Fiori d’ arancio

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Fiori d’Arancio

Ovvero

Non tutti i suoceri vengono per nuocere

Commedia brillante in 2 atti

di

MASSIMO BENI

Personaggi

-Gualtiero

-Marisa, moglie di Gualtiero

-Mirko, figlio di Gualtiero e Marisa

-Caterina Seminova fidanzata di Mirko

-Germana amica di famiglia

Gualtiero (seduto sta per leggere il giornale) Vediamo, vediamo, se oggi c’è qualcosa di buono sul giornale, a parte il fatto che qua sopra, l’unica notizia vera che si trova è la data…

Mirko (passa per uscire con lo zaino di scuola) Oh, babbo, ma che parli anche da solo ora? Ciao, io esco…

Gualtiero Oh Mirko, aspetta un pochino, ma dove vai a quest’ora della mattina, senza nemmeno aver fatto colazione?

Mirko Ho furia, babbo, all’università, oggi c’è il seminario…

Gualtiero Mirko! E me lo dici così? Ma che ti vuoi far prete? Dopo tutti i soldi che si è speso per mandarti all’università?

Mirko Ma no babbo, non vo in seminario, vado al seminario… La capisci la differenza?

Gualtiero Sì, va bene, che come si dice lo saprai meglio te che tu studi da tanti anni su quei libroni… Ma farsi prete, permettimi…

Mirko (spazientito) Ma che prete babbo! Il seminario è… Un momento collettivo, formativo e dialettico, dove c’è un confronto interattivo e bidirezionale fra il docente e il discente in contesto assolutamente laico!!!… Altro che prete!

Gualtiero (confuso) Ah ecco…  Volevo ben dire io… Comunque, ascolta me, se ti volevi far prete era meglio che ce lo dicevi prima, a quest’ora t’eri già sistemato e noi si stava di molto più tranquilli…

Mirko Ohi, ohi… Fammi andare a scuola, vai, che poi fo tardi. Se ne parla dopo… Anzi, no! Ascolta, l’ho già detto anche alla mamma, oggi vi porto la mia fidanzata a casa per pranzo, e non voglio sentire storie!

Gualtiero La tua fidanzata? Ma chi la Bettina? La tua compagna di banco delle elementari, quella bellina con le treccine?

Mirko (esasperato) Sempre con questa Bettina! La Bettina era quando avevo dieci anni, ora di anni ne ho venticinque e la Bettina non so neanche più che fine abbia fatto, hai capito?

Gualtiero E allora questa chi sarebbe?

Mirko Questa è una ragazza che qui per studiare all’università… Viene dai  paesi dell’Est…

Gualtiero Bravo figliolo, anch’io da giovane conobbi una che veniva da un di quei paesi del Mugello, si chiamava Armida, era la figliola di un fattore di un podere a Barberino e ci aveva due… (fa segno dei seni)

 

Mirko (insofferente) Babbo, ma che Armida del Mugello… Quando torno ve la  presento e poi se ne parla…

Gualtiero Ma di che?

Mirko …Di tante cose importanti, ma tutti insieme, anche con la mamma…

Gualtiero Sì, però aspetta un minutino…

Mirko (frettolosamente) No, babbo, non aspetto nulla, perché all’università oggi c’è anche l’autogestione, noi studenti bisogna dimostrare di saper essere puntuali… A proposito, digli alla mamma, che oggi si fa tardi all’ora di pranzo… (esce)

Gualtiero Ma come?! Tu dici che volete essere puntuali, e poi tu mi fai tardi per l’ora di pranzo, proprio oggi con la fidanzata?…

Mirko Babbo, vo! (esce)

Gualtiero Madonna mia come sono i ragazzi d’oggi, quante modernità, l’autogestione… (entra Marisa col gomitolo della calza) Bah vediamo se sul giornale dicono qualcosa dell’autogestione, se è una cosa così importante… Oh, Marisa che fai un po’ di calza?

Marisa Mah! Te che dici? Che ti sembrano due spiedini per fare arrosto i fringuelli,  questi?…

Gualtiero Poi uno si lamenta del figliolo!… La moglie invece, l’è garbata di nulla!… (si siede per leggere il giornale).

Marisa Si può sapere Gualtiero cosa borbotti?

Gualtiero  No, nulla, discorro fra me e me, mi trovo meglio, a ragionare così…

Marisa Oh bravo, codesto sì, è il meglio modo per trovare sempre chi ti da ragione!

Gualtiero Toh! Marisa, senti bellina questa, dice sul giornale d’oggi: “Pescatore trovato morto sul fiume, s’è impiccato col filo della lenza!”

Marisa E allora? Si vede non gli abboccavano!

Gualtiero  Cioè…E’ come dire che… Una cosa strana, non ti sembra? Un pescatore che si ammazza con una lenza… O non sarà che a lanciare gli si è intrecciata al collo?

Marisa (infastidita) Gualtiero, lasciami stare in pace con i tuoi discorsi a bischero, mi salta il punto a croce… Se fosse stato un cacciatore e se lo avessero trovato che s’era  sparato col fucile, tu non ci avresti trovato nulla di tanto strano da ridire, però!

Gualtiero (ironico) Certo, tu la fai semplice… Quando uno è un cacciatore per forza… Non gli resta altro che ammazzarsi col fucile!…

Marisa Certo! Questo era un pescatore, e ha fatto con quello che aveva per le mani in quel momento…

Gualtiero  …E se fosse stato un allevatore di pecore allora? Si sarebbe affogato nel cesto della ricotta? Come l’avrebbero trovato, secondo te, sentiamo, un pecoraio che s’ ammazza?

Marisa L’avrebbero trovato morto, come quegl’altri due!

Gualtiero  …Quali sarebbero quegl’altri due!?

Marisa Il cacciatore e il pescatore…

Gualtiero Va bene, va bene, guarda, fa’ la maglia, costì, che è meglio… Fammi leggere la pagina dello Sport!

Marisa (Si alza arrabbiata) Pensa allo Sport, lui! Ma sarebbe ma meglio che tu facessi qualche altra cosa, invece di leggere! Ti sembra normale, il tuo figliolo, Mirko, con questa idea che gli è venuta ora per il capo?…

Gualtiero Che c’è di tanto strano, se a trent’anni uno si vuole sposare e ci porta la fidanzata a casa?…

Marisa Ma come che c’è di strano!? Ma che ci si fidanza così di punto in bianco, al giorno d’oggi?…

Gualtiero Ma o come,  no!? Oh Marisa? Anche noi prima di incontrarci non ci si conosceva …

Marisa Sì, ma Mirko mi dice che la viene dai paesi dell’estero,  per giunta! Ricordati: Mogli e buoi dei paesi tuoi, diceva il mio povero nonno Asdrubale!…

Gualtiero Ma che vuol dire codesto discorso al giorno d’oggi… E che c’entra poi comunque arrabbiarsi per una cosa del genere?!…

Marisa Perché il tuo figliolo è un bischero, io lo so…

Gualtiero Ma non dire cosi! …Noi si dovrebbe anzi essere contenti che anche lui, alla buon’ora, senta un pochino il bisogno di mettere su una famiglia per conto suo… Sono sempre belli i fiori d’arancio!

Marisa Ma con che la mette su la famiglia uno come lui, se fa lo studente da quando è nato? Era piccino e già sul seggiolone, invece di mangiare, studiava il modo di facci ingrullire!

Guialtiero Questo sì! Questo ti devo dare ragione Marisa, io ha perfino perso il conto da quanto è tempo che Mirko studia!…

Marisa …E che intanto noi si paga!

Gualtiero  Ma quanti anni è che va questa Università di Lettere?…

Marisa Altro che di Lettere! Era meglio se l’Università era di cartoline, almeno ci costavano meno e lui forse faceva prima…

Gualtiero Speriamo almeno trovi un buon lavoro con questa laurea… Ma che lavoro va a fare uno che si prende la laurea in Lettere, tu Marisa l’hai capito?…

Marisa …Quello, Gualtiero, ci vuole poco a capirlo! Se ha a che fare con le lettere andrà a fare il postino… Magari gli riuscisse entrare alle Poste!

Gualtiero …E che gli ci vuole dieci anni, a uno, per imparare a portare la posta per le case e per saper riconoscere una cartolina da un telegramma?!

Marisa  Ma, sai, sembra semplice, ma ci sarà da impararsi anche tutti nomi delle vie e tutti i numeri di casa della gente… Firenze è un conto, ma poi ci sarà anche tutto il resto dell’Italia…

Gualtiero Ah, ecco!… Si vede allora che tutti quei libroni che studia non sono dei libri, ma sono degli elenchi telefonici di tutta l’Italia…

Marisa …O anche di tutto il mondo!

Gualtiero Beh certo, se poi vuol fare carriera all’estero con quella laurea lì, uno è costretto a conoscere anche gli elenchi telefonici con gli indirizzi di tutta la gente del mondo…

Marisa Un lavorone di nulla! Sicuro, sarà per questo allora che va sempre a letto tardi e di giorno è sempre stanco…

Gualtiero Però almeno stamani s’è alzato presto…

Marisa E ti ha detto dove andava?

Gualtiero All’Università… Mi ha detto che doveva andare a un seminario…

Marisa Meno male va… Fanno bene a farli lavorare un po’ nei campi, questi ragazzi, così capiscono almeno che vuol dire la fatica nei bracci…

Gualtiero Ma no… Questi seminari qui, non sono di quelli dove seminano le patate… Anch’io credevo, ma Mirko me l’ha spiegato! Parlano fra di se, c’è un professore, l’ascoltano, lo guardano e basta!…

Marisa E allora lì, che seminano, l’uggia?! Io non ho mai visto venire su nulla a forza di chiacchiere… 

Gualtiero Io invece sono proprio curioso di conoscere la mia futura nuora… A proposito, guarda che dianzi hanno telefonato, che arrivano un po’ più tardi…

Marisa O perché?

Gualtiero Dice che tutti e due hanno l’autogestione…

Marisa Ti pareva, si sentissero anche male! Perché chissà che troiai mangiano nei bar della scuola per far colazione...

Gualtiero Ma no…

Marisa Gualtiero, che si sentono parecchio male? Di che colore rivomitano?

Gualtiero Ma no, ma che hai inteso… No l’indigestione, o Marisa! L’autogestione!…

Marisa O che roba è quella!?

Gualtiero E’ roba che studiano gli studenti a scuola al giorno d’oggi!

Marisa Mah!… Ai nostri tempi non c’era! A noi a scuola non badavano altro che ad insegnarci a leggere, a scrivere e a far di conto!

Gualtiero Marisa, il mondo va avanti… Non sono più i tempi di tuo nonno Asdrubale! Guardiamo piuttosto di non far sempre tanti discorsi quando viene questa qui, cerchiamo di non farci riconoscere subito…

Marisa Io? Io, non ci metto bocca, tanto tu ci devi parlare te, Gualtiero! E’ il tuo figliolo…  (Suona il campanello) Devono essere loro, vai un po’ ad aprire, vai…

(Si presentano un ragazzo un po’ attempato e una ragazza molto bionda e appariscente)

Gualtiero Oh, buongiorno ragazzi, è lei la signorina amica del nostro figliolo?…

Karina (vistosamente bionda con accento russo) Sì, amica! Molto felice di incontrarvi…

Gualtiero Venga, s’accomodi…

Marisa Oh come la parla questa?…

Mirko Mamma, parla così perché è di lingua Moldava…

Marisa Digli se la curi! C’è tanti rimedi al giorno d’oggi…

Mirko Ma no… Oh mamma, è russa! hai capito russa?

Marisa Oh Mirkino codesti son problemi tuoi, ci dovevi pensare prima, tu sei te quello che ci deve andare a letto la notte…

Gualtiero Marisa, mi ero raccomandato! Non la mortificare così povera figliola… Signorina, non si preoccupi, guardi, la capisco, russo anch’io…

Karina Mirko, non capire, cosa dicono tuoi genitori?

Mirko Ma nulla, che vuoi che dicano, scherzano sempre… Vieni te li presento meglio, questo è il mio babbo Gualtiero e questa la mia mamma Marisa…

Gualtiero E  lei bella signorina invece come si chiama?…

Karina Karina Seminova…

Gualtiero Posso farle un complimento?…

Mirko Babbo, per piacere, abbozzala…

Gualtiero Se l’è così carina ora che è semi-nova, chissà da nuova, allora, come la doveva essere!…

(nessuno ride) Marisa (infastidita) Gualtiero, fai poco il bischero, s’ha dire d’andare piuttosto a tavola?                                                                                                    

(Tutti a tavola) Gualtiero E sicchè Signorina Karina…

Karina Per favore, voi chiamare me Karina…

Gualtiero (imbarazzato) Sì, ma sa… Non vorrei che mi fraintendesse, c’è qui la mia moglie, se la chiamo Karina…

Mirko Babbo, Karina è un mome come un altro in Russia, chiamala Karina, come fo io, punto e basta…

Gualtiero Va bene, va bene, ho inteso… No, volevo dire, sa, noi siamo un po’ curiosi di conoscerla meglio… Per esempio, che lavoro fa, di bello, il suo babbo al suo paese?

Karina Lui essere in Russia e lavora al Kremlino…

Marisa Al  cremino?  Oh che fa il gelataio?

Mirko  Ma no mamma! Lavora a Mosca, alle Poste…

Gualtiero (guarda Mirko compiaciuto) Alle Poste eh!? Ho già capito tutto! Bravo figliolo, sembri un bischero, e invece vedo che somigli tutto a tuo padre…

Mirko Nella grande Piazza Rossa, del Kremlino sarebbe come dire da noi, in Palazzo Vecchio…

Gualtiero  Quella dove ci fanno vedere i carri armati in televisione?…

Mirko Preciso! La grande Piazza Rossa! Do ve ci fanno le sfilate, dove ci fanno passare tutti i presidenti…

Marisa Capirai che sarà! Anche noi ci s’ha Via Verdi, ma non ci si da mica tutte codeste arie… Al massimo ci fa passare il tram!

Karina Mirko, ma che dicono…

Marisa E poi vorrei sapere chi gli insegna a loro codesti modi di dire… Si dice lavora come un ciuco… Come un cavallo, toh! Mica lavora a mosca! Stia attento, suo padre, perché se a mosca è, e attento non ci sta, ci sta che lo stiaccino con lo  stiaccìno!

Karina Stiat… Stiac… Che vuol dire stiascino…

Mirko Karina, non farci caso, sono usanze nostrali, quando si viene a tavola con uno che non parla la nostra lingua, ci si diverte a inventare delle parole nuove in onore dell’ospite… Fanno così perché gli sei simpatica.

Karina (poco convinta) Ma che strano voi fare…

Marisa Piuttosto! La sua mamma! Ci dica qualcosa della sua mamma, lei, quella brava donna, come si chiama?

Karina Mia mamma è Galina!

Marisa Ma non si dice di una mamma, signorina! Non sta bene, bisogna portare rispetto ai genitori, anche se non sono tanto intelligenti… Perché la dice, poi,  che la sua mamma è una gallina?

Mirko Dio benedetto e santo! Galina da loro è un nome…

Gualtiero (Preoccupato) Marisa…

Mirko …Come te ti chiami Marisa perché sei nata qui e sei la mia mamma, la sua mamma è russa e si chiama Galina …

Gualtiero Marisa…

Mirko …Hai capito ora?

Gualtiero Marisa!!!

Marisa Ma che vuoi, uggioso!? Ti ci metti anche te ora a rompermi i corbelli?

Gualtiero (a bassa voce) Che hai fatto di secondo per desinare?

Marisa Il pollo, perché?

Gualtiero (preoccupato) Levalo, levalo… Te lo immagini come la si deve sentire questa povera figliola, ci ha la mamma gallina, e te per pranzo tu gli porti un pollo!

Marisa (preoccupata) Ohi, ohi! Tu hai ragione… Mah!… Vorrà dire che per pietanza gli si farà un bel piatto d’insalata…

Gualtiero E il suo babbo, invece, si sa che lavora alle Poste… Ma lui come si chiama?

Karina Se io chiamo me Seminova è perché il mio padre è Semìnov…

Marisa …Il babbo l’è Semìno, la mamma l’è Gallina! In casa sua, dalla mattina alla sera, sarà stato tutto un becchettare!

Gualtiero …Forse è meglio che non tu le porti nemmeno l’insalata!…

Mirko Sentite, si può parlare adesso di cose serie?

Marisa Più serie di così!… Sarebbe?

Mirko Sarebbe che noi due ci si vuole sposare…

Gualtiero Questo s’era inteso!…

Mirko Solo ci s’ha un problema!

Gualtiero Beati voi ne avete uno solo, sapessi noi!…

Mirko Babbo, non scherzare… I documenti che servono a Karina per sposarmi, glieli devono mandare per posta dalla Russia…

Marisa E allora, tanto il suo babbo non lavora alle poste? Te sono vent’anni che studi le lettere, vi accomoderete in qualche modo per averli, no?…

Mirko Ma non è quello infatti il problema, è che da loro, per sposarsi fuori dalla Russia, con uno che non è russo, si deve pagare 10mila euro di permessi! Ora il suo babbo… Ha già anticipato la metà (tira fuori un foglio), ma si deve fare a mezzo, sicchè c’è da tirar fuori gli altri 5mila…

Gualtiero …Come, come, come?… E andatevi a sposare in Russia, invece che qui da noi, se lì costa meno…

Karina (più sciolta) Ma se Mirko deve lui venire in Russia, si devono trovare i testimoni per lui, dovrete venire anche voi e tante altre spese, alla fine vi costa uguale o di più… E poi considerate come se fosse il regalo del viaggio di nozze…

Marisa Senti questa però, a star con noi, come fa alla svelta a imparare l’italiano…

Gualtiero (si rigira il foglio fra le mani) Figliolo, che ti si deve dire, certo se il suo babbo ha anticipato il suo… Allora noi… Per il tuo bene… O se non ci leggo! Ma che c’è scritto qui? Non si capisce nulla, da che parte va letto questo foglio?

Marisa (glielo strappa di mano) Fammi leggere a me… Ma sai che davvero non si capisce nulla di quel che c’è scritto!?… Ma come scrive il suo babbo?…

Mirko Mamma, babbo, suo padre scrive col carattere cirillico!

Marisa (gli tira il foglio) E allora digli che cambi un po’ carattere! Che noi non si vuol avere a che fare con uno che ci ha un carattere così… Così… Con rispetto parlando, sa?..

Gualtiero Marisa! Stai zitta! Non lo dire quel che pensi, di fronte alla nuora!… Signorina, ascolti me… Diciamo così, che… Si voleva dire che… Suo padre… Se lo faccia dire, ha un carattere di merda!

Marisa Scrive come una gallina!

Gualtiero Si vede avrà preso dalla sua moglie!…

Mirko (arrabbiato) Ma insomma, qui c’è in gioco il futuro e la felicità del vostro figliolo, e voi state qui a perdervi dietro ai discorsi? Ma credete che sposarsi al giorno d’oggi sia gratis…

Gualtiero E qui proprio io ti ci volevo! Mi dici come farete a campare, dove andate a stare di casa, voi due, da studenti?

Karina Per ora ci arrangeremo in mio piccolo appartamento ma poi… Mio padre in Russia è grande dirigente, lui troverà posto lavoro e casa grande a me e a Mirko, appena dopo laurea…

Gualtiero Figliolo mio, guarda che io ti capisco,  é bene che tu abbia le tue soddisfazioni dopo tanti anni di sacrifici…

Mirko Grazie Babbo!

Gualtiero Lo so che sono vent’anni che studi gli elenchi telefonici di tutto il mondo per poter trovare lavoro, se qui no, almeno all’estero…

Mirko Che fo, io?

Gualtiero Lascia stare Mirko, te l’ho detto che lo so come vanno le cose al mondo, quanto sia difficile studiare le Lettere… Vai, vai dove pensi che la tua vita si possa realizzare…

Marisa Vorrà dire che ti si verrà a trovare nella Piazza Rossa…Tu ci offrirai almeno un cremino, si spera…

Gualtiero L’importante è che voi due siate felici…

Karina Allora voi ci date 5mila euro?

Gualtiero …Sono tanti è, ma se ti servono per farvi mettere su famiglia, noi vi se li da volentieri, per la felicità e del nostro figliolo...

Karina  (molto contenta) Grazie, grazie, grazie!!! (Abbraccia Gualtiero e Marisa) Se voi date ora a me subito, così domani mattina vado io a spedire a mio padre con indirizzo giusto, che voi non sapete leggere…

(Bussano alla porta) Gualtiero e Marisa E a quest’ora chi c’è che ci suona?     

SECONDO ATTO

(Entra una signora, quando Karina la vede, inizia a nascondersi)

Germana Permesso?

Gualtiero Entra Germana, vieni, vuoi favorire?

Germana Oh, scusate, ci avete ospiti!…

Gualtiero Macchè, di nulla, anzi ci fa piacere… (Karina inizia a tossire, portandosi un tovagliolo alla faccia per nascondersi) Questa è la fidanzata del nostro ragazzo, di Mirko… Si chiama Karina…

Germana Piacere, Germana… Ma si sente bene?…

Karina (tossisce e si nasconde con un fazzoletto) Si… No… Scusatemi… Bisogno di aria… Forse mangiare troppo…

Gualtiero O se non si è mangiato ancora nulla!

Mirko Vieni si va di là, alla finestra… Ma che ti è successo?

Karina No, no preoccupare… (Esce tossendo con Mirko)

Germana Lei sarà Karina, ma quella sua tosse però l’è parecchio bruttina, lasciatemelo dire… E poi…

Gualtiero E poi che?

Germana E’ che non mi è una faccia nuova! Eppure mi par di conoscerla, ma lo sai, l’ho vista da qualche parte ma non mi ricordo più dove l’ho vista…

Marisa Meglio per te… Noi s’è vista oggi la prima volta, ma c’è costata cara, vai!

Gualtiero Oh Marisa, falla finita… Deve essere ma invece una brava figliola… E insomma Germana, vuoi prendere qualcosa con noi?…

Germana (dopo un attimo scoppia a piangere) Che disgrazia, che vergogna, che vergogna, che disgrazia…

Marisa e Gualtiero Germana… Germanina… Che ti succede… Calmati…

Germana Vengo qui da voi per sfogarmi…Voi sapeste che mi è successo fra ieri e oggi…

Marisa Ma che ti è successo?…

Germana (disperata) Tutti i nostri risparmi di casa, tutti quelli di mio marito… Spariti nel nulla…

Gualtiero …Che vi ci è entrato in casa un ladro?

Germana No, peggio…

Marisa Due ladri in casa?…

Germana Macchè… Peggio… Peggio…

Gualtiero Dio Buono! Tre ladri in casa!!!

Marisa Che vi ci è entrato una banda!?

Germana Macchè!… Non c’entrano nulla il ladri… Cioè… Sono sempre dei ladri… Ma non hanno fatto da ladri…

Marisa Ma che dici, oh Germana? Ripigliati! Vuoi andare anche te a prendere una boccata d’aria con la Karina?

Germana No, grazie, non c’è bisognoOra ve lo spiego come sono andate le cose… L’altra mattina ero uscita per fare la spesa giù al mercato, a comprare la solita roba di tutti i giorni per mettere insieme il pranzo con la cena…

Marisa …A chi lo dici! Sono aumentati di nulla i prezzi! Sono sì, dei ladri gli ortolani! Ho comprato 4 zucchine l’altro giorno che dopo  non sapevo se potarle a casa e tenerle in frigorifero o se metterle in banca in cassaforte…

Germana …Sì, altro che zucche e zucchine… Passo davanti al gioielliere, che è un negozio, vero, dove credo di non esserci mai entrata in vita mia, e c’era un uomo e una donna distinti, tutti eleganti che discutevano…

Gualtiero …Ah sì?

Germana L’uomo mi chiama e mi fa: “Scusi signora, che potrebbe venire qua un attimo per un parere?” “La mi dica” Gli ho risposto io. “Che lo vede questo anello d’oro con i diamanti? Che c’è scritto dentro l’anello, secondo lei, Caterina o canterina?”

Gualtiero Obbeh!? E che c’era scritto?

Germana “Caterina” gli dico io! E quella la fa: “Come glielo devo dire questo è l’anello che il Granduca Pietro gli regalò per il suo fidanzamento alla Caterina di Russia…”“Allora costa davvero un monte di soldi!” Fa quell’altro!

Marisa Eh… Costa caro fidanzarsi con le  russe! Noi se ne sa qualcosa, vero Gualtiero?

Gualtiero Marisa, ma chetati… E insomma?

Germana Insomma questo anello dice valeva 100 mila Euro e quel signore che mi pareva fosse il gioielliere, glielo voleva compare, ma quella i soldi li voleva subito e in contanti, per giunta, se no prendeva e andava da un altro!

Gualtiero Sì, ma Germana noi non s’è capito ancora che t’è successo di tanto grave!

Germana Allora quell’uomo ha tirato fuori un gran pacco di sodi e glieli ha dati… A quell’altra… Però gli ha detto, “Scusi sa, son solo 95mila, ne manca 5 mila per far pari, glieli do domani…”

Marisa E allora?

Germana E allora la donna s’è arrabbiata, e non glielo voleva più dare l’anello, vo da un altro vo da un altro… Così il gioielliere mi fa: “Ce l’ha lei da prestarmeli 5 mila euro, finchè domani non glieli rendo, intanto gli lascio l’anello?…”

Marisa Però… O di riffa o di raffa quando ci sono i russi di mezzo a ballare son sempre  mezzo 5 mila euro!

Gualtiero E lui… Il gioielliere si fidava di te, di una sconosciuta, a lasciarti l’anello?…

Germana No, no… Mentre s’andava in banca mi ha chiesto chi ero, ha voluto persino vedere la mia carta d’identità… M’ha fatto tenti complimenti per come porto bene gli anni, che sembro anche più giovane che nella foto…

Gualtiero … Scusa eh! Ma in banca a fare che?

Germana A prelevargli i soldi dal nostro librettino… Ohi, ohi… Se ci ripenso a quel che ho fatto, a che bischerata…

Marisa Ma che hai fatto?

Germana Oh, ma non capite proprio nulla! Gli ho dato i 5 mila euro, quelli che ci si aveva sul librettino in banca… E che erano anche gli unici, ora siamo senza un becco d’un quattrino!

Gualtiero E allora, non t’aveva lasciato tanto l’anello della Caterina…

Germana Me l’ha lasciato sì, vai!…

Gualtiero Come sarebbe a dire “sì,vai!”?

Germana Stamattina presto sono tornata dal gioielliere, ma lui non c’era, c’era un altro, gli ho detto dell’anello… Lui l’ha guardato un pochino e poi m’ha detto: “Se quest’anello l’aveva trovato dentro a un uovo di pasqua, valeva di più già la carta da sola che col resto messo insieme…”

Gualtiero Ma sei sicura che il gioielliere di stamattina non ti volesse fregare, fare il furbo?…

Germana (arrabbiata) Macchè!!! Oh, ma siete duri peggio d’un muro, voi! Sono venuti anche i carabinieri, me l’hanno detto anche loro, avete capito? M’hanno truffata, presa in giro… Rovinata! 

Gualtiero E quell’altro gioielliere, quello che t’aveva dato l’anello?

Germana Sì, quello era un gioielliere come te e me… Al negozio non l’avevano mai visti… Quei due erano d’accordo e gli unici soldi veri che maneggiavano quel giorno erano i miei...

Marisa (Sgomenta) Ma senti te che ti doveva andare a capitare… C’è certa gente al mondo…

Gualtiero A me però di sicuro non mi sarebbe capitato di cascarci!…

Marisa …Neanche a me, di sicuro!

Germana Voi piuttosto, come va?… Vi si sposa il figliolo m’avete detto… Che è già tutto pronto per i fiori d’arancio?

Gualtiero Ancora no, si aspettano delle carte, a pago dalla Russia…

Marisa E pago bene, vai…

Germana …Dalla Russia?

Gualtiero Si perché la sposa vien di lì, vedessi che bella figliola… (Rientra Mirko con la fidanzata) Che le è passata la tosse? si può andare a mangiare una buona volta, o si deve aspettare dell’altro?…

(Karina vede che c’è ancora Germana e fa per ritirarsi) Mirko Ma dove vai?…

(Germana la guarda più attentamente) Karina Ehmm, è che… Molto stanca…

Gualtiero Via figliola, mangi almeno un boccone con noi, poi s’ha ancora da parlare di tante cose… Della data…

Marisa Del vestito…

Mirko Dell’anello!

Germana (Agitata) L’anello! Ha ecco dove l’ho vista. E’ lei, quella dell’anello…       

(Grande agitazione intorno alla tavola ancora imbandita)

Marisa Te lo dicevo io Gualtiero che aveva ragione il mio povero nonno Asdrubale, mogli e buoi, ma dei paesi tuoi…

Gualtiero Certo anche te figliolo, con tutte le ragazze che c’è al mondo proprio in Russia te la dovevi andare a trovare la fidanzata…

Mirko Ma che c’entra se è Russa?… E poi noi ci siamo incontrati qui all’Università a Firenze, è lei che è venuta qua dalla Russia…

Marisa Oh Mirko, ma non lo vedi poi che nomi strani che hanno laggiù?… Se ti nasce anche  un figliolo, chissà che nome gli vorrà mettere, (con un certo disprezzo) questa Russa…

Karina (esplode e si toglie la parrucca bionda) Ma che Russa e Russa, ora mi avreste belle e divertito, io mi chiamo Cioni Caterina e sono nata all’Impruneta… E la Russia l’ho sempre vista in cartolina…

Gualtiero E il babbo Semino che lavorava alle poste?

Karina Altro che semino e semini, io di semi conosco altro che quelli di zucca, che li vendono sui banchi alla fiera di San Luca…

Marisa E la mamma Gallina?

Karina  …Sì, mugellese, la ci ha cent’anni e la dimostra un mese!

Gualtiero E pensare che noi, per rispetto alla sua mamma, non si voleva neanche più mangiare il pollo…

Mirko (basito) Ma… Ma… Karina… Caterina… Allora tu hai ingannato anche me! Non sei la Karina Seminova che io conoscevo…

Marisa (lo porta sotto braccio) Figlio mio, lascia perdere, vedi… Magari seminova la sarà anch’ora, anzi di sicuro, ma non è quello…

Mirko Come sono triste…

Marisa Dammi retta! Meglio ci se ne sia accorti ora che quando questa gli spariva domani anche con tutti i nostri soldi... Ti saresti sentito in colpa anche te per lei...

Germana Oh, sentite un pochino a me, voi altri, invece di fare tutti tanti bei discorsi, ora si chiama i carabinieri e la si fa arrestare… Russa o no, mi deve rendere i soldi che mi ha rubato ieri mattina…

Marisa E’ vero anche questo, ora si chiama i carabinieri… Prendiamola! (Tutti si agitano e la inseguono meno Mirko)

Karina (grida, gli altri fanno silenzio) Aspettate, state fermi! Fatemi prima parlare anche me… (sale sul tavolo) Sennò mi butto giù di sotto dal tavolo e mi ammazzo, qui, a casa vostra!!!

Gualtiero No, non lo faccia… Se no domani ci tocca a leggerla sul giornale: “Invitata a pranzo, s’ammazza buttandosi giù dalla tavola…”

Marisa Così fa la fine di quegli altri tre…

Germana Quali altri tre?…

Marisa Il pescatore, il cacciatore, che anche loro hanno fatto con quel che potevano, ed il pecoraio che s’è affogato nella ricotta…

Germana Ma di che parli?…

Gualtiero …E poi è capace che se si finisce sul giornale il padrone di casa ci aumenti anche la pigione, per lui tanto tutte le scuse son buone!…

Marisa Hai proprio ragione, Gualtiero…

Karina (indispettita) Insomma, volete starmi a sentire o no?… Ve l’ho detto, io sennò ci metto poco, piglio e mi butto giù di sotto!

Mirko …Io ti ascolto! Parla!…

Karina (melodrammatica)Ci fu un tempo che fu, che io non ero così… Ero una famosa attrice di teatro, il mio nome Caterina Cioni, grande su tutti i manifesti, le più rinomate compagnie melodrammatiche mi volevano, ero sempre ricercata da tutti…

Marisa Se è per codesto, anche oggi, ma dalla Polizia…

Karina (fa per buttarsi) …Allora mi butto!

Gualtiero Marisa, oh facciamola parlare! Sentiamo che ha da dirci…

Karina …Mi guadagnavo da vivere onestamente, girando e rigirando il mondo…

Germana E ora invece la rigira dimolto la gente per il sellino!…

Karina (fa per buttarsi) Va bene! L’avete voluto voi, vuol dire che allora io mi butto. Addio mondo crudele…

Mirko No, ti prego, prima voglio sapere chi sei… E voi potete stare zitti tutti cinque minuti?

Gualtiero Io non ho aperto bocca!

Karina … Ma venne un giorno, un triste giorno, quel giorno andava in scena Giulietta e Romeo… Ed io, capirete, ero Giulietta, una grande Giulietta… Tutti aspettavano di vedermi apparire dal balcone e sentirmi dire: “Oh, Romeo, perché sei tu, Romeo?”

Marisa (rivolta a Gualtiero) Oh che domanda a bischero è?

Gualtiero (a bassa voce ) Zitta, sennò s’ammazza… Dev’essere in quel film degli Aristogatti che guardava sempre il tuo figliolo quando era piccino… Si vede che ora lo danno anche in teatro…

Karina Ma quel giorno, ohimmene!.. (piangendo) Quel triste giorno, accadde una cosa terribile…

Germana Senti bellina, poche storie, te lo do io il terribile… A me m’hai preso cinque mila euro, vediamo di ritirarli fuori alla svelta e di far meno tanti discorsi…

Karina Signora, la prego, mi ascolti, non mi costringa ad un gesto inconsulto e quantomai estremo… Lei non sa che strazio sia anche per me raccontare questa storia…

Mirko Via, lasciamola parlare…

Karina “Romeo… Perché sei tu, Romeo?” Sarà stata l’aria del balcone, la polvere delle quinte, io non lo so, ma improvvisamente, uno starnuto così forte, ma così forte mi scappò dal petto, che feci crollare tutto il balcone…

Tutti Ohhhhh!

Karina Io restai miracolosamente illesa, ma…

Tutti Ma?

Karina Ma il povero Romeo, attor giovane, che se ne stava implorante sotto al balcone, perì, travolto, sotto allo schianto delle macerie…

Tutti Ohhhhh!

Karina Dopo quell’incidenteun impresario amico, per consolarmi, mi affidò il ruolodi Anita nell’Acqua Cheta, ma quando nel secondo atto Cecco sale sul fico, sarà stato l’umido della sala, uno starnuto, così forte, feci crollare il fico insieme alle quinte…

Tutti Ohhhhh!

 

Karina Io non mi graffiai nemmeno, ma…

Tutti Ma?

Karina Ma il povero Cecco, un attor giovane al suo debutto, che se ne stava beato a cantare sul fico, perì, schiacciato, sotto il crollo del tronco e delle quinte…

Tutti Ohhhhh!

Karina Ma qui c’era ancora qualcuno che credeva in me… Fu in una calda estate di qualche hanno fa, che una sera, sulle Rive dell’Arno, si rappresentava un dramma storico e l’impresario volle che io fossi Elena nella “La caduta di Troia”, …

Marisa Poveretta… Ora la mi fa anche pena… Perfino i film porno s’era ridotta a fare…

Karina Tutti gli attori erano dentro al cavallo di legno, gli c’era voluto tre mesi per costruirlo ma, sarà stato un moscerino sul fiume, sarò stata allergica al legno, quando gli passai vicino feci uno starnuto così forte che cascò il cavallo e chi c’era dentro…

Gualtiero Lei non si fece nulla, vero?

Karina Io no, ma nello schianto al suolo, non ci fu nemmeno un sopravvissuto…

Da allora nessun teatro ha più voluto ch’io calcassi le scene, nemmeno che salissi un gradino…

Mirko Ma perché non mi hai detto la verità, io ti avrei capita ed aiutata a venirne fuori…

Karina Voi non potete capire cosa vuol dire non poter accarezzare un cane perché il padrone ha paura che poi gli caschi il pelo…

Tutti Ohhhhh!

Karina  Vedere i vecchi amici che invece di salutarti si fanno il Segno della Croce…

Tutti Ohhhhh! (più forte)

Karina Accorgersi che prersino i gatti neri quando ti vedono cambiano strada …

Yutti Ohhhhh! (più forte)

Germana Sì, ma me lo spiegate, buon Dio, che c’entra questo col mettersi a rubare i soldi alla gente?

Karina Per campare… Signora. Per tirare a campare ho dovuto mettermi a recitare in strada, e truffare la gente… Ma oggi ho scoperto che nella mia vita c’è ancora uno spiraglio dal quale passa un raggio di sole che mi riaccende la speranza…

Mirko Caterina… Amore mio!

Karina …Questo raggio di sole oggi si chiama amore e Mirko e tu, Mirko, sei la speranza che si è accesa in me… (Scende dal tavolo e si getta fra le sue braccia)

Mirko, vuoi tu lo stesso sposarmi?

Marisa Come, come, come?

Mirko Sì, mamma, io sento che l’amo lo stesso, e voglio sposarla, insieme gli cureremo il raffreddore e tutti vivremo felici e contenti…

Germana (arrabbiata) Ma che felici e contenti, un accidente che vi ci pigli a tutti quanti! Questa non è altro cheuna ladra, e io rivoglio indietro i miei soldi… Tutti!

Gualtiero Vien via calmati Germana… E va beh! Visto che tanto 5 mila euro si dovevano tirare fuori per i documenti della Karina, che non c’è più, vorrà dire che te li darò io, Germana…

Germana (più serena) Ecco, questo discorso mi garba di più…

Gualtiero Oh, però voi due, pischelli intendiamoci! Con questo s’è fatto pari e patta d’ogni cosa, e per il resto arrangiatevi!…

Marisa Sicuro! E al matrimonio, niente fiori d’arancio! Non dovesse esserci allergica e poi ci starnutisce, al massimo, fiori di zucca!

Gualtiero E fritti, che son più buoni!!! Così s’è risolto anche il problema del pranzo di nozze!

Germana Che si brinda con qualcosa allora?

Gualtiero C’era lo spumante per festeggiare il fidanzamento…(Karina incomincia a voler starnutire) Ecco, i bicchieri….

Marisa (terrorizzata) Fermi tutti! Nascondetevi, la starnutisce… Aiuto! (tutti vanno a nascondersi)

Karina E… E… Etccì!!!!! (attimo di silenzio, i presenti timidamente escono dal nascondiglio)

Germana (timorosa) Io non son perita!

Tutti (gridano in festa) Allora l’è guarita!!!!! (brindisi)