I due mafiosi

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I DUE MAFIOSI

I DUE MAFIOSI

(padre e figlio mafiosi si incontrano dopo tanto tempo, identici vestiti, coppola doppietta solo in padre è canuto e curvo il figlio è vegeto e baffuto. entrambi parlano in italiano sicilianizzato stile “ Il padrino”)

PADRE - Finalmente dopo tanti anni oggi deve ritornare mio figlio dall’America, purtroppo gli affari e il lavoro lo hanno trattenuto la per tanto tempo... ma finalmente oggi ritorna ... (entra il figlio, scene di commozione) Figlio, figlio mio, fatti vedre, da quanto tempo non ti potevo vedere...

FIGLIO - Padre mio anch’io non ti potevo vedere da tanto, si può dire che non ti ho potuto vedere mai...

PADRE - Ti ricordi figlio mio quando eri piccolo, che ti facesti la prima comunione?

FIGLIO - Mi ricordo mi ricordo..

PADRE - Che io ti volevo fare un regalo, mi pare ieri mi pare, e ti dissi: Figlio che cosa vuoi regalato per la prima comunione, un orologio o una pistola? Ti ricordi?

FIGLIO - Mi ricordo, mi ricordo...

PADRE - E tu, come ci penso mi viene da piangere per la commozione, mi dicesti : papà dammi la pistola, che se mi dai la pistola l’orologio me lo vado a prendere io... si vedeva da allora che avevi preso tutto da tuo patre...

FIGLIO - Mi ricordo, padre, che tu mi hai insegnato tutto della vita, se non era per tedi certe cose non ne capivo niente... ti ricordi quando mi hai dato la prima lezione?

PADRE - mi ricordo, mi ricordo...

FIGLIO - Che mi facesti salire sul tavolo e mi dicevi: buttati e io rti dicevo: non mi butto, e tu mi dicevi: buttati e io ti dicevo: non mi butto e tu mi dicevi: buttati e io ti dicevo: non mi butto

PADRE - E alla fine ti sei buttato...

FIGLIO - E tu hai aperto le braccia, ancora mi commuovo quando ci penso, e mi facesti sbattere con la funcia a terra e mi dicesti: ricordati figlio, non ti devi fidare manco di tuo padre...

PADRE - E ti ricordi il primo giorno di scuola?

FIGLIO - Mi ricordo, mi ricordo...

PADRE - Che io ti diedi tutte le spiegazioni necessarie, ti dissi: mi raccomando, non fare l’infame, se ti chiedono qualcosa dici sempre che non sai niente...

FIGLIO - E io ripetei per dieci anni la prima elementare...

PADRE - Però ti fecero promosso per anzianità e tu finisti le scuole elementari a testa alta perchè mai avevi parlato...

FIGLIO - Le scuole medie però le feci a modo mio perchè dovevo sbrigarmi che mi era arrivata la cortolina per il soldato, e ti ricordi dopo gli esami terza media?

PADRE - Mi ricordo, mi ricordo...

FIGLIO - Io ti portai la pagella e tu la cominciasti a leggere, italiano 10, storia 10, matematica 10, tutti 10 ... mi ricordo ancora come fosse ieri... prendesti la doppietta e me la puntasti ...

PADRE - ... e tu ti nascondesti dietro il cascittone...

FIGLIO - E io ti dissi: papà ma perchè? E tu mi dicesti: hai saputo troppo...

PADRE - E meno male che di dietro il cascittone non sei voluto uscire...

FIGLIO - Padre, figlio fedele sono io ... ma no figlio scimunito...

PADRE - E il giorno della tua cresima, ti ricordi?

FIGLIO - Mi ricordo, mi ricordo...

PADRE - Tu volevi un padrino e te lo diedi ma a te ti dissi: quando sarai grande tu è troppo poco che devi essere padrino di qualcuno ... tu padrone di tutti devi essere.

FIGLIO - E ti ricordi il cugino Filippo, quello che si era buttato pentito?

PADRE - Mi ricordo, mi ricordo..

FIGLIO - Che fine ha fatto?

PADRE - E che vuoi, doveva fare la fine che tocca a tutti gli infami  e traditori, ma era nostro cugino sangue del nostro sangue ...

FIGLIO - ... e allora?

PADRE - E allora lo abbiamo privato delgi occhi, delle orecchie e della lingua ... e lui con le mani domandava:ma perchè. E glie l’ho detto: cu è orvu surdu e taci campa cent’anni ‘mpaci. Con le mani, hai capito, me lo ha domandato, monellaccio anche con le mani si faceva capire (pausa) glile abbiamo dovute tagliare ...

FIGLIO - Certo padre che tu sei sempre stato un uomo comprensivo ...

PADRE - E si capisce, che pensi che l’avrei mai ucciso? Era nostro cugino, dai ...

FIGLIO - E quando mi feci fidanzato per la prima volta, ti ricordi?

PADRE - Mi ricordo, mi ricordo

FIGLIO - Com’era bella...

PADRE - Com’era fedigrafa e traditrice ...

FIGLIO - E tu mi dicesti: vai figlio, sistema questa faccenda. E io andai e le dissi: Cara; e lei mi disse: Caro; e io le dissi Cara; e lei mi disse: Caro; e il le dissi: Cara...

PADRE - Insomma: se non ci sparavo io ancora eravate li a dire caro e cara...

FIGLIO - Lo so padre che tu mi hai sempre voluto bene. Ma lo sai che ti dico a me mi è venuta fame, perchè non ce ne andiamo a prendere una pizza?

PADRE - Filgio mio, mi pare che stare all’estero ti ha un poò rovinato le belle tradizioni che ti ho insegnato... noi che siamo cosa di andare a prenderci la pizza, ah?

FIGLIO - Hai ragione padre, scusami, facciamo come è più giusto, niente pizzeria, andiamo al ristorante...

PADRE - ... e ci prendiamo un bel pizzo...andiamo

FIGLIO - Si andiamo ...

PADRE - (scrutanto tra il pubblico) Aspetta, aspetta, hai visto chi c’è la?

FIGLIO - (guardando anche lui)  No, chi c’è?

PADRE - Lo zio Mariano!

FIGLIO - Lo zio Mariano? Oh che sono contento... ma chi è che non lo riconosco più?

PADRE - Quello con la coppola

FIGLIO - Ma ce ne sono due con la coppola

PADRE - Eh, di quei due è quello con la giacca

FIGLIO - Ma tutti e due hanno la giacca

PADRE - Quello con gli occhiali

FIGLIO - Ma tutti e due hanno gli occhiali

PADRE - Quello con i pantaloni di velluto a coste

FIGLIO - Ma tutti e due hanno i pantaloni di velluto a coste... ma chi è lo zio Mariano?

PADRE - (prende la mira con la doppietta e spara in direzione dello zio Mariano) Quello vivo!

FIGLIO - Vero è! Ciao zio Mariano, ciao.

PADRE - Andiamo figlio, che ora qui si riempie di curiosi e io nella confusione non ci so stare, saluta lo zio e andiamo dove dobbiamo andare.

FIGLIO - Hai ragione, ciao Zio Mariano, ci vediamo dopo...(escono)