esempio da Franco e Giovanna.

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Sara - sfaticati, magari avete messo in scena il principio d’incendio, la febbre per fare ivostri porci comodi e per farci preoccupare. I Cupiello vanno a lavorare e voi?

Luisa - e no, adesso basta, credete davvero che siamo sfaticati e che ci stiamo approfit-tando? Allora la dobbiamo dire tutta

Mario -Mamma, papà,è vero, noi abbiamo messo in scena il principio d’incendio e la miafebbre perché volevo passare il Natale con Manuela, la mia ragazza

Luisa - e io con Erik, il mio ragazzo. Ma loro sono venuti a Roma e noi abbiamo avuto lasplendida idea di tornare a casa per passare un po’ di tempo con voi e un po’ con loro Sara - (arrabbiata) siete stati con loro?

Mario - si, ma non da soli, con i loro genitori. Ci hanno fatto un lungo discorso sul futuro,sul lavoro poi, alla fine hanno chiesto di potervi conoscere… Luisa - vi vogliono conoscere

Carlo - e ce lo dite con quelle facce scure?

Luisa -no siamo felici… appena ho detto: “vedremo” è arrivata una telefonata dalla filiale ro-mana della ditta dove lavora il papà di Erik: “Si è reso vacante in modo strano un posto proprio ieri sera e cercavano urgentemente un laureato in economia” e… e io gli ho parlato di Mario Mario - (farfugliando) zitta mai, non sei laureata anche tu in economia e commercio? Sara -Mario…!Fatti capire quando parli

Luisa - (fa la linguaccia) tu non hai fatto lo stesso? (Mario si volta di schiena poi si rigira) Mario - sembra un tragico incantesimo, ma nello stesso momento accadeva la stessa co-sa in casa di Manuela: è arrivata una telefonata dalla società di sua madre, cercavano ur-gentemente una laureata in economia e commercio… e… e… Luisa - e tu hai subito pensato a me!

Mario - certo, cercavano una laureata da utilizzare anche in segreteria Luisa –grazie

Mario – prego (si girano di spalle uno all’altro) Carlo -così ringrazi tuo fratello? Ti ha sistemata per la vita

Luisa - appunto, si potevaaspettare un altro po’. Comunqueabbiamo pensato di farla fi-nita. Le specializzazioni le prenderemo lavorando. Che ne pensate?

Sara – che è meraviglioso, che bel regalo di Natale che ci avete fatto Carlo - Tragico incantesimo? Magico Natale! (abbraccia Sara) Sara e Carlo abbracciano i figli

Carlo -come sarà potuto accadere tutto questo in casa De Marzio? (raccoglie il cornorosso) e senza corno rosso (dall’albero si sentono suonare delle campanelle)

Sara - Hei!,non mi ricordo chi me lo ha detto…che quando suonano delle campanelle suun albero di Natale, un angelo mette le ali

Daniela -ma questi sono più angeli, non smettono mai di suonare Dario - ciripicchio (Tutti Bloccati)

Cassandra - (passano per la stanza, nessuno sente e vede) ma cosa succede le mie disgrazie an-nunciate non si avverano più

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Renato Capaldini                                                                                                                                                              Finalmente è Natale

Eros - non ti sei accorta? ti sono spuntate le ali Cassandra - anche a te Eros andiamo a farle vedere ad Elide e Elettra (si incontrano a me-tà strada con loro Elide ed Elettra che si voltano verso di loro) Elettra -guardate un po’ che popò (Eros guarda le sorelle popò)

Cassandra - Eros

Elettra -Cassandra! Che popòdi ali abbiamo Elide - per la precisione due papà papeia Elettra -Elide la tua precisione… che fine ha fatto Elena - Oddio

Scompaiono ma si sentono le risate che si allontanano mentre la stanza si rianima Mario -(con un giornale in mano) papà guarda qui!

Carlo –(gli strappa il giornale di mano) ma sono Elide, Elettra, Eros e Cassandra, come?Morti, in un incidente d’auto? Di quando è questo giornale, di due anni fa? Ma allora chi è stato qui da noi a Natale

Dario -è la magia del Natale,ciripicchio, io lo so

Daniela - anche io. Quattro amici

Sara - no,…quattro angeli

Cassandra - Eros - Elide - Elettra -Buon Natale… Dario –avete sentito?

Dario e Carlo (si guardano in cagnesco viso a viso)

Dario - Buon Natale da casa Cupiello

Carlo - da casa De Marzio, (si mettono a ridere)

Tutti –Buon Natale, AUGURI da NOI TUTTI a TUTTI VOI

FINE

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