di
Vittorio Pavoncello
Personaggi
Anna
Mario
Scena
Una casa
Tempo
Ai nostri giorni
Nota
Il testo costituisce un atto unico. La sua durata nel tempo dipenderà dalla regia e dalla lentezza recitativa degli attori, perché si sa che i bradipi sono degli animali molto, ma molto lenti, quasi lentissimi.
Scena I
Casa di Anna e Mario. Si stanno preparando per uscire.
Anna E’ tardi!
Mario Che ci posso fare! C’era un traffico, crudele, perfido. Veramente perfido. Pieno di auto e cattiverie.
Anna Potevi uscire prima.
Mario E tu farti trovare almeno pronta! Uffa, mi sembra come se ogni minuto ne prendesse dieci. Più cerco d’essere veloce più vado al rallentatore.
Anna Una vita alla moviola.
Mario Che ore sono?
Anna Non lo so. Gli orologi sembrano bloccati! Sbrigati!
Mario A me, lo dici. Dillo a te stessa! E’ questa calza che va lenta... Che ore sono?
Anna Abbiamo già un quarto d’ora di ritardo. Ci aspettavano cinque minuti fa.
Mario La trasmissione sarà iniziata! Laura sarà furibonda. E devo ancora farmi la doccia.
Anna Ancora!? Non te la fare.
Mario Dopo tutta una giornata? Una intera giornata di lavoro! E poi, non riesco a mettermi gli abiti puliti, se non mi sono prima lavato.
Anna Sei formale. Con tutte le puzze che ci sono nell’aria, chi vuoi che senta la tua!?
Mario Perché, io puzzo? Accidenti alla camicia! Ma quanto tempo sarà che tento di slacciarmi questi bottoni?
Anna Non lo so! So soltanto che è tardi. T-a-r-d-i ! E se ti fai pure la doccia, addio!
Mario Ma tu l’hai fatta?
Anna Ieri! L’ho fatta ieri.
Mario Da ieri sarà svanita.
Anna Io profumo. Una donna profuma sempre!
Mario Telefona! Telefona, e senti se hanno già iniziato a giocare. Anzi, no, accendi la radio. Anzi, no telefona. Di che arriviamo subito.
Anna Il tempo sembra una colla, una melassa appiccicosa, nella quale ti rivolti..
Mario Telefona! Telefona!
Scena II
Anna E’ sempre occupato. E sono già le otto e mezzo.
Mario La diretta iniziava alle otto e mezza!
Anna Siamo in ritardo di mezz’ora.
Mario Non capisco. Sembra che il tempo non passi mai, e poi, tutto insieme, è già passato. Mi spaventa.
Anna Non arriveremo mai in tempo.
Mario Visto come vanno le cose, mi chiedo se esiste il tempo. Non so da quando sto sfilando la cintura. Per non dire... di quanto ho impiegato per un buco.
Anna Forse, non avremmo dovuto sposarci. Il tempo è eterno. Sembra piombo.
Mario Non vorrai aprire una crisi dopo pochi mesi!?
Anna Pochi mesi !? Pensavo di più. Prima di vivere insieme il tempo era una scheggia. Ogni secondo effervescente. Perché ora tutto va così lento?
Mario Per favore! Per favore, non dobbiamo fare tardi. Questo è il presente, l’attuale: e siamo in ritardo. Non c’è tempo per le crisi.
E poi questo matrimonio l’avevamo deciso insieme.
Anna Io dovevo sposarmi cinque anni fa.
Mario Cinque anni fa!? Ma non ci conoscevamo neppure!
Anna Appunto. Perché non capisci? Ora è tardi. E’ tardi.
Mario Ho una pesantezza, in tutte le membra. Tutto pesa. Tutto. Anche pronunciare una sillaba. Faremo tardi.
Anna Perché sei cosi lento? Io sono già pronta.
Mario Pronta?! Non ti sei ancora vestita. Sei mezza nuda e senza esserti nemmeno lavata. E questa cintura che scorre lenta, cosi lenta…
Anna Chiunque incontrerò stasera mi sarà precluso. Anche se fosse l’uomo più affascinante che abbia mai incontrato…
Mario Anche fosse la donna più affascinante che io potrei incontrare, vorrai dire. Corro più dei miei desideri! Ecco, perché sono cosi lento.
Anna Non dovevamo vivere insieme. In ogni movimento che faccio devo sistemare anche te. Occupi una parte della mia vita... del mio tempo... attraversi il mio spazio.
Mario Prima, mentre slacciavo i bottoni, mi sembrava che tu eri l’asola dalla quale li dovevo far uscire.
Anna Nello sfilarmi una calza, tu eri la giarrettiera che la teneva. Devo ritelefonare per dire che siamo in ritardo.
Mario Inizieranno senza di noi. Noi? Quanta ipocrisia!
Anna Non c’è tempo per discussioni generali. Vestiti!
Mario Non ho ancora fatto la doccia, e sono le otto e trentacinque. Forse, se ci aiutassimo a spogliarci ed a vestirci, vicendevolmente dico… potremmo acquistare del tempo… minuti!
Anna Nonostante tutto, non sappiamo le nostre abitudini. Ci saremmo d’intralcio.
Mario Almeno la cintura l’ho sfilata! Ecco! Quanto mi ci vorrà ora per lavarmi?! Andare di là, aprire la porta, il rubinetto, far scorrere l’acqua, insaponarmi… Che fatica!
Anna Chissà per chi mi metterò delle mutande trasparenti!? Mah! Telefono, eh!
Scena III
Anna Ormai saranno quasi le nove. Ho detto che saranno quasi le nove! Le nove!
Mario entrando in accappatoio E non ho ancora fatto la doccia!
Anna E che ci fai in accappatoio?
Mario Io non riesco a lavarmi! Non faremo mai in tempo. Sono le nove e devo ancora prepararmi. Se dovessimo andare avanti cosi, ad avere dei figli ci impiegheresti nove anni per partorire. Il primo s’intende!
Anna Già col tempo che ci metti per eccitarti.
Mario Non facciamone un problema sessuale! Non facciamone un problema sessuale! Siamo in ritardo e basta. Il sesso non c’entra niente con i ritardi. Almeno nel nostro caso. Non pensi che dovremmo separarci?
Anna E lo dici cosi? Adesso poi?!
Mario Era un idea. Forse riusciremmo ad arrivare in tempo. Come non detto. Io vado, vado. Ah, hai chiamato Laura?
Anna E’ sempre occupato, poi libero e poi occupato.
Mario Potremmo accendere la radio. Intanto sapremmo a che punto è il gioco…
Anna Non servirebbe a niente, è interattivo con la casa di Laura. Ci hanno lavorato una settimana per mettere sensori, microfoni e telecamere.
Mario Telecamere?
Anna Si. Ma tutto questo non servirà, perché arriveremo tardi.
Mario Se riuscissi ad accelerare alcuni piccoli movimenti… Ma anche se io accelerassi il tempo non passerebbe più veloce. Guadagnerei tempo, questo è vero, ma come riguadagnare un ritardo?
Anna Non facendolo diventare eterno. Ma cosa fai cosi incantato?
Mario Ma tu mi ami?
Anna Scusa ..
Mario Il tuo amore, si, vive di tempo, nel tempo, oppure un giorno si farà tardi e tu mi amerai solo perché si è fatto tardi?
Anna Questo ritardo ci sta trasformando. Sento che scatenerà qualcosa.
Mario E’ importante arrivare in tempo. Ce la faremo vedrai. Basta tenerci saldi a ciò che siamo.
Anna Ovvero?
Mario Forse marito e moglie può bastare. No, non può bastare. Da troppo tempo ormai il matrimonio e il divorzio sono la stessa cosa.
Anna Forse, non siamo fatti l’uno per l’altra.
Mario Pensi che tutto ciò possa ostacolare il semplice andare a una serata tra amici? Il puro divertirsi. Andiamoci da liberi allora!
Anna E se è tardi?
Mario Sai dare una risposta tu a ciò che conta per te nella vita?
Anna Me stessa.
Mario E in questo io ci sono?
Anna Vorrei dirti di si, vorrei dirti di no. Per favore, non pormi domande cosi difficili, mentre non riesco neanche a vestirmi.
Mario arrabbiandosi Come puoi porre sullo stesso piano noi due e la scelta di un vestito?
Anna Non è la scelta, è la difficoltà primaria di coprirsi. Di per sé. Uno stato primordiale, più primordiale del matrimonio.
Mario Telefona che non andiamo!
Anna Mai! Non c’è alcun motivo. Siamo in ritardo è vero. Ma potremmo anche farcela ad arrivare. Anche a gioco iniziato.
Scena IV
Sono vestiti e sono pronti per uscire
Mario Che ti sembra?
Anna Ci hai messo tre ore per vestirti, e sembri un calzino con la cravatta!
Mario Senti chi parla! La piccola fiammiferaia al ballo degli orfani! Sei sbiadita come una aranciata svaporata!
Anna Tanto, è finito il tempo che arrivavo tardi con delle scollature da capogiro.
Mario Ecco, ora arrivi tardi e fai pure pena. Ho deciso, non si esce! Si resta a casa. Si accende la televisione e si spera che arrivi presto il sonno.
Anna No! Anche se è tardissimo, si deve andare. Ho promesso a Laura che saremmo andati.
Mario Cosi conciata!
Anna E guardati, sembra che hai il vestito buono!
Mario Lo è.
Anna Solo che è ridicolo.
Mario Se ti vergogni di me, allora non se ne fa niente! Io, non esco. Ma tu non la passi liscia. Ma ti sei vista? Neanche un ergastolano ti vorrebbe!
Anna Ha parlato il condannato a morte!
Mario L’ultimo desiderio sarebbe di non volerti. Senti, io ora mi rispoglio e resto a casa. Tanto il gioco starà per finire.
Anna Neanche per idea! Io sono pronta e tu anche. Sebbene ti ci vorrebbe una settimana per essere almeno presentabile. Quindi, si esce.
Mario Arriveremo tardi, o peggio, a giochi finiti.
Anna Guarda, ora farei di tutto pur di prendere un po’ d’aria fresca fuori!
Mario Cosa sarebbe questo tutto che faresti?
Anna Anche uscire da sola!
Mario Ed io? Resto a casa ad aspettare?!
Anna Come ti pare. Siamo invitati tutti e due. Deciditi.
Mario Un caffè!
Anna Lo prenderai in un bar.
Mario No. A casa. Ho bisogno di un caffè, per tenermi sveglio. Ma al ritorno si fanno i conti! Al ritorno si sistemerà questa faccenda.
Scena V
Anna Troveresti il modo di sporcarti anche con un bicchiere d’acqua!
Mario Io non esco la sera senza un caffè. Le abitudini aiutano a vivere. E non è colpa mia se mi sono sporcato?
Anna Ora, quanto ci metterai per cambiarti camicia?
Mario Poco.
Anna Inutile dire che è tardi. Arriveremo che Laura dorme.
Mario Visto che devo cambiarmi, ti dispiacerebbe dirmi come mi vuoi vestito?
Anna Devi cambiarti solo la camicia, non tutto!
Mario Ma questa è l’unica che ci sta bene sul completo.
Anna Ah! Perché per te quella camicia ci sta bene!? Guarda, pure una quadrettoni bianchi e celesti ci starebbe meglio!
Mario Una camicia campagnola su di uno spezzato?
Anna No, uno spezzato su di una camicia campagnola! Il trattore l’hai parcheggiato vicino almeno!
Mario Io ti ci porterei! Guarda, io ti ci porterei con un trattore, a spasso in città!! Facendo il giro per il centro!
Anna Almeno saresti un tipo fantasioso, originale.
Mario Se non mi trovi divertente potevi sposarti una barzelletta.
Anna Perché tu che sei?
si sente piangere un bambino
Mario Ecco, hai svegliato il bambino!
Anna C’è la baby-sitter. Che paghiamo per restare a casa. S’è mai vista una cosa simile?!
Mario Oh, basta, Anna! Io resto a casa. E’ tardi, sono nervoso. Non se ne fa nulla!
Anna E la baby-sitter la paghi lo stesso? Tu sei matto! Anche se fosse solo per sfruttare i soldi spesi, si deve andare. Avanti, cambiati camicia ed usciamo!
Si sente piangere il bambino
Mario Potresti almeno andare di la a coccolarlo!
Anna Non se ne parla neppure. C’è Katy…
Mario Poverino, chissà come crescerà? Già è adottato, in più allevato dalla baby-sitter.
Anna Crescerà disadattato. E avrà preso dal padre. Tu, che sei sempre stato coccolato dai genitori.
Mario Ha parlato la viziata! Lasciamo perdere! Sai che ti dico? Ora mi cambio e spero tanto di poter giocare. Cosi se mi capita un luogo della verità durante la partita, te ne dirò quattro davanti a tutti!
Anna Oseresti farlo?
Mario Oserei farlo si! Il piacere che mi prenderò se solo mi capiterà…
Anna Ah, si! E correresti anche il rischio di una mia smentita che ti potrebbe costare una condanna?
Mario Dovresti prima raccogliere quattro indizi a mio sfavore e ti voglio, prima che li trovi!
Anna Peti tra le coperte!
Mario Vedi, che non mi capisci! Quelli sono gesti d’amore.
Anna Ma tu sei matto!
Mario E tu insensibile! Non sai che i bradipo maschio per accoppiarsi lascia i suoi escrementi nei quali è contenuto il feromone, dove anche la femmina lascerà vicino il suo messaggio d’amore, così non devono spendere troppo tempo a corteggiarsi.
Anna E cosa sarebbero i tuoi peti: mazzettini di fiori?Ma fammi il piacere! E poi, come tutti i maschietti poco puliti e senza tanto feromone, lasci la pipì sul water. Ti lavi i capelli una volta alla settimana! E russi! Ti basta?
Mario Non farlo! Ti prego, non farlo! D’accordo, troviamo un accordo tra di noi.
Anna Stai capitolando?
Mario E’ cosi faticoso litigare.
Anna Su questo hai ragione, è stancante.
Mario Se capito nel luogo della verità mentirò. Non dirò nulla su di te.
E tu farai altrettanto. D’accordo?
Anna Rivestiti.
Scena VI
Anna e Mario pronti per uscire.
Anna Non so... Non sono convinta. E tardissimo...
Mario Dormiranno tutti.
Anna Tutti?! Laura dormirà. Gli altri se ne saranno già andati!
Mario No. Vedrai si attarderanno fino all’alba. Lo sai come sono prima che si spostino!
Anna Mah! Allora andiamo!?
Mario Certo!
Anna Aspetta. Una cosa..
Mario Ancora?
Anna Per andare andremo. Ma siamo proprio sicuri che riusciremo a tornare in tempo?
Mario In tempo per cosa?
FINE
Vittorio Pavoncello ©