I tre fiammiferi del filosofo semplice

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I TRE FIAMMIFERI DEL FILOSOFO SEMPLICE


Di Marco Sorrentino


© - 2017


I tre fiammiferi del filosofo semplice – Marco Sorrentino


Personaggi:

Donna: giovane donna dall'aria colta e intelligente;

Anziano: uomo anziano, barba bianca, aspetto mite, quasi ingenuo e distinto;

Garzone: lavora presso un panificio e consegna pane a domicilio;

Scena:

Un ingresso-salotto, arredato in stile moderno. Guardando frontalmente:

•una credenza (o comunque una cassettiera) sulla sinistra;

•un piccolo tavolo con due sedie proprio di fronte alla credenza;

•un porta fotografie e un vaso di fiori sul tavolo;

•la porta d'ingresso sulla destra;

•ancora più a destra un attaccapanni.

Tra la porta e la credenza c'è una grande parete bianca che risulterà al centro della scenografia.

Atti:

Atto unico


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La donna entra in casa sua, si toglie sciarpa e cappotto mettendoli sull'attaccapanni, ma porta con se la sua borsa. Con aria afflitta e stanca si siede al tavolo, appoggia la borsa su un piede del tavolo, prende la fotografia tra le mani ed inizia a parlare.

Donna:     Mi hai sempre detto che la vita ci mette di fronte solo le prove che siamo in grado di affrontare... Ma questo dolore è più forte di me... spesso vado in chiesa a cercare una risposta... un senso a tutto questo... ma trovo solo frasi fatte: (voce ironica) “Ora è in pace... un giorno starete di nuovo insieme e per sempre”. (Lunga pausa... poi piangendo) BENE... QUEL GIORNO E' ARRIVATO!

La donna si china per prendere dalla borsa un flaconcino di medicine. Tenta di aprirlo quando suonano alla porta. Balzando in aria ripone frettolosamente il flaconcino nella borsa, si asciuga sommariamente le lacrime e si accosta alla porta senza aprirla.

Donna:     Chi è?

Anziano: Buongiorno signora, mi dispiace davvero disturbarla, ma non trovo nessunoa cui chiedere informazioni. Ecco io dovrei andare... accipicchia non riesco a leggere senza i miei occhiali...

La donna apre la porta, restando entrambi sull'uscio l'anziano le porge un biglietto. La donna legge mentalmente l'indirizzo scritto sul biglietto.

Donna:     Mi dispiace, le hanno dato indicazioni errate. Questo indirizzo è molto

lontano da qui...

Anziano:(Deluso)Ah... eppure sono certo di trovarmi esattamente dove dovreiessere... Forse ho trascritto male l'indirizzo... mi permette di fare una telefonata?

Donna:     (Con vivo disinteresse) Ma certo... entri pure...

L'anziano entrando poggia la sua valigetta vicino all'attaccapanni.


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Anziano:

Signora, ma lei stava piangendo...

Donna:

No...

va tutto bene...

è solo che...

Anziano: MA CHE MAGNIFICI FIORI!!!! Gigli... vero?

Donna:

Si...

gigli

... i

miei preferiti...

li aveva comprati mio marito per me... tre

settimane fa...

poco prima di morire...

Anziano: Ma sono freschissimi

... sembrano colti stamattina!

Donna:

Sa che ha ragione? Non lo avevo notato...

Anziano:

Sembra quasi che suo marito gliene porti di freschi ogni giorno...

Donna:

E' per causa di quei fiori che mio marito è morto!

Anziano: AH!.. reazione allergica?!?

Donna:

Ma no....

! Incidente d'auto...

è stato investito davanti al fioraio dove li ha

comprati.

Anziano: Gliene comprava spesso?

Donna:

Quasi mai in realtà, ma quel giorno avevamo avuto un banale litigio...

Anziano: ...E lui per fare pace aveva pensato di comprarle quei fiori...

Donna:

Esatto... ed io mi sento responsabile per quanto accaduto...

Anziano:

Responsabile perché?

Donna:

(Tono marcato) Perché se non avessimo litigato lui sarebbe ancora qui!

Anziano: Ma lei non poteva sapere cosa sarebbe successo...

Donna:

Lo so, me lo ripeto continuamente... ma una parte di me continua a non

accettarlo.

Anziano: Cosa non accetta esattamente?

Donna:

Mi pare ovvio: che mio marito sia morto!

Anziano: Solo razionalmente rifiutiamo la morte, inconsciamente la accettiamo perché

sappiamo che è inevitabile. Mi dica: cosa non accetta?

Donna:     Beh... che se non avessimo litigato....

Anziano: Ci rifletta ancora... cosa non accetta?

Donna:     Forse... che si possa morire come conseguenza di eventi tanto banali...

Anziano: Ecco! Ora mi ha convinto! Signora sono le cose più banali che condizionanomaggiormente la nostra vita... e talvolta la nostra morte!


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Donna:     Ma se sono tanto banali le cose che possono causare la nostra morte, allora è altrettanto banale la nostra vita! Che senso ha, allora!

Anziano: Signora....... Il senso della vita è la differenza tra il morire adesso e il non

essere mai nati.

Donna:     Cosa significa?

Anziano: Che in entrambi i casi, noi domani non faremmo più parte di questo mondoma il nostro passaggio modificherà la sua storia.

Donna:     Credo di non capire...

Anziano: Se fossimo in una rappresentazione teatrale, un attore, anche con una solabattuta, non ne modificherebbe la storia?

Voce fuori campo:

Garzone: (Urlando)PANEEEE......

Donna:    (Urlando) SI... UN ATTIMO!

La donna prende dalla sua borsa il porta monete, si avvicina alla porta e sull'uscio acquista il pane che poi ripone nella credenza. Con fare di sfida si rivolge all'anziano:

Donna:     Se fossimo in una rappresentazione teatrale, che differenza avrebbe fatto il garzone?

Anziano: Beh intanto ne stiamo parlando... e se parlandone lei si convincesse che horagione io... e questo cambiasse la sua vita!

Donna:     Ma non dica sciocchezze....

Anziano: Signora... ormai dare un senso alla vita del povero garzone è diventato unpunto d'onore! Ha mai sentito parlare dell'effetto farfalla?

Donna:     Certo: il batter d'ali di una farfalla in Brasile può provocare un tornado in Texas. E' il concetto che sta alla base della teoria del caos!


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Anziano: Benissimo! Il caos... questo mostro permaloso! E sa cosa significa questafrase?

Donna:      Più o meno...

Anziano: Significa che un'azione, per quanto piccola e insignificante possa sembrare,può avere importanti ripercussioni sulla nostra vita, su quella degli altri e sul mondo intero.

Donna:      Quindi?

Anziano: Il senso della nostra vita è fare quelle azioni apparentemente tanto banaliper noi.

Donna:     Anche stare tutto il giorno senza fare nulla ha ripercussioni sul mondo intero?

Anziano: Non è solo quello che facciamo, ma anche quello che non facciamo checambia il mondo!

Donna:     Mi faccia un esempio...

Anziano: Se un dato uomo di una qualsiasi generazione passata non avesse presomoglie... o non avesse voluto discendenza... chissà quale terribile dittatore la storia non avrebbe mai conosciuto... o quale Einstein....

Donna:     Uhm... Si... va bene... ammetto che ha un senso!

Anziano: E ci pensa a quante apparenti coincidenze sono necessarie affinché duepersone si scelgano come compagni di vita?

Donna:     AH! Mi scoppia la testa se ci penso... ma perché dice “apparenti coincidenze”?

Anziano:(Ignorando la domanda)Talvolta... anche scegliere di percorrere una stradapiuttosto che un'altra può cambiare il corso della nostra vita... e con esso... il destino del mondo!!!

Donna:     Da soli non possiamo cambiare il destino del mondo!

Anziano: Da soli no, ma le scelte di ogni uomo possono condizionare pesantemente lescelte di altri uomini. La scelta dei suoi suoceri di mettere al mondo un figlio... per esempio...

Donna:     Se è così, che ne è del libero arbitrio?


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Anziano:(Risata fragorosa)Mia cara signora... Siamo liberi di scegliere nella misura incui abbiamo ben chiare le conseguenze delle nostre scelte. E noi non è data tale chiarezza... e sa perché?

Donna:     No... Perché?

Anziano: Il caos... ancora una volta il nostro amico-nemico caos!

Donna:   Ma che razza di mostro è il caos, che dà un senso anche al più piccolo gestonella nostra vita, e allo stesso tempo rende questa tanto effimera e fragile?

Anziano: E' un mostro il cui scopo è quello di rendere consolatoria l'idea che esistauna vita dopo questa!

La donna si è intanto seduta al tavolo.

Donna:     Si... è una idea molto confortante... ma come ha giustamente detto lei è pur sempre una idea, una illusione!

Anziano:(Si avvicina alla donna con fare furtivo)Signora... e se io le dimostrassi che

questa non è solo una idea...

Donna:     Davvero? E come....

Anziano: Dimostrandole che esiste Dio! E' ovvio...

Donna:     E lei davvero ne sarebbe capace?

Anziano: Certo! E con molta semplicità... esattamente come andrebbe vissuta questavita.

Donna:     E lei risponderebbe al più grande quesito dell'uomo... in modo semplice?

Anziano: Le ho poc'anzi spiegato qual'è il senso della vita in modo semplice... cosa

vuole che sia per me dimostrare l'esistenza di Dio? (Si fruga nella tasca)

Prenda questi tre fiammiferi... li lanci sul tavolo (La donna intanto esegue)...

ancora...... ancora...... di nuovo..... ancora una volta.....ripeta.....

Donna:     Fino a quando dovrò ripetere questo assurdo esercizio?

Anziano: Finché i tre fiammiferi, una volta lanciati, non si disporranno in manieraperfettamente allineata sul tavolo.

Donna:     Ma questo è impossibile!


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Anziano: Giusto! Questo è impossibile... e sa perché?

Donna:     Me lo dica lei...

Anziano: Perché i fiammiferi, cadendo, possono disporsi in infiniti modi, tutti

disordinati... ma solo in un caso diremo che sono ordinati...

Donna:     Un solo modo ordinato contro infiniti disordinati... sembra un povero soldato contro un'intera orda di barbari!

Anziano: Già ma non sottovaluti quel soldato, perché ha un prezioso alleato con ilquale può vincere la battaglia!

L'anziano allinea con le mani i tre fiammiferi davanti la donna.

Donna:     Si ma da soli i fiammiferi non si ordineranno mai...

Anziano: Non solo i fiammiferi, MA OGNI COSA nell'universo lasciata sola a se stessatende spontaneamente al disordine!

Donna:     Cosa intende per “spontaneamente”?

Anziano: Intendo: senza un alleato!

Donna:     Vuol dire che ovunque ci sia ordine quest'ultimo ha avuto un alleato che lo ha fatto prevalere?

Anziano: Esattamente! Come un bambino che rovescia un secchiello di mattoncinicreando caos e disordine... ma poi pian piano, mettendo ordine in essi... crea un muro.. una casa... un ponte...

Donna:     E chi sarebbe, DIO quel prezioso alleato dell'ordine?

Anziano: Proprio così... Dio è ordine nel caos, quell'ordine verso cui nulla nell'universospontaneamente tende! E senza ordine non ci può essere vita.

Donna:      Ma Dio per mettere ordine deve avere ben chiare le conseguenze di ogni nostra scelta... Che senso ha vivere una vita in cui tutto è già predeterminato?

Anziano: Signora... lei legge molto?

Donna:     Si... amo molto leggere.


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Anziano: E che senso ha leggere un libro se comunque è già stato scritto? Che sensoha andare in teatro se le battute degli attori sono già note a questi ultimi?

Donna:     Beh... ma io non conosco un libro finché non lo avrò letto... e un pubblico

non conosce le battute finché queste non saranno recitate...

Anziano: E come quel pubblico noi siamo gli spettatori di noi stessi, della nostra stessa

vita. Siamo pedine di un gioco di cui non conosciamo neanche le regole... possiamo solo stare in fiducia che tutto ciò che accade, per quanto spiacevole possa sembrare, sia la cosa migliore per noi o per il mondo intero. E allora tutto assumerà un significato.

L'anziano prende un fiammifero, lo accende, ne guarda per un attimo la fiamma, poi soffia spegnendola e lo ripone sul tavolo.

Donna:     Mi è piaciuto questo viaggio... ho molto apprezzato la metafora del bambino

che da ordine ai mattoncini per creare qualcosa...

Anziano: Sa anche io amo molto quella metafora... ci insegna un'altra cosa

estremamente affascinante... e sempre con semplicità!

Donna:     (Impaziente e incuriosita) Cosa??!

Anziano: Il bambino costruisce la sua casetta di mattoncini... la smonta restituendone ipezzi al disordine... e dando nuovo ordine agli stessi pezzi crea qualcos'altro!

Donna:     Questo mi ricorda moltissimo una frase che lessi tempo fa: “Nulla si crea e nulla si distrugge... ma tutto si trasforma”.

Anziano: E' la legge di Lavoiseir... lo conoscono un po' tutti, ma in quanti si sonosoffermati sulle meravigliose conseguenze di questo legge?

Donna:     (Profondamente riflessiva... poi con volto illuminato) HO CAPITO! Vale lostesso per tutto ciò che è vita! Con la morte ritorniamo al disordine, ma ciò che è stato il nostro corpo... tornerà a nuova vita attraverso un nuovo ordine!

Anziano: (Annuendo) Ciò che oggi compone il mio e il suo corpo, ieri è stato altro...

fino ad arrivare in un passato in cui era pura polvere di stelle! E domani si farà cenere, ma il vento del caos le spargerà sul destino del mondo.


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La donna è seduta al tavolo, guarda il fiammifero appena spento tenendolo tra le dita e, trasognante, ripete ad alta voce le frasi che ha appena ascoltato.

Donna:     Siamo polvere di stelle... siamo l'eco di innumerevoli cicli di vita e morte...

Figli di un caos primordiale nel quale Dio ha messo ordine per creare la vita...

Contemporaneamente, mentre la donna è distratta, l'anziano si avvicina alla credenza, apre un cassetto dando la schiena al pubblico ed estrae un grosso coltello.

Anziano: Non è ancora convinta dell'esistenza di Dio? Vuole un'altra prova??

La donna vede l'anziano innanzi a se e ridestandosi dai suoi pensieri ha un attimo di panico, sobbalza dalla sedia e va contro il muro.

Donna:     Cosa vuole fare con quel coltello?

Anziano: Non mi dica che ha paura che io la uccida... ma come, prima del mio arrivovoleva tentare il suicidio?

Donna:     Come fa a sapere che...

Anziano: Conosce il gatto di Schrödinger?

Donna:     Nessun mio vicino ha quel nome, e comunque nessuno di loro ha un gatto...

Anziano: Quindi non sa neanche del dualismo onda-particella...

Donna:     Ora sta chiedendo troppo alla mia cultura.

Anziano: Banalmente tutto ciò che ci circonda è contemporaneamente luce e materia.

Donna:     Non capisco....

Anziano: Capire... capire... questo assurdo limite e bisogno dell'uomo! Non si puòsemplicemente accettare che sia così?

Donna:     Ma quale uomo sano di mente direbbe una cosa simile?

Anziano: Il fisico e matematico De Broglie.


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Donna:     Tutto è luce e materia contemporaneamente... sarà stato frutto di un suo sogno... o di un suo incubo!

Anziano: E' stata l'unica spiegazione plausibile ad una serie di esperimenti scientifici!E' il primo momento nella storia dell'uomo, in cui quest'ultimo ha dovuto accettare l'irragionevolezza per comprendere ciò che vede.

Donna:     Cioè... è una specie di dogma scientifico...

Anziano: Esattamente... non c'è nulla da capire... solo da accettare!

Donna:     Ma come possiamo essere luce e corpo allo stesso tempo?

Anziano: Se lei si trova davanti a due porte, può attraversarne solo una per volta ed èquindi costretta a fare una scelta, corretto?

Donna:     Si, corretto!

Anziano: La luce ha il privilegio di non dover scegliere... può attraversarle entrambecontemporaneamente.

Donna:     (Aria un po' perplessa) Fin qui è chiaro...

Anziano: Ecco... si è visto che oggetti piccolissimi lanciati verso due fessure, seosservati da qualcuno fanno una scelta, se invece non guarda nessuno... non scelgono... le attraversano contemporaneamente!

Donna:     Non capisc... (la donna vede il volto severo dell'anziano) Cioè volevo dire... va bene... è così... lo accetto... punto!

Anziano: E' come se lei lanciasse una monetina, e finché non guarda l'esito del lancio,è uscita testa e croce... contemporaneamente!

Donna:     Cosa centra in tutto questo il povero gatto del signor Schr... schii... sciò...

Anziano: Schroedinger esasperò questo concetto dicendo che se in una scatolamettiamo un gatto con del pesce avvelenato e chiudiamo la scatola, ci sono due possibilità: o il gatto mangia il pesce e muore, o il gatto non mangia il pesce e vive. L'unico modo per scoprirlo è aprire la scatola. Ma finché non guardiamo la scatola il gatto è vivo e morto... allo stesso tempo!

Donna:     E' pazzesco...

L'anziano da il coltello alla donna e si volta dandole la schiena.


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Anziano:

ECCO IO NON LA STO GUARDANDO... MI DICA.... E' DIVENTATA LUCE?

Donna:

N...

no...

Anziano: IO NON SO SE LEI SI E' UCCISA O NO CON QUEL COLTELLO... QUINDI LEI E'

VIVA E MORTA CONTEMPORANEAMENTE.... MI DICA... HA SPERIMENTATO LA

MORTE?

Donna:

N...

no...

Anziano:(Girandosi nuovamente verso la donna)Questo sa cosa significa? Che

qualcuno (fare molto furtivo) la stava osservando, costringendola a fare una

scelta tra la vita e la morte, tra la materia e la luce.

Donna:

Ma...

siamo soli...

Anziano: Evidentemente non è così... chiunque la stia guardando in questo momentoè il suo Creatore poiché osservandola da forma alla sua esistenza! (Pausa di pochi secondi per dare tempo agli spettatori di “sentirsi” creatori.) La nostraesistenza... da forma all'esistenza degli altri... e viceversa.

Donna:     (Aria pensosa) Mi sta dicendo che noi esistiamo perché esistono gli altri? Ciosserviamo a vicenda come in un meraviglioso gioco di incastri... e così facendo consolidiamo ciò che siamo... e quando siamo soli nelle nostre stanze?

Anziano: Esatto... e quando siamo soli nelle nostre stanze?... chi ci sta guardando?

L'anziano si avvicina al tavolo, prende il secondo fiammifero, lo accende, lo spegne con un soffio, e lo ripone sul tavolo.

Donna:     Chi ci sta guardando... Dio? Ma la smetta con queste favole!!!!

Anziano: FAVOLE? Cosa è più credibile che siamo luce e materia allo stesso tempo oche l'acqua possa trasformarsi in vino?

Donna:     Ma mi ha fatto capire che esistono delle evidenze scientifiche del fatto che siamo luce e materia allo stesso tempo!

Anziano: Infatti è così, ma è comunque qualcosa che sfugge alla nostra razionalità,

eppure la accettiamo...


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Donna:     E... mi dica... se esiste un Dio... come può permettere la povertà, le malattie... le guerre?

Anziano: Mia cara signora... devo averla turbata davvero molto, se mi fa domande

talmente sciocche e scontate...

Donna:     La fede di molta gente vacilla di fronte a tali domande, e per lei le risposte sono scontate?

Anziano: Le tempeste compiono la magia di trasformare in un castello la grotta che inquel momento ci offre riparo. Senza la tempesta la grotta sarebbe solo... una grotta!

Donna:     Che vuol dire?

Anziano: Che senza la paura e il terrore non ci può essere la ricerca della consolazione.

Donna:     E che mi dice dei poveri?

Anziano: Quante volte ha visto un uomo avere fame?

Donna:     Troppe!

Anziano: E quante volte si è chiesta in quei momenti “come può Dio permettere chequest'uomo muoia di fame?”

Donna:     Tutte le volte!

Anziano: E se in quei momenti, Dio si fosse chiesto la stessa cosa? “Come puòpermettere questa donna che quell'uomo muoia di fame?”

Donna:     (Con ironia) Fantastico! Stupendo...Quindi sarebbe colpa mia se c'è lapovertà?

Anziano: No, non è colpa sua, è colpa di tutti noi... dimentichiamo che i poveri sono ilregalo più grande che Dio ha fatto all'umanità!

Donna:     Questa poi...

Anziano: Lei dimentica tutte quelle persone che trovano la vera gioia nell'aiutare glialtri.

Donna:     E lei dimentica che c'è gente che disprezza gli altri!

Anziano: Il cinismo è un'ottima arma contro i nostri sensi di colpa, aiuta ad annientarequell'immagine di miseria che tanto ci ricorda la nostra.

Donna:     Ammetto che la sua dialettica è ineccepibile. Dove ha studiato?


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Anziano: Ho studiato presso gli uomini... e la lezione più bella sa qual'è stata?

Donna:     Quale?

Anziano: Quella di scoprire che tutti gli uomini sono uno solo!

L'anziano sposta il tavolo di fronte alla parete bianca, prende la sua valigia poggiata vicino l'attaccapanni e la ripone sul tavolo aprendola di fronte alla parete. Tiene comunque la parte superiore perpendicolare al tavolo in modo che non se ne veda il contenuto. Armeggia un po' e due ombre di vengono proiettate sulla parete. La loro sagoma è quella di un corpo umano.

Donna:     Non dovevo farla entrare! Lei è pazzo... che razza di bagaglio porta con se?

Anziano: Che cosa vede?

Donna:     (Scocciata quanto incuriosita) Due uomini!

Anziano: Due uomini! Distinti e separati, ma cos'è che li separa?

Donna:     Non so... hanno una loro fisicità... c'è un limite... un confine che delinea i loro corpi.

Anziano: Ma questo limite è pura illusione, figlia del fatto che questi due individuivivono sulle due dimensioni del muro di casa sua. Tuttavia, se aggiungiamo una dimensione...

L'anziano apre completamente la valigetta mostrando il contenuto: due lampade che illuminano una bambola, ciascuna da una angolazione diversa, in modo che proiettino due ombre.

Donna:     (Con stupore) Le due ombre distinte erano in realtà la stessa persona!

Anziano: E se, analogamente, io e lei fossimo l'ombra a tre dimensioni di una stessaentità a quattro dimensioni?

Donna:     Esistono solo tre dimensioni...

Anziano: Secondo il senso comune... in realtà ne sono state scoperte 11... abbastanzaper dire che forse siamo tutti l'ombra di una stessa entità... e non solo: più ci avviciniamo alla luce... più è grande la nostra ombra!


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L'anziano allontana e avvicina la bambola alle lampade. Poi, con fare disinvolto, ripone tutto nella valigia e la chiude. Accende e soffia sull'ultimo fiammifero.

Anziano: Come vede mia cara signora, Dio non manca di rispondere alle domande,purché chi le pone abbia la semplicità di ascoltare le sue risposte.

Donna:     (Con molta ironia) Nel mio caso è stato necessario anche che lei trascrivessemale quell'indirizzo, non è vero?

Anziano: Si... proprio così... è stata necessaria anche questa coincidenza.

Donna:     Non prendermi in giro. Io ho capito tu chi sei... non sei qui per semplici coincidenze!

Anziano: Lo ammetto... ciò che per gli uomini sono solo coincidenze, per me sonostrumenti per mettere ordine... Non dimentichi cosa ha imparato e non manchi di insegnarlo alla creatura che porta nel grembo... è destinata a compiere grandissime opere che cambieranno il mondo!

La donna di tocca il grembo sorpresa e commossa.

Donna:     (Piangendo) Dimmi... diventerà qualcuno di importante e famoso, allora?

Anziano: NO! Non ho detto questo... Ho detto che compirà grandissime opere...

Donna:     Che genere di opere?

Anziano: Se proprio vuoi saperlo... un giorno darà una carezza ad un barbone...

Donna:     (Un po delusa) Tutto qui?

Anziano: Allora non ha imparato nulla? Quel barbone ritroverà fiducia negli uomini

grazie a quel semplice gesto di calore umano, inizierà così a scrivere poesie... poesie che toccheranno il cuore di molti... Il resto scopritelo insieme! Ora devo proprio andare... Le auguro una buona giornata!

L'anziano prende la sua valigia ormai chiusa, va via, la donna resta li, sorpresa, continuando ad accarezzare il suo ventre.


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