Il delitto di Lord Arthur Savile

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Commedia tragicomica

liberamente tratta dall'omonimo racconto

di Oscar Wilde

Personaggi

Lord Arthur Savile

Lady Windermere

Lady Clementina Beauchamp

Septimius Podgers

La Duchessa di Paysley

Erlyne Savile Sir Thomas

James

Lady Flora

Sybil Marton

Gerald Durlingthon

Lady Stutfields


Salotto di casa Windermere. Siamo ad una delle famose feste organizzate dall'eccentrica lady.

Vi sono diversi invitati tra cui la Duchessa di Paysley, Sir Thomas, Lady Flora, Lady Stutfields.

Lady Windermere      Dov'è il mio chiromante?

Duchessa di Paysley  Il tuo che cosa Gladys?

Lady Windermere     Il mio chiromante! Non posso vivere un momento senza di lui

Duchessa di Paysley  Cara Gladys, sei sempre così originale!

Lady Windermere      Devo certamente presentartelo.

Duchessa di Paysley Cosa? Presentarmelo! Non vorrai farmi credere che è qui?

Lady Windermere     Ma naturale che è qui! Non mi sognerei mai di dare un ricevimento senza di lui.

Duchessa di Paysley  E' uno che predice la fortuna, suppongo.

Lady Windermere      E anche la sfortuna, di ogni genere. L'anno venturo, per esempio, mi troverò in grande pericolo, sia per terra che per mare. Così andrò a vivere su un pallone, e ogni sera mi farò portare un cestino con la cena. (mostrando il palmo della mano) E' tutto scritto qui, sul mio mignolo, o sul pollice, dimentico sempre quale? Ah, ecco il signor Podgers.

(entra il Sig. Podgers)

Signor Podgers, voglio che leggiate subito la mano della Duchessa di Paysley. Duchessa si tolga il guanto. No, non la mano destra, l'altra.

Duchessa di Paysley (titubante) Cara Gladys, non penso che sia una cosa molto opportuna.

Lady Windermere   (trascinandola per mano) Duchessa, questi è il signor Podgers, il mio chiromante preferito. Mr. Podgers, questa è la Duchessa di Paysley, e se voi direte che il suo monte della luna è più sviluppato del mio, non vi crederò più!

Mr. Podgers prende la mano della Duchessa e la osserva attentamente. Poi intona un'aria celebre (1l barbiere di Siviglia) facendo lalatala.

Lady Windermere      Voi avete descritto il carattere della Duchessa in maniera ammirevole.

(tutti applaudono)

Mr. Podgers, adesso dovete leggere la mano anche a Lady Flora.

Lady Flora si fa avanti titubante sospinta dagli altri ospiti. Mr. Podgers prende la sua mano e dopo averla esaminata esegue di nuovo il brano di prima.

Lady Flora      Proprio così!

(tutti applaudono)

Lady Windermere Ma voi dovete assolutamente leggere qualche altra mano, Mr. Podgers. (cerca con lo sguardo fra gli ospiti) Sir Thomas, venite, su, mostrategli la vostra!

Si ripete la stessa scena come sopra.

Sir Thomas     Fantastico, eccezionale, incredibile!

(tutti applaudono)

Lady Windermere      Venite qui subito, Mr. Podgers, e leggete la mano a Lord Arthur. Lord Arthur Savile è uno dei miei ospiti favoriti.

Mr. Podgers prende la mano di Savile e rimane colpito da quello che vi legge. Controlla anche l'altra mano.

Lord Savile    (incuriosito) Sto aspettando, Mr. Podgers.

Mr. Podgers (con imbarazzo, mentendo vistosamente) E' la mano di un affascinante giovanotto.

L'atmosfera diventa improvvisamente cupa e pesante. Musica fredda.

Lady Windermere      (freddamente) Ora andiamo a cenare.

Tutti escono meno Lord Savile.

Podgers rientra nella stanza e si ritrova faccia a faccia con LordSavile.

Mr. Podgers   La duchessa ha dimenticato qui uno dei suoi guanti.

Lord Savile    Signor Podgers, devo insistere nel farvi una domanda, a cui desidererei una esauriente risposta.

Mr. Podgers    Un'altra volta Lord Arthur, la duchessa è impaziente. Ho paura di dovermene andare.

Lord Savile    Voi non andrete da nessuna parte! La duchessa può aspettare.

Mr. Podgers   (intimorito) Non si dovrebbero far aspettare le signore.

Lord Savile avanza minaccioso verso il chiromante e gli tende la mano aperta.

Lord Savile   Ditemi ciò che avete visto qui! Ditemi la verità! Devo conoscerla, non ho paura.

Mr. Podgers  Cosa vi fa pensare che nella vostra mano io abbia letto più di quanto non vi abbia già detto prima?

Lord Savile   So che non l'avete fatto! E insisto che mi diciate la verità.

Il chiromante guarda tutte e due le mani di Lord Savile.

Lord Savile    (impaziente) Sbrigatevi!

Mr. Podgers    Fatemi controllare bene.

Lord Savile     Quest'attesa mi rende nervoso.

Mr. Podgers  Lord Savile, vi prego di rimanere calmo. Ciò che sto per dirvi potrà crearvi qualche problema.

Lord Savile Saprò affrontarlo! Ditemi la verità.

Mr. Podgers   Ebbene sì, (riguardando la mano) non si sono dubbi! Voi, Lord Arthur Savile, commetterete un omicidio! Sì, è chiarissimo!Voi ucciderete una persona.

Lord Savile     Cosa? Ma non è possibile!

Mr. Podgers    Io non sbaglio mai, Lord Savile, mi dispiace.

Lord Savile    Io un assassino! No, non posso crederci. Non ci sono motivi per cui debba uccidere qualcuno. Perché poi? No, non posso credere ad una cosa simile, voi siete pazzo!

Mr. Podgers   E' nel vostro diritto non credermi.

Lord Savile    E chi dovrei uccidere secondo voi?

Mr. Podgers   Questo non lo so, mi dispiace.

Lord Savile    Ma voi siete pazzo! Folle! Sono ricco, fra due settimane mi sposo con la più bella e ricca ragazza di Londra, perché dovrei macchiarmi di una simile infamia?

Mr. Podgers   Milord, è siete stato voi ad insistere perché vi dicessi la verità.

Lord Savile  (prendendolo per il bavero) Guardatemi bene negli occhi! Siete sicuro di quello che dite?

Mr. Podgers    Sicurissimo.

Un attimo di silenzio, poi Savile molla sconsolato il chiromante.

Mr. Podgers    Devo andare ora. La duchessa mi attende.

(esce)

Lord Savile rimane solo in scena.

Scena di un incubo con tecnica di pantomima o teatro danza.


Salotto di casa Savile. Lord Arthur passeggia nervosamente avanti e indietro. James, il maggiordomo, con tovagliolo al braccio fermo rivolto verso il pubblico lo ascolta.

Lord Savile     Hai capito, James? Capisci cosa mi è successo?

James    Sì, Milord!

Lord Savile    Il destino si accanisce contro di me. Io, Lord Arthur Savile, dovrò commettere un omicidio. Mio Dio, è terribile!

James    Sì, Milord!

Lord Savile     E d'altro canto come posso non prestare fede alla profezia di quell'uomo. Era così sicuro di quello che diceva. Non ha sbagliato una sola parola sul conto degli altri invitati. Sembrava che li conoscesse tutti, intimamente, nei minimi particolari. L'ho guardato negli occhi sai. Non mentivano. No, quegli occhi non mentivano. Oh James, perché proprio a me doveva capitare una cosa simile! Proprio ora poi!

James    Sì, Milord!

Lord Savile     E non dire sempre "sì Milord".

James    Sì, Milord, cioè no, Milord!

Lord Savile   Tra due settimane mi devo sposare con la più adorabile e dolce delle fanciulle, e sulla mia testa pende questa spada di Damocle. Non è giusto!

James    Sì, Milord, cioè no, Milord!

Lord Savile     Non posso ingannare Sybil, lei ama me, non un assassino. Non posso neanche cambiare il destino, se questo è il mio destino! Non so proprio che fare. Ascolta James, ho deciso! Rimanderò le nozze.

James    Sì, Milord!

Lord Savile   Sì, ho deciso! Compirò subito questo delitto. Mi macchierò di questa infamia. Poi, se Sybil mi vorrà ancora, l'amerò per sempre, se non potrà sopportare di amare un assassino, me ne andrò per sempre lontano da Londra e da tutti.

James    Sì, Milord!

Lord Savile  Chissà, forse un giorno sulla mia testa sarà messa una taglia. La mia faccia, il mio nome affissi su tutti i muri di Londra. Quale felicità potrà esistere per me e Sybil, quando, in qualunque momento il destino potrebbe farmi realizzare questa tremenda profezia. Questa profezia che è scritta proprio qui, su questa mano. No, non ci sono dubbi, il mio matrimonio deve essere rimandato.

James    Sì, Milord!

Lord Savile    Mi raccomando James, esigo il massimo riserbo su questa faccenda.

James    Sì, Milord!

Lord Savile    Mi angoscia quest'idea! Uccidere. Uccidere! Ma chi poi? Chi posso uccidere? Di certo qualcuno alla fine dei suoi anni. Non posso certo uccidere un fanciullo o un padre di famiglia o chi fa del bene al prossimo. Devo trovare qualcuno la cui morte non causi sofferenze ad altre persone. James, maledizione, aiutami!

James    Potrei suggerire a Milord, Lady Clementina Beauchamp. Credo che sia esattamente il soggetto che Milord sta cercando.

Lord Savile  Ma certo! Lady Clem, come ho fatto a non pensarci!

James    Nel vostro stato, Milord, non è una grave dimenticanza.

Lord Savile Ma sì, Lady Clem! E' oramai sola al mondo, è sorda, non ci vede bene, soffre di cuore a tal punto che si teme l'infarto da un momento all'altro e inoltre nessuna sa esattamente la sua età, ma supera di certo i 90 anni. E' proprio l'ideale! James, sei un genio.

James    Grazie, Milord!

Lord Savile Lady Clem non si accorgerà neanche di morire, i suoi sensi sono così appannati e deboli. Che io sappia non ha parenti fino al sesto grado e vive sola nella sua casa di Curzon Street.

James    Esattamente, Milord.

Lord Savile     Il problema è come ucciderla senza farla soffrire. Hai qualche idea James?

James    E' sufficiente segare quasi completamente la gamba di una sedia, poi far accomodare Lady Beauchamp su di essa. Con il peso di Milady la gamba segata non reggerà e Lady Beauchamp cadrà violentemente. So per certo che il debolissimo cuore di Lady Beauchamp non potrà reggere allo spavento, e la sua colonna vertebrale, già molto incrinata, di sicuro subirà lesioni letali.

Lord Savile  James, mi fai paura. Comunque devo riconoscere che sei un genio.

James    Grazie, Milord.

Lord Savile Allora, ascolta James, pensa tu a preparare la sedia e manda un valletto a casa di Lady Clem con l'invito.

James    Sì, Milord.

Suona il campanello, James va a vedere chi è, esce poi rientra e annuncia.

James    Miss Sybil Marton!

Sybil      (entrando) Oh Arthur caro, come stai?

Lord Savile    Sybil, amore mio!

Sybil      Amore!

Lord Savile    Amore!

Sybil      Amore!

Lord Savile    Amore!

James    (avvicinandosi) Amore, (riprendendosi) cioè volevo dire, Lord Savile, devo servire il tè?

Sybil      No, lascia stare James, devo andare via subito; la duchessa di Paysley mi sta aspettando, sono passata solo per un attimo a salutare Arthur.

(James esce)

Lord Savile     Sybil, amore, siediti un attimo, ti devo parlare di una cosa importante.

Sybil      Cosa è successo Arthur, non sarà qualcosa di grave spero.

Lord Savile  Ascoltami amore, non so come dirtelo, ma sono costretto a chiederti di rimandare la data del nostro matrimonio.

Sybil      (scoppiando a piangere) Ma, Arthur, perché? Non mi ami più?

Lord Savile    Ma no Sybil, cosa dici? Io ti amo follemente, ma vedi mi vengo a trovare in una posizione di incredibile difficoltà.

Sybil      Arthur, io ho già preparato tutti gli inviti.

Lord Savile    Sybil, amore mio, ti prego credimi sono sorti degli impedimenti che mi costringono a chiederti questo.

Sybil      Ma io non capisco, che impedimenti?

Lord Savile    Non posso spiegarti di più. Abbi fiducia in me. Se mi ami devi avere fiducia in me.

Sybil      Arthur, tu lo sai che io ti amo, ma non capisco.

Lord Savile    Fidati di me ti dico.

Sybil      Va bene, se è così che desideri. Cosa dico a papà adesso?                  

Lord Savile    Inventa qualcosa, quello che vuoi, di' che devo partire improvvisamente, o che sono malato, vedi tu.

Sybil      Arthur, questa notizia mi rende terribilmente triste, ma ho fiducia in te, farò come vuoi. Ora vado, ciao Arthur.

Sybil esce piangendo, entra James con in mano una sedia.

James    Milord questa è la sedia. Ho provveduto a prepararla come deciso, Lady Beauchamp sarà qui a momenti.

Lord Savile  Benissimo James, mi raccomando: quando arriverà Lady Clem tu rimani qui con me, così appena la poveretta cadrà, tu farai sparire subito la sedia e poi diremo che Lady Clem è caduta da sola.

James    Sì, Milord!

Suona il campanello.

Lord Savile    Deve essere lei, va' ad aprire.

James    Sì, Milord.

(esce, rientra ed annuncia)

Lady Clementina Beauchamp!

Lady Clementina   Sì, sono qui, chi mi chiama?

Lord Savile  Oh, cara Lady Clem, come sta? Da quanto tempo non la sentivo...

Lady Clementina    Ciao Richard, amico mio.

Lord Savile  Lady Clem, non sono Richard, sono Arthur, Arthur Savile.

Lady Clementina    Oh che sbadata, Arthur, come stai?

Lord Savile    Bene, grazie Lady Clem. Ma prego, si accomodi!

Lady Clementina va verso il divano.

Lord Savile    No, non sul divano, Lady Clem; si accomodi su questa seggiola, starà più comoda

Lady Clementina       (guardandosi intorno) Che bella casa che hai Arthur, piacerebbe anche a me

avere una casa in campagna.

Lord Savile    Ma cara Lady Clem, qui siamo nel centro di Londra!

Lady Clementina  Ah sì? Che sbadata! (fa per sedersi lentamente, Lord Savile e James seguono con lo sguardo il momento cruciale, ma Lady Clem scorge James e fermandosi)

Oh, ma chi è questo bel giovanotto? (va verso James e lo tocca) E' proprio carino!

Lord Savile    Ma Lady Clem! E' James, il mio maggiordomo.

Lady Clementina  E' proprio carino. Arthur, senti, ti devo dire una cosa molto riservata. Non voglio però che la servitù ascolti.

Lord Savile    Mi dica pure, Lady Clem.

Lady Clementina  C'è un uomo che mi  perseguita.

Lord Savile    Come?

Lady Clementina    Sì, c'è un uomo che mi vuole sposare a tutti i costi anche se io non lo amo.

Lord Savile     Ma davvero?

Lady Clementina  Pensa che tutti i giorni mi manda lettere d'amore. E la sera tira dei sassolini alla finestra della mia camera da letto.

Lord Savile  (fingendo) Incredibile Lady Clem, in che mondo viviamo.

Lady Clementina   Ma io, niente. Non cederò mai! Sono una ragazza per bene. Costui sarà anche innamorato, ma non ha proprio tatto. Svegliarmi di notte.

Lord Savile    Giusto Lady Clem, ben detto. Ma prego, si accomodi. (la invita a sedersi sulla sedia, Lady Clementina fa per sedersi ma di colpo si ferma e vedendo James)

Lady Clementina   Ma chi è questo fustacchione? Da dove sei entrato, caro? Frequenti forse il salotto di Lady Stutfields?

Lord Savile    Lady Clem, è sempre James, il mio maggiordomo.

Lady Clementina  Sei sicuro, Arthur?

Lord Savile    Ma sì, Lady Clem, la prego si accomodi. (la invita di nuovo a sedersi ma anche

stavolta ella si ferma improvvisamente)

Lady Clementina       Senti Richard, posso fidarmi di te?

Lord Savile    Arthur Lady Clem, Arthur!

Lady Clementina  Sì sì, Arthur, voglio confidarti un segreto che non ho rivelato a nessuno.

Lord Savile    Sono lusingato della fiducia che ripone in me, Milady.

Lady Clementina  (si guarda in giro sospettosa) Ascolta Arthur, aspetto un bambino.

Lord Savile    Cosa? (ironico) E quando lo avete scoperto?

Lady Clementina  Ieri sera... al circolo, mentre giocavo a bridge. Comunque per il momento non posso rivelarlo, il padre non si è fatto avanti.

Lord Savi le  E lei sa chi è il padre?

Lady Clementina   No, è questo il guaio!

Lord Savile   Si accomodi Lady Clem, la prego.

Lady Clementina   Sì, Thomas, fammi sedere che sono stanca.

Lord Savile  Arthur, Arthur, Arthur!!!

Lady Clementina   Sì, sì, Arthur Arthur! (fa per sedersi poi si ferma, guarda James) Ma chi è questo bel ragazzo? Ma quanta bella gente che abita in questa casa. (va verso James e lo tocca) Tu devi essere del Galles.

Lord Savile (isterico) E' sempre James, il mio maggiordomo.

Lady Clementina  Oh, che strano. Harold, scusa ma che ore sono?

Lord Savile    (sempre più isterico) Arthur Arthur Arthuuur!

Lady Clementina    Sì, sì Arthur.

Lord Savile    Sono esattamente le 15 e 30, Lady Clem.

Lady Clementina  Alfred, senti vieni qui, ascolta, ora devo andare. Ho un appuntamento in Regent Street con uomo affascinante che mi ha chiesto si sposarlo.

Lord Savile    Un altro!

Lady Clementina  Sì, un'altro. Devo andare a dargli la mia risposta. Non credo che accetterò, sono ancora troppo giovane e non me la sento di legarmi.

Lord Savile    (distrutto) Parole sante, Lady Clem.

Lady Clementina   Ti saluto Richard, penso che verrò presto a trovarti hai una servitù così carina.

Lord Savile   (sconfitto) Arrivederci lady Clem, e si riguardi!

Lady Clementina   (uscendo rivolta a James) Ciao, bello!

James    Arrivederci, Milady!

Lady Beauchamp esce, rimangono James e Savile.

Lord Savile   Accidenti, maledizione! ! La vecchia ci ha fregato!

James    Sì, Milord!

Lord Savile     E non dire sempre "sì Milord".

James    Sì Milord; cioè: no Milord!

Lord Savile   Accidenti a quel chiromante, e a me che gli do ascolto. Ma io sento che non ha sbagliato profezia. Lo sento! C'è qualcosa che me lo dice. Come vorrei non essere mai andato a quella festa. James, e adesso che si fa?

James    Se Milord permette, suggerirei di riprovare.

Lord Savile  Ancora? No, Lady Clem non la sopporto. Io con lei divento matto.

James    Milord, io intendevo riprovare, con un altra persona.

Lord Savile     Un'altra persona? E chi?

James    Lord Durlingthon.

Lord Savile Gerald? E perché proprio lui?

James    Mi risulta che anche Lord Durlingthon, come Lady Beauchamp, sia solo al mondo,  e che la maggior parte del suo tempo la trascorra al circolo del bridge. Lord Durlingthon è affetto da una crisi depressiva irreversibile dall'età di 16 anni. E' stato in cura dai migliori dottori di Londra ma nessuno è riuscito a farlo guarire. Lord Durlimgthon odia la vita in ogni sua espressione. Ha già tentato il suicidio ben 14 volte senza successo. A causa di questa sua depressione cronica. Lord Durlingthon, da circa 10 anni ogni giorno precisamente alle ore 17 e 24 minuti prende una particolare pastiglia, l'unica medicina che ha accettato di farsi prescrivere. Questa pastiglia è la sola che lo tenga ancora in vita, altrimenti si lascerebbe morire. Basterà quindi, invitare per quell'ora Lord Durlingthon, sostituire la pastiglia con una identica ma contenente del cianuro, e così Lord Durlingthon riuscirà finalmente a suicidarsi.

Lord Savile    (esterrefatto) James, tu sei diabolico! Sei un genio del crimine.

James    Grazie, Milord.

Lord Savile    Il tuo piano non fa una grinza. Pulito, preciso ed efficace. I miei complimenti.

James    Grazie, Milord.

Lord Savile  Povero Gerald, un po' mi dispiace. Ma d'altro canto credo proprio che gli faremo un favore. Sembrerà proprio un suicidio. Lui da solo ci ha già provato 14 volte e gli è sempre andata male. Nessuno sospetterà che stavolta invece si tratta omicidio. Sì, credo che sia un piano perfetto. Ora però bisogna preparare la pastiglia la cianuro.

James    Con il permesso di Milord l'avevo già preparata, in caso di fallimento con Lady Beauchamp.

Lord Savile  James, penso proprio che ti darò un aumento.

James    Grazie, Milord.

Suona il campanello. James esce e rientrando annuncia.

James    Lord Gerald Durlingthon.

Lord Savile    Lui? Già qui? Com'è possibile?

James    Spero che Milord non me ne voglia, ma mi ero permesso di invitare Lord Durlingthon di mia iniziativa, sempre in caso di fallimento con Lady Beauchamp.

Lord Savile    Cosa farei senza di te!

Entra Lord Gerald Durlingthon

Lord Gerald   Ciao Arthur, amico mio.

Lord Savile    Ciao Gerald, come stai?

Lord Gerald    Ho bisogno di parlarti Arthur, sono terribilmente depresso.

Lord Savile    Pensa che stavo parlando di te a James, e di come tu sia imbattibile a bridge.

Lord Gerald   Beh in effetti è vero. Ma non mi dà piacere vincere. Anzi vincere mi deprime.

Lord Savile    James, prendi il soprabito di Lord Durlingthon. (a parte rivolto a James) Mi raccomando, provvedi a sostituire la pastiglia, la tiene sicuramente nella tasca interna.

James    Sì, Milord. (esce)

Lord Savile    Allora Gerald, cosa ti affligge?

Lord Gerald    Sono stanco di vivere Arthur

Lord Savile    Non ricominciare con i tuoi soliti discorsi, per favore!

Lord Gerald   Sono stanco Arthur, non ho voglia di far niente e niente mi interessa. Conosco solo gente banale, persone scialbe, inutili, a parte te naturalmente.

Lord Savile    (ironico) Naturalmente.

Lord Gerald  Sono sempre stato sfortunato nella vita, in amore, nel lavoro.

Lord Savile    Finiscila, Gerald, non puoi continuare a compiangerti.

Lord Gerald   Amavo Flora, e lei, mi ha lasciato per quel gitano.

Lord Savile    Ma Gerald, è successo 26 anni fa.

Lord Gerald   Ero proprietario di ben 15 locali fra i più rinomati di Londra, ora non li ho più.

Lord Savile    Ma se li hai venduti tu.

Lord Gerald   Appunto, ma in un momento di depressione. Poi, non è finita, ho scoperto di avere le lentiggini sulla natica destra.

Lord Savile    E allora?

Lord Gerald   Ma come Arthur, non capisci? Appena si saprà in giro diventerò lo zimbello dei ricevimenti di Lady Windermere.

Lord Savile    Gerald, non dire idiozie.

Lord Gerald   Fai presto a minimizzare tu. Per forza. Sei ricco, benvoluto, fra poco ti sposi. Ci credo che minimizzi.

Lord Savile   Scusa Gerald, che ore  sono?


Lord Gerald    Le 17 e 20, perché?

Lord Savile    No niente, così.

Lord Gerald    Sono stufo di vivere, Arthur.

Lord Savile     Per favore Gerald, non voglio sentirti parlare così!

Lord Gerald    Sono così sfortunato che non riesco nemmeno ad uccidermi. Quattordici volte ci ho provato ma si è sempre intromesso qualcuno che mi ha salvato. Chi vi ha chiamato!? Ma lasciatemi morire in pace! La vita è mia.. Decido io quando finirla!

Lord Savile     La vita non è nostra Gerald ma nelle mani di Dio! Dovresti invece ringraziarle quelle persone che ti hanno salvato! Scusa, ma che ore sono Gerald?

Lord Gerald    Le 17 e 22 Arthur, me lo hai appena chiesto.

Lord Savile     Senti, io credo che tu sia ingiusto con te stesso.

Lord Gerald    Sono un fallito, l'unica cosa che mi riesce bene e giocare a bridge. Ma a che serve giocare a bridge nella vita? A niente!  E poi, giocare a bridge mi deprime terribilmente.

Lord Savile    Questo non è vero.

Lord Gerald   E' vero, è vero. Me lo diceva anche Aghata.

Lord Savile     Aghata?

Lord Gerald    Sì, la mia infermiera, l'unica donna che mi capiva. E' morta poverina. A furia di stare vicino a me ha avuto terribile crisi depressiva e si è lasciata morire di fame.

Lord Savile    Oh, poverina.

Lord Gerald    Io non posso continuare così Arthur, devo fare qualcosa!

Lord Savile    (impaziente) E' quello che dico anch'io. Che ore sono Gerald?

Lord Gerald   Arthur, ma che ti succede? Me lo hai appena chiesto.

Lord Savile     Scusami, ma è che senza orologio mi sento perso.

Lord Gerald    Sono le 17 e 24. A proposito devo prendere la pastiglia. Il soprabito, Arthur!

Lord Savile  Subito. (chiamando) James!

(entra James)

Il soprabito di Lord Durlingthon.

James    Sì, Milord. (cenni d'intesa fra i due. James esce e torna subito col soprabito)

Lord Gerald    (prende la pastiglia da una tasca interna del soprabito. James esce) Oh bene, ecco la mia pastiglia.

Lord Savile     Ti senti male?

Lord Gerald  No Arthur. Vedi  sono oramai 19 anni che ogni giorno a quest'ora prendo questa pastiglia.

Lord Savile    (falso) E perché? Lord Gerald   Perché è l'unica cosa che mi aiuta ad andare avanti. Mi dà quel poco di vitalità necessaria.

Entra James con un bicchiere d'acqua che porge a Lord Durlingthon.

Lord Gerald   Ah sì, grazie.

James    Di nulla Milord

Lord Savile  Senti Gerald, ascolta le parole di un amico. Non puoi continuare in questo modo.

Lord Gerald   Lo so Arthur, ma io sono stanco, stanco di vivere una vita che odio. Una vita senza prospettive, senza futuro.

Lord Savile  Ma come puoi odiare la vita? La vita è bella! Pensa a quante cose potresti fare: amare, lavorare, giocare, correre, saltare. Pensa all'amore di una donna. Baciare le sue labbra, accarezzare le sue guance.

Lord Gerald    Ma chi vuoi che mi possa amare?

Lord Savile     Pensa alla gioia di allevare dei figli. Sentirli vicini, legati a noi. Proteggerli dar loro la vita.

Lord Gerald    Arthur, io sono sterile.

Lord Savile    Pensa alla pace dell'anima quando aiutiamo il prossimo. Quando dedichiamo la nostra vita ad aiutare chi soffre. A dargli il nostro conforto, la nostra forza per andare avanti. (impaziente) La pastiglia, Gerald.

Lord Gerald  Ah sì, la pastiglia. (mette la pastiglia nel bicchiere) Amico mio, so che vuoi aiutarmi e te ne sono grato. Ma le parole non bastano.

Lord Savile   Tu odi la vita, perché non riesci ad amare.

Lord Gerald   Io mi odio.

Lord Savile  Se non riesci ad amare te stesso almeno prova ad amare gli altri. (più impaziente) La pastiglia, Gerald.

Lord Gerald    Ah giusto, la pastiglia. (sta per bere, ma si ferma perché suona il campanello)

James entra e annuncia.

James    Miss Erlyne Savile.

(entra Miss Erlyne. James esce)

Miss Erlyne   Ciao, Arthur.

Lord Savile    Erlyne, voglio presentarti un mio carissimo amico, Lord Gerald Durlingthon.

Lord Gerald  Felice di conoscervi.

Erlyne scoppia improvvisamente a piangere.

Lord Savile    Oh no, ci risiamo! Per favore Erlyne non fare così, abbiamo ospiti.

Lord Gerald  Arthur, ma che succede a Miss Erlyne?

Lord Savile    Niente, niente. (chiamando) James!

James    (entrando) Sì, Milord.

Lord Savile    Pensa tu a mia sorella.

Lord Gerald  (con impeto)  No! Fermo! (rivolto a Miss Erlyne) Ecco, prendete il mio fazzoletto e asciugatevi gli occhi. I vostri occhi non sono fatti per piangere.

James ed Erlyne si spostano a lato del palcoscenico: durante il dialogo che segue lei continua a piangere e James estrae una serie interminabile di fazzoletti.

Lord Savile  Gerald lascia stare, non ti preoccupare. Questa scena si ripete almeno un paio di volte alla settimana.

Lord Gerald    Davvero? E perché?

Lord Savile    Gerald, tu devi prendere la pastiglia. Scusa, ma sei già in ritardo.

Lord Gerald   E' vero, la pastiglia. (prende il bicchiere e fa per bere ma si ferma) Ma dimmi, perché la tua dolcissima sorella piange così disperatamente?

Lord Savile    Devi sapere che mia sorella, un paio di volte alla settimana si innamora di un uomo diverso.                     

Lord Gerald    Che animo sensibile.

Lord Savile    E fin qui, non ci sarebbe niente di strano, ma il bello è che ogni volta per potersi innamorare di un'altro uomo rompe il fidanzamento precedente. Tutto questo le crea un grande dolore, e per questo piange, piange e piange.

Lord Gerald    Oh povera piccola.

Lord Savile    Gerald, insomma! La pastiglia. James, porta di là mia sorella.

Lord Gerald    (con impeto) No! Fermo!

Lord Savile    Gerald! Ma che ti piglia?

Lord Gerald   Arhur, lascia che prima io baci la mano di questa incantevole fanciulla. (bacia la mano a Miss Erlyne che poi esce con James)

Lord Savile  Ti prego di scusare mia sorella. E' così fraglie. Gerald, (impaziente) la pastiglia.

Lord Gerald   Sai Arthur, penso che sia stato proprio il destino a farmi venire qui da te oggi.

Lord Savile    E sì, lo penso anch'io: la pastiglia!

Lord Gerald    Sì, penso che sia stato il destino a farmi incontrare quella dolcissima, tenera e triste creatura.

Lord Savile     Quale creatura, scusa?

Lord Gerald   Erlyne.

Lord Savile    Erlyne?

Lord Gerald  Sì, nei suoi occhi ho visto la tristezza, la paura, lo sconforto. E chi più di me conosce queste cose. Come vorrei non esistesse la tristezza!

Lord Savile    La pastiglia, per favore.

Lord Gerald  Sento che è giunto il momento di cambiare. Basta con questa vita scialba, opaca. Io vorrei che la mia esperienza fosse d'aiuto agli altri. Capisci, Arthur?

Lord Savile     Veramente no.

Lord Gerald   Ma come! Proprio tu poco fa mi hai parlato di quale gioia si provi ad aiutare gli altri, quale gioia si provi ad amare...

Lord Savile    E già!

Lord Gerald    Ebbene, io oggi l'ho scoperto.

Lord Savile     Ah sì?

Lord Gerald    Sì, Arthur. Mi sono innamorato di Erlyne dal primo momento che l'ho vista. E voglio aiutarla.

Lord Savile    No!?

Lord Gerald    Sì, invece! Come mi sento bene, Arthur!

Lord Savile    E la pastiglia?

Lord Gerald  Non ho più bisogno di questa. (appoggia il bicchiere con la pastiglia sul tavolino) Non sono più schiavo. Arthur, ti prego, permettimi di far visita ad Erlyne. Posso salire a salutarla e darle il mio misero conforto?

Lord Savile    (affranto) Vai pure, figurati.

(esce Durlingthon)

              (urlato) James!

James    (entrando) Sì, Milord.

Lord Savile     Io mi ammazzo. (esce  deciso)

James    (inseguendolo) Sì, Milord; cioè: no, Milord!

Entra Mr. Podgers con in mano una lettera.

Mr. Podgers  E' permesso? C'è nessuno?

(si guarda in giro cercando qualcuno, non trovando nessuno decide di aspettare; vede il bicchiere lasciato da Lord Durlingthon lo prende, beve e si siede sulla sedia preparata per Lady Beauchamp. Il cianuro fa effetto e Podgers cade a terra)

Rientra Lord Savile seguito da James.

Lord Savile    Abbiamo provato con lady Clem, e non ci siamo riusciti. Abbiamo provato con quell'imbecille di Gerald e... (vede il corpo di Mr. Podgers) Ma questo è Mr. Podgers, il chiromante.

James    (si avvicina e si china sulla vittima) E' morto, Milord!

Lord Savile   Morto?

James    Sì, Milord, credo che abbia bevuto nel bicchiere contenente la pastiglia al cianuro, preparata per Lord Durlingthon, e che, cadendo, dalla sedia preparata per Lady Bauchamp, abbia battuto la testa in maniera, direi, letale.

Lord Savile     Oh poveraccio.

James    Mr. Podgers aveva una lettera in mano. (la prende) E' per lei, Milord.

Lord Savile    Fai vedere. (apre e legge la lettera)

« Carissimo Lord Savile, dopo il nostro incontro a casa di Lady Windermere, non ho più avuto pace. Devo confessarle la verità che lei ignora. E' vero che io sono un chiromante, ma in vita mia non ho mai azzeccato profezia alcuna. Prima di venire a casa Windermere, avevo fatto indagini sugli ospiti presenti quella sera, e così, ho potuto stupire tutti rivelando episodi accaduti e molto segreti a coloro a cui ho letto la mano. Il mio intento era solo quello di trovare qualche nuovo cliente che venisse da me per chiedermi consigli o per altri servizi che io posso offrire. Quando ho visto la sua mano, Lord Savile, ho voluto unicamente stupirla, sperando di indurla a venire poi da me per trovare un rimedio alla profezia. Visto che lei finora non si è presentato, non ho più resistito al rimorso di averle predetto una cosa tanto tremenda e ho deciso di venire a spiegarle tutto. Lo faccio con questa lettera perché temo la sua reazione. Le ripeto, Lord Savile, nella mia carriera di chiromante, di profezie non ne ho mai azzeccata una. In fede, Septimius Podgers ». E' incredibile!

James    Se Milord mi permette, devo dedurre che la profezia di Mr. Podgers, in questo caso si è rivelata esatta.

Lord Savile Perché, James?

James    Perché in realtà Milord, voi dovevate realmente uccidere qualcuno. Questo qualcuno era proprio Mr. Podgers, ovvero colui che ve lo aveva predetto.

Lord Savile  Hai ragione, James! Allora sono libero finalmente! Il destino si è compiuto! Posso sposare Sybil.

James    Credo proprio di sì, Milord.

Lord Savile  Povero Podgers, non potrà mai sapere che la sua profezia si è avverata. Questa volta l'aveva proprio azzeccata.