I tre moschettieri + 1

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MAIGRET E IL PAZZO DI BERGERAC

I TRE

MOSCHETTIERI

+

UNO

di

Giancarlo Ripani

 16 Agosto 2014


Personaggi  (in ordine di apparizione)

BEATRICE D’ALMAVIVA           dicitrice

D’ARTAGNAN DE CASTELMORE           guascone 

BERTRAND DE BATZ                              padre

FRANÇOISE DE MONTESQUIEU         madre

ANSELME DI ROCHEFORT               conte

MILADY DE WINTER                 duchessa

JULES ABRUTIN                                                      oste

GELTRUD ABRUTIN                        ostessa

MONSIEUR DE TRÉVILLE                capitano

ATHOS DE LA FERE                   moschettiere

PORTHOS DU VALLON                 moschettiere

ARAMIS DE VANNES                  moschettiere

ARMAND-JEAN DE RICHELIEU         cardinale 

EMILE JUSSAC                               capitano

 LUIGITREDICESIMO                 re di francia

ANNAD’AUSTIA                              regina di francia

COSTANZA BONACIEUX                                        dama di compagnia

ALPHONSE BONACIEUX                    spia

GASTON PREVERT                         oste

GEORGE DI BUCKINGHAM           duca               

           

L’ambientazione: Francia mille seicento venticinque

Il trovarobato: 

1.Corte di un castello: alcune balle di paglia, fascine, massi, panchette etc.

2.Interno locanda 1: due tavoli da osteria, quattro sedie di paglia, brocche di coccio, bicchieri di coccio.

3.Sala d’arme 1: una pedana da scherma.

4.Studio Richelieu 1: una scrivania importante con annesso necessaire, una poltrona di cuoio, due sedie di cuoio.

5.Spiazzo fuori convento:

6.Gabinetto da toilette regina: una tolette a fagiolo, panchetta, specchio.

7.Sala d’arme 2: una pedana da scherma.

8.Studio Richelieu 2: una scrivania importante con annesso necessaire, una poltrona di cuoio, due sedie di cuoio.

9.Taverna di Calais; un tavolo da osteria, quattro sedie.

10. Salotto duca Buckingam: un divanetto, due poltroncine.

11. Salone da ballo: alcuni puff.


Le proiezioni:    Proiez1 Filmato 1 (Titoli di testa + Beatrice 1)

                             Proiez2 (Corte di un castello)

                                     Proiez3 Filmato 2 (Beatrice 2)

                             Proiez.4 (interno locanda 1)

                                   Proiez.5 Filmato 3 (Beatrice 3)

                                     Proiez.6 (sala d’arme 1)

                                     Proiez7 Filmato 4 (Beatrice 4)

                                     Proiez8 (studio Richelieu 1)

                                   Proiez9 (Filmato 5 Beatrice 5)

                                   Proiez.10 (spiazzo fuori convento)

                                     Proiez.11 Filmato 6 (Beatrice 6)

                                     Proiez.12 (gabinetto da toilette regina)

                                     Proiez.13 Filmato 7  (Beatrice 7)

                                     Proiez.14  (sala d’arme 2)

                                     Proiez.15 Filmato 8 (Beatrice 8)

                                     Proiez.16 (studio Richelieu 2)

                                     Proiez.17 Filmato 9 (Beatrice 9)

                                     Proiez.18 (taverna di Calais)

                                     Proiez.19 Filmato 10 (Beatrice10)

                                     Proiez.20 (salotto duca Buckingam)

                                     Proiez.21 Filmato 11 (Beatrice11)

                                     Proiez.22 (salone da ballo)

                                     Proiez.23 Filmato 12 (Titoli di coda)

                                     Proiez.24 (logo Telethon)

            


            

Le Musiche:      M1 Titoli di testa

                                    M2 “C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”.

                                    M3 “O surdato innamurato

                                    M4 “Munastero e santa Chiara”.

                                    M5 “Balla Balla”

                                   M6 “Tre porcellini”.

                                   M7 “Come te non c’è nessuno”.

                                   M8 “E la vita, e la vita”

                                   M9 “È scabroso le donne studiar”

                                   M10 ”Tanta voglia di lei”

                                   M11 ”Tanta voglia di lei 2”.

                                   M12 “La Paranza”.

                                   M13 “La zitella”.

                                   M14 “Milord”.

                                   M15 “L’italiano”.

                                   M16 “I magnifici sette”.

                                   M17 “Questo piccolo grande amore”

                                   M18 “Rap”.

                                   M19 “Questo piccolo grande amore 2”

                                   M20 “Controvento”

                                   M21 “Controvento”

                                   M22 “Controvento”

                                   M23 “4 Marzo 1943”

                                   M24 “Piazza Grande”

                                   M25 “Io non so parlar d’amore”

                                   M26 Cavatina” da Barbiere di Siviglia.

                                    M27 “Tua”

M28 Tua”

M29 “Vengo anch'io, No, tu no”.

M30 “La guerra di Piero”

M31 “Canto delle mondine”

M32 “Vipera”

M33 “Bocca di rosa”.

M34 “La società dei magnaccioni”

M35 “Itaca”

M36 “Chella là”

M37 “La canzone di Marinella”

M38 “Una donna per amico”

M39 “Il mondo è mio” da Aladin

M40 “I magnifici sette”per ringraziamenti finali


           

Gli effetti:             E1 Fischietto

                  

I Costumi:         

Le Luci:             Pz1

                                   Pz2     

                                    Pz3   

                            Pz4

                                    

                                       

        


Proiez1 Filmato 1 (Titoli di testa + Beatrice 1)

Durante la proiezione entrano in scena: d’Artagnan, Bertrand, Françoise e un gruppo di amici.

La TC inquadra una cartina della Francia e lentamente stringe sulla Guascogna + immagini della campagna e dei castelli della Guascogna su cui scorrono i titoli di testa.

La TC inquadra in PP Beatrice, in abiti moderni, per poi allargare sino a totalino scoprendo un palcoscenico su cui fervono le prove.

bea:

La storia che intendiamo narrarvi si pone a cavallo tra la realtà e l’immaginazione.

Realtà, perché alcuni personaggi e alcune vicende hanno un riscontro storico, e immaginazione perché prima sono state filtrate dalla fantasia del grande scrittore francese Alexandre Dumas e poi dai vostri autori.

Dissolvenza, la TC inquadra i PP Beatrice in abito del seicento e allarga sino a scoprire il maschio di un castello.

bea:

Siamo nel mille seicento venticinque in un paesino della Guascogna, non lontano da Bergerac, proprio nel momento in cui il padre, la madre e un gruppo di amici si appresta a salutare un giovane cadetto che sta per partire alla conquista di Parigi.

Il suo nome è: Charles de Batz de Castelmore, ma tutti lo chiamano: d’Artagnan.

Via Proiez1

Proiez2 (corte di un castello)

Parte M2

Canta sul tema di “C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”

d’ar:

Quando un ragazzo

che come me 

ama la vita,  l’avventura e la tenzon

vuol girar il mondo,

fino agli Stati Uniti d'America.

Padre mio bello

dirvi voglio che

da solo baderò a me.

Sino a Parigi galopperò

moschettiere del re diventerò,

mi batterò per la libertà.

Voi datemi quella lettera,

che a Treville recapiterò.

Addio penisola iberica !

 

Cantano sul tema di “C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”

cor:

Stop con la Guascogn,

stop col paese, stop.

Va nella ville lumiere,

Con la spada al col

tatatatatatatatata

Quando un ragazzo

che come te 

ama la vita,  l’avventura e la tenzon

vuol girar il mondo,

fino agli Stati Uniti d'America.

Stop M2

Parla napoletano. Con una mano sulla spalla di d’Artagnan, ammonisce con severità.

ber:

Picceré statte accuorto a tenire alto l’onore della casata dei de Batz de Castelmore.

Abbada che a Pariggi il pericolo sta arretro a ‘gni cantone.

Prima che te ne parti ti devi accattare chista spada che era del povero nuonno …

Parte M3

Canta sul tema di “O surdato innamurato”

ber:

Vaje luntano da stu core

accattatello stu penziero,

de lo poro nonno Gualtiero,

tienetella sempe a fianco a te.

Co’ essa difenni l’onore

fusse puro un contr’a tre.

Oje fijo, oje fio mio

oje core 'e chistu core... 
si stato 'o primmo ammore... 
e 'o primmo e ll'ùrdemo sarraje pe' me! 

Stop M3

Con riconoscenza.

d’ar:

Caro padre, grazie a voi sono diventato un provetto spadaccino, state sicuro che l’onore della famiglia sarà al primo posto nei miei pensieri e farò tesoro dei vostri consigli.

Con fare complice.

ber:

Accà ci sta la raccomandazione ch’aggio scritto pe’ te.

La devi dare di persona personalmente al conte di Treville, il capitano dei moschettieri, che è di queste parti  è amico di un amico, di un amico, di un amico de zì Pascale.

Ué non fare comme ‘o solito che t’a scuordi da qualche parte.

Tranquillizzante, intascando la lettera.

Un po’ perplesso, timidamente.

d’ar:

State tranquillo che la terrò sempre qui, vicina al cuore.

Padre, non è che potrei avere un cavallo migliore del ronzino che mi avete donato ?

Laconico.

ber:

Guagliò, questo passa il convento e ti devi accontentare.

Con commozione. Asciugandosi le lacrime.

fra:

Piccerì veni accà !

Abbraccia a mamma toia !

Turbato.

d’ar:

Maman, non fate così !

Accorata, supplica.

fra:

Senti a me, fa contenta mamma toia, stattene ancora nu pucariello cu’ me.

Parti dimane.

Dispiaciuto.

Si giustifica.

d’ar:

Non posso !

Vorrei tanto, ma non posso, devo raggiungere Parigi al più presto !

Parte M4

Canta sul tema de “Munastero e santa Chiara”.

fra:

Dimane?... Ma tu te ne parti stasera!

Vaie luntano e nun te vede  cchiù !

Chista cosa me fa sta assai male,

granne è ‘o dolore che donghe tu !

Madunnella 'e Santa Chiara,

tengo 'o core scuro scuro,

pe te dirò ogne sera

chilla stessa preghiera

c’aggio inzegnto a te !

Stop M4

Commosso.

d’ar:

Vi terrò sempre nel mio cuore !

Sbrigativo, ammonisce ancora.

ber:

Mo vatténne e non ti perdere la lettera !

Infastidita.

fra:

E gliel’hai già detto, Bebè!

Insistendo.

Sicuro del fatto suo.

ber:

E va buò glielo voglio dicere un’atra vota: statte accuorto alla raccomandazione !

Di questi tempi se non la tieni non trovi da battere chiodo !

Contrariata.

fra:

E insisti sa !

Tranquillizzante.

d’ar:

Ho capito papà, state tranquillo.

Via Proiez2

Buio

Proiez3 (Filmato 2 Beatrice 2, esterno locanda)

Durante la proiezione escono: d’Artagnan, Bertrand, Françoise e gli amici.

La scena è arredata con due tavoli da osteria. Sul primo prendono posto: Milady e Rochefort con accanto, in piedi, l’oste Jules, sull’altro siedono due giocatori di belote, con accanto l’ostessa Geltrud.

La TC parte da PP di Beatrice per poi scoprire lentamente l’esterno di una locanda. Beatrice è sulla porta.

bea:

Il nostro d’Artagnan in sella alla sua alquanto ridicola cavalcatura è partito con il cuore colmo di speranza alla volta di Parigi.

Dopo un intero giorno di, si fa per dire, galoppo ha deciso di passare la notte in una locanda.

Il destino è pronto a giocare il primo tiro al nostro eroe, infatti nell’osteria hanno preso posto la bella e perfida Milady e il suo degno compare l’infido conte di Rochefort.

I due sono i più fidati collaboratori del cardinale Richelieu, primo ministro del re Luigi tredicesimo e nemico giurato della sua consorte, la regina Anna d’Austria.

A noi non rimane che entrare e scoprire quello che succede.

Via Proiez3

Proiez4 (interno locanda 1)

Luci in Pz2

Parte M5

Canta sul tema di “Balla Balla”

roc:

Vorrei sembrare per te un bambino
e camminare con te per mano.
vorrei restare sempre a te accanto.

E tu mia signora mi parlerai

insegna pure come si deve

come si deve il re tradire

e la regina esiliare.

Noi due siam nati per tramare.

Canta sul tema di “Balla Balla”

mil:

Saettan le frecce e i cavalli corrano.

Uomini potenti per me duellano,

duellan per me che son bella,

come la notte sono bella.

Non ti fermar, ma duella,

noi del cardinal siam le ancelle.

Il nostro piano è già pronto,

alla regina farem affronto:

la faremo ripudiar dal nostro re.

Stop M5

Parla abruzzese, invitante.

Jul:

Lu signurini ca ce vulissero facere l’onore d’abbuttasse la panza ?

Geltrud si avvicina al tavolo.

Interviene rafforzando l’invito.

gel:

Cascate come lu casce sopra li maccaréne !

Con orgoglio.

Jul:

La mujera mea è ‘na coca cu lli cuntrucazze !

Stuzzicante.

gel:

Vulissero assaggià ‘na fricassea de cunijo che so fatta cu’ lle manu de me istessa medesima ?

Propone un’alternativa.

Jul:

Oppuramente nu patè de fegatini de pollo che paresse di’ magneme magneme ?

Conclusiva.

gel:

Lu tutto lu putissivo accombagnà cu nu vinello de lle vigne de lu cumbare Adinorfo ?

Sulle sue, declina l’invito.

roc:

Grazie ma non abbiamo appetito.

Offeso.

Jul:

È lu mejo de tutto lu cuntado !

Con durezza.

mil:

Toglietevi dai piedi, abbiamo fretta !

Geltud e Jules si allontanano, borbottando ed escono.

Risentito.

Jul:

‘Sti dua tengheno ‘na puzza sotto lu naso che levete !

Preoccupata.

Sentenziando.

gel:

Nun te facere sentere che sinnò passammmo nu guaio serio assai !

Ddèije prème le fa e dapù l’accumbagne”.

Con timido rimprovero.

Dando la giustificazione.

roc:

Frenate la vostra impazienza Milady.

I nostri cavalli sono stanchi e questa bettola non funziona da posta.

Sulle spine.

mil:

Conte di Rochefort, ma non capite che ogni momento è prezioso ?

Rasserenante.

Indicando fuori, con un ghigno di scherno.

roc:

Vedrete che arriveremo ugualmente in tempo.

Rilassatevi e fatevi due risate guardando quello zotico ragazzo e la sua ridicola cavalcatura.

Guardando fuori, divertita.

mil:

Avete ragione è proprio buffo, tanto, tanto buffo !

Propositivo.

roc:

Sta venendo qua, divertiamoci un po’ con lui.

Entra d’Artagnan, impolverato e con una staffa in mano.

Assecondandolo, pregusta il divertimento.

mil:

Perché no, gli zotici non meritano compassione.

Imperativo.

d’ar:

Oste della malora: una gassosa corretta al limone !

Jules entra e accorre presso d’Artagnan.

Sconcertato.

Pensando di aver frainteso.

jul:

Per la coccia de santu Dunato aggio sentuto bono ?

Voi vulissivo accattavve nell’osteria di i me istesso medesimo ‘na gazzosa?

Confermando.

d’ar:

Hai capito benissimo !

Definitivo.

Allontanandosi.

jul:

Quine nun le tenimmo isti sciacquabudella !

“Vattele a piìj’ ‘n zaccocce”.

Jules esce.

Milady e Rochefort ridono di cuore.

Risentito.

d’ar:

E voi cosa avete da ridere alle mie spalle ?

Sfottente.

roc:

Consentitemi che è almeno singolare la vostra ordinazione in una bettola come questa !

Offeso.

d’ar:

Signore io non consento a nessuno di irridere i miei gusti !

Rincarando la dose.

roc:

A proposito di gusti: avete scelto il cavallo, se così si può chiamare quel quadrupede, alla corte dei miracoli ?

Determinato.

Sguaina la spada.

d’ar:

La mia lama vi farà rimangiare le vostre parole!

In guardia !

Con superbia.

roc:

Io non mi batto con un plebeo della vostra risma !

Inveisce, disgustato.

d’ar:

Vigliacco !

Si alza e mette mano alla spada.

Feroce.

roc:

Adesso è troppo !

Vi farò assaggiare il sapore del mio ferro !

Interviene, decisa.

Rivolta a Rochefort indica d’Artagnan, con disprezzo.

Richiamandolo all’ordine.

mil:

Basta !

Conte di Rochefort darete un’altra volta una lezione a questo insolente marrano.

Adesso abbiamo una missione da portare a termine.

Consenziente a Milady.

Rivolto a d’Artagnan, minaccioso.

roc:

Avete ragione mia signora.

In quanto a voi il vostro appuntamento con la morte è solo rimandato !

Milady e Rochefort escono.

Gridando dietro ai due, con determinazione.

d’ar:

Te la sei fatta sotto pusillanime, ma ti scoverò a Parigi e allora la vedremo chi ha appuntamento con la dama nera !

Via Proiez4

Buio

Proiez5 (Filmato 3 Beatrice 3)

Durante la proiezione escono: d’Artagnan e i due giocatori.

Gli arredi sono sostituiti da una pedana da scherma.

Entrano Treville e il coro.

La TC inquadra Beatrice in PP per poi allargare a totalino.

Beatrice ha in una mano una cappa da moschettiere e nell’altra una corona reale.

L’ambientazione e nella sala d’arme di un castello.

bea:

Parigi la città dei moschettieri e re Luigi.

Il re Luigi Tredicesimo, detto il Giusto, era salito al trono all’età di soli nove anni dopo l’assassinio del padre Enrico Quarto.

Compiuti i sedici anni si affrancò dalla reggenza della madre, la terribile Maria de Medici, per poi affidare le sorti dello stato francese al cardinal Richelieu.

I moschettieri, erano una scelta compagnia di gentiluomini, creata da Enrico Quarto, che formavano la guardia d’onore del re.

Via Proiez5

Proiez6 (sala d’arme1)

Luci in Pz

Athos, Porthos, Aramis entrano marciando e cantando.

Parte M6

Cantano sul tema dei “Tre porcellini”.

Ath:

Por:

ara:

Siam tre impavidi Moschettier,

Moschettier Moschettier.

Il terrore del mondo inter

Moschettier del Re!

Con le guardie di Richelieu,

Richelieu, Richelieu.

Ci battiamo tojours, parbleu!

Moschettier del Re !

Canta sul tema dei “Tre porcellini”.

Ath:

Sono Athos, conte de la Fere,

mi batto che è un piacer.

Canta sul tema dei “Tre porcellini”.

Por:

Son Porthos, baron du Vallon,

Son il più forte della tenzon.

Canta sul tema dei “Tre porcellini”.

ara:

Son il bel Henry d’Aramis,

tout le dame voglion il bis.

Stop M6 parte M7

Cantano sul tema di “Come te non c’è nessuno”.

Ath:

Por:

ara:

Come noi non c’è nessuno,

siam gli unici al mondo

nelle nostre lame lucenti vedo

tanta destrezza.

Come noi non c’è nessuno,

dall’equadore al polo,

siam i migliori del mondo,

di più forti non ce n’è !


Cantano sul tema de “Come te non c’è nessuno”.

cor:

Come lor non c’è nessuno,

son gli unici al mondo

nelle vostre lame lucenti vedo

tanta destrezza.

Come lor non c’è nessuno,

dall’equadore al polo,

son i migliori del mondo,

di più forti non ce n’è !

Stop M7

Entra d’Artagnan.

timidamente

d’ar:

Scusate, chi di voi è il capitano Treville ?

Athos, Porthos e Aramis rispondono in sequenza.

Indicando Treville.

Ath:

Lui !

Indicando Treville.

Por:

Lui !

Indicando Treville.

ara:

Lui !

Con grande impaccio.

d’ar:

Signore, perdonate l’ardire.

Ecco … avrei … avrei da darvi una … una letterina …

Treville prende la lettera e si fa in disparte per leggerla.

Athos si avvicina a d’Artagnan.

Irridente.

Ath:

È arrivato  il solito raccomandato !

Offeso.

d’ar:

Signore, voi mi avete oltraggiato !

Sulle sue, determinato.

Ath:

Se anche fosse, avrete la vostra soddisfazione, domani, all’una in punto, dietro il convento dei Barnabiti.

Con sicurezza.

d’ar:

Ci sarò, e la vedremo !

Athos si allontana e si avvicina Porthos.

Canzonatorio.

Por:

I guasconi sono tutti uguali, senza una spintarella, non sono capaci di combinare nulla!

Offeso.

d’ar:

Mi ritengo ingiuriato !

Con allegria.

Por:

Bene: domani all’una in punto, dietro il convento dei Barnabiti.

Perplesso.

d’ar:

Non si potrebbe fare all’una e trenta ?

Consenziente.

Por:

D’accordo, così vi sarà concesso di campare mezz’ora in più !

Porthos si allontana e si avvicina Aramis.

Sfottente.

ara:

Non sapete proprio come si fa a camminare con le proprie gambe !

Aggressivo.

d’ar:

Le vostre ingiurie si ripagano col sangue !

Laconico.

Deciso.

ara:

Il vostro messere !

Domani all’una in punto, dietro il convento dei Barnabiti.

Timidamente.

d’ar:

Temo di non essere libero prima delle due !

Condiscendente.

ara:

Vada per le due, così almeno potrete fare il vostro ultimo pasto !

Aramis si allontana e si avvicina Treville.

Ammonendo.

Con tono di comando.

tre:

Attenti moschettieri, ricordate che l’editto del re ha proibito i duelli !

Tornate ad allenarvi che non voglio piangere sul vostro cadavere quando le guardie del cardinale v’infilzeranno come tordi !

Con alterigia.

ara:

Deve ancora nascere quello che lo farà !

Athos, Porthos e Aramis, in disparte, tirano di scherma tra loro.

Rivolto a d’Artagnan con tono di condiscendenza.

tre:

In quanto a te giovanotto, se ho ben capito, vorresti diventare un moschettiere del re ?

Con slancio.

d’ar:

E la mia più grande aspirazione !

Chiedendo attenzione.

tre:

Allora stammi bene a sentire !

Prontamente.

d’ar:

Sono tutto orecchi signor capitano.

Con grande piglio.

tre:

Un vero moschettiere deve essere: forte, aitante, muscoloso e soprattutto non deve sapere dov’è di casa il dolore.

Treville si sferra un pugno sulla coscia.

Piccolo grido di dolore.

tre:

Ahi !

Preoccupato.

d’ar:

Vi siete fatto male ?

Minimizzando.

Ammonisce con severità.

tre:

Nulla, mi sono colpito su di una vecchia ferita !

Un vero moschettiere deve avere una sola amante: la sua spada !

Chiaro ?

Assentendo.

d’ar:

Chiarissimo !

Con fare cospiratorio.

tre:

La tua vita dipende da quanto sarai rapito a sguainarla !

Così !

Treville fa vari tentativi non riusciti di sguainare la spada.

Seccato.

tre:

Accidenti, accidentaccio cane !

Perplesso.

d’ar:

Qualcosa non va mio signore ?

Infastidito.

tre:

Il solito scherzo del piffero: hanno incollato la mia spada al fodero !

Divertito.

d’ar:

Capisco.

Riprende la lezione.

tre:

La cosa più importante saranno le parate !

Parata di prima, parata di seconda !

Ricorda che se la prima non è buona non ce ne sarà una seconda !

Propositivo.

d’ar:

Lo terrò a mente.

Chiama a se d’Artagnan.

Con tono confidenziale.

tre:

Adesso ascoltami bene.

Se ti devi battere con un avversario piccolo prendi la spada, se è uno medio prendi la sciabola, se è uno grande è grosso prendi la fuga se ti è cara la pelle !

Poco convinto.

d’ar:

Voi dite ?

Sbrigativo.

tre:

Per ulteriori consigli acquista, per la modica cifra di mille cinquecento franchi, il mio decalogo del moschettiere in edizione tascabile.

Spiacevolmente sorpreso.

d’ar:

Caspita  mille cinquecento franchi !

Dissentendo.

Veramente regalato !

Ora ascoltami bene ti voglio dare un ultimo consiglio:

Interessato.

d’ar:

Dite pure.

Parte M8

Canta sul tema de “E la vita, e la vita”

E, la vita la vita

la vita del moschettier l'è bella

non basta la spintarella, la spintarella

a salvarti la testa,

se no ti faran la festa.

E, la vita la vita 

la vita del moschettier l'è strana,

basta che pianti una grana

che rimetti la testa

è finita la festa.  

Stop M8

Riconoscente.

d’ar:

Grazie, farò tesoro dei vostri consigli !

Avvertendo ancora.

tre:

Bravo, e ricorda mai duelli !

Treville si allontana.

Confuso.

d’ar:

Tanto per cominciare domani ne avrò già tre !

Via Proiez6

Buio

Proiez7 (filmato 4 Beatrice 4)

Durante la proiezione è sgombrata la scena della pedana, è introdotta la scrivania cardinalizia con le relative sedie.

Escono: Treville, Athos, Porthos, Aramis e d’Artagnan.

Entrano Richelieu e il coro delle ancelle.

La TC inquadra in PP Beatrice per poi allargare a totale scoprendo un manichino vestito da cardinale.

bea:

Lasciamo il nostro guascone a meditare sul suo futuro, che minaccia di essere molto breve, per andare a fare la conoscenza di un personaggio molto importante per la Francia d’allora e per la nostra storia: il cardinale Armand-Jean du Plessis de Richelieu.

Primo ministro del re, governò la Francia per quasi vent’anni.

Politico sopraffino si adoperò con successo  per aumentare il potere del re all’interno della nazione e quello della Francia in Europa.

Alla storia è passato anche il suo conflitto con la regina Anna d’Austria.

Via Proiez7

Proiez8 (studio Richelieu 1)

Luci in Pz

Parte M9

Canta sul tema “È scabroso le donne studiar” dalla Vedova allegra.

ric:

La regina io devo umiliar,

non tollero la sua opinion

condurrolla alla disperazion.

Tutto questo ben lo farei

se non avessi tra gli zebbedei

quei bravacci dei moschettier

che minano il mio gran poter.

Alla fin di sicur vittoria avrò !

Cantano sul tema “è scabroso le donne studiar” dalla Vedova allegra.

anc:

È scabroso la regina sfidar,
lei di certo sa come far 
per su di te alfin trionfar. 
Ti saprà così ben umiliar, 
in ginocchio vederti strisciar, 
il suo real perdono implorar.

I fidi moschettier  là per là

la tua colpa ti faran pagar ! 

Stop M9

ric:

Via !

Toglietevi dai piedi nauseabonde ancelle portatrici di sventura !

Si affaccia Jussac

Deferente.

jus:

È permesso eminenza ?

Sollevato.

ric:

Finalmente Jussac !

Ti aspettavo con ansia, dimmi subito: l’imboscata ai moschettieri ha avuto buon esito ?

Titubante.

jus:

A di’ la verità …

Incalzante.

ric:

Li avete fatti fuori tutti quei manigoldi ?

Esitante.

jus:

No, è che …

Insistente.

ric:

I loro cadaveri marciscono al sole ?

Parte M10

Canta, in romanesco, sul tema di”Tanta voglia di lei”

jus:

Me dispiace contraddivve,

forze sarvo io non sarò,

ma ‘na trista novella c’ho da divve,

poi lla pelle c’arimetterò.

Voi non dite ‘na parola,

già intuite lla verità:

c’hanno messo l’ossa ne lla cariola

nun ce sta gnente da fà !

Ho capito mio signore,

lli tacchi devo d’arzà,

ma prima v’annunzio con fervore:

Milady st’aspettà !

Stop M10

Disgustato.

Minaccioso.

Irritato.

ric:

Sei un buono a nulla !

Con te farò i conti dopo.

Adesso cosa aspetti a far entrare Milady ?

Servile.

Jus:

A ll’ordini eminenza !

Jussac esce.

Parte M11

Canta, sul tema di”Tanta voglia di lei 2”

ric:

È sempre la stessa storia,

quando ci stanno quelli là.

I santi non finisco mai in gloria,

qualcun la pagherà.

Stop M11

Entrano Milady e Rochefort e si inginocchiano per baciare l’anello di Richelieu.

Con rispetto.

mil:

Eminenza !

Umile.

roc:

La vostra benedizione eminenza

Sbrigativo.

ric:

Sì, sì vi benedico !

Ma veniamo al nostro problema !

Disponibile.

mil:

A vostra disposizione signor primo ministro !

Parte M12

Canta sul tema de “La Paranza”

ric:

Il re s’è innamorato di una stronza,

ci vuole una pazienza 
Io però ne son rimasto senza.

Era meglio se stava in astinenza

A grattarsi la panza,

la panza,

la panza.

Stop M12

Convenendo.

roc:

Avete perfettamente ragione eminenza !

Impaziente.

ric:

Voi, come vi avevo comandato, avete messo a punto un piano per annientare la regina ?

Ostentando sicurezza.

mil:

Un piano infallibile, eminenza !

Con orgoglio.

roc:

A prova di moschettieri !

Rassicurato.

Fremente.

ric:

Il cielo sia lodato !

Cosa aspettate a illustrarmelo ?

Parte M13

Canta sul tema de “La zitella”

mil:

La nostra bella trama

è pronta e cucinata

è già quasi ora

è già quasi ora

il collier della regina

a Londra ora sta

dal Lord di Buckingàm

noi insieme lo portamm.

Canta sul tema de “La zitella”

roc:

Io Milady e il Cardinale

agiam sempre per il male

e rubam la collanella

de la regina bella.

Io Milady e il Cardinale

agiam sempre per il male

e rubam la collanella

de la regina bella.

Canta sul tema de “La zitella”

jus:

Ora gira canta e balla

Richelieu Cardinale.

Ora gira canta e balla

Richelieu Cardinale.

Ora gira canta e balla

Richelieu Cardinale.

Ora gira canta e balla

Richelieu Cardinale.

Canta sul tema de “La zitella”

mil:

Qui cadrà la testarella

de la regina bella

Qui cadrà la testarella

de la regina bella

Qui cadrà la testarella

de la regina bella

Qui cadrà la testarella

de la regina bella

Stop M13

Soddisfatto.

Complimentandosi.

ric:

Bravi !

Il piano mi piace molto !

Inorgoglita.

mil:

Grazie, eminenza.

Imperativo.

Mettendo in guardia.

ric:

Adesso andate e agite di conseguenza !

Mi raccomando state attenti ai moschettieri, quelli sono gli unici che potrebbero metterci il bastone tra le ruote !

Con enfasi.

mil:

Non ci fanno paura !

Con sadismo.

roc:

All’occorrenza gli faremo assaggiare il filo delle nostre spade !

Milady, Rochefort e Jussac escono.

Recita sulla metrica del “Cirano di Bergerac”

ric:

Maledetti moschettieri di Guascogna,

di Bergerac e di Monte Ventoso,

tutti briganti e topi di fogna!

Maledetti moschettieri di Guascogna.

Liberarmi di loro m’abbisogna

altrimenti non avrò più riposo.

Maledetti moschettieri di Guascogna,

di Bergerac e di Monte Ventoso,

li voglio veder tutti alla gogna,

sbavare come un cane rabbioso.

Maledetti moschettieri di Guascogna.

Via Proiez8

Buio

Proiez9 (filmato 5 Beatrice 5)

Durante la proiezione la scena è sgombrata della scrivania cardinalizia e relative sedie.

Entra Athos.

La TC inquadra i PP Beatrice per poi allargare a totalino. Beatrice ha in mano una spada. Location: uno spiazzo con sullo sfondo il muraglione di un convento.

bea:

I duelli nella Francia del ‘600, nonostante i vari editti reali che li mettevano al bando e l’anatema contro di essi lanciato dalla Chiesa durante il Concilio di Trento, erano una vera piaga.

Le cronache dell’epoca contano quasi mille morti l’anno caduti in duello.

Erano diffusi specialmente tra i nobili, cui bastava un nonnulla per sentirsi offesi e chiedere riparazione con il sangue.

Via Proiez9

Proiez10 (spiazzo fuori convento)

Luci in Pz

Athos passeggia nervosamente.

Parte M14

Canta sul tema di “Milord”

ath:

Vieni qui guascon, 

accanto a me guascon,

che io presto nel cuor,

la spada ti pianterò !

Ti sbudellerò guascon.

Ti trafiggerò guascon.

Se fossi in te pregherei

che già morto tu lo sei.

Entra d’Artagnan.

Canta sul tema di “Milord”

d’ar:

Eccomi qui baron,

accanto a te baron,

che io presto nel cuor,

la spada ti pianterò !

Ti sbudellerò baron.

Ti trafiggerò baron.

Se fossi in te pregherei

che già morto tu lo sei.

Stop M14

Inchinandosi.

d’ar:

Signore !

Inchinandosi.

ath:

Signore !

Con sussiego.

d’ar:

Sono a vostra disposizione, signore.

Guardandosi attorno, incuriosito.

ath:

Aspettiamo i vostri padrini ?

Con rammarico.

Fornendo la giustificazione.

d’ar:

Non ho padrini !

Andranno bene i vostri dato che a Parigi non ho avuto tempo di conoscere qualcuno che mi potesse usare questo servigio.

Entra Porthos.

Indicando Porthos.

ath:

Allora permettemi di presentarvi il mio primo: il moschettiere Porthos !

Riconoscendo d’Artagnan, allibito.

Por:

Un momento anch’io, tra mezzora, devo battermi con quest’individuo !

Confermando.

d’ar:

Così è !

Preoccupato.

Por:

Se tu me lo sbudelli prima è finito il mio divertimento !

Entra Aramis.

Affannato.

Si blocca vedendo d’Artagnan.

ara:

Moschettieri scusate il ritar …

Che ci fa qui questo figuro ?

Laconico.

ath:

L’ho sfidato a duello !

Aggregandosi.

Por:

Anch’io l’ho sfidato !

Sconcertato.

ara:

Insomma dovrebbe battersi con tutti noi !

Preoccupato.

ath:

Questo complica le cose !

Pensoso.

Por:

Già, come ne veniamo fuori ?

Parte M15.

Canta sul tema de “L’italiano”.

d’ar:

Lasciatatemi duellare, con la spada in mano.

Lasciatatemi duellare, non son catalano.

Lasciatatemi duellare, perché ne sono fiero.

Sono un guascone, un guascone vero.

Lasciatatemi duellare, perché ne sono fiero.

Sono un guascone, un guascone vero.

Stop M15

Rassegnato.

Inchinandosi.

Por:

E sia !

Il diritto di primis duellis spetta a te Athos !

A mo di preghiera.

ara:

Vedi di lasciarlo vivo che mi ci voglio divertire anch’io !

Associandosi.

Por:

E anch’io !

Ostentando sicurezza.

d’ar:

Calmi signori che ce ne sarà per tutti !

Sorpreso.

Por:

Anche spaccone l’amico !

Ironico.

ara:

Come poteva essere altrimenti è un guascone !

Determinato.

ath:

Poche chiacchiere, in guardia !

Prontamente.

d’ar:

Sono tutto vostro moschettiere !

Athos e d’Artagnan si mettono in posizione di assalto e si scambiano le prime stoccate.

E1 (Colpi di fischietto)

Entra Jussac.

Canzonatorio.

Con sadico compiacimento.

Jus:

 Moschettiè avete finito de zazzà !

C’ho ll’ordine der cardinale Richelieu de portavve tutti a bottega !

Non dando peso.

ath:

Stai scherzando vero Jussac ?

Dissentendo con l’indice.

Con soddisfazione.

Magnanimo.

Jus:

Manco pe’ gnente !

V’avemo circondato e semo de ppiù de ‘na ventina, si provate a armà canizza so’ cazzi vostra !

Ve do ‘n par de minuti pe’ decide eppoi do er via ar giucarello !

Disgustato.

ara:

Vi ci sapete mettere venti contro tre !

Interviene con decisione.

d’ar:

Contro quattro se non vi dispiace !

Respingendo l’offerta.

ath:

Voi non c’entrate non siete dei nostri !

Confermando.

Por:

Non siete un moschettiere !

Con trasporto.

d’ar:

Nell’abito no, ma nel cuore sì !

Abbracciando d’Artagnan.

ath:

Ben detto fratello !

Compiaciuto.

ara:

Una spada in più ci farà comodo !

Impaziente.

Jus:

Ao, vedeteve de decideve, che qui er tempo score !

Sfottente.

ath:

Jussac, vai pure a chiamare i tuoi leccapiedi che noi non ci arrendiamo !

Minaccioso.

Jus:

Fate ‘n po’ come ve pare: omo avvisato …

Jussac esce.

Parte M16

Canta sul tema de “I magnifici sette”.

ath:

Quattro per la vita.           

Canta sul tema de “I magnifici sette”

Por:

Quattro per la morte.

         

Cantano sul tema de “I magnifici sette”

ath:

d’ar:

Por:

ara:

Siamo i quattro magnifici,

Moschettieri siam del Re!    

Canta sul tema de “I magnifici sette”

ara:

Quattro per la vita.         

Canta sul tema de “I magnifici sette”

d’ar:

Quattro per la morte.

Cantano sul tema de “I magnifici sette”

ath:

d’ar:

Por:

ara:

Siamo i quattro magnifici,

Moschettieri siam del Re!    

Moschettieri siam del Re!    

Stop M16

Via Proiez10

Buio

Proiez11 (filmato 6 Beatrice 6)

Durante la proiezione la scena è arredata con una toilette, sgabello, specchio, divanetto e relative sedie.

Entra Anna e si siede davanti alla toilette, entra Luigi e si pone dietro Anna.

La TC inquadra i PP Beatrice, con in mano una collana di brillanti, per poi allargare lentamente a totalino.

Location un camerino da toilette.

Bea:

Il guascone d’Artagnan si è guadagnato l’amicizia moschettieri e i quattro ormai sono diventati inseparabili.

Il re Luigi, dietro suggerimento del cardinale, ha indetto un ballo di gala in cui la regina dovrà indossare la famosa collana rubata da Milady.

Anna Maria Maurizia d'Asburgo, meglio nota come Anna d'Austria aveva sposato a soli quattordici anni il coetaneo Luigi per volere della madre di lui Maria de Medici.

Sono passati dieci anni da quel giorno, Anna si è innamorata del marito ed è da lui ricambiata, ma la poverina è ignara del fatto che la collana le è stata sottratta.

Il re è negli appartamenti di Anna per invitarla al ballo.

Via Proiez11

Proiez12 (gabinetto da toilette regina)

Luci in Pz

Parte M17

Canta sul tema di “Questo piccolo grande amore”

Lui:

Quella tua collana fina,

tanto bella che per me vuol dire tutto,

a te sposa mia bambina,

regalai quel giorno che facemmo il patto.

Or la dovrai indossare

al ballo che dovrem dare

in onor dei duchi di Savoia

costì convenuti.

Tutti la dovran ammirare,

dall’invidia dovran sbavare,

nessun dovrà esser ignaro.

ti amo davvero, ti amo lo giuro,

ti amo, ti amo davvero! 

Stop M17. Parte M18

Canta a mo di rap.

Ann:

Vi dico mille grazie

o mio signore

del ballo che darete

in mio onore.

Voi siete il mio sovrano

ed il mio amore.

Con immensa gioia interverrò

e al collo porterò 

si-cu-ra-mente

quella  

collana   

a dodici diamanti

così

al ballo  

tutti quanti

sapranno quanto è grande

il mio amor.

Stop M18. Parte M19

Canta sul tema di “Questo piccolo grande amore 2”

Lui:

E voi,

non mi guardate con sospetto,

sorridetemi almeno un pochetto,

ed io

vi bacio le mani teneramente,

di tutti gli altri non mi importa un bel niente.

Voi per me siete

un piccolo grande amore, 
solo un piccolo grande amore, 
niente più di questo niente più! 

Stop M19

Luigi esce entra Costanza, mentre Anna piange disperatamente.

Preoccupata.

cos:

Cosa vi succede mia regina.

Perché le lacrime irrorano il vostro regale volto?

Reprimendo i singhiozzi.

Ann:

Sapessi, mia buona Costanza, sapessi !

Con dolce esortazione.

cos:

Parlate, mia signora, lo sapete che con me potete confidarvi !

Palesando affetto.

Ann:

Sì lo so che tu, non sei solo la mia dama di compagnia, ma anche una fedele e preziosa amica.

Con rispetto.

cos:

Ecco, io mi siederò qui ai vostri piedi per ascoltare le pene del vostro cuore.

Parte M20

Canta sul tema di “Controvento”

Ann:

Vorrei creder nei miracoli,

meglio che mi liberi

meglio che ti dica tutto

Questa volta sento i brividi

Ho paura anche dei lividi

Come in    un combattimento

C’è un    vuoto che non sai,

che non ti ho detto mai

chissà dov'è il collier

io non lo trovo più davvero

e so

che è stato Richelieu

lui ha sempre odiato  me

lui non mi vuole certo bene.

Stop M20

Disperata.

Ann:

Hai capito Costanza, il re vuole che al gran ballo metta la collana di diamanti, ma io non la trovo più, non la trovo più !

Non dandosi per vinta.

cos:

Avete guardato bene, mia regina ?

Con scoraggiata sicurezza.

Ann:

Dappertutto, ma non c’è !

Sicuramente mi è stata rubata !

Con convinzione.

cos:

E credo anch’io che il mandante del furto sia il cardinale !

Non trovando la ragione.

Ann:

Ma perché, perché ?

Sicura di ciò che afferma.

cos:

Quel turpe individuo vi vuole screditare agli occhi del re !

Tristemente.

Ann:

E ci riuscirà !

Rincarando la dose.

cos:

Non solo ma ha anche fatto mettere in giro la voce che voi ne abbiate fatto dono al duca di Buckingam quale pegno di amore !

Con grande afflizione.

Ann:

Povera me, ne va della mia vita stessa: la collera del re sarà tremenda !

Possibilista.

cos:

Ci sarebbe da tentare una soluzione …

Incalzante.

Ann:

Presto parla, non vedi la mia sofferenza !

La butta lì.

cos:

Gli unici che potrebbero recuperare la collana e beffare Richelieu sono i moschettieri !

Parte M21

Canta sul tema di “Controvento”

cos:

lo sono qui

Per darvi il mio sostegno

E parlerò

Se ci sarà    bisogno

Coi moschettier

Perché così mi sento

Accanto a lor

viaggiando controvento

Risolverò

Magari poco o niente

Ma ci sarò

E questo è l’importante

Acqua sarò

Che spegnerà un momento

Il gran dolor

viaggiando controvento

  

Tanto il tempo solo lui lo sa,

quando e come finirà

La    gran sofferenza e il gran tormento

Ma ci sono i moschettier

Coraggio loro han

E fuoco nelle vene quando ... ahimè

Il mondo è contro te

e tu non sai il perché

Lo so me lo ricordo bene.

Stop M21

Ancora perplessa.

Ann:

Mi piace la tua idea, ma di quali moschettieri fidarsi ?

Sicura del fatto suo.

cos:

Ne conosco tre che fanno al caso nostro !

Sollevata.

Ann:

Mi togli un peso dal cuore, ma dove andarli a cercare ?

Tranquillizzante.

cos:

Io credo di sapere come trovarli !

Parte M22

Canta sul tema di “Controvento”

Ann:

lo sono qui

Per ascoltare un sogno

Fiducia ho

Di te ho assai    bisogno

E so che tu

Costanza    mi vuoi bene

Ora tu vai

viaggiando controvento

Fatti ascoltar

Dì loro il mio sgomento

Cantano sul tema di “Controvento”

Ann:cos:

Affronterem

La sfida assai importante

I moschettier

Saranno al nostro fianco

Accanto a noi

Viaggiando controvento

Viaggiando controvento

Stop M22

Via Proiez12

Buio

Proiez13 (filmato 7 Beatrice 7)

Gli arredi vengono sostituiti da una pedana da scherma.

Escono Anna e Costanza.

Entra Treville.

La TC inquadra Beatrice, con in mano un vessillo, in PP, per poi allargare lentamente in totalino.

Location: uno spiazzo con sullo sfondo il muraglione di un convento.

bea:

Abbiamo lasciato i moschettieri, cui si aggiunto d’Artagnan, a battersi contro le guardie del cardinale.

La sorte e la bravura dei nostri, non solo ha messo in fuga le guardie, ma ne hanno ferite, più o meno gravemente una dozzina.

Il che ha provocato un incidente diplomatico tra il re e Richelieu che pretende una punizione esemplare per i moschettieri.

Il capitano Treville, informato dei fatti, attende con impazienza il ritorno degli autori della bravata.

Via Proiez13

Proiez14 (sala d’arme 2)

Luci in Pz

Parte M23

Canta sul tema di “4 Marzo 1943”

tre:

Dice ch’eran più di venti e venivan,

venivan per arrestare,

vestivan un’altra divisa

però sapevan duellare

e quel giorno ne han prese di stoccate

del cardinal le guardie

l'ora più dolce prima di essere ammazzate !

Stop M23

Arrabbiatissimo.

tre:

Quei maledetti moschettieri non la finiranno mai di mettermi nei guai !

E adesso ci si mette anche quel burino di guascone a dargli man forte !

Però che soddisfazione: quattro contro venti guardie del cardinale e le hanno sconfitte !

Entra Luigi.

Imperativo.

lui:

Capitano Treville !

Inchinandosi profondamente.

tre:

Maestà, quale onore !

Incollerito.

lui:

Onore un paio di balle!

Lo sapete che, a causa della bravata di quei soliti tre attaccabrighe, Richelieu mi sta alle costole pretendendo una punizione esemplare.

Cercando di minimizzare.

tre:

Non per contraddirvi, sire, ma a me risulta che sono state le guardie a provocarli e poi ad aggredirli.

Non accettando, prosegue sullo stesso tono.

lui:

Non accampate le solite giustificazioni !

Adesso sono arrivati, addirittura, a ferire e mettere in fuga dieci guardie del cardinale !

Precisando.

tre:

Venti, maestà, per la precisione erano venti !

Si lascia sfuggire un compiacimento.

Si riprende.

Sentenziando.

lui:

Venti ?  Però !

Adesso la misura è colma !

Quei tre ne hanno combinate davvero troppe !

Puntualizza ancora.

tre:

Quattro, maestà, con loro c’era un certo d’Artagnan, un guascone che aspira di far parte dei moschettieri.

Interessato.

lui:

Un tipetto interessante !

Con soddisfazione.

tre:

A quel che sembra un ottimo spadaccino, è lui che ha ferito Jussac.

Felicemente stupito.

lui:

Capperi, una delle migliori lame di Francia, promette bene il ragazzo !

Fiducioso.

tre:

Speriamo di averlo presto nella nostra compagnia.

Dandosi un tono.

lui:

Ma dove sono quei vostri bravacci ?

Entrano Athos, Porthos, Aramis  e si gettano in ginocchio ai piedi di Luigi. d’Artagnan resta in disparte.

Con un profondo inchino.

ath:

Siamo qui, maestà !

Con un profondo inchino.

por:

Ci rimettiamo alla vostra clemenza !

Con un profondo inchino.

ara:

Imploriamo il vostro perdono.

Assumendo un tono severo.

lui:

Clemenza perdono …

Troppo facile chiedere perdono dopo aver combinato un tale casino !

Con falsa convinzione.

ath:

Siamo pentiti !

Non credendoci.

lui:

Pentiti voi, ma non fatemi ridere !

Con falsa convinzione.

por:

Confusi !

Puntiglioso.

lui:

Questo sì: avete confuso il dovere con l’arroganza !

Con falsa convinzione.

ara:

Avviliti !

Sogghignando.

Non abboccando.

lui:

Avviliti ?

Questa è la più grossa che potevate sparare, ma se vi si legge in faccia la soddisfazione !

Contrito.

ath:

Meritiamo il vostro castigo !

Severamente.

Riflettendoci enumera le eventuali punizioni.

lui:

Ecco, castigo è la parola giusta !

Vediamo un po’ tre mesi di fortezza … no troppo poco per placare l’ira del cardinale … l’esilio,  … no non basterebbe neanche quello.

Non vi rimane che …

D’un fiato, all’unisono.

ath: por:

ara:

Che ?

Allegramente.

Con compiacimento.

lui:

Accettare le mie felicitazioni e questa borsa con quaranta pistole.

Mi avete dato una grande soddisfazione.

Adesso rialzatevi.

Riconoscente.

ath:

Grazie maestà.

Con entusiasmo.

por:

Viva il re !

Con entusiasmo.

ara:

Viva la regina !

lui:

Tu ragazzo avvicinati.

D’Artagnan si avvicina a Luigi e si inchina profondamente.

Con riverente timore.

d’ar:

Ai vostri comandi, maestà

Brusco.

lui:

Come ti chiami ?

Intimorito.

d’ar:

D’Artagnan De Castelmore, per servirvi !

Compiaciuto.

Interessato.

lui:

Guascone eh !

Dimmi un po’, sei stato tu a ferire Jussac ?

Con un filo di voce.

d’ar:

Sì maestà, ma vi prometto che non accadrà più !

Riprendendolo.

Con slancio.

lui:

E qui che ti sbagli.

Se ti ricapita dagliene ancora di santa ragione che quel borioso d’italiano che mi sta proprio sullo stomaco.

Interviene precisando.

ath:

Sire, d’Artagnan, anche se ancora non veste la divisa dei moschettieri, ormai è uno dei nostri !

Rivolto ai tre.

tre:

Qual è il vostro motto moschettieri ?

Ad alta voce.

ath:

Uno per tutti …

All’unisono.

por: ara:

d’ar:

Tutti per uno !

Sbrigativo.

lui:

Venite capitano Treville, devo parlarvi in privato.

Deferente.

tre:

Agli ordini maestà.

Escono Luigi e Treville, i tre moschettieri e d’Artagnan si inchinano.

Parte M24

Canta sul tema di “Piazza Grande”

por:

Debitori che mi assillan più non ce n’è,

da oggi vivrò alla grande,

quando vorrò vino nessun oste mi dirà

qui non ce n’è.

Canta sul tema di “Piazza Grande”

ara:

Dormo sereno e avrò molte donne intorno a me,

narrerò lor le mie scorribande,

dei loro guai dei loro amori tutto so,

sbagliati e no. 

Canta sul tema di “Piazza Grande”

ath:

A modo mio saprò bene di divertirmi anch’io.

A modo mio delle mie colpe io pagherò il fio.

Canta sul tema di “Piazza Grande”

d’ar:

Una famiglia vera e propria più non ho,

vivo sbandato tra stalle e locande,

ma adesso grazie a voi miei cari so

ch’amici ho.

Stop M24

Con compiacimento.

ath:

Ragazzi cosa facciamo con il denaro regalatoci da re Luigi ?

Con entusiasmo.

por:

Io propongo una puntata alla taverna de Gatto nero !

Approvando.

ara:

Io ci sto !

Approvando.

d’ar:

Anch’io !

Entra Costanza al vederla d’Artagnan rimane come fulminato.

Affannata.

cos:

Moschettieri, grazie a Dio vi trovo ?

Stupito.

ara:

Costanza, ma che sorpresa !

Confidenziale.

ath:

Qual buon vento ti porta ?

Drammatica.

cos:

Vento di tempesta.

La regina è in seri guai e ha bisogno del vostro aiuto !

Porta la mano alla spada.

por:

Pronti !

Con convinzione.

ath:

Il nostro cuore e le nostre lame sono al servizio di sua maestà la regina !

Interessato.

ara:

Diteci di che si tratta.

Con concitazione.

cos:

Ve lo dirà lei stessa, vi aspetta subito alle Toulerie !

Di slancio.

ath:

Presto andiamo !

Athos, Porthos e Aramis escono di carriera, Costanza rimane indietro e guarda incuriosita d’Artagnan.

Perplessa.

cos:

Voi non venite messere ?

Con timidezza.

d’ar:

Signora … dal primo momento che vi ho vista ho capito che siete la donna dei miei sogni !

Piacevolmente sorpresa.

cos:

Andiamo di fretta giovanotto, così vi è bastato guardarmi per cadere innamorato !

Sognante.

d’ar:

È che siete così bella … coraggiosa …

Puntualizza.

cos:

E, ahimè, sono anche una donna sposata !

Deluso.

Riprende coraggio.

d’ar:

Ah!

Ma se un giorno tornaste libera …

Lasciando intravvedere i suoi sentimenti.

cos:

Se verrà quel giorno sarete il primo a saperlo. Perché … perché, a dire il vero, anche voi non mi siete indifferente.

Coglie la palla al balzo.

d’ar:

Allora datemi un pegno !

Incuriosita.

cos:

Sarebbe a dire ?

Prendendo Costanza tra le braccia.

d’ar:

Un bacio, solo un casto bacio !

Parte M25

Canta sul tema di “Io non so parlar d’amore”

d’ar:

Io non sono un moschettiere,            

ma mi  innamorato

E la bella del mio cuore di sicuro ho trovato.

Lei mi prende anche la mente

e non so più cosa fare

Io la voglio certamente

E la posso conquistare, sì!

Io non sono un moschettiere

da lei sono estasiato

E la donna mia ideale 

sono certo in lei ho trovato

Lei mi prende anche la mente

E non so più cosa fare

Io la voglio certamente

E la posso conquistare sì!

Canta sul tema di “Io non so parlar d’amore”

cos:

Tra le sue braccia io starò serenamente

Il masnadiere adorerò

già mi vedo innamorata sì !

Canta sul tema di “Io non so parlar d’amore”

cos:d’ar:

Tra le sue braccia io starò serenamente.

Il masnadiere adorerò

(il mio bene adorerò)

già mi vedo innamorata sì !

(già mi vedo innamorato sì !)

Stop M25

Con passione

cos:

Voi mi tentate cavaliere, ma, se il cielo lo vorrà, un giorno non avrete solo quello, ma tutto il mio cuore !

Di slancio.

d’ar:

Spero che quel giorno arrivi presto, molto presto !

Si ritrae con rammarico.

cos:

Adesso lasciatemi andare che la regina mi aspetta e aspetta anche voi.

Determinato.

d’ar:

Per voi e per la regina sono pronto a tutto !.

Via Proiez14

Buio

Proiez15 (filmato 8 Beatrice 8)

Durante la proiezione è sgombrata la scena della pedana è introdotta la scrivania cardinalizia con le relative sedie.

Escono Costanza e d’Artagnan.

Entra Richelieu che siede alla scrivania e si appisola.

La TC inquadra In PP Beatrice poi lentamente allarga a scoprire una spiaggia con vista mare

Bea:

Le cose per la regina sembrano volgere al meglio.

I moschettieri hanno accettato di partire in missione per l’Inghilterra, dal duca di Buckingam, per recuperare la collana che hanno scoperto che Milady, che altri non è che la moglie del duca, la ha affidata al marito.

Ma, c’è sempre un ma, la partenza dei moschettieri non è passata inosservata alle spie del cardinale.

Via Proiez15

Proiez16 (studio Richelieu 2)

Luci in Pz

Entra Jussac.

Sottovoce.

Più forte.

JUS:

Eminenza …

Eminé,

Ridestandosi.

Infastidito.

ric:

Eh ?

Cosa vuoi ?

Falsamente contrito.

JUS:

Me dispiace de interompeve lla pennichella, ma ce sta ‘n tizzio che vo’ parlà co’ voi.

Cercando una giustificazione.

ric:

Ti pare il momento di venirmi a disturbare mentre cogito su i destini della Francia ?

Condiscendente.

JUS:

Lassate perde che doppo magnato ve po’ fa male !

Sbrigativo.

ric:

Senti tu cosa vuole e liberami di quello scocciatore.

Insistendo.

JUS:

None, nun se po’ fa’ !

Ha detto che c’ha ‘na cosa da divve, bona solo pe’ lle recchie vostra.

Remissivo.

ric:

E sia, fallo entrare.

Jussac esce.

Con un sospiro di soddisfazione.

Compiaciuto.

ric:

Mai che si possa stare un momento in pace !

Tutti mi vogliono, tutti mi cercano !

Parte M26

Canta sul tema della “Cavatina” da Barbiere di Siviglia.

ric:

Ah, che bel vivere,

che bel piacere

che bel piacere
per un cancelliere di qualità !

Di qualità !

Tutti mi chiedono, tutti mi vogliono,
donne, ragazzi, vecchi, fanciulle:
Qua una guerra … presto la pace  …

Qua un complotto … presto una tresca …

Tutto mi chiedono, tutti mi vogliono,
tutti mi chiedono, tutti mi vogliono.


Qua una guerra … presto la pace  …

Qua un complotto … presto una tresca …

Ehi !

Cardinal … Cardinal … Cardinal … Cardinal … Cardinal …

Cardinal … Cardinal … Cardinal … Cardinal … Cardinal …

Sono il factotum della città.
Sono il factotum della città.
della città, della città !
Della città !!!

Stop M26

Entra Jussac.

Derisorio.

JUS:

Qui ce sta ‘sto fregno buffo che dice de chiamasse Aphonse Bonacieux !    

Entra Alphonse.

Parte M27

Canta sul tema di “Tua”

alp:

Spia, voglio fare la spia,

cose importanti ho da dir.

Spia, voglio fare la spia,

mo voi statemi a sentir.

Per sempre spia

mi sembrava impossibile 
ma fu poi tanto facile

la regina tradire.

Spia, voglio fare la spia,

sol per le orecchie tue,

son venuto qui

a far la spia così !

Stop M27

Con modi spicci.

ric:

Basta ciurlare nel manico.

Decidetevi una buona volta a parlare.

Prendendola alla larga, con fare subdolo.

alp:

Eminenza dovete sapere che io sono il marito di Costanza Bonacieux !

Meravigliato.

ric:

La dama di compagnia della regina?

Sarcastico.

JUS:

Se dice che c’avete ppiù corna voi che ‘n cesto de lumache !

Infastidito.

ric:

Jussac, ma ti pare il momento ?

Non dando importanza.

Velenoso.

Sottovoce con fare cospiratorio.

alp:

Lasciatelo dire.

È proprio per questo che voglio vendicarmi.

Ho sentito mia moglie dare istruzioni ai moschettieri e a quel bastardo di d’Artagnan di recarsi a Londra per farsi restituire dal duca di Buckingam non ho capito bene quale collana.

Scatta in piedi.

Imperioso.

ric:

Voi no ma io sì ! 

Jussac ?        

Laconico.

JUS:

Qui sto !

Interrogativo.

ric:

Sono arrivati Milady e il conte di Rochefort ?

Assentendo.

JUS:

Sine, ma so’ iti in foresteria a fasse ‘n goccio.

Con tono di comando.

ric:

Vai immediatamente a chiamarli, sbrigati !

Tra se, masticando amaro.

Jus:

Mmai co’ lla bona grazzia eh, mmai  !

Jussac esce.

Parte M28

Canta sul tema di “Tua”

ric:

Spia,

brutte notizie le tue,

che mi hai mandato a dir.

Spia,

l’animacce tue,

non mi fare più così.

Sei sol una spia !

Stop M28

Contrito.

alp:

Mi dispiace eminenza di avervi fatto inquietare.

Rassicurante.

ric:

Non sono affatto adirato con voi, anzi vi ringrazio per il servigio che avete reso a me e alla Francia.

Servile.

alp:

Dovere, vostra grazia.

Allungando una borsa.

ric:

Come ricompensa eccovi cento pistole.

Riconoscente.

alp:

Troppo buono eminenza.

Pressante.

ric:

Se avrete altre nuove affrettatevi a comunicarmele e ce ne saranno altre cento per voi.

Inchinandosi fino a terra va verso l’uscita.

alp:

Servo vostro, eminenza

Esce Alphonse, entrano Jussac Milady e Rochefort.

Con il fiato corto.

mil:

Eccoci, eminenza.

Preoccupato.

roc:

Cosa succede di tanto urgente ?

Si appresta a spiegare.

ric:

Mi hanno appena informato che …

Interrompendo con foga.

Jus:

Qui moriammazzati de lli moschettieri  stanno pe’ imbarcasse p’annà in Inghirtera da quer fetente de Bucchingamme !

In apprensione.

ric:

Milady, mi confermate che la collana l’avete messa nelle mani di vostro marito ?

Confermando.

mil:

Sì eminenza, mi sembrava il posto più sicuro !

Indispettito.

Inveisce contro Milady.

Jus:

Bella frittata ch’avete combinato !

Che nun ce llo sapete che quell’ingrese, co’ lla puzza sotto er naso, c’ha un debbole pe’ lla reggina ?

Con amara constatazione.

ric:

Possiamo star certi che il duca non ci penserà un solo istante a restituirrla alla sua proprietaria !

Perplessa.

mil:

Cosa possiamo fare ?

Risoluto.

Jus:

Sentite a mme: ll’unica cosa è correje dietro e fermalli prima che arzino lle vele !

Approvando.

Con apprensione.

ric:

Mi sembra un’ottima strategia !

Provvedete, ma mi raccomando: niente spargimento di sangue, che non voglio inimicarmi il re

Deciso.

mil:

Ce ne occupiamo Rochefort ed io eminenza, state sereno.

Rasserenante.

roc:

Con noi in caccia potete dormire sonni tranquilli !

Sentenzia.

Con fermo proposito.

Jus:

Tranquillo è morto e sereno sta pe’ morì !

Vengo puro io, c’ho ‘n conticino da regolà co’ ‘na certa persona !

Parte M29

Canta sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

roc:

Si potrebbe andare tutti quanti sulla strada statale …

Canta sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

Jus:

Vengo anch'io?

Cantano sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

roc:

mil:

No, tu no !

Canta sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

mil:

Per tendere un agguato a d’Artagnan e soci.

Canta sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

roc:

E farla finita una volta per tutte con il guascone.

Canta sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

mil:

E godere di nascosto l'effetto che fa !

Canta sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

Jus:

Vengo anch'io?

Cantano sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

roc:

mil:

No, tu no !

Canta sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

Jus:

Vengo anch'io?

Cantano sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

roc:

mil:

No, tu no !

Canta sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

Jus:

Vengo anch'io?

Cantano sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

roc:

mil:

No, tu no !

Canta sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

Jus:

Ma Perché?

Cantano sul tema di “Vengo anch'io. No, tu no”.

roc:

mil:

Perché no !

Stop M29

Spazientito.

Impaziente.

ric:

Basta discutere !

Andate tutti e tre, ma fate presto, altrimenti il nostro piano contro Anna d’Austria va a farsi benedire.

Riflessivo.

Jus:

Puro noi c’avessimo bisogno de ‘na bella benedizione, co’ qu’arruffapopoli nun se sa’ mmai come va a finì !

Via Proiez16

Buio

Proiez17 (filmato 9 Beatrice 9)

Durante la proiezione è sgombrata la scena della scrivania cardinalizia e relative sedie. Viene introdotto il tavolo da osteria e alcune sedie

Escono: Richelieu, Jussac, Milady e Rochefort.

Entrano: Porthos,  Athos e Aramis che siedono attorno al tavolo.

La TC inquadra in PP Beatrice, con in mano un frustino, per poi allargare a totale.

Location l’interno di una taverna.

bea:

I tre moschettieri, ignari delle nubi che si vanno addensando sulla loro impresa di far tornare il sorriso sulle labbra della regina, si stanno godendo il meritato riposo.

Una lunga cavalcata li ha portati nel porto di Calais da dove contano di imbarcarsi per l’Inghilterra.

D’Artagnan ancora non è con loro perché si è attardato a godere delle grazie della bella Costanza.

Intanto i tre malvagi servitori del cardinale hanno scoperto le loro tracce e con una sfrenata galoppata li hanno quasi raggiunti.

Via Proiez17

Proiez18 (taverna di Calais)

Luci in Pz

Parte M30

Canta sul tema de “La guerra di Piero”

ath:

Dormo sognando un amore lontano,

che mi accarezza la testa pian piano,

sogno che io con lei ancor fossi,

la dama dai bei capelli rossi.

Canta sul tema de “La guerra di Piero”

por:

Io con le donne non combino niente,

mi consolo solo col vino di Frascati,

e di tavoli con carne apparecchiati,

e per finir una grappa ardente.

Canta sul tema de “La guerra di Piero”

ara:

Dedicarmi volevo al Padreterno,

così scampar le pene dell’inferno,

invece son finito moschettiere,

in duelli mi batto ch’è un piacere !

Stop M30

Dandoci un taglio, deciso.

ath:

Moschettieri, bando alle fantasticherie, andiamo a riposare che domani ci aspetta una lunga traversata !

Preoccupato.

por:

Non mi ci fate pensare, io soffro il mal di mare anche su di una barchetta a remi !

Sfottente.

ara:

Povero caro, stai tranquillo ti terremo la testa come si fa con i bambini !

Inquieto.

ath:

Il ritardo di d’Artagnan mi preoccupa.

Ironico.

ara:

Ce ne mette del tempo per salutare la sua bella dama !

Con un sospiro.

por:

Beata gioventù !

Riflessivo.

ara:

Da quando a visto Costanza sembra come rincretinito.

Ad alta voce.

ath:

Oste, oste dei miei stivali !

Si affaccia Gaston.

Parla veneto. Servile.

gas:

Le vostre eccellense me ga chiamà ?

Interessato.

ath:

Sono pronte le nostre stanze ?

Ossequioso.

Dimostrando premura.

gas:

Prontissime vostra grasia.

Mi mojere stessa ga provvedà ha mètare i nenzuòi de Fiandra come xe convien per siori de la vostra posizión.

Ammiccante.

por:

Non è che potesse mettersi anche lei tra le lenzuola ?

Cerca una scusa.

gas:

Eccellensa, mi mojere la ga pesà più di zènto chili, il leto non bastaria per tùti e du !

Dandoci un taglio.

ath:

Forza a dormire che mi si stanno chiudendo gli occhi !

gas:

Bona nòte lustrissimi siori !

Porthos,  Athos e Aramis escono.

Risentito.

gas:

Che ve ciapasse el colera, me ga combinà en gran bordel quei tre disgrasià !

Entrano:  Jussac, e Rochefort.

Con tono di comando.

roc:

Oste !

Sottomesso.

gas:

Comandi sior.

Inquisitorio.

roc:

Sono nella tua locanda tre moschettieri in compagnia di un insolente guascone ?

Sulle sue.

gas:

El siòr me perdoni, ma mi non do informasion su i mei ospiti !

Interviene duramente.

Jus:

Sor coso ma ce llo sai co’ chi stai a parlà ?

Parte M31

Canta sul tema de “Canto delle mondine”

gas:

Sior paron da li béli braghi bianchi,
fora li palanchi, fora li palanchi,

Sior paron da li béli braghi bianchi,

fora li palanchi, se mi go da ciacolar !

Sior paron da li béli braghi bianchi,

fora li palanchi, se mi go da ciacolar !

Stop M31

Aggressivo.

Jus:

Fregno buffo, abbada come parli, si nun voi che t’abbotto come ‘na zampogna !

Si presenta con enfasi.

roc:

Conte di Rochefort, braccio destro di sua eminenza il cardinal Richelieu !

Intimorito, si scusa.

gas:

Madòna benedeta, me da ga pardonar exellensa, mi non poteria saber !

Bellicoso.

Jus:

Mo che ce llo sai  t’arifaccio lla dimanna: stanno in loco lli tre moschettieri e er compare lloro ?

Tremante.

gas:

I siòri moschettieri se ga ritirà ne le lor stanse, el quarto hanno dito che tra breve ha da arrivà.

Compiaciuto.

roc:

Bene !

Li facciamo scendere uno alla volta e …

Interrompe, concludendo con compiacimento.

Jus:

J’ammollamo ‘na tortorata sulla testa i lli famo partì pe’ lli sette sonni !

Imperativo.

roc:

Oste fai scendere il primo !

Preoccupato.

gas:

Come vostra grasia comanda, ma che gli diso ?

Quelli son lesti de man !

Rassicurante fornisce la scusa.

Jus:

Dije ch’è arivato un messaggero de lla regina e vedrai che scegne a scapicollo !

gas:

Mi vò, e che il zièlo me la mandi bòn !

Gaston esce.

Ringalluzzito.

roc:

Finalmente li avremo tra le mani !

Esplicita il piano con compiacimento.

Jus:

Doppo lla tortorata lli legamo per bbene, lli ingozzamo de vino fino a falli ‘imbriacà come cucuzze e lli inguattamo ner fienile !

roc:

Ottima soluzione, adesso nascondiamoci  e tu stai pronto.

Jussac si nasconde dietro il tavolo, Rochefort va dietro una quinta.

Entra Athos seguito da Gaston.

Guardandosi in giro.

ath:

Oste de la malora ma dov’è questo messo ?

Jussac rapidamente sbuca fuori.

Feroce.

Jus:

Ecchetelo tiè !

Jussac da una randellata sulla testa di Athos.

Con un grido di dolore.

ath:

Ahi !

Compiaciuto.

Jus:

E questo è ito !

Rientra Rochefort.

Ammirato.

Autoritario.

roc:

Ben fatto !

Affidalo alle guardie e tieniti pronto per il secondo !

Jussac trascina fuori Athos prendendolo per i piedi.

Uscendo si lamenta.

Jus:

Ammazzelo quanto pesa ‘sto fregno !

Guardie a me !

Jussac e Athos escono.

Imperativo.

roc:

Oste vanne a chiamare un altro.

Sottomesso.

gas:

Subito exelensa !

Gaston esce.

Compiaciuto.

roc:

Il cardinale sarà soddisfatto di come eseguiamo i suoi ordini.

Rientra Jussac.

Jus:

Tutto a pposto er moschettiere llo stanno a sistemà pe lle feste !

Jussac si nasconde dietro il tavolo. Rochefort va dietro una quinta.

Entra Porthos seguito da Gaston.

Infastidito.

por:

Mai che si possa dormire tranquilli !

Jussac da una randellata sulla testa di Porthos.

Sadico.

Jus:

Co’ questa vai pe’ lli sette sonni !

Con un grido di dolore.

por:

Ahi !

Soddisfatto.

A Jussac, ironico.

roc:

Anche il secondo è sistemato !

Stesso trattamento !

Jussac trascina fuori Porthos prendendolo per i piedi.

Jus:

Questo pesa assai ppiù de ll’artro !

Ariguardie a me !

Jussac e Porthos escono.

A Gaston con comando.

roc:

Non ci rimane che il terzo, oste provvedi !

Obbediente.

gas:

Mi vado, vostra grasia !

compiaciuto

roc:

Tutto sommato è più facile del previsto !

Rientra Jussac.

Jus:

Pure cicciabbomba è sistemato pe’ lle feste !

Jussac si nasconde dietro il tavolo. Rochefort va dietro una quinta.

Entra Aramis seguito da Gaston.

Seccato.

ara:

Accidenti non avevo neanche finito le mie preghiere !

Jussac da una randellata sulla testa di Aramis.

Con sarcasmo.

Jus:

Becchete questa che t’arimette de tutti lli peccatacci tua !

Con un grido di dolore.

ara:

Ahi !

Deciso.

roc:

Portalo fuori !

Jussac trascina fuori Aramis prendendolo per i piedi.

Consolatorio.

Jus:

Armeno questo è leggero come ‘na piuma !

Jussac e Aramis escono.

Minaccioso.

roc:

Oste, se ti è cara la pelle, tu non hai visto e sentito nulla !

Facendo i gesti relativi.

gas:

Mi son come le tri scimmiette, no vedo, no sento, no ciacolo !

Duro.

roc:

Adesso sparisci !

Affrettandosi, intimorito.

gas:

De corsa siòr paron !

Gaston esce.

Entrano Milady e Jussac.

Perplessa.

mil:

Jussac mi ha detto che d’Artagnan non è ancora arrivato.

Rassicurante.

roc:

Dovrebbe essere qui da un momento all’altro.

Con tono che non ammette repliche.

mil:

Voi tornate a Parigi per dare la buona novella al cardinale, che del guascone mi occupo io !

Esprimendo preoccupazione.

roc:

Ma non sarà troppo pericoloso, il fellone è armato e …

Con malizia.

mil:

Anch’io ho le mie armi, quelle di una donna !

Maligno.

Jus:

Ho capito: je volete da ‘na ripassata e ppoi ammollallo sur più bbello !

Confermando.

Sbrigativa.

mil:

È esattamente quello che farò !

Presto andate, non voglio che vi trovi qui !

Jussac e Rochefort escono.

Con voce carica di erotismo.

Deridente.

Con sicurezza.

mil:

Mai nessun uomo ha saputo resistere al mio fascino.

Il povero Athos ne sa qualcosa, l’allocco mi ha addirittura sposata !

Anche d’Artagnan cadrà nelle mia rete, lo renderò docile come un cagnolino e farà tutto quello che vorrò !

Parte M32

Canta sul tema di “Vipera”

mil:

Sulla mia spalla ho un marchio strano,

con il giglio rosso mi ha marchiata

il boia con la sua pesante mano,

quel dì che flagrante mi han beccata,

a vendere l’amore a tanto e a meno,

così persi l’onore in un baleno.

Vipera ... vipera 

Oggi io sarò per lui,

distruggerò tutti i sogni suoi.

Vedrà il simbolo,

l'atroce simbolo 
della mia malvagità.  

Stop M32

Entra d’Artagnan.

Baldanzoso, poi si blocca.

Sconcertato.

d’ar:

Olà moschettieri, sono arri …

Voi qui !

d’Artagnan  sguaina la spada e avanza minaccioso verso Milady.

Implorante.

Contrita.

mil:

No, messere vi prego non lo fate !

Sebbene per le mie colpe meriti il vostro castigo, abbiate pietà di una donna pentita.

Per nulla convinto.

d’ar:

Pentita voi, la donna più crudele di Francia !

Umilmente.

mil:

Sono stata toccata dalla misericordia divina e ho chiesto perdono al Signore delle mie malefatte.

Dissentendo.

d’ar:

È un altro dei vostri subdoli tranelli, ma d’Artagnan non ci casca !

Convincente.

mil:

Volete una prova ?

Sulle sue.

d’ar:

Sarà sicuramente un’altra delle vostre turpi menzogne.

Suadente.

mil:

Quando sarete a Londra, chiedete a lord Buckingam chi è stato a mettere in salvo la collana della regina affidandola alle sue mani !

Non abboccando.

d’ar:

Il duca è lontano, non ci casco !

Giocando un’altra carta.

mil:

Non vi basta ?

Allora vi rivelerò dove hanno imprigionato i vostri amici.

Impaziente.

d’ar:

Dove ?

Ammaliatrice.

mil:

Prima ditemi, sono proprio così male come donna, da non meritare la vostra attenzione ?

Milady scopre una spalla.

Colto di sorpresa.

d’ar:

Ecco io …

Maliziosa.

mil:

Eppure queste gambe hanno fatto impazzire molti uomini.

Milady scopre le gambe.

Turbato.

d’ar:

Madame vi prego copritevi !

Compiaciuta.

mil:

Vedo che non ti sono poi così tanto indifferente. Vieni vicino a me e ascolta !

Milady si avvicina viso a viso a d’Artagnan.

Parte M33

Canta sul tema di “Bocca di rosa”.

mil:

Mi chiamavano bocca di rosa 
mettevo l'amore, mettevo l'amore, 
mi chiamavano bocca di rosa 
mettevo  l'amore sopra ogni cosa. 

Un brutto giorno un uom briccone,

bello, forte e autoritario,

mi conquistò con il suo sguardo,

da grande signore feudatario


Mi diedi a lui con grande gioia,

furono tempi di gran passione

diceva che vivevam  l’un per l’altro,

ch’ero la sua ispirazione.

Ma presto si rivelò uom truce,

non  volle mai prendermi per moglie

e senza muover neppur un dito,

mi getto in strada con le doglie.

 

Canta sul tema di “Bocca di rosa”.

d’ar:

Basta, vi prego non dite altro,

voi m’avete davver ben commosso,

l’onor mio guascone non ammette

ad una donna un torto sì grosso !

Ditemi il nome di quel cretino,

prenderò subito l’iniziativa

per farlo pentire sino al punto

che la sua nascita malediva.

Stop M33

Con voce roca di passione

mil:

Cavaliere non pensiamo più al passato, tu mi intrighi molto !

Permettimi di baciare queste nobili mani.

Milady prende le mani di d’Artagnan.

Intimorito.

d’ar:

Madame vi prego …

Adulatrice.

mil:

Queste mani che spero siano abili ad accarezzarmi come lo sono con la spada !

Milady Guida le mani di d’Artagnan sul suo corpo.

Molto confuso e eccitato.

d’ar:

Voi mi fate perdere il lume della ragione !

Maliarda.

mil:

Si perdiamoci nel delirio dei sensi !

La foga amatoria di d’Artagnan fa si che si scopra la spalla di Milady con il marchio del giglio.

Con un grido d’orrore.

d’ar:

Il giglio rosso !

D’Artagnan allontana bruscamente Milady.

Di slancio.

d’ar:

Athos mi ha parlato di una donna con il giglio rosso !

Voi siete sua moglie !

D’Artagnan afferra con forza Milady.

Rabbiosa.

mil:

Maledetto tu e quel infido moschettiere !

d’Artagnan sfodera la spada e costringe Milady ad inginocchiarsi.

Deciso.

Puntando la spada alla gola di Milady.

d’ar:

In ginocchio !

Adesso mi direte dove sono i miei amici se non volete dire addio a questo mondo !

Lo sfida.

mil:

Un moschettiere non uccide una donna inerme !

Con ferocia.

d’ar:

Si da il caso che io non sia ancora moschettiere e uccidendovi renderei un favore alla Francia intera !

Implorante.

mil:

Pietà !

Con durezza.

d’ar:

Dove sono i miei amici ?

D’un fiato.

mil:

Nel fienile !

Urla.

d’ar:

Oste !

Maledetto fellone vieni subito qui !

Entra Gaston.

Intimorito.

gas:

Me comanda sior paron !

Con violenza.

d’ar:

Vai nel fienile e libera i miei amici e alla svelta se non vuoi finire infilzato sul tuo spiedo !

Impressionato.

gas:

Mi vo de corsàta !

Gaston esce.

D’Artagnan rinfodera la spada e fa rialzare Milady.

Con determinazione.

d’ar:

In quanto a voi oggi vi risparmio la vita, ma badate di non mettervi più sulla mia strada o su quella dei miei compagni che, se succederà, non sarò altrettanto clemente !

d’Artagnan libera Milady che si avvia di corsa all’uscita.

Minacciosa.

mil:

Attento d’Artagnan che le braccia del cardinale sono molto lunghe !

Milady esce.

d’ar:

Che donna malvagia, quasi quasi mi pento di non aver fatto giustizia !

Entrano Athos, Porthos, Aramis, completamente ubriachi, seguiti da Gaston

Parte M34

Cantano a cappella sul tema de “La società dei magnaccioni”

ath:

Por:

ara:

Portece n'antro litro, 
che noi se lo bevemo 
e poi  j'arisponnemo 
Embé, embé, che c'è? 
E quanno er vino, embé, 
ciàriva ar gozzo embé, 
ar gargarozzo embé, 
ce fa 'n ficozzo embé, 
pe' falla corta 
pe' falla breve: 
mio caro oste

portece da beve,

da beve,

da beve!

Stop M34

Deluso.

A Gaston con durezza.

d’ar:

Questi sono belli che andati !

Oste, sei stato tu a ridurli così ?

Impaurito.

Si giustifica.

gas:

Mi no go fatto gnénte !

Ghe so’ state le guardie del cardinal a farli bévare sino a scopià !

Rassegnato, comanda.

d’ar:

Portali nelle loro stanze e domani, quando gli sarà passata la sbronza, di loro che mi aspettassero qui, che io vado dove loro sanno !

Compiacente.

gas:

Vostra exelenza potaria contar su de mi !

Siòri venite co’ mi.

Gaston spinge fuori i tre che uscendo riprendono a cantare a cappella.

Cantano a cappella sul tema de “La società dei magnaccioni”

ath:

Por:

ara:

Pe' falla corta 
pe' falla breve: 
mio caro oste

portece da beve!

Escono: Porthos,  Athos e Aramis

Via Proiez18

Buio

Proiez19 (filmato 10 Beatrice 10)

Durante la proiezione è sgombrata la scena del tavolo da osteria e delle sedie. È introdotto il salotto ducale.

Esce Gaston.

Entrano d’Artagnan e Buckingham.

La TC inquadra in PP Beatrice, con in mano una collana, per poi allargare a totale.

Location sfondo Londra.

bea:

Il buon d’Artagnan, lasciati a malincuore i suoi amici, è riuscito a raggiungere Londra e ora si trova alla presenza del potente George Villiers, primo duca di Buckingham, favorito del re Giacomo primo.

Secondo i pettegolezzi di allora il duca è innamorato della regina di Francia, Anna d’Austria.

Via Proiez19

Proiez20 (salotto duca Buckingam)

Luci in Pz

Con arroganza.

buc:

Chi siete voi che osate disturbarmi mente attengo ai doveri di stato ?

Inchinandosi si presenta.

d’ar:

Perdonate l’ardire vostra grazia, sono d’Artagnan al servizio di sua maestà la regina di Francia.

Messo in allarme.

buc:

Mio Dio, non mi fate stare sulle spine, è successo qualcosa di grave alla mia adorata Anna ?

Confermando.

Spiega con tono drammatico.

d’ar:

Avete colto nel segno.
La regina corre un grave pericolo se al ballo di corte, che si terrà tra tre giorni, non indosserà una collana che mi dicono sia in vostro possesso.

Sconcertato.

buc:

Quella collana che mia moglie Milady mi ha dato in consegna ?

Assentendo.

Espone la trama.

d’ar:

Precisamente.

Siete involontario complice di una trama ordita dal cardinale Richelieu, con la complicità di vostra moglie,  per screditare la mia sovrana.

Inorridito.

buc:

Non  permetterò mai che la malvagità prevalga sull’onore !

Impaziente.

d’ar:

Vi prego signor duca, fate presto che il tempo ci è tiranno !

Parte M35

Canta sul tema di “Itaca”

buc:

Capitano ti leggo negli occhi 

che sei ansioso un pochino,

noi al cardinal burattinaio

farem far figura del cretino.

Capitano che hai trovato

chi Richelieu vuole morto,

tra gran spasimi e dolore

ora la collana io ti riporto.

Spetta qua, spetta qua, spetta qua,

che la parure ce l’ho di là !

Stop M35

Riconoscente.

d’ar:

Vi ringrazio aspetterò con ansia.

Esce Buckingham.

Con un sospiro di sollievo.

buc:

Grazie al cielo la regina sarà salva ed io potrò riabbracciare i miei amici !

Rientra Buckingham.

Inveisce.

Adiratissimo.

buc:

Maledetta !

Che possa essere sempre maledetta !

Sconcertato.

d’ar:

Che succede vostra grazia ?

Drammatico.

buc:

Alla collana mancano due diamanti !

Incollerito.

d’ar:

È sicuramente opera di Milady !

Parte M36

Canta sul tema di “Chella là”

buc:

Quell’amore mi teneva incatenato,

ma adesso basta. Mi son liberato !

Non voglio più aver che fare,

non voglio più sentir parlare,

mi sta portando all’infelicità.

Quella là, quella là

or sto pensando di far arrestar

non pensi che mi farò il sangue amaro,

non pensi che impazzisco e poi mi sparo.

Quella là, quella là

in catene per sempre resterà

e le sue grandi malefatte rimpiangerà.

Quella là

Quella là

Quella là

Stop M36

Vendicativo.

buc:

Nefasta donna, se metterà ancora piede in Inghilterra, la farò imprigionare nelle regali galere per il resto dei suoi giorni !

Impaziente.

d’ar:

A questo penserete al momento opportuno, ma adesso cosa facciamo ?

Sicuro del fatto suo.

buc:

Non vi preoccupate, metterò al lavoro i miei gioiellieri e sono sicuro che in una sola notte la collana tornerà integra.

Non del tutto convinto.

d’ar:

Speriamo che sia come dite voi !

Fa la sua raccomandazione.

buc:

Cavaliere, preparatevi ad una lunga e veloce galoppata, ma state attento che le insidie potrebbero non essere finite !

Via Proiez20

Buio

Proiez21 (filmato 11 Beatrice 11)

Durante la proiezione è sgombrata la scena del salotto ducale.

Escono d’Artagnan e Buckingham.

Entrano Richelieu, Rochefort e Milady.

La TC inquadra in PP Beatrice, per poi allargare a totale.

Location salone da ballo.

bea:

E così  è stato.

I gioiellieri furono di parola, completando la collana in una sola notte.

D’Artagnan ha ripreso il mare e, galoppando senza sosta, ha raggiunto la locanda dove si è riunito con i moschettieri per riprendere assieme la strada per Parigi.

Ma, c’è sempre quel famoso ma, il perfido Jussac ha teso loro un’imboscata.

I nostri si stanno battendo contro le guardie del cardinale proprio alle porte del palazzo reale delle Touleries mentre nel salone da ballo …

Via Proiez21

Proiez22 (salone da ballo)

Luci in Pz

Richelieu e Milady sono in disparte sull’angolo di destra.

Ansioso.

ric:

Notizie ?

Laconico.

roc:

Ancora nessuna, eminenza.

Rassicurante.

mil:

State tranquillo, questa volta il nostro agguato non può fallire !

Rafforzando con convinzione.

roc:

Jussac ha scelto un manipolo di guardie tra i migliori spadaccini !

Non del tutto rasserenato.

ric:

Speriamo, ma quando ci sono di mezzo quei quattro non sono mai tranquillo !

Entrano Luigi e Anna.

Indicando Anna, con gioia.

mil:

Guardate la regina non indossa la collana !

Con un sospiro di sollievo,

ric:

Sia ringraziato il cielo, è fatta !

Parte M37

Canta sul tema de “La canzone di Marinella”

lui:

Mia regina siete bellissima questa sera,

come una rosa al sol di primavera,

ma con la collana sareste più bella,

perché non avete messo proprio quella ?

Canta sul tema de “La canzone di Marinella”

ann:

Non credevo di arrecarvi dolore,

me ne dolgo molto oh mio signore,

ma perdonatemi almen per questa volta,

al prossimo ballo non sarò sì stolta !

Canta sul tema de “La canzone di Marinella”

lui:

Non preghiera, ma un ordine era quello,

di metterla sotto il vostro mantello.

Mia signora fate bene attenzione:

indossatela, non voglio sentir ragione

Stop M37

Con un filo di voce

ann:

Come vostra maestà desidera !

 Entra Costanza a sinistra.

Anna si sosta verso sinistra verso Costanza.

Luigi si avvicina a Richelieu, Rochefort e Milady.

Ruffiano.

ric:

Un gran bel ballo, maestà !

Grato.

lui:

Grazie, eminenza !

Adulatorio.

roc:

La regina è bellissima !

Con malizia, stuzzica Luigi.

mil:

Sarebbe stata ancor più bella se avesse indossato la collana che le avete regalato !

Rincarando la dose.

ric:

Già !

Mi sembra di ricordare che vostra maestà le avesse chiesto espressamente di farlo.

Minimizzando.

lui:

Una banale dimenticanza.

Sta andando nelle sue stanze per indossarla.

Enigmatico.

ric:

Vedremo !

Spiacevolmente sorpreso.

lui:

Cosa intendete dire ?

Recuperando.

ric:

Che la vedremo presto impreziosire il regale collo !

Luigi, Richelieu, Rochefort e Milady confabulano tra loro mentre l’attenzione si sposta al lato sinistro da Costanza e Anna.

Con tono affranto.

ann:

Mi cara Costanza, sono disperata i tuoi moschettieri non ce l’hanno fatta ed il re mi ha imposto di mettere la collana !

Cerca di mantenere viva la fiammella della speranza.

cos:

Mia signora ancora non tutto è perduto !

Costernata.

ann:

No !

Ormai sono sicura che il disonore si abbatterà su di me e sarò fortunata se avrò salva la vita !

Parte M38

Canta sul tema di “Una donna per amico”

cos:

Può darsi ch'io non sappia cosa dico, 

ma confido ancora sul quel mio amico,

e son sicura che ancor non è finita,

vedrete che è ancora aperta la partita;

andiamo, forte, debole sovrana,

vedrete che riavremo presto la collana.

Stop M38

Non convinta.

ann:

Invidio il tuo ottimismo amica mia, ma …

Dalla quinta sinistra esce la sola mano di d’Artagnan.

Sottovoce,

d’ar:

Psiii, psiii !

Esultante.

Ad Anna, concitata

cos:

Mio Dio è proprio lui !

Presto venite.

Costanza trascina fuori Anna.

L’attenzione si sposta al lato destro da Luigi, Richelieu, Rochefort e Milady.

Con fare subdolo.

ric:

Maestà, tanto così per parlare, se la regina avesse regalato la sua collana a un nemico della Francia, che so … per esempio al duca di Buckingam …

Drastico.

lui:

Allora sarebbe rea di alto tradimento !

Con compiacimento.

ric:

Già !

E per il tradimento c’è una sola punizione !

Drammatica.

mil:

La morte !

Entra da sinistra Anna con la collana, seguita da Costanza.

Ad alta voce.

cos:

Fate largo a sua maestà la regina di Francia !

Canzonatorio.

lui:

Allora signor cardinale, tutte quelle chiacchiere sulla collana ?

Masticando amaro.

ric:

Era solo per ingannare l’attesa maestà !

Luigi si fa incontro ad Anna e le prende la mano.

Con convinzione.

lui:

Siete bellissima regina del mio cuore !

Voglio farvi un regalo, chiedete ciò che volete e vi sarà concesso !

Maliziosa.

ann:

Tutto, proprio tutto ?

Con sussiego.

lui:

La Francia è ai vostri piedi, non può negarvi nulla !

Soddisfatta.

ann:

Bene, ho tre piccoli desideri !

Anna batte per tre volte le mani ed entrano d’Artagnan, Athos, Porthos e Aramis.

A Luigi, con determinazione.

ann:

Voglio innanzi tutto che nominiate moschettiere messer d’Artagnan !

Compiaciuto.

A d’Artagnan, con comando.

lui:

Con vero piacere !

Inginocchiatevi giovanotto !

d’Artagnan si inginocchia ai piedi di Luigi.

A mo di filastrocca.

lui:

Un. Due e tre,

chi non ha fatto resta a me !

Ti nomino moschettier del re !

Luigi batte con lo scettro alternativamente sulla spalla destra e sinistra di d’Artagnan.

Con slancio.

d’ar:

Grazie maestà, la mia spada è al vostro servizio e della Francia tutta !

A d’Artagnan, con comando.

Rivolto ad Anna.

lui:

Alzati moschettiere.

Il secondo desiderio mia signora ?

Non nascondendo la sua rivincita.

ann:

Che il cardinale benedica i quattro moschettieri!

A Richelieu, invitante.

lui:

Eminenza tocca a voi !

Allibito.

ric:

Io dovrei … ?

Con non celata malizia.

ann:

Benedire, eminenza, fare ciò che la vostra missione sacerdotale vi impone.

Ad Anna tra i denti.

Remissivo.

Ai quattro, commettendo una gaffe.

ric:

Volete stravincere madame !

E sia !

In ginocchio masnadieri, volevo dire moschettieri !

I quattro si inginocchiano e Richelieu li benedice.

Accompagnando le parole con il gesto di benedizione.

ric:

Benicicat vos omnipotenti Dei: Pater, Filius et Spiritus Sanctus !

Partecipi.

d’ar:

ath:

Por:

Ara:

Amen !

Rivolto ad Anna, con curiosità.

lui:

Non resta che l’ultimo, mia regina !

Con determinazione.

ann:

Voglio che esiliate Milady, costringendola a tornare dal suo consorte inglese !

Conclusivo.

Allegramente.

Rivolto ad Anna.

lui:

Così è stato detto e così sia fatto !

Ed ora tutti a ballare !

Il vostro braccio mia cara Anna !

Con trasporto.

ann:

Ed anche il mio cuore Luigi !

Parte M39

Canta sul tema di “Il mondo è mio” da Aladin

lui:

Ora vieni con me
verso un mondo d’incanto
mia regina, è tanto
che il mio cuore aspetta un “sì”

Canta sul tema di “Il mondo è mio da Aladin”

ann:

Quello che scoprirai
è davvero importante
non perdiam un istante
andiamocene da qui !

Canta sul tema di “Il mondo è mio da Aladin”

cos:

il mio cor è tuo
ora con lui puoi giocar
nessuno ti dirà
che non si fa
è un cuore tuo per sempre

Canta sul tema di “Il mondo è mio da Aladin”

ric:

Lo scorno è mio
la sconfitta è toccata a me
me la son presa laggiù
ma non ci casco più
i moschettier lavoreran per me !

Canta sul tema di “Il mondo è mio da Aladin”

d’ar:

C’è una sensazione dolce in te

Ogni cosa che ho
anche quella più bella
no, non vale la stella
che fra poco toccherò
il mondo è mio !

Cantano sul tema di “Il mondo è mio da Aladin”

ath:

Por:

Ara:

I moschettier siamo noi,

superbi, fumantini però

per l’onor d’una donzella,

con un po’ di magia,

la spada mia

a sua disposizione metterò.

Canta sul tema di “Il mondo è mio da Aladin”

mil:

Il mondo è suo.

In esilio me ne andrò,

triste la mia vita sarà.

È la fine di un bel sogno,

non tornerò mai più

mai più quaggiù.

Cantano sul tema di “Il mondo è mio da Aladin”

tutti:

È un mondo che appartiene a noi

Soltanto a noi

Per me e per te
Ci aiuterà

Non svanirà
Solo per noi

Solo per noi

Per te e
per me

Stop M39

Entra Beatrice e guadagna il centro.

Luci in Pz

bea:

Così si conclude la nostra storia,

tutti i santi finiti son in gloria.

Tutti voi abbiatene memoria,

che l’inganno, la frode e la boria,

sull’onestà non avran mai vittoria.

Via Proiez22

Buio

Proiez23 (filmato 12 Titoli di coda)

Luci in Pz (centrale)

Escono gli attori secondo l’ordine del filmato per i ringraziamenti singoli.

Buio

Via Proiez23

Proiez24 (logo Telethon)

Luci in Pz

Ringraziamenti finali con tutti gli attori.

FINE