Il cavaliere delle dame

Stampa questo copione

Un piccolo salotto elegantemente ammobiliato

I L    C A V A L I E R E     D E L L E    D A M E

di

E U G E N E    L A B I C H E 

Traduzione italiana

di

Luigi Lunari

PERSONAGGI:

                                      NESTOR DE BOIS-ROSEE

                                                                              IL SIGNOR  DE MERLEMONT

                                               HENRIETTE, moglie di Merlemont

                                               JULIETTE, cameriera

                                               JUSTIN, lacché di Bois-Rosée

L’azione si svolge a Parigi, nella casa del signor de Merlemont.

Un piccolo salotto elegantemente ammobiliato.

(CANTATO)

BOIS-ROSEE              TUTTE MI CERCANO  

TUTTE MI VOGLIONO

VIVA LE DAME, VIVE LE BELLE DAME

CHE SONO LE TRAME

DELLA  SOCIETA'

MERLEMONT:           MIO CARO SIGNORE

JULIETTE:                   SIETE FORSE VOI

HENRIETTE:              UN COMMERCIANTE O UN ALLEVATORE?

MERLEMONT:           MIO CARO SIGNORE

JULIETTE:                   SIETE FORSE VOI

HENRIETTE:              UN GENTILUOMO OD UN CAMERIERE?

M, J, H                          MIO CARO SIGNORE

                                      SIETE FORSE VOI

                                      UN GIARDINIERE OD UN CAVALIERE?

BOIS-ROSEE:             NO!…….NO!…

JUSTIN:                       DON CHISCIOTTE E'  DELLE DAME IN TRIBOLAZIONE

BOIS-ROSEE:             NO!…….NO!…

JUSTIN                        PUR SE PARE A TUTTI NOI  UN BANALE FARFALLONE

BOIS- ROSEE:                        SONO IL … VISCONTE!

                                      NESTOR… DE BOIS-ROSEE'!

                                      AVRETE  SENTITO PARLARE DI ME!

TUTTI:                         SI! ASSOLUTAMENTE!…………..MAI!

BOIS-ROSEE              FRITTATA! SI LO SO',

SONO INSISTENTE,  SONO INVADENTE,

ED ANCHE UN PO’ ASSILLANTE,

                                      MA  SVOLGO UN'IMPORTANTE MISSIONE!

SON IL CAVALIER CHE,  ALLE DAME,

                                      DA' …..PROTEZIONE!

TUTTI                          AH, AH, AH

SCENA I

(Henriette si sta sistemando il vestito davanti a uno specchio. E’ in gran toilette).

HENRIETTE - Finalmente, un vestito che mi sta bene!... Il corsetto è ben attillato, la gonna bella ampia...  (Si guarda)   Bene! Proprio bene!

MERLEMONT (entrando, a parte) -  Mia moglie... Che cosa sta facendo?

(Ad alta voce) - Henriette?

HENRIETTE - Ah, siete voi, amico mio?  Datemi un’occhiata dietro, per piacere. Mi sembra faccia  un difetto dietro...

MERLEMONT -  Un difetto?... Ma è una tragedia!... No, non vedo nessun difetto.   Certamente direte che m’impiccio di cose che non mi riguardano...   ma si può sapere perché quel vestito?

HENRIETTE -  Diamine! Perché ci si mette un vestito?

MERLEMONT -  Per coprirsi.

HENRIETTE -  Siete un selvaggio!... Non avete mai visto una festa da ballo.

MERLEMONT -  Non cambiamo argomento... Volevo dire che quello non è un vestito da campagna.

HENRIETTE -  Vero. E infatti siamo a Parigi.

MERLEMONT -  ...Ma stiamo partendo per la campagna.

HENRIETTE -  Se è per questo... non è ancora detto.

MERLEMONT - E perché?

HENRIETTE -  Perché piove.

MERLEMONT - Prenderemo l’ombrello.

HENRIETTE -  Grazie tante.

MERLEMONT -  Mi ringrazierete sul serio quando avrete visto la villetta che ho comperato vicino a Montmorency...  Un piccolo paradiso... da trecentomila franchi.

MERLEMONT -  Ah, voi non amate la natura.

HENRIETTE -  E voi invece l’amate troppo!  Esiliarmi così da Parigi... in aprile...

MERLEMONT -  Io ho bisogno d’aria, di spazio...

HENRIETTE -  E’ incredibile!  Come un marito mette su pancia, i muri di casa non gli bastano più...   E’ tutto troppo piccolo!..  Ma che smania avete di veder le formiche passeggiare per casa?

MERLEMONT - Le formiche non c’entrano.

HENRIETTE - Fatemi un piacere: partiamo domani...  Oggi ho un concerto...

MERLEMONT -  Un concerto?  Ma che smania avete di farvi intronar la testa da cento pifferi?

HENRIETTE - Oh, ha detto la sua!...  Per voi, si sa, tutti gli strumenti sono dei pifferi.

MERLEMONT -  Certo!

HENRIETTE - Un pianoforte!, lo sapete che cos’é

MERLEMONT -  Diamine!... è un grosso mobile inutile che occupa un sacco di spazio...

HENRIETTE - Perfetta definizione!... E beh: davanti a questo grosso mobile inutile... oggi  siederà Liszt!... il divino Liszt!

MERLEMONT - Sapeste quanto me ne frego io, di Liszt!

HENRIETTE - E’ a Parigi per pochissimi giorni...

MERLEMONT -  Io non lo trattengo certo.  Vorreste forse che io trascuri i miei affari per sentire quel signore strimpellare un valzerotto?

HENRIETTE -  Almeno state zitto!... Pensate se vi sentissero! Voi! Il barone di Merlemont!

MERLEMONT - Niente pifferi nei mio stemma di famiglia.

HENRIETTE - Sentite, non fatevi più selvaggio di quel che siete...  Cambiatevi d’abito, e accompagnatemi al concerto.

MERLEMONT - Impossibile... Ho un appuntamento alle cinque, a Montmorency,  col notaio, per fare il rogito della villa...  Ho anche già preso i soldi in banca... 

HENRIETTE - Ce la potete fare benissimo.  Il concerto è a mezzogiorno... possiamo partire alle quattro...

MERLEMONT - Nossignora!  In un giorno, o si parte o si fa musica.

HENRIETTE - Siete un vandalo: lo vedete questo vestito?  Ci ho messo due ore a mettermelo....

MERLEMONT - E in dieci minuti potete togliervelo.

HENRIETTE - Ah, non avete proprio rispetto per niente!

MERLEMONT (ridendo) -  Oh, oh!... Santa collera!...

HENRIETTE - Ridete? Allora ho vinto. Andate subito a vestirvi.

MERLEMONT (seriamente) - Se devo dir la verità... a vedervi insistere a quel modo... viene il dubbio che di quel concerto non vi interessi soltanto la musica.

HENRIETTE -  E che cos’altro?

MERLEMONT - E che ne so io?... Io so solo che da un po’ di tempo in qua vi gira attorno una folla di occhialini...

HENRIETTE -  E’ colpa mia se tanti di quelli che mi invitano a ballare sono un po’ miopi?...  Sareste per caso geloso?

MERLEMONT - Può darsi.

HENRIETTE -  Ah, state diventando ridicolo!

MERLEMONT -  Io non ci trovo niente da ridere, signora! E se ho comprato questa casa in campagna, è soprattutto per sottrarvi a questa turba di adoratori...

HENRIETTE (piccata) - Ah, così, questa campagna...  è anche una specie di prigione....

MERLEMONT -  Non sarà una prigione, perché ovviamente ci sarò anch’io.

HENRIETTE (seccamente) - Il carceriere non conta!

MERLEMONT (in collera) -  Signora!

HENRIETTE - Insomma: volete o non volete accompagnarmi al concerto?

MERLEMONT -  No, no, e poi no!   E comunque ho da fare...  Devo passare a consegnare i biglietti da visita nuovi... 

HENRIETTE - Fateli consegnare dal vostro domestico.

MERLEMONT -  Sapete benissimo che sono rimasto senza domestico... Se ne è andato ieri... con la scusa che il suo medico gli ha proibito l’aria della campagna...

HENRIETTE - Questo è un medico che mi piace. Come si chiama?

MERLEMONT - Stamattina deve venire un altro domestico a farsi vedere.... ma vada o non vada bene, lo prendo comunque.  Ho pur bisogno di qualcuno che mi guardi la casa. A più tardi, mia cara.

HENRIETTE (seccamente) -  Buongiorno, signore.      (Merlemont esce.)

SCENA II

  Com’è gentile, un marito, dopo due anni di matrimonio!  (Contemplando il vestito)  Povero vestito!... Dovrò rinchiuderti in un armadio....  perché non voglio certo portarti in campagna...  sta tranquillo... Povero vestito!

  (Canta)

                                                 No,

                          in campagna non ti porterò,

                          tu, tagliato per la polka

                          e cucito per il tango,

                          mai ti porterò in campagna

                          a strisciare in mezzo al fango.

                          Ci rivedremo tra due settimane,

anche se ora mi coglie la paura

che in quel frattempo cambi la moda

e  tu allor non sia più che spazzatura.

                         

Povero vestito!  (Con collera) Quell’uomo è un bruto!  Rifiutarsi di accompagnarmi a un concerto nel momento stesso in cui ha deciso di sotterrarmi in campagna per tutta la stagione!...  E madame d’Hervières che m’aspetta!... e che m’ha promesso che mi tiene il posto...  Un concerto straordinario... un vestito delizioso...  E questa assurda tirannia...  (Con decisione)   E io ci vado lo stesso!  (Al vestito) Hai capito? Ci andiamo! (Suona. Entra Juliette.)

JULIETTE -  La signora ha suonato?

HENRIETTE -  Il mio cappello e lo scialle.

JULIETTE -  La signora esce?

HENRIETTE - Evidentemente.

JULIETTE -  Sta piovendo a dirotto... do ordine di preparare la carrozza.

HENRIETTE - No.     (A parte, mentre Juliette esce per prendere cappello e scialle.) Se prendo la carrozza mio marito potrebbe sospettare (A Juliette, che rientra)   C’è qui di fronte un posteggio di carrozzelle...

JULIETTE -  Come?  La signora in carrozzella...

HENRIETTE -  E beh, e allora? ...  Se il signore rincasa prima di me... gli dirai...

JULIETTE -  Che cosa, signora?

HENRIETTE -  No... niente.  (A parte)  Tornerò prima io.

JULIETTE -  Va bene, signora...     (Henriette esce.)

SCENA III

JULIETTE -     Beh, Beh!  La signora che esce... senza che il signore lo sappia....  Che cosa può voler dire?...  Forse che per caso la signora....(Trova la livrea del domestico su un divanetto.)

To’!  La livrea... per il nuovo domestico...  Io però l’ho incontrato... e m’ha detto che non verrà... Le informazioni che ha avuto sul signore non gli sono piaciute...

HENRIETTE (rientra, inferocita) -  Ah, che cafone! che maledetto villano!...

JULIETTE -  To’, la signora!

HENRIETTE (mostrandole il vestito con molte macchie di fango, vistose) - Guarda! Guarda un po’!

JULIETTE -  Ah, dio mio...  Il vostro bel vestito, tutto macchiato!...

HENRIETTE (togliendosi cappello e scialle) - Come ho messo piede fuori della porta, un imbecille a cavallo...   Ah, se fosse qui... credo che lo bastonerei!...

BOIS-ROSEE (entra dal fondo, in fretta. E’ in costume da cavaliere. frustino in mano) - Finalmente, madame...  eccovi qui!

HENRIETTE -  E’ lui!

BOIS-ROSEE - Desolato, signora, desolatissimo!...  Permettetemi d’espiare qui in ginocchio.... 

HENRIETTE -  Voi osate presentarvi in casa mia?

BOIS-ROSEE - Vi porto la mia testa.  (Guardando il vestito)  Povera signora! povera signora!..

HENRIETTE (a Juliette, dandole cappello e scialle) -  Portateli di là, Juliette, vengo subito anch’io...         (Esce Juliette.)

SCENA IV

BOIS-ROSEE (fermandola con un gesto supplichevole) - Madame...

HENRIETTE - Monsieur?...  Insomma, che cosa volete?

BOIS-ROSEE - Che cosa voglio? Il vostro perdono.... con un sorriso!

HENRIETTE -  Ho proprio voglio di sorridere!  Nessun perdono! E adesso?

BOIS-ROSEE - Sì, capisco... è ancora troppo fresco...  Ma io non posso andarmene via così, proprio non posso... Aspetterò che si secchi...

HENRIETTE - Aspettate?   E dove?

BOIS-ROSEE -  Qui... ai vostri piedi... nella polvere!

  (Fa per inginocchiarsi.)

HENRIETTE - Che faccia tosta!  Signore, uscite!

BOIS-ROSEE - Vorrei farvi notare, signora, che non tutti i torti sono dalla mia parte...  La vostra strada... questa “deliziosa” strada, dato che voi vi degnate d’abitarvi....

HENRIETTE -  Beh?

BOIS-ROSEE -  E’ davvero sporca lurida... e molto stretta.

HENRIETTE -  Nessuno, credo, vi ha chiesto di passarvi.

BOIS-ROSEE - Permettete comunque ch’io non me ne penta, dal momento che ho avuto la fortuna di incontrare voi e di...

HENRIETTE -  E di inzaccherarmi dalla testa ai piedi?

BOIS-ROSEE -  Eh si! Oh no!  Di incontrarvi e di rimaner folgorato! Suvvia, madame, non potete portarmi rancore... voi, così buona!

HENRIETTE -  Signore, io sono tutt’altro che buona!

BOIS-ROSEE -  Non è vero!

HENRIETTE -  E invece sì!

BOIS-ROSEE -  Va bene, va bene! Siete tutt’altro che buona!  Siete... cattivissima!  (A parte)   E’ un osso duro, la piccola!

HENRIETTE (esaminando il vestito) - Oh...oh... Ma guarda come s’è conciato!..

BOIS-ROSEE -  Povera signora! Povera signora!  Ma si tranquillizzi: il fango non macchia...  Al giorno d’oggi, poi, ci sono dei saponi miracolosi.  Ho visto rovesciare intere salsiere...  (Trae di tasca un fazzoletto di batista e pulisce una macchia)    La signora permette?..

HENRIETTE (con forza) -  Insomma, smettetela, signore!  Ecco! Adesso la macchia è più grande!

BOIS-ROSEE -  Lasciatemi finire...

HENRIETTE -  Ve lo proibisco!... Io non so con quale diritto, dopo avermi inondata di fango, voi insistete a perseguitarmi fin dentro le mura di casa mia!

BOIS-ROSEE -  Signore!

HENRIETTE -  Ancora!  Che cosa volete? Che cosa pretendete da me?

BOIS-ROSEE -  Ve l’ho detto...  Un sorriso...

HENRIETTE -  Oh, ma siete davvero insistente! Invadente! Assillante!  Mi date veramente sui nervi!

BOIS-ROSEE (a parte) -  Non è ancora asciutto!

HENRIETTE -  Signore... uscite di qui!

BOIS-ROSEE (in estasi) -  Ah, signora! Ah, signore!... Come vi dona la collera!

HENRIETTE - Questo è troppo!  (Afferra il campanello) Volete o non volete andarvene?

BOIS-ROSEE -  Vi obbedisco, signora...  Ai vostri ordini!   (A parte, avviandosi verso la porta) ­ Com’è bella quando s’incacchia!

HENRIETTE -  Oh, dio sia lodato!

BOIS-ROSEE (tornando sui suoi passi)- Eppure... no!...   Non posso andarmene... gravato il capo della maledizione di una bella donna...  Troppo pesante!

HENRIETTE -  Ancora!

BOIS-ROSEE -  Ho commesso un delitto di leso-cotone... è vero!

HENRIETTE -  Cotone?!...  Questo è un broccato di taffetà, caro signore!

BOIS-ROSEE -  Ah, pardon!  Ho commesso un delitto di leso broccato di taffetà!

HENRIETTE - Un vestito da cento scudi... minimo.

BOIS-ROSEE -  Cento scudi!  Ma è più che giusto!  (Tira fuori il portafogli) Ho proprio qui seimila franchi...  se la signora permette...

HENRIETTE -  Come?

BOIS-ROSEE -  Una piccola riparazione, per quanto possibile, a fronte del danno materiale...

HENRIETTE (esplodendo) -  Del danaro?...  Voi osate offrirmi del danaro!

BOIS-ROSEE -  Oh, pardon!  Veramente non so più quel che faccio. Ma io sono un gentiluomo...  e non appena mi conoscerete un po’ meglio...

HENRIETTE -  E voi pensate che sia mia intenzione approfondire questa conoscenza?  Con un individuo che allena i cavalli in mezzo all’acqua e al fango...  Siete un allevatore?

BOIS-ROSEE -  No, signora... sono visconte.  Il visconte Nestor de Bois-Rosée, per servirvi!  Forse avrete già sentito nominare questo nome..

HENRIETTE -  Assolutamente mai!

BOIS-ROSEE - Ho assunto a missione l’essere un vero e proprio cavaliere delle dame...   Mi sono eretto a difensore e baluardo di questa categoria... così soave.  Dove vi è una donna che soffre... lì arrivo io. Essa piange, e io la consolo!  Essa è oppressa.... ed io la decomprimo!

HENRIETTE -  Come don Chisciotte!

BOIS-ROSEE (sorridendo)-  Esattamente!   (Riprendendosi) Cioè a dire... Sono stato soprannominato il terranova del gentil sesso... e tutto ciò che chiedo al cielo... è di aver la fortuna di sapere che una grande sciagura si è abbattuta su di voi!

HENRIETTE -  Molto gentile!

BOIS-ROSEE -  In quel caso... fatemi chiamare!...  Nestor de Bois-Rosée, Boulevard Tronchet, numero 18...

HENRIETTE (a parte)-  Adesso mi dà anche il suo indirizzo...

BOIS-ROSEE -  Correrò qui subito...  Che dico! Mi precipiterò come un sol uomo.

HENRIETTE -  Ma, signore...

BOIS-ROSEE -  Oh, non preoccupatevi!...

HENRIETTE (con ironia) -  Insomma, c’è una tariffa!

BOIS-ROSEE (teneramente) -  Mio dio, sì!  (Con galanteria) Tutte le donne io le considero come fossero oggetti d’esposizione al Museo Cinese...

HENRIETTE - Molto lusinghiero...

BOIS-ROSEE - Ognuna con un cartello: Guardare ma non toccare!  Io guardo... e non...

HENRIETTE (sorridendo) -  Ah!

BOIS-ROSEE (con gioia) - Avete sorriso....  Il vestito comincia dunque ad asciugarsi?...

HENRIETTE (spazientita) -  No, signore, assolutamente no!

BOIS-ROSEE - Orsù, madame, un piccolo gesto di bontà, ed io me ne vado!

HENRIETTE - Che gesto pretendereste?

BOIS-ROSEE -  Lo sapete... un sorriso...

HENRIETTE -  Siete ben testardo, signore.  Ebbene, lo sono anch’io. (Traversa la scena dirigendosi verso la propria stanza, e indicandogli l’uscita.) Dispensatemi dall’accompagnarvi. (Lo saluta freddamente, ed esce)

SCENA V

BOIS-ROSEE (solo) - Neancora asciutto!... Che orribile avventura!... Io, Bois-Rosée, il cavaliere delle dame!... Ho potuto coprire di fango una donna, l’idolo del creato!... Mi sono comportato come il cocchiere di una diligenza!... Che cosa posso fare?   Andarmene via così, impossibile!... D’altra parte,un po’ di fretta ce l’avrei!  La mia cavallina storna, la mia cavallina colpevole, Miss Cabine, m’aspetta qui da basso per portarmi a Villetaneuse, dove un angelo che soffre m’attende!  Una giovane donna affascinante... che io neanche conosco... e alla quale voglio restituire la pace, la tranquillità, l’onore... Insomma, tutto quel che rientra nelle mie specialità!  E se prima di partire facessi un ultimo tentativo?...  No, tornerò più tardi!

  (Rivolgendosi alla porta di Henriette, canta)

                          Attraverso la porta serrata

                          giunga a voi questo mio breve addio

                          cavaliere di fede provata

                          il mio impegno giurarlo vo’ a dio.

                          Alla vostra finestra impietosa

                          sia che piova, tempesti o sia bello,

                          notte e giorno con voce armoniosa

                          chitarrando vi andrò lo stornello.

                          Fiore di menta

                          non c’e cuore di donna tanto spento

                          che la voce d’amor presto non senta.

SCENA VI

                         

JULIETTE - (uscendo dalla stanza della sua signora) - Come? Ancora qui?  Ah, l’avete proprio combinata bella!

BOIS-ROSEE - Oh, santo cielo!  Si vede ancora?

JULIETTE - Lo credo bene!  Purchè non se ne accorga il signore...  Lui che le aveva proibito di uscire!...

BOIS-ROSEE -  Lui le proibisce di uscire?

JULIETTE -  Come no!

BOIS-ROSEE - Ma allora è un despota!  Un tiranno!  La tua signora dev’essere ben infelice!... Oh, dimmi che è infelice!

JULIETTE -  No, ma il marito è abbastanza geloso...

BOIS-ROSEE (deliziato) -  Geloso? Benissimo!...  Ecco un’altra donna che soffre!  ­ Rimango!...  Pare che qui possa aver qualcosa da fare!

  (Si sente in quinta la voce di Merlemont.)

JULIETTE -  Ssst!...  Il padrone è tornato!...  Gaui se vi trova qui!

BOIS-ROSEE -  Perché?  Gli racconterò la mia spiacevole avventura.

JULIETTE -  Certo! Così verrà a sapere che la signora stava uscendo...  Proprio una bella idea!

BOIS-ROSEE - E’ vero!

JULIETTE - Nascondetevi, signore, nascondetevi! 

BOIS-ROSEE (correndo alla porta di destra) -  Sì...   (Torna indietro) No!... Un marito geloso...  Mi prenderebbe subito per un amante... Piuttosto di compromettere la tua padrona...   (Vede sul divanetto la livrea del cameriere.) Ah, una livrea!  (Indossa di furia la livrea lasciando al suo posto, sul divano, il proprio vestito.)

JULIETTE -  Ma che cosa fate?

BOIS-ROSEE - Sta zitta!  Non ti riguarda!  (A parte)  Salviamo la povera infelice!   (Indossata la livrea:) Voilà!

JULIETTE - Eccolo!

SCENA VII

MERLEMONT (entrando, senza vedere Merlemont) - Che razza di tempo! Sono congelato!...  Juliette, fa un po’ d fuoco.

JULIETTE -  Sì, signore...  (Piano, a Bois-Rosée) Non vi ha ancora visto... Tagliatela corda!

BOIS-ROSEE (piano) -  Va bene....  Domani mi mandi i miei vestiti...

  (Si avvia verso la porta di uscita, ma ad un certo punto si trova faccia a faccia con Merlemont.)

MERLEMONT -  E questo qui chi è?

BOIS-ROSEE (a parte)-  Frittata!

MERLEMONT -  Chi siete e che cosa volete, buon uomo?

BOIS-ROSEE -  Io? Niente... passavo di qui..

MERLEMONT -  Ah, il cameriere che aspettavo!

  (Espressione sorpresa di Bois-Rosée)

JULIETTE (in fretta) -  Sì, signore, è lui!

BOIS-ROSEE - Sì, signore, è lui!  (A parte)  Salviamo la povera infelice!

MERLEMONT -  Vieni          qui, fatti vedere...  Come ti chiami?

BOIS-ROSEE -  Mi chiamo...   (A parte)   Salviamo la povera infelice! (Ad alta voce) Mi chiamo Maccaronì!

MERLEMONT -  Ah, il tuo nome non mi piace!

BOIS-ROSEE -  Benissimo!...  Vedo che per voi non vado bene...  Ho l’onore di salutarvi...

  (Si avvia per uscire.)

MERLEMONT -  Ehi, un momento, accidenti!...  Hai tanta fretta di andartene?... (Porgendogli il cappello) To’, prendi il mio cappello!

BOIS-ROSEE (senza prenderlo) -  Eh?

MERLEMONT -  Quando l’avrai finita di guardarmi... con quegli occhi da pesce stracco...

BOIS-ROSEE - Signore!... (A parte) ­ Ma io, ho gli occhi da pesce stracco?

MERLEMONT - E vedi di asciugare questo cappello.

BOIS-ROSEE (prende il cappello, a parte) - Ah, ma è un bel prepotente!

JULIETTE (porgendogli un asciugamani) ­- Sù, asciugalo!

BOIS-ROSEE -  Subito.

JULIETTE- Voglio proprio vedere come va a finire!

  (Esce.)

BOIS-ROSEE (a parte, asciugando il cappello) - Questo sì che si chiama esser cavalieri!..

  (Entra, uscendo dalla propria camera, Henriette, con un vestito più semplice.)

HENRIETTE (al marito)-  Ecco, io sono pronta...  Ti ho sentito arrivare. (Vedendo Bois-Rosée)  Ah, mio dio!

BOIS-ROSEE (a parte) -  Frittata!

MERLEMONT -  Che cos’hai?

HENRIETTE -   Io?  Niente!...   (A parte)  Ancora quell’individuo!  E travestito da cameriere!

BOIS-ROSEE (a parte)- Capirà quel che sto facendo per lei?  (A Merlemont)  Ecco il vostro cappello.

MERLEMONT -  Va bene...  Posalo pure.

BOIS-ROSEE -  (Piano, passando accanto ad Henriette)  Tutto per le donne...  E’ il mio motto!

HENRIETTE (piano) -  Vi avevo ordinato di andarvene!

MERLEMONT (voltandosi) - Cos’hai detto? 

BOIS-ROSEE -  Sto posando il cappello.

MERLEMONT (a Henriette) - L’avete ricevuto voi questo giovanotto?

HENRIETTE -  Io?  Veramente...

BOIS-ROSEE -  Sì, sì, è stata la signora che ha avuto la bontà di ricevermi...  (Piano) Non smentitemi... (Ad alta voce) Quando sono arrivato la signora era qui, seduta tranquillamente accanto al caminetto, intenta a ricamare delle pantofole per voi.... verde su arancione.

MERLEMONT (a sua moglie) -  Ah, sei molto gentile..

HENRIETTE -  Certo...   (A parte)  E non poterlo smentire...  Oh, soffoco!

MERLEMONT -  Hai già pranzato, Macaronì?

BOIS-ROSEE (distratto) -  Sì, sì, sì, ho preso il the stamattina...

MERLEMONT -  Il the?  Io non do del the alla servitù!

BOIS-ROSEE -  Ah, niente the?...  Vedo che per voi non vado bene...  Ho l’onore di salutarvi... (A parte) Dov’è il mio cappello?

  (Si avvia per uscire)

MERLEMONT -  Un momento, accidenti!  Ma si è mai visto un cameriere come questo?...   (A sua moglie)  Gli avete chiesto tutto?

HENRIETTE -  Sapete bene che non mi occupo di queste cose?

MERLEMONT -  E’ vero! questo riguarda me.

BOIS-ROSEE (piano, a Henriette) - Non preoccupatevi: mi faccio licenziare subito...

MERLEMONT (sedendosi sul divanetto) -  Vieni qui, Macaronì.

BOIS-ROSEE -  Con piacere, signore.

  (Siede sul divanetto accanto a Merlemont.)

MERLEMONT -  E allora?... Che cosa fai?.. In piedi!

BOIS-ROSEE (alzandosi) -  Ah, chiedo scusa!

MERLEMONT (a parte) - Questo è un cafone!...  Ma non ho altra scelta... (Ad alta voce)  Dunque, cerchi posto come cameriere personale?...  Vediamo un po’: che cosa sai fare?

BOIS-ROSEE (piano, a Henriette) - Adesso vi faccio vedere io!  (Ad alta voce, a Merlemont)  Signore, non so fare gran che ...

MERLEMONT -  Sapresti pettinarmi, tagliarmi i capelli...

BOIS-ROSEE -  No, ma so potare gli alberi, e rastrellare...

MERLEMONT -  Le foglie morte? Diavolo!...  Va benissimo per la campagna. E poi?

BOIS-ROSEE (a parte)  Non gli basta?  (Ad alta voce)  Signore, so ripulire una stalla, e so prendere le pantegane.

MERLEMONT -  Per un cameriere particolare è l’ideale!...  Sapresti aiutarmi a vestirmi?

BOIS-ROSEE -  Ah, questa poi: non so neanche da che parte si cominci. (A parte)  Ma dov’è il mio cappello?

MERLEMONT (alzandosi) -  Non importa....  Mi vai bene, ti assumo.  To’, eccoti intanto qualche soldo, vai pure,

BOIS-ROSEE (stupefatto) -  Cinque franchi al cavaliere delle dame?

HENRIETTE -  State attento!...

BOIS-ROSEE a parte) -  Bah, salviamo la povera infelice!  (Intasca la moneta)

MERLEMONT (piano, a sua moglie) - Che cosa posso farci?... Non ho nessuno...  Ma tra otto giorni lo caccio via.

HENRIETTE (a parte) -  Otto giorni!

SCENA VIII

  (Entra Justin, in livrea di lacché, frustino alla mano.)

JUSTIN (parlando in quinta) - Ma se vi dico che l’ho visto entrare in questa casa!

BOIS-ROSEE (a parte, affranto)- Frittata! Il mio stalliere! 

MERLEMONT (a Justin) - Che cosa c’è?  Che cosa volete?     

JUSTIN (che non ha ancora visto Bois-Rosée)- Chiedo scusa, signore: sto cercando il mio padrone..

HENRIETTE -  Oh cielo!

MERLEMONT -  E chi sarebbe il tuo padrone?

JULIEN - E’ un signore che ha tutta schizzata di fango una signora...

  (Vede Henriette)  Ah, perdiana! Ma...

BOIS-ROSEE (pizzicandogli un braccio) -  Sta zitto!, vattene!, o ti strozzo!

JULIEN (stupito, a parte) ­­- To’, eccolo qui!

MERLEMONT (che si era rivolto verso sua moglie, e non ha visto niente) -  Eh?

JUSTIN - Niente, niente!  Cercavo il numero 27...  E’ un po’ più in là, suppongo... Dopo il 25 e il 26, probabilmente...  Grazie... grazie... non disturbatevi... E’ una bella giornata...   Lo troverò senz’altro...

  (Esce in fretta, rinculando.)

MERLEMONT -  Ma si può sapere chi diavolo è quel tanghero?

BOIS-ROSEE -  Un qualche garzone di stalla ubriaco...

HENRIETTE -  Sì... un garzone di stalla... che ha un po’ bevuto... (A parte)

  Mi obbliga a mentire!...

MERLEMONT -  E il portinaio che lascia passare la gente, così...  (Rabbrividando)   Brrr! Non riesco a scaldarmi... Macaronì!...  (Bois-Rosèe non si muove.  Più forte.)  Macaronì!

BOIS-ROSEE (a se stesso) -  Ah, già, sono io!  Non me lo ricordavo più.

MERLEMONT -  Non è che per caso tu sia un po’ duro d’orecchio?

BOIS-ROSEE -  No... cioè... Sì, un pochino.... Vedo che per voi non vado bene...  Ho l’onore di salutarvi.. (Fa per andare)

MERLEMONT - Un momento: vieni qui!  Non t’ho detto che ti assumo? (A voce più forte) Ho detto che sei assunto!   (Ancora più forte) ­Sono tutto bagnato!... Vado a cambiarmi!

BOIS-ROSEE (stesso tono, ad alta voce) -  Fate pure!

MERLEMONT (sempre ad alta voce) -  Devi andarmi a prendere un vestito!... hai capito?... Devo cambiarmi!...

BOIS-ROSEE (gridando)-  Ho capito!

MERLEMONT (a parte) -  Un po’ faticoso, un cameriere sordo! (Esce)

SCENA IX

HENRIETTE (con vivacità) -  Spero vorrete spiegarmi, signore.   A che cosa dobbiamo questa mascherata?

BOIS-ROSEE (con tono cavalleresco, col piumino in mano) -  Ah, signora! Non ringraziatemi, vi prego!  E’ soltanto un piccolo gesto di  riparazione...

HENRIETTE -  Ringraziarvi?  Quando state facendo di tutto per compromettermi?   Che cosa fate qui in casa mia... con quella livrea?...

BOIS-ROSEE -    Pura e semplice cavalleria, madame! 

HENRIETTE -  Tenetevela per voi, la vostra cavalleria... e tutte le vostre stavaganze!

BOIS-ROSEE -  No, signora!  Io so tutto...   Voi siete infelice!

HENRIETTE -  Io?

BOIS-ROSEE - Con un bruto di marito che vi impedisce d’uscir di casa!

HENRIETTE -  Parlate con più rispetto...

BOIS-ROSEE -  Un tiranno che vi tiene sequestrata... ròso da folle gelosia!

HENRIETTE -  Ma di che cosa v’immischiate? Son cose che non vi riguardano!

BOIS-ROSEE - Una donna che soffre?  Non può non riguardarmi!... E’ il mio campo di battaglia..

HENRIETTE -  Signore, insomma!

BOIS-ROSEE -  Mosso da puro senso cavalleresco...

HENRIETTE -  Per l’ultima volta, signore, non ho né tempo né voglia di starvi a sentire...

BOIS-ROSEE -  Perdonate, vorrei finire.  Mosso da puro senso cavalleresco...

HENRIETTE - Ah, ma è testardo come un mulo!  Signore, vi ho già pregato di andarvene.... Ma poiché questo non basta...vi ordino di farlo!  Vi scaccio!  Sono stata chiara?

BOIS-ROSEE (con grande affettazione)-  Mi discacciate?  Me?  Io?... Ah, signora!  Una tal parola...  sulle vostre labbra!... coralli deliziosi sul viso di una donna che...  (Si commuove)  E’ la prima volta, sì... la prima volta...

HENRIETTE (a parte) -  Oddio, adesso si mette anche a piangere!  (Con maggior dolcezza) Signore...

BOIS-ROSEE -  Visconte.

HENRIETTE -  Visconte....

BOIS-ROSEE -  Vi lascio, signora...   mi ritiro... con il cuore traboccante d’amarezza...  (Abbottonandosi meccanicamente la giacca della livrea.) Mi recherò dunque presso un’altra persona... che senza dubbio saprà essermi più riconoscente di voi.. (Prende il cappello) Un angelo!... che in questo momento sta soffrendo e gemendo... a Villetaneuse...

  (Si avvia per uscire)

HENRIETTE -  A Villetaneuse?

BOIS-ROSEE -  Sì, signora... provincia di Montmoréncy...  (Ritorna sui suoi passi)   Questa donna...  perché alla fin fine bisogna pur che sappiate chi son io!

HENRIETTE -  E’ inutile, signore!

BOIS-ROSEE (animandosi) -  E invece sì, signora!  E’ necessario!...  E voi dovrete riconoscere che non sono un banale farfallone! Questa donna...

HENRIETTE -  Un altro romanzo! Ma è insopportabile!

BOIS-ROSEE -  Questa donna!...  nubile ancora, ancora fanciulla, ebbe l’imprudenza di scrivere tre lettere a un signore, che sia dà il caso sia amico mio...  (Con vivacità) Io non la rimprovero, sia chiaro!

HENRIETTE (a parte, con inquietudine) -  Tre lettere! Oddio!

BOIS-ROSEE (poetico) - Tre battiti d’ala in un cielo di paradiso!

HENRIETTE - E poi?...

BOIS-ROSEE -  E poi... la donna si è sposata!....  Con un altro!... un bruto!  Che sullo stemma ha fauci di lupo in campo azzurro!

HENRIETTE -  Ah, dio mio!

BOIS-ROSEE -  Avete capito?... Sposata, con tre precedenti epistolari!  Tre rimorsi vidimati con tanto di timbro postale. Datato.

HENRIETTE -  Ho capito, ho capito. E poi?

BOIS-ROSEE -  Povera donna!, mi sono gridato: con quale animo potrà ella mai  baciare i suoi bambini!..  con quale espressione in volto comparirà ogni giorni di fronte a suo marito!... Allora, pur senza conoscerla, io... che qui vengo discacciato, messo alla porta!...  ho di restituirle La tranquillità, il sonno, la vita!...  Ho stretto d’assedio il mio amico...

HENRIETTE -  Il suo nome?...

BOIS-ROSEE -  Permettetemi di non rivelarlo!...   E gli ho detto: “Tommaso di Rachegune!...”

HENRIETTE -  Cielo! Lui!

BOIS-ROSEE -  “... tu sei un gentiluomo!... Tu non puoi conservare quelle lettere...”

HENRIETTE -  E lui?

BOIS-ROSEE -  In un primo tempo ha rifiutato...  Ma io non lascio la preda per così poco...  L’ho invitato a pranzo, e al dessert...  l’ho insultato, l’ho provocato!  Voi immaginate il seguito: il cartello di sfida, i padrini, la scelta delle armi...  E una volta sul terreno, alle sei di mattina, dietro il convento dei Carmelitani Scalzi...

HENRIETTE (sconvolta) -  Dio mio!

BOIS-ROSEE - Mi ha restituio le tre lettere....  dietro un prestito di dieci mila franchi di cui aveva urgente bisogno!  Un nobile cuore!

HENRIETTE -  Come?  Quelle lettere dunque le avete ora voi?

BOIS-ROSEE -  Sì, signora...  E mi reco seduta stante a Villetaneuse...

HENRIETTE -  Un momento!...

BOIS-ROSEE -  Madame?...

HENRIETTE (abbassando gli occhi) -  Ho motivo di temere che fareste un viaggio inutile, signore... La persona che  andreste a cercare a Villetaneuse... è qui a Parigi.

BOIS-ROSEE -  Bah!...

HENRIETTE -  Credo anzi... che sia qui davanti a voi...

BOIS-ROSEE -  Come?!  Voi sareste....

HENRIETTE -  La baronessa di Merlemont...

BOIS-ROSEE -  Con fauci di lupo in campo azzurro!  (Con trasporto) Ah, signora!  Ah, Signore!...  Ecco dunque avverarsi oggi il più bel giorno della mia vita!... Finalmente mi si offre il destro di sdebitarmi con voi, di ottenere il vostro perdono!...

HENRIETTE -  Sono stata a suo tempo un’imprudente, lo so...  Ma voi, vi prego, non precipitatevi a condannarmi!

BOIS-ROSEE -  Signora, io non condanno mai una bella donna!

HENRIETTE -  Come siete buono!

BOIS-ROSEE (a parte) -  Il vestito dev’essersi proprio asciugato.  Povera signora!  Immagino quante notti insonni...

HENRIETTE -  Sì, è vero, sì...   Ma quelle lettere?

BOIS-ROSEE -  Subito!...  (Frugandosi macchinalmente nelle tasche della livrea.) Finalmente potrete baciare con serenità i vostri bambini!...

 HENRIETTE - Non ne ho.

BOIS-ROSEE -  Ah, che peccato!... Ma vi capisco benissimo: con un marito come quello!

HENRIETTE -  Fate in fretta, signore!

BOIS-ROSEE -  Sì...  (Accorgendosi dell’errore, e andando a prendere il proprio vestito sul divanetto) Ah, sì...  sono lì... nel mio portafoglio, in una busta sigillata da Rochegune personalmente...  Anche se mai avrei commesso l’indiscrezione di leggerle...       

HENRIETTE (a parte) -  Ma è proprio un gentiluomo!

SCENA X

  (Entra Merlemont, in maniche di camicia.)

MERLEMONT -  E allora: questo vestito?   (Prende  la giacca che Bois-Rosée ha in mano e se la infila)  Ah, grazie.

HENRIETTE (a parte, con terrore) -  Ah, mio dio!...

BOIS-ROSEE (a parte, pietrificato) - Frittata!...  In tasca c’è il mio portafoglio!

MERLEMONT (a sua moglie) -  Preparatevi, mia cara:partiremo tra una mezz’ora...   Devo portare ancora un biglietto da visita, qui al secondo piano, ai Gavaudan..

HENRIETTE -  Non ci andrai vestito così, con questa giacca da campagna!...

BOIS-ROSEE -  La signora ha ragione!...  Non si va in visita vestiti come se si andasse a cavallo.

MERLEMONT -  Ma hai sentito questo? 

HENRIETTE -  Cambiati almeno la giacca.

BOIS-ROSEE - Meglio senz’altro: vado subito a prendervi un’altra giacca.

MERLEMONT -  Ma no, ma no, non serve!   (Tastandosi le tasche del vestito) Vediamo un po’ se ho il portafoglio con i biglietti da visita...   Sì, ce l’ho.  (Uscendo, a Henriette)  Preparati, intanto.  Torno subito.     (Esce.)

SCENA XI

BOIS-ROSEE -  Parte!  Se ne va!..

HENRIETTE -  Aprirà il portafoglio e troverà le lettere...

BOIS-ROSEE -  Non c’è dubbio!

HENRIETTE -  Dio mio, che cosa penserà?

BOIS-ROSEE (estasiandosi) -  Ah, signora!  Ah, Signore! ...  Restate così... Sapeste come siete bella nel terrore!

HENRIETTE -  Sono perduta, non lo capite?

BOIS-ROSEE -  Perduta? Quand’io son qui vicino a voi?... Potrei piuttosto ucciderlo!

HENRIETTE - (sconvolta)  Signore!

BOIS-ROSEE (aggirandosi per la stanza) -  Un’arma!... Qualsiasi cosa!...  Ah! Quella spazzola!  (Afferra la spazzola e si lancia all’inseguimento di Merlemont, gridando)  Ehi!...  Signore!  Signore!...      (Esce.)

SCENA XII

HENRIETTE (sola)-  Che cosa intende fare? Io tremo!...  Se mio marito trova quelle lettere, mi assillerà con infiniti sospetti, con continue gelosie... Ah, da quando quell’uomo ha messo piedi in questa casa io non esisto più!

BOIS-ROSEE (da fuori) - No, signore!  Voi non andrete al secondo piano!

MERLEMONT (idem) -  Vuoi tirar giù quelle mani?

BOIS-ROSEE (entra assieme a Merlemont, spazzolandolo) - Non potete andare in casa d’altri così...  siete tutto bianco...

MERLEMONT -  Per forza!...  Mi hai sbatacchiato contro il muro!... Avanti!, sbrigati a spazzolarmi!

BOIS-ROSEE -  Sì.  Ma adesso voltatevi!..   (Sempre spazzolandolo, , tasta il portafogli attraverso il vestito. A parte)  Il portafoglio c’è, ma come fare?...  Ah, fossi almeno un borsaiolo!...  (Ad alta voce, cercando di aprire le giacca.) Adesso... la fodera... le tasche interne...

MERLEMONT -  Anche le tasche interne sono da spazzolare, pezzo d’idiota?

BOIS-ROSEE -  Sempre!  Nelle case di un certo rango... si spazzolano anche le tasche interne!

MERLEMONT (trovando un portasigarette nella tasca) - Toh! e questo che cos’è?   Un portasigari!

HENRIETTE (a parte) -  Mio dio!

BOIS-ROSEE -  Frittata!... E’ il mio!  (Ad alta voce)  Una piccola sorpresa...   della signora.

HENRIETTE (turbata) -  Sì... sì.... amico mio!

MERLEMONT -  Ma se non fumo!

BOIS-ROSEE -  Non importa!  E poi... in campagna!

HENRIETTE -  Se vi capita di dover offrire...

MERLEMONT -  Sì, comunque...

BOIS-ROSEE (tagliando corto alla spiegazione) -  Giratevi un po’!

MERLEMONT (frugando nell’altra tasca e tirandone fuori un fazzoletto) - Un fazzoletto di batista... 

BOIS-ROSEE -  E’ un fazzoletto da collo.

MERLEMONT -  Ma io non ne uso.

BOIS-ROSEE -  Una sorpresa...  per la campagna!

HENRIETTE (perdendo la testa) -   Se vi capita di dover offrire...

MERLEMONT -  Scusa?

BOIS-ROSEE -  Volete girarvi sì o no?

MERLEMONT -  Ah, ma mi hai seccato!  Cos’è questo farmi girare come una trottola?...  Insomma, basta!...  Vado dai Gavaudan!

HENRIETTE (a parte) -  Se ne va!

BOIS-ROSEE (a parte)-  Cribbio!  (Ad alta voce)  Fatevi vedere?.. (Gli strappa un bottone)  Ecco, visto?  Un bottone partito!

MERLEMONT -  Bifolco!

BOIS-ROSEE -  Presto, un’altra giacca!

HENRIETTE -  Subito!  (Corre in quinta a prendere un’altra giacca)

MERLEMONT -  Non puoi stare attento, bestia che sei?

BOIS-ROSEE (aiutando Merlemont a togliersi la giacca) -  Tutto per le donne!

MERLEMONT -  Eh?

HENRIETTE - Ecco la giacca.

BOIS-ROSEE (ha per le mani la giacca lasciata da Merlemont, e ne tira di tasca il protafogli. Con tono di trionfo) -  Finalmente...eccolo!

MERLEMONT (prendendogli il portafogli di mano) - Ah, il mio portafoglio!... Grazie!

BOIS-ROSEE (di pietra) -  Frittata!

HENRIETTE (a parte) -  Mio dio!

MERLEMONT -  Che cosa c’è?

HENRIETTE -  Niente.

BOIS-ROSEE -  Una piccola sorpresa... per la campagna.

HENRIETTE -  Se vi capita di dover off...

MERLEMONT - Ah, ma questo giovanotto è proprio scemo!...   Non ho neanche più il tempo di salire da Gavaudon...

BOIS-ROSEE (tentando di riprendersi il portafogli) -  Il portafoglio... volete che ve lo regga?

MERLEMONT -  No. Lo metto qui in questo porta-gioie...  che mi porto in campagna...  (Mette il portafogli in un piccolo scrigno che poi chiude con una chiavetta attaccata alla catena dell’orologio.)

BOIS-ROSEE (a parte) -  Madonna del portafoglio!

HENRIETTE (a parte) -  Chiuso a chiave!

MERLEMONT (a Bois-Rosée) - E tu sbrigati...  Io vado a chiudere la mia valigia...

  (Esce)

HENRIETTE -  Ti seguo...  (A parte)  Devo prendergli quella chiave a tutti i costi.   (Esce.)

SCENA XIII

BOIS-ROSEE (solo, con indignazione) -  Eccoli, i mariti!... E poi vogliono essere amati, e rispettati!... (Prendendo lo scrigno, e scuotendolo con disperazione)  Chiuso!... Impossibile aprirlo!... Eppure ho bisogno di quelle lettere... ne ho bisogno assolutamente!  Dovessi spingere la mia abnegazione...  fino al furto con scasso!

JUSTIN (entrando, con cautela) -  Signore... non si va più a Villetaneuse? 

BOIS-ROSEE -  Vattene... sono presissimo!...  Sto covando un’azione criminosa!   (Richiamandolo)   Aspetta!  No! Va a cercarmi un piede di porco?

JUSTIN -  Signore, il maiale... lo sa, le fa male. Il piedino, poi...

BOIS-ROSEE -  Piede di porco: gergo della mala, ignorante!  Serve per forzare le casseforti!   No, anzi: conosci un negozio di ferramenta?

JUSTIN - Ce n’è uno proprio qui di fronte.

BOIS-ROSEE -  Di’ al padrone di venire qui.  No... un fabbro ferraio potrebbe generare dei sospetti.  Portagli questo cofanetto...

JUSTIN - E allora?

BOIS-ROSEE - Che la apra!... A colpi d’ascia, con un maglio, con  una bomba... Ma che stia attento a non rompere niente!...  Corri, a rotta di collo, e torna subito!

JUSTIN - Sì, signore.  (A parte)  Ma che cos’è che gli ha preso?

BOIS-ROSEE - E allora: sei tornato?

JUSTIN - Sto andando.        (Esce in fretta)

SCENA XIV

BOIS-ROSEE (solo, sedendosi) -  Ah, ho caldo! Ma adesso sono più tranquillo...  Tra due minuti... nobile creatura... potrai riabbracciare i tuoi bambini!...  No, che è senza  figli! ... Potrai rabbracciare tuo marito.  (Con indignazione, scattando in piedi)  No, questo mai! Potrai abbracciare... l’orizzonte, con sguardo calmo e sicuro...   Ecco, che cosa abbraccerai.

HENRIETTE (entra, in fretta, con in mano l’orologio di suo marito) - Presto, signore, presto.... Ho qui l’orologio....

BOIS-ROSEE -  Quale orologio?

HENRIETTE -  Con la scusa di regolare il pendolo... me l’ha dato un momento... C’è attaccata la chiave...  (Si guarda intorno)  Dov’è il cofanetto?

BOIS-ROSEE -  Ah, andiamo bene!

HENRIETTE -  Perché?  Che c’è ancora?

BOIS-ROSEE -  L’ho appena mandata dal fabbri ferraio!

HENRIETTE -  Voi?  Ma voi ne fate una dietro l’altra! Avete proprio giurato di rovinarmi!

BOIS-ROSEE -  Io, signora?  Io che vi darei tutto il mio sangue...

HENRIETTE -  Io non so cosa farmene del vostro sangue!  Voglio il cofanetto... il cofanetto!

BOIS-ROSEE -  State tranquilla, signora!  Accanto a voi c’è il visconte di Bois-Rosée!

HENRIETTE -  Ma andate al diavolo!

BOIS-ROSEE -  Subito!       (Esce in fretta.)

SCENA XV

HENRIETTE (sola) -  Quell’uomo... mi farà morire!

  (Entra Merlemont)

MERLEMONT (ha in mano un portafogli) - Questa è proprio curiosa!

HENRIETTE (a parte) -  Mio marito!  Di già?

MERLEMONT -  Il mio portafoglio: l’avevo chiuso in quel cofanetto... e me lo ritrovo nel cappotto...  (Riprendendosi l’orologio dalle mani di Henriette.)  Dammi la chiave...  voglio proprio guardare...

HENRIETTE (a parte) -  Mio dio!

MERLEMONT -  Dov’è il cofanetto?

HENRIETTE -  Vi sarete certo sbagliato, amico mio... Avrete creduto di metter via il portafoglio...

MERLEMONT -  Ma no, accidenti!  Ne sono sicuro...   Ma dov’è il cofanetto?

HENRIETTE (a parte) -  Che fare?  (Ad alta voce)  Avete chiuso la vostra valigia?

MERLEMONT (guardandosi intorno) -  Sì, è tutto a posto...  (Esplodendo)   Ma insomma, accidenti!  Si può sapere dov’è il cofanetto?  L’avevo messo lì...  proprio lì!

HENRIETTE -  Ma non lo so...  non lo so...

MERLEMONT (allarmato) -  Come, non lo sapete!  Chiamate la cameriera...  Macaronì....  Qualcuno l’avrà preso...  l’avrà spostato!...

HENRIETTE -  Nel vostro studio, forse?

MERLEMONT -  Nel mio studio!  Corro a vedere...   E’ inconcepibile!

  (Esce in fretta.  Entra dalla parte opposta Bois-Rosée, in fretta, con il cofanetto)

SCENA XVI

BOIS-ROSEE -  Signora... eccolo!

HENRIETTE (con gioia) -  Ah!

BOIS-ROSEE -  L’ho strappato giusto in tempo dalle mani del fabbro... che stava per forzarlo..

HENRIETTE -  Presto: quelle lettere!

BOIS-ROSEE -  Subito. Datemi la chiave.

HENRIETTE -  Come!  Non l’avete aperto?

BOIS-ROSEE -  No: avevate la chiave...

HENRIETTE -  Ma non ce l’ho più!  Mio marito se l’è ripresa!

BOIS-ROSEE -  Frittata!

HENRIETTE -  Ah, insomma, voi siete qui per la mia disperazione! Ma perché m’avete riportato quelle lettere?  Chi è che ve l’ha mai chiesto?

BOIS-ROSEE (con tono ammirato) -  Ah, signora!... Bella anche nell’ingiustizia!

HENRIETTE - Sono bella! Proprio importante, adesso!...  Mio marito sta cercando il cofanetto per aprirlo!

BOIS-ROSEE -  Non lo avrà!

HENRIETTE -  Voi m’avete rovinata!

BOIS-ROSEE -  State tranquilla, signora! Accanto a voi c’è il visconte di Bois-Rosée!

HENRIETTE -  Eh, non fate che ripetermi la stessa cosa!... E mi state  letteralmente asfissiando!...

BOIS-ROSEE -  Asfissiarvi, io?! Il terranova del gentil sesso?

MERLEMONT (da fuori) - Henriette!  Henriette!

HENRIETTE -  Sentite?  Mi chiama...

BOIS-ROSEE -  Sì... la tigre digrigna i denti...

HENRIETTE (rispondendo al marito) -  Vengo!   (A Bois-Rosée)  Salvatemi, signore!... Quel cofanetto...  rompetelo, fracassatelo... fatelo sparire!

BOIS-ROSEE -  Non è che possa mangiarlo...

HENRIETTE -  Avete tre secondi!              (Esce.)

SCENA XVII

BOIS-ROSEE - Tre secondi!... per mangiare un cofanetto...  Io, socio benefattore della società di temperanza...  Eppure bisogna trovare una soluzione. Non posso passare la vita a lottare contro un cofanetto senza chiave o una chiave senza cofanetto!...   Dov’è che c’è un qualcosa per rompere...  Ma con che cos’è che spaccano la legna in questa casa?   (Cerca accanto al caminetto, nel quale vi è un bel fuoco acceso, e ha un’idea:)   Oh, un’idea luminosa!  Questo caminetto...  (Corre al caminetto, poi si ferma)  Un momento!  Ci sono seimila franchi miei in questo cofanetto.   (Facendo violenza a se stesso)   Beh, e allora?... che cosa importa?  Si può forse mercanteggiare quando è in gioco l’onore di una donna?... Ah, Bois-Rosés!...

                                      I cavalieri del buon tempo andato,

                                      Baiardo, Orlando Astolfo o Don Chisciott,

                                      un solo istante avrebbero esitato?

                                     Certificati, azioni, soldi, bot,

                                      purchè salvo l’onor sia della dama,

                                      gettato avriam nel fuoco, e buona nott!                                                  

(Da fuori, si sente la voce di Merlemont)   Eccoli!...  Al fuoco! (Getta in fretta il cofanetto nel caminetto, del quale poi chiude lo sportello)

SCENA XVIII

  (Entrano Merlemont e Henriette.)

MERLEMONT (in grande agitazione, cercando dappertutto) -  E’ incredibile!... non riesco a trovarlo. 

BOIS-ROSEE (piano, a Henriette) -  Siete salva!

HENRIETTE (idem) -  Avete le lettere...

BOIS-ROSEE (idem) -  Gettato tutto nel fuoco...

HENRIETTE (con gioia) -  Ah, finalmente!

MERLEMONT -  Trovato?

HENRIETTE -  Eh?... No...

MERLEMONT -  Sparito!... Sparito nel nulla!

HENRIETTE -  Ma lo troverete... senz’altro!...   Sarà stato messo da qualche parte...

MERLEMONT -  Lo spero bene, accidenti!

BOIS-ROSEE (vedendolo avvicinarsi al caminetto, con allegria, a parte) -  Fuochino, fuochetto!...   (A se stesso)  Lettere arrosto... con i miei seimila franchi!..

HENRIETTE (a suo marito) -  A vedervi tanto in pena per quel cofanetto... si direbbe che abbiate dentro... non so... delle cambiali!

MERLEMONT -  Ah, sì, altro che  cambiali!... Ci avevo messo dentro i soldi per pagare la tenuta di Villetaneuse...

BOIS-ROSEE e HENRIETTE -  Come?

MERLEMONT -  Trecentomila franchi...  in contante!

HENRIETTE -  Ah, mio dio!

BOIS-ROSEE -  Frittata!

  (Tutti e due, annientati, cadono lei in poltrona, lui sul divanetto)

MERLEMONT -  Eccoli lì, loro: seduti, belli e tranquilli...  Ma cercate anche voi, accidenti! Aiutatemi a cercare..

BOIS-ROSEE e HENRIETTE (sempre seduti) -  Sì, sì... cerchiamo... cerchiamo...

MERLEMONT (fa alzare Bois-Rosée, poi si avvicina a sua moglie, semi-svenuta, e con la massima collera:) - E anche voi, signora!...  che ve ne state qui... seduta in poltrona!   Porco... !

BOIS-ROSEE -  Merlemont!  un po’ di cortesia!... Portate fauci di lupo in campo azzurro!

MERLEMONT -  Al diavolo te e le fauci di lupo!

HENRIETTE (a parte) - Rovinati, siamo rovinati!

BOIS-ROSEE (a parte, guardandola, con ammirazione) -  Bella! Bella... anche nella débâcle!...

MERLEMONT (battendo il pugno sulla consolle) - Qui! L’avevo messo qui!... (Fermandosi di colpo davanti a Bois-Rosée) - Monsieur Macaronì, ritengo voi responsabile di questa improvvisa sparizione!

BOIS-ROSEE -  J’ai ? Moi?

MERLEMONT -  Un cameriere appena arrivato!..  Io non so neanche chi siate!... Dove sono i vostri benservito, le vostre lettere di raccomandazione?

BOIS-ROSEE (con comica fierezza) - Signore... non ne ho!

MERLEMONT -  E’ stato lui!...  Voi non uscirete di qui!

BOIS-ROSEE -  Ah, ma questa poi!...

MERLEMONT -  Non uscirete di qui, vi ho detto!  Do subito l’ordine di chiudere tutte le porte!

BOIS-ROSEE (con energia) - Voglio la mia paga!

MERLEMONT (tirando fuori l’orologio) - Tre minuti!  Se entro tre minuti quel cofanetto non è ricomparso, io chiamo la polizia...  Tre minuti d’orologio.... Ecco qui l’orologio!        (Lo posa sulla consolle, ed esce.)

SCENA XIX

BOIS-ROSEE (annientato) - Furto con malizia!  Abuso di fiducia! Dieci anni di galera! Alla Cayenna a spaccar pietre....

HENRIETTE -  Trecentomila franchi!...  Avete sentito, signore?

BOIS-ROSEE (con calma) -  Più sei del mio portafoglio!.. e dieci in prestito in cambio delle lettere!..  Questi sì che son soldi!...  Ma state tranquilla, signora: vostro marito non perderà un soldo...

HENRIETTE -  E come?

BOIS-ROSEE -  Venderò il castello avito dei Bois-Rosée, i miei cavalli, le mie carrozze... e il cavaliere delle dame continuerò a farlo... a piedi!  Se non altro eviterò di inzaccherarle!

HENRIETTE (con ammirazione)  - Voi farete questo, signore?

BOIS-ROSEE -  Diavolo!  Sono o non sono il cavaliere delle dame !

JULIETTE (è entrata ed ha rimosso la chiusura del caminetto) ­- Toh, s’è spento il fuoco!

BOIS-ROSEE e HENRIETTE  (sussultando) - Eh?

JULIETTE (tirando fuori il cofanetto dal caminetto) - E questa roba che cos’è?

BOIS-ROSEE (le strappa di mano il cofanetto e la sbatte fuori dalla stanza) - Vattene!...  Non dire niente di niente!, se no ti ghigliottino!  (Ritorna in avanti, e annusando il cofanetto)  Sa un po’ di bruciaticcio!...

HENRIETTE (prendendo l’orologio lasciato da Merlemont) - Ecco la chiave.

BOIS-ROSEE -  Ecco il cofanetto!   Eccoli  finalmente riuniti!, non è stato facile...

  (Apre il cofanetto)

HENRIETTE -  Presto! Le lettere!

BOIS-ROSEE (prendendo il portafogli e dandoglielo) - Eccole! Siete salva! Per l’undicesima volta!

HENRIETTE (ha aperto di furia la busta e legge un foglio di carta) ­- “Signora, chiedo scusa se non vi restituisco le vostre lettere... ma le ho date alle fiamme otto anni or sono.”

BOIS-ROSEE -  Oh bella!

HENRIETTE -  “Ma avevo bisogno di farmi prestare dei soldi dal mio cavalleresco amico, il visconte Bois-Rosée”.  (Scoppia a ridere) Ah, ah, ah!

BOIS-ROSEE (ride anche lui) -  Ah, ah, ah!   (Freddamente) Che imbroglione!

HENRIETTE -  Ed è per questo che ci siamo tanto preoccupati e tanto dati da fare?...

BOIS-ROSEE -  Io non lo rimpiango, signora!  Vi ho vista bella nella collera, bella nel terrore, bella ne...

HENRIETTE -  Ah, dunque è questo il segreto della vostra devozione!  Voi state per farmi una dichiarazione...

BOIS-ROSEE -  Io, signora?  Ma per chi mi prendete?...  Quasi a chieder un compenso per i miei servigi?... Un terranova che presenta il conto? Sarebbe proprio bella!

HENRIETTE (con blandizie) -  Signor Bois-Rosée...

BOIS-ROSEE -  No, signora, no!  Mai avrei l’audacia... E vi prego anzi di voler gradire

-i sensi discreti della mia più rispettosa ammirazione!

-i sensi rispettosi della mia ammirazione più discreta!

-l’ammirata discrezione dei miei sensi più rispettosi! 

-Il rispetto più ammirato della mia sensibile discrezione!

- I più....  Signora, io sono fatto così!

HENRIETTE -  Bene!... Ora so che siete un perfetto gentiluomo...  E prima di lasciarci... eccovi la mia mano.

BOIS-ROSEE -  Ah, madame: questo bacio, col vostro sorriso, è ben più che una tariffa!

  (tenta un baciamano)

HENRIETTE -  Ah, mio dio!  Ci siamo dimenticati di chiudere il cofanetto...

  (Chiude il cofanetto, voltando le spalle a Bois-Rosée.)

BOIS-ROSEE -  Giusto!  (A parte)  Quanto a me... missione compiuta... Non mi resta che montare a cavallo...  Ah, e questa livrea?...   (Se la toglie, e si rimette la propria giacca.)  Diamine, potevano prendermi per il mio lacchè!        (Entra Merlemont)

SCENA XX

MERLEMONT -  I tre minuti sono passati.  E allora? Il cofanetto?...

BOIS-ROSEE -  Signore, non agitatevi...

MERLEMONT -  Che cosa vedo? Macaronì vestito a quel modo?

BOIS-ROSEE (a parte) -  Frittata!

HENRIETTE (a parte) -  Oh, mio dio, si è rimesso la sua giacca!

MERLEMONT (esaminandolo) -  E’ strano!... Più vi guardo... Ma voi non siete un cameriere?

BOIS-ROSEE (imbarazzato) -  Signore... ho l’onore di prendere congedo.

MERLEMONT -  Un momento!...  Chi siete voi, signore?  Rispondete!

BOIS-ROSEE (a parte) -  E adesso, cosa diavolo gli invento?

MERLEMONT -  Volete dunque rispondere, perbacco!

HENRIETTE (turbata) -  Amico mio...

MERLEMONT (studiandoli) -  Questo mistero... questo rossore... Signora!...

HENRIETTE (con dignità ferita) - Ah, marito mio... 

BOIS-ROSEE - Ah, signor de Merlemont!...  Quale pensiero vi ha traversato la mente?  Voi, il cui stemma avito si adorna di fauci di lupo..

MERLEMONT (in collera) -  Signore, il mio stemma avito si adorna  di quel che cacchio gli pare!...  Ma stiamo ai fatti: un simile travestimento si spiega soltanto per un amante oppure...

BOIS-ROSEE -  ...Oppure un ladro!  Ditelo pure, signore!

MERLEMONT -  E non ne ho ben donde, signore?  Quando un cofanetto sparisce da un salotto...

BOIS-ROSEE (con calma, dopo aver preso il cofanetto) -  Signore de Merlemont, ne conoscete molti di ladri - anche nella migliore società - che abbiano l’abitudine di restituire trecentomila franchi?

MERLEMONT (prendendo con furia le banconote dal cofanetto) -  Come?

BOIS-ROSEE -  Se ne conoscete fatemi i loro nomi, andrò a stringergli la mano.

MERLEMONT -  Ma allora...

BOIS-ROSEE -  Vedete bene, signore, che non sono soltanto i ladri che si travestono....

MERLEMONT -  Ma anche coloro che li sorvegliano e ne sventano le trame.

BOIS-ROSEE (a parte, come offeso) -  Che cosa sta dicendo?..  Mi prende per un piedipiatti...

MERLEMONT -  Un mestiere indubbiamente... molto utile...

BOIS-ROSEE (per forza) - Certo... per essere utile....

MERLEMONT -  Signor... capitano?... sergente?...  Avete dato prova di grande  senso del dovere, di grande dedizione...

BOIS-ROSEE (esita, poi guarda Henriette che gli lancia un’occhiata supplichevole) -  Salviamo la povera infelice!

MERLEMONT -  Non mi resta dunque altro, signore che ringraziarvi di tutto cuore!

BOIS-ROSEE -  Ma di che cosa, che diamine!...  Sono anzi io felice di aver potuto...  (A parte) Accidenti, se questo non vuol dire essere cavalieri!...  E se poi ci incontriamo in società?...  Bah, tutto per le donne! Ci penseremo!

  (Finale cantato)

HENRIETTE               VI RINGRAZIO MIO SIGNORE

MERLEMONT                        GRANDE E’ QUEL CHE AVETE FATTO

BOIS-ROSEE             SONO IL VOSTRO SERVITORE

                                      ME NE VADO SODDISFATTO

HENRIETTE               DI UNO ZELO SI’ COSTANTE

                                      SERBERO’ SEMPRE MEMORIA

MERLEMONT                        UN ESEMPIO ILLUMINANTE

                                      CHE CONSEGNERO’ ALLA STORIA

UN ESEMPIO ILLUMINANTE

                                      CHE CONSEGNERO’ ALLA STORIA

BOIS-ROSEE             TROPPO BUONI, IO HO SOLO FATTO

                                      QUEL CHE ESIGE L’ONOR MIO

                                      ORA PARTO SODDISFATTO……

HENRIETTE               GRAZIE

BOIS-ROSEE             PREGO

MERLEMONT                        A PRESTO

BOIS-ROSEE             ADDIO

HENRIETTE               GRAZIE

BOIS-ROSEE             PREGO

MERLEMONT                        A PRESTO

TUTTI E TRE              ADDIO.

.

FINE

(CANTO CONCLUSIVO DEI DUE ATTI)

MISANTROPO:                      BRAVA GENTE BUONA SERA

                                                 NON GUARDATEMI COSI’

                                                 UN MISANTROPO NON SEMPRE

TROVA APPROVAZIONE

TRA LA BRAVA GENTE.

                                                 SON COLUI CHE ODIA IL MONDO

                                                 PERCHE' IL MONDO ALTRO NON E'                                                     CHE UN BUBBONE DI  MENZOGNE

PIENO DI CAROGNE,

PROPRIO COME ME

             

NESSUN DICE IL VERO,

MA SOLO L'OPPORTUNO

                                                 SI SONO SOLO, VOGLIO ESSERE SOLO,

SONO  IL MISANTROPO…….

BOIS-ROSEE (parlato)        SONO IL … VISCONTE!

                                                 NESTOR… DE BOIS-ROSEE'!

                                                 AVRETE  SENTITO PARLARE DI ME!

                         

                                                 (cantato)

                                                 TUTTE MI CERCANO  

TUTTE MI VOGLIONO

VIVA LE DAME, VIVE LE BELLE DAME

CHE SONO LE TRAME

DELLA  SOCIETA'

SONO LE TRAME

DELLA  SOCIETA'………

MISANTROPO: (parlato)      CI CONGEDIAMO BRAVA GENTE

                                                 RINGRAZIANDOVI  DI ESSER QUI

BOIS-ROSEE (parlato)         CERTI DI AVERVI DIVERTITI

                                                 VI PREGHIAM, NON SIATE PRUDENTI

                                                 CON I VOSTRI APPLAUDIMENTI

1° GRUPPO               GRAZIE, ARRIVEDERCI, A PRESTO, ADDIO

2° GRUPPO               GRAZIE, ARRIVEDERCI, A PRESTO, ADDIO

TUTTI                           GRAZIE, ARRIVEDERCI,  A PRESTO…..

ADDIO