IL CALORE
DEL VENTO
Monologo di una madre
di
Matteo Tibiletti
La tormenta è passata. Dormi, piccolo mio. Sono finiti i tuoni e la pioggia ha smesso di cantare il suo lamento. Sai, non c'è notte in cui io non abbia sognato di questo momento; non c'è stato giorno in cui io non abbia pensato al tuo profumo, alla tua pelle e a quello che saresti stato tu, quando anche questi mesi fossero passati.
(Silenzio)
Osserva, la luce fatica a farsi strada tra le nuvole e intanto tu cresci dentro di me, come cresce l'ombra dietro agli alberi, man mano che il sole, lentamente, sale nel cielo.
(Silenzio)
La stanchezza di questa lunga notte insonne, mi rende malinconica e un po' triste: ti chiedo scusa, non dovrei pensare a cose tristi. Non ora, non con te. Per scacciare la malinconia, chiudo gli occhi e sogno. Sogno il giorno in cui ti avrò finalmente tra le mie braccia.
(Silenzio)
Abbracciandoti sentirò il calore perduto in anni di amori non ricambiati e di promesse non mantenute. Sì. Sarai la mia rivincita sulla vita. Per un solo lungo giorno, avrò te e nessun altro potrà avere noi e le nostre carezze. Ti racconterò la verità e non la terrò mai per me.
(Silenzio)
Te la racconterò mentre dormi, così che ti rimanga impressa nella memoria, senza turbare i tuoi sogni.
(Silenzio)
Al pensiero dei nostri sguardi che si incroceranno e che si scambieranno teneri sorrisi, il mio volto prende un'espressione nuova, più luminosa. La vedo riflessa nello specchio mentre con la mano mi sfioro il ventre, già colmo di te. Ancora non so con quale nota intonerai il tuo primo pianto, ma già so che sarà la più dolce del mondo. Sfiorando con dolcezza le tue minuscole dita, ti racconterò di quel che ora sto vivendo io, di quello che tu non potrai mai ricordare.
(Silenzio)
Lo farò sempre mentre dormi, sussurrandolo, affinché tu non possa avere il tempo di guardarmi negli occhi e ricordare il mio viso; Non voglio che tu soffra a causa mia. La vita fa male a volte e il pensiero del dolore che seguirà a quell'unico e lungo giorno, sembra già infinito.
(Silenzio)
Ti descriverò quanto sia bello esistere, per poter assaporare il calore del vento che ti sfiora le labbra. Ti parlerò del sole e anche della luna; conteremo le stelle e grideremo loro il nostro nome, così che non possano mai scordarsi di noi; ti insegnerò a giocare con il mare e con le sue onde, ma pure a non scherzarci quando è arrabbiato con noi; ti spiegherò come riconoscere un sorriso avido e falso dagli istanti irripetibili che ti concede di rado la felicità. Ti aiuterò a distinguere la differenza tra uno sguardo innamorato e l'indifferenza di una vita.
Ti spiegherò che a volte non è facile lasciarsi alle spalle un dolore, ma che guardando avanti, potrai trovare la forza per reagire. Saprai sbagliare con dignità e a rialzarti in piedi senza chiedere aiuto a nessuno. Amerai qualcuno e avrai il coraggio di stare accanto a quella persona, fino a quando l'amore non si sarà esaurito e, se sarai fortunato, la amerai ancora di un amore che io non ho mai conosciuto, ma di cui ho sempre sentito parlare.
(Silenzio)
Perdona gli altri. E perdona anche te stesso: nessuno è perfetto, anche se tutti vorrebbero farti credere di esserlo. Non sottovalutare mai l'amore del prossimo verso di te, ma diffida di chi non avrà il coraggio di guardarti negli occhi mentre ti parla, come farò io.
(Silenzio)
Piccolo mio, non dimenticare mai di quanto ti abbia desiderato e di quanto abbia combattuto per esserti accanto fino alla fine, fino al giorno in cui riconoscerò la nota del tuo pianto.
(Silenzio)
Ti vorranno bene. Non ti preoccupare. So che lo faranno e anche se non sarò più al tuo fianco, fisicamente, sappi che in un modo o nell'altro mi avrai sempre con te. Sai, è per questo che ora ti sto sussurrando ciò che dico. Le mie parole stanno scivolando lentamente dentro di te e con te rimarranno, in tutti i sogni che farai. Ogni tanto poi tirerà un filo di vento e tu, assaporandone il calore, ti ritroverai a sorridere senza motivo. Quel sorriso sarò io, ed è per questo che sarò sempre con te.
(Silenzio)
Non c'è primavera, senza un po' di vento, no?