Giorno di saldi

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GIORNO DI SALDI

Una commedia di

GERARD DARIER

traduzione e adattamento di

ANTONELLA QUESTA

Antonella Questa

Via del Romito 47 – 50134 Firenze

Tel: +39.348.5841889

www.laq-prod.net


Commedia in Atto Unico per 6 attori.

Personaggi:

Paolo RICCIONE:  sui 45 anni, proprietario del negozio.

Irene RICCIONE:  sui 40-45, moglie di Paolo.

Lorenzo RICCIONE: 18 anni, figlio di Paolo e Irene.

WANDA: sui 60-65 anni, mamma di Irene e suocera di Paolo.

Federico SIMONELLI: sui 40 anni, responsabile alla banca, del conto

                                         dei Riccione.

Antonietta SIMONELLI: sui 40, portati male, moglie di Federico.

SABRINA:  sui 30, amante di Federico.

Sig. BAGGIANI: sui 50 anni, concorrente dei Riccione, molto potente.

ANNA Baggiani:  sui 17 anni, ha una storia con Lorenzo Riccione.

Ambrogio PODDA: sui 45-50 anni, autista del Deputato, ha una storia con

                                  Giusy, di cui è innamorato.

Silvana PODDA:  sui 40, moglie di Alfredo, è la segretaria in banca di

                               Simonelli.

ALFREDO: sui 50, deputato.

GIUSY: sui 45, moglie di  Alfredo, migliore amica di Silvana Podda, è

                    l’amante di Ambrogio.

3 COMPARSE: tre donne, clienti del negozio alla sua apertura.

Un’attrice può interpretare contemporaneamente i ruoli di: Irene Riccione, Antonietta Simonelli e Giusy.

Un’altra attrice può interpretare contemporaneamente i ruoli di : Sabrina, Anna Baggiani e Silvana Podda.

Un attore può interpretare contemporaneamente i ruoli di : Lorenzo Riccione e Federico Simonelli.

Un altro attore può interpretare contemporaneamente i ruoli di: Baggiani, Ambrogio Podda e del Deputato.

Le 3 comparse possono essere interpretate dalle 3 attrici presenti.

                    


Un negozio d’abbigliamento femminile.

Sul fondo, un bancone con la cassa, sul bancone il busto di un manichino senza testa sul quale è esposta una camicia da notte; a destra e a sinistra del bancone si vedono due accessi, entrambi ingressi e uscite del negozio. Si vedono diversi scaffali sul fondo contenenti vestiti ripiegati in bell’ordine.

Alcune scritte: “Saldi, Svendita, -50%, etc..” sono incollate un po’ ovunque.

Dalla quinta di destra si accede al retro-magazzino; sempre a destra, ma sul proscenio è installata una cabina di prova con ai lati due porta abiti su rotelle pieni di vestiti.

Dalla quinta di sinistra si accede alla parte interna della vetrina, che non è visibile, più avanti sul proscenio un’altra cabina di prova con  ai lati due porta abiti su rotelle pieni di vestiti.

In posizione centrale si vede un grande cesto su rotelle, rivestito tutto intorno da  tessuto, pieno di biancheria intima femminile.

Una donna, 60-65 anni, balla, schiena al pubblico sul ritmo di una musica ad alto volume; è intenta a sistemare alcuni articoli nel cesto al centro della scena. Entra Paolo, sui 45 anni, proprietario del negozio, corre in magazzino, spegne la musica e rientra.

PAOLO: (dirigendosi verso la vetrina) Lorenzo!?... Chi ha messo la musica così!?

WANDA: Io!

PAOLO: (vedendola) Oh no, non è possibile!

WANDA: Ci voleva un po’ d’atmosfera. Prepariamo i saldi, Paolino, mica un funerale.

PAOLO: Irene! (Entra da ds Irene, moglie di Paolo, 40-45 anni, spingendo un porta abiti a rotelle)... Cos’è stà roba?!!

IRENE: La mamma! (esce a sn, nel retro vetrina)

PAOLO: (a Irene) Che ci fa qui?

WANDA: Corro in aiuto di un negozio che sta fallendo.... Si sposti!

PAOLO: Wanda, io...

WANDA: Signora Wanda!

IRENE: (di ritorno) Paolo?!...

PAOLO: Cosa?!

IRENE: Tuo figlio da ieri sera non ancora è rientrato. Le etichette non sono pronte. Ha chiamato la banca, siamo sotto di 50.000 euro e apriamo tra dieci minuti.

PAOLO: Ho sistemato le cose.

IRENE: Ma certo, come al solito! Da quando abbiamo lasciato la vecchia boutique per questo negozio tutto va storto!... Per colpa della tua mania di grandezza, sprofondiamo nei debiti. Faremmo meglio ad accettare la proposta di Baggiani!

PAOLO: Mai!

IRENE: Ma possiamo aumentargli il prezzo se vendiamo subito!

PAOLO: Come fai  saperlo? Hai parlato con lui?

IRENE: No!...Ma so che vuole ingrandirsi il prima possibile, prima che le grandi marche si mettano a comprare tutto, come hanno già fatto in centro!

PAOLO: Se per disgrazia dovessi vendere, non sarà a quel delinquente.

IRENE: Ma perchè?

PAOLO: Perchè ci ruba tutta la clientela!

WANDA: Bastava non piazzarsi di fronte!

IRENE: Ad ogni modo le grandi marche arriveranno un giorno o l’altro, e ci avranno per due lire!

PAOLO: Perchè?

IRENE: Perchè saremo strozzati dalla banca!

PAOLO: Non è la prima volta che vogliono comprarci e siamo sempre riusciti a restistere benissimo!

IRENE. Tu non ti rendi conto che questa volta è grave!

PAOLO: (indicando Wanda) La cosa grave è questa!... Dobbiamo assolutamente riuscire i primi giorni dei saldi e tu ci appioppi tua madre.

IRENE: Ci vuole qualcuno che ci aiuti alla vendita!

PAOLO: Perchè lei?

IRENE: Perchè un’altra avrebbe preso lo stipendio.

PAOLO: Aggredisce le clienti!

IRENE: Mi ha promesso di fare uno sforzo! Vero mamma?! (esce a ds)

WANDA: Certo tesoro!

PAOLO: Vuoi che Baggiani ci divori per colpa di tua madre? (strappando di mano degli articoli a Wanda) Non tocchi niente!!

WANDA: Ricevo ordini solo dalla padrona.

PAOLO: La padrona sono io! La licenza del negozio è a mio nome!

WANDA: Quello di mia figlia!

PAOLO: Che è mia moglie!

WANDA: Per sbaglio!

PAOLO: Per amore!

WANDA: Appunto!

PAOLO: Irene!!! (Wanda esce a sn, lato vetrina, Lorenzo entra dal fondo e si dirige verso la cassa) Aah! Alla buon’ora! Potevi avvertire che arrivavi in ritardo! Cosa fai?

LORENZO: Ho bisogno di dieci euro!

PAOLO:(Allontanandolo dalla cassa) Non ci sono!

LORENZO: Nemmeno un piccolo fondo cassa?

PAOLO: Per fare che?

LORENZO: Comprarmi un paio di boxer, ho perso i miei.

PAOLO: C’hai la casa piena.

LORENZO: Bisogna che ci arrivi a casa! E mi prude! Nonna?!

WANDA (off) Cosa?!

LORENZO: Hai mica dieci euro?

WANDA: (rientrando) Ancora?!

LORENZO: Ho bisogno di un paio di boxer, urgentemente!

WANDA: Vai a vedere nel cassetto della scrivania in magazzino, nonna te ne ha cucito uno, con una sopresa.

LORENZO e WANDA: Con il taschino all’interno!!

LORENZO: Nonna sei un mito!

WANDA: Lo so. (Lorenzo esce a ds, in magazzino)

PAOLO: Anche questo, bisognerà la smetta di fargli dei boxer!

WANDA. Non è mica lei a portarli!

PAOLO: Non è mica lei a raccoglierli! Sono sparsi dappertutto in casa, non sappiamo più dove metterli!

LORENZO:(di ritorno) Nonna, quanti anni ho?

WANDA: Diciotto!

LORENZO: Allora perchè ricami sempre il mio nome sui boxer?!

WANDA: Perchè sono i tuoi!

PAOLO: (Lorenzo fa per metterseli) Non ti metterai mica nudo davanti a tua nonna! (lo spinge verso il magazzino)

WANDA: Non può certo essere peggio di lei!

PAOLO: Non mi ha mai visto nudo!

WANDA: Me ne hanno parlato!

PAOLO: Irene!!

WANDA: So persino che ha una cicatrice sulla natica sinistra.

PAOLO: Destra ed è minuscola!

WANDA: L’hanno morsa?

PAOLO: Non sono affari suoi!

WANDA: Allora dirò a tutti che le hanno morso il sedere!

PAOLO: (disperato) Non è vero!!!.. E’ stato mio padre a punirmi una volta che ero rientrato da scuola.... Va bene così?!

WANDA: No!.. Perchè?

LORENZO: (off) Perchè aveva una merda di cane in cartella!

PAOLO: Vestiti!

LORENZO: (off) E indovina chi ce l’aveva messa!?

PAOLO: Finiscila!!

WANDA: Chi?

LORENZO: (off) Il deputato, nonna!!

WANDA: Eravate in classe insieme?!

PAOLO: Sì!

WANDA: E l’ha lasciato fare?!

PAOLO: Non avevo scelta!

WANDA: Non si è mai vendicato?!!

PAOLO: Era più forte di me!

WANDA: E adesso?

PAOLO: E adesso è deputato!

WANDA: Che pappa molla!!

PAOLO: (Lorenzo esce rivestito dal magazzino) Dove sei stato?

LORENZO: A letto.

PAOLO: E adesso dove vai?

LORENZO: A dormire!

PAOLO: Neanche per sogno! Avevi promesso di dare una mano per i saldi! Non ti prude più lì?.. Allora fila in magazzino e chiedi a tua madre di portarmi un tailleur Lulù! (A Wanda) E in quanto a lei, le chiedo di dimenticare tutta questa storia e di sparire!

WANDA: Attenzione Paolino! Non sopporto la mancanza di rispetto! Quindi se vuole che questa giornata finisca bene come è cominciata, sia educato.

PAOLO: Wanda!

WANDA: No, signora Wanda!

PAOLO: No! Wanda! Ho avuto un inizio mattinata difficile, quindi.... fuori!!

WANDA: Stia attento Paolino, sa bene di cosa posso essere capace!

PAOLO: Come no! Ne abbiamo avuto la dimostrazione! Ci ha già fatto fallire i saldi d’inverno, non ci rovinerà anche questi! Vada piuttosto a lavorare di fronte da Baggiani!

WANDA: Tradire la famiglia per la concorrenza!!

PAOLO: Al contrario! Ci farà un favore facendogli scappare la clientela! (prendendole un capo dalle mani)Lo metta giù!

WANDA: Devo finire le etichette, caro Paolino. Irene vuole che tutto sia pronto tra un quarto d’ora.

IRENE: (di ritorno) Paolo?!

PAOLO: Cosa?

IRENE: Cos’è questa storia del tailleur Lulù, sai bene che li abbiamo venduti tutti.

PAOLO: Ne è rimasto uno in magazzino che avevamo messo da parte per una cliente che non è più venuta a riprenderlo.

IRENE: Avresti dovuto dirmelo!! Ne volevo uno!

PAOLO: Non me lo ricordavo più!

IRENE: Per chi è?

PAOLO: Per Simonelli.

IRENE: Quello della banca?

PAOLO: Con un tailleur Lulù per sua moglie, è pronto a chiudere gli occhi sullo scoperto fino alla fine dei saldi.

IRENE: Non potevi proporgli piuttosto una camicia da notte Lalla Chic?! Non riusciamo a sbarazzarci di questi orrori.

PAOLO: Preferisce il tailleur e dovremmo ringraziare Dio di averne ancora uno. (Irene va in magazzino)

WANDA: Certo che 50.000 euro di scoperto contro un tailleur Lulù....  peccato che lei non ne abbia tenuto da parte uno scatolone!

IRENE: (rientrando) Pensi che sia la taglia della moglie?

PAOLO: Me ne frego! (Irene esce a ds - lui controlla l’etichetta sulla camicia da notte Lalla Chic sul manichino del bancone) Ho detto 20% sulle Lalla Chic, perchè le ha abbassate al 50?

IRENE: Perchè sono una merda!

PAOLO. Si vendono benissimo!

WANDA: E invece no, visto che ne abbiamo ancora.

PAOLO: Poche.

WANDA: Dieci scatoloni.

PAOLO: Al 20%, andranno via subito durante i saldi!

WANDA: Mi stupirebbe!

PAOLO: Conosco i miei prodotti!

WANDA: Ma non le donne!

PAOLO: Intanto sono io che le vesto!

WANDA: Bisogna vedere come. (esce a ds)

PAOLO: Di sicuro non sarà qualcuno che fa la spesa per corrispondenza ad insegnermi il mio lavoro!!

BAGGIANI: (un uomo sui cinquanta, arrogante, cupido e leggermente volgare. Entra e guarda la Lalla Chic sul manichino) Ah, ah ,ah!

PAOLO: E’ chiuso, Baggiani!

BAGGIANI: Sono passato per avvertirla che la porta del negozio è rimasta aperta! (gli lancia le chiavi che Paolo evita al pelo)

PAOLO: (raccoglie le chiavi)Fuori!

BAGGIANI: Non che lei rischi di avere delle clienti prima del tempo, nè dopo del resto, comunque dato che non si sa mai, litigare davanti alla clientela è sempre una pessima immagine per un negozio. Anche per il suo, che non ha mai funzionato.

PAOLO: Perchè lei ci ruba tutta la clientela con i suoi prodotti di bassa qualità!

BAGGIANI: Non vendo mica camicie da notte Lalla Choc! Io rispetto la clientela!

PAOLO: Le mie Lalla Chic faranno un successo da morire!

BAGGIANI: A morire sarà il suo negozio! Un giorno o l’altro non riuscirà più a resistere, sarà costretto a vendere, allora lo faccia subito e saprò essere generoso!

PAOLO: Se non se ne va via immediatamente, libero mia suocera!

BAGGIANI: Rifletta, domani sarà troppo tardi!

PAOLO: L’ha voluto lei!.... Wanda!!

WANDA: (off) Cosa?!

BAGGIANI: Crede che quella mi faccia paura?!

PAOLO:(entra Wanda) Lo butti fuori!

WANDA: Lo butti fuori lei!

PAOLO: Chi è il padrone qui?

WANDA: La padrona!

BAGGIANI: Non litigate! Posso andarmene da solo. (esce)

PAOLO: Lorenzo!

LORENZO: Cosa?!

PAOLO: Vai a chiudere la porta del negozio! (gli da le chiavi)

IRENE: Mamma! Vieni ad aiutarmi a togliere le Lalla Chic dalla vetrina!

WANDA: Con piacere!

PAOLO: Perchè?

IRENE: Sono tre mesi che fanno scappare le clienti!

PAOLO: (indicando Wanda) E’ lei che ci ha fatto una cattiva reputazione!

WANDA: Anche Lorenzo è d’accordo!

PAOLO. E da quando in qua suo nipote che dorme in boxer, ne capisce qualcosa di camicie da notte? (Lorenzo ritorna e gli restituisce le chiavi)

IRENE: Hai sbagliato ad ordinarne così tante.

WANDA: Son talmente brutte che non le useresti nemmeno come stracci!

PAOLO: Che idiozia! Fanno tendenza! Sono giusto un po’ in anticipo sulla moda!

WANDA: Allora bisogna che la moda cambi in fretta, perchè apriamo tra cinque minuti! (esce a sn, lato vetrina)

PAOLO: Dov’è il tailleur Lulù?

IRENE: Non l’ho trovato.

PAOLO: Non è possibile! Vado a cercarlo!

IRENE: Quello può aspettare! Stiamo per aprire e ho bisogno di te per ricevere le clienti!

PAOLO: L’ho promesso a Simonelli stamattina. Se non gli porto in banca il tailleur Lulù, lo conosco, è capace di mollarci e abbiamo bisogno che non ci blocchi il conto per pagare i fornitori.

IRENE: Non è già stato fatto?

PAOLO: Con che soldi?

IRENE: I guadagni dei tailleur Lulù.

PAOLO: Li ho usati per comprare le Lalla Chic!

IRENE: Ma come vuoi allora che ne usciamo da questa situazione?! (esce)

PAOLO: Lasciandole in vetrina!

LORENZO: (ritorna da ds) Mi chiedete di mettere in ordine il magazzino e poi mamma pianta un casino con gli scatoloni!

PAOLO: Cerchiamo un Lulù!

LORENZO: Che Lulù?

PAOLO: Ti ricordi i tailleurs Lulù?

LORENZO: Se me ne ricordo?! E’ l’unica volta che abbiamo avuto gente in negozio. Ma non ne ho visti in magazzino.

PAOLO: Perchè non hai cercato!

LORENZO: Perchè non mi è stato chiesto!

Escono a ds, verso il magazzino. Nel negozio entra Anna, sui 17 anni.

ANNA: (parlando a bassa voce) Lorenzo?!.... Lorenzo?!...

IRENE:(off) Paolo! (Anna si nasconde dietro il bancone)

PAOLO: (rientra) Cosa?

IRENE: La mamma è caduta nella vetrina!

PAOLO: Bene!

IRENE. Non si è fatta niente!

PAOLO: Peccato!

IRENE:Solo che ha buttato giù tutto! (escono in vetrina)

LORENZO: (rientra) Papà!

ANNA: Lorenzo!

PAOLO: (off) Cosa?

LORENZO: Niente!... Ma sei pazza? Come sei entrata?

ANNA: Con la tua chiave! Me l’hai data per poterci incontrare in magazzino!

LORENZO: La notte! Non di giorno! Insomma ragiona!... Non ci metteremo mica a farlo davanti ai miei genitori! Se mio padre scopre che vado a letto con la figlia di Baggiani, mi strozza!

ANNA: Appunto! Sono venuta ad avvertirti che mia madre ha trovato i tuoi boxer in camera mia!

LORENZO: Bel casino!

ANNA: Avevi da non dimenticarli!

LORENZO: Avevi da non togliermeli!

ANNA: Lo dirà a mio padre!

LORENZO: Digli che non sono miei!

ANNA: Con il tuo nome sopra!

PAOLO: (off)Lorenzo! (Anna si nasconde dientro il banco)

LORENZO: Cosa?

PAOLO: Svuota tutti gli scatoloni, ma trovami quel Lulù, è una questione di vita o di morte.

LORENZO: Perchè?

PAOLO: Perchè dobbiamo 50.000 euro alla banca!

LORENZO: E li rimborsi con un Lulù?

PAOLO: Mettiamola così!

WANDA: Paolo!

PAOLO: Cosa?

WANDA: Irene è caduta nella vetrina, è scivolata su una Lalla Chic. (escono in vetrina)

ANNA: Vendete dei Lulù e tu mi regali una Lalla Chic?!

LORENZO: Non costa mica uguale!

ANNA: Se mi ami devi trovarmi un Lulù.

LORENZO: Chiedilo a tuo padre!

ANNA: Mio padre li ha venduti tutti, anche il mio!

PAOLO:(off) Lorenzo!

LORENZO: Cosa? (Anna si nasconde in una cabina)

PAOLO: C’è la ressa davanti alla porta!!! Ci sono già delle clienti!!

LORENZO: Quante?

PAOLO: Tre!!... Bisogna aprire prima che vadano da Baggiani! Dov’è la scatola del pronto soccorso?!....

LORENZO: In bagno!

WANDA: Paolo!

PAOLO: Cosa?!

WANDA: Non c’è più bisogno, gli ho rimesso il piede nel senso giusto! (riesce a sn e Paolo va a ds in magazzino)

ANNA:(uscendo dalla cabina) Ti odio!

LORENZO: Ma no!

ANNA: E’ vero, ti amo!

LORENZO: Ecco.

ANNA: E il Lulù?

LORENZO: Mai!

ANNA: Mi vendicherò! (esce)

LORENZO: Sì certo.

PAOLO: (ritornando dal magazzino) Cosa ci fai ancora lì, porta questo a tua madre!... (gli da la scatola del pronto soccorso. Lorenzo esce.) Le chiavi? Dove sono le chiavi? (ritorna Lorenzo) Vai in magazzino e continua a cercare il Lulù! Visto che ci sei metti un po’ di musica per fare atmosfera.... le chiavi! Dove sono le chiavi? Ah sì, in tasca! Lorenzo! La luce!... (si spengono le luci) Ma no, non ti ho mica chiesto di spegnere!(esce sul fondo per andare ad aprire il negozio)

Luce. Stessa musica dell’inizio e stesso volume alto. Paolo rientra correndo inseguito da 3 donne urlanti, tutte e 3 vestite con impermeabile, foulard in testa e occhiali da sole neri tipo Jackie Kennedy. Rovistano tra i vestiti appesi buttando i capi per terra. Durante questa azione Lorenzo spiega a suo padre con una veloce pantomima che non riesce a spegnere la musica. Paolo va in magazzino, Lorenzo esce dal negozio e poi rientra.

LORENZO: (gridando) Papà!!

La musica si interrompe.

LORENZO:(sempre gridando) Ha aperto Baggiani!!!

Le tre donne escono urlando.

PAOLO:(indica col dito il magazzino a Lorenzo che ci va facendo però un giro per evitare la sberla. Paolo raccoglie i vestiti a terra) Ma che fanno quelle due? Non c’è nessuno che mi aiuta a raccogliere?!... Irene! Wanda! Hanno strappato dei vestiti nuovi! (va in magazzino)

AUTISTA: (sulla cinquantina. Entra, fa il giro delle cabine e torna a mettersi vicino alla porta di ingresso come se facesse la guardia) Nessuno!

GIUSY: (donna sui 40-45, vestita elegantemente, snob. Entra e dà un’occhiata al caos che c’è per terra) E’ sicuro di non essersi sbagliato?!

AUTISTA: Sicuro.

GIUSY: Va ad aspettarmi in macchina.

AUTISTA: Bene, signora.

GIUSY: Aspetta!... Vieni qui! (Gli tende la mano, lui la prende e la bacia con un crescendo di eccitazione) Sì! Sì!.. No!No!..Vattene!.. No! Resta!.. no! Vattene!(se ne va) Resta!!! (gli tende la gamba) Il piede!

AUTISTA: Non oso....

GIUSY: Te lo permetto....

AUTISTA: Non oso abbassarmi a causa dei miei ginocchi!.... Mi fanno sempre più male.... Mi ami lo stesso....

GIUSY: Non lo so! Torna in macchina!

AUTISTA: Bene, signora. (esce)

PAOLO: (di ritorno) Posso aiutarla?

GIUSY. Cerco un buon affare...

PAOLO: E’ nella casa dei buoni affari! E sono molto onorato di accogliere la moglie del deputato!

GIUSY: Ssst! Sono qui in incognito! E’ la prima volta che oso uscire durante i saldi!

PAOLO: Ho avuto la fortuna di fare le elementari con suo marito, eravamo molto amici!

GIUSY: Lei è il signor Riccione?

PAOLO: Ah bene! Le ha parlato di me?!

GIUSY: E’ scritto sull’insegna!... Il mio autista mi ha assicurato che venendo qui potevo essere certa di non incontrare nessuno!

PAOLO: Esagera.

GIUSY: Eppure.

PAOLO: E’ un momento di calma!

GIUSY: Vorrei qualcosa che possa portare in ogni stagione per accompagnare mio marito a Roma ai cocktail o alle cene... Come quel delizioso tailleur che ha fatto furore qualche mese fa e che mi è sfuggito! Come si chiamava di già?

PAOLO: Lulù!

GIUSY: Bravo!

PAOLO: Completamente esaurito!

GIUSY: Lo so, che peccato.

PAOLO: Però ho un nuovo modello di camicia da notte! Le Lalla Chic...

GIUSY: Dormo nuda.

PAOLO: Così si prende il raffreddore!

LORENZO: (rientrando) Papà!

PAOLO: Mi scusi.

LORENZO: Ho rivoltato tutto! Nessun Lulù!

PAOLO: (prendendolo in disparte) Continua a cercare, sono sicuro che ne rimane uno!

LORENZO: Dove?

PAOLO: Svuota tutti i cartoni delle Lalla Chic!

LORENZO: Tirare fuori tutte quelle schifezze di Lalla Chic! Ma ti rendi conto del lavoro?!

PAOLO: Fa quello che ti dico! (Lorenzo torna in magazzino)

GIUSY: Le sono rimasti dei Lulù?

PAOLO: Assolutamente no!

GIUSY: L’ha appena detto il ragazzo!

PAOLO: Questo mi stupirebbe.

GIUSY: Non sono mica pazza, l’ho sentito bene dire: Lulù!

PAOLO: Lu...lu..l’uccello!

GIUSY: E cosa sarebbe?

PAOLO: Un uccellino! Un uccellino che è rimasto intrappolato in magazzino. E’ tutta la mattina che svolazza, quindi come ben immagina, stiamo cercando di ritrovare la povera bestiola prima che venga schiacciata dagli scatoloni!

GIUSY: Mi prende in giro? Lei lo sta nascondendo per farne aumentare il prezzo!Sa benissimo che qualunque donna pagherebbe chissà quanto per quel tailleur!

LORENZO: (rientra) Vieni ad aiutarmi! E’ caduto tutto in terra, c’è un tale casino che manca solo un uccello ci faccia il nido!

PAOLO: Aspetta un attimo! Finirà per farcelo!

LORENZO: Cosa?

PAOLO: Il nido!

Pausa

LORENZO: Il nido!?  (esce)

WANDA:(entra da sn) Irene è passata dall’uscita di sicurezza per andare a distribuire i volantini in strada e procacciarci della clientela.

PAOLO: Quali volantini?

WANDA: E che ne so!

PAOLO: Si occupi della signora! E sorridendo!

GIUSY: Provi ad attirarlo con dei semi!

PAOLO: Buona idea! (esce in magazzino)

GIUSY: Ne ha?

PAOLO:(off) No!

GIUSY: Vuole che mandi il mio autista a comprarne?!... (A Wanda) Povera bestiolina! Se non ha dei semi può sempre attirarlo con una foglia di insalata!

GIUSY: Chi?

PAOLO: L’uccellino.

WANDA: Di chi?

GIUSY: Del signore!

WANDA: Vuole attirare l’uccellino di mio genero con una foglia di insalata?!

GIUSY: Perchè non vada a infilarsi negli scatoloni!

WANDA: E perchè vuole che si infili l’uccellino negli scatoloni?!

GIUSY: Cercandolo!

WANDA: Farebbe meglio a cercare il tailleur Lulù.

GIUSY: Ne avete ancora?

WANDA: Uno, se riescono a trovarlo.

GIUSY: E a quanto?

WANDA: 50.000

GIUSY: Lire?

WANDA: Euro!

GIUSY. Il tailleur!?! Allora lo fate apposta per impedirmi di comprarlo! Andrò a lamentarmi a chi di dovere! Io.. Io... Posso far chiudere questo negozio!... Ambrogio!!! (esce)

WANDA: Paolo?!

PAOLO: Cosa?!

WANDA: Cosa diavolo combina negli scatoloni?

PAOLO. Cerco il Lulù! Cerco, cerco, non lo trovo e cominciano a girarmi le palle! (torna in magazzino)

WANDA: Non è buon un motivo per infilarle negli scatoloni!... Non le basta una cicatrice sul sedere!?

SIMONELLI: (sulla quarantina, un  debole per le donne, pieno di sè. Entra, occhiali da sole scuri) Sono il sig. Simonelli.

WANDA: E chi lo conosce!

SIMONELLI: Avverta il sig. Riccione che il suo banchiere è qui!

WANDA: Qui dove?

SIMONELLI: Qui!! (pausa poi si innervosisce) Sono io!!

WANDA: Ooh! Calma!! Non ce l’ha mica scritto in fronte!! E si sposti!... Assomiglia ad un banchiere come io ad un hostess! La prossima volta metta un distintivo!

SIMONELLI: Voglio vedere il sig. Riccione!

WANDA: Per favore signora.

SIMONELLI: Come?

WANDA: Per favore signora.

SIMONELLI: Mi prende in giro?!

WANDA: Assolutamente no! Allora?

SIMONELLI: Per favore.

WANDA: Chi?

SIMONELLI: Signora!

WANDA: Oh bravo!... Paolo, c’è una specie di selvaggio che si fa passare per il suo banchiere!

Wanda esce a ds, Simonelli schiocca le dita, entra una bella ragazza sui 30 anni, smorfiosa.

SABRINA: Sei sicuro che sia qui e non di fronte? C’è un sacco di gente!

SIMONELLI: E’ qui!....

SABRINA: (dando un’occhiata ai vestiti) Che roba brutta. Allora, dov’è?

SIMONELLI: Cosa?

SABRINA: Il Lulù!

SIMONELLI: Riccione è andato a prendertelo. Lo provi e torniamo da te!

SABRINA: Ancora! Che ingordo! Non mi lasci il tempo di recuperare! Quanta fretta!

SIMONELLI: Ho fretta di cogliere la mia margheritina!

SABRINA: Adoro quando mi chiami così!

SIMONELLI: Lo so!

PAOLO: (ritornando) Dove è?!.. Dov’è?!.. signor Simonelli!? Non c’era bisogno che si scomodasse!

SIMONELLI: Riccione! La sua commessa ha un modo di ricevere i clienti piuttosto maleducato!

PAOLO. Quale?

SIMONELLI: (indicando Wanda che attraversa la scena da ds a sn con dei vestiti e degli attaccapanni in mano) Lei!

PAOLO: Ah! Quella?!.... E’ in prova!

SIMONELLI: Alla sua età?!

PAOLO: E’ una piccola collaborazione che ci ha chiesto l’ospizio del quartiere. Facciamo lavorare le pensionanti e questo le impegna. E’ gratuito quindi ci possono essere degli inconvenienti, ma è gratuito!

SIMONELLI: Bisognerà insegnarle l’educazione!

PAOLO: Non me ne parli!....Siamo già fortunati che non sporca!

SABRINA: Federichino! La sorpresa!

SIMONELLI: E’ vero! Riccione, la sorpresa!

SABRINA: Visto che è l’ultimo, non ho saputo resistere, ho voluto averlo subito! Così se ci fosse bisogno di fare delle modifiche. Fate delle modifiche, vero?

PAOLO: Ma certo!

SIMONELLI: Gratis?!

PAOLO: No!

SIMONELLI: Si!

PAOLO: Ok.

SABRINA:(tutta eccitata) Allora?...Dov’è?

PAOLO: Cosa?

SABRINA: Il Lulù!

PAOLO. Il Lulù?

SIMONELLI: Sì Riccione! Il tailleur Lulù che mi ha promesso!

PAOLO: Adesso?

SABRINA: Si!

PAOLO: E’ che... Io... io... non ce l’ho....

SABRINA: Federichino?!

SIMONELLI: Scherza! (portando Riccione in disparte) Non ce l’ha? Mi ha mentito? Vuol farmi passare per un imbecille! E’ così che mi ringrazia per il suo scoperto?!

PAOLO: Più! ... Non ce l’ho più!

SIMONELLI: L’ha venduto?

PAOLO: Ma certo che no! Ma...è che... gliel’ho mandato alla banca con un pony express! Vi sarete sicuramente incrociati!

SIMONELLI: Alla banca?! Ma è pazzo! Avrebbe dovuto telefonarmi per assicurarsi che c’ero! La mia segretaria aprirà il pacchetto!

SABRINA: Oh no!

PAOLO: L’ho messo a suo nome.

SIMONELLI: “L’ho messo a suo nome!”... E’ il suo lavoro aprire ciò che è indirizzato a me!

SABRINA: Lo terrà per sè?

SIMONELLI: Ne è sicuramente capace!

PAOLO: Non è la taglia della sig.ra Podda!

SIMONELLI: E crede che possa fermarsi di fronte a questo?! Per un tailleur Lulù, sono pronte a tutto!

SABRINA: Ed è sicuro che sia la mia?!

PAOLO: Certo!

SABRINA: E come?

PAOLO: La foto!

SABRINA: Quale foto?

PAOLO: La foto sulla sua scrivania!

SABRINA: Ma non sono io! E’ sua moglie!

PAOLO: Lei non è la sig.ra Simonelli?

SABRINA: No!

PAOLO: Ne è sicura?

SABRINA: Federichino, ma chi è questo?! Mi scambia per tua moglie quando quella è tre volte più grassa di me!

SIMONELLI: Non sulla foto!

PAOLO: Non sulla foto.

SIMONELLI: Aveva dieci anni di meno!

PAOLO: Aveva dieci anni di meno.

SIMONELLI: Aspettami qui, torno alla banca per recuperare il Lulù.

SABRINA: Ti dirà che non ha ricevuto niente!

SIMONELLI: E’ vero! La conosco, ne sarebbe capace!

SABRINA: Se non ti restituisce il Lulù, minacciala di licenziarla!

PAOLO: Ah no!

SIMONELLI: Non ho il diritto di licenziarla.

PAOLO: Non ne ha il diritto!

SABRINA: Allora ricattala!

PAOLO: Neanche questo, ne ha il diritto!

SIMONELLI: Sì che ce l’ho!.. Ma come?

SABRINA: (riflettendo) Inventa che suo marito la tradisce e che gli dirai il nome dell’amante in cambio del Lulù!

SIMONELLI: (esultando)Eheeeeeh! Solo una donna può avere questo tipo di idee!!

SABRINA: (tutta mielosa) Perchè io sono la tua margheritina.

PAOLO: Non lo farà mica davvero!?

SIMONELLI: Certo che sì! (a Sabrina) Che nome?

SABRINA: Quello che ti verrà in mente!

PAOLO: E se lei non mentisse?! Se il pony fosse in ritardo?!

SIMONELLI: Per fare cinquanta metri?!

SABRINA: Mi regali qualcos’altro mentre ti aspetto Federichino?!

SIMONELLI: Ma certo margheritina! Il sig.Riccione si occuperà di te!...(si mandano dei baci, Sabrina entra in una cabina con una gonna in mano) Che cosa le resta di gratuito?

PAOLO: Niente.

SIMONELLI: Anche per il banchiere che deve sopportare il suo scoperto?

PAOLO: Se devo fare dei soldi, bisogna pure che venda!

SIMONELLI: Agli altri, ma non a me! Un consiglio, le regali ciò che vuole per farsi perdonare di aver mandato il Lulù al mio ufficio. (Simonelli esce)

PAOLO: Lorenzo!!... Wanda! Dov’è Lorenzo?

WANDA: (entrando) Non lo so.

PAOLO: Telefoni a Irene! Le dica che ho bisogno di lei qui!

WANDA: Non ha più il cellulare!

PAOLO: Perchè?

WANDA: Perchè lei non paga più le bollette!

PAOLO:Si occupi della signora! Bisogna fargli un regalo, allora si assicuri che scelga gli invendibili... E sorridendo! Mi ha capito? Non devo fare un disegno. (va in magazzino, Sabrina esce dalla cabina)

WANDA: Allora, ha trovato ciò che le piace?

SABRINA: Non ancora.

WANDA: Che taglia?

SABRINA: Quarantadue!

WANDA: Mi stupirebbe!

SABRINA: Conosco la mia taglia!

WANDA: E io ci vedo!

SABRINA: Voglio qualcosa di originale che si faccia notare e in taglia quarantadue.

WANDA: Provi questa!(mostrando la Lalla Chic)

SABRINA: Ma è orrenda!

WANDA: No, è di moda! Bisogna vedersela addosso!

SABRINA: Cos’è?

WANDA: Un abito da sera. (le apre la cabina)

SABRINA: Si direbbe una camicia da notte!

WANDA: Perchè è in anticipo sulla moda! (tira per un braccio Sabrina in cabina e chiude la tenda)

BAGGIANI: (entra) Riccione!!

WANDA: Ancora lei?!.... Ha deciso di vivere qui?!

BAGGIANI: Suo nipote ha passato la notte con mia figlia.

WANDA: Mi stupirebbe, non andiamo a letto con la concorrenza.

BAGGIANI: Mia moglie ha appena trovato questi boxer con ricamato sopra: Lorenzo Riccione.

WANDA: E’ un’imitazione!

BAGGIANI: Dov’è suo nipote?... e il padre? (apre la tenda della cabina e c’è Sabrina che lancia un urlo)

WANDA: Non lo so.

BAGGIANI E PAOLO: Ah!?

PAOLO: Che cosa ci fa qui?!

BAGGIANI: Lo sa che mia figlia e suo figlio hanno una relazione?

PAOLO: Con chi?

BAGGIANI:Insieme!!

PAOLO: Cosa glielo fa pensare?

BAGGIANI: Questo!

PAOLO: Questo?

BAGGIANI: Trovato in camera di mia figlia che è minorenne!

PAOLO: Questo misero, schifoso paio di boxer lo chiama una prova?!

BAGGIANI: Ricamato Lorenzo Riccione!

PAOLO: Da sua nonna, lo so! Gli è stato rubato durante l’ora di ginnastica al liceo. Quindi adesso esca prima che mi metta a denunciare sua figlia per furto di boxer!

BAGGIANI: Lei sta cercando di destabilizzare la mia famiglia per indebolire il mio negozio! Che non incroci quello schifoso di suo figlio....(esce)

SABRINA: (dalla cabina, facendo spuntare la testa) Sig. Riccione.

PAOLO: (perdendo la pazienza) Cosa?!.. Ah, sì... scusi...

SABRINA: Ho appena provato un  vestito da sera, ma non riesco più a togliermelo!

PAOLO: (infilando la testa nella cabina) E’ una camicia da notte!

SABRINA: La sua stagista mi prende proprio per una cretina!

PAOLO. Ha appena cominciato!(uscendo dalla cabina) Wanda! La signora  è rimasta incastrata in una Lalla Chic.

WANDA: Non aveva che da infilare il suo grosso culo in una 46.

PAOLO: Le avevo detto di proporle degli invendibili!

WANDA: E’ quello che ho fatto!

PAOLO: Lorenzo!

WANDA: Faccia vedere...(infila la testa in cabina) Come si fa ad essere così cretine! Per forza!...(entrando in cabina) L’ha messa al contrario!

PAOLO: (a Lorenzo) Cos’è questo?!

WANDA: Aspetti qui, vado a prendere le forbici! (esce dalla cabina e va in magazzino)

PAOLO: (a Lorenzo) Hai passato la notte con la figlia di Baggiani?

LORENZO: Era la figlia di Baggiani?

PAOLO: Ne parliamo più tardi!!!... Vammi a cercare tua madre!

LORENZO: E il Lulù?

PAOLO: Me ne occupo io!

ANTONIETTA: (donna sui quaranta portati male, piuttosto robusta, molto ingenua, porta degli occhiali spessi e una borsetta) Lei è il commesso?

PAOLO: Il commesso, il direttore, come preferisce lei.

ANTONIETTA: Preferisco che lei sia un uomo perchè ho bisogno dei consigli di un uomo! Cosa ha di bello, non caro, molto sexy, serve per recuperare un marito!

PAOLO: Wanda! (Wanda arriva dal magazzino) Si occupi della signora.

ANTONIETTA: Avevo detto un uomo!

PAOLO: E’ lo stesso! Proponga alla signora una Lalla Chic.

SABRINA: (dalla cabina) E io?!

PAOLO: Arrivo subito! (Paolo va in magazzino)

WANDA: Che taglia?

ANTONIETTA: Non lo so più! (Wanda va a prendere un metro dietro il bancone) Ho fatto delle diete per cercare di piacergli, ero talmente magra che non mi vedeva più. (Wanda cerca di prendere la misura a Antonietta che si sposta continuamente) Allora sono ringrassata per essere sicura che mi vedesse, ma non ha funzionato lo stesso. (Wanda cerca di prenderle le misure) Cos’è una Lalla Chic?

WANDA: Un vestito da sera!

ANTONIETTA: Pensa che possa provocare uno shock su mio marito?

WANDA: Ne sono certa!.... (Antonietta si risposta) Ma mi lasci prendere la sua taglia!!

ANTONIETTA: Non importa! Mi dia quello che ha nella taglia più grande! Voglio che possa vedermi! (fa un movimento brusco)....UuuuH!!

WANDA: Cosa c’è?

ANTONIETTA: Mi si sono strappate le mutande! Non avrei dovuto mangiarmi quella scatola di cioccolatini ieri sera! Mi dia anche una mutanda, con un bell’elastico!

WANDA: Eccola, con dei fiorellini gialli.

ANTONIETTA: Buona idea, così sembrerò un campo di margherite. Quando ci siamo conosciuti, mio marito mi chiamava la sua margheritina e mi regalava delle rose! Adesso, scoreggia davanti alla televisione e mi chiede quand’è che si mangia. Eppure lo sa bene che mangiamo tutte le sere alla stessa ora, tranne quando fa tardi alla banca, è talmente stanco che preferisce andare subito a dormire, allora io mi apro una scatola di cioccolatini, mi aiuta a prendere sonno. Non c’è in blu? So che gli piace il blu!(entra in cabina e chiude la tenda)

WANDA: Paolo!

PAOLO: Cosa?

WANDA: Prenda una mutanda con le margherite blu!

PAOLO: Per chi?

WANDA: Per quella là! (esce)

SABRINA: Aspetto le forbici io!

PAOLO: Wanda, ma non ha ancora liberato la cliente?

WANDA: Mancanza di tempo! Cosa abbiamo di più grande come Lalla Chic per un sedere enorme?

PAOLO: Sono per terra in magazzino! Ne approfitti per mettere un po’ d’ordine tra gli scatoloni!

WANDA: (uscendo verso il magazzino) Non sono mica la sua serva!

BAGGIANI:(entra con le braccia avanti) Riccione!!!

PAOLO:(pronto a difendersi) Ancora? Se ne vada!!....

BAGGIANI:(Lo abbraccia e lo bacia sulla fronte) L’ho sottovalutata! Ma adesso, devo riconoscere che lei è davvero forte. Cerca di ingannarmi con le Lalla Chic e poi all’ultimo momento, mi manda al tappeto tirando fuori i suoi Lulù?! Ne ha messi da parte?.. Eh?!.. Avrei dovuto sospettarlo, mettere in vendita degli articoli così brutti, ci doveva essere qualcosa dietro!

PAOLO: Chi glielo ha detto?

BAGGIANI: Mia figlia!.... Quanti?

PAOLO: Quanti?!

BAGGIANI: Quanti ve ne rimangono?

WANDA:(di ritorno) Non trovo la taglia più grande!

PAOLO: Rovisti in tutti i cartoni!

WANDA: Tutti e dieci? Ci vorrà del tempo!(esce)

BAGGIANI: Dieci cartoni?!....

ANTONIETTA:(dalla cabina) E la mia mutanda?!

PAOLO: Eccola in blu!

ANTONIETTA:(passando la testa fuori dalla cabina) Perchè la gialla è del colore della tappezzeria e non vorrei mi confondesse con la carta da parati. (Paolo chiude la cabina)

BAGGIANI: Vi restano dieci scatoloni? A 50 pezzi l’uno, vuol dire 500 Lulù.

PAOLO: Esatto!(gli indica l’uscita)

SABRINA:(dalla cabina) La smettete di prendermi per un’idiota sì o no??! Arrivano queste forbici?!

PAOLO: Wanda! (Wanda torna e dà la Lalla Chic a Antonietta, poi riparte verso il magazzino)

BAGGIANI: Se rispettiamo la legge sulla concorrenza, lei è tenuto a vendermene la metà, c’è scritto nell’articolo 734 del codice del lavoro “ Ogni buon venditore deve aiutare il concorrente per dinamizzare il mercato della vendita!”

PAOLO: Perchè lei non lo ha mai fatto con me?!

BAGGIANI: Perchè non l’ho mai considerata come un concorrente, ma come un collega, diciamo un amico, tra l’altro i nostri figli vanno a letto insieme!

PAOLO: Un incidente che non si ripeterà più!

BAGGIANI: Non impedirà a quei ragazzi di amarsi!

PAOLO: Sì!

BAGGIANI: Me ne venda un terzo!

PAOLO: No!

BAGGIANI: Un quarto!

PAOLO: Mai!

BAGGIANI: Almeno uno!

PAOLO: Va bene!

BAGGIANI: Quanto?

PAOLO: 50.000 euro!

BAGGIANI: Bastardo! Non mi farò fregare! Andrò a dire in giro che sono falsi!

PAOLO: Fuori!

BAGGIANI: Vi schiaccerò! (esce poi rientra) Vi calpesterò!!

Esce Baggiani, entra Simonelli.

SIMONELLI: Riccione!... Dobbiamo parlare!

SABRINA:(uscendo dalla cabina) Dato che è così, me le vado a cercare io le forbici! Federichino! Come è andata?!

SIMONELLI: Benissimo!

SABRINA: Ce l’hai?

SIMONELLI: No, non lo aveva ricevuto.

SABRINA: Ti ha mentito!

PAOLO: Ma no! Il pony si è perso, mi ha chiamato! Sta per tornare.

SABRINA: Quando?

PAOLO: A momenti! Tenga!(gli passa le forbici che ha preso dietro la cassa)

SABRINA: Lo spero bene, perchè avete finito di trattarmi da cogliona! (torna in cabina)

SIMONELLI: Poteva avvisarmi che il pony aveva chiamato.

PAOLO: Così trovavo la sua segretaria!

SIMONELLI: Intanto l’ho minacciata!.... Le ho detto che suo marito la tradiva e che avrebbe avuto il nome dell’amante in cambio del Lulù!

PAOLO: E quindi?

SIMONELLI: Quindi mi ha risposto che non lo aveva mai ricevuto, ma che se non gli davo il nome di questa donna, sarebbe andata a parlare alla mia!

PAOLO: E che cosa ha fatto?

SIMONELLI: Ho dato il nome della sua!

PAOLO: Le ha detto che mia moglie va a letto con suo marito?

SIMONELLI: Che importa, visto che lei sa benissimo che non è vero!

PAOLO: Poteva prendere il nome di una delle sue clienti!

SIMONELLI: Per creargli dei problemi? Non sono mica uno spacca famiglie io!

PAOLO: Intanto però la sua segretaria creerà un sacco di problemi a noi!

SIMONELLI: Quali problemi?

PAOLO: Vorrà incontrare mia moglie! E come faccio a spiegare ad Irene che va a letto con un uomo che manco conosce?

SIMONELLI: Non deve sapere niente! La lasci negare! La mia segretaria deve essere convinta che gli ho detto la verità se no è capace di vendicarsi andando da mia moglie!

SABRINA:(esce dalla cabina e se ne va) Vieni?

Antonietta esce dalla cabina con la Lalla Chic addosso per guardarsi allo specchio, ma  vede Simonelli e torna immediatamente dentro.

SIMONELLI: Riccione, se avrò problemi di coppia, la riterrò responsabile! (va verso l’uscita)

PAOLO:(andando a prendere la Lalla Chic tagliata con le forbici nella cabina di Sabrina) E se il signore non avesse l’uccello al posto del cervello....

SIMONELLI: (tornando indietro) Forza! Si metta a gridare sui tetti dato che c’è!

PAOLO: E’ vero, non è colpa mia se ha un’amante!

SIMONELLI: Non si metterà a farmi la predica? Sono le donne che ci costringono a vivere nella menzogna. Non è colpa mia se la natura ha fatto l’uomo poligamo e le donne si rifiutano di ammetterlo! Quindi le consiglio di lasciar credere fino a nuovo ordine che lei è cornuto altrimenti non rispondo del vostro scoperto! (se ne va. Paolo vuole uscire per avvertire Irene)

ANTONIETTA: Psst! Scusi!.... Ho appena visto mio marito!(esce dalla cabina)

PAOLO: Il sig. Simonelli?!

ANTONIETTA: Sì!

PAOLO: Lei è la sig.ra Simonelli?!

ANTONIETTA: Sì!... Che cosa è venuto a fare qui?!....

SIMONELLI: Scegliere un regalo!

ANTONIETTA: Per me?

PAOLO: Eh già!

SIMONELLI: (off) Riccione?!

ANTONIETTA: Non gli dica che sono qui!(ritorna in cabina, Paolo si mette davanti alla tenda)

SIMONELLI: Appena recupera il Lulù, non lo rimandi alla banca!

PAOLO: No! Lo faccio portare a casa sua!

SIMONELLI: Assolutamente no! Mi chiami che vengo a prenderlo!(esce)

ANTONIETTA:(pazza di gioia, esce dalla cabina) Uuuuuuu!!!!.... Mi regala un Lulù!!!!!

PAOLO: Ssst! Ssssst! E’ una sorpresa!

ANTONIETTA: Bisogna mi sbrighi a tornare a casa!

PAOLO: E la Lalla Chic?!

ANTONIETTA: Non la prendo più!

PAOLO: Allora se la tolga! E si rivesta!

ANTONIETTA: Devo comunque pagare la mutanda!

PAOLO: Si!..... (Antonietta ritorna in cabina) Wanda!

WANDA: Cosa?!

PAOLO: Si occupi della signora! Vado a cercare Irene!(esce, entra Ambrogio l’autista)

WANDA: Posso aiutarla?!

AUTISTA: Sono il sig. Podda. Cerco la sig.ra Riccione!

WANDA: Sono sua madre! Per che cos’è?

AUTISTA: Per avvertirla che è stata coinvolta in una sporca bugia!

WANDA: Cos’è successo?

AUTISTA: Hanno appena raccontato a mia moglie che vado a letto con la sig.ra Riccione!

WANDA: (senza scomporsi) Lei è l’amante di mia figlia?

AUTISTA: Non la conosco neppure!

WANDA: Vuol farmi credere che mia figlia va a letto con lei senza saperlo?

AUTISTA: Non ci siamo mai visti!

WANDA: Perchè? Lo fate al buio?

AUTISTA: Nè al buio, nè in pieno giorno! Uno schifoso è andato ad inventare questa storia per farmi del male!

WANDA: E chi è stato?

AUTISTA: Non lo so!

WANDA: E tutto ciò non è vero?!

AUTISTA: Ma certo che non è vero!.... Ecco perchè sono venuto qui ad avvertire sua figlia che mia moglie la sta cercando e che rischia di finire molto male per lei.

WANDA:(senza scomporsi) Chi è che l’ha avvertita?!

AUTISTA: La migliore amica di mia moglie!

WANDA: E cosa ne pensa?

AUTISTA:Mi ha fatto una scenata!!

WANDA: Perchè?

AUTISTA: Per niente.

WANDA: E’ la sua amante!

AUTISTA: Non sono affari suoi!

WANDA: Non mi stupisce mica! Le amanti dei mariti sono spesso le migliori amiche delle mogli, anche se, per ciò che mi riguarda, non ho mai avuto delle amiche e questo non mi ha certo impedito di essere cornuta!

Antonietta esce dalla cabina e lancia la Lalla Chic a Wanda.

ANTONIETTA: Sig. Podda?! Come sta Silvana? Poverina, è costretta a lavorare in banca durante i saldi!

WANDA: Non prende la Lalla Chic?!

ANTONIETTA: No!

WANDA: E le mutande?!

ANTONIETTA:(uscendo) Un regalo del sig. Riccione!

Entra Lorenzo.

LORENZO: Nessuna traccia della mamma.

WANDA: Il signore è venuto a dirci che non va a letto con tua madre!

LORENZO: Perchè?

WANDA: Perchè non ne ha voglia!

AUTISTA: Non la conosco nemmeno!

LORENZO: Perchè dircelo?

AUTISTA: Perchè può essere molto pericoloso per la sig.ra Riccione!

LORENZO: Di non venire a letto con lei?

AUTISTA: Bisogna avvertire sua madre che mia moglie si butterà su di lei per strapparle gli occhi!

PAOLO:( a Lorenzo) Cosa fai con la cassa?! Hai trovato tua madre?

LORENZO: No! Ma il signore pensa che la ritroveremo con gli occhi strappati perchè non è andato a letto con lei!

PAOLO. Fila in magazzino!

LORENZO: Ancora?

PAOLO: Continua a cercare!

AUTISTA: Lei è il signor Riccione?

PAOLO:Sì!

AUTISTA: Ambrogio Podda!.... Sono andati a dire a mia moglie che la tradivo...

WANDA: E questo è vero!

AUTISTA: Ma non con la sig.ra Riccione!

WANDA: Con la migliore amica di sua moglie!

AUTISTA: E’ una cosa che riguarda solo me!

WANDA: E sua moglie!

AUTISTA: Ma no, dato che non ne è al corrente!

WANDA: Che lei ha un’amante! Ma pensa che lei sia l’amante di mia figlia con la quale non è mai andato a letto!

AUTISTA: Ecco! E le giuro che non mi sono mai avvicinato nè da vicino nè da lontano alla sig.ra Riccione!

PAOLO: Le credo!

AUTISTA: Allora avverta sua moglie!

WANDA: Prima bisogna trovarla!

AUTISTA: Quando sarà fatto, vada da mia moglie a dirle che tutto ciò è falso!... Ecco il mio indirizzo.

PAOLO: Non è possibile.

AUTISTA: Perchè?

PAOLO: Perchè ho bisogno di 50.000 euro!

AUTISTA: Come?

PAOLO: Mi trovi 50.000 euro e diremo ciò che vuole.

AUTISTA: Mi sta chiedendo di pagarla per dire a mia moglie che non vado a letto con la sua?!

PAOLO: Non ho scelta! E poi lei è in difficoltà, io nel bisogno, non facciamo altro che darci una mano!

AUTISTA: E’ disgustoso!

PAOLO: No, è un risarcimento!!

WANDA: Servirsi di mia figlia per salvare lo scoperto!

PAOLO: Per salvare lo strumento del nostro lavoro!!

WANDA: Sarebbe capace di buttarla nelle braccia di chiunque!

PAOLO: Non è chiunque, è nessuno! Dato che non è mai successo!

WANDA: Ha ragione.

AUTISTA: Ma mia moglie crede il contrario!

WANDA: La ama?

AUTISTA: no!

WANDA: Allora la lasci e così risolve ogni problema!

AUTISTA: Ma amo la mia amante! E dato che lei crede a tutto ciò che le dice mia moglie, sono costretto a convincere la prima per impedire alla seconda di lasciarmi!

PAOLO: Quindi bisogna pagare!

AUTISTA: Perchè la verità su questa storia dovrebbe costarmi 50.000 euro?

PAOLO: Perchè mi fanno passare per cornuto!

WANDA:Finto cornuto!

PAOLO: Ma cornuto comunque! Ed è una pessima immagine per questo negozio... e poi la migliore amica di sua moglie val bene questa somma visto che la ama!

SILVANA PODDA: (off) Dov’è?

AUTISTA: Mia moglie!!(si nasconde dietro il cesto)

PAOLO: No, non lì!.... Non si muova, arrivo! (va in magazzino)

SILVANA: Sig.ra Riccione?

WANDA: La mamma!

SILVANA: Dov’è sua figlia?

WANDA: Non c’è.

SILVANA: Me l’aspettavo! Sono sicuramente insieme a quest’ora. Devo avvertire il sig. Riccione.

L’autista si nasconde sotto il cesto.

WANDA: E’ occupato.

SILVANA: E’ urgente. Sua moglie lo tradisce con mio marito!

WANDA: Mia figlia con un altro uomo! Purtroppo non è abbastanza furba per farlo!

SILVANA: Mi creda! Sono bene informata!

WANDA: Da chi?

SILVANA: Non la riguarda!

WANDA: Le ha dato delle prove?

SILVANA: Non ne ho bisogno! Ho la risposta al suo cambiamento che dura da qualche mese!

WANDA: Era felice?

SILVANA: Esatto!

WANDA: Conosco il problema. In questi casi, bisogna controllare il suo consumo di dopobarba e la lunghezza dei peli del naso e delle orecchie. Un marito elegante puzza di bruciato!

SILVANA: Eppure lo facevo sorvegliare dalla mia migliore amica, la moglie del deputato. Mio marito è l’autista del deputato e lei se ne serve regolarmente per i propri bisogni personali. Quindi immagina bene che aveva l’occhio su di lui!

WANDA: E non solo l’occhio!

SILVANA: Come?

WANDA: I due!

SILVANA: I due, certo! Niente! Non si è accorta di niente! Ce l’ha talmente con se stessa che a vederla ci si potrebbe chiedere chi delle due è la più tradita.

Paolo ritorna con un porta abiti su rotelle, dietro il quale va a nascondersi il sig. Podda, per permettergli di uscire dal negozio.

SILVANA: Sig. Riccione! Lei è il sig. Riccione?

PAOLO: Così pare!

SILVANA: Silvana Podda, segretaria del sig. Simonelli, la banca! (Stringe molto forte la mano di Paolo che fa una smorfia dal dolore) Bisogna che le parli di qualcosa di molto importante!

PAOLO: Ci sono i saldi e come vede siamo occupatissimi!

SILVANA: Dove?

PAOLO: E’ un momento di calma, ma riprenderà subito!

SILVANA: Allora ne approfitti per ascoltarmi! Sua moglie e mio marito vanno a letto insieme!

PAOLO: Non potremmo parlarne più tardi?

SILVANA: Non gli fa nessuno effetto?

PAOLO: No! Sono fuori di me dalla rabbia, ma non è la mia priorità della giornata, preferisco aspettare stasera per...

SILVANA: Esplodere?!

PAOLO: Esatto!

SILVANA: Io l’ho già fatto! Ho strappato tutti i suoi completi!

AUTISTA:(nascosto dietro il porta abiti) Cosa??!!

PAOLO:(salvando la situazione e ripetendo) Cosa? Cosa?!! Cosa?!! Cosa?!... Ma bastavano mutande e calze!

WANDA: Oppure la sua bottiglia di dopobarba!

AUTISTA: Oh no!

PAOLO: (come prima) Oh no!... ma no! Ma di cosa mi impiccio? Spinga piuttosto questo porta abiti verso la porta d’ingresso!

WANDA: Per farci che?

PAOLO: Per farlo muovere, gli fa bene!

SILVANA: Quando penso che sono stata io....

WANDA:(vedendo Podda dietro il portaabiti) Ah!...(riprendendosi) Ho preso la scossa!

PAOLO: Si sbrighi Wanda!

WANDA: Il porta abiti mi dice di non andare troppo veloce, gli fanno male le ginocchia... le rotelle.

SILVANA: Sono stata io a regalargli tutti quei completi senza sapere che lo facevo bello per un’altra! Si è lasciato spogliare da sua moglie!

WANDA: Lo porto fino al marciapiede per fargli prendere aria?

PAOLO: Ottima idea!

WANDA: E gli faccio fare anche pipì! (esce con l’autista e il porta abiti)

PAOLO: Ah! Ah! Scherza! E’ la stagista!

SILVANA: Non è sua suocera?

PAOLO: Sì! Sì!E’ un sacco di cose insieme e ne approfitta per farmi ridere davanti alla clientela!

SILVANA:(prendendo Paolo per il colletto della camicia e scaraventandolo sul bancone della cassa) Non sono una cliente!! Sono una donna disperata e pronta a tutto!! E mi sorprende che lei non lo sia!!!

PAOLO: Ma lo sono! Lo sono!

SILVANA: Allora, cosa conta di fare?

PAOLO: Per?

SILVANA: Perchè questa situazione finisca!

PAOLO: Eh beh... dirò a mia moglie di smetterla di andare a letto con suo marito.

SILVANA: Tutto qui?!

PAOLO: Di solito fa tutto ciò che le chiedo.

SILVANA: Quanto è ingenuo! Bisogna vendicarsi!!

PAOLO: Sì! Certo! Ma adesso con tutto questo lavoro, non ho proprio idea.

SILVANA: Bisogna punirli tutti e due!

PAOLO: Naturalmente.

SILVANA: Sarebbe pronto come me ad andare il più lontano possibile?!

PAOLO: Dipende dove.

SILVANA: A letto!

PAOLO: Con chi?

SILVANA: Con me, naturalmente! Lei non è certo il mio tipo, ma sono pronta a fare uno sforzo.

PAOLO: Non è possibile!

SILVANA: Perchè?

PAOLO: Perchè mia moglie non sarà d’accordo.

SILVANA. Non andremo certo a chiederle il suo parere!

PAOLO: Ha ragione!.... Ma potremmo trovare un altro modo per vendicarci.

SILVANA: O così o la mando tre settimane all’ospedale. Cosa sceglie?

PAOLO: E lo faremmo quando?

SILVANA: Adesso.

PAOLO: Qui?

SILVANA: Sì!

PAOLO: Mai e poi mai! E’ il primo giorno di saldi e siamo pieni di clienti!

SILVANA: Non c’è nessuno!

PAOLO: E’ un momento di calma, glielo ho detto!

SILVANA: Preferisci che andiamo da te?

PAOLO: Nemmeno.

SILVANA: Allora in una cabina!

PAOLO: E se ci accontentassimo di mettere in giro delle voci!

SILVANA: Oh no! Voglio per farla soffrire, voglio dire a tua moglie quanto è lungo, quanto è largo, quanto è spesso!

PAOLO: Non ha davvero niente di particolare, è una taglia standard!

SILVANA:Allora le parlerò degli altri dettagli del tuo corpo!

PAOLO: Ma questo...Posso raccontarglielo io!... Ho una piccola cicatrice sulla natica destra...

SILVANA: Ohhh siii! Adoro!! Devo toccarla!

PAOLO: Potremmo farci sorprendere!

SILVANA: Da tua moglie? Ancora meglio!

PAOLO: Non c’è mica solo mia moglie che passa in questo negozio!

SILVANA: Vieni qui!

PAOLO: Ci sentiranno!

SILVANA: Saprò essere molto discreta.

PAOLO: Ma io no!

SILVANA: Ma sì.

PAOLO: Ma no!... Urlo!

SILVANA: Come?

PAOLO: Au! Au! Ma più forte!

SILVANA:Le mie labbra ti sapranno imbavagliare.

PAOLO: E se soffoco? Si rende conto?! La moglie dell’amante si vendica sul marito dell’altra. Io morto, lei in prigione, loro liberi! Evviva la vendetta!(lei lo trascina di forza in una cabina) Ma faccia almeno finta di provare qualcosa!! (spariscono in cabina) No, la cerniera no! Non la cerniera!

Entra Simonelli.

SIMONELLI: Riccione?!... Riccione?!

PAOLO:(cercando di uscire dalla cabina) C’è un cliente... le sto dicendo che c’è un cliente. (riuscendo a scappare e portando Simonelli dal lato opposto della scena) Deve aiutarmi! Non ne posso più! Io...

SIMONELLI: A che punto è il pony?

PAOLO: Pony?.. Ah sì! Il pony express!... Ha bucato, il tempo di riparare e arriva... ma c’è...

SIMONELLI: Quando? Ho la ragazza in preda ad una crisi di nervi!

PAOLO: Presto!

SIMONELLI: Dov’è che vado a raggiungerlo?

PAOLO: Dall’altra parte della città.

SIMONELLI: Che ci fa da quelle parti?

PAOLO: Si è sbagliato di banca. C’è la sua...

SIMONELLI: Che parte?

PAOLO: Eh?

SIMONELLI: Nord, sud, est, ovest?

PAOLO: Verso l’aeroporto!

SIMONELLI: Ma chi l’ha mandato laggiù?

PAOLO: Nessuno! Si è perso!

SIMONELLI. Non ci sono banche all’aeroporto! C’è solo un bancomat!

PAOLO: Si è reso conto dello sbaglio quando ha visto che non poteva far passare il pacchetto nella fessura del distributore!... C’è la sua....

SIMONELLI: Ma qui è grave! Abbiamo a che fare con un idiota!... bisogna che lo trovi prima che si faccia tutti i bancomat della città! Mi chiami se arriva!

PAOLO: Si porti via la sua segretaria!

SIMONELLI: E’ qui?.. Poteva avvertirmi!

SILVANA:(con voce sexy dalla cabina) Sig. Riccione! Venga, ho un problema con il mio vestito!

PAOLO: Non è vero! Non ha nessun vestito!... E’ mezza nuda! Vuole vendicarsi di Irene venendo a letto con me!...  Stiamo esagerando, deve dirle la verità!

SIMONELLI: Sta scherzando?! Bisogna sacrificarsi vecchio mio!

PAOLO: Non ho voglia di tradire Irene e soprattutto non con quel mostro!

SIMONELLI: Eppure ciò non le ha impedito di abbassare la cerniera lampo!

PAOLO: E’ stata lei!

SIMONELLI: Doveva tenerla a bada!

PAOLO:Ha una forza incredibile! C’è da credere che suo marito non la tocchi da anni!

SIMONELLI: C’è da capirlo!

PAOLO: Ho paura per la mia vita!

SIMONELLI: Ma no! Via!... E’ solo un brutto quarto d’ora da passare, tutto qui!... Su, le allungo lo scoperto di otto giorni!

PAOLO: Non basterebbe un anno!...

ANTONIETTA:(off) Sono ancora io!

SIMONELLI: Mia moglie!!(si nasconde in cabina)

PAOLO: No! Non qui!

ANTONIETTA: Non ha tenuto!

PAOLO: Cosa scusi?

ANTONIETTA: La mutanda con le margherite blu! L’elastico è appena saltato in mezzo alla strada!

SILVANA: Sig. Riccione!

PAOLO:(A Silvana)  Sono occupato con una cliente! (A Antonietta) Era l’ultimo!

ANTONIETTA: Non ne ha altri?!

PAOLO: Quando è l’ultimo, è l’ultimo, vuol dire che non ce ne sono altri dopo o allora è un finto ultimo, ma in questo caso è uno vero perchè non ce ne sono più. Ne troverà sicuramente in un altro negozio. (cerca di accompagnarla)

ANTONIETTA: Me lo aveva regalato.

PAOLO: Mai.

ANTONIETTA: Sì.

PAOLO: Allora era l’ultimo regalo.

ANTONIETTA: Peccato! Mi dia al suo posto quella con le margherite gialle. Eviterò di passare davanti alla tappezzeria della sala.

SILVANA: Sig. Riccione!

PAOLO:Arrivo!

ANTONIETTA: La aspetto in cabina!

PAOLO: Sì.(Antonietta va verso la cabina dove è nascosto Simonelli) Noo!!

ANTONIETTA: (per lo spavento sposta leggermente la tenda) Ah!!

PAOLO: Non qui! E’ occupata!(la allontana)

ANTONIETTA: Mi ha fatto paura!

SILVANA: Paolo!

PAOLO: Arrivo!

ANTONIETTA: E’ un uomo?!

PAOLO: Dove?

ANTONIETTA: Nella cabina.

PAOLO: Lei crede?

ANTONIETTA: So ancora riconoscere i pantaloni di un uomo!

PAOLO: E’un uomo! Ma ssst!

ANTONIETTA: Si veste qui?

PAOLO: Beh....

ANTONIETTA: E’ un travestito?....(Paolo fa segno di sì con la testa)

LORENZO: Papà! La mamma ha appena telefonato da una cabina che sta arrivando!

PAOLO: No, non deve! Dov’è?

LORENZO: Non me lo ha detto.

PAOLO: Valla a fermare!

LORENZO: Per farlo bisognerebbe sapessi dov’è!

PAOLO: Fa quello che ti dico!

LORENZO: E il Lulù?

PAOLO: Me ne occupo io. (A Antonietta che si stava avvicinando piano piano alla cabina) Che sta facendo?!

ANTONIETTA: Volevo vedere cosa stava provando!

PAOLO: Una Lalla Chic!

ANTONIETTA: L’abito da sera!

PAOLO. No, la camicia da notte.

ANTONIETTA: E’ lei che se ne sta occupando?

PAOLO: Per forza.

ANTONIETTA: Non ha paura che gli scappino le mani?(fa il gesto come per toccargli il davanti dei pantaloni)

PAOLO: Non sono il suo tipo.

ANTONIETTA: Pare che ne succedano di cose nelle cabine di prova!

PAOLO: Non qui da me!

ANTONIETTA: Le sembrerò curiosa... è qualcuno di qui?

PAOLO: Non posso dirglielo. Segreto professionale.

ANTONIETTA: E’ uno famoso?

SILVANA: Sig Riccione!....

PAOLO: Eccomi!

ANTONIETTA: E la mia mutanda?

PAOLO: Arriva!

Paolo apre la tenda della cabina di Silvana, Antonietta cerca di guardare sotto a quella dove c’è Simonelli.

SILVANA: Finalmente!.... Vieni a consumare la tua vendetta! Vieni mio gran maiale!

PAOLO: Non sono il suo maiale! Non siamo in un porcile! E ho bisogno della cabina per una cliente! Si rivesta!!

SILVANA: E noi due?

PAOLO: Più tardi.

SILVANA: Cosa mi farai?

PAOLO: E che ne so!

SILVANA: Improvvisiamo?!.. Oh sì, adoro!

WANDA:(di ritorno con il porta abiti, vede Antonietta ginocchioni) Ma prego, faccia pure!

ANTONIETTA: Sto cercando il mio orecchino!

PAOLO:(A Wanda) Vada a prendermi un paio di mutande con le margherite gialle, grandi taglie in magazzino.

WANDA: Per favore chi?

PAOLO: Signora Wanda!

SILVANA: Sig.ra Simonelli! (stringe forte la mano di Antonietta che fa una smorfia dal dolore)

ANTONIETTA: Sig.ra Podda!... Anche lei qui? Se lo sapevo l’avrei detto a suo marito!

SILVANA: L’ha visto?

ANTONIETTA: Cinque minuti fa! Era carponi per la strada, non poteva più alzarsi a causa dei suoi ginocchi!

SILVANA: Dov’è?

ANTONIETTA: Era all’incrocio. Voleva l’aiutassi ad attraversare. Mi ha chiesto il cellulare per chiamare mio marito che non era in ufficio. Ovvio... mi sta preparando una sorpresa! (A Paolo) Vero?

SILVANA: Perchè?

ANTONIETTA: Perchè mi ama ancora, e se sapesse cosa mi regala....

SILVANA: Me ne frego! Perchè voleva parlare a suo marito?

ANTONIETTA: Non mi ricordo bene. Me lo ha detto quando il mio elastico ha ceduto.

SILVANA: Era importante?

ANTONIETTA: Se era importante?! Vorrei vedere lei con le mutande alle caviglie, il vento che solleva la gonna in tutti i sensi.....

SILVANA: Ma no! Quello che....

ANTONIETTA: E suo marito ginocchioni in mezzo all’incrocio che si arrampica sulle mie cosce per cercare di alzarsi....

SILVANA: Quello che voleva chiedere a suo marito!

ANTONIETTA: Aveva bisogno che gli trovasse velocemente una grossa somma di denaro!

SILVANA: Per fare cosa?!

ANTONIETTA: Questa poi..! Posso solo dirle che era urgente!

SILVANA: Vuole svuotare il conto in banca per scappare con lei!

ANTONIETTA: Con chi?

PAOLO: Nessuno!

SILVANA: La sig.ra Riccione!

ANTONIETTA: No?!... La sig.ra Riccione con il sig. Podda!!

PAOLO: Ma non deve andarlo a raccontare in giro!

ANTONIETTA: Sono una donna! Può fidarsi di me!

SILVANA: Corro alla banca per impedirgli di metterci sul lastrico! Dica a suo marito di rifiutargli qualunque cosa! (esce)

ANTONIETTA: Quindi lei è cornuto! Dunque libero! Perchè ho delle amiche a cui potrebbe interessare. Ne ho una che si è rifatta fare il seno, glielo dico perchè non si vede proprio....

WANDA:(di ritorno dal magazzino) La mutanda con le margherite gialle! Per chi è ?!

ANTONIETTA: Per me! (prende la mutanda e si mette a cercare nella sua borsetta che ha posato a terra)

SIMONELLI:(facendo sbucare la testa dalla tenda) Riccione?! Deve farmi uscire da qui!

WANDA: Simonelli?

ANTONIETTA: (rialzandosi) Sì?

PAOLO: Tutto bene?

ANTONIETTA: Ma certo! Sto cercando il cellulare!

PAOLO: Wanda, venga ad aiutarmi! (Paolo e Wanda prendono un porta abiti e lo trascinano fino alla cabina di Simonelli, il cui cellulare suona dopo che Antonietta ne ha composto il numero)

SIMONELLI: Pronto?

ANTONIETTA: Pronto!.. Federico, sono io! (Paolo apre la tenda della cabina di Simonelli)

SIMONELLI: Oh cazzo!(Simonelli si abbassa dietro il porta abiti che circolerà nel negozio per cercare di guadagnare l’uscita e nasconderlo alla moglie)

ANTONIETTA: Ti disturbo?

SIMONELLI: Sì! Sono in riunione!

ANTONIETTA: Che strano, ho l’impressione di sentirti due volte!

SIMONELLI: E’ l’eco del telefono!

ANTONIETTA: Aspetta che mi sposto.... spostati anche tu!

SIMONELLI: Non sto facendo altro!

ANTONIETTA: Sempre uguale, beh, pazienza!... Ascolta! Devi rifiutarti di dare dei soldi al sig. Podda se te ne chiede.

SIMONELLI: Va bene.

ANTONIETTA: Non mi chiedi nemmeno perchè?

SIMONELLI: No!... Antonietta sono occupato....

ANTONIETTA: Perchè vuole questi soldi per scappare con la sua amante!... Pronto?!

SIMONELLI: Sì!

ANTONIETTA: Non mi chiedi nemmeno chi è la sua amante?!

SIMONELLI: No! Antonietta.. devo salutarti...

ANTONIETTA: Aspetta! E’ la moglie del sig. Riccione, il proprietario del negozio di vestiti in via Roma.

SIMONELLI: Benissimo!(Simonelli riesce a mettersi sotto il cesto. Paolo e Wanda non lo trovano più e portano allora il porta abiti in magazzino. Poi torna Paolo e si mette vicino al cesto)

ANTONIETTA: Trovi giusto che sua moglie vada a letto con un altro uomo?!

SIMONELLI: Me ne frego!

ANTONIETTA: Hai ragione. L’importante è sapere con chi vai a letto tu.

SIMONELLI: Con nessuno!

ANTONIETTA: Con la tua margheritina!

SIMONELLI: Ma se non conosco nessuna Margherita!

ANTONIETTA: Ne conosci una, la tua mogliettina!

SIMONELLI:(sollevato) Ah sì!

ANTONIETTA: Con la quale hai una voglia pazza di fare l’amore!

SIMONELLI: Oh no! L’abbiamo già fatto il mese scorso...!

ANTONIETTA: Quando mi avrai visto stasera, non potrai più resistere! Baci! Baci!(entra in cabina. Simonelli esce carponi dal cesto. Entra il deputato, cinquant’anni, completo, cravatta, occhiali, passa da una falsa semplicità alla condiscendenza..)

DEPUTATO: Riccione!

PAOLO: Sig. Deputato!

DEPUTATO:(vedendo il banchiere a quattro zampe) Simonelli?!?

SIMONELLI:(restando in ginocchio) Ssst!..

DEPUTATO: Cosa sta facendo?

SIMONELLI: Sto facendo visita ad un cliente.

DEPUTATO: Non si sente bene?

SIMONELLI: Mi stavo chiedendo se il suo pavimento non fosse in pendenza! (mette una guancia a terra) Eh beh no, qui non lo è... qui... nemmeno...! (spostandogli i piedi) Permette?!... qui è lo stesso... forse qui...no.... forse dipende da fuori... Sì è così, sì, proprio così, viene sicuramente da fuori....(esce camminando a quattro zampe)

DEPUTATO: Fuma pesante eh?

PAOLO: Temo di sì!

DEPUTATO: E dire che gli diamo i nostri soldi!.. Insomma... Paolo!

PAOLO: Sig. deputato!?

DEPUTATO: No, niente formalità tra noi! Chiamami Alfredo, come facevi una volta!(Wanda passa e va verso la vetrina) Mi stai dando dei grossi problemi con mia moglie! Cosa succede? Ce l’hai sempre con me?

PAOLO: Prego?

DEPUTATO: Sì, vuoi farmela pagare!

PAOLO: Ma di cosa?

DEPUTATO: Di averti chiamato sempre “ ricchione” quando eravamo a scuola.

PAOLO: Non me lo ricordavo più!

DEPUTATO: Allora per che cos’è?.... Le punizioni che hai preso al mio posto?

PAOLO: Se posso fare un piacere...

DEPUTATO: Allora è per la notte che hai passato nei bagni del preside?

PAOLO: Ho dormito.

DEPUTATO: L’inchiostro che ti ho costretto a bere!

PAOLO: Avevo sete!

DEPUTATO: Lo so, abbiamo fatto male a pisciarti nelle scarpe.

PAOLO: Ma no, per niente.

DEPUTATO: Allora è per la merda di cane nella tua cartella?! Ma insomma dimmi almeno che ce l’hai con me?!

PAOLO: Ma no!

DEPUTATO: Allora perchè rifuti a mia moglie questo Lulù? Le è presa una depressione nervosa, mi ha persino chiesto di licenziare il mio autista. Povero ragazzo, non posso mica metterlo alla porta ora che ha pure dei problemi di soldi. Mi ha chiesto di prestargli 50.000 euro. Ti rendi conto? Deve giocarli al casinò! Gli ho dato dieci euro, rimborsabili in 3 volte, è tutto ciò che ho potuto fare. Sono in piena preparazione della campagna elettorale finanziata in gran parte dai miei suoceri e tu, ti metti a rifiutare un tutu a mia moglie?

PAOLO: Lulù

DEPUTATO: Come ti pare, Lulù, tutù, cucù, bubù... Chi se ne frega!.. Mi ha costretto a venire qui per mendicartelo quando ho ben altro da fare che andare in giro per strada durante i saldi. Tutti penseranno che sia già in campagna elettorale. Ti rendi conto che se la deludo, la mia carriera politica è finita. Vuoi impedirmi di diventare ministro? E’ così?

PAOLO: Ma no, per niente!

DEPUTATO: Allora vendimi ad un prezzo ragionevole questo... come si chiama, in modo che quello spaventapasseri di mia suocera mi lasci in pace e che mia moglie la smetta di prendersela con il mio autista!

PAOLO: Ma...

DEPUTATO: Non ci sono ma! Subito o ti denuncio alla guardia di finanza.

PAOLO: Che taglia?

DEPUTATO: Non l’ho mai saputo! Più o meno la mia!(Paolo prende una Lalla Chic)... E’ questo un ciuciù?

PAOLO:Lulù

DEPUTATO: E’ per questa roba qua che mi fa una scenata?!

PAOLO:E’ di moda.

DEPUTATO: Non capirò mai le donne!.. Perchè ti rifiutavi di venderglielo?

PAOLO: E’ stato un malinteso con la stagista!

DEPUTATO: Allora me lo regali!

PAOLO: No.

DEPUTATO: Sì!

PAOLO: Ok. Dove va?

DEPUTATO:(entrando in cabina) Lo provo! Sarebbe capace di farmi tornare se non gli va bene. Non ho il tempo di tornare qui, ho una riunione di partito tra una mezz’ora!

WANDA:(di ritorno) Paolo! Simonelli ha mancato l’uscita, ha sbattuto la testa contro la vetrina, credo sia svenuto.(Paolo esce con lei. Appare Antonietta dall’altra cabina che si guarda allo specchio)

ANTONIETTA: Ciao Federico. Hai passato una buona giornata?... Non sei troppo stanco?!(solleva la gonna piano piano lungo la coscia fino alla mutanda) No, non così.(Più vamp) Ciao Federico. Hai passato una buona giornata?... Non sei troppo stanco?!(alza la gonna di colpo davanti allo specchio) No, nemmeno così va bene. Ciao Federico.....

DEPUTATO:(dalla cabina) Riccione?! Riccione?!(Antonietta torna subito in cabina) Paolo!(solo la testa fuori dalla tenda) Ho bisogno di una taglia in meno. (esce dalla cabina con la camicia da notte addosso) Riccione! Riccione! (va verso il magazzino) Riccione! Riccione dove sei? (Antonietta esce dalla sua per andare in quella del deputato, ne esce con il suo completo in mano e fruga nelle tasche. Ne tira fuori i documenti.)

ANTONIETTA: Il deputato??!!

DEPUTATO:(off) Riccione? Riccione!? (Antonietta si nasconde nella sua cabina portando con sè il completo del deputato che riappare) Riccione?!

WANDA:(off) Quanto pesa! (Il deputato torna in cabina. Wanda e Paolo passano sul fondo portando Simonelli svenuto avvolto in un lenzuolo, da dove ne esce solo la testa. Antonietta, una volta passati, scappa via furtivamente)

DEPUTATO: Il mio completo!! Non è possibile! Paolo! Hanno voluto colpirmi! Riccione!!

LORENZO:(off) Papà!(il deputato si rinasconde in cabina. Lorenzo arriva di corsa da fuori)

WANDA:(arrivando dal magazzino) Sta rianimando il banchiere!

LORENZO: Farebbe meglio a rianimare mamma, si è appena picchiata con la moglie dell’autista. Ha detto a mamma che si era vendicata andando a letto con papà!! (esce)

WANDA: Paolo?!

PAOLO:(arrivando dal magazzino) Gli ho allentato la cravatta e la camicia per aiutarlo a respirare e sta cominciando a tornare in sè.

WANDA: Approfitta della disperazione dell’autista per andare a letto con sua moglie.... schifoso!

PAOLO: Ma è una pazza....

WANDA: Che ha appena spaccato la faccia a mia figlia!

PAOLO: Dov’è?

WANDA: Ah! No! Resti qui! Ne ha già combinate abbastanza!

PAOLO: Nessuno mi impedirà di aiutare Irene!(escono)

DEPUTATO: Riccione?! Non è possibile!... Un telefono!... Ho bisogno di un telefono!...(si abbassa dietro il bancone. Simonelli riappare tenendosi la testa) Simonelli?!!

SIMONELLI: Aaah!!

DEPUTATO: Non mi riconosce?

SIMONELLI: No, signora!

DEPUTATO: Sono io!Insomma la smetta di farsi gli spinelli! Sono venuto qui per fare delle commissioni per mia moglie e  mi hanno appena rubato il completo e i documenti! Sia gentile, mi presti i suoi vestiti.

SIMONELLI: Sta scherzando?!

DEPUTATO:Affatto! Ne va del mio futuro politico.

SIMONELLII: Non è possibile, devo andare ad intercettare un pony!

DEPUTATO: E io devo intercettare una riunione di partito tra mezz’ora, non posso mica farmi vedere così dai miei elettori!

SIMONELLI: Lo chieda al suo autista.

DEPUTATO: Non c’è più nessun autista!

SIMONELLI: Che idea di mettersi addosso questa mostruosità!

DEPUTATO: Piace a mia moglie!

SIMONELLI: Che lei vada in giro in camicia da notte?

DEPUTATO: No! Questo trutrù!.... Mia moglie mi ha fatto una scenata per recuperare questo... come l’ho chiamato?

SIMONELLI: Trutrù

DEPUTATO: Esatto!

SIMONELLI: E per questo devo darle i miei pantaloni?

DEPUTATO: E la giacca!

SIMONELLI: E io?!

DEPUTATO: Aspetti in mutande nella cabina...

SIMONELLI. Non ne porto.

DEPUTATO:(prende una mutanda dal cesto) Metta questa!

SIMONELLI: Vuole scherzare?!

DEPUTATO: Assolutamente no! Devo assolutamente portare questo frufrù a mia moglie se voglio calmarla e recuperare il mio autista!... Allora, si spogli! Glielo faccio riportare da un pony express appena ho raggiunto la sede del partito!

SIMONELLI: Ma i pony si perdono!! E con il traffico ci vorrà più di un’ora!!

DEPUTATO: Immagino che non abbia voglia di spiegare al suo direttore perchè camminava a quattro zampe sul pavimento in pendenza dei suoi clienti!

SIMONELLI: Non le dispiace lasciare in mutande i suoi concittadini?!

DEPUTATO: Ci sono abituato!...(Simonelli cerca di abbassare la lampo dei pantaloni ma non ci riesce) Cosa c’è?

SIMONELLI: E’ bloccata!

DEPUTATO: Mi lasci fare! (si inginocchia, poi si rialza e lo spinge in cabina, tirando poi la tenda) Spinga mentre tiro!

IRENE:(off) Non mi toccare per favore!

PAOLO:(off) Irene te lo giuro!

IRENE:Giù le mani!

WANDA: Vada a cercare una sedia!... ma dov’eri?

IRENE: Stavo distribuendo i volantini all’incrocio quando questa specie di pazza mi ha chiesto chi ero e mi è saltata addosso! Non ho mai visto niente di simile! Va a letto con Paolo e poi mi spacca la faccia!

WANDA: Preferivi te la spaccasse prima?

 

IRENE: Nè prima nè dopo!... Insomma mamma!

PAOLO:(portando uno sgabello) Dov’è Lorenzo?

IRENE: “Dov’è Lorenzo?! Dov’è Lorenzo?!” Per fortuna che era lì a soccorrere sua madre! Sta continuando a distribuire i volantini!

PAOLO: Ma quali volantini?!

IRENE: Ma come quali volantini?! Come se ce ne fossero altri!

PAOLO: Ma sono quelli della nostra vecchia boutique!

IRENE: E allora?

PAOLO: Non è l’indirizzo giusto!

WANDA: Hai mandato le clienti dall’altra parte della città!

PAOLO: Non è possibile!

IRENE: Intanto io cerco di fare qualcosa per salvare questo negozio, mentre il signore si fa accarezzare il sedere.

PAOLO: Non è vero!

IRENE: Quella ha visto la tua cicatrice!

PAOLO:Ma no!

IRENE: Una cicatrice così piccola che per vederla bisogna metterci il naso sopra!

PAOLO:Sono io che glielo ho raccontato.

IRENE: Racconti i particolari del tuo culo ad una donna perchè lei crede io sia andata a letto con suo marito?

PAOLO: Cercavo di convincerla....

IRENE: Di scopare con te!

PAOLO: E’ il contrario! Ha cercato lei di spogliarmi...

IRENE: Ah vedi!

PAOLO: Ma non ho ceduto!

IRENE: Per questo gli hai raccontato della tua cicatrice?! Per calmarla?!

PAOLO: Proprio così!

IRENE: E’ quello che le eccita!!! Le donne adorano le cicatrici!

WANDA: Soprattutto sul sedere!

PAOLO: E’ pazza! Voleva vendicarsi!

IRENE: Allora bisognava avvertirmi che ce l’avevo alle calcagna!

PAOLO: E come? Sei sparita nel nulla!

WANDA: Suo marito voleva avvertirti, ma Paolo glielo ha impedito!

IRENE: Hai fatto questo?!

PAOLO: Per salvare il negozio!

IRENE: E a salvare tua moglie ci pensi?!

WANDA: Capisco adesso perchè mi ha obbbligata ad uscire con il marito! Poverino, l’ho fatto camminare a quattro zampe, lui handicappato ai ginocchi. Voleva rimanere con lei per mostrargli la cicatrice e... il resto!(Irene scoppia a piangere tra le braccia della madre che è in piedi e di schiena a Paolo)

PAOLO: Ma niente affatto! Ha cercato di trascinarmi in questa cabina... ha aperto la tenda... (apre la tenda, si vedono i due, uno in camicia da notte, l’altro in mutande. Chiude subito la tenda. Va verso l’altra cabina) No, era in questa! Io resistevo, lei ha tirato la tenda....

WANDA:(vede i vestiti del deputato nella cabina) Di chi è quel completo?!

Tutti e tre sono girati verso la cabina, il deputato ne approfitta per uscire di soppiatto, con addosso i vestiti dell’altro e la camicia da notte in mano.

IRENE: E tu vuoi farmi credere che non hai fatto niente con quella?

PAOLO: Ma lo vedi bene che non è il mio!

IRENE: E che ne so io di come ti vesti per fare le tue porcherie!

PAOLO: Va bene! Irene ti dirò tutta la verità...

IRENE: Non ne vale la pena, so cosa devo fare!

PAOLO: Cosa?

IRENE: Andare a letto col marito della tua amante!

PAOLO: Ah no! Non lo farai!?

IRENE: Come no!... Solo che io avrò la decenza di rispettare questo luogo, andrò in un hotel!!...(apre la cassa) Ma certo! Non ci sono mai soldi in questa cassa!

PAOLO: Non  è la mia amante. (prendendola da parte) E’ Simonelli che mi ha costretto a fare finta per salvare lo scoperto!

IRENE: Cosa significa per te fare finta?!

PAOLO: Solo la cerniera lampo.

IRENE: Oh!!(va verso l’uscita)

PAOLO: Ma è lei che l’ha abbassata!.. Irene non andare, ti supplico! Irene! Il negozio! Ho bisogno di te per la clientela!....

IRENE: Non c’è nessuno!(esce)

PAOLO: E’ un momento di calma! (a Wanda)Glielo impedisca! Distruggerà venticinque anni di matrimonio!

WANDA: E’ lei che ha cominciato!

PAOLO: Ma niente affatto! Vada a cercarla per l’amor del cielo! Per l’amore di sua figlia!! Per l’amore mio!.. (si riprende)..No! non per me! Non per me!... Wanda! (si riprende) No! Signora Wanda!.. Mi inchino, ha vinto lei. (abbassa la testa con le mani giunte) Farò tutto ciò che mi chiederà, ma la riporti da me, la prego!(si mette in ginocchio) Mi riporti Irene, dolce suocera!! (si sdraia pancia a terra) Mi riporti Irene magnifica suocera mia adorata che amo più di ogni cosa. Mia cara suocera, non posso andare più in basso o allora scavo una buca, ma non ho la pala!(attaccandosi alle sue gambe) Mi guardi, sono come un bambino ai suoi piedi, un neonato....

Entra Baggiani trascinando la figlia per un braccio.

BAGGIANI: Mia figlia è incinta!

PAOLO: E allora? Non siamo mica alla maternità!! (esce dal negozio)

WANDA: Incinta di chi?

BAGGIANI: Di suo nipote.

WANDA: Mi stupirebbe, i Riccione sono sterili da diverse generazioni!

ANNA: Ma papà, non sono incinta!

BAGGIANI: Chi te l’ha detto?

ANNA: Io!

BAGGIANI: Tu non capisci niente, sei minorenne!

ANNA: Ma non abbbiamo...

BAGGIANI: Hai passato la notte col figlio di Riccione?

ANNA: Sì

BAGGIANI: Si è tolto i boxer?

ANNA: Sì

BAGGIANI: Quindi sei incinta!... (a Wanda) Potrei denunciarvi per circonvenzione di minori, ma gli dica che sono pronto ad accettare di diventare nonno a condizione che mi venda, a un prezzo ragionevole, la metà dello stock.

WANDA: Quale stock?

BAGGIANI: I 500 Lulù

WANDA: Vuol dire le Lalla Chic?!

BAGGIANI: Sì, prendetemi in giro! Giocate con i miei nervi! Vi avrò strozzato prima di soffocare! Tu, fila a casa!(incrocia Antonietta) Non si fidi, qui vendono falsi!

ANTONIETTA: Deve essere per questo che l’elastico delle mutande si è rotto di nuovo! Se non fosse un regalo, vi chiederei di rimborsarmelo! Prendo una taglia in più!

WANDA: Non serviamo mammouth!

ANTONIETTA: Quale mammouth? (vede il completo che Wanda sta piegando) E’ ancora qui?

WANDA: Chi?

ANTONIETTA: Il travestito!

WANDA:Quale travestito?

ANTONIETTA: E’ il suo completo!

WANDA: Di chi?

ANTONIETTA: Del deputato! (indicando la cabina)

WANDA: Il deputato?! (apre la tenda. Simonelli è in piedi con mutande e scarpe)

ANTONIETTA: Federico?!!... Che ci fai lì?!

SIMONELLI: Aspetto un pony!

ANTONIETTA: Dai appuntamenti in mutande nelle cabine di prova?!

SIMONELLI:  Vuoi che lo riceva così alla banca?! Ma insomma, ragiona!

WANDA: Dove sono i suoi vestiti?

SIMONELLI: Li ho prestati ad un amico.

ANTONIETTA: Il travestito?

SIMONELLI: Quale travestito?

ANTONIETTA: Il deputato! Stava provando una camicia da notte!

SIMONELLI: Perchè voleva regalarla alla moglie per recuperare il suo autista. Solo che gli hanno rubato il completo così gli ho prestato il mio!

WANDA: Perchè?

SIMONELLI: Per la sua riunione di partito! Non poteva mica andarci in camicia da notte!

WANDA: Eccolo qui il suo completo!

ANTONIETTA: Ha fatto finta di perderlo!... Guarda nel portafogli! (Simonelli esce dalla cabina e prende il completo)

SIMONELLI: Ma allora?.. .E’ così?!

ANTONIETTA: Mi sfinisco a forza di ripetervelo!

WANDA: Eh beh mio caro, l’ha scampata bella!

ANTONIETTA: (guardando le sue mutande) Ti ha preso persino le mutande?!

SIMONELLI: Non potevo dirgli di no, è  deputato!

WANDA: E’ una delle nostre!

SIMONELLI: Mi ha obbligato a metterle.

ANTONIETTA: Ti sei messo nudo davanti a lui?

SIMONELLI: E cosa dovevo fare?! Mi ha promesso di mandarmi un pony express per restituirmi i vestiti!

WANDA: E gli ha creduto?!

SIMONELLI:Un deputato! Non potevo certo pensare mi mentisse!

ANTONIETTA: Pensavo tu l’aspettassi per la mia sorpresa!

SIMONELLI: Chi?

ANTONIETTA: Il pony!

SIMONELLI: Quale sorpresa?!

ANTONIETTA: Quella che dovevi farmi stasera! Il sig. Riccione mi ha detto che mi regali un Lulù!

PAOLO:(di ritorno) Ho di nuovo perso Irene! Per colpa delle sue bugie, mia moglie vuol andare a letto col marito della sua segretaria!

ANTONIETTA: Non sarebbe la prima volta!

PAOLO:Sì!!

SIMONELLI: Non c’entro niente!

ANTONIETTA: Ha ragione! Lo lasci in pace! E’ traumatizzato!

PAOLO: Cosa ci fa in mutande nel mio negozio?

WANDA: Ha rischiato di essere violentato dal deputato!

ANTONIETTA: Ha costretto mio marito a mettersi delle mutande da donna!

SIMONELLI: Ha preso il mio completo!

WANDA: E dimenticato il suo!

PAOLO: (indicando il completo) Pensa ancora me ne servissi per avere rapporti sessuali con la sig.ra Podda nelle cabine !?!

WANDA: Non ho mai detto questo!

PAOLO: Vada a cercare Irene prima che incontri il sig.Podda e faccia una sciocchezza!

WANDA: Lui non la vorrà, ne ama un’altra!

SIMONELLI: Riccione! Mi passi intanto la giacca del deputato!

Paolo gliela passa. Antonietta prende in disparte Wanda.

ANTONIETTA: Un’altra chi?

WANDA:La moglie del deputato.

SIMONELLI: I pantaloni! (Paolo glieli passa)

ANTONIETTA: Adesso si spiega perchè a lui piacciono gli uomini!

PAOLO: Vada a cercare Irene!

WANDA: Per favore?!

PAOLO: Merda!(lei esce)

SIMONELLI: Antonietta vammi a prendere un altro completo a casa!.. Ti aspetto qui!

ANTONIETTA: Oh sì! Sii autoritario! Mi sta bene ora che ho la prova che mi ami!(esce)

SIMONELLI: Ha detto a mia moglie che gli regalavo un Lulù??!

PAOLO: Lei l’ha sentita! Bisogna salvassi la situazione in qualche modo!

SIMONELLI: Adesso ne trovi un secondo!

PAOLO: Ma non ne ho altri!

AUTISTA: (arrivando) Riccione!Ho un problema di soldi! Silvana ha bloccato il conto!.. Ah Simonelli! Ho bisogno di lei! Ho bisogno di 50.000 euro!..

SIMONELLI: Perchè?

AUTISTA: Per lui!Mi ricatta!

PAOLO: Ma no!

AUTISTA: Ha saputo cosa mi è successo?

SIMONELLI: No.

AUTISTA: Un bastardo, che meriterebbe un bel pugno, è andato a dire a mia moglie che andavo a letto con la sua! Mentre io non l’ho mai vista!

SIMONELLI: Che bastardo!

AUTISTA: Gli ho chiesto di avvertire la povera sig.ra Riccione che non c’entrava niente....

SIMONELLI:Certo, poverina!

AUTISTA: Si è rifiutato!

SIMONELLI: Che bastardo!

AUTISTA: “Mi rimborsi lo scoperto e andrò a raccontare tutto ciò che vuole”!

SIMONELLI:(cercando di contenere la sua collera) Che bastardo!!!

PAOLO: Troppo tardi! Quella ha già trovato Irene!

AUTISTA: E le ha spaccato la faccia?!

PAOLO: Sì! E adesso mia moglie vuole vendicarsi venendo a letto con lei!

AUTISTA: Che gli è preso?

PAOLO: La sua le ha parlato della mia cicatrice sul sedere!

AUTISTA: Perchè?

PAOLO: Perchè ne ho una!!.... Mi è saltata addosso! Voleva toccarmi!... Subito! In una delle cabine!... E’ stato orribile!(scoppia in lacrime sulla spalla dell’autista)

AUTISTA: La capisco.

PAOLO: Si è spogliata!...Un orrore!!

AUTISTA: (battendogli la spalla) Come la capisco!.. Lo so... e l’ha chiamata con nomi d’animale?!

PAOLO: Sì! Gran maiale!

AUTISTA: Io ero il suo toro, adesso sono il suo manzo.

SIMONELLI: Bisognerà spiegarle che c’è un’enorme differenza!

AUTISTA: Perchè mi salti addosso con un paio di forbici?!!

PAOLO: Mi ha abbassato la cerniera lampo!

AUTISTA: E i pantaloni!

PAOLO: Ah no!

AUTISTA: Ma come? E la cicatrice?

PAOLO: Glielo ho descritta!

AUTISTA: E non l’ha spogliata?

PAOLO: Ho opposto resistenza!

AUTISTA: Ma non doveva! Così me ne avrebbe liberato!

PAOLO: Ma non voglio! Preferisco recuperare Irene!

AUTISTA: Eccitando mia moglie con le sue storie di cicatrici?!

PAOLO: (cedendo alla pressione) E’colpa sua! Mi ha costretto a sacrificarmi!! Perchè sa che con lo scoperto che mi ritrovo non ho scelta!

SIMONELLI: Se lei ricevesse vere clienti nel suo negozio invece dei travestiti non sarebbe a questo punto!

AUTISTA:Quali travestiti?

SIMONELLI: Il deputato!

AUTISTA:Il mio capo?!!

SIMONELLI: Lo nasconde nelle cabine per provare delle camicie da notte!

PAOLO: Era per sua moglie!

AUTISTA: Dorme nuda!

PAOLO: Come fa a saperlo?

AUTISTA: Sono il suo autista!

SIMONELLI: Ero venuto a prendere un regalo da parte del signore, quando incontro il suo capo, esco, qualcuno mi tira una botta in testa, mi risveglio in  magazzino nell’attimo in cui il suo capo spunta da dietro la cassa per costringermi a spogliarmi e indossare delle mutande da donna!

AUTISTA: E le ha tirato una botta in testa per...

SIMONELLI: Per approfittarsi di me, è ovvio! Ma non ne ha avuto il tempo!

AUTISTA: Quando penso che mi sono inginocchiato più di una volta davanti a lui per guardare sotto il cofano della macchina!!

PAOLO: Bugiardo! Ha sbattuto da solo la testa contro la vetrina! Cammina a quattro zampe nel mio negozio per sfuggire a sua moglie e alla sua segretaria!

AUTISTA: Perchè?

PAOLO: Per colpa di questa storia che ha inventato per nascondere la sua amante!

SIMONELLI: Quale amante?!.. Non ho mai avuto un’amante io!!

AUTISTA: Quale storia?!

PAOLO: Di lei e Irene!

AUTISTA: E’ stato lui??!!!.....

SIMONELLI: Ma assolutamente no! Sta delirando!

AUTISTA: Sei tu che hai raccontato questa balla a mia moglie?!

SIMONELLI: Dice delle fesserie! E’ nel panico per via del suo scoperto di 50.000 euro!!... Ma dimentica i fornitori! Eh Riccione?!!

PAOLO: Aspetteranno!

AUTISTA: Sei tu il bastardo che mi ha reso la vita impossibile da stamattina?!

SIMONELLI: Ma no! E’ colpa sua! Mi regala un Lulù che non gli ho mai chiesto e lo spedisce nel mio ufficio!... Così ho pensato di recuperarlo gentilmente da sua moglie per evitare che lo tenesse per sè!.... Eh?! Un Lulù!... Tutte ne vanno pazze!... Solo che il signorino mi ha consigliato di spaventarla!

PAOLO: Non è vero!

SIMONELLI: Non è vero?!.. Mi ha detto “ Non esiti a ricattare quella vecchia stronza, è una bugiarda!”

PAOLO:E’ un’idea della sua amante!

AUTISTA: Ti spacco la faccia!

SIMONELLI: Ah sì!! E’ vero!! Ha ragione!! E’ stata la mia amante!! Vuole il suo numero?

AUTISTA: Vieni qui che ti spacco le ginocchia!

SIMONELLI: No, le ginocchia no! Fa male!!

PAOLO:Non qui! Non in negozio!!

AUTISTA:Me ne frego!!

PAOLO: Non davanti alle clienti!

AUTISTA: Non c’è nessuno!

SIMONELLI E PAOLO: E’ un momento di calma!!

Corsa-inseguimento tra i 3 uomini. Simonelli prende un’uscita verso l’esterno, l’autista prende l’altra mentre Paolo raccoglie i vestiti che i due hanno rovesciato. Simonelli ritorna inseguito dall’autista. Vanno in magazzino.

PAOLO: No! In magazzino no!

Paolo li segue, rumore di caduta e di lotta. Entra Antonietta.

ANTONIETTA: Federico!... Ho preferito comprartene uno nuovo di completo! Federico?!!...

Simonelli attraversa la scena correndo verso la vetrina inseguito dall’autista, vede sua moglie, la chiama, ma passa dietro di lei, lei non lo vede.

SIMONELLI: Antonietta!!

ANTONIETTA: Federico?!... Federico?!... Dove sei?

Arriva Paolo dal magazzino che attraversa la scena zoppicando.

PAOLO: No, nella vetrina no!(esce a sn)

ANTONIETTA: Sig.Riccione? (uscendo in magazzino dove lei pensa di averlo sentito) Sig. Riccione?! Ha mica visto mio marito?!

Rumore di vetrina che si rompe. Torna Simonelli.

SIMONELLI: Antonietta!!

ANTONIETTA: Federico!!... Ti sento....Ma dove sei?!

SIMONELLI: Qui! (appare l’autista, Simonelli si infila sotto il cesto)

ANTONIETTA:(girandosi) Qui dove?....Sig. Podda?! (vedendolo correre ovunque) Sembra stiano meglio le sue ginocchia!

AUTISTA: L’ha visto?

ANTONIETTA. Chi?

AUTISTA: Suo marito!

ANTONIETTA: Per l’appunto, lo sento, ma non lo vedo!

AUTISTA: Mi prende in giro?!

ANTONIETTA:Assolutamente no!... Ho paura sia incastrato da qualche parte... Ascolti!...(lei chiama) Federico?!.. Federico?!... Parla tesoro!... Dicci dove sei se vuoi che ti aiutiamo! Sono col sig.Podda, il marito della tua segretaria, quello che va a letto con la moglie del deputato....

AUTISTA: Chi glielo ha detto?

SILVANA:(off) Dov’è?(l’autista si nasconde sotto il cesto) Lo ha visto?

ANTONIETTA: No!... E non lo sento nemmeno più!

SILVANA: Chi?

ANTONIETTA: Mio marito.

SILVANA: Le sto parlando del mio!

ANTONIETTA:(girandosi) E’ qui!... Oh questa poi! Anche lui!

SILVANA: Cosa?!

ANTONIETTA: E’ sparito! (Silvana esce a sn) Federico abbiamo perso il Sig. Podda! E’ mica lì con te?!

SIMONELLI:(la sua testa esce da sotto il cesto con le mani dell’autista intorno al collo) Aaaaaaargh!!

ANTONIETTA:(sempre non vedendolo) Federico? Sei tu?

SIMONELLI: Aaaargh!!

ANTONIETTA: Forza tesoro! Sento che vuoi dirmi qualcosa!....

SILVANA:(di ritorno) La vetrina è rotta! Riccione è svenuto! Hanno dovuto picchiarsi! Riccione non ha sopportato che abbia spaccato la faccia a sua moglie e si sarà vendicato su mio marito!

ANTONIETTA: Li ho sentiti!

SILVANA: Allora non sono lontani!

ANTONIETTA: Ma dove?

SILVANA: In un doppio fondo nelle cabine!... Esci da qui! Ho distrutto la tua amante! Bloccato il conto in banca!... Te la faccio passare io la voglia di tradirmi!!

ANTONIETTA: Non ha saputo?!

SILVANA: Cosa?

ANTONIETTA: Ne ama un’altra!

SILVANA: Di già?! Lo strozzo!! Chi?!

ANTONIETTA: La moglie del deputato!

SILVANA: Non è possibile! E’ la mia migliore amica!!

ANTONIETTA: Appunto! (Silvana sviene tra le braccia di Antonietta) Silvana!! Non si sente bene?! Silvana! Non è grave! E’ sempre cornuta! Cambia solo l’amante!(la stende per terra) Silvana mi sta facendo paura! E’ svenuta?!....Mi risponda!!.. E’ svenuta?!(le fa il bocca al bocca e si rialza subito disgustata) Silvana, non so cosa abbia mangiato ma puzza!!

Simonelli e Podda scappano in punta di piedi, l’autista ne approfitta lo stesso per picchiare Simonelli uscendo.

SIMONELLI: Ahi!

ANTONIETTA: Federico non ho tempo! Sono impegnata!

PAOLO: Wanda! Chiami gli operai, hanno rotto la vetrina! La gente ci ruberà tutto!... Che sta facendo?!

ANTONIETTA: Resti con lei! Vado a chiamare aiuto!

PAOLO: Cos’ha?

ANTONIETTA: Non ha sopportato il cambio d’amante! Continui a farle il bocca a bocca per rianimarla!

PAOLO. Perchè poi mi salti addosso?! Mai!

ANTONIETTA: “omissione di soccorso a persone in pericolo”! Se muore dirò che è colpa sua! (Paolo si inginocchia) Se mio marito le parla e che lei non riesce a vederlo, sappia che è normale! E’ incastrato col sig. Podda!

PAOLO: Dove?

ANTONIETTA: Appunto, non si sa!(esce, Paolo fa il bocca a bocca)

PAOLO.(disgustato) Oh! Cos’ha mangiato questa?!(ci riprova e poi si riprende) No, non ce la faccio!Su, su , si svegli!(rassegnato ricomincia il bocca a bocca quando arriva Wanda)

WANDA: Paolo!!... Ho perso Irene e dei vandali hanno rotto la vetrina!!... (vedendolo) Ancora?! Appena trovo mia figlia, chiederemo il divorzio!

PAOLO: E’ un malinteso!

WANDA: No! E’ flagranza di reato!

PAOLO: Per piacere Wanda!

WANDA: Signora Wanda!

PAOLO: Mi aiuti!! Amo Irene! Bisogna dirle di tornare! Deve sapere la verità!

WANDA: Ma guarda che faccia!.. E questo cosa sarebbe?!

PAOLO: Sto cercando di rianimarla!

WANDA: Perchè? Siamo in piscina?! E’ annegata?!

PAOLO: Si è sentita male!...

WANDA:E lei ne approfitta per metterci la lingua!

PAOLO: La sto salvando!

WANDA: Chi le dice che sta morendo?

PAOLO: L’odore!

WANDA: La lasci crepare!

PAOLO: Nel mio negozio?! Vuole che abbia dei problemi con la polizia?!

WANDA: Dopo ciò che ha fatto a mia figlia è tutto quello che si merita! Sbattiamola in vetrina, crederanno ad un tentativo di rapina!

PAOLO: Senza di lei non potrò mai recuperare Irene!... Bisogna che lei le dica la verità!(si mette in ginocchio) Dolce suocera adorata.....

WANDA: Ah no! Va bene, va bene, non ricomincerà!... Ha provato gli schiaffi?

La mettono in una cabina.

PAOLO:No.

WANDA: E bisogna darle anche qualcosa di forte da bere.

PAOLO: C’è una bottiglia di vodka dietro la cassa

WANDA: Io penso agli schiaffi!

PAOLO: E io mi occupo della vodka. (esce dalla cabina, chiude la tenda, va alla cassa prende la vodka e ne beve un sorso dalla bottiglia)

LORENZO: Papà! Ci siamo!

PAOLO: Hai trovato tua madre?

LORENZO: No! Ma ho distribuito tutto!

PAOLO: I volantini?!

LORENZO: Sì, i 3000!

PAOLO: Oh no, non è possibile!

LORENZO: Sì! E credimi, non era mica semplice! Se non era per mamma, avrei buttato il resto del pacchetto nei cassonetti!

PAOLO:Avresti dovuto!!

LORENZO: Sicuri che in questa famiglia le rotelle siano al posto giusto?! Prima il Lulù, poi la mamma si fa spaccare la faccia e adesso devo buttare i volantini nel cassonetto... Cos’è questo rumore?

PAOLO: E’ la nonna che sta schiaffeggiando la segretaria del banchiere!... Dove vai?

LORENZO: A dormire!(va in magazzzino)

PAOLO: Ho bisogno di trovare tua madre.

BAGGIANI:(off) Riccione!(entra) Complimenti per la vetrina! Che modo originale  per liquidare la merce!...

PAOLO: Fuori!

BAGGIANI: Non me ne andrò di qui senza che prima mi abbia ascoltato!... Mia figlia e suo figlio sono andati a letto insieme stanotte.

PAOLO: E allora?!

BAGGIANI: Allora lei è incinta ed è troppo tardi per abortire!...

PAOLO: Impossibile!

BAGGIANI: So di cosa sto parlando! Sono trent’anni che vesto le donne!

PAOLO: Anch’io!

BAGGIANI: Ah sì? E dove?

PAOLO: E’ un momento di calma!

BAGGIANI: Accetto di chiudere gli occhi su questo bambino in cambio della metà dei Lulù!

PAOLO: Non esistono dei Lulù! Non ce ne sono mai stati!! Credevo di averne uno ma mi sono sbagliato!!

BAGGIANI: L’avverto che se non mi vende la metà del suo stock, spedirò una lettera anonima firmata di mio pugno all’ispezione del lavoro per circonvenzione di minore!

PAOLO: Ma certo, faccia pure!

BAGGIANI: Cos’è questo rumore?

PAOLO: Dei lavori!

BAGGIANI: Si direbbero degli schiaffi!

WANDA:(mettendo la testa fuori dalla tenda) Cominciano a farmi male le mani! Posso continuare con i piedi?.. Ancora lui?! (Paolo si mette davanti alla cabina, ma Baggiani lo sposta)

BAGGIANI: Cosa state combinando? (apre la tenda)

WANDA: Una rianimazione! (lui la sposta)

BAGGIANI: Dite piuttosto un  sequestro!... State torturando la segretaria del banchiere per obbligarla a salvare il vostro scoperto?!

PAOLO: E’ svenuta!

BAGGIANI: Per forza!... Con tutto ciò che le state facendo subire!....

WANDA: Le stiamo salvando la vita!

BAGGIANI: Ma non salverete il negozio!... Vendetemelo oppure vi denuncio al commissariato!

PAOLO: Se ne vada!

BAGGIANI: L’ha voluto lei!... Si mangerà le dita per non aver ascoltato i consigli di sua moglie!!... La sola ad essere ragionevole in questa famiglia e ad essere educata quando mi rivolge la parola!

PAOLO: Da quando in qua parla con  Irene?

BAGGIANI: Da quando lei è venuta da me per chiedermi se mi interessava il negozio!

PAOLO: Non è possibile!

BAGGIANI: Sono tre mesi che mi dice di non poterne più!... Tre mesi che vuole vendere!

PAOLO: (a Wanda) Ne era al corrente?

WANDA: Un po’.

BAGGIANI: E’ venuta a supplicarmi nel mio ufficio di lasciarle tempo fino alla fine dei saldi per convincerla!

PAOLO: Perchè mi ha fatto questo?!

BAGGIANI: Perchè è intelligente!... Ha capito subito che un giorno o l’altro, sarete inghiottiti!... Perchè lo sarà Riccione, e lo sa anche lei! L’ha sempre saputo! Con o senza Lulù!!... Persino sua moglie non ci crede più!.. Allora faccia come dice lei e il prima possibile! Sono il solo che può resistere alle grandi marche! Ho fretta e pago in contanti!(esce)

Pausa, Paolo è senza parole.

WANDA: Dove colpisco?

PAOLO: eh?

WANDA: Con i piedi!

PAOLO: Vada a cercare Irene!!!.. .Le dica che ha vinto lei, ci liberiamo del negozio, ce ne andiamo, lascio tutto!...

WANDA: E come vivrete?

PAOLO: Faremo i mercati.

WANDA: Potrò aiutarvi?!

PAOLO: Fuori!...

WANDA: Per favore chi?!..(Paolo ha una reazione dura) Va bene, va bene (esce un po’ spaventata)

PAOLO: E non torni senza Irene!! (Paolo torna dietro la cassa, prende la bottiglia e inizia a bere.) Addio al negozio Riccione! (entra in cabina)Beva su!!... Butta giù, forza!.. Ingoi sì o no?!!... Forza uno per te!.... Uno per me!.... uno per te!.... Uno per me!.... Uno per te!... Uno per me!(esce un po’ barcollando) va bene, ha l’aria di stare meglio!!(beve un altro sorso)

GIUSY: Riccione!(entra, tenendo la Lalla Chic in mano)

PAOLO:(sul quale l’acool comincia a fare qualche effetto) Cosa? Ancora?!

GIUSY: Ecco cosa mi ha portato mio marito! Lo chiama Lulù questo!?

PAOLO: Certo!

GIUSY: Ma insomma, è una camicia da notte!

PAOLO: No, è un abito da sera!

GIUSY: Mi prende in giro?

PAOLO: Proprio così!

GIUSY: Lei lo sa chi sono io?!

PAOLO: La moglie di un sudicione che mi ha fatto menare da mio padre perchè mi ha messo una merda di cane in cartella!

GIUSY: E’ così che parla di un deputato?!

PAOLO: Parlo di uno stronzo che ha pisciato nelle mie scarpe e che si fa passare per un travestito nel mio negozio!......

Si apre la tenda della cabina. Silvana appare nello stesso stato di Paolo.

SILVANA: Eri mia amica!

GIUSY: Silvana?!.. Stai facendo i i saldi?!....

SILVANA: Vai a letto con mio marito! Tu, quella di cui mi fidavo ciecamente!

GIUSY: Stai scherzando!

SILVANA: E dove lo fate? In macchina?!... Rispondimi!

GIUSY: Ma insomma, mi ci vedi tu con quel depravato?!

SILVANA: E’ così che parli del mio Ambrogio?!

PAOLO: E’ così?!

SILVANA: Vieni qui!

PAOLO: Qui!

DEPUTATO: Riccione!!!

GIUSY: Alfredo!!

DEPUTATO: Ah Giusy! Ha messo in giro la voce che faccio il travestito nel suo negozio! Tutto il partito ne è al corrente!! Finirà sui giornali!

PAOLO: Ben ti sta! Così lo saprà tutta la città!

SILVANA: Tutta la regione!

PAOLO: Tutta l’Italia!

SILVANA: E sapranno anche che la moglie del deputato va a letto con il suo autista!

PAOLO: Zoccola!

SILVANA: Rovina famiglie felici!

PAOLO: Rovina!

DEPUTATO: Ma insomma! Come vi permettete! Lo sapete a chi state parlando?! Giusy?! Cos’è questa storia?!

GIUSY: Ma è assurdo! Vuole vendicarsi perchè ho fatto licenziare suo marito, ecco!

SILVANA: Lo facevano in macchina!

GIUSY: Con il suo problema ai ginocchi?!

DEPUTATO: Ha ragione, fa fatica a piegarsi!!

SILVANA: Zitto! Cornuto travestito! Oh!

PAOLO: Oh!

GIUSY: Alfredo!... Hanno bevuto!... Andiamocene!

SILVANA: Non prima che abbia spaccato la faccia a quella che va a letto con mio marito!

PAOLO: Ma allora.... come a mia moglie!

SILVANA: Peggio!

PAOLO: Oh sì! Peggio!

SILVANA:Cos’è già che ho fatto a tua moglie?

PAOLO: Le hai spaccato il naso!

SILVANA: Ce l’ha con me?!

PAOLO: Moltissimo! Vuole vendicarsi andando a letto con tuo marito!! Ma non ci riuscirà.... dato che va già a letto con lei!!

Si mettono a ridere tutti e due. Giusy e il marito ne approfittano per scappare.

SILVANA: Allora io su chi mi vendico?

PAOLO: Sul deputato!!

SILVANA: Impossibile!... E’ travestito!

PAOLO: E allora?... Hai paura di non riconoscerlo?!

Ridono. Silvana si ritrova seduta sul cesto a rotelle.

SILVANA: Ci sono!.. Lo so!... Spacco le ginocchia a sua moglie!

PAOLO: Così sarà pari con tuo marito!(ridono)

SILVANA: Baciami!

PAOLO: Non posso!

SILVANA: Perchè?!

PAOLO: Perchè puzzi!

SILVANA: E’ l’emozione!

PAOLO: No, è la bocca!

SILVANA. Aeriamo!!... (Lui spinge il cesto con Silvana sopra a bocca aperta verso il magazzino) Non mi sento bene... dov’è il bagno?!

PAOLO: Nel magazzino!...(spinge il cesto nel magazzino) Vomita pure sulle Lalla Chic!!

SIMONELLI: Riccione!! Sarò buono, non me la prenderò con lei!

PAOLO: Io sì! E bisognerà pagare per la vetrina!

SIMONELLI: La sostituisco io!

PAOLO: Costerà cara!

SIMONELLI: Me ne frego!... Ci sono cose peggiori!... Ho visto Podda entrare in una farmacia zoppicando e incrociare mia moglie che ne stava uscendo... Trenta secondi dopo Antonietta si è messa ad urlare!.. Le ha raccontato tutto!... Riccione è terribile, mia moglie sa che la tradisco!

PAOLO: Era ora!

SIMONELLI: Posso riuscire a farmi perdonare, soltanto che ho bisogno del Lulù che lei si aspettava!

PAOLO: E la sua amante?!...

 

SIMONELLI: Chi se ne frega! Finita! La lascerò! Anzi come se fosse già fatto! Pif! Paf!(gesto di lavarsi le mani) Ecco! Fatto! L’ho lasciata!... Adesso ciò che conta è il pony!

PAOLO: Il pony?!

SIMONELLI: Che doveva portare il Lulù!

PAOLO:(assaporando la sua vendetta) Ah!... Già!.... il pony....

SIMONELLI: Glielo ha riportato?!...

PAOLO: No! Gli ho detto di tenerselo e regalarlo a sua madre!

SIMONELLI: Ma è pazzo!.. Ne ho bisogno per Antonietta!

PAOLO: Troppo tardi tesoro!

SIMONELLI: (scoppia a piangere davanti a Riccione aggrappandosi alle sue gambe) Riccione, la supplico! Cerchi di riprenderlo!... Bisogna che mia moglie mi perdoni!

PAOLO. Perchè?... la ama?

SIMONELLI: No.

PAOLO: E allora?

SIMONELLI:Non voglio che mi lasci!

PAOLO: Perchè?

SIMONELLI:(piangendo dalla rabbia) Perchè sono io che lascio Riccione!!.. Sono io che lascio!!... Sono sempre stato io il primo a lasciare!.... Federico Simonelli!!!.. Ho una reputazione da difendere!....

PAOLO: E lasciala!

SIMONELLI: (smettendo di piangere di colpo) Ma cosa le ho fatto, eh? Perchè questa ostinazione nel distruggere la mia coppia?!.. Forza! Glielo ho detto, sarò buono!... Dimentichiamo tutto!.... Lei mi ritrova il Lulù per stasera e io mi occupo del suo scoperto!

PAOLO: Troppo tardi!

SIMONELLI: Non è mai troppo tardi Riccione!... Quattro mesi di scoperto!

PAOLO: E’ finita.

SIMONELLI: Cinque mesi!

PAOLO:Vendo.

SIMONELLI: Questa è bella!... A chi?.... Magari a Baggiani?

PAOLO: perchè no?!

SIMONELLI: Che simpaticone!... Eh! Eh!... La aspetto in banca per uno scoperto di 50.000 euro su sei mesi.

PAOLO: No.

SIMONELLI: Sette!... E’ tutto ciò che posso far passare con la direzione!(esce)

SILVANA:(ritornando dal magazzino un po’ meno alticcia) C’era un ragazzo mezzo addormentato tra le Lalla Chic, e lei mi dice che ci posso vomitare sopra!

PAOLO: Non gli avrà mica.....?!

SILVANA: No! Ma abbiamo rischiato l’incidente diplomatico!

IRENE: Sei fortunato che non ho trovato il marito di quella stronza di Silvana Podda se no ti avrei tradito!(vedendola) Ancora lei?!....

WANDA: Ferma! Ci abbiamo già messo così tanto a rianimarla!

PAOLO: E’ venuta a spiegarti che si tratta tutto di un equivoco!!... Glielo dica!

Paolo trattiene Silvana cercando di proteggerla da Irene.

SILVANA: E’ un equivoco!

IRENE:(indicando il proprio naso) E questo!... Lo chiami equivoco?!

PAOLO: E che...?

SILVANA: Che....?

PAOLO: Lei non ha....

SILVANA: io non ho...

PAOLO:Toccato...

SILVANA: Toccato...

PAOLO: Il s....

SILVANA: il s....

PAOLO: Il s..s...

SILVANA: Il s..s...

PAOLO: Il sedere!!

SILVANA: di Paolo!!

PAOLO: Ecco!... No! Del sig.Riccione!

IRENE: Si levi di mezzo!

SILVANA: Il naso?! Va meglio?

IRENE: Fuori!

SILVANA:(esce poi rientra)Ah dimenticavo!... La stronza voleva dirle: “vaffanculo!”

Irene le corre dietro poi torna subito dentro il negozio.

IRENE: Non credere che con questo tu sia perdonato! Non dimentico di certo che hai voluto sacrificarmi per salvare il negozio!

PAOLO: E tu allora?! Se tu non mi avessi mentito!

IRENE: Io?

PAOLO: Sei andata a complottare dietro le mie spalle con Baggiani!

IRENE: Mamma?!

WANDA: Non sono stata io! E’ stato Baggiani!

PAOLO: Credevo che fossimo una coppia unita!.... se non ti amassi così tanto, penserei che mi hai tradito!

IRENE: Ho cercato di limitare i danni!

WANDA: Con la vetrina non ha funzionato!

IRENE: Eri talmente ossessionato da questo successo che non arrivava mai! E poi questo negozio così grande!.. .Uno scoperto enorme!... Per finire con queste Lalla Chic invendibili!! Dovevo pur  prendere l’iniziativa!.. Baggiani è il solo ad avere i mezzi per comprarci. Come volevi che ne venissimo fuori altrimenti?!

PAOLO. Avresti dovuto parlarmene.

IRENE: Ti rifiutavi di aprire gli occhi!!... E guarda che risultato!... Sei riuscito a vendere almeno un articolo?!

PAOLO: Hai ragione, sono un pazzo! Avrei dovuto ascoltarti prima e non lasciare la nostra piccola boutique!.. Cosa vuoi che faccia?

IRENE: Che mi lasci gestire la vendita con Baggiani.

PAOLO:Va bene.

IRENE: Posso liquidare il magazzino?!

PAOLO:Liquida!

IRENE: Trattare con la banca a modo mio!?

PAOLO: Tratta!.. Del resto, è finita, non mi occupo più delle questioni di soldi.

IRENE: Promesso?!

PAOLO: Promesso!!(si abbracciano)

WANDA: Posso farlo io?!

LORENZO: (arrivando di corsa in boxer) Papà! Ce l’ho fatta! Ho trovato il Lulù!!

IRENE E PAOLO: Troppo tardi!(si baciano)

PAOLO: (prendendo in mano il Lulù) Certo però.... se volessimo

IRENE: Come sarebbe a dire “se volessimo”?!

PAOLO: Sarebbe a dire che interessa sempre Simonelli!.. Per sua moglie!

IRENE: Paolo!

PAOLO: Sette mesi!....

IRENE: No!

PAOLO: Sette mesi Irene!!.... Il tempo di risalire la china... pagare i fornitori...

IRENE: Hai promesso!

PAOLO: Lo so, ma rifletti!... Ci dà il tempo di finire i saldi e lanciare un nuovo modello!

IRENE: Ti ho appena spiegato....

PAOLO: Basta con i Lulù e le Lalla Chic! (afferra suo figlio per i fianchi) Diventiamo i fabbricanti di una nuova linea di boxer, firmati Riccione!!!

PAOLO E LORENZO: Con il taschino all’interno!!

WANDA: Mica male come idea!

LORENZO: E’ persino un’ottima idea!

PAOLO: E’ più che un’idea! E’ una bomba atomica!!

IRENE: E a chi li vendereste?!

PAOLO: Ai mariti delle nostre clienti!!

IRENE: Quali?!!... Non abbiamo più nessuno!!

PAOLO, LORENZO, WANDA: Ma no!! E’ un momento di calma!!!

buio