I bruciamonti

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                  I BRUCIAMONTI

               3 atti di L. Borsarelli

      GIORGIO B.

      AIDA, sua moglie

      NORMA, sua figlia

      GIOCONDA la figlia minore          ex ORFEO, suo figlio

      NONNO LIRICO

      STEVU, fidanzato

      GIULIO cronista Rai

      MEDEA, Serva

                  ATTO PRIMO

Sala ammobiliata con gusto assai moderno. Porte a destra e a sinistra, Sul

fondo piccola veranda che immette nel giardinetto, sul davanti verso il

proscenio a destra, una poltrona di stile antico. Tavolo con alcune sedie.

Sul fondo a destra un apparecchio radio. Su di un mobile alcuni libracci

neri con su scritto l'anno. E' mattino

NORMA (continuando una discussione gia' avviata)..caro il mio Stevu. E'

perfettamente inutile che ti scaldi. Ho preso la mia decisione e basta.

STEVU Bene, allora se hai deciso, basta...

NORMA Deciso, decisissimo.

STEVU senza appello?

NORMA senza appello.

STEVU ..manco se..

NORMA manco se.

STEVU (esasperato) E va bene. Basta cosi. Se questa e' la tua decisione, se

hai deciso di fare la cantante, penso di poterti dire che non sei la donna

che fa per me.

NORMA ma sai che sei proprio un bel testone. Ma alla fine, cosa faccio ben

di male. La voce, ce l'ho.

STEVU Si, come tuo nonno. Il "Lirico".

NORMA Come il nonno, si, come il nonno. Per tua norma e regola il nonno e'

stato una delle piu' belle voci del passato e io ho ereditato la sua

vocazione. E di voce ne ho tanta e bella

STEVU ..e puoi anche far la pesciaia

NORMA (adirata) potrei fare la cantante meglio di tanti altri, ti dico.

STEVU Ah per quello! Alcuni non cantano nemmeno.

NORMA (sempre piu' adirata) A me ti riferisci? No, dillo.

STEVU Io non l'ho detto. L'hai detto tu

NORMA Vuoi sapere perche parli cosi? E' la gelosia, ecco cos'e'.

STEVU Ma fammi il piacere

NORMA E semmai che non si veda. Tutte queste scene che fai..E' gelosia

bella e buona.

STEVU Ma fammi il piacere. E' solo che mi scoccia che la donna che devo

sposare debba fare delle figure delle balle, e farle fare anche a me. Ecco,

tutto qui.

NORMA ..e poi scusa,se son piaciuta a tanti maestri di musica, vuol dire

che..

STEVU ..vuol dire che pagavi le lezioni. Son buoni tutti a farsi dire brava

a pagamento. E poi c'e' poco da stare allegri a fare i cantanti oggigiorno.

I piu' tanti sembrano ..delle ciozze costipate

NORMA Ciozze costipate?! Ciozze costipate hai detto ?!? Sefano sto perdendo

la pazienza.

STEVU Ma si perdi quello che ti vuoi. Ne ho fin sopra i capelli tanto che

tu lo sappia. Di te, di nonno Lirico, della mamma Aida del fratello Orfeo..

non si salva nemmeno la serva che si deve per forza chiamare Medea. (appare

Giorgio dalla porta) Bella famiglia, bella davvero. Gente finta, gente da

operetta. Ma va, va

NORMA Basta Stevu, non ti permetto.

STEVU Ma cosa.. cosa non permetti. Guarda mi dispiace solo per tuo padre

che e' una brava persona (G. si compiace) un vero martire (annuisce col

capo) un vero perdaballe comunque (G. e' disgustato) un salame un vero

rammollito

NORMA (si toglie dal dito l'anello di fidanzamento) Basta, basta davvero.

(gli tira l'anello con drammaticita')

STEVU Ma fammi il piacere, fammi il piacere.

NORMA Vattene, vattene ti dico. Non so veramente come ho fatto a passare

tanto tempo con te.

                        Scena 2                           

GIORGIO (tossisce e si fa avanti) Ora basta finitela. E lei giovanotto sta

esagerando. Era gia partito bene poi si e' rovinato verso la fine. E qui ci

ha ragione mia figlia..

NORMA Bravo papa'. Non lo voglio piu, non lo voglio piu e basta. (esce)

STEVU (vedendo G. che gli va incontro arretra impaurito) Scusi signor

Giorgio, io non volevo...

GIORGIO qua la mano giovanotto, questo e' parlar chiaro..pane al pane e

vino al vino. Queste cose che ha detto io le so benissimo. Solo che nella

seconda parte del discorso e' andato un poco fuori di careggiata

STEVU E io ci domando un milione di scuse...

GIORGIO lasci perdere. Sa cosa le dico?  Ci vorrebbe davvero qualcuno che si

impone in questa casa, uno che sapesse metterli tutti in riga..moglie,

figlia, serva..ormai a me hanno messo i piedi in testa, conto tanto come lo

sbirro a goffo.. qui ognuno fa quello che vuole. Solo che come si

fa..bisognerebbe menare le mani dalla mattina alla sera senza nemmeno

l'intervallo per i pasti..Solo che ora e' tardi e non serve piu a niente

STEVA Ma si ribelli..

GIORGIO e come? da solo contro tutti. E poi da come si sono messe le cose,

non bastano nemmeno i caschi blu.

GIOCONDA (entra da sinistra, vestita da ginnastica e con in mano un

attrezzo, un mollone per esempio, che sta usando mentre emette espira

rumorosamente)

GIORGIO ecco che l'arriva la Compagnoni. Attenzione che qui c'e la gloria

di domani

GIOCONDA (senza considerare molto il padre) A pa' e vedi di farti i cazzi

tuoi, no! E poi cosa cazzo vuoi saperne di sport tu. La pallavolo non sai

nemmeno cosa sia, sapessi almeno le regole, non sai manco quelle

GIORGIO Ora ti do un lerfone che ti faccio volare davvero. Maleducata. E

che linguaggio poi. Da camallo, proprio. (gli tira uno schiaffo che

Gioconda schiva abilmente)

GIOCONDA  Lo vedi che serve la ginnastica..

GIORGIO (Gli tira un altro scappellotto schivato anche quello) Se ti

agguanto..(G. esce dal fondo) Ha visto che roba. Le sembra rispetto questo.

..eh ormai sono un uomo finito.

NORMA (dal fondo) Papa', papa' l'hai mandato via quel bruto

GIORGIO Si, si..(A Stevu) Giovanotto ora e' meglio se batte in

ritirata..aspettiamo tempi migliori..come si dice..un po corre la lepre e

un po corre il cane.

STEVU ha ragione e' meglio che me ne vada per il momento. E' che non mi

rassegno a perderla. Le voglio proprio un gran bene

GIORGIO Ma sa com'e'..ognuno..

STEVU Grazie, grazie di tutto. Come le dicevo, lei e' proprio una persona

come si deve.

GIORGIO Si un perdiballe (S. esce dal fondo)

                        Scena 3

MEDEA (entra dal fondo spingendo la carrozzella col nonno)

NONNO (un ometto sugli 80 che ne dimostra comodamente 90. Interverra' nella

scena solo quando una parola del dialogo gli ricordera un'opera e la sua

vecchia passione per il canto. gli brilleranno gli occhietti e riuscira ad

alzarsi dalla poltrona per cantare)

MEDEA (dopo aver sistemato il nonno parla con G. con superbia) Se il signore

mi lascia campo libero vorrei levare un po di sporcizia d'ingiro. Su Marsch!

GIORGIO Alle' ci mancavi

MEDEA Cosa intende dire che posso anche andarmene? (fa l'atto di togliersi

il grembiule

GIORGIO Eh no bella, ci sono troppe pendenze tra noi

MEDEA E allora mi lasci lavorare, su forza sgombrare che ho da fare (inizia

a spolverare ma nel togliere la polvere fa cadere un sopramobile) Uh!

GIORGIO (con aria serafica va verso il mobile, prende il libro e inizia a

scrivere) allora tazzina del settecento..ultima della serie..fine del

servizio del settecento..opera di Capodimonte. L. 30.000. (chiude il libro)

MEDEA Oh, ma come era cara questa. Dove l'ha comprata? Alla Standa con

30.000 lire gliene danno sei di tazzine (raccoglie i cocci)

GIORGIO Guarda Medea che il montepremi aumenta. Questo mese sono

gia..(prende il libro) tre sopramobili, due statuine di capodimonte, un

lume del seicento, due piatti di Boemia, sei piattini, una terrina della

Bulgaria..

MEDEA Poteva andare un po piu lontano a comprarla. Roba cosi delicata.

GIORGIO (continuando)..la spalliera del letto, il vetro della sveglia..

MEDEA Uffa! sono scivolata sul tappeto..e cosa dovevo fare? Dovevo dare

una..Medeata per terra?

GIORGIO (continuando) la cornice del quadro di zio Rino, totale per

questo mese 198.000 lire senza IVA e bolli. Piu quello che sotterri nel

giardino di nascosto..cicchetti, gotti, piattini ecc..che se tra mille anni

fanno degli scavi nel nostro giardino sono in grado di ricostruire tutta la

storia del 19mo secolo..

MEDEA Quante musse per due tocchetti di roba vecchia.

GIORGIO Due tocchetti? Hai ridotto tutta la casa a tocchetti. Ormai ci sono

piu cocci qui che a Pompei. Tazzine col manico sono anni che non se ne

vedono piu..arriveremo al punto che dovremo bere il caffe nella gavetta

come i soldati al fronte. E delle volte mi sorge il dubbio che tu sia stata

a servizio a bordo delle corazzate dove tutto e di ferro

MEDEA Oh Segnu caro, quante scene, quante scene..e compri della roba un po

piu robusta..compra sempre dei ravatti..

GIORGIO Piu robusta ? Ghisa e acciaio. Guarda qui che roba (prende un

libro) in un anno quattro libri. Neanche Giulio Verne ne ha riempito 4 in

un anno. E senza contare quello sotterrato dalla nostra Etrusca..

MEDEA Oh per piacere, non iniziamo con i sopranomi eh !

GIORGIO E te non sei una donna..sei un..rompighiaccio

MEDEA Oh insomma alla fine..se rompo pago, e poi gliel'ho detto..se non ha

piu intenzione..(Fa per togliersi il grembiule) Me ne vado..

GIORGIO e no. Troppo comodo. Bisogna prima pareggiare i conti. Dovresti

passare un anno intero senza rompere niente. Figuriamoci!

MEDE E poi si sa..chi manezza penezza..

GIORGIO ma tu fai peneggiare gli altri..sei uno schiacciasassi, una

vandala. Attila!

MEDEA (si mette falsamente a pignucolare) Ecco, la verita che lei non mi

puo vedere, che non perde occasione per trattarmi come uno straccio..tutto

perche sono da sola, nessuno che mi prenda le parti che mi dia una mano..

GIORGIO stai tranquilla che basti e avanzi

MEDEA Vorrei vedere lei

GIORGIO hai ragione. Non riuscirei mai a raggiungere certi livelli

                        scena 4

AIDA (entrando da destra) Oh Giorgio, cosa c'e'. Come mai la Medea piange?

MEDEA (gettandosi nelle braccia di Aida) Oh signora mi tratta sempre come

una schiava

GIORGIO Non parlar di schiave con l'Aida.

NONNO (cantando) "Ahh se un guerrier io fossi..."

AIDA (senza cosiderarlo e con gesto abituale appopggia le mani sulle spalle

e  lo rimette a sedere. Cosi come fara' ciascun attore che si trovera

vicino al nonno all'occorrenza) Allora su, cosa ha rotto.

GIORGIO Tutto. Tutto rompe TUTTO. Siamo ridotti sul lastrico, berremo nelle

foglie come i pigmei, mangeremo nella carta come i gatti dei caruggi..tutto

merito della nostra Medea che te coccoli tanto.

AIDA Ora su, non esagerare..e' stata una disgrazia

GIORGIO e' quello che dico anch'io. E tutta una disgrazia questa qui.

Quella qualche giorno da fuoco alla casa

NONNO (cantando) "..di quella pira, l'orrendo foco.."

GIORGIO (lo fa sedere appena comincia)

AIDA Giorgio, lo sai che non devi parlare di opere quando c'e il nonno

meschinetto. Si stanca tutte le volte che canta. Me l'ha detto anche il

dottore..

GIORGIO Si ma questa qui mi fa perdere il lume della ragione

NONNO (cantando) "tutte le fibre marse avvampo'"

AIDA (lo fa sedere) Si papa' abbiamo capito..stattene bravo

GIORGIO Ci siamo

AIDA Giorgio rispetta mio papa'

MEDEA Oh, lui non ha rispetto di nessuno, lui

GIORGIO Taci tu, vandala

NONNO (c.s) Allarmi..allarmi..

GIORGIO Mettiamogli un limone in bocca, oltretutto ci ha la vitamina

AIDA Giorgio!! (il nonno cantera' in silenzio) un po di rispetto almeno per

l'eta..adesso vorrai pregare il male a un povero vecchio

GIORGIO Male no davvero. Ma che gli mancasse un po la voce..

AIDA per me la tua e' invidia perche tu non sai cantare

MEDEA Brava !!

GIORGIO Tu taci, ravatto

MEDEA (corre nelle braccia di Aida) Mi ha detto ravatto

AIDA Giorgio, un po di rispetto..di dignita'

GIORGIO dignita'..ma fammi ridere..con quattro donne in casa la dignita

devo averla solo io..quattro donne dico..e ce ne fosse una che mi cuce le

tasche delle braghe..e' un mese che lo predico. Mi metto una palanca in

tasca e ciocca in terra..dei buchi che ci passa la mano..perdo il mandillo,

perdo il lapis, i sigari..perdo tutto ma le tasche non si cuciono..e' un

mese. Un mese

AIDA Ma lo vedi come sei. Le tasche sono cucite e da quell'ora. E stai piu

attento prima di ciabattare

GIORGIO (stupito si mette le mani in tasca, ma non entrano perche sono

state cucite dall'esterno in modo che sono state messe fuori uso. Ogni

volta che tentera di mettere la mano in tasca questa gli scivolera fuori

dai pantaloni) Ma..ma..sono state cucite da fuori..ma..e ora come

faccio..vietato l'ingresso..ma siete matte ?

AIDA Oh, oh! Che la finisci sai. E cosa potevo farci a delle tasche che non

hanno nemmeno piu di fodera, in paio di braghe vecchie. Dovevo farci

l'ajour? Era l'unico rimedio

GIORGIO E mi ci dice niente, mi ci dice niente. Mi cuce le tasche da fuori

e mi ci dice niente. Ma allora se facevi il dottore e veniva uno col mal

d'orecchi, ci davi due punti? Mi ha cucito le tasche !.. (fuori di se) Ma

che donna, che donna. E ora?.. e ora dove me lo metto il berretto, e il

mandillo. Faro cosi (si mette il fazzoletto sulla spalla) me lo metto come

i violinisti..  e cosi per strada tutti si leveranno il cappello..te lo qui

il maestro...

AIDA Giorgio piantala li

GIORGIO E sicuro, sicuro..piantala li. Loro mi cuciono le tasche e io la

devo piantare li. Ora io dico; un uomo libero avra pur diritto a due tasche.

Io, no. Io ne sono privo.

AIDA Ma a un paio di braghe vecchie cosa dovevo fare, dimmelo te dimmelo.

GIORGIO e sicuro che te lo dico. Un paio di tasche nuove, ecco cosa dovevi

farci. Era cosi semplice. (fa per mettersi una mano in tasca e gli scivola

giu) Guarda, guarda!! Roba da rompersi un braccio

AIDA Oh insomma finiscila con questo dramma, te ne  prendero un paio nuove

GIORGIO ora dico..il mandillo posso tenerlo come hanno deciso in famiglia

(esegue) oppure sul braccio come i camerieri (esegue) Ma il lapis ? Il

lapis dove me lo metto? DOVE ME LO METTO IL LAPIS ?

MEDEA Se non la finisce va a finire che ce lo dico io dove se lo deve mettere

AIDA Finitela. Ce l'hai no le orecchie..e mettilo li

MEDEA Eh ben li dicevo..

GIORGIO te taci e pensa a scassare, che nessuno ha chiesto il tuo parere

AIDA Oh insomma la Medea ha espresso un'opinione in fondo

GIORGIO Si, opinione. E tu tienile mano. E le chiavi? Le chiavi dove le metto

le chiavi. Anche quelle sull'orecchio..e il sigaro ?

AIDA Oh quello ce l'hai sempre in bocca non lo molli mai. E poi che chiavi

puoi sempre attaccarle alla catena dell'orologio

GIORGIO Eh si, cosi poi posso anche aprire la porta con l'orologio e

guardare l'ora nelle chiavi. Ma fatemi il piacere andatevi a far friggere

NONNO (cantando) "di quella Pira, l'orrendo foco.."

GIORGIO (lo mette a sedere con violenza) Te taci, pira. Gia con un padre

come questo non potevi venire che come sei, Aida

NONNO (cantando) "celeste Aida.."

AIDA (lo fa sedere, il nonno mugola qualcosa) Medea, urgenza per il nonno

MEDEA (si avvicina con qualche difficolta pilota la carrozzella fuori dalla

scena)

                        scena 5

NORMA (da fuori canta) "Non ho l'eta', non ho l'eta' per amaaaaaaarti"

GIORGIO Te la qui la casta Diva. L'uovo da due rossi

NORMA Papa..

GIORGIO Ma che papa..io sono un uomo orfano di tasche..vuoi sapere chi sono

io? L'ha detto ieri quel giovanotto, sono un perdaballe, un mollusco, un

incapace senza polso. Ecco

MEDEA (rientrando col nonno) Bravo!

GIORGIO Te vai in cucina prima che ti faccia in tanti pezzi come fai te con

le stoviglie, e poi ti sotterro in giardino con i tuoi reperti E levati

davanti agli occhi (fa per inseguirla)

MEDEA Che carattere, bella Madonna che carattere (fugge in cucina)

GIOCONDA (entra sempre con un attrezzo e ansimando) Uno..due ..tre

GIORGIO te lo qui l'altro uovo alla cocca. La Gioconda

NONNO " In questi duri momenti..."

AIDA (lo f sedere) Si papa, abbiamo capito

GIOCONDA (senza badare al padre) Mamma mi ci vuole un centone..

GIORGIO Quattro sberle ti darei

GIOCONDA (continua ad ignorare il padre) Devo comprare le scarpe da

pallavolo che domani c'e la partita

GIORGIO Si, le benarde contro le goffe

AIDA O Giorgio, non dobbiamo ostacolare le aspirazioni dei figli. Vuole

giocare. Che giochi. Magari diventa una campionessa

GIORGIO si, senza valore. Che lavori o studi altro che giocare sempre

AIDA Al giorno d'oggi serve sempre meno studiare. E questo vale anche per

la Norma

NONNO (cantando) "Mira Norma, a tuoi ginocchi, questi cari pargoletti"

NORMA (fa sedere il nonno) Siediti nonno che la sappiamo gia'. (indicando

il padre) Vedi mamma, lui e' un uomo senza ideali

GIORGIO E gia cosa ci poteva uscire da un articolo come quello

AIDA Lascia stare l'articolo..eh..il nonno..che e' vecchio e non si puo

difendere. E tu Gioconda non puoi proprio aspettare per le scarpe, devo

prima comprare il vestito alla Norma

NONNO (c.s.) " Guerra..guerra..guerra.."

GIOCONDA (fa sedere il nonno) Siediti nonno. E' qui che trema tutto. Poi ne

soffre il cuore..oh mamma, io domani ho la partita, e come faccio ad

aspettare..

NORMA Eh no, eh. Io il vestito non e' che posso farne a meno..da un momento

all'altro mi possono chiamare alla RAI e come ci vado, con uno straccetto?

GIORGIO Se campo io senza tasche..

GIOCONDA ..ma la mia partita e' una cosa urgente..roba di domani..

NORMA Ma taci, maligno; per come giochi..e poi hai sempre fatto la riserva,

e quello lo puoi fare anche senza scarpe..

GIOCONDA Ah si perche tu invece; sei convinta di saper cantare, ma sembri

una gallina strangolata

NORMA mamma, fallo smettere o gli arrivo una mascata

GIOCONDA Papa, allora gli parli tu al curato, se non potro giocare..

GIORGIO ma cosa mi interessa del curato..si curi di qualcos'altro, non te

le compra mica lui le scarpe..

NORMA Ben detto, papa..

GIOCONDA  ..e te stai zitta sai..te lo compra forse la Rai il vestito, oca.

NORMA Oca a me ? OCA A ME ? (prende un cuscino dal divano e lo tira alla

sorella che lo schiva e va finire in faccia a Giulio, il cronista)

                        scena 6

GIORGIO ma tu guarda che famiglia..che famiglia mi ritrovo. Una banda di

pagliacci..compresa la serva

NONNO "Ridi pagliaccio..sul tuo onore infranto.."

AIDA (lo fa sedere) Siediti nonno che c'e gente

GIULIO Mi scusino..ehm..forse giungo in un momento un po'..

GIORGIO Oh niente affatto, qui e' sempre cosi

AIDA Deve avere pazienza, sa com'e. I ragazzi sono giovani, il nonno e'

anziano e allora..

GIORGIO (tra se) ora voglio vedere cosa dice di quelli di mezz'eta'

AIDA Ma mi scusi, a lei cosa serviva in particolare? E come mai e' passato

dal giardino?

GIULIO vede..ho chiesto e mi hanno suggerito di passare dal giardino..(ha in

mano un registratore)

GIORGIO (vedendo l'apparecchio) Ah e' lo stagnino..E' tanto che l'abbiamo

chiamata..e' per via del collo del lavello..perde e noi ci abbiamo messo

uno strazzone, ma non si puo continuare cosi..venga che le faccio vedere..

(si avvia a sinistra)

GIULIO Mi scusi..credo che si tratti di un equivoco. Voi avete ricevuto un

telegramma alcuni giorni orsono?

GIORGIO Un telegramma? Ci e' morto qualcuno ?

GIULIO No, anzi. E' una buona notizia..ma mi pare strano che non l'abbiate

ricevuto..lo mandano sempre qualche giorno prima..

GIORGIO e..a lei pare strano, ma a me no. Vede il postino di qua e' sempre

ubriaco..sa come e'..un gotto qui un gotto la..insomma bisogna andargli

incontro a meta' strada altrimenti chi abita in fondo alla strada, non

riceve mai niente. Sa, quando e' stufo butta la posta nello riano..

AIDA Ad ogni modo possiamo chiede..

GIORGIO si, a Medea, mah.. (chiama) Medea

                        scena 7

MEDEA (da dietro rumore di vetri rotti, G. si tura le orecchie. Medea entra

asciugandosi le mani) Mi volevate?

GIORGIO Proprio per niente, ma ormai ci sei. Che cosa hai rotto?

MEDEA e..niente. Il piattino del gatto. Lei mi ha messo fretta e io per far

prima ci son montata sopra..

GIORGIO Al piattino..

MEDEA ..e anche al gatto. Ora e' sulla credenza.

GIORGIO (si passa una mano nei capelli) Medea, abbiamo per caso ricevuto un

telegramma in questi giorni?

MEDEA (rivolgendosi a Giulio) A me non mi pare

GIULIO e, io no di certo

MEDEA ma lui si (indicando Giorgio)

GIORGIO Medea per piacere

MEDEA Si, si ora mi ricordo. Era ieri l'altro. Me l'ero dimenticato. Sa

com'e' l'ho messo in tasca e.. (estrae dalla tasca un pezzo di carta tutto

sgualcito e avvolto col fazzoletto)

GIORGIO e si. So com'e'. Sei riuscita a sguarare anche questo. Che donna!

MEDEA C'e' stata una disgrazia?

GIORGIO La disgrazia c'e' stata quando sei entrata in questa casa. Cosa

aspettavi a darmelo, eh? Non ti pareva ancora maturo? Dammi qua (Medea lo

tiene stretto G. lo afferra in malo modo e il telegramma si strappa)

MEDEA Eh ma che maniera che ha lei, pero'

GIORGIO ..e adesso chi e' che lo legge piu'. Sara' meglio che ce lo dica

lei il contenuto.

GIULIO Niente, c'era scritto che sarebe arrivato presso la sua abitazione

un inviato della RAI

GIORGIO ..Che sarebbe lei

GIULIO Esatto..

NORMA (felice) E sarebbe venuto per me. Mi perdoni ma l'ho aspettata tanto.

Mi permette che vada a mettermi in ordine. Anzi prima voglio darle un

piccolo assaggio

GIULIO Grazie ma non mangio mai prima di pranzo.

NORMA Ma no, cosa ha capito. Un assaggio della mia voce. (cantando) "Non ho

l'eta', non ho l'eta', per amaaaaaaaaaarti "

GIULIO (esterefatto guarda un po l'uno un po' l'altro)

AIDA Aspetta, Norma aspetta un attimino.

NONNO (c.s.) " Guerra..guerra..guerra.."

GIULIO (trasecolato) Ma..ma..e' mica un tedesco

NORMA Oh nonno. Aspetti, si accomodi, la stavamo aspettando

GIORGIO ma sa che questa e' bella davvero; chiamiamo un lattoniere e arriva

un radio tecnico. Se chiamavamo un radiotecnico, arrivava un commerciante

di costumi da bagno. Ma guarda...(fa per infilare la mano in tasca, ma gli

sfugge il braccio. Giulio lo guarda sempre piu' stupito)

AIDA Ma Giorgio, allora non hai capito. Questo signore non e' quello che

aggiusta le radio. E' uno che e venuto a sentire nostra la Norma...

NONNO (c.s.) " Guerra..guerra..guerra.."

AIDA (fa sedere il nonno) Non ci faccia caso; era un tenore lirico spinto

GIULIO E che sia spinto lo vedo da me

GIORGIO (trae da parte Giulio) Senta tenore a parte. Qui si tratta di

arteriosclerosi

GIULIO Capisco. (a tutti) Ora se mi permettono devo dire che sono venuto

per tutti voi, non solo per la signorina

TUTTI Come per tutti noi ?

AIDA no, non e' possibile. Mio marito e' stonato come una capra

GIULIO ma adire il vero il mio incarico e' di tutt'altra specie. Ora mi

spiego: faccio parte di un gruppo di cronisti incaricati di visitare

numerose famiglie..

GIORGIO Lo sapevo, io. Saponette, lamette da barba..

GIULIO Ma no, ma no. Abbiamo l'incarico di intervistare "le belle famiglie

italiane"

GIORGIO E' uguale, ha sbagliato famiglia lo stesso.

GIULIO Non credo. Questa e' ben la famiglia (estrae un foglietto)

Bruciamonti nevvero?

GIORGIO e si. Siamo i Bruciamonti, e forse l'unica cosa che non abbiamo

ancora fatto e' proprio quella. Ma la faremo, vedra' che la faremo.

GIULIO "una bella famiglia italiana"

GIORGIO ecco, qui non ci siamo piu'. Famiglia, forse; ma scombinata,

sfasata. Nonno lirico, serva rompitutto, figlie illuse, moglie illusa

delle figlie, padre braghemolle..questa e la famiglia..si accomodi

AIDA Ben, allora. Hai finito di denigrare la tua famiglia. Caro Giorgio mi

pare che esageri

GIORGIO "caro Giorgio" dopo 20 anni che mi chiami "Ohu", ora mi chiami

"caro Giorgio". Ci voleva proprio lei per farmi diventare "caro Giorgio"

AIDA ..ma signore mi spieghi un po bene che cosa e' questa storia

dell'intervista

GIULIO Niente, la RAI manda noi giovani cronisti a intervistare alcune

famiglie tra le migliori d'Italia

GIORGIO ecco, e' qui che se permette..

GIULIO (prosegue)..io dovrei documentare il loro modo di vivere, le loro

abitudini, il menage..insomma tutto sulla famiglia

GIORGIO Vede, e' giusto che lei sappia che la nostra piu' che una famiglia

e' un refugium pecatorum..

GIULIO Vedremo, vedremo. A me pare una bella famigliola, gente allegra, con

tanti interessi diversi..ad ogni modo non dovete preoccuparvi, incideremo

uno o due nastri e poi li combineremo..insomma faremo una bella

intervista..tutto con calma e serenita

GIORGIO queste sono due cose che in casa nostra non si sono mai trovate

GIULIO Le troveremo, le troveremo, non si allarmi

NONNO "All'armi..all'armi, all'armiiiiiii"

GIULIO Che c'e' cosa succede

GIORGIO Niente, non succede niente. E' il primo atto del Trovatore. Come

vede il nonno non parla, canta

GIULIO Bene, bene. Potrebbe essere un personaggio originale per l'intervista

GIORGIO Su questo puo giurarci

GIULIO Bene, come vede ho con me il registratore, incideremo un paio di

volte e poi sceglieremo la migliore che andra in onda domani alle 20

MEDEA (da sinistra) Signora, mi si sono rotte le uova

GIORGIO Ecco, basta rompere sei nel tuo

AIDA e va ben, Medea, poco male. Bisogna pur romperle per metterle nella

pasta, no?

MEDEA E si ma mi si sono rotte per terra

GIORGIO (prende il libro e scrive) due uova con piattino

AIDA (piano a Medea) e valle a raccoglierle con la cartolina

MEDEA gia fatto

AIDA bene

MEDEA pero sul piu bello mi sono scivolate dalla cartolina e sono andate

sul fornello. E erano le ultime

AIDA e non le potevi mettere in una tazza

MEDEA E si capisce, anche quella

AIDA Cosa anche quella

MEDEA Le uova erano in una tazza quando mi sono cadute, e dove vuole che le

metessi

GIORGIO (scrive) Tazza. (prende da parte il cronista) Senta lo nasconda

il..coso..come si chiama il registratore perche quella, come lo vede lo

scassa. E' automatico

GIULIO Euh ora..possibile?!

GIORGIO Non c'e niente di impossibile per quella li

GIULIO (rivolto a Aida) Signora Aida

NONNO (c.s) "se quel guerrier io fossi.."

NORMA zitto nonno. (lo fa sedere)

GIULIO signora Aida, cominceremo l'intervista con il padre e la madre, poi

passeremo ai due figlioli..i giovani esprimono molto bene i caratteri di

una famiglia..e' una caratteristica della Giovinezza..

NONNO (c.s) "Giovinezza..Giovinezza.."

GIULIO Ma questa non mi pare un'opera..

GIORGIO Su nonno, stai calmo; questa qui e' da tempo che non la si canta

piu. Non ci faccia caso; la famiglia Bruciamonti e' tutta  particolare..

GIULIO ..e me ne sto accorgendo..

GIORGIO le dico..questo e' niente. Vedra gli altri quando prendono

confidenza.. (ride)

                        FINE PRIMO ATTO

                        ATTO SECONDO (stessa scena. E' pomeriggio)

                  scena 1

GIULIO (armeggia attorno al registratore per disporlo alla registrazione.

L'apparecchio e' posto sul tavolo e collegato all'attacco della corrente

con un filo lungo che attraversa la scena da sinistra verso destra) (Giulio

parla tra se) Mi sorge il dubbio su questa famiglia, che non sia

propriamente una famiglia modello..e questo nonno "lirico" come lo

chiamano..mah! Speriamo di sbrigarsela subito che me ne possa andare..Alle

20 ho appuntamento con la mia Matilde..

NORMA (da sinistra) Signor cronista..solo soletto (Norma fa per avanzare)

GIULIO Attenta..attenta al filo

NORMA (scavalca il filo) si fa l'intervista da solo ?

GIULIO no, ripassavo la parte che devo insegnarvi. Ma non mi chiami signor

cronista in fondo abbiamo quasi la stessa eta'..io mi chiamo Barone, anzi

Giulio..ecco per lei saro il suo Giulio (ride)

NORMA Ecco, e io per lei saro solo Norma. Ma mi raccomando non mi chiami

quando c'e' il nonno che si esalta..

GIULIO Mi scusi, non sono affari miei ma avete mai pensato di farlo vedere

da uno psichiatra

NORMA ..e come no. L'abbiamo ben fatto e quello ci ha detto che e' rimasto

fissato solo sulla lirica, la cosa che ha contato di piu' di tutta la sua

vita. Tutto il resto e' scomparso dalla sua mente. Insomma e' una forma di

arteriosclerosi che ha aggravato questa sua mania. Mania che tra l'altro ha

fatto si che tutti noi in famiglia ci chiamiamo con nomi di personaggi

della lirica..Norma Aida, Gioconda..persino la serva si e' dovuta chiamare

Medea

GIULIO davvero una bella fissazione..

NORMA eh, gia'..ma parliamo un po di noialtri. Lei e' tanto che lavora alla

RAI ?

GIULIO Sono circa tre anni, ma ho fatto lavori diversi, non ho fatto sempre

il cronista

NORMA (insinuante) e chissa quanta gente conosce, quante personalita' ..

conoscera' un po tutti suppongo

GIULIO Beh tutti, tutti no. Qualcuno si

NORMA Che bello. Ora vede le diro la verita. Io ho fatto due o tre domande

per una audizione..ma purtroppo per ora (si avvicina con intenzione e

giocherella con una manica) Sicuro, se non si conosce nessuno..

GIULIO ..e gia. In tutte le cose..

NORMA Perdoni..perdoni la sfacciataggine..ma a lei non sarebbe possibile..che

so.. come mi vergogno

GIULIO Dica, dica, mi sembra che non ci sia niente di cui vergognarsi

NORMA Si, insomma lei che conosce tutti..artisti, scenografi, registi, se

potesse, che so..passare una parolina. Gliene sarei davvero grata.

(insinuante) Tutta la vita

GIULIO (imbarazzato) Ma io..veramente..vedro. Sa il mio e' tutto un altro

lavoro. Comunque vedro cosa posso fare.

NORMA (gli si avvicina e le appoggia le braccia sul petto) E io le

garantisco la mia gratitudine e la mia simpatia per sempre

GIULIO (impacciato) ma certo..io..io cerchero senz'altro (Stevu appare sul

fondo non visto dai due)

NORMA (gli getta le braccia al collo e lo bacia sulle guance) Oh grazie,

grazie, grazie.. (Giulio tenta di divincolarsi dolcemente)

STEVU Ma brava. Molto convincente direi. Ora e' tutto chiaro. Ecco il

nocciolo della questione. Il nostro caro Giulio

GIULIO Giovanotto! ma come si permette. Cosa sono queste confidenze. E cosa

significa quel "nostro caro Giulio" ?

STEVU Ah sarei io che mi prendo le confidenze? E lei cosa sta facendo con

la mia ragazza? Gioca a morra?

NORMA Stevu, cosa ci fai qui. Ti avevo proibito di  tornare

STEVU Lo so. Ma io credevo che si trattasse delle solite liti. E invece

c'e' il nostro caro Giulio..Bella roba davvero

GIULIO Ma senta non pensera..?

STEVU E come no. Tanto io sono scemo. Io vengo giu' dalla valle Crosia.

Ma per chi mi ha preso, eh? per un coglione?

NORMA Stevu !!!

GIULIO Signore !!

STEVU Ma piantatela li di fare versi. Eh gia dovevo immaginarmelo. Dopo

tanti anni non si pianta un fidanzato cosi sui due piedi se non per un

altro. E io che avevo anche creduto in te. Che schifo

GIULIO Oh insomma basta

STEVU (con un dito sotto il naso di Giulio) Qui basta lo dico io, capito?

NORMA ..e no. Basta lo dico io..

                  scena 2

MEDEA (entra sospingendo la carozzina col nonno) E ma insomma cosa avete

tutti da gridare tanto che sentono i vicini, non siamo mica al lavatoio

STEVU (al cronista) E non creda che sia finita qui..ci incontreremo in un

posto dove saremo liberi di scambiarci i nostri punti di vista (finge di

rimboccarsi le maniche)

GIULIO (imitandolo) Che cos'e' che vuol dire? Non avra mica l'intenzione di

mettermi paura. Attento al filo

STEVU intendo dire che solo i monti non si incontrano, mio caro Dongiovanni

NONNO (c.s.) "la' ci darem la manooo, la ci direm di siii.."

MEDEA (lo siede) E su, che non mi pare il momento di cantare

GIULIO che cosa ha detto ? che cosa ha detto ? Guardi che io la prendo in

parola

STEVU Ma cosa vuole lei, non pensera' mica di imbrogliarmi come ha fatto

con questa qui

NORMA Stevu, basta ora

GIORGIO (da destra) Ouh, ouh e cosa sta ben succedendo. Norma, Stevu

STEVU Attento al filo

NORMA (piange sulla spalla del padre) Papa, papa Stevu e' un essere

orribile, me ne sono resa conto solo ora. Non voglio vederlo mai piu'.

Mandalo via, ti prego   (singhiozza)

NONNO (c.s) "Piangi, fanciulla piangi"

MEDEA (lo fa sedere) Zitto, fanciulla

AIDA (da destra) ma cosa e' successo. Cosa ti ha fatto il giovanotto.

Qualche sgarbo

GIULIO No, sono io che chiedo soddisfazione. (ad Aida) Attenta al filo

MEDEA Ma bel Signore cosi caro che maleducato

STEVU (fuori di se) Qui bisogna dirlo una volta per tutte. Sua figlia e una

poco di buono e basta. Dopo tutte le promesse che ci siamo fatte, alla prima

occasione mi ha fatto becco col primo mammalucco. E gia', d'altra parte, cosa

voleva pretendere da una famiglia come questa. Un padre senza una figlia

impallinata con la pallavolo, un nonno rimbambito..e una madre senza polso

AIDA Io sarei senza polso

NORMA Basta, basta basta. Non avrei mai creduto che arrivasse a tanto. Papa

pensaci tu (piange)

AIDA Su Norma, non pensarci piu. Asciugati le lacrime

NONNO (C.S.) "Una furtiva lacrima...negli occhi suoi spuntoooo.."

GIORGIO E te taci no. Pare impossibile che proprio nei momenti meno indicati..

STEVU non mi vedrai piu', mai piu'..e spero per te che tu sia felice con

questo macaco

GIULIO A mi macaco..a mi macaco ??!

STEVU A lei e a tutti quanti. Questa e' una casa da bruciare e poi spargere

il sale cosi nessuno la ricostruisce piu come Cartagine. Farne un fuoco

NONNO (C.S) "..di quella piira..l'orrendo fooco.."

MEDEA (facendolo sedere) Ma insomma, si controlli. Il nonno non e' abituato

a cantare tanto cosi. Va a finire che gli viene un colpo

AIDA Basta, esca immediatamente da casa mia !

GIORGIO ..e mia !

STEVU Vado, vado, non si preoccupi. Non vorrei mi si attaccasse qualche

schizofrenia delle vostre. (a Giulio) Invece con lei faremo i conti dopo

GIORGIO (a Giulio) e' ragioniere lei ?

STEVU No, parlavo di un altro genere di conti (si avvia ma sulla porta si

scontra con Gioconda) e levati un po dai piedi anche te!

GIOCONDA Cos'ha Stevu. E cosa gli ho fatto io?

AIDA Ma guarda che roba. (a Giorgio) E tu cosa sei tu? uno sgambeletto per

lasciarci insultare tutti cosi

GIORGIO Io? io dico che ha ragione e basta

AIDA Ma non sei stato capace a dirgli niente ?

GIORGIO Come dirgli niente. Se ti dico che ha ragione da vendere. Ha

ragione e non solo. E' stato capace di dire tutto quello che io non sono

mai stato capace. Questa non e' una famiglia. E'un rifugium pecatorum.

NORMA Oh papa

AIDA Ma che papa. Questo e' un totano, uno scorfano, una seppia

MEDEA e sembrava tanto un bonaccione. Ora che si e' svegliato. Che lingua !

GIORGIO (a Giulio) Allora cosa mi dice della famiglia modello che avete

scelto ?

GIULIO Non ho parole

NORMA e pero..lei che mi ha compromesso poteva almeno difendermi

GIULIO (stralunato) ..io compromesso chi ??

NORMA e si eh! Scusi ma mi va ad abbracciare proprio mentre quello entra

GIULIO (sbalordito) Ma signorina !

AIDA Cosa? Ti ha abbracciato? E ma allora povero Stevu ha ragione. Allora

l'ha proprio compromessa

GIULIO Ma signora Aida !

NONNO (c.s.) "..celeste Aiiiida..forma Diviiina"

MEDEA (lo a sedere) Zitto celeste che ora viene il bello. (agli altri) E

si, l'ho visto anch'io

GIORGIO Ma cosa vuoi vedere te, cosa

GIULIO State a sentire. Cerchiamo di calmarci e basta. Parlero io al giovanotto

e tutto si accomodera'. Ma ora devo portare a termine il mio lavoro. Non posso

mica restare qui sempiterne

AIDA ma come vuole che facciamo a fare l'intervista che siamo tutti cosi scossi

GIULIO Tranquilli, ho pensato a tutto io. Ho gia predisposto le domande e

le risposte. Bastera' solo che leggiate i foglietti

GIORGIO Ha ragione qui l'elettrotecnico. Calmiamoci

GIULIO Ecco bravi. Mettiamo a posto le sedie attorno al tavolo. (dispone le

sedia attorno al tavolo poi tira fuori dei foglietti che mette sulle sedie)

Ecco fatto. Su coraggio..qui c'e il signor Giorgio..

GIORGIO "Signor Giorgio" pero come suona bene..

GIULIO Qui la signora Aida, qui la signorina Norma, qui la piccola Gioconda

e qui la servetta..

MEDEA (gongolando tutta) Un momento, un momento giovanottino che prima

diamo una bella spolverata. Sono sedie che non usiamo quasi mai sa. (toglie

i fogli per spolverare)

AIDA il castello incantato. Su brava Medea vai a preparare un bel caffe bello

forte per tutti

MEDEA Subito (si avvia)

GIULIO (con un grido) Attenta al fi..

NONNO (alza la mano e ulula) UUUUUUUUUUUhhhh!

GIORGIO Gioconda urgenza per il nonno (Gioconda abituata al fatto spinge la

carrozzella fuori con effetti comici)

GIULIO Adesso fa anche l'indiano. Cosa significa "urgenza per il nonno"

GIORGIO sa come sono gli anziani (fa cenno a Giulio di chinarsi e gli

sussurra qualcosa all'orecchio

GIULIO (si rialza con una smorfia) Ho capito. Bene allora se volete prendere i

vostri posti..ognuno al posto assegnato..mi raccomando un po di silenzio..

parlate solo al mio cenno. Faremo un po di registrazioni e poi sceglieremo

le migliori..siamo pronti? Attenzione..via

NORMA (scoppia in singhiozzi pensando al suo amore)

GIULIO (stacca il registratore) Eh, no, signorina. Se piange non possiamo fare

niente. Si trattenga, su.

NORMA non posso, non posso. Mi scoppia il cuore

AIDA e allon su

GIULIO Riprendiamo coraggio. (riattacca il registratore) "Miei cari ascoltatori

Siamo in visita a una famiglia scelta tra le centianai di famiglie italiane.

Questa volta si tratta di una vecchia famiglia dalle usanze antiche e dai

modi a volte bruschi. Ma gente sempre e comunque molto vera e che trasuda

umanita e nobilta' d'animo. Il capostipite di questa nostra famiglia e' un

nonno centenario che ha sempre avuto la passione trascinante per la lirica..

GIORGIO ..si prego..

GIULIO ..dal capofamiglia il Signor Bruciamonti Giorgio, la moglie signora

Aida, la figlia signorina Norma, la figlia minore la signorina Gioconda,

nonche la servetta Medea. L'aria serena che si respira in questa casa..

GIOCONDA (entra sospingedo il nonno) Ecco fatto, il nonno ne ha fatta

tantissima e bella..

GIULIO Attenta al filo (ferma il registtratore) Accidenti...e va ben, ne

taglieremo un pezzetto. Ma mi ero raccomandato di non parlare e di non

interrompere. Alle, su riprendiamo (riattacca) Inizieremo dal capofamiglia

il signor Giorgio..un vero buono..a volte burbero ma comunque sempre un

burbero benefico..mi dica signor Giorgio, quanti anni ha? La vedo cosi

giovanile, pieno di vita..

GIORGIO (legge) 22

GIULIO 22. Molto bene. E vuol parlarci della sua giornata.. del lavoro..degli

hobbies..delle passioni..

GIORGIO (al quale dopo lo scambio di fogli fatto da Medea e toccato quello

della figlia) Mi alzo al mattino verso le 9..faccio il bagno, poi la

manicure, e quando non devo andare dalla parucchiera per la messa in piega,

faccio un po di vocalizzi perche' la mia passione e' il canto. (Giorgio

continua a leggere senza realizzare) Mi faccio poi un po di maglia..sto

lavorando a un gile' rosa e celeste..a fiorellini..con un davantino a nido

d'ape, a punto riso, un diritto e un rovescio. Mi vergogno a dirlo ma sono

innamorata di Fred Bongusto..

GIULIO (ferma il registratore) Ferma, ferma. Ma questa e' la parte preparata

per sua figlia. Uffa ora ci tocca di nuovo di tagliare..

GIORGIO Mi pareva che non ci fossimo per niente. Tanto piu che a me quel

Fred mi fa venir d'anguscia

NORMA papa, non dire cosi che mi fai venire il nervoso. Per me il Fred..

GIORGIO Ma se quando canta sembra costipato..

GIULIO Su, basta. Ne discuterete dopo. Ora pensiamo a lavorare..riprendiamo

dalla signora, poi vedremo di inserire la sua signor Giorgio. Coraggio.

GIORGIO "Signor Giorgio" che bello...mi piace

GIULIO Coraggio signora Aida

NONNO (c.s.) "..celeste Aiiiida..forma Diviiina"

AIDA (lo fa sedere) Zitto su.

GIULIO (stacca il registratore) Ma insomma, non si puo far star zitto. Ora

bisognera tagliare di nuovo. A lei signora (riattacca)

AIDA (leggendo il foglio destinato al marito) La mia giornata e assai lunga

e pesante..mi sveglio verso le cinque..due dita di latte..un panino col

burro..mi faccio la barba..e via a prendere il treno per Genova. Li comincio

la mia giornata nel porto. tra i camalli, le urla, il tramestio e le bestemmie.

Verso le dieci un salto all'osteria..un piatto di baccala' e un gottino di

bianco..e via di nuovo al lavoro.

GIULIO (disperato) No, no, no. (stacca di nuovo) Bisognera' ancora

tagliare. Ma cosa avete combinato. Ci sono tutte le parti mischiate. Lei

doveva sedere qui signor Giorgio.

GIORGIO Stia calmo che credo di aver capito. Qui c'e lo zampino di Medea.

MEDEA (da sinistra) Si, comandi

GIORGIO lascia perdere che se comandassi io, saresti gia in galera. E ora

hai scombinato tutti i foglietti. Mia moglie che va in darsena e io che mi

do la crema in faccia e faccio la maglia

MEDEA Oh ben, per me puo fare tutta la maglia che vuole, tanto tanto a posto

non me lo e' mai sembrato

GIORGIO non cambiare discorso. Hai mischiato tutti i fogli hai mischiato..

MEDEA Ma per piacere..ho mischiato i fogli..non sa piu cosa dire, e dice

che ho mischiato i fogli (esce a sinistra)

GIORGIO Mi fa venire una rabbia, ma una rabbia quando fa cosi..

MEDEA Ma che maniere, che maniere da camallo, pero

AIDA e si, in effetti l'educazione e' tutta un'altra cosa (frattanto Giulio

da segni di disperazione)

NORMA (scoppia di nuovo in singhiozzi)

NONNO (c.s) "Piangi, fanciulla piangi"

GIORGIO (lo fa sedere) e questa cos'e' ora..

AIDA e su non piangere sempre. Te non fai che piangere. In fondo Stevu non era

neanche un personaggio. "Stevu" Senti che nome. "Stevu". No, no, non faceva

proprio per la nostra famiglia

NORMA ..e lo so ma io gli volevo bene lo stesso

GIULIO (dando segni di impazienza) Su, andiamo. Dobbiamo occuparci

dell'intervista. Devo consegnare la registrazione al piu presto possibile in

modo da essere messa in onda per domani sera. Le discussioni sui fatti vostri

le potete fare anche dopo.

NORMA Fatti vostri che ora sono anche un po suoi pero

GIULIO ma cosa c'entro io

AIDA e per esserci c'era anche lei in questo benedetto abbraccio. Lei l'ha

compromessa agli occhi del mondo

GIULIO Ma fatemi il piacere. Stevu "gli occhi del mondo". Non e' proprio il

caso..

NORMA Non sara il caso per lei, per me Stevu era proprio tutto il mondo..e

lei si e' messo ad abbracciarmi proprio mentre entrava

GIULIO Io..l'abbracciavo..ma che faccia..

AIDA ..e dato che Stevu per lei era tutto il mondo, ora deve rimediare.

GIULIO Ma rimediare cosa. E poi era lei che..

MEDEA No, no. Ho visto io che la spremeva come un limone

AIDA Te taci non ti immischiare che mandi tutto all'aria. Va a fare il

caffe, va.

GIORGIO ..anche a origliare dietro le porte..

MEDEA e va bene, vado. Pero lei per me e' un rovinafamiglie; uno che e

meglio perdere che trovare (via da sinistra)

GIULIO Ma cosa vuole quella..

AIDA e no. Un po di ragione ce l'ha.

GIULIO Ma non ero io..era la signorina Norma che..

NONNO (c.s.) "mira Norma, ai tuoi ginocchi, questi cari pargoletti"

GIOCONDA Taci nonno, che sono cose serie (lo fa sedere)

GIULIO Ma si puo trovare una famiglia scombinata come questa? Ma da dove

siete usciti

GIORGIO ha ragione questa non e' una famiglia, sono daccordo con lei..

AIDA e bravo..dagli anche ragione

GIULIO Oh per favore! Torno a ripetere che entro stasera devo presentare la

registrazione e finora non abbiamo ancora fatto niente di buono (rimette in

funzione il registratore) Per favore su riprendiamo..allora siete pronti ?

"Ecco signori e signore siamo in visita a una vecchia e onorata (smorfia)

famiglia dalle nobili (altra smorfia) origini..la signora Aida...

NONNO (cantando) "celeste Aida.."

AIDA (lo fa sedere) Smettila nonno

GIULIO ma insomma, disturba. Non lo si puo portare un attimo di la

AIDA Chi il nonno? Neanche per idea. E' la nostra mascotte. Abbiamo gia

sperimentato. Se lo lasciamo da parte, ci va tutto storto.

GIULIO E va bene allora resti. (con una smorfia) Allora su coraggio. "..la

nostra cara famiglia ha in serbo per noi.."

                        scena 3

MEDEA (da sin. col vassoio e il caffe gia versato) Il caffe e' pronto

GIULIO "..ha in serbo per noi..il caffe'" ma cosa mi fa dire, cosa mi fa

dire...

MEDEA Ma insomma, non volevate il caffe ? Eccolo qui (avanza, inciampa nel

filo, lo stacca, rovescia le tazzine di caffe sulla giacca e i pantaloni di

Giulio)

GIULIO Attenta..oh porca vacca. (con voce di pianto e scuotendosi gli

abiti) Oh Dio, il mio vestito, il mio vestito..e ora come faccio..guarda in

che stato..come faccio

MEDEA (mortificata) Oh, ma come mi dispiace, ci avevo fatto fare anche tutta

la schiumetta. Ma cosa ne sapevo io che avevate messo il filo di traverso.

GIULIO ..e ora? Come faccio?..come faccio. Ma guarda, guarda

AIDA (cerca di pulire il vestito) e' inutile, bisogna lavarlo e basta

MEDEA e cosi l'impara a mettere i fili dove passo io..

GIULIO (adirato) Ma se e' un'ora che e' li questo filo

MEDEA e io prima non l'avevo visto. E' andata bene, sa. Potevo cadere io

GIORGIO (va a prendere il librone) Tre tazzine..caffe versato..vestito

macchiato..

GIULIO e io..cosa faccio adesso? Guardi, guardi..cosa  sembro. Questo e' un

luogo di sventure e basta

NORMA (ricomincia a piangere) A chi lo dice

GIULIO e ora..piangere addirittura..

NORMA ma io piango per Stevu

GIULIO ma si, piange per Stevu. E io intanto come faccio, come faccio

AIDA Oh insomma, la smetta di disperarsi. Glielo portiamo in lavanderia

GIULIO Eh si capisce. E io cosa faccio. Vado a casa in mutande. Ma vi

rendete conto del disastro?

MEDEA e ben su. Non e mica scoppiata la guerra

AIDA ..e certo. Le diamo noi un pigiama; il tempo di lavare il vestito

GIULIO ma intanto ci vorra sempre una giornata. E io dovrei passare

un'altro giorno qui, No, grazie tante

GIORGIO per quello..non ha torto

MEDEA Oh su, vedremo. Non  fasciamoci la testa prima di averla rotta. Per

adesso venga, che l'accompagno di la a vedere se c'e un pigiama che le va

bene. Non c'e altro rimedio

GIULIO il rimedio mi pare peggio della malattia

MEDEA Su, venga che l'accompagno (fa per prenderlo sottobraccio)

GIULIO No per carita'. Mi lasci il braccio che lei e' buona di rompermelo

MEDEA e Madonna Santa che caratteraccio..non e' mica di vetro. Io cercavo

di aiutare

GIULIO Son buono anche a camminar da solo (esce a sinistra avendo cura di

volgere le spalle al pubblico a meno che non si intenda macchiare davvero

il vestito)

AIDA ma che disastro questa Medea. Vai Norma, vai a dargli un pigiama di

tuo papa, che se no domani sono ancora li a cercarlo

NORMA (sempre piagnucolando) Vado, vado (esce dietro a Giulio col fazzoletto

in mano)

GIORGIO io vorrei solo sapere il criterio col quale alla RAI scelgono le

famiglie. Mi viene da ridere, guarda

AIDA se c'e' uno qui che non ha il diritto di ridere, quello sei tu che sei

il capofamiglia

GIORGIO e si capisce..

                        scena 4

STEVU (dal fondo col dito alzato) Posso dire una cosa

GIORGIO Te lo qui Ponzio Pilato

STEVU Una parola, una parola solo a Norma

NONNO (C.S) "meco all'altar di Venere, stava Adalgisa in Roma.."

GIORGIO Zitto Venere

AIDA (sostenuta) Buongiorno giovanotto. Mi meraviglio lei che si presenti qui

in questa casa dopo quello che e' successo. Comunque ora arriva. E' andata

un momento di la'

STEVU Posso aspettarla ? non disturbo ?

GIORGIO Mi pare di essere alla fermata dell'autobus. Resti, resti tanto..

NORMA (entra da sin. seguita da Giulio. Giulio e' in pigiama)

STEVU (fulminato dal vederlo in pigiama) Guarda cosa vedo ..Toh il nostro

caro Giulio...e in pigiama

AIDA Cosa c'e Stevu ?

STEVU Ah questo..questo e davvero troppo. Quello che vedo e disgustoso. Io

vengo per vedere se riesco ad aggiustare le cose, a chiedere scusa, per quanto

avessi tutte le ragioni, e mi trovo davanti lui; e col pigiama.

Io son venuto per casa tre anni, non uno, tre, e non mi sono mai permesso

di togliermi neanche la giacca..non potevo nemmeno fumare per non disturbare

il nonno..

GIULIO ma per forza..sono in pigiama per forza..

AIDA eh..era l'unica cosa da fare

STEVU e avete anche la faccia tosta di dirlo. Tre anni, tre anni di vita.

AIDA ma il caffe non l'ha mai preso e poi

STEVU Perche non mi piace. Ma poi a casa vostra chi prende il caffe puo

starsene anche in pigiama. Questo vuol dire che se anche io mi prendo il

caffe poi..

GIORGIO e stavolta pero le diamo la camicia da notte della Medea..i pigiami

sono finiti

STEVU Lei non faccia il pagliaccio che questa volta non mi ferma nessuno..e

mi voglio fare io un po di ridere con quel "coso" col pigiama a righe (lo

scuote violentemente) Vedra che bel ridere che si fara con me

GIULIO (divincolandosi) Ma la finisca che ho un diavolo per capello

STEVU Ti mollerei una di quelle lurde se non fossimo in casa d'altri. Don

Giovanni delle mie palle

NONNO (c.s.) "la' ci darem la manooo, la ci direm di siii.."

GIORGIO Zitto nonno che non e ora di cantare

GIULIO Guardi come parla sa. Lei non sa chi sono io

STEVU Un coglione senza palle. Ma ci penso io a farle passare un quarto d'ora

come si deve, mammalucco

NORMA Ma Stevu non penserai mica..

STEVU tu taci, vipera

NORMA Vipera a me ?

STEVU Si a te. E non so proprio come abbia fatto a volerti bene. Ma ora

dico basta sul serio. Tra noi e' finito tutto e per sempre

NORMA Ma Stevu..stevin.. (lo segue verso il fondo)

STEVU Saluti a tutti. E in particolare a lei (a Giorgio) caro il mio bel

perdaballe (via dal fondo)

GIULIO Ma ha sentito, ha sentito. E non dice niente

GIORGIO Eh insomma, su. E' stata una mattinata piuttosto calda

GIULIO Calda? calda ha detto. Ma era meglio se prendeva fuoco

NONNO (cantando) "..di quella pira, l'orrendo foco.."

GIULIO Bravo, bravo nonnetto. Vedrai che bel fuoco

AIDA Calma giovanotto, calma

MEDEA Che carattere anche questo qui. E pareva cosi educato

GIOCONDA ma davvero mamma, che brutto carattere

NORMA (piagnucolando) Oh il mio Stevu, il mio Stevin

GIULIO e la finisca anche lei con questo Stevin..

GIORGIO Ma guarda che gente ti manda a casa la RAI.

GIULIO basta, basta davvero (si precipita verso il fondo e si imbatte in

Gioconda che fa ginnastica) E levati dai piedi anche te! (esce dal fondo

col pigiama)

TUTTI Signor Giulio, signor Giulio dove va

GIORGIO Oh Giulio, ma e in pigiama. La portano a Quarto se la brancano

NORMA lo metteranno dentro, me lo sento

TUTTI Giulio..Giulio..Giulio..

NONNO (con foga) "maledetto sia l'istante, che di te mi rese amante.."

GIORGIO e fermate quel grammofono (gli lancia un cuscino centrandolo. Il

nonno cade a sedere mentre cala il..

                        SIPARIO

                        FINE SECONDO ATTO

.PG

                        ATTO TERZO

Stessa scena. E' la sera del giorno successivo. Il registratore delle scene

successive sara collegato con la radio che si trova in scena

GIULIO (al telefono) si..si le dico di si dottore..mi deve credere se le

dico che e' da questa mattina presto che le ho inviato la registrazione.

Faccia fare qualche ricerca..deve esserci per forza. Pensi che abbiamo

lavorato tutta la notte per ottenere qualcosa di decente..ma lei no puo

immaginare in che genere di famiglia sono capitato..si..si..certo vedra che

in qualche posto si trova. Grazie buonasera. Si certo che so che deve andare

in onda..si buonasera (riappende, quindi si aggira agitato per la scena)

Possibile che non esca questo nastro.

MEDEA (entra dal fondo. Viene da fuori) Uffa che sgambata. Lo e' un bel

servizio che mi avete dato da fare..

GIULIO ah, giusto lei..

MEDEA Si, giusto io. Mi lasci riposare un po che sono scoppiata come se avessi

camallato tutto il giorno..

GIULIO (agitato) Allora, e' andata a Genova? L'ha consegnato il nastro alla RAI.

E' andato tutto bene?

MEDEA Non mi dica niente. Prima ho rischiato di perdere il treno. L'ho preso

al volo. Poi arrivata a Genova mi sono fatta una sgambata fino a Piazza della

Vittoria, e li mi sono rembata al muro per aspettare. Solo che non so per chi

mi hanno presa, un tipo mi dice "donnetta" ("donnetta a me")"donnetta, cosa

aspetta?" e io "che aprano gli uffici" "quali uffici?"  "quelli della RAI"

si mette a ridere come uno scemo "ma non lo sa che sono due anni che non sono

piu qui gli uffici della RAI. Ora sono in corso Europa.

GIULIO ..e non lo sapeva?

MEDEA Oh bella. Io no. E se non me lo dice nessuno

GIULIO e lei poteva anche chiedermelo

MEDEA e cosa glielo chiedevo a fare visto che sapevo che erano la. Era lei

caso mai che avrebbe dovuto dirmi "Guardi che gli uffici della RAI non sono

piu dove crede lei..cosi e cosi..

GIULIO ma come facevo a sapere che lei pensava che gli uffici fossero ancora..

Uffa piantiamola li e mi dica se ha consegnato il nastro o no.

MEDEA Dopo tanto si. Pensi che non lo voleva nessuno, sa. Come se bruciasse.

E mi mandavano da uno sportello all'altro..a dei punti che io volevo metterlo

su una sedia e venirmene via. Anche perche mi partiva il treno e avevo gia

rischiato all'andata..

GIULIO ma non l'avrai mica fatto spero

MEDEA ma no, scherzo..l'ho consegnato, l'ho consegnato

GIULIO Sei ben sicura?

MEDEA e non me lo sono mica mangiato. Anche se fame non me ne manca..

GIULIO E' che non capisco. Tra poco dovrebe andare in onda e al telefono mi

hanno detto che non trovano niente..ma a chi l'hai consegnato

MEDEA Ah io questo non lo so

GIULIO (spaventato) Come non lo sa

MEDEA ..ma se mi volevano sbattere fuori appena entrata. Poi a suon di

insistere mi lasciano passare. Vedo uno col berretto pieno di stisce e ci

dico "Scusi c'e' il dottor Brancolini ?"

GIULIO Brancoletti..etti..etti

MEDEA e ce l'ho detto anch'io "etti..etti" ma quello non ne voleva sapere.

mi dice che non esiste. Allora mi faccio ripetere tutti i nomi dei dirigenti

..madonna mia quanti medici che c'e. Per fare tutti quelli reclammi e due

scene su un canale e ripeterle poi su l'altro c'e' bisogno di pagare tutta

quella gente. Roba che se fosse per me col cavolo che gli pago il canone...

GIULIO Per piacere taglia corto con le divagazioni e veniamo al sodo...

MEDEA Si, veniamo al sodo..insomma m'han fermato li e m'han fatto consegnare

il pacchetto..m'han detto che pensavano a tutto loro, poi mi hanno sbattuto

fuori come uno zerbino.

GIULIO ma mi pare cosi strano. Sei sicura di quello che dici?

MEDEA Lo giuro. Ce lo giuro sulla testa del nonno. Morisse secco se non e'

vero (segue giuramento)

GIULIO lascia perdere i giuramenti. Deve andare in onda tra un'ora e lo devono

ancora sentire prima ..proprio non capisco. E per il vestito invece?

MEDEA e per quello son passata tornando da Genova ma mi hanno detto che era

ancora da stirare e ci voleva ancora una mezz'oretta

GIULIO possibile dico io che in tutta la casa non ci sia un vestito che mi

va bene

MEDEA c'e' quello della signora

GIULIO Smettila che e' meglio. Vammi a prendere il vestito e se non e pronto

aspetta

MEDEA O Segnu, che disciplina che c'e' in questa casa. Tutti che comandano

che danno ordini; e gli ultimi arrivati sono peggio dei primi...(si avvia)

NORMA Medea dove vai

MEDEA ..e dove vado; a prendere il vestito del signor..coso..qui

NORMA e mia sorella si e' vista oggi?

MEDEA ma doveva esserci la partita se non mi sbaglio

NORMA ma la partita dovrebbe essere finita da quel di'

MEDEA eh. ma sa come sono i giovani..si disperdono..bon io vado per il vestito

eh. (esce)

GIULIO (entra agitatissimo e continua a guardar l'ora)

NORMA che cosa ci ha? Il ballo di S.Vito?

GIULIO Macche, ho un diavolo per capello

NORMA Si trova poi cosi male in questa casa?

GIULIO Non e' tanto il fatto della casa..per quanto da quando sono qui ne sono

successe di tutti i colori

NORMA ah, quand'e' cosi perche non se ne va

GIULIO e come? In pigiama ?

NORMA Puo sempre prendere un vestito di mio papa

GIULIO Si, con le braghe tirate su e le maniche qui (segna con la mano)

NORMA Poteva lasciarci le chiavi di casa sua e gliene andavamo a prendere

uno.

GIULIO (si batte la fronte) Che scemo non pensarci. Presto le chiavi

(si ammutolisce) E ti pareva. Le chiavi sono rimaste nella tasca del vestito.

Non me ne va bene una. Anche voi..dovreste pensare a far benedire questa casa.

Se penso che dovrei gia essere in trasmissione.

NORMA io credevo che lei non stesse cosi male qui con noi..

GIULIO ..questa poi..

                        scena 2

AIDA Signor Giulio, glielo hanno portato poi il vestito?

GIULIO No, sono qui che friggo. E pensare che avevo la possibilita di mandare

la Medea a casa mia per prenderne un altro e non ci ho pensato

GIORGIO la Medea ? Ma si fidava lei. Come minimo le buttava giu la porta..

AIDA e non ce la puo mandare adesso ?

GIULIO e no. Purtroppo le chiavi sono rimaste nel vestito a lavare

NONNO Uuuuuuuuuuuu (alza la mano)

GIULIO Forse il nonno ha un'idea

GIORGIO Si un'idea ce l'ha, ma credo di saperla gia. Norma, urgenza per il nonno

NORMA (prende il nonno e lo spinge fuori con effetti c.s, per rientrare

dopo qualche minuto)

AIDA Ma possibile che non ci sia nemmeno un vestito che le va bene?

GIULIO Niente le dico niente. Il sig. Giogio e' di taglia diversa, il

nonno non ne parliamo..poi con tutte quelle urgenze..

AIDA su, vedra che non ci impieghera tanto a tornare la Medea

GIULIO Non vorrei proprio passare un'altra notte qui

GIORGIO Come la capisco

GIOCANDA (entra dal fondo vestita da pallavolo e con l'aria abbacchiata)

AIDA Oh guarda l'arriva la Gioconda

GIORGIO A me tanto Gioconda non me lo sembra

AIDA Allora?..avete vinto?

GIOCANDA (scuote il capo)

AIDA ..allora perso

GIOCANDA (c.s.)

AIDA ..allora pareggiato

GIOCANDA non abbiamo giocato

AIDA e come mai

GIOCANDA hanno pestato l'arbitro

AIDA come hanno pestato l'arbitro ?

GIOCANDA e si, negli spogliatoi abbiamo avuto..come si dice uno scambio

vivace di opinioni, e cosi..

GIORGIO Ma che spettacolo di famiglia..hai partecipato anche tu immagino..

GIOCANDA no, io ho fatto a tempo a prendermi una mascata e sono venuta via

GIULIO (che nel frattempo ha fatto un numero di telefono) Pronto..Niente?

ancora niente..ma come e' possibile..non ci restano che dieci minuti di

tempo..eppure l'avra pur consegnato qualcuno..va ben pazienza ormai sono

pronto a tutto, chiamatemi appena arriva (riaggancia)

GIORGIO Oh, non contenta per quella la (indica Gioconda) cosi puo darsi che

la finisca con questa pallavolo

NORMA Ma si, sarai contento anche per me. La finisco anch'io col canto.

Dopo che ho perso il mio Stevin non ne ho manco piu la voglia.

GIOCANDA Il tuo Stevin e' li fuori dal cancello. C'era quando sono uscita e

c'e' anche adesso

AIDA (con intenzione a Giulio) Aspettera qualcuno

GIORGIO Ha detto che aspetta il signor Giulio

GIULIO Cosa?! Mi ci manca anche lui. Ho tutto che mi va di traverso..

l'intervista piu sfigata del mondo..possibile che non capiate che se non

arriva quel nastro, sono rovinato..perdo il posto..e tutto per colpa vostra

e di quella scema della vostra serva..e mi venite a parlare di Stevin..

GIORGIO Ma senta un po, alla fine. Non l'abbiamo mica chiamato noi..e' lei

che e' venuto

NORMA e sarebbe stato meglio per tutti che non fosse venuto. Ha portato

scalogna anche a me

GIULIO Ah, porto scalogna..io sono qui che perdo il lavoro e voi mi dite

che porto scalogna..ma questa..

GIORGIO Ma non siamo la famiglia modello. L'ha detto lei..

NORMA lasciamo perdere che e' meglio. Anche per me ci sono state solo

illusioni. E poi il mio Stevin (accenna al pianto)

NONNO (c.s) "Piangi, fanciulla piangi"

AIDA (lo fa sedere) Lascia perdere Norma che non hai perso niente

GIORGIO tanto piu che e' qui in giro a quanto sento

GIOCANDA ..e con gli occhi fuori dalla testa

GIULIO Ma tu guarda..(verso il fondo e guarda fuori) Sono proprio in un bel

guaio. Sta guardando in su e agita i pugni..senza vestito, senza impiego e

uno la fuori che vuole darmi. Ma dove son capitato, questa non e' una casa

e' un penitenziario.

                  scena 3

MEDEA (da fuori e con un gran pacco) Eccomi qua. (siede) ..sono completamente

stracca. Che giornata, Madonna.

GIULIO Signore vi ringrazio. Posso finalmente andarmene. Presto, mi dammi una

mano (si toglie la giacca del pigiama, si fa dare una mano a disfare il

pacco, e ne toglie..un vestito da prete) Ma..ma..cosa..che roba e' questa?

Ma e' una cotta da prete?!?  e il mio vestito? (rovista nella carta) Medea,

ma che imbroglio e' questo?

MEDEA (mortificata) Oh che disdetta, pero.

GIORGIO Medea, ma tu sei peggio della peste bubbonica

AIDA ..ma e il vestito del signor Giulio (Giulio cade su una sedia il viso

tra le mani, disperato)

MEDEA ..eeh mi..cosa volete che vi dica..e' colpa di quel paciugone di don

Pippo..(breve pausa) in lavanderia c'eravamo io e don Pippo, aspettavamo tutti

e due la nostra roba;  anche lui aveva una spressa poscituesse..fuori c'era il

pullman che lo aspettava..abbiamo un po ciacciarato..poi sono arrivati i pacchi,

li abbiamo presi di corsa e siamo partiti tutti e due come due razzi.. anzi ora

che mi ricordo..e' stato proprio lui che ha preso il pacco per primo..c'era

il pullman che trombava e tutti che lo chamavano..(breve pausa) E niente.

GIULIO .e niente (scimiottando) E ora? ORA ? Non posso mica andare in giro

vestito da prete. Bisogna andare a cercare questo prete.

GIORGIO Giusto. Medea corri

MEDEA Io per me, vado anche. Solo che il prete non c'e'.

AIDA Su, lei si vesta un po. Un po di pudore

GIULIO Ma si, fanno caso a certe cose. (rimette la giacca del pigiama)

Ma non hai detto che prendeva l'autobus di corsa.

MEDEA L'ho detto,si. Era fuori che lo aspettava. Era l'autobus che portava

i parrocchiani a Lourdes..

GIULIO Ecco li. Ho il vestito in pellegrinaggio. E io cosa faccio ora. Vado

in giro vestito da prete Tito

MEDEA (correggendo) Pippo, Pippo da Filippo

GIORGIO E anche lui che crede di avere il vestito bello pulito e invece dovra

dire messa col principe di Galles

GIULIO Non me frega niente..sono io nei guai fino a collo

MEDEA Oh meschietto don Pippo (fruga nelle tasche della tonaca) Oh guarda,

le chiavi della parrocchia..

GIULIO (colpito) Le mie chiavi, le mie chiavi stanno andando a Lourdes. E

io sono in mezzo alla strada. Io in pigiama e le mie chiavi in pellegrinaggio.

Bisogna fermarlo..

GIORGIO Potra sempre andare a vivere in parrocchia per un certo periodo..

GIULIO Si proviamo a dire il Rosario

NONNO (c.s.) "A te questo Rosario..che le preghiere aduna"

GIULIO ..e fatelo tacere una volta per tutte..

AIDA Calma, su calma

GIULIO Calma un bel belino; Il prete bene o male il vestito ce l'ha..io..un

pigiama..

GIORGIO Se le fa cosi schifo puo sempre rendermelo

AIDA Oh Giorgio, finiscila.

GIULIO (quasi piangendo) E te, questo benedetto nastro. Si puo sapere a chi

l'hai dato

MEDEA Glielo ho gia detto mille volte. Sulla porta..(telefono)

GIULIO (corre al telefono) Pronto..si, sono io. Ah si..e dov'era? Al pompiere

di servizio?! (Guarda Medea di traverso) E allora? Come in onda in diretta?

..senza nemmeno ascoltarlo una volta? ..ma io penso..dovrebbe essere buono..

un po di selezione l'ho fatta io..Va bene staro in ascolto. Grazie. (riattacca)

Al  pompiere, l'avevi dato al pompiere capisci? e quello pensando che fosse una

bomba l'ha fatto aprire dagli artificeri..poi per fortuna l'hanno consegnato.

MEDEA (estasiata) era tanto un bell'uomo, pareva un generale. Mi sono detta

"Bella gente, non puo' essere cattiva" si dice ,no?

GIULIO Si dice un accidente. Lo mandano in onda subito senza sentirlo perche

non c'e' tempo. Ti ritengo responsabile di tutto questo. (DA QUESTO PUNTO LE

BATTUTE SARANNO PROVENIENTI DALLA RADIO, NATURALMENTE REGISTRATE IN

PRECEDENZA) too..too...too. Abbiamo trasmesso il segnale orario delle ore

20 e 30. (alcune pubblicita') e ora signore e signori eccoci al solito

appuntamento serale con le famiglie italiane..ed eccoci ospiti di una delle

famiglie prescelte ..(stacchetto musicale)

AIDA Che bugiardi..

GIULIO Sssst silenzio..

RADIO ecco i componenti della famiglia..

AIDA (voce) "..levati di li che quello e il mio posto.."

GIORGIO (voce) "..Aida non ti agitare che non siamo a teatro.."

NONNO (voce) "..celeste Aiiiida..forma Diviiina"

NONNO (in scena) "Mistico raggio di luce fior.. (lo fanno sedere)

NORMA (voce) "Taci nonno"

GIULIO (voce)  (sulla scena Giulio iniziera ad essere agitato a morsicarsi

le unghie) "prego, signori, un po di calma..e' la quarta volta che

proviamo.."  (si passa la mano sul viso impallidendo)

NORMA (voce quasi piangendo) "Su diamoci una botta con questa registrazione

delle balle, che penso al mio Stevin e mi viene da piangere"

GIULIO (voce) "..e su. Crede forse che a me me ne freghi qualcosa della

registrazione? Solo che e' il mio lavoro, no.

STEVU (voce) "..come si permette di parlare cosi alla mia fidanzata,

cronista del belino, non le e' bastato averla compromessa?"

AIDA (voce) Gioconda, Gioconda..stai attento a quella palla. (rumore di

vetri rotti) ecco li, hai rotto il lampadario

MEDEA (voce) "Il caffe' e' pronto.."

GIULIO (voce) "Attenta al filo..  oh bello Cristo..tutto sui pantaloni.."

STEVU (voce) "non cambi discorso, cronista del belino"

NONNO (voce) "..o dolci baci laguide carezze.."

GIULIO (voce) ".. fate tacere quel vecchio.."

NORMA (voce) "..o calma..un po di rispetto "

NONNO (voce) "Uuuuuuuuuuuuu"

GIORGIO (voce) "Norma presto, urgenza per il nonno"

NORMA (CORRE REALMENTE VERSO IL NONNO PER FARLO USCIRE, MA IL NONNO SI

OPPONE INSERENDO IL FRENO A MANO, PERCHE NON C'E' NESSUNA URGENZA)

GIULIO (voce) su, adesso basta. Un po di attenzione (rumore di vetri rotti)

AIDA (voce) Medea, cosa hai rotto?

GIORGIO (voce) "..rompe tutto quella li'"

MEDEA (voce) "Niente..niente..un vaso vecchio, ma proprio vecchio come il

cucco"

GIORGIO (voce) "Oh Dio, l'anfora romana. Ma io quella la ammazzo, quando ho

un po di tempo. Via, via da questa casa, non la voglio piu' vedere"

NONNO (voce) " va fuori d'Italia..va fuori straniera.."

GIULIO (col volto tra le mani singhiozza mentre gli altri seguono il

dialogo, divertiti)

GIULIO (voce) "ma chi e' che ha attaccato il registratore"

AIDA (voce) "sara stata Gioconda, l'ho vista che curiosava.."

GIULIO (voce) "Ma porca di quella porca eva..possibile.." (Giulio realmente

si alza e spegne la radio, singhiozzando) Basta, basta sono rovinato..rovinato

e distrutto. Il posto l'ho perso di sicuro, basta che non mi chiedano anche

i danni..ma io qui ammazzo qualcuno, ammazzo qualcuno fosse l'ultima cosa che

faccio. Chi e' che ha dato questo nastro alla RAI? Era quello scartato, era.

Medea, Medeaaa, io la ammazzo la ammazzo..

GIORGIO Faccia pure le spese delle onoranze ce le metto io.

AIDA (trattiene Giulio che vuole veramente avventarsi su Medea) Su ora si

controlli..

MEDEA (spaventata) Ma se me lo ha detto lei di prendere il nastro nella

valigia e di non toccare quello sulla credenza..

GIULIO E si, come no. E' il contrario naturalmente..ho detto di prendere

quello nella valigia e di lasciare quello..no cosa dico..ho detto di

lasciare stare la valigia e di portare la credenza..anzi..il nastro..la

valigia..Oh Madonna, non so piu quello che dico..

MEDEA Ecco..vede, vede come e' successo

GIULIO ma..ma non ha visto che quello nella valigia era incartato nel

giornale vecchio..

MEDEA e gia. E appunto per quello che il pompiere..bel giovane pero..me l'ha

preso di mano e lo ha portato via credendolo una bomba

GIORGIO e difatti cosi e' stato..una bomba

NORMA (impacciata) ..e ma, stavolta ha ragione la Medea. Quello sulla credenza

l'ho tolto io, l'ho messo nel cassetto. Pensavo che non servisse piu'

GIULIO (speranzoso) Oh meno male, cosi almeno potro discolparmi coi miei

dirigenti. (va alla credenza) Faro sentire questo e magari piacera e cosi

potro riacquistare il mio lavoro..

NORMA (sempre piu imbarazzata) Non credo, sa. Appunto perche credevo che non

servisse piu, ci ho registrato un paio di canzoni..

GIULIO (si risiede esausto) Questa volta mi posso proprio cacciare sotto il

treno e non se ne parla piu

GIOCONDA Basta solo che esca di casa. Giu c'e' Stevin che l'aspetta

GIULIO (va verso Norma) Brutta scema di una cretina patentata che non sei

altro..(N. fugge verso il fondo gridando e piangendo)

NORMA Stevin, Stevin aiuto, mi ammazza, mi ammazza...(esce)

GIULIO Che disgrazia essere entrato qui, che disgrazia. Era meglio se mi

prendevo una storta invece di venire a fare quest'intervista. Ci ho rimesso

il lavoro, il vestito, le chiavi di casa e mi tocchera andare in giro vestito

da prete

                        scena 4

STEVU (dal fondo) Chi e' che si e permesso di dare dei titoli alla mia fidanzata

GIORGIO Ecco che arriva il salvatore della patria

NONNO (c.s.) (marcia dell'Aida) "ta..ta..ta..ta..ta.."

GIULIO e questo non solo canta, fa anche la tromba..tutti balenghi questi

qui, tutti..

NORMA oh Stevin, ci ha dato dei balenghi..

STEVU (buffamente tragico) Ora dovra rendere conto delle sue parole signore

(lo prende per il colletto)

GIORGIO Eh su, calma Stevu. La sua razione di disgrazie l'ha gia avuta

GIULIO Bell'affare (sistemandosi) Bell'affare davvero questi Bruciamonti.

Non mi stupirei affatto se scoprissi che siete bruciamonti di nome e di fatto

NORMA (gettandosi nelle braccia di Stevu) Oh Stevu, Stevin, ha cercato di

portarmi via da te

GIULIO ah questa sarebbe da ridere se non fosse da piangere

STEVU Rida, rida pure. Ride bene perche siamo in casa d'altri e non posso

darle la lezione che si merita, ma venga un po fuori, venga..

GIULIO (amaro) Ah, ah! E come? In pigiama? o vestito da prete..e gia perche

fin che non arriva il Pippo da Lourdes son costretto a vivere in questa casa

di matti..anzi, visto che ho perso il vestito. le chiavi, il lavoro e l'onore

restero qui per sempre. Segregato qui in questo manicomio. Mi siedero vicino

al nonno e ogni tanto me ne cantero una..e sara giusto anche per voi..voi

avete fatto il danno e voi pagherete..

NORMA Giovanotto, ma ciocchiamo?

AIDA eh, questa si chiama vendetta

NONNO (c.s.) "vendetta, tremenda vendetta"

NORMA (quasi piagnucolando) E taci nonno, per piacere

STEVU (che ha seguito il soliloquio di Giulio senza capire) Ma che discorsi

sono scusate. Ma dove son finiti i vestiti di costui?  (Giulio cade a sedere)

GIORGIO A Lourdes, in pellegrinaggio

GIULIO Ma dico io. Con 20.000 famiglie che ci sono in questi paraggi chi e'

che mi vado a beccare i Bruciamonti. Bruciamonti ..Bruciamonti perche la

vostra razza non si e dispersa

GIORGIO Oh su insomma a tutto c'e rimedio. Cerchiamo di pensarci un po e

berci sopra (chiama) Medea prendi un po una bottiglia e dei bicchieri

 (guarda il vestito di Stevu) Che bel vestito che ha Stevu

NORMA E su Stevin, dai il tuo vestito al signor Giulio

STEVU Il mio vestito? E io?

NORMA (ammiccante) Oh, ma tu ormai sei di casa

STEVU Son di casa..e vado in giro con la cotta da prete? E cosa diranno gli

amici

GIORGIO Vuoi vedere che c'e un'altra defezione.

GIULIO l'idea non mi dispiace. Potro andarmi a fare qualche giro..

STEVU ma dispiace a me.

NORMA (convincente) Stevu, Stevin, fallo per me. Vorresti che questo mostro

continuasse a restare in questa casa, mentre tu potresti prendere il suo posto?

GIORGIO e questo e il momento cruciale. O si va o si viene

STEVU  (ancora un po incerto) Il posto del mostro? Ma..veramente, non so. E

va bene, poi mandero Medea a casa a prenderne un'altro.. (Stevu e Giulio

escono a destra per cambiarsi d'abito. Rientreranno poco dopo G. col vestito

di Stevin e Stevin in pigiama)

NORMA Oh papa, hai proprio avuto una bella idea (Rumore di vetri rotti)

GIORGIO (tranquillamente va allo scaffale e prende il libro) Quanti

bicchieri Medea?

MEDA (da dietro) Quattro. Due erano gia' venati

GIORGIO ..e chissa chi gli avra' venati

MEDEA (entrando da sinistra col vassoio la bottiglia e i bicchieri vede il

cambio d'abiti trasale e parte la bottiglia fermata in tempo da Giorgio

prima che si abbatta su Giulio)  Ecco serviti

GIORGIO Ferma Medea che di vestiti ce ne sono rimasti piu pochi e va a

finire che restiamo tutti in pigiama. E ora beviamoci su. Quello che e'

stato e' stato (TELEFONO) (risponde) Si, si si e' qua. (a Giulio) E' per

lei. La Rai

GIULIO Lo sapevo, mi chiedono i danni. (al telefono) Pronto, si, sono io.

COOME ? no, non e' possibile, non posso crederci..

GIORGIO Lo metton dentro..

GIULIO ma..si..pero..mi..si..si grazie. (posa il telefono e resta a guardarlo

come se fosse un serpente)

NORMA Su coraggio. Se e' incensurato c'e' la condizionale

GIORGIO La buona condotta..

GIOCONDA ..La grazia

MEDEA (imbrogliandosi) Le amn..le anm..le ametiste

AIDA Basta, state zitti. E' un brutto momento

NONNO (c.s) (marcia funebre) "tan...ta..tatata..."

NORMA Nonno zitto che non e' il momento

GIULIO (sempre guardado il telefono) Roba da non credere..Quelli della RAI

subito sono rimasti allibiti, poi hanno creduto a uno scherzo, si sono

congratulati con me, dicono che e il programma ppiu divertente che hanno

mai fatto..la donna al porto e il marito che fa la maglia..il nonno che

canta tra un'urgenza e l'altra..sono tutti entusiasti di voi..vogliono

altre puntate..hanno ricevuto centinaia di telefonate di complimenti..fino

dall'estero han chiamato..e cosi mi hanno offerto un posto di intervistatore

fisso, contrato decennale

AIDA lo vede che non tutto il male vien per nuocere

NORMA Tamti complimenti allora. Su Stevu, datevi la mano

STEVU ma si, quello che e stato e' stato (si danno la mano)

GIORGIO Su, su beviamoci sopra. (distribuisce i bicchieri che aveva riempito)

Cin-cin

TUTTI Cin-cin

NORMA Al nonno poco. Fa cantare

TUTTI Evviva cin-cin (ecc..)

NONNO (c.s.) "Viva il vino spumeggiante..nei bicchieri scintillanti.."

GIULIO Non per dire, ma il nonno e' il personaggio che e' piaciuto di piu'

AIDA E tanto bravo. Senza il nonno i Bruciamonti non sarebbero piu quelli

GIULIO Ora pero, scusatemi tutti, ma devo proprio andare al treno. Voglio

essere in RAI a definire la cosa. Vi ringrazio tutti, nonno compreso e penso

che ci vedremo presto per un'altra trasmissione. Signor Stevu il vestito

glielo faccio avere al piu presto. Ancora grazie e arrivederci..(esce dal

fondo. Subito un rumore di qualcosa che cade e rotola. Tutti chiudono gli occhi)

GIORGIO (affacciandosi) ..ecco, e' caduto dalle scale. Presto Stevin, va ad

aiutarlo, non si puo muovere  (Stevin esce e poco dopo rientra sorreggendo

Giulio che cammina su una gamba sola. Frattanto tutti si altereranno a vedere)

GIULIO (lamentandosi) Ahi, ahimemi..mi fa male da matti..mi devo essere

rotto il piede..

GIORGIO Ma guarda che brutta storta. Mettilo sulla sedia, su

AIDA eh si, e' proprio una storta, e' tutto gonfio il piede e anche blu

NORMA non si puo muovere in questo stato..bisognera chiamare il dottore..

Gioconda brava fai una corsa

GIOCONDA ..vado..(corre via dal fondo)

GIORGIO qui bisogna togliere la scarpa la calza e i pantaloni. Stevu mi

dispiace ma gli devi ridare il pigiama..Norma piglia del ghiaccio..

STEVU eh no. Ora basta. Mi sono stufato di fare gli spogliarelli. Il pigiama

e mio e guai a chi me lo tocca..

GIULIO AHIA..che male..che male. Ma che disgrazia venire in questa casa,

che maledizione.

NONNO (c.s) "Ah la ma-le-di-ziooooone"

TUTTI (in confusione) Eh ma che modi signor Giulio..ecc ecc

                       SIPARIO

                  FINE DELLA COMMEDIA