Farsa cantata in un atto
di Luis Quiñones de Benavente
Traduzione di Cesco Vian
da FARSE SPAGNOLE del secolo d'oro
Edipem Novara 1974
PERSONAGGI
GIAN RANA
SALVATORE
GIUSEPPA ROMÀN
GIAN VIVAS
IGNAZIO
CATERINA DELLA ROSA
Donna ANNA
MARIA DI GESÙ
SUONATORI
GIAN RANA MEDICO
Entra gian rana, vestito da medico, cantando:
rana La mia leggerezza di testa è tale, signori miei, che con un salto sono passato, da giudice che ero, a fare il medico. Prima ammazzavo con le mie sentenze per colpe altrui; adesso ammazzo senza bisogno di sentenza, e per colpa mia. Prima cercavano rifugio in chiesa quelli che si comportano male, ed io qualche volta li facevo uscire per forza; adesso invece spedisco in chiesa molti che stanno male, e non vorrebbero rifugiarcisi. Prima passavo la mia vita, adesso faccio passare la vita altrui, e sono come il cacciatore, che vive di quello che ammazza. Prima non rimediavo un quattrino senza torcere il mio braccio[1]; adesso mi son fatto furbo e faccio quattrini torcendo le braccia altrui.
Entra salvatore tutto affannato.
salvatoreSignore mio dell'anima mia!... Dove abita?...
rana Lei non sta bene?
salvatoreSto benissimo!
rana Subito un bel salasso!
salvatoreMa no, io cercavo soltanto...
rana Sta bene, allora una bella purga, ché fa buon tempo!
salvatore Ma no, guardi...
rana E la mattina si prende una pappina di rape, che, messa insieme ad una buona carica di correggitore, vale dodici mila ducati.
salvatore Ma io cercavo un dottore...
rana Non c'è bisogno che mi dica niente, io capisco tutto al volo, con la stessa velocità con cui volano in cielo i miei pazienti.
salvatore Stia a sentire, in nome di Dio! Io cerco il signor dottore Gian Rana!
rana Ne avete davanti un pezzo.
salvatore(abbracciandolo strettamente) Gesummio! È vossignoria?
rana Gesuttuo, sono io! Ma non lo sarò a lungo se continui a stringermi così!
salvatore Presto, presto, venga subito vossignoria, ché stanno morendo sei individui per aver mangiato un solo coniglio selvatico!
rana Lo credo bene! Con un pasto simile!
salvatore Perché, messere?
rana Perché, mi chiedete, fratellino mio? Perché un coniglio solo in sei, significa un boccone a testa, sicché il miracolo è che non siano già bell'e morti di fame! Ma noi dotti siamo fatti apposta per queste occasioni. Gli farò una gran cura!
salvatore In nome di Dio, venga di corsa!
rana Pagano bene?
salvatore Argento sonante.
rana È lontano di qui?
salvatore Un passo!
rana Quanti ha detto che sono?
salvatore Sei.
rana Che ore sono?
salvatore Son suonate le sette.
rana Allora ripassi domani. La sera, non esercito!
salvatoreViva Cristo, una calma simile è inaudita! Vuole che la porti in braccio? (Fa per alzarlo in braccio.)
rana No, non permetto, a meno che...
salvatore A meno che cosa? Parli chiaro.
rana No, non voglio, per questo. Se è per altra cosa, andiamo!
salvatore Ecco, siamo già arrivati senza accorgercene.
rana Ah, se siamo arrivati, chiamo. Ehi, di casa!
Di dentro si sente cantare in tono lamentoso.
suonatori Chi è?
rana Stanno già facendogli i funerali!
salvatore Come?
rana Non udite il responso?
salvatore Sarà qualche servitore!
rana Già, proprio, i servi cantano a lutto quando muore il padrone!
suonatori(cantando) Entri a vedere, messer dottore, i malati per amore!
rana Se sono malati d'amore, che c'entra il coniglio?
Portano una sedia su cui sta giuseppa, ammalata.
giuseppa Messere, io mi sento ostruita.
rana Mangia argilla[2]?
giuseppa Neppur per sogno.
rana Se io vi faccio guarire, mangerete argilla ben presto.
giuseppa La mia ostruzione è causata dal portar abiti stretti.
rana Si faccia subito comprare un guardinfante e se lo piazzi sulla milza, ma stia bene attenta a quel che compra, poiché codesta diabolica invenzione, fatta con stecche di sparto, talora provoca il parto[3].
giuseppa Per il male d'una « dama errante », che cosa prescrive?
rana Il guardinfante.
salvatore Esamini quest'altra ammalata.
giuseppa va a mettersi su un'altra sedia per farsi visitare.
rana Ma questa, non è quella di prima?
salvatore Un diavolo non somiglia forse all'altro?
rana Già, ma questa è un diavolone! Che cosa senti tu, così bella grassa?
giuseppa Ho gli occhi così malati, che non vedo quello che voglio.
rana Sono chiari. Che cos'hanno?
giuseppa La cateratta d'una zia.
rana Tratta tua zia con polvere messicana, e la cateratta sparirà[4].
giuseppa Per vederci come prima, che cosa devo preparare?
rana Prepara tua zia.
vivas Messere, io mi sento male per un'indigestione di gelosia.
rana Si tratta del famoso morbus imbecillorum. Non ci pensi, e guarirà.
vivas Ma per liberarsi dalla gelosia, che medicina mi consiglia?
rana Vomitarla.
ignazio Mi sento indigesto di una certa donna.
rana Si faccia due clisteri di borsa gretta.
ignazio Un servo mi salassa ogni volta che va a far la spesa.
rana Ricuperi il sangue dal di lui salario.
rosa Un gattaccio mi ammala di carne e formaggio.
rana Prenda una noce di balestra, che è rimedio sicuro[5].
anna Un medico mi visita quasi tutto l'anno.
rana Utile precauzione, ma non indispensabile.
giuseppa Donna e servo, medico e gatto...
rana Son quattro mali inevitabili!
rosa (cantando) La donna...
rana Dolce tormento!
vivas Il servo...
rana Mal di grandezza!
ignazio Il gatto...
rana Mal di pulizia!
maria Il medico...
rana Mal di conforto!
tutti E tutti uniti...
rana Debbo dirlo?
tutti Sì!
rana Ebbene, signori, silenzio; ché con ragione o senza ragione, ora amici ora contrari, son quattro mali, e tutti necessari!
tutti Oggi Gian Rana comincia a esercitare la medicina. Cercate di procurargli clienti!
rana Sono medico favoritemi, se vi capita l'occasione. Ed ora, addio! E non vi conceda Dio la salute, affinché io possa guadagnarci qualcosa!
[1] Modismo che significa lasciarsi corrompere o subornare.
[2] Tutti i viaggiatori europei del '600 fanno le meraviglie percotesto strano costume delle donne spagnole di magiare buccheri di creta o d'argilla.
[3] Il gioco di parole allude al fatto che talora il guardinfante, - immensa gonna sostenuta da un'armatura interna di stecche, - serviva a nascondere la gravidanza.
[4] La zia, tradizionale custode delle ragazze, è paragonata poco gentilmente a una cateratta agli occhi, in quanto impedisce di guardare o di strizzare gli occhi. Il medico Rana consiglia il trattamento di « polvere messicana », ossia, fuor di metafora, di oro per comprare la complicità della zia.
[5] Balestra voleva anche dire «trappola», rimedio contro i gatti ladri.