I conti senza l’oste
Commedia in tre atti
Scritta da Barbara BARROCCU e Luciano BERTINI
Liberamente tratta da “La Locandiera” di Carlo GOLDONI
Personaggi Ruolo
·Carlo Goldoni Il narratore
·Mirandolo Il locandiere
·Flaminia Ripafratta La manager disprezza uomini
·Marchesa Lavinia Forlipopoli La nobile decaduta
·Florinda Albafiorita L’ arricchita burina
·Fabrizia La serva docile
·Angelica La figlia dell’oste
·Deborah La palestrata senza cervello
·Gertrude La mamma della palestrata
·Silvia L’impegnata puntigliosa
·Cinzio Maggiordomo di Lavinia
·Cesira Cameriera di Florinda
·Ortensio Personaggio della locanda
·Dejaniro Personaggio della locanda
·Colombina Una cameriera della Locanda
·Ottavio Marito di Gertrude
·Isabella La segreteria di Flaminia
·Greg Capo Animatore
·Arlecchina Altra cameriera della Locanda
PROLOGO
Sipario chiuso.
Suona ripetutamente una sveglia.
Il sipario si apre
Ambientazione in una camera da letto di un appartamento moderno
(Clic si accende la luce) C’è un letto in scena, un armadio con abiti, una toletta per i trucchi,
un televisore.
Una donna si sveglia all’improvviso, da sdraiata si alza rimanendo seduta sul letto con i capelli scomposti. C’è da affrontare una nuova giornata . Accanto ha il marito che continua a dormire, lo scuote più volte ma lui si gira dall’altra parte grugnendo.
LEI …Come al solito ! Mi chiedo per quale insulso motivo abbia deciso di sposarti. Mai nessun problema risolto, mai un aiuto, mai che ti interessi di quella che dorme di la…che poi è uguale a te… (si alza dal letto)
(Parlando verso un’altra stanza) Angelica…è ora che ti alzi ! Devo accompagnarti, a scuola.. IO…come al solito! Poi alle quattro hai danza, alle cinque inglese, alle sei pianoforte, alle sette equitazione, alle otto… (interviene il marito che nel frattempo si era svegliato, e grattandosi un po’ dappertutto si era seduto sul letto)
LUI Dallo psicanalista…alle otto la portiamo dallo psicanalista, se continua così la ricoveriamo presto….
LEI (al marito) Ah, ti sei svegliato? Perché non continui a dormire e stai zitto? Oppure vacci tu dallo psicanalista…
Il marito esce di scena scuotendo la testa e si cambia dietro la quinta.
LEI (Di nuovo verso l’altra stanza) Angelica, mio Dio …ma cosa avrò fatto di male per meritarmi questi due deficienti…Angelica, Angelica, Angelicaaaa…. (Mentre chiama urlando la figlia esce di scena e rientra poco dopo con un accappatoio. Va verso l’armadio con i vestiti ed inizia ad indossarli nervosamente)
Entra in scena la figlia e, lentamente, arriva fino alle sue spalle
FIG (Piano) Ah ma’ ‘sto qua (la madre intenta a vestirsi non se ne accorge. Ancora piano ma leggermente più forte) A ma sto qua…A mà sto quaaaa!!! (Urlando)
LEI (Spaventata) Mio Dio!!! (La guarda schifata) Ma dove hai trascorso la notte sotto ad un ponte?
FIG (Canticchia) “…Sono fuori dal tunnel…” (ritorna dietro le quinte)
LEI Ti ci riporto dentro al tunnel e ti ci lascio. Lavati e vestiti! Sbrigatiiii
Pausa durante la quale si pettina e si trucca nervosamente, borbottando. Rientra in scena il marito che va allo specchio e, tranquillamente, si aggiusta la cravatta.
LEI (Rivolta al marito) Ho una riunione del Comitato strategico fino alle otto. Puoi accompagnare Angelica dal dentista?
LUI (Il marito allarga le braccia) … Flaminia lo sai che non posso…
Rientra Angelica che rimane sul fondo
LEI Figuriamoci! Vabbè, se non farai tardi, come al solito, ci vediamo questa sera… e se non ci dovessimo vedere speriamo dipenda da te!
Esce di scene con la figlia.
LUI Il marito rimane in scena da solo, perplesso, indugia. Non la capisco più, ma che donna è, da quando è diventata così …mia madre non è mai stata così… le donne? Una volta non erano così. Erano devote e sottomesse… in che epoca viviamo… …un’epoca pericolosa, molto pericolosa. Se le donne sono diventate così… (Esce di scena).
Entra in scena dalla quinta di destra Carlo Goldoni, in costume del settecento.
GOL … La colpa è nostra… statene certi. Se lor madame son addivenute così la colpa è la nostra.
Buona sera, illustrissimi, mi presento: sono Carlo Goldoni e nella mia vita ho scritto. Ho scritto tante commedie. Ma fra tutte quelle sinora composte, ve n’è una che…starei per dire, essere la più morale, la più utile, la più istruttiva. E per spiegare alle signorie vostre le motivazioni per le quali una donna, nel futuro secolo 2000, sarà avvezza a comportarsi come quella sciagurata che avete testé veduto ve la andrò rappresentare…
Mai però avrei potuto immaginare che rispetto a quando e dove mi proposi di illustrare la vicenda, il vostro mondo d’oggi fosse divenuto un tal paradosso. Un mondo nuovo, un mondo sottosopra, dove la donna domina e l’uomo è debole in una inversione di vicende, di caratteri e personaggi.
O forse… un mondo che così è sempre stato… (Lunga pausa)
La scena si rappresenta in Roma, nella locanda di Mirandolo
Inchino al pubblico
BRANO “Le Servette” Allegro Vivaldi 1 CLIC BLU - PLAY/PAUSA
PRIMO ATTO
Scena Seconda
Entrano in scena Fabrizia con le serve della locanda. Fabrizia si ferma al centro della scena e ordina ad Arlecchina e Colombina che cominciano a rifare la stanza, entrando ed uscendo di scena. Fabrizia quando le due hanno finito chiama la figlia dell’oste (Angelica) che entra. Iniziano a rifare il letto, adattando l’ambientazione ad una locanda del settecento. Durante il dialogo tra Fabrizia ed Angelica le due serve escono di scena.
FAB Angelica datte ‘na mossa…Lo sai cara che oggi c’è il cambio degli ospiti della locanda?
ANG Fabrizia, si
E allora ? Con questa so tre vorte che te lo dico…stai sempre a giocà, povero tuo padre che prima o poi te dovrà trovà marito…
ANG Fabrizia mica so ‘na serva io, vojo giocà….e poi marito trovatelo tu…che sei zitella…
FAB Aho ! E che sarebbe sto modo..? Stai sempre co la capoccia tra le nuvole. Ehhh! Prima de ‘n marito te servirebbe ‘na madre….( a se stessa) visto che è scappata nun se sa con chi. Passame le lenzola pulite va…
ANG Pulite ? Ma queste so quelle dell’artra settimana….
FAB Perché nun ce l’hai portate a lavà ?
ANG No !
FAB Santa Fede…ma hai sentito chi se ferma alla locanda ‘sta settimana? Sta stanza va a Donna Lavinia Forlipopoli, la Marchesa…
ANG E capirai..la marchesa, nun c’ha più ‘na lira..er padre s’è giocato tutto….
FAB …appresso a ‘na ballerina francesa, lo so, lo so. Ma il titolo jè rimasto. Marchesa era e da Marchesa vo esse trattata. Tira via, nun me fa perde tempo. Va in lavanderia e pija le lenzola pulite…senza discute
E ricordate…chi se fa l’affari sua…..
ANG …campa cent’anni (esce di scena)
Entra in scena Colombina che accompagna la Marchesa di Forlipopoli e il suo Maggiordomo. Il maggiordomo si guarda intorno circospetto
COL Ecchece qua…vedete ? Semo arrivati…
FAB Da un’occhiataccia a Colombina Allora signora marchesa benvenuta, questa è la stanza che il mio Padrone, l’oste Mirandolo, ha pensato di assegnarvi. Egli Vi fa sapere che ad una donna del Vostro rango si addice solo il meglio.
Poi Rivolta al pubblico E speriamo che la possa pagà.
LAV Il vostro Padrone, il Signor Mirandolo, mi lusinga. D’altra parte la fama di ospitalità di questa locanda dovrà pur essere dovuta a qualcosa. Ovviamente è lui, con la sua persona che alimenta tale fama. Un uomo così posato…Vorreste riferirglielo per me ?
COL Daje…Cominciamo co’ le smancerie…sento aria de buffi…
FAB Bontà vostra signora Marchesa glielo riferirò senz’altro
CIN …ma, Fabrizia, com’è che la camera non è ancora pronta ? Sbrigati ‘n po’. La Marchesa ed io, che sono il suo maggiordomo, necessitano di riposo.
Rientra in scena, velocemente, Angelica con le lenzuola pulite
FAB Je l’hai fatta finalmente…aiuteme va
Terminano di rifare il letto, Cinzio tocca le lenzola
CIN Rivolto alle due donne Ma ‘ste lenzola nun sono mica de lino, noi semo bituati bene sa’ ?!
FAB Aho! A Stoccafisso ?! Penzavo fossi morto. Beh vedi de falla finita subito….e ‘nvece de sta lungo lungo come ‘n palo, dacce ‘na mano, che poi a me oggi me girano….
ANG Impertinente E poi vedi de nun fa troppo er sofistico che ce lo sapemo tutti che nun c’avete più ‘no zecchino
CIN Ma per bacco, che modi, che scortesie, che comportamento sconveniento.
FAB Compatite…è una giornataccia per tutti ! Beh, noi vi lasciamo soli. Cinzio la Vostra camera è da quella parte, camere comunicanti ma separate. Come comanda la signora Marchesa. Se aveste ancora bisogno di noi non avete che chiamare …
Fabrizia, Angelica e Colombina escono di scena rivolgendo un inchino riverente ai due ospiti. Angelica uscendo fa la linguaccia al maggiordomo. In scena rimangono la marchesa e il suo maggiordomo
CIN Signora Marchesa permettete, ‘sta locanda non mi convince, le du’ serve so’ antipatiche e l’oste, secondo me, nutre delle mire nei Vostri confronti.
LAV Magari fosse Cinzio… magari fosse. E poi non andare troppo per il sottile… nella nostra situazione non ce lo possiamo permettere. Comincia a scaricare i bagagli piuttosto, che devo cambiarmi…per la cena. Cinzio, ci pensi, finalmente si mangia
CIN Non lo dite a me signora marchesa…Rivolto al pubblico So’ digiuno da due giorni
Mentre parlano tra loro si sente bussare alla porta della stanza.
CIN Ohibò ! Mi pare che stiano bussando alla porta….. Il maggiordomo va ad aprire e annuncia alla Marchesa la visita della sua amica/nemica la Contessa Florinda di Albafiorita
La signora contessa Florinda di Albafiorita,…. Signora Marchesa è qua…
FLO Entra con invadenza nella stanza Oh Carissima Lavinia ben drovata…mai me ‘potevo immagina’ de trovavve quine…rivolta al pubblico Non è lo vero, ce lo sapevo benissimo
LAV Anch’ella rivolta al pubblico Non è vero lo sapeva benissimo
FLO E ‘nzomma. Anche Voi a Roma pe’ l’Anno Santo? Pure Voi ve dovete da raccomannà l’anima al padreterno?
Oppure ci avete qualche artro motivo?
LAV Quale artro motivo. Certo che sono qui per il Giubileo. La nostra è da sempre una famiglia appartenente all’aristocrazia del papa. Siamo devoti servitori di Sua Santità.
CIN Tutti i marchesi di Forlipopoli sono timorati de Dio.
FLO Ehmbè !! Fanno bene a timorà co’ tutto quello che hanno combinato ne ‘sti secoli…
(Rivolta al pubblico) Comunque non me la conta giusta. Ce deve da sta’ quarcosa sotto
LAV Al pubblico Cos’avrà da bofonchiare. La solita pettegola…
Poi di nuovo a Florinda Un po’ di distanza comunque signora d’Albafiorita. Fra Voi e me c’è una certa differenza.
FLO Quale differenza, nella locanda li sordi vostri valgono come li miei
LAV Pensate sempre e solo ai soldi. Nella locanda conta il titolo. Se l’oste, il caro Signor Mirandolo, mi usa delle distinzioni e maggiori attenzioni che a Voi ve ne sarà un motivo
FLO Nun zo io che ce penzo a li sordi. Sete voi che oramai ce potete solo penzà.. (al pubblico) se li so magnati tutti E poi, di grazia, perché mai l’oste ve dovrebbe da trattà mejo che a me ?
LAV Oh bella ! Io sono la Marchesa di Forlipopoli
CIN La nostra signora è la Marchesa de Forlipopoli.
FLO Me cojoni. E io chi so’ ? So’ la contessa de Albafiorita…
LAV E anche questa è bella. Contessa di contea comprata a fior di zecchini.
FLO Io ho comprato la contea quando voi ve sete venduta il marchesato…
LAV Ora basta ! Io son chi sono… E mi si deve portare rispetto
Entra in scena la serva della Contessa Florinda tutta trafelata e svagata, non si cura del fatto di essere entrata nella stanza della marchesa e, rivolta alla sua padrona ..
CES Sora Contessa illustrissima eccellente…Furgida !.
FLO Con atteggiamento affettato Mi dichi Cesira. Ma prima devi da portà rispetto a la marchesa. Saluta la sora marchesa come t’ho ‘mparato. Nun s’entra ne le stanze de li sconosciuti senza sbatacchià la porta… che voi?
Cesira fa una goffa riverenza alla Marchesa
LAV Rivolta al maggiordomo Cinzio ti rendi conto con chi abbiamo a che fare ?
CIN Rivolto a Cesira A sentirla parlare non ci sono dubbi. Ha fatto la scuola alberghiera ad Oxford, o forse a Cambridge. Oppure ha servito a palazzo Farnese…da sua santità ?
CES Ma come parli sei straniero? Fatte vedè…mamma mia come sei scuro…
FLO (rivolta al maggiordomo) Cocco , con licenza parlando, nun me pija pel culo. Che io so bona e cara ma... Per tua norma e fregola Cesira me la so tirata su come ‘na fija
(rivolta a Cesira) Allora se po’ sapè che voi ?
CES Sora Contè v’ho portato li bagaji in cammera. V’ho fatto scallà l’acqua pe’ favve er bagno e poi ve volevo di che l’oste ve ringrazia per li du prosciutti che j’avete portato. Ah !! pure pe li vestitini per Angelica. So un po’ grossi ma comunque je fanno comodo. Aho ! Jè pure piaciuto er profumo che j’avete regalato. E poi lo sapete che ha detto ? Ha detto che la stanza che v’ha dato è la mejo de la locanda…
(Cesira rivolta al Maggiordomo gli fa il gesto dell’ombrello)
La Marchesa è sbigottita e seccata e lo manifesta chiaramente
FLO Rivolta a Cesira la rimprovera…Ma te voi sta zitta, linguaccia, me devi da scoprì tutti l’artarini. Te l’avevo detto de tenette quella boccaccia cucita…Vattene va che mo arrivo…
LAV Oh si anche tu Cinzio, ci puoi lasciare sole.
CIN Come comandate signora Marchesa, (rivolto a Florinda china ironico la testa) …Signora contessa…
I due servitori escono di scena
FLO (Fa il verso a Cinzio fingendo di corrergli dietro) Signora contessa, uh,uh,uh…me pare un mammalucco…
LAV E così eravate qua per l’anno santo. Prosciutti, profumi e vestitini. Così tentate d corrompere quel brav’uomo…
FLO Corrompere, che parolona..nfino in fonno il Sor Mirandolo è n’ omo fatto. Mica è un pupo che nun se sa guardà le spalle. E poi che male c’è. E si poi avete sentito la mia cameriera (detto in modo stucchevole) …al Sor Mirandolo i pensierini nun je so affatto dispiaciuti. M’ha dato la mejo camera..
LAV Peccato che avesse detto a me la stessa cosa. Vi lascio la camera migliore….e sarebbe ora che anche Voi mi concedeste il Vostro rispetto.
FLO E chi ve lo leva…ma piuttosto levateme voi ‘na curiosità. Perché ve ce rode tanto se me comporto bene coll’oste?
LAV Ohhh… basta con queste storie. Si sa. Tutti lo sanno che l’oste mi aggrada e tutti lo devono rispettare. Presto mi sposerà…ha bisogno di sistemarsi quel pover’uomo e la piccola Angelica, senza una madre.
FLO Bona pe madre. Me l’immagino che ‘nsegnamenti. Tutta nobiltà, pane e cipolla. L’oste non ve da retta, nun ve guarda nemmanco. A lui je piacciono quelle come me. Donne solide che sanno il fatto loro
LAV Oh bene. Voi non farete proprio niente. L’oste ha bisogno del mio nobilato, dei miei titoli, della mia aristocratica e raffinata presenza
FLO L’oste ha bisogno di denari, non di titoli
LAV Denari? Non gli mancano
FLO E voi ce lo sapete bene
LAV Io quel che fo non lo dico
FLO Nun lo dite ma se sa… e lo sanno bene li camerieri e le serve de locanda (rivolta al pubblico) …non gli fa mai ‘na micragna de mancia
LAV …a proposito di cameriere, c’è quella di nome Fabrizia, non mi piace affatto ! Ho l’impressione che sia un po’ gelosa del Signor Mirandolo….
BRANO “Greg” La Dance Massenet 1 CLIC BLU PLAY/STOP PLAY/PAUSA veloce
Entra in camera Greg, l’animatore della Locanda che con l’atteggiamento tipico degli animatori informa le due signore di tutte le iniziative dello staff. Le due signore rimangono esterrefatte e basite
GREG Allooooraaa…Beeenvenute nel faaavoloso mondo della locanda di Mirandolo l’oste più bello e simpatico di Roma… Sono Greg il capo villaggio dello staff di animazione. Volevo darvi le prime indicazioni sulle innumerevoli iniziative della locandaaaa. Ci vediamo questa sera a cena per la presentazione delle attività ma primaaaa. Ci vediamo in cantina per il gioco aperitivoooooo. Non mancate Salute belle a prestissimoooo.
Greg esce
FLO Ahooo! Santa Maria madre de ddio Ma ‘ndo semo capitate. Freghete !! Ma chi era quello
LAV Cinzioooo, mi sento mancare. Una poltrona per sedermi. Dove sei Cinzio. Svengo.
FLO E che coiombeli co sto Cinzio, mo Ve chiamo la serva mia che è gajarda e tosta (la chiama)
Irrompe in camera Fabrizia che ha sentito del trambusto. Entrano anche Cesira e Cinzio che vede la sua padrona svenuta. Si preoccupa e comincia a sventolarla.
CIN Ohibò….
CES Anvedi... La Marchesa se sente male ? (Inizia a ridere) A me me fa ride. Sarà la fame. Sora Marchè ci avete fame ? Hi Hi Hi
FLO Ma che te ridi Cesira ? Va a pijà un bicchiere d’acqua piuttosto.
CES Me fa ride, che ve posso fa se me viè da ride esce e va a prendere dell’acqua
FAB Mi sente signora marchesa? Mi comandi. Signora Marchesa come Vi posso essere utile. Ma che è successo?
FLO Mah ! E’ entrato ‘n tipo parecchio strano e la Marchesa s’è messa paura...
FAB Ho sentito del trambusto ma non Vi dovete preoccupare. Si tratta di Greg, Il nostro capo animazione. E’ una novità della locanda
CES Madama la Marchesa ecco l’acqua…
CIN Date qua! Non osate toccarla…con quelle manacce….(la fa sorseggiare e lei inizia a rinvenire…)
Nel frattempo è rientrata in scena anche Colombina che si spaventa dello stato della Marchesa…
COL Madonnaa. E’ morta!
LAV (Bevendo e rivolta a Fabrizia comincia a parlare) E ditemi… il Vostro padrone, dov’è? Chiamatelo, lui si che potrebbe calmarmi…
FAB (Indispettita) Signora marchesa, il padrone c’ha da fa! Perdonate..l’aspetterà senz’altro in sala da pranzo. Questa sera il Signor Mirandolo ha preparato delizie e prelibatezze.
La Marchesa a sentir parlare dell’oste e del cibo rinviene, si alza subito dalla sedia e si sistema vestito e capelli
CIN Ah gesugrazia….La padrona si sta riprendendo….
FLO Aho j’è passato tutto come sente che se magna j’è passa tutto. Oppure è che ha sentito nominà Mirandolo….
Fabrizia e Colombina escono di scena, mentre escono Fabrizia si rivolge nuovamente alle due signore
FAB Mi sembra che tutto si sia risolto…Vi attendiamo più tardi in sala da pranzo. Per la cena
FLO Me vo a dda ‘na sistemata. Ve saluto sora Marchesa se vedemio a cena. Namo Cesira che me devi da aiutà a lavammo la capoccia.
CES Serva vostra…
Esce di scena con Cesira che la segue goffamente. Esce anche Cinzio.
LAV Si guarda in giro, va a vedere anche dietro le quinte, poi avanza nel proscenio e dice al pubblico…Finalmente sola…devo approfittarne…raggiungerò l’oste in cucina…prima di tutte (ed esce di scena)
Entrano in scena Flaminia di Ripafratta, che in modo nevrotico e veloce entra nella camera dando ordini (senza guardarla) alla sua segretaria che la segue affannata scrivendo e prendendo appunti. Subito dopo segue Arlecchina che trascina un pesante baule di abiti della signora.
FLA Ricordati di prenotarmi un appuntamento con il vicario, cerca al più presto il conte, vedi se in questa locanda ci sono sauna e solarium….hai chiesto dell’altra biancheria? Di alla serva di lasciare il baule nell’angolo…
ISA Dottoressa, le ricordo anche l’appuntamento con quel mercante di stoffe…
ARL Rivolta alle due donne rimanendo piegata Va bene qua il baule? Ma che…ce n’avete uno soltanto? Ammazza….mica come quelle fanatiche della marchesa e della contessa…
Entra in scena Fabrizia che da un’occhiataccia ad Arlecchina
FLA La marchesa e la contessa…ecco due esempi di donna sottomessa. In continua ricerca dell’uomo della vita…Le disprezzo…
ARL Va bene qua il baule?
La dottoressa non considera affatto Arlecchina
FAB A dì davero, dottoressa Ripafratta c’abbiamo tante ospiti ‘sta settimana, tante donne, nobili e non, tutte qui per il Giubileo…(pausa) ma in realtà tutte ‘n cerca, anzi…come Ella ha detto,
in continua ricerca…dell’oste!
ARL Aho! Ma quanto ce devo stà così?
Fabrizia guarda stupita Arlecchina, le fa cenno…“che stai a fa” e le indica di alzarsi…
FLA Di grazia…dell’oste? (con tono perplesso ed interrogativo )
ISA Dottoressa ma non le ha sentite quando siamo entrate nella locanda ?
FAB Beh, la Vostra segretaria c’ha l’orecchie dritte…Se avrà la compiacenza di scendere a cena s’accorgerà di quali interessi abbiano le nostre ospiti: L’oste… Il mio padrone è un uomo molto ambito. Ricco quanto basta, bravo in cucina… bono come er pane. Con lui ‘na donna si sente a posto…. e si sistema….
FLA Inaudito ! E come mai questo fenomeno di maschilismo non ha ancora accalappiato?
FAB Così non siete giusta. Il mio padrone è veramente un uomo buono. La signora padrona, la sua consorte….è sparita. Se n’è annata e nessuno sa dove... E l’ ha lasciato con una figlia.
FLA Mi compiaccio di sapere che a questo mondo esistono ancora donne intelligenti….
ISA (rivolta a Fabrizia) mo riattacca co’ sta storia…
FLA Uomini. Mai nessun problema risolto, mai un aiuto. In verità non si può contendere per ragione alcuna che lo meriti meno. Io certamente non vi è pericolo che per un uomo abbia a dire con nessuno. Non li ho mai amati, non li ho mai stimati, e ho sempre creduto che per una donna l’uomo sia un’infermità insopportabile…
BRANO Ancora “Greg” La Dance Massenet PLAY
Entra in camera l’animatore Greg.
GREG Allooooraaa…Beeenvenute nel faaavoloso mondo della locanda di Mirandolo l’oste più bello e simpatico di Roma… Sono Greg il capo villaggio dello staff di animazione. Volevo darvi le prime indicazioni sulle innumerevoli iniziative della locandaaaa. Ci vediamo questa sera a cena per la presentazione delle attività ma primaaaa. Ci vediamo in cantina per il gioco aperitivoooooo. Non mancate Salute belle a prestissimoooo.Vai …..con la siglaaaaaa!
Greg esce
Flaminia rimane di sasso. Schifata
FLA Eccone un esempio tipico. Un deficiente!
Entra Angelica portando la biancheria
ANG Siete voi la dottoressa?
ISA La dottoressa Flaminia di Ripafratta, per l’appunto
ANG Non so’ venuta per l’appunto, so venuta perché il padrone Vi manda altra biancheria da bagno…come avete comandato…(ed esce insieme a Fabrizia)
FLA Mio Dio…Ma chi è quella terrificante creatura ?
ARL E’ la figlia dell’oste.
ISA Aridaje, mo c’avemo la seconda puntata…
FLA Figli. Il prodotto avariato dell’unione sessuale di un essere umano, una donna, con un rappresentante del mondo dei funghi e delle muffe…l’uomo. Una catena pesantissima il cui fardello spetta solo alle donne di sopportare. Miglior decisione non vi può essere che rinunciarvi…Isabella, non perdiamo altro tempo in chiacchiere. Aiutami a controllare la posta.
ISA Eccomi dottoressa…
ARL Vi ricordo che il padrone vi aspetta in sala per la cena. (Inchino ed esce)
FLA Va bene, va bene. Isabella la vediamo dopo…(escono anche loro)
GOL …Si diceva di come sono addivenute le donne. Ve ne abbiamo appena mostrati alcuni esempi. Chissà se lor signori illustrissimi avranno potuto intravvedere in alcuna di loro conoscenti più o meno vicine.
Sembrerà ciò essere un paradosso a chi soltanto vorrà fermarsi a considerare i loro caratteri. Ma chi rifletterà al carattere e agli avvenimenti della dottoressa Ripafratta, troverà un esempio vivissimo della presunzione e di una scuola che insegna a fuggire i “pericoli” per non soccombere alle cadute. (Pausa)
Ma vedremo.
Vedremo se le raffinate prelibatezze dell’oste avranno ragione di tante affamate madame….
RIPRESA BRANO Le “Servette” Vivaldi (inizia
da 54’’) CLIC BLU – PLAY PAUSA veloce PORTA SU 54”
SECONDO ATTO
Scena unica
A sipario chiuso parte una musica settecentesca.
BRANO “L’Oste” L’Autunno Vivaldi –
IL BRANO CONTINUA IN SOTTOFONDO FINO ALLA FINE DEL DIALOGO PIGI-SUSANNA
Si apre il sipario
Sala di locanda. Tavoli apparecchiati. In piedi al centro della sala c’è finalmente SOLO l’oste. Entra in scena, controlla che sia tutto a posto. Pulisce un bicchiere, sistema una sedia, è compiaciuto. Comincia a chiamare le sue collaboratrici in sala e da ordini con atteggiamento autorevole. Si rivolge prevalentemente a Fabrizia. L’unico ospite seduto a tavola è Silvia che è completamente assorta nella lettura di un libro e il suo tavolo è pieno zeppo di pubblicazioni.
MIR Rivolto alle quinte, forte. Fabrizia ! Fabrizia dove sei ? Sbrigati ad arrivare… Non ho pazienza io, son l’oste…
Entra Fabrizia seguita poco dopo da Colombina
FAB Come comandate signor padrone (deferente)
MIR Fabrizia, voglio che questa sera tutto sia perfetto.
FAB Signor padrone, si
MIR Abbiamo tanti ospiti illustri a cena. Ho preparato intingoli e manicaretti che i migliori gourmet dello stato pontificio ci invidierebbero… Fabrizia, non fatemi fare brutte figure…
FAB Il padrone sa che di me si può fidare…
MIR Ma dove sono quelle sciagurate delle nostre cameriere?
FAB Compatite padrone, c’è di tanto lavoro in cucina, ma Colombina è qui…
MIR Mi raccomando a te Fabrizia, stasera alla locanda abbiamo un parterre de roi
FAB Signor padrone, chi c’avemo a cena ‘stasera ? ‘n patè de fuà graà ? il fegato d’oca ? E quanno l’avete ammazzata l’oca ?
MIR Dolce Fabrizia sei ignorante. Tu sei ignorante.
FAB Bontà vostra…
MIR (Le fa una carezza) Dolce ma ignorante. Non è colpa tua. E’ che non hai viaggiato abbastanza...Intendevo dire che i nostri ospiti sono importanti, ma non disperare…imparerai, ah! se imparerai…
FAB ( A se stessa, sognante) Il padrone mi confonde. Me tratta in un modo che non ho mai capito. Me tira e me molla, me ritira e me rimolla. E pensare che per me ogni sua parola è melodia ! Ah, quale desiderio avrei di sapere cosa pensa veramente de me. Ma già me ne avvedo, cosa può sperare una serva…
MIR (Guarda Colombina sorpreso e nota che sta impalata) E tu ? Colombina sei sveglia ?
COL (Come se si destasse) Comandi signor padrone
MIR Vedi che un ospite è già seduta a tavola ?
COL La vedo si. Sta sempre a legge…
MIR E allora perché non vai a prendere la comanda ?
COL Ma tanto quella magna solo la cicoria, e stasera manco ce l’avemo…
MIR Colombina, un’altra parola e ti mando a lavare i piatti. Vai a prendere la comanda della signorina Silvia
Va accanto al tavolo dove Silvia ha continuato per tutto il tempo a leggere. Nel frattempo Mirandolo e Fabrizia continuano a sistemare i tavoli
COL Comandi. La comanda…
Silvia non le risponde e continua a leggere
COL La comanda…che se magna stasera ? La cicoria nun ce l’avemo
SIL (Dopo un po’con aria puntigliosa) Buonasera. Lei lo sa che il saluto è alla base dei rapporti sociali ?
COL E come no ? Che se magna stasera? La cicoria nun ce l’avemo
SIL Se non avete Cicorium Intybusallora ditemi cosa avete da propormi di vegetariano.
COL Facioli co’ le cotiche.
FAB Si avvicina al tavolo Lascia fare a me Colombina. (Colombina esce) Fabrizia rivolta a Silvia Allora signorina Silvia, buona sera, come vanno le sue letture ? Mangiamo sempre vegetariano nevvero ?
SIL Sempre
FAB Allora guardi, ho pensato a lei ed ho deciso di farle una cosa gradita. Due fettuccine paja e fieno…?
SIL (sdegnata) Meglio continuare a leggere…
Fabrizia, perplessa, esce di scena
Entrano in scena Gertrude con il marito, a seguire la figlia Deborah che entra ballando step e altri passi di aerobica. Si guardano intorno.
GER Carissimo Signor Mirandolo, che piacere rivederla, sempre bello in forma eh? (gli tocca la pancia) E allora come sta?
MIR Bene signora Gertrude, bene, vedo che pure lei non patisce. (anche lui le tocca la pancia) Bentornata nella nostra umile locanda. Quanto tempo… quando è arrivata.
GER Stammatina. Ho trovato la locanda sempre bella ed accogliente. E poi le sue serve, m’hanno dato ‘na camera proprio bella…(poi con enfasi cerca di presentare la figlia che invece continua a ballare un po’ svagata) Come vedequest’anno me so’ portata la famija.Se la ricordamia figlia Debborah? Tanto caruccia… (poi rivolta a lei) a ‘mbecille voi venì qua (poi di nuovo a Mirandolo) ci teneva tanto a rivederla (e poi molto velocemente) e questo invece è Ottavio…mi marito Ottavio…
MIR Signorina Deborah come sta? Sempre in movimento eh? Signor Ottavio, è un vero onore (accenna un piegamento di testa)
OTT (Piega la testa in risposta) Signor Mirandolo, l’onore è il mio. La sua fama di chef la precede ovunque. E l’idea di conoscerla mi ha sempre affascinato. Sono proprio curioso di sentire cosa ci proporrà questa sera…
GER (al marito) Ottavio….Basta che pensi sempre a magnà…nun se famo riconosce
OTT Scusa Gertrude
Mirandolo li accompagna a tavola .
MIR Ma signori, non siate timidi…Vi prego di farmi l’onore di accomodarvi
GER Lo senti Deborah come è gentile il Signor Mirandolo….
Mirandolo esce di scena, Gertrude e Ottavio si siedono al tavolo, la figlia continua a fregarsene e continua a ballare. Guarda interessata Ortensio e Dejaniro i due fichetti che sono da poco entrati. Sono due attori di una compagnia che va in scena in quei giorni a Roma. I due si guardano intorno alla ricerca di ragazze
BREVE STACCO Farfallone amoroso – Mozart
DEJ Mhhh ! Locanda molto frequentata...
ORT …Direi di si… giovani signorine e…attempate madame
DEJ Interessante, guarda quella con le lenti…sembra volersi nutrire dei libri che sta leggendo
ORT Curiosa, avviciniamola…
DEJ Buonasera signorina, permettete ? (Inchino solo con la testa) Dejaniro Del Sole, attore di teatro….e ora che siamo amici, lasciate che vi presenti il mio compagno….
ORT (Lo interrompe, e si inchina con la testa) …Ortensio del Poggio, il mio nome è Ortensio del Poggio...Servo Vostro. Possiamo avere l’ardore di chiedervi di desinare al vostro tavolo questa sera?
DEJ Sempre che non siate già accompagnata…
SIL Alza lo sguardo verso di loro e batte sarcasticamente le mani) Bravi ! Tecnica di rimorchio eseguita alla perfezione, Se fossimo nell’età del bronzo mi avreste senz’altro affascinata…ma che dico, peccato che questa tecnica, all’età del bronzo, fosse già stata abbandonata….
DEJ E perché mai ? Di grazia
SIL Ma perché i tempi stanno cambiando.
DEJ …stanno cambiando…
SIL Siamo in un’epoca di piena consapevolezza.
DEJ ,,,piena consapevolezza…
SIL Il ruolo della donna in questa società sarà sempre più dominante. Se continuate così rischiate di estinguervi. Una donna non è più quell’essere che vi aspetta dietro ai fornelli accudendo ai figli.
ORT Ma non era nostra intenzione disturbarla…..
SIL Fandonie….Per sperare di continuare a far colpo su di noi non basta più che siate forti e prestanti ne’ ci basta più che siate galanti. Dovete cambiare soprattutto il vostro modo di pensare. Dovete cominciare ad usare il cervello.
DEJ Il cervello…?
SIL Avreste dovuto parlarmi e mostrami cosa c’è nel vostro cervello…
DEJ Il cervello….signorina, mi creda c’è un equivoco….
SIL Voi maschi, con le vostre assurde smanie di apparire più di quello che site. Siete diventati noiosi.
DEJ Signorina vogliate scusarmi, devo lasciarvi. Ho dimenticato il mio fazzoletto in camera
SIL Ecco appunto, fate bene, andate a recuperare il vostro fazzoletto. (Poi a se stessa) Santo Dio, siamo ancora all’epoca dei dinosauri…devo trovare un posto per leggere in pace (si alza da tavola, raccoglie tutti i suoi libri e si siede nel tavolo dietro.)
DEJ (Ad Ortensio) Il cervello…Costei mi ha turbato, torno in camera (ed esce con disappunto) Ortensio, non soddisfatto, si avvicina a Deborah
ORT Ti lasci demoralizzare con troppa facilità, io resto qui, guarda l’altra signorina (indica Deborah)
ORT Bella signorina…
DEB “Bella” come te chiami?
ORT Bella ? Io sono un ragazzo
DEB E che no’ ‘o so ! Guarda che ce vedo. E ce vedo pure bene!
ORT E allora perché mi dice… “bella”?
DEB Ah nun ce lo sai ? E ‘n saluto, “bella” come se dice, de Roma. Ma si sei forestiero nun ce lo
sai…da ndo arivi ?
ORT Prego ?
DEB Scandendo le parole Da indove arivi? Mostrando le labbra Guarda er labiale.
ORT No, nun ce lo so. E… si, sono forestiero. Sono in tournè teatrale. Sa sono un attore. Rappresentiamo a Roma, in questa splendida città. Alloggio qui, nella locanda, con il mio amico Dejaniro.
DEB Dejaniro ? Ammazza che nome. E ‘nzomma fai l’attore, forte. E tu come te chiami ?
ORT Ortensio, il mio nome è Ortensio Del Poggio, servo vostro.
DEB Ortensio…me fai ammazzà da ride, sei troppo forte, te chiami Ortensio…ma vedi d’annattene.
ORT (Un po’ offeso) Signorina, c’è poco da ridere. Il mio nome è Ortensio
GER Deborah, viè qua, datte ‘na mossa…(rivolta al marito) Je voi dì quarche cosa
OTT Ma tanto nun me sente..Deborah ‘sta a sentì tu madre…
Ortensio si mette per un po’ in disparte poi esce
Rientra in scena Mirandolo con una bottiglia di vino,
Deborah si avvicina al tavolo della madre
MIR Borgogna…della migliore annata, questa sera i miei ospiti godranno (e appoggia il vino su un tavolo)
Entra nella sala la marchesa di Forlipopoli e si avvicina a Mirandolo iniziando un corteggiamento sfrenato.
LAV Sono venuta in cucina nella speranza di rubare qualche segreto della vostra arte. Ma Voi eravate già impegnato in sala…
MIR Il mio regno signora Marchesa. Non è nobile e prezioso come il vostro marchesato ma nel mio piccolo…
LAV Invero speravo di poterVi vedere da solo. Desideravo darvi un pegno del mio rispetto e della mia ammirazione…
MIR La Vostra presenza nella mia umile locanda è, per me, il maggior segno di stima che Vostra signoria illustrissima possa mai riconoscermi.
LAV Mirandolo, orsù, non tengo più a fingere, tutti sanno quanto sia interessata a Voi e per questo son disposta a concedere il mio nobilato….
MIR (Perplesso) Signora Marchesa mi volete adulare
Entra in scena Florinda, invadente come al solito
FLO …La signora marchesa nun ve vole adulà, ve vole e basta…anzi, pe mejo dì, vorrebbe tutto quello che ve gira torno, torno…Piuttosto, avevo dimenticato di lasciarVi la giusta mancia per le vostre cameriere, so state tanto brave. Hanno aiutato la mi Cesira a sistemamme la capoccia…come potete vedere….
…Prendete (e gli mette in mano, mostrandoli alla marchesa, dei soldi; poi si siede ad un tavolo)
LAV (A se stessa) Maledetta Florinda, con questi suoi denari mi ammazza
MIR In verità la Signora contessa s’incomoda troppo…
LAV Costoro hanno quattro soldi e li spendono per albagia, pensano che uomini della vostra sorta si vincano con i regali…
FAB (E’ appena rientrata in scena e mette in tavola altro vino) I regali non fanno male allo stomaco…
Rivolta a Mirandolo signor padrone il Borgogna sta finendo…
MIR Suvvia, basta con questi bisticci…siate felici. Del desinare di questa sera vi ricorderete a lungo. Vi voglio tutte contente (e fa accomodare la Marchesa accanto a Florinda)
Entra in scena Flaminia che va a sedersi nervosamente e direttamente ad un tavolo vuoto. La marchesa la vede e la riconosce, si alza e va all’altro tavolo a salutarla, lasciando Florinda sola
LAV Cara amica, vi contentate ch’ io venga a stare un poco con voi ?
FLA (Scettica) …Mi fate onore…
LAV Almeno fra voi e me possiamo trattarci con confidenza…ma quella burina di Florinda non è degna di stare in conversazione con noi…non la posso soffrire
FLA Cara marchesa, non la potete soffrire perché vi è rivale in amore ? Vergogna ! Una nobile della vostra sorta innamorarsi di un oste…uomo, per di più…
LAV Costui mi ha stregato…
FLA Pazzia. Chi ne sta lontano come faccio io non c’è pericolo che si lasci ammaliare…
GER Rivolta Al marito con atteggiamento petulante Stasera so arrivate ‘na massa de chiacchierone. Nobili, burine, ricche, povere. Messe tutte insieme me parono ‘n gallinaro. Sembreno tutte impegnate e devote. Tutte qui per il Giubileo. Ma se vede lontano un mese che se vorrebbero acchiappà l’oste.
E Deborah invece niente. E’ rincojonita come te
Rivolto A Deborah Aho, lo conosci da tre anni e nun sei stata bona a fatte sposà dopo che la moje è scappata. Basta che penzi annà in palestra. Metti bene quella gonna e nun te magna le unghie. Che te balli. Te voi sta ferma un momento che me fai venì li vermi ?
DEB A mà e taja…a me me piace quello che c’ ha un nome de ‘na pianta. Oleandro….L’oste nun me piace, è troppo grosso
OTT Te piace l’attore? Ma se chiama Orchideo
GER Ma falla finita un morto de fame….un picaro da strapazzo ma che je metti dentro la capoccia. Ma poi uno che chiama Oleandro….
OTT Orchideo
LAV Ortensio, si chiama Ortensio...
Entra Arlecchina portando dei piatti con delle pietanze
FLA (Rivolta ad Arlecchina) Ehi serva, chiamate il vostro padrone
ARL Troppa Grazia….signora dottoressa (e mentre esce chiama il padrone) Sor Mirandolo …
Pausa. Entra Mirandolo.
MIR Orbene !Chi comanda la mia presenza in sala, tra tutte queste belle madame?
FLA Smettetela con queste adulazioni. Padrone, la biancheria che mi avete dato non mi gusta.
Se non avete di meglio provvederò da sola…
MIR Signora dottoressa, ve ne sarà di meglio, ma mi pare che la potrebbe chiedere con un poco di gentilezza.
FLA Dove pago, non faccio complimenti!
FLO Signor Mirandolo ‘n ce fate caso. E’ matta fracica, è nemica giurata dell’omini
MIR Poveri uomini, che cosa vi avranno fatto mai?
FLA Basta così, cambiatemi la biancheria e non fatela troppo lunga. La manderò a prendere dalla mia segretaria.
MIR (Rivolto a Florinda) Cara contessa, che donna selvatica
FLO C’avete ragione, è mejo a stajje come se dice… an parmo….se semo capiti…co licenza parlando
MIR Ma no, non sono d’accordo, secondo me ci sarà qualche uomo che riuscirà a farla innamorare…
FLO Poraccio…già lo vedo ar manicomio
MIR (rivolto al pubblico) A dire il vero non mi riesce di sopportarla… ma la cosa mi stuzzica, non può vedere gli uomini? Mi ci metto di picca e farò in modo che cada ai miei piedi…..
Declama girando tra i tavoli e soffermandosi accanto ad ognuna delle donne della quale sta parlando. Alla fine esce.
GOL Ed eccole. Tutte a contendersi la preda, sotto abiti di seta e crinoline, dietro a gesti garbati e cerimoniosi sembrerebbe nascondersi un serraglio di belve.
- Sono colte, impegnate, indipendenti…come Silvia.. In realtà quanto ne avrà guadagnato il suo esser donna e cosa ne avrà perduto ?
- Autonome e determinate e scettiche come la nostra pur bella Flaminia. Praticamente lei stessa un uomo. Così sole….
- Madri ossessive. Vorrebbero che le proprie figlie vivessero i loro sogni insoddisfatti. Gertrude ne è un esempio.
- In competizione tra loro. Senza lesinar colpi bassi e nefandezze…noi uomini mai saremmo capaci di tanta sottile perfidia….
Vi chiedereste perché nei giorni a venire, gli uomini ne saranno così terrorizzati? (pausa)
Vorreste voi essere nei suoi panni ? Nei panni di Mirandolo?
BREVE RIPRESA BRANO L’oste (INIZIA DA 1’59”) CLIC BLU PLAY-PAUSA portare a 1’59”
Entra Mirandolo
MIR Signore madame, signori cavalieri avanti. Che la cena sia di vostro gradimento (ed esce)
Entrano Colombina ed Arlecchina e si vanno a disporre la prima al tavolo di Florinda e la seconda alla tavola di Gertrude. Prima di iniziare si scambiano un reciproco sguardo d’intesa.
ARL Signora Gertrude, desiderate comandare in cucina
GER Te credo.
OTT Cosa avete preparato per questa serata, l’oste parlava di intingoli e manicaretti..
GER Statte zitto, che dovemo magnà dietetico
OTT Ma insomma Gertrude…
GER Che se magna stasera ? Ciò ‘na fame…
ARL Il padrone vi fa sapere che stasera c’avemo.
COL Zuppa de porri e patate de Viterbo,
ARL Sartu de Riso alla partenopea,
COL Abbacchietto velletrano cotto sotto la cenere,
ARL Radicchi arrostiti della marca trevigiana,
COL Gateau di mele invernali e caramello…
OTT Straordinario…già mi pare di sentire profumi e sapori….
GER (Al marito) T’ho detto statte Zitto! (Alla cameriera) Allora, Se magnamo tutto tranne er gatto co le mele
FLO Pora creatura quell’abbacchietto. E però che voi fa? Me tocca magnammelo per forza e come fai a rifiutà…Co’ ste dilizie m’allargo come n’otre. (Poi con cattiveria rivolta alla marchesa) Soora marchesaa, voi che fate magnate o ve rubbate l’avanzi?
LAV Sono a dieta mi limiterò alla zuppa, ci tengo all linea, IO
Entrano le cameriere con le portate: Colombina al tavolo di Florinda, Angelica dalla Marchesa, Arlecchina da Gertrude e Fabrizia da Silvia.
Greg entra facendo un salto al centro della sala. Urlando…
GREG Fermi tuttiiii! Non muovetevi e non osate mettere alcun cibo sotto ai denti senza che prima non abbiate partecipato al grande evento della locandaaaa. Signore madame signori cavalieriiii, come tutte le sere c’è da ballare laaa siglaaaa….
Si avvicina a tutti i commensali che lo cacciano.
FLO Te pòzza pijatte n’corpo a te e a sto matto rompicojoni. M’hai fatto strozzà….
GREG Andiamo, Andiamo… poche chiacchiere. Maestrooo. Vai …..
BRANO “L’uomo per me” CLIC BLU PLAY/STOP - PLAY
Balletto e chiusura dell’atto.
TERZO ATTO
BRANO Flaminia - Vivaldi Il Brano parte a sipario chiuso, dopo 6 secondi si apre il sipario, dopo l’apertura completa del sipario entra Valentina il brano rimane in sottofondo durante la lettura della lettera da parte di SaraJ
Scena prima
Nell’anticamera, salottino con sedie e tavoli . Incontro tra Flaminia e l’oste, che ha deciso che l’avrebbe fatta innamorare.
Entra in scena la dottoressa seguita dalla segretaria che trafelata cerca di starle al passo.
ISA Dottoressa, con la posta hanno portato questa lettera.
FLA Sentiamo…
Isabella guarda il foglio che ha in mano. Legge direttamente
ISA Arriva da Siena….
FLA Chi scrive ?
ISA E’ firmata Ludovica Taccagni
FLA Sentiamo…si siede
ISA Amica carissima, la tenera amicizia che a voi mi lega mi rende sollecito avvisarvi che sarebbe opportuno il vostro ritorno…E’ morta la contessa Manna…
FLA Poveretta. Me ne dispiace.
ISA Ha lasciato il suo unico figliolo, celibe, con un’eredità di centocinquantamila scudi. Tutte le vostre amiche vorrebbero che toccasse a Voi una tal fortuna, viste anche le vostre capacità di far fruttare il danaro…
FLA Non s’affatichino per me. Non ne voglio sapere nulla. Non voglio uomini tra i piedi. E Ludovica, che lo sa più degli altri, mi secca peggio di tutti. Toglie bruscamente la lettera dalle mani di Isabella e la strappa, poi con disappunto…Vai Isabella, trovatemi il Vicario
ISA Come comandate (ed esce)
FLA Un marito a me ! Meglio la febbre quartana.
Entra Fabrizia con la biancheria, la appoggia su una sedia
FAB Signora dottoressa vogliate scusarmi
FLA Cosa c’è…
FAB Il mio padrone Vi manda la biancheria più pregiata…come avete comandato…e poi vi pregava di volere assaggiare…
Entra Mirandolo che porta un vassoio con della cioccolata e si rivolge prima a Fabrizia e poi alla dottoressa
MIR Fabrizia grazie puoi andare…
FAB (Stizzita) Ma padrone…
(Fabrizia rimane in piedi ferma e guarda Mirandolo sorpresa ed irritata)
MIR Con fermezza Grazie, ci puoi lasciare soli
(Fabrizia esce con disappunto)
FLA Che cosa volete ?
MIR Permettete dottoressa ? Ho pensato di portarvi della cioccolata...
FLA Smancerie…
MIR Insistendo…La lascio qui sul tavolo, assaggiatela vi piacerà…A proposito, avete osservato la biancheria ? Vi va a genio ?
FLA Che roba è ?
MIR Tessuti pregiati, dieci paoli al braccio. Le lenzuola son di rensa.Osservate…
FLA Non pretendevo tanto..
MIR La do a Voi perché Voi siete chi siete, una donna che sa apprezzare…
FLA Inutili facezie…
MIR Ma su…onoratemi di osservare (e gli mostra i tessuti )
FLA Tocca i tessuti Queste tele pregiate, una volta lavate si rovinano, non serve che le sprechiate. Al pubblico Non si può negare che costui non sia un uomo a modo…
MIR Al pubblico E’ proprio bisbetica…appoggia le tele su un tavolo. E a pranzo… cosa comandate?
FLA Quel che c’è…
MIR Consentitemi dottoressa. Gradirei prepararvi qualcosa di vostro gusto. Dite in libertà…
FLA (A se stessa) Insiste… (A Mirandolo) Vi ringrazio ma è ora che la smettiate.
Non vi riuscirà di rendermi molle e scema come avete fatto con quelle due galline.
MIR Galline? Gradite del brodo? Ma allora è meglio il cappone…
FLA Dir lazzi non vi si addice. Sapete benissimo a chi mi riferisco. La Marchesa e la Contessa..
MIR Mi volete far passare per un adulatore. Quelle signore, ah che deboli…vengono alla locanda per alloggiare e pretendono poi di maritarsi con l’oste senza fare con lui i conti. Abbiamo altro in testa noi, che volete, facciamo i nostri interessi. Se usiam loro le buone maniere è per tenerle a bottega…siete donna d’affari, dovreste intendere…
FLA Bravo! Mi piace la Vostra sincerità.
MIR Dottoressa, invero solo di questa dispongo.
FLA Ma con chi Vi fa la corte sapete fingere.
MIR Io fingere? Domandi a lor signore se ho mai concesso un gesto d’affetto. Sarei un bugiardo. Sono solo cortese. So di non essere bello, amo solo la mia figliola desidero il meglio per la locanda e, soprattutto, amo la mia libertà.
FLA La libertà è un gran tesoro. Alla larga gli uomini
MIR Mi piacete assai….
FLA Vi piaccio ? (Scettica)
MIR Intendo dire, mi piace il vostro carattere (Pausa) Si, perché è la prima volta che una donna mi parla apertamente… senza secondi fini… e non cerca di adularmi.
Mirandolo esce di scena lasciando Flaminia di sasso
FLA Devo riconoscere che costui ha qualcosa di affascinante. Non per questo potrei innamorarmene. Certo, per un poco di divertimento mi fermerei con lui e non con altri. Ma non vi è pericolo…pazze, pazze, pazze quelle che si innamorano degli uomini…
Esce di scena anche lei
Scena seconda
Entrano nella camera la contessa Florinda, seguita da Cesira…arrivano poco dopo anche Ortensio e Dejaniro
FLO A Cesì come te lo devo di che te devi svejà ? Devi sta attenta co’ sta lingua che te ritrovi…va a fini che te metti ne li guai…e me ce metti pure a me
CES A dottorè ditemelo come ve pare, ma nun parlate troppo difficile che sennò nun ve capisco…
Florinda scuote la testa, Cesira si siede su una sedia e si mette a lavorare alla maglia
FLO (Rivolta ai due ragazzi) E ‘nzomma… Certo cheè ‘na locanda piena de tipi strani se li becchi uno pe’ uno. Te li poi giocà ar bussolotto.Fatte conto la marchesa. E’ curiosa forte, Nobile è nobile non si pò negà ma n’c’ha più ‘na lira. Hanno dissepato tutto. Pure se c’ha ammalapena da campà, fa la graziosa…
ORT Si vede che vorrebbe essere generosa, ma non ne ha
DEJ Si ma ostenta, e a parer mio è un po’ invidiosa di quanto hanno gli altri
FLO Sarebbe un bel tipo per una delle vostre commedie…
DEJ Ha ragione, è un bel carattere…
FLO E’ strana forte pure quella dottoressa. Un altro bel carattere da commedia. Me pare matta…C’ha ‘l terrore che se la vonno tutti rimorchià. Ma chi se la pija. Scorbutica, forestica…
DEJ Cosa volete, avrà fatto una brutta esperienza... Forse qualche uomo le avrà lasciato cattiva memoria.
FLO Mmmmh! No, chi se la pija. None… No. E’ ‘na questione de capoccia…Fateve servì, quella li disprezza l’ommini. Tutti. Nun je va bene manco er sor Mirandolo. Tanto bravo…
ORT Eppure, cara Contessa, ho avuto l’impressione che l’oste tenga in modo particolare a lei. E’ sempre attento a non scontentarla.
FLO Uh! Se vede proprio che nun sapete che razza de omo è l’oste.
ORT Certo… se mi mettessi a corteggiare la dottoressa non vi è dubbio che la farei cadere nella rete.
DEJ Con l’arte di cui disponiamo, non sarebbe difficile.
FLO (Guarda prima uno poi l’altro con atteggiamento ironico) ‘Nfatti… Secondo me ce sbattete er grugno. V’ho visto all’opera ieri sera a cena co’ la signorina Silvia. Un figurone…
ORT Non siate ironica… facciamoci una scommessa, per puro divertimento.
FLO Ce sto. Cesira viè qua…
CES (Si scuote all’improvviso dalle sue faccende) Diteme sora Contessa eccellentissima, illustre…gioiosa.
FLO A Cesì ma se po’ sape che cacchio dichi ?
CES Ve faccio un po’ de complimenti. Me l’ate ‘mparato Voi. Che c’è? Che devo fa?
FLO (con complicità) Stamme a sentì: vedi se ritrovi la segretaria della dottoressa e chiedije se la sua padrona po’ favorimme de venì un attimo da me (pausa) Hai capito?
CES Si (accentua con la testa)
FLO Ripeti
CES Stamme a sentì: vedi se ritrovi la segretaria della dottoressa e chiedije se la sua padrona po’ favorimme de venì un attimo da me. Hai capito ? (Cesira rimane ferma in piedi e zitta, facendo “si” con la testa)
FLO Si!... (accenna ad uscire, poi si ravvede) Ah…Cesì, sei TU che ritrovi la segretaria della Dottoressa che deve venì da ME!
CES Aaah! Mo ho capito
FLO Bene!
(Guarda Cesira ferma, aspetta e poi dice)
FLO Brava, se nun te pesa famolo entro oggi.
CES No, nun me pesa…(ma non esce)
FLO E allora Cesì… datte ‘na mossa
CES Scappo (e finalmente esce)
FLO Com’ho da fa co’ ‘sta fija. Tanto caruccia ma proprio scema…
DEJ (Ironico) Davvero? Non si direbbe…
Poco dopo entra la dottoressa che rivolta alla contessa chiede
FLA Contessa siete voi che mi stavate cercando?
La contessa, Dejaniro e Ortensio si scambiano occhiate e gesti di accordo
FLO (Affettata) Si dottoressa, v’ho dato io il presente incomodo
FLA Ditemi allora…
FLO Questi due bei giovani avrebbero bisogno di voi
FLA Non se ne parla (e si accinge ad uscire)
ORT Cercando di fermarla Dottoressa, permettete non intendiamo recarvi incomodo
FLA Ecco, appunto, vi ringrazio. Lasciatemi andare, pertanto…
DEJ Nel frattempo si è avvicinato anche Dejaniro Avremmo bisogno di un suggerimento
FLA Signori, ho premura, vi supplico di perdonarmi
ORT Dottoressa due paroline soltanto
FLO Beh! Me rendo conto che so’ de disturbo, Vi riverisco e Vi lascio ai vostri affari…
Esce e si mette dietro le quinte ad origliare
FLA (A se stessa) Maledetta contessa
DEJ Abbiamo avuto delle difficoltà con la nostra compagnia teatrale (si schernisce con Ortensio)
FLA Signori vi riverisco (e cerca di uscire)
DEJ la contessa ci ha detto che voi siete un’importante donna d’affari e pensavamo che poteste darci un consiglio…
FLA Signori, io amo la mia pace. Da quello che mi dite ci saranno degli impegni di cui non ho alcuna intenzione di occuparmi. Da me non potete avere alcun consiglio.
DEJ Dottoressa, sapremmo come sdebitarci …
FLA Signori, forse non sono stata abbastanza chiara
DEJ Il mio amico Ortensio desiderava tanto conoscerla…
ORT Una donna come voi non si incontra tutti i giorni
FLA (Sbuffando) Che importuni!
ORT (Rivolto a Dejaniro) Basta Dejaniro, diciamole la verità, non caviamo un ragno dal buco
FLA Cosa state dicendo
DEJ Ma si dottoressa è una burla…con la signora contessa si era pensato ad un lazzo… ma ora basta. Non abbiamo alcun problema volevamo soltanto conoscervi, una così bella signora, non ci spieghiamo perché sia sempre così sola…
FLA (Feroce) Non solo non vi dovete spiegare alcunché ma non dovete neanche provare a porvi la domanda. Non mi sorprende che siate due commedianti.
ORT Ma dottoressa…
FLA Stai zitto
DEJ Non potete…
FLA Silenzio. Due commedianti. In quanto uomini non potete che essere tali. Non fate altro che essere voi stessi: due buffoni.
ORT Ma scusi…
FLA Signori, ringraziate la mia buona creanza se non vi prendo a calci nelle terga. Guardatevi allo specchio. Sembrate due idioti. E venite a far perdere tempo a Me. Alla dottoressa di Ripafratta.
BRANO “Moliendo cafe” 1CLIC BLU PLAY/STOP PLAY/PAUSA PLAY IL brano rimane in sottofondo durante tutto il colloquio dei personaggi poi aumenta di nuovo quando stanno per uscire
Entrano con il trenino Greg, Silvia e Deborah che fanno un breve giro in scena
GREG Eccoci ancoraaaaa. Ragaaazzi alle ore 4 del pomeriggio leziooni di balli latino-americaniii. Non mancateee.
DEJ (Sorpreso) Signorina Silvia, come mai state qui e non siete, come vostro solito, a leggere
SIL Caro Signor Dejaniro, è da ieri sera che mi sento un po’ strana ….
DEJ A dire il vero signorina, con rispetto parlando, strana lo sembravate anche prima.
SIL Signor Dejaniro… sa! Sto cercando di vedere le cose da un altro punto di vista. E’ come se avessi subito gli effetti dell’atmosfera di ieri sera. In fin dei conti la saggezza sta anche nel sapersi fermare a comprendere le ragioni degli altri…(si avvicina languida) Se ne avete piacere chiamatemi soltanto Silvia…
ORT (Rivolto a Deborah) Invece io non sono affatto sorpreso di vedevi qui signorina Deborah
DEB E te credo ! Che te pare che me facevo scappà li balli de gruppo? Poi co sto popò de animatore. Aho! Nun te da pace! Namo Orchidè namo a ballà…
…AUMENTA di nuovo VOLUME “MOLIENDO CAFE”
Riparte la musica samba. Silvia e Deborah prendono Dejaniro e Ortensio nel trenino e così escono di scena.
FLA (Rimasta sola in scena) Non posso più accettare di restare ancora un sol minuto in questa locanda.
Dov’è finita Isabella, la mia segretaria…è ora di chiedere il conto e di andare
Entra Cinzio che con atteggiamento deferente si rivolge alla dottoressa
CIN E’ permesso. Dottoressa, buonasera
FLA Chi siete?
CIN Cinzio dottoressa. Il maggiordomo della Marchesa di Forlipopoli.
FLA Ebbene? Cosa volete?
CIN Scusate se mi permetto di parlarvi personalmente. Non sono stato in grado di trovare la vostra segretaria ed avevo premura di dirvi che la mia padrona vi prega di raggiungerla. Avrebbe desiderio di conferire con Voi…
FLA (Tra se e se) Ancora un’altra importuna. (rivolta a Cinzio) Cosa vuole la vostra padrona? E perché non si degna di venire lei…
CIN Dottoressa, vogliatemi perdonare, la Marchesa non ha ritenuto di mettermi a parte. Se possibile vi prego soltanto di raggiungerla. (Esce facendo un inchino)
FLA (Nuovamente sola) Domani andrò via, voglio andare via. (Pausa) Eppure… son certa di andare ma me ne dispiace. E quel che è peggio…me ne dispiace per come Mirandolo mi ha ben trattata. Tanto presto mi conviene partire. Il conto, devo chiedere il conto. Uomini dirò sempre male di voi (ed esce di scena)
Scena Terza
Entrano in scena la marchesa di Forlipopoli e Cinzio. La marchesa si siede. E si rivolge a Cinzio che dopo essere entrato sta mettendo a posto degli oggetti
LAV (Annoiata) Orbene, Cinzio dimmi: come ha reagito quella scorbutica della dottoressa alla mia richiesta di conferire con lei?
CIN Ma cosa volete che vi dica signora padrona. La dottoressa non mi è sembrata particolarmente entusiasta. Ma non me ne preoccuperei. Con rispetto parlando, non mi sembra del tutto normale. (Pausa) Desiderava sapere di cosa voleste disquisire con lei.
LAV E tu cosa le hai detto?
CIN Cosa avrei potuto dirle marchesa? Nulla. Di nulla mi avete messo a parte…State tranquilla so essere discreto…e sono rispettoso di chi mi paga io…
LAV Pagare…non è il caso di usare parole grosse
CIN (A se stesso) Appunto
LAV Sapete Cinzio…Voi mi state sorprendendo….
CIN (A se stesso) Mi concede del “Voi”… che strano! Ci deve essere qualcosa sotto...
LAV Dicevo, stavo valutando quanto tu Cinzio mi sia fedele e da quanto tempo…
Entra con decisione la dottoressa Ripafratta.
FLA Signora marchesa, giusto voi. Costui mi è venuto ad informare che desideravate parlarmi…
Cinzio annuisce
FLA (Scettica) …Si tratterà di affari importanti. Tali da richiedere la mediazione del vostro servo per chiedermi udienza
LAV (A se stessa) che alterigia, che arroganza…(rivolta alla dottoressa) Compatite amica, vi ho chiamato perché desideravo avere un vostro parere…
Entra nel frattempo Mirandolo con una bottiglia di vino rosso in mano seguito da Fabrizia che porta un vassoio con dei piatti e delle pietanze
MIR Scusate l’impudenza signora marchesa, chiedo scusa anche a voi..
Lavinia, nel vedere Mirandolo, torna ad essere interessata e pimpante e si avvicina a lui con atteggiamento flirtante. Flaminia disgustata dal comportamento di Lavinia l’apostrofa
FLA Avete ancora desiderio di conferire con me o alla vista di un uomo non vi servo più ?
MIR Mi rendo conto di essere inopportuno, Vi lascio subito…(e fa per andarsene)
LAV Rimanete Mirandolo come posso esservi utile…
Fabrizia pone il vassoio sul tavolo
MIR Veramente cercavo la dottoressa. Una delle mie cameriere mi ha detto che l’avrei trovata qui, altrimenti non mi sarei mai sognato di venirvi a disturbare
FLA E allora dite cosa volete…ma in fretta
MIR Mi ero preso licenza di farvi assaggiare un intingoletto fatto con le mie mani ...
LAV (Interviene inopportuna) Ottima idea, l’assaggio volentieri …
MIR (Ignora la Marchesa e continua a parlare con Flaminia) Ho altresì pensato che poteva farvi cosa gradita annaffiare il tutto con del prezioso Borgogna.
Fabrizia, che per tutto il tempo aveva assistito sdegnata alle smancerie del padrone, sbatte il vassoio sul tavolo, guarda Mirandolo ed esce sbuffando
FAB Vado in cucina, se avete bisogno di me, sapete dove trovarmi!
LAV (Si intromette ancora) Siete un gourmet, vi ringrazio per la delicatezza e l’attenzione, a me un bicchiere Cinzio...
FLA (Rivolta a Mirandolo, ignorando Lavinia) Voi siete di buon gusto in tutto…
LAV Come è vero…suvvia assaggiamo…..
FLA (Rivolta a Flaminia scocciata) Ma insomma Marchesa….abbiate la buona creanza di capire che non stiamo conferendo con Voi. Ma quale modo è….
(Lavinia rimane interdetta e offesa, Cinzio prende le sue difese)
CIN Dottoressa, pur con tutto il rispetto che vi si deve, trovo assolutamente sconveniente il vostro comportamento. Non vi permetto di parlare così alla mia padrona, in fin dei conti chi siete voi….
FLA Io son chi sono, servo…
LAV Cinzio, ti prego non devi (si riprende)…non vi dovete esporre in questo modo per me…
CIN Marchesa, consentitemi di accompagnarvi in giardino…meglio andar via. Qui c’è aria stantia, viziata…la buona creanza non è conosciuta da questa parti quanto lo è invece l’arroganza.
Escono con atteggiamento sdegnoso. Cinzio offre il braccio, è affettuoso con Lavinia
FLA Non c’è che dire una bella coppia…di meschini…
MIR Rilassatevi dottoressa…assaggiate l’intingolo ed annaffiatelo con il Borgogna…
FLA Sarà buono, quando lo avete fatto voi sarà buono…(rivolta a se stessa) Ma cosa sto facendo…
MIR (Al pubblico) Ecco un segno di cedimento…forse una breccia si sta aprendo in quel duro cuore… (Sospira)
FLA Che cosa c’è, cosa dite…
MIR Nulla, con voi non pretendo di acquistar merito, faccio soltanto il mio dovere…
FLA Conosco benissimo, sto imparando ad apprezzare…(versa il vino nel bicchiere, imbarazzata) Alla vostra salute
MIR Obbligatissimo, dottoressa mi onora troppo…
FLA Questo vino è prezioso
MIR Il Borgogna è la mia passione…
FLA (Versa un altro bicchiere e lo offre a Mirandolo) Padrone accettate un assaggio
MIR Non son degno di tanto
FLA Basta padrone, sedete! Scusate… volevo dire fatemi compagnia ed apprezzate con me questa delizia…. (chiama la segretaria che entra in scena) Isabella porta una sedia per il signor Mirandolo…(sottovoce) e guai a te se ti lasci scappar parola con chicchessia ….
ISA Dottoressa statene certa…(al pubblico) Ma che bella novità….la dottoressa è interessata ad un uomo….
Mirandolo si siede
MIR Alla salute di tutto quanto da piacere alla signora dottoressa
FLA Alla vostra salute…
MIR Di questo brindisi agli uomini non ne tocca…
FLA (Sorpresa) No? E perché mai?
MIR Beh…perché so che ella gli uomini non li può vedere…
FLA E’ vero. Non li ho mai potuti soffrire ma non vorrei che voi mi faceste cambiar natura…
MIR Io dottoressa…? Un povero oste? Uomo per di più, non vi burlate di me
FLA (Alla segretaria) Isabella va via…
ISA Va bene dottoressa. Signor Mirandolo…(gesto di sorpresa verso il pubblico)
FLA (Si accerta che Isabella sia uscita) Voi signor Mirandolo siete il primo ed unico uomo al mondo con il quale ho avuto modo di trattare con piacere…
MIR (Guarda il pubblico con un ghigno di compiacimento) Non mi è facile credervi dottoressa. Ma in verità anche io provo per voi quello che per alcuna non ho mai…basta non dico altro (avvicina il bicchiere a quello della dottoressa e fa un brindisi), dottoressa toccate, che vivano i buoni amici…
FLA Che vivano…
MIR Viva Bacco e viva Amore,
L’uno e l’altro ci consola
Uno passa per gola
L’altro va dagli occhi al cuore
Bevo il vin, cogli occhi poi…
Faccio quel che fate voi
BRANO “Bevo il vin” 1 CLIC BLU - PLAY /PAUSA portare a 001” - PLAY Il brano rimane in sottofondo fino a tutto il dialogo tra i personaggi, quando PIGI sta per concludere le sue battute aumenta di volume (dovrebbe essere da 1’19”)e rimane ancora fino a che PIGI non sia uscito
FLA (Si avvicina con atteggiamento dolce) Signor Mirandolo.(lunga pausa) la vostra arte non si esprime soltanto in cucina
MIR (Al pubblico) Mi caschi il naso se non si sta addomesticando…
FLA Siete una persona impareggiabile…sono obbligata…(languida)
MIR Dottoressa…(languido)
Rientra in scena Lavinia che vede Mirandolo e Flaminia in atteggiamento affettuoso
LAV Dottoressa…
FLA (Si gira all’improvvisa e vede la marchesa, poi a se stessa). Oh maledetta…
LAV Signor Mirandolo…
MIR Signora Marchesa..
LAV Mi rallegro, dottoressa, brava…ed ecco allora quella donna che non può vedere gli uomini
FLA Che impertinenza
MIR Signora marchesa non abbiate a pensare cose sbagliate, la dottoressa apprezzava soltanto la mia cucina…
LAV Mirandolo la dottoressa apprezzava…e come se apprezzava
FLA Scusate signor Mirandolo, permettete che chiarisca una volta per tutte con questa donna inopportuna…, signora Marchesa ora mi avete veramente stancata, siete sempre in cerca di qualcosa che non avete, questo ennesimo affronto non ve lo permetto…a voi non spetta di sapere il come ed il perché io parlo con chicchessia…andate al diavolo (ed esce)
MIR (Al pubblico) L’impresa si sta compiendo. Il suo cuore è in fiamme. Per completare la mia vittoria mi resta soltanto che si renda pubblico il mio trionfo (ed esce)
Ripresa volume del brano (vedi sopra)
Scena quarta
Rimane in scena soltanto Lavinia. Si sentono degli schiamazzi fuori scena. Subito dopo entra Gertrude che sembra cercare qualcuno.
GER Fuori scena Debborah ! Debborah entra in scena Debborah, ma ndo sei finita ! Dopo un po’ entra in scena il marito Ottavio (rivolta a lui) Ma guarda tu… Vòi scommette che s’è inguattata co’ quer mezzo commediante….E’ tutta colpa tua.
OTT Gertrude ma scusa…non puo’ essere che ogni cosa che accade è colpa mia
GER Po’ esse. E poi statte zitto. Guarda Ottavio, se acchiappo tu fija co’ quello che se chiama in un modo strano, te faccio vede io. Mi fija se deve sposà Mirandolo… no ‘n poraccio
Come se chiama quer mezzo omo…Ontano…
Lavinia che ha assistito alla scena corregge Gertrude
LAV Ortensio, si chiama Ortensio…
GER (Rivolta al marito) Ortensio se chiama…Ortensio, la senti la marchesa che te venisse un coccolone. (Rivolta alla marchesa) Sora Marchesa, permettete, che avete visto in giro mi fija?
LAV Sua figlia….
Sua figlia è quella bizzarra ragazza mora?
GER Si è mora…c’ha li capelli corvini a mamma,
LAV Sua figlia e quella curiosa giovine che non sta mai ferma?
GER Eh, Eh! Quella, quella!
LAV Quella che balla in continuazione?
GER Si. Sapete è tanto appassionata…di danza
LAV E’ quella che va dietro a quel giovane commediante?
GER Si. Purtroppo s’è incaponita.
LAV No. Non lo vista!
GER (Si volta dall’altra parte) Mavammoriammazzata… Nobiltà perduta
Entra Cinzio, ha un vassoio in mano sul quale c’è una bevanda calda che aveva preparato per la sua padrona
CIN Signora marchesa, è pronta la tisana
LAV Grazie Cinzio, poggia pure sul tavolo. Volete cortesemente chiedere ai signori Gertrude ed Ottavio se gradiscono.
CIN Signori, vogliate gradire, la marchesa vi offre un bicchiere di tisana…
Nel frattempo Ottavio si era appisolato su una sedia
GER Otta’ dormi? Voi ringrazià sto pezzo de Marchesa pe’ stò po’ po’ d’offerta? (alla marchesa) No grazie. Ce facesse male
Ottavio si gira e vede Cinzio, rimane colpito perché ha come l’impressione di averlo già visto prima. Anche Cinzio vedendo Ottavio ha un momento di perplessità. Poi all’improvviso si riconoscono entrambi
OTT Ma….Principe Ramajaff
CIN Generale…Generale Ottavio Siconolfi
OTT Ma cosa ci fate qua principe, voi un servitore…ma è una cosa inaudita. Non è possibile. L’ultima volta che vi ho visto eravate alla testa dei reparti indiani delle truppe di sua maestà britannica. Poi ho saputo che eravate stato fatto prigioniero in battaglia…
CIN Si Generale, sono stato rinchiuso tre mesi nelle galere francesi, avevo tutto, ho perso tutto. Poi sono stato venduto come servitore al Marchese Forlipopoli, il padre della marchesa ed ora eccomi qua, sono l’unica cosa che le è rimasta (indicando la marchesa)
Ma non la lascerei per nessun motivo…
Piuttosto voi generale, come siete finito nelle mani di quel…quel…quella donna… (riferendosi a Gertrude)
OTT L’amore principe, sapete… Ma principe, volevo dirvi, se non ricordo male, di aver avuto notizia che i vostri possedimenti sono rimasti pressoché intatti. Principe voi siete ancora ricco…
Gertrude riamane sconcertata nel sentire il marito parlare in quel modo, si chiede se è proprio il suo Ottavio a
GER Ottà…che te piasse ‘n corpo, e tu saresti un generale? E mò che è sta novità, quanno l’hai fatto er generale? E nun me dici gnente? Te tieni tutto dentro?…(a se stessa) ma che bello…mi marito nun è no smidollato. E’ un omo…(al marito) Ottà è vero che sei un omo si? E nun me lo potevi di …
OTT Gertrude, se tu m’avessi fatto parlà qualche vorta forse te lo avrei pure raccontato…
GER Bello de casa, amore mio… l’ho sempre detto io che c’avevo un gran marito…Ottà da bravo, annamo a cerca Debborah che je devo da la bella notizia…(mentre escono) ma dimme te e chi se lo poteva immagginà d’avè sposato un omo
OTT (Rivolto a Cinzio mentre esce con la moglie) Principe vede come è la vita. Buona fortuna…
Cinzio e la marchesa rimangono soli.
La marchesa ha scoperto che Cinzio è in realtà un ricco principe indiano e la cosa non le dispiace affatto.
LAV Cinzio…o come devo chiamarvi signore…siete ancora il mio Cinzio o devo chiamarvi Principe…Principe stento a crederci… Ma ora, che sarà di me… mi lascerete sola…
CIN Lavinia, ascoltatemi, fino ad oggi la vita non è stata particolarmente generosa con entrambi. Ma ci ha fatto conoscere. Concedete che io vi chiami Lavinia. Concedete che io possa continuare a servirvi. Concedete che io vi possa mostrare apertamente il mio amore…ne sarei veramente onorato…
LAV Ve lo concedo Principe io ne sarei profondamente lusingata….maaa, il signor Ottavio diceva dei vostri possedimenti, non che io ne sia interessata ma di che cosa si tratta?
CIN Lavinia ma cosa ci importa se trionfa l’amore…
LAV Si, si l’amore, infatti, non che ci importi infatti, ricchezze che ci importa in effetti ma dove si trovano tutti questi possedimenti…
CIN Lavinia avremo a pensarci, ma adesso è il momento di festeggiare…
BRANO I’ve got a crush on you (Playback) 1 CLIC BLU PLAY/PAUSA PLAY
Mentre sono in atteggiamento amoroso, entra Cesira. I due non la notano. Lei invece, sorpresa del fatto si rivolge al pubblico e dopo un po’ di smorfie…
CES Anvedi…la marchesa co l’omo nero. Ma che stanno a fa ? Se racconteno qualche cosa ? Si avvicina e poi torna verso il pubblico No. Nun se racconteno, se bacieno. E nun po’ esse, quello e il servo. E com’è che la marchesa nobile bacia er servo morto de fame?
Torna verso di loro, guarda il pubblico E mo?...Mo, quanno lo racconto alla sora Contessa…
Ed esce di scena.
Cinzio e Lavinia si ‘risvegliano’ e parlano già di nozze e si preparano a partire. Lavinia, però, decide di non poter andar via senza prima “aver salutato” con la notizia la signora Contessa.
CIN …le nostre nozze…
LAV …quindi i vostri territori si trovano tutti fuori dai confini….
CIN Lavinia ripeto rilassatevi, pensiamo a noi e troveremo il modo di recuperare quanto mi appartiene
LAV …quanto CI appartiene…
CIN Andiamo Lavinia, è ora di lasciare la locanda
LAV Andiamo ma non prima di aver salutato la cara signora Contessa, (con compiacimento) ho alcune novità da riferirle
Escono di scena.
Scena quinta
Entra Florinda e si siede, assorta. Arriva Cesira trafelata, per l’emozione e l’importanza della cosa che deve dirle, indugia nel parlare e fa tutte smorfie e mezze parole. La contessa la crede rincretinita totalmente.
CES Co…ntessa, impareggiabile, devota, so…ttomessa…..gajarda e tosta… e… come ve pare
FLO Cesi che t’anno fatto ? Chi è stato ? Beata vergine ! Dimme chi è stato che lo pijo, e quanto è vero che me chiamo Florinda, lo stronco
CES Fa cenno di NO con la testa…nun m’hanno fatto gnente….gnente m’hanno faatto, gnente
FLO E allora che c’hai ?
CES Che c’hai? L’omo nero, co la marchesa, se stavano a raccontà, ma dico io che se racconteno… stavano tutti stretti, e cicicici, se sapesse, ma poi io stavo a senti…e me so creduta… e dicevo… mica po’ esse bacia qua, bacia la, co la faccia, e no? Co la faccia… e no che nun po’ esse, però l’ho visti ….e cicicici
FLO Me s’è ammattita….
Cesira non riesce a terminare il racconto che Lavinia e Cinzio entrano nella stanza, con atteggiamento affettuoso. Cesira li vede e li mostra facendo cenno alla contessa con la mano
CES Hiiii !
LAV Signora Contessa….(in cenno di saluto)
FLO Espresione incredula e divertita, la contessa vede Lavinia e comincia a prenderla in giro perché non sa che Cinzio in realtà è un principe.
FLO Tiè che quadruccio, nun pozzo crede ai miei occhi.. La nobile Marchesa di Forlipopoli in tenero atteggiamento con il suo servitore. Il padre se rivortica nella tomba…
Sora Marchè, che se fa pe nun paga la servitù eh ? Ma nun eravate interessata a Mirandolo ?
Ma che nun ve se ‘mpettata? ma nun ve pare de esse caduta un po’ troppo in basso ?
LAV Contessa, consentitemi di presentarvi il Principe Amid Ramajaff
FLO Uh ! Uh ! Si si il principe … Ramajaff, che scherezetto, brava marchè, (da un pizzicotto al Principe) bello il Principe Ramazza, e la scopa ndo l’avete messa
CIN Signora Contessa vi riverisco, Principe Amid Shalim Ramajaff, comandante delle truppe indiane di sua maestà britannica, Governatore di Calcutta, Dignitario del re a Madras. Molto onorato
Florinda e Cesira sono inebetite e sconcertate
FLO Ma…ma…ma…ma…ma…
LAV Marchesa, forse volevate dire marchesa..
FLO Marchesa, forse volevate dire marchesa
LAV Si rivolge a Cesira Ebbene si Cesira, riferisci alla tua signora, ammesso che un giorno si riprenda, che a brevissimo annunceremo le nostre nozze. Ma che non tema, la inviteremo, troveremo senz’altro un posto anche per Lei tra gli oltre mille invitati.
Addio Cesira…rivolta alla Contessa che è rimasta basita…Addio Florinda, salutatemi Mirandolo, le sue zuppe, le sue salsicce ed il suo disgustoso odore di cucina inizia ad uscire, quando stanno sulla porta…Ah a proposito…il vostro abito è veramente osceno…
FLO Si riprende…che te pozzinoammazzà….ahi capito la Marchesa
CES Contè ma che ve importa. Pensatece bene la Marchesa in fin dei conti è una schiava, pe favve capì lo è più di me è schiava dei suoi titoli, delle apparenze, del danaro…sarà schiava pure del principe. Ma n’avete visto che faccia…ma quello quanno molla
FLO C’hai ragione Cesì…
CES Capito…nun sasrà padrona de gnente..mica come voi…che c’avete a me pe serva…ma puro pe amica
FLO Sei saggia Cesì, sei furba…sai che te dico? Namose a fa ngoccio de vino, a la faccia della Marchesa….(ed escono)
Scena sesta
Entra Flaminia decisa a partire.
Dopo poco entra Fabrizia seguita da Angelica.
FAB E’ vero dottoressa che vuole il conto?
FLA Si, l’avete portato?
ANG Adesso papà lo porta. Ma com’è che volete già andare via?
FLA Perché così vogliono i miei affari
FAB Ricordatevi delle cameriere…
FLA Un po’ piccata Portatemi il conto e so IO ciò che devo fare.
FAB Lo vuole qui il conto?
FLA Certo che si …perché cosa c’è che non va?
FAB Oh Niente, niente, sa pensavo volesse incontrare il padrone da sola. Con quelle pettegole sempre in circolazione (Fa riferimento alla marchesa ed alla contessa e vuole provocare Flaminia). Fanno le innamorate del Padrone. Ma da quel che ho visto, possono leccarsi le dita, vero dottoressa? (pausa)
FLA Ma cosa dite, io sto alla larga dagli uomini…e con Mirandolo non fa differenza !
FAB Oh bene, meglio così…allora vorrà dire che un giorno sarà mio!
FLA (Molto seccata) IL CONTO! (ed esce di scena)
ANG Pettegolissima, mentre la dottoressa esce….La servo subito.
Fabrizia e Angelica si mettono a ridere e scherzare tra loro prendendo in giro la dottoressa
Mentre sta uscendo entra Mirandolo arrabbiato con Fabrizia.
MIR Ma bene ! La mia cameriera più brava che si fa burla di una cliente, e che cliente, una delle migliori
FAB Ma no padrone fatemi spiegare
MIR Che c’è da spiegare, ero qui fuori ho sentito tutto
FAB Avete origliato
MIR Fabrizia, non va affatto bene! Ciò Che ho sentito è imperdonabile, è da tempo che mi hanno stancato le tue manie e i tuoi atteggiamenti. Ricordati che io sono il tuo padrone. Stai al tuo posto. Non mi risulta che ci sia nulla tra Voi e me
FAB Piano un poco signor padrone…Vi dilettate a prendere in giro e ad innamorar la gente in quel modo e credete che io vi voglia sposare? Vi sbagliate (esce di corsa piangendo)
Angelica ha assistito alla scena
ANG Sei cattivo, crudele e ingiusto !
MIR Stai zitta e fatti gli affari tuoi
ANG Fabrizia è l’unica che mi vuole bene. Tu pensi solo alla locanda
MIR Con la locanda ti faccio campare…ricordalo Angelica, la locanda è la tua vita ed esce
ANG Guarda Mirandolo che esce. Si gira verso il pubblico
Angelica rimane sola in scena, triste
BRANO “Angelica e Mirandolo” Adagio Vivaldi
di seguito BRANO “Donna con Te” RIPRODURRE da CD
Scena settima
Alla fine del brano cantato donna con te, Mirandolo entra sul proscenio e tutte le donne lo abbracciano. Pausa. Attendere. Parte ritmo incessante
BRANO ritmato “Cosa succederà alla ragazza”
Uno ad uno escono tutti i personaggi singolarmente, rimangono in scena Mirandolo e Flaminia. Dopo un po’ esce anche Mirandolo facendo un cenno di saluto “sfottente” alla dottoressa
Scena Settima
Sala di locanda
Flaminia è sola in scena e cammina su e giù molto nervosa.
FLA: Corpo di bacco, tutte al fine han trovato…e io? Ad aprile saran trentacinque primavere. E si sa che a trentacinque o trentasei una donna…fin d’ora che ho fatto. Ho lavorato…non c’è pertanto da meravigliarsi se cominciavo ad accendermi…. Ecco Mirandolo.. Cosa devo fare? Conviene soffrire questo ultimo assalto. Tra poco andrò via …
Entra Mirandolo, i due cominciano a parlare, ma vengono continuamente interrotti dalle coppie degli ospiti in partenza.
MIR: Obbligato signora (Fintamente un po’ mesto)
FLA: Cosa c’è signor Mirandolo?
MIR: Ha domandato il suo conto …l’ho servita...Fabrizia (la chiama verso la quinta)
FLA Per carità non chiamate colei
MIR Oh bella e perché mai…
FLA Lo confesso ho gelosia di colei…
(entra Fabrizia con un foglio in mano)
FAB Padrone, si. Il conto della dottoressa
MIR Date cara… (le fa una carezza)
FAB (Rivolta alla dottoressa) Ricordatevi delle cameriere…
MIR Vai Fabrizia, ti raggiungo…
FLA Gran finezza, signore, alla sua cameriera, si vede che ne siete invaghito.
Breve stacco musicale “Si parte” (Polonaise di Giuliani) 1 CLIC BLU * PLAY/PAUSA *
825 SPEED VELOCITA’ DI RIPRODUZIONE * PLAY
Entrano Silvia e Dejaniro in partenza che interrompono il dialogo.
SIL Signor Mirandolo obbligatissima, vi devo molto…il soggiorno presso la vostra locanda mi ha consentito…
DEJ Va bene cara, va bene non occorre un sermone, il signor Mirandolo ha presente..signor Mirandolo vi riveriamo, dottoressa…
Escono
MIR verso la quinta, forte Arrivederci, e buona fortuna…
FLA Ne avranno bisogno…
MIR alla dottoressa…dove eravamo rimasti
FLA al vostro amor per la cameriera..
MIR Ah…io innamorato di una cameriera? Mi fa un bel complimento signora; non sono di si cattivo gusto io. Quando volessi amare non getterei il mio tempo si malamente
FLA Voi meritereste l’amore di una regina
MIR Di spade o di coppe?
FLA Parliamo sul serio Mirandolo…
MIR Parli pure che l’ascolto
2° Stacco musicale “Si parte” PLAY/PAUSA * 1000 SPEED VELOCITA’ RIPRODUZIONE * PLAY
Irrompe Gertrude e Ottavio seguiti da Deborah che ballando trascina Ortensio che balla pure lui. Anche loro vanno via. Flaminia da i primi cenni di nervosismo…
GER Sor Mirandolo noi se n’annamo….tante grazie pe tutto….Ha visto mi fija che si è
fidanzata co sto bravo giovine…se chiama Olmo…eh Otta’… di qualche cosa pure tu…
MIR Generale Siconolfi dica…approfitti, finche dura…
OTT Si chiama Ortensio…
MIR Tanti cari saluti…tornate a trovarci, anche tu Deborah
DEB Bella se vedemo..
ORT Bella Mirandolo…..
Escono
Flaminia legge il conto
FLA Vi preme dunque quella fauna variegata più di me?
MIR Sicuro perché di loro me ne ho da servire mentre di ella non posso far capitale di niente
FLA Tutt’altro potete disporre di me con autorità
MIR Si! Che ella non può vedere gli uomini…ah! Ah! Ah! (ride con sarcasmo)
FLA Non mi tormentate più, stimo voi, stimo gli uomini che son della vostra sorte se pur ve ne sono. Vi stimo, vi amo e vi domando pietà
3° stacco musicale “Si parte” PLAY/PAUSA * VELOCITA’ RIPRODUZIONE 1400 SPEED * PLAY
AATTENZIONE RIPORTARE VELOCITA’ DI RIPRODUZIONE A NORMAL 1000 speed PRIMA DEL PROSSIMO BRANO
Entrano Florinda e Cesira in partenza.
FLO Sor Mirandolo carissimo, noi se ne ritornamo a Montefalco. Ma prima dite…come devo da fa pe sdebitammo de tutte cose che avete priparato ne sti giorni pe me e pe Cesira.
MIR Tornateci a trovare
FLO A de quello ce potete da mette la mano su la stabbia, vero Cesi?
CES Avoja contessa mirabile, nobile fresca, odierna…
FLO Bona Cesì, bona…statte zitta….
FLA Visibilmente infastidita. Orsù è giunto il momento di andare, mostra il conto, venti paoli, in quattro giorni? Un trattamento si generoso
MIR Quello è il suo conto
FLA Tenete! Queste sono due doppie, godetele per amor mio… e compatitemi
FLO Alò! Ecchene n’artra. Dottorè che ve s’è scompagnato ‘l servizio? Ve sete n’ammorata de Mirandolo pure voi?
Arrivano anche Cinzio e la Marchesa
LAV Sicuro contessa, sicuro. Ma ora son curiosa di sentire la dottoressa
FLA Questa è un’impertinenza
FLO Signora nimica dell’ominiii. Ce sete cascata eh?
FLA Cospetto del diavolo cosa dite?
LAV Diciamo…che serve nascondersi, confessate…
FLO A Mirandolo Eccola la dottoressa. E’ innamorata di voi
FLA Io l’amo? Non è vero, mente chi lo dice
MIR La signora dottoressa innamorata di me?Ella lo nega e negandolo in presenza mia mi mortifica...
FLA Ma no…
Mirandolo Le fa cenno di star zitta
MIR …mi mortifica e mi fa conoscere la sua costanza e la mia debolezza. Confesso il vero, che se riuscito mi fosse di innamorarla avrei creduto di fare la maggior prodezza del mondo. Una donna che non può vedere gli uomini, che li disprezza, che li ha in mal concetto, non si può sperare di farla innamorare. Signore care: io sono un uomo schietto e sincero. Ho tentato di far innamorare la signora Flaminia, ma non ho fatto niente. E’ vero? (si rivolge a Flaminia),ho fatto, ho fatto e non ho fatto niente.
FLA Ahh! Non posso parlare….
LAV Imbarazzata…. È giunto il momento di salutarvi….Amid, andiamo….
FLO Mhhh. Me sa tanto che è mejo se mette na mala parata, Cesì tira via…
Raccolgono i bagagli e se ne vanno
Escono tutti. Rimangono in scena soltanto Flaminia e Mirandolo
MIR Oh la signora Flaminia sa la furberia degli uomini. Ella non si innamora e se ne ride…ah, ah, ah..
FLA: Mirandolo non è così cercate di capire…mi sento mancare
MIR Le vien male?
FLA Non mi trattate con tanta asprezza, credetemi vi amo, ve lo giuro (prova a prendergli la mano)
MIR Una donna che stamattina non poteva veder gli uomini oggi chiede amore e pietà? Francamente me ne infischio!
Ed esce
Flaminia si getta su un tavolo e piange disperatamente, alza la testa e dice (ispirandosi al finale di Via col Vento)
FLA: Si maledetto, fai come ti pare e sposati a chi tu vuoi. So che m’ingannasti, so che trionfi dentro di te, so che godi d’avermi avvilito. Fuggo dagli occhi tuoi, maledico le tue lusinghe e le tue finzioni. Ma altro non hai fatto che rafforzar la mia idea, che l’uomo per vincerlo non basta disprezzarlo ma conviene fuggirlo..
Poi si asciuga le lacrime, cambia tono, riflettendo quasi compiaciuta
Ora a casa …. in fondo domani è un altro giorno. E forse troverò il modo di riconquistarlo!
Brano VIA COL VENTO 1 CLIC BLU PLAY/STOP (veloci) portare il brano a 22” PLAY il brano rimane fino alla chiusura del Sipario e l’ingresso di Goldoni
AATTENZIONE VERIFICARE VELOCITA’ DI RIPRODUZIONE A NORMAL 1000 speed
SI CHIUDE IL SIPARIO
Entra Goldoni
GOL Tant’è…
Mirandolo fa altrui vedere come s’innamoran le donne…
Le donne. Lo si può esser in tanti modi. Avere una spiccata personalità, senza voler fare a tutti i costi l’uomo. Perché va detto…una donna che vuol far l’uomo è soprattutto un bene gettato al vento e, nella sostanza, una donna…sprecata. (pausa)
…a parer nostro la commedia potrebbe finir qua, lasciando a voi il gusto di decidere il destino dei suoi personaggi.
Ovvero, se lor signori avranno la compiacenza di fermarsi ancora un poco con questa compagnia teatrale...ci daranno l’onore di mostrarvi come riteniamo debba a terminare.(pausa)
Con profondissimo ossequio mi inchino.
Umilissimo, devotissimo e obbligatissimo servo vostro
Ripresa del Brano “Le servette” 1 CLIC BLU PLAY/PAUSA PAUSA il brano rimane fino alla riapertura del sipario
AATTENZIONE VERIFICARE VELOCITA’ DI RIPRODUZIONE A NORMAL 1000 speed
SI RIAPRE IL SIPARIO
Epilogo
Scena unica
Camera da letto moderna. Due persone dormono. Suona la sveglia. Suona di nuovo.
Mirandolo si sveglia e si stiracchia pian piano. Si alza ed esce. Dopo poco torna con il vassoio della colazione e si avvicina al letto.
BRANO IL GLADIATORE INIZIA dal momento in cui PIGI dice “Cara…” rimane sempre in sottofondo fino a quando Susanna , dopo essersi rivolta al pubblico pronuncia le parole “…si ricordino della Cameriera…”a quel punto si dovrebbe essere arrivati a 1’ 54”
MIR Cara… buongiorno, appoggia il vassoio sul letto. Svegliati cara è ora di darsi da fare. Dormigliona ti ho portato il caffè.
La donna che dorme si sveglia, stirando prima le braccia, poi si solleva seduta: è Fabrizia
FAB Buongiorno amore, mhhh, che buon odore. Cos’è?
MIR La cuoca ha appena sfornato delle brioche. Gliene ho rubate un paio….per te
Beve il caffè. Si alza dal letto: ha il pancione.
FAB Già… la cuoca è già all’opera. Oggi aspettiamo tante persone. E’ primavera…
Si rivolge con dolcezza alla figlia verso l’altra stanza. Angelica, sei pronta? (carezza)
ANG Si mamma, vado a scuola. Ci vediamo oggi per il pranzo. (bacio)
FAB Stai attenta…e vedi di non fare tardi
COL Entra Colombina Signora Padrona. Volevo dirle…Stanno telefonando in tanti per prenotare tavoli al nostro agriturismo. Ma non c’è più posto.
FAB Non ti preoccupare, vai pure adesso arrivo. (Colombina esce)
Poi rivolta al marito E tu caro…non accompagni Angelica a scuola?
MIR Ma si! A dopo cara. Ed esce
Fabrizia rimane sola, fa il movimento di andare verso la quinta in fondo da dove è uscita Colombina. Poi Si ferma. Pausa. Si gira verso il pubblico. Viene molto avanti sul proscenio.
Ed in modo confidenziale al pubblico
FAB Ehi Signore, si dico a voi signore…vi ricordate di me? Sono Fabrizia. Mi riconoscete? Volevo dirvi…approfittino di quanto hanno veduto e quando mai si trovassero in occasione di dover cedere, decidere, cadere…pensino alle malizie imparate. Prendano esempio. E si ricordino della cameriera.
Ammicca.
Scappa verso la quinta
BRANO MUSICA FINALE
LADY IS A TRAMP
I CONTI SENZA L’OSTE
Commedia in tre atti
Scritta da Barbara BARROCCU e Luciano BERTINI
Liberamente tratta da “La Locandiera” di Carlo GOLDONI