Ho preso l’IMU

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“Ho preso l'IMU”

di Maurizio Denti Pompiani

Un uomo entra in casa con la manica del braccio sinistro arrotolata, tenendosi saldamente un batuffolo di cotone, nella parte interna dell'avambraccio, all'altezza dell'articolazione.

La moglie, girata di spalle, sta lavando i piatti:

“Com'è andata?”

“Bene, mi ha fatto il prelievo, il dottor Scaglietti mi ha detto che mi farà sapere al più presto, comunque, mi ha detto anche che non dovrebbero esserci problemi, visto l'aspetto che ho: ha detto che sono il ritratto della salute!”, si siede al tavolo e aspetta, sorridente, che venga servita la cena,

“Bene, me lo immaginavo. Te l'avevo detto io, caro, voi uomini, non appena avete due linee di febbre siete già morti”

“Ma io sono andato a farmi controllare il colesterolo, che c'entra la febbre?”

“Hai fatto bene, con tutte quelle schifezze che ti sei mangiato! Un bell'esamino del sangue ti ci voleva proprio.”

 “Sono stato anche dal dottor Scaiella, mi ha detto che vado bene, che sono congruo ma non sono coerente.”

“Guarda, anche se non te lo diceva Scaglietti che nen eri coerente, bastava lo chiedessi a me”

“Spiritosa, e poi è Scaiella! Scaiella! Scaglietti è il medico, Scaiella è il commercialista !”

“Scaglietti, Scaiella... questi dottori si chiamano tutti uguali, faccio sempre un casino tra quei due...”

“Come uguali? Scaglietti e Scaiella, c'è una bella differenza, solo tu puoi confonderli, scusa eh, e poi uno è medico e l'altro è un commercialista”

“Sì, ma sempre dottori sono!”

“Eh, vabbé!”

Suona il telefono, risponde lei:

“Pronto?”

“Casa Giuffrida?”

“Sì, chi parla?”

“Sono il dottor Sca...” interferenza.

“Ah, buonasera dottore, va bene, glielo passo subito!”

passa la cornetta al marito dicendo : “ E' il dottore!”

“Di già?”

lei annuisce.

Lui:

“Dottore, che velocità!”

“Facciamo del nostro meglio!, in questo periodo si fanno gli straordinari”

“Eh, immagino, Dopo le feste, si esagera sempre. Allora? Mi dica! Tutto bene?”

“Beh, insomma, a dir la verità avrei una notizia non troppo bella da darle!”

“Come non troppo bella, in che senso?” scherma la bocca e si allontana, per non farsi sentire dalla moglie, che, nel frattempo, è tornata a lavare le stoviglie.

“Lo so, e me ne dispiace, si ricorda che oggi le avevo detto che era tutto a posto?”

“E me ne ricordo sì, me ne ricordo!”

“Ebbene, purtroppo non è così, ho qui le sue carte e alcuni parametri non combaciano, mi rendo conto che non avendola messa in bilancio la notizia potrà risultarle particolarmente incresciosa. Tenga però presente che per il sottoscritto era difficile da preventivare basandomi solamente sulle sue dichiarazioni, visto che lei ha omesso di dichiararmi qualcosa non è vero?”

“Eh... può darsi, con tutto quello che si mangia e soprattutto si beve in questo periodo non è che uno si ricorda proprio tutto tutto, può darsi che qualcosina mi sia sfuggito!”

“Qualcosina? Se lei la chiama qualcosina!”

“Eh!, che sarà mai?... ma... mi dica, in buona sostanza : cos'ho i valori sballati?”

“Lei ha L'IMU!”

“L'IMU?”

“Eh sì, purtroppo sì!”

“Come L'IMU?”

“L'IMU!”

“Ma ne è sicuro?”

“Sicurissimo!”

“Ma non è che ci può essere stato un errore di interpretazione, uno scambio di persona, che ne so?”

“No, nessun errore, ne sono assolutamente certo!”

“Ma da quando ce l'ho?”

“Da quest'anno!”

“Da quest'anno?”

“Sì, dal primo di gennaio”

“Oh mamma!”

“Mi dispiace!”

“Ma è grave?”

“Più che grave è gravoso!”

“Addirittura?”

“Eh sì, per alcuni più che per altri!”

“E per me?”

“Per lei è molto gravoso!”

“No! Oh mio Dio!E quanto mi resta?”

“Purtroppo non le resta molto!”

“Ma come?... E come mai?”

“La gravosità dell'IMU dipende dai beni che uno ha, lei quanti beni ha!”

“Uno, quello per mia moglie!”

“Immagino che quello sia in comune!”

“Certo che lo è, almeno, stando a quello che mi ha sempre detto lei!”

“Come pensavo, per cui quello da solo non basta a giustificare un valore così elevato di IMU”

“E' un bene grandissimo!”

“Certo, non lo dubito, ma non basta, mi creda, sicuro che lei non abbia altre...”

“Altre cosa?”

“Ma sì, altri beni non dichiarati, da qualche parte?”

“No!”

“La sua coniuge?”

Lui si gira e la guarda con l'asciugamano arrotolato in testa a mò di turbante e, con aria schifata risponde perentoriamente:

“No!... lo escludo assolutamente!”

“Avrei preferito me lo dicesse lei di sua spontanea volontà, ma, visto che mi costringe... qui mi risulta che lei abbia altri beni, al di fuori di quello famigliare, beni che non mi sono dichiarati da lei e sono quelli che gravano  sulla sua IMU!”

“La gravano?”

“Eh, la gravano sì!”

“E lei come fa a saperlo?”

“Ho qui davanti a me il rapporto su una verifica dell'ufficio delle entrate che la riguarda”

“La guardia di finanza? E da quando la guardia di  finanza si occupa di queste cose?”

“La sua ingenuità mi stupisce, la guardia di finanza si è sempre occupata dei beni degli altri. Qui mi risulta che lei non ha solo quella con sua moglie, la prima, ma ne abbia anche una seconda e, addirittura una terza!”

“Cavoli, ma come fanno?... eppure ho sempre usato tutte le precauzioni possibili!”

“Evidentemente non sono bastate!”

“Con tutto quello che mi sono costate, adesso anche l'IMU”

“Capisco! Di questi tempi averne una è dura,  figuriamoci averne più di una, specie adesso con l'IMU. Scusi ma, se non può mantenerle tutte perché non se ne libera?”

“Come liberarmene?”

“Come lo deve decidere lei, scelga il modo che le sembra più appropriato e conveniente ma se ne liberi!”

“Se me ne liberassi la mia IMU migliorerebbe?”

“Direi che si alleggerirebbe parecchio”

“Fino a liberarmene definitivamente?”

“No, temo che questo sia impossibile, perché le rimarrebbe sempre il bene condiviso con la moglie, ma la sua situazione migliorerebbe sensibilmente e le permetterebbe di ridurre notevolmente il prelievo!”

“Oddio il prelievo no! E per debellarla del tutto invece cosa dovrei fare?”

“Ovvio! Liberarsi anche del bene con sua moglie!”

“Liberarmi anche del bene di mia moglie?”

“Eh sì, temo di sì. E' l'unica soluzione!”

“Un po' drastica però!”

“Lo so, ma purtroppo è l'unica maniera possibile! Ma  quello lo vedremo in seguito, adesso affrontiamo un problema per volta, per quanto riguarda gli altri beni, mi dica, che uso ne fa?”

“In che senso scusi?”

“Che uso ne fa, nel senso ci va nei week-end, una volta al mese che ne so!”

“Beh! Gli altri due sono più, un passatempo!”

“In che senso scusi?”

“Nel senso che ne usufruisco nel tempo libero!”

“Ah!, capisco, e dove li ha?”

“Una  a Pila!”

“Quindi in montagna!”

“Esatto!”

“Com'è?”

“Bella!”

“No, intendo, in che stato è?... è vecchia?”

“Macchè vecchia, avrà una trentina d'anni!”

“Quindi mettiamo da ristrutturare!”

“Beh! Non esageriamo, anche se qualche ritocchino gliel'ho fatto fare, comunque si mantiene benissimo!”

“Vabbè, e l'altra?”

“L'altra è ad Alassio!”

“Quindi al mare!”

“Esatto!”

“Questa com'è?”

“Questa è giovane, ha vent'anni!”

“L'ha presa vent'anni fa?”

“Ma va, deh, per chi mi ha preso? Lo presa che aveva gia diciotto anni compiuti!”

“Servizi?”

“Eccome!”

“Quanti?”

“Tutti!”

“Intendo singoli?... doppi?... ”

“Dipende!”

“Come dipende?Singoli o doppi?”

“Dipende dall'esigenza. Metta doppi!”

“Metto... è lei che me lo deve dire!”

“E vabbè lo ammetto, di solito doppi!”

“Balcone?”

“Un bel balcone!”

“Ingresso posteriore?”

“Ma dottore, ma che domande mi fa?”

“Che domande... devo sapereesattamente di che tipo di bene si tratta se vuole avere un responso preciso. Allora?”

“La prima neanche a parlarne, con la seconda stiamo decidendo, la terza sì, in quella si può entrare davanti e di dietro tranquillamente!”

“Lei si tratta bene caro Giuffrida! Questo spiega l'ammontare della sua  l'IMU.”

“Che ci posso fare dottore?”

“Io gliel'ho detto quello che può fare, se si vuole tenere l'IMU  non faccia niente, altrimenti prenda una decisione e al più presto perché non abbiamo molto tempo davanti. Io le consiglierei di liberarsi di un bene alla volta. Mi faccia sapere le sue intenzioni che vediamo di riuscire a trovare una soluzione, magari le posso fornire una consulenza per quanto riguarda le procedure da seguire per l'alienazione! Faremo in modo di garantirle l'anonimato che lei non figuri per niente... in qualche modo faremo vedrà!”

“Dice che poi non mi scoprono?”

“Non se facciamo le cose fatte bene, vedrà!”

“Allora posso sperare?”

“Certo che può, mi faccia studiare sopra qualcosa, poi le farò sapere!”

“No, dico, nel senso che allora L'IMU è una malattia da cui si può guarire?”

“E' proprio una malattia, da cui si guarisce purtroppo solo in maniera drastica e cioè liberandosi dei propri beni, signor Giuffrida! Solo liberandosi dei suoi beni, è l'unico modo attualmente possibile!”

“Se me ne libero... ok!, non sarà facile però... va bene!”

“Le faccio sapere Giuffrida, va bene?”

“Va bene dottore, ci conto!”

“Ci aggiorniano”

“Va bene, buonasera dottore!”

“Buonasera!”

                                                     

                                                       2° Atto

La moglie saluta il marito e va a fare la spesa:

“Ciao caro io vado a fare la spesa, ti serve qualcosa?... Ma, caro va tutto bene? Il dottore ti ha detto qualcosa che non va?”

“No, no, cara, tutto bene, tutto bene.”

“Sicuro?... Hai una faccia...”

“Sicurissimo, è tutto a posto, quale faccia, scusa?... Va bene, vai, vai pure a fare la spesa!”

La moglie esce il marito si prende la testa fra le mani e si appoggia al tavolo disperato, quando suona il campanello di casa.

Lui va a rispondere: “Chi è?”

“Ciao sono Enzo!”

“Ah, ciao Enzo, ti apro!”

Entra in scena Enzo.

“Ciao Luca”

“Ciao Enzo”

“Come va?”

“Perché?”

“Così, per dire, come va?”

“Perchè mi chiedete tutti come va?”

“Tutti chi?”

“Non so, ultimamente mi chiedono tutti come va.”

“Eh vabbé, non t'incazzare, è un modo di dire, tra amici, quando ci si vede... ma perché scusa? Non posso chiederti come va?”

“Certo che puoi!”

“E allora te lo chiedo, come va? Va tutto bene? Hai una faccia che sembra un cesso!”

“Insomma, effettivamente non va troppo bene!”

“Hai litigato con Laura?”
“No... macché, è che... mi hanno appena comunicato una notizia di merda!”

“E' morto qualcuno?”

“No, ma se va avanti così...”

“Cazzo stai dicendo Luca, sta male qualcuno?”

“Sì, io!”

“Tu?... e cos'hai?”

“Enzo... io ho L'IMU!”

“Embé?... io mi credevo... ma vaffanculo va, mi hai fatto prendere uno spavento mi hai fatto prendere. Ha l'IMU lui, capirai, anch'io ce l'ho l'IMU! Ce n'è delle famiglie che hanno l'IMU.”

“Ce l'hai anche tu?”

“Purtroppo sì!”

“E me lo dici così? Guarda che è una bella disgrazia!”

“E' una disgrazia sì, lo so bene, e cosa dobbiamo fare? Ce l'abbiamo e ce la teniamo!”

“Ce l'hai anche tu la seconda?”

“Certo che co l'ho, non te l'ho detto? Ma certo che lo sai!”

“Io non mi ricordo!”

“Ma sì che lo sai, non ti ricordi? Te l'ho anche fatta vedere!”

“No, francamente non ricordo!”

“Eh, l'alzheimer!”

“Sarà un sintomo dell'IMU?”

“Ma va!, quello ti dissangua!”

“Ti dissangua?”

“Altroché se ti dissangua! Resti secco! Asciutto completamente! Zero! Specialmente se ne hai più di un bene come me!”

“Cazzo e lo dici così? Come fai a stare così tranquillo? Non fai niente per liberartene? Liberati dei beni no?”

“L'ho pensato che ti credi, ma non è mica così facile, specie di questi tempi!”

“Io non voglio finire dissanguato!”

“E cosa fai? Non puoi mica abbatterle!”

“Ma sei scemo, non ci penso nemmeno... però qualcosa si dovrà pur fare!”

“Guarda, io nella prima ci vivo dentro quindi...”

“Ci vivi dentro? Come ci vivi dentro?”

“Perché tu non ci vivi dentro nella tua prima?”

“Esagerato, diciamo che una volta ero più assiduo... è gia tanto se ci entro una volta al mese nella mia!”

“E gli altri giorni che fai?”

“Guarda che io lavoro anche, esco e vado a lavorare, faccio altro!”

“Ah, ho capito, lavori fuori, vabbè, comunque io, nella mia, ci vivo dentro”

“Beato te!”

“Quindi non se ne fa niente, quella me la tengo punto e basta!”

“Embè, fai bene!”

“Nella seconda invece ci vado ogni tanto, sai, quando ho un attimo di tempo... il classico dentro e fuori, una capatina e via!”

“Una sveltina...”

“Una sveltina... ci entro il sabato mattina ed esco la domenica sera, un classico!”

“Alla faccia della sveltina, ma chi sei oh? Non ti facevo così!”

“Perché tu nel week-end che fai?”

“Sì vabbè ma... al massimo un'oretta tra tutto, insomma...”

“Un'oretta?”

“Eh! Un'oretta perché?”

“Ma per un'oretta io non mi ci metto neanche, non faccio neanche la fatica!”

“Sì vabbè. Ho capito và! Comunque l'IMU, con la seconda si aggrava.”

“Eh, quella sì, quella l'IMU te lo alza una cifra!”

“Pensa che io ho anche la terza!”

“La terza?”

“Eh sì!”

“Minchia!... Tu sei messo peggio di me allora!”

“Sì, sono nella merda, il dottore mi ha detto che mi resta poco!”

“E ci credo! E dove ce l'hai?”

“Ad Alassio!”

“Non lo sapevo: che figata ma la usi?”

“Beh!... quando capito da quelle parti!”

“Solo tu?”

“In che senso scusa?”

“Nel senso che non l'affitti?”

“Affitti?”

“Affitti, affitti: la dai via temporaneamente in cambio di soldi. Si dice affittare!”

“Lo so cosa vuol dire affittare: ma che cazzo dici? No che non l'affitto!”

“Peccato, se no un pensierino ce l'avrei fatto!”

“Anche con la mia? Ma non ti bastano le tue scusa? E poi se entri tu me la tieni occupata una vita, tu sei matto!”

“Dovresti! Io la mia l'affitto!”

“Ma va? A chi?”

“A chi capita!”

“E come hai fatto a convincerla!”

“A chi?”

“A lei!”

“Guarda, basta che le fai vedere l'IMU, quando ti arriva a casa gliela metti davanti e vedi che si convince da sola. Anzi, sarà lei a chiederti di affittarla!”

“Ma va? E tu ti fidi?”

“Eh! Certe volte me la riducono uno schifo!”

“Riducono? Ma quanti sono?”

“Due, tre, quattro, dipende!”

“E lei?”

“E lei gli apre e quando escono pulisce e chiude, così è già pronta per il prossimo!”

“E prendi bene?”

“E prendo bene sì!”

“Non ci ho mai pensato... io non saprei neanche quanto chiedere della mia, a dir la verità!”

“Dipende, è grossa?”

“No, macchè grossa, è ben proporzionata! Ha utto quanto a posto!”

“Bella?”

“Bellissima!”

“Servizi?”

“Tutti, che scoperta!”

“Doppi?”

“Anche!”

“In quella di Alassio si può entrare anche da dietro, in quella di Pila no!”

“Embè che ci vuole, due colpi e fsi apre dietro anche quella!”

“Adesso vedo, se anche lei è d'accordo, comunque quanto posso chiedere secondo te?”

“Per me puoi arrivare a 4500!”

“Euro?”

“No, cammelli! Certo Euro, cosa sennò?... quattromila e cinque al mese li prendi tranquillo!”

“Al mese? Un mese è lungo, e io? Quando ci vado io?”

“Affittala nei week-end, un millino al week-end lo becchi tutto!”

“E all'ora?”

“All'ora? E chi ci va fino ad Alassio per un'ora scusa?”

“E se dovessi affittarla l'IMU scompare?”

“No, l'IMU ti rimane ma con 4500 Euro ti passa la depressione!”

“Ah, già, tu dici che con l'IMU ti viene la depressione e...!”

“E certo... proprio così! Anzi, visto che, anche con la tua prima, la sfrutti poco, diciamo così, io un pensierino anche su quella ce lo farei!”

“Con la mia prima?”

“Perché no? Dato che ci sei! D'altronde che alternativa avresti?”

“Dovrei abbatterle!”

“Appunto! Non ti conviene mica, non ti conviene! Affittale, dà retta a me, t'intaschi i soldi e all'IMU non ci pensi più! Ora vado che c'ho da fare ciao Luca.”

“Ciao Enzo!”