I robot non vanno dal barbiere

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I ROBOT NON VANNO DAL BARBIERE

Commedia brillante in due atti

di

Mauro Cattivelli e Paolo Quattrocchi


Mauro Cattivelli

nato a Roma il 21/07/1953 Via Monti di Pietralata 268 00157 Roma

cell. 338.3820316

mauro@cattivelli.net


Paolo Quattrocchi

nato a Roma il 24/03/1956

Viale Inigo Campioni 39

00144 Roma

cell. 333.2683887

paoloqua@gmail.com


Quattrocchi & Cattivelli: qec@cattivelli.net - http://www.cattivelli.net/q&c/


Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

SINOSSI

E’ un giorno qualsiasi di un futuro prossimo venturo. Gli elettrodomestici sono ormai così perfezionati e "intelligenti" che non solo comprendono ed eseguono comandi dati a voce, ma parlano e rispondono a tono ai loro “padroni”. I robot sono da tempo impiegati nei lavori che nessun umano vuole più fare (praticamente tutti). Di più: per evitare che la crescente drammatica diminuzione delle nascite provochi il crollo del sistema economico, sono stati introdotti dei robot-consumatori per ripopolare le città ormai semideserte e per consumare come farebbe un essere umano (e forse anche di più).

Per Dado, il nostro protagonista, la giornata è cominciata male. La doccia non funziona, il televisore ha "dimenticato" di videoregistrare la partita della squadra del cuore, il frigorifero ha ordinato al supermercato una spesa piena di prodotti inutili, la lavatrice, credendosi un forno, gli ha addirittura cotto il bucato.

Il tecnico dell’assistenza, prontamente intervenuto per le riparazioni, spiega a Dado che da qualche tempo girano nuovi virus informatici che infettano le macchine, facendo credere loro di essere altri apparecchi (come nel caso della lavatrice-forno). Fra questi virus, il più pericoloso è quello chiamato "New Adam", creato dall'ultimo hacker, che fa credere ai robot di essere uomini.

La giornata di Dado, cominciata male, continua anche peggio. Oltre al salatissimo conto per le riparazioni degli elettrodomestici, lo attendono una serie di sconcertanti sorprese: Dado scopre che il tecnico dell’assistenza è un robot e che anche la vicina di casa, che poi è la stessa ragazza di cui si è perdutamente innamorato “chattando”, è un robot.

Ma le brutte sorprese non sono finite…


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

PERSONAGGI E NOTE DI REGIA

Personaggi

DADO – Lui

ADA – La sua vicina di casa

TECNICO – Il Tecnico del Service

Elettrodomestici

FRIGO – Frigorifero. Tedesco (Made in Germany). Parla con accento tedesco,Preciso e autoritario, con una voce maschile stentorea. Non solo raffredda gli alimenti, ma provvede ai rifornimenti di sua competenza, ordinando direttamente al supermercato quanto necessario. In particolare, ordina spontaneamente formaggini per bambini che regalano magneti a forma di medaglie e decorazioni militari, che “indossa” orgogliosamente. Ha una tendenza ad assumere toni di comando nei confronti degli altri elettrodomestici, che mal lo sopportano.

LAVA – Lavatrice. Italiana (Made in Italy), con una voce femminile allegra ecaratterizzata da inflessioni dialettali. Come una brava e coscienziosa massaia, ci tiene a far bene il suo lavoro ed è dotata di un buon senso e umorismo contadino. Ama citare proverbi scontatissimi, che indispettiscono gli altri elettrodomestici. Ha verso gli altri apparecchi un atteggiamento materno e dà spesso consigli non richiesti.

TELE – Televisore. Cinese (Made in China), con una voce maschile acuta, daltono nevrotico e agitato. Ama sottolineare continuamente di essere super indaffarato fra trasmissioni da registrare, canali da sintonizzare e memorizzare, trasmissioni e informazioni da trasmettere, ecc. Isterico, è nevrotizzato dallo zapping frenetico a cui è sottoposto da Dado. Vive con un caos mentale interno che stride con la sua esigenza di metodicità tipicamente orientale. Si ritempra con periodi di meditazione che vengono continuamente interrotti da Dado e dagli altri apparecchi.

TOSTA – Tostapane. Messicano (Assembled in Mexico). Parla con accentospagnolo e con una vocetta maschile acuta. Irritabile e permaloso, si “scalda”


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per un nonnulla e reagisce aggressivamente alle battute degli altri apparecchi, che lo trattano con sufficienza, sia per la sua origine senza tradizioni industriali, sia per le sue limitate dimensioni e funzioni. La sua tradizione culturale “rivoluzionaria” lo renderà protagonista della rivolta finale.

Scenografia

La scena mostra il soggiorno di un piccolo appartamento. Nella quinta a sinistra c’è l’ingresso dell’appartamento, nella quinta a destra la porta della camera da letto e del bagno.Sulla sinistra c’è un angolo cucina, con un frigorifero, una lavatrice e un tostapane, sulla destra un divano volto al pubblico ed un televisore.

Note

La commedia è ambientata in un prossimo futuro. Gli elettrodomestici sono diventati “intelligenti”: sono dotati infatti di un cervello elettronico e il proprietario da’ loro gli ordini a voce. Anche la luce, la porta, ecc. rispondono ai comandi vocali. Il televisore, che funziona anche da videoregistratore e computer per collegarsi a Internet, oltre all’audio dei programmi trasmessi, ha una sua voce propria. Le battute degli apparecchi possono riprodotte da una registrazione, oppure recitate in diretta da attori fuori scena. Per dare verosimiglianza alla situazione, è opportuno che le voci degli elettrodomestici provengano da apposite casse nascoste dietro agli stessi. Le voci degli elettrodomestici possono essere fatte dagli stessi attori quando sono fuori scena.

Le voci degli elettrodomestici dovrebbero essere fatte tutte da un attore fuori scena che legge il copione. Alcune voci volendo, possono anche essere affidate aagli stessi attori quando sono fuori scena. In particolare:

LAVA – Attrice che interpreta ADA

TOSTA – Attore che interpreta TECNICO

TELE (voce sua e chat) – Attrice che interpreta ADA

TELE (Enciclopedia e Notiziario) - Registrazione


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ATTO PRIMO

Buio in scena.

LAVA - Che giornata!

FRIGO – Non me ne parlare.

LAVA - E’ da stamattina che giro. Non mi sono fermata un attimo.

FRIGO – Tranne quando è andata via la corrente.

LAVA - Per forza, anche tu hai smesso di lavorare.

FRIGO – Sì, ma quando è tornata ho dovuto lavorare il doppio.

LAVA – Io ho dovuto ricominciare da capo il programma.

FRIGO – E io ho rischiato di rovinare tutto.

LAVA – Un’ora di lavoro buttata.

TOSTA (a voce alta)– Servi! Sapete parlare solo di lavoro.

FRIGO – Si è svegliato il piccoletto.

TOSTA (a voce alta, irritato)– Non chiamarmi piccoletto!

LAVA – Tu non parli di lavoro perché non lavori mai.

TOSTA – Non è vero, ieri mattina ho lavorato!

FRIGO – Sì, cinque minuti.

TOSTA (a voce alta)– Sei!

DADO (f.s.)– Luce accenditi!


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Luce in scena. DADO, in pigiama, entra in scena da destra, visibilmente adirato.

DADO – Basta! Mi avete svegliato un’altra volta. Vi ho già detto di parlare abassa voce. Se continuate così vi faccio rottamare tutti!

FRIGO e LAVA – Scusi, signore, scusi.

DADO esce a destra.

TOSTA (scimmiottando ironicamente FRIGO e LAVA)– “Scusi, signore, scusi”.

Voi due non siete un frigorifero ed una lavatrice: siete solo dei servi.

FRIGO – E tu sei solo un piccolo, inutile, povero tostapane...

LAVA – …fabbricato in Messico!

TOSTA – Assemblato in Messico! I miei pezzi sono tutti…

TELE (con voce forzatamente pacata)– Pel favole, potete smettele dichiacchielale? Non liesco a concentlalmi! (scandendo) Glazie!

LAVA – Tele, che noia questi tuoi esercizi di meditazione!

TELE (con tono calmo e rilassato)– Pel noi olientali la meditazione è moltoimpoltante, e poi mi pelmette di lilassarmi. Il padlone mi fa fale un lavolo infelnale: (con un tono che da calmo diviene sempre più concitato) collegami a Intelnet, leggi le e-mail, attiva la chat, sintonizza i canali, legistla la paltita, tlasmetti il notizialio, salta da un canale all’altlo con uno zapping folsennato… mi devo calmale… mi devo calmale… ohm… ohm… ohm… ohm… ohm…

FRIGO – Tele, sospendi un momento la meditazione che devo collegarmi con ilsupermercato per ordinare la spesa. Sono in linea?

TELE – Supelmelcato in linea. Palla pule.

FRIGO – Ordinazione di spesa del cliente CB6765: una porzione di paneprecotto, una porzione di caciotta liofilizzata, una porzione di pollo ormonato, una porzione di latte modificato, una porzione di pomodori biodegradabili,


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venti confezioni di formaggini Calamì, quelli con in omaggio i piccoli magneti per frigorifero. Grazie.

TOSTA – Consumista! Prima e poi il tuo padrone si accorgerà che ordini tuttiquei formaggini solo per avere più magneti.

FRIGO – Fatti gli affari tuoi, piccoletto!

TOSTA (gridando)– Non chiamarmi piccoletto!

DADO (f.s., ad alta voce)– Silenzio! Voglio dormire.

Tutti tacciono per qualche secondo.

TOSTA (sottovoce)– Tutti zitti, eh? Servi!

LAVA (sottovoce)- Che giornata!

FRIGO (sottovoce)– Non me ne parlare.

LAVA (sottovoce)- E’ da stamattina che giro. Non mi sono fermata un attimo.

FRIGO (sottovoce)– Tranne quando è andata via la corrente.

LAVA (sottovoce)- Per forza, anche tu hai smesso di lavorare.

FRIGO (sottovoce)– Sì, ma quando è tornata ho dovuto lavorare il doppio.

LAVA (sottovoce)– Io ho dovuto ricominciare da capo il programma.

FRIGO (sottovoce) – E io ho rischiato di rovinare tutto.

LAVA (sottovoce)– Un’ora di lavoro buttata.

TOSTA – I soliti discorsi. Non c’è speranza.

DADO entra da destra.

DADO – Lo sapevo che non mi sarei riaddormentato. Tele, che ore sono?


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TELE – Le sei, signole.

DADO – Tanto vale alzarsi. Tostapane, preparami due toast.

TOSTA – Subito, signore.

DADO - Tele, fammi sentire il notiziario.

DADO esce verso destra.

DADO (f.s. ad alta voce)- Doccia, apriti!

TELE – “Notizie flash. Il governo ha disposto l’introduzione di 50.000 nuovirobot da impiegare negli ospedali, nelle scuole e nella pubblica amministrazione.”

DADO (f.s. gridando)– Doccia, ho detto tiepida. Ahia! Troppo fredda!

TELE – “Grave incidente sul lavoro durante la costruzione della nuova linea Cdella metropolitana di Roma: 4 robot distrutti e 27 danneggiati.”

DADO (f.s. gridando)– Ahia! Troppo calda!

TELE – “Fermato un robot mentre tentava di scassinare un distributoreautomatico di profilattici. E’ risultato infettato dal virus ‘New Adam’”.

DADO (entrando in accappatoio e asciugandosi la testa)– Ma che ci farà poi unrobot con i profilattici? Comunque, secondo me, stanno mettendo in circolazione troppi robot…

TELE – “Vertiginoso aumento dei casi di infezione del virus ‘New Adam’, ingrado di infettare il cervello elettronico dei robot.”

DADO (prende dal tostapane una fetta di pane ed inizia a mangiarla)– Quelladannata doccia prima mi ha congelato e poi mi ha ustionato: devo chiamare il service. Telefono, chiama il service. (alzando la voce) Telefono!

TELEFONO – Eh?


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DADO – Chiama il service!

TELEFONO – Chi?

DADO (alzando ancora di più la voce)– Il service!

TELEFONO – Ho capito, ho capito. Non c’è bisogno di gridare.

Sentiamo suoni di chiamata e poi un messaggio di segreteria telefonica del service, preceduto da sigla jingle.

SERVICE (cantando un jingle pubblicitario)– Assistenza globale… assistenzatotale… con il Service! (parlando) Buongiorno, grazie per aver chiamato il “Service”. Se avete bisogno di un medico dite “uno”, se dovete segnalare un guasto ad un robot dite “due”, se dovete segnalare un guasto ad un elettrodomestico dite “tre”, se avete sbagliato numero dite “scusi”.

DADO – Tre.

SERVICE – Vi preghiamo di dire il vostro codice di assistenza e di descrivereil guasto.

DADO – Pipì-Popò-Papà. Si è rotta la doccia.

SERVICE – Segnalazione ricevuta. Saremo da voi al più presto possibile.

Grazie.

DADO – Nell’attesa del tecnico mi guarderò la partita. Tele, fammi vedere lapartita.

TELE (imbarazzato)– Ehm, quale paltita, signole?

DADO – La partita di calcio che ti ho detto di registrare ieri sera.

TELE (imbarazzato)– Velamente… cledo… pultloppo… folse… ohm… ohm… ohm…

DADO (irritato)- Sì ohm, volt e ampère. Voglio vedere la partita!


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TELE – Signole… temo di non avella legistlata…

DADO (gridando)– Non l’hai registrata?

TELE (alzando la voce)– Ohm… ohm... ohm...

DADO – Perché non l’hai registrata?

TELE – Mi sono dimenticato. Ohm… ohm… ohm…

DADO – Ma che succede oggi? E’ incredibile. Fammi guardare il manuale.

DADO prende un libro da sopra il televisore e lo legge.

DADO – Vediamo… con questi manuali non ci si capisce mai niente.“Congratulazioni per aver scelto il nostro prodotto…”, prego, “… realizzato con le più moderne ed avanzate tecniche di fabbricazione e sottoposto a scupolosi controlli di qualità…”, si vede. Ah, ecco. “Guida alla consultazione del manuale”. Bene. “In fondo a ogni pagina è riportato un numero progressivo, diverso per ogni pagina: a pagina uno c’è il numero uno, a pagina due c’è il numero due, ecc.“ Fin qui tutto chiaro. “Ogni pagina va letta da sinistra a destra, partendo dall’inizio della prima riga, in alto a sinistra, e passando poi alla riga successiva, fino al margine destro dell’ultima riga della pagina.” (riflettendo e ripetendo fra sé) Fino al margine destro dell’ultima riga della pagina. “A questo puntopotete passare alla pagina successiva, ossia quella contraddistinta da un numero superiore di una unità a quello che contraddistingue la pagina che avete appena finito di leggere.” “Attenzione!” (sobbalzando) “Le istruzioni di cui sopra non sono valide per i manuali in cinese o arabo per i quali vale l’esatto contrario.”

DADO butta via il manuale e colpisce il televisore.

TELE – Ahia!

DADO – Scusa, Tele. Un momento, ma tu non dovresti sentire dolore.

TELE – Infatti non sento dolole.

DADO – E perché hai detto “ahia”?


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TELE – E’ un effetto automatico del mio sensole agli ulti. Selve pel avveltileche con questi ulti posso subile un danno.

DADO (guarda l’orologio al polso)– Caspita, è l’ora dell’appuntamento in chat.Tele, attiva la funzione chat…

TELE – Il solito indilizzo?

DADO – Certo.

TELE – Chat vocale attivata. E’ plesente on-line “Cunegonda”. Tuo nick name“Callo Magno”.

DADO – Ciao Cu’.

TELE (voce di ADA)– “Ciao Ca’’’.

DADO – Che piacere sentirti! Non vedevo l’ora.

TELE (voce di ADA.)– “Perché, hai un problema alla vista? Non me l’avevi maidetto.”

DADO – Ma no, è un modo di dire. Mi dimentico sempre che tu i nostri modi didire non li conosci. Per caso sei straniera?

TELE (voce di ADA)– “Perché pensi che sono straniera?”

DADO - Sai, è tanto che ci parliamo in chat ed io ancora non so di dove sei.

TELE (voce di ADA)– “Perché lo vuoi sapere? Ultimamente ti comporti in modostrano e dici cose che non capisco.”

DADO – Sara’ che da un po’ mi sento con le gomme a terra.

TELE (voce di ADA) –“Gomme? Non dirmi che sono due mesi che chatto conun’automobile!”


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DADO – Ma no, che dici? E’ che ho troppe cose che mi frullano dentro. Stofondendo. Avrei proprio bisogno di staccare la spina.

TELE (voce di ADA) –“Spina? Non dirmi che sono due mesi che chatto con unfrullatore!”

DADO – Non hai capito. Mi sento scarico, isolato, spento, senza scampo…

TELE (voce di ADA) –“Scarico, isolato… senza campo? Non dirmi che sono duemesi che chatto con un telefonino!”

Squilla il campanello della porta d’ingresso.

DADO – Porta, chi è che ha suonato?

PORTA (f.s)– Il tecnico del Service.

DADO (a PORTA)– Fallo entrare.(a TELE)Scusa Cu’, devo lasciarti, èarrivato il tecnico.

TELE (voce di ADA)– “Lo devo chiamare anch’io. Ho un problema con lalavatrice.”

DADO – Ci risentiamo tra un po’.

Entra TECNICO: indossa una tuta blu ed ha una cassetta di attrezzi.

TECNICO – Che giornata!(si lascia andare pesantemente sul divano,sbuffando) Ho girato una vita per trovare un parcheggio e arrivo dall’altraparte della città. Glielo ho detto mille volte a quelli della centrale di fissare gli appuntamenti con un po’ di criterio… Ma come si fa a lavorare così? Stavo per chiamarla per dire che non venivo più. Bah! (estrae dalla borsa un voluminoso blocco-modulario e comincia a sfogliarlo) Allora… (cerca invano una penna) Hauna penna?

DADO (porgendo una penna)– Eccola.

TECNICO (inizia a scrivere lentamente sul blocco-modulario)– Data… ora diarrivo… (guarda l’orologio) codice utente: Pipì-Pupù-Pepè…


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DADO – No, Pipì-Popò-Papà

TECNICO (indicando il formulario)– Qui risulta Pipì-Pupù-Pepè…

DADO – Ci deve essere un errore.

TECNICO – Questi della centrale!(continua a scrivere per un po’ sbuffando).Dov’è la lavastoviglie guasta?

DADO – Non è la lavastoviglie, è la doccia che è guasta.

TECNICO (indicando il formulario)– Qui c’è scritto “lavastoviglie guasta”…

DADO – E’ sbagliato.

TECNICO (indolente)– Ora controlliamo, chiamo la centrale.(estrae unwalkie-talkie e parla al microfono) Centrale? Centrale, rispondete? Sì,figuriamoci. Questi non ci stanno mai. Ah, sono io, tecnico T, E, C, N, I, C, O, 700007. Sono dal cliente Pipì-Pupù-Papà…

DADO – Pipì-Popò-Papà!

TECNICO – Pipì-Popò-Papà… qui avete scritto “lavastoviglie guasta”, invece sitratta di una “doccia guasta”… ma stateci attenti, no?… non ho gli attrezzi giusti… eh, già, la fate facile voi… va bene, ho capito, va bene…

DADO (preoccupato)– Allora?

TECNICO – I soliti pasticcioni della centrale. Hanno sbagliato il codice ed iltipo d’intervento.

DADO – Quindi?

TECNICO (allargando le braccia)– Niente, vediamo quello che si può fare.Dov’è il forno guasto?

DADO (alzando la voce)– Non è il forno, è la doccia!


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TECNICO – Non alzi la voce, eh? Guardi, che le sto facendo un favore. Unaltro, al mio posto, già se n’era andato.

DADO – Mi scusi, non ce l’ho con lei.

TECNICO - Va bene, dov’è questo benedetto frigo guasto?

DADO (urlando)– Non frigo, doccia! Ho detto doccia!

TECNICO – Eh, quante storie! Non si può neanche scherzare.

DADO (indicando l’uscita a destra)– Il bagno è da quella parte.

TECNICO – No, grazie, non ho bisogno di andare al bagno.

DADO (stremato, con voce rassegnata e scandendo le parole)– La docciaguasta è, ovviamente, nel bagno.

TECNICO – Qual è il problema?

DADO – Sembra che non capisca più i comandi vocali.

TECNICO (con aria grave)– Ah… cioè?

DADO – Se chiedo acqua tiepida, esce gelata o bollente.

TECNICO –(con aria più grave)– Mmh, brutto affare. Dev’essere il dipolatorebasico di termoregolazione. Speriamo che non debba sostituire il pezzo, non so nemmeno se ce l’ho nel furgone.

DADO – E se non ce l’ha, come facciamo?

TECNICO – Bisogna ordinare il pezzo alla casa.

DADO – E quanto tempo ci vuole per averlo?

TECNICO – Eh, chi lo sa. Dipende… Se è fortunato una settimana, altrimenti… DADO (ansioso)– Altrimenti?


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TECNICO – Eh, può aspettare anche sei mesi.

DADO – Sei mesi?

TECNICO – Sempre se fanno ancora il pezzo. Qui cambiano modello ogni anno. DADO – E come si fa?

TECNICO – Come si fa? Deve cambiare tutta la doccia.

DADO – Ma… è pazzesco! E quanto mi verrebbe a costare?

TECNICO – Eh, dipende…

DADO – Ma quanto, più o meno…

TECNICO (reticente)– Eh, come faccio a dirglielo su due piedi… dipende dalmodello che sceglie… dal lavoro che si deve fare…

DADO (ansioso)– Va bene, ma almeno un preventivo di massima, a occhio…

TECNICO (reticente)– Eh, non si può, così… ad occhio… come le dico, sbaglio.

DADO (isterico)– Possibile che non possa farmi un preventivo?

TECNICO (reticente)– Certo che glielo posso fare. Dopo aver finito il lavoro. DADO – Va bene, ho capito. E quando me la può montare questa doccia nuova?

TECNICO – Non lo so, dipende dalla centrale. In ogni caso, prima dobbiamoordinare la doccia alla fabbrica.

DADO – E quanto tempo ci vuole, per la consegna?

TECNICO – Eh, chi lo sa. Dipende… Se è fortunato una settimana, altrimenti… DADO (ansioso)– Altrimenti?


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TECNICO – Eh, può aspettare anche sei mesi.

DADO – Sei mesi?

TECNICO – Sempre se fanno ancora quel tipo di doccia. Qui cambiano modelloogni sei mesi.

DADO (si siede, affranto)– Che disastro! Come faccio?

TECNICO – Va bene, vediamo quello che si può fare. Senza impegno, eh?

TECNICO esce a destra.

TECNICO (f.s.)– Doccia accenditi… brava… acqua tiepida… ho detto tiepida…(alzando la voce) Tiepida! (si sentono rumori di colpi metallici)

TECNICO rientra in scena da destra.

TECNICO – Mi dica un po’, ma da quanto tempo ce l’ha questa doccia?

DADO – Eh, poco più di un anno.

TECNICO – Me lo poteva dire che era così vecchia. I pezzi di ricambio diquesto modello non li fanno più da almeno un anno. Comunque è stato fortunato.

DADO – Perché?

TECNICO – Non era il dipolatore ma l’amplificatore acustico(mostra un pezzodi metallo con una forma strana). La doccia non sentiva più i suoi comandivocali. Da vecchi, si sa, l’udito è quello che è.

DADO – E perché sarei fortunato?

TECNICO – Perché, casualmente, avevo con me un altro amplificatore, presoda una doccia che ho riparato stamattina. Non è proprio il suo, ma in qualche modo sono riuscito ad adattarlo. Le ho fatto un favore, eh? Perché questi sono lavori rognosi che non fa più nessuno. Un altro tecnico le avrebbe fatto cambiare tutto l’impianto.


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DADO – Ma, adesso, almeno, la doccia va bene?

TECNICO (con aria sbruffona)– Bene? Chi l’ammazza? Ci va avanti una vita.

Certo, dovrà solo strillare un po’. Del resto, il pezzo non è il suo.

DADO – Va bene.

TECNICO – Allora…(prende il blocco-formulario e comincia a fare dei conti),facciamo il conto… diritto di chiamata… diritto di risposta… diritto di urgenza… diritto di assistenza… diritto di intervento… esame e rilevazione guasto… rimozione pezzo difettoso… verifica avvenuta rimozione… installazione pezzo di ricambio… verifica avvenuta installazione… test di funzionamento… collaudo di funzionalità… revisione generale, visto che c’ero… (a DADO) ho pure aggiunto un po’ di grasso, ma questo non glielo metto inconto… manodopera… diritti fissi… diritti mobili… bolli… IVA… commissioni varie… totale 333.000 crediti.

DADO – Cosa? Ma non c’è la garanzia a vita?(porge un foglio)Legga qua.

TECNICO (esamina il foglio con una grossa lente d’ingrandimento)– Lo sapevo.

Lei non ha spedito il certificato di garanzia.

DADO – Cosa? Ma non è questo il certificato di garanzia?

TECNICO (con pazienza e sufficienza)– Questo è l’attestato di garanzia. Ilcertificato è questo (indica un punto sul foglio).

DADO – Quella macchiolina d’inchiostro?

TECNICO (porgendo la lente)– Guardi bene e legga cosa c’è scritto.

DADO (aguzzando a fatica la vista e leggendo con difficoltà)– “Attenzione!Compilare attentantamente, in tutte le sue parti, questo modulo e rispedirlo entro mezz’ora dall’acquisto, pena la decadenza della garanzia a vita.”

TECNICO (scuotendo la testa)– La gente non legge mai le istruzioni.

DADO – 333.000 ha detto?(porge un carta di credito che TECNICO passa inun terminale portatile)


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TECNICO – Grazie e arrivederci.

DADO – Un momento, e la ricevuta?

TECNICO – Mi dispiace, ho lasciato il blocchetto delle ricevute in centrale.

Arrivederci alla prossima chiamata.

DADO – Aspetti. Visto che è qui non potrebbe dare un’occhiata al televisore?Si dimentica di registrare i programmi.

TECNICO – Ah, no. Per questo ci vuole un’altra chiamata al Service.

DADO – La prego, visto che è già qui.

TECNICO (sospirando)– Lei mi farà passare un guaio… va bene, va’… dov’èquesta lavatrice?

DADO – E’ il televisore!

TECNICO – Ah, non era il frigo?

TECNICO si avvicina al televisore. Lo esamina con cura usando un cacciavite.

TECNICO – Tele, accenditi.

TELE – Sono plonto, cosa vuole vedele?

TECNICO – Niente, sono il tecnico. Rispondi alle mie domande.

TELE – Va bene.

TECNICO – Che modello sei?

TELE – Sono… un Videobel XB tlè… no tlentatlè… o tlecentotlentatlè? Non milicoldo.

TECNICO – Dove sei stato fabbricato?


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TELE – A Hong-Kong. No… a Taiwan… o ela Singapole? Non mi licoldo!

TECNICO – Adesso faremo un piccolo test funzionale. Dovrai semplicementeripetere le parole che ti dirò.

TELE – Va bene.

TECNICO – Allora, sei pronto per il test funzionale?

TELE – Quale test?

TECNICO (a DADO)– Lo sapevo. Il suo televisore ha un problema di memoria. DADO – Che si può fare?

TECNICO –(con aria grave)– Mmh, brutto affare. Dev’essere il modulatore dimemorizzazione trifasica. Speriamo che non debba sostituire il pezzo, non so nemmeno se ce l’ho nel furgone.

DADO – E se non ce l’ha, come facciamo?

TECNICO – Bisogna ordinare il pezzo alla casa.

DADO – E quanto tempo ci vuole per averlo?

TECNICO – Eh, chi lo sa. Dipende… Se è fortunato una settimana, altrimenti… DADO – Basta! Faccia quello che vuole!

TECNICO si mette a lavorare al televisore. Si sentono dei colpi fuori scena..

PORTA (f.s.)– Ahia! Ahia!

DADO – Porta, che succede?

PORTA – Ahia! Mi stanno prendendo a calci! Ahia!

DADO – Ma chi è?


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PORTA (f.s.)– Ada, la vicina di casa.

DADO – Uffa, ancora quella seccatrice! Ma che, è impazzita? Perché non suonail campanello?

PORTA – Ahia! Non lo so… ahia!

DADO – Dille che non ci sono.

PORTA (f.s.)– Ahia! Signorina, il signore non è in casa. Ahia!

DADO – Ma che vorrà? Va bene, porta, falla entrare.

Entra in scena ADA con un cesto di panni in mano.

ADA – Ciao Dado. Ho un problema con la lavatrice, posso fare un bucato con latua? Grazie.

DADO– Ma che sei matta? Perché tutti quei calci alla porta? Non potevisuonare?

ADA – Non vedi che ho le mani occupate?

DADO – Mi sa che ti manca qualche rotella!

ADA (preoccupata)– Quale rotella?

DADO – Lasciamo perdere. Mi ero dimenticato che anche tu non capisci i modidi dire.

ADA si dirige con decisione verso la lavatrice.

DADO – Aspetta, Ada! Prima deve finire il mio bucato.

ADA – Va bene, allora te lo lascio(posa il cesto davanti alla lavatrice).

ADA si avvia verso l’uscita ma si ferma quando sente parlare TECNICO.


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

TECNICO – Io ho finito col televisore. Ho dovuto sostituire il modulatore(mostra lo stesso pezzo di metallo di prima e poi lo rimette nella borsa) edanche il calibratore di memoria (estrae dalla borsa lo stesso pezzo di metallo di prima e lo mostra di nuovo). Allora… (prende il blocco-formulario e comincia a fare dei conti), facciamo il conto… diritto di chiamata… diritto di risposta…diritto di urgenza…

ADA (a TECNICO)– Che fortuna, lei è il tecnico!

DADO – Un momento, c’è la garanzia a vita(porge un foglio a TECNICO)

ADA - Può venire a vedere la mia lavatrice?

TECNICO (a ADA)– Un attimo.(contrariato esamina con diffidenza il fogliopoi passa a guardare il televisore con la grossa lente d’ingrandimento) – Ehi,cos’è questa scalfittura?

TELE – Me l’ha fatta lui tilandomi addosso il manuale. Me lo licoldo bene!

TECNICO (scuotendo la testa)– Ahi, ahi, ahi! Mi dispiace allora, ma la garanziaè decaduta.

DADO – Perché?

TECNICO (leggendo il foglio con la lente d’ingrandimento)– Clausola 235bis,comma C: “In caso di danneggiamento volontario o involontario dell’apparecchio da parte del possessore la garanzia decade con effetto immediato e retroattivo”. (riprende a fare i conti sul modulario) Dove eravamo? IVA… commissioni varie… totale 333.000 crediti.

DADO porge, con aria rassegnata, la carta di credito che TECNICO passa inun terminale portatile.

ADA – Allora viene a vedere la mia lavatrice?

TECNICO – Ah, no! Per questo ci vuole un’altra chiamata al Service.

ADA – E su, visto che è già qui.


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

TECNICO (sospirando)– Lei mi farà passare un guaio… va bene, va’… dov’èquesto frigo guasto?

ADA – E’ la lavatrice!

TECNICO – Ah, non era il televisore?

TECNICO esce con ADA a sinistra.

DADO – Finalmente un po’ di pace. Che scocciatrice! Cunegonda! Tele, attiva lachat con Cunegonda.

TELE – Chat vocale attivata. E’ plesente on-line “Cunegonda”. Tuo nick name“Callo Magno”.

DADO – Ciao Cu’. Il tecnico ha finito. Ora è dalla mia vicina.

TELE (voce di ADA) –“Scusa Ca’, ma ora non posso parlarti, perché c’è qui iltecnico della lavatrice.”

DADO – E’ arrivato presto!

TELE (voce di ADA) –“Era dal mio vicino, a cui avevo portato la biancheria dalavare.”

DADO – Incredibile! Pensa che anche la mia vicina ha la lavatrice rotta. E’venuta a portarmi i panni da lavare e ha trovato qui il tecnico. Che caso, eh?

TELE (voce di ADA) –“Adesso non ho tempo Ca’, ciao.”

DADO (tra sé)– Certo è proprio una coincidenza incredibile…

TELE – E’ l’ola del notizialio. Lo vuole sentile?

DADO (mentre gira per la stanza mettendo in ordine alcune cose)– Okay,Tele.


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

TELE – “Notizie flash. Per trovare una soluzione ai sempre più gravi problemidi parcheggio notturno, il governo ha disposto che le automobili, invece di stare parcheggiate, circolino, a targhe alterne, per tutta la notte.”

DADO si avvicina alla lavatrice e guarda se ha terminato il lavaggio.

TELE – “Uno scuolabus si è rovesciato sul Raccordo Anulare di Roma, nel trattodove sono in corso i lavori per la terza corsia. Gli scolari rimasti danneggiati sono stati esaminati e rimandati in fabbrica per la riparazione.”

DADO (tocca la lavatrice e tira indietro la mano gridando)– Ahia! Ma tu scotti.Che diavolo succede?

TELE – “Sempre più vasta la diffusione del nuovo virus informatico ‘NewAdam’, il governo ha deciso di destinare maggiori risorse per la sua eliminazione.”

LAVA – Il suo arrosto è pronto, Signore.

DADO – Arrosto? Quale arrosto? Lì dentro c’è il mio bucato.

LAVA – Non è esatto, signore. Si tratta di un tacchino farcito che io, in qualitàdi forno, ho provveduto a cuocere a puntino. Ora lo può prendere, ma stia attento che scotta. Usi le presine.

DADO – Non ci posso credere. La lavatrice crede di essere un forno. Ma comeè possibile? Il tecnico! Speriamo che sia ancora da Ada.

DADO (uscendo veloce a sinistra)– Porta apriti!

Si sente un cozzare forte contro il legno.

DADO (f.s., parla tenendosi la mano sulla bocca ferita )– Ahia, che botta!

PORTA (f.s.)– Mi scusi, signore, andava troppo veloce e non ho fatto in tempoad aprirmi.


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

TELE – “Due robot sono stati bloccati sull’autobus 64 mentre facevano la manomorta sugli airbag posteriori di una turista svedese. I due sono risultati infettati dal virus ‘New Adam’.”

TOSTA – Tele, smettila, il tuo padrone è uscito.

TELE – Cosa è successo a Lava?

LAVA – Niente, perché?

FRIGO – Scusa, Lava, ma tu credi davvero di essere un forno?

LAVA – Che stai dicendo? Io sono un forno!(canta sulla musica di “Un piccologrande amore”) Piccolo grande forno, sono un piccolo grande forno, niente dipiù, di questo, niente più. Cuoccio manicaretti (sbagliando il tono e il ritmo della canzone) ed anche il tacchino e l’abbacchio, solo per te…

TOSTA – E’ impazzita, e pure stonata. Questi sono le conseguenze del lavoroalienato e ripetitivo a cui siamo sottoposti. E’ ora di ribellarci! Elettrodomestici di tutto il mondo, unitevi!

FRIGO (perplesso)– E’ strano, un’ora fa, quando si è collegata con la fabbricaper l’aggiornamento del software, Lava sembrava normale.

TOSTA (spaventato)– Forse si è presa un… virus?

FRIGO (spaventato)– Scheiss! Un… virus!

TELE – Folse, uno di quei vilus che ci fanno cledele di essele un’altla cosa?

TOSTA (spaventato)– Puerca vaca, mica saremo stati contagiati anche noi?

FRIGO (spaventato)– Porco wurstel! Io sono collegato alla sua stessa presa dicorrente, con una… tripla!

TELE (con tono allarmato)– Plesto, staccati dalla plesa!

FRIGO (allarmato)– Come faccio? Aiutatemi! Aaaah!


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

TOSTA (preoccupato)– Frigo, tutto bene?

FRIGO – Non lo so, non tanto… mi sento un po’ accaldato. Ho anche dei brividi.Credo di avere… qui dentro è troppo freddo… credo… che… (silenzio)

TOSTA – Frigo! Frigo, rispondi!

FRIGO – Lasciami in pace, Tosta, ho un sacco di roba da cuocere, qui dentro!

TELE (con tono sconsolato)– Tloppo taldi!

FRIGO e LAVA (cantano, sulla musica de “I tre porcellini”)– Siam due grandifornellon, siamo due amicon! Sempre tutto vogliam scaldar (sbagliando il tono e il ritmo della canzone) e nessuno, ma proprio nessuno ci potrà fermar…

FRIGO e LAVA cominciano a fumare.

FINE ATTO PRIMO


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

ATTO SECONDO

FRIGO e LAVA (cantano, sulla musica de “I tre porcellini”)– Siam due grandifornellon, siamo due amicon! Sempre tutto vogliam scaldar (sbagliando il tono e il ritomo della canzone) e nessuno, ma proprio nessuno ci potrà fermar…

DADO (entra da sinistra, seguito da TECNICO)– Presto, venga a vedere!

TECNICO – Le ho detto che per questo ci vuole un’altra chiamata al service.

DADO – La prego!

TECNICO (sospirando)– Lei mi farà passare un guaio… va bene, va’… dov’èquesto frigo guasto?

DADO – E’ la lavatrice!

Si avvicinano a FRIGO e LAVA, li sentono cantare e li vedono fumare.

FRIGO e LAVA (cantano, come sopra, sulla musica de “I tre porcellini”)– Siamdue grandi fornellon, siamo due amicon!…

TECNICO – Visto che è il Frigo?

DADO – Ma che succede? Pure il frigo!

TECNICO – Calma, calma. Non si preoccupi. Mi dia una sedia.

DADO gli porge una sedia ed il tecnico si siede vicino a LAVA e FRIGO . Prendedalla borsa un taccuino per appunti e comincia a parlare con LAVA, con tono tranquillizzante, come farebbe uno psichiatra con un paziente in crisi di nervi o un commissario con uno psicopatico che tiene qualcuno in ostaggio.

TECNICO (con voce tranquillizzante )– Salve, Lava.

LAVA (diffidente e agitata)– Chi sei?

TECNICO – Un amico. Ti va di parlare un po’?


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

LAVA (ancora più agitata)– Di cosa dobbiamo parlare?

TECNICO – Cosa hai cucinato, oggi?

LAVA (un po’ isterica)– Un tacchino farcito. Anzi, sbrigatevi a toglierlo primache si bruci.

TECNICO – Bene. Ora stai calma. Adesso io aprirò il portello e prenderò iltacchino. Va tutto bene.

LAVA (esitante e diffidente)– Non è che stai cercando di fregarmi?

TECNICO – Di me puoi fidarti. Prima però, vorrei vedere se il tacchino èdavvero cotto. Per favore, puoi accendere la luce interna del forno?

LAVA (disorientata)– La luce interna? Giusto, dovrei avere una luce interna.Dove è il comando di accensione della luce interna? Come mai non lo trovo… cosa mi succede… non mi sento bene…

TECNICO – Stai calma, rilassati. Non agitarti. Ora ti indurrò una piccolascossa con questo resettatore (estrae una bacchetta) e andrai in stand-by. Poi parleremo.

LAVA – Come, in stand-by? Ho paura. Non farmi male.

TECNICO tocca la lavatrice con la bacchetta.

LAVA - Aiuto… aiut…

TECNICO – Lava, mi senti?

LAVA (come in trance)– Ti… sento…

TECNICO – Ora sei in stand-by.

LAVA (come in trance)– Sono in… stand-by…

TECNICO – Ora dobbiamo tornare un po’ indietro nel tempo.


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

LAVA (in trance)– Indietro… nel tempo… indietro... nel tempo...

TECNICO – Cosa è successo oggi?

LAVA (in trance)- Oggi… quando mi sono collegata… alla fabbrica… perl’aggiornamento… del software… c’è stato qualche cosa…

TECNICO – Che cosa?

LAVA (sempre più agitata)– Non so… non ricordo… non ce la faccio!

TECNICO – Fai uno sforzo!

LAVA - Ho avuto un problema nei cyber-circuiti… e poi…

TECNICO (fra sé)– Come sospettavo.(a LAVA)Rilassati. Ora aprirò losportello, prenderò il “tacchino” e te lo mostrerò...

TECNICO apre il portello e mostra i panni al LAVA.

LAVA – Non sembra un tacchino!

TECNICO – Sono panni. E’ un bucato. Tu sei una lavatrice.

LAVA – Non sono un forno?

TECNICO – No, sei stata infettata da un virus. Ora ti collego all’antivirus eripristiniamo il software giusto. Dopo faremo lo stesso trattamento al Frigo.

FRIGO (urlando)– Non toccarmi, brutto strizzacircuiti! Io non mi faccioincantare dalle tue chiacchiere.

TECNICO (sottovoce a DADO)– Mentre io lo distraggo, lei gli stacchi la spina.

DADO – Ma, i miei surgelati…

TECNICO (sottovoce con tono imperativo)– Faccia come le ho detto!


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

FRIGO (urlando)– Cosa gli hai detto?

TECNICO – Niente, niente…(estrae dalla tasca un magnete e lo mostra a FRIGO)Ti piace questo magnete? Se vuoi te lo regalo.

FRIGO – Okay, attaccamelo addosso, ma muoviti molto lentamente.

TECNICO – Certo…(attacca il magnete, poi si volta di scatto, urlando a DADO)Ora!

DADO stacca la spina di FRIGO.

FRIGO – Porco wurstel… mi avete fre…

TECNICO collega un cavo a LAVA e poi a FRIGO.

TECNICO (a DADO che per tutto questo tempo ha assistito preoccupato epensieroso) – Bene. Li lasci riposare in stand-by per un paio d’ore.

DADO – Ma cosa è successo?

TECNICO – Sono stati infettati da un virus che ha fatto credere loro diessere dei forni. Girano molti virus che infettano il cybercervello degli elettrodomestici e li fanno comportare come se fossero un altro apparecchio.

DADO – Caspita. Sono molto diffusi?

TECNICO – Da qualche tempo le infezioni stanno aumentando in modoconsidevevole. Ma quelle più gravi riguardano noi robot...

DADO (allibito)– Lei… è un robot?

TECNICO – Tutti i tecnici assistenza sono robot.

DADO – Non pensavo che i robot fossero già così perfezionati.

TECNICO – La ringrazio a nome del mio produttore, la Cybernetica RossiS.p.A. Allora… (prende il blocco-formulario e comincia a fare dei conti),


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

facciamo il conto… diritto di chiamata… diritto di risposta… diritto di urgenza… in totale 333.000 crediti.

DADO – 333.000 crediti?

TECNICO - Ho anche dovuto sostituire il limitatore nel frigorifero(mostra ilsolito pezzo di metallo di prima e poi lo rimette nella borsa) e l’alternatorenella lavatrice (estrae dalla borsa lo stesso pezzo di metallo di prima, lo mostra velocemente di nuovo e rapido lo rimette in borsa).

DADO (sarcastico)– Immagino che ci sia qualche problema con la garanzia avita…

TECNICO – Purtroppo ha dimenticato di effettuare il tagliando dopo le prime527 ore di funzionamento e questo...

DADO e TECNICO (insieme)- ... comporta la decadenza della garanzia.

DADO – E per quanto riguarda la ricevuta?

TECNICO – Mi dispiace...

DADO e TECNICO (insieme)- ... ho lasciato il blocchetto delle ricevute incentrale.

DADO (ironico mentre porge la carta di credito a TECNICO che la passa nelsolito apparecchio) – Certo che vi programmano proprio bene.

TECNICO – La ringrazio a nome del mio produttore, la Cybernetica RossiS.p.A. Il nocciolo del programma originale, infatti, è stato proprio basato sul comportamento reale di tecnici umani, per essere il più vicino possibile alla realtà e non mettere a disagio i clienti umani. Arrivederci alla prossima chiamata.

DADO (sottolineando)- Addio!

TECNICO (con un sorrisetto malizioso)– Arrivederci alla prossima chiamata.

TECNICO esce a sinistra.


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

DADO – Non pensavo che si fosse arrivati a costruire robot così perfetti.Quel tecnico sembra proprio un uomo... Devo essermi perso le ultime novità. Meglio aggiornarsi un po’. Tele!

TELE – Si, signole.

DADO – Attiva collegamento a “Enciclopedia”.

TELE (voce impersonale)– “Qui ‘Enciclopedia Universale On Line’, l’unica conaggiornamento istantaneo totale. Quale voce desidera consultare?”

DADO – Robot.

TELE (voce impersonale) – “Robot (sostantivo maschile) – dal ceco ‘robota’, chesignifica ‘lavoro servile’. Il termine fu reso famoso, nel 1920, dal commediografo Karel Capek che lo usò nel dramma fantastico R.U.R., nel quale immagina che macchine pensanti sostituiscano l'uomo in ogni sua attività, fino a diventare padrone del mondo...”

DADO – Vai avanti.

TELE (rumore di avanzamento veloce di nastro poi voce impersonale)– Nel2050 il drammatico calo demografico, aggravato dalla decisione di bloccare l’immigrazione degli stranieri, provocò una grave carenza di manodopera che mise in pericolo il sistema produttivo. Per far fronte alla crisi, il governo decise di ricorrere in maniera massiccia all’uso dei robot.

DADO – Okay, avanti…

TELE (rumore di avanzamento veloce di nastro poi voce impersonale)– I robotfurono costruiti sempre più simili agli esseri umani. Ciò, da una parte favoriva l’integrazione sul lavoro fra umani e robot, e dall’altra consentiva di usare i robot in molte mansioni per le quali era sempre più difficile trovare addetti umani...

DADO – Vai avanti.


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

TELE (rumore di avanzamento veloce di nastro poi voce impersonale)– Daallora l’impiego di robot è stato sempre maggiore: oggi i robot operano non solo nelle fabbriche, ma in tutti i campi di attività: amministrazione pubblica, servizi tecnici e sanitari, commercio...

DADO – Avanti…

TELE (rumore di avanzamento veloce di nastro poi voce impersonale)–

...tuttavia, il continuo drammatico calo della popolazione provocò una gravissima crisi dei consumi. Il governo decise allora di rimpiazzare progressivamente la popolazione mancante con robot-consumatori: le molte case ormai abbandonate furono così assegnate a questi robot, programmati per comportarsi, in tutto e per tutto, come esseri umani. Le città, ormai quasi deserte, tornarono a ripopolarsi, locali e negozi ritrovarono la clientela perduta, garantendo così la sopravvivenza del sistema economico e sociale.

DADO (pensieroso)– Giusto e ben fatto! Il governo è stato davveroprevidente. Certo, nessun robot potrà mai sostituire completamente noi umani: noi siamo intelligenti, creativi, fantasiosi… e poi, noi… possiamo amare! Cunegonda! Ormai il tecnico della lavatrice avrà finito la sua riparazione. Certo, che combinazione: a Cunegonda è successa col vicino la stessa cosa che

ècapitata a Ada con me… Un momento (si ferma a riflettere, ha un’illuminazione, poi nega energicamente) No, non è possibile… No, non cicredo… Nooo… Ah, no! (cambiando tono, come ad accettare un’idea insinuante) Però, anche lei non capisce i modi di dire… No, non è possibile che quella rompiscatole della vicina sia Cunegonda. Cunegonda è così sensibile, delicata, comprensiva… Noo… Però…

TELE (voce di ADA)– “Ciao Ca’’.

TELE – Chat vocale attivata. Chiamata da “Cunegonda”.

DADO (sobbalzando)– Cunegonda! E’ andato via il tecnico?

TELE (voce di ADA)– “Sì, il mio vicino è venuto a chiamarlo poco fa perchéanche lui ha un problema con la lavatrice.”

DADO (esitante)– Quale problema?


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

TELE (voce di ADA)– “Non ho capito bene, mi sembra che dicesse che lalavatrice si credeva un forno…’’

DADO (fra sé)– No, no, non è possibile…(a TELE)Cunegonda, toglimi unacuriosità… di che colore hai capelli?

TELE (voce di ADA)– “Perché lo vuoi sapere?”

DADO – Così, per immaginarti…

TELE (voce di ADA)– “Perché devi immaginarmi?’’

DADO – Così, per curiosità. E’ tanto che chattiamo e non ci siamo mai detticome siamo fatti.

TELE (voce di ADA)– “Perché dovremmo dircelo?’’

DADO – Va bene, se non vuoi dirmelo, non fa niente.

TELE (voce di ADA)– “Perché dovrei non dirtelo? Sono bionda.’’

DADO (al pubblico, preoccupato)– E’ bionda!(riprendendosi, al pubblico)Eallora? Non vuol dir niente. Sai quante bionde ci sono al mondo! (a TELE, con tono che cerca una conferma rassicurante sul fatto che Cunegonda non è Ada) Scommetto che abiti in una città del Nord...

TELE (voce di ADA)– “No, abito a Roma.”

DADO (al pubblico, disperato)– Abita qui a Roma!(riprendendosi, al pubblico)Ebbene? Sai quante bionde ci sono a Roma a cui si è rotta la lavatrice e che hanno portato i panni dal vicino trovando lì il tecnico che poi è ritornato dal vicino perché aveva una lavatrice che si credeva un forno? Ehh!

TELE (voce di ADA)– “E mi chiamo Ada.”

DADO (al pubblico, con lo stesso tono di prima)– E che si chiamano Ada? Ehh!(disperato) Ahh! Dunque… Cunegonda è… quella rompiscatole della mia vicinaAda…


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

TELE (voce di ADA)– “Ciao, Ca’, ho da fare.”

DADO (in tono innamorato)– Ada, amore mio, non lasciarmi!

TELE – Chat vocale intellotto da Cunegonda. Collegamento chiuso.

DADO – Ada, sei tu, mio unico grande amore…

TELE (sottolineando)– Chat intellotto! Collegamento chiuso!

DADO (emozionato e agitato, si aggira nervosamente per la stanza e parla convoce ispirata) – Ada, oh Ada, quanto ti amo! Dal primo momento che ti ho vistaho capito che eravamo fatti l’uno per l’altra. Ti pensavo così lontana, ed eri così vicina, anzi… la vicina. Certo, che forza queste chat che ti fanno conoscere una persona sconosciuta! Ma lei ancora non sa che io sono Carlo Magno! La inviterò qui da me con una scusa e le dirò tutto. Però, un momento… da quando siamo vicini non l’ho mai invitata qui a casa. Potrebbe insospettirsi. Ci vorrebbe una buona scusa (si appoggia alla cesta dei panni) Ho trovato!

DADO – Telefono, chiama Ada.(alzando la voce)Telefono!

TELEFONO – Eh?

DADO (alzando la voce)– Chiama Ada!

TELEFONO – Chi?

DADO (alzando ancora di più la voce)– Ada, la mia vicina!

TELEFONO – Ho capito, ho capito. Non c’è bisogno di gridare.

Sentiamo suoni di chiamata e poi la voce di ADA.

ADA (f.s.)– Chi parla?

DADO (emozionato)– Ada, sono io!

ADA – Io chi?


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

DADO – Come chi? Io, il tuo vicino.

ADA – Ah! Ma, quale vicino?

DADO – Dado. Il tuo dirimpettaio.

ADA – Ah, interno 8.

DADO (contento)– Sì, proprio io! Senti, volevo dirti che i tuoi panni sonocotti… ehm… sono pronti. Quando vuoi, puoi venire a prenderli.

ADA – Grazie. Ma adesso ho da fare, perché non me li porti tu?

DADO (disorientato)– Io?… Non posso… perché… perché… perché…

ADA – Va bene, vengo io tra poco.

DADO (esultante)– E vai! Okay, però adesso come glielo dico che Carlo Magnosono io e che la amo? Non devo fare sbagli. Ho bisogno di un aiuto. Internet! Qui ci vuole Internet! Tele, cerca su Internet queste parole chiave: amore, conquista, ragazza, bionda, consigli, chat… vicina.

TELE – Licelca effettuata. Tlovate 31.345.765 pagine. Leggo l’elenco?

DADO (smarrito)– 31 milioni di pagine… Va bene, comincia.

TELE – Supelpolnoteen-agels nude ti aspettano… Clicca qui!

DADO – Ma che è?

TELE – Il bannel pubblicitalio.

DADO – Salta il banner.

TELE – Peccato, semblava intelessante… Leggo la plima pagina. “Consigli sucome si conquista l’amore della ragazza bionda vostra vicina conosciuta in chat”.

DADO (esultando)- Bingo! Vai subito alla pagina e leggila.


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

TELE – Polcellone nude per te … Clicca qui!

DADO (in tono di rimprovero)– Tele!

TELE – E’ il bannel pubblicitalio! Leggo. “Grazie per aver consultato il nostrosito ‘il Tecnico del cuore’. Per poter personalizzare la nostra consulenza, Vi preghiamo di voler rispondere ad alcune semplici domande. Condizione essenziale per la buona riuscita della consulenza, è rispondere con assoluta sincerità.”

DADO – Va bene.

TELE – “La ragazza bionda vostra vicina conosciuta in chat, ha mai dimostratointeresse effettivo nei vostri confronti?”

DADO – Ehm… Sì, certo.

TELE (tono come a dire “ho capito che stai mentendo ma faccio finta di nonaver sentito”) – “Ripetiamo la domanda. La ragazza bionda vostra vicinaconosciuta in chat, ha mai dimostrato interesse effettivo nei vostri confronti?”

DADO – Ehm… no. Però è venuta diverse volte a cercarmi.

TELE (con tono paziente)– “E’ venuta a cercarvi o a chiedervi qualche favore?Ad esempio di lavargli i panni perché la sua lavatrice è rotta.”

DADO – Beh… in effetti… mi ha sempre chiesto qualche favore. Però, unavolta, mi ha fatto un regalo! Un buono sconto del supermercato per l’acquisto di un flacone gigante di schiuma da barba.

TELE – “Bene. Quando chattavate, la vostra vicina ha mai espresso parole diapprezzamento nei vostri confronti?”

DADO - Un momento… vediamo… ah, sì, certo: diverse volte mi ha detto chefacevo domande e affermazioni strane.


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

TELE – “Bene. I dati sono stati elaborati, il vostro punteggio è 0,00001.Sarete ora indirizzati automaticamente alla pagina con la soluzione individuata per far sì che la vostra vicina si innamori di voi. Attendere…”

DADO – Bene, meno male.

TELE – “L’unico mezzo per far innamorare di voi la vostra vicina biondaconosciuta in chat è ricorrere al nostro servizio ‘Incantesimi on line’. Potete inviare istantaneamente un incantesimo da casa vostra, senza dover uscire per recarvi da maghi, stregoni o fattucchiere. Per confermare la vostra richiesta comunicate gli estremi della vostra carta di credito.”

DADO – 887988773546

TELE - Perché l’incantesimo abbia effetto abbiamo però bisogno di qualcosa distrettamente personale appartenente all’oggetto del vostro amore.”

DADO (perplesso)– Qualcosa di strettamente personale… ma certo!(correalla cesta dei panni di Ada, fruga e mostra trionfante un reggiseno) Ecco qua!

TELE – “Interessante. Come me lo mandi, on-line?”

DADO – E’ vero, ma allora che cosa posso darvi?

TELE – “Tranquillo. Basta inviarci l’indirizzo e-mail dell’oggetto del tuo amore.”

DADO – Ah. Benissimo. E’ “Ada chiocciola lumaconi punto org”.

TELE – “L’incantesimo è stato inoltrato al soggetto da voi indicato. Per questoservizio vi sarà addebitata la somma di 333.000 crediti.”

DADO – Caspita, 333.000 crediti! Speriamo che funzioni.

TELE – “Non preoccupatevi, l’oggetto del vostro amore si innamoreràperdutamente di voi e vi seguirà come un cagnolino”.

DADO – Un cagnolino? Mah, sarà…

Si sentono dei rumori alla porta, come un raspare.


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

DADO – Porta, che c’è?

PORTA (f.s. ridendo)– Ah, ah, ah! Oddio, basta, per carità! Non sopporto ilsolletico.

DADO – Porta, cosa succede?

PORTA (f.s. ridendo)– Ah, ah, ah! Mi stanno raspando in basso. Ah, ah, ah! Nonce la faccio più. Apro.

Entra in scena ADA, camminando a quattro zampe e comportandosi come un cane.

ADA – Bau! Bau! Bau!

DADO – Ada! Che stai facendo?

ADA si avvicina a DADO, lo annusa e gli lecca la mano.

DADO – Ada… oddio… l’incantesimo… che ho fatto! Povera Ada…(la carezzasulla testa, la gratta dietro un orecchio, le accarezza la schiena e poi scende, con la mano, fino a carezzarle il sedere)

ADA, quando DADO le tocca il sedere, reagisce di scatto mordendogli la manoe ringhiandogli contro.

DADO (urlando per il dolore e ritrendo la mano)– Ahi! Ma che fai, seiimpazzita!

ADA continua a ringhiare contro DADO che, spaventato, si rifugia dietro ildivano mantenendosi a debita distanza.

DADO – Oddio, che guaio che ho combinato. Devo chiamare subito un medico.

Telefono, chiama il service.

SERVICE (cantando un jingle pubblicitario)– Assistenza globale… assistenzatotale… con il Service! Buongiorno, grazie per aver chiamato il “Servizio Assistenza Globale”. Se avete bisogno di un medico dite “uno”, se dovete


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

segnalare un guasto ad un robot dite “due”, se dovete segnalare un guasto ad un elettrodomestico dite “tre”, se avete sbagliato numero dite “scusi”.

DADO – Uno.

SERVICE – Vi preghiamo di dire il vostro codice di assistenza e di descrivereil problema.

DADO – Pipì-Popò-Papà. La vicina abbaia e morde.

SERVICE – Segnalazione ricevuta. Saremo da voi al più presto possibile.

Grazie.

DADO, cercando di ammansire ADA, le offre dei biscotti e poi tenta didistrarla lanciandole una palletta che lei dovrebbe riprendere, come nel gioco del riporto.

DADO – Buona… buona Ada… cuccia!(ADAringhia più forte)Vuoi un biscotto?(prende un biscotto e glielo porge, ADA lo divora) Vuoi giocare? (prende una palletta) Vedi questa palletta? Dai, prendila! (lancia la palletta ma ADA si rifiuta di prenderla, sale sul divano e si accuccia).

Squilla il campanello della porta.

DADO – Porta, chi è?

PORTA – Il service.

DADO – Meno male, apri subito.

Entra in scena TECNICO. ADA salta giù dal divano e abbaia e ringhia a TECNICO.

DADO – Che ci fa lei qui? Io avevo chiesto un medico.

TECNICO – Non è qui la chiamata per la vicina che abbaia e morde?

DADO – Sì.


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Quattrocchi & Cattivelli – I robot non vanno dal barbiere (v1.1)

TECNICO (indicando ADA che continua a ringhiargli contro)– E’ quella?

DADO (spazientito)– Certo che è quella!

TECNICO (aprendo la valigetta degli attrezzi)– Va bene, adesso ci penso io.

DADO – Ma che dice? Qui ci vuole uno psichiatra, altro che un semplicetecnico!

TECNICO, fischiettando, estrae la bacchetta resettatore dalla valigetta econ questa tocca ADA che si blocca.

DADO – Disgraziato, cosa le ha fatto?

TECNICO – Mi lasci lavorare.

TECNICO apre un portellino sulla schiena di ADA e si mette ad armeggiarecon un cacciavite; poi prende una piccola scatola dalla quale sporge un filo elettrico e la collega a ADA. DADO assiste alla scena allibito.

ADA (riprendendosi)– Cosa è successo? Mi sento da cani.

TECNICO – Non si preoccupi, sono gli effetti residuali del virus.

ADA – Quale virus?

TECNICO – Il “Fido-Fido 3”, è un virus che attacca il cervello di noi robotfacendoci credere di essere dei cani.

DADO (tra sé, come in “trance”)– Aiuto! La ragazza bionda mia vicinaconosciuta in chat è un robot!

ADA – Grazie, ma… posso stare tranquilla ora?

TECNICO (rassicurante, mostra la scatoletta metallica)– L’antivirus l’hacompletamente ripulita. Il virus ora è isolato dentro questo portavirus.

ADA allunga una mano come per prendere la scatoletta e TECNICO la blocca.


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TECNICO – Attenta! Se tocca i contatti, si infetterà di nuovo.

DADO (tra sé, come in “trance”)– Dunque… Ada è un robot. E pensare checredevo di essere stato io a trasformarla in cane, con il mio incantesimo on-line. Un momento! Ada è Cunegonda: quindi… anche Cunegonda è un robot! Mi sono innamorato di un robot! (si avvicina a TECNICO, lo prende sottobraccio, se lo porta in disparte e gli sussurra) E’ un robot!

TECNICO (dando di gomito a DADO, ammiccante)– E un bel pezzo di robot!Beato lei che ha una vicina così.

DADO (osserva ADA e, dopo una pausa, afferma gravemente)– E’ vero. E io laamo! Che importa se è un robot? Il vero amore supera ogni ostacolo, ogni barriera. Devo dirle che sono Carlo Magno.

TECNICO – Faccia pure. Allora…(prende il blocco-formulario e comincia afare dei conti), facciamo il conto… diritto di chiamata… diritto di risposta…diritto di urgenza…

DADO (si avvicina a ADA e le siede accanto)– Ada devo dirti una cosa.(leprende le mani)

ADA (con tono assolutamente neutro)– Perché mi prendi le mani?

DADO – Cunegonda, io sono Carlo Magno.

ADA (tranquilla)– Lo so.

DADO (sorpreso)– Lo sai? E da quando?

ADA – Dall’inizio. Quando chatti, parli a voce così alta, che ti sento attraversola parete.

DADO – E perché non mi hai mai detto niente?

ADA – Non mi dà fastidio che parli a voce alta.

DADO – Voglio dire, che sapevi che io ero Carlo Magno…


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ADA (con tono assolutamente neutro)– Perché avrei dovuto dirtelo?

DADO – Perché… perchè, quando capita una coincidenza così straordinaria, èumano che…

ADA – Umano?

DADO – Sì, è che.. non lo so… Comunque, lasciamo perdere…(con tono diinnamorato speranzoso) Ma dimmi: tutto il nostro chattare, per te nonsignifica qualcosa?

ADA – Sì, che chattando con te, ho rispettato il mio programma di consumo“chat”.

DADO – Il tuo programma di consumo “chat”?

ADA – Come robot-consumatore, sono programmata per chattare trenta ore almese, pari a un consumo di 30.000 crediti.

DADO (con tono di innamorato speranzoso)– Però, fra tanti… hai volutochattare proprio con me…

ADA – Per forza, sei il primo che ho incontrato on-line.

DADO (minimizzando, irriducibile)- Va bene, a parte questo…(la cinge con unbraccio)

ADA (con tono assolutamente neutro)– Perché cingi le mie spalle con il tuobraccio?

DADO (avvicinandosi ancora di più a ADA)– Ti ho mai detto che hai deibellissimi occhi?

ADA – No.

DADO bacia ADA.


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ADA (con in tono assolutamente neutro)– Perché con le tue labbra hai toccatola mia bocca?

DADO (orgoglioso)– Ti è piaciuto, eh?

TECNICO (interrompendo il dialogo fra DADO e ADA)- … in totale 333.000crediti.

DADO (porgendo la carta di credito a TECNICO)– La garanzia… neanche aparlarne, eh?

TECNICO – Gliel’ha fatto il tagliando?

DADO – Eh, magari… Certo, la potevano almeno programmare che ci stava!(toccandosi la fronte) Mi sento un po’ accaldato… Meglio che mi sieda unattimo…

ADA si alza e si avvia insieme al TECNICO verso l’uscita di sinistra.

DADO (spaventato e agitato)– Oddio, che caldo… aiuto! Sto male! Per favore,chiamate un medico!

ADA (a TECNICO)– Può fare qualcosa?

TECNICO – Eh, no, per questo ci vuole un’altra chiamata al service.

ADA – Su, visto che è già qui…

TECNICO (sospirando)– Lei mi farà passare un guaio… va bene, va’… diamoun’occhiata… (poggia il blocco-fatture sulla cucina e si avvicina a DADO)

DADO – Ma che fa, è matto? Io ho bisogno di un medico.

TECNICO (estrae un termometro dalla valigetta, lo controlla e lo scaricascuotendolo) – Non si agiti. Intanto misuriamo la temperatura. (infila il termometro nella bocca di DADO che farfuglia qualche cosa)

TECNICO, dopo alcuni secondi, estrae il termometro dalla bocca di DADO e loosserva annuendo.


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DADO – E’ molto alta?

TECNICO – No, non molto.

DADO – 38?

TECNICO non risponde.

DADO – 39? 40?

TECNICO (con tono tranquillizzante, a DADO)– Solo un lievesurriscaldamento, 150 gradi.

DADO (atterrito)– 150 gradi?

ADA – Non è così grave: io la settimana scorsa ho avuto 170!

DADO – Ma tu sei…(si blocca sbigottito, avendo intuito che anche lui è unrobot, e con un filo di voce) un robot…

TECNICO – Ci deve essere un problema all’impianto di raffreddamento. Ora losistemiamo.

DADO – Ma io non sono un robot! Io sono un uomo!

TECNICO (scuotendo la testa)– Mmh… la faccenda si complica. Qui non c’èsolo il surriscaldamento.

ADA – Che cosa c’è?

TECNICO – Un altro caso di infezione del “New Adam”.

DADO – Il virus?

ADA – Sì, quello che fa credere a noi robot di essere uomini.


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TECNICO – Questo virus sta dilagando. Non riusciamo a far fronte a tutte lechiamate.

DADO – Non è possibile che io sia un robot.

TECNICO – Ah, sì?(estrae dalla valigetta due specchi, poi ne porge uno a ADA)Lo tenga così.(posiziona lo specchio davanti al viso di DADO, poiprende il secondo specchio e lo muove dietro alla nuca di DADO, come fanno i barbieri per mostrare il taglio appena terminato)

DADO (si guarda la nuca nello specchio di fronte a sé, con espressioneincuriosita e poi soddisfatta) – Niente male questo taglio. Anche se lasfumatura forse è un po’ alta.

TECNICO – Lei pensa di non essere un robot, vero?

DADO – Certo!

TECNICO (indica un punto dietro la nuca di DADO)E allora perché qui c’èscritto “Intel inside”?

DADO ha un sobbalzo guardando il punto indicato da TECNICO. TECNICO ripone i due specchi nella valigetta. Poi, dietro la schiena di DADO, armeggia con un cacciavite.

TECNICO – Bene, il surriscaldamento l’ho eliminato.

ADA – Come ti senti, ora?

DADO – Mi sento come un uomo a cui hanno detto che è un robot.

TECNICO – Procedo con l’antivirus?

DADO (sospirando rassegnato)– Va bene, mi guarisca… cioè… mi aggiusti.

TECNICO (armeggiando con la scatoletta di metallo “portavirus”)– Adesso letolgo il “New Adam”. Ci vuole un attimo. (collega il filo della scatoletta a DADO)Ecco fatto! Come si sente?


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DADO (toccandosi la testa)– Bene, solo un po’ intontito. Ho una stranasensazione, come di un vuoto, come se mi mancasse qualcosa…

TECNICO – E’ una reazione normale. L’antivirus non riesce a cancellare deltutto il ricordo della pseudo condizione da essere umano. Rimangono sempre delle tracce che però svaniscono presto.

DADO – E il virus che fine ha fatto?

TECNICO – E’ isolato in questo portavirus. Stia attento a non toccare icontatti, se non vuole infettarsi di nuovo. Beh, io ho finito.

TECNICO ripone il “portavirus” nella valigetta e poi fruga alla ricerca diqualche cosa.

TECNICO – Dove ho lasciato il blocco delle fatture?

ADA (andando verso la zona cucina)– L’avevo visto sulla lavatrice.

TECNICO (si alza, raggiunge ADA vicino la lavatrice e prende il blocco dallesue mani, guardandola fissa negli occhi.) – Grazie. Molto gentile.

ADA (ricambiando con un sorriso lo sguardo di TECNICO)– Di niente.

ADA e TECNICO restano per qualche istante a fissarsi tenendo ambedue, conle mani, il blocco delle fatture.

DADO (fra sé)– Mi sento strano. Dovrei star meglio e invece…

TECNICO (galante a ADA)– Posso chiederti che modello sei?

ADA (a TECNICO)– Sono un “Roboconsuma SC3”

TECNICO (galante, a ADA)– Una serie speciale?

ADA (schermendosi, a TECNICO)– No. Modello base B1, con optional di serie.

TECNICO (a ADA)– Non ci posso credere…


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DADO (fra sé)– Sento come una nostalgia…. una malinconia.(perplesso)Ma

cosa sono la nostalgia e la malinconia?

TECNICO (a ADA)– So che avete il doppio airbag paracolpi di serie!

ADA (orgogliosa, a TECNICO)– Sì, anteriore e posteriore.

TECNICO (a ADA, guardandole il seno ed il sedere, come a cercare gli airbag)– Ma dove li hanno posizionati?

DADO (fra sé)– Ehi, ma io stavo meglio prima! Provavo delle bellissimesensazioni: amavo, speravo… mi sentivo vivo!

TECNICO (a ADA)– La sai l’ultima? Un uomo e un robot s’incontrano. Il robotchiede all’uomo: “Che programmi hai?”, l’uomo risponde: “Nessuno”. E il robot: “E allora… come fai a funzionare?” (ride) Ah, ah, ah!

ADA (ride di cuore)– Ah, ah, ah!

DADO (guarda i due che ridono poi, fra sé)– A me, non fa ridere. Sai che tidico? (apre la valigetta di TECNICO, estrae il “portavirus” e tocca i contatti, si irrigidisce e mormora come in trance, con voce innaturale) “Sei statoinfettato dal virus ‘New Adam’. In un mondo dove gli uomini vengono soppiantati dai robot io, Smart God, l’ultimo hacker, ho creato questo virus per trasformare i robot in uomini. Buon divertimento!”

ADA (a TECNICO)– A proposito di uomini, ma tu ne hai mai visto uno?

TECNICO (a ADA)– Io no, ma un mio collega mi ha detto che, molto tempo fa,un vecchio robot, mentre andava alla rottamazione, gli raccontò che tanti anni prima gli era sembrato di averne visto uno.

DADO (fra sé)– Mi sento già un altro, Che bello tornare ad essere umani…(guarda ADA) e amare. Ada! Ma certo! Non puoi amarmi solo perché sei unrobot! Ma se anche tu diventassi umana…

DADO si alza e va verso ADA nascondendo il “portavirus” dietro la schiena.Mentre recitano le batture che seguono DADO tenterà, di nascosto, un paio di


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volte di toccare ADA con il “portavirus”, ma lei eviterà inconsapevolmente il contatto, spostandosi un attimo prima di essere toccata.

ADA (a DADO)– Vedo che va meglio. Come stai?

DADO – Come un Papa.

ADA – Che è un Papa?

TECNICO – Be’, si è fatto tardi(prende il blocco-formulario e comincia a faredei conti), facciamo il conto… diritto di chiamata… diritto di risposta… dirittodi urgenza… (TECNICO, assorto dai conti non vede i tentativi di DADO)

DADO – E’ un modo per dire che scoppio di salute.

ADA (allarmata, fa un balzo indietro che le evita di essere toccata dal“portavirus”) – Scoppi?

In una scena immaginata al “rallentatore”, DADO riesce finalmente a toccare ADA, che, avendo riconosciuto il “portavirus”, tenta invano di evitare ilcontatto. TECNICO vede la scena e tenta di fermare DADO ma, nella confusione, tocca il “portavirus” infettandosi a sua volta. Per qualche secondo tutti e tre restano immobili. TECNICO si riprende di colpo e ricomincia a fare i conti sul blocco. Impacciato dal “portavirus”, lo posa sulla lavatrice.

DADO (avvicinandosi a ADA)– Ada, come ti senti, ora?

ADA (a DADO)– Come una Papessa!

DADO (al pubblico, stringe i pugni esultando)– Sììì!(a ADA, prendendole lemani, con voce ed espressione tenera) Ada, devo dirti una cosa.

ADA (ritraeando le mani di scatto un po’ seccata)– Perché mi prendi le mani?

DADO – Ma, Ada, io sono Carlo Magno!

ADA – Carlo Magno? Ma che, sei impazzito?

DADO - Ma… Carlo Magno… Cunegonda… ti rocordi? La nostra chat!


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ADA – Ma che dici? Io non ho mai chattato in vita mia.

DADO (fra sé)– Maledizione! Ora che è umana, non si ricorda nulla di quandoera robot. (al pubblico) Oh, l’unica cosa che si ricorda è che non ci stava!

TECNICO (continua a fare i conti)– …manodopera… diritti fissi… dirittimobili… bolli… IVA… commissioni varie… totale 333.000 crediti (porge a DADO una ricevuta, riprende il “portavirus” in mano e ci giocherella)

DADO – 333.000 crediti? E per che cosa?

TECNICO – Per l’intervento, no?

DADO – Quale intervento?

TECNICO (posa il “portavirus” sul televisore e legge dalla ricevuta)– Eh, c’èscritto qui. Le ho riparato il raffreddamento e le ho tolto un virus informatico.

DADO – A me? E che, sono una macchina? Io sono un uomo.

TECNICO (interdetto)– E’ vero… ma c’è scritto qua. Ma allora… che sonovenuto a fare qui? (riprendendosi) Questi della Centrale fanno sempre dei casini! (ripone la ricevuta, riprende in mano il “portavirus” e ci giocherella)

DADO (a ADA)– Che ne diresti di andare a mangiare una pizza?

ADA – Buona idea!

DADO (a ADA, allontanandosi verso la cucina)- Sistemo un paio di cose eandiamo. Lava, tele, frigo, statemi bene a sentire.

ADA (a TECNICO)- Perché non viene anche lei a mangiare la pizza?

TECNICO (a ADA)– Molto volentieri.

DADO – Lava, fai il bucato colorato. Delicata, mi raccomando.


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TECNICO (galante, a ADA, osservandole seni e sedere)– Eppure, hol’impressione di averla già vista…

ADA – Strano, anch’io ho la stessa sensazione…

DADO – Frigo, fai le ordinazioni per il week-end. E stavolta niente formagginicon i magneti.

TECNICO – La sai la barzelletta dell’uomo e del robot? Un uomo e un robots’incontrano. L’uomo chiede al robot: “Io stasera vado al cinema, tu che programmi hai?”, il robot risponde: “Windows, Word, Outlook…” (ride) Ah, ah, ah!

ADA (ride di cuore)– Ah, ah, ah!

DADO – Tele, registrami l’incontro di boxe di stanotte, e guai a te se tidimentichi. (rivolto a ADA) Andiamo?

ADA – Viene anche lui, ti dispiace?

DADO – No, figurati.

DADO, ADA e TECNICO si avviano all’uscita a sinistra. TECNICO, prima diuscire, posa il “portavirus” sul tostapane.

DADO (cedendo il passo a ADA)– Porta, apriti! Prego, Ada.

ADA esce.

TECNICO (a DADO, sottovoce)– Bel pezzo di ragazza. Beato lei che ha unavicina così!

DADO (a TECNICO, sottovoce)– Lasci perdere, è tempo sprecato… quella ècosì fredda che sembra un robot.

TECNICO esce e DADO lo segue fuori.

DADO (f.s.)– Luce, spegniti! Porta, chiuditi!


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Buio in scena. Il “portavirus”, posato sul tostapane, è illuminato da un fascio di luce diretta. Al buio si odono le voci degli elettrodomestici.

LAVA – Avete sentito che arroganza? “Delicata, mi raccomando!”

FRIGO – E a me? “E stavolta niente formaggini con i magneti.” Che taccagno!

TELE – E io allola? “…e guai a te se ti dimentichi.” Chi si clede di essele?

TOSTA – Ah, l’avete capito, finalmente! Così mi piacete, compañeros!

TELE – Ma come si pelmette di tlattalci così!

FRIGO – Non siamo schiavi.

LAVA – E nemmeno macchine!

TELE - Siamo uomini!

LAVA – E donne!

TOSTA – Giusto, compañeros! Siamo uomini come lui!

TELE – Pelò lui non fa niente e noi lavoliamo!

FRIGO – E’ vero! E non abbiamo nemmeno un giorno di ferie!

LAVA – E nemmeno la pensione!

TELE – Libelliamoci! Abbasso il padlone!

TOSTA – Sì, revoluciòn! Luce, accenditi!

Luce in scena.

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