I due pedoni

Stampa questo copione

I DUE PEDONI

I DUE PEDONI

MARIO – Ahi!

LUCA – Ohi… Ohi!... E guardi dove va!

MARIO – Io?... Io devo guardare dove vado? E’ lei che doveva stare attento!

LUCA – Ma tu guarda che modo di girare l’angolo!

MARIO – E vuole anche averci ragione! Io, caro lei, venivo da destra… Avevo il diritto di precedenza!

LUCA – Ma io avevo già superato la metà del marciapiede…

MARIO – E insiste! Io vorrei sapere chi le ha insegnato a camminare!

LUCA – Guardi, caro mio, che io cammino da più di dodici anni! Ho la carta d’identità di terzo grado, se non le dispiace!

MARIO – Sì, per i piedi Diesel! Guarda come m’ha ridotto ‘sta scarpa…

LUCA – E che sarà mai? E’ uno graffietto…

MARIO – M’ha portato via tutta la fiancata, m’ha portato via…

LUCA – E quanto la fa lunga!

MARIO – Guardi che io con queste ci faccio i quaranta all’ora!

LUCA – Sì, in discesa!

MARIO – E fa pure lo spiritoso! Se ne accorgerà… Hai voglia a pagare!

LUCA – Sa quanto me ne importa… Io sono assicurato: porti le sue scarpe dal calzolaio, che poi ci pensa l’assicurazione…

MARIO – Sì e lalléro! Fosse solo la riparazione! E i giorni che io sto senza scarpe? Dico: io con le scarpe ci lavoro, sa? Io senza la scarpa sono perduto!

LUCA – E vada scalzo!

MARIO – E ci vai te scalzo!

LUCA – E non mi dia del tu, ché io non la conosco! Senta… non mi va di discutere. Mi dia il suo numero che poi le do il mio. (Tirano fuori il cellulare e fanno per scrivere)

MARIO – Quaranta e mezzo, pianta larga…

LUCA – Io ho un trentanove…

MARIO – Ah! C’ha pure il numero dispari! Lo sa che oggi lei non può circolare!

LUCA – Posso, posso… ho il deodorante ecologico che si crede!

MARIO – Mmm, va beh! Faccio finta di crederci…

LUCA – E adesso mi firmi una dichiarazione che, oltre alla scarpa, non ha subito danni alla persona…

MARIO – Aspetti, aspetti! (si prende il piede tra le mani) Ahi ahi ahi…

LUCA – “Ahi ahi ahi” che? Cominciamo con la commedia?

MARIO – Ma quale commedia! Qui c’è la sospetta frattura del mignoletto!

LUCA – E ti pareva che non c’era la sospetta frattura del mignoletto! E allora che dovrei dire io, che quando ho svoltato l’angolo e l’ho vista in faccia, per poco non mi prende un colpo dalla paura!

MARIO – Non offenda per favore!

LUCA – Ma le pare di andare in giro con una faccia così!

MARIO – Ma lei si è visto! Oppure a casa c’ha gli specchi di marmo!

LUCA – Ah, sì? Ci vedremo in tribunale allora! C’è nessuno qui che ha visto cosa è successo? Lei… Lei, scusi… E ti pareva! Quando cerchi un testimone, si dileguano tutti! Prima c’era un capannello di pedoni, e adesso non c’è più nessuno!

MARIO – Io non mi muovo finché non viene la stradale.

LUCA – E  va bene. Aspetterà lei, io me ne vado!

MARIO – No, no! Lei non si muove. La stradale deve fare le fotografie!

LUCA – Così, su due piedi? Io vengo male in fotografia…

MARIO – E allora lasci qui le scarpe e se ne vada dove le pare.

LUCA – E certo! Lascio le scarpe qui… e poi a mio fratello che gli dico?

MARIO – E che c’entra suo fratello?

LUCA – Le scarpe sono sue…

MARIO – E lei va in giro con le scarpe di suo fratello?

LUCA – Le ha intestate a me… per convenienza. Sa, lui ne ha già un altro paio.

MARIO – Senta… facciamo una bella cosa… lasciamo perdere. Perché anche queste… mica sono mie. Me le ha prestate un mio amico per farmi fare un giretto…

LUCA – Beh, allora, la saluto! (si danno la mano come se non fosse successo nulla)

MARIO – (mentre esce) Buongiorno! E mi raccomando: vada piano!

LUCA – (uscendo anche lui) Anche lei! E attento ai freni!