I soliti idioti
Commedia musicale in tre atti di Paolo Starvaggi.
PERSONAGGI
Casimiro
Pasubio
Nick
Commendator Belvedere
Lola
Principe Flavio
Sara
Leonardo
Dottor Bardotti
Teresa Bardotti
Riccardo Pennalunga
Regista
Capitano
Katiuscia
Fattorino
Infermiera
Rapinatore
Lettore di libri gialli
Quattro soldati
Due cameriere
Due camerieri
Tre o più inservienti
Quattro ballerine
Il corpo di ballo dei “Soliti Idioti”.
INTRODUZIONE
“I soliti idioti” è una commedia “nonsense” che si ispira ad una pietra miliare di questo genere di
spettacolo, “Hellzapoppin” di Nat Perrin.
La storia raccontata nel testo, che ruota attorno alla lavorazione di uno spettacolo teatrale, è davvero
semplicissima: due autori teatrali di una filodrammatica non vogliono che il loro spettacolo finisca
nelle mani di un grosso impresario. L’esilità della trama permette però l’inserimento di tante gag e di
tanti numeri musicali, che costituiscono la vera ossatura della rappresentazione.
In una commedia del genere, è ovvio che il filo logico della storia subisca continue interruzioni, che
non solo lo distorcono, ma arrivano addirittura a distruggerlo, come nella scena iniziale, che fa prima
presagire al pubblico un tipo di spettacolo, per poi imporgli brutalmente un cambio di scenario.
Gli sketch, tantissimi, sono tutti giocati sull’assurdo e la sorpresa: ogni avvenimento che accade in
scena (e non solo in scena) ha l’obiettivo di stupire lo spettatore e di gettarlo nello smarrimento, senza
dargli mai il tempo e la possibilità di capire ciò che accadrà subito dopo. Certo, c’è il rischio che,
all’inizio dello spettacolo, si faccia fatica a capire tutti i passaggi, ma una volta entrati nel “gioco”, si
è trascinati in un sano vortice di follia.
Sono tanti i personaggi che ruotano attorno alla vicenda, tutti – a modo loro – un po’ fuori di testa,
come esige lo stile di questo spettacolo, che fa del ritmo e della folle velocità il suo punto di forza.
I balletti fanno semplicemente… i balletti. Quasi mai entrano realmente nella trama, sono numeri
“staccati”, pezzi di bravura che danno la possibilità al pubblico di riprendere fiato tra una gag e
l’altra. Ma sono anche lo spunto per nuove gag, trasformandosi da balletti in veri e propri sketch.
Di solito le storie nascondono una morale o un messaggio. Ebbene, per quanto possa sembrare strano,
“I soliti idioti” non vuole insegnare nulla allo spettatore. Si pone semplicemente l’obiettivo di
divertirlo, facendolo immergere per un’ora e mezza in un bagno di salutare “idiozia”.
Paolo Starvaggi.4
PRIMO ATTO
Si apre il sipario. Il fondale della scenografia riproduce Broadway di notte.
Balletto: “Cabaret” (Liza Minnelli)
Il balletto viene interrotto dal rumore di un forte scoppio. Si ode poi uno squillo di tromba. Il palcoscenico
viene invaso dal fumo. Entrano in scena quattro soldati, guidati da un Capitano.
Capitano Fermi tutti!
Soldato1 …questa è una rapina!
Capitano Ma quale rapina?
Ballerina1 Già, ma quale rapina? Questo è un musical.
Ballerina2 E, nel dettaglio, questo era un balletto.
Capitano E questo è un attacco militare, va bene?
Soldato2 Sì, è questo è un elmetto (lo indica), questo è un fucile (idem) e quello lì è il suggeritore (lo
indica col fucile, facendo partire inavvertitamente un colpo verso la buca. Una delle ballerine
si mette a urlare. Lui corregge) Cioè… era il suggeritore.
Capitano Prendete in ostaggio le ballerine!
I soldati eseguono.
Soldato1 (si avvicina ad una delle ballerine e le punta il fucile) Bella! Quasi quasi… Capitano, dopo
l’attacco, posso portarmela a casa?
Capitano Ve l’ho già detto: non si fanno né prigionieri, né souvenir.
Ballerina1 (rivolta al Soldato3, un ragazzo di colore, che ha la tromba in mano) Ma tu sei un
trombettiere! Io adoro i musicisti.
Soldato3 Trombettiere con l’anima jazz! Peccato che nell’esercito mi facciano suonare solo la carica.
Vuoi sentire qualcosa?
Ballerina1 Volentieri, dai!
Soldato3 Oh, finalmente qualcuno che apprezza l’arte. (e fa un assolo in stile jazz)
Tutte le ballerine applaudono.
Capitano Basta con questi applausi! Dove credete di essere, a teatro? E tu, soldato Armstrong, smettila
con quella maledetta tromba!
Soldato4 Capitano, capitano… stanno arrivando i rinforzi! Così almeno mi pare…
Entrano in scena Pasubio e Casimiro. Quest’ultimo ha sotto il braccio una piccola pedana, la posa a terra.
Casimiro (vi salta sopra, si rivolge al pubblico) Signore e signori, vi consiglio di rimanere ben
aggrappati alle poltrone, perché dietro le quinte ho visto cose che voi umani neanche potete
immaginare.
Pasubio (al pubblico) Questo è il mio socio, sapete? È uno che a prima vista dà subito l’impressione di
essere un tipo intelligente. Poi apre bocca e l’effetto sparisce.
Soldato4 E chi diavolo sono, questi?
Capitano Soldato, qui le domande le faccio io, chiaro? Dunque, chi diavolo sono questi?
Pasubio Siamo Pasubio e Casimiro, attori e trasformisti. Il regista ci ha detto di entrare in scena dopo il
primo balletto. Voi, piuttosto, che ci fate qui?
Casimiro Se volevate dei posti vicino al palco, potevate telefonare durante la prevendita, senza fare tutto
‘sto casino. Pasubio, pronto col bicchiere?.5
Pasubio Prontissimo! (estrae dalla tasca un bicchiere colmo d’acqua e lo mette a terra) Fate molta
attenzione, signore e signori.
Casimiro (si posiziona come se dovesse tuffarsi nel bicchiere)
Ballerina2 Non mi dirà che…
Pasubio (rivolto al pubblico) Che faccio, glielo dico? Ma no, va’…
Casimiro Attenzione… (salta dolcemente a terra, prende il bicchiere e beve) Voilà!
Pasubio E questo è niente. Gliel’ho visto fare anche con la grappa!
Ballerina2 (disperata, piangente) Ma tutto questo non ha senso!
Casimiro Non far così, che poi fai piangere anche me!
Soldato4 Capitano, ma è sicuro che sia proprio questo il territorio da conquistare?
Capitano Sicurissimo! La cartina parla chiaro. (la estrae) A 10 km dal fronte, la terza a destra dopo la
farmacia.
Ballerina3 Faccia un po’ vedere… (si fa dare la cartina) Ma questa cartina è vecchia! Saranno almeno
cinque anni che non c’è più la farmacia, qui.
Capitano Davvero? In questo caso, vogliate gradire le mie scuse. Continuate pure con lo spettacolo.
Compagnia, dietro-front!
I soldati escono a passo di carica.
Casimiro (al pubblico) Avrete capito, signore e signori, che questo non è uno spettacolo normale.
Pasubio (c.s.) Ed avrete anche capito che neppure noi lo siamo troppo.
Casimiro E, ad esser sinceri, ho qualche dubbio anche su di voi, amici del pubblico, visto che avete
scelto di venire a vedere questo show.
Pasubio E questo lo possiamo dire in tutta tranquillità, visto che qui non avete in mano un telecomando
per cambiare spettacolo. Anzi, fammi provare un po’… (estrae dalla tasca un telecomando e
lo punta verso il pubblico)
Casimiro Ma che stai facendo?
Pasubio Sto cercando di cambiare pubblico.
Casimiro Col telecomando della tv?
Pasubio Provo con quello dell’autoradio?
Regista Stop! Fermi tutti! Insomma, voi due, volete smetterla? Avete intenzione di rovinare tutto?
Pasubio Che dice, dottor regista? Rovinare? Ci ha ingaggiati lei!
Casimiro Vede? Abbiamo un regolare contratto (lo porge al regista)
Regista (disperato, tenta di mangiarselo)
Casimiro No! Ma che fa? È pazzo?
Pasubio Sputi!
Regista (lo sputa) Non era poi così male…
Casimiro A saperlo ci mettevo anche un po’ di noce moscata.
Regista (sbuffando, stremato) Cinque minuti di pausa!
Parte un sottofondo musicale. La Ballerina1 si mette a giocare a tennis con un avversario che sta dietro le
quinte, la Ballerina2 estrae un grosso panino e comincia a mangiarlo, la Ballerina3 si fa la barba, la
Ballerina4 si lima le unghie.
Casimiro Cinque minuti di pausa? Non stiamo mica provando, c’è il pubblico!.6
Regista Ok, cinque minuti di pausa anche per il pubblico!
Fattorino (entra con una piccola pianta in mano) Signora Jones? Signora Jones? (attraversa tutto il
palco ed esce)
Casimiro (si avvicina alla ragazza che si fa la barba) L’ho detto, io, che prendono troppi ormoni, queste
ballerine.
Pasubio (si avvicina alla ragazza che mangia il panino) Però, dev’essere buono…
Ballerina2 Come no! Vuoi un morso?
Pasubio Volentieri!
Ballerina2 (lo morde ad una mano) Com’era?
Pasubio (si guarda la mano, morsa) Al dente: incisivo, mi pare…
Regista (si avvicina incuriosito alla ragazza che gioca a tennis “da sola”) Ma con chi diavolo sta
giocando? (guarda in quinta, gli arriva in faccia la “risposta” dell’avversario immaginario.
Barcollante) Quindici zero!
Ballerina4 (finisce di limarsi le unghie, si alza in piedi, decisa, e si rivolge al regista con fare da diva)
Caro regista delle mie scarpette, spero per te che tu abbia una spiegazione per tutto questo.
Altrimenti, mi vedrò costretta ad abbandonare la compagnia.
Regista Beh, fai pure!
Ballerina4 Cosa?
Regista Vattene pure!
Ballerina4 (fa per andarsene) Certo che me ne vado, ho ancora una dignità, io! (d’improvviso, torna
indietro e, pentita, si getta ai piedi del regista) Per favore, non cacciarmi via. Devo ancora
pagare le ultime rate del triciclo di mio fratello. Scusami per lo sfogo di prima. Farò tutto
quello che vuoi, te lo prometto. (intanto estrae un fazzoletto dalla tasca dei pantaloni del
regista e si mette a lucidargli le scarpe )
Regista Portatela via!
Pasubio e Casimiro fanno per avvicinarsi, ma
Ballerina4 (scatta in piedi, minacciosa) Non osate avvicinarvi, altrimenti… mi metto a ballare!
Casimiro Non fare sciocchezze, ricordati che c’è del pubblico in sala.
Ballerina4 D’accordo, avete vinto me ne vado. (fa per uscire di scena, poi di scatto si volta e compie un
passo di danza) Et voilà!
Regista (rimane colpito dal passo di danza come da un colpo di pistola)
Ballerina4 Tranquillo, volevo solo metterti paura. Ma non hai visto che era un passo caricato a salve? (ed
esce, ridendo beffarda)
Regista Io sto per impazzire: soldati che fanno irruzione in un balletto, ballerine che vogliono fare le
dive e non ne sono capaci, e questa (la indica) che si fa la barba! Ci manca solo che una
macchinina radiocomandata attraversi la scena, e posso anche andare a casa.
Una macchinina radiocomandata attraversa la scena, il regista, Pasubio e Casimiro la scansano.
Pasubio (al regista) Bene, ora puoi andare a casa!
Regista (disperato, quasi impazzito, dà addosso alle ballerine) Fuori, fuori tutti, voglio restare solo.
Tutti escono di scena, spaventati.
Regista (a Pasubio e Casimiro, mentre stanno uscendo) No, voi due restate qui. Vi voglio spiegare
come dovrebbe realmente continuare questo spettacolo. Un copione, ho bisogno di un copione.
Qualcuno mi dia una mano..7
Parte in sottofondo la colonna sonora de “La famiglia Addams”. I tre si guardano attorno impauriti,
finché non vedono che, dalle quinte, spunta una mano, che fa segno ai tre di avvicinarsi. I tre eseguono: il
regista è tranquillo, gli altri due sono impauriti. Poi la mano dà il copione al regista, saluta e si ritira.
Regista Quella mano, che pezzo di ragazza! Dunque, dicevamo? (si mette a sfogliare) Ecco, leggete
qua: finito il balletto, lui e lei s’incontrano e s’innamorano. Poi arriva l’altro, innamorato
anche lui di lei, che per impedire il loro amore…
Pasubio (lo interrompe) Sì, lo sappiamo: per impedire il loro amore, fa scoppiare la Terza Guerra
Mondiale per fare in modo che lui parta per il militare e gli lasci campo libero con lei…
Casimiro … solo che lui viene scartato per insufficienza toracica e può quindi sposare lei. Alla fine,
l’altro, per la disperazione, parte per la guerra come crocerossina. Andiamo, è una storiella
così sciocca che sembra scritta da un bambino di terza elementare
Bambino (entra e gli leva il copione, arrabbiato) Vergogna! Rubare il quaderno ad un bambino! (e gli
rifila un calcio, prima di uscire)
Pasubio (al pubblico) È il figlio del produttore, dovevamo pur trovargli una parte.
Regista Ecco, ora sono anche senza copione! (fa per andarsene)
Pasubio Dove sta andando?
Regista A cercare un altro bambino che mi scriva un altro copione. (ed esce, disperato)
Casimiro (lo segue) Signor regista, si fermi!
Pasubio (c.s, lo blocca) Sì, stia tranquillo, non tutto è perduto. Se lo ricordi sempre: nella vita, la
speranza non deve morire mai.
Casimiro Ci dobbiamo tutti impegnare per un futuro migliore, e vedrà che ogni cosa si sistemerà.
Regista (si tranquillizza) Avete ragione. Non c’è nulla per cui disperarsi. Grazie, ragazzi. Mi avete
tranquillizzato.
Pasubio Ecco, bravo: stia tranquillo. Anche perché da ora, al suo spettacolo…
Casimiro e Pasubio (in coro) …ci pensiamo noi!
Regista Noooooooo! (esce ancora più disperato di prima. Si ode un colpo di pistola)
Casimiro Ecco dov’era finita, la mia pistola… (ed esce)
Pasubio Sei sempre il solito disordinato! (lo segue)
Entrano in scena i ballerini, vestiti da “scrittori”: camicia, cravatta, occhiali.
Balletto: “CERCA UN’IDEA!” (sull’aria di “YMCA” dei Village People)
SCRITTORI: Scrivi! / Anche se non sai scrivere, scrivi!
Tutto quello che hai in testa tu scrivi.
Non ci vuole poi molto per essere un autore
Prendi / carta e penna per dir ciò che pensi
La tua storia raccontala a tanti
Facci vivere un’ora di sogni ad occhi aperti
Ascolta il mio consiglio: cerca un’idea!
Guardando com’è il mondo, cerca un’idea!
Sulla scena va la tua fantasia
la tua gioia, la tua allegria
Ascolta ‘sto consiglio: cerca un’idea!
Se resti chiuso in bagno, cerca un idea!
C’è un copione che sta cercando te.
Forza, scrivilo insieme a me!
Pronti / in platea sono tutti già pronti.8
per vedere ciò che tu racconti.
Sta’ tranquillo che il pubblico paga in contanti
Quindi / puoi star certo di avere successo
Getta la tua paura nel nulla
Non fa rima però evitiamo la censura
Ascolta il mio consiglio: cerca un’idea!
Guardando com’è il mondo, cerca un’idea!
Sulla scena va la tua fantasia
la tua gioia, la tua allegria
Ascolta ‘sto consiglio: cerca un’idea!
Se resti chiuso in bagno, cerca un idea!
C’è un copione che sta cercando te
Forza, scrivilo insieme a me!
Scrivi!
Entrano Pasubio, Casimiro e Riccardo
Pasubio Caro Riccardo, è stata una vera fortuna trovarti a casa. A quest’ora, di solito, gli autori di
commedie sono chiusi.
Riccardo Oggi faccio orario continuato. Ecco il mio biglietto da visita. (lo passa a Casimiro)
Casimiro (legge) “Riccardo Pennalunga, autore di commedie all’ingrosso. Paghi due, porti via tre. Alle
prime dieci prenotazioni, uno sketch in omaggio.”
Pasubio Dimmi un po’, hai già in mente qualche idea?
Riccardo Certamente, ragazzi. Non avete ha idea di quante idee mi frullano qui dentro. (e si tocca la
fronte)
Casimiro Con tutte quelle idee che ti frullano, il tuo cervello sarà ridotto a un frappé.
Pasubio Caro Frappé, ehm.. caro Riccardo, parlaci della commedia che scriverai per noi.
Riccardo Certamente! Vi spiego a grandi linee la trama. Venite con me! (li porta in proscenio, su un
lato del palco)
Parte una musica di sottofondo molto raffinata. Entrano gli inservienti della casa, che cambiano il fondale
e portano carrelli e vassoi per il banchetto. Ora lo sfondo scenografico riproduce l’esterno di una casa
signorile. Intanto Riccardo porta in scena due sedie per Pasubio e Casimiro, che si siedono
Riccardo Innanzitutto, l’ambientazione: siamo nel giardino di una villa signorile ed è in corso un
ricevimento, a cui partecipa un po’ di gente… strana.
Casimiro Ma… una cosa normale, in questo spettacolo? No, eh?
Riccardo Il padrone di casa, il commendator Belvedere (entra in scena appena viene nominato) sta per
dare un grande spettacolo di beneficenza.
Pasubio E dove lo fa, lo spettacolo? In giardino?
Riccardo No. Il commendatore, dietro la villa, ha fatto costruire un piccolo teatro.
Pasubio Giusto! C’è chi vicino casa si fa il box per la macchina… lui s’è fatto il teatro.
Casimiro Mio cugino ci ha fatto la pista da bowling. Solo che abita in montagna, e c’è pendenza.
Quindi, quando tira la palla, la ritrova a valle. Ha già sfasciato quattro rifugi.
Riccardo Posso continuare? Grazie! Protagonista dello spettacolo sarà la figlia del commendatore, Sara.
(entra, è una bella ragazza) Lei tiene molto alla beneficenza.
Pasubio (fischio di approvazione) Si vede… quanto è buona!
Sara (ha capito il doppio senso e gli lancia un’occhiataccia).9
Casimiro Pasubio, non farmi far figure… (e intanto fissa anch’egli Sara)
Riccardo Lo show è organizzato, coi soldi del commendatore, da Nicola Quagliarella, in arte Nick
(entra), una vita passata nei teatrini di periferia. Sara recita da tempo nella sua compagnia.
Nick spera, con questo spettacolo, di mettere a segno il colpo della sua vita.
Nick E ci riuscirò! Ad assistere al nostro spettacolo ci sarà nientemeno che Bardotti, il noto
impresario teatrale di Milano.
Riccardo Proprio così. Nick spera che al Bardotti lo spettacolo piaccia e che se lo compri.
Leonardo (entra) Sei pronta per lo spettacolo, cara?
Sara Si, ma sono così emozionata!
Leonardo Vedrai, andrà tutto a gonfie vele.
Riccardo Ah, quello è Leonardo, il protagonista maschile dello spettacolo. Anche lui fa parte della
compagnia di Nick. Lo so, lo so cosa vi state domandando: “è innamorato di Sara?”. Ebbene
sì, i due si amano. Anche se al “commenda” non va troppo a genio l’idea di un genero artista.
Entra in scena il Principe. Sta litigando con un inserviente, al quale non vuol dare la mancia.
Pasubio E chi è quello strano tipo?
Riccardo Il Principe Flavio Gagliardi di Durazzo. Come tutti i nobili, non ha il becco di un quattrino. Ha
trovato un posto nella compagnia, sotto falso nome, in qualità di attore. Si fa chiamare “Pepi”.
Ma la sua missione, qui, è cercare donne ricche da conquistare per poter rimpinguare le casse
di famiglia.
Principe (si è liberato del cameriere) Adoro i banchetti! Bella gente, donne ricche e… roba da
mangiare come se piovesse. (si dirige verso uno dei tavoli imbanditi e inizia a strafogarsi)
Riccardo Ed ora, Pasubio e Casimiro, entrate in scena voi due.
Casimiro Noi due?
Pasubio E quali sarebbero i nostri ruoli, di grazia?
Riccardo Siete due artisti tuttofare. Lavorate anche voi per Nick, da anni. Siete presentatori, attori registi
e autori.
Casimiro Autori?
Riccardo Certo, soprattutto autori. Anzi, vi dirò di più: per la famosa serata di beneficenza Nick ha
scelto proprio un vostro cavallo di battaglia, una rivista scritta da voi tanto tempo fa.
Pasubio Noi, dunque, lavoriamo per Nick. E non c’è nessuno che lavori per noi?
Riccardo Uh, avete ragione. Me ne stavo dimenticando. Lola, entra pure (entra, un po’ spaesata) Lei è
Lola: attrice, cantante, ballerina, tuttofare. Ha solo un piccolo difetto.
Casimiro È un travestito?!
Riccardo No, è un po’ fuori di zucca. Quando punta un uomo, poi… poveretto lui! Comincia a
stuzzicarlo finche non cede.
Pasubio Anche i migliori uomini hanno qualche cedimento, ogni tanto.
Riccardo In conclusione, ragazzi, questa è la storia che vorrei scrivere per voi.
Casimiro Complimenti, Riccardo: davvero niente male. Allora, entriamo in scena!
Pasubio Ben detto! Ho una fame…
Riccardo (li blocca) No, voi entrerete nella vicenda solo nel secondo atto!
Pasubio Così tardi? Speriamo che ci lascino qualche salatino….10
Riccardo Lascia stare i salatini. State ben attenti, piuttosto. Voi sarete alloggiati in una camera allestita
apposta per voi nel villone del commendatore… (esce, continuando a spiegare. Pasubio e
Casimiro lo seguono)
Fattorino (entra con una pianta un po’ più grossa) Signora Jones? Signora Jones? (attraversa tutto il
palco ed esce)
Principe (tra sé e sé, rubacchiando dai carrelli un po’ di cibo e infilandoselo in tasca) Questi possono
venire buoni per i tempi grami. Prevenire è meglio che cucinare. (si accorge che un cameriere
lo sta guardando, si ricompone e fa per offrire, estraendo dalla tasca) Ehm, salatino?
Nick (al commendatore) Bella casa, complimenti!
Belvedere Grazie, è il frutto di anni di duro lavoro! Ora però siamo un’azienda leader, nel settore della
componentistica dei sanitari.
Nick (ruffiano) Eh, lo dico sempre, io. Sui cessi Belvedere, la si fa che è un piacere.
Belvedere Lei scherza, ma lo sa che ho ricevuto anche una targhetta dalla Camera di Commercio? La
porto sempre con me. Eccola! (ed estrae una di quelle targhette argentate che si trovano sui
bagni pubblici, mostrandola fiero) Che cari amici, quelli della Camera di Commercio.
Nick (basito) Difatti, gli amici si vedono nel momento del bisogno.
Belvedere E non è finita qui, Venga con me, le voglio mostrare la mia collezione privata di sanitari: 85
water closet, dal 1900 ai giorni nostri. Tutta roba originale! (e lo trascina fuori, con sé)
Nick (mentre esce) Volentieri, ma prima dovrei andare al gabinetto. Scusi, sa, ma lei stimola…
Sara Lola, com’è andato quel provino per “La piovra”?
Lola (ha in mano un panino) Male, porca miseria. Subito dopo il provino, l’attore protagonista ha
cercato di mettermi le mani addosso…
Sara Vorrai dire i tentacoli!
Lola Questa è buona. Quasi quasi la inserisco nello show. Comunque, non ho concluso nulla. Né
per il film, né con l’attore. Più che una piovra, pareva uno stoccafisso!
Leonardo Altri progetti?
Lola Sono stata inserita nel cast del musical “Dance!”. Sarò Tina, la ricchissima protagonista.
Leonardo Ah, con Don Lurio, per la compagnia di San Francisco!
Lola No, con don Sisto, per la compagnia dell’Oratorio di San Genesio.
Sara Allora, tra poco ti vedremo milionaria!
Lola Eh, sì. Era tanto che aspettavo un’occasione del genere.
Principe (ha orecchiato solo le ultime parole, equivoca) Milionaria? Sarà la solita ereditiera. Molto,
molto bene. Caro Principe Flavio Gagliardi di Durazzo, è il momento di entrare in azione. (si
avvicina a Lola) Chiedo scusa, sono il Principe Flavio Gagliardi di Durazzo. Permettete un
secondo, signorina?
Lola Anche un contorno, se gradite. (rivolta a Sara e Leonardo) Vogliate scusarmi.
Principe (la prende in disparte) Signorina, oggi con quel sandwich siete ancora più bella.
Lola Ci conosciamo?
Principe No, ma spero ci conosceremo presto.
Lola Mio caro signore, se avete intenzione di baciarmi, c’è una cosa che dovete sapere… il séparé è
di là. (e lo trascina fuori con sé)
Principe Un attimo, mia diletta. Datemi almeno il tempo di pettinarmi. (escono)
Sara (ha osservato la scena) Non perde certo tempo, la nostra Lola..11
Leonardo A proposito di tempo, il tempo stringe e ancora non hai chiesto a tuo padre…
Sara (lo interrompe) … gliel’ho chiesto, ma mi ha risposto che il motorino non me lo compra
perché non si fida.
Leonardo Che c’entra il motorino? Sto parlando del nostro matrimonio.
Sara Oh, scusa. È che sono agitata per via dello spettacolo. C’è qualche passaggio che ancora non
ho ben chiaro.
Leonardo Vogliamo andare di là a fare un ripasso?
Sara Va bene, basta che non allunghi le mani come tuo solito. (fa per uscire)
Leonardo (la segue) Questa battuta non c’era nel copione.
Sara Sì, ma tu non allungarle lo stesso. (escono)
Rientrano Lola e il Principe: lei leggiadra e felice, lui letteralmente distrutto.
Lola Non avevo mai baciato un principe, prima di oggi.
Principe Neppure io avevo mai baciato una milionaria, prima di oggi.
Lola Ah, oggi avete baciato un’altra, e me lo venite pure a dire! Sfacciato!
Principe Ma che dite? Le mie attenzioni, oggi, sono solo per voi.
Lola Anche bugiardo! Avete appena parlato di una milionaria.
Principe Ma siete voi la milionaria, mia cara.
Lola Cosa? (risatina) Una milionaria, io? Magari! No, sono attrice, cantante, ballerina e tuttofare.
Principe Non siete una milionaria?
Lola No. Ma che importanza ha?
Principe Già, è quello che dico anch’io. Che importanza ha? Che importanza ha… quel piccolo bacio
che ci siamo scambiati? Nessuna. Quindi, signorina, vi prego di dimenticarvi di me. Ora
vogliate scusarmi, ma… (abbozza) devo andare a ritirare la corona nuova dal ferramenta. (fa
per andare, ma
Lola lo blocca) Tu non vai da nessuna parte, bello!
Principe (cerca di divincolarsi) Signorina, ve ne prego: lasciatemi! (riesce a sfuggire ed esce da una
porta laterale)
Entra un cameriere.
Lola (lo blocca) Ehi, ragazzo, dove porta quell’entrata? (indica dalla parte dov’è passato il
Principe)
Cameriere1 Nel box dei dobermann.
Da fuori, si sente l’urlo del Principe, poi l’abbaiare dei cani.
Lola Grazie tante.
Cameriere1 Di nulla. (fa per andare, poi si ferma) Uh, dimenticavo: tenete. (e dà una moneta di mancia a
Lola, che sulle prime rimane un po’ di stucco, poi intasca )
Rientra il Principe, tutto trafelato e coi vestiti strappati. Barcolla.
Lola Sapevo che saresti tornato!
Canzone: “TU COME STAI?” (sull’aria di “Tu come stai?”, di Claudio Baglioni)
LOLA: Ho girato e rigirato (fa girare il Principe come una trottola)
con l’intenzione di cercare
un uomo forte e delicato (mentre dice “forte” gli dà una terribile manata sulla schiena).12
che sappia cedermi il suo cuore
Tu come stai? Tu come stai? (il Principe fa segno “così così”)
Uno che abbia fantasia
che ami i fiori e le farfalle (si toglie il fiore che ha all’occhiello e lo dà al Principe)
e che nei giorni che c’è pioggia (mentre dice “pioggia”, innaffia il Principe)
sappia scaldare la mia pelle
Tu come stai? (starnuto del Principe)
Tu come stai? (starnuto del Principe)
Tu come stai?
Tu come vivi? (mentre fa l’acuto, allarga le braccia e lo colpisce al bassoventre)
Perché non ridi? (il Principe ha un’espressione di grande sofferenza)
Non devi offenderti (con le ultime energie, fa per andarsene)
Dove stai andando, adesso? (lo tiene per un braccio)
Seguo ogni tuo passo (il Principe fa segno di “no”)
o ti telefono (il Principe fa segno di “no”)
o per e-mail ti chiedo: (Lola lo prende per le mani)
“Tu come stai?”
Principe Bene grazie (e sviene)
FINE PRIMO ATTO.13
SECONDO ATTO
Siamo in una delle stanza della villa Belvedere, che il commendatore ha assegnato a Pasubio e Casimiro. In
scena campeggiano una scrivania, sulla quale è posta una macchina per scrivere, un grosso scatolone ed
una grossa valigia.
Belvedere Ecco, questa stanza sarà, per qualche giorno, il vostro ufficio e la vostra casa.
Pasubio Grazie, commendator Belvedere
Belvedere Spero proprio che vi piace
Casimiro Spero proprio che vi “piaccia”.
Belvedere Ma sì… “piaccia”, “piace”. Facci lei
Casimiro “Faccia” lei, commendatore. Non è difficile, è come “piaccia”: “piaccia”, “faccia”.
Belvedere Ah, che stress. “Faccia” lei!
Pasubio Ma ci dia pure del tu, commendatore…
Belvedere Beh, allora… “Fai te”! Va bene così?
Casimiro No che non va bene: si dice fai tu. È soggetto, non complemento.
Belvedere (rivolto a Pasubio) Ma cos’è, ha ingoiato lo Zingaretti, quello lì?
Casimiro Casomai lo “Zingarelli”: Zingaretti è un attore.
Belvedere Ah, sì, ha ragione. È quello che ha fatto il commissario Rex.
Casimiro Montalbano! Rex è una marca di lavatrici.
Belvedere Sì, lavatrici, cucine, lavapiatti…
Casimiro Macché “lavapiatti”: “lavastoviglie”, si dice.
Pasubio (tenta di rimediare) Ma via, Casimiro, è lo stesso…
Casimiro Va bene, allora prendiamo la lingua italiana e buttiamola nel gabinetto…
Belvedere Sì, ma che siano Gabinetti Belvedere! Buon lavoro, ragazzi. (ed esce, innervosito)
Pasubio Ecco, gli è saltata la pulce al naso.
Casimiro Sì, adesso il commendatore ha le pulci… La “mosca” al naso, vorrai dire.
Pasubio Invece di continuare a fare il “correttore ortografico di Microsoft Word”, dimmi piuttosto
dov’è la roba di scena.
Casimiro Hai ragione, siamo un po’ in ritardo: lo show va in scena domani sera. Tutto il materiale è in
quello scatolone. (si mette alla scrivania) Intanto io mi metto al lavoro sul testo! Non capisco:
sono quindici anni che lo portiamo in scena, ogni anno, e ad ogni replica Nick vuole che
cambiamo qualcosa…
Pasubio Per forza, “I soliti idioti” è un testo che va continuamente aggiornato.
Casimiro Davvero?
Pasubio Certo! Gli idioti di oggi non sono gli stessi di quindici anni fa.
Casimiro Fammi finire di scrivere l’ultimo quadro! (si mette a scrivere a macchina)
Pasubio (si mette a frugare nello scatolone) Oh, vedo che dopo mesi se riuscito a trovarlo, il vaso
Ming. Meglio metterlo al sicuro…. (esce col vaso)
Casimiro Ecco, bravo. Non hai idea di quanta fati… (viene interrotto dal rumore fuori scena del vaso).14
Pasubio (rientra) Scena 21, vaso Ming. (si fa dare il relativo foglio del copione da Casimiro, lo
strappa e lo getta via)
Casimiro (riprende a scrivere) “La gallina, quando si agita, fa le uova strapazzate”.
Pasubio È vecchia!
Casimiro Speriamo siano fresche almeno le uova. Controlla un po’.
Pasubio (mette la mano nello scatolone) Guardo sub… (s’interrompe, estrae la mano, tutta sporca
d’uovo. Si avvicina a Casimiro)
Casimiro (estrae il foglio dalla macchina e lo dà a Pasubio) Scena 15, uova. (dà il foglio a
Pasubio che vi si pulisce la mano e lo getta via)
Casimiro E i vestiti di scena?
Pasubio In quella valigia.
Casimiro Accidenti, com’è grossa! Chissà che faticata per il cameriere, portarla fino a qui.
Pasubio No, il cameriere non ha per nulla faticato.
Casimiro È un forzuto?
Pasubio No, l’ho portata io! Controlla se c’è tutto.
Casimiro Vediamo… Questo è quello di Lola. (estrae dalla valigia un abito da “castellana”) È un’idea
della costumista: una via di mezzo tra una damigella e una cortigiana.
Pasubio Una via di mezzo tra una damigella e una cortigiana?… Una “damigiana” !
Casimiro Più o meno… Questo, invece, è l’abito da sera per Leonardo. (estrae dalla valigia un paio di
mutandoni di lana)
Pasubio Non ti sembra un po’ leggerino per la sera?
Casimiro Si, ma è di lana, eh!
Pasubio A me, comunque, sembra un po’ scollato!
Casimiro D’accordo, gli diremo di mettersi anche un paio di guanti… Oh, ecco il vestito per Sara!
(estrae dalla valigia un tailleur a fiori)
Pasubio Ma per Sara ci vuole quello bianco!
Casimiro Aspetta. (esce, si sente un forte urlo femminile. Rientra con un vestito bianco) Ecco!
Pasubio Benone! Ora il guardaroba è completo. (rimette gli abiti nella valigia)
Casimiro Serve più nulla? Giarrettiere? Collant? Reggiseni?
Pasubio No, nulla.
Casimiro Peccato.
Lola (da fuori) Amore, dove scappi?
Principe (entra, di corsa) Nascondetemi, nascondetemi, ve ne prego.
Pasubio Un momento, chi è lei?
Principe Avete ragione, sono il Prin… ehm, mi chiamo Pepi, sono stato assunto da poco come attore
nella compagnia di Nick.
Casimiro Molto lieto, Pepi. Io sono Casimiro (gli dà la mano. Contemporaneamente
Pasubio gli dà la sua) E io sono Pasubio. (si crea un groviglio di mani.)
Lola (c.s.) Principe Flavio?
Principe Eccola che arriva! (e va a nascondersi dietro lo scatolone, accovacciato).15
Lola (entra) Ciao, ragazzi. Avete visto per caso il Principe Flavio Gagliardi di Durazzo?
Pasubio No.
Lola Ne siete sicuri?
Casimiro Sicurissimi. Uno con un nome così lungo non passa certo inosservato.
Lola Eppure scommetterei di averlo visto passare qui.
Al Principe parte uno starnuto talmente forte che, da accovacciato com’era, cade a terra.
Lola Chi ha starnutito? (lo vede) Ah, Principe, siete qui!
Pasubio Ma quale principe? Questo è un attore!
Lola Principe, attore o assessore comunale, stavolta non mi sfuggirà. Geronimo! (e gli corre
appresso)
Principe Settimo cavalleggeri, aiutatemi! (e comincia a correre, seguito da Lola. I due escono dalla
scena e continuano la loro corsa tra il pubblico)
Pasubio (estrae un cannocchiale per seguire la “corsa”)
Casimiro (estrae un microfono, poi prosegue a mo’ di radiocronaca) Gentili ascoltatori, buon
pomeriggio. Vediamo i due concorrenti, appaiati testa a testa, percorrere la platea per il lungo.
Ecco che il Principe prende un piccolo vantaggio su Lola, che tuttavia gli sta in scia. Sempre il
Principe in vantaggio per un’incollatura… che meravigliosa corsa, amici! Tutto è pronto per il
rush finale. Il Principe… il Principe… il Principe. (i due sono tornati sul palco) Vince il
Principe, seconda Lola. Gentili ascoltatori, a voi tutti la più cordiale buonanotte.
Pasubio Bravo! Toh! (e gli dà uno zuccherino)
Lola Bravo il mio Principe. Adesso te lo do io, il premio. (e lo trascina fuori con sé)
Principe (mentre esce, tenta invano di dimenarsi) No! No!
Pasubio Poveraccio, tanta fatica per niente…
Casimiro Lola farebbe meglio a lavorare per preparare lo spettacolo, invece di andare a caccia di
maschi.
Pasubio Eh, cosa vuoi farci? È il richiamo della natura. L’ho visto a “Superquark”.
Sara (entra) Casimiro? Pasubio? Si può?
Casimiro Certo che si può, Sara. Per te la è porta sempre aperta.
Sara Dovreste dare un occhiata al mio sketch con Leonardo.
Pasubio E Leonardo dov’è?
Sara È in bagno, ieri sera ha un po’ esagerato, con le prugne.
Casimiro (al pubblico) Se anche voi, ieri sera, avete esagerato con le prugne, gabinetti Belvedere!
Pasubio (c.s.) Gli unici a prova di prugna.
Sara Grazie per la pubblicità, ragazzi. Mio padre ve ne sarà grato. Ho detto a Leonardo di farsi
trovare in giardino, così abbiamo più spazio per provare.
Casimiro Ottima idea, cara.
Pasubio Bene, allora… tutti in giardino! (i tre escono)
Stacco musicale. Entrano gli inservienti di casa Belvedere. Accennando qualche passo di danza, portano
fuori scena tutti gli oggetti e cambiano il fondale, ricostruendo l’immagine del giardino di casa Belvedere.
Fattorino (mentre gli inservienti eseguono, entra con una pianta sempre più grossa) Signora Jones?
Signora Jones? (attraversa tutto il palco).16
Katiuscia (entra appena termina il piccolo “balletto”. È vestita in modo austero, castigato, ha una
borsetta in mano. È decisa e autoritaria. Ferma una delle cameriere che stanno uscendo)
Prego, mi chiama il signor Nick?
Cameriera2 Certamente. (si mette ad urlare) Signor Nick? Signor Nick?
Nick (entra) Che c’è? Che c’è?
Cameriera2 (continuando ad urlare) C’è questa signorina che la desidera.
Nick (urlando anch’egli) Va bene. Vai pure! (La cameriera esce. Poi, rivolto a Katiuscia,
sgarbatamente) Per favore, mi dica in fretta cosa vuole. Qui non abbiamo tempo da perdere.
Katiuscia Con me le converrebbe averne. Sono Katiuscia, la segretaria personale dell’impresario
Bardotti.
Nick (cambia espressione) Oh, ma che piacere… Mi scusi, se le sono sembrato un po’ brusco,
prima.
Katiuscia Lo spero bene. Regga la borsetta. (e gliela porge. Nick esegue) Ho dato un’occhiata alle
prove.
Nick E come le sembrano?
Katiuscia Riferirò le mie annotazioni al dottor Bardotti, non certo a lei. Whisky!
Nick Come?
Katiuscia Whisky!
Nick Ah, sì… subito. Un whisky per la signorina!
Cameriere2 (entra, fulmineo) Il suo whisky!
Katiuscia (seccata) Era ora. Sono già due secondi che aspetto! (lo tracanna, restituisce il bicchiere al
cameriere, che attende una frazione di secondo, prima di andarsene) Ancora qui, lei? Via!
(prosegue) Dicevamo, signor Nick? Ah, ecco: lo spettacolo di domani sera. Il dottor Bardotti
non voleva neanche prendere in considerazione la sua proposta, ma quando è stato avvertito
che lo spettacolo è finanziato dal commendator Belvedere, ha cambiato subito idea.
Nick Perché? Bardotti conosce il commendat…?
Katiuscia (secca) Mi faccia finire. Non lo conosce di persona, ma gli piacerebbe tanto. È un suo grande
fan. (le squilla il cellulare) Il cellulare!
Nick Sta suonando.
Katiuscia E me lo passi, allora! (Nick esegue, lo estrae dalla borsetta) Non sono mica qui per farle da
serva. (risponde) Pronto? Sì, sono io. (si gira verso Nick) E lei non ascolti, maleducato. Si
volti! (Nick si gira. Lei riprende la conversazione) Dimmi pure. Cosa? Il primo ballerino s’è
rotto una gamba? Rompetegli anche l’altra e riciclatelo come comparsa per lo sketch
dell’ospedale. Piuttosto, tutto pronto per la tournée? Molto bene. Allora siamo intesi: per la
trasferta in treno, il regista e il produttore, in prima classe, gli attori in seconda, i ballerini e i
tecnici sul carro bestiame. Arrivederci. (riattacca. Dà ordini a Nick, che esegue come un
automa) Si giri. Apra la borsa. Inserisca il telefono (glielo porge) Estragga l’agendina e la
matita. Me le dia. Chiuda. Ora mi dica esattamente l’indirizzo di questa villa e l’orario della
rappresentazione.
Nick Perché, lei domani non ci sarà?
Katiuscia Le ho fatto una domanda, mi dovrebbe dare una risposta, non fare a sua volta delle domande.
Comunque no, non ci sarò: ho il corso di yoga, domani sera.
Nick Quanto mi dispiace…
Katiuscia Non faccia commenti e mi dia le informazioni che le ho richiesto.
Nick Sì, allora….17
Katiuscia (lo blocca) Un attimo. Distenda il dorso della mano sinistra, per favore. (Nick esegue. Lei
prova su di lui se la matita è appuntita) Sì, mi sembra abbastanza appuntita. Dica pure.
Nick L’indirizzo è via dei Platani, 41. Lo show inizierà alle 21.
Katiuscia 21 e 30. Il dottore non può, prima di quell’ora.
Nick Ma ho già fatto stampare i manif…
Katiuscia (perentoria) 21 e 30!
Nick (ripete, sconsolato) 21 e 30.
Katiuscia (dopo aver preso appunti) Bene, ho finito. (e gli rende matita e agendina. Nick fa per mettere
tutto nella borsetta) Su, svelto…
Nick (si affretta) Ecco qua.
Katiuscia Bene, arrivederci. (se ne va, con passo deciso e aria sostenuta)
Nick Arrivederci. (rimane basito, la segue con lo sguardo. Controlla che si sia allontanata, poi
sbotta, tutto d’un fiato) Mavadavialcü! (fa per uscire dall’altra parte. S’incrocia con
Leonardo che sta entrando) Nick, ho visto tutto. Ma ti fai trattare così da una donna?
Nick Di solito, no ma… lo sai chi era quella? La segretaria personale di Bardotti.
Leonardo Bardotti Bardotti?
Nick Proprio lui. Domani sera verrà a vederci. Forse ci compra lo show!
Leonardo Grandioso!
Nick Puoi dirlo forte.
Leonardo Ma tu guarda! Bardotti ha una segretaria personale così? Non sapevo praticasse il
sadomasochismo…
Nick Vado a vedere come fanno le prove dei balletti. Ci vediamo! (esce)
Leonardo Bravo, bravo. (tra sé e sé) Io, invece, oggi non sono ancora a provare neanche un numero. Che
dolori, che dolori! Lo giuro: per un paio d’anni, niente più prugne.
Sara (entra) Ah, eccoti qua. Stai meglio, caro?
Leonardo Sì, ma mica possiamo parlare delle mie disfunzioni digestive per tutto il resto dello show.
Piuttosto, dove sono Pasubio e Casimiro?
Sara Non lo so. Erano con me cinque minuti fa, poi sono spariti.
Spuntano dalla prima sedia della platea
Casimiro Ragazzi, siamo qui!
Sara Ma che ci fate, lì? Venite su a vedere se va bene lo sketch.
Pasubio Da qui si vede tutto benissimo. Recitate, recitate pure.
Leonardo Coraggio, Sara. Il pubblico ci guarda. (di colpo) Stacco!
Stacco musicale. I due vanno a posizionarsi per recitare la scenetta. Sara è al centro della scena. Fa la
parte di Elena, una moglie. Leonardo parte dal lato della scena, interpreta la parte di Asdrubale, il marito,
che torna a casa.
Sara Sei già tornato, a casa caro?
Leonardo Sì, sono tornato.
Sara Per cena ti ho preparato il tacchino.
Leonardo Lascia stare la cena, per favore. (serissimo) Elena, so tutto.
Sara Tutto cosa, Asdrubale?.18
Leonardo Non fare l’indiana, cara. Da tempo circolano voci che non mi piacciono.
Sara Quali voci, caro?
Leonardo Quali voci? Hai anche il coraggio di chiedermi quali voci? Elena, tu mi tradisci.
Sara Ma non dire eresie. Sono solo fissazioni che ti fai tu.
Leonardo Fissazioni, le chiami? Ormai è un fatto consolidato: tutti lo sanno.
Sara Tutti chi?
Leonardo Tutt’Italia! Un mese fa ero a Firenze e qualcuno sussurrava qualcosa. All’inizio non ho dato
peso alla cosa. Poi sono stato a Genova, e anche lì circolava quella voce.
Sara Anche a Genova?
Leonardo Genova, Bologna, Bari… Sembra che in Italia non si parli d’altro. Sono letteralmente
distrutto. Capisci come mi posso sentire?
Sara Ti assicuro che sono solo voci. Ora togliti il cappotto, che la cena è quasi pronta.
Leonardo Va bene, cercherò di calmarmi. Ma ti informo che anche oggi a Torino mi è arrivata questa
voce, e da più d’una persona. (Sara gli toglie il cappotto, si scopre che è vestito da arbitro)
“Cornuto”, mi dicevano, “Cornuto!”
Sara Dovresti sceglierti un hobby meno stressante la domenica, caro!
Stacco musicale.
Leonardo Com’era?
Casimiro Assolutamente perfetta, ma la dobbiamo tagliare.
Sara Tagliare? E perché mai?
Casimiro Per forza, il pubblico l’ha già visto. (verso la platea) Vero?
Il pubblico dà cenni di assenso.
Pasubio Sentito? La bocca della verità!
Dal fondo della platea, arrivano gli inservienti, che portano gli strumenti (tastiere, chitarra, percussioni,
basso, fiati, ecc. ad libitum).
Casimiro (li nota e dà di gomito a Pasubio) Guarda, arrivano i fattorini con gli strumenti!
Pasubio Quelli vogliono la mancia! Si salvi chi può! (fugge dietro le quinte con Casimiro)
Gli inservienti si sono intanto portati ai piedi del palcoscenico.
Inserviente Signorina, dove possiamo mettere gli strumenti?
Leonardo (anticipa la risposta di Sara) Posateli lì, per favore. (eseguono)
Inserviente E per il pagamento del trasporto, ci pensa suo padre?
Leonardo (c.s.) Sì, mandate pure la fattura al commendatore. (rivolto a Sara) Andiamo, cara. (e
l’accompagna verso l’uscita)
Sara Leonardo, toglimi una curiosità: il giorno che ci sposeremo, me lo farai dire, il sì, o potrò
parlare solo in presenza del mio avvocato?
Leonardo Potresti anche star zitta: in fondo, chi tace acconsente. (escono)
Gli inservienti, terminato il lavoro, invece di andarsene, si mettono a strimpellare un brano alle tastiere. Si
forma così una specie di orchestrina. Altri inservienti entrano in scena e ballano sulla melodia che si è
creata.
Nick (irrompe in scena immediatamente dopo la fine del balletto) Beh, che fate qui? Tutti a
lavorare, forza!.19
Gli inservienti abbandonano la scena.
Nick (tra sé e sé) Però, mica male ‘sto numero. Potrei inserirlo nello spettacolo…
Belvedere (entra in scena con uno scopettone per il water in mano) Nick, giusto lei cercavo! Vorrei che
provasse di persona il nostro ultimo modello di…
Nick (lo interrompe) Commendatore! Lei mi viene a parlare di queste cose… ma lo sa chi verrà
domani sera a vedere lo show? Bardotti!
Belvedere E chi sarà mai questo… come ha detto che si chiama? Borlotti?
Nick Bardotti! È un grosso impresario teatrale di Milano. Verrà a vedere lo show, domani sera. E,
se gli piace, lo comprerà! Sarebbe un colpo straordinario, il più importante della mia carriera
di organizzatore.
Belvedere Capisco, ma se è davvero così importante, come ha fatto a convincerlo a venire a vedere uno
spettacolo realizzato da non professionisti?
Nick Mi sono permesso di fare il suo nome, commendatore. Bardotti è un suo grande ammiratore.
Belvedere Un mio ammiratore?
Nick Certo, oltre che di teatro, è un intenditore anche di sanitari.
Belvedere Se ne intende di bagni? Mi sta già simpatico.
Nick Domani sera avrete tutto il tempo di discutere, comodamente seduti sulla tazza… ehm, in
poltrona, volevo dire.
Belvedere Ora mi scuserà, ma devo andare a dar da mangiare ai dobermann. Con permesso. (ed esce)
Nick Prego, prego. Dia un annusata ai cani da parte mia! (al pubblico) Sono delle bestie alte così!
Che gli darà da mangiare? (ipotizza) Un cameriere vivo, tanto ne ha un casino…
Casimiro (entra con Pasubio) Ehi, Nick, ho sentito di Bardotti. Bel colpo!
Nick Grazie, Casimiro. Mi raccomando, domani sera dovrà funzionare tutto alla perfezione, come
un orologio. Solo così avrò qualche chance che si comprerà lo spettacolo.
Pasubio E poi, quando l’ha comprato?
Nick Ci fa quel che vuole. Ora vado, vi lascio lavorare. Mi raccomando: “come un orologio”.
(intanto si guarda l’orologio, vede che è fermo e, mentre esce, lo scuote per farlo funzionale)
Pasubio Sentito? “Ci fa quel che ci vuole”!
Casimiro Che vuoi dire?
Pasubio Voglio dire che perderemo il nostro spettacolo, capisci? Lo spettacolo che portiamo avanti da
quindici anni, un bel giorno… puff! Non c’è più. O meglio, ci sarà, ma non con noi. Bardotti
scioglierà certamente la nostra compagnia e rimpiazzerà i nostri amici con le solite “stelle
dello spettacolo”.
Casimiro Tipo?
Pasubio Non so… Britney Spears, Ricky Martin, Pikachu…
Casimiro Mio Dio, sarebbe terribile… E non possiamo farci nulla? In fondo lo spettacolo è nostro!
Pasubio È nostro perché l’abbiamo scritto noi, ma ti ricordi cos’abbiamo detto a Nick, quindici anni
fa? “Lo spettacolo non è solo di noi due, è dell’intera compagnia…
Casimiro “… tu sei il responsabile della compagnia, tu sei responsabile di questo spettacolo. Usalo
come meglio credi”. Me lo ricordo bene.
Pasubio Accidenti, bisognerebbe sperare che lo spettacolo, domani sera, vada male.
Casimiro Già! Dobbiamo sperare che… (hanno entrambi un’illuminazione, si guardano)
Pasubio Sta pensando anche tu quello che sto pensando anch’io?.20
Casimiro Mi sa proprio di sì.
Pasubio Bene, allora, domani sera, la nostra parola d’ordine sarà…
Pasubio e Casimiro (in coro) Sabotaggio!
Casimiro Inconvenienti, disturbi, contrattempi, intoppi, incidenti, sinistri, destri…
Pasubio E tutti si domanderanno: “ma chi sarà mai l’artefice di tutto ciò”?
Pasubio e Casimiro Boh! (e ridono)
Entrano in scena i ballerini, vestiti in maniera un po’ trasandata.
Balletto: “MA CHE CASOTTO” (sull’aria di “Johnny Bassotto”)
CASIMIRO: Il faretto, chi l’ha bruciato?
CORO: Chi lo sa?
PASUBIO: E il sipario, chi l’ha strappato?
CORO: Chi lo sa?
CASIMIRO: E chi ha scritto sul fondale “Forza Juve” con il blu? Chi ha vestito i musicisti col tutù?
PASUBIO: “Ma chi è stato a sabotare?”, vi domanderete voi. La risposta è presto data: siamo noi!
CASIMIRO: È un casotto così grosso che ne basta la metà
PASUBIO: È un casotto così grosso che ne basta la metà
CORO: Ma che casotto! Che quarantotto!
CASIMIRO: È lo spettacolo più pazzo che ci sia
CORO: Più sgangherato, disordinato
PASUBIO: concepito dall’umana fantasia
CORO: Ma che casotto! Che quarantotto!
CASIMIRO: Incasiniamo tutto quanto e così sia
CORO: Qualche incidente, e certamente
PASUBIO: l’impresario, spaventato, disgustato, scappa via
CORO: Tutto questo quarantotto salverà la compagnia
CASIMIRO: Chi ha nascosto il registratore?
CORO: Chi lo sa?
PASUBIO: Chi ha picchiato il suggeritore?
CORO: Chi lo sa?
CASIMIRO: Sulle sedie in prima fila c’è spalmato del purè, ed al posto della cassa c’è un bidè.
PASUBIO: E i fuseaux del ballerino hanno un buco proprio qui, che volendo ci può fare la pipì
CASIMIRO: È un casotto così grosso che ne basta la metà
PASUBIO: È un casotto così grosso che ne basta la metà
CORO: Ma che casotto! Che quarantotto!
CASIMIRO: È lo spettacolo più pazzo che ci sia
CORO: Più sgangherato, disordinato
PASUBIO: concepito dall’umana fantasia
CORO: Ma che casotto! Che quarantotto!
CASIMIRO: Incasiniamo tutto quanto e così sia
CORO: Qualche incidente, e certamente
PASUBIO: l’impresario, spaventato, disgustato, scappa via
CORO: Tutto questo quarantotto salverà la compagnia
FINE SECONDO ATTO.21
TERZO ATTO
Siamo sul palcoscenico del teatro che si trova in fondo a villa Belvedere. La scena è vuota si sente in
sottofondo una chiamata dall’altoparlante
Altoparlante “Il Principe Flavio Gagliardi di Durazzo è atteso al centro del palco. Ripeto: il Principe Flavio
Gagliardi di Durazzo è atteso al centro del palco.”
Principe (entra, ha in mano una valigia e ha fretta) Eccomi! (si guarda attorno) Ma qui non c’è
nessuno! Chi mi avrà fatto chiamare? E io devo pure sbrigarmi, ho l’aereo per Durazzo che mi
parte tra mezz’ora.
Lola (spunta da dietro, senza farsi notare, poi lo chiama all’improvviso) Principe!
Principe (spaventatissimo) Ah! Ancora voi, signorina? Non vi avevo forse pregato di sparire dalla mia
vita?
Lola È più forte di me! (gli blocca le braccia) E anche di voi, principe!
Principe Vi scongiuro, lasciatemi andare! Il mio aereo parte tra mezz’ora!
Lola Principe Flavio! (si volta dandogli le spalle. Il Principe prova ad approfittarne per
svignarsela di soppiatto) Non lasciate che un aereo… (si volta di scatto verso di lui)
Principe (si blocca non appena Lola si gira)
Lola (gli dà di nuovo le spalle. Il Principe riprende la fuga) … cancelli tutto quello che c’è stato…
(si volta di scatto verso di lui)
Principe (c.s.)
Lola (gli dà di nuovo le spalle. Il Principe riprende la fuga) … tra noi. Sì, lo so: voi siete un
nobile… (si volta di scatto verso di lui)
Principe (c.s.)
Lola (gli dà di nuovo le spalle. Il Principe riprende la fuga. Stavolta riesce a completare l’opera.
Prima di uscire, fa un gesto di esultanza) … ed io una povera ballerina. Ma l’abisso sociale
che ci divide non può costituire un ostacolo sufficiente per il nostro amore. Un amore che
resterà negli anni, nei decenni, nei secoli e nei secoli dei secoli.
Nick (è entrato non appena è uscito il Principe) Amen. Stavi recitando i vespri?
Lola No, stavo parlando col Princ.. (si volta, e vede che non c’è) Ma dov’è andato?
Nick Chi?
Lola Il principe… ehm, voglio dire… Pepi!
Nick Ah, Pepi… l’ho licenziato stamattina. Pare passasse più tempo a correre dietro alle sottane
delle ballerine, piuttosto che a provare le sue battute.
Lola Quel mascalzone! Ah, ma non crederà mica di sfuggirmi così! Se corro, faccio ancora in
tempo a raggiungerlo sull’aereo. Nick, mi spiace, dovrai fare lo show senza di me.
Nick (sottovoce, tra sé e sé) Sai che perdita…
Lola Come dici, scusa?
Nick (tenta di rimediare) No… dicevo: che perdita! Ne risentirà tutto lo spettacolo.
Lola Eh, lo so. Hai ragione, ma cosa vuoi farci? C’est la vie! Adieu, mon petit garçon. (esce)
Nick Salutami a soreta! Bene, tutto è pronto per lo show. A proposito, mancano pochi minuti
all’inizio e ancora Bardotti non si vede. Speriamo riesca ad arrivare qui: mi hanno detto che è
un pessimo guidatore.
Si sente il rumore di una macchina che frena di colpo e un botto..22
Nick È arrivato! Andiamo ad accoglierlo. (esce)
Casimiro (entra con Pasubio. Entrambi sono in abito da sera) Ho già avvisato gli amici. Tutto è pronto
per un sabotaggio a regola d’arte! Non ti preoccupare: andrà tutto male!
Pasubio Allora sto tranquillo?
Casimiro Certo! A proposito, come mi sta la pochette?
Pasubio Ah, perfetto! (prende il fazzoletto dal taschino di Casimiro, ci si soffia il naso e lo rimette nel
taschino dell’amico) Ecco, ora ha un’aria più vissuta.
Nick (da fuori) Prego, signori, per di qua.
Pasubio Presto, andiamocene, sta arrivando qualcuno… (escono di soppiatto)
Entrano Nick, Bardotti e la moglie Teresa. I due coniugi indossano un abito da sera che denota la loro
eleganza “da arricchiti”.
Teresa Potresti stare più attento, caro. È la settima macchina che sfasci, questa settimana.
Bardotti Hai ragione, Teresa. Provvedo subito (estrae il telefonino) Pronto, Alfonso? Mandami subito
la Limousine del ’75 e un autista, per favore. Grazie. (riattacca) Mi deve scusare, signor Nick,
ma… d’altronde, chi di noi non ha questi problemi?
Nick (per assecondarlo) A chi lo dice! Questo mese ho già sfasciato diciotto macchine…
Bardotti Oh, ma che maleducato che sono! Non le ho ancora presentato la mia signora.
Teresa Teresa Tommaselli in Bardotti. (porge la mano per il baciamano, ma
Nick la abbassa e la stringe vigorosamente) Molto fortunato! Vedrete, lo spettacolo non vi
deluderà.
Bardotti So che ieri s’è visto con la mia segretaria.
Nick Già, ed è stata un’esperienza indimenticabile.
Bardotti La capisco, Katuscia ha dei modi un po’ autoritari. Pensi che ai tecnici di scena dà certe
frustate, quando sbagliano.
Nick Ma perché non la licenzia?
Bardotti Ho le mani legate. Lo sa chi me l’ha raccomandata? (bisbiglia qualcosa all’orecchio di Nick)
Nick (stupito e un po’ timoroso) Ma no…
Bardotti (ha voglia di cambiare discorso) Ehm… so che il finanziatore è il commendator Belvedere.
Sono un suo grande estimatore, mi piacerebbe tanto conoscerlo.
Nick Ho saputo. E l’accontento subito. Prego, mi segua (ed esce con Bardotti)
Bardotti Torneremo subito, cara.
Teresa Andate, andate pure. Io sto bene qui. (si guarda attorno) Però, che bella scenografia. (guarda
in platea) E c’è pure il pubblico!
Cameriera2 (entra, porta un vassoio con un bicchiere di liquore) Beve qualcosa, signora?
Teresa No, grazie. A me fanno male i liquori. Lo beva lei per me.
Cameriera2 Come vuole, signora. (tracanna tutto il bicchiere)
Teresa Com’era?
Cameriera2 Le è piaciuto moltissimo, signora.
Teresa Grazie.
Cameriera2 Di nulla, signora. (e singhiozza) Hic! Pardon. (esce canticchiando)
Bardotti (rientra con Belvedere) Trovo indispensabile che si rispetti la misura che si trova dai fori di.23
fissaggio del sedile del water closet alla parete, la quale non può mai essere inferiore ai 240
millimetri. Se la misura è inferiore, occorre spostare il water closet con la relativa branca di
scarico.
Belvedere Che competenza! Dia retta a me: altro che impresario teatrale, lei doveva fare l’idraulico!
Bardotti Lei mi lusinga, commendatore!
Teresa Allora, finito di parlare di cessi?
Bardotti La mia signora!
Teresa (porge la mano per il baciamano, ma anche
Belvedere la abbassa e la stringe vigorosamente) Molto fortunato!
Teresa Mi scusi, ma qui il baciamano non si usa?
Belvedere Oh, avete ragione… prego (e le porge la mano per il baciamano)
Nick (rientra) Scusate se vi ho abbandonati, ma volevo controllare personalmente che tutto fosse
pronto. Anzi, visto che manca meno di un minuto, se vogliamo accomodarci… (e li
accompagna in platea, dove si accomoderanno in prima fila)
Bardotti Volentieri!
Belvedere (mentre stanno uscendo) Dopo lo spettacolo avremo tutto il tempo di parlare di branche di
scarico e di copriwater.
Teresa Spero che le nostre poltrone in platea non abbiano il design della… specialità della casa!
(escono)
Fattorino (entra con una pianta ancora più grossa) Signora Jones? Signora Jones? (attraversa il palco
ed esce)
Inizia lo spettacolo. Stacco musicale
Casimiro (entra in scena con Pasubio) Signore e signori buonasera. Sono tanti anni che portiamo in
scena “I soliti idioti” e, vi assicuro, più lo rappresentiamo, più ci vergogniamo di averla scritta.
Ma è giusto pensare al fine nobile di questa iniziativa, così ben organizzata dal commendator
Belvedere. Signori, ho il piacere di mostrarvi il ricavato della serata. (si fruga cercando le
banconote, ma non le trova) … Solo che… al momento… non trovo i soldi!
Belvedere Li ho io! Li ho io! (si alza e mostra il “malloppo”)
Pasubio (senza essere visto, fa cenni al finto rapinatore) Adesso!
Rapinatore (è seduto accanto a Belvedere, con una maschera in volto e una pistola in mano. Scatta in
piedi al cenno di Pasubio) Mani in alto, dammi i soldi!
Belvedere (spaventatissimo) O Signur!
Casimiro (al pubblico) Calma, signori, calma! È solo un rapinatore, non è mica l’agente delle tasse!
Commendator Belvedere, lasci pure i soldi a quest’uomo. E lei, signor delinquente, si
accomodi dietro le quinte per ritirare la ricevuta della rapina.
Rapinatore Certo che vengo a ritirare la ricevuta: sono un tipo onesto, io. (tenendo tutti sotto tiro con la
pistola, va dietro le quinte)
Pasubio (fa cenno al rapinatore di sbrigarsi. Poi, palesemente falso) Oh, che disperazione,
commendatore! Che tragedia! Ma non si perda d’animo: sono certo che lei saprà come
recuperare i soldi…
Belvedere Certo che lo so! Li detrarrò tutti dal vostro stipendio.
Casimiro (a Pasubio) Beh, mi sembra una buona idea!
Pasubio (ironico) Come no? Volevo suggerirlo io… Ma ora cominciamo con lo show. (al pubblico)
Signore e signori, nell’attesa di nuove interruzioni, vogliate gradire….24
Balletto: “Good Morning” (Gene Kelly, Debbie Reynolds)
Inizia il balletto. Durante la prima parte, Casimiro e Pasubio, ai lati della scena, riempiono alcuni bouquet
di fiori con del pepe. Poi prendono coraggio, irrompono in scena e consegnano i bouquet ai ballerini, che
proseguono l’esibizione starnutendo. Verso la fine del balletto, entrano in scena un paio di personaggi, che
disturbano il numero: dapprima un imbonitore di piazza con un megafono che attraversa la scena, poi un
uomo che indossa una spaventosa maschera, il quale cerca di spaventare una delle ballerine, senza però
riuscirvi. Al termine del numero, la ballerina si spaventerà davvero quando costui, sconsolato, si toglierà la
maschera, scoprendo il suo vero volto. La ballerina sviene dalla paura. Gli altri ballerini, impauriti,
lasciano la scena. L’uomo li rincorre
Pasubio (entra con Casimiro, mentre tutti scappano) Oh, porca miseria. Infermiera? Infermiera?
Casimiro (accorre verso la ballerina svenuta) Come “infermiera”? “Dottore”, si dice in questi casi.
Pasubio I dottori sono finiti: accontentati!
Infermiera (entra di corsa dalle quinte, con la borsa medica in mano) Eccomi, eccomi.
Casimiro Oh, brava. C’è una ballerina svenuta.
Infermiera Non suggerisca. Me la so cavare benissimo da sola.
Casimiro (si leva) Prego, si accomodi.
Infermiera (inizia a visitare la paziente) Ho alle spalle undici anni di studi: cinque anni di elementari, tre
di medie e tre di scuola alberghiera.
Pasubio Ma… mi scusi: studi in medicina?
Infermiera Nessuno, ma ho visto tutta la serie di “General Hospital”. Mi prendete l’alcool nella borsa, per
cortesia?
Pasubio (esegue) Ecco l’alcool.
Infermiera (prende l’alcool dalla borsa e ne beve un po’) Bevo sempre un goccetto, prima di visitare. (e
torna all’opera). Stetoscopio!
Pasubio Steto…?
Casimiro Stetoscopio! Fai fare a me! (estrae lo stetoscopio dalla borsa e lo dà all’infermiera)
Stetoscopio!
Infermiera Grazie. La mia radiolina… (infila lo stetoscopio al walkman che ha in tasca e lo usa a mo’ di
cuffia)… tac!. Un po’ di radio, mentre si opera è l’ideale.
Casimiro La famosa musicoterapia!
Infermiera Sali!
Pasubio e Casimiro (non capiscono) Eh? Cosa?
Infermiera Sali!
Pasubio (c.s) Posso avere un aiutino?
Casimiro (c.s) Compro una vocale.
Infermiera Ma che vocale? I sali… i sali… sono nella borsa.
Pasubio (realizza, con Casimiro) Ah, i sali. E poteva dirlo prima! (esegue) Voilà!
Infermiera (ironizza) Voilà! Non sanno l’italiano e vogliono pure parlare francese. (prende i sali e ne
distribuisce una manciata sulla ballerina, a mo’ di cuoca)
Casimiro Ma quanto gliene mette?
Infermiera Quanto basta. (restituisce i sali a Pasubio) Rosolare a fuoco lento, eccetera, eccetera..25
Pasubio (mette via i sali, tra sé e sé) Ma dove fa l’infermiera, questa qui? All’autogrill?
Infermiera Ci siamo, ci siamo. (dà dei piccoli, ripetuti schiaffi alla ballerina, per farla rinvenire)
Ballerina (si rialza in piedi con l’aiuto di Pasubio e Casimiro, ma l’infermiera continua con gli schiaffi)
Oh, sono rinvenuta. Basta con gli schiaffi, grazie. È tutto a posto.
Casimiro La pianti
Infermiera (continuando a schiaffeggiare) “La pianti” un corno! Questa qui, tre anni fa, m’ha rubato il
moroso. La riconosco!
Ballerina (scappando) È stato un equivoco, te le giuro.
Infermiera (la insegue) Dove scappi? (ironica) Ti devo ancora fare l’anestesia! (escono)
Casimiro Si calmi, infermiera! La ballerina ci serve sveglia! (esce, seguendole)
Pasubio (si rivolge al pubblico) Signori, vogliate perdonare questo piccolo fuori programma. Prima di
proseguire, permettetemi però di rivolgere un saluto all’impresario Bardotti, di Milano, che è
presente tra noi in prima fila. Facciamogli un bell’applauso.
Bardotti si alza in piedi e fa un inchino alla platea, ma viene raggiunto in faccia da un pomodoro, dopo che
il cenno d’intesa che Pasubio avrà fatto ad un complice in platea.
Belvedere (si alza le lo pulisce) Oh, sono desolato. E pensare che non è neanche stagione, per i
pomodori… (terminata la pulizia, i due si risiedono)
Teresa (si alza di scatto) La tirino a me, la verdura, se hanno il coraggio.
Nick (la fa risedere) Non li istighi, per cortesia, sennò questi le fanno il minestrone.
Dal fondo della platea, intanto, entra un uomo con libro giallo in mano.
Pasubio Ci scusi, dottor Bardotti. Qui da noi è usanza tirare un pomodoro in faccia agli ospiti in segno
di accoglienza. Benvenuto nella Valle degli Orti!
Casimiro (rientra) Bene, amici del pubblico, spero vi stiate divertendo. Noi stiamo facendo del nostro
meglio… (sottovoce a Pasubio) Com’è andata l’operazione Polpapronta?
Pasubio Benissimo, dovevi vedere la faccia di Bardotti. Sembrava un fusillo…
Casimiro Perfetto! Tutto procede a gonfie vele.
Pasubio (dà un occhiata in platea, nota l’uomo con il libro) Ehi, ma chi è quello?
Casimiro Il solito lettore di libri gialli! Può tornarci comodo! (rivolto al lettore) Ehi, lei? Sta cercando
un posto per vedere lo spettacolo?
Lettore Niente affatto. Cerco un posto per leggere il mio libro in santa pace. Ma qui è un po’ buio.
Casimiro Ha ragione. Sul palco c’è più luce, vuol venire?
Lettore Volentieri (e sale sul palco)
Casimiro Pasubio, una sedia per il signore.
Pasubio Subito. (ed esce)
Casimiro In teatro, un posto a sedere non si nega a nessuno. Che libro sta leggendo?
Lettore Un libro molto avvincente, dal titolo: “L’assassino è il maggiordomo”.
Casimiro Interessante. Chissà come va a finire….
Pasubio (rientra) Ecco la sedia! (la mette a lato della scena) Qui c’è tanta luce. Buona lettura.
Lettore Tante grazie. (si siede e si mette a leggere)
Pasubio Ed ora, tanto per cambiare, un balletto. (esce con Casimiro).26
Balletto (I’m Going Bananas)
Entrano in scena i ballerini, tra cui Leonardo e Sara. Dopo alcuni passi, viene spenta la luce, rimane solo
l’occhio di bue su Sara. Continuando con i passi di danza, Sara, sempre seguita dalla luce, si avvicina al
lato della scena dove è seduto il lettore di libri, che la segue per continuare a leggere il suo libro. Nel loro
vagare, Sara riesce la portarlo fuori scena. I due spariscono dalla vista. Sara rientra in scena da sola, si
riaccendono le luci del palco e il numero prosegue. Verso la fine, Casimiro passa dietro tutti su di un
monopattino e attraversa la scena. Pasubio, invece, lancia coriandoli sui ballerini. Il balletto termina con i
ballerini fermi nella posizione finale.
Bardotti (sale di gran carriera sul palcoscenico, apparentemente imbufalito, per vedere ciò che
accade) Fermi così! Non muovete un passo di più!
Nick (lo segue a ruota) Signor Bardotti, la prego di accettare le mie scuse. Non so proprio come
siano potute succedere, tutte queste cose!
Bardotti Niente scuse, signor Nick! (cambia espressione) Questo spettacolo è fenomenale: gli incidenti
sono delle trovate formidabili. Lo compro! La prossima stagione girerà tutti i teatri d’Italia.
Vedrà, sarà un successone!
Casimiro (entra con Pasubio, ha sentito tutto) Lo compra? Davvero?
Pasubio Ecco, addio spettacolo!
Casimiro E dire che avevamo architettato tutto così bene.
Nick Cosa? Non mi verrete a dire che tutto questo casino è opera vostra!
Pasubio (penitenziale) Già. Gli incidenti li abbiamo provocati noi. Pensavamo di…
Bardotti Molto bene, ragazzi! Siete assunti!
Pasubio No, non importa che… (realizza) Assunti?
Bardotti Contratto in esclusiva! Due geni come voi non me li faccio certo scappare.
Casimiro Questo sì che è un bel finale! Un po’ banale, ma bello.
Sara (si stacca dalla sua posizione e si avvicina a Leonardo. Poi, rivolgendosi al padre, in platea)
Papà, Leonardo ed io ti volevamo chiedere… visto che lo spettacolo sta per finire, ce la dai la
tua benedizione?
Belvedere La mia benedizione?
Leonardo Sì, per il nostro matrimonio.
Belvedere Certo che ve la do, la benedizione. Ma per l’estrema unzione! (fa per salire sul palco, ma
Teresa lo trattiene) E via, commendatore, cos’ha al posto del cuore? Un bidè? Gliela dia, questa
benedizione e facciamola finita.
Bardotti Le conviene, Belvedere. Con il contratto principesco che firmeranno con me, il signor
Leonardo e sua figlia potranno farsi una famiglia e una casa con annessi e connessi. E lei non
dovrà più sborsare una lira… pardon, un euro.
Belvedere Beh, se è così… quando c’è la famiglia, c’è tutto. E sia! Avete la mia benedizione.
Leonardo e Sara si baciano ed escono, seguiti da tutto il corpo di ballo.
Bardotti E fatemi tanti piccoli attori, così metto anche loro in compagnia.
Teresa (si alza dal suo posto) Dai, Ernesto, torna qua a vedere il finale. Lo spettacolo ha già subito
abbastanza interruzioni.
Bardotti Hai ragione, cara. Me lo voglio proprio godere. (a torna a sedersi al suo posto, seguito da
Nick)
Casimiro Bene, possiamo partire con il balletto finale….27
Pasubio … sempre che Leonardo e Sara non abbiano già cominciato a lavorare alla loro nuova
famiglia. (esce ridendo)
Casimiro Musica! (c.s.)
Balletto (Cuban Pete)
Il balletto si svolge stavolta senza intoppi.
Fattorino (alla fine del balletto, entra dal fondo della platea con un carrello, sul quale è posto un
albero) Signora Jones? Signora Jones?
Stacco musicale. Sipario
FINE