I trentanove scalini

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I TRENTANOVE PASSI

I TRENTANOVE SCALINI

adattamento di

PATRICK BARLOW

per quattro attori

Dal romanzo di John Buchan

Dal film di Alfred Hitchcock

E un’idea originale di

Nobby Dimon e Simon Corble


I quattro attori presenti in questa versione de I TRENTANOVE SCALINI sono tre uomini e una donna.

HANNAY, dal principio alla fine, è interpretata dal medesimo uomo.

La donna interpreta i ruoli di PAMELA, ANNABELLA e MARGARET.

Chiameremo gli altri due uomini I DUE CLOWN e interpreteranno tutti gli altri ruoli secondo le indicazione e a discrezione della regia.


ATTO I

OVERTURE

Un palcoscenico vuoto. La parete di mattoni del retro palco. Un estintore. Un segnale di USCITA.

I CLOWN entrano di corsa. Uno dei due soffia in un fischietto e tutti e due fanno un inchino. Cominciano a correre, sfrecciando ad una velocità da rompersi l’osso del collo, portando in scena gli elementi necessari per la scena 1. Collocano delle scalette da imbianchino, tre bauli, una finestra che si regge da sola, una poltrona, un tavolo ed una lampada a stelo. Sul tavolo, una bottiglia di scotch mezza vuota ed un bicchiere vuoto.

Entra RICHARD HANNAY. Aspetta con una certa rigidità che i due abbiano finito. I CLOWN riescono per un pelo a terminare la sistemazione della scena con la fine dell’Overture. Si inchinano e si precipitano fuori. HANNAY si abbandona sulla sua poltrona.

CAMBIO LUCE

SCENA 1: APPARTAMENTO DI HANNAY. NOTTE.

HANNAY guarda dritto verso gli spettatori.

HANNAY       Londra. 1935. Agosto. Ero tornato da tre mesi nella vecchia patria, e ad essere sincero me ne chiedevo ancora il perché. Il tempo mi rendeva irritabile, attività fisiche neanche a parlarne, e i discorsi dell’inglese comune mi davano la nausea. Ne avevo abbastanza di ristoranti, feste e corse di cavalli. Neanche un amico con cui farsi un giro.

(Ci riflette) Il che probabilmente spiega tutto. Hoppy Bynge ormai perso nei meandri del Ministero del Tesoro canadese, Tommy Deloraine fatto a pezzi da una mina in Tanganika, Chips Carruthers mangiato dai coccodrilli nel Limpopo. Restavo solo io, Richard Hannay. Trentasette anni, sano di mente e di corpo. Di nuovo a casa.

(Si guarda in giro) Casa? Non era proprio una casa, se proprio ci tenete a saperlo. Ma solo uno squallido appartamentino in affitto al centro di Londra: Portland Place. E mi annoiavo. No, era più che noia, era stanchezza. Stanchezza del mondo, e stanchezza…  

(D’un tratto sembra turbato) … ad essere sincero: della vita. Così ho chiamato il mio broker. Non c’era. Ho fatto un salto al club. Pieno di vecchie cariatidi coloniali. Mi sono fatto uno scotch con soda, ho dato un’occhiata al giornale della sera e l’ho rimesso a posto. Pieno di elezioni, guerre e voci di guerra. E ho pensato “Ma a chi diamine gliene frega? Che senso ha tutto questo? Cosa sta succedendo a tutti? Cosa sta succedendo a me? Nessuno che sentirebbe la mia mancanza. Io stesso non la sentirei. Potrei semplicemente… – (Pieno di disperazione, butta giù lo scotch in un solo sorso)

E poi ho pensato: al tempo! Andiamo, Hannay, tirati su, amico! Trovati qualcosa da fare, maledetto idiota! Qualcosa di banale, di superficiale. Qualcosa di assolutamente privo di senso. Qualcosa… ci sono! Uno spettacolo al West End! Ecco quello che ti ci vuole!

MUSICA DA VAUDEVILLE

Salgono le luci della ribalta

SCENA 2: MUSIC HALL.

Il Presentatore entra in scena correndo. Fa un goffo inchino. Sistema un cartello con su scritto: MR MEMORY. Si inchina.

Applausi registrati. Lui li interrompe con un gesto.

PRESENTATORE   Grazie, signore e signori. E adesso, un attimo di attenzione! Ho l’onore e il privilegio di presentarvi uno degli uomini più straordinari che si siano mai visti al mondo. Mr. Memory!!!

MUSICA: TEMA DI MR MEMORY

Mr  MEMORY entra in scena. Fa un goffo inchino. Baffetti a spazzola. Saluta con l’inchino.

Applausi registrati. Il Presentatore li interrompe con un gesto.

HANNAY appare in un palchetto. Si mette la pipa in bocca e consulta il programma

PRESENTATORE   Sedetevi signore e signori, vi prego. Bene! Ogni giorno Mr Memory memorizza cinquanta fatti nuovi e li ricorda tutti, uno per uno! Fatti che riguardano la storia, la geografia, ricavati da articoli sui giornali o da libri scientifici. Ci sono più fatti nel suo cervello di quanti non se ne possano immaginare! Voglio anche dirvi che prima di andare in pensione Mr Memory ha gentilmente acconsentito di lasciare il suo cervello al British Museum per propositi scientifici. Grrrazie.

Applausi registrati. Lui li interrompe con un gesto.

Una splendida straniera appare nel palchetto di fronte. Si tratta di  ANNABELLA Schmidt. Indossa uno splendido abito nero e sembra molto nervosa. Guarda ansiosamente in platea. HANNAY la nota, affascinato.

PRESENTATORE   E’ pronto, Mr Memory?

MEMORY      Assolutamente pronto, grrrazie! Adesso mi metterò in uno stato di prontezza mentale per lo spettacolo di questa sera e svuoterò il mio essere interiore di tutto il materiale…

(Prova a pronunciare le mistiche parole)

esentrinseco e supranunemario.

HANNAY si rivolge alla straniera.

HANNAY       Le piace lo show?

ANNABELLA   Scusi?

HANNAY       E’ piuttosto divertente, no?

ANNABELLA   Vunderbar, ja!

PRESENTATORE   Pronto per le domande, Mr Memory?

MEMORY      Pronto per le domande!

PRESENTATORE   Avanti, signore e signori! La prima domanda, per favore!

(Punta il dito verso uno spettatore)

                       

Sì, signore? Come? Chi vinse la Cup nel 1926?

                       

(Si volta verso Mr MEMORY)

Chi vinse la Cup nel 1926?

MEMORY      Chi vinse la Cup nel 1926? I Tottenham Hotspurs vinsero la Cup nel 1926 sconfiggendo gli Arsenal Gunners con un cinque a zero alla presenza di sua maestà il re Giorgio Quinto. Dico bene, signore?

PRESENTATORE   (Con un’occhiata allo spettatore che ha fatto la domanda per controllare se la risposta è giusta)

Benissimo, Mr Memory.

MEMORY      Grrrazie.

Applausi registrati. Il Presentatore li interrompe con un gesto.

PRESENTATORE   Prossima domanda, per favore!

                        (Indica un signore del pubblico)

Sì, signore? Può parlare più forte, per favore? Qual’era la sua domanda? Come si chiamava il cavallo di Napoleone?

(Si rivolge a Mr MEMORY)

Come si chiamava il cavallo di Napoleone?

MEMORY      Come si chiamava il cavallo di Napoleone? Il cavallo di Napoleone si chiamava Belerophon, e lui lo cavalcò per l’ultima volta nella battaglia di Waterloo, il 15 giugno 1815. Dico bene, signore?

PRESENTATORE   (Con un’occhiata allo spettatore che ha fatto la domanda per controllare se la risposta è giusta)

BENISSIMO, Mr Memory!

MEMORY      Grrrazie!

Applausi registrati ancora più forti. Il PRESENTATORE li interrompe con un gesto.

PRESENTATORE   Un’altra domanda, prego! (Si volta verso uno spettatore immaginario che ha fatto un’altra domanda) Come, signore? Quanto anni ha Mae West, Mr. Memory?

                       

MEMORY      Io lo so, signore – ma non rivelerei mai l’età di una signora!

Grandi risate. MEMORY e il PRESENTATORE ridacchiano.

PRESENTATORE   Mooolto BENE, Mr Memory. Adesso potremmo avere una DOMANDA SERIA, PER FAVORE!

HANNAY       (Forte, in modo da farsi sentire da tutti) Io!

PRESENTATORE   Ah, una domanda dalla balconata!

MEMORY e il PRESENTATORE guardano verso i palchi. ANNABELLA emette un grido e si nasconde dietro una tenda.

HANNAY       Quanto dista Winnipeg da Montreal?

PRESENTATORE   (Individua HANNAY) Ah, un signore dal Canada! Benvenuto in Inghilterra, signore.

Applausi del pubblico:

HANNAY       (Con un cenno verso il pubblico) Grazie.

MEMORY      Winnipeg. Terza città del Canada. Capitale della provincia del Manitoba. Distanza da Montreal mille e quattrocentocinquantaquattro miglia. Dico bene, signore?

HANNAY       Benissimo.

MEMORY      Grrrazie signore!!!

Applausi.

Improvvisamente ANNABELLA vede qualcosa in platea.

ANNABELLA   Sheisse!

HANNAY       Tutto bene, lì?

ANNABELLA   Sì, grazie.

HANNAY       Benone.

PRESENTATORE   Ed ora la prossima domanda, per favore.

Gira lo sguardo sul pubblico.

ANNABELLA tira fuori un grosso revolver e spara in aria. Della polvere cade dalla graticcia.

Urla di spettatori. ANNABELLA nasconde il revolver.

Il PRESENTATORE si mette a correre da una parte all’altra del palcoscenico.

PRESENTATORE   Calma, signore e signori. Calma, vi prego!!!

HANNAY       L’ha sentito?

ANNABELLA   (Estremamente agitata) Scusi…?

HANNAY       Sì?

ANNABELLA   Potrei venire a casa sua?

HANNAY       Che intenzioni ha?

ANNABELLA  (Seducente) E’ che… mi piacerebbe.

PRESENTATORE   Calmatevi, VI PREGO!!!

HANNAY       E’ piuttosto… complicato al momento. Ci sono gli imbianchini e…

ANNABELLA   LA PREGO! Per favore!

                       

HANNAY       Bene, peggio per lei.

Scompaiono dai rispettivi palchi.

PRESENTATORE   Suonate orchestrali, suonate!

TEMA DI MR. MEMORY

PRESENTATORE  Questo era Mr Memory! Mr Memory! Prego, Mr Memory!

Lo accompagna fuori. MR MEMORY torna in scena di corsa.

MEMORY      Come si chiamava il cavallo di Napoleone? Winnipeg!

PRESENTATORE   Grazie, Mr Memory.

MEMORY      Dico bene, signore?

PRESENTATORE   Benissimo, Mr Memory.

                        Tenta di portarselo fuori. MR MEMORY torna indietro di corsa.

MEMORY      Quanti anni ha la moglie di Giorgio Quinto? Mille quattrocento cinquantaquattro!

PRESENTATORE   Venga, Mr Memory. Andiamo!

                        Il PRESENTATORE lo tira via. MR. MEMORY torna di corsa.

MEMORY      Grrrazie!

PRESENTATORE  (Afferrando MEMORY) Non dimenticatevi il suo nome! Mr Memory!

MEMORY      (Si slancia di nuovo in avanti) Grrrazie!

PRESENTATORE  

Il PRESENTATORE lo afferra per un’ultima volta e lo trascina fuori. Lui e il cartello.

MUSICA: FINE DEL TEMA DI MR MEMORY

Il sipario si apre. Rivelando:

SCENA 3: APPARTAMENTO DI HANNAY. NOTTE.

Si sente la voce di Hannay nel buio. Batte la mano sull’arco di proscenio.

HANNAY       Mai che si riesca a trovare l’interruttore. Dannazione!

HANNAY accende l’interruttore lampada a stelo. La lampada illumina la stanza. Vediamo le scalette da imbianchino, e le lenzuola sopra i mobili.

ANNABELLA   La spenga! Subito!

HANNAY spinge di nuovo l’interruttore. Ora la stanza è illuminata dalla luce della strada che entra dalle finestre.

ANNABELLA                         Affolgibile!

HANNAY       Mi scusi?

ANNABELLA                         Affolgibile!

HANNAY       Affolgibile?

ANNABELLA   AFFOLGIBILE!!!

HANNAY       Ah! L’avvolgibile! Certo! Mi scusi. La tenda. Sì.

Tira giù la tenda avvolgibile. (La tenda riscatta in alto. Lui la tura giù, lei ritorna su. La tira giù – e questa volta rimane giù. HANNAY si allontana. L’avvolgibile riscatta verso l’alto. Lui la afferra, la tira di nuovo giù e la ferma con ferocia.)

 

HANNAY       Mi spiace…

ANNABELLA   Adesso la luce, signor Hannay.

HANNAY       Luce. Giusto.

Accende la lampada, che illumina la stanza. Riflette per un momento. Strizza gli occhi)

 Come sa il mio nome?

ANNABELLA   L’ho letto all’ingresso.

HANNAY       Ah, certo.

Aspettano. E aspettano.

HANNAY       Ehilà, il telefono.

Squilla il telefono.

ANNABELLA   Non risponda, la prego!

HANNAY       Perché no?

ANNABELLA   Perché credo sia per me.

Lui allunga una mano verso il telefono.

ANNABELLA   La prego, non risponda!!!

Si blocca, la mano a mezz’aria. Il telefono smette infine di suonare.

HANNAY       Mi stia sentire…

ANNABELLA   Signor Hannay?

HANNAY       Sì?

ANNABELLA   Posso essere tanto impertinente da chiederle qualcosa da mangiare?

HANNAY       Ma certo. Che ne dice di un po’ di merluzzo?

ANNABELLA   Il merluzzo va benissimo. Grazie.

HANNAY       Niente di meglio che un po’ di merluzzo. Ora, senta…

ANNABELLA   Sì?

HANNAY       Mi è lecito sapere il suo nome?

ANNABELLA   Lei non vuole sapere il mio nome.

HANNAY       Ah no?

ANNABELLA   Schmidt.

HANNAY       Schmidt?

ANNABELLA   Annabella Schmidt.

HANNAY       E allora, che storia è questa, Annabella Schmidt?

ANNABELLA   Storia?

HANNAY       E’ stata lei a sparare quei colpi in teatro, no? Non che fosse uno  spettacolo grandioso, ma non era poi così male.

ANNABELLA   E’ stato un diversivo. In teatro c’erano due uomini che volevano uccidermi.

HANNAY       Una donna bella e misteriosa inseguita da sicari. Sembra una storia di spie.

ANNABELLA   Esattamente quello che è. Solo che io preferisco la parola “agente”.

HANNAY       “Agente segreto”, suppongo?

(Ride)

Per quale Paese?

ANNABELLA   Non ho Paese, io.

HANNAY       Nata in mongolfiera, eh?

ANNABELLA   Non scherzi, signor Hannay! Sulle mie tracce c’è un agente segreto veramente brillante al soldo di una certa potenza straniera che è sul punto di entrare in possesso di un segreto assolutamente VITALE per la vostra difesa aerea. Ho pedinato due dei suoi uomini fino a quel music hall. Sfortunatamente mi hanno riconosciuta.

HANNAY       Mai sentito parlare di “mania di persecuzione”?

ANNABELLA   Non mi crede?

HANNAY       Ad essere sincero: no.

ANNABELLA                         Sono in strada in questo momento. Sotto al suo lampione inglese. Mi stanno aspettando.

HANNAY va alla finestra. La sua mano tocca la tenda. In quel momento, i due Clown entrano in scena di corsa indossando due cappelli flosci di feltro. Si portano in scena un enorme lampione da strada. Si immobilizzano sulla parte destra del palcoscenico.

HANNAY scosta la tenda da un lato e guarda verso la strada. In quel momento:

MUSICA DRAMMATICA.

LUCI SU I CLOWN. Vediamo che sono due Cattivi sotto un lampione inglese immobili in perfetto stile film noir.

HANNAY si allontana dalla tenda.

I Clown corrono fuori  scena con il lampione.

ANNABELLA   Adesso mi crede?

HANNAY le lancia uno sguardo interrogativo. Ci pensa su. Torna deciso alla finestra. Sposta di nuovo la tenda. Sbircia in strada.

MUSICA DRAMMATICA.

I due Clown rientrano di corsa in scena, sempre portando l’enorme lampione.

Si mettono in posa da film noir.

HANNAY distoglie lo sguardo dalla finestra.

 I Clown corrono via.

HANNAY       Ha vinto.

ANNABELLA   Signor Hannay, Le dirò una cosa che non è molto salutare. Può significare o la vita. O la morte. Ma se gliela dico poi sarà – coinvoluto.

MUSICA LONTANA E OSSESSIONANTE

Lui la guarda.

HANNAY       Coinvoluto?

Lei gli si avvicina tanto che lui può sentire il suo respiro.

ANNABELLA   Lei fuole – essere coinvoluto?

HANNAY si volta e va alla finestra. I due Clown non se lo aspettavano. Corrono di nuovo in scena con il lampione.

MUSICA DRAMMATICA

HANNAY si ferma alla finestra. Si volta immediatamente senza guardar fuori. I Clown sospirano e corrono via.

FINE MUSICA DRAMMATICA

HANNAY torna ad avvicinarsi ad ANNABELLA.

HANNAY       D’accordo.

La donna tira fuori una sigaretta. Lui glie la accende. Lei inala.

                        Mi dica.

Lei gli soffia il fumo in faccia. Lui tossicchia educatamente.

ANNABELLA   Molto bene. Ha mai sentito parlare dei Trentanove Scalini?

HANNAY       Cos’è, un pub?

ANNABELLA   Per favore, non scherzi signor Hannay.

                        (Parla molto in fretta)

Questi uomini non si fermeranno davanti a niente. Mi ascolta? Io sono l’unica che li possa fermare. Se non li si ferma, sarà solo questione di giorni, forse di ore, prima che questa informazione altamente confidenziale e top secret esca dal Paese. E quando sarà uscite, Dio ci salvi!!! La avverto, signor Hannay, questi uomini agiscono rapidamente! Non sa quanto sia ingegnoso il loro capo! Lo conosco fin troppo bene! Ha una dozzina di nomi! Può prendere l’aspetto di centinaia di persone! Ma c’è una cosa che non può tenere nascosta.

(Si avvicina ancora di più a lui)

Questa parte – (Alza il mignolo) – del suo dito mignolo, manca. Quindi se dovesse incontrare un uomo cui manca quest’ultima parte – (Piega il suo mignolo ad uncino e lo unisce al dito di lui.) – stia molto attento, amico mio.

HANNAY       Me ne ricorderò.

Stanno in piedi l’uno di fronte all’altra, molto vicini. La corrente di emozione fra loro è palpabile. Lei lo osserva. Abbassa le palpebre.

ANNABELLA   Signor Hannay?

HANNAY       Richard.

ANNABELLA   Richard?

HANNAY       Sì?

ANNABELLA   Posso rimanere qui, stanotte? Sono stanca morta.

HANNAY       Certo. Può…

ANNABELLA lo guarda fissamente.

ANNABELLA   Sì?

HANNAY       … dormire nel mio letto.

ANNABELLA   Grazie.

HANNAY       Io mi sistemerò in poltrona.

ANNABELLA   (Sorride seduttiva. Si allontana da lui)

Come preferisce.

(Si ferma)

Oh, un’altra cosa…

HANNAY       Il suo merluzzo?

ANNABELLA   Il merluzzo?

                        (Ride senza allegria)

Non mi va più, il merluzzo. No. Ho bisogno…

HANNAY       Sì?

ANNABELLA   (Pausa drammatica) Di una mappa della Scozia.

HANNAY       Della Scozia?

ANNABELLA   C’è un uomo in Scozia al qule è indispensabile io faccia al più presto una visita, se vogliamo fare qualcosa.

                        (Con tono carico di significato)

E’ un inglese. Vive in - una tenuta.

HANNAY       Una tenuta?

ANNABELLA   Sì. In un posto che si chiama – (Lo guarda fissamente) – Alt-na-Shellach. (Pronuncia l’ultima sillaba con un inquietante suono gutturale)

Lui la guarda.

HANNAY       Come?

ANNABELLA   Alt-na-Shell-achhhh!

HANNAY       Alt-na-Shell-ack –

                        (Pausa)

                        Chhhhh! E i Trentanove Sca…

ANNABELLA   Me la porti in camera.

HANNAY       Certamente.

ANNABELLA   (Improvvisamente di nuovo vicina a lui. Gli tocca una guancia. Gli sfiora virtualmente le labbra con le sue)

Buona notte, Richard.

HANNAY       (Torturato dall’eccitazione e dal desiderio, fissa la sensuale figura di lei che scompare nel buio)

Buona notte.

SCENA 4: APPARTAMENTO DI HANNAY. TARDA NOTTE.

Atmosfera di mezzanotte. Vento. Il ticchettìo di un orologio. Una macchina della polizia anni ’30 in lontananza. HANNAY si è accartocciato sulla poltrona in maniera terribilmente scomoda. Si gira e si rigira nel dormiveglia. D’improvviso appare ANNABELLA. Il suo volto pallido si profila nel buio. Cammina lentamente verso di lui. Stringe nella mano una mappa. HANNAY scatta a sedere ben ritto sulla poltrona.

ANNABELLA   Richard?

HANNAY       Annabella?!!

ANNABELLA   (Con voce fioca) Richard…

HANNAY       Adesso ascolta! Irrompi nella mia vita all’improvviso – mi fai sentire tutto – sai- intorcinato e – e – beh – a dire il vero – non ho mai incontrato nessuna come te prima d’ora – e ad essere sincero – del tutto sincero…

ANNABELLA raggiunge la poltrona. Sembra che stia per abbracciarlo. All’improvviso emette un suono gracidante e crolla su di lui, con un coltello gigante e scintillante conficcato nella schiena. Lui la fissa incredulo, atterrito. La gira e la guarda in faccia. I suoi occhi roteano. Respira flebilmente.

ANNABELLA   Oh Richard… Richard!

HANNAY       Sì?

ANNABELLA   Ora non si può – più – tornare indietro. Alt-ne-shellagh.

Muore contorcendosi in una terribile agonia. HANNAY la guarda.

HANNAY       Caspita!

HANNAY nota la mappa. La tira via dalla sua mano rigida. La apre e la guarda attentamente. Infine, dopo molto lavoro, trova.

HANNAY       Alt na Shellach. (Guarda) Alt na Shellach…

Squilla il telefono. HANNAY va per rispondere. Il telefono squilla più e più forte. HANNAY indietreggia ad ogni squillo. Mette la mappa in tasca. Copre ANNABELLA con un telo (di quelli che proteggono i mobili dalla polvere).

D’improvviso la voce di ANNABELLA echeggia intorno a lui.

ANNABELLA   (Solo la voce) C’è un uomo in Scozia… E’ solo una questione di giorni, forse di ore… prima che il segreto esca dal Paese… la avverto. Questi uomini agiscono rapidamente. Rapidamente. Rapidamente. Rapidamente. Rapidamente…

BUIO.

VELOCEMENTE SI RIALZANO LE LUCI.

Il fischiettare di un uccello.

SCENA 5: ATRIO. MATTINA.

Il LATTAIO arriva fischiettando il tema musicale di Mr Memory e portandosi dietro la porta. La porta si trova ora in proscenio.

HANNAY appare attraverso la porta.

LATTAIO        Accidenti, amico. Ma che fai? Sono quasi morto di paura.

HANNAY       Ti andrebbe una sterlina, amico?

LATTAIO        Una sterlina? Una sterlina? Che c’è sotto?

HANNAY       Mi serve il tuo cappotto e il tuo cappello.

LATTAIO        Cappotto e cappello? Che gioco è? Sputa il rospo.

HANNAY       Devo allontanarmi inosservato.

LATTAIO        Devi bruciare il paglione?

HANNAY       Sì.

LATTAIO        Che hai combinato?

HANNAY       Dovrò fidarmi di te. E’ stato commesso un omicidio al primo piano.

LATTAIO        Un omicidio? Chi è stato? Tu?

HANNAY       No, no. Quei due uomini laggiù.

LATTAIO        Capisco. Così adesso se stanno belli e buoni ad aspettare un poliziotto che li venga ad arrestare, eh?

HANNAY       E’ tutto vero. Sono spie, straniere. Hanno ucciso una donna nel mio appartamento e adesso mi stanno aspettando.

LATTAIO        Ah, piantala. Molto divertente come scherzetto delle cinque del mattino.

HANNAY       Va bene, va bene. Ti dirò la verità. Sei sposato?

LATTAIO        Sì, ma non girare il coltello nella piaga.

HANNAY       Be’, vedi, io non lo sono. Sono scapolo.

LATTAIO        Beato te.

HANNAY       Ma mi vedo con questa donna sposata.

LATTAIO        Briccone!

HANNAY       Il punto è che…

LATTAIO        Sì?

HANNAY       Lei mi ha preso in giro.

LATTAIO        No!

HANNAY       Era tutta una montatura.

LATTAIO        Ma tu dimmi!

HANNAY       Li vedi quei due uomini lì?

LATTAIO        Li vedo.

HANNAY       Sai chi sono?

LATTAIO        Non me lo dire!

HANNAY       Uno è suo fratello. L’altro è suo marito!

LATTAIO        Che Dio mi fulmini! Non vorrei essere nei tuoi panni! Qui, mettiti il mio cappello e il cappotto.

HANNAY       Grazie.

HANNAY indossa cappello e cappotto. Il lattaio lo sistema.

LATTAIO        Perfetto! Lascia il camioncino dietro l’angolo.

HANNAY       (Si mette la mano in tasca) Ecco qui una sterlina.

LATTAIO        Molto gentile da parte tua!

HANNAY       Prendine due!

HANNAY corre via. Il LATTAIO guarda le due sterline. Guarda il pubblico.

LATTAIO        Due sterline. Oi! Sono mie, vero?

SCENA 6: APPARTAMENTO DI HANNAY. MATTINA.

Entra MRS HIGGINS, la domestica.

MRS HIGGINS   ‘giorno signor Hannay! Come se la passa? Che bella…mattina, signor Hannay! Come se la passa? Be’, che bella mattina che è questa mattina, stamattina. E che mi dice di quest’ondata di caldo! Non avevamo un’ondata di caldo così dal 1933!

Solleva il telo che copre ANNABELLA e la vede. Si blocca, agghiacciata. Emette un urlo silenzioso che gela il sangue, stile urlo di Munch.

Si dissolve in un assordante fischio di treno.

MUSICA DA TRENO.

SCENA 7: TRENO PER EDINBURGO. GIORNO.

I due Clown ed HANNAY sono seduti nel medesimo scompartimento. I due Clown sono ora due loquaci venditori di biancheria intima.

VENDITORE 1   Be’, per prima cosa sono molto più carine di quanto non fossero vent’anni fa.

VENDITORE 2   Più libere.

VENDITORE 1   Libere e facili.

Si ammiccano. Ammiccano ad HANNAY. HANNAY sembra ritrarsi sotto il cappello.

VENDITORE 2   Ti ricordi quelle vecchia maniera?

VENDITORE 1   Tutte ossa e niente curve!

VENDITORE 2   Mia moglie!

                        (Scoppiano dalle risate. Il treno fischia.)

                        Adesso guarda!

                        (Entrambi scrutano con fare briccone nella valigia del campionario. Il VENDITORE 2 fruga ed esibisce un reggicalze di pizzo bianco anni ‘40. Hanno un sussulto. Lo osservano con stupore. Anche HANNAY lo guarda)

                        Il nostro nuovo modello affusolato numero uno.

VENDITORE 1 Uno splendore paradisiaco da contemplare. Qualcosa da coordinarci?

VENDITORE 2 (Fruga ancora) Guarda questa meraviglia!

                        (Tira fuori un reggiseno di pizzo bianco. Hanno tutti un sussulto mentre l’oggetto pende ondeggiando di fronte a loro.)

VENDITORE 2   Questo sì che è un piacere a vedersi!

VENDITORE 1   Puoi dirlo!!!

VENDITORE 2   Le due meraviglie del mondo moderno!

VENDITORE 1    Sai che ti dico? Riportameli quando saranno pieni!

I VENDITORI esplodono in una risata. Ammiccano ad HANNAY.

VENDITORE 2   L’hai capita?

VENDITORE 1   L’hai capita?

VENDITORE 2   Non fare il timido!

VENDITORE 1    Non fare il timido!

HANNAY fa un risolino.

VENDITORE 2   Questo è lo spirito giusto!

VENDITORE 1   Questo è lo spirito giusto!

VENDITORE 2   Dove siamo adesso?

Il VENDITORE 1 guarda fuori dal finestrino. Un cartello con su scritto “Halifax” scorre rapido.

VENDITORE 1   Halifax.

Un cartello con su scritto “Durham” scorre rapido.

VENDITORE 1   Durham.

Un cartello con su scritto “Berwick-Upon-Tweed” scorre rapido.

VENDITORE 1   Berwick-Upon-Tweed.

Un schianto fuori scena. Il VENDITORE 1 tira fuori un pacchetto di biscotti.

VENDITORE 1   Biscotto?

Il VENDITORE 1 estrae un biscotto.

VENDITORE 2   (Lo prende) Molto obbligato.

VENDITORE1   (Ad HANNAY) Biscotto?

HANNAY       No, grazie.

VENDITORE1   Come vuole.

I VENDITORI sgranocchiano i biscotti all’unisono. Guardano HANNAY. Ridono chiassosamente. Il treno fischia. Rumore del treno che si ferma.

VENDITORE 1   Eccoci arrivati!

Un segnale che dice “Edinburgh” scorre. Tutti aspettano che si fermi.

VENDITORE 1   Edinburgo!

Barcollano mentre il treno si ferma.

SCENA 8: STAZIONE DI EDINBURGO. GIORNO.

VENDITORE 1   Chissà chi ha vinto la corsa delle due a Windsor.

VENDITORE 2   Prendo il giornale.

VENDITORE 1   Io vado in bagno.

Lascia lo scompartimento.

VENDITORE 1   Permesso. Chiedo scusa. Chiedo scusa.

VENDITORE 2   Scusami. Scusa.

HANNAY       Scusate.

Il VENDITORE 2 sporge la testa dal finestrino. Fischia tra i denti. Il VENDITORE 1 immediatamente torna indietro nei panni del RAGAZZO DEI GIORNALI con un berretto appuntito.

RAGAZZO GIORNALI        Giornali, giornali, il giornale della sera! Giornali, giornali, il giornale della sera!

VENDITORE 2   Parli inglese?

RAGAZZO GIORNALI   Giornali, giornali, il giornale della sera!

VENDITORE 2   Per favore, un giornale della sera.

RAGAZZO GIORNALI        Giornali, giornali, il giornale della sera! Giornali, giornali, il giornale della sera!

Il RAGAZZO DEI GIORNALI gli dà il giornale. Immediatamente torna nei panni del VENDITORE 1. Si fa largo passando tra le ginocchia degli altri due.

VENDITORE 1   Permesso. Chiedo scusa. Chiedo scusa.

VENDITORE 2   Scusami. Scusa.

HANNAY       Scusate.

Il VENDITORE 1 siede.

VENDITORE 2   Ciao.

VENDITORE 1   Ciao.

VENDITORE 2   (Guarda il giornale. Sussulta dallo shock) Buon Dio!

VENDITORE 1   Che c’è?

VENDITORE 2   Una donna è stata assassinata in un elegante appartamento del West End!

HANNAY si gela.

VENDITORE 1   Tutti questi delitti di sesso. Non mi interessano! Chi ha vinto?

VENDITORE 2   Chi ha vinto cosa?

VENDITORE 1   La corsa delle due a Windsor.

VENDITORE 2   La corsa delle due a Windsor?

(Gira il giornale. Leggono le pagine finali. HANNAY cerca di leggere la prima pagina.)

Bachelor Boy.

VENDITORE 1   Bene.

VENDITORE 2   Lo davano sette a quattro.

VENDITORE 1   Non così bene.

VENDITORE 2  (Torna alla prima pagina) Portland Mansions. Portland Place.

VENDITORE 1   Dalle parti della BBC? Bel posto per metterci qualcuno a dormire!

I due VENDITORI ridono. Ammiccano ad HANNAY.

VENDITORE 1   Lei com’era? Una delle solite?

VENDITORE 2   Donna ben vestita sui trentacinque anni con un coltello nella schiena. Terribile.

(Ad HANNAY)

Terribile!

HANNAY       Terribile!

VENDITORE 2   “Il proprietario Richard Hannay è scomparso.”

VENDITORE 1   Accidenti!

VENDITORE 2   “Sui trentasette anni. Capelli biondi ondulati. Occhi nocciola chiaro. Baffi sottili.”

HANNAY si nasconde i baffi sotto le dita.

HANNAY       Scusate?

I VENDITORI lo guardano interrogativi.

HANNAY       Posso dare un’occhiata al giornale?

VENDITORE 1   Certamente.

HANNAY       Grazie.

Gli porge il giornale. HANNAY ci si immerge. Alza lo sguardo e vede i due uomini che lo fissano.

VENDITORE 2   Credo che farò un salto al vagone ristorante. Ha finito?

(Strappa il giornale dalle mani di HANNAY.)

                        Volete qualcosa?

VENDITORE 1   No, grazie.

HANNAY       No, grazie.

Il VENDITORE 2 lascia lo scompartimento. Si fa largo passando tra le ginocchia degli altri due.

VENDITORE 1   Permesso. Chiedo scusa. Chiedo scusa.

VENDITORE 2   Scusami. Scusa.

HANNAY       Scusate.

Il VENDITORE 1 guarda fuori dalla finestra.

VENDITORE 1   Santo cielo, guardi! Questo posto è pieno zeppo di poliziotti!

HANNAY si gela. Il VENDITORE 1 chiama fuori dalla finestra.

VENDITORE 1      Mi scusi, agente! L’avete già preso l’assassino del West End?

Il VENDITORE 2 appare alla finestra nei panni del POLIZIOTTO.

POLIZIOTTO   Lo prenderemo, non si preoccupi, signore!

VENDITORE 1   Questo sì che è parlare!

Il Clown si mette un cappellino da ferroviere. Questa dei cappelli diventa una routine.

FERROVIERE   In carrozza per le Highlands!

POLIZIOTTO   Ci faccia sapere se vede qualcosa di sospetto!

VENDITORE    Certamente. Stia tranquillo!

FERROVIERE   Prossima fermata, le Highlands!

RAGAZZO GIORNALI        Ultima edizione, signore?

VENDITORE 2   No, grazie!

FERROVIERE   Tutti in carrozza! In carrozza!

VENDITORE 1   Va bene, va bene!

POLIZIOTTO   Tenga gli occhi aperti, signore!

VENDITORE 1   Lo farò, agente!

POLIZIOTTO   Non se lo dimentichi!

VENDITORE 1   Non lo farò, agente.

RAGAZZO GIORNALI        Tutti i particolari sull’omicidio! Tutti i particolari sull’omicidio!!!

VENDITORE 2   Sì, ho capito, ho capito!!!

RAGAZZO GIORNALI        Tutti i particolari sull’omicidio!!!

FERROVIERE   In carrozza! In carrozza!

MRS HIGGINS   Buongiorno agente! Mi può indicare il sesto binario?

POLIZIOTTO   Per chi mi ha preso? Per un ferroviere?

HANNAY       Oh, forza, andiamo!

I DUE CLOWN   Datti una calmata!!!

Fischio del treno.

Tutti ondeggiano d’improvviso come se il treno stesse lasciando la stazione.

SCENA 9: TRENO PER LE HIGHLANDS. GIORNO,

VENDITORE 2   Chiedo scusa.

VENDITORE 1    Scusa.

HANNAY       Scusate.

VENDITORE 2   Be’, sono stato al buffet! Sentite questa! Ma lo sapete? La polizia sta perquisendo il treno!

HANNAY si gela.

VENDITORE 1   Il treno?

VENDITORE 2   Scompartimento per scompartimento!

VENDITORE 1   Bene!

VENDITORE 2   Senti qua! C’era una giovane che veniva dall’Ongar…

HANNAY   (Si alza) Scusate…

VENDITORE 1   Spero non le dispiaccia se parliamo di lavoro?

HANNAY       No, no, assolutamente no.

VENDITORE 1   Siamo in fuga, sa.

VENDITORE 2   Dalle nostre mogli!

VENDITORE 1   Mai tornare a casa!

VENDITORE 2   Cavalchiamo il treno e vendiamo biancheria intima!

VENDITORE 1   Non facciamo altro!

VENDITORE 2   … dall’Ongar,che aveva un seno incredibile…

HANNAY si fa largo passando tra le ginocchia degli altri due.

HANNAY       Permesso. Chiedo scusa.

VENDITORE 1   Scusi.

VENDITORE 2   Scusi. Che fretta!

Il treno stride. Entra in un tunnel. I rumori del treno si intensificano. C’è un tremolìo di luce. HANNAY sta barcollando per il corridoio del treno. Le luci continuano a tremolare.

Il VENDITORE 1 diventa il POLIZIOTTO 1. Guarda dentro uno scompartimento immaginario.

POLIZIOTTO 1   Scusate, è permesso? Chiedo scusa per il disturbo. Avete visto quest’uomo? Si chiama Richard Hannay.

HANNAY si gela. Fa per tornare indietro. Il VENDITORE 2 è ora il POLIZIOTTO 2. Arriva dalla direzione opposta e guarda negli scompartimenti.

POLIZIOTTO 2   Scusate, è permesso? Chiedo scusa per il disturbo. Avete visto quest’uomo? Si chiama Richard Hannay.

HANNAY vede i due poliziotti arrivare verso di lui. Guarda disperatamente dall’una e dall’altra parte. Nello stesso tempo una magica luce blu arriva dalla porta dello scompartimento affianco. Per la prima volta scorgiamo PAMELA. E’ bella da togliere il fiato, indossa un toppino nero ed una sensazionale gonna stretta. Si toglie gli occhiali. Si passa la mano fra i capelli e guarda fuori dalla finestra. HANNAY si volta. La vede. La guarda estatico.

MUSICA ROMANTICA.

I due poliziotti sono sempre più vicini. D’un tratto HANNAY si lancia nello scompartimento di lei. La prende tra le braccia.

HANNAY       Tesoro! Che piacere vederti!

La bacia. Lei scatta a sedere ben ritta, troppo scioccata anche solo per respirare.

I due poliziotti arrivano alla porta.

POLIZIOTTO 2   C’è qualcuno che si sta facendo una bella scorpacciata, qua dentro.

POLIZIOTTO 1   Tutto compreso, anche il dolce!

Sogghignano e se ne vanno. HANNAY si tira indietro. Lei lo guarda attonita.

HANNAY       Senta, sono terribilmente desolato! Ero disperato! Ho dovuto farlo! Mi chiamo Richard Hannay. Mi stanno alle costole. Sono innocente, lo giuro! Deve aiutarmi! Devo restare a piede libero ancora per una manciata di giorni. Vede, la salvezza del nostro Paese dipende da questo…

Ricompaiono i due POLIZIOTTI.

POLIZIOTTO 1   Siamo spiacenti di disturbare ma avete visto un uomo passare di qui in questi ultimi minuti?

PAUSA mentre Pamela guarda i poliziotti, poi guarda HANNAY, e ancora i poliziotti. Alla fine decide.

PAMELA       E’ questo l’uomo che state cercando, ispettore! Si è intrufolato qui e mi si è buttato addosso. Mi ha detto di chiamarsi Richard Hannay!

POLIZIOTTO 1   Lei è Richard Hannay?

HANNAY       Certo che no.

POLIZIOTTO 2   Ma questa giovane ha detto chiaramente…

HANNAY si lancia sulla porta dello scompartimento e la apre. Salta fuori dal treno. PAMELA urla.

Rumori assordanti di treno e effetto di un vento sibilante.

HANNAY scivola lungo la fiancata del treno, riesce ad aprire una porta and rientra in un altro compartimento più in là.  Corre via.

POLIZIOTTO 2   E’ saltato giù dal treno, signore!

POLIZIOTTO 1   Lo segua, agente!

Il P 1 trattiene PAMELA accanto a sé. Il P 2 guarda fuori dalla porta.

Anche il P 2 salta fuori. Scivola lungo la fiancata del treno e rientra da un altro scompartimento. Anch’egli corre via.

HANNAY salta sul tetto del treno. Il suo cappotto sventola.

P 2  salta dietro di lui. Il cappotto del poliziotto sventola.

POLIZIOTTO 2   E’ sul tetto, signore!

POLIZIOTTO 1   E’ sul tetto, signorina!

PAMELA       Potrei darle un suggerimento?

POLIZIOTTO 1   Non ora, signorina. Siamo un po’ occupati. Acchiappalo!

POLIZIOTTO 2   Sissignore!

P 2 cerca di afferrare HANNAY. Lo manca.

POLIZIOTTO 2   L’ho mancato, signore!!!

POLIZIOTTO 1   L’ha mancato, signorina.

PAMELA       Veramente, penso che…

POLIZIOTTO 1   Non ora, signorina.

P 2 riesce ad afferrare il cappotto  di HANNAY. Il treno stride.

PAMELA       Tiri il freno d’emergenza!

POLIZIOTTO 1   No signorina! Qualunque cosa lei faccia, non tiri il…

PAMELA       Oh, per l’amor di Dio!

PAMELA tira il freno d’emergenza. I freni stridono. Il treno sbanda. P 2 resta con il cappotto di HANNAY in mano.

Il fumo riempie il palcoscenico. Blackout.

POLIZIOTTO 2   Siamo sul ponte, signore!

POLIZIOTTO 1   Siamo sul ponte, signorina!

SCENA DECIMA: IL PONTE. GIORNO.

Salgono le luci. Vediamo il ponte Forth Bridge (costruito con tre scale a pioli sovrapposte). Appare imponente e grandioso nella luce blu che emerge dalla foschìa.

Rumore del vento e scricchiolìo delle travi. Il vento sospira cori leggeri.

Sul ponte appare HANNAY. E’ aggrappato per miracolo.

PAMELA è ancora affacciata al finestrino.

PAMELA       Eccolo! Sotto il ponte!

I due POLIZIOTTI si arrampicano sulle due scale ai lati di HANNAY. Strisciano fino in cima nella sua direzione. Lo raggiungono, cercano di afferrarlo. HANNAY si protende disperatamente verso i pioli. Vede i poliziotti che si dirigono verso di lui. Guarda giù. Guarda su. Guarda giù. Guarda il pubblico. Sospira.

HANNAY       Oh, cavoli!

HANNAY si lascia cadere.

Si sente in lontananza il suono di un tonfo nell’acqua.

Un forte fischio di treno. Il treno sferraglia nella nebbia.

Il trillo dell’alfabeto morse riempie il teatro.

ANNUNCIATORE RADIOFONICO (Voce off, stentorea, di un giornalista della BBC)…il sospetto Richard Hannay è riuscito a saltare giù da un treno sul ponte Forth Bridge, appena fuori Edinburgo. La polizia l’ha inseguito sul ponte ma lui gli è sfuggito restando        aggrappato a mani nude alle travi.

(Le luci salgono su HANNAY che corre attraverso la nebbia vorticante.)

Il sospetto è sui trentasette anni, alto all’incirca cinque piedi e dieci. Sebbene sia chiaramente pericoloso, ha un aspetto molto gradevole, capelli neri ondulati, occhi castano chiaro, naso appena all’insù e baffi sottili molto attraenti.

(HANNAY è piuttosto compiaciuto della sua descrizione. Continua a correre senza tregua.)

Non si sa se sia sopravvissuto al rischiosissimo salto. La polizia ha dovuto sospendere le ricerche a causa dell’oscurità che avanzava…

Cambiano le luci.

HANNAY rallenta la sua corsa, esausto.

Appare uno dei due Clown. Interpreta ora la parte di un MEZZADRO. E’ un tipo nervoso e sospettoso.

SCENA 11: CASA DEL MEZZADRO. L’IMBRUNIRE.

HANNAY grida un saluto al MEZZADRO.

HANNAY       Salute.

MEZZADRO Salve! Serve aiuto?

HANNAY       Sì, sto cercando lavoro.

MEZZADRO Che tipo di lavoro?

HANNAY       Sono un manovale itinerante.

MEZZADRO Be’, non troverà niente da queste parti.

HANNAY       Non ci sono tenute qui vicino?

MEZZADRO No. Nessuna tenuta.

HANNAY       E allora cos’è quella tenuta là?

MEZZADRO (E’ stato colto in fallo) Oh! Quella tenuta!

HANNAY       A chi appartiene?

MEZZADRO All’ inglese.

HANNAY       Un inglese?

MEZZADRO Un professore, credo. Il professor Jordan.

HANNAY       Non è che si chiama…

Tira fuori la sua grande mappa. La apre. Il MEZZADRO guarda impassibile mentre una brusca folata di vento fa volar via la mappa in quinta. HANNAY la insegue.

HANNAY ritorna, piuttosto imbarazzato.

HANNAY       …Alt na Shellach?

MEZZADRO (Molto sospettoso) Sì.

HANNAY       Benone! Be’… grazie mille. Proverò lì.

MEZZADRO Non stanotte.

HANNAY       No?

MEZZADRO Sono quattordici miglia. E’ dall’altra sponda del lago.

HANNAY       Dice davvero? Sono certo che…

MEZZADRO Donna!!!

Dalle quinte appare una porta. Si apre e MARGARET entra in scena. E’ timida. Ha due treccine.

MEZZADRO Vieni qui!

                        (MARGARET va verso di loro, a capo chino)

                        Abbiamo un ospite.

MARGARET guarda timidamente HANNAY. Lui si accorge di quanto ella sia incredibilmente carina.

MARGARET    Buona sera, signore.

HANNAY       Buona sera.

MEZZADRO Può stare qui, se vuole.

HANNAY       (Guarda MARGARET) Be’… a pensarci bene… sarebbe… molto gentile da parte vostra…

                                                                                              

MEZZADRO Le mangia le aringhe?

HANNAY       Potrei farne fuori una mezza dozzina subito.

MEZZADRO Ci riesce a dormire su un pagliericcio?

HANNAY       Ci posso provare.

MEZZADRO Due sterline e sessanta.

HANNAY       Andata.

MEZZADRO Occupati del signore e fa svelta.

HANNAY       Sua figlia?

MARGARET guarda per terra, sfuggente.

MEZZADRO Mia moglie!

MARGARET guarda HANNAY. HANNAY ricambia lo sguardo.

HANNAY       Ben fatto.

Entrambi distolgono lo sguardo.

MEZZADRO Forza adesso, vai a preparare le aringhe.

MARGARET   Sì.

MEZZADRO Vado a occuparmi delle vace.

HANNAY       Scusi?

MEZZADRO Vado occuparmi delle vacche.

HANNAY       (Continua a non capire l’accento) Ah, bene.

Il MEZZADRO esce con passo pesante.

MARGARET    Prego, entri!

SCENA 12: CASA DEL MEZZADRO.

MARGARET e HANNAY stanno in piedi l’uno davanti all’altro, impacciati. Lui si guarda attorno

MARGARET    Bene… questo è il suo letto.

La poltrona entra sfrecciando in scena, dalle quinte, facendo saltare i due dalla paura.

HANNAY       Grazie.

MARGARET Crede di riuscire a dormirci?

HANNAY       E’ perfetto.

MARGARET esce di scena per prendere tavolo e sedie.

HANNAY       Lasci che l’aiuti.

MARGARET   (Timidamente) Oh, grazie.

HANNAY       Ce l’ha il giornale di oggi?

MARGARET    Ce l’ha mio marito.

HANNAY       Bene. E’ originaria di queste parti?

MARGARET    No. Vengo da Glasgow. C’è mai stato?

HANNAY       No, mai.

MARGARET    Oh, dovrebbe andarci! Dovrebbe vedere Sauchiehall Street al sabato sera, con tutti quei bei negozi e i tram e le luci! E i cinema, e la folla che c’è! (Ricorda con nostalgia) Adesso è… sabato sera.

HANNAY       Be’, non ci sono mai stato, a Glasgow. Ma sono stato ad Edinburgo, a Montreal e a Londra. Le racconterò di Londra durante la cena.

MARGARET   (Eccitata) Lo farà?

HANNAY       Se le fa piacere.

Il viso di MARGARET si adombra.

MARGARET   Ho paura che John non approverebbe.

HANNAY       John?

MARGARET     Mio marito. Dice che è meglio non pensare a posti del genere e a tutte le malvagità che vi sono là.

HANNAY       Gliene posso parlare adesso, se vuole.

MARGARET    Cosa mi racconta?

HANNAY       Cosa vuole sapere?

MARGARET    Be’… è vero che tutte le ragazze si dipingono le unghie dei piedi?

HANNAY       Alcune.

MARGARET    (Scioccata dal fatto di ritrovarsi a fare certe domande) E che si mettono rossetto e cipria sul viso?

HANNAY       Sì, lo fanno!

MARGARET    Sono belle le ragazze londinesi?

HANNAY       Non lo sembrerebbero, se lei fosse tra loro.

MARGARET trattiene il respiro. Si volta verso di lui. Non riesce a guardarlo. Poi lo guarda. I loro occhi si incontrano. Un momento di assordante desiderio sessuale. All’improvviso il MEZZADRO entra dalla porta. I suoi occhi dardeggiano dalla gelosia. I due non lo vedono.

MARGARET    Non dovrebbe dire cose del genere.

MEZZADRO Cos’è che non dovrebbe dire?!!

HANNAY       Oh, stavo… ehm… dicendo a sua moglie che preferisco vivere in città piuttosto che in campagna.

MEZZADRO Dio ha creato la campagna.

HANNAY       Questo è certo!

MEZZADRO E’ pronta la zuppa, donna?

MARGARET    Quasi.

MEZZADRO Allora sbrigati!

HANNAY va dietro al MEZZADRO per cercare di guardare il giornale.

HANNAY       Le spiace se do un’occhiata al giornale?

MEZZADRO Faccia pure. Non mi ha detto il suo nome.

HANNAY       Oh, Hammond.

MEZZADRO Signor O’Hammond.

HANNAY       No. Hammond.

MEZZADRO Dov’è la zuppa, donna?

MARGARET    Eccoci.

Sistema il cibo sul tavolo.

HANNAY       Splendido!

Fa per cominciare a mangiare.

MEZZADRO Dico una preghiera prima di iniziare.

HANNAY       Buona idea.

Tutti siedono attorno alla tavola. Chiudono gli occhi.

MEZZADRO Oh padre implacabile, che tutto puoi. Santifica questi doni generosi e immeritati, per noi miserabili peccatori. Facci inchinare sulle ginocchia flesse, rendici profondamente grati per tutte…

HANNAY apre gli occhi. Cerca nuovamente di leggere il giornale. MARGARET apre gli occhi. Si accorge di lui che sta leggendo.

MEZZADRO … le tue molteplici benedizioni.

HANNAY nota che lei si è accorta di lui. Ora sta sbirciando il giornale. Vede l’articolo. Capisce chi lui sia. Ha un lampo di panico negli occhi.

MEZZADRO E allontana continuamente il nostro laido cuore dalla malvagità…

HANNAY la guarda. La rassicura con gli occhi. Il MEZZADRO apre gli occhi e vede che i due si stanno guardando. Loro non se ne accorgono e lui finisce il ringraziamento.

MEZZADRO … Confondi i nostri pensieri libidinosi e flagella i nostri desideri lascivi, premi i nostri musi bestiali contro la macina , rendi ciechi i nostri occhi alla vista delle futilità e delle bazzecole del mondo. Amen.

MARGARET    Amen.

HANNAY       Ecco ecco!

MEZZADRO (Recitando in maniera eccessiva) Ach! Mi sono appena ricordato di aver dimenticato di… ehm… di… chiudere il       granaio. Vado a… ehm… chiuderlo!

MARGARET Fai bene.

Esce, fischiettando con nonchalance. Quasi immediatamente i suoi occhi folli di paranoia appaiono alla finestra. HANNAY e MARGARET non lo notano. Cominciano una mimica seria e appassionata. HANNAY le tocca le mani. La prega di credergli. Il MEZZADRO guarda atterrito. I suoi occhi lanciano fuoco e fiamme.

MUSICA TESA E MEDITABONDA.

SCENA 13. COTTAGE DEL MEZZADRO. NOTTE

Hannay dorme nel suo lettuccio. All’improvviso il SUONO di un AUTO che si ferma fuori dalla porta. Luce dei fari dalla finestra. Compare Margaret. Corre, guarda fuori dalla finestra. Ritorna da Hannay. Lo scuote piano.

MARGARET (Sussurra) Si svegli, signor Hammond! Presto, si svegli!

HANNAY       (Felice di vederla) Oh, salve!

MARGARET No, no, signor Hammond! E’ la polizia! la polizia, signor Hammond!

HANNAY       La polizia!

                        (Salta su)

MARGARET Deve andarsene, finché le è possibile!

                        (Gli afferra una mano)

HANNAY       Da che parte?

MARGARET Glie lo indico io.

All’improvviso compare il mezzadro in camicia da notte.

MEZZADRO Me lo dovevo aspettare! Amoreggiare alle mie spalle! Fuori di qui!

                        (A Margaret)

                        E anche tu! Fuori da casa mia prima che… (Alza un pugno)

HANNAY       (Frapponendosi coraggiosamente fra Margaret e il Mezzadro) Calma, amico mio!

MARGARET No! Vai, vai! E’ l’unica tua possibilità di restare libero!

Hannay ci pensa un attimo e poi va davanti al Mezzadro.

HANNAY       Mi stia a sentire! Lei si sbaglia su tutta la linea! Sta solo tentando di aiutarmi!

MEZZADRO   Come no! A portare vergogna e disgrazia sulla mia casa!

HANNAY       Se proprio vuole saperlo io sto scappando dalla polizia!

MEZZADRO   La polizia!!!

HANNAY       Mi stanno dando la caccia per omicidio!

MEZZADRO  Omicidio!? La polizia?!

BUSSANO ALLA PORTA

Il mezzadro si precipita alla porta. Guarda attraverso una fessura. Torna indietro di corsa.

POLIZIOTTO   Aprite!! Polizia!!!

MEZZADRO                         Sono proprio qui fuori!

HANNAY       Non li faccia entrare! Dica che non ci sono!

Il mezzadro suda copiosamente,

BUSSANO ALLA PORTA

MEZZADRO Ach!

                        (Va di corsa alla porta)

HANNAY       Saprò compensarla.

                        (Il Mezzadro si ferma. Torna indietro di corsa)

MEZZADRO Quanto?

HANNAY       Cinque sterline!

MEZZADRO (Con l’occhio avido) In contanti?

HANNAY       Lo accetta un assegno?

MEZZADRO Non faccia lo spiritoso!

MARGARET Pagalo! Pagalo!

HANNAY       (Tira fuori una banconota da cinque) Ecco qui.

BUSSANO ALLA PORTA

Il mezzadro corre alla porta. La apre. Resta a parlare e a gesticolare con la polizia che è invisibile fuori scena (la parte davanti del mezzadro viene preparata col costume del Poliziotto 2)

MARGARET Oh, lo so che non ci dovevamo fidare! Ascolta!

Corre alla porta per ascoltare. Poi torna di corsa da Hannay.

MARGARET Altro! Avevo ragione! Ti sta denunciando! Svelto! E’ il tuo momento! Attraverso la finestra sul retro, di qua!

Hannay va per saltare giù dalla finestra.

MARGARET Aspetta! La giacca!

HANNAY       La giacca?

MARGARET E’ terribilmente chiara.

HANNAY       (Piuttosto agitato) Dici?

MARGARET Ho paura che ti vedano nell’oscurità della brughiera. Meglio che prendi questa!

                        (Prende un cappotto scuro dal retro della porta)

HANNAY       Ma questo è di tuo marito!

MARGARET Sì, il suo cappotto della domenica. E’ così nero che non ti vedranno mai!

HANNAY       (Sente qualcosa nella tasca interna) E questo cos’è?

MARGARET E’ il suo libro degli inni.

HANNAY       Così se mi spavento posso cantare un inno.

MARGARET Non scherzare, ti prego.

Lui la abbraccia, lei si abbandona contro di lui.

HANNAY       Che ne sarà di te?

MARGARET Non preoccuparti per me!

MUSICA IN CRESCENDO

Loro si fissano negli occhi.

HANNAY       Vorrei poterti portar via da tutto questo!

MARGARET (Lo fissa con desiderio) No. Questa è la mia casa.

HANNAY       Come ti chiami?

MARGARET Margaret.

HANNAY       Addio, Margaret.

                        (Si baciano)

                        Non dimenticherò mai quello che hai fatto per me!!!

Si baciano ancora, con più forza. Lei si abbandona con passione. Alla fine si ritrae.

MARGARET Adesso va’!

Hannay si fa piccolo per passare attraverso la finestra e corre via.

Immediatamente entrano di corsa i due Poliziotti, fischiando nei fischietti. Perquisiscono la stanza. Vedono la finestra alle spalle di Margaret. Spostano la donna da un lato e guardano Hannay che fugge. Tornano alla porta e si mettono all’inseguimento.

Margaret resta vicino alla finestra. Guarda fuori con desiderio.

LUCI LENTE AL BUIO

MUSICA ROMANTICA

SCENA 14: BRUGHIERA SCOZZESE. ALBA.

Attraverso la scena cala uno schermo bianco. La Polizia insegue Hannay attraverso la brughiera, ma l’inseguimento è risolto con un gioco d’ombre con delle sagome. Lo inseguono giù per una collina e su per un’altra collina. Compare un camoscio. Il camoscio carica i poliziotti. I poliziotti corrono giù per la collina. Hannay sale in groppa al camoscio e galoppa via. Hitchcock guarda da lontano. Durante tutto questo, sentiamo la voce di un annunciatore radio.

A

NNUNCIATORE RADIO (Solo il sonoro) Ci dispiace interrompere questo programma di musica romantica scozzese che faceva fremere i vostri cuori per darvi una importante notizia flash. Richar Hannay, ricercato in connessione con gli omicidi di Portland Place è stato visto nella brughiera vicino a Loch Crimond. La polizia avverte che è quasi certamente armato e pericoloso. Ecco di nuovo la sua descrizione. Capelli suri e ondulati, occhi castano chiaro, un naso deliziosamente all’insù, e naturalmente due baffetti sottili che gli donano molto. Il tempo passato in brughiera gli ha conferito un aspetto piuttosto rude, che lo rende ancora più bello. Il sospetto in questo momento è a piedi su un terreno inospitale e la polizia vuole assicurare gli ascoltatori che gli si stanno avvicinando con squadre specializzate nella cattura dei fuggitivi, a piedi, per strada… e per aria!

Hannay corre (silhouette). D’un tratto c’è un suono in lontananza. Il cupo rombo di un monomotore Tiger Moth.

In silhouette compare un biplano. L’aereo insegue Hannay. In stile Nord/Nord-est. Sentiamo la conversazione dei Piloti (Solo le voci).

PILOTA 1       Eccolo là. A ore dodici.

PILOTA 2       Dov’è diretto?

PILOTA 1       Nord/nordest!

PILOTA 2       Al maniero! ma quella…

PILOTA 1       … E’ la casa del professor Jordan!

PILOTA 2       Ma chissà perché sta andando lì! Eccolo là!

PILOTA 1       Colpiscilo! Spara, amico, spara!

PILOTA 2       Cambia direzione, cambia direzione!

Suono di mitragliatrice, Hannay si butta a terra.

PILOTA 2       Più svelto! Più svelto.

Altri colpi di mitragliatrice. Hannay rotola sul terreno. L’aeroplano stride.

PILOTA 1       NON CE LA FACCIO! NON CE LA FCCIO!

Lo stridio aumenta di intensità.

PILOTA 2       Oh no!!! Ci…

PILOTA 1 & 2   AAAAAGGGGHHHH!!!!

L’aereo va verso il basso ed esplode in una conflagrazione di fumo e fuoco.

Due paracadute scendono lentamente.

Via lo schermo bianco.

… A rivelare Hannay che ancora corre attraverso la nebbia.

Hannay scruta nella nebbia mentre un Clown gli corre a fianco portando un cartello dall’aspetto sinistro, con sopra degli uccellacci neri altrettanto sinistri. Sul cartello c’è scritto

ALT NA SHELLACH. VIETATO AGLI INTRUSI

Adesso compare una porta sinistra sormontata da uno stemma sinistri.

Hannay va zoppicando verso la porta. Riprende fiato. Si raddrizza la cravatta. preme il campanello.

Un campanello a più toni. Ding dong!

SCENA 15: ALT NA SHELLACH

Una signora molto chic apre la porta. E’ interpretata da uno dei Clown. LOUISA JORDAN.

LOUISA         Sì?

HANNAY       Sto cercando il professore. Il Professor Jordan.

LOUISA         Il Professor Jordan? Io sono sua moglie. Louisa Jordan.

HANNAY       Chiedo scusa, signora Jordan. Potrei vedere il Professore. E’ una cosa davvero importante.

LOUISA         Posso sapere il suo nome?

HANNAY       Mi chiamo… Hammond. Gli dica… che sono un amico di Annabella Schmidt.

LOUISA         Di Annabella Schmidt? La prego, entri, signor Hammond.

HANNAY       Grazie.

Hannay passa attraverso la porta. La porta si rigira. Adesso lui è all’interno.

SCENA 16: ALT NA SHELLACH. INTERNO

LOUISA         Stiamo bevendo qualcosa con degli amici per celebrare il compleanno di mia figlia Hilary.

                        (Gira la porta. Ci passano attraverso)

                        Da questa parte, signor Hammond. Abbiamo ospiti alcuni amici di mio marito, maggiorenti del luogo, fra cui anche lo Sceriffo della Contea.

                        (Gira di nuovo la porta e la tiene aperta per lui)

                        E da questa parte, prego. Grazie.

                        (Ci passano attraverso)

                        Più tardi organizzeremo una battuta di caccia. Forse vorrà unirsi a noi?

HANNAY       Grazie.

Lei gira un’altra volta la porta. Adesso siamo…

SCENA 17. LO STUDIO DEL PROFESSORE

LOUISA         Vogliamo unirci al party?

Lui fa per seguirla, ma lei ci ripensa.

LOUISA         (Continua) Ripensandoci, signor Hammond, forse è meglio che lei aspetti qui. Vado subito a chiamarle mio marito.

HANNAY       Grazie.

Lei apre la porta.

MUSICA MOLTO RITMATA

Lei passa attraverso la porta e se la richiude alle spalle.

LA MUSICA FINISCE

Hannay aspetta. Tende l’orecchio. Apre la porta. Fa capolino.

MUSICA MOLTO RITMATA

Ombre di gente che balla sulla parete. Lui richiude la porta.

LA MUSICA FINISCE.

Lui aspetta. Fa di nuovo capolino.

MUSICA.

Ombre di gente che balla sulla parete. Lui richiude la porta.

FINE MUSICA

Fa di nuovo capolino, per un secondo.

MUSICA

Ombre di gente che balla sulla parete. Lui richiude la porta.

FINE MUSICA

Il PROFESSOR JORDAN compare all’improvviso da una poltrona.

PROFESSORE   Signor Hammond…

Hannay si volta di scatto. Il Professor Jordan è lì seduto e sorridente. Fuma usando un lungo bocchino.

PROFESSORE   Mi dispiace averla fatta attendere.

HANNAY       Non c’è problema.

PROFESSORE   E così… lei viene da parte di Annabella Schmidt?

HANNAY       Sì, esatto.

PROFESSORE   Ha sue notizie?

HANNAY       E’ stata assassinata.

PROFESSORE   Assassinata!?! Oh, quella storia di Portland Mansions. Non si preoccupi

della polizia. Me ne sono liberato. A questo punto saranno lontani.

HANNAY       Non sono stato io.

PROFESSORE   Ma cero che no, signor… signor Hannay – penso che non ci siano problemi se la chiamo col suo vero nome?

HANNAY       Assolutamente no,

PROFESSORE   Bene, Ma mi dica, come mai è venuto fin quassù in Scozia a parlarmene?

HANNAY       Perché ritengo che lei stesse tentando di parlarle di una qualche segreto top secret del ministero dell’aviazione e che sia stata uccisa da un agente straniero anch’egli interessato alla stessa faccenda.

PROFESSORE   Davvero? Beh, mi fa molto piacere che lei me l’abbia detto! Grazie, grazie tante!

HANNAY       E’ il meno che potessi fare.

PROFESSORE   Sì.

HANNAY       Stava cercando qualcosa chiamata i Trentanove Scalini! Se potessimo scoprire cosa sono i Trentanove Scalini, allora…

                        (Il Professore alza una mano)

PROFESSORE Aspetti, mi faccia capire bene – oh, prego, si sieda, signor Hannay.

                        (Lui si alza e Hannay siede in poltrona)

HANNAY       Grazie.

Da dietro la porta compare un posacenere. Il Professore ci mette la sigaretta.

PROFESSORE   (Al posacenere) Grazie.

                        (Torna a rivolgersi ad Hannay)

                        Le ha detto che aspetto aveva questo agente straniero?

HANNAY       Non ce n’è stato tempo. Oh! Ma c’era una cosa. Gli mancava un pezzo di mignolo.

PROFESSORE   Quale mignolo?

HANNAY       Questo, penso.

                        (Solleva un mignolo. Il Professore lo fissa)

PROFESSORE   Sicuro che non si trattasse… di questo?

HANNAY       Non sono sicuro. Penso…

                        (Si rende conto con un sussulto! Il Professore mostra una rivoltella. La punta contro Hannay)

PROFESSORE   Signor Hannay, temo di averla portata fuori strada. O diciamo meglio: di averla ingannata.

HANNAY       Direi proprio di sì.

                        (Si immobilizza davanti alla rivoltella)

PROFESSORE   Signor Hannay lei mi ha messo in una posizione davvero difficile. Vede, io vivo qui come un cittadino rispetabile. Il mio miglior amico è lo Sceriffo della Contea. lei deve rendersi conto che la mia esistenza sarebbe messa a grave rischio se si venisse a sapere che io non sono – come si può dire? – quello che sembro. Ma ciò che rende ancora più importante che io non le permetta di andarsene è che sto per portare fuori dal paese delle informazioni assolutamente vitali. Oh, sì – sono già in mio possesso. Temo che la povera Annabella sarebbe arrivata troppo tardi. E così credo di avere una sola cosa da fare, signor Hannay.

Il Professore arma la rivoltella.

Entra la signora Jordan. Prende la rivoltella. Senza un battito di ciglia.

LOUISE         La cena è in tavola, caro. Lo Sceriffo deve andarsene per le tre. Il signor Hammond resta con noi?

PROFESSORE   Non penso proprio, mia cara.

La Signora se ne va.

PROFESSORE A meno che, certo…

                        (Hannay lo guarda)

                        … lei non decida di unirsi a noi.

HANNAY       Per il pranzo?

Nessuno dei due parla. Sentiamo il ticchettio di una pendola. Il Professore va alle spalle di Hannay.

PROFESSORE   Molto bene, signor Hannay. Lei è proprio l’uomo che fa per noi. Acuto. Intelligente, Assolutamente spietato. Quando ci sarà la guerra, queste sono esattamente le doti di cui avremo bisogno.

HANNAY       E se io non credessi in quelle doti?

PROFESSORE   E in quali, allora?

HANNAY       Lealtà, altruismo, sacrificio, amore…

PROFESSORE   Ma per favore, signor Hannay! AMORE!!! Ma quando mai lei ha amato qualcuno? Non è nella sua natura, no, vecchio mio? Non lo è mai stato. Triste, vero? Nessuno da amare. Nessuno a cui tenere, Nessuna casa a cui tornare. Ma quella c’è, invece.

                        (Si avvicina a Hannay, immobilizzato in poltrona)

                        C’e la nostra… casa.

                        (Ci accorgiamo che il suo accento si è fatto appena appena tedesco)

HANNAY       La nostra casa?

PROFESSORE   L’unico posto dove troverà amore, vecchio mio. L’unico posto fatto per lei.

                        (Hannay fissa il Professore)

                        Oh noi ti daremo amore, Hannay. E in cambio? Tu ci amerai!!! La razza superiore. In marcia irrefrenabile, Eternamente guidata dal destino stesso!

                        (Il suo accento è adesso completamente tedesco)

                        Allora, fecchio mio? Cosa tu dice? Ti fuoi unire a noi? Hannay!!!

Hannay ci pensa su.

Il Professore aspetta, sta quasi per scoppiare dall’eccitazione.

Alla fine Hannay decide. Si rivolge al Professore.

HANNAY       Va bene, professore. Se lei pensa che sono il tipo adatto.

PROFESSORE   (Urlando dalla gioia) Come no, come no, vecchio mio! Ma che splendida notizia! La dico subito alla signora Jordan!

                        (Ridacchia di piacere. Si precipita alla porta)

HANNAY       Oh. Solo una cosa. Scusi.

Il Professore si volta.

PROFESSORE   Ma certo. Tutto quello che vuoi.

HANNAY       Solo una semplice domanda.

PROFESSORE   Avanti, chiedi!

HANNAY       Prima che io firmi.

PROFESSORE   Assolutamente, mein leibling.

HANNAY       Cosa esattamente…

PROFESSORE   Sì sì sì?

HANNAY       … sono i Trentanove Scalini?!

PROFESSORE   Beh, i trentanove scalini – se posso vantarmi – sono una mia splendida idea! Il cuore stesso della nostra organizzazione! I… Un momento! Un momento! Tu… ti… penza che può fare trucco?! Ach!!! Lei penzava di unirsi a noi e poi…

HANNAY       Razza superiore? Vi disprezzo.

PROFESSORE Ach! Lei è pessimo che quell’altra! Annabella Schmidt!!! Con tutte quelle sue nozioni sentimentali antiquate. Tutti quei suoi nobili bovensheissedrivvle! per un momento ho pensato che lei avrebbe potuto. Invece no, patetico, pusillanime, meschino…

Tira fuori la rivoltella e spara ad Hannay.

Hannay si porta le mani al cuore. Ha un’aria scioccata.

HANNAY       Oh, cavolo.

                        (Crolla a terra, Il Professore incombe su di lui. Hannay è immobile ai suoi piedi)

PROFESSORE   I Trentanove Scalini? Glie lo dico io, signor Hannay. Lei non lo saprà mai”

Il professore fa una risata da pazzo, va alla porta in fondo. La apre. Lì c’è la signora Jordan.

MUSICA MOLTO RITMATA

I due cominciano a ballare un tango scatenato.

LA MUSICA DIVENTA QUELLA DI UNA MARCIA DEL TERZO REICH

Il Professore e la Signora Jordan ballano nella notte che si avvicina.

Hannay giace immobile, come morto.

FINE DEL PRIMO ATTO


SECONDO ATTO

OVERTURE

SCENA 18: COTTAGE DEL MEZZADRO. NOTTE

Il Mezzadro esce dall’oscurità. Sulla spalla ha una tavola piena di ganci per appendere le giacche vuoti.

MEZZADRO Margaret!

Margaret esce dall’oscurità. Gli si mette di fronte.

MARGARET Sì?

MEZZADRO Dov’è il mio libro degli inni?

MARGARET Nella tua giacca?

MEZZADRO E dov’è la mia giacca?

MARGARET L’ho data a quell’uomo.

MEZZADRO Quell’uomo?

MARGARET Sì!

MEZZADRO Al signor O’Hammond?

MARGARET No.

                        (Pausa)

                        A Richard!

Il Mezzadro boccheggia. Alza una mano per colpire la moglie. Lei trasale, ma mantiene la posizione.

BUIO

SCENA 19: UFFICIO DELLO SCERIFFO

SCERIFFO   Molto bene, Mister Hannay! Uau! Chi l’avrebbe mai pensato che un libro di inni avrebbe fermato…

                        (Gli mostra una pallottola d’argento. Gliela tira.)

…una pallottola! Ma la cosa non mi sorprende. Molti di quegli inni sono difficili da penetrare! E pensare che solo mezz’ora prima stavo bevendo lo champagne di quel malvivente!

HANNAY       Proprio così!

SCERIFFO   Un po’ di tè, Mr. Hannay?

HANNAY       No, grazie.

SCERIFFO   E si fa passare per un professore! Mentre non è mai stato altro che…

HANNAY       Una spia!

SCERIFFO   Una spia! Une bella lezione per tutti noi! Maledettamente astuto Hannay!

HANNAY       Ehm – sceriffo?

SCERIFFO   Un biscottino?

HANNAY       No, grazie! Senta, non voglio dare l’impressione di pressarla o cose del genere, ma non dovremmo prendere dei provvedimenti? E’ una situazione seria, sa. Se non lo fosse, pensa che mi sarei messo nelle sue mani con un’accusa di omicidio a mio carico?

SCERIFFO   Ach! Lasci perdere l’omicidio, Mr. Hannay! Non dubito che sarà in grado di convincere facilmente Scotland Yard , così come ha convinto me. Mi serve solo una breve dichiarazione da inoltrare alle autorità preposte. Sta arrivando una persona dalla stazione di polizia qui a fianco per verbalizzarla.

HANNAY       Ma non abbiamo tempo da perdere. Ha le informazioni! Ed è assolutamente vitale per la salvezza del…

Il Secondo Clown irrompe dalla porta come ISPETTORE CAPO.

ISPETTORE Voleva vedermi, Sceriffo?

SCERIFFO   Altrochè! Pensa che mi diverta a cercare di guadagnare tempo con un ASSASSINO!!!

HANNAY       ASSASSINO???

SCERIFFO   ASSASSINO!!! Richard Hannay, lei è in arresto! Con l’accusa di omicidio volontario di una donna sconosciuta in Portland Mansions di Londra martedì scorso. Portatelo alla prigione di contea!

HANNAY       Ma ha sentito la mia storia! E’ vera! Dalla prima parola all’ultima!

SCERIFFO   Senta, Hannay! Qui in Scozia non siamo così imbecilli come qualche furbacchione di Londra può pensare! Io a quelle sue panzane sul professore non credo affatto! Ma come, è il migliore amico che ho qui in zona!

                        (Prende il telefono)

                        Mi passi il professor Jordan! Aha! Lei è in un mare di guai, Hannay – ed i suoi guai aumentano di minuto in minuto!

                        (Si rende conto di avere ancora in mano il ricevitore. Ci parla dentro)

                        Pronto? Ah, Professore! Le chiedo umilmente persono, signore.

                        (Si inchina al ricevitore)

                        E’ solo per farle sapere. Abbiamo acciuffato quel malvivente, signore!

                        (Ridacchia in modo servile)

HANNAY       Esigo che mi mettiate in contatto con il Foreign Office a Londra.

SCERIFFO   (Ride schernendolo) Il Foreign Office a Londra! Ispettore, manette, prego.

ISPETTORE Prego, signore, venga via senza fare storie.

L’Ispettore tira fuori dalla tasca le manette. Riesce appena a fissarne una al polso di Hannay.

SCERIFFO   (Al telefono) Gli stiamo mettemdo le manette in questo momento. Tutto sotto controllo, Professore.

HANNAY       Non credo proprio!!!

Con uno sforzo sovrumano spinge l’Ispettore contro lo Sceriffo. Ispettore e Sceriffo cadono a terra.

Compare una finestra. Hannay spacca il vetro. Si arrampica per scavalcare la finestra. Corre via a cavalcioni della finestra.

Lo Sceriffo è raggelato al telefono.

SCERIFFO   E’ saltato dalla finestra! Sta scappando! Fermatelo! Fermate quell’uomo!

ISPETTORE Fermate quell’uomo! Fermatelo!

L’Ispettore si precipita fuori all’inseguimento.

SCERIFFO   (Continua. Si ricorda del telefono) No no no, niente di cui debba preoccuparsi signore, è tutto, ehm…

MUSICA INSEGUIMENTO

SCENA 20: STRADE DI CITTA’

Hannay sta correndo per le strade. Ombre di poliziotti compaiono ad ogni svolta. Luci di torce. Gli stanno dando la caccia. Hannay continua a correre. Le ombre dei poliziotti si fanno più alte e più grosse. Gradualmente hanno avviluppato l’intera scena. Hannay è con le spalle al muro. All’improvviso sente:

LE CORNAMUSE E I TAMBURI DI UNA BANDA SCOZZESE

Arrivano i due Clown in uniformi delle Highland. Reggono ai fianchi dei manichini che rappresentano altri suonatori della banda. Marciano attraverso la scena. Hannay si precipita a nascondersi fra loro, guardandosi con ansia alle spalle nel tentativo di vedere i suoi inseguitori. Hannay e la banda escono di scena.

Su le luci.

Hannay rientra di corsa e trafelato sulla scena illuminata.

SCENA 21: SALA DELLE RIUNIONI

Compare uno dei Clown. UN MAESTRO DI CERIMONIE. Agitato e traballante. Si tira dietro un gigantesco striscione VOTA McCORQUODALE. Sta sistemando lo striscione tendendolo da una parte all’altra della scena.

HANNAY       Mi scusi! Ehm--- temo…

CERIMONIERE   Sono subito da lei!

HANNAY       Mi spiace, ma vede, il fatto è che…

CERIMONIERE   Se non le dispiace!

HANNAY       Mi scusi.

Il Cerimoniere ha fissato lo striscione che adesso è alle loro spalle.

CERIMONIERE   Ecco fatto.

HANNAY       Sì – A dire il vero mi trovo in un…

Il Cerimoniere d’un tratto si rende conto di chi sia Hannay.

CERIMONIERE   Diamine! Bene arrivato! Salve! Salve!

HANNAY       Salve!

CERIMONIERE   Finalmente è qui.

HANNAY       Scusi?

CERIMONIERE   Gentile da parte sua venire! Siamo tutti qui! Tutti qui! Guardi chi c’è, signor McQuarrie!

Adesso compare l’altro Clown come il presidente Mr. Macquarrie. E’ ancora più traballante del primo.

MCQUARRIE   Ah! E’ qui! Grazie a Dio!!! Grazie a Dio!!! Grazie a Dio!!!

Hannay a questo punto è completamente confuso. Vede che là davanti c’è un folto pubblico.

McQuarrie si affretta fuori per prendere una sedia. Lo sbattono sulla sedia. Hannay siede educatamente. Non ha idea di dove si trovi. Il Cerimoniere va verso il pubblico.

Applausi registrati.

CERIMONIERE   Signore e signori. E’ con estreeemo piacere che mi rivolgo al nostro esimio presidente signor McQuarrie perché vi presenti il nostro oratore ospite speciale di questa serata che ha appena fatto un salto qui, si potrebbe dire! E non un attimo troppo presto!

                        Applausi registrati

                        Signor McQuarrie, prego.

McQuarrie si avvicina al leggio. Fa una grande e beato sorriso verso Hannay e verso il pubblico.

MCQUARRIE   Graaazie--- graaazie… bene signore e signori non c’è bisogno che io vi spieghi chi sia il nostro oratore ospite e vi ricordi i suoi innumerevoli…

Si sente a malapena.

CERIMONIERE   A voce un po’ più alta, prego, signor McQuarrie.

MCQUARRIE   (Con lo stesso borbottio di prima) … ed esemplari meriti. Il suo brillante passato quale militare, statista, pioniere e poeta parla da sé. Egli è oggi una delle figure preminenti nel mondo diplomatico e politico della grande città di Londra ed è l’uomo perfetto per dirvi nei termini più decisi quanto sia importante per questa nostra circoscrizione, in occasione di questa cruciale elezione suppletiva, che al nostro candidato venga assegnata un’ampia maggioranza. E così, senza ulteriori indugi, invito al podio il nostro illustre oratore ospite di questa sera – il Capitano Rob Roy McAlistair!

Applausi registrati.

Il Cerimoniere e McQuarrie fanno un cenno ad Hannay che è rimasto seduto a sorridere. Si guarda intorno, aspettando il Capitano McAlistair. Si rende conto che si riferivano a lui e che non può chiarire l’equivoco. Si avvicina nervosamente al podio.

HANNAY       Bene- signore e signori devo chiedervi scusa per la mia… la mia esitazione nel… rivolgermi a voi ma a dire la pura e semplice verità, ascoltando la lusinghiera descrizione testé fatta dal presidente, non mi ero reso conto che stava parlando… di me.

                        (Ride nervosamente)

                        Comunque, quando ehm… sono venuto in Scozia qualche… giorno fa, viaggiando a bordo dello Highland Express su quella magnifica struttura che è Forth Bridge…

                        (Mostra la manetta che ha al polso. La ricopre frettolosamente)

                        … non avevo idea che in pochi giorni mi sarei trovato a parlare in un’importante riunione politica. Ma posso dirvi dal più profondo del cuore e con la massima sincerità quanto io sia felice e sollevato di ritrovarmi in questo momento qui tra voi.

Improvvisamente, alle sue spalle compare Pamela. Fa un cenno di saluto al Cerimoniere e a McQuarrie. Siede ad un lato della scena. Hannay la vede.

HANNAY       (Continua) Salve. Prego, si sieda. Sto proprio per arrivare al meglio…

                        (La riconosce. E lei riconosce lui)

                        Santo cielo! E allora… ehm – volevo dire… uhn…

                        (Lei corre via)

                        … cosa stavo dicendo? Ah, sì – dunque: felicissimo. Per non dire, ehm, sollevato perché… fin quando me ne sto su questo podio vengo per un momento liberato dalle preoccupazioni e ansietà che sempre affliggono un uomo nella mia posizione. Ad ogni modo… ehm… signore e signori…ehm… come sapete, ci ritroviamo qui stasera per discutere… ehm… cosa vogliamo discutere?

Pamela compare all’altro lato della scena. Fa cenno al Cerimoniere di alzarsi. Lui va in quinta. Vediamo Pamela che gli sussurra qualcosa. Il Cerimoniere ha un sussulto.

HANNAY       (Continua) Lo so… discuteremo ehm… che ne dite del commercio di aringhe? O magari del merluzzo? O dei ricchi sfaccendati! Non che io ne possa parlare perché non sono ricco e non sono mai stato sfaccendato. Huh!

Il Cerimoniere rientra in punta di piedi e va a sussurrare qualcosa a McQuarrie. Questi ha un sussulto.

HANNAY       (Continua) A dire il vero, in vita mia sono sempre stato piuttosto indaffarato. Beh, insomma, non di recente. Per essere onesto, nell’ultimo periodo mi sono trovato un po’ in crisi. Mi sono ritrovato nelle lunghe ore solitarie pieno di stramaledetti… pensieri e roba del genere. Beh, non proprio nell’ultimissimo periodo. In questi ultimi giorni… beh negli ultimi giorni a dire il vero la mia vita si è piuttosto incasinata.

                        McQuarrie fissa scioccato Hannay. Poi si alza e se ne va)

                        Non direi che è stato facile. Anzi, a dire il vero, è stato dannatamente difficile. Ma la cosa strana è… si tira avanti! E farlo è molto fortificante. Ti tira fuori da te stesso, non so se mi spiego. Sei lì. Nessuna idea di quello che sta succedendo. Di  chi fidarti. Dove andare. Se alla fine ne sarà valsa la pena. Ma qualcosa… non so…  sprona le vecchie ossa.  Fa di nuovo pompare il vecchio cuore. E non hai tempo di pensare. E la mente canta. E il cuore va su di giri. E si incontrano persone. Persone reali. Che fanno del loro meglio.

Ricompare Pamela. Questa volta è accompagnata dai Clown che adesso indossano i panni di due GUARDIE IN BORGHESE con lobbia e impermeabili. I due si piazzano minacciosi alle spalle di Hannay. Hannay va avanti come può, nel tentativo di guadagnare tempo.

HANNAY       (Continua) Che fanno del loro meglio nelle terribili situazioni in cui capita loro di trovarsi! Sopportando cose che nessun uomo o donna dovrebbero sopportare! E tuttavia tirano avanti! Non si arrendono! Cavolo, come tirano avanti! E – e la strada sarà sempre in salita fino alla fine? Sì, fino alla fine, amici miei! E vi dico io cos’altro fanno. Fanno del loro meglio anche per gli altri. Quale sia il problema che hanno, loro si preoccupano anche degli altri, cavolo! Pensate che sia una nozione sentimentale antiquata? Vedete io vi chiedo… a ciascuno di voi, a te e… e… a te… e…

                        (Si guarda alle spalle)

                        e al signor McCrocodile – impegnamoci risolutamente a fare di questo mondo un posto più felice!

Le due Guardie si stringono attorno a Hannay. Lui parla sempre più veloce, infiammato dall’ispirazione.

HANNAY       (Continua) Un mondo cortese! Un mondo buono! Un mondo dove nessuna nazione trami contro un’altra nazione! Dove nessun vicino trami contro il proprio vicino, dove non ci siano persecuzione o cacce all’uomo, dove a ognuno siano offerti patti onesti ed opportunità e dove la gente tenti di aiutare e non di essere d’ostacolo! Un mondo da cui siano per sempre banditi sospetto e crudeltà e paura! Questo è il mondo che voglio! E questo il mondo che volete voi? E’ tutto ciò che avevo da dire! Grazie.

FORTE applauso del pubblico.

Hannay – euforico – si inchina, felice per il trionfo.

PAMELA       Questo è l’uomo che cercavate, ispettore!

HANNAY       Dov’è che ho già sentito queste parole?

Scatta per fuggire. Le guardie lo inseguono. Lui rimane bloccato dallo striscione. Lo afferrano con forza.

SCENA 22: FOYER DELLA SALA DELLE RIUNIONI.

Le due Guardie trascinano Hannay attraverso la scena. Lui fa dei cenni di saluto al pubblico.

Il pubblico applaude.

Raggiungono Pamela.

HANNAY       Sono convinto che ritieni di essere stata dannatamente intelligente!

PAMELA       Guardia, la prego di dire al suo prigioniero di non insultarmi!

GUARDIA 2  Venga con noi, prego.

HANNAY       (Supplicante, a PAMELA) Non capisci che dicevo la verità quando eravamo in treno? Dovresti aver capito che ero sincero!

PAMELA       Arrivederci.

Le guardie si tolgono il cappello in segno di saluto.

HANNAY       Va bene, ma per favore, ascoltami! C’è un segreto di enorme importanza…

GUARDIA 2  Basta così!

HANNAY       … che sta per venire portato fuori dal paese da un agente segreto diabolicamente brillante! Io non posso fare niente, per colpa di questo stupido di un detective! Ma se tu telefoni a Scotland Yard immediatamente e gli dici questo…

PAMELA       Ho detto arrivederci, Mr. Hannay!

GUARDIA 1  Veramente, le chiedo scusa, signorina ma ripensandoci vorremmo che venisse anche lei.

PAMELA       Io! Ma se avete appena detto…

GUARDIA 2  Per identificare il prigioniero, signorina.

PAMELA       Ma ve l’ho detto chi è…

GUARDIA 1  Solo fino alla stazione di polizia, signorina.

PAMELA       Ma… ma…

GUARDIA 2  Se non le dispiace, signorina.

PAMELA       Beh, se non è troppo distante. A proposito, dov’è?

GUARDIA 1  A Inverary, Signorina.

PAMELA       Inverary! Ma sta a quasi…

HANNAY       Quaranta miglia.

PAMELA       QUARANTA MIGLIA!?

GUARDIA 2  Lei stia zitto!

GUARDIA 1  Deve essere interrogato dal Procuratore Fiscal in persona, signorina.

PAMELA       Dal Procuratore Fiscal in persona?

GUARDIA 1  E’ essenziale per la pubblica sicurezza, signorina.

PAMELA       Essenziale per la pubblica sicurezza?

GUARDIA 1  Esatto, signorina.

PAMELA       Beh, se è assolutamente necessario!

GUARDIA 2  Grazie, signorina.  Salga in macchina, se non le dispiace.

PAMELA       Salgo dove?

I Clown si ricordano che hanno dimenticato di fare la macchina. La fanno rapidamente con quattro sedie e il leggio.

GUARDIA 2  In macchina, signorina.

La Guardia 2 mette in moto la macchina e fa il ruomore del motore. La Guardia 1 sale di fianco a lui, Hannay e Pamela siedono scomodi alle loro spalle. Hannay fa un ampio sorriso a Pamela. E’ inspiegabilmente felice.

HANNAY       Salve.

Pamela fa una smorfia e distoglie gli occhi.

SCENA 23: AUTO DELLE GUARDIE. NOTTE.

MUSICA APPROPRIATA

Rumori di automobile. Di tanto in tanto una luce di fari sui volti. Girano da una parte e dall’altra. Hannay si appisola. La testa gli ciondola sulla spalla di Pamela.

Pamela si volta. All’improvviso grida.

PAMELA       Ehi, un momento!

                        Hannay si risveglia con un sussulto.

                        Questa è la strada sbagliata. E’ quella che va a sud. Inverary sta a nord.

GUARDIA 1  C’è un ponte crollato su quella strada, signorina. Dovremo fare un giro. L’autista conosce bene la strada, signorina.

HANNAY       Mi scusi, ispettore?

GUARDIA 1  Che c’è?

HANNAY       Potrei vedere il suo mandato?

GUARDIA 2  Chiudi il becco!

Hannay comincia a fischiettare il tema di Mr. Memory. Pamela sospira.

HANNAY       Ti va di fare una piccola scommessa con me, Pamela?

                        Pamela guarda da un’altra parte.

                        Va bene, la faccio io con te, Sherlock. Ti do cento e uno che il tuo Procuratore Fiscal ha la prima falange del mignolo che gli manca.

                        La Guardia 1 colpisce forte Hannay. Pamela sussulta per lo choc. Hannay si passa la mano sul volto e sorride.

                        Ho vinto io.

Stridio dei freni.

Belato di pecore.

PAMELA       Perché ci fermiamo?

L’auto sussulta fino a fermarsi. Suono di vento. Il belato aumenta.

SCENA 24: AUTO DELLA POLIZIA/BRUGHIERA

GUARDIA 1  E adesso che c’è?

GUARDIA 2  La strada è invasa dalle pecore!

HANNAY       Bene bene! Un’intera mandria di detective!

GUARDIA 1  (urla alle pecore) Via dalla strada, bestiacce rognose! Dobbiamo liberare la strada. Vieni con me!

GUARDIA 2  Non è così facile in questa nebbia. Guarda come si è fatta fitta all’improvviso.

                        Arriva la NEBBIA

                        Dal nulla.

GUARDIA 1  Non c’è altro da fare. Fuori dalla macchina, amico!

GUARDIA 2  E di lui, che ce ne facciamo?

La Guardia 1 mette la manetta libera dal polso di Hannay al polso di Pamela.

PAMELA       Ma che diavolo fa? Apra subito questa manetta!

GUARDIA 1  Ecco fatto, signorina. Adesso lei è una poliziotta aggiunta. Finché lei sta qui – lui non se ne va da nessuna parte!

                        (Alla Guardia 2)

                        Andiamo! Fuori dai piedi, bestiacce belanti!

Le due Guardie si fanno strada attraverso le pecore e scompaiono.

HANNAY       E se io me ne vado te ne vai anche tu. ANDIAMO!

PAMELA       Ma che fa?!

HANNAY       Stammi bene a sentire! La senti questa?

                        (Le punta la pipa alla schiena)

PAMELA       (Con un sussulto) Ah!!!

HANNAY       Vuoi che ti faccia secca?

PAMELA       Non particolarmente, no.

HANNAY       Allora datti una mossa!

                        (Hannay la spinge fuori)

                        (Le due Guardie tornano di corsa)

GUARDIA 1 Se ne sono andati!

GUARDIA 2  Ma dove?

GUARDIA 1  Come faccio a saperlo? Andiamo, andiamo!

La Guardia 1 si mette a smontare la macchina, impilando le sedie sulla Guardia 2.

GUARDIA 1  Prendi questo, e questo!

GUARDIA 2  Lo prenso, lo prendo!

GUARDIA 1  Dobbiamo trovarli! Dobbiamo trovarli!

GUARDIA 2  Dobbiamo trovarli! Dobbiamo trovarli!

GUARDIA 1  L’ho appena detto io!

GUARDIA 2  Lo so che l’hai appena detto tu!

GUARDIA 1  E allora tu non ridirlo!

GUARDIA 2  Va bene! Va bene!

GUARDIA 1  Andiamo andiamo!

Corre fuori, lasciando la Guardia 2 carico di sedie. La Guardia 2 barcolla fuori.

MUSICA DI INSEGUIMENTO.

SCENA 25: LA BRUGHIERA NELL’OSCURITA’

Compare Hannay con Pamela. Lei rabbrividisce e barcolla.

HANNAY       Andiamo.

Uno dei Clown si sdraia davanti a loro con indosso un impermeabile di gomma e cappello. Fa l’acquitrino.

PAMELA       Io non l’attraverso quell’orrido acquitrino puzzolente!

Hannay la tira.

PAMELA       Ow!

                        (Rimane bloccata)

                        Sono bloccata! Non posso muovermi!

Hannay la tira con la manetta.

HANNAY       Ho detto andiamo!

La tira fuori. Un suono di fango smosso.

PAMELA       Ow!

La Guardia 1entra di corsa soffiando in un fischietto.

PAMELA       Aiuto! Aiuto!

HANNAY       (Le spinge la pipa nelle costole) Stammi a sentire! Emetti un altro suono e io prima ti sparo e poi mi sparo. Dico sul serio!

L’altro Clown entra di corsa con una tenda da doccia.

HANNAY       Svelta! Sotto questa cascata.

La Guardia 1corre fuori soffiano nel fischietto. La Guardia 2 corre fuori con la tenda da doccia.

Hannay fa un respiro profondo.

HANNAY       Senti che profumo di erica! E la strada continua in salita?  Sì, amica mia! Andiamo!

                        (Se la tira dietro)

PAMELA       La smetta di fare così!

Lui inizia a fischiettare il Tema di Mr. Memory.

PAMELA       E la smetta di fischiettare! Senta, ma perché fa tutto questo? Non riuscirà mai a fuggire! Che possibilità ha, legato a me?

HANNAY       Fossi in te, mi risparmierei questa domanda per tuo marito.

PAMELA       Non ce l’ho un marito!

HANNAY       Beato lui! Avanti, vieni!

Il Clown 2 torna di corsa e si sdraia sulla schiena, con le gambe per aria.

PAMELA       E quello cos’è?

HANNAY       Un crepaccio, temo.

PAMELA       Un crepaccio! Beh, non ho certo intenzione di attraversarlo!

HANNAY       E invece sì. Andiamo.

Se la tira dietro. Lei emette dei suoni di protesta.

Adesso i due Clown rientrano con un rotolo di stoffa blu.

PAMELA       Io non lo attraverso quel--- quel---

                        Aspetta che i Clown arrivino in posizione.

                        … torrente!

I Clown srotolano la stoffa davanti ai due.

Hannay prende in braccio Pamela. Tenta di attraversare il torrente. Ogni volta che ci priva, i Clown tirano su la stoffa. Lui si esaspera.

HANNAY       Mettetela giù!

I Clown lasciano cadere il torrente.

Lui attraversa con Pamela tra le braccia.

PAMELA       Mi metta giù subito!

HANNAY       E’ piuttosto divertente, non trovi?

PAMELA       E’ spaventoso!

HANNAY       Non ho mai detto che sarebbe stato facile, Pamela, mia cara!

                        Eccoci arrivati!

PAMELA       Ow!

HANNAY       (Fischietta il tema di Mr. Memory) Ma cos’è, questo motivo?

PAMELA       La vuole smettere di fischiare! Non appena farà luce, quei poliziotti la cattureranno.

HANNAY       Ti dico e ti ripeto che quei due non sono poliziotti.

Il Clown 2 entra di corsa e si posiziona come cespuglio di spine. Hannay ci passa attraverso. Pamela lo segue, ma le rimane impigliato il vestito nelle dita del Clown.

PAMELA       Oh no!

HANNAY       Che c’è?

PAMELA       Sono rimasta impigliata in questo orribile cespuglio di spine.

HANNAY       A me sembra un ginepro.

PAMELA       Non m’importa che cos’è!

HANNAY       E un così bel vestito!

Il Clown 2 si tramuta in un altro ostacolo impossibile. Questo è troppo.

HANNAY       No, ora basta: vattene!

Il Clown 2 se ne va. Rientra a passo deciso con una grande scala a libretto. Si toglie il cappello di gomma, dà un’occhiata ai due e va di nuovo via. Hannay sospira, mentre lui va via.

HANNAY       Andiamo!!

Hannay e Pamela tentano di oltrepassare la scala. Vi rimangono impigliati con le manette.

HANNAY       Mi pare che siamo bloccati.

PAMELA       Ma davvero?

HANNAY       Aspetta un po’, se tu vai… e poi io vado… no, non funziona – aspetta un attimo – ricominciamo da capo…

                        (Fischietta)

PAMELA       La smetta di fischiettare!!!

HANNAY       Silenzio, prego, mi sto concentrando.

PAMELA       VOGLIO ANDARMENE IMMEDIATAMENTE A CASA!

A questo punto sono completamente intorcinati, Lui le si volta contro.

HANNAY       Stammi a sentire! Ci sono venti milioni di donne su quest’isola. E a me è toccato finire incatenato a te! Te lo dirò ancora una volta. Ti sto dicendo la verità! C’è una pericolosa cospirazione contro questo paese e noi siamo gli unici che la possiamo mandare a monte!

PAMELA       L’eroico cavaliere che corre in soccorso!

HANNAY       E va bene, allora ti ritrovi sola, al buio, in una brughiera desolata, ammanettata ad un assassino che farà di tutto per liberarsi di te! Se questo è il quadro che preferisci, che sia come vuoi e buon pro ti faccia!

PAMELA       Io non ho paura di lei! (Starnutisce)

HANNAY       Salute.

PAMELA       Grazie.

HANNAY       Segui il mio consiglio. D’ora in avanti fa’ tutto quello che ti dico – e fallo svelta!

                        (La disincaglia dalla scala. Lei emette un lamento)

PAMELA       OW!!! Lei è orribile!!! Non le importa niente di niente!! Non ha sentimenti! Non tiene a nessuno! Ma mi guardi! Sono gelata e sporca e depressa e mi fa male il polso e ho le caviglie a pezzi e non ho fatto niente per farle del male! Mi è capitato di incontrarla e guardi che mi è capitato!

                        Lo scoppio di un tuono

                        Ma a lei non glie ne importa niente! No! Orrido essere bestiale e senza cuore! A lei non le importa niente di niente! Pensa solo a se stesso – essere pomposo, egoista, orribile e spietato!

Hannay la guarda. Piove a dirotto.

HANNAY       Sì, beh, mi ha descritto alla perfezione.

PAMELA       Che Dio aiuti sua moglie!                                                                            

HANNAY       Sì, che Dio la aiuti!

Escono.

MUSICA SCOZZESE DI ARPA

Un’insegna di HOTEL balugina nella nebbia.

SCENA 26: L’HOTEL McGARRIGLE

I due Clown compaiono come il signore e la signora McGarrigle. Portano in scena un caminetto, due bauli che fanno da banco di reception e un pezzo che sembra un armadio. Sul banco ci sono una campanella e un registro degli ospiti.

SIGNORA McG.   E’ una notte terribile, Willy!

SIGNOR McG.   Altro!

SIGNORA McG.   Tutta quella pioggia e quel vento che soffia giù per la collina! Non vorrei proprio trovarmi fuori da sola, stanotte!

HANNAY       (Da fuori) Ehiii!

SIGNORA McG.   Hai sentito?

SIGNOR McG.   Altro!

HANNAY       (Da fuori) Ehiii!

SIGNORA McG.   Eccolo di nuovo!

Compaiono Hannay e Pamela. Lei è in condizioni pietose.

SIGNORA McG.   Oh, miei poveri cari! Guarda, Willy. C’è una giovane coppia, là fuori! Venite dentro, prego – entrate! Oh cielo, la povera signora è bagnata fradicia! Poveri, poveri cari!

HANNAY       Tantissime grazie! Sì, abbiamo avuto un incidente di macchina qualche miglio più in lè.

SIGNORA McG.   Non avete bagaglio?

HANNAY       Prego?

SIGNORA McG.   Non avete bagaglio?

HANNAY       E’ in macchina.

SIGNORA McG.   In macchina, certo. Ad ogni modo benvenuti all’hotel McGarrigle. Io sono la Signora McGarrigle. E questo è mio marito Willie McGarrigle.

SIGNOR McG.   Salve!

SIGNORA McG.   Potete stare sicuri che all’hotel McGarrigle vi aspetta un caldo benvenuto McGarrigle. Dico bene, Willie? Anche se siamo fuori stagione.

SIGNOR McG.   Altro.

HANNAY       Bene. Comunque, vorremmo trattenerci per questa notte, se avete da sistemarci.

SIGNORA McG.   Vediamo vediamo.

                        (Gira il registro degli ospiti verso di sé)

                        Beh…

                        (Guarda il marito. Guarda loro. Sorride)

                        Abbiamo proprio una stanza libera. Con un bel letto matrimoniale.

Pamela si irrigidisce.

SIGNORA McG.   Non vi dispiace, vero?

HANNAY       No, no. Anzi, Al contrario!

SIGNORA McG.   Voi siete sposati, penso.

HANNAY       Oh sì.

                        (Dà una spintarella a Pamela)

PAMELA       Ehm… sì.

SIGNORA McG.   (Con un grande sorriso) Ero sicura che lo eravate! Ma proprio sicura! Non vi dispiace firmare il registro, no? Willie, il registro.

(Il Signor McGarrigle gira di nuovo il registro. La Signora continua a sorridere.)

Vado ad accendervi il fuoco in camera.

(Scompare)

Hannay fa per scrivere, ma si rende conto che la sua destra è ammanettata alla mano sinistra di Pamela.

HANNAY       Ah! Non posso usare la destra. Mi sono fatto male…

SIGNOR McG.   Tentando di far ripartire l’auto?

HANNAY       Proprio. Sa cosa?

La Signora McGarrigle ritorna.

SIGNORA McG.  Tutto a posto. Un bel fuoco scoppiettante.

Guardano tutti verso il caminetto. Si accende il fuoco.

HANNAY       Bene… ehm… perché non firmi tu, cara? Prima ti abitui ad usare il tuo nuovo nome e meglio è. Te lo ricordi?

PAMELA       No.

HANNAY       E invece penso proprio di sì, vero cara? Il signore e la signora Henry Hopkinson…

(Pamela firma malvolentieri il registro mentre i due dell’hotel continuano a sorridere.)

Hollyhocks house, Hammersmith, Hertfordshire.

SIGNOR McG. Hingilterra.

HANNAY       Esatto. Huh!

                        (Pamela finisce di scrivere)

HANNAY       Allora penso che noi… ehm…

SIGNORA McG.   Avete bisogno di manducare?

HANNAY       (Non ha capito) Prego?

SIGNORA McG.   Avete bisogno di manducare?

HANNAY       Oh sì! Grazie, sì! Se potesse mandarci su un bel whisky e soda bello grande e qualche sandwich. Oh, e anche un bicchiere di latte.

SIGNORA McG.   Ma certo.

                        (Fa un grande sorriso al marito)

                        Piccioncini. Volete seguirmi nella vostra camera, prego.

SCENA 27: CAMERA DA LETTO DELL’HOTEL

 La Signora McGarrigle li conduce nella loro stanza. Il fuoco scoppietta nel camino. I Signori McGarrigle aprono l’armadio, rivelando un letto matrimoniale con due luci laterali.

SIGNORA McG.  Eccoci qui. Adesso, cara, togliti quella gonna e la porto ad asciugarsi in cucina.

PAMELA       Non si preoccupi. Me la asciugo qui al fuoco.

SIGNORA McG.   Sono sicura che il signore si prenderà un’ottima cura di te.

                        (Con un sorriso birichino)

                        Buonanotte signore. Buonanotte, signora.

HANNAY       Buonanotte.

                        (Dà una spintarella a Pamela)

PAMELA       Buonanotte.

SIGNORA McG.   Willie!!

Il signor McGarrigle fa un cenno di saluto ed esce, sempre con la pipa in bocca, e richiudendosi piano la porta alle spalle.

PAMELA       Guardi! Se pensa che io passi tutta la notte con lei in questa stanza…

HANNAY       Che altro puoi fare?

BUSSANO alla porta.

Hannay tira Pamela verso la sedia. Si siede con lei sulle ginocchia.

HANNAY       Avanti.

La Signora McGarrigle compare con un vassoio col whisky, i sandwich e un bicchiere di latte. Pensa che i due stiano amoreggiando. Guarda con falsa modestia il pavimento.

SIGNORA McG.   Oh, scusate.

HANNAY       Non c’è problema. Ci stavamo semplicemente riscaldando al fuoco. Vero, cara?

                        (Le dà una spintarella)

PAMELA       Cosa?

HANNAY       Vero, cara?

PAMELA       Sì.

HANNAY       Tesoro.

PAMELA       Tesoro.

SIGNORA McG.   Lo vedo, lo vedo. Comunque, qui ci sono i vostri sandwich, il whisky e il bicchiere di latte.

HANNAY       Grazie.

SIGNORA McG.  (Guardandoli con aria tenera) Serve altro?

HANNAY       No, grazie.

PAMELA       Ehi, dico, per favore, non se ne vada!

Tutti si immobilizzano

SIGNORA McG.   Perché no? Qualcosa non va?

HANNAY       Ma certo che no. Voleva soltanto dirle una cosa, ecco. Noi siamo… due fuggiaschi.

SIGNORA McG.   Oh, sapesse quanti ne ho visti!

HANNAY       Non ci tradirà, vero?

SIGNORA McG.   Ma certo che no. Il vostro segreto è al sicuro, con noi. Non vi disturberà nessuno.

Esce in punta di piedi. Richiude la porta.

HANNAY       Senti, farai meglio a toglierti quella gonna.

PAMELA       prego?

HANNAY       Mi ci manca solo di ritrovarmi legato a un caso di polmonite! Toglitela. Dico per te.

PAMELA       Grazie tante, ma me la tengo!

HANNAY       Sandwich?

PAMELA       Grazie.

Prendono i sandwich.

PAMELA       Magari mi tolgo le scarpe.

Si toglie le scarpe, la mano di lui che penzola vicino alla sua. Ci pensa su.

PAMELA       … e le calze.

Lui non dice niente, Lei lo guarda. Poi lentamente si solleva la gonna all’altezza del reggicalze su una coscia. Tenta di slacciare il reggicalze tenendo sempre il sandwich in mano.

HANNAY       Posso aiutarti?

PAMELA       No grazie.

HANNAY       Va bene.

PAMELA       Mi tenga questo.

Gli dà il sandwich, che lui tiene in mano. Si solleva di nuovo la gonna e slaccia il reggicalze. Lui non guarda. Ci rendiamo conto del vento che arriva a folate sui vetri della finestra. Lei arrotola la calza fino alla caviglia e se la toglie. La mano di lui scorre lieve con quelle di lei, sfiorandola la pelle. Nessuno dei due dice una parola. Il suono del vento alla finestra. Il fuoco che scoppietta nel camino.

Adesso lei solleva la gonna sull’altra coscia. Slaccia il reggicalze. Arrotola la calza molto lentamente giù per la gamba. Di nuovo la mano di lui le sfiora la coscia, il ginocchio, il polpaccio, la caviglia. Lei si toglie la calza. Nessuno dei due dice una parola. Lei si alza. Lui la segue. Lei appende le calze davanti al fuoco. Una calza cade. Lui la tira su.

HANNAY       Ecco.

PAMELA       Grazie.

HANNAY       Ti va il latte, adesso?

PAMELA       Grazie.

Lui le dà il latte. Lei lo beve. Lui beve il whisky.

HANNAY       Sei un po’ più calda?

PAMELA       Sì grazie.

Rimangono in piedi a guardare il fuoco.

HANNAY       Beh, vieni.

La porta al letto, che è magicamente comparso. Per un attimo lei lo segue convinta. Si ferma di colpo quando si rende conto di quello che sta facendo.

PAMELA       Che pensa di fare!?

HANNAY       Andare a letto.

PAMELA       Certamente no. Io non mi ci sdraio in quel letto!

HANNAY       Finché sarai incatenata a me, tu ti sdrai dove mi sdraio io. Spiacente.

Pamela si guarda in giro per la stanza. Si rende conto che non c’è altro posto. Sospira forte e sale sul letto, tirandosi dietro Hannay. Si sdraiano a disagio.

PAMELA       Voglio che lei sappia che la odio!

Tenta di girargli le spalle e allontanarsi da lui, ma le manette glie lo impediscono.

PAMELA       Ow!

HANNAY       Scusa.

A malincuore lei si sdraia sul fianco, di faccia a lui. Chiude gli occhi. Tenta di dormire. Hannay si rimette a fischiettare. Pamela riapre gli occhi, seccata.

PAMELA       La vuoi smettere!?

HANNAY       Di nuovo! Vorrei farmi uscire questo maledetto motivo dalla testa. Chissà dove l’ho

sentito!

(Sbadiglia sonoramente)

Sai quand’è stata l’ultima volta che ho dormito in un letto? Sabato notte. Non so quanto tempo fa. E solo per un paio d’ore.

PAMELA       E cos’è che l’ha svegliata? I sogni? Immagino che gli assassini facciano dei sogni terribili!

HANNAY       Oh, ci si abitua presto.

                        (Sbadiglia)

PAMELA       Davvero?

HANNAY       Pensa che fra qualche anno potrai portare i tuoi nipotini da Madame Tussauds e fargli vedere com’ero.

PAMELA       In che sezione?

HANNAY       Criminali inveterati e irrecuperabili.

                        (Sbadiglia)

                        Votati al crimine. Ecco quello che sono, mia cara Pamela. E la triste storia della mia vita. Un tragico orfanello che non ha mai avuto possibilità. Irrecuperabile. Incorreggibile.

                        (Sbadiglia)

                        Assolutamente orrido e bestiale.

                        (Continua a borbottare a occhi chiusi. Lei lo guarda. Piuttosto commossa, anche se non vorrebbe)

                        Se fossi in te, me ne andrei il più lontana possibile da un tipo come me.

                        (Sbadiglia)

                        Ah no, già che non puoi.

                        (Sbadiglia)

                        Oh, beh…

Comincia a russare. Lei lo guarda per un attimo con tenerezza. Poi si riprende. Comincia a girarsi piano la manetta sul polso e se la spinge lungo la mano, con delle smorfie di dolore. Riesce a togliersela. Pian piano appoggia la manetta vuota a fianco di Hannay e si allontana da lui. All’improvviso, sempre dormendo, lui la abbraccia. Lei ha un sussulto. Poi gli solleva piano il braccio e lo riabbassa, scivolando silenziosa fuori dal letto. Attraversa la stanza, poi le viene in mente qualcosa. Torna indietro e gli mette una mano in tasca. Ne tira fuori la pipa. All’improvviso sente un rumore e si blocca. Poi va in punta di piedi alla porta ed esce.

SCENA 28: INGRESSO DELL’HOTEL. NOTTE

Vediamo le due Guardie al tavolo della reception. Uno sta mormorando qualcosa di urgente al telefono. Pamela si immobilizza nell’ombra.

GUARDIA 1  Esatto, signora Jordan. La ragazza ce l’ha consegnato. Pensando che fossimo dei poliziotti. Abbiamo dovuto prendere anche lei. Ma ce li siamo persi tutti e due, temo. Sì, a questo punto lui le avrà raccontato tutto.

                        (Pamela ascolta ad occhi sbarrati)

                        Beh, non ci abbiamo potuto fare niente…

                        (GUARDIA

(Deglutisce)

Me ne rendo conto – assolutamente, signora – come no, signora – stia tranquilla che lo faremo. Al più presto – davvero – assolutamente – non appena li troviamo ci libereremo di loro. Certamente, signora. Nossignora, non ci daranno più noie, signora.

(Pamela sussulta)

Arrivederla.

GUARDIA 2  Cos’ha detto? Vuota il sacco!

GUARDIA 1  Il professore si è molto allarmato. Ha già tagliato la corda.

GUARDIA 2  Di già? Dev’essere preoccupato forte!

GUARDIA 1  E lo è. Pensava fosse troppo pericoloso per lui con Hannay e questa ragazza ancora in giro. Sta andando ad avvisare tutti i Trentanove Scalini.

GUARDIA 2  Tutti i trentanove Scalini? Ma ha la…insomma, capito?

GUARDIA 1  Sì. Passa a prendere il nostro amico del London Palladium stanotte, e poi se ne va. Io vado a mettere in moto la macchina. Tu guarda se qui c’è qualcosa di sospetto.

GUARDIA 2  Bene.

                        (Suona la campanella)

La Guardia 1 corre fuori dalla porta e rientra immediatamente come il signor McGarrigle con la sua pipa.

SIGNOR McG.   Sì? Posso aiutarvi?

GUARDIA 2  Sì, mi chiedevo se per caso non aveste una giovane coppia qui stanotte…

SIGNOR McG.   Beh, e perché dovremmo avere una giovane coppia? Beh, ora che lo dice… a proposito, non vuole togliersi il cappotto?

GUARDIA 2  Grazie.

SIGNOR McG.   Ora che lo dice – c’è una giovane coppia

La Guardia 2 si tramuta nella Signora McGarrigle

SIGNORA McG.  Willie!!!

SIGNOR McG.   Siiì?!!!???

SIGNORA McG. Che ci fai tu qui?

SIGNOR McG. Il signore qui voleva sapere…

SIGNORA McG. Mettiti su il cappotto. E datti una sistemata. Star qui in camicia da notte! A farti vedere da tutti! Vattene in cucina, uomo!

SIGNOR McG.  Va bene!

Il Signor McGarrigle va verso la porta. Si mette la pipa in tasca. Si mette la lobbia in testa. Adesso è la Guardia 2. La Signora McGarrigle si volta verso di lui.

SIGNORA McG.  E quanto a lei!!! Chiunque lei sia!!! La prego di andarsene fuori da casa mia! Svegliare la gente a notte fonda! Non ha un letto dove andare??!!

GUARDIA 2  Sì, bene. Grazie.

SIGNORA McG.  Grazie a lei e buona notte!!!

La Guardia 2 si ritira di corsa sotto la sferza della lingua di lei. Ritorna immediatamente come Willie, con pipa e camicia da notte.

SIGNORA McG.  Non avrai pensato di tradire una giovane coppia, vero? Vecchio stupidone!!!

Si sorridono ed escono a piccoli passi.

SCENA 29: LA STANZA DA LETTO

Pamela sorride, si volta e torna nella stanza. Guarda Hannay che dorme. Gentilmente gli rimbocca le coperte. Poi si raggomitola per terra davanti alla poltrona. Si agita e rigira per un attimo poi afferra la coperta di lui. Ci si rannicchia sotto con aria felice.

Canto di uccelli. E’ l’alba.

Hannay apre gli occhi. Si siede sul letto. Si accorge della manetta vuota. Salta giù dal letto. Poi abbassa lo sguardo e la vede sul pavimento. Lei gli fa un sorriso sexy.

PAMELA       ‘Giorno.

HANNAY       Che ti sei messa in testa? Come ti sei liberata di queste? Perché non sei fuggita?

PAMELA       L’ho fatto. Poi, mentre me ne stavo andando, ho… ho scoperto che mi avevi detto la verità. Così ho pensato di restare.

HANNAY       (Smarrito) E allora… allora…

PAMELA       Stanotte sono arrivati qui quei due poliziotti. Quelli della macchina. Li ho sentiti che telefonavano. Non sono dei poliziotti.

HANNAY       Lo so che non sono dei poliziotti! L’avevo detto che non erano poliziotti.

PAMELA       (Con un sorriso disarmante) Mi spiace.

HANNAY       E allora, cos’hanno detto?

PAMELA       Quando?

HANNAY       Stanotte! Al telefono.

PAMELA       Oh, un sacco di cose riguardo… ah, sì i… ehm – i Trentanove Scalini…

HANNAY       Cosa?

PAMELA       Cosa?

HANNAY       Va’ avanti, va’ avanti!

PAMELA       Qualcuno li deve avvertire. Come si fa ad avvertire degli scalini?

HANNAY       Lascia perdere. Va’ avanti!

PAMELA       Aspetta, sì. C’era un’altra cosa. Qualcuno si è allarmato e sta tagliando la corda. E… e… oh sì, sì! Lo so! E passano a prendere qualcuno del London Palladium.

HANNAY       Il London Palladium? Mi chiedo chi. Non sarà il Professore? Il nostro amico senza il mignolo? E perché dovrebbe andar lì? Strano, per una spia internazionale.

Hannay guarda Pamela. Lei gli sorride. Lui sorride a lei. Guardano per terra.

PAMELA       Mi spiace. Mi sento così stupida per non averti creduto.

HANNAY       Non importa. Beh…

                        (La guarda)

                        … dovremmo…

PAMELA       Sì?

HANNAY       … proprio andare.

PAMELA       Mmmm.

HANNAY       Che…

                        (Sono tutti e due in ginocchio sul letto. Si fissano negli occhi)

PAMELA       Cosa?

HANNAY       Che, ehm… stanza occupano?

PAMELA       Chi?

HANNAY       Quei due uomini?

PAMELA       Scusa?

HANNAY       Quei due che hai sentito parlare.

PAMELA       Che stanza occupano?

Si avvicinano sempre di più.

HANNAY       Sì.

PAMELA       Nessuna stanza.

HANNAY       Cosa?

PAMELA       Se ne sono andati subito dopo aver telefonato. Hanno preso la macchina e via nella notte. Anche piuttosto in fretta.

HANNAY       E dove andavano?

PAMELA       Non lo so. Mi spiace. Ha importanza?

Adesso sono davvero vicini. Hannay sta per baciarla. All’improvviso sbatte gli occhi.

HANNAY       SE IMPORTA!!!???

PAMELA       Cosa?

HANNAY       PERCHE’ NON LI HAI FERMATI?!

PAMELA       Mi spiace, io…

HANNAY       Ma questo è davvero spaventoso!

PAMELA       Mi spiace!

HANNAY       Oh, mio Dio!

PAMELA       Posso fare qualcosa?

HANNAY       No che non puoi! Non puoi fare niente! Perché non li hai fermati? Santo cielo, perché non li hai fermati?

PAMELA       Perché volevo vederti!!!

HANNAY       Una bella stupidaggine, no?

PAMELA       A quanto pare sì!!!

HANNAY       E allora, dove sono andati?

PAMELA       Non lo so! Al London Palladium, penso.

HANNAY       Al London Palladium? Quando?

PAMELA       Stanotte! Mentre se ne andavano.

HANNAY       SE NE ANDAVANO DA COSA?

PAMELA       NON LO SO DA COSA!!!

HANNAY       Quattro o cinque ore preziose sprecate!

PAMELA       Beh… beh… se se ne stanno tutti andando dal paese va tutto bene, no? Lasciamo perdere!

HANNAY       Lasciamo perdere! Lasciamo perdere! Io sono stato accusato di omicidio! L’unico modo per discolparmi di tutto è portare allo scoperto quelle spie!

PAMELA       Ecco, lo vedi come sei! Egoista egoista egoista! Orrido bestiale egoista senza cuore!

Lui cammina furioso per la stanza.

HANNAY       E… e molto più importante che discolpare me… molto MA MOLTO più importante che discolpare me… è che quelli stanno per lasciare il paese con un segreto vitale per la sicurezza della nostra difesa aeronautica!

PAMELA       BEH MI SPIACE DAVVERO TANTO!!!

HANNAY       QUALE SPETTACOLO? IL MATINEE O IL SERALE?

PAMELA       NON LO SO!!!

Hannay si dirige alla porta con passo deciso.

HANNAY       BEH, GRAZIE TANTE PER L’AIUTO! ADDIO!!!

PAMELA       ADDIO!!!

Pamela afferra le calze dal camino.

HANNAY       ADDIO!!!

PAMELA       E NON ASPETTARTI CHE IO VENGA CON TE!!!

HANNAY       NON ME LO ASPETTO NO!!!

PAMELA       BENE!!!!

HANNAY       BENE!!!

Hannay esce come una furia e si sbatte la porta alle spalle.

PAMELA       non mi sorprende che tu sia orfano!!!

Pamela resta in piedi a singhiozzare.

MUSICA DA INSEGUIMENTO.

SCENA 30: LA STRADA PER LONDRA

Luci su: Hannay guida veloce, con occhiali da corsa. Luci di fari sulla faccia. Gira il volante in continuazione. Cambia freneticamente marce.

Il suono stridente dei pneumatici.

SCENA 31: CABINA TELEFONICA. LONDRA

Luci su: Pamela al telefono. Parla con urgenza.

PAMELA       Pronto, sì, Scotland Yard? Chiamo riguardo a… Richard Hannay. Sì, esatto. L’uomo ricercato per omicidio! Devo parlare col Commissario Capo, per favore… Pronto, pronto. Zio Bob, sei tu?... Sì, sì, è andato al London Palladium.

BUIO

MUSICA: TEMA DELLA DOMENICA AL LONDON PALLADIUM

SCENA 32: PALCOSCENICO DEL LONDON PALLADIUM

VOCE REGISTRATA   Buona sera, signore e signori! Questo è il London Palladium!

SUONO: TRE SQUILLI DI CAMPANELLO

Il Clown 1 compare dal sipario come Mascherina. Un fiocco in testa e vassoio dei gelati.

MASCHERINA   Programmi! Gelati. Lo spettacolo sta per cominciare! Lo spettacolo sta per cominciare! Gelati. Cioccolatini. (Vede un uomo in prima fila) Oh ciao, caro! Mi hai fatto prendere un colpo! Pensavo fosse mio marito! E’ un militare. Artiglieria. Artiglia questo. Artiglia quello! (Ride) Ma come mi vengono in mente?! I bei programmi. I buoni gelati. Prendete posto, signori, prego.

SUONO: DUE SQUILLI DI CAMPANELLO

Hannay compare nel palco. E’ senza fiato e si guarda alle spalle.

MASCHERINA   (Lo nota) Andiamo, andiamo! Non si preoccupi stavamo solo tentando di passare il tempo in attesa del suo arrivo!

HANNAY       Chiedo scusa!

Il Clown 2 compare in scena dal sipario perfettamente vestito da poliziotto. Si guarda intorno per la sala. Hannay si nasconde dalla vista.

MASCHERINA   Ooh salve, ehi? Ma chi è: il poliziotto che ride?

Il Clown 2 scompare.

MASCHERINA   Che notte, stanotte. Sembra di essere a Piccadilly Circus, là fuori! Mamma mia! Dove eravamo? Ah, sì. Però vi dico una cosa: fa piacere parlare con gente di classe. Qui in platea. Bei gioielli. Non vi dico – (Con tono da cospiratore) di sopra. Marmaglia! Ho appena visto un uomo lassù. Aveva una scarpa sola. Ho detto: “Ha perso una scarpa, signore?” E lui: “No, ne ho appena trovata una!” I buoni gelati. Di tutti i gusti. E avanti, mettetevi le mani in tasca! Avanti! Avanti! Una ragazza deve pur vivere!

SUONO: UN SOLO SQUILLO DI CAMPANELLA

MASCHERINA   (Continua) Stiamo per cominciare! Stiamo per cominciare! Avanti, prendete posto!!!

                        (Fa una riverenza ed esce dietro il sipario)

MUSICA IN CRESCENDO

Hannay spunta di nuovo fuori nel palco a destra. Ha un grande binocolo con cui scruta il teatro. Vede qualcosa nel palco di sinistra.

Pamela compare nel palco dietro di lui.

PAMELA       Salve!

HANNAY       Santo cielo! Pensavo tu fossi scappata!

PAMELA       E invece come vedi sono qui.

HANNAY       Senti! L’ho trovato. Il Professore. E’ lì in quel palco. Là! Lo vedi?

Una falsa mano compare nel palco di sinistra. Tiene un bocchino.

PAMELA       Ma tu non ci puoi fare nulla! Sono stata a Scotland Yard.

HANNAY       Sei stata DOVE?

PAMELA       Ci sono andata oggi. A dire il vero, mio zio è ispettore capo. Ma dal ministero dell’aviazione non è stato rubato nulla. Ma nulla di nulla! Hanno controllato e ne sono assolutamente certi.

HANNAY       Ma hai sentito quegli uomini dire che l’aveva preso!

                        (Guarda attorno al teatro col binocolo. Vede qualcosa e sussulta)

                        Oh Dio mio! Degli altri poliziotti! Non è che ti hanno seguita, vero?

                        Lei è a disagio.

                        Ti hanno seguita.

PAMELA       Oh cielo. Mi dispiace.

HANNAY       Beh, allora è fatta. Finito!

Entra il presentatore.

PRESENTATORE   E adesso signore e signori, un attimo di attenzione! Ho l’onore di presentarvi uno degli uomini più straordinari che si siano mai visti al mondo. Mr. Memory!!!

MUSICA: IL TEMA DI MR. MEMORY

HANNAY       (Si risolleva) Ehi, un attimo! E’ quel maledetto motivo che non riuscivo a togliermi dalla testa!

Entra in scena Mr. Memory. Applausi registrati. Lui e il Presentatore fanno la loro routine degli inchini. Il Presentatore esce.

HANNAY       Mr. Memory!

MEMORY      Graaazie. Graaazie. Adesso mi metterò in uno stato di prontezza mentale per lo spettacolo di questa sera e svuoterò il mio essere interiore di tutto il materiale estrinseco e sovrannumerario.

                        (Fa un profondo respiro. Chiude gli occhi)

Rullio di tambuti.

Mr. Memory furtivamente riapre gli occhi e guarda verso il palco di sinistra.

Hannay fissa anche lui col binocolo il palco di sinistra. Il Presentatore adesso compare come Professore. Fa un segnale furtivo. Hannay riporta il binocolo su Mr. Memory. Mr. Memory annuisce in direzione del palco.

HANNAY       Ho capito! Ho capito! Certo che non sanno che manca qualcosa! Tutte le informazioni sono nella testa di Mr. Memory! Ecco perché il Professore è venuto qui. Per portare Mr. Memory fuori dal paese.

Finisce il rullio di tamburi.

MEMORY      Graazie! Graazie! La prima domanda, prego! Quant’è alta la cattedrale di St. Pauls? La cattedrale di St Pauls è alta duecento e cinquantasette piedi e undici pollici…

Un Detective entra dalle quinte. Attraversa la scena.

DETECTIVE Mi spiace disturbare lo spettacolo, signore. Mi scusi, signore.

                        (Alza gli occhi verso il palco di Hannay)

                        Richard Hannay? Sono il Sovrintendente Capo Albright della polizia. New Scotland Yard. Signore, devo chiederle di venire via con me senza opporre resistenza.

PAMELA       Lei non capisce, Sovrintendente Capo.

DETECTIVE Venga con me, signore, da bravo.

HANNAY       (Si alza, riluttante) E va bene. Va bene.

PAMELA       Le dico che è innocente!

HANNAY       Mi spiace. Pamela, ma non c’è altro da fare.

DETECTIVE Molto saggio, signore. Adesso può continuare con lo spettacolo, signore.

MEMORY      Quando è morta Florence Nightingale, signora? Florence Night…

                        All’improvviso, Hannay urla a Memory.

HANNAY       Cosa sono i Trentanove Scalini.

Mr. Memory si irrigidisce. Il volto gli si riempie di terrore. Il Detective si allarma.

HANNAY       Cosa sono i Trentanove Scalini? Avanti! Risponda!

Mr. Memory comincia a sudare. Nel panico, guarda verso il palco del Professore.

Hannay sparisce all’interno del suo palco.

DETECTIVE Svelti! Bloccate le uscite! Bloccate le uscite!!

Il Detective corre via. Fischiare di fischietti. Hannay riemerge da dietro il palco. Afferra una fune. Urla di nuovo.

HANNAY       Ho detto cosa sono i Trentanove Scalini?!

Mr. Memory trema e suda, disperato.

MEMORY      I Trentanove Scalini signore?

Hannay si lascia cadere sul palcoscenico.

HANNAY       Sì, Mr. Memory. Cosa sono i Trentanove Scalini? Avanti, amico!

MEMORY      I Trentanove Scalini è un’organizzazione di spie. Raccolgono informazioni per conto dei Servizi Segreti della…

Nel palco di sinistra compare il Professore. Tira fuori la rivoltella e spara a Memory. Memory si porta le mani al cuore e crolla a terra.

HANNAY       Là! Quello è l’uomo che cerca, sovrintendente,

Il Professore punta la pistola contro Hannay.

PROFESSORE   Non credo proprio, signor Hannay! No, questa non è la sua storia. Questa è la mia storia! E sarò io a decidere come va a finire. Lei non mi distruggerà, Hannay! E non avrà la ragazza! Oh, no!!! (Fa una risata da pazzo) Lei perde la ragazza e muore di dolore nel suo squallido appartamentino in affitto a Portland Place!!! Ecco quello che le succede, Hannay.

Prende la mira contro Pamela. Hannay si mette a scalare il palco con una fune.

HANNAY       A terra, Pamela! A terra!

                        (Si dondola con la corda, tentando di fare scudo a Pamela)

                        Oh, no. Glie lo impedirò!

Il Professore adesso punta la pistola contro Hannay.

PAMELA       No, Richard! No!!!

C’è uno sparo. Il Professore barcolla all’indietro. Una pistola fumante scompare lentamente dal sipario.

Il Professore si guarda la macchia di sangue che gli si allarga sul petto.

PROFESSORE   Ma non doveva essere un cast di… QUATTRO!!!

Barcolla all’indietro, poi appare e scompare in preda a stravaganti spasimi della morte. Alla fine ricompare, ma come FANTOCCIO che vola giù dal palco e cade sulla scena. Mr. Memory intanto sta crollando a terra lentamente.

MEMORY      Restate ai vostri posti, prego! Non c’è ragione di farsi prendere dal panico, signore e signori! Fate entrare le ballerine! Calma! Calma!

MUSICA DI BALLERINE

SCENA 33: IL LONDON PALLADIUM – RETROPALCO

Hannay e Pamela si inginocchiano di fianco a Mr. Memory. Il Presentatore trascina il corpo del Professore fuori scena. Torna e si piazza rispettosamente di fianco al Detective.

PRESENTATORE  Tranquillo, amico, tranquillo. Ecco, bravo.

MEMORY      Mi riprenderò, Bert. E’ solo un graffio, Bert.

HANNAY       Mr. Memory?

MEMORY      Signore?

HANNAY       Qual’era la formula segreta che stava per portare fuori dal paese?

MEMORY      Glie la devo dire, signore?

HANNAY       Sì, Mr. Memory.

MEMORY      E’ stata una bella impresa impararla, signore. L’impresa maggiore che ho affrontato! E non voglio mandare tutto all’aria, signore.

HANNAY       Certo che no, amico.

MEMORY      La prima particolarità del nuovo motore è il rapporto di compressione enormemente aumentato, rappresentato da r meno 1 su r alla potenza di gamma virgola 9 sequenziato alla potenza di xy quadrato raddoppiato per 32 punti, 71 punti e 88 punti periodici ridotti per 19 alfa producenti uguali cubi di ipsilon in circonferenza seriale allineata a tre doppie valvole di governo con flusso radiale al punto di 3/65pi… sistemato in serie…

                        (Collassa. Gli altri chinano la testa. Il Detective si toglie il cappello. All’improvviso Memory si riprende e continua)

                        … con file concentriche di lame, che si alternano con file fisse sui diaframmi, La pressione longitudinale esercitata sugli alberi delle turbine viene controbilanciata da un pistone scannellato all’estremità HP dell’albero, con l’eccesso di pressione che viene annullato dal blocco di spinta regolabile che fissa il rotore alla potenza di 900abh/7 e vista l’elevazione all’estremità l’accesso alla vera linea dei cilindri è ad un angolo di 65 gradi. Questo meccanismo rende il motore completamente silenzioso.

                        (Alza gli occhi verso Hannay)

                        Dico bene, signore?

HANNAY       Benissimo, vecchio mio.

MEMORY      Grazie, signore. Sono contento di essermelo finalmente tolto dalla mente.

                        Muore.

PRESENTATORE   Arrivederci Ispettore e… grazie.

DETECTIVE Arrivederci. E grazie.

PRESENTATORE Arrivederci. E grazie.

                        Vanno avanti così finché…

HANNAY       Sì, grazie, Ispettore!!!

Il Presentatore si siede di fianco a Mr. Memory e lo piange.

Si chiude il sipario, lasciando Hannay e Pamela da soli in proscenio.

SCENA 34. FUORI DAL PALLADIUM. CREPUSCOLO.

HANNAY       Beh…

PAMELA       Beh… Ad ogni modo, sei un uomo libero.

HANNAY       Giusto

PAMELA       E hai anche salvato il paese.

HANNAY       Lo abbiamo fatto tutti e due.

PAMELA       Non proprio.

HANNAY       Ad ogni modo… meglio … ehm…

PAMELA       Giusto.

HANNAY       Vuoi…?

PAMELA       Cosa?

Hannay la guarda. Lei guarda lui.

HANNAY       Meglio andare…

PAMELA       Giusto.

HANNAY       Aspetto l’imbianchino e… sai come.

PAMELA       Sì.

HANNAY       Bene… arrivederci.

PAMELA       Arrivederci.

Pamela si allontana. Hannay la segue con lo sguardo finché non è sparita.

Si apre il sipario.

SCENA 35. APPARTAMENTO DI HANNAY. NOTTE.

Hannay entra nella stanza. E’ tutto com’era prima. Tre bauli, scale da imbianchino, tavolo, poltrona, lampada, finestra.

Siede in poltrona. Guarda il pubblico.

HANNAY       Eccoci qui. E questo sono io, Richard Hannay. E questa è la triste storia della mia vita.

                        (Ha un’espressione davvero sconsolata)

                        Irrecuperabile.

Pamela entra nella stanza con in mano una bottiglia di Moet.

Parlano contemporaneamente.

PAMELA & HANNAY Irriformabile. Inguaribile.

PAMELA       Assolutamente orrido e bestiale. Povero orfanello che non ha mai avuto possibilità.

Lei siede sul bracciolo della poltrona. Lo bacia. Un piccolo albero di Natale entra nella stanza.

Il pianto di un bambino.

Guardano verso la quinta. Si sorridono.

HANNAY       Buon Natale, tesoro.

PAMELA       Buon Natale, tesoro.

Le luci dell’albero si accendono.

Loro si baciano.

I due Clown salgono sulla scala e spruzzano neve sulla finestra.

La neve cala anche sul pubblico.

FINE