GIU' LE MANI DAL MALLOPPO!
di Giorgia Brusco
testo depositato alla SIAE
PERSONAGGI:
Greg
Dan, amico di Greg
Irina, delinquente russa
Chantal, fidanzata di Greg
Gloria, mamma di Chantal
Bertha, amica di Chantal
Victor, fidanzato di Bertha
PRIMO ATTO
La scena si apre sul salotto di un appartamento. Al centro un divano. A destra la porta di casa. Sulla parete di fondo centrale una finestra dà su un terrazzo. A sinistra due porte che portano in altre stanze della casa. Sul divano dorme Greg, vestito con un maglietta di Superman, scarpe da ginnastica, pantaloni e giaccone. Sta abbracciando una valigia. Entra Chantal, una giovane donna e va ad aprire le tende dalla finestra per far entrare il sole mattutino
CHANTAL: Greg! Greg sveglia. Greg svegliati è tardi (lo scuote dolcemente. Lui si sveglia di soprassalto. Nel discorso seguente lei sistemerà la stanza che è in disordine. Lui resterà aggrappato alla valigia)
GREG: poker d'assi! Ho vinto io. Giù le mani dal malloppo!!
CHANTAL: buongiorno
GREG: Chantal! Che ore sono?
CHANTAL: le 11 passate. Sei rincasato piuttosto tardi
GREG: ah sì? Non ricordo bene
CHANTAL: per forza, devi aver bevuto parecchio stanotte
GREG: io bevuto? Quando mai bevo?
CHANTAL: quando mai non bevi!
GREG: sono mica un alcolista anonimo
CHANTAL: anonimo per niente
GREG: non capisco perché ogni volta che mi sveglio un po' più tardi del solito devi pensare che io abbia alzato il gomito
CHANTAL: non l'hai alzato?
GREG: ma no!
CHANTAL: giuralo
GREG: dai Chantal...
CHANTAL: giura che non hai bevuto
GREG: non ho detto che non ho bevuto. Magari un goccetto me lo sono fatto
CHANTAL: qual'è la prima lettera dell'alfabeto?
GREG: come mai queste domande difficili di prima mattina?
CHANTAL: rispondimi
GREG: beh, dipende da quale alfabeto, non posso rispondere così su due piedi
CHANTAL: suggerisco io: a (ripete il suono prolungato). Ripeti insieme a me
GREG: aaaa....
CHANTAL: (avvicina il viso per sentire l'alito) direi più di un goccetto
GREG: questo è sleale!!
CHANTAL: anche tu sei sleale. Mi avevi detto che non saresti più andato a giocare a poker con quel perditempo di Dan
GREG: Dan???! infatti saranno 2 mesi che non lo vedo
CHANTAL: e come mai poco fa ha chiamato?
GREG: avrà voluto sapere come mai non mi faccio vivo da due mesi
CHANTAL: potrebbe essere una valida motivazione. Peccato però che mi ha detto che era urgente, doveva parlarti di una cosa che si è dimenticato di dirti ieri sera
GREG: ah, sì, perché ieri sera mentre uscivo dal pub con Paul l'ho incontrato che stava andando a teatro
CHANTAL: Dan a teatro? e cosa andava a vedere? “La cena dei cretini”
GREG: Dan è un uomo colto sai
CHANTAL: non si direbbe
GREG: perché lo sa nascondere bene. Non gli piace darsi arie
CHANTAL: immagino.
GREG: comunque è strano, ho la testa pesante e le idee confuse. Non ricordo davvero cosa ho fatto sta notte.
CHANTAL: perché non hai bevuto!
GREG: e se invece mi capitasse come al dottor Banner?
CHANTAL: e chi è?
GREG: Bruce Banner!
CHANTAL: dovrei conoscerlo?
GREG: il dottore che si trasforma nell'incredibile Hulk e poi quando ritorna in sé non ricorda più niente di quanto successo
CHANTAL: stai scherzando, vero?
GREG: ammetto che è una possibilità remota che mi accada questo, ma non del tutto impossibile
CHANTAL: molto improbabile
GREG: perché a lui può succedere e a me no?
CHANTAL: magari perché è un fumetto?
GREG: sì, ma magari c'è un fondo di verità, come in tutte le leggende
CHANTAL: piantala Greg, vatti a fare una doccia e levati quella maglietta, che tra poco arriva la mamma.
GREG: tua madre?!! perché ogni domenica mattina tua madre deve venire qui?
CHANTAL: forse perché è casa sua?
GREG: non è un valido motivo
CHIANTAL: pensa, lei mi chiede sempre: “come mai il tuo fidanzato ogni santo giorno deve venire qui?”
GREG: per starti vicino
CHANTAL: ti potresti decidere a sposarmi allora
GREG: lo farei lo sai. Ma non è colpa mia se in questo paese non riesco a trovare il mestiere che fa per me
CHANTAL: trasformarsi nell'incredibile Hulk nel cuore della notte non credo sia considerato un mestiere
GREG: è un vero peccato, potrei sgominare il crimine!
CHANTAL: Greg si può sapere perché stai appeso a quella valigia?
GREG: quale valigia?
CHANTAL: quella che hai tenuto stretto durante tutta la notte
GREG: non ne ho idea
CHANTAL: (alludendo alla bevuta della sera prima)un goccetto eh!
GREG: di chi è questa valigia?
CHANTAL: e lo chiedi a me?
GREG: come c'è finita fra le mie braccia? (suona il campanello di casa. Greg resta a guardare la valigia. Poi guarda Chantal) Hanno suonato
CHANTAL: eh già! Vai ad aprire
GREG: perché io? Sarà tua madre
CHANTAL: la mamma arriva alle 12 in punto, mancano ancora una manciata di minuti (suono di campanello)
GREG: e chi sarà allora?
CHANTAL: magari se apri lo scopriamo
GREG: giusto
CHANTAL: (prendendogli la valigia di mano) questa dalla a me. Saranno le solite camicie sporche di Dan che non sa come lavare
GREG: sai che da quando l'ha lasciato Magda ha perso la testa
CHANTAL: anche la memoria direi. Visto che non si ricorda la strada per arrivare ad una lavanderia
GREG: sei senza cuore
CHANTAL: e tu senza cervello! (fa per uscire verso un'altra stanza, Greg va alla porta. Di nuovo il campanello)
GREG: arrivo! (apre e si precipita in casa Dan. E' su di giri ed è vestito di tutto punto, sembra debba andare a una cerimonia importante. Ha in mano un mazzo di fiori)
DAN: eccomi qua!! sono arrivato con dieci minuti di ritardo perché mi sono fermato a fare delle commissioni
GREG: ritardo rispetto a cosa?
DAN: all'appuntamento. Greg svegliati!! Oggi inizia la nostra nuova vita (gli dà dei buffetti sulle guance)
GREG: stai andando ad un matrimonio?
DAN: ma che matrimonio!
GREG: e perché allora sei vestito da matrimonio?
DAN: sono vestito bene. A differenza tua che sembri un barbone. Puzzi anche un po'!
GREG: (si annusa) trovi?
DAN: dai muoviti! Lavati e vestiti e cominciamo!!E io che pensavo di trovarti già pronto. Ci ho messo una vita ad arrivare, c'era un traffico per strada
GREG: ma se abiti due palazzi a fianco a questo
DAN: sì, ma sono venuto in taxi.
GREG: in taxi?? Con quello che costano
DAN: appunto, per sfregio. Volevo vedere come ci si sente ad essere miliardario
GREG: hai assunto droghe Dan?
DAN: che dici?
GREG: io avrò bevuto ieri sera, ma tu devi esserci andato giù di roba pesante!
DAN: ho già sistemato un po' di cose. Ho chiamato il direttore della banca, l'ho svegliato a casa, sai che soddisfazione! Ma non appena gli ho detto la cosa, mi ha invitato persino a prendere un caffè da lui. Ma gli ho detto che ci saremmo andati più tardi insieme
GREG: io e te?
DAN: certo!
GREG: credo mi sfugga qualcosa Dan
DAN: sì lo so, sembra impossibile, ma è così. Io non ho dormito stanotte, per paura di addormentarmi e di svegliarmi pensando di essermelo sognato
GREG: io invece ho dormito e ti ho sognato. Era un sogno assurdo. Pensa che stavamo giocando a poker in un postaccio dove mi avevi portato tu.
DAN: sì sì
GREG: Una specie di bettola in un sottoscala. E stavamo vincendo un sacco di soldi
DAN: sì sì
GREG: E i tipi che giocavano con noi, dei ceffi mai visti, non erano particolarmente contenti della cosa.
DAN: no no
GREG: La posta era sempre più alta finché alla fine non abbiamo accumulato un milione di Euro e abbiamo deciso di lasciare il tavolo da gioco; solo che questi non l'hanno presa troppo bene.
DAN: no no
GREG: e a quel punto abbiamo capito di essere capitati in una bisca clandestina tra cosche rivali, dove si stavano regolando conti importanti.
DAN: sì sì
GREG: (sempre più frenetico e preso dal racconto) loro pensavano che noi fossimo i due infiltrati mandati dal capo cosca e così ci hanno protetti per filarcela col denaro e “bang” “bang”, è iniziata una sparatoria degna di Bruce Willis. Tu nel frattempo hai preso una valigia e ci hai infilato dentro i soldi vinti
DAN: sì sì
GREG: e io nel frattempo ti ho fatto da scudo, prendendo la pistola dalle mani di un cadavere appena accoppato (nel dire questo mette la mano nella tasca della giacca ed estrae una pistola) e ce la siamo filata con...(si rende conto di avere in mano una pistola, si spaventa e la getta a terra) oh mio Dio!!!!! Cosa ci fa una mano nella mia pistola? Voglio dire: una pistola nella mia mano!
DAN: l'hai rubata al cadavere
GREG: quale cadavere?
DAN: il cadavere accoppato alla bisca
GREG: io...cosa?...ma era un sogno...Era un sogno, vero Dan?
DAN: no no
GREG: vuoi dire che è accaduto realmente?
DAN: sì sì
GREG: e finiscila di dire sì sì, no no. Ho dei ricordi annebbiati
DAN: per forza, con quello che hai bevuto dopo per cercare di riprenderti, pensavo di trovarti sul pavimento in coma etilico
GREG: cioè tu mi stai dicendo che siamo sopravvissuti a una sparatoria e che abbiamo un milione di Euro??
DAN: un milioneduecentoventisettemila per l'esattezza
GREG: cioè mi stai dicendo che siamo ricchi??!!
DAN: e perché credevi fossi venuto qui in taxi questa mattina?
GREG: perché sei idiota Dan! (euforico) Ma non importa, io ti amo anche se sei idiota Dan, perché siamo ricchi capisci? Ricchi!! (lo abbraccia) Mi sembri anche più bello questa mattina
DAN: ho capito che i soldi danno alla testa, ma non farti venire strane idee. A me sono sempre piaciute le donne
GREG: (che neanche lo ascolta preso dall'euforia) E' per questo che ti sei vestito bene questa mattina, è per questo che hai chiamato il direttore della banca, è per questo che hai portato il bouquet, è per questo... (si blocca) Dan perché hai portato il bouquet?
DAN: ah già! E' un pensiero per Chantal. Per riconoscenza per tutte le camicie che mi ha lavato e stirato negli ultimi tempi.
GREG: vedo con piacere che a te i soldi non hanno dato alla testa! Dico, sei ricco e con tutte le scocciature che le hai dato cosa le porti? Un bouquet!!
DAN: beh io almeno ci ho pensato al bouquet. Tu neanche a quello. Ed è la tua fidanzata!
GREG: non ci ho pensato perché non sapevo di essere ricco
DAN: e ora che lo sai cambia qualcosa?
GREG: puoi giurarci!
CHANTAL: (entrando) che cosa ci fai tu qui?
DAN: buongiorno Chantal
CHANTAL: vedi di sparire
DAN: fa sempre piacere la calda accoglienza di un'amica.
CHANTAL: vai a un matrimonio Dan?
DAN: no. Nessun matrimonio. Ti ho portato... (fa per dare il bouquet ma Greg glielo strappa di mano)
GREG: tieni tesoro. (le dà il bouquet) Volevo farti una sorpresa, così ho mandato Dan a comprare questi fiori per te
DAN: Giuda in confronto era un principiante
CHANTAL: dei fiori? Cosa vuoi farti perdonare?
GREG: niente! Tutt'altro. Io e Dan abbiamo da darti una notizia favolosa!
DAN: Greg vuole chiederti di sposarlo
GREG + CHANTAL: (ognuno con diversa motivazione) cosa!!!??
DAN: lo sai che è un timidone. non si osava a dirtelo
GREG: (sarcastico) grazie per averci pensato tu!
DAN: non c'è di che! A cosa servono gli amici altrimenti
GREG: me lo sto chiedendo
CHANTAL: io sono senza parole
GREG: anche io
DAN: se volete parlo io per tutti e due
GREG: direi che per oggi la tua parte l'hai fatta
CHANTAL: è meraviglioso Greg. Mi hai resa la donna più felice del mondo! Sai appena lo dico alla mamma che faccia farà?sarà al colmo della gioia
GREG: perché tua madre conosce la parola gioia?
CHANTAL: è il giorno più bello di tutta la mia vita (lo bacia) grazie amore! Vado a mettere i fiori in acqua e chiamo subito Bertha per darle la notizia (esce)
DAN: gran bel colpo fratello!
GREG: si può sapere che ti è saltato in testa!!?
DAN: bè tu mi hai rubato il bouquet...e poi hai sempre detto che non appena saresti diventato ricco la prima cosa che avresti fatto è sposare Chantal
GREG: lo dicevo perché le probabilità che io diventassi ricco sono sempre state praticamente nulle
DAN: è un passo che dovevi fare! Siete fidanzati da 6 anni
GREG: ma almeno potevi farmi godere un po' di soldi da uomo libero
DAN: ecco, bravo, i soldi! E' meglio non dire niente a nessuno fino a che non saremmo certi di averli sul nostro nuovo conto in banca!
GREG: perché?
DAN: voglio dire...non sappiamo da dove vengono questi soldi
GREG: ma noi li abbiamo vinti legalmente
DAN: una bisca clandestina coi pezzi grossi della mafia non è propriamente legale
GREG: già forse hai ragione
DAN: dove l'hai nascosta?
GREG: cosa?
DAN: la valigia coi soldi
GREG: io non ho nessuna valigia coi...soldi... (poi capendo) la valigia...!
DAN: dov'è?
GREG: l'ho data a Chantal. Pensavo ci fossero le tua camicie sporche
DAN: e dove l'ha messa?
GREG: e io che ne so? Sarà in bagno
DAN: e allora vai a prenderla prima che i soldi finiscano in lavatrice
GREG: vado (esce). Chantal!!
DAN: credo che ci voglia un bicchiere per festeggiare (suona il campanello di casa) La porta. (nessuno risponde) vado io? (nessuna risposta. Il campanello suona ancora) Vado io (si avvia ad aprire. Come apre sulla soglia una donna completamente vestita di nero, capelli tirati. E' Irina. Ha l'aria truce)
IRINA: dobre utra
DAN: (chiudendole la porta in faccia) o Madonna!!! (resta appoggiato alla porta non sapendo cosa fare; il campanello suona ancora)Greg!! Greg!! (il campanello suona. Spinge il divano a bloccare la porta) lo sapevo che non poteva essere così facile
GREG: (rientra) cosa diavolo fai? (il campanello suona)
DAN: Greg abbiamo un piccolo problema
GREG: stanno suonando alla porta
DAN: lo so! Perché credi abbia messo il divano davanti?
GREG: non lo so in effetti, me lo sto chiedendo
DAN: là fuori c'è la pazza e non mi pare avesse un'aria amichevole
GREG: quale pazza?
DAN: la russa!!!Dobre dobre
GREG: quale russa?
DAN: quella che ieri sera ha ammazzato 5 persone alla bisca, tra cui quella a cui hai rubato la pistola!
GREG: oh mio Dio!! E cosa ci fa qui?
DAN: non lo so, ma posso provare a ipotizzare
GREG: ti ha riconosciuto?
DAN: credo di sì
GREG: cosa le hai detto?
DAN: oh Madonna!
GREG: bene
DAN: Ma non credo sia cattolica, deve averla presa male!(suona il campanello) Dobbiamo scappare!!
CHANTAL: qualcuno vuole aprire o...(li vede) cosa fate voi due?
GREG: noi? Niente!
CHANTAL: perché il divano è lì?
GREG: prove di arredamento!
DAN:volevamo cercargli un altro posto.
GREG: In mezzo alla stanza dava un fastidio
CHANTAL: invece davanti alla porta! (suona il campanello)
GREG: guarda che ariosità prende subito la stanza!
CHANTAL: siete diventati anche sordi oltre che scemi? Stanno suonando alla porta da un'ora
GREG:no. Non mi pare
CHANTAL: non è una domanda, è un'affermazione
GREG: ti sbagli, non ha suonato nessuno. Tu hai sentito suonare Dan?
DAN: no, niente dlin dlon (suona il campanello)
CHANTAL: e questo cos'è?
GREG: ah questo! Tu intendevi questo!!
CHANTAL: avanti spostate questo divano e fatemi aprire!
DAN +GREG: NO!
GREG: no amore, è meglio lasciarlo qui
CHANTAL: come faccio ad aprire la porta?
GREG: non devi aprirla. La abbiamo già aperta noi
CHANTAL: non direi
DAN: sì, l'abbiamo aperta e poi l'abbiamo richiusa
CHANTAL: e perché continuano a suonare?
GREG: perché sono insistenti! (campanello)
CHANTAL: si può sapere chi è?
GREG: venditori porta a porta
DAN: tappeti!
GREG: lo sai quanto sono noiosi
CHANTAL: ditegli di smettere. Questo campanello mi sta facendo uscire matta!
GREG: è meglio non dargli corda sennò non se ne vanno più
CHANTAL: Greg, o gli dici tu di andarsene o lo faccio io con le cattive maniere
GREG: va bene, adesso vai di là, ti calmi e io glielo dico
CHANTAL: (isterica) subito!!!
GREG: subito, certo (sposta il divano e apre la porta. Non c'è più Irina, ma Gloria, piuttosto seccata) Non vogliamo tappeti come devo dirlo! (richiude la porta in faccia alla mamma) Oh, quando ci vuole ci vuole!
CHANTAL: ma era la mamma!
GREG: chi?
CHANTAL: alla porta! Hai chiuso la porta in faccia alla mamma!!
GREG: (a Dan con astio) la russa, eh??!
DAN: c'era, lo giuro!
CHANTAL: (apre) Mamma
GLORIA: mi auguro ci sia una spiegazione più che valida per tutto questo
CHANTAL: (invita il fidanzato a scusarsi) Greg!
GREG: (andando verso Gloria con falsa cordialità) Mamma cara, buona domenica!
GLORIA: non sono tua madre. Grazie a Dio!
DAN: signora Gloria è un piacere vederla
GLORIA: stai andando ad un matrimonio Dan?
DAN: no, nessun matrimonio (nelle battute che seguono Dan e Greg escono sul pianerottolo a vedere che fine ha fatto la russa)
GLORIA: non mi avevi avvisato Chantal che oggi era la giornata dell'alfabetizzazione
CHANTAL: infatti non lo è mamma
GLORIA: e cosa ci fanno allora questi due qui?
CHANTAL: Greg ha una sorpresa
GLORIA: ha avvistato di nuovo l'uomo ragno?
CHANTAL: ma no, questa volta non è uno scherzo
GLORIA: secondo lui non lo era neanche quando ha giurato di aver visto l'uomo ragno penzolare a testa in giù dal palazzo di fronte
CHANTAL: forse quel giorno aveva bevuto un bicchiere di troppo
GLORIA: ah, perché? Beve anche? Un uomo pieno di vizi. Sono le virtù che non riesco ad afferrare
CHANTAL: è una cosa importante questa, mamma
GLORIA: non mi dire che ha trovato un lavoro e smetterà di farsi mantenere
CHANTAL: no, quello no
GLORIA: mi pareva strano che quell'individuo ne combinasse una buona. E quale sarebbe questa sorpresa?
CHANTAL: voglio che sia lui a dirtelo
GLORIA: a quanto pare è troppo impegnato nella caccia al tesoro per darmi questa notizia che rivoluzionerà il mondo
CHANTAL: Greg, vieni dentro, che fai?
GREG: stavamo guardando che nessuno ci stesse spiando
CHANTAL: chi dovrebbe spiarci?
GREG: i venditori di tappeti. Fanno indagini di mercato mandando spie in incognita
CHANTAL: Greg secondo me guardi troppa tv
GLORIA: caro Greg, sono ansiosa di sapere di questa sorpresa folgorante
GREG: chi gliel'ha detto?
GLORIA: Chantal naturalmente
GREG: ma allora tu sai tutto! Hai aperto la valigia?
CHANTAL: ma di che parli?
DAN: l'altra notizia Greg
GREG: c'è un'altra notizia?
CHANTAL: Greg!
DAN: sai Greg il bouquet e il fatto che tu e Chantal...sì insomma l'anello non gliel'hai ancora dato ma...
GREG: ma?
DAN: insomma, si sposano!
GREG: oh Gesù, è vero
GLORIA: vedo che la notizia lo entusiasma (alla figlia) Quanto l'hai pagato perché facesse questa mossa?
CHANTAL: ma no mamma, è stata una sua decisione
GLORIA: ah, sei anche in grado di prendere decisioni? Ti avevo sottovalutato allora
GREG: non faccio altro che prendere decisioni
GLORIA: hai pensato bene a ciò che fai Greg?
GREG: ci ha pensato più Dan a dire il vero...
GLORIA: Greg, vieni siediti sul divano. Ho un po' di cose da chiederti.
GREG: a me?
GLORIA: sì, perché se pensi che sposare mia figlia sia uno dei tuoi trucchi hai sbagliato strada
GREG: ma no, nessun trucco
GLORIA: allora non ti dispiacerà se ti porrò qualche domanda
GREG: figuriamoci (Greg si è seduto sul divano. La mamma è in piedi e lo interroga, mentre Chantal è in disparte. Dan vede comparire dalla finestra la faccia di Irina che spia dentro casa)
GLORIA: allora Greg..
DAN: ahhh!!! (tutti si girano sull'urlo di Dan. Lui prontamente si mette davanti alla finestra perché gli altri non vedano Irina) Ah (fa dei gorgheggi canori) stavo allenandomi per i cori.
GLORIA: quali cori?
DAN: Greg mi ha assunto come cantante ufficiale per il matrimonio
GLORIA: assunto? Non avrai intenzione di pagarlo vero?
GREG: ma chi? Dan! No, lui è un vero amico fa tutto gratis (cerca di capire nel frattempo perché Dan ha urlato. Dan cerca a gesti di spiegargli che c'è Irina sul terrazzo)
GLORIA: Se Dan volessi andare a fare i tuoi gorgheggi da un'altra parte, perché qui abbiamo da discutere
DAN: ah sì certo, ora vado
GLORIA: allora Greg, tu sei proprio convinto di voler sposare Chantal?
GREG: (rispondendo ai gesti di Dan è concentrato a capire cosa vuole dirgli l'amico e non afferra le domande di Gloria) Chi?
GLORIA: come inizio non c'è male! Non si ricorda neanche il tuo nome
CHANTAL: ma lo sai che scherza sempre mamma
GLORIA: ho sempre pensato che gli uomini che scherzano anche quando si parla seriamente siano idioti.
GREG: eh?
GLORIA: e credo di non sbagliarmi
GREG: allora Gloria, se ha finito io me ne andrei...
GLORIA: non ho neanche cominciato. Resta lì
GREG: potremmo parlare in un momento più adatto
GLORIA: ora è il momento adatto
GREG: certo, tutto sommato lo credo anche io
GLORIA: voglio sapere un po' del tuo passato. Quante ragazze hai avuto prima di Chantal?
GREG: (capendo i gesti di Dan) la russa!
CHANTAL: sei stato fidanzato con una russa? Non me l'avevi mai detto
GLORIA: e chissà quante cose ti ha nascosto
GREG: eh, no. La russa...è stato un colpo di testa di gioventù
GLORIA: e dove l'hai conosciuta?
GREG: quella della bisca...
GLORIA: una bisca??!
GREG: no, nessuna bisca. Una pesca. Volevo dire pesca di beneficenza. Lei faceva parte dell'esercito della salvezza. Una ragazza d'oro
CHANTAL: Greg??
GREG: mai come te amore, si intende
GLORIA: e quanto tempo l'hai frequentata?
GREG: una notte
GLORIA: una notte?
GREG: s', ma abbiamo fatto miracoli (ridacchia, poi si rende conto di aver detto una cretinata)Nel senso che abbiamo passato la notte a pregare perché un miracolo potesse salvare i poveri orfanelli dalla catastrofe!
GLORIA: tu sai Greg che sei senza lavoro?
GREG: e tra poco anche senza palle!
GLORIA: prego?
GREG: no dico che amo così tanto Chantal che potrei farmi castrare per lei
GLORIA: direi che non è il caso. Spero che almeno sotto quel punto di vista tu sia prestante
CHANTAL: mamma!
GLORIA: se ha problemi anche lì, non capisco davvero che te lo prendi a fare
CHANTAL: Greg puoi smetterla di muoverti come un tarantolato e rispondere con serietà alla mamma?
GREG: ma certo! E' che sono emozionato. E' la prima volta che mi sposo
CHANTAL: voglio sperare!
GLORIA: hai intenzione di trovarti un lavoro serio?
GREG: serissimo. In realtà l'avevo trovato, vero Dan!
DAN (in preda alla disperazione e al panico): sì avremmo potuto diventare ricchissimi
GLORIA: e poi cosa è successo?
DAN: è arrivata la russa
CHANTAL: la russa?
GREG: un'altra russa! E' pieno di russi in questo paese
GLORIA: e che ha fatto questa russa?
DAN: si è presa i soldi
GREG: o per lo meno se li prenderà
DAN: basta che ci lasci le nostre teste
GREG: sì perché con il cervello troveremo di certo un altro lavoro
GLORIA: ne dubito
DAN: non come quello
GREG: Dan, perché non vai a farti un drink di là, mentre io e la mamma discutiamo ancora un po'?
DAN: perché ho paura
GLORIA: direi che ho appreso abbastanza. Puoi andare Greg col tuo amico
GREG: oh, grazie Gloria
GLORIA: Tu non mi sei mai piaciuto Greg
GREG: davvero? Ho sempre pensato che mi adorasse
GLORIA: ma se mia figlia ha deciso di sceglierti per essere l'uomo della sua vita certo non posso oppormi
CHANTAL: oh grazie mammina
GLORIA: sappiate che non vi renderò la vita facile
GREG: confortante come augurio di nozze
GLORIA: bisognerà organizzare una cena, o almeno un aperitivo per gli amici intimi, per dare la notizia.
CHANTAL: credi che riusciremo già per questa sera
GLORIA: se una cosa non mi manca è lo spirito di organizzazione. Farò due o tre telefonate. Voi due intanto datevi da fare e vedete di pulire. Questa stanza, è un disastro. Non possiamo certo ricevere la gente in questo disordine
GREG: tranquilla mamma, ci pensiamo noi!
GLORIA: Greg?
GREG: sì?
GLORIA: se mi chiami un'altra volta mamma, inizia a considerarti un uomo divorziato, chiaro?
GREG: abbastanza sì.
GLORIA: bene . Chantal, aiutami a prendere i pacchi. Sono arrivati i nuovi campionari di parrucche da acconciare (prendono i pacchi che Gloria aveva portato entrando e vanno verso l'uscita)
CHANTAL: fantastico
GREG: è un'acconciatrice favolosa Gloria. Prima o poi verrò a farmi aggiustare il taglio da lei
GLORIA: Molto spiritoso. Mentre mi aiuti a sistemarli chiamo un po' di gente per l'aperitivo
CHANTAL: verrà Bertha tra poco
GLORIA: ah bene, ci darà una mano
CHANTAL: era al settimo cielo per la notizia.
GLORIA: bisognerà chiamare l'ascensore per farla scendere allora
CHANTAL: E mi ha detto che anche lei ha una sorpresa da darci
GLORIA: sarà morto qualcun altro?
CHANTAL: mamma!
GLORIA: scherzo, sto solo scherzando. E voi due non state lì impalati! Scope in mano e ramazzare!!!
DAN: stavamo organizzando il piano di pulizia
GLORIA: invece di organizzare, che tanto non siete capaci, mettetevi a lustrare (escono)
DAN: oh Greg come facciamo?
GREG: ma sei sicuro?
DAN: era lì, sul terrazzo ti dico e guardava dentro. Ci ha visto
GREG: potremmo chiederle cose vuole
DAN: alla pluriassassina?
GREG: allora scappiamo
DAN: ci troverà ovunque. Quella è peggio di un segugio. Diamole ciò che vuole e finiamola lì
GREG: sei impazzito! Per una volta che abbiamo un milione di Euro tra le mani rinunciamo così?
DAN: sì, senza dubbio
GREG: Dan , non fare il codardo. Avremmo mica paura di una donna adesso?
DAN: non ho paura...me la sto proprio facendo sotto!
IRINA:(che è riuscita ad entrare in casa) tu no ha paura. Tu dare me quello mio e io no torcere capello
GREG: ecco hai sentito... (poi realizza) Oh signora assassina. Che sorpresa!! Non ho sentito suonare il campanello
IRINA: Io no suonato campanello. Tu lascia aperto tua finestra di bagno e io entrato.
DAN: ah, deve essere un'usanza russa entrare dalle finestre
IRINA: No! Russo suona porta. Ma io no entrata da porta perché voi chiuso fuori me
GREG: noi!!?? Figurarsi!! E perché mai avremmo dovuto?
DAN: perché mai?
IRINA: perché voi due cagasotto
GREG: lui forse un po'! Io assolutamente no.
DAN: dalle nostre parti è maleducazione entrare dalle finestre sa?
IRINA: a me no importa educazione!
GREG: lascia stare Dan. Comunque signora assassina è un piacere averla qui tra noi.
IRINA: io chiama me Irina
GREG: oh, che nome grazioso, non trovi Dan?
DAN: graziosissimo
IRINA: tu no cerca di compra me
GREG: compra te? NO, no, no. E' che è davvero un gran bel nome
DAN: Se ci avvisava della sua venuta avremmo fatto un po' di ordine.
GREG: Ma che maleducati, la stiamo facendo stare in piedi. Vuole accomodarsi?
IRINA: io no accomoda. Io risolve presto mio problema e io andare via
GREG: oh, ha un problema mi dispiace
DAN: affari di cuore scommetto!
GREG: noi non siamo troppo esperti di questioni di cuore. Non credo potremmo aiutarla
IRINA: voi essere mio problema
GREG: non mi dica che si è innamorata del buon vecchio Dan! Razza di rubacuori!
IRINA: voi due state facendo perdere me pazienza
GREG: gin? Rum? Vodka??
IRINA: io no bere quando lavora
GREG: ah perché lavora! Hai capito Dan, è in servizio
DAN: E cosa fa di bello?
IRINA: io stermina chi intralcia mia strada
DAN: un mestiere impegnativo
GREG: e anche stravagante, direi. E poi Chantal dice che io non posso fare l'incredibile Hulk
IRINA: tu avere cosa di mia proprietà
GREG: io?
IRINA: esatto
GREG: si sbaglia, io non ho niente di suo
IRINA: o tu dare me mia valigia o io perdere pazienza. E se io perde pazienza no è bello
DAN: già, credo anche io
GREG: vede signorina, nel nostro paese un certo galateo ci impone di non toccare le donne neanche con un fiore, ma se lei si fa insistente sono costretto a reagire. Non vorrà farmi scendere alla mani con una donna?
IRINA: nessuna mano (tira fuori la pistola) Io preme grilletto, vostro cervello spiaccica su muro. Tutto molto facile
DAN: anche troppo!
IRINA: allora tu dire me dove ha mia valigia?
GREG: è che attualmente non lo so
IRINA: a me no piace uomo bugiardo
GREG: glielo giuro! Non lo so!
IRINA: lui mente me?
DAN: no, no è la verità. La valigia coi soldi l'ha presa la sua fidanzata
IRINA: tu va a cercare dove essa. Io prende lui come ostaggio
GREG: perché me? Dan rende molto meglio come ostaggio
DAN: non è vero, sono un pessimo ostaggio: grido, mi dimeno, faccio delle terribili sceneggiate...
IRINA: io prende te perché lui vestito da matrimonio. Io no volere rovinare suo vestito
DAN: non sono vestito da matrimonio! Era il mio nuovo look da milionario!
IRINA: tu pessimo gusto allora!
GREG: su questo siamo tutti d'accordo direi (suona il campanello. Irina si volta d'istinto verso la porta. Nel mentre i due scappano dalla parte opposta)
GREG: via! (escono dalla porta a sinistra. Irina fa per inseguirli, ma non riesce a raggiungere la porta che Chantal rientra dall'altra porta. Irina si nasconde velocemente dietro il divano)
CHANTAL: Arrivo! (apre la porta e compare Bertha, una ragazza piena di energia)
BERTHA: tesoro!!
CHANTAL: Bertha cara (si abbracciano)
BERTHA: non ci posso credere. Quando mi hai dato la notizia non stavo più nella pelle! Dovevo venire ad abbracciarti. Quanto sei felice?
CHANTAL: non lo so, è avvenuto tutto così di fretta che non riesco ancora a rendermene conto
BERTHA: e Gloria cosa dice?
CHANTAL: beh, sai com'è lei. E' contenta, ma non vuole darlo a vedere. Però sta già organizzando un aperitivo per questa sera per dare la notizia!
BERTHA: e Greg dov'è che voglio baciarlo?
CHANTAL: in realtà doveva essere qui con Dan a fare pulizia, ma direi che non hanno neanche cominciato
BERTHA: Dan e Greg che fanno pulizia? Cos'è, una barzelletta?
GLORIA: (entrando) Bertha, ben arrivata
BERTHA: ciao Gloria. Congratulazioni!
GLORIA: si dice condoglianze cara in queste circostanze
CHANTAL: mamma smettila per favore
GLORIA: io almeno quando ho sposato tuo padre avevo ottime motivazioni
CHANTAL: ma se vi siete separati dopo soli 2 anni
GLORIA: infatti. Mi sono liberata di lui e mi sono tenuta metà del suo conto in banca e dei suoi averi. Era un'ottima motivazione
CHANTAL: quanto sei cinica
GLORIA: Greg è spiantato e alla tenera età di 40 anni non si è ancora trovato un lavoro
CHANTAL: perché non trova ciò che lo gratifica
GLORIA: povera gioia!
BERTHA: magari adesso che ha deciso di fare il grande passo metterà la testa a posto!
GLORIA: sei ottimista Bertha. Ma vedi, per metterla a posto la testa, bisognerebbe prima averla!
CHANTAL: finiamola con questo discorso
BERTHA: ma sì, tanto lo sai Chantal, tua madre dice così, ma poi è più felice di te!
GLORIA: (sarcastica) vedo che mi conosci a meraviglia Bertha! Non ho più segreti per te
BERTHA: puoi dirlo forte
GLORIA: è che ho un leggero mal di gola sennò lo urlerei ai 4 venti
CHANTAL: perché non ci dici della tua sorpresa invece
BERTHA: ah certo. Siete pronte?
GLORIA: credo che oggi niente possa scuotermi più di così
BERTHA: tenetevi forte: mi sposo anche io (un attimo di gelo)
GLORIA: credo che mi siederò
CHANTAL: e con chi Bertha? Tu sei single
BERTHA: non più! Giovedì sera ho conosciuto questo ragazzo in discoteca e...
CHANTAL: ma oggi è domenica Bertha
BERTHA: sì e allora?
CHANTAL: l'hai conosciuto 3 giorni fa!
BERTHA: infatti! Non è meraviglioso?
GLORIA: inquietante direi che è più appropriato come termine
BERTHA: è stato un colpo di fulmine
GLORIA: un colpo senza dubbio. Non so dove l'hai preso Bertha, ma deve averti fatto male
BERTHA: insomma, non si può mica stare 6 anni come ha fatto Greg prima di decidere che è ora di sposarsi
GLORIA: su questo siamo d'accordo, ma 3 giorni mi sembrano pochini
BERTHA: Gloria, l'hai sempre detto tu che che le occasioni vanno prese al volo!
GLORIA: parlavo dei saldi quando l'ho detto
CHANTAL: e com'è?
BERTHA: lo conoscerete a momenti. E' giù che cerca di parcheggiare il mezzo. Ho pensato di invitarlo visto che ormai è di famiglia
GLORIA: fa piacere che ognuno gestisca casa mia come meglio ritiene
BERTHA: vedrai Gloria, se un po' ti conosco, ti piacerà tantissimo
GLORIA: ho molta paura
BERTHA: è un uomo fantastico.
CHANTAL: di cosa si occupa?
BERTHA: è nel commercio
GLORIA: se non altro Bertha è più furba di te Chantal. Uno ricco e che se la sposa subito!
CHANTAL: esiste altro oltre ai soldi mamma
GLORIA: davvero? Non tirerai fuori di nuovo quella parola che inizia con la a e che ha a che fare con tanti cuoricini rossi?
CHANTAL: sì. L'amore. Quella cosa per te sconosciuta
BERTHA: sai cosa ho pensato Chantal, che potremmo sposarci insieme
CHANTAL: (perplessa) io e te?
BERTHA: ma no, sei scema!
GLORIA: stando con lo zoppo...
BERTHA: intendo dire lo stesso giorno. Una cerimonia unica!
CHANTAL:oddio sarebbe fantastico
GLORIA: brave almeno risparmiamo sulle tartine
BERTHA: non è meraviglioso: io e te le due inseparabili amiche, ancora una volta insieme
CHANTAL: è un'idea fantastica Bertha (suona il campanello)
BERTHA: ecco, è lui. Cerchiamo di metterlo a suo agio. E' un po' timido
CHANTAL: apro io (esegue. Come apre la porta si presenta Victor, un buzzurro, vestito con un abito orrendo che vorrebbe essere elegante. Ha in mano una bottiglia di vino)
VICTOR: è qui la festa?
CHANTAL: oh
GLORIA: non avevo inteso lavorasse per il circo Orfei
VICTOR: signore!
BERTHA: lui è Victror il mio fidanzato
CHANTAL: piacere io sono Chantal
VICOTR: la famosa Chantal! Betha mi ha parlato molto di te
GLORIA: in 3 giorni deve averle fatto un resoconto dettagliato
VICTOR: e lei scommetto che è Gilda!
GLORIA: Gloria
VICTOR: beh la G ce l'ho presa! Ora se non vi offendete signore saluto la mia bimba che sono già dieci minuti che non la vedo e c'ho i sudori freddi
BERTHA: è un romanticone
GLORIA: si vede!
VICTOR: mi concede un bacio principessa?
BERTHA: oh certo, mio cavaliere
GLORIA: re Artù quando arriva?
VICTOR: dentro la lingua però che ci sono signore
BERTHA: (ridacchiando) dai Victor (la bacia con lo schiocco)
VICTOR: ha una lingua furbetta la ragazza. Quando meno te lo aspetti...Zac! Salta fuori come un cobra indemoniato
GLORIA: grazie per l'informazione
CHANTAL: (in imbarazzo) vieni Victor accomodati
VICTOR: mi sono permesso di portare un pensiero
CHANTAL: oh grazie che carino
VICTOR: è vino. Quello buono che quando lo apri fa lo schiocco
GLORIA: è un intenditore
VICTOR: di che?
GLORIA: di vini
VICTOR: no, non è che me ne intendo. Me l'ha regalato il mio rappresentante. Quello porta roba buona! E me lo credo, con tutti i soldi che gli mollo
CHANTAL: giusto Victor. Bertha ci diceva che sei nel commercio, di cosa ti occupi nello specifico?
GREG: (entrando con Dan di corsa) Chantal ho bisogno di parlarti
GLORIA: oh Greg! Sono quasi felice di vederti
CHANTAL: Greg, Dan, salutate gli ospiti.
GREG: ciao ospiti
DAN: ciao
GREG: vieni è urgente
CHANTAL: ci sono Bertha e il suo nuovo fidanzato Victor
VICTOR: piacere!
GREG: non sapevo che Bertha fosse fidanzata
CHANTAL: neanche noi
BERTHA: (va da Greg e lo abbraccia) Oh Greg congratulazioni! Chantal ci ha detto. Era ora che prendessi questa decisione!
GREG: quale decisione?
BERTHA: il matrimonio
GREG: si sposa qualcuno?
GLORIA: hai già cambiato idea?
DAN: ti sposi tu Greg
GREG: ah già .Beh, diciamo che Dan mi ha aiutato nella decisione
BERTHA: bravo Dan!
DAN: dovere
BERTHA: sono così felice di vederti Dan, è una vita! (abbraccia anche lui) Stai andando a un matrimonio?
DAN: (secco) no
BERTHA: e come mai sei vestito da matrimonio?
DAN: non sono vestito da matrimonio! Il tuo fidanzato invece va ad un ballo in maschera?
CHANTAL: (per togliere l'imbarazzo) ragazzi sedetevi, Victor ha portato una bottiglia per festeggiare, potremmo aprirla e brindare tutti insieme
GREG: Chantal, avrei bisogno di parlarti
CHANTAL: dopo Greg
GLORIA: Dan almeno una volta nella vita renditi utile, apri la bottiglia e servi da bere
CHANTAL:mamma il dottore ha detto che non dovresti bere
GLORIA: solo per festeggiare. Victor ci stava raccontando di sé. Non vedo l'ora di sentire di cosa si occupa.
BERTHA: è nel commercio
GLORIA: questo l'ho capito.
VICTOR: ho due negozi in città, 200 mq l'uno, non so se mi spiego!
GLORIA: accidenti, erano attività di famiglia?
VICTOR: no, che di famiglia? Ho fatto tutto da solo, mi son fatto un mazzo così a tirarli su. Le signore mi passino il termine
GLORIA: niente che ci scandalizzi Victor, grazie della premura
VICTOR: no è che ho detto mazzo, nel senso proprio del culo
GREG: Bertha, dove l'hai scovato...ehm...voglio dire, come vi siete conosciuti tu e Victor?
BERTHA: in discoteca
VICTOR: dal “Giaguaro” non so se lo conoscete?
GREG: ma non è un locale...a luci rosse?
CHANTAL: e tu come lo sai?
GREG: beh, è noto...
VICTOR: eh, bravo, quello!
CHANTAL: Bertha, tu cosa ci facevi lì?
BERTHA: ero andata alla festa di addio al nubilato di un'amica
GREG: un'amica comune quindi
VICTOR: no, figurati. Io sta qua manco l'avevo mai vista in faccia. Io ero lì per lavoro, mi avevano chiamato per fare un po' di allestimento, sai
GLORIA: ah, si occupa di catering
VICTOR: no, che catering? In genere ci vanno le mie ragazze a ste feste
CHANTAL: tue ragazze?
VICTOR: oh, nel senso delle lavoranti. Mica che c'ho delle altre ragazze
GLORIA: quindi gestisce del personale
VICTOR: sì, beh tutto in nero, non è che sono dipendenti. Sono ste ragazzette che c'hanno voglia di mettere un po' in mostra le chiappe
DAN: non ho capito. Gestisce un bordello?
VICTOR: eh, magari! Lì si che farei i soldi a palate. C'ho pensato eh in futuro di espandere l'attività in quel senso, ma per ora ci sono un sacco di casini legali.
BERTHA: beh, di questo ne discuteremo. Io non sono d'accordo
CHANTAL: grazie al cielo Bertha, un barlume di lucidità ti è rimasto
VICTOR: ma è sbagliato, perché non è che se la zoccola sta per strada...si può dire zoccola?
GLORIA: ormai l'ha detto
VICTOR: No perché Bertha ci teneva, m'ha detto di parlare bene davanti a voi
BERTHA: ogni tanto usa espressioni un po' colorite
GLORIA: davvero? e dire che sembra una persona così fine
VICTOR: comunque vabbè. Mica sono venuto qui per parlare solo di me
CHANTAL: giusto. Facciamo questo brindisi a tutti gli sposi
DAN: perchè chi altro si sposa?
BERTHA: noi!
DAN: siete sicuri?
GLORIA: purtroppo sì
BERTHA: io e Chantal abbiamo pensato di sposarci insieme
GREG: voi due?
GLORIA: dio li fa e poi li accoppia
BERTHA: ma no io e Victor e tu e lei, ma in un'unica cerimonia
GREG: (con poco entusiasmo) ah, che idea fantastica
CHANTAL: allora alla salute!
VICTOR: ah no, aspetta!
BERTHA: che succede amore?
VICTOR: mi sono scordato i presenti per le signore!
BERTHA: glieli dai dopo il brindisi
VICTOR: eh no, portano bene! (tira fuori dalla tasca 2 scatolette che consegna a Gloria e Chantal) Bertha mi aveva consigliato di portarvi dei fiori. Ma che ve ne fate dei fiori?
CHANTAL: che pensiero carino (aprono la scatola e tirano fuori dei porta chiave fatti a forma di fallo)
GLORIA: che roba è?
DAN: ma è un fallo!
VICTOR: sono portachiavi, ma funzionano anche come vibratori.
BERTHA: se le inventano tutte al giorno d'oggi!
VICTOR: si allungano, eh! Mica restano piccoli così! (ride)
BERTHA: sapeste quanti oggetti stravaganti ha nel suo sexy shop
GLORIA: (allibita) sexy shop....
VICTOR: due negozi. 200 mq l'uno!
GLORIA: io credo che andrò a farmi un the (si avvia verso la porta a sinistra)
VICTOR: no aspetta. Dobbiamo fare il brindisi!
GLORIA: sono allergica al vino
VICTOR: furba la mamma, va a provare subito l'aggeggio! (ride)
GLORIA: Chantal, ti devo parlare (esce)
CHANTAL: ecco, vengo subito. Scusate (la segue)
VICTOR: e come si fa a fare il brindisi senza la sposa?
CHANTAL: magari lo facciamo dopo (esce)
BERTHA: dite che non gli sono piaciuti i regali di Victor?
GREG: perché mai dici così Bertha, sono così di gusto
VICTOR: sono sciocchezze. In negozio ho roba seria. Vi ho portato qualche campionario interessante, come regalo di fidanzamento, così stanotte vi divertite
GREG: che gentile che sei
BERTHA: Victor è un altruista
VICTOR: niente di che: qualche tutina di latex, sai quelle che ti rimangono le zinne e le chiappe di fuori, per far prima. Anche perché una volta che te le sei messe pare che ti ci abbiano compresso dentro, se non ci fanno i buchi non ti si muove un chiodo, per non andare nello specifico.
GREG: non dovevi disturbarti Victor, grazie
VICTOR: ma nessun disturbo, figurarsi. Gli amici di Bertha sono anche amici miei!
BERTHA: forse è opportuno che segua le donne e che lasci voi uomini a discutere di cose...virili!
VICTOR: io se non vi dispiace dovrei fare un salto in ufficio
DAN: te ne vai già? Che peccato
VICTOR: no, che me ne vado! Al cesso dico. E' che prima di venire ho mangiato un piatto di capra e fagioli avanzato da 3 giorni, mi sa che mi ha smosso un po'
GREG: il bagno è da quella parte
BERTHA: vieni tesoro, ti mostro io (escono)
GREG: ci mancava solo il cugino del grizzly
DAN: e la pazza che gira a piede libero e non sappiamo dove sia
IRINA: (spunta da dietro al divano con la pistola) tu no avere perso me, tu può stare tranquillo
GREG: ecco ora mi sento più sereno
IRINA: voi cercato di scappare. Questo no buono
GREG: chi noi?
DAN: si sbaglia, noi volevamo andare a prendere la valigia coi soldi …
IRINA: e scappare
DAN: esatto! No!! no, assolutamente, volevamo darla a lei
IRINA:e allora perché tu no dato me?
GREG: ecco, a proposito di questo c'è un problema. La valigia è sparita
IRINA: tu non racconta balle
GREG: è la verità, lo giuriamo. Avevo dato la valigia alla mia fidanzata dicendo che c'erano le camicie sporche di Dan, e lei non si sa dove l'abbia messa
IRINA: tu chiede lei e mistero risolve
GREG: è quello che cerchiamo di fare da due ore, ma questa casa sembra un manicomio
IRINA: questo notato anche io. Come tu vuole fare? Io deve prendere valigia e non vorrei dover spargere sangue
GREG: ecco, no, potesse evitarlo gliene sarei grato. Sa, la casa è della madre della mia fidanzata e detesta lo sporco. Le verrebbe una crisi isterica e già mi sembra provata dopo la conoscenza dello Yeti
IRINA: (si avvicina al viso di Greg puntando la pistola alla sua tempia. I due si ritrovano quasi naso contro naso) ora tu ascolta me. Io molto stanca di fare parole. Se tu non vuole perdere tua bella faccia, tu porta me la valigia qui tra un minuto!
GREG: perché se la prende sempre con me? L'idea di venire alla bisca è stata la sua
DAN: ma tu hai vinto i soldi, io neanche so giocare a poker
GREG: questo l'avevo intuito
IRINA: io capito che tu mente e lui braccio
DAN: in che senso braccio?
GREG: nel senso che tra i due lo stupido sei tu
DAN: ah, grazie
IRINA: allora come volere fare tu?
GREG: io...
GLORIA: (entra con decisione) Questo non lo tollero...(vede Irina e Greg a un centimetro di distanza, sembra quasi stiano per baciarsi, Irina ripone prontamente la pistola) e questa chi è??
GREG: oh beh, lei è...è...un'amica
GLORIA: molto intima direi
GREG: oh, sì, quasi una sorella, lei è...è...russa
GLORIA: russa?
DAN: sì la sua ex fidanzata. Quella dell'esercito della salvezza
GREG: zitto non ci sai stare vero Dan?
GLORIA: ma pensa! E non fai le presentazioni Greg?
GREG: oh, ma certo che sbadato! (porge la mano ad Irina) piacere io sono Greg
GLORIA: penso che voi vi conosciate no?
GREG: ah, bè sì! Che sciocco. Dan lei è Irina. Irina, lei è Gloria
IRINA: piacere
GREG: Gloria questo è Dan
GLORIA: lo conosco Dan, purtroppo
GREG: ah, certo!
GLORIA: E cosa ci fa qui Irina? Organizza una pesca di beneficenza?
IRINA: io no pescare. Io cerca solo mia valigia
GREG: stava prendendo la valigia per andarsene
GLORIA: come, è appena arrivata e se ne va di già?
GREG: sì, deve scappare, proprio non può fermarsi
GLORIA: avrei giurato che si sarebbe fermata per l'addio al celibato
GREG: no, figurarsi, non sa neanche che mi sposo
IRINA: io sapere tutto
GLORIA: e come mai è qui allora?
GREG: ecco, lei...non può tornare a casa, perché...non le rinnovano il permesso di soggiorno. Ha perso il lavoro, allora era venuta a chiedermi se potevo aiutarla in qualche modo, ma io le stavo appunto dicendo che non potevo fare niente per lei e così ci stavamo salutando perché lei, adesso se ne va!
IRINA: io non crede di andare via fino che tu dato me quello che tu promesso
GLORIA: addirittura una promessa
GREG: no, io e lei non ci siamo promessi niente! E' Dan
DAN: io?
GREG: sì, Dan che le ha promesso che le avrebbe trovato un lavoro da domestica, ma le spiegavo che in questa casa non ne abbiamo bisogno
GLORIA: ne abbiamo bisogno eccome. Chi avrebbe dovuto sistemare non l'ha fatto
GREG: ecco vedi che fortuna sfacciata
GLORIA: mi chiedo solo chi la pagherà
GREG: Dan! Sì, ha detto che se ne sarebbe occupato direttamente lui, vero?
DAN: come no?!
GLORIA: bene
DAN: ho pensato che ce ne sarebbe stato bisogno e allora ho deciso di assumerla
GLORIA: mi sembra strano tu possa aver formulato un pensiero così articolato
DAN: consideratelo il mio regalo di nozze!
GLORIA: la cameriera?
DAN: più utile dei portafoto d'argento
GLORIA: su questo non ci piove. La fantasia non ti manca Dan, peccato che non compensi il resto
GREG: bene, tutto risolto, allora ti affidiamo la ragazza Gloria, così tu puoi istruirla sulle cose da fare
DAN: sì, noi andiamo un attimo di là (escono)
IRINA: anche io va un attimo...
GLORIA: non credo proprio. Abbiamo un gran da fare. Dobbiamo organizzare un aperitivo per le 18 e questa casa sembra un porcile
IRINIA: sì. Tu dì me dove tiene valigia con camicia sporca che io lava essa
GLORIA: non so che usanze abbiate in Russia, ma qua da noi le camicie sporche non si tengono dentro le valigie
IRINA: Dan detto me che tu avere valigia con sua camicia sporca. Io deve lavare subito
GLORIA: ah, Dan e le sue camicie sporche! Ci sono mille cose più importanti da fare prima di pensare alle camicie
IRINA: io no poter fare niente se prima no lavato camicia
GLORIA: ho capito lei è di quelle che vogliono fare di testa propria. Allora mi stia a sentire carina. Con me attacca male! Anche se Dan l'ha assunta, è il regalo di nozze di mia figlia, quindi prenderà ordini da me
IRINA: io non credo che tu capire bene con chi tu sta parlando
VICTOR: (rientra con la valigia in mano) oh, mi sono liberato e sto meglio
IRINA: quella mia valigia (va a prendersela)
GLORIA: ancora con sta valigia
IRINA: tu dare me questa mia valigia
VICTOR: ah è tua!
GLORIA: Victor gentilmente la dia a me
VICTOR: oh, non vi litigate. Io l'ho trovata sul water e giacché dovevo usarlo l'ho tolta. Poi ho pensato che qualcuno se l'era scordata e così l'ho presa per portarla di qua che mi pareva un luogo più indicato per una valigia che non il cesso
IRINA: molto bravo tu dai a me
GLORIA: signorina iniziamo malissimo. Le scalerò dalla paga il tempo che impiegherà a lavare quelle camicie
IRINA: tu scala quello che vuole. Io basta me avere valigia (se la prende) Bene, ora credo che io licenziare me
GLORIA: io non credo proprio. Non oggi almeno
VICTOR: è giusto, per licenziarsi bisogna dare un preavviso
IRINA: io avvisato lei
GLORIA: oggi mi aiuta a fare pulizia e poi domani se ne può ripartire per la Russia a fare le sue pesche di beneficenza
IRINA: io no fa beneficenza
GLORIA: questo è quello che aveva detto Greg. Immaginavo fosse una frottola. E posso sapere quindi cosa avete fatto in questa notte dei miracoli con Greg?
IRINA: ieri notte?
GLORIA: cosa? Vi siete visti ieri notte??
IRINA: ieri notte sì
VICTOR: s'è vista col fidanzato di tua figlia ieri notte?
GLORIA: Victor si faccia i fatti suoi nessuno l'ha interpellata. Greg mi ha detto che vi eravate frequentati anni fa.
IRINA: ieri notte. Io visto lui ieri notte e noi fatto gran casino
VICTOR: hai capito la russa!
GLORIA: e, visto che ha deciso di confessare, dove vi siete visti se è lecito?
IRINA: io visto lui in posto molto segretissimo con molti altri uomini
GLORIA: (sillabando) molti altri uomini?
VICTOR: hai capito il genero che organizza l'orgia
GLORIA: Victor, moderi i termini!
VICTOR: un'ammucchiata, insomma. Non è che orgia sia una parolaccia
GLORIA: e immagino abbiate...sì insomma...(non si osa a dirlo) consumato?
IRINA: noi fatto molte consumazioni perché c'era caldo e mola sete
VICRTOR: ammazza oh. Più fame che sete!
GLORIA: Victor!
VICTOR: no scusa, era per puntualizzare
IRINA: noi fatto partita a più manche, si dice così?
VICTOR: veri e propri round direi
IRINA: poi la situazione ha perso un po' controllo e tutti iniziato andare addosso a tutti allora...
GLORIA: basta così, la prego! Non voglio sapere i particolari
IRINA: ma ora tutto a posto. Io preso mio compenso ora andare
GLORIA: lo fa per soldi?
IRINA: certo che fa per soldo! Cosa pensa tu che fa io!
GLORIA: è indecente. Lo sapevo. Non mi è mai piaciuto quello smidollato. E scommetto che il suo amico Dan era con lui!
IRINA: certo, loro gioca insieme
GLORIA: pervertiti!!
IRINA: no invertito. Greg gioca, Dan guarda, no viceversa mai. Dan non capace a fare niente. Lui passivo.
GLORIA: oh mio Dio
IRINA: Questo giusto dire passivo?
VICTOR: sì è il termine tecnico corretto
GLORA: basta la prego. Ora è tutto chiaro. La mia povera bambina ingannata così. Vi prego, Chantal non deve sapere nulla di quanto ci siamo detti. Lei è un angelo immacolato, morirebbe di vergogna e di dolore. Questa faccenda la risolverò io da sola con Greg
IRINA: bene, io ora chiarito mia posizione, io ora andare
GLORIA: un momento Irina. Ho bisogno di scambiare ancora due parole con lei, in privato
IRINA: tu cosa ancora vuole sapere?
GLORIA: Victor perchè non si va a fare un giro?
VICTOR: no, no sto bene qua.
GLORIA: perché non va a fare una telefonata?
VICTOR: ma non ho nessuno da chiamare
GLORIA: le sue conigliette, i locali a luci rosse, i rappresentanti di gadget osceni?
VICTOR: oggi sono di riposo, niente lavoro
IRINA: tu no ha capito Victor: tu leva dalle balle
VICTOR: ah, ok. Bastava dirlo. Andrò a vedere cosa fanno le pollastre di là (esce)
GLORIA: Irina, per quanto questa situazione sia molto imbarazzante, io la stimo e la ringrazio per la sua sincerità.
IRINA: io fa piacere tu stima
GLORIA: capirà che io non posso lasciar passare questa cosa così. Voglio che lei sappia che io non approvo certi comportamenti e non tollero che avvengano in questa casa. Per cui, voglio che lei sappia che questa sua confessione avrà delle conseguenze molto violente
IRINA: tu cosa vuole fare?
GLORIA: ho intenzione di eliminare Greg dalla faccia della terra
IRINA: tu vuoi uccidere lui?
GLORIA: ecco, la parola “uccidere” mi fa un po' impressione pronunciata così duramente, ma ...sì, è quello che farò
IRINA: io dico te molto sinceramente. No vale la pena sprecare pallottola per lui. Io anche volere uccidere lui, ma poi pensato che lui troppo stupido. Lui innocuo per umanità
GLORIA: sarà anche innocuo per l'umanità, ma non per la mia creatura. Uomini così dovrebbero sparire dalla faccia della terra. Io faccio parte del movimento femminista e mi sento in dovere di dirle che tutte noi donne dovremmo indignarci di fronte a certe cose e far sì che gli uomini non ci trattino più così.
IRINA: anche mia mamma presidente di movimento femminista russo
GLORIA: non mi dica che sua madre è Alena Bordova
IRINA: sì, tu conosce lei?
GLORIA: ma è una donna eccezionale. L'ho conosciuta al convegno “castriamoli tutti!”, ha fatto un intervento commovente
IRINA: lei molto attiva su tema castrazione
GLORIA: (sempre più esaltata) tu non puoi fare ciò che fai, vendere il tuo corpo, farti usare dal potere maschilista, con l'esempio di tua madre in casa! Devi ribellarti!! Devi lottare e combattere insieme a noi perché la donna possa acquistare la sua libertà intellettuale e psicologica! Sei con noi perché la donna possa essere libera?
IRINA: io no ha capito bene cosa deve fare
GLORIA: devi gridare insieme a me: a morte il maschio!
IRINA: è proprio necessario questo?
GLORIA: fallo per tua madre, fallo per la salvezza del popolo femminile
IRINA: (senza entusiasmo a mezza voce) a morte maschio!
GLORIA: di più. Finché il tuo grido non uscirà dalle tue viscere, la nostra lotta sarà vana. Gridiamo insieme: a morte il maschio! (Irina si unisce al grido)
IRINA+ GLORIA: a morte il maschio! A morte il maschio!!
CHANTAL: (entra con Bertha) mamma che succede?
GLORIA: noi siamo il vero esercito della salvezza!
BERTHA: mi sa che il vino che ha portato Victor era un po' fortino
GLORIA: tesoro, Bertha, vi presento Irina, una grande combattente.
CHANTAL: piacere
BERTHA: molto lieta
GLORIA: Irina mi ha aperto gli occhi e ora so qual'è la mia missione. Non temete ragazze, presto la vostra schiavitù sarà finita. Vi salverò dal sopruso maschilista! Vieni Irina, che la caccia abbia inizio (escono)
BERTHA: ho visto Gloria bere molto più di così, ma non l'ho mai vista ridotta in quello stato
CHANTAL: neanche io
BERTHA: Greg e Dan sono spariti un'altra volta e qua direi che c'è più disordine di prima. Se dobbiamo preparare per l'aperitivo, mi sa che come al solito toccherà a noi darci da fare
CHANTAL: senti Bertha, tu sei proprio certa di voler annunciare le nozze?
BERTHA: certo, perché?
CHANTAL: non è il caso che tu ci pensi ancora un po'? Voglio dire conosci Victor da tre giorni, col tempo potrebbe rivelarsi non essere l'uomo che tu credevi
BERTHA: ma figurati. Gli uomini non si smentiscono mai. Guarda Greg. L'hai conosciuto spiantato e senza lavoro. Hai aspettato 6 anni perché cambiasse e alla fine te lo sposi così: spiantato e senza lavoro
CHANTAL: su questo non posso darti torto, però Greg ha un sacco di qualità...
BERTHA: anche Victor le ha
CHANTAL: sa tenerle veramente ben nascoste
BERTHA: Victor è dolce, sensibile, romantico, attento e poi ha un buon lavoro
CHANTAL: vendere falli di gomma me lo chiami un buon lavoro?
BERTHA: come sei limitata. Non vende solo quello. Vende anche giochi erotici, preservativi, film porno
CHANTAL: ah bè, allora è tutto un altro paio di maniche!
BERTHA: e poi è un uomo che fa progetti, che guarda lontano
CHANTAL: ah sì vuole aprire un bordello. Gran bel progetto
BERTHA: tu sei gelosa, ecco cosa sei!
CHANTAL: ma cosa stai dicendo? Secondo te potrei essere gelosa di Victor?
BERTHA: puoi giurarci. Perché non ti piacerà l'idea del bordello, ma almeno lui progetti ne fa. Greg non è in grado di progettare neanche di farsi una doccia
CHANTAL: ma non è vero!
GREG: (entra con Dan) oh, finalmente Chantal devi dirmi dove hai messo la valigia con le camicie sporche di Dan
BERTHA: Greg a che ora pensi di farti la doccia?
GREG: ma non lo so
BERTHA: hai visto?
CHANTAL: è un'idiozia
GREG: puzzo così tanto
DAN: un po' sì
GREG: Chantal, giuro che se mi aiuti a trovare la valigia poi vado di corsa a lavarmi
CHANTAL: non puoi giudicare un uomo dal fatto che sappia o meno a che ora si farà la doccia
BERTHA: e tu non puoi giudicarlo solo perché vende falli di gomma
CHANTAL: non è la stessa cosa!
BERTHA: certo perché vuoi avere ragione
CHANTAL: quando una persona fa un mestiere, quel mestiere forma il carattere della persona stessa
BERTHA: devo dedurre allora che Greg carattere non ne abbia, visto che un mestiere non ce l'ha mai avuto e mai ce l'avrà
CHANTAL:Greg ti prego di dire qualcosa
GREG: qualcosa
CHANTAL: insomma Greg, Bertha ti sta dicendo che sei uno smidollato
GREG: avrà le sue buone ragioni. Dov'è la valigia?
CHANTAL: Greg io non posso credere che tu ti faccia mettere i piedi in testa dalla prima sciacquetta che passa per strada
BERTHA: cosa sarei io?
DAN: ragazze, calmatevi
CHANTAL: una sciacquetta che si sposa col primo decerebrato che incontra in un night a luci rosse!
GREG: ehm...la valigia
BERTHA: ti proibisco di dare del decerebrato a Victor
DAN: Bertha ti assicuro che trovargli un aggettivo più appropriato non è facile
CHANTAL: il mio voleva solo essere un consiglio da amica. Sai che mi importa! Sposati chi vuoi!
DAN: fossi in te un pensierino ce lo farei ancora
BERTHA: bel modo di dare consigli ad un'amica: “una sciacquetta”
GREG: dov'è la valigia?
CHANTAL: è che sei irragionevole
BERTHA: invece tu! E se vuoi che te la dica tutta: forse dovresti pensarci anche tu al matrimonio
GREG: questo è un ottimo consiglio Chantal
CHANTAL: io ci ho pensato 6 anni
GREG: appunto, un annetto in più forse non guasta
BERTHA: lo vedi: parla, parla, ma poi non è convinto manco lui
GREG: Bertha non infierire
CHANTAL: tu taci!
DAN: ci servirebbe solo la valigia, poi vi lasciamo litigare in santa pace
CHANTAL: (infuriata) quale valigia Dan? Di cosa stai parlando?
DAN: (cercando di essere calmo e rassicurante) questa mattina Greg aveva una valigia con dentro le mie camicie sporche, ricordi?
CHANTAL: e tu devi smetterla di darmi le tue camicie sporche! Non sono la serva di nessuno
DAN: hai ragione, ci ho pensato e mi sono reso conto di aver sbagliato e infatti volevo la valigia per riportarle a casa
CHANTAL: non lo so dov'è la tua maledettissima valigia! L'avevo messa in bagno mi sembra
GREG: ora tesoro, senza che ti irriti che non è il caso, in bagno non c'è, l'abbiamo cercata ovunque
DAN: forse l'hai spostata, riesci a ricordare?
BERTHA: guardali che due viscidi. Ora ti parlano bene solo perché hanno bisogno
GREG: Bertha? Perché non vai a vedere se lo Yeti è già andato in letargo
CHANTAL: ah aspetta! Ce l'ha la mamma
DAN: la valigia?
CHANTAL: sì. Cioè l'aveva la sua amica..
BERTHA: Irina si chiama
CHANTAL: oh, scusa miss mi ricordo tutto io
GREG: Irina ha la valigia?
CHANTAL: tu conosci Irina?
GREG: è la nuova cameriera
DAN: pulisce tutto in modo fantastico
BERTHA: allora sarà per quello che ha le tue camicie sporche. Le dovrà lavare
DAN: ah sì è probabile
GREG: solo che le camicie di Dan non deve lavarle
BERTHA: ah no e perché?
GREG: perché sa lavare tutto tranne le camicie! Le lava talmente tanto che consuma i colletti
DAN: invece a me i colletti servono intatti
CHANTAL: non mi sembrava fossero in procinto di lavare comunque
GREG: meglio!
CHANTAL: e poi perché tu sai che c'è una cameriera e io no?
GREG: era una sorpresa! L'ha assunta Dan per noi
DAN: come regalo di nozze
BERTHA: originale come regalo
CHANTAL: e chi la pagherà scusa?
GREG: Dan
CHANTAL: e con quali soldi?
DAN: con i miei
CHANTAL: perché tu ha dei soldi Dan?
DAN: non molti, ma per gli amici questo ed altro
CHANTAL: e per quanto tempo sarebbe assunta la cameriera?
DAN: spero poco!
BERTHA: “basta il pensiero” vero Dan?
DAN: quello che dico anche io
GREG: bene, noi adesso andiamo a vedere dov'è Irina, per controllare che lavi bene le camicie
CHANTAL: da quando in qua ti interessa il destino delle camicie?
DAN: non è per le camicie è che essendo mia dipendente, devo essere certo che tua madre la tratti bene. Sai com'è? E' extracomuntaria. Se va dai sindacati a protestare quelli mi rovinano (escono)
BERTHA: hanno un comportamento strano
CHANTAL: sembra anche a me
BERTHA: vuoi sapere cosa penso?
CHANTAL: cosa?
BERTHA: stanno facendo il filo alla cameriera?
CHANTAL: ma cosa dici? Per Greg avere un'amante sarebbe un dispendio di energie esagerato, non potrebbe mai reggerlo
BERTHA: mi sbaglierò, ma le sciacquette come me se ne intendono di maschi in calore
CHANTAL: e dai, lo sai che non lo penso davvero
BERTHA: però l'hai detto
CHANTAL: perché mi hai esasperata.
BERTHA: perché tu sei testarda! Comunque mettiamoci una pietra sopra e pensiamo alla nostra festa di matrimonio
CHANTAL: giusto. Dobbiamo però sistemare prima le parrucche della mamma
BERTHA: ah è vero. Diamoci una mossa o arriveranno gli invitati per l'aperitivo e saremo ancora a gambe all'aria (escono)
GREG: (rientrano) possibile che sia sparita?
DAN: se ne sarà andata con i soldi. Meglio così
GREG: ma che dici Dan?
DAN: almeno noi potremmo tenerci le nostre budella attaccate al corpo. Devo essere sincero io ci tengo
GREG: io non voglio rinunciare ai soldi. E poi non se ne è andata, Chantal ha detto che è con sua madre. Ti sei chiesto perché?
DAN: saranno diventate buone amiche
GREG: andiamo Dan, non essere ridicolo
DAN: forse Gloria vuole imparare il russo
GREG: dico perché non se ne è andata! Se ha preso la valigia e ha ottenuto ciò che voleva perché è ancora qui?
DAN: lo stai chiedendo a me?
GREG: certo Dan, ragiona
DAN: credo di non essere portato
GREG: perché vuole farci fuori! Sappiamo troppe cose deve eliminarci. Non li guardi mai i polizieschi in tv?
DAN: sì, ma non ho mai capito perché sparano tanto
GREG: dovremmo offrirle un patto. Potremmo provare a convincerla a fare metà per uno
DAN: io non credo che siamo nella posizione da poter richiedere un patto
GREG: beh, io non voglio rinunciare!
DAN: perché hai deciso che vuoi morire proprio oggi?
GREG: perché non ci capiterà mai più di diventare ricchi!
DAN: cosa ce ne facciamo di essere ricchi e morti?
GREG: ho un'idea Dan.
DAN: non so perché so già che non mi piacerà
GREG: abbiamo un'unica soluzione per tenerci i soldi e restare vivi
DAN: cioè?
GREG: dobbiamo uccidere Irina
DAN: ah, ecco vedi, io pensavo chissà cosa....Cosa!!!?? Ti ha dato di volta il cervello?
GREG: quella è una delinquente. Ha ucciso più uomini lei ieri sera che Mengele in tutta la sua prosperosa carriera
DAN: tu sei pazzo
GREG: facciamo un favore all'umanità eliminandola di torno, capisci!
DAN: faccio finta di non aver sentito (inizia a cantare a voce alta per non sentire l'amico) “ci son due coccodrilli ed un orango tango, due piccoli serpenti...”
GREG: Dan è stupido mollare proprio ora che siamo ad un passo dalla ricchezza. Abbiamo una pistola, ricordi? Quella che ho rubato al tipo che ha ucciso Irina. Potremmo farlo per lui, per riscattare la sua morte. Dai Dan, messa così è una doppia buona azione. Facciamo come l'uomo ragno: uccidiamo i criminali perché sulla terra regnino il bene e la pace
DAN: l'uomo ragno non mi è mai piaciuto
GREG: come superman allora! Capisci Dan, potremmo diventare dei supereroi
DAN: è una prospettiva interessante
GREG: saremo come Batman e Robin
DAN: non so perché ho la sensazione che io sarò Robin
GREG: è un bel personaggio Robin
DAN: è gay!
GREG: Robin non è gay
DAN: è molto effeminato però, non puoi negarlo
GREG: perché è buono
DAN: anche io sono buono, ma non per questo mi atteggio da checca
GREG: tu non sei buono
DAN: certo che lo sono
GREG: non lo sei, ma potresti diventarlo
DAN: io sono buono
GREG: uno che va ad una bisca clandestina di mafiosi, assiste ad una sparatoria, si porta via un milione di euro e non fa neanche una telefonata alla polizia non è buono
DAN: l'ho fatto per una giusta causa
GREG: e quale sarebbe la giusta causa?
DAN: per sottrarre i soldi alla malavita e darli ai poveri, che saremmo io e te
GREG: bravo! Vedi che la pensi come me allora? Siamo già dei supereroi ormai!
DAN: ma i supereroi non sono così scemi da farsi riconoscere. Hanno una doppia identità
GREG: la avremmo anche noi allora
DAN: ma non possiamo. Dovremmo travestirci. Ci servirebbero quelle tutine aderenti che usano i supereroi, delle maschere e delle parrucche almeno...(un attimo di pausa)
GREG: stai pensando quello che penso io Dan?
DAN+GREG: Victor, Victor dove sei? (escono)
FINE PRIMO ATTO
SECONDO ATTO
La scena si apre con Irina e Gloria che hanno costruito una sorta di sagoma con la faccia formata da una foto di Greg e stanno facendo delle prove di lancio con delle freccette. Irina tiene sempre la valigia in mano
IRINA: tu molto storta. Se tu tiene braccio così tu non prenderà mai bersaglio.
GLORIA: pensavo sarebbe stato più facile
IRINA: è che io dato te freccette . Se io dato te pistola ora muri essere grande gruviera
GLORIA: è solo questione di allenamento
IRINA: io crede no molto allenamento. Tu bisogno di miracolo
GLORIA: (tira) ecco, guarda, ci sono andata vicina!
IRINA: sì, tu no preso più lampadario, tu preso direttamente maniglia di porta
GLORIA: beh, non è mica facile prendere la maniglia
IRINA: sì, ma quello no tuo bersaglio. Tu tira casaccio. Tu avere grande problema ottico
CHANTAL: (entra con Bertha) mamma cosa state facendo?
GLORIA: esercitazioni cara, esercitazioni (tira e sbaglia nuovamente mira)
IRINA: io consiglia voi levare se no volere perdere occhio
BERTHA: che gioco è?
GLORIA: non è un gioco Bertha. E' una cosa seria
IRINA: io prova insegna lei a centrare bersaglio, ma lei no vuole sapere
CHANTAL: pensavo lei fosse la nuova cameriera
GLORIA: lei è la mia coach.
CHANTAL: la tua che?
GLORIA: è una storia lunga tesoro. Quando avrò imparato a tirare e avrò risolto la faccenda ti spiegherò
IRINA: tu allora aspettare molti anni
CHANTAL: (vede la foto sulla sagoma) ma quello è Greg!
IRINA: lei dice che lui aiuta molto sua concentrazione
CHANTAL: mamma che significa tutto questo?
GLORIA: presto ti spiegherò tesoro. Ora accontentati di sapere che sto lavorando per te
IRINA: tu no muove tutto corpo. Tu muove solo polso per centrare lui dritto in fronte
CHANTAL: mamma, tra poco arriveranno gli invitati e questa stanza è un disastro!
IRINA: io credo tu meglio chiama invitato di non venire
GLORIA: Irina ha ragione. Chiama tutti e dì che lo sposo ha avuto un malore
CHANTAL: ma non è vero
IRINA: lo sarà tra poco
BERTHA: ci sarebbero anche tutte queste parrucche da sistemare. Noi le abbiamo preparate, ma bisognerebbe acconciarle
GLORIA: brave ragazze, fatelo voi
BERTHA: noi?
CHANTAL: mamma che dici?
GLORIA: sono 6 parrucche, non mi dite che non riuscite a dargli una pettinata
CHANTAL: non è una questione di pettinarle. Bisogna acconciarle
GLORIA: e che ci vuole!
CHANTAL: hai sempre detto che era un lavoro difficile
GLORIA: perché non avevo ancora provato questo
BERTHA: e comunque sono 4
GLORIA: cosa?
IRINA: tu sbaglia tutto, tu proprio negata
GLORIA: ce la farò Irina, non ti deluderò
BERTHA: le parrucche sono 4, non 6
GLORIA: (finalmente si ferma) come sarebbe a dire? Ne ho ordinate 6. Ne servono 6!
BERTHA: però ce ne sono 4
GLORIA: le avrete perse le altre
CHANTAL: noi non abbiamo perso niente. E poi non è una cosa che ci compete!
GLORIA: possibile che debba fare sempre tutto io
CHANTAL: no mamma, dovresti fare solo il tuo lavoro, invece di giocare a freccette con la cameriera
IRINA: io no sei cameriera
CHANTAL: e perché Greg mi ha detto che è la cameriera assunta da Dan come regalo di nozze?
GLORIA: perché Greg è un bugiardo fatto e finito.
BERTHA: e perché se lei non è la cameriera ha la valigia con le camicie sporche di Dan?
GLORIA: oh...questo non lo so. Perché?
IRINA: perché questo no camicia sporca. Questo mia valigia che lui rubato me
GLORIA: ecco, mistero risolto
BERTHA: ma se lì non ci sono le camicie sporche di Dan, dove sono le camicie sporche?
IRINA: io no sapere. Sarà in lavatrice
CHANTAL: e se lì non ci sono le camicie sporche di Dan, perché Dan e Greg cercavano la valigia?
IRINA: perché loro volere rubare me
CHANTAL: cosa c'è dentro la valigia?
IRINA: mie cose privatissime
CHANTAL: Bertha ti devo parlare (si mettono in disparte, mentre Irina e Gloria continuano con le freccette). Avevi ragione
BERTHA: riguardo a cosa?
CHANTAL: a Greg e Dan. Che stavano facendo il filo ad Irina
BERTHA: ah sì? E da cosa l'hai capito?
CHANTAL: perché cercano tutti la valigia?
BERTHA: perché?
CHANTAL: perché ci sono prove compromettenti che smascherano la loro relazione
BERTHA: tu dici?
CHANTAL: dobbiamo prendere quella valigia
BERTHA: e come? Ci sta appiccicata come una cozza
CHANTAL: ho un'idea
BERTHA: cioè?
CHANTAL: bluffiamo
BERTHA: cosa?
CHANTAL: Greg mi dice che a poker funziona
BERTHA: sì, ma qua non stiamo giocando a poker!
CHANTAL: in fondo non abbiamo niente da perdere.
BERTHA: e cosa dobbiamo fare?
CHANTAL: ecco, ancora non lo so
BERTHA: ho capito lascia fare a me (tornano dalle altre)
IRINA: se tu chiude occhio quando tira tu non potrai mai centrare lui
GLORIA: è che se chiudo gli occhi mi concentro di più
BERTHA: (con voce da dura) Senti Irina, è inutile che continui a fingere. Sappiamo tutto
IRINA: di cosa parla tu?
BERTHA: pensavi di farci fesse, ma noi sappiamo perfettamente cosa c'è nella valigia
IRINA: tu vuoi fare bluff con me?
BERTHA: (a Chantal) non ha funzionato
IRINA: tu non può sapere cosa c'è in mia valigia.
CHANTAL: e cosa ne sai? Questa mattina Greg ha dato a me la valigia. Io potrei averla aperta. Hai controllato che il contenuto fosse tutto in ordine?
IRINA: io no controllato
CHANTAL: appunto
VICTOR: (entra) scusate, credo ci sia un problema (la freccetta tirata da Gloria sta per colpirlo)
IRINA: attento (si china)
GLORIA: accidenti, ci sono andata vicina
IRINA: lui no bersaglio, lui solo uomo inutile
VICTOR: non vorrei interrompere il vostro divertente torneo, ma la cucina sta andando a fuoco
CHANTAL: cosa? (corre via)
GLORIA: Mi è costata una fortuna quella cucina. Devo ancora finire di pagare i mobili (scappa anche lei)
VICTOR: stavo facendo una frittatina per fare uno stuzzichino, deve essere schizzato dell'olio bollente
BERTHA: accidenti Victor possibile tu abbia sempre fame? (esce anche lei)
VICTOR: ho bisogno di energie. E poi è mica colpa mia se sti mobili non sono ignifughi. L'avrà pagati pure cari ma sono delle immondizie! Con permesso (segue le altre. Irina resta sola)
IRINA: qui no buono. Qui troppo di pericolo. Io controlla mia valigia tutto a posto e poi andare via (sta per aprire la valigia quando dalla finestra compaiono Greg e Dan vestiti con le tutine di lattex del sexy shop, in testa due parrucche da donna prese a Gloria)
GREG: (saltando dentro dalla finestra, mentre Dan cerca di entrare, ma rimane appeso al davanzale) Tu non vai proprio da nessuna parte. Il crimine in questa città d'ora in poi dovrà vedersela con noi! (poi a Dan) forza muoviti, salta dentro
DAN: non ci riesco sono rimasto incastrato. (Greg lo aiuta a scavalcare)
GREG: come prima apparizione da supereroe non puoi fare queste figuracce
DAN: ma questa tuta è peggio di un laccio emostatico!
GREG: dobbiamo darci un tono
DAN: ma me l'hai detto tu che “l'unica cosa che la gente ama più di un eroe è il vedere l'eroe fallire, cadere, morire combattendo”
GREG: appunto, combattendo, non scavalcando una finestra
IRINA: io non credo mio occhio
GREG: e invece devi crederci e devi tremare. I tuoi soprusi sono finiti. Ora la giustizia trionferà!
IRINA: cosa fare voi combinato così?
DAN: (a mezza voce) ci ha riconosciuto!
GREG: deve avere dei super poteri
IRINA: io no super potere. A me basta vista di umano che voi due cretini patentati. Voi aver battuto testa. Fare brutta fine
GREG: Qualunque cosa la vita abbia in serbo per me, non dimenticherò mai queste parole: "Da un grande potere derivano grandi responsabilità". È il mio talento, e la mia maledizione.
DAN: cosa c'entra Greg?
GREG: niente, è una battuta di Spiderman. Ho sempre sognato di dirla un giorno. Conosco tutto il film a memoria
IRINA: ora io crede meglio vai io, prima che voi fare molto male.
DAN: tu male a noi? (ride fintamente e sonoramente) Aahaha
GREG: non..
DAN: (continua a ridere)ahahaha
GREG: non fare...
DAN: (ride ancora)
GREG: basta Dan!
DAN: ah scusa, ci avevo preso gusto!
GREG: non fare un passo. O la mia potentissima arma ti distruggerà (ha in mano un contenitore con un gel)
IRINA: cosa essere quello?
GREG: ah, non lo so. Credo dello spermicida, era nella confezione con la tutina.
IRINA: io ricordo te che io avere pistola
GREG: ci hai preso per degli sprovveduti? Dan
DAN: sì?
GREG: la pistola
DAN: perché io?
GREG: perché io sono la mente e tu il braccio ricordi?
DAN: ma io sono contro le armi. Ho anche fatto l'obiettore di coscienza
GREG: prendi la pistola prima che la tiri fuori lei! Muoviti!
DAN: (estrae la pistola) bene marrano
GREG: è una donna Dan
DAN:bene Marrana! Chi dei due è più forte ora?
IRINA: io più forte, perché tu no sa sparare
DAN: mi sa che c'ha ragione
GREG: Dan è velocissimo e precisissimo.
DAN: ah sì?
GREG: Tempo che tu estrarrai la pistola dalla tasca lui ti avrà perforato il cuore. Ora se vuoi avere salva la vita, lascia la valigia qui e sparisci e noi dimenticheremo la tua faccia
IRINA: io crede tu fatto male conti
DAN: (ride di nuovo) ahaha ahahah
GREG: Dan smettila
DAN: (ride ancora ) aahaha ahahaha
GREG: la vuoi finire
DAN: guarda che i cattivi nei film lo fanno
GREG: ma noi siamo i buoni
DAN: ah già, peccato. Mi veniva bene
IRINA: cosa tu volere da mia valigia?
GREG: non fare la furba. Quella valigia ci appartiene. Abbiamo vinto giocando regolarmente
IRINA: tu no avere vinto mia valigia
GREG: noi abbiamo vinto eccome. Perché siamo i paladini della giustizia. Rubiamo ai ricchi per dare ai poveri
DAN: che siamo noi
IRINA: questa valigia non vale più di 20 € se tu rivende essa. Io comprata da cinese a stazione
GREG: credi davvero di fare la spiritosa?
IRINA: io molto seria
GREG: Dan, carica la pistola
DAN: come si fa?
GREG: avremmo voluto salvarti la vita, ma l'esistenza di ognuno di noi dipende dalle scelte che si compiono. Tu hai deciso di non darci la valigia e hai scelto di morire (Irina resta a guardarli impassibile) Dan, spara
DAN: devo proprio?
GREG: premi sto grilletto Dan
DAN: c'ho paura. Mi trema la mano
GREG: prendi la mira e poi chiudi gli occhi se hai paura (Irina alza gli occhi al cielo e si siede sul divano in attesa che i due finiscano la pantomima)
DAN: (sull'orlo del pianto) deve esserci una sicura, non si schiaccia
GREG: possibile debba fare sempre tutto io (iniziano ad armeggiare con la pistola, nel frattempo rientra Victor)
VICTOR: c'è per caso un estintore?
GREG: devi pigiare qua no!
IRINA: io no visto esso
VICTOR: (vedendo i due) ma tu guarda le tutine! E io che pensavo che non sapessero che farsene
IRINA: loro usato subito
VICTOR: e lo vedo! Erano omaggi per le signore, ma vi stanno bene, complimenti
GREG: ecco, adesso mira Dan
DAN: non ce la faccio, non ce la faccio (punta a occhi chiusi verso Greg)
GREG: di là Dan. Apri gli occhi per mirare, poi li chiudi dopo
DAN: non lo puoi fare tu?
GREG: ricordati...
DAN: sì, sì, io sono il braccio
GREG: preparati a morire
VICTOR: no scusate, io me ne vado.
GREG: uno...
VICTOR: A me ste robe sadomaso non mi sono mai piaciute
GREG: due...
IRINA: tu stare tranquillo loro no spara
GREG: tre (Dan spara e colpisce Victor che cade a terra)
IRINA: (stupita, balza in piedi) Tu sparato!
DAN: sì ma tu non sei morta
IRINA: tu colpito povero innocente
DAN: come povero innocente?
GREG: temo che tu abbia accoppato Victor
DAN: è morto?
IRINA: pallottola no fa solletico
DAN: non sono stato io (dà la pistola a Greg)
GREG: certo che sei stato tu (gli ridà la pistola)
DAN: io ho sparato solo perché tu mi hai detto di sparare
GREG: è tutta colpa sua; se avesse posato la valigia noi non avremmo sparato
IRINA: tipico di uomo di scarica barile
DAN: che facciamo adesso?
IRINA: ora gran problema tu spiega cadavere a polizia
DAN: cosa c'entra la polizia?
IRINA: prima o poi polizia trova cadavere e viene a fare indagine. Trova arma con tue impronte e tu finire tuoi giorni dietro sbarre. Poi spera che polizia non trova tu vestito così. Sennò tu deve spiegare anche questo atto osceno
DAN: ma che atto osceno? Questa è la divisa dei paladini della giustizia
IRINA: sì ma paladino di giustizia fatto ingiustizia (riferendosi al cadavere)
GREG: oddio, proprio un'ingiustizia non è
IRINA: lui no aveva fatto niente
GREG: il fatto che stesse al mondo era già un'ingiustizia a parer mio
DAN: oh Greg siamo rovinati
GREG: sangue freddo. Tutto si risolve
DAN: e come?
GREG: prima cosa: facciamo sparire l'arma del delitto
IRINA: questo inquinamento prove
GREG: e la strage che hai fatto stanotte cos'era?
IRINA: quello sparatoria mafiosa
GREG: poi dobbiamo far sparire il corpo
IRINA: ecco questo problema. Lui pesa come vitello grasso
GREG: dacci una mano Irina
IRINA: io non pensa neanche. Io no c'entra niente
GREG: se non ci aiuti quando arriverà la polizia gli racconterò della bisca e della sparatoria
IRINA: questo ricatto
GREG: credo di sì
BERTHA: (voce da fuori) allora Victor sto estintore!!
DAN: oh mamma, arriva Bertha, che facciamo?
IRINA: tu nasconde esso
GREG: ha ragione mettiamolo sul divano (spostano il cadavere sul divano. Nel farlo Irina appoggia a terra la valigia)
IRINA: tu meglio che nascondere anche voi. Se lei vede così può sospettare
GREG: vedi cosa vuol dire avere un'amica pluriassassina
IRINA: io no amica tua
DAN: però ci aiuti
IRINA: perché voi fare pena
DAN: grazie
BERTHA: (entrando trova i 3 uomini seduti sul divano sotto una coperta. Victor al centro. Irina in una posizione assurda simula indifferenza)insomma...che succede?
GREG: ci era venuto freddo
DAN: sì, troppe correnti d'aria
GREG: così abbiamo pensato di metterci sotto una coperta. Ora volevamo guardarci un film
DAN: Spiderman
BERTHA: ma se non c'è la tv
IRINA: ah ecco, perché io non trovare telecomando
BERTHA: Victor, la cucina sta bruciando e tu ti metti a guardare la tv? (Greg da dietro gli muove la testa ad annuire) cosa sì? Venite immediatamente di là. Chantal è furiosa!
GREG: ora arriviamo. Dì a Chantal di non preoccuparsi che pensiamo a tutto noi!
BERTHA: a posto siamo. L'hai trovato almeno l'estintore? Victor??!
GREG: sh, si è addormentato
BERTHA: come sarebbe addormentato?
GREG: deve essere lo choc
IRINA: ora noi canta lui ninna nanna, poi venire da cucina
BERTHA: io non so cosa stiate combinando, ma appena l'incendio sarà spento pretendo delle spiegazioni!
IRINA: tu no vorrà mica chiamare vigile di fuoco?
BERTHA: l'abbiamo già chiamato
GREG: hai fatto malissimo Bertha, non dovevate chiamarli
BERTHA: e cosa dovevamo fare? Aspettare che arrivi l'uomo torcia a domare le fiamme?
GREG: potrebbe essere un'idea
BERTHA: la cucina sta andando a fuoco Greg!
GREG: si sa quelli adesso faranno un sacco di storie e finirà che daranno la colpa a noi, perchè il legno non era sufficientemente ignifugo
BERTHA: e allora uscite da quella coperta e venite a fare qualcosa (esce)
IRINA: questo bel problema se arriva vigile di fuoco
GREG: (uscendo dalla coperta) io proverò a chiamare i vigili del fuoco per bloccarli, voi cercate di nascondere il cadavere (i due eseguono) dove ho il cellulare?
DAN: è di là con i nostri vestiti
GREG: oh cavolo. Irina, prestami il tuo cellulare
IRINA: io no capito perché tu infilato me in questo casino (dà a Greg il cellulare)
GREG: perché ti facciamo pena. L'hai detto tu. Pronto polizia qui c'è un incendio! Ah, scusi. Ho sbagliato numero
DAN: che fai?
GREG: un lapsus. Ho chiamato la polizia. Pronto? I vigili del Fuoco? Sì avete avuto una chiamata per un cadavere
DAN+IRINA: no,
GREG: ah no, volevo dire per un incendio. No, no nessun cadavere. No non è morto nessuno asfissiato. State arrivando? Ecco no, fate con calma (Dan e Irina fanno gesti) Ah no, non venite proprio. Sì, qua tutto sotto controllo. Le fiamme sono state domate e...
DAN: non ce la facciamo! (riferendosi al peso del cadavere)
GREG: non ce la fanno! Eh no no, non è ripartito l'incendio. Non ce la fanno con l'acqua. Adesso è tutto allagato. Chiamerò i sommozzatori. Buona giornata! (chiude il cellulare)
IRINA: tu aiuta noi! (Greg va in aiuto di Dan e Irina per trasportare Victor)
GREG: levati Irina, lo prendo io. Bisognerà dire a Bertha di metterlo a dieta
IRINA: credo ormai troppo tardi
GLORIA: (entra e trova Greg in piedi che abbraccia Victor da dietro per cercare di sollevarlo, Dan dal davanti) Possibile che in questa casa...Oh mio Dio!
GREG: Gloria!
GLORIA: pervertiti! Anche in casa mia!
GREG: non è come potrebbe sembrare Gloria
GLORIA: so tutto sai, Irina mi ha raccontato delle vostre...orge!
GREG: che le hai detto?
IRINA: io detto di ieri sera
GLORIA: e mi stupisco di te Irina. Dov'è finito il tuo spirito femminista? Perchè non gli spari?
DAN: perché gli facciamo pena
GLORIA: ve la do' io la pena, depravati!
GREG: Gloria, se ci lasciasse spiegare
GLORIA: non c'è niente da spiegare. E' tutto fin troppo chiaro. E lui nel mezzo, certo! Cosa ci si poteva aspettare da un dispensatore di mini vibratori da tasca!
DAN: portachiavi
GREG: Gloria davvero, cerchiamo di ragionare
GLORIA: i racconti di Irina mi avevano disgustato, ma vedervi così, dal vivo
GREG: sì, non sono proprio un modello adatto a noi queste tutine, ma sul costume possiamo fare delle modifiche
GLORIA: e quelle sono le mie parrucche!
DAN: gliele avremmo restituite
GLORIA: ladri, depravati e bugiardi!
IRINA: e assassini
GREG: grazie
GLORIA: si volevate assassinare il cuore di due povere fanciulle, ma per fortuna mi sono accorta di tutto prima delle nozze
GREG: Gloria dove va?
GLORIA: a chiamare Chantal e Bertha perché vedano i presunti uomini che volevano sposare. (esce gridando) Chantal!! E a cercare una pistola! Chantal!!(esce)
GREG: cosa le hai raccontato?
IRINA: io detto lei di bisca, di come noi conosciuti
DAN: evidentemente il poker non le piace
IRINA: voi nascondere o lei scotenna
GREG: aiutaci Irina (si buttano tutti, cadavere compreso dalla finestra. Irina nella fretta lascia la valigia. Nella scena che segue i tre, non visti dagli altri, porteranno il cadavere verso sinistra, per nasconderlo, facendo il giro della casa)
IRINA: (vorrebbe tornare a prendere la valigia) la valigia...
GREG: (la ferma e la porta al di là della finestra) la prenderai dopo. Meglio salvare la pelle adesso!
CHANTAL: (entra spinta dalla madre insieme a Bertha) calmati mamma
GLORIA: ecco qua i vostri uomini!
BERTHA: qua non c'è nessuno
CHANTAL: mamma ti avevo detto di non bere
GLORIA: io non ho bevuto! Erano qua un secondo fa (va ad aprire la porta di casa per vedere se fossero usciti, poi inizia a cercare sotto il divano ed in ogni angolo. Bertha la aiuta con poca voglia)
BERTHA: forse è stata una visione?
GLORIA: mi state dando della pazza?
BERTHA: certo che no, ma magari l'eccitazione dell'incendio ha messo in circolo un po' troppa adrenalina
CHANTAL: Bertha ha ragione. Ora che l'incendio è stato domato, cerchiamo tutti di calmarci
GLORIA: io non mi calmo! Dovete credermi!
CHANTAL: mamma non è che non ti vogliamo credere, ma cerca di capire che Greg e Dan vestiti da drag queen mi sembra un po' troppo
GLORIA: vi dico che erano qua un attimo fa. E Victor era tra loro e non voglio osare pensare cosa stessero facendo!
BERTHA: forse ti sei solo fatta suggestionare dal fatto che Greg e Victor non ti piacciono particolarmente
CHANTAL: non ti sono mai piaciuti mamma, però inventarsi questa cosa per ostacolare il matrimonio mi sembra un po' esagerato
GLORIA: c'erano vi dico!
CHANTAL: senti mamma, è tutto il giorno che mi sembri strana. Hai ricominciato con gli antidepressivi?
GLORIA: non prendo più medicine da che tuo padre ha fatto la grazia di levarsi di torno
CHANTAL: e allora cos'era sta storia delle freccette? E l'esercito della salvezza e l'annullamento dell'aperitivo. Non è da te!
GLORIA: lo vuoi sapere? Allora ve lo dico. Irina mi ha confessato che è una prostituta e ha conosciuto Greg e Dan ieri sera in un locale segreto dove hanno fatto un...sì insomma...un...una cosa tutti insieme con un sacco di altri uomini.
BERTHA: cosa?
CHANTAL: e quando te l'avrebbe detto?
GLORIA: prima. Ed è per questo che mi stava insegnando a tirare le freccette, per prendere la mira e uccidere quella carogna con le mie mani!
CHANTAL: non è possibile
GLORIA: mi dispiace tesoro. Volevo risparmiarti questo dolore e non dirti nulla se non portandoti lo scalpo di Greg, ma mi hai obbligata a farlo
BERTHA: e perché Irina era qui?
GLORIA: evidentemente avevano organizzato un'altra festicciola
BERTHA: e Victor?
GLORIA: l'ho visto io in mezzo a Dan e Greg in posizione inequivocabile!
CHANTAL: è disgustoso
BERTHA: e adesso dove sono?
GLORIA: saranno scappati dalla vergogna
BERTHA: (trovando la valigia) se non altro la famigerata valigia è qui e possiamo capire perchè si affannassero tanto a rincorrerla e cosa erano le famose camicie sporche di Dan
CHANTAL: aprila! (Bertha esegue)
BERTHA: (tirando fuori camicie sporche) beh, questa volta mi sa che hanno detto la verità
GLORIA: a meno che non abbiano fatto in tempo a scambiare il contenuto per non farcelo trovare
CHANTAL: non pensiamo sempre male. Forse è tutto un equivoco
BERTHA: beh, se tua madre li ha visti conciati così,mi pare difficile sia un equivoco
GLORIA: non se. Io li ho visti
BERTHA: ma sì, era solo un modo di dire Gloria
CHANTAL: sarò un'ottimista, ma secondo me adesso arriveranno, ci spiegheranno tutto e si risolverà ogni cosa...(dalla finestra si vedono passare Greg e Dan vestiti malamente con cose civili indossate sopra le tutine, che stanno trasportando un tappeto dove hanno nascosto evidentemente il cadavere di Victor. Li segue Irina)
GLORIA: stanno scappando!
BERTHA: altro che spiegazioni
GLORIA: (aprendo la finestra) dove state andando?
GREG: oh ragazze ci stavamo chiedendo dove eravate finite
CHANTAL: che coincidenza. Ci stavamo chiedendo la stessa cosa noi
IRINA: bella coincidenza. Segno inequivocabile di amore
GLORIA: siete andati a cambiarvi?
GREG: cambiarci? No!
CHANTAL: non eravate vestiti così prima
BERTHA: è vero. Tu avevi l'abito da matrimonio Dan
DAN: non era un abito da matrimonio
IRINA: però sembrava
GLORIA: dove avete messo le vostre tutine?
DAN: quali tutine?
CHANTAL: io credo che voi due dobbiate a tutti un po' di chiarimenti
IRINA: questo pare giusto
GREG: Irina taci!
GLORIA: dove state andando col mio tappeto?
GREG: oh...ehm...noi...
DAN: a che scopo questa domanda?
GREG: giusto, a che scopo?
DAN: perché domandare quando la risposta è ovvia?
GLORIA: la risposta non è affatto ovvia!
DAN: ah no, a me sembrava ovvia
GREG: anche a me
GLORIA: non lo è invece
GREG: noi abbiamo pensato
IRINA: noi portare tappeto da spazzatura perché esso bruciato con incendio e lui fare fumi tossici che poteva uccidere noi. Questo tappeto pessima qualità
GLORIA: ma se è un tappeto persiano! L'ho pagato un sacco di soldi
IRINA: tu fregata allora perché esso tappeto di Persia cinese
GREG: bene, mistero risolto, noi andiamo
CHANTAL: non credo proprio. Posate lì quel tappeto e venite dentro. Lo porterete dopo alla discarica, tanto i fumi tossici in terrazzo non danno fastidio a nessuno
IRINA: io no essere sicura. Lui può mietere molte vittime tra poveri gabbiani che passano
CHANTAL: e chi se ne frega
IRINA: questo no bello che tu dice. Noi potremmo denunciare te a protezione animale
CHANTAL: posate quel tappeto!! (eseguono. Appoggiano il tappeto e sulle battute successive entrano in casa scavalcando la finestra)
GREG: tesoro dovresti calmarti secondo me. Questo matrimonio ti sta dando sui nervi
GLORIA: quale matrimonio? Io non credo ci sarà nessun matrimonio
GREG: finalmente una buona notizia
DAN: li fanno pesanti adesso questi tappeti!
BERTHA: ma Victor dov'è?
GREG: ecco, bella domanda! Ce lo stavamo chiedendo anche noi? Dov'è?
DAN: dov'é?
GLORIA: era con voi poco fa no? Direi molto vicino a voi
GREG: ah sì, però poi ha detto che era stanco e che voleva riposare un po'
DAN: sì esatto! E così ha pensato di stendersi un attimo nel tappeto
BERTHA: nel tappeto?
DAN: no volevo dire sul, sul tappeto
BERTHA: che tappeto?
DAN: che tappeto?
BERTHA: in quale tappeto è andato a stendersi?
DAN: qual'è l'altra domanda?
BERTHA: non c'è un'altra domanda. Che tappeto?
DAN: beh, quello lì fuori
GREG: sì però poi stava prendendo fuoco così noi gli abbiamo detto “presto Victor scappa! Il tappeto prende fuoco” e lui è schizzato su che sembrava risorto...cioè meno morto del consueto, voglio dire...più vivo di un morto...
IRINA: era bello pimpante insomma
GREG: si ecco, infatti
BERTHA: e dove è andato
GREG: non lo sappiamo poi dove sia andato.
IRINA: ha detto se non sbaglio “dite a Bertha che non tornerò”
GREG: sì infatti lui ha detto proprio così
BERTHA: come? E me lo dite così?
IRINA: certe cose meglio saperle subito
DAN: deve essere rimasto scioccato dall'incendio
GLORIA: non ti disperare tesoro. Hai fatto un affare. Buzzurri pervertiti come lui ne trovi quanti ne vuoi!
BERTHA: lui non era buzzurro
GREG: beh, insomma...
BERTHA: e neanche pervertito!
GREG: questo non possiamo dirlo, ma vista l'attività che aveva avviato..
CHANTAL: e voi cosa avete da dire?
GREG: riguardo cosa?
CHANTAL: alle tute in lattex e alle parrucche che indossavate poco fa.
GLORIA: non negate! Vi ho visto
GREG: no. Che negare...Perché mai dovremmo negare?
CHANTAL: allora le avevate?
GREG: immagino che se dicessi che erano tute da supereroi nessuno mi crederebbe
CHANTAL: ovviamente no
GREG: infatti. Allora dirò la verità
CHANTAL: siamo tutte orecchie
GREG: però so che Dan ci teneva a raccontarvi questa bizzarra storia delle tute. Non vorrei rubargli la parola
DAN: no, no figurati. Sai che io a dire la verità mi incasino, tu invece sei così bravo! Non so perchè ogni volta che provo a dire la verità, poi mi escono mezze frasi che sembra che la realtà sia andata in un'altra maniera. Invece Greg no. No lui è la limpidezza fatta persona, un mostro di oggettività, il monumento della chiarezza...
GREG: basta Dan.
GLORIA: allora?
GREG: allora. Bella serata vero? Un po' caldo per i miei gusti
DAN: qualcuno vuole da bere. Verso rum per tutti?
CHANTAL: no grazie. Vogliamo sentire questa storia prima
GREG: sì. Dunque. Dall'inizio eh!
GLORIA: dall'inizio
GREG: il 12 dicembre 1975, alle ore 23 a mia madre si sono rotte le acque. Pioveva e lei era sola in casa così...
GLORIA: Greg. Ci stai prendendo in giro?
GREG: no no, è la verità. Mia madre me lo racconta sempre il parto. E' stato travagliato
IRINA: vi racconta io la storia di tutina
GREG: Irina, non so se è il caso
GLORIA: oh, grazie Irina
IRINA: Io adesso veramente stufa di tutta questa parola fatta e di tutto questo casino. Io aiutato, ma tu non sapere capire aiuto. Allora io rotta balle
GREG: giusto, però non è necessario che tu racconti proprio ogni dettaglio
IRINA: io stava andando via con mia valigia, quella mia valigia
BERTHA: ma quella non è la valigia di Dan con le camicie sporche?
IRINA: (parlando molto velocemente) quella mia valigia. Lui volere rubare me, ma io non dare lui. Allora lui arrabbiato me e detto io che se lui non avere mia valigia lui accoppa me. Ma io detto questo prima lui. Così lui molto paura e vestito da deficiente per sconfigge me. Poi arriva tuo ragazzo Victor dell'incendio e vuole di estintore ma estintore non c'è e lui ferma per vedere sue belle tutine con spermicida ma pistola parte e incidente colpisce lui così noi mettere sotto coperta per tenere caldo, ma poi lei si mette a urlare così noi decide di nascondere lui ma poi arriva signora femminista proprio mentre noi porta via, così noi toglie tutine e mette tappeto e la storia e finita. (nessuno ha capito niente)Tutto chiaro no?
CHANTAL: insomma
GLORIA: non ho ben inteso la questione dell'estintore
IRINA: tu lascia stare estintore tanto no trovato. Io ora vado me. Non vuole più sapere di niente di voi! Prende mia valigia e saluta tutti.
DAN + GREG: (prendono la valigia prima di Irina) No!
IRINA: tu lascia mia valigia
DAN: la valigia è nostra.
IRINA: tu ancora con questa storia. Ora io molto veramente arrabbiata (tira fuori la pistola e la punta su Dan e Greg)
CHANTAL: oh mio Dio!
IRINA: tu dare me mia valigia
GLORIA: oh, brava così
CHANTAL: mamma!
GLORIA: lo sapevo che una vera femminista combattente non poteva farsi trattare così
BERTHA: ma sta puntando una pistola in faccia a suo genero
GLORIA: punto primo non è ancora mio genero, punto secondo se Irina spara non lo sarà mai, punto terzo lo avrei fatto io prima se non fossi così storta a tirare
GREG: mi pare di capire che nessuno voglia aiutarci
DAN: dici?
IRINA: lascia a terra mia valigia
DAN: mi sa che questa volta ci tocca (la appoggiano)
IRINA: molto bene. Io salutare voi (prende la valigia e fa per andarsene)
GREG: non è giusto quei soldi li abbiamo vinti regolarmente
CHANTAL: quali soldi?
GREG: i soldi che sono dentro alla valigia! Un milione di euro
DAN: un milioneduecentoventisettemila
BERTHA: in quella valigia non ci sono dei soldi
GREG: certo che ci sono
BERTHA: abbiamo aperto la valigia poco fa e ci sono dentro le camicie di Dan
IRINA: c'era soldi, ma tu tolto loro
GREG: no, io non li ho tolti
IRINA: tu no tolti loro?
GREG: no!
IRINA: tu completamente scemo allora. Soldi era tuoi
GREG: cosa?
IRINA: a me no importa di soldi, io sei venuta a riprendere mia valigia
GREG: cosa? !!?
DAN: cioè tu ci avresti impallinato per riprenderti questa dozzinale valigia cinese?
IRINA: questa no dozzinale. Questa molto bella di valigia. Colore molto particolare che non si trova questo
GREG: non ci credo, abbiamo rischiato di morire per una valigia cinese!
IRINA: soldi vinto tu. Io no ladro
CHANTAL: si può sapere di che soldi state parlando?
GREG: ieri notte io e Dan siamo andati a giocare a poker e abbiamo vinto un milione di Euro
CHANTAL: quanti?
GLORIA: altro che poker, hanno fatto altri giochetti. Guarda che Irina mi ha raccontato delle vostre orge
IRINA: io no raccontato orge, noi gioca a poker
GLORIA: ma...
GREG: è che le cose non si sono messe troppo bene. Così siamo scappati nascondendo i soldi in questa valigia che abbiamo trovato accanto al tavolo ed è tutto il giorno che Irina ci sta dando la caccia per riprendersela, ma noi credevamo volesse i soldi
DAN: ma allora tutto è risolto! Svuotiamo la valigia e la ridiamo a Irina e noi ci teniamo il contenuto e siamo ricchi!
BERTHA: solo che nella valigia non ci sono soldi
GREG: non è possibile
IRINA: tu apre per vedere
GREG: (apre e trova le camicie) non è possibile. Dove sono spariti i soldi?
DAN: Greg! Tu avevi in custodia la valigia questa notte.
GREG: e allora?
DAN: Dove li hai nascosti?
GREG: sei impazzito? Secondo te se io li avessi nascosti, avrei rischiato di farmi ammazzare?
DAN: e allora dove sono?
GREG: non lo so. Ho tenuto la valigia con me tutta la notte e poi questa mattina l'ha presa Chantal perché non ricordavo più...(la guardano)
CHANTAL: non guardate me. Io non l'ho neanche aperta la valigia. Pensavo ci fossero le camicie puzzolenti di Dan
DAN: erano solo sporche
CHANTAL: in genere puzzano anche un po'! Ero così arrabbiata per il fatto che avessi portato a casa un'altra valigia di cose sporche che l'ho buttata in bagno e là l'ho lasciata
GLORIA: sì, ma poi Victor l'ha portata di qua dopo che è andato in bagno e l'ha data a Irina
IRINA: io poi lasciata qua quando portato fuori cadavere. Voi sapere cosa c'era dentro
GREG: è vero voi l'avete aperta!
BERTHA: quale cadavere scusate?
IRINA: cadavere di Victor
BERTHA: cosa? Victor è morto?
GLORIA: oh poverino
IRINA: io credevo tu capito. Infatti mi pareva strano tu così poco affezionata a tuo fidanzato
DAN: si conoscevano da 3 giorni
BERTHA: questo non vuol dire! Ci amavamo molto
CHANTAL: come è successo?
GREG: beh, è stato un incidente
DAN: un terribile incidente. Noi non volevamo...
GREG: (prontamente) due tizi vestiti da supereroi sono entrati dalla finestra e hanno sparato all'impazzata. Nella sparatoria è stato colpito ed è morto
IRINA: sembra storia irreale, ma ha fondo di verità
CHANTAL: tesoro, è terribile
BERTHA: mi avevate detto che se ne era andato dicendo “Bertha non tornerò più”
GREG: infatti l'ha detto prima di esalare l'ultimo respiro
IRINA: lui è arrotolato come acciuga in tappeto se tu volere dare lui estremo saluto
BERTHA: non me la sento ora
GLORIA: altro che incendio! Volevate usare il mio tappeto per far sparire un cadavere!
GREG: non lo volevamo far sparire. Ve l'avremmo detto
DAN: sì, prima o poi
GLORIA: nel tappeto no! Mi oppongo. Mettetelo in un sacco della spazzatura. Guarda te se devo sacrificare un tappeto persiano per quel buzzurro analfabeta
IRINA: io detto loro che tappeto si rovinava, ma loro no dato retta me
GLORIA: gli uomini sono tutti uguali. Non hanno il valore delle cose.
GREG: non per rompere questa atmosfera contrita, per altro adattissima al momento, ma non abbiamo risolto la questione dei soldi
DAN: giusto
GLORIA: come si fa a perdere un milione di Euro dico io! Solo tu potevi arrivare a tanto Greg
IRINA: è vero: se lei non ha preso (a Chantal) e tu (a Greg) non ha preso e Victor non ha preso perché caput, e io non ho preso e loro non ha preso, chi ha preso soldo?
GREG: questo è un bell'enigma
DAN: ho come il sospetto che non lo risolveremo mai
GREG: avremmo potuto sposarci ed essere felici Chantal. Mi dispiace. Per un attimo ho toccato il cielo, ma poi la cruda nuvola nera della realtà è ripiombata su di noi
IRINA: tu vero molto poeta
GREG: grazie, ma non è mia. Credo di averla letta sulla settimana enigmistica
BERTHA: la volete finire? Io sono disperata
GLORIA: su tesoro, non esagerare, manco fosse morto qualcuno...oh, è morto qualcuno
CHANTAL: devi reagire Bertha. Giovedì andiamo in discoteca e vedrai che ne troverai un altro
BERTHA: tu dici?
CHANTAL: ma certo tesoro
BERTHA: ma come lui?
CHANTAL: ci auguriamo un tantino meglio cara
DAN: (che è andato ad affacciarsi alla finestra e guarda l'orizzonte) Eh, neanche il cielo promette niente di buono. Sembra che venga a pio...pio pio, pio pio pio
GREG: ti si è incantato il disco Dan?
DAN: oh mio Dio! Non c'è più!
GREG: cosa?
DAN: il cadavere!! E' risorto! (vanno tutti a vedere)
BERTHA: lo sapevo che era una persona speciale
CHANTAL: razionalità Bertha, razionalità. Ho buone ragioni di pensare che non sia risorto
BERTHA: ma non c'è più
IRINA: sì, molto più probabile che qualcuno rubato lui
DAN: e chi potrebbe rubare un cadavere?
IRINA: io rubato una volta cadavere per non far trovare polizia impronte
DAN: e cosa ne hai fatto?
CHANTAL: non mi pare importante adesso
DAN: era solo per chiedere
GREG: e se lui fosse diventato un fantasma e ogni notte al calar delle tenebre venisse nelle nostre case per vendicarsi della sua scomparsa?
DAN: lo sai che mi fanno paura queste storie Greg
IRINA: io adesso che pensa c'è cosa molto strana
BERTHA: cioè?
IRINA: tu guarda tappeto
GLORIA: il tappeto non è strano. Si dice originale. E' fatto a mano
IRINA: ma no! Tappeto pulito
CHANTAL: mia madre è maniaca della pulizia, lo fa lavare 2 volte a settimana
IRINA: no! Tappeto no ha sangue, tutto pulito.
DAN: perché i tappeti sanguinano
IRINA: voi famiglia di idioti. Il tappeto no è sporco di sangue. Vuol dire che cadavere no ha perso sangue
DAN: e allora è diventato un fantasma?
IRINA: io no crede tu così deficiente. Se un pallottola colpisce corpo, corpo perde sangue. Ma lui no perso sangue
GREG: e cosa vuol dire?
IRINA: che pallottola no colpito lui! Infatti se pensa lui no avere sangue quando tu hai sparato (Irina gira per la stanza dove è stato il cadavere per cercare di ricostruire il fatto)
BERTHA: avevi detto che erano stati due uomini vestiti da supereroi a sparare!
IRINA: no è scorretto
BERTHA: gli hai sparato tu?
GREG: per la precisione ha sparato lui
DAN: sono dettagli direi
IRINA: tu colpito lui in questo punto e lui caduto qui, ma neanche goccia sangue
GREG: in quanto delinquente patentata potevi anche accorgertene subito
IRINA: tu fatto molto caos, io non osservato bene
CHANTAL: e questo cos'è? (ha trovato una pallottola dalla parte opposta rispetto all'uccisione)
DAN: niente, questa è una pallottola
IRINA: dove tu trovato lei?
CHANTAL: qui
IRINA: brutto figlio di...
GREG: che succede?
IRINA: lui fatto finta di morire. Pallottola manco sfiorato, perché lui con occhi chiusi da paura ha sparato da parte opposta!
GREG: e perché avrebbe dovuto far finta di morire?
IRINA: perché lui scappato con soldi!
GREG: cosa??
IRINA: lui trovato valigia in bagno, lui svuotato essa, poi lui no sapere come scappa. Lui provato con incendio ma non riuscito, così inscena morte e noi portato su via di fuga in tappeto
BERTHA: e meno male che era stupido
GREG: mi sento male
BERTHA: (che guarda dalla finestra) c'è qualcosa nel tappeto
GREG: è un cellulare
DAN: magari dalle ultime chiamate fatte riusciamo a rintracciare dove è andato e recuperiamo i soldi (Greg scavalca e prende il cellulare, poi torna in casa)
GREG: lampeggia una luce
BERTHA: è una registrazione vocale
IRINA: noi ascolta essa
GREG: e come si fa?
BERTHA: aspetta, fai fare a me. Ecco
VOCE DI VICTOR: (parte la registrazione) spetta eh? Com'è che funziona sto coso? Bo' Spero che si senta. Che vi devo dire? Mi pareva brutto sparire senza dire niente, allora ho pensato che una volta l'amico mio m'ha fatto vedere che aveva registrato col cellulare la voce della ragazza mentre stavano a fare cose. Cioè più che la voce i versi, così la risentiva quando...si vabbè avete capito no? Comunque: grazie. Io non so di chi sono sti soldi, né da dove vengono. Comunque una cosa fatevela dire: e non si lasciano un milione di euro sulla tazza del cesso! Vi saluto, non mi state a cercare perché tanto non mi trovate. Avevo già il passaporto falso che stavo cercando di scappare per una roba rognosa con la polizia, cazzate eh. Ma adesso con sti soldi la strada è liscia. Spetta un attimo (si sente il rumore dello sciacquone) . Allora vi saluto e... Bertha, che ti devo dire: sei giovane un altro bravo ragazzo te lo trovi! Addio giovani! (Restano un attimo tutti senza parole)
GREG: ci ha fregato tutti
GLORIA: non che a fregare te ci voglia molto
BERTHA: e io che ho pianto anche per lui
CHANTAL: ti avevamo detto tutti che non ne valeva la pena a prescindere dai soldi
IRINA: ora mistero risolto. Io molto dispiace per te, ma a questo punto io va me. Prende mia valigia. E' stato molto di piacere conoscere voi
GLORIA: anche per me, salutami tua madre e dille di non mollare mai (si salutano con strette di mano ed abbracci)
IRINA: lei no molla. Noi pezzi duri in famiglia
CHANTAL: addio Irina
BERTHA: addio
IRINA: noi vedere a poker
GREG: (guarda Chantal) no, io smetto col poker. Mi troverò un lavoro serio. Devo sposarmi
CHANTAL: oh Greg!
GREG: anche perché ho capito che fare il supereroe non fa per me
GLORIA: meglio tardi che mai!
IRINA: tu niente poker?
DAN: io non sono capace a giocare. Se non c'è Greg ho finito anche io
IRINA: noi potere fare coppia
DAN: io e te dici?
IRINA: certo. Io cerco compagno di carte.
DAN: non saprei...
IRINA: Io lascia te mio biglietto da visita e tu pensa
DAN: lo farò
IRINA: addio
GREG: ah aspetta. (Prende di tasca la pistola) Questa è meglio se la tieni tu. Io spero di non averne più bisogno, mentre a te può sempre tornare utile
IRINA: io me molto utile sempre pistola (la osserva un secondo per metterla in tasca). Aspetta. Tu dove preso questa pistola?
GREG: era dell'uomo seduto vicino a me al tavolo. Quello alla mia destra.
IRINA: quello che morto con pallottola in tempia e cervello spappolato che usciva lui di orecchio?
GREG: magari i particolari risparmiamoli (guarda le facce allibite delle 3 donne)
IRINA: oh scusa. E' che questa pistola di boss famiglia rivale che io accoppato ieri. E tu sai cosa tiene boss in fondo nascosto di calcio di pistola? (estrae una chiave e la mostra agli altri)
GREG: una chiave?
IRINA: questa no una chiave. Questa la chiave
GREG: cioè?
IRINA: questa chiave di caveau di banca segreta di famiglia Risso
DAN: che sarebbe a dire?
IRINA: tanti soldi che nessuno mai visto tanti
GREG: ci stai dicendo...
IRINA: io dire voi che chi arriva ultimo paga da bere a tutti!! (si alzano tutti e inseguono Irina per cercare di strapparle la chiave mentre cala il sipario)
FINE