I boxardi

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I BOXARDI

Tre atti comici

di LUCIANO BORSARELLI

PERSONAGGI

BREUXO SCANNAGATTI           anni 55

CAMILLA, so moggè                                     anni 53

CLEME, servetta                                              anni 27

CELESTINN-A, figgia                                   anni 22

LUIGIN CACCIABUE, galante anni 25

BENARDO, un ladro                                      anni 40

GIACINTA, moggè do ladro           anni 35

Tempi nostri  - Scena stabile

Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o persone veramente esistite, è puramente casuale.

Commedia formattata da

ATTO PRIMO

Salotto che funge da ingresso, porta comune sul fondo. Porte a destra ed a sinistra. Sul fondo a sinistram, per chi guarda, porta a vetri che immette su di un poggiolo. Mobili assai antichi ma ben conservati. Telefono su di un tavolinetto verso il proscenio a destra. Sul fondo a sinistra, che copre quasi la porta balcone, un vecchio paravento. È sera. Scena stabile.

SCENA PRIMA

Camilla sul poggiolo sta parlando con una vicina di casa che si immagina al piano sottostante; entra Breuxo.

Camilla                         - (rivolta verso il piano sottostante) E sci… partimmo stasseia! Emmo zà tuttu pronto!... Mah! No so ancon se staiemo ‘na setteranno ciù tanto… Comme?.... Ah! E sci! Nuiatri semmo comme i milanetxi! In casa ao ferragosto no ghe stemmo manco se ne ghe ligan…. No se sci… de mascima nuiatri andemmo in sce dolomiti…. Ma quest’anno emmo deciso per Courmayeur… Ghe ciù fresco! (Breuxo entra e fa adeguate smorfie di disgusto seguendo il dialogo) E sci! O maè scignuru mario e veu veramente riposase… no fa ‘na facchinata comme fan tutti i atri! …E sci, le o sceglie sempre o megio albergo…. (controscena di Breuxo) Comme?... A… albua vuiatri andaè in campeggio… (con una smorfia di disgusto) Oh!... Mai ciù… Con tutte quelle formigue… grilli… cavallette… scarabei… quelli lombrighi che te gian sotto a schenn-a… l’aegua corrente sotta a brandinn-a… Me parrieva d’ese n’indiann-a Comanches… E se sa… tutti i gusti son gusti… anche questo le veo…. (ogni tanto ascolterà la vicina) Peu d’ase che segge divertente… Ma me parrieva d’ese ao campeggio di sordatti… tutti in fila pe lavase… tutti in fila pe piggià o caffè… tutti in fila pe… ehm… E no! Nuiatri semmo nati pe a comodata!        Magari duì giorni de meno,.. ma comodi! (sempre controscena di Breuxo) certo che comme faè vutatri se spende molto meno…. Con un po’ de pan e gorgonzola ei mangiou… a seia ‘na tazza de laete… invece in albergo… se sa…. Antipasti… primmi… segondi… terzi… contorni… fruta… doce… licuri… aegoa corrente cada e freida… bagni a disposizion… divertimenti serali… balli…. Canaste….

Breuxo                           - Robamazzetto… a leua….

Camilla                          - Roba…. (occhiata a Breuxo) Roba…. Ciù seria…. Ben, oua, Giustinn-a devo lasciave perché vaddo a preparà e urtime due o traè valixe… fra poco swaià chi o fatturin a retiale… se pe caxo scià dovesse sta in casa, puscià che scià no sciorte quexi mai, scià ne dagghe n’euggià valore… e con i tempi che core…. Ah… Ho capio… andaè anche vuiatri stasseia?... (smorfia) E alloa va ben… Grazie. Paghiamo turna o guardianaggio nottorno,… con nuiatri se rimettan n sesto l’azienda…. Grazie… anche a vuscià. Bon divertimento…. Grazie…. Sci… no manchiò!   

Breuxo                           - Ti l’haè finta a puntà do romanzo d’appendice?.... Carolina Inver….. nizio! T’haè ciù fantaxia ti che Dumasse e figlio! Tolstoi de casa nostra! Ti rumezci ciù balle ti che un ligaballe in porto!

Camilla                          - Lascime perde, Breuxo! Ne conta tante quella de sotta… fanfaronn-a! Primma che l’eguaglie…. Altro ci vuole!

Breuxo                           - Fra tutte due porriesci scrive ciù romanzi che Liala…. Ma comme se fa a ese coscì conta micce?... ma non l’avete un poco di pudore?

Camilla                          - Oh! Avanti…avanti… mescite… bonaegia! Le quexi ua de partì e ti t’haè ancon li con e braghe in man che ti perdi e sinse…. Mescite lambroccia…. Ghe da preparà i bagagli… fra mez’ua ao maximo devimo partì!

Breuxo                           - Giasone alla conquista del vello d’oro! Ma smettila! Ti me faè vegni ‘na raggia…. Ur… mi te sc-ciuppieta… Or diggo… tutti i anni a stessa stoia…. Quande s’avvixinn-a o ferragosto… me se accaponn-a a pelle indosso comme a un bibin a natale! …. Me sento ‘na boccia quadrata chi in sciu steummago… che a no me và ne zù ne sciù….

Camilla                          - Via! Sbrighite… piggia e valixe!   

Breuxo                          - Mi e valixe e piggio….. ecco faeto… semmo in ballo… Occore ballà (entra a destra e riesce subito con alcune valigie che mette a terra e si vede benissimo che sono vuote)

Camilla                          - (apre la porta d’ingresso sul fondo e la lascia aperta; quindi accomoda le valigie in modo che dal di fuori – dal pianerottolo – si possano ben vedere) E lascia averto. Che se passa qualchedun veddan ben che stemmo partendo…. (parla verso le scale) Oh! Scià Clotilde. Conmne e va? ….. o figgin?... comme? …. E sci… partimmo… oua! Son tutta suà… e gh’emmo ‘na valanga de bagagli….

Breuxo                          - (fa eco) veui….

Camilla                         - Veui… (occhiataccia a Breuxo) Veui… in casa no ghe ne ciù arresto roba da ata montagna…. Maggiuin…. Se su lasciu semmo a millesei…. A roba do garzo netto…. Quella de maè majo… scià l’ammie se poemmo l’indispensabile… no… Le…. Maè majo no… se o no l’ha con le l’abito da sera…. Per quarche occaxion… o no le contento… (smorfia di Breuxo)

Breuxo                          - …. Abito da sera…. O pigiama!

Camilla                          - …..(continua….) E le o no veddel’ua de andà….. furtunn-a che o ferragosto o ven ‘na votta sola….. (sospiro) Eh! Vuscià sci che scià g’ha un majo d’ou… sempre soli soletti in to vostro nio…. Invece maè majo…. Se no andescimo o faieva o diao a quattro… o ne faieva vedde o diao in te l’ampolletta…. Sci …. Grazie…. Vaddo perché ho ancon da mette a posto a giancaia…. (rientra)

Breuxo                          - (insinuante) Camilla?... se ti veu… per mi… se vuoi… poemmo sta beniscimo anche a casa…

Camilla                          - No ti de queste erexie… se deve andà e se và! Costi quel che costi! In fondo o sacrificio o fasso mi…o fa a Celestinn-a….

Breuxo                          - E devo falo anche mi… ho capio! Ho capito!       

Camilla                          - Vanni… sciu…. Vanni a preparate….

Breuxo                          - (confidenzialmente) Ma… Camilla?... cosa serve?? Tra nuiatri….

Camilla                          - Cose serve?... e mettite anche i scappin politi…. Ti no vorrai miga che te veddan partì in pigiama?... e senza scarpe?... coscì? Che ti perdi e ciumme?....

Breuxo                          - Ma Camilla …. Tra mi e ti….

Camilla                          - Tra mi e ti… ninte! Anche l’occhio vuole la sua parte…. Avanti Vanni a mettite in ordine… andemmo…. Vegno anche mi coscì te serco a roba…. Se no ti me cacci tutti all’aja…. (i due escono da sinistra. Breuxo molto a malincuore)

SCENA SECONDA

CELESTINN-A poi CLEME indi BREUXO

Celestinn-a                    - (entra da destra nervosa. Vestita da passeggio. Ta infilandosi un paio di guanti bianchi. Immusonita. Forma un numero telefonico, poi, dopo essersi accertata che nessuno è in ascolto, parla) Pronto Luigin?... son mi…. No… No le successo ninte! Parlo ciannin perché non veuggiu che me sente nisciun… sci.. “Partimmo stasseia… o te l’ha portà a ciave o garzo netto do leità?.... sci…. A le de casa… ma sci quella da cricca… ma serto che a l’arve… ti no vorrai miga che te mande ‘na ciave che o no l’arve a porta?... alloa tanto valeiva che te mandesse un libro de storia… no me fa vegnì o nervoso anche ti…. No no l’ho con ti… eppoi in te questa sca e cricche son tutte paegie… case faete dao stato… no se straggian guei… sci… vegni da chi a mez’uo n’ua… te ripeto che a le ‘na stoia lunga… digghe pure ai to che vaè in campagna pe quarche giorno…..vagni… mi te preparo o terren…. Ma no sta avvei puia….. oh! Ma che cosa molla… ma ti me veu ben sci o no?..... sci…. Ciao…. Ah! No te scordà… terzo cian… t’aspeto! (posa il ricevitore)

Cleme                            - (entra da destra anch’essa vestita da passeggio. Anch’essa immusonita. Nella mano destra avrà sempre un libro che leggerà attentamente. Nell’altra mano ha alcuni pacchetti che depone sul tavolo ma senza neanche guardare dove.) (senza togliere gli occhi dal libro) Scignurina ghe manca atro?.... (gira la pagina)

Celestinn-a                    - Niente… ammia ben de no posalo quello libro…. Mannaman ti perdi o segno… ti haè visto se a maè mammà ghe manca ninte? Ti saè, poi a comminsa a sbraità….

Cleme                            - (calma) Unn-a pe-a votta…. Brasse n’ho due sole….

Celestinn-a                    - Unn-a sola…. L’atra a le pe o libbro!

Cleme                            - Primma vuscià… oua le…. (si avvia verso sinistra sempre leggendo. Giunta alla porta si ferma per voltare pagina)

Celestinn-a                    - Clemeee……. Che ti vaddi….

Cleme                            - E vaddo… vaddo…. In te questa casa l’istruziun a no le tegnuu in nisciunn-a consciderazion…. Zà son ‘na brancà de illetterati… hanno paura che la gleba si evolva…. Ciappa lì! (via a sinistra)

Celestinn-a                    - Gleba… gleba…. Puah! Che razza de donna!... o nno posa manco o libbro se a dovesse raccheugge ‘n portafeuggiu… a g’arresta incollà con quelle stupidate che a leze…. Romanzi romanzetti… letteratua a me ghe dixi…

Breuxo                          - (entra da sinistra pronto a partire) Celeste?.... ghe semmo! Un altro anno è passato. Mi diggo che son siù curti i anni…. Nuova estate… nuova emigrazione della famiglia Scannagatti! Celeste? Quante estaè le chezo….

Breuxo                          - …… che ti vaè in “campagna”?....

Celestinn-a                    - Questa a le a quarta! Esattamente quattro anni doppo che a radio han trasmisso quella stramaledetta commedia…. Che ‘l’ha ispirau questa soluzion a mamma….. e oua son bella stuffa! Anzi senti papà!

Breuxo                          - Parla con mamma! L’organizzatrice delle nostre “belle ferie”! parla con l’ufficio turismo di casa nostra…. La compagnia di viaggi “Scannagatti e Comnpany” l’assessore al turismo di vico Falamonica! La CIT dei poveri…. Or che raggia…. A te me mette ‘na raggia….. a sc-ciuppieva….

Celestinn-a                    - Ti o dixi sempre ma ti no faè mai! Papà! Oua basta! Se ti no ghe piggi rimedio ti ghe o piggio mi!

Breuxo                          - Ma cosa dovrei fare?... cacciala zu do barcun e dì che a me chetta? No le bello!

Celestinn-a                    - Ma insomma papà….. semmo ridicoli…. Queste cose no succedan manco in ti film de Franco e Ciccio… semmo paradossali… e se a mamma a l’ha a testa dua… mi l’ho ciù dua che le….

Bre                               - Te creddo in scia parolla! E alloa preuva un po’ ti a rompiteghe e cornè!

Cleme                            - (entra dalla sinistra. Ha in mano un libro che sta leggendo. Ha nell’altra mano una mela che sta addentando avidamente. Si dirige verso la porta di fondo) A scià Camilla a le a posto….

Breuxo                          - (la richiama con un fischio) Cleme?... dove ti vaè oua?

Cleme                            - (senza levare gli occhi dal libro) In cuxinn-a….

Breuxo                          - Ma quella a le a porta de casa… quarche votta o l’atra ti me precipiti in ta tromba de scaè… letterata!       

Cleme                            - (cambia direzione. Va verso la destra) Uffa… quante stoie… (urta con un ginocchio una sedia)

Breuxo                          - Ma a se rompe anche l’osso do collo…. Basta no posà mai quello maledetto librasso…. Quella a lexe de tuttu, libri, romanzi, poesie, storia de guaera, d’amù, filosofia, avventure….

Cleme                            - (che era appena uscita, entra a destra e riappare) Serco de emanciparmi…. Schiavista… oscurantista…. (via a destra)

Breuxo                          - Cle!.... no so chi me ten da-o mollaghe un bernardotte! (grida verso destra) Silvia Pellica da strapazzo!

Cleme                            - (d.d.) Oppressore!

Breuxo                          - Ma chi me ten… chi me ten…

Celestinn-a                    - Carmite papà! Chi ghe veu da gran calma… ghe de cose ciù serie…. Mi quest’anno vegno in “campagna” con vuiatri ma a “na sola condizion…. Atrimenti me fermo a casa e conto tuttu…. Spuu a veitaè a tutti i vexin…..

Breuxo                          - E mi te son solidale…. Se ti riesci a scruvì o moddo de stasene a “casa” te fasso cavaliere di merito!

Celestinn-a                    - Papà! Me confio con ti perché t’haè l’unico con i pè in sce questa taera! A mamma a la, comme dì, a testa…. In te nuvia… mi… no…. Insomma… comme devo dilo… mi son innamoà, ecco, innamoà d’un zuvenotto….

Breuxo                          - Me rincresceiva de ciù se t’innamoavi de n’elefante….. bene! E to mamma naturalmente, a natre aspiraziuin e a no ne veu savvei?.....

Celestinn-a                    - No!... a mamma a no ne sa ancon ninte…. E pe oua manco intendo ghelo! Veuggiu pensameghe mi ao maè avvegnì… solo, che…

Breuxo                          - Solo che? Celeste?... no me fa sta in scio bansigo… cosa ghe?

Celestinn-a                    - Ghe che…. Ve piaxe a no ve piaxe questo zuvenotto quest’anno o vegnià a passà e ferie con nuiatri… deciso!

Breuxo                          - (sbalordito) In “ferie con nuiatri”? Ma Celeste?..... ma ti ghe pensi a quello che ti dixi?... a nostra a le “na situazion tutta particolare insostegnible… fin che e cose stan tra nuiatri, passi, mescciaghe anche di estranei….

Cleme                            - (appare da destra sempre leggendo il libro) O Ginetto a cianze che derrua! O le de là che o se derfa! O no veu vegnì in campagna, o ve “sta a casa”!

Breuxo                          - Digghe che o no se ghe mette anche le perché sedunca me lexo o corezzin e metto a posto: muaè, figgiu, figgia e serva…

Cleme                            - (sempre leggendo) Seviziatore di popoli….

Breuxo                          - Coseeee?.... Cleme! Ma ti gh’aè mai; pesnou che porrieva date i eutto giorni da un momento all’atro?

Cleme                            - (calma e sicura di sé) G’ho zà pensou! E sciàme fa schittà o rie Veuggiu proprio vedde comme scià faià a dame a liquidazion che me speta, i arretraè, e ferie non fruite… I maledetti giorni di  “campagna”… E sci perché mi, a costo de andà in Tribunale, serchiò n’indenizzo particolare per questi “giorni”! Zà che ghe penso, saià ben che consulte n’avvocato…. I giorni de campagna con buiatri porrievan beniscimo, a tutti i effetti, ese conscideraè veri e propri sequestri di persona!

Breuxo                          - Che ti vaddi primma che me molle…

Cleme                            - E cose scià veu mollà vuscià…. Datore di lavoro! (via)

Breuxo                          - Mi quella primma da vendemmia a strangòò…..

Celestinn-a                    - Papà…. No ti maè risposto….

Breuxo                          - Ho dito che a strangòò….

Celestinn-a                    - Ma no… no t’haè risposto a maè richiesta, ti veu aggiuttame?

Breuxo                          - A levà da mezo quella maledetta serva?....

Celestinn-a                    - Ma no… lascia perde a serva…. Ti veu aggiuttame per quello zuvenotto.

Breuxo                          - Ah! E ti me metti in t’un bello pastisso1 cose ghe cuntemmo a to mamma quante a te-o vedde in campagna con nuiatri?... no poemmo miga dighe che o le il figliol prodigo…. Celeste, raionn-a….

Celestinn-a                    - A mamma ghe o faiemo capì un po per votta….. eppoi svania comme a le, poemmo cuntaghe quello che ne pà….

Breuxo                         - Ma t’haè un bello moddo de vedde e cose!.... quande semmo a toua, per quanto certamente no saian lauti banchetti, banchetti luculliani, bezeugna ben presentaghelo… No poemmo miga dighe che o no l’existe che o fa parte da so fantaxia?... Che u le puro spirito e niente corpo?...Celeste! ragiona!

Celestinn-a                    - Per oua poemmo dighe che o le un tò amigo… eppoi….eppoi ghe diemo che me son innamoà do to amigo e che veuggiu sposalo! (decisa) resta o faeto che “le in campagna con nuiatri” o nisciun in campagna cieu?

Breuxo                          - Per mi… faieva nisciun! Ma to mammà…. E questo zuvenotto o le zà al corrente da nostra “gita”?... O s’addatta?...

Celestinn-a                    - A le no ho posciuu ancon spiegaghe ninte! O ven chi stasseia, g’ho daeto a ciave do porton e quella da cricca…. Poi ghe spieghiò tutto.

Breuxo                          - Celeste! O ne piggia tutti per mentecatti! Appen-a o s’accorze che fammiggia semmo o va ciù che o fumme da pipa…. Se o l’avesse quarche idea in sce ti… o s’è da a navigazion d’alto mare… no le escluso che o ciamme un pà d’infermaè de Quarto e che o no fasse trasferì ipso facto in te quelli accoglienti locali…. Questa, ad ese onesti a nou le ‘na famiggia… ti ou saè anche ti che no semmo do tuttu normali… questa a le ‘na saletta d’attesa pe intrà a Cogoleto, tò mamma, con e so idee strambe, a ne faià mette a tutti a camixa de forza! Ne daian e scosse dell’etrochocche! Celeste, bezeugna fermarla fin che semmo a tempo!

Celestinn-a                    - Papà. No tornemmo a discutte questa question…. Ormai n’emmo parlou finn-a a nausea…. Rispondi: ti m’aggiutti o no?

Breuxo                          - E mi… mi…. Son tra o martello e l’anchise! Me pà d’ese Santo Espedilo martire!... Ma diggo mi, perché no son nato in to regno vegetale!

Celestinn-a                    - Alloa d’accordo…. Aegoa in bocca!... O le un tò cao amigo!

Breuxo                          - Mah! Speremmo che o no ne denunce tutti….

SCENA TERZA

Detti, Camilla poi Cleme

Camilla                          - (entra da sinistra tutta in ghingheri)Alloa?.... semmo pronti?.... (questo personaggio agisce sempre come una persona che vive continuamente nelle nuvole. Tutta fantasia). Poemmo partì?... (chiama) Teresa?... Teresaaaaaa Texo….

Breuxo                          - (paziente) Chi ti ciammi oua?....

Camilla                          - O bella…. A serva!... no posso ciù ciammala…. (chiama) Texoooo…..

Breuxo                          - (c.s.) Camilla… A serva a se ciamma Cleme… Clementina!

Camilla                          - Oh! Questa poi… e a Teresa?... Dove a le andaeta?....

Breuxo                          - A s’è sposà duzze anni fa…. (si passa la mano sul volto con gesto sconsolato)

Camilla                          - (sorpresa) Oh! Cose ti me conti… E ghe l’emmo faeto o regallo de nozze? Ma… alloa emmo de bezeugno de n’atra serva… no poemmo fane a meno! (si dirige verso il telefono) Ciammo subito a n’agenzia….

Celestinn-a                    - (gli toglie il telefono di mano) (paziente) Mamma… Ghe l’emmo zà ‘na serva… a Cleme!

Breuxo                          - Sci caa… a Cleme… (chiama) Cleme… Clemeeeee……..

Cleme                            - (appare con un panino imbottito in una mano. Sta mangiando. Nell’altra ha il solito libro) Son chi… cose atro ghe manca?...

Camilla                          - Ma…mi… quello l’ho zà vista pià casa….

Breuxo                          - O creddo ben… Le doz’anni che a gia con libri in te man… mi vorrai savvei comme fan a stampane tanti… t’haè pronta che partimmo, manzonina!

Cleme                            - Calma con i titoli, oscurantista!

Breuxo                          - Oscur…. Or            ! A te me mette ‘na raggia che a sc-ciuppiebe… Andemmo, partimmo primma che beutte!

Cleme                            - (sempre calma) Cose scià veu beuttà! Scià mangieva se scià n’avesse, scià no me fasse rie… borghesuccio…. Scià no fasse rie a classe proletaria!

Breuxo                          - Anfemmo… proletaria….

Camilla                          - Allora… (apre la porta di fondo. Si vede la ringhiera delle scale. Da questo momento parlerà con voce altissima in modo che i vicini possano ben sentire, sempre rivolta verso le scale) Breuxo?... Piggia a valixia grossa….e a borsa da viaggio… (Breuxo, come gli altri, non si nuove. Ormai è abituato alla scena della partenza) Ti… donna come ti chiami?... (a Cleme)

Cleme                            - Clementina…. Traduzione diminuitadi due sillabe…. Cleme!

Camilla                          - Tu Cleme… (forte) Serva… piggia o sestin e l’atra valixia, e ti Celeste, piggia o valixetta con i gioielli…. E a gaggia do canaio… mi piggio a borsa grossa… coscì (forte) In casa no ghe resta ninte de valore…. (strizza l’occhio agli altri che restano indifferenti e impassibili) Breuxo? Ti l’haè staccà a corrente? O gas?... l’aego o frigo?... Cleme… l’hai chiusi i balconi… alloa semmo a posto. Breuxo… l’hai dato un poco di profumo ai mandilli?.... sai l’ambiente che frequentiamo… non siamo mica in un “campeggio”… (strizzatina) Non mi farai fare delle brutte figure…. (tutti restano immobili e sono nauseati della scena. Cleme continua a rosicchiare il panino leggendo) Breuxo?... Ti peu serrà… daghe ben i gii…. (sbatte la porta con violenza) (piano) Ecco, o ciù o le faeto… oua semmo a posto! (si toglie le scarpe e invita gli altri a togliersele. Tutti eseguono automaticamente) (tutti parleranno sottovoce) Finalmente semmo liberi! Un po’ d’aja bonn-a … oua poemmo quetà veramente quarche giorno… me raccomando… nisciun rumore… No assendei a luxe quande ghe o barcon averto… basta questa candeia! (accende una candela) Poemmo leze, scrive, discorì sottovoxe, ma guai arvì quella porta! Oua poemmo anche speugiase…. Mettise in libertaè! Mettemmo da parte e valixe. Con permisso… oua vegno…. (via a sinistra. Gli altri si mettono in libertà. Le valigie sono poste da un lato della scena)

Celestinn-a                    - (cade a sedere) Ecco…. Oua semmo in seportua…. A le contenta!

Breuxo                          - Semmo belli friti per chinze giorni! Ammite se in tò duemilla se deve vedde fa de queste cose! Solo per fare invidia ai vicini! Son cose che fan vegnì a nausea! Maledetta quella seja che emmo sentio quella commedia per radio… quella l’avveiva, scrite per fa rie… la nostra dolce Camilla… a l’ha acciappà in sciu serio… e da quell’anno… sempre questa storia… le proprio o caxo de dì che a corpa a le da radio! Son cose ghe fan rivoltà o steummago! No le ciù semplice diò no andemmo in campagna perché no ne piaxe! Punto e basta! Non amiamo la campagna… mosche, chiccotti, sinzae… formigue, ratti… vorpi, levri… luì…. No ne piaxe e basta! No! Bezeugna serrase in gaggia comme i canai! Ma quelli armeno peuan cantà… nuiatri no, manco quello! Vivemmo ao cieo da candeia, mangemmo carne in scatoa, galetta da sordatti, a bagno maria, parlemmo sottovoxe….

Breuxo                          - ….a finisce sempre che quande “ritornemmo daa campagna” parlemmo cosci… - (imita una voce rauca) E la nostra cara mammina racconta intorno che ci siamo presi il raffreddore in alta montagna.

Camilla                          - (da destra) Comme ao tò solito… Ti mugugni sempre…. Ma cose ti vorriesci fa?... sta a casa mentre tutti i atri van a divertise in montagna?...

Breuxo                          - Mi malediscio solo o momento che emmo averto quella radio pe sentì quella stupida commedia che a t’ha daeto questa bella idea… e ti subito ti l’haè missa in pratica….

Camilla                          - Ninte affaeto, a lea n’idea che l’avveiva da tempo in testa anche mi.

Breuxo                          - Ma poi, scusa… Perché oua…. No stemmo au stesso in casa?....

Camilla                         - Che discorsci… Fixicamente…. Sci! Ma moralmente semmo in campagna, in alta montagna. Agli occhi del mondo noi siamo in gita….

Breuxo                          - Puah! Gli occhi del mondo… a vexinn-a de sotta…. Occhi del mondo!

Camilla                          - Se capisce! Perché devimo ese da meno che lè?... Seu majo o guagna o duggiu de ti… van in gita mille votte l’anno… se son organizza èpe vive comodamente, oua han zà dito che l’anno poscimo s’accattan a roulotte…. L’estaè passà son andaeti in Svizzera, Olanda, Belgio…. E ti, poviou ommo, ti vorriesci che nuiatri, a tò famiggia stescimo a marsì in te queste quattro muage?.. E ti te sbagli… Ma dove ti l’haè un po de dignitaè de cappo de casa?...

Breuxo                          - Ah! Zà…. Bella a tò dignitaè! Fane vive chi, serraè comme i ratti. Ascusi comme aiscimo a lebbra…. Ma levite che me ven unn-a de quelle ragge che te sc-sciuppieva!

Camilla                          - Ti no t’haè non a di atro! Ma dimme, bonaegia, dove ti l’avveivi i dina èpe pagane ‘na scampagnata?... Pensa, chinze giorni.. Ne ghe vuoi va tanti citti che ti nu i guagni un te mezo anno. E alloa, cose dovveivimo fa?...

Breuxo                          - Stasene a casa… o tuttu ao ciù andare al mare… l’emmo chi a duì passi… Ma o megio lea stasene a casa… anima e corpo… no o corpo chi e l’anima… lasciù…. - (accenna alla montagna) Chissà dove poi! Or! Ma che raggia che ti me metti…

Cleme                            - (entra col solito libro sempre leggendo. Si dirige verso il muro di fronte. A metà della scena si ferma per voltare pagina, quindi prosegue)

Camilla                          - Sitto! Ghe di estranei….

Breuxo                          - Macchè estranei… Quella a le a Cleme… Ormai le quattr’anni che a ven “in campagna” con nuiatri… - (vede che lentamente Cleme sta per cozzare nella parete di fronte) - (breve fischio) Cleme… Ti vaè in ta nuagia… Un po de serva quella… Bezeugna tegnila d’euggiu che a no picche in sa e in là…. Ma dove l’emmo scheuvà?

Cleme                            - (sempre leggendo scansa un mobile) Eppoi… sciguà… scià scigua ao so can…no a mi carattaè! - (via a destra)

- (si ricorda che gli attori reciteranno tutta la commedia senza scarpe o al massimo con pantofole)

Breuxo                         - Mi, quella, approfitto de questi chinze giorni che no ghe semmo, a fasso feua e l’ascondo in t’un baule! - (chiama)Celeste… Piggime o cotello grosso….

Celestinn-a                   - E lascila vive… Ghe demmo coscì poco….

Breuxo                         - Zà… Ma le a no fa proprio ninte!... Le comme avveighe un soviamobile… ‘na statuinn-a capodimonte…. Bezeugna tegnila d’euggiu che a no se rompe….

Celestinn-a                   - No scherzà, papà! Stemmo parlando de cose serie…. Ricordite ben che per mi a le l’urtima votta che vegno in campagna con vuiatri… Sia ben chiaro!

Camilla                         - Perché?... Ti te g’attreuvi mà?... Semmai cangemmo campagna…

Celestinn-a                   - No mamma! “Beniscimo”! Ma l’anno proscimo me sposo…..

Camilla                         - (giuliva) Bene! Ghe portemmo anche tò majo… Chissà comme o se divertià se o l’ha un po de fantaxia!

Celestinn-a                   - (cercando di rendersi convincente) Ma mamma… A te pà ‘na bella cosa quella che stemmo faxendo?....

Breuxo                         - Digghelo! Per mi son cose da matti!

Camilla                         - Ti t’haè sempre catastrofico! In fondo no femmo chinze giorni de riposo assoluto?... Ti, Breuxo, ti peu dedicate tuttu ai to francobolli… Quella là…. Comme a se ciamma ciù…. Quella che a leze sempre, a porrià leze fin che a veu…. Mi posso dedicame a scrive atre commedie… E ti, Celestinn-a, ti peu pensà intensamente ao tò spasimante!... Fate quarche tocco de corredo, e preparate interiormente per un matrimonio! Me pà che de megio….

Breuxo                         - De megio ghe sempre i bagni!... Le a risolve tuttu… Ma ti g’haè mai pensou che quande ritornemmo da-a campagna semmo pallidi comme di cadaveri?... Comme rivedemmo o so ne pà de vedde ‘na cosa neua?... A gente, i colleghi, me domandan se son staeto marotto… qualchedun o me porta anche i anexin e duì setruin… un collega l’anno scurso o m’ha portou sei euve… E n’atro ‘na bottiggia de “Proton”…. Ricostituente… Se credian tutti che segge staeto in galea… Ma questo non può durare, Camilla… Levatelo dalla zucca!.... - (si avvia)

Camilla                         - E oua?... Dove ti vaè coscì de corsa?....

Breuxo                         - Ao cine!... Vaddo a fa ‘na scampagnata, ‘n’escorscion in pineta….. vaddo a respià ‘na bocconà d’aja sannìa… in cuxinn-a …. Vixin ao lavello… alle sorgenti di Lavaredo… Ma finiscila, escursionista de appartamenti….

Camilla                         - Tuttu perché vuiatri no ei de fantaxia! A fantaxia a le tuttu in ta vitta…. Vuiatri no ei de immedeximascion…. No ve adattaè a situazion, all’ambiente… no ei estro poetico…. Basta avvei un po de immaginazion… Ecco… ecco…là… - (accenna ad un angolo)Porrieva esighe, anconn’infinitaè de boschi??? De pin…de ginepro… - (sorpresa) Oh! Ecco… duì funzi… i raccheuggiu…. - (finge)

Breuxo                         - Fatteghe o tocco…

Camilla                         - Ah!... che profummo… ecco sempre li… di rovi…

Breuxo                         - Beussai….

Camilla                         - …. O ghe belle muie… mirtilli…. Lampuin….

Breuxo                         - Mi là…. Ghe veddo solo ‘na credenza sgangherà… e tutto ao ciù drento ghe saià quarche ciappelletta de pin o de eucalipto pe a tosse! E basta!

Camilla                         - Immaginazion…. Immaginazion…. Fantaxia…. Da questa parte invece mi veddo un rifugio alpin… feua due vacche che pascolan… i villen che mangia pan e formaggio assettaè in sce l’erbetta fresca…. Anzi.. ammia… ammia…fito… ghe ne un che o romescia o laete… o sta faxendo o bittiro o a formagetta…. Uhhhmmmm… che profummo… senti… senti che profummo….

Breuxo                         - (assecondandola per scherno) Ammia… eh…. Eh…eh…. O g’azzonze dell’aegoa… Birichin…birichin…

Camilla                         - Invece da quella parte cose te veddo mai?... - (Celeste è disperata per le stranezze della madre) De vaste disceise verdi.. con ancon quarche pezza gianca… a le neive… valli… pinete… pascoli…

Celestinn-a                   - Carducci… e Dante…

Camilla                         - Oh! Che bello… - (saltellando di gioia) camosci… i camosci… i valligen che se ciamman da ‘na vallata all’atra… Aolioliooooooo….. Oilioiliooooo……

Breuxo                         - Senti Camilla… Ti ti veddi troppe cose e mi no veddo ninte! Vaddo in cuxinn-a alleità a vacca… ehm? O camoscio… ma cose diggo… a beive un gotto de laete da centrale…

Camilla                         - Ma seguì o maè esempio…. No veddieì ciù quattro muage… ma veddie quello che veddo mi… pascoli, prati, mandrie, villen…. Fiuri…. Monti, neice… giassaè… e se sei ben convinti, ve parrià de senti l’oudù de pinete… ahhhh…. - (respira) Che profummo… questa a le lavanda….

Cleme                           - (da destra) …. Le andaeto o laete in to feugo! Sciù sentan che spusso ho bruxuo un po de zuccou…. - (via a sinistra col libro)

Camilla                         - Lavanda…. Lavanda….. Pinete…. Ginepri… ah! - (via a destra)

Breuxo                         - Celeste! To mamma a ne faià diventà tutti mezi matti comme le! Tou saè che mi comminava a senti l’odo de pin e de ginepro?... e me paiva de avvei daeto ‘na scarpà… in sce na… - (smorfia) cose de vacca! - (si ripulisce la scarpa) Chi ghe veu un remedio…. Bezeugna sercà de fala chinn-à da quelle montagne primma che segge troppo tardi… primma che ven o zeo… primma che a ne cazze in te quarche crepaccio…

Celestinn-a                   - Papà… Mi ho fiducia in sce ti….

Breuxo                         - Beata ti… Mi… in sce mi… no n’ho!

Celestinn-a                   - Ma ho fiducia che ti riusciaè a sarvà a mamma…

Breuxo                         - E ghe cacciò ‘na corda in to crepaccia che a se g’attacche!

Celestinn-a                   - Ma no diggo questo… Ho fiducia per quello zuvenotto… ricordite…. Se ti o veddi intrà, no te attruvà puia… a le lè… o “tò amigo”…. Paparino… armeno aggiuttemose tra nuiatri… visto che a mamma a l’ha a testa in te nuvie…

Breuxo                         - Fannighe pure conto… Pe carne battezzà de zuu che t’aggiutto! No fuise atro che per levate da questa casa da matti….

Celestinn-a                   - Grazie…. Papà… t’haè m’angiou ti… - (lo bacia in fronte ed esce a sinistra)

Breuxo                         - Povia figgieua! Dove a le andaeta mai a nasce… ‘na muaè che a no pensa ad atro che a scrive commedie che mai nisciun leze… ‘na serva che a leze tuttu, feua che e commedie da padronn-a, un puaè che o no le bon a fase rispettà! Ghe vorrieva un bacco… invece mi, per fala contenta, tutti i anni fasso un sacrificio e a porto in campagna….Eh! se fa quello che se peu… Mah! Speremmo che a maè Celeste a treuve un tocco de majo che o se a porte via da questa casa - (via a destra)

SCENA QUARTA

Luigin, poi Celeste e Cleme

Luigin                          - (tipo un poco indeciso. Quasi timido. Mai sicuro delle sue azioni. Predisposto a diventare succube della futura moglie. La porta di fondo – la comune – si apre lentamente ed egli entra, guardingo e in punta di piedi – piano) Se peu?... posso? Desturbu?.... sssstttt……. Celeste?... Mah…a no risponde…. Celesteeeee…. No vorrieva torna avvei sbagliou cian… primma son introu ao cian de sotta… sci, le vei, a Celeste a m’ha dito… terzo cia… ma mi ho cuntou anche e cian rialzou e le no… In effetti, a vuoì ese proprio pigneù questo a saieva o quarto…ma tegnuu cunto do primo che o saieva per mi o segondo e invece o le o rialzou… o quarto o saieva o terzo e invece o primmo o saieva cian terren… alloa…. O quarto…e va ben… come m’importa… le o stesso…. Oua me perdo in ti cien…. A le andaeta ben che quelli de sotta, … do terzo…ehm… do segondo…. No se son manco accorti che ghe son introu in casa… però! Queste case statali… con a cricca de porte tutte paegie…. Tuttu risparmio ma no pe pà bello… con ‘na ciave se arve tutte e cricche… ah… ben…. Poi ghe a ciavveuja vera e propria che a le personale… ma …. A me pà sempre ‘na noia…. Oua mi per esempio… son introu de sotta… Seguu che da ‘na parte, se un o perde o ciave??... ghe sempre o vexin che o pue arvighe…. Anche questo le comodo… Zà… case statali…. Costruite con economia… se poisan ghe mettievan ‘na porta sola… E scae senza ringhee…- (chiama) Celeste?... Pssssttttt….amore?......

Cleme                           - (attraversa la scena da destra a sinistra sempre leggendo)

Luigin                          - sssstttt…. Pssssttttt….. scignurinn-a….. scià scuse… semmo… in casa…. Scannagatti, veo?....

Cleme                           - Sci! Puah! Bella roba… ma vuscià chi scià secca? Chi l’ha faeto intrà?

Luigin                          - Da solo… Mi ho avvuuuu ‘na ciave… e alloa…. Tac… son introu….

Cleme                           - (finalmente trova qualcosa di drammatico e di emozionante nella vita e si agita tutta) ‘a ciave?... tac… scià le introu…? Ma alloa…. Scià le … un ladro?... Ah! Finalmente ne veddo un veo… ho sempre letto di ladri… in ti romanzi… ma me dixeiva che son cose che no succedan mai in ta vitta…. Ma finalmente un ladro veo, in carne e ossa…. Oh! Comme o le bello… che bello ladro… in carne e ossa!

Luigin                          - (magrolino) Ciù… ossa che carne!

Cleme                           - Oh! Che bello… scià le miga n’assascon? …. Saieva ciù elettrizzante. - (Luigin cerca di interromperla) Che bello saieva incuntrà n’assascin un Landrù… mi ho ‘na pasciun pe i laddri… che gioia…. - (chiama) Scignurinn-a….. scignurinn-a… - (via a sinistra)

Luigin                          - Ma che pacciugo… a m’avessa lasciou di ‘na parolla…. Oua finiò ao fresco…. - (chiama) Celeste?.... Celeste?....

Cele                              - (da sinistra piano, sottovoce) Luigin?.....T’haè zà chi?... Tuttu ben?....

Luigin                          - Miga troppo…. Primma de tuttu quella a m’ha piggiou pe un ladro…..

Celestinn-a                   - No ghe fa caxo… La e vedde romanzi dappertutto… ciuttosto, t’ha visto nisciun….

Luigin                          - Nisciun…. Levou quella de là…. Ma ghe mancou ninte che ao cian de sotta… Oua te conto… o cian… rialzou….

Celestinn-a                   - (interrompendolo) No ha importanza…. Oua te spieghiò tuttu… Nuiatri semmo partii n’ua fa per a campagna….

Luigin                          - Cioè… partì da chi a n’ua?....

Celestinn-a                   - No… no… semmo zà partii… n’ua fa… - (guarda l’effetto che fa la frase su Luigin)

Luigin                          - Ah! Ho capio… daeto che sei zà partii… i chi… - (si volge di scatto) Comme?.... comme sei partii?....

Celestinn-a                   - (enigmatica) Seguu! “chi semmo in campagna!” Le megiu che ti no me rivolgi tante domande… No saieva spiegate ben…. Ti veddi quella? - (indica la parete di sinistra) A le ‘na verde vallata… ti veddi quella baita lazzù in fondo valle… ebben oua nuiatri semmo li… cieo?....

Luigin                          - (sbalordito) Oooooo….. comme no!

Celestinn-a                   - E quello… quello o se conosce ben…. - (indica il pendolo) Quello o le o Cervin… Chi le che no conosce?

Luigin                          - E sci… O pà tuttu ‘na pendola…

Celestinn-a                   - No importa….. O le o Cervin… Quelle son pegoe e vacche ao pascolo.

Luigin                          - Ah! Che poi, tra nuiatri, o saieva u tavolin do telefono?....

Celestinn-a                   - (sottovoce fa il verso dei montanari) Ouliolioooo…..oiliolioooooo….. - (a Luigin) Fanni o coro?.... fanni l’eco…. Fanni quarcosa….

Luigin                          - Porrieva fa un passo a piggiame e sigarette…. (p.p.)

Celestinn-a                   - No….Vegni chi… T’haè in campagna e in campagna ti staè.. fanni l’eco….

Luigin                          - Uuuuuuuuu….. - (imita malamente l’eco)

Celestinn-a                   - Ma no… Olioliooooooo……………… Oliolioooooooooooo………

Luigin                          - (intimorito guardando la ragazza come fosse pazza)Oioloooooooooo…….- (piano fra sè) A le vegnua scemma….

Celestinn-a                   - T’haè accapio oua?... Fantaxia… fantaxia…. Nuiatri semmo in campagna - (Luigin accenna di si poco convinto) E levite e scarpe…. Ti rovinn-i questo bello prou de margheritinn-e …. - (si china e ne coglie simbolicamente una) Ecco… t’haè- (la porge a Luigin) Ah… Ti l’haè lascià cazze…..

Luigin                          - Peccou… a s’è rotta….

Celestinn-a                   - Tutti i giorni faiemo n’escurscion… un giorno in sciu Cervin… - (accenna al pendolo)

Luigin                          - In scià pendola…..

Celestinn-a                   - Un giorno au gran paradisol… - (accenna all’armadio)

Luigin                          - In sce l’armaio…

Celestinn-a                   - Un giorno lasciù …. In ato… in sce dolomiti….

Luigin                          - In sciu lampadaio… Speremmo che o n’arrese….

Celestinn-a                   - T’haè accapio a situazion?.....

Luigin                          - (fa cenno con la testa di si e dice) Noooo….

Celestinn-a                   - Ma le tanto semplice….

Luigin                          - Saià semplice. Ma mi no capiscio….

Celestinn-a                   - ….Nuiatri semmo tutti in campagna… specie per i vexin… E se ti me veu ben e ti veu passà chinze giorni con nuiatri… fanni conto d’ese in Val d’Aosta, in sciu Tirolo, dove ti veu… Ecco perché te diggo che ghe a baita, o refugiu, a neive…. E margheritinn-e….

Luigin                          - Ferma… Ti schiacchi ‘na margheritinn-a … O no.. a le ‘na stella alpina…

Celestinn-a                   - Stella alpina in cianua?....

Luigin                          - Ognun atreuva quello che o veu…. Ti veu che te o digghe? Mi no capiscio un bello niente. D’accordo saiò un teston… Ma comme se fa a ese in campagna… senza exe in campagna?... Eppoi ti toccavi dimelo me saieva portou un costumme adatto… son vestio da sittaè….

Celestinn-a                   - Questo o le o meno… Chi intanto ti g’haè zà un cappello a tiroleise - (gli prende il cappello di mano e lo trasforma alla tirolese con una piuma che si trovava in un vaso di fiori – glielo mette in testa) Pe e braghe…. Le fito faeto… - (si china e gli rimbocca i calzoni) Ecco faeto… o resto do costumme o vaddo a piggià….. - (via a sinistra)

Luigin                          - (stralunato si guarda i piedi scalzi e i pantaloni raccorciati) che a segge vegnua matta?... E mi dovvieva tegnì in testa questo cappello?... Mah!

SCENA QUINTA

Detto, Camilla poi Cleme

Camilla                         - (da destra declamando la scena di una commedia) “…Ma perché tu, sogno fulgente dei miei ispirati ed ardenti desideri… Mi hai abbandonata? Parla… Non lasciarmi col cuore in pezzi… in frantumi….”

Luigin                          - (si guarda attorno per vedere con chi sta parlando)

Camilla                         - “…..a no….no….no…. Non fingere di non vedermi... non puoi non ascoltare la voce del cuore… rispondi… Ah! No…. Non essere crudele con me… rispondi?....”

Luigin                          - Mah… no so cose di… Mi son chi…. - (titubante)

Camilla                         - (c.s.) “…..certo, è difficile… difenderci… dall’avversa fortuna… tu… che hai gettata la tenebra nel mio cuore….” - (rivolta a Luigin) Cose scià ne dixe?.... Bello veo?... quello da tenebra…?

Luigin                          - Se porrieva assendoghe a luxe….

Camilla                         - Ah…ah….ah…. Finalmente n’ommo de spirito… ma chi scià le vuscià?

Luigin                          - (indeciso) veramente… No so manco mi… Mi son… - (cerca una via d’uscita) Son …. L’esattù da luxe… ecco!

Camilla                         - Con quello cappello?... a tirolese?... Oh! Ma che stupida… seguu, o costumme… o turismo… scià l’ha raxion, chi no semmo ciù a zena… tuttu deve ese perfetto… Siamo allora sul Tirolo?.... - (via verso sinistra e s’incontra con Cleme) E tu?.. Carina…- (l’accarezza) Dove vai?... Chi sei?....

Cleme                           - Son a camea dell’abergo! - (abituata alle stranezze di Camilla)

Camilla                         - Ah! Che sbadà!... Me paiva de avveite zà vista… Ti ghei anche l’anno scorso, veo?...

Cleme                           - (stufa) Ghe son tutti i anni… - (Luigin segue il dialogo stupito) Scignua, scià g’ha parlou con o ladro? - (accenna Luigin)

Camilla                         - No… no ho tempo… devo finì questa commedia…. - (ha in mano un copione) Dagghe quarcosa, meschinetto, che o se ne vadde! - (via da sinistra)

Cleme                           - Scià no ghe fasse caxo! A le meza matta… A l’ha a testa in te commedie! Scià s’accomode… vaddo a vedde se o scignuru o peu risseivilo! - (via a destra riprendendo a leggere)

Luigin                          - (cade su di una sedia asciugandosi il sudore) Ma son cheito in t’un nio de matti?... - (raccoglie le sue scarpe e fa per uscire) Chi me pà che segge megio battisela…

Celestinn-a                   - (entra e vede Luigin che sta fuggendo. Lo raggiunge, lo afferra per la parte posteriore dei pantaloni, questi, già opportunamente preparati, subiranno un bello strappo sotto il quale si noteranno le mutande bianche di Luigin) Oh!.... Luigin….e braghe!!!

Luigin                          - (deluso) Celeste…. Cose t’haè combinnou?... Ammite chi… che sguaro? - (cerca di rappezzarlo ma non è possibile) Ma ammitte che sette… Ma dimma, sei un po tutti matti in te questa casa?....

Celestinn-a                   - No ti peu andatene cosci, senza stame a sentì… Primma bezeugna che te spieghe….

Luigin                          - E oua? Con questo sguaro?... E no posso andà de seguu in gio… dove vaddo con a bandea gianca?.... - (accenna alle mutande)

Celestinn-a                   - No allarmate… Te procuriò un pà de braghe neuve… Ma zuime che primma ti staiaè a sentì tutta a maè stoia… T’haè dito che semmo mezi matti?...Ebben! T’haè sbagliou! Semmo matti do tuttu!

Luigin                          - (sbalordito) Anemmo ben!... Ma quande mi e ti sciortivimo insemme ti me paivi normale…

Celestinn-a                   - No te fià mai de apparenze…. Aspeta! Vaddo a piggiate un pa de braghe do papà… ti no peu sta coscì… - (via a sinistra)

SCENA SESTA

Detto, Cleme, Camilla, Breuxo poi Celestina

Luigin                          - (cerca di allontanarsi verso la porta di fondo) Mi, braghe o no braghe, me a batto scin che son in tempo….

Cleme                           - (da destra)Sciu ladro…. Scià no vadde via coscì a man veuue… Scià no me lasce sola in mezo a questa mannega de matti… Scià me cunte un po da so vitta… di so furti… de so rapinn-e e delitti, se ghe ne staeto ….. saieva bello…. Che vitta emozionante…. Eppoi …. - (dolce)scià me porte via con vuscià… Scià me rapisce….

Camilla                         - (da destra. Sempre con la testa nelle nuvole) “….Donna… servime o tè in ta maè stanzia… Oh! Il nostro… il nostro… Chi scià le ciù?.... ah! Giusto…. Sitto…. Sitto… O nostro guardaboschi… Eh…eh….eh…..capiscio…. Tutta ‘na finzion… anche vuscià scià le un po matto… Oh! Ma che sguaro in te braghe….. Chi ghe l’ha faeto? Quarche cervo? Ao nostro caro… comme scià se ciamma? Scià l’ha dito?

Luigin                          - No…. Veramente… No l’ho dito….

Camilla                         - Megio!.... Scià no digghe! Un po de mistero o rende l’atmosfera ciù elettrizzante! Cleme?... Dagghe e pallanche do gazzo, chi ao gazista! - (via a destra)

Celestinn-a                   - (entra da sinistra) Luigin… Chi ghe e braghe…. - (gli porge un paio di pantaloncini alla tirolese. Luigin subito non lo nota)

Cleme                           - (a parte) O bello! … romantico… a se l’intende con o ladro…. - (via a sinistra)

Luigin                          - Ma… Celeste…. Mi no posso… levame … ehm… me verghe ugno….

Celestinn-a                   - Sciu… sciu… Te ghe daggo duì punti… Vanni derè a quello paravento… anzi…. Magio… Me ne vaddo un momento… Vaddo a sercà o papà e dighe tuttu… intanto piggio l’aguggia con o dià e o fi… fanni con comodo! - (via a sinistra)

Luigin                          - (getta i pantaloncini sul paravento che sarà posto nelle vicinanze del tavolo sul quale è steso un tappeto. In modo che da dietro al paravento si possa prendere il tappeto senza uscirne fuori. Luigin va dietro al paravento e, toltisi i pantaloni, li getta a cavallo al paravento. In quel preciso istante da destra entra Breuxo che vede le due paia di pantaloni sul paravento, non sapendo che dietro allo stesso c’è Luigin. Raccoglie i due pantaloni e li porta via)

Breuxo                         - Che disordine… Traè donne in casa e no ghe pericolo che mettan a posto manco a roba…. Ammite chi… duì pà de braghe… Mah! - (esce con i pantaloni)

Luigin                          - (si vede sporgere sul paravento la mano di Luigin che cerca tastoni i pantaloni. Ogni tanto fa capolino per accertarsi dove questi siano. È stupito di non trovarli)

SCENA SETTIMA

Luigin, Breuxo, Celestinn-a e Cleme

Breuxo                         - (entra da destra assieme a Celestinn-a) Cose ti vuoivi dime?....

Celestinn-a                   - (si guarda attorno e non vede Luigin) Papà….primma…. quande t’haè vegnuu de sà.... t’haè visto... nisciun?....

Breuxo                         - Ghea poco da vedde…eo solo…

Celestinn-a                   - (sempre cercando attorno con lo sguardo Luigin, vede che i pantaloni non ci sono più) Oh! Meschinetta… o se n’è andaeto… O m’ha lasciou per sempre… O le scappou convinta che segge matta….Noo veddiò mai ciù… Ah! Ma mi scappo… scappo… In te questa maledetta campagna no ghe staggo un menutu de ciù…. Manco un menuto… - (si mette a piangere e fugge a sinistra)

Breuxo                         - Oua a ciocca anche le… Zà quella donna de là o ne faià andà tutti feua de saeximo… chi ghe veu un remedio… ma subito! Oua son stufo… - (ogni tanto spunta a curiosare il viso di Luigin da dietro il paravento)

Cleme                           - (da sinistra col solito libro ed una bottiglia di latte nell’altra mano. Entra inavvertitamente e si dirige verso il paravento. Con un grido. Ha visto Luigin senza pantaloni) Oh! Cosa veddo mai… bello romantico… Celestiale… divino…. - (via a destra)

Breuxo                         - (che non capisce) Cose a l’ha visto de bello?... Mah! Zà, questa a no le ciù ‘na casa, a le diventà un gruppo eterogeneode mentecatti allo stato brado… - (si sentono dei leggeri rumori nella serratura della porta di fondo. Qualcuno cerca furtivamente di entrare. La porta si apre lentamente ed entra guardingo un ladro. Ha un fazzoletto sul viso ed una torcia elettrica che fa girare per la stanza il suo fascio di luce. Breuxo che si era ritirato sul fondo della scena) Questo o le o galante da Celestinn-a….

SCENA OTTAVA

Detto, Ladro e Luigin

Ladro                           - (entra e si porta quasi al centro della scena. Poi va alla finestra, fa un leggero fischio e fa dei cenni in basso verso la strada ad un presunto complice)

Breuxo                         - (sottovoce)Psssstttt….psssstttttt..... ei…. Fermo la!

Ladro                           - (stupito, alza le mani tremando) Oh!... questa…. Perdiesapp-a… Mi….

Breuxo                        - (avvicinandosi) Sciu… No le o caxo de truccase tanto… O savveivo che scià dovveiva vegni stasseia… l’aspetavimo…

Ladro                          - Mi?... M’han faeto ‘na spiata?....

Breuxo                        - Ecco! Bravo… sci! Esatto! L’unica che a no ne sa ancon ninte a le maè moggè… Ma maè figgia a savveiva tuttu… a me l’ha dito a mi…. Scià no fasse bordello… Ma che a cosa a reste tra nuiatri, veo?....

Ladro                          - (che non capisce) Oh… Per mi … se scià credde che segge megio no di ninte…. Scià me deve scusà….

Breuxo                         - Ninte… ninte… Scià le o ben vegnuo…. - (tende la mano)Ciuttosto, ripeto, scià sa comme son e donne?... A fan tanto grossa….

Ladro                           - (sempre più sbalordito) Se scià credde vuscià… posso anche andamene subito…

Breuxo                         - E no… saieva troppo comodo… Se o vedde qurchedun? Oua scià ghe e scià resta… No poemmo corrì o rischio che o vedde qurche vexin sciortì d’in casa nostra… Scià capisce ben comme a finieva, no?...

Ladro                           - (che non capisce per niente) Oh… Comme no… Mah! Ma mi domando scusa le a primma votta, mi no avvieva vusciu… ma… doppo tante inscistenze…. Eppoi a maè situazion familiare….

Breuxo                         - Scià no me digghe ninte… so tuttu! Son chi mi pe aggiuttave… Tuttu quello che posso fa o fasso… Ma andasene de chi, oua, mai ciù…. Scià pense comme all’arrestieva mà maè figgia?... Evvia, un po de delicatezza…. Ma con maè moggè ghe truvemmo ‘na scusa qualunque… le a l’ha sempre a testa in ta lunn-a …. - (Camilla d.d.)

Camilla                         - (d.d.) Breuxo? Breuxin?....

Breuxo                         - Fito… scià no se fasse vedde pe oua…. Scià se mette la, derè ao paravento…. - (lo spinge dietro al paravento assieme a Luigin)

Ladro                           - (riappare stupito) … ma …. Chi….. ghe…. - (ha visto Luigin)

Breuxo                         - Ninte. Ninte…. Scià stagghe li… - (lo rispinge dietro al paravento) E scià no se mesce…..

SCENA NONA

Detti, Camilla poi Cleme

Camilla                         - (entra da sinistra) Breuxo?.. T’ho faeto ancon senti a scena sesta dell’atto segondo?... de “L’amore tra gli ulivi”…. Senti….

Breuxo                         - Sci… Camilla! Ma oua no g’ho tempo! T’haè visto a Celeste?

Camilla                         - A lea in to budoir… Ma sente a Margherita cose a ghe dixe appenn-a all’attreiva o so amore, che a creddeiva morto, sotto ai ulivi….

Breuxo                         - T’ho dito che oua no posso! - (occhiata al paravento che si muove dondolando) oua vegno, Camilla… Vaddo a ciammà a Celeste! - (via a sinistra)

Camilla                         - (declama) “…. O tu, sogno costante della mia vita! Tu, ch’io ti credetti… ehmm… credei… credei o credetti… o creddi?... beh… fa o stesso… ‘na licenza poetica… - (la mano di Luigin sporge dal paravento e strappa il tappeto dal tavolo) “…Tu sei risorta… gioia dei miei occhi…. - (nel preciso istante entra Cleme. Camilla grida)”….Aahhh finalmente tu sei tornata?....”

Cleme                           - (credendo che parli a lei)Ero in cuxinn-a….

Camilla                         - (continua a declamare) “…ho detto… finalmente sei tornata…..”

Cleme                           - Ho detto che ero in cuxinn-a … dietro al tè! Ghe veu a so tempo…. - (va a dare un’occhiata dietro il paravento)Oh! Bello! Oua anche o complice ghe!.... bello…. Romantico…avventuroso….. - (via a sinistra)

Camilla                         - “….. il mio esteso amore…” - ( il paravento traballa quindi cade lasciando vedere i due dietro che stanno litigando. Luigin ha il tappeto del tavolo avvolto attorno alle reni. Camilla si volge) Oh!.... - (vede il ladro) E vuscià!... Chi scià le?.....

Ladro                           - Mi son… son… l’esattù du gazzo!

Camilla                         - Oh! Ma che noia, vegnian tutti stasseia? Ghe zà staeto quello da luxe, oua o gazzo… poi arrivià e tasce… e vuscià? - (a Luigin) Cose scià ghe fa con quello costume?

Luigin                          - (imbarazzato) Ecco … mi ….. Ghe dià con tutta franchezza… che… ehm… stavo provando ‘na parte in arabo…. – (imita la parlata araba e poi manda il saluto ad Allah!) Aiuhat…. Saahariune… marafeett… salam… salam….

Camilla                         - (estasiata)Oh! Sciuà recita?....

Luigin                          - In ta filodrammatica da parrocchia…

Camilla                         - Oh! Che gioia…. Setà ven con mi che ghe veuggiu leze tutta l’urtima maè commedia…. O dovià ese un seccesso… ‘na delizia de dialogo…. Scià ven con mi…. - (Luigin titubante) E via… scià l’obbedisce…. - (lo prende per una mano e lo trascina nonostante le sue proteste. Via a destra verso la cucina)

Ladro                           - Chi occore dasela a gambe… no dovveiva esighe nisciun in casa! Tra l’atro, casa, o me pà un manicomio…. E quello Benardo d’un Beppin o le zù che o fa o palo…. Se o savesse mai… le megio battisela… - (esce dal fondo ma rientra subito) Bruttù d’un lauà… Ghe mancava ancon quella cobbia in sciu ballou… a va ben che no man visto… streiti come ean…

SCENA DECIMA

Detto, Breuxo e Celestinn-a

Breuxo                         - (entra da sinistra tenendo per mano Celeste che si copre gli occhi col fazzoletto piangendo) Vegni… sciu… no cianze coscì… O le tornano o le chi o nostro cao… invitou….

Celestinn-a                   - (senza scoprirsi gli occhi, non vede il ladro ma pensa che sia Luigino)… O savveiva che no ti me voivi ciù ben… A primma piccola burrasca, t’haè tioù e remme in barca… In fondo, cose ho faeto de mà? A no le piga corpa maè…. - (parla tra i singhiozzi)

Breuxo                         - Sciu…. Scià ghe digghe quarcosa….

Ladro                           - (sbalordito) Ma…. i… veramente…

Celestinn-a                   - (c.s.) Cattio… Cattio… Cattio soggetto! Ecco cose t’haè! Ho dito che t’avvieva spiegou a maè situazion…. Ma t’haè vosciuu abbandoname…. Lasciame solo in te questo manicomio….

Ladro                           - Ecco… apunto… manicomio…. Dixeiva ben….

Breuxo                         - Sciu… Faè a paxe… Daeve un bello baxetto e no se ne discutte ciù! Chi no ve vedde nisciun e mi me gio de là… - (getta la figlia nelle braccia del ladro e lui si volge dall’altra parte per non vedere)

Celestinn-a                   - (nelle braccia del ladro alza gli occhi e vede che non è Luigino. Getta un grido e sviene nelle sue braccia. Il ladro la sorregge)

Breuxo                         - (si volge dopo il grido e vede la figlia svenuta)Baccere che baxi! Fulminanti! A vuscià ghe veu o porto d’armi per questi baxi! Questo o le amore a nitroglicerina… baci al tritolo… ai maè tempi no usavan…. Neppai a le morta! - (gli da dei piccoli schieffetti sul viso) Ah! Se poise da un baxe coscì a maè Camilla!!!... Poila addormentà pe chinze giorni ao meise…. Che paxe! E sci… tempi neuvi…. E vuscià scià no stagghe li comme n’allocco… scià vadde a piggià i Sali zà… scià dovvieva portaseli appreuvo, con serti netodi de baxtà…. - (il ladro è impacciato. Brexo fa fresco alla figlia. Il sipario cala sulla

Fine del primo atto

ATTO SECONDO

La stessa scena dell’atto precedente. Poco tempo dopo.

SCENA PRIMA

Ladro, Breuxo poi Luigin e Camilla

Ladro                            - Insomma, mi cose scià veu che ghe digghe?... me tasto pe vedde se son addescio o se dormo!

Breuxo                          - Ma cose diasqua scià g’ha faeto a quella figgieua?... No se sven per ninte!

Ladro                            - Ma… se mi… or….

Breuxo                          - Ma comme vuscià… mi… or…. Vuscià sci, atro che… quarcosa chi sotta ghe deve ese!          Scià sa cose ghe diggo?... scià no me piaxe guei! E no so se scià saià veramente adatto pe a maè Celestinn-a! coscì finn-a comme a le! E vuscià, coscì sgrezzocomme un feuggiu de carta veddro!

Ladro                            - Ecco… esatto! No son adatto…. Le megio che me ne vadde… e no me fasse ciù vedde… saroo! - (si avvia deciso verso la porta di fondo)

Breuxo                          - (prendendolo per il di dietro della giacca) E no! Saieva anche troppo comodo! Primma veuggiu sentì maè figgia cose a ne dixe! Poi… poi vediemo se saià o caxo… scià stagghe li e scià no se mesce! Anzi…. Megio… ghe daggo i faeri a porta…. - (esegue e si mette le chiavi in tasca) Oua vegno… scià stagghe pure comodo! - (via a sinistra)

Ladro                            - (disperato)Ma ammite che pacciugu te va a succede a un ladro onesto e probo comme mi! N’ommo che o se applica a so profescion, con tutta a serietaè poscibile. Ma cose me gioù de vegni in te questa casa? - (si prende a schiaffi da solo) T’haè… e t’haè… coscì imparo…. Ma zà n’atra votta no ghe daggo ciù ammente a quello de zu…. “Son partiti pe a campagna….” O me a ciamma campagna… campagna de guaera! Ma diggo, con tutte e case veua che ghe a zena in te questa stagion, vaddo proprio a sceglie questa…. Se truvesse o moddo de damela a gambe… oscitto muì a butti… O s’è portou anche via a ciavi! - (cerca attorno la maniera di fuggire)

Luigin                           - (da sinistra) Alto là!

Ladro                            - (per abitudine leva le braccia in alto)Allè… Ghe semmo   !

Luigin                           - Ghe poco da fa o furbo! Cose scià g’ha faeto a maè Celeste?... che a sagge a primma e l’urtima votta che scià ghe mette i suggi e quelle manacce addosso… se scià no veu attruvase in fundo de scenè senza avveile chinn-aè!

Ladro                            - Per mi… le quello che serco….

Luigin                           - G’ho dito de nofa tanto o galletto! Bellimbustu! - (lo scuote) E ghe ripeto che no tollero che se tocche a maè Celestinn-a! Scià se o ricorda ben pe l’avvegni…. Malemmo! E oua, march… via de chi! Che quande ritorno nu ma o vedde ciù davanti aè bello di euggi! - (via a sinistra. Nel frattempo avrà indossato i pantaloncini alla tirolese)

Ladro                            - Ma son proprio tutti matti…. Anche chi o tiroleise oua… sempre mexo mau! Ma chi l’ha mai vista a Celeste?... Oh! Chi ghe un barcon… se riuscisse a faghe segno… - (si avvicina alla porta finestra)

Camilla                         - (da destra) Oh! Sciu coso… comme scià le ciù?... Ah! Sciu gasista! Scià serca o contatore?... O le in cuxinn-a … Ma scià no se ne vadde coscì de sprescia… scià s’assette chi, vixin, a mi, un menutu….. veuggiu cuntaghe a trama da maè neuva commedia…. Comme a le ciù?...Ah! … sci… “Un ladro romantico”…. Scià no l’ha mai letta?

Ladro                            - Ma… mi… veramente avvieva n’appuntamento… No ghe vaddo mai ao cine…e tantomeno ao teatro… - (si alza da dove Camilla l’aveva fatto sedere)

Camilla                          - (lo spinge sulle spalle e lo fa risedere) Assettou… li… Oua ghe a conto!... O protagonista o le inseguio da poliscia… - (nel frattempo il ladro cercherà una via di scampo)O le staeto accusou d’un delitto…. Ma le, meschinetto, o le solo un ladro… un poviou ladro desgraziou…

Ladro                            - Comme mì…

Camilla                          - Comme vuscià?...

Ladro                            - No…diggo…comme mi dovieva accapido anche a poliscia… scià vadde avanti!

Camilla                          - … A mi i ladri me fan tanta tenerezza….

Ladro                            - Grazie!

Camilla                          - Comme?...

Ladro                            - Diggo… Grazie a Dio!

Camilla                          - Alloa… Dixeivo… cose dixeivo?... Ho perso o fì…

Ladro                            - Scià l’avià lasciou in cuxinn-a….

Camilla                          - Ah… Ecco… o le un ladro da poco… un comune ladro da galinn-è… Ma o no riescie a dimostrà a so innocenza… Alloa a so bella a serca de circuì un poliziotto… tuttu pe faghe perde e tracce… Ma in to frattempo…le … o coso…. Là… comme se dixe… de chi parlavimo ciù?... Comme o le o nomme?

Ladro                            - Benardo!

Camilla                          - …. Ma no… o no se ciamma Benardo! Ah! Ecco…. Gustavo… De Flainbert. Se no son nommi esteri no fan effetto… O Gustavo o le staeto faeto prexionnaa de ‘na banda de veri assascin…l’han acciappou….e ligou ‘a ‘na carrega…. - (strappa un cordone della tenda) Coscì… - (il ladro con scena a soggetto cercherà di fermarla) E scià me lasce fa… le ciù reale… Ecco… Oua scià comprende megio….

Ladro                            - (legato alla sedia) Ma…mi…. ‘na commedia paegia l’ho zà vista… scià le seua che no l’aggian zà faeta ao cine?... No me ricordo o titolo!

Camilla                          - Noi… Mi diritti d’autore nu n’ho mai avvuu…. Eppoi; a le ancon da finì…

Ladro                            - Oh! Bello segnù cao, dove son mai cheito, ma perché no so andaeto a dormì subito doppo o Carosello!

Camilla                          - (gli fa cenno di tacere) Ssssttttt…. In te questo momento… piccan a porta….. - (batte sul tavolo) Toc…toc….toc….

Ladro                            - (che non l’ha vista bussare)Scià l’arve.. piccan!

Camilla                          - No… son mi… anzi… a le a poliscia!

Ladro                            - Alloa, scià lasce perde! Scià no l’arve… cose gh’intra a poliscia?... parlemmo d’atro!

Camilla                          - Giusto… Piaccan… Mi no arvo…

Ladro                            - Brava!... Ma cose pretendan da nuiatri? Cose veuan?...

Camilla                          - (indecisa) Oppure… arvo?... Nou so ciù… Scià l’aspete…. No me ricordo ben… Vaddo de là a piggià o copion… Scià no se ne vadde - (via)

SCENA SECONDA

Detto e Cleme

Cleme                            - (da sinistra col solilto libro in mano) Oh!... O gasista ligou?... O galante da scià Celestinn-a?... Cose succede?... Oh! Comme o le romantico…. Scià le staeto acciappou da banda do Padrino…?

Ladro                            - No… son staeto acciappou da ‘na meza matta… Ma oua scià le vegnua vuscià a liberame, avanti, scià me slighe….

Cleme                            - No son miga matta… Mettime in ti pastissi con a banda do Padrino? Ciuttosto….. - (si porta una sedia vicino al ladro e siede) Scià me conte comme a le andaeta?...

Ladro                            - (adirato) A le andaeta che son capitou in te ‘na casa pinn-a de matti! Ma chi me l’ha faeto fa?... O puaè o veu fame sposà a figgia…

Cleme                            - Bello…. Bello…. A Celeste che a sposa l’ommo di contatori…. “Amore e gas”… Bello titolo… pe un libro!

Ladro                            - Quella vegia matta a veu fame fa a parte in te no so che razza de paggiugo de commedia… Che tra l’atro lo zà vista ao cine… Mah! Un zuvenotto che no conosciu manco o no me peu ne vedde ne soffrì perché l’ho visto già pià casa un muande.. là, derè ao paravento! O l’ha con mi…. No ghe l’ho miga fregaè mi e braghe!

Cleme                            - Quello?... quello scià se stagghe attento … o le un ladro!

Ladro                            - (sorpreso) Comme?... Comme?....

Cleme                            - Sci…O le un ladro… U s’è infiou in casa…l’ho scoverto mi!

Ladro                            - Oh! Bella…. Dove son mi cheito! …. In te che colla da bancaè… Oua capiscio perché u l’ho tanto con mi?... Ma scià me libere, veuggiu andamene da questa casa… sparì da questa casa… seva le ‘na casa: per mi o le o giardin de Cogileto in te l’ua d’aja!

Cleme                            - O libero… ma solo a un patto!

Ladro                            - Bezeugna vedde!.. Mi no posso accettà patti a euggi streiti.. veuggio solo andamene e basta… anche se ghe fuise da pagà quarcosa… - (squillo di telefono)

Cleme                            - (risponde) No… No ghe nisciun… Son tutti in campagna!... comme? Benardo?... Chi no ghe nisciun Benardo… - (il ladro fa cenni per dire che Benardo è lui) Ah! Scià le vuscià?.. T’haè ti?... O maè bello negretto?... Ti te ciammi Benardo?... Oua o ven subito…..- (il ladro si era avvicinato al telefono saltellando con la sedia) A serca vuscià … a me pà ‘na megera in ta voxe!

Ladro                            - (al telefono. È stato liberato da Cleme) Quante votte devo dite de no desturbame quande son in sciu travaggio… Comme?.... No… a no l’ha dito a ti megera….

Cleme                            - (vicino al telefono) Nandila a spigoà…

Ladro                            - (copre il ricevitore con la mano) Sitta! A le maè moggè!

Cleme                            - Tanto megio… - (verso il microfono) bonn-a seia, scignua, semmo chi che se divertimmo tanto…

Ladro                            - Ma no… a scherza…. A scignurinn-a, anzi… a veggetta, a l’ha a sclerosi.. a le assettà in sce ‘na poltronn-a a rotelle…. A l’ha 70 anni ma no crià… se te diggo cosci… ma sci… Nonnetta…. - (finge di parlare con qualcuno nella sala) t’e cheito a cassetta…. A maggia… - (al telefono) Ti savvesci cose le successo… Ma no posso vegnì via, saievo troppo comodo… te diggo che mi vegno matto se staggo ancon un po chi.

Cleme                            - (al telefono) Sci… matto… pe a scignurinn-a Celeste…

Ladro                            - Pe a Celeste.. Macchè Celeste… Ma no.. Ma cose a me fa di… Ma te zuto… No…. Gaetann-a… No falo… no falo… Te diggo che un le un tale pastisso… No posso parlà oua…

Cleme                            - (gli toglie il microfono d’in mano. Il ladro cercherà di riprenderlo)O sta ben chi… e scià o lasce perde o maè bello negrin… se divertimmo un mondo…. Bonn-a neutte… vegia scorpena rantegosa… sci… ghe o diggo…. - (posa il ricevitore)

Ladro                            - (timoroso) Co…co… cose a l’ha dito?.... - (suda freddo)

Cleme                            - Primma a l’ha toù n’urlo disumano… poi a l’ha dito che a ven anche le a divertise chi… con nuiatri!

Ladro                           - Oh! Segnù cao… che desgrazia…. Quella a me rome e osse… Mi devo scappà… aggiutime, famme sciortì… comme posso fa?...

Cleme                            - Scià se merita ‘na lescion… pretende a man da seggnurinn-a Celeste e avvei zà ‘na moggè…. Bigamo….

SCENA TERZA

Detti, Luigin poi Camilla

Luigin                           - (dalla sinistra) Scià le ancon chi?... Me paiva de avveighe dito de sloggià?....

Ladro                            - E mi le quello che serco…. Ma no posso miga satà da-o barcon! Saian 17 metri…

Luigin                           - Perché?... scià le superstizioso?....

Ladro                            - Ma che discorsci… vorrai vedde vuscià… ma oua comminso a capì perché scià l’ha tanto con mi… se scià me o dixeiva subito… poivimo mettise d’accordo…

Luigin                           - D’accordo?

Ladro                            - (gli strizza l’occhio in segno d’intesa) Sci… insomma… poivimo fa… un po perun… mezo mi e mezo vuscià… da buin amixi… cose ghe ne pà?....

Luigin                           - (allibito) Un po perun?... E de cose in grazia?....

Ladro                            - Ma… de tuttu… de tuttu o ben de Dio che poivimo avvei… Visto che semmu vegnui a tempo; a stessa seia, visto che in fondo emmo i stessi diritti, visto che voeì o no voeì semmo camiaddi…. No veddo perché no se posse spartì da buin amixi….

Luigin                           - (tremendamente adirato) Ah!... mi dovvieva spartì.. con tii?... un che no conosciu manco? O primmo vegnuu? Spartì?... porco!!!!

Ladro                            - E no… No comminsemmo con i titoli….. In fondo semmo vegnui chi, o no….. pe o stesso motivo?.... visto che scià se a piggia coscì, me a tegniò tutta per mi… a vuscià, manco n’ungia! Ecco! Coscì scià l’imparià a fa l’egoista! Vediemo chi la vince!

Luigin                           - E alloa vedemmo subito….. - (i due si accingono ad azzuffarsi)

Camilla                          - (d.d.) Son chi… son chi, ecco o copion….

Ladro                            - Fermo… Ghe a matta numero un! - (corre sul terrazzo chiudendosi fuori)

Cleme                            - Che bello… romanzesco… O pà un libro de Dumasse! Tuttu pe ‘na donna. E quello o le zà sposou! Che bello…. Che pascion travolgente, me ricordo un romanzo… “            Amore e rivalità!” Oppure “Il padrone delle acciaierie?:::” Mah!... beh … O lea uguale… Ad ogni moddo o galante o scappa da-o poggiolo….. - (chiude dall’interno la finestra)Le megio serrà! Mannaman o veddan…. No se sa mai… O me simpatico!

Camilla                          - (entra da destra col copione in mano) Ecco…. O punto o le chi…. Alloa, e imo arrestaè…! - (vede Luigin) Oh! Comme scià le cangiou?... scià le ciù magro…. Chi l’ha liberou?....

Luigin                           - (che non capisce)Liberou?... da cose?....

Camilla                          - Ma… primma, mi l’ho lasciou chi…. Ligou comme un salame… ma vuscià scià no le l’ommo do gazzo?

Cleme                            - Scignua! No!?... questo o le un ladro….

Luigin                           - Mi?... ma… cose….

Camilla                          - Oh! Bene… O le un personaggio che o me ghe veu… veuggiu studià e so reaziuin…. - (ci ripensa) Cose?... Un ladro?... de quelli che arroban?...

Cleme                            - No…. Le o ghe ne mette!

Camilla                          - ….. un vero ladro?...

Luigin                           - E dagghela… macchè ladro….

Camilla                          - Oh! Dio …Me ven mà… un ladro in casa nostra…. E quande nuiatri no ghe semmo… Cleme… Cleme…. - (si accomoda un paio di cuscini sul divano poi sviene) Svegno…..

Cleme                            - (tranquilla va alla credenza e ne trae una boccettina di sali)

SCENA TERZA

Detti, Breuxo poi Celeste

Breuxo                          - (da sinistra) Cose sta succedendo?... ho sentio crià… Perdiesann-a a Camilla a le svegnua?.... Comme le poscibbile? … Ho capio… O zuvenotto o l’ha baxià!

Cleme                            - (fa annusare i sali a Camilla) Ninte affeto… G’ho solo dito che chi o scignuru… o le un ladro!

Breuxo                          - E cose o ghe fa chi?... Chi l’ha faeto intrà?... Un ladro! Scià ghe mancava anche vuscià vua… ma che remescio stasseia… e pensà che no dovveinimo esighe nisciun… pà d’ese a fea de Sant’Agà! E oua? Cose femmo?,…. No poemmo manco ciammà a poliscia…..

Cleme                            - E perché no poemmo?

Breuxo                          - O bella…. Ma perché… no ghe semmo nisciun!

Cleme                            - Giustu! Semmo in campagna… se o tegnimmo cun nuiatri!

Luigin                           - Posso di ‘na parolla? Unna sola?... Cose devo fa per fave capì che mi no son un ladro? Non sono un ladro!... Metteivilo in ta succa!

Cleme                            - Mah! A scià Camilla sta votta a no revegna…ò.

Breuxo                          - (queto) Lascila sta… se questa! E vuscià, scià dixe che scià no le un ladro?....

Camilla                          - (rinviene) Dove… o le … o ladro?...

Cleme                            - Scià stagghe tranquilla… o le chi!

Camilla                          - Ah!... - (sviene un’altra volta. Cleme è Breuxo proseguono come nulla fosse successo)

Luigin                           - Ma…. Quella donna a le svegna….

Breuxo                          - A recita!... O le un remedio per vive un po in paxe!... Zuvenotto! Se scià poise piggiase l’impegno de vegni a truvano un pà de votte nu meise…

Luigin                           - Insomma, basta! Son stufo…. Mi no son un ladro… oua ciammo a Celestinn-a …. - (verso sinistra) Celeste… Celeste…..

Breuxo                          - (vede la porta finestra appoggiata da Cleme. Breuxo gli da il ferro) Mi Cleme lascia sempre averto… Da chi a un po ciove e ne ciove in casa… - (appunto nel frattempo comincerà a tuonare, fulmini, e quindi acqua a catinelle) Cosa l’ho dito?... Appenn-a in tempo… - (ogni tanto il ladro si affaccerà alla finestra, naso compresso contro i vetri farà cenni per farsi aprire ma nessuno pensa a lui)

Celestinn-a                    - (da sinistra) Cosa ghe Luigin?....

Luigin                           - Celestinn-a, te prego, metti tuttu in cieo… digghe chi son?... mi!

Celestinn-a                    - (candida) Scià le n’amigo… de maè papà! Seià l’ha dito vuscià!

Breuxo                          - E mi…. No conosciu de pesta…

Celestinn-a                    - Ma sci papà che ti o conosci… “O le o to amigo…” No ti te ricordi? - (gli strizza l’occhio)

Breuxo                          - (che ancora non capisce strizza egli stesso l’occhio alla figlia) Ah! Sci… e comme no… Che scemmo… O le proprio o maè amigo… Veo Celeste?... - (tira da una parte la figlia) Megio no faghe capì che emmo scoverto che o le un ladro… Ti dixi ben!

Celestinn-a                    - Ma no …. Papà… O no le un ladro… O le o Luigin… Luigin Cacciabue!           

Cleme                            - Che nomme romantico… me ricordo un romanzo… No quello o lea “Toro Seduto”… Le o stesso Cacciabue, Toro seduto… - (alla finestra si vede il ladro. Fradicio di pioggia. Ogni tanto sternutisce. Ha il bavero rialzato per ripararsi. Busserà nei vetri ma nessuno lo sente)

Cleme                            - Me pà che aggian piccou…

Breuxo                          - Arvi… Cleme…

Camilla                          - (rinviene di colpo)Ninte affaeto.. No ghe semmo per nisciun!

Breuxo                          - Insomma… chi o saieva questo Ligabue?....

Celestinn-a                    - Cacciabue!... O le… O maè fidanzou, ecco, cosci a femmo finia!

Breuxo                          - N’atro?... E cose ti veu fa a squadra de Nater polo?....

Luigin                           - Ah! Alloa o ghe davvei armeno n’atro?... Ti veddi?...

Celestinn-a                    - Ma no… Ni l’atro no o conosciu manco…

Camilla                          - Comme?.. Ti veu sposa l’ommo do gazzo?...

Celestinn-a                    - Macchè ommo de gazzo….

Breuxo                          - O le un ladro…

Luigin                           - (fuori di sè) No son un ladro…. Mi son l’ommo da luxe… No do gazzo… e no fasso a mezo con nisciun… vegno matto anche mi… mi son impiegou in Comune.. n’impiegou de concetto…

Breuxo                          - E con che concetto, scià s’è faeto o concetto, che nuiatri se faxescimo un bun concetto in sce vuscià?.... Infiase in casa de sconosciui d’arrescoso….

Camilla                          - Scià le impiegou in tu comune de Bolzan?... in sciù Tirolo?...

Luigin                           - Ma no… a le so figgia… e le staeta le….

Camilla                          - Ma comme?... scià no le un tiroleise?... E braghe….

Luigin                           - Macchè tiroleise… so figgia… a m’ha strappou e braghe d’indosso! Ecco! Coscì scià o san!

Camilla                          - Oh! Celeste!... Che vergheugna….

Celestinn-a                    - Ma cose accapiì?... Mi voivo che o no l’andesse via….

Breuxo                          - E coscì ti g’haè sguarou e braghe d’indosso… me pà un remedio un po drastico….

Cal                                - Ma… Ti sbagli… No ghe l’ho sguarè comme ti pensi ti….

Breuxo                          - E braghe o che se sguaran o che no se sguaran, quande se sguaran ghe un moddo solo se sguarale…. Ma no le bello! Sacci che to mammà, doppo 25 anni de matrimonio, a no s’è mai permissa de sguarame o braghe d’indosso….

Celestinn-a                    - (disperata) Chi se confonde tuttu… papà eimo d’accordo mi e ti….

Breuxo                          - De sguaraghe e braghe?... Nooo!

Celestinn-a                    - Ma no…. T’haè staeto ti che ti l’haè faeto intrà…..

Breuxo                          - No imbrogemmo i carte in toua…. Mi ho faeto intrà l’atro galante! Quello con e braghe sann-e!

Luigin                           - (adirato) Ecco… Alloa o ghe davvei n’atro galante?... Alloa mi saieva un covercio de ricangio?...

Breuxo                          - Un covercio senza braghe!

Luigin                           - Un cover…. Ehm… ‘na reua de scorta?... Un surrogato de galante?

Celestinn-a                    - Ma papà… - (disperata) Ma mi; quell’atro no conosciu manco….

Breuxo                          - Davvei?... E alloa perché appenn-a o t’ha baxiou t’haè svegnua in te sò brasse?...

Luigin                           - Ah! O t’ha anche baxiou?....

Celestinn-a                    - Ma no… son svegnua dall’emoscion….

Luigin                           - Quande te baxo mi tanta emozion ti no a preuvi….

Camilla                          - Zuvenotto… Comme scià se permette da baxiala…

Luigin                           - A… me pà che chi a baxian tutti….

Celestinn-a                    - (batte i piedi disperata) Ma son svegnua perché o l’avveiva ‘na faccia brutta….

Luigin                           - Ah! Veu di che se un o l’avesse a faccia ciù bella, o porrieva baxate tranquillamente?....

Breuxo                          - Per mi quella faccia a lea megio de questa… - (accenna a Luigin)Selà scuse, vuscià scià no gh’intra per ninte…. - (alla finestra vi è sempre il ladro che sternutisce)

Luigin                           - Ma comme no gh’intro?... son o no son o galante?...

Camilla                          - E mi alloa?... Chi son?... No me tegnì in conto per ninte?... Faè tuttu d’arrescoso de mi?....

Luigin                           - Vuscià scià le meza sciolla, o dixan tutti chi in casa….

Cleme                            - Bene! Questo o le parlà cieo…. Pan ao pan… evin ao vin!

Camilla                          - Zuvenotto! Scià no m’è per ninte simpatico… scià scheuve a bolletta da luxe o do gazzo… per cose diasqua scià le vegnuu, eppoi scià se ne vadde d’in casa maè… poi scriviò ‘na letterinn-a all’ENEL belli dipendenti che han… Puah! Van in te ‘na casa, baxian e figge e se fan sguaà e braghe d’indosso…..

Luigin                           - (esasperato) Per mi scià peu scrive anche a Noè! Me ne importa un figo secco de vuscià! De so majo, de so figgia, da serva, de tutti…. Buongiorno! - (f.f.)

Camilla                          - Primma de tuttu semmai bonn-a neutte! Eppoi, dove scià se credde de andà?....

Luigin                           - Questi son affari maè!... Vaddo via da questa casa…. Che poi analizzando ben?... a na le anco ‘na casa….

Breuxo                          - Quello o diggo anche mi…. O le ‘na resta de nisseue marse….

Camilla                          - Ma scià no peu andasene… Corimmo o rischio che quarchedun ou vedde sciortì d’in casa nostra….

Luigin                           - E mi me ne sbatto altamente e periodicamente l’anima! E chi son mi da trattà in questo moddo?....

Celestinn-a                    - (quasi piangendo) Ah! Alloa …. O le tuttu chi l’amù che t’haè sempre zuoù de voime… l’amù eterno… contra tuttu e contro a tutti….

Luigin                           - Me pà che ghe stagghimo in po stretti tutti…. In tu tè cheu… fatte consolà da quell’atro…..

Celestinn-a                    - Ma se quell’atro no consciu manco, teston!

Luigin                           - Ah! Sci?... e aloa perché o t’ha baxiou?....

Celestinn-a                    - Ma… O le staeto o papà che o me l’ha cacciou in te brasse….

Luigin                           - (disgustato verso il padre) E vuscià scià le un puaè?... bella roba… Verme!

Camilla                          - Oh! Chi ghe l’argomento pe ‘na bella commedia a forti tinte….

Cleme                            - Questo o saieva un romanzo impagabile… “La figlia sedotta”….

Celestinn-a                    - Te seu che no conosciu manco… Mi veugghia ben solo a ti….

Luigin                           - E mi invece veuggio solo andamene da questo baraccun da zeughi! - (il ladro bussa nei vetri e sternutisce forte)

Tutti                              - Avantiiiiii…………..

Camilla                          - Avanti un corno… No ghe semmo!

Luigin                           - E me pà davvei che no ghe seggei… ma chi! - (accenna col dito al capo)

Breuxo                          - Ma dove scià veu andà con questo tempo?... scià va a scoase tuttu… scià l’ha visto comme cieuve?... - (accenna al poggiolo)Ma… chi ghe la che fa di segni?...

Camilla                          - Dove la?...

Dre                                - In sciu poggiolo… Veddo comme n’ombra….

Cleme                            - Oh!... O le o galante da scignurnn-a Celeste!... Tuttu scoo…

Celestinn-a                    - Uffa…. Ve ripeto che mi no conosciu manco!... Per mi o ghe peu negà in sciu poggiolo…. - (tutti verso la porta a vetri. Il ladro fa cenno che lo facciano entrare ma tutti cercano di discutere attraverso i vetri senza aprire)

Luigin                           - Se fa fito a dilo… Ocfcore dimostralo… - (forte al ladro) Cose scià ghe fa li?... perché scià no vegne drento?....

Camilla                          - Bello posto… Con o tempo che fa….

Celestinn-a                    - Se porrieva falo intrà….

Luigin                           - Ecco che affiora subito l’amore… materno…

Celestinn-a                    - N’assidente… Luigin! Alloa… lascemmolo negà… doviemo giustificà davanti a leze questa morte per annegamento… ma no veddei che o le da storze?....

Camilla                          - Oh! Mao conosciu?... O le l’esattù do gazzo… ma ghe l’avveivo dito che o contatore o lea in cuxinn-a a no in sciu terrazzo…

Cleme                            - Mi… g’arvo… - (apre. Il ladro entra come un razzo. Fradicio e raffreddato)

Breuxo                          - Mi vorriaè savvei chi ghe l’ha misso…

Ladro                            - Eeeettttcccciiiiuuuu……

Tutti                              - Salute!

Ladro                            - (parla con la voce raffreddata) Un cordo… salute… d’assidente… son chi seoo comme un pollin…. Vorriaè savvei chi ha serrou o barcon. Oh… che dolori in ta schenn-a … i maè reumatismi… aatttccciiiu…. Allè… oua be ven prebonia…

Breuxo                          - Uuuu…. O me pà ma acciappou… ghe vorrieva quarcosa de cado….

Cleme                            - Mi ghe fasso ‘na borsa dell’aegoa cada…. Putatri sercaè de creuvilo ben… - (via a sinistra)

Celestinn-a                    - Mi piggio ‘na coverta de là… - (si avvia)

Luigin                           - (geloso) Ammia che o ne te se guasta questo bello generin…

Celestinn-a                    - Questa a le solo umanitaè! - (via a sinistra seguita da Luigin)

Breuxo                          - Cieuve?....

Ladro                            - (inviperito) Questa a le da domanda da bascaè!... etttcccciuuuu… No! Ghe o so lion… ohhh….. a baè schenn-a …. Eeeecccttiiiiuu… beppai ha anche a freve…. - (siede tremante sulla poltrona)

Camilla                          - Ma vuscià, in fin di conti, chi scià le?... me pà de avveilo zà visto in gio…..

Ladro                            - Bi son un dando scalognou che son passou de chi a piggiabe da bella prebodia… da portame a casa… eetttcccciiiiuuuu….

Breuxo                          - Staevene, o le mà acciappou… Saieva megio ciammà un mego….

Camilla                          - …. E falo portà all’uspià….

Ladro                            - Da qualunque parte… anche in galea…. Basta sciorti da questa bolgia de batti….

Celestinn-a                    - (entra da sinistra sempre seguita da Luigino. Ha una coperta di lana con la quale ricopre delicatamente il ladro) Ecco… scià sta un po ciù ben’…

Ladro                            - Sempre megio in galea… l’ho zà dito! Armeno la ghe sciuto!

Luigin                           - Vorrieva vedde se fuise mi bagnou, se me se usieva tante cortexie!

Celestinn-a                    - (rabbiosa) Se ti vei preuvà… vanni un pè d’ue in sciu poggiolo…. Poi te arvo e de daggo ‘na coverta…. Succun!

Luigin                           - (stupito) Succun a mi?... A mi no l’ha mai dito nisciun succun…

Breuxo                          - Lea ua che qualchedun comminsesse….

Luigin                           - Ah sci?.... A le coscì?... E alloa mi vaddo… - (si avvia verso il fondo. Nel frattempo entra Cleme con la borsa dell’acqua calda)

SCENA QUARTA

Detti e Cleme

Cleme                            - (da sinistra) Ecco.. Chi ghe a borsa dell’acqua cada… - (la mette sul capo al malato)

Camilla                          - No…. Le megio mettighela ai pè….

Cleme                            - E no.. I pè van missi in te l’aegia cada… Ho misso a boggì ‘na pugnatta d’aegua….

Luigin                           - Mi me ne vaddo…. - (nessuno gli da retta)

Celestinn-a                    - O le un bello guaio… se o s’armaotisse in casa nostra… specie oua che stemmo feua de casa pe chinze giorni….

Camilla                          - Ghe manchieva ancon questa….

Luigin                           - Dove son e maè scarpe…. Che me ne vaddo…. - (nessuno gli da retta. Ricordarsi che gli attori o sono scalzi o sono in pantofole non rumorose)

Cleme                            - Che belle ferie… doppo tanto un po de remescio… - (felice)Comme saieva bello se o muisse, intevegnisse a polisci ape indagà…

Ladro                            - (gli fa le corna)T’haè, civetta in scin cipresso! Crou… Me sento a freve…

Camilla                          - Celeste… Piggia un po o termometro… o le in to maè ghirindon!

Luigin                           - (sempre sul fondo)…. E oua… vaddo! E no me veddià coù nisciun! - (nessuno lo ascolta)

Celestinn-a                    - (esce a destra e rientra subito col termometro) Ecco… - (scuote il termometro) Oua o le a zero…. - (lo mette in bocca all’ammalato) Scià no s’allarme… semmo chi nuiatri….

Ladro                            - (parla col termometro tra i denti) Le proprio questo che m’allarma! Eeeeettttttccccciiiiiuuuu….. - (dopo lo sternuto non si vede più il termometro)

Camilla                          - O Segnù cao… o termometro….

Breuxo                          - O l’ha collou…. - (guarda in gola all’ammalato. Gli batte sulle spalle)

Luigin                           - Vaddo via e basta… è inutile che inscistei pe trattegnime…. - (nessuno lo ascolta)

Cleme                            - Vaddo in cuxinn-a a piggià e pinze….

Ladro                            - (si tocca la gola) In ta gua… o me nega… o no ghe ciù… l’ho collo - (quasi piange) Fito…ciammaè un mego… un lattonaa… qualchedun…. Ho collou o termometro… soffoco….

Breuxo                          - Un mego?... ghe veu un stagnin… Dove scià se o sente?.... - (gli tocca il torace)Chi?....

Ladro                            - Me pà…

Breuxo                          - Cleme… Piggia o trinciapolli….

Luigin                           - (fa un potente fischio) Hiiiiiiiiiii……..- (tutti si voltano) Ho ditto che me ne vaddo…

Camilla                          - Oh! Ma che moddi da camallo…

Breuxo                          - E dove scià vei andà a fase vedde da un e da l’atro…

Luigin                           - Visto che tutte e cure son per quell’atro….

Breuxo                          - E scià se pigge ‘na cistipazion anche vuscià… poi scià ven chi che o curemmo… Scià no vedde che quest’ommo o l’ha zà un pè in ta fossa? O le ciù de là che de sa…..

Ladro                            - (fa le corna)Grazie!......

Cleme                            - (entra con una grossa bacinella d’acqua calda che posa quasi al centro della scena. Avendo schiacciato sotto i piedi quarcosa di vetro) Cosa ghe chi?... - (si china a vedere)Oh!... U termometro… o lea chi in taera….

Camilla                          - Che peccou… O lea un bello termometro.. Leun veo delitto!

Breuxo                          - O le andaeto straggiou!

Ladro                            - Leamegio se l’avveiva collou?... Meno male!

Breuxo                          - Ben con l’autopsia lea sempre poscibbile recuperalo….

Ladro                            - (ripete le corna) T’haè… Corvo!

Celestinn-a                    - E ti se proprio ti vei andate ne vattene!... Nisciun te tegne! Ma sacci che mi no ho proprio nisciunn-a corpa de quello che le successo… - (segue Luigin che indietreggia verso la bacinella) E sacci che se manca a fiducia zà dai primmi giorni….. primma ancon de sposase, o saieva un matrimonio mal riusciu…. Panni… vanni pure… se no t’haè bun de comprende quande unn-a a dixe a veitaè…

Luigin                           - (indietreggia sempre) No le che no credde… ma in fondo ti devi ammette che questa a le ‘na famiggia ben ben strana, feua do normale! E gambe sotta a toua chi no se ghe mettan mai… no ho mai visto un momento de quete… sei sempre in ebolizzion! Unn-a te a fan e l’atra te l’impromettan! - (nell’indietreggiare mette un piede nel catino con l’acqua)

Tutti                              - Atten…. Troppo tardi!

Luigin                           - (con un urlo)Ahhhh….. A bruxia!... Basta! L’ho dito… Basta!....

Lui                                …. Questo o le un manicomio… aggiuttu! Aggiutto…. Veuggiu andamene… - (quasi piagnucolando) Mamma… mamma…. Comme a bruxa! - (si tiene il piede con una mano)

Celestinn-a                    - (lo fa sedere e gli toglie la calza) Sciu… a le staeta unn-a desgrazia no l’emmo faeto apposta….

Luigin                           - Vuiatri no faè mai ninte apposta….. faè tuttu in sciu serio! Le questo che me spaventa! - (Celeste cerca di convincerlo con le moine mentre gli asciuga il piede)

Cleme                            - (riprende l’acqua) Ecco… Chi… scià mette i pè a bagno primma che ghe i mette qualchedun atro… a porta via u raffreidù… - (toglie le scarpe e le calze al ladro)

Ladro                            - (lamentandosi)Ah… Oh! Che mà de testa… Mi no veddo ciù ninte….

Luigin                           - Tanto no ghe ninte de bello da vedde…….

Ladro                            - …….veddo storbio…. Mi diggo che ho a freve a 40…. - (mette i piedi contemporaneamente nell’acqua troppo calda) Aaaaaaahhhhhhh!!!!..... Oh!....

Breuxo                          - Cose ghe?... cose ghe succede? A le freida?....

Ladro                            - (mordendosi le labbra) Ohhh…. Ghe veddo duggiu….

Breuxo                          - Megiu che primma che scià no veddeiva ninte!... Scià va megio!

Ladro                            - (pian piano cerca di mettere i piedi a bagno. piagnucola)Ma perché no me son sercou un travaggio in te ‘nabella nimea tranquilla….. a mille metri sotto taera!... Dove questa gente a no poise arrivaghe!

Cleme                            - Oh!... bello… romantico… Scià; l’ha letto “Uomini sperduti nel buio della miniera?”

Ladro                            - E cose scià me sciuga e santissime tavernelle anche vuscià!

Cleme                            - Che moddi!... Tra nuiatri proletai… - (via a sinistra)

Breuxo                         - Mi… o me pà mezo morto… Se ciammescimo a croxe?... Falo portà via?

Camilla                          - Bella figua! Ghe faiescimo con i vexin….

Breuxo                          - Ma Camilla… Se o ne meua in casa son noia grosse…. - (il ladro sente tutto) Invece se ninte ninte riuscimmo a refialo all’uspià…. Là se a sbrigan….

Camilla                          - E anche se o dovesse mancà a nuiatri cose ne ne importa?... No conoscemmo manco… o l’emmo miga ammazzou nuiatri… Nu?... Nuiatri semmai l’emmo ourou…

Breuxo                          - Ti dixi ben…. Ma o le sempre un cadavere che o ne resta in ti pè… comme poemmo dimostrà che no l’emmo faeto apposta?

Camilla                          - In fundo, Breuxo….., chi muore giace e chi vive si da pace!

Celestinn-a                    - Ma mamma… comme femmo a liberase da salma?...

Ladro                            - (suda freddo)Posso di ‘na parolla?... Anche mi che son parte interessà

Breuxo                          - No veddo cose scià gh’intra vuscià! Son guai che avviescimo nuiatri se scià dovesse mancà! Ma scià digghe!

Ladro                            - Se no ve rincresce vorrieva muì in to maè letto… G’ho ‘na famiggia anche mi…..

Camilla                          - O l’ha raxion… anche gli uomini del gas hanno una famiglia!... O porrieva ese un bello titolo pe ‘na commedia!

Luigin                           - Ti me zui che a le staeta tutta ‘na desgrazia? Tuttu un susseguirsi de terribili malinteixi? - (terrà sempre in mano la calza)

Celestinn-a                    - Comme ti veu che te o digghe?... Ammia, se a no le a veitae, vorrai che moisse chi o papà!

Breuxo                          - Se no te dispiaxe… femmo chi l’amigo - (accenna al ladro) A mi serte cose dan fastidio!

Camilla                          - (continua il discorso di prima) …. Ooltre a tuttu ne venieva addosso anche e speize de esequie…..

Breuxo                          - Certo…. Ma in fundo o le o meno che poscimo fa!.... - (parlano sempre forte come se il ladro non esistesse)

Camilla                          - E ti m’insegni che un bello funerale, con ceighetti, praevi, orfanelle, o costa…

Breuxo                          - …’na cascia ninte ninte, senza tanto lusso a vaa…. Un sce ottanta o novanta mialie…

Camilla                          - E no parlemmo de zingo… doe coronn-e …. “gli amici Scannagatti e la fidanzata dolenti… posero”… sono altre 40 mialie….

Luigin                           - Ti veddi?... Che o lea o to spasimante?... Ti senti to mamma?

Celestinn-a                    - Ma se te diggo de no… Papà…. Mamma… smetteila, mi no conosciu pe ninte.

Breuxo                          - Ti peu zualo?....

Celestinn-a                    - Ma certo che te o zuu…

Breuxo                          - Bene!.... Risparmiemmo ‘na coronn-a!

Ladro                            - (piagnucolando) Ma mi veuggiu muì in casa maè……

Cam                              ….. un caro de terza… no poemmo miga fa ‘na spilorciata?...

Breuxo                          - Giusto! Deciso… le megio che o no ne meuae in sce spalle. Se domman o le ancon vivo….- (gli apre le palpebre)L’euggiu o l’ha bello cieu…. Peu dase che finn-a domman o campe…. O portemmo all’uspià…

Ladro                            - Mi veuggiu andaghe subito….

Camilla                          - Sitto! Buriammo… oua proprio no poemmo… cose dievan i vexin?

Ladro                            - A mi me ne sbatto di vexin… Mi meuo….

Breuxo                          - Domman se peu sempre dì… che o le un barba acquistou da Celeste, che o le vegnuu a treuvane… e o s’è sentio mà!

Celestinn-a                    - Dimme … a veitaè… ti me veo ben Luigin?... - (i due saranno seduti da parte sul divano)

Luigin                           - Tanto… tanto.. Ma ti veddi, serte cose no riesciu a capile… per esempio, in te questa casa no se va mai a dormì?.... Eppoi ti avveivi parlou de campagna… no son riusciu afferrà o concetto…

Breuxo                          - Zuveno… un po de contegno… scià no vedde che ghe un moribondo?....

Celestinn-a                    - Ma almeno o mego porriescimo ciammalo...

Camilla                          - E brava!... E i vexin?... Che veddan intrà o mego, anzi, ammia, de là in te l’armajetto ghe un muggiu de meixinn-e … cangian nomme ma poi son tutte a stessa cosa….

Breuxo                          - T’haè raxion!..... Segge testa, calli, denti, fegato cheu, o urcera, o distorsciunm maa de gua… o moribondi o moroidi… sempre a stessa roba!... In tutte e scatuete ghe o ‘Dimetilfenilpirazolone”! Con l’azzunta de un po d’eujo de canfora o de trementinn-a! brava Camilla! - (chiama) Cleme… Cleme….

SCENA QUINTA

Detti e Cleme

Breuxo                          - Cleme… Vanni in te l’armajetto di medicinali e porta chi tutti i avanzi de meixinn-e che ti treuvi… Vanni! March!

Cleme                            - Vaddo… - (via a sinistra)

Ladro                            - Ma mi no veuggiu ninte! Veuggiu un mego…. Veo!

Breuxo                          - Vuscià scià pretendde troppo… a quest’ua! Se scià l’arriva a domman mattin, cosa che no creddo, pensiemo a quarcosa!... Pe oua scià le sotto aè nostre amorevoli cure.

Ladro                            - E mi saero a bocca! - (la chiude ermeticamente)

Breuxo                          - Ghe sempre de supposte…. E de puntue…

Ladro                            - E mi criò…

Breuxo                          - Ghe demmo a dormia…. - (entra Cleme con uno scatolone enorme di medicine varie) Ecco… chi ghe tuttu…. Anche pe i calli… e i cavelli….

Breuxo                          - Peu servì! Tegni da ‘na parte…

Luigin                           - Ma questo o le eujo de mogano pe i mobili!

Breuxo                        - L’ho dito… Tuttu a base de dimetilpirazolone… Serve anche quello. Comminsiemo da questa…. - (prende una medicina) Cose a le?... taxi… ghe a le a votta che se levemmo d’in casa tutti questi avanzi…

Ladro                          - (cerca inutilmente di alzarsi) No… no… no… veuggiu… veuggiu muì da solo… senza l’aggiutto de nisciun….

Camilla                        - Scià stagghe li…. Ghe penzemmo nuiatri….

Breuxo                        - Troppo cao…. Muì a giornà de ancheù… E che no emmo misso in conto i manifesti a luttu! Ecco…. ! - (vuota qualcosa in un cucchiaio) Ecco… scià beive questa, tanto… o le un toccasana… scià l’arve quella boccasse sporca…

Ladro                          - (con la bocca chiusa)No arvo ninte…..

Breuxo                        - Scià no me fasse perde a pazienza! Scià l’arve o forno… No?... Alloa tutti addosso…. - (tutti gli saltano addosso. Chi lo trattiene, chi gli tura il naso, Breuxo riesce a fargli ingoiare una cucchiaiata) Bene! Ecco faeto… Oua vedemmo comme a se mette!

Celestinn-a                  - O deve guarì…

Camilla                        - Cose ti g’haè daeto, Breuxo?....

Breuxo                        - Mah!...”legge”…Eli… Eli… Eli…prayp… - (si porta la mano al capo) per bionde!

Camilla                        - Breuxoooooo! A lè a lacca pe i cavelli!

Breuxo                        - Cose?... A lacca?.. .E chi ghe l’ha missa in te meixinn-e?... Ordie! L’emmo dipinto…. Avvelenou… Oua che meuja!

Celestinn-a                  - Papà…. Papà! Cose ghe sta succedendo?... - (tutti gli saranno addosso in modo che il malato non sia visto dal pubblico) O ven pallido comme un gianco d’euvo! O stralunn-a! I euggi… - (con un grido) Papà… ammia!

Breuxo                        - Orca!....

Cle E Lui                    - (con stupore) Oh! Che strano1

Breuxo                        - O ven biondo…

Celestinn-a                  - No papà… ven neigro…pà che i cavelli seggian biondo ma o le le le che o ven viola!

Luigin                          - No me stupieva se ghe vegnisse i cavelli gianchi! Gente comme vuiatri a fa questo e atro!

Celestinn-a                  - Fito… papà… Demmoghe questo… O le un calmante ao brumuro! - (dopo altri inauditi sforzi gli fanno ingoiare un’altra cucchiaiata di roba) Ecco… oua o se calma!

Camilla                        - Speremmo che no ghe creue i cavelli! O ne ciammieva i danni… però; o pà Yul Brinner! Comme o sta ben!

Celestinn-a                  - Papàààààààà… o caminsa a vegnì celeste a righe verdi….

Breuxo                        - U celeste verdolino…. Changeant!

Luigin                          - Che famiggia… Le comme acquegase in sce ‘na cascia de tritolo con a sigaretta in bocca!

Celestinn-a                  - Luigin, no di coscì… Dimme che ti me veu sempre ben, nonostante tuttu?

Luigin                          - (serio)Mah!... Bezeugna che me ghe pense un po! Se curaè coscì i marotti… Ei un sere moddo terapeutico… in te questa casa! Casa! Insomma pe moddo de di… veo?.. No vorrieva treuvame, doppo ‘na costipazion, biondo, albino o addreitura rosso o a puà!

Breuxo                        - E oua! Anche a scienza a veu e so vittime….

Cleme                          - Oooooohhhhh - (estasiata) Che bello! O pà o dottor Jekyll!

Luigin                          - Mi ho puia che primma de domman o sarà liscio comme ‘na boccetta da biliardo… porriemo fa ‘na paria.. se o saià vivo! Mah!

Breuxo                        - O le o le che a partia a continua…

Luigin                          - Chi tutti i giorni nasce funzi… anche seua stagion! E che funzi! Tutti velenosi!

Breuxo                        - Ecco! Oua o se repiggia…. O l’ha cangiou colore! O l’ha un bello verde bandea….

Luigin                          - O creddo ben… o le introu in catalessi!

Fine del secondo atto

ATTO TERZO

La stessa scena dell’atto precedente. Il mattino dopo. Il ladro giace su di una poltrona avvolto in una coperta. Ha sul capo la borsa dell’acqua calda.

SCENA PRIMA

Detto, Breuxo, Cleme, Camilla, Celeste e Luigin

Cleme                           - (appare da sinistra stiracchiandosi. Sbadiglia) Ah! Che neutte d’inferno! Eppoi se penso che a le solo a primma e ghe ne ancon chinze… Oh! - (si ricorda) O morto… anzi l’agonizzante!... - (si avvicina e lo tocca appena) Morto o no le ancon… o respia! A corpi ma o respia! - (vuota un cucchiaio di medicina fra le labbra del malato. Questi beve brontolando, ma senza svegliarsi) Megio che o bromuro pe tegnilo carmo no ghe ninte! O le staeto queto tutta a neutta! E oua andemmo a preparà un po de caffè pe i atri… - (via a sinistra)

Breuxo                         - (da destra) E chi le che peu ciù dormi… con questi penciei… se ne meuue questo malemmo in casa… - (si avvicina) Ma…. O pà vivo… se o rexiste ancon un po’ se o sbarghemmo… ao primmo porto neutrale! Saià megio daghe un cuggià de bromuru… o sta queto… a le tanta salute! - (esegue. Il malato beve incoscentemente) Ecco… pà che o se repigge… - (via a destra)

Camilla                         - (entra in veste da camera) Za che dorman ancon tutti veuggiu finì o terz’atto da commedia! “Il netturbino innamorato!” Oh! Meo scurdà l’ommo do gazzo… o dorme che o pà n’angiueto… se vedde che a combinazione.. bromuro-lacca capelli, son l’ideale per questi caxi… guei guei ghe ne daggo ancon in po… saià megio o brumuro o a lacca? Mah! Vedemmo cose dixe o mego… - (verso le due bottigliette, sillabando come i bambini per gioco) A… l’ha … di …to…co…sci… o…me… go….che…lan…ghin… go…la…più… buo..na… è…que….sta…qua…! la.. più… buo..…na….che…ci…sia.…per…co...de….sta.…ma.…la….ttia! Ecco! Bene… O bromuro… - (stessa scena. Un cucchiaio all’ammalato)Oua poemmo sta tranquilli! Vaddo a sercà i atri per dighe che a maexinn-a ghe l’h o zà daeta mi… No vorrieva daghela due votte! (via a sinistra)

Celestinn-a                   - (entra da destra assieme a Luigin) T’haè dormio un po, Luigin?

Luigin                          - Dormio? Nibba! Zebba! Pezza! Tutta a neutte a pensà ai guai de questa casa! Ve manca solo un bello fantasma… poi se ao completo! Ma dimme, Celeste, no te offende… ma in ti to antenati… no ghe miga staeto quarche caxo… - (accenna al capo) de pazzia collettiva?

Celestinn-a                   - So ben che ti scherzi! Se no ti me offendiesci! Te diggo che tuttu quello che le successo a le staeta ‘na disgrazia…

Luigin                          - Mah!... Me pà che tutta questa casa a segge un parafulmine de desgrazie. Ve-e tiaè tutte addosso! No ei mai pensou andà in Gexa e fave benedì?

Celestinn-a                   - No scherzà! Maè papà o le un gran brav’ommo!

Luigin                          - Son d’accordo!

Celestinn-a                   - Maè mamma, a parte che a segge ben ben svania, e che a pense solo aè so commedie, a no le cattiva….

Luigin                          - E anche chi posso ese d’accordo… ma ….

Celestinn-a                   - Cleme… a servetta, a parte o vizio de leze tuttu quello che ghe capita sottoman… a l’ha un cheu d’ou….

Luigin                          - Impeccabile….

Celestinn-a                   - In fin resto mi…. Creddo d’ese a ciù normale de tutti… a ciù a posto de tutta a casadda!

Luigin                          - Spero… Alloa son mi che son desbandellou! Ma ti veddi, vuiatri sei comme i tedeschi, un solo o le bravo, duì fan ‘na lite… trei fan ‘na guera mondiale….

Celestinn-a                   - Cose ti vorriesci di?... Che nuiatri porriescimo fa ‘na guera?

Luigin                          - No penso che arriviei a tanto… ma no me stupieva che succedesse!

Celestinn-a                   - Basta! Se ti t’haè addesciou con a quaè de ratellà, no le o giorno adatto… se ti veu offende a maè famiggia, ti peù anche andatane!

Luigin                          - Comme? Descaso?... Me piggian pe un carmelitano scalzo! Sciù no piggiatela! Ma capisci a maè situazione! Vegno pe a primma votta in casa to, de neutte, da rescoso, comme un ladro… e me piggian pe un ladro! Finn-a li han raxion! Poi son l’amigo de tò papà che no conosciu manco, son l’ommo do gazzo o da luxe… Me sesguare e braghe d’indosso… me vestan da tiroleise e me mettan i pè a bagno in te l’aegia buggia…. Comme n’aragosta!... No so cose porrieva succede d’atro! Capisci, un o resta un po scosso!

Celestinn-a                   - Ommo de poca fede! Basta! Ammiemo ciuttosto comme sta o marotto…. Po’ che o segge tranquillo… se vedde che a cura a le indovinà!

Luigin                          - Specialemente a lacca pe i cavelli! N’ei faeto n’ommo in technicolor! O l’ha cangiou ciù colori le in t’un momento che l’arcobaleno… a le andaeta ben che in te meixinn-e no ei pescou a seivia… oppure o pronto… o lucidavi comme un mobile antigo!

Celestinn-a                   - Mi dieva de daghene ancon un cuggiarin… - (esegue) Ecco…. O sta megio… ma bezeugna no abusane….

Luigin                          - Se un o fa ben… Duì fan megio!

Celestinn-a                   - Vegni, te fasso vedde tutta a casa, e o bagno! Se ti voisci fate ‘na doccia…. Ma senza fa bordello con l’aegoa!

Luigin                          - Posso lavame a secco! - (i due via a sinistra)

SCENA SECONDA

Cleme, Ladro, Giacinta, poi Camilla e Breuxo

Sbattono alla porta con violenza.

Cleme                           - (da sinistra. Ha in mano il solito libro e nell’altra la tazzina di caffè che sta sorbendo. Si ferma al centro assorta nella lettura. Continuano a battere alla porta) E chi ghe oua?... Cose fasso?... Arvo?... No arvo?.... Ghe vorrieva ‘na margherita….

Giacinta                       - (dall’interno, isterica)Arvì questa maledetta porta… primma che sfonde tuttu…. Benardo… arvi.. ao so che t’haè li… arvi…

Cleme                           - Chi le megio arvì primma che s’addescie tuttu o vicinato…. - (apre)

Giacinta                       - ( entra come una folgore) Dove o lè?... Dove o s’è infiou?....

Cleme                           - Ma… Chi scià serca?....

Giacinta                       - O Benardo! Maè majo…. Quello bodison, quello sfacciou…. “semmo chi che se divertimmo…” bene, son vegnua a divertime anche mi! E veuggio divertime ben! Dove o lè?.....

Cleme                           - Ma chi?... Ah! Ho capio… o ladro!

Giacinta                       - Macchè ladro! Quello un ladro? … puah! Un schifo… Ecco cose o le! O se da ancon e aje de ladro… se le o le un ladro mi son Arsenio Lupin… O le un maccaron! Bon a ninte… ecco cose o le! O no lr mai riusciu a fa un corpo che o rende ciù de un lenzeu e due fodrette… O no le manco un ladro da galinn-e!... “Questa a le a votta bonn-a, o me dixe… E bezeugna che a mattin vegne a retiamelo comme un sacchetto da rumenta… se no, o no ven manco ciù a casa… - (il ladro in poltrona. Sarà in posizione che non sarà subito visto da Giacinta)

Cleme                           - E vuscià?.... Chi scià le, a mamma?...

Giacinta                       - Ho dito che o le maè majo! N’assidente a mi e a quande ho pronunciou quello mefitico “sci”. O m’ha promisso mari e monti, o m’ha dito: “Ammia, tempo ‘na settemann-a arvo ‘na tabaccheria!”O l’averta, ma de neutte.. combinazion, vanni a vedde, drento ghea o guardia notturna che o faxeiva l’amù con a figgia du padron… quelli duì han duvuu sposase… e maè majo.. o le finio ao fresco! Tutto meixi senza condizionale perché o l’avveiva zà averto, tempo primma ‘na bottega da orefice! E pensà che in tuttu o l’ha arrobou n’anellin de similoro! Con quella testa avenà che o l’ha, per le, per fa un corpo, ghe voiva un palo… o s’è serca n’amigo, ‘na personn-a de fiducia…. Un che da quarche tempo o frequentava l’ostaia di Poldo… o no lea un carbinaè in borgheise?... tegniva d’euggiu un traffego de stupefacenti e l’hanno arrestou le pe n’anellin… di finto oro! Se ve diggo che o le un poviou mentecatto…. Questa a le a vetta bonn-a o dixe….. se no vegno a retiamelo, comme un po de scarpe da-o caegà, no veddo ciù…

Cleme                           - Oh! Questa a le bella!... No so se posso dilo, scià me pà tanto ‘na brava donna… me dispiaxe tanto per vuscià…. Scià se fasse coraggio!

Giacinta                       - (allegra)O le morto?... mano male!

Cleme                           - No…. Pezo….

Giacinta                       - O le zà drento?...

Cleme                           - Pezo… In primmo tempo o s’eà fidanzou con a figgia du maè prinsipà….

Giacinta                       - addreitua?... o s’è fidanzou?... Oh” questa poi… questa o no a passa liscia! Dove o le?..... Alloa le veo che o se divertiva tanto in te questa casa?... dove a le questa specie de concubina?

Celestinn-a                   - (d.d.) Cleme… Cleme… - ( entra) Oh!... - ( sorpresa) Chi a le a scignua?...

Cleme                           - Scignurinn-a, no vorrieva daghe un dolore… scià stagghe carma…ma questa… ehm… scignua.. a dixe d’ese… a moggè do so fidanzou… Mi no ghe capiscio ciù ninte!

Celestinn-a                   - (colpita)Ehhhh????.... Comme?... No le poscibbile1

Giacinta                       - (le si avvicina e la scuote) Serto che le poscibbile, bellezza, ti pensavi de avvei faeto un bello corpetto veo?... E nae, bambola, ti sei sbagliata… l’ommo….. anche se brutto, e tonno, è il mio e me lo tengo… e ne faccio quello che voglio! E ti… smamma… scarpinn-a!

Celestinn-a                   - Oh! Dio… che moddi… Che mainee da donna ordenaja….

Giacinta                       - Ordennaja o no… Ti me rendi o merlo… o masc-cio… e guai se ti me l’haè guastou…

Celestinn-a                   - (piangendo) Oh! Bella madonna caa… che ommo… che figua… no aviò ciù o coraggio de arzà i euggi… e sci che o me sperzuava de vuoì ben solo a mi… ancon un menuto fa… sfacciou!

Giacinta                       - Oh…. Quello o fa fito a zuà! Per le i zuamenti son comme ciappelette! O piggia i zuamenti comme un gotto de vin!... e tutte e votte che o va in te ‘na casa, dixemmo “in vixita”… se o treuva ‘na donna a le a so… scià me ciamme o Berardo!

Celestinn-a                   - Comme Berardo?... Mi l’ho sempre ciammou Luigin….

Giacinta                       - Ecco li che tipo… O cangia anche nomme! Faccia fasa!

Luigin                          - (da sinistra, allegro) Celestinn-a, ti saè miga dove tò papà o ten o doppo barba? - (in quel momento da destra entrano Breuxo e Camilla)

Celestinn-a                   - Faccia fasa… faccia scassà… chi ti g’haè o doppo barba e o prebarba! - (gli molla due ceffoni, uno a destra ed uno a sinistra) Mamma… mamma….. - (si getta nelle braccia della madre)

Luigin                          - O le un po forte come dopobarba… No ghe quarcosa de ciù leggero?

Camilla                         - Cose te succede Celestinn-a?... Perché ti picchi l’ommo do gazzo?....

Celestinn-a                   - (rivolta a Giacinta che era rimasta impassibile) Eccolo li…. Scià se o pigge questo rivoltante de n’ommo! Tutta a corpa a le staeta a so! De quello bello generin li!

Giacinta                       - Comme? Le?.. O le lè che o l’ha trascinou o Benardo in te questa avventura?.. Alloa vuì sei o palo?

Luigin                          - No son tanto grasso… ma proprio un palo….

Giacinta                       - Ma.. .scià le segua?....

Celestinn-a                   - Scià no pensià davvei che agge combinnou tuttu mi veo?....

Giacinta                       - Quande a le coscì…. - (altro schiaffo a Luigin)Chi scià g’ha quello che scià se merita… Intrigante!... perché scià se mesc-ciou in te quest’affare?...

Celestinn-a                   - Ma papà?... papà? Ma ti no faè ninte?... No ti veddi quello mostro li? O m’ha ingannou finn-a all’urtimo… o m’ha tradia… vendica tò figgia, sciu papà!

Breuxo                         - Ma se t’haè dito che questo o le un maè amigo?... mi no capiscio ciù ninte!... ma se maè figgia a dixe che scià le un scarmo grammo… o maè dovvei o le de difendila…. - (altro schiaffo a Luigin) Ecco faeto!

Camilla                         - Oh! Ma quello o no le l’esattù du gazzo…. Ma l’esattù de mascae!

Luigin                          - (con un urlo) Bastaaaaa!!!.....Ma se peu savvei perché tutti me dan? Tutti se sfeugan in sce mi?... Han crioù tutti “daeghe ao lù?” ma zà o savveiva… questa a le ‘na casa pinn-a de matti che a va de sorvia! Poscibbile? Vegno a primma votta da galante, devo intrà de neutte, doppo ‘na neutte d’incubo… a mattin pà che se rasserenn-e… invece te sc-cioppa n’atra burrasca…. Solo pe avvei sercou d dopobarba, me refian quattro mascuin, comme se avesse sercou o so! E no poivi dime che nu ne usaè dopobarba invece de piccà tanto?....

Celestinn-a                   - Vergheugnite!... perché no ti maè dito che t’haè o majo da scignua?

Luigin                          - (guarda Celeste come se fosse pazza)Perché… no son! Cose o le sto discorso?... N’atra mattaia de vostre?...

Giacinta                       - O per quello o l’ha raxion, mi no so chi o segge… de seguu che o no le maè majo o Benardo… Maè majo o le un tipo ciù robustu! Neigro de cavelli… con baffi neigri….

Breuxo                         - Pe caxo… O no le miga questo?... - (scopre il ladro)

Giacinta                       - No… no… maè majo o le ciù rob…. Ma … o le lè… ma comme o le conciou?... cose ti ghe faè li?..... perché o fa finta de dormì… ma cose o fa li acquegou?... Mi l’aspeto a casa e le o se ferma chi… a dormì… oua l’arrangio mi… - (si rimbocca le maniche)

Breuxo                         - Ferma! …. O le marotto… grave!

Giacinta                       - Marotto?... O saià imbraego!... N’atra sbornia… Vei seia o stava beniscimo… primma de andà a lauà…

Breuxo                         - Sci… ma poi… ghe… ciuvuu addosso…

Camilla                         - E nuiatri l’emmo curou….

Giacinta                       - Ma comme ghe ciovuu addosso?...

Camilla                         - E ghe vegnuu ‘na pormunite… Mi diggo fulminante!

Breuxo                         - In technicolor

Giacinta                       - Comme?... In techni….?

Breuxo                         - O semmo nuiatri, anzi, oua doppo e cure pà che o stagghe un po megio.. o l’ha torna a so colore!

Giacinta                       - (lo scuote violentemente ma il ladro, carico di bromuro, non riesce a svegliarsi) Sveglia, no fa finta de dormì…

Celestinn-a                   - O saià o cuggiarin de bromuro che g’ho daeto…

Breuxo                         - Ti?... Anche mi!

Camilla                         - Vuiatri?... E mi anche…. Ohhhh!

Cleme                           - Bello… romanzesco… Ghe l’ho daeto anche mi… quello oua o dorme finn-a o giorno do giudizio universale. Me ricordo un romanzo che o lea intitolou…

Breuxo                         - E smettila con questi romanzi… Bezeugna sercà de addescialo… femmoghe un bello caffè carrego… - (tutti lo chiamano e lo scuotono)

Tutti                             - Sveglia… Sveglia… le giorno….. - (tutti lo schiaffeggiano per riportarlo in vita)

Giacinta                       - (lo schiaffeggia. Quegli pian piano aprirà prima un occhio, poi l’altro) Meppai o reven….

Ladro                           - Cos…. Cose succede?... Piccan… chi le che picca? - (parla lentamente, assonnato) Avanti… intraè pure….

Giacinta                       - Macchè avanti son mi… a Giacinta….

Ladro                           - (strizza un occhio per vedere meglio) Lasceme dormì… questo o le n’incubo…

Breuxo                         - Osciben! O no se sveggia…

Camilla                         - Se ghe descimo un po de meixinn-a?....

Celestinn-a                   - Saieva ancon pezo….

Breuxo                         - Un po de lacca…. De stuccu… un callifugo…

Celestinn-a                   - Papà… No scherzà o ne cangia torna da colore comme i camaleonti!

Cleme                           - Mi dieva de faghe oduà i Sali… - (corre a prenderli) Ecco… son chi! A scignua ghe fan tanto ben….- (glieli fanno odorare ed egli comincia a riprendersi)

Ladro                           - (si guarda attorno) Dove son?... questa… o Dio.. sempre questa casa….aggiutto… aggiutto…. Ciammaè o commissario… i carbinaè… a mobile… a politica… o bon costume… veuggiu andà in galea… veuggiu sciortì da questa casa….

Giacinta                       - Sciu…. Benardo… Carmote…. Son chi mi… a to Giacinta…! Cose t’han faeto?

Ladro                           - Tuttu… tuttu m’han faeto! Veuggiu scappà… Giacinta, aggiutto!

Camilla                         - E pensà che o lea proprio un personaggio pe a maè commedia! “la rinascita del cadavere!” O faxeiva coscì ben a parte do morto… e quella do ladro…

Giacinta                       - Peu dase in commedia… ma in ta vitta…. Veo Benardo che comme ladro t’haè un fallio?....

Ladro                           - No me ne va ben unna! Ma doppo questa lezion… quello che ho passou in te questa casa, se me sarvo, prometto che arrobà no ghe andiò mai ciù!.... Se me capitesse mai n’atra votta ‘na casa comme questa… per quanto creddo che case comme questa no ghe ne posse ese atre! Giacinta… portime via de chi!

Breuxo                         - E no… me spiaxe… Quarchedun peu veddilo… No poemmo….

Ladro                           - Scià no vorrian miga sequestrame ancon?.. Mi ciammo i carbinaè e scià paghià per queste sequesto de personn-a!

Camilla                         - No le questo… le che… nuiatri… - (guarda gli altri cercando un aiuto)

Celestinn-a                   - Ecco! Le megio che ghe dimmo tuttu! Tutti i guai son successi perché nuiatri, anzi maè mamma, a sé missa in ta testa defa credde ai vexin che andemmo in campagna… in sce Dolomiti! Oua scià capià ben segondo i vexin, specie quelli de sotta, semmo in alta montagna… se a vexinn-a dell’eutto a ven a savvei che no se semmo mesciaè de casa… mentre luiatri han gioù mezo mondo, o son caeti che ne nasce!

Giacinta                       - Ma… scià no vorrian miga che se fermemmo tutti duì chi veo?.....

Ladro                           - Giacinta! Ti no i conosci ben!...lascili perde… mi no ghe staggo manco se me fan d’ou!

Luigin                          - Oua comminso a vedde cciaeu… Alloa… tuttu le successo per questa stupida stoia da campagna?... Pe no fa savvei ai vexin…

Celestinn-a                   - …. Che no emmo i poscibilitaè de andà in campagna!

Camilla                         - Se capisce! Quelli de dato son brava gente, modesti…. Operai… ma quella scorpena de sotta che da vei seie a le andaeta in turneè in Svizzera, Belgio, Olanda, Lichetestagghe….

Breuxo                         - Quelli de sotta son ‘na mannega de fanfaruin… Son tuttu luiatri! I atri son frilli!... Te g’arriva di muggi de cartolinn-e dall’estero… se spediscian a casa… da soli! Coscì nuiatri e vedemmo.. e ghe patimmo…. Am che refiusi…..!

Luigin                          - Faeme capì ben…. Quelli vexin… saievan… questi… de sotta a vuiatri!

Camilla                         - Esatto… proprio chi sotta…

Luigin                          - E…. quande saievan partii?...

Breuxo                         - Vei seia.. n’ua primma de nuiatri…. Son vegnui sciu a salutane…. Tutti pin de zaini, tenda, pacchi,…. Piccozze…. Corde… lampioin… arpioin…. Ma che raggia… mi i sc-ciuppieva….

Luigin                          - Capiseto…. Capiscio… Ah…ah….ah….ah..l. Questa a le da rie… De queste … no n’avveivo ancon sentio… Andà in campagna e serrase in casa…. Ah… ah….ah….

Camilla                         - Cose ghe da rie?... se nuatri no emmo i mezzi de sta a pari con quei de sotta?...

Celestinn-a                   - No voemmo manco ese piggiaè pe ‘o naso dai atri… Luiatri van?....

Camilla                         - E alloa andemmo anche nuiatri…

Breuxo                        - Andemmo. Ma restemmo. Le ciaeu! Andemmo d’in cuxinn-a in sala, d’in sala in cuxinn-a….. descasci pe no fa bordello… questa a le a nostra villezzatua… e oua.. vuiatri sei nostri ospiti….

Luigin                          - Ah…ah…. Questa a le da petenà con i sasci…

Celestinn-a                   - Ma cose ghe da rie tanto?... Ti no pensi ao sacrificio che femmo? Ti me metti ‘na raggia….

Luigin                          - (sempre ridendo, non riesce a calmarsi) Ti… ti te ricordi… vei seia Celeste?.... quande son arrivou?

Celestinn-a                   - Sci… Ebben?....

Luigin                          - Ti maè dito “terzo cian”… Ma mi ho cuntou anche o cian rialzou….

Celestinn-a                   - Ma no… quello o no se conta….

Luigin                          - Ou so… Oua…. Ma mi… vei seia… l’ho cuntou….

Celestinn-a                   - E ma alloa stemmo ao quarto cian, se ti conti quello….

Luigin                          - Esatto! Esatto! Me son sbagliou… e con e solite ciavi da cricca, che arvant tutte e porte… che poi no me piaxe… appenn-a vegniò a sta chi fasso cangià a cricca… No le bello… Zà o Stato pe risparmià… ben… inavvertitamente… ho averto a porta… di vexin de sotta….

Breuxo                         - I Segalerba?... Ma no ghe son… son partiti… se son assurda de daghe i faeri?

Ladro                           - Segna… segna Giacinta… Piggia notta… No se sa mai….

Giacinta                       - Ti no naè ancon a saè?....

Luigin                          - No… no se son scordaè… No l’han daeti per ninte!

Celestinn-a                   - Nooooo???.... No l’han daeti? E perché?

Luigin                          - Semplice… perché….. “son tutti in casa”… tutti descasci comme nuiatri… assettaè in gio a toua con ‘na candeja in to mezo.. zugavan a l’oca… o a tombola… e parlavan sottovoxe… e donne… faxeivan maggia e dixeivan o rosaio…..

Camilla                         - Coseeeeee????.....

Celestinn-a                   - Tutti?.... In casa?... No le poscibbile… Ma se son partii vei seia?

Luigin                          - Comme vuiatri… Se scià veuan andaghe a vedde… Gh’emmo e ciavi! Vei seia no capiva cose stessan faxendo…pensavo a ‘na seduta spiritica… appenn-a visto che avveivo sbagliou casa, che no se trattava da famiggia da maè Celeste… Me son retiou in bun ordine… senza che nisciun m’avesse visto… dall’ingresso sentivo di… ciannin “47… o morto che parla…” 30 o morto che camminn-a … “77 e gambe de donna… 90… a puia… “ Poi un o l’ha tioù un crietto… “Tombola”… te ghe arrivou un lerfon in scià faccia…. No capì… anche luiatri….

Camilla                         - Oh! Vuoivan fa credde d’ese in Belgio; Lichetestagghe….ecc….

Breuxo                         - Celeste?... Camilla?.... Ma che boxardiiii.

Luigin                          - Sci…anche nuiatri…. Ma nuiatri se ne stemmo almeno in Italia… Luiatri… van all’estero…

Celestinn-a                   - Nuiatri, in sce 4 anni ghe semmo andaeti ‘na votta sola… in Svizzera…

Camilla                         - Ma quelli de zù… son proprio boxardi marsi….

Luigin                          - Commè? Le 4 anni che faè questa vitta?... Bella gente caa che coraggio!.... Arvì questo barcon… faè intrae dell’aja… Tuttu deve cangià… Tuttu deve ese faeto a luxe do giorno…. - (apre le finestre) Veddiei che a chi a un po’ l’arvan anche i vexin de sotta….

Camilla                         - Ma che gente… che boxardi…. - (a Cleme) Donna? … Vui comme ve ciammaè?

Cleme                           - Uffa… Questa a turna in trance… Me ciammo Clementina…. Tradotta Cleme…..!

Camilla                         - Me paggei in tipo d’avveive zà vista da quarche parte….

Cleme                           - In sciu tram… zeuggia!

Camilla                         - Ben… Andè de là e piggiaè… - (conta le persone) Sette gotti e ‘na bottiggia…. Do ciù bon! Sc-cieuppa l’avarizia…. Veuggiu brindà a salute de quelli de sotta…. Boxardi!

Ladro                           - Grazie! Mi no beivo!... In te questa casa no ghe veuggiu restà un minutu de ciù… Beive con vuiatri porrieva portame desgrazia!

Breuxo                         - Visto che comme ladro… andaè poco… - (trae il portafoglio) Chi ghei dexe migli epe o desturbo che v’emmo daeto… e pe o picxei che nei faeso… de no muì! Per nuiatri o lea un vero pastisso….

Ladro                           - (stupito) No scian… miga… maledette?....

Breuxo                         - E pallanche son tutte benedette e tutte maledette…

Ladro                           - (diffidente) Grazie!

Breuxo                         - E se vorrieie visto che comme ladro andaè poco, ve faiò intra in ta ditta dove son mi… n’ommo o ne serve sempre… un con e spalle bonn-e … e vuì lei… se no sei morto con tutta quell’aegoa… vivieni armeno traquillo….

Ladro                           - (incredulo) Con vuì da vixin?... Tuttu o giorno?... Mah!... Ghe creddo poco… Ad ogni moddo accetto… forse feua de questa casa perdei tutta e vostra malefica influenze… muggè… aggiuttime… scignuri, no posso davvei dive grazie… Ma ve levo o desturbo vuentea…

Breuxo                         - Arreveise alloa…. E ricordaeve… rigaè drito e o posto o le o vostro….

Ladro                           - Ci rivedremo…

Breuxo                         - Secuu che ci rivedremo… Ma se scià resta a disnà con nuiatri…

Ladro                           - Ninte affaeto! Ciuttosto me caccio zu do barcun! Me stranguu con e me man… andemmo Giacinta… aiutami a morire…

Breuxo                         - Oh! Ma che esagerou… Cun tutte e cure che emmo avvuu per te!....

Ladro                           - Se peu di che gh’emmo perso a neutte appreuvo….

Camilla                         - Me ricordo ‘na commedia americana intitolà….

Ladro                           - Andaè all’inferno… Vuì… e commedie… i drammi… i romanzi.. i galanti… e gite in campagna… e tutta questa maledetta casa… - (via dal fondo con la moglie)

Breuxo                         - Ma che esagerou… E vuiatri andaè a fa do ben ai axi… perdei o tempo… a fatiga…. E o savon!

 

FINE