Giochiamo al varietà

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“Giochiamo al varietà”

“Giochiamo al varietà”

di Russo Francesco

Primo atto

Dino : ( entra sul proscenio ) buonasera ! ( il pubblico lo applaude ) grazie ! ( via , poi ritorna ) Dunque , innanzitutto buonasera ! Adesso vi vorrei raccomandare di una cosa : noi sul manifesto abbiamo scritto che questo era un varietà divertente , ma adesso visto che stiamo tra noi , che stiamo da soli , che nessuno ci sente , vi possiamo comunicare la verità : nel manifesto abbiamo scritto varietà divertente solo per farvi venire , ma in realtà questo varietà è molto , molto , molto drammatico e quando dico molto dico poco ! Comunque lo spettacolo è molto drammatico , come vi ho già detto poco fa e quindi iniziamo subito con una scenetta drammatica : questa scenetta  tratta dalla tragedia di Shakespire “Romeo e Giulietta” e la eseguiranno i miei compagni Francesco e Salvatore , sono molto bravi infatti vi faranno cacciare almeno una lacrima sul viso ! ( canta ) Da una lacrima sul viso ho capito molte cose che sei stata innamorata di me e ancora lo sono … ( via )

( Si apre la tela )

Francesco : ( vestito da Giulietta ) Oh Romeo , Romeo perché sei tu Romeo ?

Salvatore : perché il Signore mi ha voluto fare così Giulietta mia ! Oh Giulietta mia !

Francesco : vorrei dirti una cosa , ma non posso !

Salvatore : perché per caso te lo impedisce il diavolo ?

Francesco : no , ma mio padre !

Salvatore : non fa niente , sta in discoteca con la mia famiglia !

Francesco : a quell’età va’ ancora in discoteca ?

Salvatore : sì , evidentemente usa quelle creme che fanno vedere in televisione …

Francesco : ho capito !

Salvatore : Giulietta cosa mi vuoi dire ?

Francesco : niente !

Salvatore : dimmi la verità !

Francesco : e va bene : io …

Salvatore : tu ?

Francesco : io ..

Salvatore : tu ?

Francesco : ( Salvatore lo distrae ) tu …

Salvatore : io ?

Dino : ma che state a fare , che state a fare …ma che scemitaggine state a fare … io , tu ,tu io … io per colpa vostra dobbiamo sospendere lo spettacolo !

Francesco e Salvatore : e perché ?

Dino : se continuiamo così per tutto lo spettacolo chilli ci vottano e’ mele ‘nfaccia !

Salvatore : scemo ! Non vedi che abbiamo fatto il pienone con Romeo e Giulietta ! 

Dino : e certo che abbiamo fatto il pienone , non si pagava !

Francesco : si paga all’uscita state tranquilli !  

Dino : va bè lasciamo perdere questa figura di niente che abbiamo fatto ! Comiciamo con qualch’altro inizio !

Salvatore : cominciamo con un bel  pezzo drammatico !

Dino : uh , tu e sto drammatico !

Francesco : che poi nemmeno sai recitarlo !

Salvatore : ma statt’ zitto per favore ! Senti questo pezzo drammatico ! Io sono fatto per il drammatico !

Francesco : tu sei la parodia di un pezzo drammatico !

Salvatore :  ma per favore , io sono un attore serio !

Francesco : serio ! Tu si combinato di chella manera serio !

Salvatore : ascolta prima e poi giudica ! Amici !

Dino : di Maria de Filippi !

Francesco : poi hanno ragione le mamme quando dicono , cu chi ta vaje a fa !

Salvatore : me lo volete far finire questo pezzo ?

Francesco : continua !

Salvatore : cittadini ! Concittadini !

Francesco : e nun è a stessa cosa ?

Salvatore : Romani !

Francesco : iii !

Salvatore : Francesco per favore !

Dino : finiscila !

Francesco : faccio l’eco così arriva fino all’ultima fila !

Salvatore : prestatemi orecchio !

Francesco : cioè due non ti bastano ?

Salvatore : sono venuto qui per seppellire Cesare ! Non a farne l’elogio ! Il male che  l’uomo fa sopravvive , ma il bene spesso , resta sepolto con le sue ossa !

Francesco : basta così !

Salvatore : perché ?

Francesco : poi veramente ci buttano le mele in faccia ! Bisogna fare un inizio originale !

Salvatore : e dillo tu questo inizio originale !

Francesco : secondo me , bisogna iniziare con una canzone !

Dino : una canzone ?

Francesco : sì , una canzone !

Salvatore : ( canta ) Io nun capisco e’ vote che succede e chello ca se vede e nun se crede e nun se crede …

Francesco : no questa !

Dino : allora questa ! ( canta ) e guardo il mondo da un oblò , m’anno chiuso dentro na lavatrice !

Francesco : nemmeno questa !

Salvatore : allora questa ! ( Canta ) io vaco pazzo p’ te !

Francesco : nemmeno questa ! E’ una canzone squallida !

Salvatore : guarda che queste so’ canzone che si cantano co o’ core ! ( canta ) Io vaco pazzo p’ te !

Dino : ( parla mentre Salvatore canta ) Benvenuti a radio 111 , prima di incominciare la trasmissione vorrei salutare con un bel bacio la mia ragazza che mi sta sentendo in questo

 momento ! Ciao Roberta ti amo !

Francesco : nemmeno questa canzone !

Dino : allora è sicuramente questa ! ( canta ) Ma chi è ? Ma chi è ?

Salvatore : che cazzo ne so ! Che cazzo ne so  ! Che cazzo ne so ! 

Francesco : basta ! Ci vullimmo mettere a cantà , tutti i’ canzoni di questo mondo ? La canzone che dovremmo cantare è una canzone sul teatro !

Salvatore e Dino : sul teatro ?

Francesco : sì , sul teatro ! Visto che dobbiamo fare uno spettacolo a teatro , facciamo anche la canzone sul teatro !    

 


“Il teatro è”

Le luci piano piano poi si accendono

Il sipario finalmente si sta aprendo

Ti resta ormai solo un momento

Tira fuori il tuo temperamento

Ormai ci sei dentro

Comincia il tormento

Dai il meglio di te

Perché il teatro è :

“Una passione che   

ti fa sentire re”          due volte

e sì il teatro è 

Una festa per me

L’applauso che c’è

Una festa per me

L’applauso che c’è …

Sulla scena l’emozioni si susseguono

Come i sogni nella vita si perseguono

Tira fuori la grinta che hai dentro

Per dimostrare il tuo talento

Adesso sei pronto

Sei proprio un portento

Dai il meglio di te

Perché il teatro è :

“Una passione che    

ti fa sentire re”           due volte

e sì il teatro è

Una festa per me

L’applauso che c’è

Una festa per me

L’applauso che c’è

Buio

Scenetta “Il WC”

Francesco : dunque , signore e signori buonasera , questo è il nostro primo skatch della serata , spero che vi piacerà …

Dino : lo spero anch’io !

Salvatore : scusate lo skatch lo potete fare dopo ?

Dino : perché ?

Salvatore : devo andare un attimo nel gabinetto !

Dino : ma non potresti essere più raffinato , oh gabinetto , non potresti usare termini più raffinati , ma non volgari che ne so tipo WC …

Francesco : Dino , meglio gabinetto che WC , a tal proposito vi vorrei raccontare questa simpatica storiella “Pasquale , un turista italiano venuto in Inghilterra , nel suo appartamento non trovò il bagno allora fece una lettera al Parroco dove c’era scritto : Caro Parroco Don Pierino mi potreste dire dov’è il WC ? WC in inglese vuol dire anche Wear Chapel , ovvero uso cappella allora il Parroco scrisse : Caro signore il WC si trova fuori dal Paese infatti dovete fare 7,800 metri a piedi , una volta entrati vi consiglio di fare poco rumore perché potrebbe venire altra gente , perché la casa non è solo vostra , ma è anche degli altri ed è soprattutto di Dio , dovete venire in tempo perché l’ambiente è poco spazioso e sono disponibili solo cento posti , infatti chi viene in ritardo purtroppo deve stare  in piedi” Quindi , hai capito Dino perché bisogna dire gabinetto invece che WC ?

Dino : ho capito ! ( vede Salvatore ) We , tu stai ancora qua ?

Salvatore : e volevo sentire la storia di Francesco !

Dino : ma poi perché dovevi andare in bagno ? Dovevi lavarti la faccia ?

Salvatore : no , io dovevo andare proprio nel gabinetto , ma credo che me ne torno a casa ! ( via )

Buio

Scenetta “Francesco lavoratore”

La scena si svolge in una strada . C’è una cassa dove sta scritto “Richiedesi personale”

Dino : “Richiedesi personale” Francesco questa è la tu opportunità !

Francesco : mo me ne vado un po’ a dormire , quando mi sveglio faccio una corsa a vedere di cosa si tratta !

Dino : secondo me , fai meglio ad andare subito !

Francesco : e va bene , tu mi aspetti qua ?

Dino : certo che ti aspetto , vai a domandare !

Francesco : e va bene ! ( va’ alla cassa ) Sentite è vero che …

Salvatore : mettetevi in fila !

Francesco : ma io volevo solo domandare !

Salvatore : quando sarà il vostro turno fatevi indietro !

Francesco : e va bene ! ( si fa indietro ) Ma guardate questo come ragiona ! Qua sto solo io e lui mi dice fatevi indietro !

Salvatore : ecco fatevi sotto !

Francesco : ueh ! Mo mi state facendo girà a’ capa ! Fatevi indietro ! Fatevi avanti ! Andate a sinistra e a destra e su e giu e allà e acca e chiupt e chiapt e ‘ndrighete ‘ndra ! Insomma cosa volete da me ?

Salvatore : io niente ! Piuttosto , voi cosa volete visto che siete qua !

Francesco : adesso ragionate bene ! Dunque , io sarei venuto per lavorare , perché io sono forte , non tengo paura di niente e voglio avere i soldi per fare il signore !

Salvatore : bravo ! Se avete tanta volontà farete i soldi a palate !

Francesco : no ! Io non mi voglio appiccicà co nisciuno !

Salvatore : ma cosa avete capito ! Volevo dire che volendo , potrete guadagnare molto ! Dunque cosa sapete fare ?

Francesco : niente !

Salvatore : come sarebbe a dire niente ?

Francesco : sapevo dire che se sapevo fare qualcosa non sarei venuto qua !

Salvatore : allora vediamo … ci sarebbe un posto come muratore !

Francesco : e quanto mi danno all’ora ?

Salvatore : settanta centesimi !

Francesco : e al giorno ?

Salvatore : un euro e venti !

Francesco : e alla settimana ?

Salvatore : un euro e novanta !

Francesco : e al mese ?

Salvatore : sessanta euro !

Francesco : ( si fa dei calcoli ) In tutto mille euro datemi un mese anticipato e mi avvio di corsa !

Salvatore : ma voi siete matto ? Prima dovete lavorare e poi sarete pagato ! Prima il dovere e poi il piacere !

Francesco : ah , così stanno le cose ? Ma non ci sarebbe un altro lavoro ?

Salvatore : perché il muratore non va bene ?

Francesco : il muratore va bene ! Sono io che non sto bene con la cardarella ‘ncuollo ! Io tengo le spalle delicate !

Salvatore : e prima avete detto di essere forte ! Dunque … dunque … servirebbe un idraulico !

Francesco : perché vi scorre il lavandino ?

Salvatore : volevo dire che potreste fare l’idraulico !

Francesco : no ! L’idraulico non lo posso fare ! Tengo i reumatismi e perciò l’umidità …

Salvatore : ma allora voi non volete fare proprio niente !

Francesco : ma quando mai , io sono venuto apposta perché voglio lavorare …

Salvatore : allora vi andrebbe di avere le mani in pasta ?

Francesco : sentite con me non attacca ! Io sono un faticatore onesto e di mani in pasta con me non se ne parla !

Salvatore : ma io voglio solo proporvi un lavoro come panettiere !

Francesco : sèh ! Con tutta a farina che mi sporco tutto quanto ! No , non è cosa !

Salvatore : giovanotto , è rimasto un ultimo posto come cameriere in un ristorante di lusso ! Vi va bene ?

Francesco : ma con chi vi credete di parlare io sono abituato a vivere da signore , servito a bacchetta da tutti , dovrei essere comandato dal primo che viene ?

Salvatore : ma allora non volete proprio lavorare ! Andate a quel paese e non mi state più a scocciare !

Francesco : e io me ne vado ! Ma vedite nu poco o’ Pateterno !

Dino : come è andata ?

Francesco : uno vene cca p’ truvà nu poco e fatica e chilo mo cu na scusa e mo cu nata nun me vo’ fa fa niente ! S’ne approfitta che nun m’cunosce nisciuno Santo che m’ fa a razia … cose e pazze !

Buio

Scenetta “A teatro”

Francesco : mi dia un biglietto per il palco centrale ?

Dino : certo !

Francesco : grazie quant’è ?

Dino : sette euro !

Francesco : grazie ! E’ incominciato da molto lo spettacolo ?

Dino : no , appena cinque minuti !

Francesco : menomale ! ( va da Salvatore )

Salvatore : il biglietto prego !

Francesco : eccolo ! ( Salvatore lo strappa . Francesco torna alla cassa ) Mi dia un altro biglietto per il palco centrale !

Dino : eccolo !

Francesco : grazie ! ( va da Salvatore che lo strappa . Francesc torna alla cassa innervosito ) Per favore un altro biglietto !

Dino : ma perché in cinque secondi avete ordinato tre biglietti ?

Francesco : perché certa gente bisogna prenderla solo a schiaffi ! Ci sta un pazzo là , che ogni volta che entro , prende il biglietto e me lo strappa in due pezzi ! Roba da matti !

Buio

Scenetta “Il tribunale”

Personaggi

Giudice – Dino

Testimone – Salvatore

Imputato – Francesco

Giudice : dunque chiamiamo l’ultimo testimone ! Salvatore della Valle !

Testimone : ma mi vulete loco !

Giudice : vulite che vengo io là ?

Testimone : no , no !

Giudice : e allora venite ! ( il testimone viene ) Giurate di dire la verità , tutta la verità nient’altro che la verità !

Testimone : giuro di dire la verità , tutta la verità , tutt’altro che la verità !

Giudice : no , questo lo dico io che sono la corte !

Testimone : sì , ma io so’ cchiù curto e vuje !

Giudice : dovete dire solo lo giuro !

Testimone : lo prometto !

Giudice : dovete dire “Lo giuro !”

Testimone : lo giuro !

Giudice : dunque secondo voi il colpevole chi è : il marito o la moglie ?

Testimone : il marito ! Perché la moglie l’ho trovata con le mani e i piedi legati ; un coltello nel cuore , sette colpi di mitra nella schiena ed una calza attorcigliata al collo !

Giudice : bene ! A questo punto è sicuro che il colpevole è il marito ! Potete andarvi a sedere ! ( il testimone si siede ) Imputato alzatevi !

Imputato : non posso signor giudice ! Tengo la sciatica !

Giudice : alzatevi e fate poche storie ! ( l’imputato si alza ) Giurate di dire la verità tutta la verità nient’altro che la verità !

Imputato : quann’è vero a madonna !

Giudice : dovete di solo “Lo giuro !”

Imputato : nun è a stessa cosa ? No ? E va buò lo giuro !

Giudice : imputato vi accuso di aver ammazzato vostra moglie ! itemi la verità : vi dichiarate colpevole o innocente ?

Imputato : innocente signor giudice ! Mia moglie è morta per accidente !

Giudice : che vi venisse davvero ! Vostra moglie è stata trovata con le mani e i piedi legati ; un coltello nel cuore , sette colpi di mitra nella schiena ed una calza attorcigliata al collo ! E mi venite pure a dire che si è trattato di un incidente ?

Imputato : non è vero niente ! Quella bugiarda ha preparato tutta la scena per farmi il dispetto ! Non mi poteva proprio vedere !

Giudice : le avevate fatto qualche torto ? E’ per questo che vi teneva di buon occhio ?

Imputato : né di buono e né di cattivo occhio ! Non mi poteva vedere perchè era cieca !

Giudice : era cieca ? E continuate ad affermare che era un incidente !

Imputato : certamente ! E mo vi spiego come ha fatto : dunque dovete sapere che mia moglie non si poteva alzare dalla sedia perché era paralizzata alle gambe ! Con tutto ciò quella sera con la forza della disperazione ce l’ha fatta !

Giudice : e perché si doveva alzare ? E poi perché non vi ha chiamato ?

Imputato : non mi poteva chiamare perché era muta ! Teneva fame e dato che io da sei giorni la tenevo a sticchetto per non farla ingrassare troppo voleva farsi una postarella . Scema com’era , perché aveva la meningite e l’orteriasclorosi , non pensò di accendere la luce ! Così andò a tozzare vicino alla sedia dove tengo il mitra per andare a caccia ! Il mitra , cadendo , ha fatto partire sette colpi e po’po’po’po’po’po’po’ i sette colpi l’hanno presa alle spalle ! Mia moglie come ho detto era sorda , quindi non ha sentito i sette colpi così non si è accorta di niente ! E’ arrivata al buffet e dal tiraturo ha preso il coltello per tagliare il pane che però non c’era perché me lo ero mangiato io ! Così nvece del pane ha preso la bottiglia dell’olio e voleva tagliarne una fetta ! Il coltello è scivolato sul collo della bottiglia e … zacchete , l’ha infilata ! Lei , mia moglie , per è il dolore è svenuta e quando si è scetata sentiva freddo perché non stava troppo bene; allora voleva mettersi le calze ! Però era ciecata e così invece di metterci dentro le cosce , ci ha messo il collo e poi ha tirato ! A questo punto voleva andare a dormire perché le era passata la fame ! Passando vicino alla tenda , è ‘nciampicata nel cordone , è caduta mentre si alzava e si è arraavogliata la corda alle mani e ai

 piedi ! Poi , se n’è venuta a letto e per farmi il dispetto … “ueh ! Che coraggio !” … Ha scritto quella lettera che il testimone ha trovato ! Eccellenza  , adesso mi credete che si è trattato di un incidente ?

Buio

Scenetta “Francesco contrabbandiere”

Dino : a proposito Francesco , scusa se non l’ho ancora fatto ; volevo ringraziarti per la cartolina che mi ha mandato dalla Svizzera !

Salvatore : e cosa ci faceva in Svizzera ?

Dino : certamente non è andato a depositare denaro in qualche banca ! Almeno non credo !

Francesco : perché non credi ? Se lo fanno tanti , perché non avrei potuto farlo pure io ?

Salvatore : perchè tu sei scemo !

Dino : non prenderlo in giro , Salvatore , io più tosto non ci credo perché Francesco è onesto !

Francesco : grazie per avermi difeso ! Io sono onesto , ma non scemo ! Anzi , per dimostrarlo , vi racconto quello che ho fatto in Svizzera ! Io ho tirato il naso ai doganieri Svizzeri !

Salvatore : e non ti hanno arrestato ?

Dino : Salvatò , “Tirare il naso” non vuol dire tirare il naso , ma vuol dire “Tirare il naso” cioè prendersi gioco di loro !

Salvatore : però “Tirare il naso” vuol dire anche “tirare il naso !

Dino : ma secondo te , Francesco andava veramente a tirare il naso ai doganieri svizzeri ?

Salvatore : succede ! Può succedere !

Francesco : ( a Dino ) comunque , Salvatore ogni giorno che lo vedo sta diventando sempre più scemo !

Dino : hai ragione !

Francesco : ( riprende il discorso ) Comunque stavo dicendo quello che è accaduto …

Salvatore : mi dispiace !

Francesco : che cosa ?

Salvatore : ma si è fatto male ?

Francesco : ma chi ?

Salvatore : chillu cristiano che è caduto !

Francesco : ma qua cristiano …

Salvatore : ah , era musulmano ?

Francesco : non è caduta nessuna persona !

Salvatore : allora perché hai etto “Accaduto”?

Francesco : accaduto … cioè quello che è successo !

Salvatore : hai avuto un grande successo in Svizzera ?

Francesco : sta peggioranno chisto !

Dino : e che ci posso fare !

Francesco : comunque … ecco cosa facevo : io alla mattina partivo con la macchina da Milano e mi fermavo solo alle frontiere , dove i doganieri mi controllavano i documenti ; poi facevo una via dritta fino a Zurigo , oddio dritta dritta non credo , un po’ di qua e un po’ di là , a onde insomma ! Alla sera partivo da Zurigo , sempre con la macchina e mi fermavo un'altra volta alle frontiere :

qua … , cioè là …

Dino : spiegati meglio , qua no là !

Francesco : qua , no là , insomma dove mi ero fermato all’andata e al ritorno !

Dino : aveva il biglietto per lo sconto …

Francesco : ... e controllavano un'altra volta i documenti …

Salvatore : nata vota ? Ma nun tenevano altro che fa ?

Francesco : ho fatto questo per una settimana intera senza che quelli se ne accorgessero di niente !

Dino : ma perché cosa facevi ?

Francesco : sssh ! Aggiu fatto o’ contrabbando !

Salvatore : di macchine ?

Francesco : e che so’ scemo ! Ho fatto il contrabbando di coperchi delle ruote delle macchine ! Io compravo due e me ne vendevo dodici ! Ci dovevo guadagnare ?

Dino : e come hanno fatto i doganieri a non accorgersene ?

Francesco : quelli hanno controllato la macchina dentro e fuori , ma non hanno trovato niente , perchè non c’era niente !                   

Salvatore : ma come è possibile ! Tu dove li nascondevi ?

Francesco : io li tenevo bene in vista ! Quattro vicini alle ruote delle macchina e uno vicino alla ruota di scorta ! So furbo sì o no ?

Balletto : Tirabis

Buio

Scenetta “Ganghester”

Personaggi

Jerry – Salvatore

Tom – Francesco

Sasà ( un vecchietto ) – Dino

Jerry : ehi Tom !

Tom : ehi Jerry !

Jerry : abbiamo fatto questa coppia Tom e Jerry !

Tom : già solo che tu sei il cane !

Jerry : perché ?

Tom : perché tu sei un figlio di cane ! ( ride ) Ehi Jerry , hai delle novità ?

Jerry : sì , certo !

Tom : spara ! ( Jerry sta prendendo la pistola ) No , spara ! ( Jerry sta prendendo la pistola ) No spara , cioè dimmi !

Jerry : ho comprato la pistola nuova se non mi fai parlare !

Tom : ah , scusa ! Sai , per me spara è uguale a dimmi ! Hai altre novità ?

Jerry : sì !

Tom : dimmi ! ( Jerry spara un colpo in aria ) Ma che hai fatto ?

Jerry : l’hai detto tu che spara è uguale a dimmi … scusa Tom !

Tom : non accetto scuse !

Jerry : ma che hai ? Sei nervoso ?

Tom : già , mio figlio dopo vent’anni ha voluto seguire le mie orme !

Jerry : dovresti essere contento !

Tom : mica tanto , ha voluto fare il poliziotto !

Jerry : mi dispiace , come è andata la rapina alla banca ?

Tom : siamo entrati e dopo un attimo siamo usciti !

Jerry : ah , è stato un gioco da ragazzi !

Tom : no , c’era la porta girevole ! Comunque ascoltami bene Jerry …

Jerry : dimmi Tom !

Tom : ascoltami bene Jerry …

Jerry : dimmi Tom !

Tom : se continui a dire dimmi Tom non posso parlare ! Hai capito Jerry ? Hai capito Jerry ? Hai capito Jerry ? Jerry mi vuoi rispondere ?

Jerry : e tu hai detto che non posso parlare !

Tom : quando parlo con te mi sale la bile al cervello !

Jerry : ah , prende l’ascensore !

Tom : ma chi ?

Jerry : la bile , per salire al cervello !

Tom : cerchiamo di tenere i  nervi saldi !

Jerry : ah usi la saldatrice !

Tom : e a che mi serve la saldatrice ?

Jerry : per tenere i nervi saldi !

Tom : va bè , lascia perdere tutto quello che ti ho detto e organizziamo il piano …

Jerry : sssh ! Stai zitto !

Tom : ( impaurito ) che c’è ? Sta arrivando la polizia ?

Jerry : no !

Tom : e allora perché stai parlando abbassa voce ?

Jerry : e tu hai detto facciamo il piano !

Tom : imbecille ! Facciamo il piano cioè organizziamo la rapina ! Tu adesso fai il classico …

Jerry : no , io ho fatto la ragioneria !

Tom : fai il classico , cioè fai il tipo disinvolto !

Jerry : e come si fa il disinvolto ?

Tom : fischietta !

Jerry : non so fischiare !

Tom : allora canta !

Jerry : ( esagera ) Io nun capisco e vote che succede e chello ca se vede nun se crede e nun se crede è natu nu criaturo è nato niro a’ mamma o’ chiama Giro e signore o’ chiamo Giro …

Tom : ma che stai a fare ?

Jerry : sto cantando ! Sacc’ pure a’ seconda strofa !

Tom : non me ne frega che sai pure la seconda strofa ! Non deve fare tutto il disco , ma devi canticchiare , ma non adesso , ma …

Jerry : sotto la doccia ! Sotto la doccia mi riesce meglio !

Tom : ma che sotto la doccia !

Tom : ma che sotto la doccia !

Jerry : sul gabinetto ?

Tom : no ! Devi cantare quando arriva il pollo !

Jerry : quale pollo ?

Tom : il pollo da spennare !

Jerry : e dove lo trovo questo pollo ! Mica stiamo in un pollaio ?

Tom : cretino è una metafora !

Jerry : ah , la metafora è la moglie del pollo ? Che stupido , pensavo che si chiamasse gallina !

Tom : ma quale gallina ! Devi cantare quando arriva il tipo a la tipa fessacchiotta alla quale dobbiamo fare la rapina ! E’ il segnale capisci ?

Jerry : ( poco convinto ) sì , sì !

Tom : quindi io adesso mi vado a nascondere là dietro e canta al momento giusto ! Ok ?

Jerry : Ok ! ( Tom si va a nascondere . Jerry canta ) Seh e vota Giro Seh ! Seh Giro e vota Seh ! Ca to chiamm’ Ciccio ‘Ntuono ca to chiammo Peppe Giro chilo o’ fatto è niro niro , niro niro comm’ a che …

Tom : ( entra di nuovo in scena . Crede che Jarry sia un'altra persona , perché non lo guarda in faccia ) Mani in alto questa è una rapina !

Jerry : menomale pensavo che fosse mia suocera !

Tom : datemi tutto quello che avete !

Jerry : non ho niente ho solo un figlio pazzo , una moglie esaurita e una suocera tremenda !

Tom : dicono tutti così !

Jerry : ah , dicono tuti che hanno una suocera tremenda ? Deve essere un epidemia !

Tom : presto fuori il bottino … ( lo gira . Vede Jerry ) Imbecille , ma sei tu ?

Jerry : menomale sei tu Tom ? Pensavo che foste un ganghester vero !

Tom : perchè , noi siamo ganghester finti ? Ma perché hai cantato ?

Jerry : mi stavo ripassando la canzone !

Tom : io mi vado a nascondere un'altra volta e canta al momento giusto Ok ?

Jerry : ok ! ( Tom si nasconde ) O’ contano i cummare chist’ affare sti fatti nun so rare e se ne contano a migliora !

Tom : mani in alto questa è una rapina !

Jerry : no , Tom non è arrivato ancora nessuno !

Tom : e perché hai cantato ?

Jerry : mi stavo ripassando la seconda strofa !

Tom : cretino ! Io mi vado a nascondere per l’ultima volta e canta al momento giusto ! Ok ?

Jerry : ok ! ( Tom si va’ a nascondere ) Ma che noia qua non arriva nessuno ! ( vede un vecchietto ) Oddio un vecchietto ! Come faceva la canzone ? Lo vedi che la dovevo ripassare meglio ! Scusi come fa la canzone la Tammuriata nera ?

Sasà : ( canta ) Io nun capisco e vote che succede e chello ca se vede e nun se crede e nun se

crede ...

Jerry : grazie ! ( si mette a cantare ma Tom nn esce . La stessa scena si ripete tre o quattro volte ) Tom , vieni che ci sta un vecchietto pieno di soldini ! ( Tom entra e Jerry esce )

Tom : mani in altro questa è una rapina , datemi tutto quello che avete !

Sasà : e che maniere ! Non si rivolge così ad una persona anziana , ci vuole più tatto ! Dovrebbe dire “Signore , sarebbe così gentile da porgermi il suo portafoglio con tutti i suoi averi ?” Su

riprovi , che ce la può fare !

Tom : uffa ! “Signore , sarebbe così gentile da porgermi il suo portafoglio con tutti i suoi averi ?” Va bene così ?

Sasà : bravo , va molto meglio ! Ma poi la pistola non si regge con una sola mano , ma con due ! Le faccio vedere ! ( Tom glie la da ) Mani in alto questa è una rapina , mi dia tutto quello che ha !

Tom : sì , le do tutto quello che vuole ! Ma non mi faccia del male per favore ! ( gli da un pacchetto pieno di soldi )

Sasà : grazie ! ( se ne va’ )

Tom : prego ! ( sviene )

Balletto :Wilkcoman

Scenetta “Francesco dal dentista”

Dino : Francè , cos’è quel fazzoletto che tieni appoggiato sulla guancia ?

Francesco : è na mola che mi fa male !

Salvatore : e perché non vai dal dentista ?

Francesco : dove ? Dal dentista devo essere solo pazzo ! Lo conosci quello la che sta dietro il vicolo prima delle quattro fontane ?

Dino : ma chi ? Il signor Nespoli ?

Francesco : sì , sì , proprio quello ! Ieri verso le sette , con quel freddo andai là ! Non c’era

nessuno ! Dopo un po’ venne un infermiera che mi disse “Accomodatevi” io entrai nel gabinetto …

Dino : ma ti faceva male la pancia ? 

Francesco : quanto sei cretino , nel gabinetto medico ! Io entrai e gli dissi al dottore “Dottore , a

me …” non finii nemmeno di parlare , che l’infermiera mi mise sulla sedia e disse “Aprite la bocca e statevi zitto , il dottore sa quello che fa !” Io non ebbi manco la forza di rispondere e come uno scemo rimasi con la bocca aperta …

Salvatore : al naturale …

Francesco : e mentre io stavo guardando l’infermiera , ueh come era bona , il medico con una mano mi mise due dita in gola , con un'altra prese la lente d’ingrandimento per il dente e con l’ultima prese un trapano …

Salvatore : ma quante mani aveva il dentista ?

Francesco : nun o’ saccio ! Quando guardò in bocca disse “Non ti preoccupare ho capito tutto” e menomale che aveva capito tutto , perché io non ci capivo più niente ! Comunque sentii uno zzzzzzz perché il dottore mi aveva trapanato un dente ! Io iniziai a gridare perché chillu pezzo ‘e scemo disse “Oh, perbacco qua ci deve essere un altro dente cariato” e mi levò un altro dente ! Poi mi arrabbiai così tanto , ma così tanto che diedi un pugno all’infermiera e al dottore , presi il dottore per il camicie e gli dissi “Strunz’ i miei denti sono tutti sani !” Glie lo dissi pure in americano “Stupid my dent tutt san” …

Salvatore : sei sicuro che questo è americano ?

Francesco : comunque , glie lo dissi in un'altra lingua ! Allora quello mi rispose “Ma allora che siete venuto a fare qua ?”

Dino : giusto ! Perché ci eri andato ?

Francesco : quando ero entrato non mi aveva fatto finire di parlare , io volevo dire “Dottore , a me mi ha mandato mio nonno per sapere se la dentiera era pronta !”

Buio

Scenetta “Penziere mieje”

Francesco : penziere mieje , levateve sti panne ,

stracciatev’ ‘a cammisa , e ascite annuro !

Si nun tenite n’abito sicuro ,

tanta vestite che n’avite a’ fa?

Menateve spugliate mmiez a via ,

e si facete a folla , cammenate !

Si sentite strillà nun ve fermate :

nu pensiero spugliato a’ folla fa !

Currite ‘ncopp a cima e na muntagna ,

e quanno e’ piede s’ so’ cunzumate :

un anima e coraggio , e ve menate …

‘nzerranno l’uocchie primma e ve menà !

Ca ve trovano annuro ? Nun fa niente ,

ce sta sempe nu tizio canusciuto ,

.ca nun o’ dice … ca rimane muto …

e ca v veste , primm’ e ve menà !

Fine primo atto

Secondo atto

Scenetta “I due pazzi”

Personaggi

Giacomo – Salvatore

Infermiere – Dino

Paolo – Francesco

Giacomo : Paolo ! Paolo !

Infermiere : ma perché continui a dire Paolo , Paolo se non ha fatto niente ! Anzi prendi esempio da lui ! Guardalo e prendi esempio ! Paolo , Paolo … ( via )

Giacomo : Paolo , Paolo !

Paolo : ( essendo pazzo , si immagina di stare col motorino e prende la chiave ) Liki , liki !

Giacomo : aiuto ! Aiuto !

Paolo : ( sale sul motorino , fa il verso ) Wroom , wroom , wroom , wroom ( si mette a correre per la stanza poi va’ addosso a Giacomo che tiene paura )

Giacomo : aiuto , aiuto , Paolo , Paolo … ( si mette a gridare ) Aiuto ! ( entra l’infermiere . Paolo si siede )

Infermiere : ma cosa è successo ? Perché hai gridato ?

Giacomo : Paolo , Paolo !

Infermiere : ma perché ce l’hai sempre con Paolo , poverino ! Guardalo non fa niente ! Guardalo che fa ? Dimmelo tu ? Che fa Paolo ? 

Giacomo : ( disperato ) wroom , wroom !

Infermiere : ma allora tu fai il verso della moto ? 

Giacomo : no , no , Paolo , Paolo !

Infermiere : non ti permettere più , disturbi Paolo che sta dormendo ! ( Paolo si mette a piangere ) Lo vedi ? L’hai fatto pure piangere poverino ! Adesso vengo io e ti faccio le coccole ! Cattivone !

Giacomo : Paolo , Paolo !

Paolo : Giacomo , Giacomo !

Infermiere : è inutile che me lo dici perché lo so che è Giacomo !

Giacomo : no , no , Paolo , Paolo !

Infermiere : adesso io vado di là e Giacomo , mi raccomando , non disturbare Paolo ! ( via )

Giacomo : Paolo , Paolo !

Paolo : marameo !

Giacomo : Paolo ! Paolo !

Paolo : liki ! Liki ! Wroom ,wroom ( si mette a correre per la stanza )

Giacomo : Paolo , Paolo ! ( si mette a gridare ) Aiuto !

Infermiere : ( Paolo si siede , vede Giacomo alzato ) Cosa fai qui ?

Giacomo : Paolo , Paolo !

Infermiere : non dare fastidio a Paolo !

Giacomo : wroom , wroom ! ( Paolo si mette a piangere )

Infermiere : poverino , l’hai fatto piangere !

Paolo : Giacomo cattivo !

Infermiere : lo vedi , l’ha detto pure lui !

Giacomo : Paolo cattivo ! Wroom , wroom !

Infermiere : adesso io me ne vado ! Lascia stare in pace Paolo ! ( via )

Giacomo : Paolo , Paolo !

Paolo : marameo ! Liki , liki ! Wroom , wroom . wroom … prrrr !

Giacomo : Ah , ah ,ah ! Paolo , Paolo ! ( si mette a ridere perché la moto è senza benzina )

Paolo : ( prende la benzina , e la versa ) Wroom , wroom , wroom , wrooom ! ( si mette a correre per la stanza )

Giacomo : Paolo , Paolo ! ( si mette a gridare ) Aiuto ! ( ariva l’infermiere . Paolo si siede )

Infermiere : ma perché ogni volta che me ne vado , ti metti a gridare ?

Giacomo : perché quando te ne vai viene una moto e mi sale in gola lo smog !

Balletto : Grease

Buio

Scenetta “Il tema”

Francesco : chissà chi sarà il commissario d’esame !

Dino : già , chissà !

Salvatore : ( entra vestito da maestra ) Buongiorno ragazzi ! Per l’esame faremo un tema ! La traccia è “Cosa desiderate” , scrivete tutto quello che vi viene dal cuore ! Da … adesso !

Dino : ( sta pensando ) Vorrei essere l’uomo più ricco del mondo !

Francesco : no , non ti conviene ! Poi vengono sempre i ladri a casa tua , non è cosa !

Dino : hai ragione ! ( mette le sbarrette ) Vorrei vivere da solo in un isola deserta tropicale !

Francesco : no , non ti conviene ! Poi non tieni niente da fare !

Dino : hai ragione  anche questa volta ! ( mette le sbarrette ) Vorrei partecipare al Grande Fratello e vincerlo !     

Francesco : e non ti conviene nemmeno questo ! Sai , dopo tutta l’Italia sa i fatti tuoi !

Dino : hai ragione anche su questo ! ( mette le sbarrette e scrive )

Salvatore : si devono consegnare i temi ! ( li prende ) Leggiamo quello di Dino… dunque … vorrei che mi levasse stu strunz’ annanz’ !

Buio

Scenetta “Il film”

Francesco : dunque proviamo l’ultima scena del film !

Dino : finalmente siamo arrivati al traguardo ! Siamo arrivati all’ultima scena !

Francesco : dunque ciak , motore …

Dino : è na bell sera e Dicembre …         

Francesco : e no Dino , tu sei il mio preferito , sei il protagonista , devi aspettare azione !

Dino : scusa !

Francesco : motore , ciak , azione !

Dino : è na bella sera di Dicembre e tu che fai Salvatò dormi ?

Francesco : Salvatò dormi !

Salvatore : e comm’ faccio co Dino !

Francesco : è che ti manca il senso della metafora !

Salvatore : che mi manca ?

Francesco : comunque chiudi gli occhi !

Salvatore : vabbuò a primma scena a voglio guardà !

Francesco : comunque vediamo se sai la parte !

Dino : ( suggerisce ) Padre !

Francesco : non suggerire !

Salvatore : Padre !

Francesco : ca …

Salvatore : Padre ccà !

Francesco : che ?

Salvatore : Padre cachè !

Francesco : ma che cachè ! Padre cateng’ !

Salvatore : ah , Padre cateng’ !

Francesco : l’uocchie …

Salvatore : Padre cateng’ l’uocchie !

Francesco : hai recitato ?

Salvatore : sì !

Francesco : ma che hai recitato ! Devi dire : Padre cateng’ l’uocchie ‘nchiuse ! Vabè questa scena dopo la proviamo ! Adesso Salvatò tu devi prendere il coltello e Dino deve scappare , poi Dino si dovrà buttare in mare dalla scogliera e raggiungere la riva opposta !

Dino : sì , ma io non so nuotare !

Francesco : e che ce ne importa , tanto è l’ultima scena !

Buio

Scenetta “Alle porte del Paradiso”

Personaggi

San Pietro – Salvatore

Giovanni Brambilla – Dino 

Romano Procacci – Dino

Pasquale Coppola - Francesco

San Pietro : ( Giovanni Brambilla bussa ) Come ti chiami ?

Giovanni : Giovanni Brambilla !

San Pietro : nato a…

Giovanni : Milano , zona Lambrate !

San Pietro : e quando sei morto ?

Giovanni : due minuti e quattordici secondi fa !

San Pietro : ah , preciso , puntuale ! Eh , questi milanesi … accomodati ! ( Giovanni esce . Entra Romano ) Come ti chiami ?

Romano : Romano Procacci !

San Pietro : da dove vieni ?

Romano : io so’ de Roma ! Due fermate da Tiburtina !

San Pietro : e quando sei morto ?

Romano : due ore fa .. aho an vedi er traffico , sti parcheggi , sti semafori ! ( entra . Arriva Pasquale )

Pasquale : buonasera !

San Pietro : buonasera a lei , come ti chiami ?

Pasquale : Pasquale Coppola !

San Pietro : di dove sei ?

Pasquale : Santa Maria Capua Vetere ! Insomma Napule !

San Pietro : e quando sei morto ?

Pasquale : la settimana scorsa !

San Pietro : e ti presenti qui adesso ?!

Pasquale : sapete com’è , io so’ stato ammalato !

Buio

Scenetta “L’investimento”

Salvatore : Dino , allora io vado a investire i soldi !

Dino : vai , vai ! Io vado a lavoro !

Salvatore : dai aspettami qua !

Dino : tengo una riunione col sindaco è importante !

Salvatore : glià aspettami faccio cinque minuti ! Do’ i soldi e me ne vado !

Dino : è troppo importante questa riunione !

Salvatore : ma fallo per me !

Dino : lo farei col cuore , ma non posso ! E’ una riunione importantissima !

Salvatore : lo faresti col cuore , ma non puoi ?

Dino : esatto !

Salvatore : e questa volta fallo col fegato ! Rimani qua !

Dino : e va bene !

Salvatore : io vado ad investire i soldi ! ( va alla cassa ) buongiorno !

Francesco : buongiorno ! Desidera ?

Salvatore : vorrei cambiare lo sheik ! ( Dino se ne scappa )

Francesco : e volete un tango , un mazurka o qualche ballo ?

Salvatore : no , ma che avit capito ! Aggia nu sheik !

Francesco : ah , dovete cambiare un chèque ? E ve ne uscite con Sheik ? Datemelo !

Salvatore : un momento che ce l’ho nella borsa ! ( lo cerca )

Francesco : allora ? Ma questa è una valigia ! Cercate d sbrigarvi perchè non ho tempo da perdere io !

Salvatore : e aspettate ! Nun m’ mettite a’ presa ‘ncuollo se no’ nun o’ trovo maje ! Eccolo qua ! Sapete è una grossa cifra e all’ora l’ho nascosta bene !

Francesco : meno male ! Finalmente l’avete trovato ! Vediamo … ( Salvatore glie lo da ) e questa sarebbe la grossa cifra ? Solo cinque euro ?

Salvatore : e hai detto niente ! Io con questa somma ci devo fare un investimento !

Francesco : ah , se è solo per questo , basta che andate a piazza Spiox , e tra tre macchine , corriere o filobus un sicuro investimento non ve lo le va nessuno !

Salvatore : chest’ pure è un idea ! Ma qual è sta piazza Spiox ?

Francesco : quella con una rondine in mezzo !

Salvatore : una rondine ? Mai sentita sta piazza !

Francesco : come , dove sta la gelateria di Zicchinetto !

Salvatore : ah , ma quella mica è una rondine è un rondò e poi non si chiama piazza Spiox , ma piazza San Pio decimo ! Qua Spiox , Spiox ! Quella x è un numero ! E’ il numero dieci in romano !

Francesco : comunque stavo dicendo , che se andata a piazza San Pio decimo , e tra tre macchine , corriere o filobus un sicuro investimento non ve lo leva nessuno !

Salvatore : chesta pure è un idea ! ( poi ci pensa ) Sentite non sfottete il prossimo e datemi i soldi !

Francesco : certo che ve li do i soldi , prima però , dovete fare la girata !

Salvatore : non la posso fare !

Francesco : perché ?

Salvatore : qua lo spazio è poco !

Francesco : di quale spazio parlate ?

Salvatore : lo spazio per la girata !

Francesco : ma che avete capito ! Non dovete mettervi a fare la trottola , ma dovete firmare dietro l’assegno ! Capito ?

Salvatore : e spiegatevi meglio ! Voi così , imbrogliate i clienti !

Francesco : così , sono io che confondo i clienti ?

Salvatore : e certo ! Voi dite na cosa p’ nata !

Francesco : va bene lasciamo perdere ! Ecco firmate qui ! Sapete almeno scrivere ?

Salvatore : lo vedete che voi offendete ? Vicino a me “Sapete scrivere” ; dopo che ho fatto per tre anni la prima elementare !

Francesco : ha parlato il professore universitario ! Prego , firmate !

Salvatore : qua avete detto qua ?

Francesco : certo qua !

Salvatore : ( firma ) Salvatore della Valle , anzi , Della Valle Salvatore !

Francesco : ancora un po’ di tempo e avremmo  potuto chiudere per andare a pranzo !

Salvatore : e mo di che taglio me le date le banconote ?

Francesco : cosa avete detto ?

Salvatore : i cinque euro in banconota di che taglio me li dai ?

Francesco : sentite prendete i vostri soldi e andatevene come se si trattasse di un milione !

Salvatore : eeeeeeeeeeh ! Che maniera sono queste ! Mo è meglio che me ne vado da qua perché non so’ quello che faccio succedere !

Francesco : sì fate bene ! Prima ve ne andate e meglio è ! Non voglio mica prendermi un esaurimento nervoso per colpa dei clienti !

Salvatore : cià !

Francesco : cià !

Salvatore : adesso vi farò arrestare da Dino ! Un poliziotto , mio carissimo amico , che mi ha accompagnato in questo investimento !

Francesco : e dove sta questo Dino ?

Salvatore : mi ha accompagnato lui ! Quando lo chiameò vi inginocchierete ai miei piedi ! Dino ! Dino ! Dai , Dino non fare lo scemo ! Dino , dai ,su dai Dino , Di … ( si gira e non lo trova ) Dino !

Buio

Scenetta “Poker in Paradiso”

Personaggi

San Giovanni – Dino

San Pietro – Salvatore

San Tommaso – Francesco

San Giovanni : Santi ci vogliamo fare un poker ?

San Pietro : e va bene dai !

San Tommaso : do io carte ! ( si siedono e puntano . San Tommaso da le carte ) San Giovanni puoi aprire il gioco ?

San Giovanni : sì ! ( punta . Poi puntano gli altri ) Servito !

San Pietro : servito !

San Tommaso : servito !

San Giovanni e San Pietro : anche tu servito ?

San Tommaso : e l’avete detto tutti quanti adesso perché io no ?

San Giovanni : poker d’assi !

San Pietro : scala reale a quadri !

San Tommaso : ( arrabbiato ) basta  ! La vogliamo finire con tutti questi miracoli ?

Buio

Scenetta “Paradiso Terrestre”

Personaggi

Adamo – Francesco

Voce di Dio – Salvatore

Eva – Dino

Adamo : oh ! Dio , Dio ! Dio , mio ! Dio , onnipotente ! Padre dell’Universo ! Mi Hai Creato qui , ma sono da solo , vorrei qualcosa come compagnia qualcosa di colore rosa pallido …

Voce di Dio : ho capito Adamo ! Tu vuoi la donna ed Io te la farò da una tua costola !

Eva : ciao Adamo ! A furia di mangiare mele m’è venuta a melanina !

Adamo : e cambiate frutto ! Oh , Dio ! Dio , Dio ! Dio mio ! Dio onnipotente ! Padre dell’

Universo ! Io ho pensato a qualcosa di colore rosa pallido , ma non era la donna , era la “Gazzetta dello Sport”!

Buio

Scenetta “Munnezza che amarezza”

Personaggi

Presentatore – Dino

Gennaro – Salvatore

Carmela – Francesco

  

Presentatore : signore e signori , buonasera, benvenuti ad una nuova puntata di : “Munnezza che amarezza!” Sapete benissimo , cari telespettatori , che da circa due mesi, la regione Campania sta lottando per l’emergenza rifiuti , praticamente siamo sommersi dai rifiuti , ci verrebbe da dire “I che munnezza e vita!” A tal proposito abbiamo invitato due ospiti , un rappresentante del popolo i ignor Gennaro Sicchietiello !

Gennaro : buona sera !

Presentatore : e come rappresentante degli animali interessati all’emergenza rifiuti , ovvero i topi , il sindaco di Tombino Cieco la dottoressa Carmela La Topa !

Carmela : buonasera !

Presentatore : ormai è noto che all’interno della nostra rubrica diamo spazio alla gente comune e non solo , bene vado subito a rivolgere delle domande ai nostri illustri ospiti , allora Signor Gennaro lei cosa ne pensa dei rifiuti al Mezzogiorno !

Gennaro : io penso che so pesante ! Preferisco nu bellu piatto de spaghetti !

Presentatore : ma cosa ha capito ? Volevo dire , il problema dei rifiuti nel Mezzogiorno !

Gennaro : no , io e’ rifiuti nun e’ metto ‘ndo o’ soggiorno !

Carmela : e mette ‘nta a’ stanza e lietto !

Gennaro : sì , a sacchetta a’ metto o’ posto do cuscino !

Presentatore : signori , non aete capito ! Volevo dire il problema dei rifiuti qui al Sud , cosa ne pensate ?

Gennaro : io penzo , seconto il mio parero , però è un penziero mio personalo eh ! Che non si può antaro avanto così , ci vuole un assoluzione !

Carmela : v’adda da o’ prevedo !

Presentatore : una soluzione vuole dire ?

Gennaro : assoluzione , eh , assoluzione ! Questo mica è un problema biennale !

Carmela : cioè nun succere ogni duje anni ?

Presentatore : vuole dire banale !

Gennaro : banane , eh , banane !

Carmela : stammo addo fruttivendolo !

Gennaro : questo è un problema che riguarda la messa …

Carmela : chist’ s’è fissato ca Chiesa !

Presentatore : la massa , la massa !

Gennaro : questo mica è un problema che si risolve e chiupt e chiapt , ‘ndringhete , ‘ndra ! Qua per come hanno preso la via i vogliono i mezzo !

Carmela : e motorini ?

Gennaro : questo è un problema che riguarda tutta la pensilina !    

Carmela : chella e l’autobus ?

Presentatore : penisola ! In effetti è un problema che riguarda tutta la Nazione , infatti si dice che i rifiuti della Campania venivano , addirittura portati in Germania ! Lei cosa ne pensa signor

Gennaro ?

Gennaro : mo aggiu capito pecchè a’ birra è na munnezza !

Presentatore : volevo dire , lei differenzia la spazzatura ? Cioè butta la carta nel contenitore della carta , il vetro nel contenitore del vetro , la plastica nel contenitore della plastica ?

Gennaro : sì , la plastica sì ! Mia moglie , per esempio , l’altro giorno si è fatta la plastica al

musso , non mi è piaciuto come è venuto e l’ho buttata nel contenitore della plastica !

Presentatore : come ?Ha buttato sua moglie nel contenitore della plastica ?

Gennaro : sì , questa era la quinta plastica che si faceva ! Era addeventata tutta e plastica !

Carmela : pareva a’ barbie !

Presentatore : vabbè torniamo ai rifiuti ! Signor Gennaro , lei cosa ne pensa che molti sindaci hanno comunicato attraverso un’ordinanza di tenere i rifiuti in casa ? Secondo lei si possono tenere i rifiuti in casa ?

Gennaro : basta che nun sporcano !

Presentatore : e cosa ne pensa che molte persone hanno incendiato i rifiuti ? Cosa direbbe a queste persone ?

Gennaro : guagliù purtateve sta chitarra e facite stu falò !

Presentatore : signor Gennaro , ma lei lo sa che i rifiuti incendiati producono una sostanza che si chiama diossina ? Lei conosce la diossina ?

Gennaro : veramente non ho mai avuto il piacere !

Carmela : chella purtroppo la signora diossina è sfuggente , sta sempre con la testa tra le nuvole !

Presentatore : forse i lor signori , non si rendono conto che la diossina fa male !

Gennaro : ma pecchè l’euro fa bene ?

Presentatore : che centra l’euro , quello riguarda l’economia , io volevo dire che la diossina fa male alla salute !

Gennaro : ma anche l’euro fa male alla salute ! E mo vi spieco italianamente : voio antate in negozio , vi accattate nu vestito , chiedete il prezzo e quello vi dice 450 euro e la vene o’ svenimento ! Como vetete anche l’euro fa male alla salute !

Presentatore : ma che centra , io volevo dire che la diossina è una sostanza tossica !

Carmela : allora se la respiriamo amma j in comunità ?

Presentatore : non avete capito , adesso vi spiego meglio : “Voi per esempio prendete uno spazzolino , lo buttate , questo spazzolino lo incendiamo e arrivato a 100 gradi lo spazzolino reagisce , perché non è un vigliacco e si trasforma in diossina , la diossina si disperde nell’aria , viene a piovere , va nel mare , i pesci la mangiano , noi andiamo in un ristorante , ordiniamo una bella spigola e ci mangiamo il nostro spazzolino !

Gennaro : vabbuò , io o’ ristorante ordino sempe a carne !

Presentatore : va bè , abbandoniamo il discorso della diossina , passiamo alla dottoressa Carmela la Topa sindaco di Tombino Cieco , lei come sindaco dei topi , come pensa di risolvere il problema dei rifiuti ?

Carmela : veramente io penso che non siamo mai stati meglio , innanzitutto possiamo uscire più tranquillamente nelle strade solo che non riusciamo più a capire qual è il tombino e qual’è la città , a tal proposito voglio dire questo : “A nome di tutti i topi del mondo basta con i soprusi , con le ingiustizie , visto che per anni ci avete cacciato dalle vostre case , dai vostri negozi , dalle vostre cantine , adesso che è diventato tutto un tombino e la città non esiste più siamo noi a cacciare voi ! Vi metteremo le esche , faremo la zona desumanizzata  ! E’ arrivato il momento del riscatto , finalmente possiamo sguazzare nell’immondizia , possiamo fare shopping tranquillamente , abbiamo un ampia scelta e possiamo garantire un avvenire sicuro ai nostri topini ! Viva la munnezza ! Viva la munnezza !

Presentatore : signor sindaco si calmi , sembra che sta facendo la propagando elettorale della nettezza urbana !

Gennaro : ma chesta è scema ! Via la munnezza ! Via la munnezza !

Carmela : viva la munnezza ! Viva la munnezza !

Gennaro : via la munnezza ! Via la munnezza !

Presentatore : signori calmatevi !

Gennaro : io t’ scasso a’ faccia !

Carmela : e io t’ faccio a pezzettini !

Presentatore : signori calmatevi ! Cari telespettatori forse ci vedremo alla prossima puntata , perdonateci pecchè pure sta trasmissione è venuta na “Munnezza” !

Canzone : Tammurriata nera

Buio

Scenetta “Il primo amore”

Personaggi

Presentatore – Dino

Eduardo – Salvatore

Peppino – Francesco

Presentatore : buonasera signore e signori e benvenuti ad una nuova puntata della trasmissione “Il primo amore” ! Praticamente , noi in questa rubrica diamo spazio alla gente comune per raccontare l’episodio del loro primo amore ! Oggi ce lo racconteranno i fratelli Eduardo e Peppino

Franfellicco ! ( via )

Eduardo : ( è convinto che Peppino lo sta seguendo ) dunque : eccoci qua davanti alle telecamere perché dobbiamo raccontare nella maniera più semplice , simpatica possibile in che modo si è svolto l’episodio … ( se ne accorge che Peppino non lo sta seguendo . Inizia a cercarlo ) Peppino ? Peppino ? Peppino dove sei ?

Peppino : sto mangiando !

Eduardo : ma ti sembra questo il momento di mangiare ? Nuje amma fa a’ trasmissione ! ( lo prende ) e siediti ! ( Peppino si siede ) Dunque , stavo dicendo : eccoci qua davanti alle telecamere perché dobbiamo raccontare nella maniera più semplice simpatica possibile in che modo si è svolto l’episodio del nostro primo amore !

Peppino : già , ma a chi lo dobbiamo raccontare ?

Eduardo : qui , alla telecamera !

Peppino : uh , Gesù e che glie ne importa alla telecamera ? Quello è un apparecchio con una lente davanti !

Eduardo :già , ma capisci parlando attraverso a questo apparecchio , la gente che ha la televisione in casa sente i nostri discorsi !    

Peppino : pure quelli che la tengono spenta ?

Eduardo : ma no , quelli che la tengono spenta non ci sentono !

Peppino : ah , sono sordi !

Eduardo : come sono sordi ?

Peppino : e tu hai detto “Quelli che tengono la televisione spenta non ci sento” e quelli che non ci sentono sono sordi !

Eduardo : ma non ci sentono a noi !

Peppino : Non ci sentono a noi ? Quindi se noi andiamo a parlare con uno che tiene la televisione spenta non ci sente , mentre agli altri sì ? Neh , pecchè ?

Eduardo : ma tu non hai capito ! Oggi sul radiocorriere che cosa c’era scritto ?

Peppino : radiocorriere !

Eduardo : cretino ! Non sulla copertina , sulla pagina dei canali ! Che cosa c’era scritto ? Che cosa c’era scritto ?

Peppino : non lo so !

Eduardo : c’era scritto “Ore 13,15 i fratelli Eduardo e Peppino Franfellicco parleranno alla televisione ! Uh che bellezza , che gioia , che bella cosa … dobbiamo stare attenti a quando incominciano , ricordiamo che alle 13,15 dobbiamo accendere la televisione !

Peppino : dicono così ?

Eduardo : sissignore dicono così !

Peppino : li hai sentiti tu ?

Eduardo : no , non li ho sentiti !

Peppino : ma allora perché dici che dicono così ?

Eduardo : ma perché si capisce ! Quelli hanno lettoli Radiocorriere e allora è certo che dicano : oh che bellezza , che gioia , che bella cosa … dobbiamo stare attenti a quando incominciano , ricordiamoci alle 13,15 di accendere la televisione !

Peppino : e sei poi non lo dicono ?

Eduardo : e se poi non lo dicono pazienza ! Tu adesso guarda fisso quella telecamera , più fisso , più fisso , più fisso , più fisso !

Peppino : sì , però poi accussì mi fisso !

Eduardo : comunque guarda fisso quella telecamera ! Fisso , più fisso , ancora più fisso , fisso , più fisso !

Peppino : insomma m’aggia fissà !

Eduardo : comunque guarda fisso quella telecamera e dici : Signore e signori buongiorno io sono Peppino Franfellicco …

Peppino : e loro mi dicono “E a me che me ne importa !”

Eduardo : se pure lo dicono tu non li senti !

Peppino : ma li vedo !

Eduardo : no , non li vedi !

Peppino : ma li sento !

Eduardo : no , non li senti e non li vedi ! Dunque devi dire : Signore e signori buongiorno , io ono Peppino Franfellicco e sono qui per raccontarvi l’episodio del nostro primo amore ! E di qua e di là e di sopra e di sotto , tengo ancor nel mio cuore un ricordo dolcissimo di quella donna e cipitì e cipità e chio chio …  parapcchiò e trik e track e bum e bam e via cantando ! Hai capito ?

Peppino : debbo dire così ?

Eduardo : sissignore devi dire così !

Peppino : signori e signore …

Eduardo : prima le signore imbecille !

Peppino : prima le signore imbecille !

Eduardo : levaci imbecille !

Peppino : levaci imbecille !

Eduardo : mettici le signore !

Peppino : mettici le signore !

Eduardo : ma no che hai capito le signore avanti per cavalleria !

Peppino : ma no che hai capito le signore avanti per cavalleria ! Le signore avanti per cavalleria ?

Eduardo : sì !

Peppino : mo , mo o’ veco io ! Per cortesia tutte le singore avanti e tutti i signori indietro , tutte le signore avanti e tutti i signori indietro , ripeto tutte le signore avanti e tutti i signori indietro jamm’ bello che cca’ amma faticà ! Su , forza , fate presto ! We tu si nu signore , vaje areto ! Su forza , l’ho detto che i signori devono andare indietro e le sgnore avanti per cavalleria ! Forza , alzati e vai indietro ! Forza , io non ho tempo da perdere …

Eduardo : bravo !Stai facendo un ottimo lavoro ! Bravo , complimenti !

Peppino : grazie ! Aspetta , dopo parliamo ! Dopo mi fai i complimenti , adesso sto a lavorare !

Eduardo : sono rimaste ancora due signore là dietro !

Peppino : oh , ma qunato a’ gente è scema , è scema ! ( le va’ a prendere , ma lo ferma Eduardo )

Eduardo : imbecille ma che stai a fare ?

Peppino : le signore avanti e i signori indietro per cavalleria !

Eduardo : ma che stmm’ a fa’ a’ quadriglia le signore avanti e i signori indietro ? Tu devi

dire :Signore e signori buongiorno . Io sono Peppino Franfellicco e sono qua per racontarvi l’episodio del nostro primo amore e di qua e di là e di sopra e di sotto tengo ancor nel mio cuore un ricordo dolcissimo di quella donna e cipitì e cipità  e chio chio e parapacchiò e trik e trak e bum e bam e via cantando ! Hai capito ?

Peppino : ho capito ! Signore e signori buongiorno avanti le signore per cavalleria perché l’ha detto lui ! Io sono Peppino Franfellicco e sono qua per raccontarvi l’episodio del nostro primo amore e di qua e di là e di sopra e di sotto , tengo ancor nel cuore un ricordo dolcissimo di quella donna e cipitì e cipità e chio chio e parapacchiò e trik e trak e bum e bam e via , aspetta nu mumento ! ( si mette a cantare ) Quann’ sponna a’ luna a’ marigliana tutti i pesci già fanno l’ammore , s’arovotono l’onne p’ lu mare e pa prezza cambianu culore !

Eduardo : ma che stai a fare il festival della Bella Napoli ? Io voglio sapere perché hai cantato ?

Peppino : e tu hai detto e via cantando ! Io ho detto via e mo sto cantando ! ( canta ) Quann’ a luna sponna ‘a marigliana tutti i pesci già fanno l’ammore e s’arrovotano l’onne p’ lu mare e pa prezza cambianu colore !

Eduardo : basta siediti ! ( Peppino si siede ) Lascia fare a me ! Adesso ti faccio vedere io cosa fa un attore professionista ! Dunque cari egregi telespettatori io sono Eduardo Franfellicco e adesso vi vorrei parlare dell’episodio del mio primo amore : tanto per cominciare vi citerò una celebre frase di uno scrittore umorista francese che disse il primo amore è come la scarlattina tutti l’hanno avuta o la debbono avere !

Peppino : io non l’ho avuta !

Eduardo : se non l’hai avuta l’avrai !

Peppino : e se non mi viene ?

Eduardo : ti deve venire !

Peppino : e tu l’hai avuto il morbillo ?

Eduardo : no !

Peppino :  e ti deve venire !

Eduardo : e adesso perché mi fai questo male augurio ?

Peppino : e tu mi hai detto “E tu l’hai avuta la Scarlattina ?” io non l’ho avuta e non la voglio

avere ! 

Eduardo : ma questo l’ha detto un celebre scrittore umorista !

Peppino : e si vede che era uno iettatore !

Eduardo : comunque , lasciami parlare ! Dovete sapere che il mio primo amore lo ebbi a vent’anni allora recitavo in un teatrino situato nei pressi del quartiere Vasto ! Il pubblico napoletano mi apprezzava moltissimo per le mie uscite …

Peppino : mi ricordo !

Eduardo : ti ricordi che cosa ?

Peppino : che il pubblico napoletano ti apprezzava moltissimo per le tue uscite ! Quando te ne uscivi diceva “Assafadio , se ne è andato e speramo che non torni troppo presto !”

Eduardo : queste sono storie ! Fatto sta che il pubblico napoletano mi apprezzava moltissimo per le mie uscite spiritose , ma dove mi apprezzava i più era nelle tragedia ! Quando io facevo Amleto tutti piangevano , il pubblico delle poltrone piangeva , il pubblico della platea piangeva , la maschera vicino alla porta piangeva , ma chi piangeva più di tutti …

Peppino : era l’impresario che non aveva incassato na lira !

Eduardo : chi piangeva più di tutti era Ofelia , ovvero l’attrice che faceva la parte di Ofelia . Ti ricordi nella scena del quinto atto , nel Campo Santo quando raccoglievo a terra il teschio di Yorik e dicevo “Questo teschio può contenere una lingua sola e può cantare una sola volta , ahimè povero York , qui s’attaccavano quelle labbra che io ho baciato tante volte …” Ti ricordi ?

Peppino : no , non mi ricordo !

Eduardo : come non ti ricordi , mi hai visto tate volte in questa scena !

Peppino : non mi ricordo perché non guardavo mai !

Eduardo : e perché non guardavi ?

Peppino : io mi mettevo paura del teschio !

Eduardo : comunque a farla corta fu Ofelia il mio primo amore ! Che poi si chiamava Concettina Scannnagatto , eh ! Io me la ricordo sempre nel suo lavoro preferito !

Peppino : quando scannava il gatto ?

Eduardo : ma no in Romeo e Giulietta . Io Romeo e lei Giulietta ! Ti ricordi la scena del

balcone …

Peppino : e come non me la ricordo , quella che fece la padrona di casa di via Pisanella , quandoce ne andammo senza pagare si mise ad alluccà dal balcone come una pazza “Fetenti , pezzenti mi dovete ancora due mesi , se non mi pagate vi faccio arrestare !” Chella cosa bruuta , chiatta …

Eduardo : scemo ! La scena del balcone della tragedia ! Io poi giungevo ad insuperabili altezze !

Peppino : perché il balcone stava molto in alto ?

Eduardo : insuperabili altezze d’interpretazione ! Poi una sera , una sera tremenda …

Peppino : pioveva …

Eduardo : no !

Peppino : nevicava …

Eduardo : no !

Peppino : tuonava …

Eduardo : no !

Peppino : e che faceva quella sera tremenda ?

Eduardo : una sera tremenda nel mio ricordo Concettina cadde e si slogò una caviglia ! Puoi immaginare il mio dolore !

Peppino : cioè lei si era fatta male e tu sentivi il dolore ?

Eduardo : il mio dolore d’artista di non poter più recitare con lei ! Adesso devi sapere che Concettina era la figlia del custode del teatro e abitava nel teatro stesso , quindi ogni volta finito di recitare tutto truccato e vestito come mi trovavo volavo da lei e così la prima volta mi vide truccato da Padrone delle Ferriere , la seconda volta vestito da Amleto e la terza volta da Dartagnan ! Poi guarì ! Allora le chiesi : adesso Concettina come ti sono piaciuto di più truccato da Padrone delle Ferriere , vestito da Amleto o da Dartagnan ? E lei mi rispose che gli ero piaciuto di più vestito a Pulcinella ! Cioè un infame , un lazzarone approfittando del fatto che Concettina era abituata a vedermi ogni giorno con una faccia diversa se ne approfittò ! Adesso racconta tu !

Peppino : che devo raccontare ?

Eduardo : il tuo primo amore !

Peppino : come devi sapere io facevo le fase nello stesso teatro dove lavoravi tu ! Una volta avevo sete , avevo appena finito di recitare , andai dal custode del teatro per farmi dare un bicchiere d’acqua quando mi vidi acchiappato e baciato da una donna bellissima che mi disse “Come sei bello vestito da Pulcinella!”

Eduardo : ma allora sei stato tu !

Peppino : sì , ma tu mi devi perdonare Eduardo , ero giovane , inesperto , perdonami , ma è stato quello il mio vero primo amore ! ( Eduardo lo insegue picchiandolo se ne vanno . Entra il presentatore )

Presentatore : ci vediamo alla prossima puntata della rubrica “Il primo amore” !

Buio

Francesco : e così abbiamo finito di giocare al varietà !

Dino : a me mi è piaciuto , mi sono divertito !

Salvatore : io no !

Francesco : e perché ?

Salvatore : perché io sono fatto per il drammatico “Imma , non dovevi abbandonarmi proprio adesso che il mio cuore si spezzi …”

Dino : ma per favore !

Salvatore : a me mi piace !

Francesco : e a me no !

Salvatore : e a me sì ! “Imma , non dovevi abbandonarmi proprio adesso che il mio cuore si spezzi in due parti , l’amore e l’odio …”

Francesco e Dino : no ! ( svengono )

Salvatore : a me mi piace !

Fine