I grappoli di casa vigna

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         I GRAPPOLI di CASA VIGNA

         

               Commedia brillante in tre atti di Giovanni DE MOLINER

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                               PERSONAGGI   E   INTERPRETI

Vinicio "CICCIO"  VIGNA: 50 anni compiuti da poco, secondogenito dei Vigna.

                                 Medico Internista, specializzato nel recupero degli etilisti.

                                 Uomo in apparenza tutto d'un pezzo, moralmente

                                 integerrimo e senza ombre nel suo passato ma dal carat

                                 tere tutt' altro che forte.

                              

ELENA, sua moglie: Bielorussa di Minsk, ma tutt'altro che fredda: donna

                                 irrascibile, scontrosa, antipatica, decisamente bac-

                                 chettona e terribilmente gelosa. Caratterialmente, e'

                                 lei "l'uomo di casa".

                                                

Angelo "GIGIO" VIGNA: 55 anni da compiere, fratello maggiore, si e' fermato        

                                in campagna a proseguire l'attivita' che era stata del  

                                padre e  impiatando un'azienda agricola di grosse

                                dimensioni dove continua a lavorare. Non  e' sposato e il

                                lavoro e' la sua ragione di vita. Uomo all'antica e senza

                                grilli per la testa e' abituato a dire pane al pane e vino al

                                vino e fa' della lea e dell'onestà due principi invalicabili.                       

                               

JELONA, la figlia furbona: primogenita di Vinicio, approfitta della rigida educa-

                               zione impostale dalla madre e dello scarso carattere del

                               padre per "navigare" a piacimento adducendo a scusante

                               la fervente attivita' di educatrice morale da lei intrapresa

                               all'interno di una organizzazione religiosa per farsi i propri

                               comodi indisturbata.

                               

CATINA, la figlia cretina: Caratterialmente somigliante al padre, apatica e abu-

                              lica, ha subito  passivamente l'educazione spartana im-

                              postale in famiglia, chiudendosi in un mondo di sogni  che

                              fa' di lei una ragazza ingenua e, all'apparenza,profonda-

                              mente oca. Ma sarà proprio vero ?

                               

Virgilio "LILLO" VIGNA  :40 anni, "il piccolo": Eterno bambino, sognatore e in-

                            genuo, innamoratosi giovanissimo di una donna americana  

                            di diversi anni piu' grande di lui che ha sposato e seguito a

                            Detroit dove ora vende auto. Non e' un grande lavoratoreed

                            ha scarso fiuto per gli affari.

                               

ALLOWY, la moglie americana: donna di "larghe vedute", espansiva, abituata

                            a un genere di vita convulsa, iperattiva e senza troppi freni

                               

BRIGIDO, factotum di Gigio: uomo semplice ma arguto, fedele dipendente di                                                                                                                                                                                                                 

                           Gigio Vigna. Suo coetaneo, sono praticamente cresciuti        

                           iniseme essendo stato suo padre il factotum del padre dei

                           Vigna; di Gigio e' buon amico e sagace consigliere

                                                              

MARCELLO, fidanzato segreto di Jelona: ragazzo alla moda, sempre                          

                           informato su tutto cio' che fa' tendenza, con mille problemi  

                          esistenziali creati soprattutto da Jelona che si diverte a farlo

                           impazzire giocando a cambiare continuamente umore e

                           comportamento: oggi spensierata e sbarazzina, domani

                           severa, morigerata e tremendamente bacchettona.

                               

Mario BEVILACQUA: noto alcolizzato, paziente - persecutore del dottor Vini-

                           cio VIGNA al quale si rivolge nei rari momenti di lucidita' fra

                           una sbronza e l'altra convinto che lo sfortunato medico sia in

                           possesso di virtu' taumaturgiche che gli consentano di poter

                          si sentire bene pur continuando a bere come una spugna.                           

                          Per questo lo segue come un'ombra, riuscendo  a raggiun-                             

                         gerlo ovunque ed in qualsiasi momento, specialmente in quelli                          

                         meno opportuni.

                               

LA SCENA: Il soggiorno dell'azienda agricola "Gigio Vigna", dove si ritrova-

                      no, agli inizi del mese di dicembre di un anno abbastanza vicino

                      a noi, i tre fratelli con le loro famiglie per passare dopo venti an-

                      ni di lontananza il Natale inisieme e poter festeggiare il cin-

                      quantacinquesimo compleanno di "Gigio" che ha organizzato la

                      rimpatriata.

                      C'e una porta a sinistra che conduce nei magazzini e nelle can-

                      tine, un atrio al centro, aperto, che conduce sull'aia della casa,

                      una porta sulla destra che conduce nelle altre stanze.

                     

                                          PRIMO ATTO

                                        

                                         SCENA PRIMA

  Il sipario si alza sul soggiorno: a sinistra c'e' un tavolino basso con sopra delle bottiglie di liquore e dei giornali, una poltrona, due sedie. Al centro un divano, a destra una scrivania con due seggiole dirimpetto e, fra un mare di carte, il Signor Gigio e' in piedi e sta' discutendo animatamente al telefono.

GIGIO - (con tono deciso)No, no, no ... non ne faccio ferie per Natale io.      

Le mucche mangiano a Natale,a Pasqua, il Primo maggio e anche a                                          Ferragosto (pausa, poi, sempre piu' alterato) Me ne impippo                                                                   delle  sue esigenze di riposo ...                                                                                                                                                     

prima di andare in ferie mi da' il rendiconto dei miei soldi e lo voglio lira per lira se no le sue ferie invece che ai bagni a Rio le passa ai bagni penali ... (altra pausa, poi, furibondo)Ma mi faccia il piacere! Assorbiti dalla congiuntura un corno: sono cinque milioni mica cinquanta lire! Sciu Navone, la sa una cosa? Tanti anni fa',  a Genova , i rapporti fra i proprietari e gli inquilini erano tenuti dai sensali. Quando pioveva in casa gli inquilini   chiamavano il sensale che riferiva al padrone: "Dicono che piove in casa, che bisogna fare dei lavori!" e quello "Ma certo! Dei in po' de cu ai cuppi!" date un po' di colore alle tegole! Sciu Navone, stai dando del colore alle tegole !!! Altro che assorbiti dalla congiuntura, sono stati assorbiti dal mio commercialista quei cinque milioni.(pausa con ripresa che e' una brusca interruzione dell'interlocutore) Non ti sto dando solo del tu, Navone,ti sto dando del ladro! E se non vuoi che te lo faccia dare anche dai Carabinieri ti conviene far ricomparire quei soldi prima di Natale .... (breve pausa, poi, sbavando bile)Il Consiglio dei Revisori dei conti? Ma bravo furbo!  Chiediamo il loro arbitrato cosi' magari mi rubi ancora qualcosina per comprarteli! Ohei, non sono mica un Ente benefico (gelido e perentorio)Senti caro, o fai rispuntare quei soldi oppure quando torni dalle ferie io  ti aranco tutti quei bei dentini d'oro che hai in bocca e ti faccio ingoiare gli altri, macaco!(sbatte violentemente il telefono sbuffando)

 BRIGIDO - (entra da sinistra con un secchio in mano) "Cosa c'e', Gigio,stai

 urlando come un matto!

GIGIO - (sedendosi alla scrivania e stirandosi stancamente) Niente Brigido

stavo solo discutendo col Ragionier Navone, il Commercialista ...

BRIGIDO (serioso): Quello penso l'abbiano sentito da Canicattì. 

GIGIO - (riprendendo vigore nella voce) Quello pensa che contadino voglia dire per forza cretino! Mi ha sbafato cinque milioni, altro che storie...

BRIGIDO - E tu decurtali dalla prossima parcella!

GIGIO - Ha un contratto di ferro, quello: se manca una sola lira al pattuito, mi leva anche le mutande !!"

BRIGIDO - (Posa il secchio a terra, e rimane in piedi al centro della stanza,              pensieroso, reggendosi il mento con una mano e tenendo l'altra appoggiata sul fianco) Senti un po', il Ragionier Camilli, lo spedizioniere, quello che chiamano "il pidocchio" ... non cercava un Commercialista?"

GIGIO  - (Ride soddisfatto): "Brigido, sei una bestia!"

BRIGIDO - (Ricambiando il sorriso): Gigio, chi la fa' ...(tende verso di lui il palmo della mano) l'aspetti!

BRIGIDO - Coraggio, dai, che fra un po' arrivano i tuoi fratelli!

GIGIO - (sorride un po' malinconico) Gia', Ciccio e Lillo. Beh, Brigido, non hai torto, sai. Chi la fa' l'aspetti. In fondo nessuno e' mai completamente onesto...

BRIGIDO - (sedendosi di fronte a lui ,con lo sguardo un po' preoccupato)  Che vuoi dire?

GIGIO - Vedi, anch' io  con i miei fratelli non sono stato completamente onesto

BRIGIDO - (sempre piu' perplesso) E perche?

GIGIO - Quando il nostro vecchio se n'e' andato, quindici anni fa', oltre a quello che abbiamo diviso ha lasciato una grossa cifra su un conto bancario del quale solo  io e luiconoscevamo l'esistenza. Era quello che lui chiamava la riserva contro la grandine a maggio. Soldi che servivano in caso di emergenza. Beh,quei soldi li ho intascati io, cambiando nome al conto senza dire niente a nessuno. Sono i soldi che son serviti a rimettere a nuovo la cascina, a  rimodernare l'azienda, a ..."

BRIGIDO - (lo interrompe con tono pacato):  ... a metter su lo studio nuovo a Ciccio, a togliere dai guai il buon Lillo per quella storia degli assegni a vuoto .... Gigio, di la verita': quella dei cinquantacinque anni da festeggiare e' tutta una scusa. Cos' hai in mente?

GIGIO - Il fatto e' che .... mi pesa la coscienza.  Ciccio era gia'sposato e aveva gia' la prima figlia e Lillo stava cominciando a lavorare: se quei soldi li avessi divisi anche con loro forse avrebbero patito meno. In fondo sarei stato bene   anche senza quelli.

BRIGIDO - .(si avvicina)E' vero, tu all'epoca stavi gia' bene. Ma intanto che Ciccio(poco convinto) studiava  ecorreva dietro a tutte le sottane che                                                                                                                                                          incrociava non era Gigio che lavorava?

GIGIO - (in imbarazzo) Si, ma .....

BRIGIDO - (interrompendolo) E intanto che Lillo perdeva il suo tempo a imbrattare quadri che nessuno avrebbe mai guardato o si infilava sparato in affari improponibili, non era sempre Gigio che  lavorava?"

GIGIO - (con aria di rimprovero) Sei grammo, sai? Ciccio studiava come un matto per diventare medico e dare una soddisfazione a papa' che era gia' infermo, viveva in una citta' che non conosceva, praticamente da solo e penava, oh se penava, ....

BRIGIDO - (interrompendolo di nuovo, sottolineando le parole) E tu pagavi oh, se pagavi!

GIGIO-(parlando incerto come se stesse cercando una giustificazione) Si...beh... qualche volta... mica sempre, pero'! E poi anche Lillo. E' sempre stato ingenuo ... uno stupidone, E anche con la pittura.. non e' che sia un mago ... pero' era giusto che anche lui potesse esprimersi, dai!!

BRIGIDO - (sempre piu' sarcastico)  E intanto che si esprimeva, tu ripagavi,oh, se ripagavi !! Gigio, i tuoi fratelli ti avevano preso per un limone! Ne e' la prova che quando non hanno piu'avuto bisogno di spremerti ... puf, sono spariti!!

Gigio sta per ribattere quando da fuori si sente il clacson di una macchina

BRIGIDO - (alzandosi) Ecco i primi! Come si dice ... Luput in Tabula!

GIGIO - (alzandosi a sua volta) Brigido, se parli come mangi, minimo hai l'ulcera.

BRIGIDO - (scherzosamente serio) Arriva un medico: devo farmi una coltura! (esce dal fondo)

GIGIO - (scuotendo la testa e avviandosi a centro stanza) Si, una coltura di patate

Voci festose da fuori.Poi entrano dal fondo nell' ordine, Ciccio e Brigido abbracciati, Elena, la moglie di Ciccio, seria e impettita, a passo deciso e testa alta, vestita di nero, Catina, la figlia minore, impacciata e inespressiva, con un grosso pelouche, e per ultima Jelona, la figlia maggiore, anche lei seria e vestita di scuro.

CICCIO - (cingendo Brigido alle spalle) Accidenti, Brigido, non sai che piacere mi fa' rivederti! Dopo tanti anni ... Quanti ne sono passati? Otto, nove, dieci ?

BRIGIDO -  Venti, Ciccio: ne sono passati venti!

CICCIO - (stupefatto)  Vent'anni ...! (Rimane un attimo imbambolato, poi squadra Brigido ) Ehi, adeso capisco perche' sei invecchiato!!

Ridono. Entra Gigio dal fondo

CICCIO - (precipitandosi verso la moglie, con aria oltremodo affettuosa) Elena, cara, questo e' Brigido, l'amico piu' caro che abbia mai avuto qui. E' come se fosse il mio fratello maggiore!"

ELENA - (con aria di sommo distacco) Piacere, Elena Novotna Vigna (Tende distrattamente la mano destra aspettando il baciamano)

BRIGIDO - (prende la mano tesa di palmo e la stringe da sotto) Il piacere e' mio, Elena (Si volta verso Gigio che e' rimasto come uno stoccafisso in mezzo alla stanza) Mi ha parlato di te ...

ELENA - (Interrompendolo di scatto) Di lei, prego: noi non ci conosciamo affatto, ci hanno appena presentati. (Si allontana seccata verso le figlie che sono rimaste a girovagare in fondo alla stanza)

Ciccio scatta imbarazzatissimo verso Brigido che sta per replicare, quando da fuori si sente la voce di Lillo

LILLO -(da fuori) Ohei, di casa, c'e' nessuno?

CICCIO - (Scattando verso il fondo) Lillo!!(esce dal fondo)

BRIGIDO - (fra se' e se', grattandosi la testa) Tombola! Ci siamo tutti. (poi si volta verso Gigio che osserva in silenzio inebetito) Gigio, tu non vieni a salutare i tuoi fratelli?

Lillo entra dal fondo abbracciato a Ciccio. Convenevoli vari. Dopo un attimo entra dal fondo Allowy, la moglie americana di Lillo. Indossa un paio di jeans e una camicia hawaiana e porta un voluminoso borsone da viaggio.

ALLOWY  -Good morning, buongiorno a tutti. I'm Allowy, how are you?(tutti la guardano allibiti e lei si corregge) Ops, scusate! Io sono Allowy, come va? (Poi vede Ciccio e il suo viso si illumina) Ciccio!!! Darling!! Carissimo!!

Ilsorriso ebete sul volto di Ciccio si spegne subito quando la vede

CICCIO - (quasi balbettando) " Cia... Ciao, Allowy ... Come... come va?"

ALLOWY - (Cinguettando) Bene, Ciccio!! Ora meravigliosamente bene.

Quasi lo assale buttandogli le braccia al collo.Ciccio rimane di sale e la abbraccia meccanicamente come un robot.

ELENA - (scattando inviperita verso i due) Ehi, signora, quello e' mio marito!

ALLOWY - (si stacca da Ciccio e la guarda di sbieco) Ma figurati! Non lo avrei mai immaginato!

ELENA - (acida) Credi di essere spiritosa?

BRIGIDO -(Con un sorriso forzatamente rilassato, per calmare le acque mentre tutti sono stupefatti) Allowy, tua cognata ha ragione: se non sbaglio non vi siete mai incontrate prima.(dopo una pausa, indicando Gigio che sta provando a farsi notare da un po') Almeno cosi' mi ha detto ...

CICCIO - (lo ignora e lo interrompe) - E' vero! Lillo, Allowy: vi presento la mia famiglia! (rivolgendosi al fratello e alla cognata) Questa e' Jelona, lamia primogenita (E poi, rivolto alla figlia) Jelona saluta gli zii! (Jelona risponde con un saluto compitissimo, accennando un inchino) E questa e' Catina, la seconda (rivolto alla figlia) Saluta gli zii, Catina.

CATINA - (Allargando il viso in un sorriso) Ciao, zii (Si stringe nelle spalle assumendo un'espressione buffa)

ALLOWY - (Un po' meravigliata) Perche' ci guardi cosi?

CATINA - (Con una naturalezza incredibile) Siete simpatici!! Non siete cosi' scemi come dicono sempre la mamma e il papa'!

Silenzio di ghiaccio. Elena allunga un ceffone a Catina

CATINA - ( assumendo un'espressione di totale stupore) Ma mamma ... e' vero! (esce dal fondo)

ELENA - (Impassibile) Scusatela, vive sulla luna.

ALLOWY - (Con espressione preoccupata) Ma che cos'ha ?

ELENA - (Acidissima) E' scema! (a Jelona) Jelona,  va' fuori e fai rientrare quella stupida di tua sorella !!"

Jelona esce dal fondo

CICCIO -(a Lillo, mentre Allowy continua a fissarlo con sguardo sognante) Eh, si, Elena ha proprio ragione. Figurati che la settimana scorsa ..."

GIGIO - (A voce altissima, dopo aver assistito pietrificato a tutta la scena nonostante i tentetivi di farsi notare) Scusate, disturbo ?? Volevo solo darvi il benvenuto in casa mia!! (Sottolinea il "Mia" alzando ulteriormente il tono della voce)

CICCIO E LILLO (finalmente si accorgono di lui e gli si fanno incontro)  - Gigiooooo !!!!

BRIGIDO - (Fra se', alzando gli occhi al cielo) Alleluja, si sono accorti che esiste!

CICCIO - (Abracciandolo) Fratellone carissimo!

LILLO - (Si unisce all'abbraccio) Ma dov' eri?

GIGIO - (Stupitissimo) Ma ... come dov'ero?

BRIGIDO - (Attirando la loro attenzione) Lontanissimo.:.. dall'altra parte                                                                                                    della stanza. Per venirvi a salutare ha dovuto prendere l'aereo!!

I tre ridono di gusto.

CICCIO - Vieni, Gigio, ti presento il resto della famiglia: le ragazze le conosci solo via telefono! (Rivolto verso l'aia, verso il fondo) Ragazze, venite dentro. Venite a salutare zio Gigio!

Jelona rientra per prima quasi trascinando catina, che a sua volta trascina il pelouche.

ELENA - (Avvicinandosi al marito e al cognato) Eccole le mie ragazze. Due brave ragazze, sa Angelo, ma cosi' diverse fra di loro

GIGIO - (Con un risolino sarcastico) Pero' ...!

ELENA - (quasi seccata) Perche' ride?

GIGIO - (divertito) Elena, penso che sia l'unica che mi abbia mai chiamato Angelo! Mi chiedevo: ma chi e' sto tale?

ELENA - (seccamente) E' giusto che tutti vengano chiamati con il loro nome! LILLO - (Che ha seguito interessatissimo il discorso) "Parla bene, lei, perche' si chiama Elena. Vorrei vedere se si chiamasse Asdrubale!"

ELENA - (Ancora piu' seccata) Virgilio, insomma, possibile che lei debba sempre dar fiato alla bocca per dire amenita' ?

CICCIO - (per cambiare discorso) Elena, dicevamo a Gigio delle bambine ...  (si corregge) Anzi, delle ragazze, ormai.

ELENA - (Illuminandosi) Eh si', proprio brave ragazze, Angelo (Con fare pomposo) Jelona, poi, ci da' tante soddisfazioni!A scuola e' un'allieva modello, studia violino, e' molto impegnata nel campo del sociale e soprattutto ha un rigore e una dignita' morale irreprensibili!

LILLO - (ironico) Ah, adesso capisco

Tutti lo guardano.

LILLO (Con aria forzatamente seria) Eh si, perche' una ragazza che si veste cosi' non e' mica normale ...

CICCIO (Avvicinandosi con aria quasi offesa) Perche' scusa?

ALLOWY (Avvicinandosi a Ciccio e prendendolo sottobraccio) Gia', Lillo, perche? Io la trovo cosi' carina.

LILLO - (Trattenendo a viva forza una risata) "Carina? Ma se sembra un impresario delle pompe funebri! Quando l'ho vista mi son detto: e che e' in lutto? Gli e' morto il gatto? Ha preso i voti? (Si mette a ridere)                                                                                  Ma non quelli cosi belli della scuola ... proprio quelli da suora! (ride come un matto)

CICCIO - (Che e' trasalito  per il nuovo contatto con Allowy si divincola  e scatta verso il fratello) Ma di, Lillo, sei ... sei..

LILLO - (sghignazzando) Sono scemo?" (Ricomincia a ridere) "Ma intanto lo dicevi gia' vent' anni fa !"

Nuovo momento di gelo totale. Tutti lo guardano interdetti, tranne Allowy che ride divertita passando con lo sguardo da Lillo che ride ad Elena furibonda

ALLOWY - (Rivolta a Gigio e Brigido che si sono ritrovati vicini) E' fuori! Ma e' cosi' divertente (E poi, rivolta a Jelona)E tu non fare quella faccia da pesce lesso! Effettivamente il tuo non e' un abbigliamento molto allegro!

JELONA - (Quasi ringhiando) E il tuo e' da clown!

ALLOWY (Risentita) Ehi, non ti permettere, sai ...

BRIGIDO - (interviene con estrema pacatezza per calmare di nuovo gli animi) Beh, ragazzi, mi sembrate tutti abbastanza stanchi, adesso. Il viaggio non e' stato corto e nemmeno comodo, credo. Perche' non ci riposiamo tutti un attimo? Venite, vi faccio vedere le vostre stanze.

ELENA - (Seccatissima) "Si, effettivamente siamo tutti stanchi: personalmente direi molto stanca"

ALLOWY - (Cercando di smorzare i toni) Effettivanente il viaggio ...

ELENA - (Interrompendola malamente) Personalmente il viaggio non c'entra

ALLOWY - (Infastidita) - Personalmente mi hai veramente stufato !!"

BRIGIDO - (Tagliando corto) Voglaimo andare, gentili signore? (Indica la porta che conduce alle stanze, a destra)

Escono tuti da destra in fila indiana seguendo Brigido e borbottando.

GIGIO - (rimasto solo in mezzo alla stanza, si guarda intorno smarrito, allarga le braccia) Bah !(dopo un attimo si siede alla scrivania e ricomincia a trafficare tra le sue carte. Mugugna fra se') Roba da matti!                                                                                  (Resta fermo a pensare a voce alta) Accidenti, sapevo                                                                                                                                                                        che viaggiare era faticioso, che il caldo poteva creare grossi problemi, ma...  (si blocca di colpo, con sguardo stupito ed ingenuo)  Ma quale caldo, se siamo a dicembre!

BRIGIDO - (rientra da destra sbuffando) Sistemati! Adesso almeno per un po' non si incroceranno!"

GIGIO - (Alzando lo sguardo verso di lui) Accidenti se sono nervosi! devono aver viaggiato proprio male!

BRIGIDO - (Sorride) Se sapessi che e' una battuta potrei anche mettermi a ridere.

GIGIO - (Sconsolato) E allora come spieghi un simile..                                                                                 

BRIGIDO - Semplice: non si reggono!

GIGIO - Eh ...?

BRIGIDO - (Sillabando quasi le parole) Gigio, non ..si ...sopportano! Non

si sono mai sopportati! (Sottolinea alzando la voce la parola mai)

Gigio non risponde, guarda nel vuoto con aria perplessa)

BRIGIDO - Vado a mettere il fieno alle mucche: fra un po' fa' buio.

GIGIO - (Riavendosi, richiamato alla realta' quotidiana) Vengo a darti una mano. (si alza e lo segue. Escono da sinistra)

La scena resta vuota per un attimo

CICCIO - (Ancora dietro la porta, da destra) Gigio ... Gigioo ... !(entrando con Elena) Senti, Gigio, volevo dirti che Elena si scusa per ... (Nota la scrivania vuota) Non c'e'...

ELENA   (risentita)  Meglio cosi'! Io sono sempre stata contraria a questa strana rimpatriata. E' impensabile trovarci a nostroagio fra simili zotici e specialmente con quel buffone di Virgilio e con sua moglie! L'ho sempre detestata: non ha un contegno, non ha una moralita'. E quel frescone di Angelo che non riesce a capire di doversi tenersi lontano da simili personaggi! Gia', e' un contadino. Incapace di vedere oltre le corna delle sue mucche.

CICCIO - (Accondiscendente) Elena, ti prego! Gigio e' mio fratello e ...

ELENA - (Infastidita) Vinicio, smettila di chiamarlo Gigio: si chiama Angelo! Possibile che dobbiate usare questi stupidissimi vezzeggiativi ... diminutivi ... contrazioni ..

CICCIO - (Perde la pazienza) Ora basta! Io gli sono sinceramente affezionato. Angelo, Gigio, che differenza vuoi che faccia, Elena! Mio fratello e' pieno di rispetto ... di sensibilita' ... di generosita'...

ELENA - (Velenosa) ... di soldi!

CICCIO - (Stupito) Come ?

ELENA - Tuo fratello ha un sacco di quattrini, babbeo. Che sono sprecati in mucche, galline, granoturco, trattori, trebbiatrici e non so quali altre amenita' mentre tu potresti usarli per incrementare la tua attivita' di medico! Sai quante attrezzature nuove per lo studio potresti comprare ?!"

CICCIO - Elena, e' mai possibile che ti possa interessare solo questo? Io penso  al modo in cui lo abbiamo trattato al nostro arrivo! La cosa importante, adesso, e' chiedergli scusa."

ELENA - (Facendo spallucce) Come vuoi ... Io, pero', non cambio idea.(Si avvia impettita verso il fondo)

CICCIO - Elena, non puoi ...

Elena non lo ascolta ed esce dal fondo impettita.

CICCIO -  (Si siede e prende un giornale)  Ci penserò io, come al solito.       Sempre cosi': lei innesca la miccia, poi tocca a me andare a ricomporre i cocci. (comincia a leggere il giornale)

Dopo qualche attimo, la porta di destra, che era rimasta socchiusa, si apre lentamente. Ne esce Allowy, che si avvicina da dietro al divano e gli mette le mani sugli occhi.

ALLOWY - "Cheese ... !" (Grida con voce stridula)

CICCIO - "Aaaahhhh !!!!" (Urla terrorizzato, lanciando via il giornale e                               scatttando in piedi)

ALLOWY - "Ehi, calmo! Hai paura di me, adesso ?"

CICCIO - (Piu' imbarazzato che spaventato) Nnnnooo ... e' che .. non ....me l'aspettavo. Mi .. sono spaventato.

ALLOWY - (Sorniona) Ciccio, da quando in qua' le donne ti spaventano ?(gli si avvicina e lo prende sottobraccio)

ALLOWY - Vabbe' che adesso abbbiamo cinquant'anni, ma, come dite qui in Italia ? Il lupo perde il pelo, ma non il vizio!! E noi due .....(Si stringe a lui provocando un'altra fuga terrorizzata di Ciccio)

CICCIO - Ma dai ... sono passati quasi trent'anni ...(Cerca di darsi un contegno armeggiando nervosamente col nodo della cravatta, togliensosi e rimettendosi gli occhiali dopo averli strofinati un attimo con un fazzoletto tolto dalla tasca dei pantaloni rovesciandola e riponendolo poi nell'altra)

 ALLOWY - E allora ? Siamo ancora vivi ! E tu sei molto piu' interessante coi capelli grigi (Soride sorniona, passandogli una mano fra i capelli)

CICCIO - (In pieno stato confusionale: arretra di un passo, strabuzzando gli occhi )  Allowy, non e' il caso di ... rivangare certi discorsi ...  (Deglutisce nervosamente) Eravamo compagni di corso, certo, ..(Si toglie gli occhiali) Studiavamo qualche volta insieme ...(Se li rimette al contrario) In fondo pero' non eravamo che due buoni amici ....

ALLOWY - (Prendendolo in giro) Ooh! Si, proprio due buoni amici! (Si riavvicina a lui con le mani sui fianchi, gliele poggia sulle spalle e lo spinge facendolo cadere sul divano)

CICCIO - (Quasi gli cascano gli occhiali, se li aggiusta) Allowy, per piacere! (La voce si fa' concitata ) Io ora sono felicemente sposato!

ALLOWY - Ma vai via, smettila di recitare !! Felicemente sposato: ma pensi davvero di darmela a bere  ?

CICCIO - (Riprendendo coraggio) Io devo molto a Elena, sai? Lei viene dall' ex URSS. E' Bielorussa, di Minsk: E in Patria, prima che cadesse il regime, ha sopportato le pene dell'inferno. (Infervorandosi) E' una donna di grande fede religiosa e dirittura morale e questo le e' costato moltissimo. Figurati che, in segno di disprezzo, le hanno adirittura tatuato una falce e martello proprio qui  (si tocca una natica)

ALLOWY - (Fingendo sgomento) Oh my God ! (gli si siede accanto, praticamente addosso) Chissa' cos' hai dovuto fare per lenire il dolore ...(fa per abbracciarlo)

CICCIO - (Si scosta di colpo:d'improvvisio diventa tachicardico) " E ... no                                      .. io ... non la conoscevo ancoraaa ..

ALLOWY - (Si si sposta anche lei e gli è di nuovo vicino) Sììì?? ( Fa scivolare una mano sopra la sua)

CICCIO - (Urla, ritraendo la mano) Aaaaaaaah.....!!! Noo! Siii! Nooooo!! Booooh! (Completamente in palla cerca di allontanarsi ma e' già all' estremità del divano e cade per terra)

ALLOWY - (ridendo, chinata verso di lui)Perche' sei cosi' nervoso?

CICCIO - (Al colmo dell'imbarazzo)  No ... non sono nervoso" (Si aggiusta gli occhiali, gli cadono, li raccoglie) Solo che ... non pensavo ...(Vorrebbe pulire gli cocchiali e cerca il fazzoletto  nella tasca rovesciata) Sono passati tanti anni ...

(ormai suda freddo) Ti prego...Elena ... (Trova la tasca rovesciata e la scambia per il fazzoletto)  ... e' tremendamente gelosa .. (Tira disperatamente la stoffa della tasca senza accorgersi che non e' il fazzoletto)

ALLOWY - (Sussurrando, gli fa il verso) Ma Ciccio.... sono passati tanti anni...(alzandosi e chinandosi su di lui)

CICCIO - (Continuando disperatamente ad armeggiare con la tasca, sempre per terra) Mia moglie ...(Quasi soffocato dalla presenza di Allowy, scuote nervosamente la testa cercando di staccarsi da lei).... soffre di gelosia ...(La tasca fazzoletto non viene, lei e' ormai ad un centimetro dalla sua bocca: abbassa gli occhiali verso la tasca e comincia a pulirli)  ... retroattiva !!!!!"

ELENA - (Rientrando dalla parte dell'aia) "Vinicio, ma cosa stai facendo?!

VINICIO - (Scatta in piedi strattonando via  Allowy, che cade a terra) "Elena ... caaraa...amoreee ..."

ALLOWY - (a terra , cercando di rialzarsi in piedi)  Cicciooo ... leccapiediii!! ELENA - (Stridula) Si puo' sapere cosa significa tutto questo ?

CICCIO - (Imbarazzatissimo e terrorizzato) Ma nulla, cara ... stavamo solo scambiando quattro chiacchere ... aspettando Gigio ...

ALLOWY - (Rialzandosi) E' vero, Elena! Stavamo solo ricordando i bei tempi dell' Università, quando Ciccio non aveva ancora oltrepassato il muro di Berlino!

ELENA - (Furibonda) Sei una strega ...!

Quasi contemporaneamente entrano Gigio e Brigido da sinistra e Lillo da destra

GIGIO - (Preocccupato) Ma cosa diavolo succede ancora..?

LILLO (Divertito) Che avete da starnazzare come oche?

BRIGIDO - (Sospirando) E' l'eterna guerra  fra blocchi contrapposti, capitalismo e bolscevismo !!(allarga le braccia verso Gigio che lo guarda stupito) L'ho letto da qualche parte, non ricordo dove .

ELENA -(Schiumante rabbia) Quella depravata stava cercando di circuire MIO marito! E' una cosa assolutamente inconcepibile!

ALLOWY - (Sorniona) Perche', pensi che sia davvero cosi' difficile circuirlo?

ELENA - (Ormai fuori dei gangheri)  Non ti permetto di mettere in dubbio le qualita' morali di Vinicio, tardona che non sei altro !!!

CICCIO - (Avvicinandosi alla moglie) Elena, dai, io e lei ci conosciamo da piu' di trent'anni, siamo due vecchi, buoni amici ...

ALLOWY - (Ben contenta di rigirare il coltello nella piaga) Buoni? Ottimi!

ELENA - (categorica) Vinicio, ti proibisco categoricamente di rivolgere la parola a quella infame per il resto dei tuoi giorni. Non puo' neanche pensare di poter attentare al tuo rigore morale !!!"

LILLO - (Avvicinandosi ai contendenti e rivolgendosi a Ciccio) Rigore                                morale? Ma se sei sempre stato un putt ...

BRIGIDO - (Lo interrompe con una violenta pacca sulla schiena. Poi con voce imperiosa) E bravo, Lillo, sempre spiritoso (gli mette un braccio in giro al collo e gli bisbiglia all'orecchio) Se non ti turi la bocca, giuro che ti strozzo!

CICCIO - (Rivolto a Elena) Ascolta, cara, non so' cosa tu abbia credutoma io e Allowy stavamo solamente scherzando! Sono quasi trent'anni che non ci vediamo: ci siamo sentiti solo qualchevolta per telefono ed e' logico che rincontrandoci, dopo tanto tempo, ci si scambi un abbraccio ricordando il passato.

ALLOWY - (Canzonandolo) Giàà !!

LILLO - (Sghignazzando) Eeeeuuh !

ELENA - (Scattando come morsa da una tarantola) Magari rotolandosi per terra vero ??!!

CICCIO - (Imbarazzatissimo) Ma noo! Nessuno si rotolava! (Deglutisce pesantemente, fulminando Allowy con lo sguardo) Stavamo solo ...(non sa' cosa inventarsi per giustificarsi)  ... ricordando le ... posizioni anatomiche ....

LILLO - (Serissimo) Del Kamasutra!

Elena si volta furente verso Lillo, ma Ciccio continua non dandole il tempo di dire nulla

CICCIO - (Con aria concitata)  ... che ci facevano studiare durante le lezioni di anatomia con il Professor Mortaro! (S'infervora) Un vero luminare in materia! Teneva lezioni di anatomia in tutto il mondo, sai Elena: averlo avuto come docente mi ha aiutato moltissimo nella mia formazione professionale. Per un medico internista e' veramente importante ...

LILLO - (Lo interrompe di nuovo) Fare una buona autopsia a tutti i poveretti che ammazza.....

ELENA - (Imbufalita) Virgilio, ora basta! Per tua norma e regola, mio marito ha contribuito con la sua attivita' di medico a strappare tantissimi poveretti alle brutture dell' alcool, mentre tu per quel che mi è dato sapere in vita tua non sei mai riuscito a cavare un ragno dal buco, mollusco!

GIGIO - (Ha assistito muto a quest' ennesima gazzarra. Li guarda tutti allibito, e poi, voce alta, quasi gridando) Roba da matti! (Alza ancora il tono della voce, scandendo le parole) Roba .. da .. matti!!! (esce da sinistra mentre tutti ammutoliscono)

BRIGIDO - (Con voce severa e risentita) Se volevate farvi notare da Gigio, fra tutti avete scelto il metodo piu' sbagliato

ELENA - (Seccatissima) Signor Brigido, non penso che Angelo, data la sua posizione sociale, sia la persona piu' adatta per giudicare

BRIGIDO (Glaciale) - Signora Elena, non so' dalle sue parti ma da noi non e' necessario essere posizionati per farsi un' opinione della gente!

Elena vorrebbe replicare, ma Ciccio la blocca)

CICCIO (serio) Hai ragione, Brigido. Non ci siamo comportati molto bene nei vostri confronti

BRIGIDO - (Non cambia espressione) Nei confronti di tuo fratello, Ciccio. Io sono solo il fattore della sua azienda, non mi devi proprio nulla.

LILLO - (Cercando di essere serio) Dai, Brigido, non essere tragico! Certe scaramucce con Gigio ci sono sempre state. Soprattutto da  quando  non c'e piu' papa'. E' anche per questo che io e Ciccio abbiamo scelto strade diverse dalla sua ...

ELENA (Scattando verso Allowy) Ma ora la colpa e' tutta di quella smorfiosa!

Se lei sapesse comportarsi...

ALLOWY - (La interrompe stizzita) Senti, Arcangelo Gabriele, se pensi di essere esente da colpe in tutto questo casino, ti sbagli di grosso!!

LILLO - (Anticipando la replica di Elena) Dai Elena, Ally non ha tutti i torti! Da noi, in America le abitudini e lo stile di vita sono completamente diverse dalle tue.

ELENA - (Urlando) Corrompere moralmente tuo cognato sotto lo sguardo del fratello non e' ne' un'abitudine, ne uno stile di vita: e' una grandissima porcata! (sparisce infuriata da destra)

CICCIO - (Lanciandosi trafelato al suo inseguimento) Elena, ascolta ... (Esce anche lui dalla stessa parte)

ALLOWY - (Facendo spallucce) Contenta tu! Sai a me che me ne importa?

LILLO - (Prendendo sottobraccio la moglie) Ally, non te la prendere: e' una questione di carattere. Lei e' fatta cosi', con un pezzo di ghiaccio al posto del cuore. Vieni, prendiamo una boccata d'aria, servira' a calmarci un po'

Escono da fondo. Brigido li osserva rimane un attimo solo in scena, poi scuote la testa ed esce a sinistra per raggiungere Gigio. La scena resta un attimo vuota, poi dal fondo compaiono Jelona seguita da Catina col fido pelouche

JELONA - (Sbuffando) Che bello! Loro tutto il giorno a urlare, e io tutto il giorno con 'sta demente dietro. (Rivolta alla sorella) E tu cos' hai da seguirmi come un cagnolino?

CATINA - (Stringendo il pelouche, con lo sguardo perso nel vuoto) Jelona, perche' siamo venuti qua? Io mi annoio!

JELONA - (Indispettita) Ma che cosa vuoi che ne sappia, io ? Va a chiederlo a mamma e papa', vai!

Catina resta immobile a fissare il vuoto.

JELONA - (Spazientendosi) E vai, cretina!(La spinge verso il fondo) Levati dai piedi!!

Catina meccanicamente si volta e esce dal fondo.

JELONA - (Decisamente seccata, sbottando fra se) Ci manca anche lei, per la miseria! Ma cosa e' girato a papa' di venirsi a infognare in questo buco. E proprio per Natale, poi!! (si aggira nervosamente per la stanza, controlla l' orologio, sbuffa, si ferma un attimo, guarda il telefono, poiu ancora l' orologio) Proviamo! (si avvicina alla scrivania, solleva la cornetta, compone un numero, poi aspetta nervosissima)Rispondi, porca miseria !! (Illuminandosi, dopo un periodo di attesa durante il quale nessuno ha risposto) Marcello ... amore!!! ... Si, si, sto bene! ...Noo ..! Sono a Genova.... In un buco di posto infognato in  capo al mondo .... Siii ...! Mucche, galline, oche, letame .... un divertimento unico! Certo che vorrei vederti ...Un regalinooo ... ! (Squittisce) Sei fantastico, Marci ... Beh,si: ci sono le corriere.... Alla stazione e da li ci sono ancora quasi due ore ... te l'ho detto: quasi in capo al mondo! Certo, certo ... possiamo vederci anche ....(si sente da sinistra la voce di Gigio e Brigido che rientrano. Jelona si interrompe un attimo, poi riprende con un altro tono, compitissimo) No, no, nessun  problema... Stavo solo pensando a quale tragitto consigliart ... (si blocca e si rettifica) ... consigliarle, .... (altra breve pausa) ... Don Marcello. (Gigio e Brigido entrano da sinistra e vedendola al telefono si interrompono)Una tonaca nuova? Ma certamente! In San Lorenzo trovera' dei negozi specializzati in paramenti sacri ...No, e' facile arrivarci ... dalla stazione di Principe ci sono gli autobus che fanno capolinea a Caricamento e poi da li', a pie di, ci si arriva in cinque minuti ... Conosciuta? Ma e' la Cattedrale di Genova, Reverendo ...!! (Gigio e Brigido si guardano perplessi) Ma certo, Don Marcello, mio zio Angelo sarà ben lieto di ospitare un sacerdote  (sottolineando le parole) Con tanto di tonaca (Rafforzando ulteriormente il tono) Nuova!!(altro sguardo di meravoglia tra Gigio e Brigido. Jelona ossequiosa, cercando di troncare il colloquio) Allora ci vediamo domani in giornata ... No, nessun disturbo, Reverendo, sara' un vero piacere! La saluto, buonasera.(posa il ricevitore, poi con una punta di nervosismo, rivolgendosi a Gigio) Oh, zio Angelo, ti chiedo scusa se mi sono permessa di fare questo invito a Don Marcello, ma lui domani e' a Genova di passaggio e, visto che sono partita lasciando in sospeso alcune questioni veramente importanti, vorrei aprofittare di questa occasione per parlargliene.

BRIGIDO - (Un po' scettico, guardando Gigio) Un prete! L'ultimo lo abbiamo visto quando e' morto tuo padre, quindici anni fa'!

ELENA - (Irrompe all'improvviso alle spalle dei tre', proveniente da destra, seguita da Ciccio) Oh, no, Brigido! Jelona e' molto impegnata in attività di carattere sociale, in Parrocchia. Lei conosce diversi sacerdoti ed e' buona amica di Monsignor Rodomonti, il responsabile Diocesano del Consiglio Pastorale di Sant' Ambrogio !

BRIGIDO -(con somma discrezione) Sia lodato Gesu' Cristo!

JELONA - (Impettita) Mamma, scusami, mi sono permessa di fare un invito a Don Marcello. Sai, quel nuovo Diacono di Sant'Ambrogio                                                di cui ti ho parlato spesso, ultimamente? Domani e' a Genova di passaggio e siccome, prima che partissimo, non siamo riusciti a definire i dettagli su due interventi urgenti da fare in Via Porpora e ho pensato che l'occasione fosse ottima per farlo. So che avrei dovuto chiedere prima il permesso a voi e a zio Angelo, ma mi e' venuto in mente solo pochi istanti fa.

 ELENA - (Tronfia) Ma per carita',  per noi non c'e' problema. Anzi, se vuole puo' anche passare la notte qui. La casa e' grande: non e' certo il posto che manca!

GIGIO - (Un po' seccato) Scusate, ma non e' il caso di sentire anche me?

ELENA - (Seccata a sua volta) Perche', c'e' qualche problema?

GIGIO - (Sorpreso) - No, ma ...

ELENA - (Interrompendolo) Bene. (Rivolta alla figlia) Non c'e' problema.

JELONA - (Illuminandosi) Grazie, mamma!(Esce verso l'aia)

BRIGIDO - (Sarcastico) Dobbiamo uccidere l'agnello grasso?

ELENA - (lo guarda stupito, fa spallucce, non gli risponde, poi, seria, a Gigio) Eh,  caro Angelo, il mondo, al giorno d'oggi, e' cattivo! Sono molto contenta che Jelona abbia scelto il giusto: la preferisco in compagnia di un prete piuttosto che in discoteca.

GIGIO - (Imbarazzatissimo: non sa' che dire) Si, certo ... Dipende anche da cosa ne pensa il prete!

ELENA - (Scatta piccata) Che cosa vuole dire?

BRIGIDO - (Ilare) Che magari il prete preferisce andare in discoteca!

ELENA - (Furente) Signor Brigido, crede di essere spiritoso?

BRIGIDO - (Prendendoci gusto) Perche', dovrei?

ELENA - (Sentendosi derisa) Non  permetterti di usare certi toni con me, garzone di stalla!

BRIGIDO - (Deciso) Non permetterti di fare la padrona in casa d'altri, Padreterno dei miei stivali!

Elena se ne esce furibonda a destra seguita da Jelona che non aspettava altro che un' occasione per togliersi d' impiccio. Brigido e Gigio rimangono un attimo in silenzio.

GIGIO - (Accondiscendente) Ma era proprio il caso?

BRIGIDO - (A muso duro) SI, era proprio il caso.

GIGIO - (Perplesso) Perche'...?

BRIGIDO - (Un po' seccato) Perche' da quando e' arrivata non ha fatto altro che comportarsi come se la padrona di casa fosse lei. Era ora che qualcuno glielo facesse notare e visto che tu non ne sei capace, l'ho fatto io.

GIGIO - (Quasi scusandola) Ma e' mia cognata ...

BRIGIDO - (Con disappunto) Appunto, tua cognata:  non tua moglie, tua madre o tua sorella! (Poi, perdendo la pazienza) Gigio, accidenti a te' e a quando t' e' venuta in testa l'idea malsana di questa ridicola rimptriata. Dopo vent'anni, porca miseria! Non si sono mai degnati di cercarti neanche quando sei stato male, i tuoi fratellini!

GIGIO - (Spazientendosi a sua volta) Non avevo voglia di un altro compleanno da solo!!

BRIGIDO - (Scuote la testa) Solo questo? Beh, Gigio, a Genova c'e' un ristorante favoloso, si chiama Zeffirino. Fanno delle cene da favola. Lo festeggio io il tuo compleanno! Pago anche il conto, non e' un problema. Per una volta anche un garzone di stalla puo' illudersi e fare il signore.

GIGIO - (Rimane un attimo in silenzio) Brigido, non sei un garzone di stalla: sei un amico.

Alle loro spalle, dal fondo, entra Catina con il suo pelouche in braccio

BRIGIDO - (Rivolto a Gigio) Beh, voglio vedere in questi tre giorni chi avra' il coraggio di dire che si annoia!

CATINA - (Con un filo di voce) Zio Gigio, io mi annoio ...

Si voltano di scatto e la guardano sbalorditi

BRIGIDO - (Rivolto alla platea) Io questa la uccido!! (Poi, rivolto a Catina) Ti annoi? Vieni, che ti facciamo fare noi qualcosa!

CATINA (Illuminandosi) Siiii   .... ??!!

GIGIO - (Si allarga in un sorriso) Certo! (Gli tende la mano e lei la prende) Andiamo a dare l'acqua alle bestie, forza!!

Itre escono a sinistra .Per qualche istante la scena resta vuota, poi dal fondo entra Mario Bevilacqua, noto alcolizzato, paziente - persecutore del dottor Vinicio Vigna

BEVILACQUA - (Ha la voce impastata: e' chiaramente sbronzo da non reggersi in piedi, barcolla paurosamente a ogni passo)E' permesso ... ? C'e' nessuno ? (Fa' capolino dalla parte dell'aia) Si puo' ? (Si ferma sull'ingresso: scuote la testa) Booh! (Tira fuori un foglietto di tasca, lo apre alla rovescia,lasciandio lo scritto verso la platea)Eppure l' indirizzo e' questo. La segretaria e' stata precisissima (Strabuzza gli occhi) Niente !! Qui non c'e' piu' scritto niente! (Osserva il foglio ancora un attimo) Vigliacca!(Sbotta) Brutta vigliacca gran figlia di un serpente. Lo ha scritto con l'inchiostro simpatico (Gira e rigira il foglio due o tre volte, finche' non intravede lo scritto: ghigna soddisfatto) Aaaaahh!! Ti ho beccato, eh! (rivolgendosi al foglio con aria di sfida) Perchè ti sei girato, eh ?? Vuoi farmi arrabbiare allora. Te'! (Lo percuote con l'altra mano: una volta, la seconda. Il foglio si sgualcisce. Terrorizzato) No ... No ... No ... No... Ti chiedo scusa ... scusa ... scusa .... perdono! (Osserva il foglio qualche istante: poi si illumina) Mi ha perdonato !!!(Prende il foglio dalla parte giusta) Ecco ... dunque ... vediamo ...(Si guarda in giro) Si! E' proprio qui!! (avanza sempre barcollando, si siede sul divano) Uuuh, come sono stanco! (Si guarda in giro) Pero', che strano posto per farci lo studio di un dottore!(rimane stravaccato per qualche istante, poi scatta a sedere e cava di tasca un biglietto da visita sgualcito) Eccolo. (Lo guarda) Dottor Vinicio Vigna. (rimane un attimo pensoso) Dottor Vinicio Vigna ! (Ripete ad alta voce, con lo stesso tono maestoso di chi si sta' vantando di essere amico intimo di Bill Clinton, poi scoppia a ridere col riso isterico degli ubriachi)Dot ... iiiiiiiiiiii (risata isterica) Dottor Vi ...iiiiiiii (ride forsennatamente per diversi secondi, poi si ricompone con fatica e, dandosi un' aria austera) Rido perche' lui si chiama ... Vinicio Vigna ... e cura gli ubriachi ... (Pausa) Io ...mmmmi chiamo Bevilacqua .... e sono sbronzo dalla mattina alla sera ... iiiiiiiiiiih (Riprendere a ridere a squarciagola)

Gigio, Brigido e Catina entrano da destra attirati dalle risate

BRIGIDO - (Entrando nel soggiorno) Che diamine...

GIGIO - (Lo sopravanza e si fionda davanti a Bevilacqua) E tu chi sei, che ci fai in casa mia senza permesso?

Bevilacqua continua a ridere ignorandoli

BRIGIDO  (cupo, con l' aria di chi ha avuto una folgorazione niente affatto positiva, a Catina) Catina, non e' che per caso lo conosci ?

CATINA - (Candida) No, ...Pero' e' buffo! (ride anche lei)

GIGIO - (Scuotendo Bevilacqua) Ohei, dico a te! Sei sordo?

BEVILACQUA - (Richiamato alla realta' dallo scossone) Uh, Eh !? Ah, si. Buongiorno! Sono Bevilacqua. Vuole annunciarmi ... al dottore per cortesia ?

GIGIO - (Trasalisce) Dottore ..?

BEVILACQUA - (Compito, tentando disperatamente di alzarsi) Si ... sono un suo paziente. Lui invece con me e' sempre molto paziente ...  iiiiiiiiiiih! Buona questa ...!

GIGIO - (Per niente paziente) Dico, sei scemo ?

BEVILACQUA - (Mettendosi in piedi a fatica) No ... sono ubriaco ...! Per questo cerco il dottore ..... ccche mi guarisca!!

GIGIO - (Furibondo, allargando il braccio per rifilargli uno sganassone) Ti faccio guarire io, razza di ...

BRIGIDO - (Intuendo la realta') No, aspetta: forse ho capito.(si rivolge a Bevilacqua, che vedendo la mano alzato è barcollato all' indietro cadendo sul divano) Cerchi il Dottor Vinicio Vigna, per caso ?

BEVILACQUA - (Illuminandosi) Siiiii ...!!

BRIGIDO - (Alla nipote) Catina, per favore, cerca tuo padre e digli che c'e' un suo paziente che lo sta' cercando. Che si sbrighi: e' un' emergenza!

CATINA - (Avviandosi verso destra) Si Brigido, vado subito!

BRIGIDO - (rivolto al fratello') Gigio, vai in cucina e prepara del caffe'  (Guarda Bevilacqua disgustato,poi chiama di nuovo Gigio che e' gia' uscito dalla parte delle camere, a destra) Gigio !

GIGIO - (Da fuori scena) Si ?

268 - BRIGIDO - (Rassegnato) "Porta anche una bacin ... (Si interrompe) Una conca !! (Bevilacqua si sta accasciando, farfugliando strofe incomprensibili di chissà quali canzoni e scivolando lentamante nel sonno degli sbronzi, e Brigido lo scrolla)E no, bello, ora non e' il momento di fare la nanna !

BEVILACQUA - (Accennando ad una pallida reazione) Che .. ? Ah si'! Ma tu chi sei ? Ah ho capito: la segretaria del dottore! Ma sei brutta, sembri un uomo..

BRIGIDO - (Divertito) Veramente sono un uomo !

BEVILACQUA - (Stupito) Un uomo?.. gia': sei un uomo ...  (Lo guarda preoccupato) Sei un uomo?

BRIGIDO - (Si stupisce) Si

BEVILACQUA - (Rilassandosi)  Aaaah!(Poi di botto) Sei il domestico!

BRIGIDO - (Seccato) No! Sono Brigido

BEVILACQUA Brigido?!? Non l' ho mai sentito come mestiere.

BRIGIDO - (Lo ritira su mentre lui scivola di nuovo) Di nome, imbecille!

BEVILACQUA - (Completamente in palla, si mette a ridere istericamente come un pazzo) iiiiiiiiiihhhh! Un Brigido di  nome imbecille !

BRIGIDO - (alza una mano come per dargli uno sganassone, poi se la morde fulminandolo con lo sguardo e urla) Gigio, a che punto siamo con il caffe' ?

GIGIO (Fuori scena, da destra) Un po' di pazienza, ci vuole ancora un attimo !

BEVILACQUA - (Vittima dei fumi alcoolici, fra se') Strano... davvero molto strano. A Milano ... nello studio ... ci sono due ... belle ragazze .. Qui invece ...  (Rivolto a Brigido) Qui non ce n'e' ... belle ragzze ... come in studio ..a Milano?

BRIGIDO - (Che conoscendo le tendenze da Casanova di Ciccio rizza le antenne) No, qui no. Perche', a Milano invece ci sono ?

BEVILACQUA - (Si illumina) Altroche'! E sono tutte e due ... molto amiche del dottore !!

BRIGIDO - (Interessato) - Davvero ?! Tu come fai a saperlo?

BEVILACQUA - (Lo invita ad avvicinarsi con un gesto del dito: Brigido sospira e si abbassa verso di lui cercando di evitare il piu' possibile di incrociarne l'alito) Si danno del tu! (Fa' un cenno di intesa, dandogli due leggere gomitate)

BRIGIDO - (Sempre piu' interessato) Embe ? Anche io e te ci diamo del tu, ma questo non significa niente..

BEVILACQUA - (Con aria solenne) Si ... ma io non ti tocco ... dietro....sotto la minigonna ... intanto che passi! (Fa' un gesto eloquente con la mano e si mette a ridere) Hi,hi,hi, hi !

BRIGIDO - (Fra se' ) Hai capito, Ciccio! Perde il pelo, mica il vizio! (Poi, rivolto a Bevilacqua) Ma .. ti cura bene il dottore ?

BEVILACQUA - Oh, si! Quando entro in crisi ... e bevo fino a scoppiare ... mi da' delle pillole ... miracolose!

BRIGIDO - (Indagatore) Davvero? E che pillole sono?

BEVILACQUA - (Sforzandosi di essere preciso) Piccole .. pillole azzurre ..in uno scatolino bianco ... e rosso .

BRIGIDO - (Sgrana gli occhi) Azzurre, hai detto?

BEVILACQUA - (Stupito della domanda) Sì.. perche?

Brigido esce a passo spedito a sinistra. Rientra dopo un attimo con uno scatolino bianco e rosso che mette sotto gli occhi di Bevilacqua

BRIGIDO - Sono per caso queste?

BEVILACQUA - (guarda un attimo inebetito la scatola, poi si illumina) Si, sono proprio queste ... !

BRIGIIDO - (Fra se) Anestetico per tori ! Anche ciarlatano !

BEVILACQUA - Sono pillole ... americane ... costosissime. Me le da'...lui ... pperche' in Italia non ci sono ... A prezzo da amico! (Alza medio e indice della mano destra) Duecento ... mila ... lire ... a scatola

BRIGIDO - (Ancora fra se') Bel ladro!

BEVILACQUA - (Con la voce sempre piu' flebile) Ma ... adesso ... basta.. par ... la ... re ... Ho sonno. Troppo ... son ... no.

In quel mentre entrano quasi contemporaneamente Catina e Ciccio dal fondo e Brigido da sinistra con un bricco e un catino

GIGIO - Ecco il caffe' e il catino!

CICCIO - (Trafelato) Che cosa succ ...(Vede Bevilacqua) Oh, no!! Anche qui !

GIGIO - (Rivolto a Ciccio) Senti un po' ma si puo' sapere chi e' questo ?

CICCIO - (Visibilmente turbato) Un seccatore, ecco chi e' (Poi, rivolto a Bevilacqua) Che ci fa' qui?

BEVILACQUA - (Lo riconosce e sembra riprendere vigore) Dottore, dottore ... la prego, mi aiuti! Ho tanto ... bbbisogno di lei!

CICCIO - (Confuso) Ma io sono in ferie! (Poi, seccato) Ma come ha fatto a trovarmi qui ?

BEVILACQUA - (Col tono di chi si compiace con se' stesso della propria furbizia) Semplice ... ho rrintracciato .. la sua ... segretaria e le ho detto che ero suo fratello americano

Lillo, non visto, attirato dal trambusto fa capolino da destra

BEVILACQUA - (Prosegue) Quello scemo ... come dice lei... quando ne parla con la sua infermiera

CICCIO - (Sempre piu' in imbarazzo) Qua .. quale infermiera !!?

BEVILACQUA - (Sornione, tendendosi verso di lui) Quella bionda ...che quando lei le tocca il pon pon ... squittisce... hi, hi, hi (Ride scompostamente)

Ciccio resta di sale. Lillo sente di non poter più trattenere le risate e si defila  a destra.Gigio si rivolge a Ciccio e lo guarda stupito. Brigido si rivolge a Ciccio e lo guarda torvo.

CICCIO - (Stranito) Ma che dici, razza di ubriacone bugiardo!

GIGIO - (Taglia corto) Allora 'sto caffe' e 'sta conca

CICCIO - (completamente nel pallone) Fermi! Ci penso io! sono un                    medico, io! (vuol prendere gli oggetti dalle mani di Gigio, ma affera il bricco dalla parte sbagliata) Aaaahh ... bruciaaa...! (Prende la conca e l'appoggia per terra) Ecco ... la conca ! No, no: prima il caffe' ...(Si fa' porgere prudenzialmente il bricco da Gigio) Si, ora la conca ... (La riprende con l'altra mano) E adesso ... la conca ... un ... pediluvio, si ... no ... col caffe' .... (Gira due volte su se' stesso con il bricco e la conca in mano) Prima la conca ... (Riposa la conca a terra) Adesso il caffe' ...(Comincia a vuotarlo nella conca)

CATINA - (Candidamente, guardandolo divertita) Papa', rifai il girotondo?

CICCIO - (La guarda malissimo) Cretina ! (La apostrofa malamente)

CATINA - (Risentita) Ma papa' mi chiamo Catina !!

GIGIO - (Blocca il fratello che ha gia' vuotato meta' bricco di caffe' nella conca) Non cosi, deve berlo!

CICCIO - (Ormai perso)Ah, si, deve berlo !(posa il bricco e si avvicina a Bevilacqua con la conca)

BRIGIDO - (Lo ferma con decisione) Piano, Ciccio, con calma! Elena e'di la' e non sente, io invece ho gia' sentitio abbastanza. Non c'e' motivo di preoccuparsi. Almeno per ora ...

CICCIO - (Lo guarda stupitissimo) Va ... va bene ma ... che facciamo adesso?

BRIGIDO - (Tranquillo) Gli facciamo passare la sbronza. Ciccio, prendi conca e bricco mentre io cerco di trascinare giu' questa botte di vino (si avvicina a Bevilacqua e lo prende per un braccio)

CICCIO - (Con bricco e conca in mano) Ma ... dove lo porti ?

BRIGIDO - (Ansimando leggermente) Giu'!

CICCIO - (Interdetto) Giu ... dove?

BRIGIDO - (Avanzando sotto il peso di Bevilacqua che ha ricominciato a cantare qualcosa di inintelligibile) In cantina

CICCIO - (Non capisce) In cantina? Perche' proprio in cantina?

BRIGIDO -Te ne accorgerai.  Muoviti! (Gli fa' un cenno del capo invitandolo a precederlo)

Si incamminano verso sinistra.

BEVILACQUA - (Stravolto) - Mi sento male .... credo proprio che sto' ...per sentirmi ... male !

CICCIO - (Si blocca girandosi di scatto) Si sente male, forse e' meglio che .... BRIGIDO - (Con decisione) Vai, sbrigati cretino!

CICCIO - (Si incammina, ma e' poco convinto) Si, ma se forse, prima ...

BRIGIDO - (Imbufalito) Muoviti !!

Escono da sinistra. Restano in scena Gigio, vicino al divano, e Catina, vicino all' uscita sul fondo

GIGIO- (Si guarda un attimo attorno,visibilmente interdetto, poi allarga le braccia) Boh! (si avvia alla scrivania, traffica tra le sue carte, prende un foglio e comincia a scrivere)

CATINA - (Con l'aria trasognata di sempre, si avvicina) Zio Gigio, stai facendo testamento?

GIGIO - (Trasalisce) Come ... ? (E poi, realizzando) Te'!! (Fa' il gesto delle corna)

Catina stringe le spalle

GIGIO -(dopo un attimo)  Perche' me lo chiedi, pensi forse che dovrei farlo?

CATINA - (Si stringe nelle spalle) Mah! Mamma dice di si'. Dice che sei il piu' vecchio della famiglia e che percio' muori per primo. Se non fai testamento tutti i tuoi soldi finiscono anche a zio Lillo che se li mangia in un boccone.

Gigio la guarda allibito senza riuscire a proferire parola.

CATINA - (Dopo aver pensato un attimo) Zio Gigio, ma come si fa' a mangiarsi i soldi ?

CICCIO - (Irrompe da sinistra interrompendo la conversazione. Ha lo sguardo allucinato, si vede che non sta' niente bene) Gigio, dice Brigido se puoi andare giu' a dargli una mano!

GIGIO - (Volta lo sguardo verso di lui) Perche' , tu non ... (Ciccio non lo ascolta e sparisce immediatamente a destra ancora prima che Gigio finisca di parlare. Rassegnato) No: tu decisamente no! (Si alza dalla scrivania) Catina, aspettami che arrivo. (Si avvia verso sinistra) Meno male che e' un medico! (Sospira ed esce a sinistra)

CATINA - (Spazientita) Uffa ! Quando comincio a divertirmi, se ne vanno sempre. Io mi annoio !!(esce spazientita dal fondo)

CICCIO - (Dopo qualche istante entra da destra sorretto da Elena. Ha l' espressione distrutta, i capelli in disordine ed è senza occhiali. Con un filo di voce)Che maaleee ...! Non sono mai stato cosi' maaleee ... !!"

ELENA  Su, caro, su: il peggio e' passato adesso. Ma si puo' sapere cos'e' che ti ha ridotto in questo stato ?

CICCIO - (Cerca di rimettersi in sesto) Bevilacqua ... quel maledetto ubriacone ... e' riuscito a trovarmi anche qui !

ELENA - (Trasalisce) Chi, quello dei sonniferi?

CICCIO - (Di scatto) Sccccct! Vuoi che ti senta ?

 ELENA - (Sbarrando gli occhi) E qui!?!?

CICCIO - (Annuisce sconsolato) Si. E' arrivato, carico come un mulo, e ora e' giu' in cantina. Gigio e Brigido stanno cercando di farlo vomitare.  Lui non ha ancora vomitato, ma in compenso e' riuscito a far vomitare me !

ELENA - (Non riesce a farsi una ragione) Ma e' assurdo ! Come ha fatto a trovarti qui?

CICCIO - (Ha un diavolo per capello) Ha rifilato una panzana a una dellesegretarie dello studio e quella se l'e' bevuta.

ELENA - (Piu' tranquilla)  ... E gli ha dato l'indirizzo.

CICCIO - Gia'.

ELENA - (Insospettita) E come faceva lei ad avere l'indirizzo?

CICCIO - (Con naturalezza) Gliel' ho lasciato io, che diamine! Sono un medico, in caso di urgenze devono sapere dove reperirmi !

ELENA - (Con massima naturalezza) Non sei solo un medico, Vinicio, sei un imbecille !

CICCIO - (Sopra pensiero) Eh si, Elena, sono un ... (Realizza) ... Come sarebbe a dire !?!?"

GIGIO - (Stravolto, entra seguito da Brigido da sinistra) Uffa, e' stata dura!

BRIGIDO - (Altrettanto stanco) Beh, almeno adesso dorme!

GIGIO - (Con forza) E ti credo ! A quel modo dormirei anch'io. Ma cosa ti e' saltato in mente di dargli il sonniferro dei tori?

BRIGIDO - (con naturalezza, guardando di traverso Ciccio che e' rimasto ad ascoltarlo) Tanto c' è abituato!

CICCIO - (Imbarazzatissimo. Si alza di scatto) Forse e' meglio che vada a dargli un'occhiata non vorrei che ci fossero complicazioni ...

BRIGIDO - (lo ferma)  Non ce ne saranno. Sarebbe invece proprio una tua visita a crearle.

CICCIO - Se ... lo dici tu.

BRIGIDO - Si, lo dico io!(Si rivolge a Gigio) Andiamo a rimetterci in se-sto (Mostra la camicia sgualcita) Sembriamo reduci dallo sbarco in Normandia.

Escono da destra, lasciando Ciccio ed Elena da soli in scena.

ELENA - (Fa' spallucce) Fin che dorme, non fa danni Ma appena passata la sbronza, quello deve far fagotto!

CICCIO - (Rassicurante) Tranquilla, appena e' passata la sbornia, me ne  occupo personalmente di buttarlo fuori a calci.(si siede sul divano con Elena. E' ancora choccato) Terribile! Un'esperienza terribile!

ELENA - (Rassicurante) Ma su caro, e' solo un ubriaco ! (Gli passa dolcemente la mano su una guancia)

CICCIO - (In brodo di giuggiole) Elena, sei un tesoro. Non so' come farei senza di te'!

ELENA - (Si schermisce) Esagerato ! (Fa' la faccia seria) Chissa' a quante  altre prima di me lo hai gia' detto

CICCIO - (Si fa' serio) Ti giuro, sei tu il primo, vero, grande amore della mia vita

ELENA - (Si rilassa) Oh , caro !!

Catina rientra da destra non vista e si ferma ad osservarli

CICCIO - (In estasi romantica, disgustosamente sdolcinato) Tu non sai quanto sia dolce e importante, nei momenti di bisogno, di sofferenza, di sconforto, averti accanto che mi abbracci e sentirsi dire ...

CATINA - (Li interrompe) Mi annoio !!

CICCIO E ELENA - (Trasaliscono: la guardano stupefatti e poi all'unisono,

con una voce che' e' il massimo dello sconforto) Catinaaa ....!!

                                                    -    SIPARIO   -


                                      SECONDO ATTO

La scena si apre sul soggiorno di casa Vigna il giorno seguente l' arrivo degli ospiti.Lillo è seduto vicino al tavolino e legge il giornale, Ciccio è alla scrivania  e traffica fra le sue carte. Allowy, al centro della stanza, fa ginnastica aerobica con un Walkman, canticchiando al ritmo della musica. Elena è seduta sul divano insieme a Catina col suo pelouche e la guarda disgustata.

CICCIO - (Entra dalla parte delle stanze) Buongiorno, buongiorno, buongiorno a tutti ! (Gli rispondono con un grugnito. Si dirige verso Elena) Buongiorno cara! (Gli schiocca un bacio su una guancia) Come mai in piedi cosi' presto? Perche' non mi hai svegliato?

ELENA - (Affatto socievole) Russavi come un orso. E poi, piu' che a un letto quello somigliava ad un tavolaccio di San Vittore !

CICCIO - (Apprensivo) Cara, non hai riposato bene?

ELENA - (Caustica) Date le premesse, avrei creduto peggio!

CICCIO - (Accomodante) Su, Elena, siamo in campagna! Qui la gente e' abituata al duro lavoro dei campi e delle stalle. (Assume l'atteggiamento di chi sta' per dettare un assioma inconfutabile) Qui la sveglia suona all'alba, iniseme al canto del gallo. Non ci si possono permettere letti troppo comodi, si rischierebbe di non riuscire  ad alzarsi !

GIGIO - (Alza la testa dalle sue carte) Ciccio, hai finito di dire belinate ?!

CICCIO - (Tossicchia imbarazzato: cambia discorso, rivolgendosi alla moglie) Come mai non c'e' Jelona?

ELENA - (Con aria di sufficienza) E' alla fermata dell'autobus, ad aspettare Don Marcello

CICCIO - Ah, ecco! me ne ero dimenticato (Con aria scocciata) Seccatore! (Sbuffa)

ELENA - (Piccata) Don Marcello non e' un seccatore! (Non gli da' tempo di replicare) A proposito di seccatori, quella specie di spugna umana che e' arrivato ieri ?

CICCIO - (Si illumina) Giaaa! (Rivolto al fratello) Gigio, Bevilacqua ?

GIGIO - (Distrattamente) Stamattina quando siamo andati a mungere dormiva ancora. E' andato giu' Brigido, mezz'ora fa' a dare un'occhiata

Allowy smette di agitarsi, si toglie le cuffie, prende un giornale, si siede e comincia a sfogliarlo

BRIGIDO - (entra sbuffando da sinistra) L'amico Bevilacqua ha levato le tende. Giu' e' rimasta la coperta che gli abbia buttato addosso ieri sera.

CICCIO - (Sollevato) Meno maleee ...

ELENA - (Con aria puntualizzante) Meno male si, Vinicio! Sai che bello spettacolo per le tue figlie ?!

BRIGIDO - (Rivolto a Gigio) Gigio, finisco di pulire, poi porto la mucca dal                toro. Al resto ci pensi tu ?

ELENA - (insorge scandalizzata) Brigido, ma come si permette ? Porto la mucca dal toro: c'e' una ragazza e per giunta minorenne! Le proibisco di usare certe espressioni da troglodita !

GIGIO - (Voltandosi lentamente verso la cognata) Perche', voi in Bielo ... cosa non usate portare la mucca dal toro ?

LILLO - (Senza alzare gli occhi dal giornale, non le lascia il tempo di ribattere inviperita) No, in Russia a fare i vitelli ci pensa mago Zurli'!

CICCIO - (Intervenendo a sproposito) Bielorussa, Lillo, Elena e' ...

LILLO - (Sempre immerso nel giornale) Siberiana ! Prima di conoscerti era fidanzata con un iceberg

ELENA - (Inviperita) Virgilio, come ti permetti !

ALLOWY - (Divertita) Elena, dobbiamo darci del tu o del lei? Vedi di deciderti!

ELENA - (sempre piu' irritata) Del lei ! Con te e lui .. (Indica Lillo) decisamente del lei !!

ALLOWY - (Con l'espressione gaudente per averla soprpresa in fallo) E allora perche' ci stai dando del tu? Ti contraddici, cara:. (Gli punta contro l'indice canzonandola) Ti stai contraddicendo !! (Getta il giornale sul tavolino ed esce canticchiando da destra)

CICCIO - (Severo, rivolgendosi al fratello) Insomma, Lillo, e' mai possibile che tu non riesca ad essere serio neanche mezza volta ??

LILLO - (Abbandona il giornale) Ma Ciccio, non e' una battuta! E' la verita'. Persino nei nomi delle tue figlie se ne ha riscontro ...(Lo guardano tutti stupefatti) ... La prima somiglia a lei ..  (Indica Elena)  .... E come si chiama? Gelona !

ELENA - (Sta' per avere un tracollo) Virgilio, questo e' il colmo!

LILLO - (imperterrito) La seconda, invece somiglia al padre: e come si chiama? Cretina !

CATINA - (alzandosi di scatto) : Zio Lillo: CA .. TI ..NA ! (Urla il suo nome sillabandolo, poi esce piccata da destra)

CICCIO - (Vorrebbe rendere pan per focaccia) Perche' tua moglie, invece ha un bel nome: Allowy! Chissa' che diamine vuol dire!

 ELENA - (Saccente) Sarà una  contrazione di Allowed: Concessa, potrebbe significare. Nome giusto, perche' ha concesso, o se ha concesso! (Velenosissima) E all'occasione continua a concedere !

LILLO - (Stranamente serio) E tu cosa ne sai ?

CICCIO - (Travisa la risposta) Per tua norma, Elena conosce quattro lingue

LILLO - (Riprendendo la sua aria clownesca) Per far danni gliene basta una!! (Si rituffa nel giornale)

BRIGIDO - (Ha assistito a tutta la pantomima impietrito e adesso perde lapazienza) Sentite un po', gente, ma era proprio il caso? Per una mucca che va' dal toro ?!?

ELENA - (Infuriatissima) Brigido, l'ho gia' pregata una volta di evitare espressioni scurrili !

BRIGIDO - (Canzonandola) Oh, bene. Allora vediamo se le puo' andare bene questa: Gigio, ti informo che la mucca verra' portata nel monolocale della fattoria vicina dove stara' per alcune ore in compagnia di un suo simile con le corna! Mi dirai: a farci cosa ?

GIGIO - (Inebetito) A .. farci cosa ?

BRIGIDO - (Al colmo dell'irritazione) La stessa cosa che fa' una mucca quando va dal toro!!(esce da sinistra lasciando tutti senza parole)

JELONA - (Squittendo, da fuori sul fondo) Vieni, Marcello, ti presento ai miei.(entra dal fondo evidentemente al settimo cielo, quasi trascinandosi dietro Marcello, che  è rigido, a disagio nella tonaca, ed ha un paio di occhiali scuri) Mamma, Papa': Vi presento Marc.. (Si corregge prontamente) Don Marcello

ELENA - (Illuminandosi) Reverendo, e' un piacere conoscerla ! Jelona ci ha parlato tanto di lei.

MARCELLO - (Prende da sotto la mano che Elena aveva steso per il baciamano e la stringe senza calore) Salve (Rantola quasi, con voce metallica)

CICCIO - (Con fare compassato) Reverendo, benvenuto tra di noi

MARCELLO - (Accenna un saluto militare, portando due dita alla fronte) Grazie (Sillaba appena)

ELENA - (Sostituendosi come al solito al padrone di casa) Ma prego, accomodatevi! Don Marcello sara' stanco. (Indica il divano)

MARCELLO - (Togliendosi gli occhiali) Grazie

JELONA - (Molto piu' espansiva) Grazie, mamma. In effetti mi diceva Don Marcello che il viaggio non e' stato dei piu' comodi

CICCIO - (Serio) Oh, mi dispiace. Treni in ritardo, immagino

MARCELLO - (Parlando il meno possibile) No, pieno di puzzoni.

Imbarazzo generale

JELONA - (Risata forzata, provando a salvare la situazione) E bravo, Don Marcello, non ti passa mai la voglia di scherzare, eh! (Gli appoggia una mano sul braccio scuotendolo con discrezione)

MARCELLO - (Tesissimo) Gia'

CICCIO - (Prova a rompere il ghiaccio) Don Marcello, lasci che le presenti i miei fratelli (Si rivolge a Lillo che e' rimasto seduto ad osservare abassando il giornale) Lui e' Virgilio, Lillo per gli amici ...

LILLO - (Allungandosi leggermente in avanti) Salve !! (Spara a tutta voce)

Marcello risponde con un grugnito

CICCIO - (Rivlolgendosi verso Gigio) ... E lui e' Angelo. Gigio un po' per tutti

GIGIO - (Che e' rimasto anch'egli a guardare seduto alla scrivania) Buongiorno Reverendo, benvenuto a casa mia

MARCELLO - (Stupito) Scusi, ma questa non e' la tenuta di campagna del  Dottore?

LILLO - (Anticipando tutti) No, reverendo: questa e' la fattoria del fratello di Vinicio, Angelo: Il Dottore per adesso spera solo che diventi presto sua.

ELENA  ( vorrebbe rispondere per le rime, ma la presenza di Marcello in edizione Reverendo la trattiene) Bene ... (Imbarazzatissima) Ma ... ci parli un po' di lei. E' da tanto che e' da noi a Sant'Ambrogio

MARCELLO - (Terrorizzato, non sa' cosa rispondere: Jelona cerca di aiutarlo mostrandogli due dita) Due ann ...ahia!

JELONA - (Non vista ha rifilato una potente gomitata a Marcello che gli siede vicino) Due mesi, mamma. Da quando Don Sandro ha scelto di partire per le missioni

CICCIO- (Falsamente interessato) E .. prima dov'era?

Altro attimo di gelo interrotto da Lillo

LILLO - (Che si e' rituffato nel giornale) A fare il cappellano militare dei                      marines!

Restano tutti di sasso

ELENA - (Nervosa) E perche' mai?

LILLO - (Imitandone i gesti) Perche' quando ha salutato Ciccio l'ha fatto con l'OK boys dei marines Americani !! (Ghigno satanico)

ELENA - (Con sommo imbarazzo) - Beh .. e' ... di moda fra i giovani!! (E poi, fingendo disinvoltura) Ma non gradisce un goccio di caffe' Reverendo? Venga, lo prepariamo. (Brucia Lillo con uno sguardo) In cucina parleremo con piu' comodo

MARCELLO - (Sempre piu' imbarazzato) Grazie !

Jelona e Marcello seguono Elena ed escono a destra. In scena restano i tre fratelli Vigna. Lillo legge il giornale, Gigio è alla scrivania e traffica tra le sue carte, Gigio resta impalato vicino al divano. Lillo rompe il ghiaccio.

LILLO - (Rivolto a Ciccio) Di un po', dottore, ma dove te la sei presa una  moglie come quella, allo zoo ? O l'hai trovata nell'uovo di Pasqua

CICCIO - (Stizzito) Insomma, Lillo, e' mai possibile che tu non riesca a capire? Elena viene da un paese, da una cultura, profondamente diverse dalla nostra  (Assume l' atteggiamento da grande studioso) Per anni ha dovuto nascondere le proprie idee, il prorpio credo: e' logico che quando ha potuto esporre il proprio io alla luce del sole lo abbia fatto in maniera totale, viscerale, assoluta. Ed e' normale che continui a farlo tutt'ora.

LILLO - (Sogghignando) Mi sa' che invece di fare l'internista dovevi fare lostrizzacervelli

GIGIO - (Sollevando appena lo sguardo) Io non ci ho capito niente, comunque .... (Allarga le braccia come per dire: se lo dici tu)

LILLO - (Chiudendo e posando il giornale) Ciccio, come ha detto il buon Gigio poco fa: hai finito di dire belinate?

CICCIO - (Imbufalito) Eh no, fratellino caro, per quanto riguarda il dire fesserie tu non sei secondo a nessuno! E' da quando siamo qui che non hai perso occasione di farlo: e' ora che la smetti, Lillo, perche' stai dando sui nervi a tutti.

LILLO - (Tutt'altro che serio) Soprattutto a quello zuccherino di tua moglie!

CICCIO - (Perde del tutto la pazienza) E' buona la tua di moglie, pronta a fare la maliarda con il cognato suo marito e' nella stanza accanto!

LILLO - (Per niente turbato) Grazie dell'informazione. E, gia' che ci sei, sai dirmi nel frattempo questo cognato cosa stava facendo?

 CICCIO - (Fuori di se') Io sono sposato, Lillo: sposato e fedele  a Elena!

LILLO - (affonda il coltello nella piaga) Cio' non ti vieta di tastare il                  posteriore alle infermiere del tuo studio di Milano !

CICCIO - (Trasecola) Io ... non so ... non so di che diavolo stai parlando

GIGIO - (Decisamente stufo: batte un pugno sulla scrivania) Bene! Intanto che voi vi scannate, io scendo a dare il fieno alle bestie. Se credete, giu' cisono vanghe, pale, badili e forche: potrete ammazzarvi meglio!(si alza e si avvia a sinistra)

CICCIO - (lo ferma) Gigio, senti, vengo con te'. E' una vita che non vedo piu' una mucca se non sotto forma di bistecca (Si avvia per seguirlo)

GIGIO - (Accenna ad un sorriso) Pero' levati quella giacca da damerino: non penso che le mucche gli porterebbero il dovuto rispetto

Ridono entrambi. Ciccio appoggia la giacca allo schienale della sedia davanti alla scrivania, poi escono a sinistra. Lillo resta solo in scena e si guarda in giro assorto. Dopo qualche secondo entra Allowy da destra.

ALLOWY - (cinguettante) Hallo, dear ... ciao caro: hai parlato con tuo fratello?

LILLO - (Scuote la testa) Ally, te l'ho detto: la tua idea non ha ne capo ne coda! Parlare a Gigio di certe cose e' come pestare l' acqua in un mortaio: ottieni lo stesso risultato.

ALLOWY - (Insitente, ma con dolcezza) Dear, ti ho spiegato qual'e' il problema. A mio fratello serve assolutamente qualcuno che gli dia un appoggio per aprire una succursale in Italy. Non e' una questione di money .. di soldi, lo sai bene!

LILLO - (Sorride rassegnato) Ok, darling ... tesoro: provero' a parlarne con Brigido, alla prima occasione: lui ha un forte ascendente su mio fratello.

ALLOWY - (Abbozza non troppo convinta) Uhuh.. (Poi, sorridente) Nel frattempo mi accompagni a fare jogging ?

LILLO - (Illuminandosi a sua volta) Certo, ben volentieri!(si alza, lei lo prende per mano ed escono dal fondo)

JELONA - (Dopo qualche istante, da destra, sbircia dalla porta socchiusa, accertandosi che il soggiorno sia vuoto, poi entra, nervosissima) Che figura ! (Si agita) Che figura ...! Un treno pieno di puzzoni: che stupido! L'Ok boys dei marines: che imbecille! I poveri di Sant'Ambrogio pulciai che camminano: inaudito !! Ma io lo strozzo il demente ! Dove si sara' cacciato adesso ? (Va avnti e indietro, sbirciando da tutte le entrate: poi si ferma al centro della stanza, allarga le braccia e poi le mette conserte, tamburellando leggermente col piede sul pavimento)

MARCELLO - (Fa capolino da destra dietro di lei. A voce bassissima) Psst ... Pst  pssst ... (Non lo sente. A voce un po' piu' alta) Pst ... Jelona !! (Niente. A voce piu' alta) Jelona (Ancora niente. A tutta voce) Jelonaaa !!

JELONA - (Salta come una molla) Aaaahh!! (Urla secca)

MARCELLO - (Entra nella stanza: e' senza tonaca, si chiude di fretta la porta alle spalle e la raggiunge di corsa) Jelona, meno male! (Geme trafelato)

JELONA - (Furibonda) Ah, sei qui finalmente, ma dove ti eri cacciato, salame!

MARCELLO - (Con un filo di voce) Jelona, ma cosa t'e' venuto in mente di farmi venire qui conciato in questa maniera .. (Si tocca come per evidenziare la tonaca e si accorge di essere senza:  trasecola) Cielo, la tonaca !!

JELONA - (Trasecola pure lei) Ma ... perche' te la sei tolta, babbeo !!

MARCELLO - (Stizzito) Sono andato in bagno! Non penso che i preti se la tengano addosso per andare in bagno!

JELONA - (Furiosa) Potevi non andarci, in bagno! Ma ti sei accorto o no che hai rischiato di mandare tutto in malora con le stupidaggini che hai detto?

MARCELLO - (Risentito) Scusa bella, ma in questa commedia mi sento un attimino fuori ruolo. Dopo tutto sei tu la regista: prenditela con te stessa.

JELONA - (Si accorge di aver esagerato) Si, dopo tutto hai ragione, Marci. (Lo prende sottobraccio e lo accompagna  verso il divano) Dopo tutto la colpa e' un po' mia (Si siedono)

MARCELLO - (Ancora un po' imbronciato) Troppo buona, lei, a prendersi almeno u po' di colpa!

JELONA - (Suadente) Dai, Marci, non tenermi il muso! Lo so', potevamo vederci quando tornavo su ... ma mi mancavi troppo !!!

MARCELLO - (sciogliendosi come neve al sole) Davvero, Jeje ??

JELONA - (Ha capito di averlo in pugno) Sii ...(Gli arruffa i capelli)

MARCELLO - (In brodo di giuggiole) Dispettosa micia ... (Arruffa i capelli a lei, ridono entrambi come due cretini)

JELONA - (Lo fissa negli occhi) Marci, mi hai portato il regalino ?

MARCELLO - (Illuminandosi) Ma si che te l'ho portato, stupidotta! (Si alza) Aspetta qui: ritorno subito! (sparisce da destra, mentre Jelona si siede sul divano. Rientra dopo un attimo) Ecco qua'! Per la mia micina che diventa maggiorenne ... ! (Serio) Praticamente, una signora

JELONA - (Continua a squittire) Grazie, Marci, sei un tesoro ... !!! (Scarta il pacchetto: il sorriso si spegne! Assume un'espressione truce, osservando la carta che ricopre la confezione) Di un po', ma sei matto !?

MARCELLO - (Il suo sorriso ebete si trasforma in una smorfia) Perche ...??

JELONA - (Furiosa) Sorelle Ascoli: ma questo e' un negozio di biancheria intima !!

MARCELLO - (Stupitissimo) E allora ??

JELONA - (Toglie la carta sulla scatola e legge) Traforata .... Nera per giunta!   

MARCELLO - (Ancora piu' stupito) Non ti piace il colore ?

JELONA - (Ha un diavolo per capello) Il colore? (Agita la scatola davanti agli occhi di Marcello) Altro che sorelle Ascoli, se la scopre mia madre io divento (Fa' il gesto di tabula rasa con le braccia)  ... macerata!

MARCELLO - (Avvilito) Per una sottoveste!  Cose da pazzi ! (Si spazientisce) Beh, senti, mi avevi detto che tua madre era una strega, ma...

JELONA - (Sopra le righe) Marcello, ti proibisco di parlare cosi' di mia  madre!

MARCELLO - (Decisamente scocciato) Vabbe', ma io adesso che me ne faccio di 'sta cosa? Ho girato un'ora per cercare un negozio "in", in centro, dove comprare qualcosa di carino ....

JELONA - (Acidissima) Se vuoi te lo rimborso, il tuo regalo!!

MARCELLO - (Accomodante) Ma dai Jeje ... sii buona !! Aprilo, guardala alme

no ! Dimmi se ti piace.

JELONA - (Sorride sorniona, poi fingendo pudore) Non ho mai indossato niente di nero, Marci.

MARCELLO - (La indica con la mano) Ma se sei li' che sembri la Monaca di Monza

JELONA - (Seccata) Di intimo, stupido!

MARCELLO - (Ruffiano) C'e' sempre una prima volta, nella vita ...

JELONA - (Maliarda) In fondo hai ragione: c'e' sempre una prima volta! (Gli lancia la scatola) Tieni un po'.... (Si sbottona la giacchetta)

MARCELLO - (Sgrana gli occhi)  Che ... che fai ...?!?

JELONA - (Provocante) La provo...(Toglie la giacchetta)

MARCELLO - (Con gli occhi a palla) Eeeehhhh ???

JELONA - (Ha cominciato a sfilarsi il maglioncino dalla gonna quando si sente una voce da sinistra. Si bloccano, Jelona con il maglioncino appena fuori dalla gonna e Marcello con la scatola in mano. Jelona, spaventata grida quasi) Mio padre !

MARCELLO - (Smorfia di terrore) Tuo padre! (Rantola quasi, in contemporanea)

Restano fermi per un istante, poi la voce  si rifà sentire e scattano come proiettili

JELONA - (Di scatto) Di la' ! (Indica col braccio la destra)

MARCELLO - (Contemporaneamente) Di la'  (Indica il fondo)

Raccolgono le cose in fretta e furia: Jelona la scatola e la carta, Marcello la giacchetta di Jelona e partono a razzo, uscendo Marcello dal fondo e Jelona da destra. Dopo un attimo rientrano

JELONA - (Trafelata) La giacchetta !!

MARCELLO (Contemporaneamente) La tonaca !!

Jelona prende la giacchetta dalle mani di Marcello e gli passa la scatola. Riscattano verso dave sono entrati, urtandosi violentemente. Jelona guarda Marcello.

MARCELLO - (In preda all'angoscia, indicando col braccio la l'uscita di destra) La tonacaaaa ..... (Con voce rauca)

 Marcello scatta a destra ed esce. Jelona resta un attimo interdetta guardando prima a destra e poi sul fondo, poi fà spallucce ed esce dal fondo

CICCIO - (Entra da sinistra. Decisamente distrutto) Uuuuuff .. non c'ero piu' abituato! (si dirige verso il divano, ma la voce di Gigio lo blocca)

GIGIO (Fuori scena, da sinistra) Ehi, pelandrone, non abbiamo ancora finito, sai!?

CICCIO - (Fermandosi di scatto) Gigio .... tu vuoi vedermi morto!! (Fa' dietro front, allarga le braccia e poi riesce dalla parte delle stalle)

Un secondo dopo ricompaiono da dove erano usciti Jelona, che si è rimessa la giacchetta, e Marcello con in mano scatola e tonaca

JELONA - (In panico totale) Zio Lillo !!

MARCELLO - (Contemporaneamente) Tua madre!!!

Si guardano attorno

GIGIO - (Fuori scena, da sinistra) Forza, Ciccio: Abbiamo finito!

CICCIO - (Anche lui fuori scena) Meno male!

GIGIO - (Sempre da fuori ) Posa quella roba e andiamo: il divano ti aspetta!

MARCELLO - (Disperato) Siamo perdutiiiiii .... !

JELONA - (Gelida) No, non ancora. Fa' sparire quella scatola e infila la tonaca, svelto !

MARCELLO - (Si guarda intorno spaurito)  Si ... ma ... dove ...

JELONA - (Glaciale) Muoviti!

Marcello gira un momento tipo trottola per tutta la stanza con la scatola in mano, nota la giacca di Ciccio appesa alla sedia e gliela infila in tasca. Poi si mette la tonaca con l' aiuto di Jelona, in fretta e furia

JELONA - (Lo guarda quando hanno finito e trasalisce) Il colletto, bestia !

MARCELLO - (Impacciatissimo, lo abottona sopra la tonaca) Cosi? (Chiede)

JELONA - (Non fa' in tempo a rispondergli: la porta di sinistra si sta' aprendo. Lo prende sottobraccio e comincia a cantare, trascinandolo a passeggio su' e giu' per la stanza) Tu sei mio pastore, Signore ....

MARCELLO - (Impacciatissimo) Ma...

JELONA - (Sibila)  Canta !

MARCELLO - (Al colmo dell'imbarazzo) Non la so !!

JELONA - (Secca) Inventa !

MARCELLO - (Cercando disperatamente ma inutilmente si seguirla) Se ... Tu ... mi manchera' ... stando insieme a te! (Voce stridula, stonata, innaturale)

Entrano tutti con le espressioni più diverse: da sinistra Ciccio esausto con dietro Gigio sorridente; Lillo e Allowy gioiosi e scherzosi dal fondo; Elena impettita da destra

CICCIO - (Strabuzza gli occhi) Ma ... che e'?!?

GIGIO - (Molto piu' flemmatico) Se cantano cosi' in tutte le Chiese, ecco perche' la gente non va' piu' a messa!

ELENA - (Interdetta) Ma ... dove vi siete cacciati?

LILLO - (Che ha cominciato a girare ridacchiando divertito intorno al prete nota il colletto in posizione bislacca) Ehi, reverendo, cos'e': il nuovo look del Concilio Vaticano Secondo ?

JELONA - (cerca di cavarsi d'impaccio) No e' che ... Don Marcello e' andato un attimo in bagno ...(Si riprende) E io ho pensato bene di attenderlo qui! Poi ci siamo messi a parlare delle prossime cerimonie in programma e ci siamo fatti coinvolgere (Ride un po' forzata: poi toglie il colletto a Marcello) Don Marcello, sei veramente sbadato: guarda come ti sei ricomposto! (Gli mostra il colletto che ora stringe in mano)

MARCELLO - (Non capisce) Come ...

JELONA - (In mezzo ai denti, fingendo una risata sorniona) Va' sotto la  tonaca!

MARCELLO - (Cerca di rimediare) Oooh, e' vero, scusate! Sono terribilmente distratto !!

Nel frattempo Gigio va verso la scrivania. Brigido entra da sinistra e gli si avvicina. Da destra entra Catina col suo pelouche

CICCIO (si avvicina alla sedia e si rimette la giacca) Non si preoccupi Reverendo, e' in buona compagnia! Se io non avessi questa, sarei perduto! (Porta una mano verso la tasca, cercando l'agenda, ma tira fuori la scatola e la alza per metterla bene in mostra)

E' il primo a rendersi conto, e con una mossa da prestigiatore gli sfila la scatola di mano e l' infila in tasca a Gigio che gli è vicino

BRIGIDO - (Con assuluta naturalezza) Ciccio, se cerchi l'agenda guarda che e' nell'altra tasca

CICCIO - (Sbigottito: cerca di simulare naturalezza) Uuuuh, e' vero ... (Ride forzato mentre sfila di tasca l'agenda, la mostra con meno clamore e poi la ripone nell'altra tasca. Poi, rivolto a Brigido quasi sottovoce) Eppure anche prima avevo qualcosa in mano ....!

BRIGIDO - (Lo gela con lo sguardo) Si, ma e' meglio non investigare su cos'era. Io e te, comunque, facciamo i conti dopo!

CICCIO - (Stupefatto) Si, si ... va bene ... ma ...

MARCELLO - (Rinfrancato) Beh, mi consolo.. (Poi assume un tono cattedrattico) Mi capita, a volte, quando sono molto preso, di perdere la cognizione di cio' che sto' facendo.Specie quando sto' ascoltando musica sacra o classica, che prediligo sopra ogni altra cosa ..

JELONA - (con un sorriso stentato sulle labbra, sottovoce) Marcello, non t'allargare,eh ... che e' meglio !

ELENA - (Illuminandosi) Don Marcello, anche lei appassionato di musica classica! Ma e' stupendo! Sapra' allora che Jelona e' una bravissima solista di violino. Prende lezioni private da cinque anni ormai, e penso che sia pronta per il suo primo concerto

MARCELLO - (Sentendosi ormai sicuro) Ma ne sono sicuro, signora Elena. Mi fara' piacere sentirla !

ELENA - (Con l'aria di chi ha una grande trovata) Ma se le fa' piacere, potrà sentirla sin a stasera. Jelona, cara, so che hai portato il tuo strumento con te. penso ti fara' piacere fare ascoltare qualcosa a Don Marcello.

JELONA - (Si raggela) Beh ..no ... si' ... cioe' ... non so' se ho con me gli spartiti (si corregge) Quelli giusti, cioè... (riprende vigore) Quelli dei pezzi che mi riescono meglio, intendo (Rivolta a Marcello, a bassa voce) Bravo, hai fatto la frittata!

MARCELLO - (Interdetto) Ma ... io non ...

ALLOWY - Oh, sì, un concrto! Che bello!

LILLO - (Clownesco come sempre) Se volete, io posso cantare!

Stranamente ridono tutti, meno Catina che si aggira per la stanza annoiata

CATINA - (Nota la scatola che sporge dalla tasca di Gigio, non vista gliela sfila, poi, dopo averla guardata un po', ad alta voce, mettendo bene in mostra la scatola) Zio Gigio,non dirmi che la usano anche le mucche !! (stupore generale)

ELENA - (Esterefatta) Gigio! Questa da lei non me la sarei mai aspettata!!

CICCIO - (Realizza quello che e' succeso qualche attimo prima) No, non e' possibile !! (si accascia sul divano)

BRIGIO - (Non riesce a trattenere un'impropero) Ma porca miseria! (Si avvicina a Catina e gli sfila la scatola di mano) Ops, qualcuno ha dimenticato un pezzo in giro (poi a Catina) E qualcun altro non riesce a fare a meno di curiosare nelle tasche altrui !

CATINA - (Quasi supplichevole) Ma io ...

BRIGIDO - (La blocca) Cretina ! (spara a mezza bocca)

CATINA - (Risentita) Brigido: CA .. TI ..NA!!! (Urla, gira sui tacchi ed esce irritatissima da destra)

BRIGIDO - (Si avvicina a Gigio e gli rimette la scatola in tasca) Gigio,                  Gigioooo ... (Lo rimprovera bonariamente, agitando il taglio della mano)

GIGIO - (Non si capacita di quello che sta' succedendo) Si puo' sapere..

BRIGIDO - (Gli posa una mano sul braccio) Buono, dopo ti spiego.

GIGIO - (Interdetto) Boh!

BRIGIDO - (Si avvicina a Elena, la prende sottobraccio) Elena, su, non sia ingenerosa. Gigio e' signorino: e' normale che ogni tanto possa avere qualche incontro galante! E poi, come ha potuto vedere prima, in famiglia siamo tutti un po' distratti: sa com'e'

ELENA - (Cerca inutilmente di divincolarsi dalla morsa di Brigido, riuscendoci solo quando questi la allenta. Poi, stranamente accomodante, massaggiandosi il braccio) Va bene, va bene ... pero',  un po' di creanza ..! (Guarda Brigido che sorride, allargando leggermente le braccia) Comunque ... ora abbiamo altro a cui pensare. (Cambia discorso per togliersi d'imbarazzo) Dobbiamo preparare per questa sera! Ciccio, io pensavo ad un piccolo rinfresco in onore di Don Marcello e subito dopo, qui in soggiorno, l'esibizione di Jelona, che ne dici? Va bene, vero? Si!

CICCIO - (Non ha quasi forza per rispondere) Non so ... si ... forse ....magari ... (Guarda disperato Gigio che non ci sta' capendo piu' nulla: Brigido inserisce il capo in mezzo ai due e fa' cenno di si' con la testa. Rifiata sollevato) Si ...  va bene cara. Al necessario ci penso io, come al solito ! (Si affretta a dire)

ELENA - (Rivolta a Jelona e Marcello) Ma noi stavamo dissertando su altre questioni, prima: che ne direste di riprendere la conversazione ?

JELONA - (Prontissima) Certo, mamma: con molto piacere!

ELENA - (Da perfetta padrona di casa) Prego, seguitemi allora!

Escono in fila indiana da destra. Marcello chiude la fila: si ferma ad un passo dalla porta, si volta come per dire qualcosa agli altri, poi scuote la testa, allarga le braccia e esce chiudendosi dietro la porta. Lillo e Allowy ridono divertiti.

LILLO - (Al massimo del divertimento) E' incredibile! (Poi rivolto a Gigio) Ma senti un po', che te ne fai di una sott ...

ALLOWY - (Lo blocca) Senti, Lillo, io sono un bagno di sudore e tu pure. O ci cambiamo o ci prendiamo un accidente: non fa' molto caldo, sai!

LILLO - (Lascia cadere il discorso) Si Ally, penso che tu abbia ragione. (Gli allunga la mano) Andiamo! (esce da destra seguito da Allowy)

CICCIO - (con noncuranza, cercando di defilarsi anche lui) Beh, io vado a comprare il necessario per questa sera. Ci vediamo piu' tardi, eh!

BRIGIDO - (Non se lo fa scappare. Lo afferra da dietro per il colletto) E no, tu no, bello mio! Noi tre ... (Indica anche Gigio)... abbiamo diverse cosette da chiarire !! (Scandisce secco)

CICCIO - (Preoccupato) Si ... d'accordo ... ma ...

BRIGIDO - (Con un tono che non ammette replica) Niente ma! Prego, si accomodi, dottore dei miei stivali ... ! (Gli indica la sedia davanti alla scrivania)

GIGIO - (Allibito)  Ma ....

BRIGIDO - (Lo interrompe con un gesto della mano) Al tempo,  ora tocca a lui spiegare  (Si siede davanti a Ciccio, sulla scrivania. Allunga una mano verso Gigio) Gigio, la scatola!

GIGIO - (Non capisce) La scatola ?

BRIGIDO - (Secco) Quella che ti ho messo in tasca.

GIGIO - (Realizza ) Ah, questa !  (La toglie di tasca e la porge a Brigido che la lancia sulla scrivania sotto gli occhi di Ciccio)

 BRIGIDO - (Rivolto a Ciccio) E allora?

CICCIO - (Comincia ad allentarsi il nodo della cravatta, cerca di darsi un contegno, assume un'espressione quasi indignata) Senti, sono questioni private che a te' non riguardano. Non sei mio fratello, e visto che lui (Indica Gigio) .... non ha nulla da..

BRIGIDO - (Volgendosi con la testa verso destra) Elenaaa ...!

CICCIO - (Si alza di scatto,) Noo ...! (terrorizzato) Brigido, ti prego ... non mi puoi rovinare ...!!!

BRIGIDO - (lo rimette seduto) E allora, forza: siamo tutt'orecchie.

CICCIO - (Imbarazzatissimo) Ho ... un'amica, e' vero, pero' ...

BRIGIDO - (Lo interrompe) Coosaa .....? (Si porta una mano all'orecchio come chi non ha sentito bene)

CICCIO - (Inspira pesantemente) Ho qualche amica, pero' ...

BRIGIDO - (Insiste) Qualche? Troppo generico ... Cinque, sei, sette ...

CICCIO - (Con tono forzato) Tre, va bene?

BRIGIDO - (Soddisfatto) Ottimo, cosi' mi piace! E te le mantieni tutte ...

CICCIO - (Senza pensarci) E me le mant ... (Si blocca: poi, stizzito) Non devo rendere conto a nessuno della mia vita priva ...

BRIGIDO - (Lo interrompe di nuovo) Credi? (Si gira di nuovo verso le stanze come prima) El ....

CICCIO - (E' lui ad interromperlo) Brigido, basta! Che cosa vuoi da me ?!?!?

BRIGIDO - (Glaciale: lo fissa dritto negli occhi) La verita'.

CICCIO - (Si guarda attorno smarrito, poi di getto, come chi si libera di un grosso peso) E' vero: mantengo tre donne a Milano, che vedo regolarmente piu' volte la settimana ...

BRIGIDO - (categorico) Una e' la tua segretaria

CICCIO - (A muso duro) Si' una e' la mia segretaria

BRIGIDO - (Ricostruendo la storia) E' per questo che aveva questo indirizzo da dare a Bevilacqua.

CICCIO - (Con un filo di voce) Si'

BRIGIDO - (Tagliente) E le altre ?

CICCIO - (Senza piu' esitazioni) Una mia paziente e una infermiera dello studio.

BRIGIDO - (Duro) Vergognati, verme.

CICCIO - (Cercando di scusarsi) Non e' tutta colpa mia credimi! (Poi si rivolge verso il fratello) Credetemi !! (Quasi lo implora) E' a causa di Elena. Quella donna mi ha rovinato! E' entrata nella mia vita come un tornado, stravolgendo completamente le mie abitudini, il mio sistema di vita. Da principio era bello, perche' le sue paranoie mi divertivano pure, ma a lungo andare ... e' diventato un inferno!

GIGIO - (Si riprende dallo chok) Ma .. Ciccio ... lo sai che in certi casi, esiste anche il divorzio?

CICCIO - (Ride isterico) Il  divorzio??  (Urla quasi) Quella strega e' padrona  di tutto quello che ho!

GIGIO - (Incredulo) -Come ...?!?

CICCIO -(Rabbioso) Si, tutto! Con la scusa che io faccio un mestiere a rischio si e' intestata tutto!  E' tutto a nome suo, Gigio: tutto !

BRIGIDO - (Quasi compassionevole) Praticamente ti ha ridotto in mutande!

CICCIO - (Disperato) Sentite, saro' anche un verme, uno squinternato, quello che vi pare, ma con questo coso ... (Indica la scatola) vi giuro che non c'entro! Vi sembra che sarei stato cosi' fesso da tirar fuori la scatola e da ...

BRIGIDO - (Lo interrompe di nuovo) Non è da escludere. Ma andiamo con ordine: come medico, quanto vali ?

CICCIO - (Di sale) Che cosa vuoi dire?

BRIGIDO - (Inquisitore) Da quando in qua' si curano gli ubriachi con l'anestetico per tori?

CICCIO - (Imbarazzzatissimo) E che avrei dovuto dargli?

BRIGIDO - (Allargando le braccia) Se non lo sai tu che sei medico! (Ritorna feroce) Un medico che cura alcolizzati non si lascia impressionare da un ubriaco : Ciccio, chi ti ha procurato quel tipo di lavoro?

CICCIO - (Abbassa gli occhi a terra) Elena ...

GIGIO - (Trasalisce) Pure quello ?!?

Ciccio annuisce afflitto

BRIGIDO - (Mette le braccia conserte) Un ultimo dettaglio: per quale motivo hai accettato questa simpatica rimpatriata ?

CICCIO - (Prova a sorridere, alzando gli occhi) Ma io avevo veramente piacere di rivedervi!

GIGIO - (Ormai in sintonia con Brigido) Ciccio, quello vero!

BRIGIDO - (Alzando una mano come a fermare un pensiero) No, Gigio: aspetta. Forse ho sbagliato domanda (Rivolto a Ciccio) Per quale motivo Elena ha accettato questo invito?

CICCIO - (Stravolto) Perche' ... vuole che convinca Gigio a fare testamento.

GIGIO - (Agitando le dita a mo' di corna) Oheiiii !

CICCIO - (Continua)Sei il piu' vecchio di noi tre e sei solo: e' convinta che con il genere di vita che fai sarai il primo a ... (Fa' una pausa imbarazzata) .. ad andartene e vuole tagliare fuori Lillo dall'eredita.

GIGIO - (inviperito) Vai a comprare il necessario per stasera, vai.

CICCIO - (sconsolato) Provate a capirmi !

GIGIO E BRIGIDO - (Si alzano in piedi indicando con un braccio l'uscita verso l'aia: poi, iniseme) Vai !!

Ciccio si alza ed esce dal fondo senza proferire parola. Nel soggiorno restano Brigido e Gigio. Gigio resta seduto alla scrivania, con lo sguardo rivolto a terra, come incapace di parlare

BRIGIDO - (Rivolto a Gigio, avvicinandosi) Mi dispiace

GIGIO - (Ride amaro) Noo, non devi: e' sempre stato un uomo di paglia. (resta un attimo sopra pensiero: poi scuote la testa) Testamento! Me lo aveva detto Catina, ma pensavo fosse un pensiero della sua testa malata ...

BRIGIDO - (Dopo un attimo) Cosa intendi fare?

GIGIO - (Dopo un'altra breve pausa) Dare il fieno alle mucche! (Si alza di scatto dalla scrivania ed esce a passo veloce da sinistra)

BRIGIDO - (Rimasto solo, si avvicina alla scrivania, prende la scatola e se la infila in tasca.Tra se') Devo farla sparire: ha gia' dato troppe rogne! (Poi si siede e, sempre tra se' ) Dare il fieno alla mucche: hanno appena mangiato!                      Ha preso una bella botta!

ALLOWY - (Entra da destra dopo qualche istante e, vedendo Brigido solo, pensa di cogliere l' occasione al volo) Hello, ciao Brigido! How are You? Come stai? Ti vedo triste !!(Si siede sulla scrivania davanti a lui) Sei sempre cosi' ? 

BRIGIDO - (Canzonandola) Noo: a volte sono peggio !

ALLOWY - (Si schermisce) Poverina tua moglie! (Poi, ammiccante) Ma tu ce l'hai una moglie ?

BRIGIDO - (Un po' imbarazzato) No,.

ALLOWY - (Si allunga verso di lui) Allora sei libero?

BRIGIDO - (Sorridendo a denti stretti si allunga a sua volta verso di lei) Si, ma non disponibile,

ALLOWY - (Si ritrae, capendo di aver sbagliato tattica) Ma ...tu hai sempre vissuto qui ? (Con tono piu' serio)

BRIGIDO - (Con naturalezza) No. Per un paio d'anni ho lavorato in citta.

ALLOWY - (Interessata) E  perche' non sei rimasto?

BRIGIDO - (Lapidario) Troppa gente che non si fa' gli affari suoi!

ALLOWY - (Incassa con nonchalance)Succede. (Cambia ancora tattica) Io sono nata in una grande citta'!

BRIGIDO - (Indifferente) Ah si?

ALLOWY - (Prende coraggio) Detroit! E' la capitale delle automobili! (S'infervora)  E' un'autentica metropoli, con palazzoni e grattacieli, strade, superstrade, gente che corre indaffarata tutto il giorno. It's wonderful ... meraviglioso!! (Brevissima pausa studiata) Sai che lì Lillo e' riuscito a farsi una bella posizione ?

BRIGIDO -  (Scettico, fra se') Lillo? E quando mai! (Poi, rivolto ad Allowy) Nel campo delle auto?

ALLOWY - (Con sufficienza) Per carita, noo ..!

BRIGIDO - (Sorpreso) Ma ... non vende macchine ?

ALLOWY - (Furbesca) Yes, ufficialmente ....

BRIGIDO - (Canzonatorio) E ... sottoufficialmente? (muove  un braccio tipo anguilla)

ALLOWY - (Con naturalezza) Lillo e' un artista !!

BRIGIDO - (Comincia a essere interessato) E quale arte pratica, quella di Michelasso ?

ALLOWY - (Interdetta) What ? Cosa?

BRIGIDO  - (Ancora caustico) Mangiare, bere e andare a spasso!

ALLOWY (risentita) Noo! Lillo dipinge!

BRIGIDO - (Ha un singulto di riso) I muri col pennellone !! (Divertito) Ma                se quando era qui, i suoi quadri erano insulti al buon gusto!

ALLOWY - (Seria) Ha fatto progressi enormi, sai? Si e' specializzato nel fare copie di opere famose  da vendere in giro su commissione: viaggia coast to coast, da una costa all'altra, cinque giorni la settimana.

BRIGIDO - (Non gli torna qualcosa) Ma ... queste copie: perche' le fa? Chi e' che gliele compra?"

ALLOWY - (Stupita dalla domanda) Ma Brigido, gliele ordinano!

BRIGIDO - (Fingendo stupore) Figurati! (Poi lancia la stoccata) Ma come fa' a trovare gli ordini?

ALLOWY - (Con naturalezza) Glieli procura my brother, mio fratello!

BRIGIDO - (Ironico) Azienda a conduzione familiare! E ... la cassa chi la tiene, avete un professionista che vi cura la contabilita?

ALLOWY - (Con un pizzico di spocchia tutta Americana) Un professionista? Una corte di professionisti! Li ha my brother ... mio fratello. E' il secondo concessionario di Detroit!

BRIGIDO - (Comincia a vederci chiaro) Ma allora e' lui che vende le auto per Lillo!

ALLOWY - (Con massima naturalezza) Certamente! Lillo ha sei concessionarie intestate a nome suo! Quando una non funziona, si chiude e si apre altrove, of course, naturalmente.... (Accentua l'accento Americano)

BRIGIDO - (Fra se') Non mi paiceii !! (Scimmiotta l'accento di Allowy. Poi, rivolto a lei) Ma .. e i debiti?

ALLOWY - (Minimizza) Debiti ... debiti ... sai com'e'!

BRIGIDO - (Con aria sorniona) No, non credo di saperlo. Com'e?

ALLOWY - (Piu' esplicita) Brigido, i debiti non sono un problema: basta non pagarli!

BRIGIDO - (Serioso) Diventano un problema: quando t'arrestano!

ALLOWY - (Con aria scanzonata) Beh, mica sempre. Guarda Lillo: ne ha un sacco ed e' ancora in giro! (Ride di gusto, ma si strozza il riso in gola quando si accorge di esseresi tradita) Oh, e' una battuta, off course. naturalmente!

BRIGIDO - (E' arrivato al dunque) E io dovrei crederci, naturalmente! (La interrompe a muso duro) Senti,  guarda che sono un contadino mica un cretino! Lillo in teoria vende auto: e per conto di chi?(Scimiottando l'accento di Allowy) Tuo bratter! (Storpiatura di brother, fratello) Lillo, in pratica, imbratta tele che probabilmente non valgono un centesimo ma vende tutto e per di piu' su ordinazione. E chi e' che gli procura i clienti? Tuo bratter! Il quale bratter lascia puffi a mezzo mondo e a nome di chi? Ma di Lillo, oh couze! (storpiando l'Inglese) Ovunque vai, due piu' due fa' quattro, non tre e mezzo!

Allowy, arrabbiatissima, sta per rispondere, ma da sinistra entra Gigio, scuro in volto

GIGIO - (Spazientito) Che cosa c'e, adesso? Vi mettete a litigare anche voi?

ALLOWY - (Prontissima, cerca di sdrammatizzare con un sorriso forzato) No, no, Gigio, stavamo solo discutendo su ...

BRIGIDO -(Deciso, la interrompe) Sull' altra bella perla di famiglia, vero Allowy? Sentiamo cosa ne pensa Gigio di tutta questa storia.

GIGIO - (Rivolto a Brigido) Allora ?

LILLO - (Proprio in quel momento entra da destra, gigione come al solito) Ragazzi, mi fischiavano le orecchie: stavate parlando male di me?

GIGIO E BRIGIDO - (Insieme, voltandosi di scatto verso di lui) Si!!

Lillo sente il tono delle loro voci e si blocca di colpo. Si volta verso Allowy e chiede cosa succede con un gesto della mano, ma Allowy gli fa cenno di tacere

BRIGIDO- (Decisissimo) Stavamo dicendo, Gigio, che il nostro Lillo                   (Indica Lillo con la mano) ... ha una vita lavorativa per lo meno strana

GIGIO - (Sempre piu' torvo) Cioe'?

ALLOWY - (Vorrebbe difendersi) Non e' vero! E' lui che ...

GIGIO - (La uccide con uno sguardo) Zitta! (Tuona)

LILLO - (vorrebbe intervenire in favore della moglie) Gigio, non ti permetto di..

GIGIO - (perentorio) Fermo li!

LILLO - (Ostentando baldanza) Altrimenti?

GIGIO - (Glaciale) Ti piglio a sberle come vent'anni fa'!!

Davanti a questa reazione sia lui che Allowy si zittiscono

BRIGIDO - (Riprende) Dicevamo che il signorino qui presente non ha una professione molto chiara: ufficilamente fa' il venditore di auto per il cognato , ma ufficiosamente imbratta tele che poi vende alla grande grazie ai buoni uffici del cognato di cui prima che gli procura i clienti. Il fatto strano, pero', e' che l'imbrattatele e' titolare di SEI ...(Sottolinea la parola alzando la voce)  ... filiali di questo accidenti di salone del cognato che fruttano un mare di debiti, i quali debiti sono tutti sulle sue spallucce ... (Gli batte una mano sulle spalle) Cosa possiamo concludere? Per me e' semplice: grazie a moglie e cognato, il buon Lillo di mestiere fa' ...  (Scimiotta l'accento e le movenze di Allowy)  ... Il mantenuto ed in compenso gli tocca fare ... (Scimmiotta di nuovo Allowy) il parafulmineii !!

GIGIO - (Quanto mai serio) Bell' elemento, congratulazioni !

BRIGIDO - (Impassibile, dopo un attimo di silenzio generale) Ora, pare che il parafulmine abbia esaurito le scorte :...  (Si volge verso Lillo)  ... quanto ti serve?

LILLO - (Perde il controllo: rivolto al fratello) Gigio,  io non c'entro! E' stata sua l'idea!! (indica la moglie con il dito) Non sapevo nemmeno che i miei quadri fossero solo una scusa ... una copertura ...

Allowy prova ad intervenire, ma Brigido la ferma.

BRIGIDO - (L'afferra deciso per il braccio che stava tendendo verso Lillo) Tu ... dopo!

LILLO - (Riprende a parlare) Mi sono trovato coperto di debiti sono nelle mani di suo fratello ormai ... senza via d'uscita!

ALLOWY - (visibilmente commossa) Oh, Lillo, io ...(Si avvicina a Lillo e lo prende per mano: poi rivolta a Gigio e Brigido) Scusatemi, la colpa e' mia. Lillo non c'entra. Avrei dovuto venire qui e proporre a Gigio di fare il prestanome al posto di Lillo che ormai e' bruciato. Scusatemi ...  (esce afflitta da destra)

Gigio resta un attimo a fissare Gigio e Brigido con sguardo implorante.

GIGIO E BRIGIDO (Contemporaneamente) E vai !! (Indicano entrambi con il braccio l'uscita verso destra)

Lillo esce da destra. Gigio e Brigido restano soli.

GIGIO - (Con aria desolata) Incredibile! (Si siede dietro la scrivania)

BRIGIDO - (sorride triste) Non meravigliarti piu' di tanto, Gigio: in fondo sono solo due fresconi!

GIGIO - (Rassegnato) Non so' che dire (Avviandosi verso destra) Vado a darmi una ripulita. Pensi tu a chiudere sotto? (Fa' cenno col capo verso sinistra)

BRIGIDO - (Rilassandosi) Si ci penso io. Ci vediamo dopo! (Gigio esce a destra e lui passeggia avanti indietro per la scena. Poi si siede davanti alla scrivaniae tra sè, ad alta voce) Povero Gigio, altra legnata! Bei fratelli, comunque: lui si dava tanta pena per avergli taciuto da dove arrivavano  i soldi che gli ha mandato perche' cominciassero a costruirsi una vita, e loro se li sono spesi l'uno a mantenersi donne e l'altro per entrare in un  giro di affari per lo meno strano ..(Ride amaro)  Bella roba! Aveva ragione il mio vecchio quando diceva a Tonio: dagli piu' zolfo alla tua vigna, senno' si secca!Altro che zolfo: l'arsenico ci voleva! Ma ormai ... e' troppo tardi! (Scuote di nuovo mestamente la testa e rimane a tamburellare con le dita sulla scrivania)

                          

                                                        SIPARIO


                                              TERZO ATTO

La scena si apre con Brigido seduto davanti alla scrivania che tamburella con le dita sulla stessa. E' più o meno nella stessa posizione in cui era alla fine del secondo atto, anche se alcuni particolari fanno capire che è passato un po' di tempo. E' pensieroso e scuro in volto.

BRIGIDO - (Pensa ad alta voce) Pero', bel problema adesso. Gigio e' buono come il pane, ma se gli salta la mosca al naso ...! (Continua a tamburellare con le dita, riflettendo, per alcuni istanti, poi sbotta) Beh, se mai se la sono cercata! Sono piombati qui pensando di potersi fare tranquillamente i loro comodi .... Soprattutto la moglie di Ciccio ...Bella cretina!

Nel frattempo, Catina è entrata dal fondo col fido pelouche. Sentendo le parole di Brigido, ha associato la parola cretina al suo nome, come fanno un po' tutti.

CATINA - (Preoccupata) Brigido, sei arrrabbiato con me?

BRIGIDO - (Si volta lentamente verso di lei. Ride divertito) No, Catina, non sono arrabbiato con te !

CATINA - (Si illumina in un sorriso) Oh, che bello!

BRIGIDO - (Un po' interdetto) Sei contenta per questo?

CATINA - (Naturale) No, sono contenta perche' non mi  hai chiamato cretina!

BRIGIDO - (Ride ancora: poi la guarda serio) Tu, invece, sei arrabbiata?

CATINA - (Riprende la sua espressione seria) Io si!

BRIGIDO - (Capisce che forse puo' saperne di piu') E perche'?

CATINA - (Scrolla le spalle) Cosi'.

BRIGIDO - (Passa all'attacco) Catina, non essere cosi' difficile! Che cosa ti manca? Hai una bella famiglia, un padre che ti segue, una madre affezzionata, una sorella che ti vuole bene ...

CATINA - (Stizzita, butta a terra il pelouche) No, no, no: non e' vero! A mio padre non importa nulla di me, lui pensa solo alle donne ... mia sorella non mi sopporta e mia madre non fa' altro che urlare e prendermi a sberle!!!

BRIGIDO - (Continua a fingersi sempre piu' meravigliato) Non ci posso credere!

CATINA - (Vuole farsi credere) E invece e' la verita! Io dico sempre la verita'. La mamma vuole che dica sempre la verita', anche se poi quando dico una verita' che non le piace si arrabbia e mi picchia

BRIGIDO - (Fra se') Anche manesca (Poi, rivolto a Catina) Ma ... la regola vale anche per Jelona? Anche lei deve dire sempre la verita?

CATINA - (Si stringe nelle spalle) Si. Anche lei deve dire sempre la verita'. Solo che lei non lo fa' mai ... ma la mamma non la punisce. Per esempio il prete non e' un prete; e' un amico di Jelona: Eppure lei fa' finta che lo sia!!

BRIGIDO - (Non e' sorpreso piu' di tanto: fra se') Come prete e' davvero poco credibile, pero' pare che tutti ci credano

CATINA - (Prosegue di getto) Anche la storia del violino e' tutta una finta! Non e' capace a suonare: usa una cassetta!!

BRIGIDO - (Fra se') Questo e' molto piu' interessante! (Poi, rivolto a Catina) Ma ... non va' a lezione da cinque anni? (Finge stupore)

CATINA - (Irritatissima) Ci sara' andata due o tre volte! Per il resto, e' solo una scusa per uscire.

BRIGIDO - (Indagatore) E come fa a non farsi scoprire?

CATINA - (Gli sbollisce l'ira) Ha sempre suonato solamente in casa, con l'aiuto di uno stereo molto sensibile, che si aziona con la voce.

BRIGIDO - (Con noncuranza) Se l'e' portato qui lo stereo?

CATINA - (Sorpresa) No!

BRIGIDO - (Sempre con molta cautela) E ... la cassetta?

CATINA - (Sempre piu' stupita) Si!

BRIGIDO - (Si illumina) Sai dov' e' ?

CATINA - (Non capisce) Si ma ...

BRIGIDO - (Con un sorriso beffardo) Me la puoi mostrare?

CATINA - (Interdetta) Si ...(Si ferma un attimo)  ... ti piace la musica seria?

BRIGIDO - (Beffardo) In questo momento mi interessa molto, si!

CATINA - (Si rabbuia) Io no, io m' annoio!

BRIGIDO - (Ride divertito: poi si alza, raccoglie il pelouche, prende Catina sottobraccio) Ancora per poco, vedrai: ancora per poco! Dove hai detto che e' la cassetta?

CATINA - (Non riesce a capire) In camera nostra, in un cassetto, pero' ..

BRIGIDO -  (La tranquillizza) Non preoccuparti, vedrai che nessun avra' niente da ridire sul fatto che abbiamo curiosato: ci penso io!

Escono da destra. Dopo un attimo entrano dal fondo Jelona e Marcello con la tonaca. Jelona ha in mano un mangiacassette.

JELONA - (Scurissima) Allora, hai capito bene? (Si avvicinano al divano e si siedono) Ricapitoliamo: io sono in mezzo allla stanza con il violino, tu' stai in un angolo e mostri interesse. Tieni le braccia conserte, cosi' non possono vedere il mangiacassette tascabile che avrai sotto la tonaca. Ricordati che questo pulsantino... (Gli mostra il mangiacassette)....manovra il mangiacassette: rosso, accendi, bianco, spegni!

MARCELLO - (Rassicurante) Jeje, io manovravo 'sta roba che tu' prendevi ancora il biberon: fidati!

ELONA - (Scettica) Certo: lo diceva anche il boia al condannato a morte che saliva sulla forca: sono un professionista, fidati!

MARCELLO - (Un po' seccato) Ohei, ma sei proprio disfattista !

JELONA - (Semiseria) Marci, se se ne accorge, mi disfa mia madre!

MARCELLO - (Sicuro di se')  Ma va! Ce la caviamo alla grande, vedrai!

JELONA - (Ancora scettica: fa' una smorfia di incertezza) Speriamo. Tu, comunque non perderemi di vista un attimo e ricordati i segnali!

MARCELLO - (Sbuffa spazientito) Senti un po', ma con tutti gli strumenti che esistono, proprio il violino ti dovevi andare a scegliere ?

JELONA - (Imbufalita) Per far dire di si' a mia madre ci voleva uno strumento serio, classico!

MARCELLO - (Sarcastico) Ma ce ne sono tanti altri strumenti seri: la grancassa, il tamburo, il trombone, il basso tuba ...

JELONA - (Lo interrompe stizzita) Hai ragione: anche di stupidi ce ne sono tanti in giro, pero' io mi son fermata a te! (Alza lo sguardo al cielo e allarga le braccia) Ma chi me lo ha fatto fare!

MARCELLO - (Non prova proprio a calmarsi) Ma chi l' ha fatto fare a me! Se quel bestione di tuo zio si accorge di qualcosa suona me come un tamburo!!! (grida quasi)

JELONA - (Prova a rassicurarlo) Zio Gigio? Ma figurati! Quello dorme come un ghiro! Sarebbe incapace di fare male a una mosca! E' un povero contadinotto che ...

 MARCELLO - (La ferma di botto) Eh no! Di tutta la tribu' quello e il suo socio bovaro mi sembrano gli unici col cervello al suo posto: voi ve lo siete bevuto da piccoli! Piuttosto, hai la cassetta pronta?

JELONA - (Interdetta dalle parole di Marcello) Certo!

MARCELLO - (Secco) Sicura che funziona?

JELONA - (Ostenta sicurezza) Sicurissima: l'ho provata cinque minuti fa!

MARCELLO - (Deciso) Meglio per te che funzioni, perche' io resto ancora stasera poi me ne torno a Milano! Don Marcello sparisce, e tranquilla che non riappare piu'! (Si alza di scatto e fa' per avviarsi verso le stanze)

JELONA - (Lo afferra per un braccio e poi, sdolcinata) Grazie, Marci, sapevo di poter contare su di te! (Fa' gli occhi languidi)

MARCELLO - (Si ferma, la guarda, vorrebbe replicare: poi cambia idea e risponde con un grugnito borbottando) Figurati...(si stacca da lei ed esce da destra)

JELONA - (Sospira, sbuffa come liberandosi di un peso, poi, fra se') Meno male! Accidenti, ha rischiato di rovinare tutto fra il suo stupido regalo e la serie di bestialita' che ha detto da quando e' arrivato. (Rimane un attimo a pensare. Poi, fra se', ripensando al regalo di Marcello) Chissa' che fine avra' fatto quella scatola ... Devo ricordarmi di far sparire la carta prima che capiti in mano a qualcuno.. (aspetta un attimo, poi esce a destra brontolando) Si, meglio farla sparire subito! (Passa qualche secondo,poi con voce isterica, da fuori scena) Maarcii ... !!! (rientra da destra trafelata seguita dopo un istante da Marcello)

MARCELLO - (A bassa voce) Sccccccttt! Vuoi proprio che si scoprano gli altarini? (Si guarda la tonaca: poi sbotta fra se') Bella scemenza detta da uno vestito da prete!

JELONA - (Sembra non sentirlo; rimane immobile, sillaba indicando a destra) La carta.

MARCELLO - (Non capisce) La carta? Quale carta, scusa ...?

JELONA - (Trafelata) Quella che fasciava il tuo regalo!

MARCELLO - (Continua a non capire) Embe?

JELONA - (Rantola) E' sparitaaaa !!!

MARCELLO - (Non gli pare che la cosa possa essere cosi' terribile) E allora? L'avra' buttata via qualcuno! Magari l'ha presa Brigido per fasciarci le uova!

JELONA - (Veramente preoccupata) Non hai capito niente, come sempre

MARCELLO - (Spazientito) E allora spiegati, diamine!

JELONA - (Con falsa calma) La carta era in camera mia ....Questo vuol dire che le uniche persone che possono averla presa, visto che io, non l'ho presa, sono state o mia sorella o mia madre. E in entrambi i casi il discorso e' pericoloso.

MARCELLO - (Non realizza) Perche'?

JELONA - (Inviperita) Perche' se l'ha presa mia madre saremo sottoposti ad un terzo grado tutt'altro che piacevole, mentre se l'ha presa Catina ... solo il cielo sa' cosa ha intenzione di farne!

MARCELLO - (Trasalisce) Accidenti, e' vero!

JELONA - (Per niente carina) Toh, l' ha capito !!

MARCELLO - (Cerca di imporre la calma) Ma dai, a volte la si sposta e poi non ci si ricorda piu'. O puo' averla spostata tua sorella. Oppure un refolo di vento ... basta una finestra aperta e ....

ELONA - (Lo interrompe bruscamente) A parte che in quella stanza fa' un freddo incredibile e quindi la finestra e' sigillata, ma tu te lovedi un refolo di vento che fa' schizzar via un pezzo di carta neanche troppo piccolo da sotto un cuscino?

MARCELLO - (Si blocca) Ah! Perche', l'avevi messa sotto il cuscino?

JELONA - (Caustica) No, l'avevo lasciata in bella mostra. Comunque mi hai dato un'idea: non e' detto che quella cretina di mia sorella non l'abbia trovata e messa chissa' dove. Meglio ricontrollare la stanza! Andiamo! (L'afferra per un braccio e lo trascina verso destra)

MARCELLO - (Lasciandosi trascinare via) Quella cretina di Catina! (Ridacchia sentendosi spiritoso)

JELONA - (Sempre piu' spazientita) Ti pare il momento?!

Escono da destra. Qualche istante dopo entrano da destra Catina e Brigido

CATINA - (Un po' preoccupata) Ma sei sicuro che vada bene lo stesso?

BRIGIDO - (Sornione) Sicuro: andra' benissimo! Anzi, e' molto meglio dell'altra!

CATINA - (Ancora preoccupata) E se poi la mamma mi suona? Tutte le volte finisce così : mia sorella combina i pasticci e io pago le conseguenze!

BRIGIDO - (Fra se') Mi sa' che stasera avranno tutti ben poco da suonare, specialmente Jelona e Elena. (Sogghiggna: Poi, rivolto a Catina) Scommettiamo che nessuno ... ma proprio NESSUNO ... (Rimarca la parola)  .... avra' la possibilita' di prendersela con te, stasera?

CATINA - (Si illumina) Davvero ?!

Parlando escono dal fondo. subito dopo entrano da destra Jelona, scurissima, e Marcello, un po' ppreoccupato

JELONA - (Sbava fiele) Te l'ho detto, e' quella cretina di mia sorella! Se fosse stata mia madre a quest'ora si sarebbero gia' sentiti gli urli!

MARCELLO - (Si sforza di mantenersi calmo e di calmare anche lei) Meglio cosi', no? Con tua sorella puoi sempre parlare ed fartela restituire ...

JELONA - (Sempre piu' agitata) Ma non essere ridicolo! Quella ha le tarme nel cervello!

 MARCELLO - (Riflette un momento) Ma .. allora ... come si puo' fare ?

JELONA - (Gelida) Prima che siano tutti qui ... bisogna intercettarla ... (Fa' un eloquente gesto con la mano)  ... e neutralizzarla!

MARCELLO - (Raggelato) ... ma cosa vuoi ...

JELONA - (Spazientita) Niente di quello che immagini tu, bestia! (attimo di pausa) Chissa' dov'e' finita adesso! (Parte di scatto verso il fondo) Andiamo a cercarla ... vieni.

MARCELLO - (vorrebbe obbiettare) Ma ... non credi che potremmo ...

JELONA - (Secca) Muoviti!! (Parte di scatto verso il fondo, afferrandolo per una mano e trascinandolo con se)

MARCELLO (Desiste subito, alzando gli occhi al cielo: allarga il braccio che gli rimane libero e si lascia trascinare via mugugnando irritato) Ma chi me l'ha fatto fare!!

Qualche attimo dopo entrano da destra discutendo animatamente Lillo e Allowy

LILLO - (Supplichevole) Allowy, per carita': non puoi chiedermi questo!

ALLOWY - (Decisa) Lillo, vuoi che quei due sappiano come stanno veramente le cose?

Non visti, Brigido e Catina stanno rientrando dal fondo. Brigido nota la discussione, si ferma e fa segno a Catina di fermarssi. I due restano ad ascoltare.

LILLO - (Continua a discutere, infervorandosi) Ascolta, Ally, quello che ho detto a Gigio su noi due e' la verita': senza di te io sarei uno zero! Pero' quello che mi chiedi adesso e' veramente troppo! Non posso mettere nei guai mio fratello !

ALLOWY - (Agitandosi a sua volta) Ne ho uno anch'io di brother ... di fratello e quello non si fa' alcun scrupolo a metterci te ne guai se non otteniamo quello che vuole!

LILLO - (Decisamente in panico) Ally, senti ... rimaniamo in Italia ... diro' a Gigio tutta la verita' ... gli chiedero' di farmi lavorare qui con lui! In fondo non si sta' cosi' male e ...

ALLOWY - (Inviperita, lo interrompe bruscamente) A zappare terra e allevare mucche iooo!?!? MAI ! (Urla con quanta voce ha in gola) Lillo, questo e' il momento di dimostrarmi quanto vali: fallo! Il contratto da firmare e' di la ... (Fa' cenno col capo verso le stanze)  ... se veramente vali qualcosa, entro stasera faglielo firmare: Altrimenti ...

LILLO - (La guarda stranito) Altrimenti ...?

ALLOWY - (Feroce) Altrimenti significa che ha ragione my brother: sei uno zero! E io non voglio vivere con uno zero!

Gira sui tacchi andando verso il fondo. Brigido si muove immediatamente per entrare seguito da Catina e la incrocia.

BRIGIDO - (Rivolto ad Allowy) Ciao, Allowy, sei pronta per il concerto ..

Allowy lo ignora, tira dritto ed esce. Lillo e in scena seduto sul divano, distrutto

BRIGIDO - (A Lillo) Ehi, Lillo, ma cosa vi succede? (Indica con un braccio l'uscita versoil fondo dove un attimo prima era sfrecciata Allowy)

LILLO - (Si scuote e cerca di riprendere la sua solita aria gigiona) Ah .. ! Oh ..niente, niente ... niente di serio! Le donne, Brigido: sai come sono! Se non sono in giornata si imbufaliscono per nulla! (Si alza) Anzi, fammi andare a vedere come possiamo medicarla prima che si trasformi in una questione di stato! (Sorride forzato ed esce dal fondo)

Brigido lo segue con gli occhi, torvo. Catina fa lo stesso, stupita

CATINA - (Non capisce) Booh! Chissa' cosa gli succede

BRIGIDO - (Sarcastico) Non so cosa gli succedde ora ma so cosa gli   succedera' fra un po (Rivolto a Catina) Senti, ti va' di farmi ancora un piccolo piacere?

CATINA - (Interlocutoria) Quale?

BRIGIDO - (La riprende sotto braccio) Vieni con me che ti spiego ...

Escono dal fondo. Quasi contemporaneamente entrano da destra Ciccio ed Elena. Anche loro discutono animatamente.

CICCIO - (Accorato) Elena, e' un discorso senza capo ne coda, renditene conto: anche se si rifiuta di fare testamento, questo non significa che Gigio si e' rimbambito!!

ELENA - (Gelida) Ma caro, questo potrai testimoniarlo tranquillamente                           tu!

CICCIO - (Trasalisce) Coosaa? Ma io non...

ELENA - (Sempre piu' gelida) Vorra' dire che dovrai rinunciare a quel viaggio di aggiornamento professionale in Brasile, a febbraio.

CICCIO - (Non riesce quasi a parlare) Tu ... tu non puoi ... tu sai quanto sia importante per me partecipare a... a....

ELENA - (Gli lancia un'occhiata di fuoco interrompendolo) Importante per te o...

GIGIO - (Li interrompe entrando in scena da sinistra con una busta in mano) Ciccio, proprio tu: c'e' posta per te. (Si passa la busta sotto il naso e annusa) Profumata anche! (Ridacchia)

CICCIO - (Con espressione di estremo imbarazzo) Posta ... profumata ..ma chi ... puo' essere ??

ELENA - (acida) Probabilmente la segretaria che ha il tuo indirizzo per le emrgenze!

CICCIO - (In evidente stato confusionale) Gia' ... ! Le emergenze . (Scatta verso Ciccio agguantando la busta) Probabilmente e' un'emergenza! (Scandisce serio infilandosi la busta in tasca)

GIGIO - (Lo squadra) E tu le emergenze te le metti in tasca?(Lo canzona)

CICCIO - (Non sa cosa inventare) E .. no ... si ... a volte ... Il segreto professionale! (S'illumina) Le comunicazioni di lavoro non le apro nemmeno davanti a Elena! (Sentenzia con sussiego)

GIGIO - (Non lo prende sul serio) Mi sa che non le apri proprio!

CICCIO - (Si sente in dovere di difendersi davanti a Elena) Gigio, una emergenza professionale, nel mio campo, va' valutata con assoluta tranquillita' e serenita' in modo da poter dare un giudizio il piu' possibile obbiettivo e oggettivo! (Sentenzia)

GIGIO - (Con l'aria di chi si sente preso in giro) Euuuuh! E ti ci e' voluta tanta scienza per prescrivere il sonnifero per tori ?!"

CICCIO - (Ripiomba nel marasma piu' assoluto) Ogni caso ... va' trattato ... singolarmente. In medicina, non si puo' fare d'ogni erba un fascio!"

GIGIO - (come prima) Gia', e' un po' come con le mucche: non puoi fare d'ogni erba un fascio, rischi di dargli la gramigna !!(Lo folgora con lo sguardo. Poi avanza verso la scrivania passandogli accanto)

CICCIO - (Aprofitta del fatto che gli passi vicino) Gigio, per favore ...!! (Lo implora quasi a bassa voce)

GIGIO - (A voce piu' alta ) Ciccio, sei un braghe molle!

ELENA - (Si avvicina al marito) E bravo, adesso ti fai mandare anche le letterine profumate! (Sibila avviandosi a destra)

CICCIO - (Disperato) No, Elena, ascolta ... (Si precipita dietro di lei)

Gli si para davanti e lo ferma. Poi con la mano tesa, lo invita a dargli la lettera

CICCIO -(non capisce, poi realizza) Ah! (Gliela dà. In affanno, rivolto al fratello) Cosa vuoi fare?

Gigio non risponde e, sogghignando, la strappa in quattro.

CICCIO - (Distrutto, con un filo di voce) Nooooo .....!! (Geme)

GIGIO - (Deciso quanto mai) Siiiiii ... ! (Sogghigna)

CICCIO - (Resta un attimo bloccato sulla porta guardando alternativamente l' uscita e i pezzi della lettera. Poi, con voce disperata) Elenaaa .....! (La voce si perde fuori scena)

Gigio resta un attimo immobile, scuote la testa, butta i pezzi della lettera nel cestino ed esce a sinistra. Subito dopo rientrano dal fondo Catina e Brigido.

CATINA - (Un po' immusonita) Non e' divertente come avevi detto ..

BRIGIDO - (Con voce rassicurante) Un po' di pazienza e vedrai che ci divertiamo! (Le strizza l'occhio) Ora ho qualche lavoro da fare: ci vediamo fra un po', d'accordo?

CATINA - (Non troppo convinta, risponde con un mugugno triste) Mmmh!

Brigido le sorride ed esce da sinistra. Catina gironzola un po' per la scena, poi, sbuffando si siede sul divano. Dal fondo fanno capolino Marcello e Jelona.

JELONA - (Trafelata, agguantando Marcello per un braccio) Eccola!

MARCELLO - (Non capisce) Dove ?!? (Sgrana gli occhi guardandosi in giro)

JELONA - (Con rabbia) Sul divano!

MARCELLO - (La vede) Bene. Ed e' sola!

JELONA - (Speranzosa) Siii ...!!

MARCELLO - (Prudente) Andiamo ?

JELONA - (Decisa) Dai ... (Si avvia e Marcello la segue. Si avvicina a Catina Finge indifferenza) Ciao Catina! Che ci fai qui tutta sola? (Si avvicina, sedendosi sul divano) Non vuoi proprio un po' di compagnia ?

CATINA - (Fa' spallucce) Se vuoi ..

MARCELLO - (Cerca di mostrarsi disponibile) Ma certo! Lo dicevo prima con Jelona: sei sempre cosi' sola!

CATINA - (Con assoluta noncuranza) Boh!

JELONA - (Viene subito al dunque) A proposito, Catina, in camera nostra, sotto il mio cuscino, c'era un pezzo di carta piegata: lo hai visto, per caso? Io non lo trovo piu'.

CATINA - (Non si smuove) Boh!

JELONA - (Comicia subito a innervosirsi) Insomma, cretina, vuoi dirmi che fine ha fatto o ...

MARCELLO - (la ferma) Calma, Jeje, non mi sembra il modo piu' adatto questo! (Rivolto a Catina) Mi meraviglio! Una ragazza come te che dice le bugie! Catina, bisogna dire la verita'. Gesu' ce lo insegna in tutte le sue ... (Non gli viene la parola: schiocca le dita piu' volte, poi)  .... predicozzi: bisogna dire sempre la verita'!

JELONA - (Inorridisce: gli sferra una gomitata) Parabole, bestia !! (Sibila)

MARCELLO - (La guarda stupefatto) Che c'entrano le antenne!?

CATINA - (Ha seguito tutta la pantomina e ride divertita. Poi, rivolta a Marcello) Se e' cosi', perche' tu le dici le bugie? (Con assoluta naturalezza) Ti vesti da prete, ma mica lo sei!

MARCELLO - (Sconcertato) Come ... e' possibile? (Con voce rauca, dopo aver deglutito pesantemente)

JELONA - (Scatta rabbiosa) Brutta...(Alza la mano per colpirla)

BRIGIDO - (Rientra da sinistra proprio in quell' istante e la sua comparsa ferma Jelona. Con aria minacciosa) Ma brava, usiamo anche le mani, eh!

JELONA - (In sommo imbarazzo, abbassa la mano) Maledetto rompiscatole! (Sibila tra i denti)

MARCELLO - (Intervenendo stranamente a tono) Il signor Brigido ha ragione, Jej... (Tossicchia, correggendosi immediatamente).. Jelona! Occorre controllare l' ira che e' uno dei sette vizi capitali. Quando la si sente salire, occorre pregare per respingerla!

JELONA - (Stupefatta, non crede alle sue orecchie) Ce ... certo padre: preghiamo!

BRIGIDO - (Assolutamente scettico) Bravo, buona idea! (Alza gli occhi al cielo) Ave, Maria, mater Dei ...

JELONA - (Stupefatta) Ma ...

MARCELLO - (Resta pietrificato) Che diamine ....

BRIGIDO - (Imperterrito)  ... grazia plena, Dominus tecum

MARCELLO - (Non capisce una parola: rivolto a Jelona) Ma cosa parla, ostrogoto!?

BRIGIDO - (Si interrompe fingendo stupore) Beh, cosa c'e'? (Poi, rivolto a Marcello) Reverendo, non conosce il latino?

MARCELLO - (Cerca una scusa) E'... E' in disuso ...

BRIGIDO - (Sempre con stupore) Anche in Seminario?

Jelona vorrebbe intervenire, ma Marcello alla parola seminario si sente offeso

MARCELLO - (Indignato) Ma quale seminario ... ohe, mica sono un contadino io!

BRIGIDO - (Sogghigna) Se e' per questo, non sei nemmeno un prete!

CATINA - (E' rimasta seduta sul divano a godersi la scena stranamente divertente) E' vero, Brigido: Marcello non e' un prete. E' un amico di Jelona.

JELONA - (Guarda la sorella con occhi di fuoco) Tu che ne sai!?!

CATINA - (Stranamente sorridente) Vi ho visti piu' di una volta, a Milano, passeggiare tenendovi per mano e ...

JELONA - (Vorrebbe ucciderla ma la presenza di Brigido la induce a piu' miti consigli) Va bene! (La interrompe secca) Va bene, va bene! (Poi, rivolta a Brigido) Brigido, sono certa che lei capira' che ...

BRIGIDO - (La interrompe deciso) Che siete due bugiardi matricolati.

MARCELLO - (Affatto tranquillo) Di, senti ... sarebbe imbarazzante, eh!

BRIGIDO - (Rivolto a Marcello) Di, senti: ci pensavate prima, eh! (Gli fa' il verso)

Si sentono da destra le voci di Ciccio, Elena, Lillo e Allowy, che entrano

ELENA - (Entra per prima, vede la figlia ) Jelona, ma sei ancora qui!? Credevo ti stessi gia' preparando. Vai a prendere il tuo violino: abbiamo tutti una gran voglia di ascoltarti ... (Si rivolge a Marcello)  ... vero Don Marcello?

MARCELLO - (Si sente perduto)Euuuuhh!

JELONA - (Imbarazzatissima) Si ... vado subito!!

Esce a passo spedito da destra. Tutti prendono posto.Jelona ricompare dopo un secondo, non vista, sulla soglia, e fa segno a Marcello, che esce anche lui alla chetichella da destra.

ALLOWY - (Rivolta a Lillo che è vicino a lei, a mezza voce) Grazie, dear ... caro: sapevo di poter contare su di te!

LILLO - (Si e' gia' tuffato in un giornale) Ah ...? Grazie. (Distratto)

ALLOWY - Vedrai che  per almeno dieci anni tutto filera' liscio

LILLO - (Sta' leggendo la cronaca sportiva) Gia' ...Con questo centrocampo, poi ..!

ALLOWY - (interdetta) Eeh?! Beh ... (Pensa ad una specie di linguaggio in codice, anche se non riesce a spiegarselo) Si,certo: puo' essere una base anche solida, almeno all'inizio

LILLO - (Assolutamente assente) Uh-uhh (mugola)

Attimo di pausa

ALLOWY - (Ammiccante) Quando conti di farglielo firmare?

LILLO - (Ancora distratto) Due ... tre giornate ..

ALLOWY - (Trasecola) Due, tre... Lillo, ma che diamine stai dicendo?!

LILLO - (Ritorna in se') Cosa ... ? Si, due, tre giornate al massimo: con una difesa cosi' scarsa, non durano di piu!

ALLOWY - (Indispettita) Lillo, ti ho chiesto quando conti di farglielo firmare!!

LILLO - (Sorpresissimo) Che cosa ?

ALLOWY - (Truce) Il contratto!!

LILLO - (Imbambolato) Quale contratto, scusa?

ALLOWY - (Imbufalita) Piano, vuoi farti sentire?!

LILLO - (Non capisce) Ma Ally, non ...

ALLOWY - (A mezza voce) Il contratto di my brother per Gigio !!

LILLO - (Finalmente connette) Aahhh, quello!

ALLOWY - (Imbarazzata) Si, quello!!!(Cerca di tenere la voce bassa)

LILLO - (Innocente) Ma io non ho nessuna intenzione di fargliero firmare!

ALLOWY - (Strabuzza gli occhi) Ma ... allora perche' lo hai preso?

LILLO - (Altrettanto stupito) Ma io ...  (Allarga le braccia)  ... non l'ho preso! (Ad alta voce, attirando l'attenzione degli altri che ammutoliscono di colpo, voltandosi verso di loro)

ALLOWY - (Fingendo ilarita') Scusatelo: Lillo e' sempre esuberante!

BRIGIDO - (Al vetriolo) Direi che non e' l'unico ...! (Fissa Allowy)

ELENA - (Irrompe nel dialogo come un uragano: rivolta al marito) Ciccio, ma quanto ci mette Jelona a recuperare spartiti e violino? Guarda un attimo, per favore!

CICCIO - (Scattante agli ordini) Certo, cara, vado subito!( si avvia ma si ferma sulla porta, perchè proprio in quel momento entrano da destra Jelona col violino e Marcello, con in mano una serie di spartiti che appoggia sulla scrivania di Gigio, il quale rientra in quel momento da sinistra) Eccoli, stanno arrivando!

ELENA - (Non sta' piu' nella pelle) Finalmente, era ora!

GIGIO - (Rientra dalla parte delle stalle) Toh, giusto in tempo per il concerto. (va verso Brigido e gli porge una chiave)

BRIGIDO - (Prende la chiave e muove verso destra) Poso la chiave e arrivo: non voglio proprio perdermi il concerto!! (Si allontana verso le stanze sghignazzando ferocemente: Gigio lo nota e lo guarda stupito. Esce)

ELENA - (Raggiante, rivolta alla figlia) Jelona, cara: sei pronta?

JELONA - (tesa) Un secondo, mamma ... solo un secondo. Devo solo organizzarmi... (Sorride forzata)

ELENA - (Protettiva) Fai pure con calma, bambina (Poi, rivolta a Gigio) Vedra', Angelo: il suo violino ...(Assume una posa mistica)  ... non suona, parla!

GIGIO - (La guarda male) Allora lo preghi di non dire fesserie!

LILLO - (In poltrona, immerso nel giornale) A questo ci pensa gia' la madre della solista! (Sentenzia)

JELONA - (Continua a guardarsi intorno stringendo il violino) Don Marcello, per favore, mi puoi passare il primo spartito ?

MARCELLO - (Sotto la tonaca nasconde il mangiacassette portatile che tiene premuto con il braccio. agguanta il primo spartito con l'altra mano e lo porge a Jelona) Questo?

JELONA - (Ben attenta a non tradirsi: prende lo spartito in mano e lo osserva un attimo) Si, questo grazie! (Riprende a guardarsi intorno) Vediamo un po' dove lo posso sistemare ... 

CATINA - (Si alza dal divano e si avvicina alla sorella, incuriosita) Jelona, che cosa cerchi?

JELONA - (Distrattamente) Un posto dove appoggiarlo

CATINA - (Indicando il divano) Qui!

JELONA - (Sta' per posarlo, poi si blocca: rivolta alla sorella) E poi come faccio a leggerlo?

CATINA - (Candidamente) E' lo stesso, tanto non sai leggerle le note!

JELONA - (Avvampa, alzando una mano per colpirla: poi incrocia lo sguardo severissimo di Gigio e si ferma. Rivolta alla sorella) Malignona ! (Le prende i capelli con la mano e le scuote dolcemente la testa: poi, a mezza voce, abbassandosi verso di lei) Io ti uccido, prima o poi! (Sempre piu' tesa) Si,  il bracciolo del divano andra' benissimo.

LILLO - (Senza  alzare la testa dal giornale) Come si chiama il pezzo, ninna nanna sul divano?

ALLOWY -  Se ci mettiamo ancora un po' a cominciare, io mi addormento anche senza ninna nanna! (Si stiracchia, sbadigliando fragorosamente)

JELONA - (Cerca una scappatoia per risparmiarsi l'esibizione) Ma insomma ...! (Si altera)  ... Se non siete interessati alla mia musica, ditelo e basta!

ELENA - (Cerca di fare da paciere) Dai, su, Jelona: stiamo tutti aspettando che tu inizi !!

CATINA - (Seccatissima) Uffa, io mi annoio!! (gira i tacchi ed esce dal fondo)

LILLO - (Alza lo sguardo dal giornale) Almeno lei per esibirsi non ha bisogno del leggio !!

CICCIO - (Prova ancora a mettere pace, anticipando tutti) Allora, ci siamo? (Rivolto a Jelona; poi, senza neanche attendere risposta) Elena, cara, vuoi annunciare tu che cosa ci fara' ascoltare Jelona?

ELENA - (Non aspettava altro) Certamente! (Si gonfia come un pavone) Carissimi, adesso Jelona avra' il piacere di farvi ascoltare ....(dice il nome di un pezzo per violino)

C' è un timido applauso di incoraggiamento. Jelona sospira profondamente. poi cerca lo sguardo di Marcello, che la nota ed incrocia le dita della mano libera. Lei imbraccia il violino e parte, e Marcello avvia la cassetta con perfetto tempismo, ma nel soggiorno, invece delle note del violino, rimbombano quelle di un liscio di Raul Casadei. C' è un lungo attimo di ammutolimento generale, con sguardi divertiti, stupiti, imbarazzati, furibondi che si incrociano in rapida successione.

CICCIO - (Stupefatto) Eeeeh ...?

ALLOWY - (Sorpresa) What ... cos'e'?!

LILLO - (Sganasciandosi) Ah! Ah! Ah! Ah!

ELENA - (Sbigottita) Oh, cielo!!!!

GIGIO - (Si illumina) Forte! (Comincia a seguire il ritmo muovendosi e battendo le mani)                          

JELONA - (Cerca disperatamente lo sgauardo di Marcello in preda all'angoscia) Marci ... (riesce appena a gemere)

MARCELLO - (Ha lo sguardo vacuo, perso nel vuoto) Jelona, che accidenti devo fare !? (Urla fra lo stupore generale)

ELENA - (Furibonda, rivolta a Jelona) Che cosa significa questo!?

JELONA - (Schiumante rabbia, rivolta a Marcello) Spegni!!

Preme il pulsante e la musica si zitisce.

BRIGIDO - (Entra in scena da destra con una musicassetta in mano. Rivolto a tutti, a voce ben alta) Scusate ... (Mostra la cassetta)  ... qualcuno ha visto la mia cassetta dei Casadei? Al suo posto ho trovato questa. Musica di violino: una lagna!

Entra Catina dal fondo. Gli si fa incontro sorridendo

BRIGIDO - (Gaudente, a Catina) Visto che nessuno ha alzato un dito?

CATINA - (Ha un'espressione serena sul viso) Brigido, sei un mito! (Va a sedersi sul divano)

JELONA - (Imbufalita, alla sorella) Tu! Sei stata tu insieme a questo bovaro a sostituire la cassetta! (Muove verso Catina con aria minacciosa)                        

BRIGIDO - (La blocca) Allora non sei tu che suoni: e' la cassetta!

JELONA - (Raggelata) Noo ...! E' che ... qui ... mi sentivo a disagio ...non ero preparata ... non avevo il necessario  ....

BRIGIDO - (La interrompe continuando il suo discorso) E lui non e' un prete. Ha pensieri molto piu' terreni (Tira fuori di tasca la carta dove era fasciato il regalo di Marcello a Jelona e comincia a scuoterla aprendola sotto il naso di Jelona)

MARCELLO (si toglie il colletto e si slaccia la tonaca) Ehi, calma! In questa storia mi ci ha trascinato lei per il collo! (indica Jelona)

ELENA - (Perde il controllo) Bugiarda!!! (Si scaglia verso Jelona e solo l'intervento di Ciccio la ferma)

CICCIO - (Si frappone fra madre e figlia) Elena!

GIGIO - (Da dietro la scrivania, batte le mani) Ma che bella famiglia!!

ELENA -(Rivolta a Marcello) E tu, togliti immediatamente quella tonaca, impostore!

MARCELLO - (Non ci sta') Lunedi' Jelona e' maggiorenne... (Si batte la mano sul petto)  ... io me la porto via!

ELENA - (Velenosissima, afferra Jelona e la scaraventa verso di lui) Se e' per questo te la do' anche subito!!!

MARCELLO - (Stupefatto dalla reazione, resta interdetto) Lunedi' eh ... lunedi'. (Allontana leggermente Jelona)

GIGIO - (Rivolto a Marcello) Cosa c'e', reverendo, la cosa ti spaventa?

MARCELLO - (Si ribella con violenza) E tu, bestione, cosa c'entri?!

GIGIO - (Perde la pazienza) Se ti fossi dimenticato, sei in casa mia! E in casa mia decido io cosa fare. Voi due ... (Indica Marcello e Jelona)... siete arrivati qui convinti di potermi prendere tranquillamente in giro, ma temo che vi siate sbagliati. Percio domani voi due .... (Batte col taglio della mano destra sotto l'incavo della sinistra, sventolandogliela sotto il naso e parla in un latino molto approssimativo)  ... ite, messa es!!

CICCIO - (Si sente prevaricato quale padre e interviene, come al solito, asproposito: rivolto a Gigio) Ehi, calma eh! Fino aprova contraria Jelona e' mia figlia ... (Sottolinea leparole alzando il tono della voce) .. quindi, se permetti, decido io ... (Si indica puntandosi l'indice al petto) come agire nei suoi confronti! Tanto piu' che la loro e' una pura e semplice ragazzata e non vedo il motivo di essere così duri!

GIGIO - (Tende una mano verso di lui) Momento! (Prende il cestino della spazzatura, lo posa sulla scrivania e comincia a rovistarci dentro)

CICCIO - (Interdetto) Ma ... che stai facendo?

GIGIO - (Serafico) Sto' cercando il buon motivo: Ah, eccolo! (Tira fuori una delle parti della lettera indirizzata a Ciccio che aveva strappato prima) Qui ce n'e' uno! (Posa il pezzo di carta sulla scrivania e lo indica sorridendo al fratello)

CICCIO - (Stupito) Cosa significa?

GIGIO - (Continua a rovistare) Qui' ce n'e' un altro ... e qui un altro ancora! (Deposita anche gli altri due pezzi, indicandoli a Ciccio)

CICCIO - (Capisce di cosa si tratta: comincia a sudare, si allenta la cravatta) Non ... capisco ... (Rantola appena)

GIGIO - (Depositando sulla scrivania anche il quarto ed ultimo pezzo di lettera) Vedi ..? (Indica i pezzi di carta sul tavolo) Se non li fermi subito, diventano come te!

ELENA - (In preda all'ira) Angelo, sei scemo!?!? (Urla con voce stridula)

GIGIO - (Serissimo) Brava: scemo, mica fesso!

Elena vorrebbe replicare, ma interviene Lillo, che fino a quel momento era rimasto ad osservare in silenzio assieme ad Allowy.

LILLO - (Gaudente) Gia', mica fesso! O almeno non tanto da non accorgersi di che razza di serpente si sia sposata mio fratello!

Si sta per innescare una gazzarra tra Ciccio e sua moglie e Lillo e sua moglie, ma Brigido la ferma sul nascere

BRIGIDO - (Con forza) A proposito di serpenti: guarda un po' questi due ..(Indica Lillo e Allowy)  ... che bel piattino intendevano servirti! (Tira fuori di tasca un foglio piegato in quattro e lo porge a Gigio)

Lillo e Allowy capiscono al volo di che si tratta

LILLO - (Desolato) Il contratto ...

ALLOWY - (In preda al panico) Il contratto!!

MARCELLO - (Rivolto a Jelona) Te l'avevo detto che quei due erano pericolosi ..!(Indica Gigio e Brigido)

GIGIO - (Prende il foglio e lo apre) Fa' vedere un po, che roba e'?

LILLO - (Cerca di anticipare i tempi) No, senti Gigio: in questa storia io non c'entro. Brigido lo sa: e' stata lei ... (Indica con forza la moglie) ... a voler farmici entrare ad ogni costo!

ALLOWY - (Imbarazzata: non sa' che dire) Io ...!? (Si schermisce: poi si riprende) My brother, mio fratello!! E' tutta colpa sua !!!! (Urla)

BRIGIDO - E dai con questo bratter!

GIGIO - (Lo ha sentito) Forse e' colpa sua perche' non puo' difendersi: e'dall'altra parte del mondo! (Senza staccare gli occhi dal foglio)" ... di rispondere per tutti gli insoluti di mio fratello Virgilio Vigna. Firmato: Angelo Vigna" (Legge ad alta voce: poi guarda fisso verso Lillo ed Allowy) Complimenti! (Sbotta)

ALLOWY - (Disperata) Che cosa ci posso fare se mio fratello è un serpente?

BRIGIDO - (gelido) Basta strisciare altrove!

ALLOWY - (Implorante, rivolta a Gigio) Ti prego, facci restare qui! la casa e' grande e c'e' posto per tutti. Io potro' badare alla casa e Lillo ti aiutera' con la campagna ...!

BRIGIDO - (Caustico) Un'altra che cambia facilmente idea!

CICCIO - (Velenoso) Ma guarda, proprio lui che criticava tanto mia moglie perche' e' fredda e non ha cuore ....

ELENA - (Quasi inorgoglita)Ne' io ne la mia famiglia abbiamo mai avuto un contegno morale meno che irreprensibile, e quello che ha fatto Jelona e' sicuramente solo una sciocchezza di ragazzi che ....

Viene interrotta dalla voce di Bevilacqua, che compare dal fondo

BEVILACQUA - (La sua voce e' stranamente lucida e squillante) E' permesso? C'e' nessuno in casa? (entra dal fondo ben saldo sulle gambe e assolutamente lucido) Salve a tutti !! (Con voce squillante) Scusate, cercavo ...(S'interrompe, guardandosi intorno)

BRIGIDO - (Si illumina in un sorriso) Toh, la spugna ... (Rivolto a Gigio) Visto? E' ancora vivo!

CICCIO - (Trasalisce) Oh, no: Bevilacqua!

BEVILACQUA - (Lo vede e si lancia verso di lui) Dottore, dottore: proprio lei cercavo: e' un mago, un angelo, un santo!! Mi ha guarito! (lo abbraccia e gli schiocca un bacio su una guancia)

CICCIO - (Molto imbarazzato) Suvvia, Bevilacqua: non esageriamo!

BEVILACQUA - (Con enfasi) Ma non esagero, giuro! Non so' cosa mi abbia dato quando sono stato qui, ma da allora non ho piu' toccato un solo goccio d'alcool: mi fa' schifo, mi ripugna!!!(Grida con gioia)

GIGIO - (Divertito) Lo credo bene: con la dose di sonnifero per tori che ti ha dato Brigido!

BEVILACQUA - (Stupefatto) Sonnifero per tori?! Ma che cosa .. (Si volta in direzione di Gigio ma incrocia con lo sguardo Elena: si blocca a fissarla un lungo istante) Uuh!?(Poi si illumina) Nooo ...!!! (Assolutamente stupito) Non e' possibile!!!

ELENA - (Paralizzata: si porta una mano alla bocca per bloccare un urlo) Non e' possibile ...  (Riesce a mormorare appena, con massimo sconforto)

BEVILACQUA - (Incredulo. Indica Elena con l'indice)  ... Elena la russa!!!

Sconcerto generale

CICCIO - (Allenta ulteriormente la cravatta) Elena ma ... tu lo conosci?

ELENA - (Sconcertata e imbarazzata) Nnno ... non mi pare proprio (Tutto d'un fiato)

BEVILACQUA - (Meravigliato) Ma come no! Vabbe' che son passati tanti anni, ma ... sono Mario il bastone!

LILLO - (Si e' ripreso un po') Semmai Mario il bottiglione!! (In sottofondo)

ALLOWY - (interessata) Silence, please ... zitto! (Gli rifila una gomitata ) Non e'  il momento !

ELENA - (Cianotica) Non so ... chi possa essere ... non l'ho mai visto!

BEVILACQUA - (Incredulo) Ma non e' possibile! Busto Arsizio.... ! Non puoi non ricordarti, via !!

CICCIO - (In panico totale: lo afferra per un braccio) Suvvia, Bevilacqua, andiamo: si sta' sicuramente confondendo. Mia moglie non la conosce, altrimenti me lo avrebbe detto!

BEVILACQUA - (Al colmo dello stupore) Sua mo .... (Scoppia in una fragorosa risata: si divincola da Ciccio) Questa poi e' bella davvero! (Si avvicina a Elena che si ritrae terrorizzata) Allora ce l'hai fatta, eh: l'hai trovato il fesso che ti ha sposata, come dicevi allora! Sono contenta per te perche' e' un uomo eccezzionale tuo marito!!

ELENA - (Con voce metallica) Ciccio ... quest'uomo e' un pazzo ...

CICCIO - (Alterandosi) Senta Bevilacqua, mia moglie non puo' conoscerla perche' non e' mai stata a Busto Arsizio. Lei e' discendente di una famiglia dell'alta aristocrazia Bielorussa ed e' arrivata a Milano grazie ad una borsa di studio universitaria per completare i suoi studi!

BEVILACQUA - (Divertito) Ma mi faccia il piacere! Lei viveva a Busto Arsizio e per guadagnarsi la vita lavorava in un localino notturno che si chiamava "Magie": intratteneva i clienti maschi! Ha smesso perche' il locale e' stato chiuso dalla buoncostume!!

LILLO - (Ride sguaiato) Alla faccia della assoluta e rigorosa moralita!!

MARCELLO - (Inviperito) E poi io offenderei la tonaca portandola, eh!

ELENA - (Con voce stridula) Non e' vero, sono tutte calunnie !!!

CICCIO - (Imbarazzatissimo) Calma, calma ...! Quest'uomo e' un alcolizzato probabilmente in preda ad una crisi: la sta' senz'altro confondendo con qualche altra donna ...  (Riprende vigore) E poi se quello che dice fosse vero, perche' il nome Mario  Bevilacqua non ha mai suscitato in lei ...(Indica Elena)  ... alcuna reazione??

BEVILACQUA - (Tranquillo) Semplice, perche' lei non ha mai saputo il mio cognome: per tutti, allora, ero Mario Bastone. (Fa' l'occhiolino a Ciccio dandogli alcuni colpetti con il gomito) E poi, se e' lei, ha una falce e martello tatuati proprio qui ... (Si tocca una natica ridacchiando)

ELENA - Nooo ... se l'e' ricordato....! (Si accascia nella poltrona vicino al tavolino)

BEVILACQUA - (Rincara la dose) E poi, aspettate ... (Prende il portafogli di tasca e comincia a cercare sotto lo sguardo stranito di tutti) Eppure ... ah, ecco!(Tira fuori una vecchia foto) Questa me l'ha lasciata lei, vent'anni fa! (La passa a Ciccio che aveva teso la mano verso di lui: poi, rivolto a Elena) Bei tempi, eh ! Mi ha fatto piacere averti rivisto. Scusatemi, ma devo proprio andare o perdo la corriera.. (Si volta verso Ciccio che ha identificato la moglie in quella foto, l'ha girata, ha letto la dedica ed e' rimasto paralizzato, ebete, con  lo sguardo perso nel vuoto)Dottore, ancora grazie! Lei mi ha davvero salvato la vita ...!(Gli prende a forza la mano destra che rimane inerte e gliela stringe con entrambe le sue) Salve a tutti!! (Esce dal fondo)

GIGIO - (Demoralizzato) Ambo, terma, quaterna e cinquina! Ohei, se ne salvasse uno!

BRIGIDO - (Con voce polemica) E ti meravigli? Gigio, ti ricordi cosa diceva il mio vecchio al tuo, quando eravamo bambini? Dagli piu' zolfo alla vigna, senno' i grappoli seccano appena spuntati. (Indica con le braccia, facendole ruotare, tutti i presenti) Eccoli: questi sono i grappoli di casa Vigna! Abituati a non avere mai problemi, a vivere tranquillamente senza farsi mancare nulla, tanto c'e Gigio che ci pensa: vendemmia scarsa stavolta, caro mio!!

GIGIO - (Con voce impersonale) Brigido, come hai detto che si chiama quel ristorante dove volevi andare a cena?

BRIGIDO - (Non afferra subito) Zeffirino, perche?

GIGIO - (Sempre asettico) Bisogna prenotare?

BRIGIDO - (Capisce: s'illumina in un sorriso) No, non credo proprio!

GIGIO - (Sorride contento)Vogliamo andare? (Indica l'uscita verso l'aia)

BRIGIDO - (Simulando un inchino) Dopo di lei, padrone!

CATINA  (Si alza di scatto dal divano) Zio Gigio, Brigido: posso venire anch'io? Qui mi annoio!

Ridono entrambi, poi la prendono sottobraccio, uno da una parte e uno dall' altra

GIGIO - (Al settimo cielo) Ma certo! Anzi, stasera per mia nipote non uno ma due cavalieri! (Poi, rivolto agli altri) Noi staremo via un po': avrete tutto il tempo per fare le valigie. A levare il disturbo ci penserete domattina ... di buon'ora!

Si incrociano sguardi stupiti e interdetti. Fanno per muovere, ma Catina li ferma

CATINA - (Si sgancia da Brigido e si porta una mano alla fronte) Uh, scusatemi ... me ne stavo dimenticando! (esce da destra e rientra subito con un pacchetto in mano) Zio Gigio, auguri: buon compleanno!

GIGIO - (Si scioglie) Catinaaa ...!(Esclama: la riprende sottobraccio) Ti ringrazio, sei un angelo. Stasera Brigido ci porta a mangiare in un ristorante di lusso! Sai, lui lo conosce perche' c'e' stato e...(escono chiacchierando dal fondo seguiti dallo sguardo ebete di tutti meno Brigido, che  è rimasto in disparte)

BRIGIDO - (tra sè) Aveva proprio ragione il mio vecchio: per guasta che sia la vigna, esce sempre un grappolo di uva buona!

CATINA E GIGIO - (Insieme, lo chiamano da fuori scena) Brigidooo!!

BRIGIDO - (Senza voltarsi) Arrivo!!

Si incammina per uscire, guarda vero la platea e allarga le braccia come per dire " io l' avevo detto". poi esce dal fondo

               

                                        S  I  P  A  R  I  O


                  I GRAPPOLI DI CASA VIGNA

Autore: Giovanni DE MOLINER;

Genere: Commedia brillante;

Atti:  3;

Durata: 1 h e 50’ circa (compresi 2 intervalli di 10’ fra 1°e2° atto)

Attori: 6 Maschi e 4 femmine (di cui una piuttosto giovane)

                            LA TRAMA

Alla vigilia del suo cinquantacinquesimo compleanno, Gigio Vigna, che sente la propria coscienza rimordergli, organizza una rimpatriata presso la sua azienda agrico-

la sulle alture genovesi dove ha proseguito l’attivita’ del padre, morto giovane e dove vive ancora del suo lavoro coadiuvato dal fedele amico e fattore Brigido, con le fami-

glie dei propri fratelli, Ciccio e Lillo, che invece, proprio grazie a lui, hanno avuto la possibilita’ di studiare ed emigrage altrove: uno a Milano, dove e’ apprezzato medico e l’altro addirittura negli Stati Uniti, dove ha potuto sviluppare il suo talento artistico.

A Gigio, fa male al cuore il fatto di aver tenuto loro nascosto un segreto alla morte del papa’, ma presto, anche grazie allo scaltro e abile Brigido, si accorgera’ che poi il talento e la rispettabilita’ dei suoi fratelli e delle loro famiglie non sono poi tali da giustificare il suo rimorso, tranne una sola, insospettabile eccezione.

ATTENZIONE

Il ruolo di Catina e’ adattabile sia al maschile che al femminile, ma come maschietto, Catina rende MOOOOOOLTO MENO !!!!