Il colpo della strega

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IL COLPO DELLA STREGA

DI

JOHN GRAHAM

LA SCENA

L'appartamento moderno e soleggiato di Leonard e Sally Hili in una bella zona periferica di Londra.  La scena è composita, in quanto mostra due stanze e l'ingresso.

IL SOGGIORNO

L'arredamento include un apparecchio televisivo ed- un pianoforte verticale situato in un'ampio bow-window che dà su dei verde primaverile ed un paesaggio urbano.

IL BAGNO

Per quanto piccolo, ha delle belle mattonelle alle pareti e contiene una piccolissima vasca, al centro, una tazza, una cabina per sauna, un porta asciugamani e quant'altro riesca ad entrare nel piccolo spazio.

L'INGRESSO

E' tra il bagno e il soggiorno.  Ha un tavolino, sul quale ci sono una radio a transistor e della posta ancora chiusa.  Ai due lati di questo tavolo ci sono delle sedie.  C'è anche un basso tavolinetto del telefono, con un sedile imbottito e gli elenchi.  Oltre alla porta di ingresso, le altre porte dalla hall conducono in cucina, in bagno, in camera da letto e nel soggiorno.

1 PERSONAGGI IN ORDINE DI COMPARSA:

SALLY HILLS

PETER RAVEN

MP, PROTHEROE

LEONARD

DOTTOR MCKENZILE

ANNABELLE

ANDREA STANDING – una signora

L'azione è continua e si svolge nell'appartamento dei signori Hills nel corso di un pomeriggio di primavera.


                        PRIMO ATTO

Si apre il sipario. Dopo un’attimo, sentiamo la voce (di PETER RAVEN provenire dalla camera da letto.

PETER       (Da fuori) Ti amo? Sì, certo che ti amo.

                        (Esce in fretta dalla camera (la letto ed entra in soggiorno.

                        PETER è un bell'uomo, piuttosto mancante di senso

                        dell'umorismo, che si compiace di credersi ancora

                        trentacinquenne. Indossa soltanto un paio di boxer, ed ha in

                        mano i pantaloni. Mentre si mette al polso l'orologio, continua a

                        parlare verso la camera da letto.)

Ti amo sul serio. Che posso dire? Mi dispiace - ecco. (Preme un interruttore del televisore) Non avrei dovuto bere tanto ,in quel pranzo.

SALLY      (Da fuori) Cosa?

PETER       (Sempre verso la camera da letto) Quel pranzo della BBC. Whisky, vino, e poi del brandy.

                        (PETER si infila i pantaloni. SALLY esce dalla camera ,la letto

                        con indosso un kimono rossi Ha passato da poco i i,ent'anni ed è

                        molto attraente- Ha in mano la camicia di PETER)

SALLY      Dicono che il whisky renda vivaci e che il brandy invece -

PETER       (Portandosi le mani alla schiena) Aah!

SALLY      Che c'è?

PETER       Di nuovo la schiena.

SALLY      Tutto qui?  Tutti hanno il mai di schiena.

PETER       Che vuoi dire con "tutti hanno il mai di schiena"?

(PETER prende la camicia e se la infila)

SALLY      Napoleone aveva il mal di schiena.

PETER       Il mal di stomaco.  Napoleone era tormentato dal mal di stomaco.

SALLY      Beli - allora era Casanova.  Aveva una schiena che non funzionava.

PETER       Troppa ginnastica.

(PETER adesso sta tormentando gli interruttori del  televisore) E tu hai la televisione, che non funziona.

SALLY      Non è accesa.  Come qualcun altro di mia conoscenza.

PETER       Sally - ti ho chiesto scusa.  Vogliamo provare a rivederci

SALLY      Non lo so, Peter.

PETER       Ci hai messo dei mesi prima di deciderti a concedermi questo pomeriggio.

SALLY      Non è successo niente, questo pomeriggio.  E ad ogni modo, io odio mentire.

PETER       Non si tratta di menzogne-.  Solo di piccolissimi inganni.

(La bacia)

SALLY      Ho detto a Leonard che andavo a trovare mia sorella a Burnham-sulla-Croce.

PETER       Burnham-sulla-Croce?  Sembra il nome di una catastrofe.  Fissiamo un altro appuntamento.

SALLY      Non penso sia una buona idea.  Leonard tornerà dagli Stati Uniti fra un paio di giorni.

                        (PETER ha aperto la sua valigetta e ne ha tirato fuori un'agendina in pelle nera)

PETER       Diamo un'occhiata al mio libricino nero. Che ne dici di Giovedì? Sono libero dalle tre fin quasi alle quattro. Beh, diciamo fino a un quarto alle quattro.

SALLY      Peter - non è attaccata la, spina.

                        (SALLY attacca la spina del televisore alla presa)

Avanti, dicevi che non volevi perderti il tuo programma.

PETER       E infatti. (Dà un'occhiata all'orologio) Beccheremo -giusto la fine.

                        (Si siedono tutti e (Iiie (lifronte allo scherzo. PETER compare in

                        televisione. Stringe la mano a una persona che non i,e(liapito)

PETER ALLA TV      "Grazie. Davvero cí-azie. Arrivederci e che Dio la benedici. Padre Murphy."

SALLY      Ma guarda! - hai il doppio mento!

PETER       Sh! E' solo l'illuminazione dello studio.

PETER ALLA TV      "E per concludere, come non manco mai di far notare nel mio programma, la moralità costituisce la spina dorsale della nazione."

SALLY      (Ride) La che cosa?

PETER ALLA TV      "La spina dorsale.  E così - e mi rivolgo a lei, signora Dewhurst di Nuneaton - io le dico, anche se le potrà sembrare scontato, ma io le dico che il suo lavoro di moglie e di madre è importante quanto quello di un ministro o anche di un Presidente del Consiglio.  Probabilmente anche di più.  Si dimentichi di quell'altro uomo, lo scordi.  Se posso coniare una frase: "Non ceda alla tentazione".

SALLY      Non l'hai coniata tu, quella frase!

PETER       Sh!

PETER ALLA TV      "Non si faccia travolgere dalla sua macchina sportiva e dalle sue belle frasi.  Si ricordi, una casa felice è una capanna.  Voglio dire, anche una capanna può essere una casa felice se vi regna l'amore.  E per oggi il tempo a nostra disposizione è scaduto, ma io sarò di nuovo qui domani alla stessa ora. Così vi prego, inviate le storie delle vostre difficoltà. delle vostre preoccupazioni, e le vostre richieste di un aiuto o un consiglio direttamente a me, Peter Raven - a "L'Ora di Peter Raven". Arrivederci, abbiate buona cura di voi stessi e dei vostri cari. Che Dio vi benedica".

                        (SALLY spegne il televisore)

PETER       Sembrava davvero che avessi il doppio mento.

SALLY      La telecamera non può mentire.

PETER       Quella quasi ci riusciva. Colpa del nostro regista. E' un idiota. Saltella qua e là nel suo -golf di angora mauve, la vanità di quell'uomo è qualcosa di ……. (PETER scorge lui sua immagine riflessa allo  specchio incorniciato sopra il piano)  incredibile. Guarda che mascella!, tesa, decisa!

SALLY      Peter -

PETER       Sì?

SALLY      Pensi davvero che io andrei bene per il tuo programma? Tu hai detto che sono telegenica.

PETER (Pausa) Chi è?

SALLY      Non sono un'indovina. probabilmente è solo il portiere.

(PETER d'un tratto si raddrizza)-

PETER       E portiere!  L'ho visto che mi fissava mentre venivo qui.

SALLY      Non mi sorprende - coi bavero dei cappotto alzato, gli occhiali da sole, e quella ridicola sciarpa avvolta attorno a orecchie, naso e gola...

PETER       lo devo essere prudente, Sally.  E' una sorta di travestimento.

(Si sente bussare di nuovo)

Liberati di lui.  Magari mi ha riconosciuto!

                        (PETER torna nella camera da letto e chiude la porta. SALLY va

                        alla porta d'ingresso e la apre. Il signor PROTHEROE, un

                        accordatore di pianoforti è sulla soglia. E' cieco, ha un bastone

                        bianco e una valigetta ventiquattrore)

SALLY      Buona sera.

PROTHEROE            Interno sette? La signora Hills? Sono l'accordatore.

SALLY      Oh - mi ero dimenticata di aver chiesto qualcuno per accordare il piano. Di solito lo fa il signor Markham.

PROTHEROE            Il signor Markham è andato a Morecambe.

SALLY      Oh.

PROTHEROE                        (Entra) Io mi chiamo Protheroe.

SALLY      Il guaio è, sì, cioè, no, Protheroe, che questo non è il momento adatto, proprio adesso, dico.

PROTHEROE            Non è il momento adatto?  Mi avevano detto che era urgente.  Il signor Markham mi ha detto che lei aveva un'audizione.  "Le serve un piano impeccabile", ha detto.

SALLY      Sì, questo è vero - ma, vede...

PROTHEROE            Sono venuto fin  qua apposta.  Ho dovuto vedermela cori tre diverse linee di metropolitana e cori un conducente sarcastico in autobus.

SALLY      Non so cosa dire...

PROTHEROE            Oh, si risparmi la compassione - ci sono abituato. 1 conducenti dei 159 un tempo erano dei tipi superiori, ma oggi sono molto peggiorati, come tutto il resto.

SALLY      Per lei è stata proprio una spedizione.

PROTHEROE            Spedizione?  Diciamo piuttosto un pellegrinaggio. 1 pianoforti mi danno da mangiare - e da bere.

SALLY      Vuole che la guidi?

PROTHEROE            Grazie.

SALLY                       Ecco, qui c'è un piccolo scalino.

PROTHEROE            Trappole mortali, i piccoli scalini.

                        (SALLY lo guida verso il soggiorno)

                        Ho appena finito di accordare il piano del duca,dì Connaught

SALLY           Sul serio?

PROTHEROE            In condizioni pietose. Ma lei sa come sono le case aperte al pubblico.

SALLY           Questo è il soggiorno - il piano è proprio qui.  Lo sgabello è davanti a lei.

PROTHEROE            Uno, sgabello tondo?

SALLY           Sì

(PROTHEROE lo sistema e si siede, appoggiando il bastone sul pavimento)

PROTHEROE            Il signor Markham mi ha detto tutto di lei.  E' una soprano?

SALLY      Sì, lavoro molto coi gruppo dei Cantori di St. Pancras alla Chiesa di Palestrina.

(Lui suona alcune note)

PROTHEROE            E che bella attività che fanno.  Markham mi ha detto tutto delle loro buone azioni.  Ospedali, beneficenza, anziani - giovani.

(comincia a trafficare nel piano)

SALLY      Posso esserle d'aiuto'.?

PROTHEROE  Lo potrei fare ad occhi chiusi. Io sono un artista.  Siamo rimasti in pochi.  Nessuno ha più professionalità al giorno d'oggi.  Siamo in declino.  E quanto alla moralità - beh, la moralità non si sa più dove stia di casa.

(SALLY, che lo ha aiutato a sollevare il coperchio del piano, lo lascia cadere di colpo)

Si sente bene?

SALLY      Oh sì - grazie.

PROTHEROE            Le e i suoi Cantori siete delle eccezioni. Il signor Markham dice che vi dovreste chiamare i "Santi di St. Pancras della Chiesa di Palestrina".

SALLY      Beh, questo mi sembra magari esagerato.

PROTHEROE            Le cose che succedono di questi tempi. Sodoma.

SALLY      Chiedo scusa?

PROTHEROE            Sodoma e Gomorra. Ecco a cosa siamo arrivati.

                        (SALLY prende il coperchio del piano e lo sistema nervosamente sul fondo della stanza)

SALLY      Oh sì, come no, altroché, eccome.

PROTHEROE            Ha mai cantato in televisione?

SALLY      Non ancora.  Ma ho incontrato qualcuno che è molto importante e influente in televisione, e mi ha promesso, proprio oggi a dire il vero, che mi avrebbe trovato un lavoro alla BBC molto presto. (Pausa) Se fosse andato tutto bene.

PROTHEROE            Non ci farebbe male avere qualcosa di decente alla BBC.  Secondo me è diventata un ricettacolo di turpitudine morale.  Una cloaca.  Qualcuno dovrebbe provvedere.

SALLY      Vuole qualcosa da bere?

PROTHEROE            Grazie.  Sapevo che non avrei fatto in tempo a pranzare, ed ho avuto la precauzione di portarmi dietro uno spuntino.

SALLY      (avviandosi) Le farò un caffè.

(SALLY esce)

PROTHEROE            Grazie ma...

PETER esce dalla camera da letto, con le scarpe in mano, completamente vestito. LUI e SALLY vanno in punta di piedi verso la porta d'ingresso.  PROTHEROE la apre, e chiama)

Signora Hills?

(SALLY spinge PETER dentro il bagno)

Signora Hills … Preferirei del tè, se non le dispiace. 

SALLY      Dei tè. signor Protheroe?  Mi certo.

(PROTHEROE torna al pianoforte. SALLY va in cucina. Nel bagno, PETER appoggia a terra le scarpe ma, mentre si china emette un urlo di dolore)

PETER       Aaah!  Oddio!  Aaah!

(SALLY esce dalla cucina ed entra nel bagno)

Dio che dolore.  Adesso mi è venuta la sciatica.

SALLY      Mi pareva tu avessi detto che era una lombaggine.

PETER       Sono la stessa cosa. Potrebbe farmi bene dell'acqua calda.

SALLY      Te ne Porto una tazza.

PETER       Non da bere! Da mettermici dentro.

SALLY      Ne hai il tempo? E la tua riunione?

PETER       Non ho intenzione di restare qui a mollo a lungo. Basteranno cinque minuti

SALLY      Tenta di raddrizzarti.  Mi sembri mio padre dopo che ha giocato a golf.

(PETER si sforza di raddrizzarti)

                   meglio?

                  

PETER       No. E preferirei non venire paragonato a tuo padre. Chi c’era là in soggiorno?

SALLY      Solo l'accordatore dei pianoforte, non ti agitare, Peter

                   . Noti v001iO niettere a

PETER       Non voglio mettere a repentaglio la mia carriera e a repentaglio il mio matrimonio!

SALLY      Sono io che non voglio mettere a repentaglio il mio matrimonio.

PETER       Esatto - era proprio a te che pensavo.

(PETER apre il rubinetto della tasca)

Qualche minuto qui dentro, e la mia schiena ritornerà come nuova.

SALLY      L'acqua, è bella calda. Sdraiati e rilassati.

PETER       Non riesco a sdraiarmi qua dentro.

SALLY      Mi dispiace che la vasca si:ì così piccola ma è l'unica che abbiamo. Sdraiati con le ginocchia piegate.  Abbiamo dovuto mettere una vasca piccola per fare posto per la doccia. E' stata un'idea di Leonard.

(Via l'acqua)

PETER       Mi pareva.

SALLY      Oh, Peter - Questa nostra relazione non mi procura alcun piacere.

PETER       Dici sempre cose gentili.  Ad ogni modo, la nostra relazione quasi non è neanche cominciata.  Senti, stupenda fanciulla, perché non ce ne andiamo via insieme, quando questa serie televisiva finisce?

SALLY      Non ne sono sicura.

PETER       Fammi controllare sul mio libbricino nero.  Sarò libero il mese pro-ssimo.

SALLY      No, Peter, una cosa alla volta, entra nella vasca.

PETER       Potremmo andare dove non mi conosce nessuno.  Ci sarà pure un posto.

SALLY      Ci penserò.  Adesso mi metto addosso qualcosa e preparo una tazza di tè per il signor Protheroe.

PETER       Il signor chi?

SALLY      (Uscendo dal bagno) Il signor Markham se ne è andato a Morecambe.

PETER       Oh - (Pausa) - Come?

(SALLY è uscita dal bagno.  SALLY entra nella camera da lette. In soggiorno PROTHEROE tira fuori dalla borsa il suo spuntino - coscia ali pollo freddo, del pane integrale e due pomodori, sale.  C'è anche una confezione di burro che si sta un po' squagliando. Sposta tutte queste cose nell'alcova (dietro il piano.  PETER entra nella vasca.  SALLY esce dalla stanza da letto indossando un paio di jeans con una  camicia rosa. Entra in  soggiorno, ma  non riesce a vedere PROTHEROE, nascosto dietro al pianoforte)

SALLY      Signor Protheroe?

PROTHEROE            (Ricomparendo) Signora Hills? Ah sì.

SALLY      Metto il bricco sul fuoco.

PROTHEROE            Grazie.

SALLY      Tutto a posto?

PROTHEROE            li burro si sta squagliando.  Voglio dire, dovrà rifare il feltro.

SALLY      E signor Markham è stato qui solo sei mesi fa.

PROTHEROE            Mi ha detto che suo marito è un pilota.

SALLY      Sì, Leonard è un pilota.

PROTHEROE            Deve essere una vita eccitante.

SALLY      La British Airways non è esattamente la RAF.  E' tutta questione di routine, in effetti.  Leonard a volte si annoia a morte.

PROTHEROE            Per conto mio, io non ho mai messo piede su un aeroplano.  Se il Signore Iddio voleva che volassimo ci avrebbe messo i razzi sotto le ascelle. 0 da qualche altra parte.  Mi piacerebbe incontrare suo marito e parlare delle sue esperienze.

SALLY      Oggi va in America.

PROTHEROE            E' in volo verso Heathrow, eh?

SALLY      Mi scusi - vado a prepararle il caffè.

PROTHEROE            Se non le dispiace preferirei avere dei tè.

SALLY      Come le piace?

PROTHEROE            Oh, come la sa fare.  Indiano, non troppo forte, con due zollette di zucchero e il latte versato prima dei tè.

(Un urlo straziante di PETER proviene dal bagno.SALLY assume un'aria allarmata)

E' forse suo' marito?

SALLY      (Allarmata) Come?  Mio marito?

PROTHEROE            Quello che urlava - non l'iia sentito?

SALLY      Mi pareva di aver sentito qualcosa - sì.

(Un altro urlo di PETER)

PROTHEROE            Sembra un po' sconvolto.

SALLY      (Andandosene) Mi scusi...

(SALLY esce dal soggiorno e si precipita in bagno.  PETER giace nella piccola vasca, con le ginocchia piegate verso il mento, e si lamenta)

SALLY      Che c'è?

PETER       Non riesco a muovermi!

SALLY      Che vuoi dire?

PETER       Cosa pensi che io voglia dire?  Quando dico che non riesco a muovermi, vuol dire che non riesco a muovermi.

SALLY      Sh! (Richiude la porta) Non c'è nessun bisogno di urlare.

PETER       Sono rimasto incriccato - è la schiena - sono bloccato.

SALLY      Bloccato?

PETER       Sono entrato nella vasca, mi sono messo seduto e beh - è successo.  Sono bloccato.  E' la schiena - aiutami a uscire.  Aiutami, donna!

SALLY      Non è il caso di fare l'incazzato.

PETER       Se tu giacessi qui paralizzata e impotente, saresti incazzata anche tu.  Dammi una mano - tirarmi fuori!

(SALLY lo prende per una mano e tira)

PETER       No no!

SALLY      Uno - due - tre -

PETER       No! No!

SALLY      Non funziona.  Non sono abbastanza forte.

PETER       Adesso mi si è bloccati una vertebra. Me ne avevano parlato, ma non volevo crederci.  Si chiama: "colpo della strega", e adesso capisco perché... Devo fare in modo di uscire di qui. (Emette un gemito)

SALLY      Aspetta - raddrizza le gambe, e poi tirale fuori per prime.

PETER       Non le riesco a muoverle per niente, altro che tirarle fuori!

SALLY      Deve esserci un modo per tirarti fuori di qui.

PETER       hanno raccattatosi un dentista a Durham che si è bloccato così mentre stava trapanando un paziente.

SALLY      Che orrore

PETER       E il dentista si beccò il trapano... Va beh, inutile pensare a..lui! Pensiamo a me!

SALLY      Senti - se riempissi la vasca fino all'orlo - potresti galleggiare.  Ed io potrei tirarti fuori.

PETER       Non riuscirei a galleggiare Ho le gambe incastrate contro il fondo della vasca.

SALLY      Oh, Peter!

PETER       Che devo fare?  Devo andare ad una riunione importante.

SALLY      Dovraì restar lì fínchè non ti passa.

PETER       I colpi della strega non passano così, come niente!  Potrebbero volerci dei mesi.

SALLY      Non puoi restare lì per dei mesi.  Leonard tornerà fra tre giorni.

PETER       Lascia perdere tuo marito, io non posso restar qui neanche per tre minuti.  Alla BBC mi staranno già aspettando.

SALLY      Me l'hai detto.

PETER       E mia moglie mi aspetta a casa stasera.  Abbiamo una cena.

SALLY      Il signor Protheroe!  Mi aiuterà lui a tirarti fuori.

PETER       Non ho intenzione di avere qui il tuo accordatore!

SALLY      Perché no?

PETER       Perché mi avrà certamente visto in televisione, mi riconoscerà, e andrà in giro a dirlo a tutti.  Oli no grazie.  Non ho intenzione di cadere nelle grinfie di tin accordatore.

SALLY      Ma siamo fortunati!

PETER       Come?

SALLY      E' meraviglioso!  E' cieco!

PETER       Ne sei certa?

SALLY      Certissima.  E ad ogni modo, lui già pensa che tu sia Leonard.

PETER       Pensa che io sia Leonard?

SALLY      Sì. Ti ha sentito urlare.  Lo vado a chiamare - non ti muovere. (Esce (](il bagno)

PETER       Se potessi muovermi non avremmo bisogno di uno stramaledetto accordatore nel bagno!

(SALLY esce dal bagno.  SALLY entra in soggiorno)

PROTHEROE            Ah, il tè.

SALLY      Mi spiace, ma non ho ancora avuto il tempo di farlo.  Vede - Peter - ehm voglio dire, Leonard, mio marito Leonard, ha avuto un incidente.

PROTHEROE            E' stato dirottato?  Ma no, certo che no, è ancora quì, no?

SALLY      Sì. E' rimasto bloccato - nella vasca.

PROTHEROE            Dove?

SALLY      Nella vasca.  In bagno.  Proprio non si può muovere, gli è venuto un colpo della strega.

PROTHEROE            E' successo anche a me, una volta.  Son dovuto andare da uno psicopata a Wembley.

SALLY      Vuol dire un osteopata?

PROTHEROE            So io quello che voglio dire!  Mi ha picchiettato e rigirato finché non son stato peggio di prima. Alla fine poi la mia schiena è migliorata da sola.

SALLY      In quanto tempo?

PROTHEROE            Poco più di un anno.

SALLY      Ma non può rimanermi nel bagno per un anno!

PROTHEROE            Me ne rendo conto.  Deve volare.

SALLY      Sì, ecco, giusto.  Lo staranno aspettando. (Pausa) Oh, vuol dire volare nel senso di volare?  Sì, certo. fo stanno aspettando all'aeroporto!  Così, per favore, le dispiace venire ad aiutarmi a tirarlo fuori dalla vasca?

PROTHEROE            Certamente.

(SALLY lo prende per il braccio e lo guida fuori dal soggiorno)

SALLY      li guaio è che la vasca è piccola mentre lui no.  Ci si è come incastrato dentro.  Sta soffrendo le pene dell'inferno.

PROTHEROE         Come diceva sempre mia nonna "Il mai di schiena ti aiuta a dimenticare il mai di testa".

(Adesso sono fuori dalla porta del bagno)

SALLY      (Chiama) Leonard?

PETER       (Allarmato) Come?  Dove?

SALLY      (Chiama) Sei ancora nella vasca, Leonard?  Il signor Protheroe viene a darti una mano.

(Entrano nel bagno)

Ecco, Leonard.  Questo è il signor Protheroc.

PROTHEROE            Piacere.  Allora, qual'è il problema?

PETER       Come può vedere, sono rimasto incastrato qui dentro.

SALLY      Il signor Protheroe non può vedere - Leonard.

PETER       Mi scusi, sì.  Sapevo delle sue condizioni.

PROTHEROE            Lasci perdere le mie condizioni.  Parliamo piuttosto delle sue.

SALLY      Forse se lo prendessi per le spalle?

PROTHEROE            D'accordo.  E intanto io lo tiro per le gambe.

PETER       Le spalle?  Le gambe?  Ne parlate come se fossi un cadavere.

(PROTHEROE è alle spalle di PETER)

SALLY      Signor Protheroe, venga da questa parte.  Prenda le gambe. - voglio dire - lo prenda per le gambe.  E tiri.

(SALLY sistettia PRO THEROE dal  lato giusto della vasca)

PETER       Non importa chi tira cosa!  Basta che mi tiriate fuori di qui.

SALLY      Pronto?

PROTHEROE            Pronto.

PETER       (Con un gemito) Pronto.

(PROTHEROE e SALLY tentano di sollevare PETER, ma senza alcun successo.  PETER urla)

Fermi!  Fermi - mi state spaccando in due!

PROTHEROE            “Bisogna essere crudeli per essere pietosi" - come diceva sempre mia nonna.

SALLY           Proviamo un'altra volta.

PETER            No!

PROTHEROE            Non possiamo arrenderci così.

SALLY      Certo che no.  Se riuscissimo a raddrizzargli le gambe - su per aria - forse poi riusciremmo a tirarlo fuori.

PETER       Se mi tirate 1e gambe su per aria io finirò sott'acqua.

PROTHEROE            Non possiamo arrenderci così.

PETE               così morirò di freddo.

PROTHEROE            Non sarebbe meglio che chiamassi il suo medico?

PETER       No!

PROTHEROE            No?

PETER            No - non il mio medico.

SALLY      E perché no?  Com'è il suo numero di telefono - ehm - Leonard?

PETER       Non posso far venire qui il mio medico! (Con un rauco sussurro) Non il mio medico.  E' un amico di mia moglie.

PROTHEROE            E con questo?  Che importanza ha?

PETER       Eh beh - è un po' complicato da spiegare.  Noti c'è ragione di disturbare il dottore.  Probabilmente è in giro alle prese con dei casi molto seri.  La mia è una sciocchezza, al confronto.

PROTHEROE            Secondo me, la sua non è affatto una sciocchezza.  Questa è una cosa che potrebbe diventare molto grave.

SALLY      A me sembra già abbastanza grave.  Che possiamo fare?

PROTHEROE            Non si preoccupi, signora Hills.  Lo so che a quest'ora dovrebbe già essere all'aeroporto.

PETER       All'aeroporto?

PROTHEROE            Non può lasciare tutti quei passeggeri in attesa.

PETER       Passeggeri?  Ma di che diavolo sta parlando?

SALLY      1 tuoi passeggeri della British Airways.  Non dirmi che te ne sei dimenticato, Leonard.

PETER       Oddio!

PROTHEROE Ma lo vede anche lei che non è in condizione di volare.  Farebbe meglio ad avvertire l'aeroporto, signora Hills.

SALLY      (Andando alla porta) L'aeroporto può aspettare, io vado a chiamare il medico.

PETER       Sally - no!

SALLY      Non il tuo medico.  Il mio.

PETER       Ma il tuo medico forse guarda la tv.

PROTHEROE            Già, è questo il guaio al giorno d'oggi, no? 1 medici non vogliono più fare visite a domicilio.  Se ne stanno lì a guardare la televisione.  Poi, durante i consigli per gli acquisti, si precipitano a scrivere qualche ricetta.  E' un vero e proprio scandalo!

SALLY      Non voglio trattenerla oltre dal suo lavoro, signor Protheroe.  Grazie per l'aiuto.  Bisogna che lo veda un medico.

PROTHEROE Perfettamente d'accordo.

SALLY      (A PETER) Il mio medico non guarda mai la TV.  La odia.

PETER       (Ferito) Beli - ci sono anche,dei programmi niente male.

(SALLY apre la porta del  bagno e porta fuori PROTHEROE)

PROTHEROE            Se ha bisogno di me, mi dia una voce.

SALLY      Grazie.

PROTHEROE            E dica al dottore che è un caso urgente, o sarà costretta a trascinarlo all'ambulatorio con tutta la vasca.

SALLY      Verrà qui in un lampo - ha l'ambulatorio proprio dietro l'angolo. (PROTHIEROE esce dal bagno)

Ce la fa da solo?

PROTHEROE            Non c'è problema.  Non si preoccupi.

(PROTHEROE torna in soggiorno.  SALLY si precipita in ingresso)

SALLY      (A PROTHEROE che è appena arrivato alla porta del soggiorno) Non creda, non mi sono dimenticata il suo caffè.

PROTHEROE            Tè.  Grazie.

SALLY      E il latte versato prima dei tè.

PROTHEROE            Se non le dispiace.

SALLY      Metto il bricco sul fuoco.

(SALLY entra i,n cucina, mentre PROTHEROE torna al pianoforte. Si apre la porta d'ingresso ed entra LEONARD, il marito di SALLY Indossa l'uniforme da pilota ed ha in mano una valigetta ventiquattrore- Getta le chiavi di casa sul tavolo dell'ingresso.  Si toglie il cappello, ed apre la valigetta, tirandone fuori un pigiama. Prende la radio dal tavolo e la accende, poi va in camera da letto con in mano il cappello e il pigiama, e dopo aver appoggiato la sua valigetta per terra sotto al tavolo.  Quando è entrato nella camera da letto, SALLY esce dalla cucina e va al telefono.  Fa un numero)

SALLY      (Al telefono) Pronto?  Lo studio dei dottor Partridge?  Parla la signora Hills. A un mio amico è venuto un colpo della strega o qualcosa di simile.  Come?  Lei non può curarlo a meno che lui non sia in ferie?  Beh - è buffo che lei lo dica, ma lui è proprio in ferie.  Ah, è il dottor Partridge che è in ferie?  Oh.  Davvero?  Va bene, aspetto.  Pronto?  Pronto?

(PROTHEROE, sentendo SALLY', torna in ingresso)

PROTHEROE            Mi ha chiamato, signora Hills?

SALLY      No, sto chiamando il dottore.

PROTHEROE            Le consiglio di fargli presente l'urgenza della situazione.

SALLY      (Al telefono) Pronto?

PROTHEROE            lo sono ancora qui.

SALLY      Non voglio trattenerla dal suo lavoro. (Al telefono) No, stavo parlando con qualcuno qui.  E' bloccato nel bagno.  No, non bloccato nella stanza da bagno, ma nel bagno nella stanza da bagno.

PROTHEROE            Stia ferma, signora Hills.  Secondo me la professione dei medico è scaduta di livello, come tutto il resto.

SALLY      (Al telefono) Viene qualcuno?  Oh, bene.

PROTHEROE            Una persona qualificata?

SALLY      (A PROTHEROE) Una persona qualificata? (Al telefono) Mi scusi, no, Sì. sono certa che lo sia, stavo parlando all'accordatore.  Oh. (A PROTHEROE) Ha riattaccato.  Sta arrivando un dottore.

PROTHEROE            (Minaccioso) Speriamo che arrivi qui in tempo.

(PROTHEROE torna in soggiorno. SALLY si precipita in bagno)

SALLY      Sta arrivando un certo dottor Mckenzie. li mio medico è al mare a fare surf.

PETER       E metti che questo dottor McKenzie mi riconosca?  Ci ritroveremo dei titoli su tutti i giornali scandalistici "Santone della TV intrappolato nel bagno della moglie di un pilota".

SALLY      Grazie al cielo il pilota è a migliaia di miglia di distanza.

PETER       Io devo proprio andare a quella riunione, Sally.  Stanno discutendo il futuro della mia serie.  Se non sono lì di persona qualche capoccia della BBC può tagliarmi il futuro alle spalle.

SALLY      Non è colpa mia!

PETER       E' o non è il tuo stramaledetto bagno?

SALLY      E' o non è la tua stramaledetta schiena?

PETER       Scusa, amore.

SALLY      No, scusami tu, Peter.

PETER       Senti che ti dico: non c’è bisogno che il medico mi riconosca; io mi metto gli occhiali scuri. Li ho nella giacca.

(SALLY li trova)

SALLY      Peter!  Non fai che tentare di nasconderti.

PETER       Devo essere molto cauto, nella mia posizione.

SALLY      La prima volta che ti ho incontrato, mi hai portato in quel ristorante armeno senza luci ed hai tenuto gli occhiali scuri sul naso Fino al caffè e alla grappa.

PETER       Non è vero.  Era un ristorante ungherese.  E poi, non importa.  Devo andare a quella riunione della BBC con Andrea Standing.

SALLY      E chi è, Andrea Standing?

PETER       Il C.I.V. della BBC.  Controllore dell'Immagine Visiva.  Non posso arrivare in ritardo.  Sono in ballo il mio programma e la mia carriera.

PETER       Meglio che telefoni alla BBC.  Dì alla mia segretaria che c'è stata una catastrofe.  Beh, non esagerare, dì che c'è stata una piccola catastrofe.

SALLY      0 un disastro?

PETER       Beh, forse un piccolo disastro.

SALLY      0 un incidente?

PETER       Un leccero incidente.

SALLY      0 soltanto un coritrattempo?

PETER       Sì, un leggero contrattempo,.Dì che sarò lì fra un quarto d'ora.

SALLY      Un quarto d'ora?

PETER       Non fare ostruzionismo, Sally.

(SALLY va in ingresso)

E spera che vada tutto per il meglio.

SALLY      Spero sì!

(SALLY solleva il ricevitore- Si apre la porta della stanza da letto e compare LEONARD, con in mano la radio.  LEONARD spegne la musica)

(Scioccata) Leonard!

LEONARD    (Sorpreso) Ciao, tesoro.

SALLY      Leonard!

(LEONARD va da lei e le dà un bacino sulla guance SALLY rimane raggelata)

SALLY      Leonard!

LEONARD    Non continuare a ripetere il mio nome a pappagallo, tesoro.  Che c'è che non va?

SALLY      Ma io pensavo che a quest'ora tu stessi sorvolando l'oceano per andare in America.

LEONARD    C'è stato uno sciopero. 1 trasportatori dei bagagli a Heathrow.  Vogliono dei soldi extra in quanto trasportano i bagagli.

SALLY      No!

LEONARD    Dicono che durerà quarantott’ore.

SALLY Oddio!

(SALLY tormentando nervosamente il ricevitore)

LEONARD Non è poi così drammatico.  Ripartiremo dopodomani.  Ma come mai tu sei ancora qui?  Dicevi che ci saresti andata a Burnhani-sulla-Croce.

SALLY      Sì - beh, io... - Insomma, ho rimandata a domani la visita da mia sorella.

LEONARD    Perché?

SALLY      Perché, perché?  Non continuare a farmi domande, Leonard!

LEONARD    Tesoro!  Ma che c'è che non va?  Mi sembri così strana.

SALLY      Io non sono per niente strana!  Sono perfettamente calma.

LEONARD E allora perché continui ad intorcinare il fìlo del telefono?

SALLY      Quale telefono?

LEONARD Il nostro telefono.  Quello che abbiamo avuto l'onore di avere in affitto

dalla Società dei Telefoni

(SALLY mette giù il ricevitore)

SALLY      Devo andare a una prova di canto, Leonard.

LEONARD    Sbrigati, allora.

SALLY      Vieni con me.

LEONARD Dai Cantori di St Pancras Preferisco andare alla stazione ad ascoltare gli annunci dei treni.

SALLY      Leonard!

LEONARD    Mi faccio una tazza di caffè e poi penso che mi farò un bagno.

SALLY      Va bene (Pausa) No!

LEONARD    Non avrai di nuovo fìnito il caffè!

SALLY      No - dicevo dei bagno!  Non ti serve fare un bagno: hai un'aria perfettamente fresca e pulita, Leonard.  Usciamo a mangiare un boccone, invece.

LEONARD Alle quattro dei pomeriggio?

SALLY      Beh, andiamo prima al cinema e poi a cena.

LEONARD    L'ultima volta che l'abbiamo fatto mi sono sentito male.

SALLY      Colpa di quell'orrendo ristorante cinese.

LEONARD    Colpa di quell'orrendo film giapponese.  No, voglio solo rilassarmi un po’.

(Prende le lettere dal tavolo del l'ingresso)

SALLY      Leonard...

LEONARD    M'm?

SALLY      Leonard...

LEONARD    Che c'è?

SALLY      Leonard...

LEONARD    Di nuovo? - non fai che ripetere il mio nome.  Ma che ti succede?

SALLY      Tutto!

LEONARD    Sally! (La bacia) Qual'è il problema?

SALLY      (Lacrimosa) 11 bagno non funziona.  Non lo possiamo usare.  Dipende... dipende dai tubi - l'acqua è stata chiusa... qualche minuto fa.

LEONARD    (La abbraccia) Non c'è bisogno di agitarsi. (Arrabbiato) Chi è che ha chiuso l'acqua?

SALLY      E' stata chiusa d'ufficio.

LEONARD L'ufficio di chi?

SALLY      Il portiere.  E' tremendo.  Non posso cucinare - niente.  Ma... ma mi è venuta un'idea.  Leonard ... ?

LEONARD Sì.  Sono ancora qui.

SALLY      Leonard...

LEONARD    (Paziente) Dimmi amore.

SALLY      Andiamo a stare in albergo per questa notte.  Così avremo tutta l'acqua che ci pare.  Possiamo farci una buona cenetta in una bella stanzetta, e possiamo aprire tutti i rubinetti.  Anche per ore, se ci va.  Tu che ne dici?

LEONARD Non mi pare una grande idea.  L'hotel mi farebbe causa per l'allagamento dei piani inferiori.

SALLY      Sarebbe come una seconda luna di miele.

LEONARD    Io preferisco starmene a casa e guardarmi un po' di televisione.

SALLY      Oh, quanto sei noioso, Leonard!

LEONARD    Grazie molte.  (va alla porta d'ingresso)

SALLY      Dove vai?

LEONARD    Visto che mi trovi tanto noioso, che t'importa?

SALLY      No - sì!  Leonard - se vai a passeggiare attorno al caseggiato per una decina di minuti vedrai che quando t'orni ti sentirai molto meglio.

LEONARD Ma          io mi sento già benissimo.  E perché dieci minuti?  Hai un uomo nascosto là dentro?

(C'è una pausa terribile.  Poi SALLY scoppia a ridere)

SALLY      Sì! ma sì, certo!

(Anche,LEONARD scoppia a ridere)

(continuando a ridere) Ne ho una dozzina!  Nell'armadio... in cucina...

LEONARD    (Ridendo) Nel bagno ...

SALLY      (Si interrompe) Leonard...

LEONARD    Che c'è?

SALLY      Tu non sei noioso. lo ti amo.

LEONARD Questo lo so.

(La bacia e va di nuovo alla porta d'ingresso)

SALLY      Dove vai?

LEONARD    Vado a chiedere al portiere notizie dell'acqua.

SALLY      Ma lui non c'è.

LEONARD    Quando sono arrivato c'era.

SALLY      Beh, ma non era quel portiere... era... quell'altro portiere.

LEONARD    Quale altro portiere?

SALLY      Il portiere vecchio, quello coi baffi, sempre ingrugnato.

LEONARD lo non conosco nessun portiere vecchio, coi baffi e sempre ingrugnato, conosco solo quello giovane, coi baffi e sempre ingrugnato.

SALLY      Il portiere vecchio non c'è spesso, vive a Brixton.

LEONARD Non può essere a Brixton ora.

SALLY      Perché no?

LEONARD    Perché non può chiudere l'.acqua con un telecomando a distanza.  Non ti preoccupare.  Lascia fare a me: ci penso io.

(LEONARD esce dalla porta d'ingresso)

SALLY      Oh mio Dio!

LEONARD    E tu vai alle tue prove con i Palestinesi di St Pancras o come diavolo si chiamano.  Lascia fare tutto a me.  Passo e chiudo.

(Le strizza l'occhio ed esce)

SALLY      (Fra sè) Oh mio Dio!  La BBC - devo chiamare la BBC!

(Alza il ricevitore, poi lo riabbassa, e si precipita in bagno)

Peter!

PETER       Sì?

SALLY      Era Leonard!

PETER       E' già atterrato?

SALLY      Non è mai partito.  C'è stato uno sciopero di quarantotto ore a Heathrow.

PETER       Vuoi dire che è qui?  Ci mancava solo questo.  Sei riuscita a telefonare alla BBC?

SALLY      Non ancora.

PETER       Aspetta un attimo, s!a' a sentire - lascia perdere la mia segretaria.  Chiedi l'interno 4492.  E' quello dell'ufficio di Dio.

SALLY

PETER       Senti, Sally, alla BBC Andrea Standing è Dio.  Dì che sei mia sorella, e che io sono in ritardo, ma che certamente mi presenterò alla riunione.

SALLY      Bene. 4492, Andrea Standing, e tu sei mia sorella.  Voglio dire, viceversa.

(SALLY chiude la tenda della doccia.  PETER a questo punto è completamente nascosto)

Passo e chiudo.

                   (Esce dal bagno)

PETER       Come?

SALLY      Niente.

                   (SALLY adesso è in ingresso. Va al telefono per f(ire il   numero della BBC. PROTHEROE va alla sua valigetta e ne tira fuori un pomodoro. Tira fuori dal taschino del  gilet una saliera e versa del sale sul pomodoro. Torna all'alcol,a del pianoforte mentre SALLY sente la chiave di LEONARD nella toppa. Riabbassa il ricevitore e i,a in cucina LEONARD va con aria furtiva al telefono)

LEONARD (Al telefono) Pronto? _Roger?  Sono io, Leonard.  Sono a casa - c'è stato uno sciopero.  Stammi a sentire...

(SALLY esce dalla cucina)

SALLY         Leonard - chi stai chiamando?

LEONARD Ehm... L'Azienda Idrica Cittadina.

SALLY      Non occorre.

LEONARD    Sì che occorre.  Giù il portiere non c'è. (Al telefono) Sì, attendo. (A SALLI) Non sei andata alle prove?

SALLY      No - non proprio.

(SALLY torna in cucina)

LEONARD    (Al telefono) Scusa - non potevo dire che eri tu.  Sally, non è andata da sua sorella - come? - Non posso.  Non c'è neanche un telefono pubblico che funzioni, qui attorno,).  Roger, devi cancellare quell'appuntamento Lo so che ti avevo promesso di prestarti l'appartamento ma dovrai portarti la tua passera australiana da qualche altra parte.  Scusa, d'accordo - non è una semplice passera - è una capo-hostess... E' più o meno la stessa cosa, no?  Puoi sempre...

(SALLY esce dalla cucina)

Sto ancora tentando di parlare coi capoccia, tesoro.

SALLY      Lascia perdere, Leonard.  Stai facendo perdere tempo a quelli dell'Azienda Idrica.

LEONARD    Oh, al diavolo l'Azienda Idrica!

(SALLY torna in cucina)

(Al telefono) No, non dicevo a te, Roger - è che ho qualche difficoltà qui.  Cosa?  Annabelle sta già venendo qui?  Beh, la cosa non è che mi convincesse molto già da prima.  Sally è un po'... beh, diciamo puritana.  Andrebbe su tutte le furie se sapesse che ti prestavo l'appartamento per fartela con una... Mi piazzo davanti a casa, e tento di intercettare Annabelle prima che entri nell'edificio.

(SALLY esce dalla cucina. LEONARD subito cambia tono al telefono)

LEONARD    (Forte) Sono stufo dell'ineffícienza della Vostra Azienda. Ogni volta che aumentate i prezzi a me viene un calo di pressione. Arrivederci, Roger.

SALLY      Roger?

LEONARD    Slang da aviatori: Roger, passo e chiudo.

SALLY      Ah, già, come nei film.

                   (LEONARD va verso la porta d'ingresso)

                   Dove vai?

LEONARD    Ehm - esco.  Vado a fare due passi.  Qui davanti.  Ehm - faccio il giro dei palazzo.

SALLY      Ma che splendida idea!  Stupendo!  Perché non pigli l'auto?

LEONARD    Per fare due passi?

SALLY      Potresti andare al parco.

LEONARD    No, rimarrò qui attorno e... ehm... ciondolerò qui in giro.

SALLY      Va bene, tesoro.  Divertiti - a ciondolare.

(LEONARD, sta per baciare SALLY, ma si blocca subito sentendo alcune note al pianoforte)

LEONARD E questo che è?

SALLY      Cile è cosa?

LEONARD    Il pianoforte.  Non hai sentito?  Cos'è, un fenomeno di poltergeist?

SALLY      Non essere sciocco, Leonard.  E' il signor Protheroe.

LEONARD Ah, il signor Protheroe.  E chi è il signor Protheroe?

SALLY      L'accordatore del pianoforte. E' cieco, pover'uomo.

LEONARD    (Preso in contropiede.) Oh. Va beh, ciao, Sally.         Fai la brava, mi raccomando.

SALLY      Non c'è bisogno che ti raccomandi.

LEONARD    Beh, sai, con tutti quegli uomini che nascondi qui in giro per casa.

(SALLY scoppia a ridere esageratamente, proprio come poco prima LEONARD esce)

SALLY      Oh, Dio!  Già, a proposito!  Il Dio della BBC.

(Va al telefono e fa un numero)

(Fra sè) Quattro, quattro, nove due. (Al telefono) Pronto?  L'interno 4492, prego.  Pronto?  Pronto?  Oh, mi scusi, pensavo fosse caduta la linea.

(PRO THE-E,'OE esce dal soggiorno ed alla in ingresso)

PROTHEROE            Ha chiamato, signora Hills?

SALLY      No, sono ancora al telefono.

PROTHEROE            E' venuto il dottore?

SALLY      Non ancora.

PROTHEROE            Mi era sembrato di aver sentito delle voci, qui in ingresso.

SALLY      Doveva essere la radio.  Stavo ascoltando una commedia.

PROTHEROE            Dal suono sembrava molto buffa.  Una commedia?

SALLY      No, una quasi tragedia. (Al telefono) E' ancora lì?

PROTHEROE            Sì, sono ancora qui.

SALLY      Dicevo al telefono, signor Protheroe. (Al telefono) No, scusi, stavo parlando con qualcun altro.  Va bene, attendo. (A PROTHEROE)

SALLY      (Al telefono) Sono in Attesa che mi passino un altro numero.

PROTHEROE            E' un errore, secondo me.  Due numeri in questo appartamento?  Secondo me, è un grave sbaglio.

SALLY      (Al telefono) Sì, giusto.

PROTHEROE Mi fa piacere di averla aiutata a rendersene conto.

SALLY      (A PROTHEROE) Non voglio trattenerla, signor Protheroe. (Al telefono) Aspetti.

PROTHEROE            Sì?

SALLY      No, no, non dicevo a lei.  Fra un attimo le porto il caffè. (Al telefono) Mi spiace, stavo parlando con l'accordatore.  Sì, dei pianoforte.  E' quello che ho detto!

(PROTHEROE torna in salotto, (licení-lo a SALL 19

PROTHEROE Preferirei dei tè, se noì.ì le dispiace.

SALLY      (Al telefono) Sì, pronto?  Sono la sorella di Peter Raven.  Sì, sua sorella, e c'è stata una catastrofe accidentale... sì, insomma, diciamo un piccolo inconveniente.  Ecco, il fatto è che ha mal di schiena. (Pausa)-… Al numero sette, St John's Wood.

(Giù il telefono, SALLY torna nel bagno)

Ho parlato con lassistente di Dio.  Aveva un tono molto seccato.  Ha detto che se Mel Gibson poteva recitare Amleto con la bronchite, anche tu puoi puoi partecipare a una riunione alla BBC con il mal di schiena.

PETER       Mel Gibson non'è un divo della televisione.

SALLY      Ah no?

PETER       Beh, nel mio programma non c'è mai stato

SALLY      Ad ogni modo, Leonard è uscito a fare due passi.

PETER       Io invece sto uscendo di testa.

(SALLY ride)

PETER       Che c'è da ridere?

SALLY      Oh, Peter, hai un'aria così ridicola!

PETER       Sally!

SALLY      Non so che farei. Meno male che mi viene da ridere

PETER       lo invece prenderci una tazza di cioccolata calda.

SALLY      Vuoi anche qualcosa da mangiare?

PETER       Ho uno yogurt alla banana nella ventiquattrore.

(Si sente BUSSARE alla porta d'ingresso)

SALLY      Deve essere il dottor McKenzie.

PETER       Speriamo abbia una cura per polmonite doppia.

                   (SALLY apre la porta d’ingresso. Entra LEONARD, con in mano un giornale della sera)

LEONARD    Mi spiace, tesoro.  Avevo dimenticato le chiavi.

SALLY      Non avevi detto che andava a fare due passi?

LEONARD    Ho cambiato idea.  Ci sono state visite?

SALLY      Visite?  Aspettavi qualcuno?

LEONARD    No, nessuno.

SALLY      E allora perché hai chiesto se ci sono state visite?

LEONARD                Era una domanda accademica.  Ho pensato... magari un amico o un'amica di Roger...

SALLY      Roger chi?  Roger Benskin?

LEONARD    Sì.

SALLY      Quell'uomo orribile dalle mille mani.

LEONARD Sally!  E' solo un uomo molto socievole.

SALLY      Ma se l'hai detto tu stesso che lo chiamano il Casanova delle carlinghe.

LEONARD    Tesoro, perché ce ne stiamo - qui a discutere di uno stupido pilota maniaco sessuale?

(LEONARD va verso il soggiorno)

SALLY      Leonard!  Non entrare là dentro!  C'è... c'è l'accordatore dei piano.

LEONARD    Cosa?

SALLY      Voglio dire - c'è qualcosa che non ti ho detto.

LEONARD    Oh?

SALLY      Quanto prima potrei cantare in televisione.

LEONARD    Davvero?

SALLY      Potrei dover fare un provino.

LEONARD    Bene.

SALLY      E così voglio che l'accordatore venga lasciato in pace ad accordarmi il piano per bene.  Così che io possa esercitarmi -senza problemi.

LEONARD    lo voglio solo sedermi in poltrona e rilassarmi un po'. lo devo sorvolare l'Atlantico, dopodomani - senza problemi.

(SALLY si precipita a bloccargli la stalla. Si sente PROTHEROE al pianoforte)

SALLY      Sì, ma lo farai stando seduto in aereo.

LEONARD    Non mi limito a stare seduto. Sono io che lo piloto.

SA-LLY     Tesoro, perché non vai a fare un sonnellino?

LEONARD Non posso.  L'accordatore è lì che pesta sui tasti.  Quello che davvero desidero sarebbe farmi un bel bagno.

SALLY      Oh, Leonard!  Quante storie per un bacio!

LEONARD                Cosa dovrei fare?  Andare alla lavanderia dietro l'angolo e farmi lavare a secco?  Ma che ti succede, Sally?  Non ti ho mai vista così agitata.

SALLY      Agitata?

LEONARD Salti su per un nonnulla!

SALLY      Salto su?

LEONARD                Sì. E ripeti le mie parole come un pappagallo.

SALLY      E' la schiena.  Ho un gran mai di schiena.

LEONARD    Pigliati un'aspirina - magari due - magari una boccetta intera.  Sono nel bagno.

(LEONARD sì avvia verso il bagno)

SALLY      No! lo... me le prendo fra un po'.

LEONARD    Ma perché soffrire, se hai il mal di schiena?

(LEONARD va di nuovo verso il bagno.  SALLY lo intercetta)

SALLY      Ho delle aspirine anche in camera da letto.  Ora le prendo.  Prometto.

LEONARD    lo non desidero altro che mettermi seduto e dimenticare questo sciopero di quarantotto ore.  C'è sempre qualche agitazione ad Heathrow.  Una gran noia, ma almeno me ne sto a casa.  Non sono bloccato lì tutta la notte.

(LEONARD va in soggiorno.  SALLY lo segue ansiosa)

SALLY      Sono sicura che il signor Protheroe non ha voglia di chiacchierare, Leonard.

LEONARD    (Si siede) E chi chiacchiera?

PROTHEROE                        Suo marito non mi disturba affatto, signora Hills.  Mi fa piacere che adesso stia bene.  Sua moglie era molto preoccupata per lei, signor Hills.

LEONARD    Non ce n'era di che.  E' solo una gran noia, ecco tutto.

PROTHEROE                        E anche molto spiacevole.

LEONARD                Sono cose che di solito durano solo quarantottore ore.

PROTHEROE                        Non mi sembra poco.

LEONARD                Pensavo che sarei rimasto bloccato lì tutta la notte.

PROTHEROE                        E anche sua moglie.  E anch'io lo pensavo.

LEONARD    Tocca fare buon viso a cattivo gioco. suppongo.

(LEONARD prende una rivista e comincia a sfogliarla)

PROTHEROE                        E' già successo altre volte, eh?

LEONARD                Molte, molte volte.

PROTHEROE                        Che cosa terribile.

LEONARD                Solo l'anno scorso, è successo quattro volte.

PROTHEROE                        No!

SALLY           Leonard...

LEONARD Per non parlare delle due volte che è successo a New York lo scorso mese.

PROTHEROE Non ne avevo idea!

LEONARD Beh, c'era su tutti i giornali, l'hanno detto alla radio...

PROTHEROE Ma davvero?

LEONARD Uno si sente così impedito.

PROTHEROE Se fossi in lei, mi farei la doccia.  Non il bagno - la doccia.

LEONARD Non posso.  Sally mi dice che...

SALLY      Leonard - ti prego...

LEONARD    Sì?

SALLY      Ehm... Vieni a berti una tazza di caffè in cucina.

LEONARD    (Alzandosi) Buona idea.  Facciamoci un caffè di quelli veri, tanto per cambiare.  Faccio io.

(LEONARD va verso la cucina)

SALLY    Gliene porto una tazza appena è pronto, signor Protheroe.

PROTHEROE Veramente preferirei...

SALLY        Ah, già - dei tè.

PROTHEROE Se non le dispiace.  E... signora Hiils?

SALLY        Sì?

PROTREROE La voce di suo marito ... ?

SALLY      La voce di mio marito?

PROTHEROE            Mi suona diversa.

SALLY      Diversa?

PROTHEROE            Notevolmente diversa.

SALLY      Da cosa?

PROTHEROE Da come era quando era nel bagno.

SALLY      Ah... sì, beh... ecco, il fatto è....

PROTHEROE            (Pausa) Sì?

SALLY      Perché adesso sta su dritto.  Prima era sdraiato, nella vasca.  E così la voce gli usciva stentata, poverino.  E... e il dolore influiva sulle sue corde vocali.

PROTHEROE            Beh, lei, come cantante dei coro dei St Pancras, se ne intende, di queste cose.

SALLY      Esatto.  Oh, la voce cambia completamente - quando si sta giù - ehm sdraiati - nella vasca..., e senza vestiti addosso.

PROTHEROE            Non mi do pace.  Rimanere bloccato nella vasca a quel modo, ben quattro volte lo scorso anno, e due volte a New York il mese scorso.

SALLY      Sì... ehm... sì.

PROTHEROE E per di più andare, a finire sui giornali!

(SALLY corre via dal soggiorno verso la cucina, e si richiude la porta alle spalle.  LEONARD esce dalla cucina. SALLY lo segue in ingresso)

LEONARD In cucina-. l'acqua c'è.  Viene giù... proprio come acqua.

SALLY        Leonard - non andare nei ba.,no!

LEONARD    Perché no? Voglio solo vedere se l'acqua c’è anche lì.

SALLY      L'idraulico...

LEONARD    Sta venendo?

SALLY      E' già qui.  E' arrivato mentre tu eri fuori a fare due passi.  Ha detto che non voleva che noi entrassimo nel bagno perché... perché è pericoloso. Potrebbe dover sfondare il pavìmento.

LEONARD Cosa!

(LEONARD i,a a bussare alla porta del bagno)

LEONARD Signor idraulico?

SALLY      (Chiama anche lei) Oh, signor idraulico?  Mio marito vuoi sapere per quanto ancora ne avrà lì dentro... con la sua idraulica?

(PETER ha l'aria terrorizzata, mentre si sporge dalla tenda della doccia. C'è un lungo silenzio)

LEONARD Non c'è.

SALLY          Sì che c'è.

LEONARD E allora vacci.

SALLY      Ha chiuso la porta a chiave... per il buco sul pavimento.

LEONARD                (Chiama) Idraulico!  E' lì?

(Una lunga pausa)

PETER       (Con un accento plebeo) Sissignore, signore.  Sono qui.

SALLY      Vedi?  E' lì. (Chiama) Mio marito vuole sapere a che punto è.

                        (Una lunga pausa. PETER batte contro i tubi della vasca la spazzola da bagno)

PETER       Oh.

LEONARD                (Sempre da fuori) E allora?

PETER       (Pausa) Nessun miglioramento.

LEONARD Quanto ha intenzione di restare là dentro?

PETER          Non un minuto di più di quanto devo.

LEONARD Ci metterà dei giorni. lo lo so come sono.  E ti fanno pagare a tariffa oraria.

SALLY      Idraulico?  Sta bene?

PETER       Ho molto freddo, signorina.

LEONARD    Freddo?  Ma che dice?

SALLY      Hai una sigaretta, Leonard?

LEONARD    Tesoro, sono sei anni che siamo sposati...

SALLY      Cinque.

LEONARD    E va bene, cinque - e non ti sei mai accorta che non fumo?

SALLY      E' che io sono senza sigarette.  E sto morendo dalla voglia di fumare!

LEONARD    E tutte quelle stecche di sigarette che ho portato a casa la settimana scorsa?

SALLY      Le ho fumate tutte.

LEONARD    Duecento sigarette?  Ma se -i(, fumi solo due al giorno!

SALLY      Le ho regalate. (Prossima alle lacrime) Oh, Leonard - sono disperata.

LEONARD    (Riluttante) E va bene.Faccio un salto fuori e te le vado a prendere.

SALLY      Sì, proprio quello che volevo dire.  Sono disperata per la mancanza di sigarette.

LEONARD Vado e torno.

SALLY      Non c'è fretta, tesoro.  Non ti devi scapicollare.

(LEONARD va alla porta d'ingresso.  SALLY torna in cucina)

(Alla porta della cucina) Io preparo il caffè.

(SALLY va  in cucina. LEONARD apre la porta d'ingresso ma indietreggia vedendo ANNABELLE nella sua uniforme della Qantas. Ha un bagaglio a spalla e una valigetta)

LEONARD    E lei chi è?

ANNABELLE           Sono Annabelle, australiana di Adelaide.

LEONARD    Annabelle!  Oh, mio Dio, Annabelle!

ANNABELLE           E lei chi è?

LEONARD    Nessuno.  Sono solo un amico di Roger e il proprietario di questo appartamento.

ANNABELLE           Ma non mi dica! (Entra in ingresso)

LEONARD    Come mai tutto questo bagaglio? 

ANNABELLE Devo rimanere qualche giorno, no? 

LEONARD    Sh!  Le dipiace parlare piano?

ANNABELLE           E' molto carino da parte sua imprestare il suo appartamento a me e a Roger per un paio di giorni.

LEONARD C'è stato un piccolo contrattempo, Annabelle.

(ANNABELLE siede in ingresso e si mette addosso uno spray profumato)

ANNABELLE Aspetti un momento - ma io ti conosco!  Tu sei Conigietto, no?

LEONARD Coniglietto?

ANNABELLE       Ci siamo incontrati a quella pazza festa a New York - o è stato a Hong Kong?

LEONARD Ah, sì, certo... a dire il vero era a Manchester.

ANNABELLE Come va, coniglietto?

LEONARD Non mi chiami così, la prego.

ANNABELLE Alla festa non ti dispiaceva.  Hai detto che avevo un notevolissimo... cos'era?  Oh, sì, un notevolissimo cervello.

LEONARD Ho detto così?  Beh, è stato mesi fa.  Senta... senti, vieni in camera da letto.

ANNABELLE Se lo dici tu!

LEONARD Sii!

ANNABELLE Va bene, Coniglietto!

LEONARD E smettila di chiamarmi con quel ridicolo soprannome!

(LEONARD la precede in camera da letto. ANNABELLE lo segue, ma sentendo PROTHEROE al pianoforte, entra in soggiorno.  LEONARD si precipita dietro di lei e le mette una mano sulla bocca prima che lei abbia potuto rivolgersi all'accordatore),

LEONARD Signor Protheroc?

PROTHEROE Sì?

LEONARD Mia moglie le ha preparato qualcosa.

PROTHEROE            Grazie.  Grazie tante.  Il mio panino sapeva di sughero.  Forse ho sbagliato, e invece di un panino ho mangiato un sottopentola.

LEONARD E' in cucina.

PROTHEROE            Molto, molto gentile.

(PROTHEROE va verso la porta del soggiorno, si ferma a fianco di LEONARD, che tiene ancora una mano sulla bocca di ANNABELLE.  PROTHEROE arriccia il naso, tentando di decifrare lo strano odore)

E' lei, signora Hills?

LEONARD    No,sono io.Proprio io. Solo io!

PROTHEROE Mi pareva...

LEONARD In cucina.

PROTHEROE E dov'è esattamente la cucina, signor Hills?

LEONARD Da questa parte.

(LEONARD conduce PROTHEROE in cucina. Chiama) Tesoro!  Il signor Protheroe vuole una tazza di caffè.  PROTHEROE Tè, se non le dispiace.

LEONARD (Chiama) Otè, se non ti dispiace.  E io ti vado a prendere le sigarette.

SALLY      (Da fuori) Grazie, amore.

(Vanno in cucina.  In soggiorno, ANNABELLE tira fuori dal suo borsone mucchi di biancheria intima alla ricerca di una boccetta di pillole che era proprio in fondo alla borsa Prende un po' d'acqua minerale dal bar e ne ingoia due. Scalcia via le scarpe e si toglie giacca e cappello.  Mette il cappello sul pavimento, e sprofonda in poltrone LEONARD torna in soggiorno)

ANNABELLE Ahi, che male!  Che male! LEONARD Come?

ANNABELLE Mi è venuta una botta di jet-lag.  E' quel rapido va e vieni che mi fa male.

LEONARD Cosa?

(Comincia a raccogliere gli abiti sparpagliati)

ANNABELLE           Londra-Singapore-Londra.

LEONARD    Sì, certo... ehm... Annabelle...

ANNABELLE           A pezzi.  Sono proprio a pezzi.

LEONARD    Roger mi ha chiamato, prima, e gli ho spiegato dell'appartamento.

ANNABELLE           Oh, non preoccuparti.  Roger ed io troveremo tutto ciò che ci serve la camera da letto... la cucina ... la camera da letto... (Sbadiglia)

LEONARD    Vedi, il fatto è che c'è stato uno sciopero a Heathrow.

ANNABELLE           E quando mai non c'è uno sciopero a Heathrow?

LEONARD                Non posso più prestare l'appartamento a te e a Roger.  Dovrete andare da qualche altra parte.

ANNABELLE           Vecchio caro Roger, Lui sì che è uno che va dappertutto.

LEONARD    C'è stato un cambiamento di piani.  Mia moglie è ancora qui.

ANNABELLE           Non avevi mai detto di avere una moglie, Coniglietto.

LEONARD                E invece ce l'ho.  Ce l'ho.  E siamo sposati molto felicemente.

ANNABELLE           (Con gli occhi chiusi) Voi piloti siete tutti uguali.  Una moglie in ogni aeroporto.

(LEONARD tenta ali rimettere in piedi ANNABELLE)

LEONARD                Annabelle, tirati su!

ANNABELLE           Due minuscolissimi gin doppi con l'equipaggio'mi sono fatta. Nient’altro.  E un paio di sonniferi.

LEONARD Sonniferi?

ANNABELLE           Valium. Che te ne pare?

LEONARD    Non ci sono mai stato. (Pausa) Hai detto sonniferi?

ANNABELLE           No grazie, ne ho appaia presi due.

(ANNABELLE rotola per terra e si addormenta lì)

LEONARD                Non puoi addormentarti!  Non qui, non ora.  Devi trovare Roger! 

ANNABELLE           E' solo un ragazzo!

(LEONARD la rialza e la rimette in piedi con qualche difficoltà)

LEONARD                Stammi a sentire!  L'accordo è andato a monte.  Mia moglie scatenerebbe un inferno, se lo venisse a sapere.

ANNABELLE           Cosa hai detto?  Ma se non ti ho mai neanche toccato!

(LEONARD le porge la giacca)

LEONARD                Mettiti questa.  Andiamo a fare un giro in macchina.

ANNABELLE           Questo sì che è eccitante E dove andiamo?

LEONARD    A Finchley.  Ci sarà pure un telefono, a Finchley.

ANNABELLE           Caro vecchio Roger!

(Si stringe a LEONARD confare affettuoso.

PROTHEROE esce dalla cucina con in mano una tazza. Parla rivolto verso la cucina)

PROTHEROE                        Grazie, signora Hills, le sono molto obbligato - posso trovare la strada da me, non si preoccupi.  Se non puoi arrivare dove devi, da qualche parte arriverai comunque - come si dice.

(LEONARD solleva ANNABEILE, ma crollano insieme sul divano.  PROTHEROE si dirige verso il soggiorno, dove LEONARD si immobilizza di fianco alla figura prona di ANNABELLE. PROTHEROE entra in soggiorno e va al pianoforte, LEONARD è convinto che, rimanendo immobile, PROTHEROE non si accorga del la sua presenza nella stanza- PROTHEROE suona alcune note al piano)

PROTHEROE            Così va meglio. (Pausa) Va meglio, no?

(Nessuna risposta da parte di LEONARD, che ora si trova sotto illesa della semi-svenuta ANNABELLE)

Ho detto che mi pare che suoni già meglio, signor Hills

LEONARD    Oh, ah... dice a me.  Ehm, sì, molto meglio.  Ma non vorrei disturbarla. 

PROTHEROE            Non si preoccupi.  Continui pure a fare quello che stava facendo. 

LEONARD    lo non sto facendo un bel niente!  Mi sto solo riposando un po'. 

PROTHEROE            Invece dalla voce mi sembra agitato.  E teso.

LEONARD    Ma nient'affatto.

PROTHEROE            Secondo me è tutto lo stress della vita moderna.

LEONARD (Si alza) Sono perfettamente rilassato - sono rilassato al centouno per cento.

PROTHEROE Nel suo caso la colle è del volo.  Non è naturale, dico bene?  Essere a pranzo a New York e a Londra per il tè? (Sorseggia dalla tazza) Non è tè - è caffè!

LEONARD Cosa?

PROTHEROE Mi ha dato del caffè!

LEONARD Oh, mi spiace.  Vada a farselo cambiare.

PROTHEROE Non fa niente.  Devo andare avanti col lavoro.

LEONARD No! - Torni in cucina e Sally le farà dei tè - avanti.

PROTHEROE Le assicuro che non fa niente.

LEONARD No, per favore.  Per favore, vada a farsi dare del tè.  Insisto.  Deve avere del tè.

PROTHEROE Lei è ancora più agitato di quanto pensassi.

(Continua ad accordare lo strumento.  LEONARD trascina ANNABEI,LE alla porta. D'un  tratto lei si mette a russare)

Chiedo scusa?

LEONARD (Immobilizzandosi) Cosa?

PROTHEROE Che cosa ha detto?

LEONARD Niente.

PROTHEROE Ho sentito russare qualcuno.

LEONARD Saranno stati i tubi.

PROTHEROE Farà meglio a chiamare un idraulico.

LEONARD Ce n'è uno già qui.

(LEONARD va alla porta del soggiorno e guarda fuori. In quel momento, SALLY esce dalla cucina e va alla porta del bagno. LEONARD spinge di nuovo ANNABELLE in soggiorno. La donna cade scompostamente sul divano. SALLY e LEONARD si incontrano in ingresso.)

SALLY      Salve, Leonard.

LEONARD                Ehilà, Sally!

SALLY      Tutto a posto?

LEONARD    Certo. Stavo proprio andando a prenderti le sigarette.

SALLY      Bene. Io... ho cancellato la mia prova di canto.

LEONARD    (Pausa) Sì - bene, allora è tutto a posto.

SALLY      (Pausa) Beh... sì. Tutto a posto.

(SALLY torna sconfitta in cucina, mentre LEONARD torna in soggiorno)

LEONARD Signor Protheroe?

PROTHEROE Sì?

LEONARD Mi prendo la mia roba e vado a farmi un sonnellino.

PROTHEROE            Buona idea.  Meglio che si rilassi un po', dopo tutto quello che ha passato.

(LEONARD solleva ANNABEI.LE-, che è omai un peso morto)

LEONARD Sì - mi tiro su... la mia roba.  Ecco fatto.  E... non badi a me... continui il suo ottimo lavoro.

(Trascinandosi dietro ANNABELLE si dirige alla porta, in direzione della camera da letto, lanciando occhiate nervose verso la cucina.  PROTHEROE ha un'espressione incuriosita.  LEONARD riesce dalla camera (la letto e torna in soggiorno a prendere la giacca e la borsa di ANNABELLE)

PROTHEROE Signor Hills?

LEONARD Sì?

PROTHEROE Chi era quella signora?

LEONARD Non c'era nessuna signora - che signora?

PROTHEROE La signora in questa stanza.

LEONARD Una signora? - in questa stanza?  Quando?

PROTHEROE Un attimo fa.

LEONARD Credevo lei non potesse... pensavo che avesse un handicap alla vista.

PROTHEROE Ce l'ho.  Ma non ho nessun handicap al naso. Sono perfettamente in grado di annusare.

LEONARD Annusare?

PROTHEROE Il mio naso è un organo estremamente percettivo. Mi è sembrato di cogliere una scia  appena appena, eh! - di profumo da donna.

LEONARD Ah. quello!  E' il mio nuovo dopobarba.

PROTHEROE (Pausa) Strano.

LEONARD Mi scusi.

(LEONARD si ritira precipitosamente in stanza da letto e vi scaglia dentro la borsa e la giacca di ANNABELLE. Esce dalla stanza mentre SALLY esce dalla cucina)

SALLY         Ah.  Leonard... sei già di ritorno.

LEONARD Perché?, dove sono stato?

SALLY      Le mie sigarette.

LEONARD    Ah sì.  Ah no, non proprio.  Stavo proprio per uscire.

SALLY      Grazie, tesoro.

(SALLY torna in cucina- LEONARD torna in camera da  letto.  Mentre la porta di lui si richiude, la porta della cucina si apre, e SALLY si precipita in bagno)

SALLY      Peter!

(PETER scosta la tendina della doccia)

PETER       Sono sempre qui.

SALLY      Leonard è uscito.

PETER       Questa è l'unica buona notizia della giornata.

SALLY      Ad ogni modo, è convinto che tu sia l'idraulico.

PETER       Cosa?!  L'accordatore pensa che io sia tuo marito e tuo marito pensa che io sia l'idraulico - ma a che cavolo di gioco stai giocando?

SALLY      Se continui a farmi di questi scatti, mi verrà una crisi isterica.

(Suona il campanello della porta d'ingresso. SALLY chiude il rubinetto)

SALLY      Questo potrebbe essere il medico.

PETER       Sbrigati a farlo venire qui, e prega che non mi abbia mai visto in televisione.

SALLY      Sto pregando.

(SALLY va in ingresso e alla porta d’ingresso. Apre la porta e sulla soglia compare il Dr MacKenzie, un arcigno dottore scozzese, con indosso uno stropicciato completo in tweed e irsuti baffoni, ma con una voce acuta, inadatta al suo fisico)

DOTTORE La signora Hills?

SALLY      Dottor Mackenzie?

DOTTORE Sono io.

(Il DOTTORE entra a passi svelti in ingresso)

SALLY      Grazie a Dio.  La prego, entri. (Richiude la porta d'ingresso) Un mio amico ha avuto un incidente.

DOTTORE Ah sì?

SALLY      E' in bagno.

DOTTORE In bagno?

(Appoggia la valigetta vicino al tavolino del telefono)

SALLY      Bloccato.

DOTTORE     Bloccato?  Non si tratterà di sindrome "ditone-nello-scolo"?

SALLY      No... è nella vasca.  L'ho detto alla sua segretaria.  Pensa che sia un colpo della strega.

DOTTORE     Huh!  Colpo della strega?  Sciocchezze!  E' uno di quei termini che tutti dicono e che non vogliono dire nulla.

SALLY      Vuol dire invece molto... per il mio amico.

DOTTOR-E    Dicevo che non significano nulla dal punto di vista medico.  Me lo faccia vedere.

SALLY      Oh, eh... dottore?

DOTTORE Sì?

SALLY      Lei guarda la televisione?

DOTTORE La televisione?

SALLY      Lei non guarda mai i talk-shows del pomeriggio... quelli in cui si parli dei problemi della gente... chm... tipo "L'Ora di Peter Raven"?

DOTTORE Me ne guardo bene!  E non ho tempo da perdere a parlare di televisione.  Ormai sembra che la gente non sappia parlare d'altro.

SALLY    Terribile, vero?  Da questa parte, dottore.

(SALLY i,a verso il bagno)

DOTTORE Oh, le dispiace se faccio una telefonata urgente?

SALLY      Si accomodi.

(Il DOTTORE apre la valigetta)

DOTTORE Dov'è il mio libricino nero?

SALLY      Oh, ne ha uno anche lei?

DOTTORE Eh?

SALLY      Niente.  Quando ha fatto, il bagno è qui.

DOTTORE     Grazie.

                   (Il DOTTORE, controlla un numero telefonico sulla sua agendina e comincia a comporlo, mentre SALLY entra nel bagno)

SALLY      Il dottore è arrivato, Peter.

PETER       Meglio tardi che mai.

                        (SALLY torna in ingresso)

SALLY      (Al DOTTORE) Vuole una tazza di tè?

DOTTORE     Non sopporto il tè. Del caffè, se non le dispiace.

SALLY      Va bene. Caffè per lei, tè per lui, e cioccolata per quell'altro.

                        (SALLY va un cucina)

DOTTORE     (Al telefono) Pronto. Parla il dottor MacKenzie. Come vanno le doglie?

(PETER si lamenta nel bagno)

Mamma mia! E' la signora Faber? Oh, lei è la ragazza alla pari! No non parlo tedesco! Non ce l’ho coi tedeschi ma non per questo parlo la loro lingua. Dica alla signora Faber di attendere. No, non voglio che attenda lei, voglio che attenda la signora Faber. Va bene, allora, attendo io.

(LEONARD esce dalla camera da letto tentando di reggere la semi-addormentata ANNABELLE, che gli tiene le braccia attorno al collo per sostenersi)

LEONARD Le chiavi!  Le chiavi della macchina!

(Va al tavolo del l'ingresso dove ha lasciato le chiavi, ma non vede il DOTTORE al telefono fin quando non sono quasi faccia a faccia.  Il DOTTORE guarda esterrefatto LEONARD e ANNABELLE)

LEONARD Ah... oh... lei deve essere l'idraulico.

DOTTORE lo, l'idraulico!

LEONARD Bene.

SALLY      (Da fuori) Leonard?  Sei tu, Leonard?

LEONARD    Oddio!

(LEONARD trascina ANNABELLE nell'alcova del la porta d'ingresso. Il DOTTORE lo guarda stupefatto, poi borbotta, arrabbiato)

DOTTORE     Ma tu dimmi! - lo, l'idraulico! (Al telefono) Pronto!

                        (SALLY arriva dalla cucina)

SALLY      Oh, salve. Tutto a posto?

                   DOTTORE          Sto ancora tentando di avere notizie delle doglie della signora Faber.

                        tn

                   SALLY    (Clziatiia) Leonard? Leonard?

                   (LEONARD esce dall'alcova, sforzandosi di riassumere un'aria tutta allegra ANNABELLE è nascosta agli occhi di SALLY)

LEONARD    Salve, Sally!

DOTTORE     (Al telefono) Pronto?

SALLY           Heilà, Leonard.  Pensavo fossi uscito a prendermi le sigarette.

LEONARD    Stavo proprio per andare, tesoro.

SALLY        Grazie.

(In bagno, PETER emette un altro lamento)

LEONARD                Cos'era?

SALLY           Cos'era cosa?

LEONARD                Ho sentito un lamento.

SALLY           Oh, quello... ero io (Emette un lamento) Deve essere stato qualcosa che ho mangiato.

LEONARD                Ti senti bene?

SALLY           Ma certo.  Ti prego, vai a prendermi le sigarette.

LEONARD    Subito, tesoro.

(SALLY torna in cucina. LEONARD spinge ANNABELLE dall'altro lato dell'alcova dell'ingresso)

ANNABELLE           Il cappello... il cappello!

LEONARD    Che cappello?

ANNABELLE           Hai dimenticato il mio cappello... e la valigetta.

(LEONARD apre la porta d'ingresso, in »sodo che questa nasconda ANNABELLE)

LEONARD    Non andartene.

(Lascia ANNABELLE e si precipita nella stanza da detto. SALLY esce dalla cucina con una tazza in mano ed entra nel bagno)

DOTTORE     (Al telefono) C'è nessuno, lì?

(PROTHEROE coglie queste parole al volo e risponde dal soggiorno)

PROTHEROE            Sì?

DOTTORE     (Al telefono) Pronto?

PROTHEROE            Sì?

DOTTORE     (Al telefono) Pronto?

(Nel frattempo, PROTHEROE ha lasciato il soggiorno ed è venuto in ingresso)

PROTHEROE Sì?

DOTTORE     E' sempre la ragazza

PROTHEROE Ma la prego!  Proprio. Per niente!

DOTTORE     Ah signor Faber.

PROTHEROE No, io sono il signor Protheroe.

DOTTORE     Chi?

(PROTHEROE torna in soggiorno, ma, passando a fianco ad ANNABELLE annusa l'aria)

PROTHEROE Signora Hills?

PETER            Sally!  Lo sai che non prendo mai zucchero!

(PETER dà a SALLY la tazza)

SALLY           (Chiama) Signor Protheroe?  Signor Protheroe?

(SALLY va alla porta d'ingresso.  Mentre esce nella hall, ANNABELLE sbadiglia, si stiracchia, e richiude involontariamente la porta con un braccio, chiudendo SALLY al di fuori)

DOTTORE (Al telefono) Pronto!  Pronto!

(ANNABELLE va verso il DOTTORE)

ANNABELLE E’ mio Roger!

DOTTORE     lo non sono il suo Roger!

(ANNABELLE ha stretto le braccia al collo del DOTTORE)

Mi lasci andare, donna!  Ma insomma, lei chi è?

ANNABELLE Sono Annabelle, australiana di Adelaide.

(ANNABELLE si lascia cadere sulla sedia in proscenio.  La sedia si disintegra. PETER, nel bagno, si mette a urlare. LEONARD esce dalla camera da letto. PROTHEROE pesta sui tasti del pianoforte, SALLY batte alla porta d'ingresso urlando "Fatemi entrare!", mentre rapido...

... CALA IL SIPARIO


SECONDO ATTO

(Un momento più tardi. Il DOTTORE è rimasto con la cornetta del telefono in mano, ed un'espressione stupefatta sul volto. PETER lo si vede mentre si sporge dalla tenda della doccia. PROTHEROE tende l'orecchio dal soggiorno per tentare di decifrare i suoni che gli giungono dal resto della casa)

SALLY      (Da fuori, bussando alla porta d'ingresso) Fatemi entrare! Fatemi ntrare!

LEONARD    (4ndando tla ANIVABELLE) A lei ci penso io.

(LEONARD tira su ANNABELLE da terra e la porta nella camera da letto. Il DOTTORE si siede vicin al telefono)

DOTTORE     (Al telefono)Sì, sono sempre in linea. Dica alla signora Faber che sarò da lei al più presto possibile.

(LEONARD esce dalla camera da letto, va verso la sedia rotta, e ne tira su i pezzi)

DOTTORE     (A LEONARD) C'è qualcuno alla porta.

LEONARD    Lo so. Vada lei.

DOTTORE     (Al telefono) C'è qualcuno alla porta.  Resti in linea.

(LEONARD porta i pezzi della sedia rotta in camera da letto. Il DOTTORE va alla porta d'ingresso, la apre, entra SALLY)

DOTTORE     Signora Hills!

SALLY           Mi spiace, dottore, mi sono chiusa fuori.

DOTTORE     Sono quasi pronto per vedere il paziente.  Sono ancora il telefono.

SALLY           Oh,  ma certo.

DOTTORE     (Indica la camera da letto) Avete un equipaggio aereo in questo appartamento?

SALLY           Oh, quello è mio marito. Il suo tè arriverà subito.

DOTTORE     Tè? Caffè, se non le dispiace.

SALLY           A me non dispiace se a lei non dispiace.

(Il DOTTORE torna al telefono. SALLY entra nel soggiorno)

SALLY      Pensavo se ne fosse andato, signor Protheroe.

(PROTHEROE brandisce un pomodoro mangiato a metà)

PROTHEROE            Certamente no.  Posso offrirle un pomodoro?

SALLY      No, grazie.

PROTHEROE            Pieno di vitamine essenziali.  La gente non sa più mangiare, al giorno d'oggi.  Vogliono tutti solo pizza e robaccia straniera.

SALLY           Mi auguro che abbia quasi finito...

PROTHEROE            Non posso fare le cose di fretta.  Sono un perfezionista.

SALLY           E' un tale caos qui, oggi.

PROTHEROE            Personalmente, io comincio ogni mia giornata con prugne e crusca.  E' un'abitudine.

SALLY      Tenti di finire presto.

(SALLY sta per uscire dalla stanza)

PROTHEROE            Signora Hills ... ?

SALLY      Sì?

PROTHEROE            Suo marito...

SALLY      Sì?

PROTHEROE            Mi sembra molto teso. Gli raccomando vivamente una colazione con prugne e crusca.

SALLY           La ringrazio.  Il tè è in arrivo.

(SALLY torna dal dottore, in ingresso.  PROTHEROE va verso l'alcova)

DOTTORE     (Al telefono) Non posso aspettare tutto il santo giorno.  Richiamerò io più tardi. (A SALLY) Sono pronto per vedere il paziente.

SALLY           Ah, bene.

(SALLY lo dirige nel bagno)

PETER            Era ora.

DOTTORE     Qual'è il problema?

PETER            Non è ovvio?  Non mi posso muovere.  Ho un dolore infernale.

SALLY           Ha un dolore infernale.

DOTTORE     Ah-ah.  E' molto piccolo. Il bagno, dico.  E dov'è questo dolore? Può tirar su una gamba?

PETER       Quale?

DOTTORE     Ne ha solo due: l'una o l'altra fa lo stesso.

PETER            (Ci tenta) No.

DOTTORE     E quell'altra?

PETER            No.

DOTTORE     E’ qui in vacanza?

SALLY           (Precipitosa) Sì, sì, sì.  L'ho detto alla sua segretaria.

DOTTORE     E da dove viene?

PETER            Ma che importanza ha?  Da Kingston.

DOTTORE     Jamaica?

PETER            (Con uno scatto) No, quello sul Tamigi!

DOTTORE     Meglio star calmi.  Lei è incastrato.

PETER       Questo lo sapevo già.  La prego di disincastrarmi.

DOTTORE     Va bene, va bene, non c'è bisogno di alterarsi. li dolore le è venuto prima di entrare nella vasca?

PETER            Ho sentito uno strappetto, sì.

DOTTORE     Che cosa aveva fatto, subito-prima?

SALLY           (Precipitosa) Niente.

PETER            Niente.

DOTTORE     (Pausa) Niente? (A SALLY) Che cos'ha agli occhi?

SALLY           Niente.

DOTTORE E allora perché porta -li occhiali da sole qui dentro?

PETER            Nel caso lei mi rico... Perché dalla finestra entra un grosso riflesso.

DOTTORE     Ah-ah.

PETER            Mi spiace, Dottore - ma io sono in un periodo di grande stress. (Pausa) Lei la guarda la televisione?

DOTTORE     Se guardo... ma che diamine!  Sembra che la gente non sa,p,a pensare ad altro

SALLY           (A PETER) Il dottor McKenzie non guarda mai la TV al pomeriggio.

PETER            Questo è un bel sollievo.

DOTTORE     Lasciamo perdere la televisione e vediamo di risolvere questo problema. (A SALLY)  Ci lasci pure da soli.

SALLY           Grazie, dottor McKenzie, mi chiami se ha bisogno di me.

(SALLY esce dal bagno e si ritrova faccia a faccia con LEONARD che proprio nello stesso momento esce dalla camera da letto).

Oh. Leonard - le mie sigarette.

LEONAR-D   Ah, sì, certo, le sigarette.  Come va il lavoro d'idraulica?

SALLY           Gli sto andando a fare del tè.  Anzi no, del caffè.

LEONARD                Che Fine ha fatto quell'altro idraulico?

SALLY           Quale altro idraulico?

LEONARD                Quel vecchio sciroccato con la vocina da medico e che ci stava scroccando una serie di telefonate.

SALLY           Oh, quell'altro idraulico!  Sì - sì, è proprio un idraulico, non c'è dubbio.

LEONARD    E perché dobbiamo avere anche un altro idraulico?

SALLY           Beh, ecco... è venuto ad aiutare il primo idraulico.  Per una specie di supervisione, diciamo.

LEONARD                Beh, digli di sbrigarsi ad andarsene, tutti e due.

(LEONARD va alla porta d'ingresso e si ferma)

Oh - e... Sally...

SALLY           Sì?

LEONARD    Se l'idraulico con le sua vociona dovesse dire qualcosa di... non so, … di Australiane che vanno a gambe all'aria... tu non badarci.  Si riferisce al cricket.

SALLY           Va bene.

LEONARD                E non entrare in camera da letto, Sally.

SALLY           Non avevo intenzione dì farlo.

LEONARD                Lo dico perché ho lasciato tutto in disordine.  So quanto ti dà fastidio, quando lascio le cose in disordine.  Poi metto tutto a posto quando torno.

SALLY           Non ti preoccupare, Leonard.

(SALLY va in cucina, LEONARD esce dalla porta principale e la richiude sbattendola ostentatamente. Immediatamente dopo, però, la riapre piano-piano e va in punta di piedi al telefono per fare una telefonata.  Suoni dal pianoforte a cui lavora PROTHEROE)

LEONARD      (Sotto voce, al telefono) Roger?  Sono Leonard.  Vieni subito qui e portati via Annabelle.  Non può... Si è completamente impasticcata.  Adesso sta dormendo sotto al letto.  Sì, subito.

(LEONARD mette giù il ricevitore.  LEONARD va alla stanza da letto, guarda dentro, e sentendo PROTHEROE al pianoforte, fa irruzione nel soggiorno)

Le dispiace!

PROTHEROE Affatto.  Venga pure.  Come si sente adesso?  Ce l’ha fitta ad uscire!

LEONARD    No, devo ancora andare a prendere delle sigarette.

PROTHEROE Sì, ma come va?

LEONARD    A piedi!  Vado solo qua sotto.  C'è un distributore automatico vicino all'ingresso.

PROTHEROE Glie ne do io.  Ne ho un pacchetto nella tasca della giacca.

LEONARD    Grazie.

PROTHEROE Posso offrirle un po' di formaggio?

(LEONARD è andato presso la giacca di PROTHEROE, appesa alla spalliera di una sedia lì vicino)

LEONARD    No, Grazie!  Pensavo fosse qui per accordare il piano, non per un picnic.

PROTHEROE lo mangio per vivere, non vivo per mangiare.  Lei è molto teso.  Fossi in lei mangerei regolarmente delle prugne.

(LEONARD si siede)

LEONARD    Prugne?

PROTHEROE Ha dei dolori?

LEONARD    Ho i piedi che mi fanno vedere l'inferno.

PROTHEROE Spero di non averle fatto male.

LEONARD Quando?

PROTHEROE Quando l'ho presa per il sedere.

LEONARD    Ah, ma io tanto con capisco mai le battute. (Pausa) Quand'è che mi ha preso per il sedere? Oggi, mi sembra di non essere più in grado di comunicare con nessuno.  Se avessi volato, avrei detto di risentire dei cambiamento di fuso orario.

(SALLY esce dalla cucina per andare nel bagno, noi sentendo LEONARD parlare con PROTHEROE va invece nel soggiorno)

PROTHEROE Vuole accendere?

LEONARD    Io non fumo.

PROTHEROE No?  E allora perché …?

(Entra SALLY)

SALLY           Leonard...

PROTHEROE            Dovrebbe starsene a letto.  Su- una bella tavola dura.

LEONARD                Ecco qui le tue sigarette, cara. (Pausa) Su una che?

(LEONARD dà le sigarette a SALLY)

SALLY      Grazie.

LEONARD                Dobbiamo pagare il signor Protheroe.

SALLY           Quant’è, signor Protheroe?

PROTHEROE            Settanta centesimi.

SALLY           Un ottimo prezzo.  Il signor Morrison si faceva pagare otto sterline e mezzo.

LEONARD                Per le sigarette!  Non per l'accordatura!

(Un urlo improvviso da parte di PETER)

Cos'è?

PROTHEROE            Qualcuno che grida.

SALLY      Ah, devono essere gli idraulici nel bagno.  Sono molto eccitabili.

PROTHEROE            Tolgono la vasca, eh?

SALLY           Forse.

LEONARD    E perché dovrebbero togliere la vasca?

PROTREROE Quella vasca è decisamente troppo piccola e troppo pericolosa.

LEONARD    E' una vasca perfettamente perfetta!

PROTHEROE Fino a che non ci rimani incastrato dentro. lo me ne libererei.

LEONARD                (Si alza) Nessuno ci toglierà quella vasca!  E comunque, lei è un accordatore di pianoforti.  Così diavolo ne sa di vasche da bagno?

SALLY           Tesoro!  Calma!

LEONARD                lo non mi faccio prendere in giro da un paio di idraulici profittatori!  Gente che ti scassa il pavimento, tenti di spostati la vasca e si fa pagare un occhio della testa. Mi vien proprio voglia di cacciarli via a calci!

(LEONARD esce dal salotto, seguito da SALLY)

SALLY           Per favore, vatti a fare un sonnellino, e vedrai che quando ti svegli il bagno funzionerà perfettamente - l'accordatore se ne sarà andato, e tutto sarà rientrato nella normalità.

(Un altro urlo di PETER dal bagno)

LEONARD Ma che diavolo stanno facendo, là dentro?

SALLY           Leonard, ti prego... fallo per me (Lo spinge in camera da letto) Va' a riposarti.

LEONARD    Va bene, va bene.  Non spingere!

(Quando LEONARD è finalmente chiuso in camera da letto, SALLY va raggiungere PETER e il DOTTORE nel bagno)

DOTTORE     Ho fatto al paziente un paio di iniezioni.

SALLY           Mi pareva.

DOTTORE     Gli toglieranno il dolore, in modo che potremo tirarlo fuori di lì.

PETER            Ancora vivo e vegeto?

DOTTORE     "Pazienza e sopportazione", come diceva il poeta,*

(Il DOTTORE rimette l'occorrente per le iniezioni nella valigetta)

PETER            Lasciamo perdere il poeta.

DOTTOR-       E’ Ovidio, se non ricordo male.

PETER            Ovidio non stava in una vasca.

DOTTORE     No, quello era Archimede.

SALLY           Questo è stato uno dei giorno peggiori della mia vita.

PETER            Non credere che per me sia stato una festa campestre.

DOTTORE     Dobbiamo solo aspettare che le iniezioni facciano effetto.

SALLY           Venga in cucina a bere un caffè

DOTTORE     Motto gentile

PETER       Io prenderei volentieri il mio yoghourt alla banana.

(SALLY e il DOTTORE escono dal bagno.  LEONARD esce dalla stanza da letto - è in maniche di camicia.  Si incontrano tutti in ingresso)

LEONARD Beh, come vanno le cose nel bagno?

SALLY           Questo è mio marito.

DOTTORE     Ci siamo già incontrati.

LEONARD                Che succede in bagno?  Avete finito?

SALLY           Leonard...

LEONARD                E allora? O siete rimasti l'i a urlare e trincare del tè?

DOTTOR-E    E' un problema.  Un bel problema davvero.

LEONARD                Un problema?  Non sarà poi così problematico. Per me, la colpa è del portiere.

DOTTORE     Il problema è la vasca: è piccola e stretta.

LEONARD                Improvvisamente tutti non fanno che criticare la nostra vasca!  Beh, le dico una cosa... Lì è, e lì rimane - e questo è quanto!

DOTTORE     Non mi sembra il caso di essere così categorici.

LEONARD                E che mi dice dei pavimento?  Perché mi avete scassato il pavimento!

DOTTORE     Nessuno le ha toccato il pavimento!

LEONARD                Siete gente che una volta che ha iniziato una cosa non sa più quando dire basta.  C'è un blocco da qualche parte - tutto lì.

DOTTORE     Io non lo chiamerei proprio un blocco.

LEONARD                Abbiamo uno sturalavandini in dispensa.  Provate con quello.

SALLY           Leonard...

DOTTORE     Lasci fare a me, prego!  E' un suo amico?

LEONARD                Chi?

DOTTORE     Il tizio con gli occhiali scuri - ovvio.

LEONARD                Il tizio con gli occhiali scuri?  E' l'accordatore!

DOTTORE     Ma non mi dica!

SALLY           Venga a prendersi il caffè.

LEONARD                E ha anche il tempo di mettersi seduto a prendere un caffè.  Tutto tempo che ci sarà messo in conto. Idraulici!

(LEONARD torna in camera da letto)

DOTTORE     Suo marito non ha una grande opinione della mia professione.  Anche se in un certo senso siamo tutti più o meno degli idraulici.

SALLY           Lo perdoni, dottore.  Vede, è un pilota, e risente dei cambiamento di fuso orario.

DOTTORE     Non c'è dubbio che di qualcosa risente, è stato inutilmente bellicoso.

SALLY           Oh, dottore...

DOTTORE     Sì?

SALLY           Mi sento malissimo.

(Sta per crollare a sedere sull'unica sedia rimasta- Il DOTTORE fa un balzo verso di lei)

DOTTORE     Ferma!  Non si sieda qui!  Non vogliamo fare il bis dell'Australiana che va a gambe all'aria.

SALLY           Oh... ah, già, a lei piace il cricket!

DOTTORE     Cricket? lo odio il cricket!

SALLY           Oh?

(SALLY si siede)

DOTTORE     Ha un po' di febbre?  Un po' di alterazione, forse?

SALLY           Forse. Oh, dottore, sono stata una buona moglie, moglie molto amorevole e Leonerd è stato tiri marito perfetto.  Dov'è finita l'altra sedia?

DOTTORE     Il suo è un matrimonio felice?

SALLY           Ma io non ce la faccio più.

DOTTORE     Il suo non è un matrimonio felice.

SALLY           Dottor McKenzie - le capita mai di dire delle bugie?

DOTTORE     Signora!...

SALLY      Mah! Io mi sento in questa maniera tremenda adesso perché tante delle cose che sono successe non avrebbero dovuto succedere, e ancora so perché sono successe  e non è successo qualcosa che avrebbe dovuto succedere Cioè no, non avrebbero dovuto succedere e sono felice che non sia successo.

DOTTORE (Pausa) Sono sicuro che non è così semplice.  So qual'è il problema.  Lo so benissimo.

SALLY           Davvero?

DOTTORE     Sì.  Lei è stanca.  Si prenda un'aspirina.

SALLY      (Si alza) E va bene.  C'era un’altra sedia, qui - lo so che c'era.

DOTTOR-E    Il suo accordatore ha l'abitudine di venire qui a farsi un bagno?

SALLY           Oh sì.  Ehm-... sì. (Fa le corna con una mano dietro la schiena per non farsi vedere)

DOTTORE     E viene fìn qui da Kingston?

SALLY           Dice che ne vale la pena. (Fa le corna anche con l'altra niano) Lei avrà proprio bisogno di un caffè.

DOTTORE (Scuote tristemente la testa) E' chiaro che sto invecchiando.

                        (Il DOTTORE si dirige in cucina, SALLY lo segue:

SALLY           C'è dello zucchero di canna in una coppetta.

DOTTORE     (Dafuori) Grazie.

SALLY           E ci sono anche dei biscotti al sesamo sul tavolo.

                        (SALLY torna nel bagno)

SALLY           Va un po' meglio, Peter?

PETER            Sono appena stato pugnalato da due aghi lunghi cinque centimetri e tu mi chiedi se va un po' meglio?

SALLY           C'è solo una piccola cosa che devo dirti. Il dottore pensa che tu       sia l'accordatore.

PETER            Cosa?  Prima sono tuo marito, poi sono l'idraulico, e adesso sarei l'accordatore! Fammi sapere quand'è che sarò il dottore, così riuscirò a tirarmi fuori di qui.

SALLY           Almeno nessuno sa che sei Peter Raven.

PETER            Non sono più sicuro d’essere Peter Raven.

SALLY           Per colpa tua sto dicendo delle terribili bugie: sei tu che hai il terrore di rovinarti la reputazione

PETER            Mi spiace, tesoro.  Ma se non esco di qui per andare alla riunione, Andrea Standing mi staccherà la testa per farne un fermacarte.

PETER       Ci sono dei capi alla BBC che non vedono l'ora di eliminare il mio programma.  Dicono che sono inflazionato!  Che mi si vede troppo dappertutto!  Ci crederesti?

SALLY           Al momento - sì.

PETER            (Batte un pugno sul muro del bagno) Ma io mi batterò fino all'ultimo... ahi!

(Il DOTTORE esce dalla cucina ed entra in bagno)

DOTTORE     Ha detto "biscotti al sesamo"?

PETER            No, ho detto "Ahi"!

DOTTORE     Dov'è che le fa male?

PETER            Alle palle.

DOTTORE     Sul serio?

PETER            Ma no - era una battuta.  Ah - pensa che l'agopuntura potrebbe farmi bene?

DOTTORE     L'agopuntura?  No, ragazzo mio, quelle sono solo baggianate orientali.

SALLY           Dottore, avremmo un po' fretta.

DOTTORE     Ci vuole ancora qualche minuto perché l'iniezione abbia effetto.

(Mentre escono dal bagno sentono PROTHEROE che spolvera i tasti con un grande panno giallo)

DOTTORE     Chi è che suona il piano?

SALLY           Oh, è l'accor... è mio marito.

DOTTORE     Spero che sia meglio come pilota che come pianista.

SALLY           Gli piace la musica moderna.

DOTTORE     Anche a me piaceva, prima di averlo sentito suonare.

(Il DOTTORE va in cucina Si sente bussare alla porta d'ingresso.  SALLY si-precipita attraverso l'ingresso per andare ad aprire- Si trova davanti una donna, vestita con un completo molto costoso, e con un volto che denota una forte personalità Si tratta di ANDREA STANDING)

ANDREA       Buon giorno.  E' qui il signor Raven?  E' l'appartamento giusto?

SALLY           Temo di sì.

(ANDREA entra a passo deciso)

ANDREA       Sono Andrea Standing.

SALLY      Andrea Standing! Oh! E' una donna! Prego, si accomodi... oh, ha già fatto.

ANDREA  Sono il controllore dell'Immagine Visiva della BBC - sezione televisiva.  E' davvero un bel guaio.

SALLY      Può dirlo forte.

ANDREA  E' davvero un bel guaio.  Il mio assistente mi ha detto che Peter ha avuto un piccolo contrattempo e mi sono precipitata qui più in fretta che ho potuto.  Ora: punto primo: dov'è?, punto secondo: come sta?, e, punto terzo: che è successo?

SALLY      Punto prìmo: qui; punto secondo: bene e punto terzo: niente

ANDREA  Ci aspettano ad un meeting alla S.C. con il D.G.

SALLY      S.C.? D.G.?

ANDREA  Sede Centrale con il Direttore Generale.  Dovevamo farlo agli studios con il CD ma il D.G. vuole essere presente, così adesso è alla S.C. Avevo una tale fretta di raggiungere Peter che non ho neanche pranzato. Ad ogni modo eccomi qui!

SALLY      Beh... salve!

ANDREA  Tanto per sapere... lei chi è?

SALLY      lo?

ANDREA  Sì.

SALLY      Oh, io sono semplicemente... ehm... l'osteopata del Signor Raven, sì, ho detto bene: osteopata.

ANDREA  Ah, allora questo è uno studio medic'o!

SALLY      Ah sì?  Voglio dire, eh, sì.

ANDREA  Peter non mi ha mai detto che faceva delle cure.  Certo ha lavorato molto in questi ultimi tempi.  E al momento ha una grossa preoccupazione.

SALLY      sì.

ANDREA  Per lei questo pomeriggio sarà stato molto eccitante.

SALLY      Ma proprio per niente!

ANDREA  Non l'ha emozionata -vedere un personaggio televisivo così famoso... in carne ed ossa?  Insomma, dov'è?  Devo vederlo, è urgente.

SALLY      Al momento lo sta curando il dottore e questa è la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità.

ANDREA  (Sorpresa) Ci credo, ci credo.

SALLY      E' il dorso, capisce, e lo stanno curando nel bagno. Voglio dire nella sala delle terapie.

ANDREA  Per favore, gli dica che io sono qui, e gli faccia presente che deve venire immediatamente con me alla S.C.

SALLY      Alla S.C....

ANDREA  Gli dica che ho sentito dire che "siamo sotto una spada di Damocle".

SALLY      Una spada di Damocle?

ANDREA  E che potrebbero cadere delle teste.  Lui capirà.

SALLY      Bene.

ANDREA  Gli dica di non badare al suo dorso.

SALLY      Non badare al dorso.

(PROTHEROE le raggiunge ingresso)

PROTHEROE            Mi scusi, ma per il momento ho fatto tutto quanto potevo.

SALLY      Bene.

PROTHEROE            Ma il dorso è molto insicuro.  Non avevo idea che fosse in condizioni così pessime.

ANDREA  Davvero?

PROTHEROE            Proprio così.  Vede, è l'intera struttura che si è allentata.  Potrebbe essere marcio.

ANDREA  Come?

PROTHEROE O tarlato.

ANDREA       Non credo proprio!

PROTHEROE E' solo una questione di età, naturalmente.  Ma il mio consiglio in questi casi è di mettere due piastre metalliche e avvitare e bloccare il tutto.

ANDREA  Dottore, devo vederlo!

PROTHEROE            Io non sono un dottore.

ANDREA  E' un altro osteopata?

PROTHEROE            Lei si sbaglia...

SALLY      (Precipitosa) Lei ha finito, no?, signor Protheroe?

(SALLY lo spinge verso il soggiorno)

(ADANDREA) Mi scusi.

PROTHEROE            Un ultima controllata e tornerò dopodomani.

(ANDREA rimane in ingresso.  SALLY entra in bagno)

SALLY      Peter!

PETER       Sono sempre qui.

SALLY      Andrea Standing,!

PETER       Cosa?  Non vorrai dire che è qui?  Sarebbe proprio la goccia che fa traboccare il vaso.

SALLY     E' la goccia che fa traboccare il vaso.

SALLY      Dice che devi andare con lei a una riunione perché c'è una spada che pende e la testa di qualcuno che salterà.

PETER       Salterà?

SALLY      Sì, insomma, cadrà.

PETER       Oh mio Dio!  Lo sapevo!  Stanno tentando di eliminare il mio programma.  Sapevo che certa gente era pronta a pugnalarmi alle spalle.

SALLY      Lei ha parlato di spada, non di pugnali.

PETER       Saranno sia spade che pugnali se non riesco a uscire da questa vasca.  Dov'è il dottore?  E quella donna, come ha fatto a sapere che ero qui?

SALLY      Quando ho chiamato il suo assistente gli ho lasciato questo indirizzo.  Ma è tutto a posto, le ho detto che sono la tua osteopata e che qui dentro facevi delle terapie.

PETER       lo qui me la sto solo facendo sotto.  Se sospetta qualcosa, tanto vale che mi butti nel cesso. li mio programma verrà stroncato sul più bello.

SALLY      Come faccio a liberarmi di lei?

PETER       Adesso mi è venuto un crampo al collo.

SALLY      Te lo massaggio.

PETER       No, portami un cuscino, e dì al dottore di darsi una mossa.

SALLY      (Andandosene) Va bene.

(SALLY si precipita in ingresso.  ANDREA si alza)

ANDREA  Devo assolutamente parlare con Peter.  E' una questione urgentissima.

SALLY      (Afferrando un cuscino) Anche questa.  Mi scusi - non posso fermarmi.

(SALLY torna in bagno con il cuscino, mentre il DOTTORE esce dalla cucina con in tirano una tazza. Vede ANDREA che sta per sedersi sulla sedia dell'ingresso)

DOTTORE (Slanciandosi verso di lei) Non lo faccia!  Ferma!

ANDREA       Non lo faccia ferma cosa?

DOTTOR,E    Non si sieda sii quelli sedia.  E' roba pericolosa.  L'Australia delle linee aeree è andata a gambe all'aria.

ANDREA       Australiana delle linee aeree?

ANDREA       A me sembra che qui tutti facciano dei discorsi da pazzi. Forse lei mi può aiutare. Sto cercando Peter Raven.

DOTTORE     Peter Raven?

ANDREA       Lo conosce, no?

DOTTORE     No.

ANDREA       Oh. Lei non segue la televisione?

DOTTORE     Se seguo... Buon Dio!, ma cosa avete in testa tutti quanti? Tutti maniaci della televisione. Sa che penso io della televisione? Che sia una malattia. Un’epidemia che corrode le vostre vite

ANDREA  Non corrode affatto la mia vita.  E' la mia vita

DOTTOREY  Patetico! La televisione è un aggeggio diabolico per gente che non ha niente da fare, che se ne sta lì a guardare gente che non sa fare niente.

ANDREA       Sciocchezze.

DOTTORE     Proprio così.  Ma c'è un antidoto alla televisione.  E lei sa qual'è?

ANDREA       No

DOTTORE     La spina.  Basta staccarla

(Il DOTTORE dà ad ANDREA la sua tazza e va a passo deciso verso il bagno. ANDREA rimane perplessa per la piega che ha preso la conversazione- Alla porta del bagno, lui si gira di nuovo verso di lei, e ribadisce.)

Già - staccate la spina!

(ANDREA va verso la cucina- 1l DOTTORE raggiunge SALLY e PETER nel bagno)

SALLY           Quale spina, scusi?

DOTTORE     Senta, io non posso star qui tutto il giorno. La signora Faber sta per entrare in travaglio.

PETER            Se è per questo, io qui sono proprio nel pieno di un travaglio.

DOTTORE     Potrei dover chiamare un'ambulanza. Lei ha spostato troppi pianoforti.

PETER       Troppi che? Lasci perdere i pianoforti e mi tiri fuori di qui. Ho fretta. C'è gente che mi aspetta, gente importante. C'è in ballo il mio futuro.

(Il DOTTORE ha aperto la porta della sauna PETER e SALLY lo guardano perplessi)

SALLY      Cerca qualcosa, dottore?

DOTTORE     Si dice che il mal di schiena passi se ci si appende a una trave.

PETER            lo dovrei appendermi ... ? Non sono un prosciutto! Ma su che libri di testo ha studiato?

DOTTORE     Veramente questa storia della trave l'ho letta su un giornale dal barbiere.

PETER            Quella sua iniezione non mi sta facendo nessun effetto.

DOTTORE     Vediamo un po'.

(11 DOTTORE si china sii PETER, e, passando-li un braccio sotto le spalle, tenta ali tirarlo in avanti.  PEITER urla)

SALLY      Ti fa male?

PETER       No, mi fa il solletico.

DOTTORE     Su Selezione, ecco dove ho letto quell'articolo sul mai di schiena. In America, a causa del mai di schiena, si perdono 93 milioni di giornate lavorative ogni anno.

PETER       Questo è assurdo.

SALLY      Sì, ci sono solo 365 giorni, in un anno.  Certo, sarebbe differente se si trattasse di un anno bisestile, no?  In quel caso i giorni sarebbero 364.

DOTTORE     Sì, c'è un giorno in meno in un anno bisestile.  No - un giorno in più. 366.

SALLY      Ne è sicuro?

PETER       (Urla) Basta!  Chi se ne frega di quanti giorni ci sono in un anno bisestile!  Pensate a tirarmi fuori da qui, invece!

SALLY      Sì, dottore, ha davvero una fretta tremenda.

PETER            (Tetro) Magari non si tratta affatto di mal di schiena.  Ho sentito di c,ente curata per una malattia che poi è morta per qualcosa di totalmente diverso.

DOTTORE     Senti, ragazzo mio, so benissimo quello che faccio.  Se curo qualcuno per il mal di schiena, stai pur sicuro che morirà di mal di schiena e non d'altro.

PETER            La cosa non mi sorprende. (Si sente il polso) Non riesco a sentirmi il polso (Spavento)

DOTTORE     Non avrei dovuto tentare di sollevarla proprio adesso.

PETER            E perché no?

DOTTORE     (Si porta le mani alla schiena) Comincio a sentire anch'io un dolorino...

(ANDREA esce dalla cucina con una tazza, da cui beve.  Il DOTTORE si china a sentire il polso di PETER LEONARD entra in ingresso e si trova faccia a faccia con ANDREA)

ANDREA       Ah - lei è il responsabile, qui?

LEONARD    Fino a un'ora fa avrei detto di sì.

ANDREA       lo sono Andrea Standing

LEONARD                (La fissa con attenzione) Sì, bene, mi fa piacere Andrea.  Perché non si siede da qualche parte. (Chiama) Sally!

ANDREA       (Con tono autoritario) Senta un po', lei...

LEONARD    Anche lei!  Chiunque viene qui si mette subito a mangiare e a bere!  L'idraulico ingurgita del tè, l'accordatore sta facendo un picnic, e lei beve. Beh, si accomodi, faccia come a casa sua - su, si versi tutto quello che trova. (Chiama Sally!

SALLY      (A PETER) Devo andare. (Al DOTTORE) Mi scusi.

(LEONARD è andato in soggiorno. SALLY entra in ingresso, passando di fianco ad ANDREA)

(Ad ANDREA) Mi scusi.

(SALLY raggiunge LEONARD in soggiorno)

LEONARD                Chi è quella donna all'ingresso? Ha detto di essere Andrea.

SALLY           Oh... è come una masseuse.

LEONARD    Una che?

SALLY           Fa dei massaggi e dell'osteopatia.

LEONARD    Ah. E' per la tua schiena?

SALLY      Sì, proprio così, per la mia schiena.

LEONARD    Non avevo capito che stavi così male.  Falla venire qui, ti potrà massaggiare con un sottofondo musicale.

SALLY      Ha finito, signor Protheroe?

PROTHEROE Tornerò a sistemare bene la struttura, possiamo fare tutto un conto allora.

LEONARD    E prima ti liberi da quell'idraulico scozzese, meglio sarà.  Quello è un tipo che fa solo guai, da' retta a me. (va in camera da letto)

SALLY      Me ne libero, me ne libero.  Promesso.

(SALLY si precipita di nuovo verso  il bagno e incrocia ANDREA)

ANDREA       Come sta il paziente?  E' pronto?

SALLY           Mi scusi.  Sarà da lei quanto prima.

(SALLY entra nel bagno)

PROTHEROE            Quel tipo di mal di schiena lì dev'essere ereditario.  Una massaggiatrice non può farci niente.

LEONARD                Grazie per il parere, ma non è ora che lei vada via?

PROTHEROE Di questi tempi, il massaggio ha acquistato una brutta fama.  Basta dire massaggiatrice, e uno pensa subito a una sado-maso - "autoritaria, educazione severa".

(ANDREA entra in soggiorno)

LEONARD    (Guarda ANDREA) In questo caso proprio non glielo assicuro.

ANDREA       Mi scusi... come va la schiena?

LEONARD    Beh, io è la prima volta che sento parlare di mai di schiena.

PROTHEROE            Farò un salto dopodomani.

LEONARD                Per me va bene. lo sarò a New York.

ANDREA       Davvero?  Fa pratica anche a New York?

LEONARD                Pratica?  Non ho nessun bisogno di far pratica, io.  Da anni ormai sono un professionista.

ANDREA  Si chiederà io chi sono.

LEONARD                Mi è stato detto, lei chi è.

ANDREA       Bene.  Devo chiederle scusa.

LEONARD    Per cosa?

ANDREA       Forse sono stata un po' troppo autoritaria.

PROTHEROE            (S’irrigidisceper l’indignazione) Visto? Che le avevo detto?

ANDREA       Sto andando a Portland Place.

PROTHEROE Portland Place?... E' lì che... esercita?

ANDREA       Oh, no, io lavoro a Stanton. Ma al momento sono alla disperati ricerca di un uomo.

PROTHEROE Una del mestiere?

ANDREA  Altroché, e da anni ormai.  Sono orgogliosa di essere una professionista che lavora con professionisti.  Abbiamo dei problemi, naturalmente.

PROTHEROE            Non mi stupisce.

ANDREA  Cosa vuole davvero l'uomo della strada?  Se lo sapessimo, glie lo daremmo.  Il nostro scopo è di offrire stimoli ed eccitazione ogni santa sera... ed anche ogni pomeriggio, ovvio.

LEONARD    Ma non... non la stanca, tutto questo lavoro?

ANDREA  Ah, sì, molto spesso sono esausta.  Tento di soddisfare tutti i gusti, ma spesso non ci riesco.

PROTHEROE            Ma non si vergogna?

ANDREA       A volte.  E' così scoraggiante sapere che hai della gente che sta a guardare...

PROTHEROE A guardare?

ANDREA       E poi, nel momento più eccitante, che ti fanno?

LEONARD                Che ti fanno?

ANDREA       Glie lo dico io.  Lasciano la stanza e vanno a farsi una tazza di tè.  Ma ci sono anche delle compensazione.  Avrò una pensione altissima.

LEONARD    Davvero?  E da chi?

ANDREA       Dalla BBC, naturalmente.

PROTHEROE La BBC!  L'ho detto che era un covo di nequizie, e questo lo prova. La nostra nazione, un tempo gloriosa, sta ormai sguazzando nella depravazione... e chi c'è dietro a tutto questo?  La BBC!  E il Governo!  E forse anche il Ministero delle Poste.

ANDREA  Non riesco a seguirla. (Guarda l'orologio) Dovrei proprio andare, ma l'osteopata con la camicia rosa mi ha detto di attendere.

LEONARD                Che osteopata! - quella è mia moglie.

ANDREA       Ne è sicuro?

LEONARD                Penso di sì - sono sicuro di sì - ma certo che è mia moglie.

PROTHEROE Lei è l'unica cosiddetta osteopata o massaggiatrice, qui.

ANDREA       Ma io non sono affatto una massaggiatrice.

PROTHEROE            Sappiamo benissimo lei cos'è.

ANDREA       Sono il Controllore all'Immagine.

LEONARD    Il che?

ANDREA       E sto aspettando Peter.

LEONARD                Peter?  Chi ... ? - Aspetti un momento io pensavo che lei fosse pensavamo che fosse... oh mio Dio - mi spiace, forse è il cambiamento di fuso orario che mi fa sentire così confuso.

ANDREA        Mi spiace, dottore.

LEONARD    Io non sono dottore.

ANDREA       Non è un dottore?

PROTHEROE            E' un pilota.

ANDREA       Ah, allora lei è l'osteopata!

PROTHEROE No, io sono l'accordatore.

LEONARD    E' per forza lo sbalzo di fuso orario!

ANDREA       Se è per questo, sono confusa anch'io.

LEONARD    Perché non ricominciamo tutto da capo?

ANDREA       Non ho tempo.  Vorrei che avessero finito con Peter.

LEONARD                Io vorrei che lei spiegasse una buona volta chi è questo Peter!  Oh mio Dio!

(ANNABELLE è uscita dalla camera da letto ed entra girovagando nel soggiorno. LEONARD si precipita da lei e la spinge nuovamente in camera da letto prima che lei possa pronunciare parola)

PROTHEROE Di nuovo quel profumo!

(PROTHE,ROE annusa l'aria)

Chi era?

ANDREA       Solo un'altra dello staff clinico, suppongo.

PROTHEROE            Staff  clinico ?

(Il DOTTORE esce' dal bagno e i,a in soggiorno. LEONARD esce dalla camera da letto.  Tutti e due entrano nel soggiorno, con LEONAPD in testa)

LEONARD                (Al DOTTORE) Ancora qui, lèi?

DOTTORE     Vorrei usare il suo telefono.

ANDREA       Ah, lei è l'osteopata!

DOTTOR-E    Assolutamente no!

LEONARD    E' quel maledetto idraulico!

DOTTORE     So che non ha una grande opinione della mia vocazione...

LEONARD                Vocazione"?  Mio Dio, ma dove andremo a finire?

DOTTORE     Diciamo allora professione.

LEONARD                Diciamo pane al pane.  E' un commercio!  D'accordo, va fatto da gente abile, se vuole, ma non è una professione.

DOTTORE     Non ho tempo di star qui a disquisire sui termini, signore.

LEONARD                Ha finito nel bagno - è tornata l'acqua?

DOTTORE     L'acqua?  Che vuol dire, acqua?

LEONARD                H20.  Acqua!  Visto che lei è un professionista con una vocazione, non mi dica che non sa cos'è l'acqua!

DOTTORE     Non so cosa ho detto per farla tanto arrabbiare: io sto tentando di fare dei mio meglio per aiutare un povero accordatore bloccato nel bagno.

ANDREA       L'accordatore è qui!

PROTHEROE Sì che sono qui. E’ cieco?

DOTTORE     Lei è un altro accordatore?

PROTHEROE No, io sono sempre stato io.  Dov'è quell'altro?

DOTTORE     Nel bagno.  L'accordatore è nel bagno.

LEONARD    E che ci sta a fare?  Non ci sono pianoforti nel bagno!

ANDREA       Io non capisco più niente.  Devo comunque vedere subito quel povero sventurato.

LEONARD                Quale povero sventurato?

ANDREA       Peter, naturalmente.

LEONARD                (Non capisce) Peter naturalmente?  E chi è questo Peter? (Urla) Peter!

ANDREA  Devo vederlo immediatamente, capisce?  Subito!

(Entra SALLY)

SALLY           Leonard, smettila di urlare!

LEONARD   (Urlando) Non sto urlando!

PROTHEROE            Glie l'ho detto che era teso.

LEONARD    Per favore, ve ne volete andare tutti quanti?

DOTTORE     (Avviandosi) Col massimo piacere.  Ma farò prima una telefonata, se non le dispiace.

LEONARD    E allora la faccia a carico dei destinatario, se non le dispiace.

(Il DOTTORE va al telefono in ingresso.  Prende un elenco del telefono e cerca un numero durante tutta la scena seguente)

SALLY      (Ad ANDREA) La prego... venga ad aspettare in ingresso.

ANDREA  Va bene.  Ma quando posso vederlo?

SALLY      Dipende.

ANDREA  Da che cosa?  Lo devo vedere subito!  Mi spiace di essere così puntuta.

SALLY      Puntuta?

ANDR,EA Tesa e nevrastenica.  Il fatto è che non ho fatto neanche in tempo a mangiare un boccone, da stamattina.

SALLY      Si accomodi.  Posso furie un po' di tè, o caffè, o cioccolata.

ANDREA       Non c'è tempo.

SALLY           Leonard!  Se ne stanno -,andando tutti - o almeno, in molti.

LEONARD    E'         la migliore notizia di questa giornata.

(LEONARD va nervosamente in camera da letto e richiude la porta)

SALLY      Oh, signor Protheroe, non ha ancora avuto il suo tè.

PROTHEROE            Una tazza di tè non mi dispiacerebbe.  Ho finito... mi manca solo la pera.

(Appoggia una pera sul pianoforte)

SALLY      Da questa parte, prego.

(SALLY guida PROTHEROE verso la cucina. Il DOTTORE e ANDREA sono insieme in ingresso.  Il DOTTORE sfoglia l'elenco del telefono)

ANDREA       Cosa sta cercando?

DOTTORE     Un'ambulanza.

ANDREA       Un'ambulanza?

DOTTORE     Sì. Siamo vicinissimi al parto.

(Squilla il telefono)

ANDREA       No, questo no!

(Siede, sconvolta Il DOTTORE risponde al telefono)

DOTTORE     Sì? Chi?  Roger chi?  E' in ritardo?  Lo sciopero è stato prolungato.  Non ne so niente, io, di scioperi ad Heathrow.  Al telegiornale?  No! lo non la guardo, la televisione.

(Sbatte giù il ricei,itore)

Un altro pazzo furioso!  Roger è in ritardo.  Chiunque lui sia.

ANDREA       Se solo potessi trovare la c,--p,-) sala.

DOTTORE     La chi?

ANDREA       La capo sala, ho detto.  La capo sala

(ANDREA va in soggiorno.  Vede la pera sul piano e si mette a mangiarla.  SALLY esce dalla cucina e va nel bagno)

SALLY      Non ce la faccio più, Peter.  Sono così confusa.  Tutta questa gente... tutte queste palle.

PETER       (Starnutisce) Mi sono anche. beccato un raffreddore. (Starnutisce di nuovo)

SALLY      Salute.

PETER       Che fai, sfotti?

SALLY      Sai cosa?  Dirò la verità a tutti.  A Leonard, a quella donna della BBC... a tutti.

PETER       (Starnutisce) Mi ci mancava solo il raffreddore!

(SALLY gli lancia un asciugamano con cui lui si copre le spalle)

(Starnutisce)  Un momento! Mi muovo! Riesco a muovere le gambe. Guarda!

SALLY           Non lo fare! Potresti rimanere incastrato nello scarico.

PETER            La schiena mi si è sbloccata! (Ridendo) Sono libero!

(PETER si alza, avvolto nell'asciugamano)

E' un miracolo! Posso uscire da questo bagno e da questo appartamento senza che nessuno ne sappia niente! Sono riuscito a scamparla, Sally. L'ho scampata davvero bella.

(SALLY scoppia in lacrime)

E adesso che c'è?

SALLY      (Singhiozzando) Niente. E' solo che sono così felice.

PETER       Non mi ha riconosciuto nessuno.

SALLY      Vado a dire al dottore che ti sei ripreso.

(SALLY esce dal bagno e va dal DOTTORE che è, al telefono ed ha appena fato un numero)

DOTTORE (Al telefono) Mi serve un’ambulanza.

SALLY           No, che non le serve.

DOTTORE     (Al telefono) Sì che mi serve. (A SALLY) Come?

SALLY      Annulli la chiamata... è troppo tardi.

DOTTORE     (Al telefono)Annulli la chiamata.  E' troppo tardi. (A SALLY) E' morto.

SALLY      No, solo sbloccato.

DOTTORE     (Al telefono) Non è morto, solo sbloccato.  Sì, beh, lo registri come “sbloccato all'arrivo".

SALLY      Penso che adesso se ne possa andare, dottore.

DOTTORE     Devo rivedere un attimo l'accordatore.

SALLY           Non ce n'è alcun bisogno.

DOTTORE     Ce n'è assolutamente bisogno.  E' mio dovere sincerarmi che stia bene.

(Il DOTTORE va nel bagno.  LEONARD esce dalla camera da letto e va verso SALLY, mentre ANDREA esce dal soggiorno)

LEONARD                Oh mio Dio, pensavo che se ne fosse andata.

ANDREA       Mi ha detto di accomodarmi, e mi sono fatta una pera.

LEONARD    In casa mia?

ANDREA       C'era una pera sul pianoforte.

LEONARD                (A SALLY) Ma che dice, questa pazza?

ANDREA       Prego?

SALLY           Chiedo scusa, intendeva dire quest'altra pazza.

ANDREA       Ma io le faccio rapporto all'Ordine dei Medici! lo la faccio cancellare dall'Albo.

LEONARD                Signora... la prego...

ANDREA       Ho degli amici in alto loco, io!

LEONARD                Ecco, bene, veda di andare a raggiungerli.

ANDREA       lo e il Primo Ministro andiamo dallo stesso par-rucchiere.

LEONARD    Sally... vieni qui.

(LEONARD va in soggiorno, seguito da SALLY)

SALLY           Sì, Leonard?

LEONARD                Adesso conto fino a dieci, e quando arrivo a dieci voglio che tutta questa gente sia fuori qui.  Idraulici, accordatori e quel Gengis Khan in gonnella chiunque lei sia.  Uno!

SALLY           Leonard non ti preoccupare, se ne andranno tutti.

LEONARD    Due!

(ANDREA entra in soggiorno)

ANDREA       Insisto per poter entrare nella stanza delle terapie!

LEONARD                Un'idea ottima, signora.  Tre!

ANDREA       Ho una riunione fra dieci minuti.

LEONARD                Quattro!

ANDREA       No, dieci!

LEONARD                Undici... Voglio dire, cinque.  Stia zitta!

ANDREA       Come osa! lo sono un Controllore, sa!

LEONARD                E allora veda di controllare...

ANDREA       Ho intenzione di scoprire esattamente come stanno le cose in questo posto.

(con un lamento, SALLY si lascia cadere per terra)

LEONARD    Sei!  Che stai facendo per terra, Sally?

ANDREA       Ma non lo vede?, è svenuta!

(LEONARD si inginocchia vicino a lei)

LEONARD                Avanti, Sally, ma ti pare questo il momento di svenire?  Svegliati... svegliati, Sally.  Sette!

SALLY      (Rinvenendo) Le sette?  Di già?

(11 DOTTORE è uscito dal bagno ed entra in soggiorno)

DOTTORE     Adesso posso andare.  E' tornato tutto a posto.

LEONARD    Lei ha fatto venire un collasso a mia moglie.

DOTTORE     Io non l'ho mai neanche toccata.

LEONARD    E' svenuta.

ANDREA       La mia pazienza si è esaurita!

DOTTORE E La mia paziente è svenuta.

LEONARD                Si faccia gli affari suoi e si limiti a pensare ai suoi tubi.

SALLY           (Con un lamento) Dottor McKenzie...

LEONARD                Non c'è nessun dottore qui, Sally.

DOTTORE,    lo sono un dottore, ed ho anche due o tre specializzazioni, se è per questo.

LEONARD                Ma io pensavo lei fosse l'idraulico.

DOTTORE     Lasci perdere quello che pensava, faremmo meglio a portare la signora in camera da letto.

LEONARD                Sì. No!  Aspetti!  Non in camera da letto... non ancora.

(LEONARD si precipita verso la camera da letto)

ANDREA       Ho il sospetto che qui covi, qualcosa.

SALLY           Dove sono?

DOTTORE     Al manicomio, signora.  Al manicomio.

ANDREA       Tentate tutti di tenermi nascosto qualcosa!  E' così, dico bene?  Peter sta peggio di quanto mi avete detto.

(Il DOTTORE prova il polso di SALLY)

Ditemi la verità: come sta Peter?

DOTTORE     Il polso va bene.

ANDREA       Il polso di Peter?

DOTTORE     Il polso della signora.

(Il DOTTOPE apre quella che crede essere la sua valigetta da medico al suo fianco.  Ne tira fuori uno strumento per accordare il pianoforte ed uno straccio giallo per la polvere)

ANDREA  Cos'ha intenzione di farle?  Le serve un medico, non una spolverata!

DOTTORE     Ach!

(Il DOTTORE ripone gli oggetti di PROTHEROE.  Poi trova lì accanto la sua valigetta.  LEONARD esce dalla stanza da letto portandosi ANNABELLE addormentata fra le braccia. Bussa alla porta del bagno e chiama.)

LEONARD    Ci        sono idraulici, qua dentro?

(A questo punto, PETER è vestito.  Apre la porta della sauna e ci entra appena in tempo per non farsi vedere da LEONARD che apre la porta del bagno e scarica ANNABELLE. LEONARD raddrizza la schiena e torna in soggiorno senza essersi accorto di PETER nella sauna)

(AI DOTTORE) Sta bene? (A SALLY) Stai bene?

ANDREA       Peter sta bene?  Qui c'è in ballo il suo futuro.

SALLY           Mi spiace... mi sono sentita strana.

DOTTORE     E' svenuta.  Portiamola sul letto.

LEONARD                Via libera, adesso... voglio dire, adesso la stanza è in ordine.

DOTTORE     La smetta di blaterare e ci dia una mano.

LEONARD    Sì dottore.

(Il DO TTORE porta SALLY in camera da letto)

DOTTOR-E    E mi porti la mia valigetta.

(LEONARD prende la valigetta sbagliata e segue SALLY e il DOTTORE)

ANDREA  (Seguendo gli altri) Peter è nella stanza da letto?  Insomma, qualcuno vuole rispondermi!

LEONARD                Lei provi a fare delle domande sensate!...

ANDREA       Non mi si può prendere per il naso così!

(Adesso sono tutti nella stanza da letto, e mentre la porta si chiude alle loro spalle, PETER, perfettamente vestito, esce dal bagno, sincerandosi di avere via libera. Va alla porta d'ingresso, ed esce con un mormorio di soddisfazione, senza richiudere la porta. Dopo appena qualche secondo, torna indietro.)

PETER       La mia valigetta! Il mio libricino nero!

(Si precipita in bagno. Vedendo  la valigetta vicino ad ANNABELLE ci si avvicina in punta di piedi)

ANNABELLE                       (Con voce addormentata) Oh! Sei tu, Roger?

PETER            Ehm... no... non necessariamente.

(PETER inforca rapidamente gli occhiali neri)

ANNABELLE Lei da dove arriva?

PETER       Dalla... dalla

ANNABELLE                       Tutto vestito?  Che uomo!

PETER       Sì, me lo dicono tutte.

ANNABELLE           Qualcuno potrebbe guardare dalla finestra e vederci,- Roger.  Meglio chiudere le tende.

PETER       Sì, chiudile.

(ANNABELLE chiude le tende della doccia. ANDREA esce precipitosamente dalla stanza da letto, proclamando ad alta voce)

ANDREA       Andrò nella stanza delle terapie se è l'ultima cosa che faccio.

PETER            Mio Dio!  Sono circondato!

ANNABELLE                       Ma tu non sei Roger!

PETER            No. lo non sono nessuno.  Lei non mi conosce.  Non mi ha mai visto.

(ANDREA adesso è alla porta del bagno.  Bussa.  PETER chiude a chiave la porta da dentro)

ANDREA       Peter?  Sei lì?  Sono io, Andrea.

(ANDREA tenta di chiudere la porta)

ANNABELLE                       (Annuncia) I passeggeri in lista d'attesa dovranno aspettare il prossimo volo.

ANDREA       Cosa?

ANNABELLE                       (Cs.) Allacciarsi le cinture di sicurezza.

ANDREA  Cosa dovrei allacciarmi?

ANNABELLE                       Non fumare fino al decollo dell'aereo.

ANDREA       Ma che dice?

(LEONARD esce dalla stanza da letto)

LEONARD                Dell'acqua, per favore!  Acqua... presto!

ANDREA       C'è un incendio?

LEONARD                Non ancora.  Un bicchier d'acqua... mia moglie deve prendere un'aspirina.

ANDREA       Non mi sorprende.  Dove la trovo, l'acqua?

LEONARD    Là dentro.

ANDREA       La porta è chiusa a chiave.

LEONARD                No... non là dentro.  Lì c'è qualcuno.

ANDREA       Lo so.  Ho sentito una voce di donna.  E' la capo sala?

LEONARD                Sì! Esatto, la capo sala.  Vada in cucina, c'è un rubinetto anche lì.

ANDREA       Molto bene, ma poi insisto per vedere la capo sala.

(ANDREA va in cucina. LEONARD va alla valigetta che trova in ingresso.  La apre)

LEONARD    Ho dell'aspirina in valigia.  Ma che diavolo!  Questa non è roba mia. Dev'essere di Annabelle.

(Prende la sua valigetta e torna in camera da letto.  Nel bagno, ANNABELLE avanza verso PETER)

ANNABELLE           Roger!  Quanto sei bello!

PETER            Mi lasci!  Shh! Io non sono Roger.

ANNABELLE           E          allora chi sei?  Perché eri nella doccia?  Perché sei in questo bagno con me?

PETER            Io... io sono un ispettore sanitario.  E sto ispezionando.

(Batte contro le pareti della sauna)

Sì, mi sembra tutto a Posto. ,

ANNABELLE                       (Sedendosi, sempre insonnolita) Oh, capisco.  Chiedo scusa.

(PROTHEROE esce dalla cucina seguito da ANDREA)

PROTHEROE                        Non so niente di nessuna capo sala, signora.

ANDREA  E' da quando sono entrato qui che non ricevo che insulti da tutti.  Mi ignorano completamente.

(Vanno verso la camera da letto)

PROTHEROE E' proprio questo il guaio al giorno d'oggi!  Non c'è più rispetto per nessuno.

ANDREA       Devo trovare la capo sala, ed esigo di vedere Peter.

PROTHEROE Giustissimo.

(Lei è entrata in camera da letto.  PROTHEROE va in soggiorno a prendere la sua valigetta e il bastone bianco. Prende una valigetta, ma è quella del DOTTORE.  Nel frattempo, nel bagno...

ANNABELLE                       (Risi,egliandosi) Un ispettore sanitario?  E' incredibile, davvero incredibile.  Abbiamo già decollato?

PETER            Zitta!

ANNABELLE                       Non alzi la voce con me o dovrò informare il pilota.

PETER            Il pilota è in camera da letto.

ANNABELLE           Il pilota è dove?  E allora chi è ai comandi?

PETER            Siamo in automatico.

ANNABELLE           Siete sicuro?

PETER            Sì! Vada a vedere lei stessa.

(Peter  apre la porta della sauna e spinge ANNABELLE all'interno. Poi apre cauto la porta del bagno. ANNABELLE sporge la testa dalla sauna)

ANNABELLE Non apra la porta!  Cadrà di sotto!

PETER            (Dando qualche colpetto alla valigetta) Ho il paracadute.

(ANNABELLE torna nella sauna- PROTHEROE adesso è all'ingresso, davanti alla porta.  Fa scorrere la mano sulla valigetta che ha preso, ed assume un'espressione perplessa. Apre la valigetta e ne tira fuori uno stetoscopio.)

PROTHEROE            Una fune?  Non può essere mia.  E' Martedì.  Oh... è uno stetoscopio!

(PROTHEROE rimette lo stetoscopio dentro la valigetta mentre PETER esce indietreggiando con fare furtivo dal bagno, con in mano la sua valigetta. Va in punta di piedi alla porta d'ingresso, ma PROTHEROE si accorge che c'è qualcuno)

C'è qualcuno?  E' lei, signora Hills? O è lei, dottore?

PETER       (Imitando l'accento del DOTTORE) Sissignore, sono io. il Dottore.

PROTHEROE            Oh, bene .  E' stato un pomeriggio di fuoco, dico bene?

PETER       Altroché, ragazzo.  Altroché.

(PETER apre la porta d'ingresso, ma PROTHEROE lo ferma col bastone)

PROTHEROE            Un momento, ha preso la valigetta sbagliata.  Me la dia.  La sua è questa.

PETER            Che?  Ne è sicuro?  Voglio dire... (Riprende il tono del DOTTORE) Ne sei proprio sicuro?

(Si scambiano le valigette.  Si sente  ANDREA in camera da letto)

ANDREA       (Da fuori) Ma dov'è Peter?  Mi ha detto che era qui, quando sono arrivata.

PETER       Santo cielo... noo!  Devo proprio andare.  Un parto trigemino.  Devo andare.

(PETER si precipita fuori.  PROTHEROE tasta la valigetta che si sono scambiati.  Ha ancora un’espressione perplessa.  Apre la valigetta, ne tira fuori una confezione di yoghourt.  L'annusa.)

PROTHEROE  Yoghourt!  Alla banana?  Ed è anche scaduto.  Decisamente andato a male.

(Il DOTTORE esce dalla camera da letto portando una valigetta, e si ritrova faccia a faccia con PROTHEROE all'ingresso)

DOTTORE     Basta, a questo punto me ne vado.  Questa è una gabbia di matti.

PROTHEROE  E' ancora qui?  Pensavo che se ne fosse appena andato.

DOTTORE Sto andando via, ed è sempre troppo tardi.  E un'altra cosa, questa maledetta borsa è sua.  E' piena di aggeggi per accordare i pianoforti.

(Il DOTTORE afferra la valigetta che ha in mano PROTHEROE e la scambia con quella che ha in mano lui)

PROTHEROE Sì, sì, questa è proprio la mia, grazie.  Ma, aspetti un attimo...

DOTTORE     Io non aspetto niente e nessuno.  Devo andare.

PROTHEROE  Ha un parto trigemino che l'aspetta, lo so.

DOTTORE     La signora Faber ha avuto tre gemelli?  Oh mio Dio --è chiaro che sto invecchiando!

PROTHEROE  Questo la farà ridere...

DOTTORE     Ne dubito.

(PROTHEROE impedisce al DOTTORE di uscire col bastone)

PROTHEROE Sto tentando di capire com'è potuto succedere.

DOTTORE     Beh, che era incinta lo sapevo.

PROTHEROE  No, non lei.  Lui.  Se era nel bagno, non poteva essere in volo.

DOTTORE Eh?

PROTHEROE Sdraiato lì tutto nudo.  Non me lo spiego mica bene.

DOTTORE     Ma di che sta parlando?

PROTHEROE  Ma non guarda la televisione?

DOTTORE     (Sembra pronto ad esplodere) No!  Non guardo la televisione.  E lo sa perché non la guardo?

PROTHEROE  No?

DOTTORE     Perché a casa ho qualcosa di molto più stimolante:  mia moglie!

(il DOTTORE esce di furia.  PROTHEROE ridacchia tra sè)

PROTHEROE Chi l'avrebbe mai detto!

(PROTHEROE esce mentre ANDREA e LEONARD escono dalla camera da letto in direzione della porta d'ingresso.)

LEONARD    Le assicuro, signora, che io non sono un osteopata, mia moglie non è un'osteopata e per di più in questa casa non c'è nessun osteopata, E non c'è neanche nessun Peter.  Posso solo pensare che sia venuta all'indirizzo sbagiato. Provi alla porta accanto.  Probabilmente è pieno di osteopati - e potrebbe anche essere pieno di Peters.

(SALLY esce dalla stanza da letto indossando di nuovo il kimono)

SALLY           Tesoro - la sedia qui dell'ingresso... quella che un tempo era qui e adesso non c'è più...

LEONARD                (A SALLI) Un attimo e sono da te, amore.  Non interrompermi. (Ad ANDREA) Arrivederla, signora, e le auguro di trovare chiunque lei stia cercando.

ANDREA       Lo spero anch'io, e per il suo bene.  Il D.G. alla S.C. vuole cancellare il programma...

LEONARD                Signora, la prego...

ANDREA       Ci sono state voci... totalmente infondate, ne sono sicura... che Peter abbia un suo libricino nero, tutto pieno dei nomi delle ragazze che seduce...

SALLY           No!

ANDREA       Mi auguro di non averla scioccata! Il guaio è che il D.G. è un'incurabile R.C.

LEONARD                Capisco.

SALLY           Un R.C.?

LEONAP,D    Lasciala parlare!  Non vorrai dare un senso...

ANDREA       Reazionario Codino.  Ha avuto sentore di questi pettegolezzi riguardo a Peter e a una sua donnina segreta  che per di più sarebbe sposata con un noioso di Heathrow...

SALLY           Leonard!  Insomma... Leonard!...

LEONARD                Sì, lo so, la sedia!  Adesso ci pensiamo, tesoro.

ANDREA       E' per questo che devo portare Peter alla S.C. Deve pensare a scagionarsi.

LEONARD                (Dandole ragione come ai pazzi) Ecco, brava, ci pensi lei.

ANDREA       Per me, io non do mai retta ai pettegolezzi.

LEONARD    Mi pare saggio.

ANDREA       A differenza dai suoi telespettatori, so benissimo che il nostro caro Peter non è un santo.

LEONARD                Appunto.

ANDREA       Ma devo proteggerlo, capisce., dall'Alto Comando della BBC.  Perché - e questo è il punto io… beh (Ridacchia)... come dire?... gli sono molto affezionato.

LEONARD    Congratulazioni, Comandante.

ANDREA       No, no.  Sono un Controllore.

LEONARD                Appunto: controlli.  Arrivederci.

ANDREA       Arrivederci.

(ANDREA esce e LEONARD richiude la porta d'ingresso)

LEONARD                Quella donna è fuori di testa!  Non avevo idea di che cosa parlando.

SALLY           Ah no? Davvero non avevi capito?

LEONARD                E come? Faceva dei discorsi da matta. Devo bere qualcosa.

(Va in soggiorno.  SALLY va in camera da letto)

SALLY           Volevo chiederti di questa...

(LEONARD accende le luci del soggiorno e chiude le tende) ANNABELLE esce dalla sauna avvolta in un asciugamano, canticchiando una canzoncina fra sé e sé. Va nella vasca, dietro la tenda della doccia. LEONARD trova il cappello di ANNABELLE sul tavolo-bar. Mentre considera           cosa fai-ne, entra SALLY con in mano i pezzi della sedia rotta.)

SALLY           Ho trovato una sedia rotta nel guardaroba, Leonard.

LEONARD                Oh. Ah. Sì. E' una sedia rotta.'

SALLY           E' la sedia dell'ingresso. Che le è successo?

LEONARD                Penso che forse ci si è seduto sopra un dottore, o un idraulico, o magari un osteopata. La riparerò più tardi.

(LEONARD prende i pezzi della sedia e li sistema sul pavimento. SALLY vede il cappello)

SALLY           E quello che è?

LEONARD    Questo?  Mah... niente!

SALLY           E' un cappello.

LEONARD    E' una sorpresa.

SALLY           Oh. Grazie, Leonard. (Lo prende, distratta da altri pensieri)

LEONARD    Mettitelo più tardi.

SALLY           Sì. Mi spiace, Leonard.  Davvero mi dispiace, tanto, tanto tanto.

LEONARD    Ti dispiace che cosa?

SALLY           (Si siede) Se dico che mi dispiace per tutto, non vorrai che mi metta a precisare, no?  Non ti basta, se dico che mi dispiace?  Non m'importa se anche non canterò mai alla televisione.

LEONARD                (Si siede) E' da quando sono rientrato che mi sembra che tutti mi parlino per indovinelli - e adesso ti ci metti anche tu!

SALLY           Vedi, tesoro, il fatto è che io odio le bugie.

LEONARD                (Prendendo il cappello e posandolo sul pavimento) Chi ha detto delle bugie?

SALLY           Ti amo, Leonard, e ti prometto che non farò mai più la scema con un altro uomo.  Mai più.

LEONARD                Mi fa piacere.

SALLY           Mi fa piacere che ti faccia piacere.

LEONARD                Bene.  Mi fa piacere che ci facciano piacere le stesse cose.

SALLY           Non cederò mai a quel tipo di tentazioni.

LEONARD    Quale tipo di tentazioni?

SALLY           Sai... l'altro sesso.  Gli uomini.

LEONARD                Sì, tesoro, lo so che l'altro sesso sono gli uomini.

SALLY           Tu non hai mai avuto di quelle tentazioni, Leonard?

LEONARD    Con degli uomini?  No!

SALLY           Dicevo da parte di altre donne. lo a volte mi preoccupo, con tutte quelle hostess dappertutto.

LEONARD                (Allarmato) Dove?

SALLY      Sono tutte così belle.

LEONARD                Oh, io quasi non le vedo nemmeno.  Fanno parte dell'aereo, ecco tutto.  Come...

SALLY           Come il carrello?

LEONARD                Eh, qualcosa di simile.  E poi, perché dovrei guardare delle altre donne quando ho già te?

SALLY           Grazie, Leonard. (Lo bacia) Ti amo.

LEONARD    E io amo te.

(All'improvviso si sente bussare forte alla porta. SALLY e LEONARD si immobilizzano)

LEONARD    Non vai a vedere chi è?

SALLY           No. Oppure, per meglio dire - sì.

(SALLY va alla porta d'ingresso, e si ritrova davanti PETER con l’aria di uno fuori di sé)

Oh mio Dio!

PETER            No, la mia valigetta.

SALLY           Cosa?

PETER            E mio libricino nero!  E' di importanza vitale.

(LEONARD arriva in ingresso)

Ho preso la valigetta dei dottore.

LEONARD                Ah!

(PETER si lancia verso la valigetta di ANNABELLE vicino al tavolino del telefono)

PETER            Quella è mia!

LEONARD                Aspetti un attimo!  Ma lo sa chi è lei?

PETER            lo non sono nessuno!

LEONARD    Ma io la sua faccia la conosco.

SALLY           No!

PETER            Impossibile!

LEONARD                Ma io la riconosco.  Non mi dica niente: ci arrivo da solo.

PETER            Spero proprio di no.

LEONARD                Lei è quel tizio alla tivù!

PETER            No!

SALLY           Oddio!

LEONARD                Ma sì!  Lei è quello delle previsioni del tempo!

PETER            Ma come si permette!

(Dal bagno arriva un urlo di ANNABELLE)

SALLY           Leonard!  C'è qualcuno nel bagno!

LEONARD    E' un idraulico!

(SALLY va nel bagno, seguita da LEONARD.  Ci trova ANNABELLE che si copre le nudità con uni paio di  spugne.)

SALLY           Un idraulico?

LEONARD    Una donna idraulico.

SALLY           Leonard... chi è questa donna?

ANNABELLE           Sono Annabelle... australiana di Adelaide.

SALLY           Leonard!  Mi avevi detto che non avresti mai guardato un'altra donna!

LEONARD                (Coprendosi gli occhi) E io non sto guardando.  Annabelle... esci subito da lì!

ANNABELLE           Non posso!  Mi sono incriccata la schiena!

(Sulla porta compaiono il DOTTORE e PROTHEROE, che sono quasi al litigio)

PROTHEROE  E io le continuo a ripetere che questa è la mia valigetta.  Vuole che io non la sappia riconoscere al tatto?

DOTTORE     E allora la mia chi ce l'ha?  E' piena di strumenti di valore.

PROTHEROE  E' un caso di appropriazione indebita.

PETER            Forse quella valigetta lì è la mia!

PROTHEROE  Ah... così lei è ancora qui! Lei è Peter Raven, vero?

PETER            Come?

PROTHEROE              Eh, lo pensavo. Finalmente ci sono! Aspetti che lo racconti a quelli del Circolo!

PETER            No! Posso spiegare tutto...

(Mentre va alla porta d'ingresso, la valigetta che PETER ha in mano cade. Aprendosi se ne escono, a cascata, tutti gli indumenti intimi di ANNABELLE .       TUTTI INSIEME.)

SALLY           E' un incubo!

PETER            La mia valigia!

LEONARD                Fuori dai piedi!

PROTHEROE  Dobbiamo stare calmi!

ANNABELLE  Coniglietto!  Tirami fuori di qui!

FINE