Il flauto magico

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Il flauto magico – W

Il flauto magico – W.A.Mozart - (riduzione e adattamento di Luisa Berti)

L’azione si svolge in un antico Egitto immaginario, nei pressi del tempio di Iside.

Atto Primo.

Tamino, inseguito da un enorme serpente, sviene per lo spavento e viene salvato dalle tre Dame della Regina della Notte, Astrifiammante. Al suo risveglio, è avvicinato da un uccellatore, Papagheno, che gli lascia credere di essere stato lui il suo salvatore. Ricompaiono le tre Dame per punire il bugiardo Papagheno e per consegnare a Tamino un ritratto della figlia di Astrifiammante, Pamina, prigioniera del mago Sarastro; la Regina lo prega di andare a liberare la figlia e, per aiutarlo a superare le difficoltà, consegna un flauto magico a Tamino e dei campanelli magici a Papagheno, cui è stato ordinato di seguire Tamino. Nel palazzo di Sarastro, il crudele moro Monostato, guardiano di Pamina, la minaccia; quando appare Papagheno, essa sviene e Monostato fugge spaventato, credendolo un diavolo: Papagheno convince Pamina a seguirlo nella fuga. Tamino, innamorato di Pamina anche se la conosce solamente attraverso il ritratto, entra in un bosco accompagnato da tre Geni che gli raccomandano di non perdere mai la costanza e la fede se vuole trovare Pamina. Da un sacerdote apprende perché Sarastro vuole togliere la ragazza dall’influenza materna: Sarastro raffigura le forze del bene, mentre Astrifiammante quelle del male. Felice di sapere che Pamina è viva, comincia a suonare il flauto; gli rispondono i campanelli di Papagheno: i due cercano di incontrarsi, ma inutilmente.

Giunge, invece, Monostato che cerca di fermare Papagheno, che però è protetto dai campanelli magici.

Giunge Sarastro e Papagheno cerca di fuggire, ma Pamina lo trattiene. Lei chiede perdono a Sarastro per aver cercato di fuggire, ma tale fuga era causata dalle impertinenze di Monostato.

Monostato non è riuscito ad arrestare Papagheno, ma Tamino: lo conduce, quindi, da Sarastro, sperando in una ricompensa. Ma Sarastro, furioso, lo fa incarcerare. Tamino e Pamina, innamorati, vengono condotti al recinto delle prove.

Atto secondo.

Tamino e Papagheno (quest’ultimo di mala voglia) accettano di sottoporsi alle prove per essere iniziati alla verità e poter sposare, quindi, rispettivamente Pamina e Papaghena. Entrambi superano la prima prova delle Dame della Regina. Nel frattempo Monostato tenta di sedurre Pamina, ma interviene Astrifiammante a salvare la figlia e ad ordinarle di uccidere Sarastro. Monostato, che ha sentito, minaccia Pamina di rivelare tutto a Sarastro se non diventerà sua sposa; a questo punto giunge Sarastro che scaccia Monostato e rivela a Pamina che il suo è un regno di giustizia e pietà. La seconda prova per Tamino e Papagheno consiste nel saper mantenere il silenzio a qualunque costo: anche davanti a Pamina, Tamino riesce a tacere e Papagheno riesce a restare insensibile alle domande di una vecchia. Mancano ancora due prove.

Papagheno cede alle lusinghe della vecchia che si trasforma nella giovane e bella Papaghena, ma non la merita ancora. Pamina, nel frattempo, è sconsolata e triste e pensa al suicidio, ma i tre Geni la dissuadono e la convincono a seguirli per cercare Tamino. Ritrovatolo, i due innamorati superano le prove del fuoco e dell’acqua, grazie al flauto magico. Anche Papagheno è disperato per aver perduto Papaghena e pensa al suicidio. Ma compaiono i tre Geni che gli consigliano di suonare i campanelli ecco che compare Papaghena. Astrifiammante, Monostato e le tre Dame tentano ancora una volta di uccidere Sarastro, ma alla vista del tempio del Sole, sprofondano nelle tenebre, mentre Tamino e Pamina sono ricevuti nel regno della luce e dell’amore perenne.

Personaggi:

Sarastro, grande mago, veste una tunica molto ricca; al collo ha il sole a 7 raggi, simbolo del potere; i capelli sono lunghi e bianchi.

Tamino, è un principe. Il suo vestito è molto sfarzoso. Nel secondo atto, dalla scena 28, è vestito con una tunica semplice e scalzo.

Oratore, è vestito con una tunica. Sopra una stola e una grande sciarpa (tipo prete che confessa)

Tre sacerdoti, sono vestiti con tuniche e stole

Astrifiammante, la Regina della Notte, ha un grande vestito scuro, tutto tempestato di stelle luccicanti. Ha una corona fatta di stelle luccicanti

Pamina, sua figlia, ha un vestito lungo, ma semplice (tipo antica greca). I capelli sciolti sono trattenuti da un nastro (come una passata)

Tre Dame, sono vestite con grandi abiti e veli sulla testa. In mano hanno delle lance d’argento

Tre Geni, sono vestiti con grandi calzoni colorati e dei gilé in tinta

Tre schiavi, hanno tuniche corte e anelli ai polsi e alle caviglie

Una vecchia (Papaghena), è vestita in modo molto povero e trasandato. Il tutto coperto da un grande mantello. Nel secondo atto, scena 24, sotto il mantello è vestita di piume

Papagheno, è vestito di piume, con sulla schiena una grande gabbia piena di uccelli colorati. In mano ha un flauto di Pan.

Monostato, un moro, ha la pelle scura. È vestito con una tunica e con una grande fusciacca che gli arriva quasi ai piedi. In testa ha una specie di copricapo (tipo faraone) 

Due uomini corazzati, tuniche corte e corazza (come i legionari romani). In testa un elmo con fiamme di fuoco

Schiavi, hanno tuniche corte e anelli ai polsi e alle caviglie

Sacerdoti, sono vestiti con tuniche e stole                                                                 

Animali selvatici, uccelli, lepri, cervi, felini, scimmie

Leoni, con una grande criniera

Stelle, seguono Astrifiammante

ATTO PRIMO – la scena rappresenta un paesaggio roccioso, scarsamente coperto di alberi; ai lati dei viottoli praticabili; poco distante un tempio

SCENA 1-9: TAMINO, PAPAGHENO, TRE DAME, REGINA.

Scena 1 – Tamino; tre Dame; il serpente

CD1/2 fino a 0.24 p.10 Tamino scende da una roccia: è vestito da principe, con un arco, ma senza freccia; un serpente lo insegue. Poco distanti le tre dame.

Tamino: “Aiuto! Aiuto! O io sarò perduto! Ah, salvatemi, o dèi misericordiosi!”

Cade svenuto; dal tempio escono le tre dame, con in testa un velo e in mano una lancia d’argento.

Tre dame: “Muori mostro per mano nostra! Vittoria! Vittoria! È compiuta l’impresa eroica”

1-“Un giovane così bello”

2-“ non ne ho mai visti di così belli”

3-“Sì, sì! Bello da farne un quadro”

Insieme: “Corriamo dalla Regina e diamole la notizia: abbiamo trovato qualcuno adatto per l’impresa”

1-“Presto! Andate che io resto qui”

2-“No, no! Andate voi che resto io”

3-“No, no! Forse è meglio che resti io!

Insieme: “Addio bellezza mia, dobbiam partire insieme. Addio splendore mio” CD 1/2 5.39-5.47 p.21

Rientrano nel tempio. Tamino si sveglia.

Tamino: “Dove sono? Sono vivo o morto? (vedendo il serpente morto) Il serpente è stato ucciso, ma da chi?”

Scena 2 – Tamino; Papagheno

Si sente il suono di un flauto. Scende dal sentiero Papagheno, con sulle spalle una gabbia piena di uccelli. In mano ha un flauto di Pan. CD1/3 fino a 1.18 p.22-23

Papagheno: “Io son l’uccellatore, chi lo vuole, tralalla! Io caccio tutto l’anno: i giovani lo sanno. E gli uccelli ad un mio fischio trovan tutti o rete o rischio: ed allegro, son contento che non v’è lavor non v’è miglior”

Fa per andare verso la porta, ma Tamino lo prende per mano

Tamino: “Giovanotto!”

Papagheno: “Chi è là?”

Tamino: “Vorresti dirmi chi sei tu?”

Papagheno: “Che domanda! Sono un uomo come te! E se io chiedessi chi sei tu?”

Tamino: “Ti risponderei che sono un principe”

Papagheno: “E cosa hai fatto per essere un principe?”

Tamino : “Sono figlio di mio padre: egli è Re!”

Papagheno: “Bella fatica!”

Tamino : “E tu, di chi sei figlio?”

Papagheno: “Questo proprio non lo so!”

Tamino : “E come vivi?”

Papagheno: “Mangiando e bevendo come te, no?”

Tamino : “Ma come fai a procurartelo?”

Papagheno: “Vado a caccia! Catturo gli uccelli, vedi? Poi li porto alla Regina Astrifiammante e le sue ancelle mi danno in cambio cibo e vino! Facile, no?”

Tamino : “(Non sarà mica la padrona della notte?) Dimmi, buon uomo, hai mai visto la Regina?”

Papagheno: “Visto chi????" Non sia mai! Nessun mortale può vantarsi di aver visto la Regina della Notte senza essere polverizzato dal suo sguardo! Se continui a farmi tali stupide domande ti rinchiudo nella mia gabbia e ti vendo alla cuoca della Regina: così potrai vederla, magari sdraiato su una bella fetta di polenta e con in bocca un rametto di rosmarino! O preferisci in salmì?”

Tamino : “(Allora sono nel suo regno! E questo mezzo matto sarà una delle creature che abitano questi luoghi)”

Papagheno: “(Perché mi guarda così? Non avrà mica cattive intenzioni?)”

Tamino : guardando il serpente “Caspita che portento! Hai ucciso tu questa bestiaccia?”

Papagheno: “Quale bestiac…si guarda attorno e vede il serpente. Perdindirindina! È morto o vivo?”

Tamino : “Non fare il modesto. Sei stato il mio salvatore.”

Papagheno: “Bè… sai com’è…non parliamone più! E rallegriamoci che IO sia stato così forte e coraggioso”

Tamino : “Te ne sarò eternamente grato: ti sei guadagnato la mia riconoscenza”

Papagheno: “(La prima volta che guadagno qualcosa in vita mia! E ho dovuto mentire! Bah! Sia questa la base del commercio?)”

Tamino : “Ma come hai fatto senza neanche un’arma?”

Papagheno: “Non entriamo in dettagli!!! L’ho fatto. E basta”

Scena 3 - Tamino; Papagheno; le tre Dame

Entrano le tre dame con in mano un cestino contenente sassi, un lucchetto e il ritratto della figlia della Regina della Notte

Tre dame: “Papagheno?!?!”

Tamino : “Chi sono quelle donne?”

Papagheno: “Le ancelle della Regina: sono venute a prendere il frutto della mia caccia. E a portarmi in cambio vino, frutta e dolci! Gnam, gnam! Mi viene l’acquolina in bocca!”

Tre dame: “Papagheno!!!!”

Papagheno: “Sìììì? Che ho fatto di male, stavolta!”

1-“La Regina di manda dell’ottimo vino di fonte!”

Papagheno: “Ma…ma…questa è acqua!”

2-“E a me ha ordinato di portarti questi dolci di pietra”

Papagheno: “E perché? Che scherzo è questo?”

3-“E al posto della frutta, béccati questo (gli mette il lucchetto sulla bocca)! Così impari a dire le bugie!”

Papagheno: “MMMMM”

Tre Dame: “Sei stato tu ad uccidere il serpente?”

Papagheno: fa cenno di no

Tre Dame: “E chi è stato allora?”

Papagheno: fa spallucce

Tamino: “Sì, chi è stato? Brutto lazzarone!”

Tre Dame: “Siamo state noi. La Regina della Notte ci ha mandato per salvarti e per darti questo: è il ritratto di sua figlia (danno a Tamino un ritratto) che è stata presa prigioniera dal terribile mago Sarastro.”

Scena 4 – Tamino; Papagheno (sempre col lucchetto sulla bocca, cerca di toglierselo, invano)

Tamino: CD1/5 stop a 0.54 p.25 “O cara immagin senz’egual, non v’ha simile idea mortal! Io sento nel petto, un ignoto celeste moto m’agita il cor, un moto m’agita il cor.”

Scena 5 – Tamino; Papagheno; le tre Dame

Tre dame: “Armati di coraggio, bel giovane”

1-“Principe. La Regina mi ha incaricato di dirti che la strada verso la tua felicità è ormai spianata”

2-“Ella ha sentito ogni parola che hai pronunciato. Devi salvare sua figlia: Pamina”

Tamino: “Che bel nome. Ma che le è successo?”

3-“E’ stata rapita dal malvagio mago Sarastro. Egli la tiene prigioniera nel suo castello”

Tamino: “Dove si trova? Ditemelo, così che io possa andare a salvarla!”

Tre Dame: “Non è lontano da qui. Ma stai attento: è ben sorvegliato!”

Tamino: “Non temete. Guidatemi al castello! Il malvagio cadrà sotto il peso del mio amore per Pamina!”

Si sente un tuono

Tre dame: “La potente Regina della Notte ti fa dono di mostrarsi a te. Ella viene, ella viene.”

Scena 6: Tamino; Papagheno; le tre Dame; Regina

CD1/7 fino a 0.28 p. 27entra lentamente la Regina. Tutt’attorno tante stelle splendenti.

Regina: “Non temere, mio caro. Tu sei puro, saggio, devoto. Saprai consolare una madre disperata.

Mia figlia è stata rapita da un malvagio che fuggì portandosela lontano. Il mio potere è troppo debole per Sarastro. TU andrai a liberarla e la riporterai a me. E se ritornerai, lei sarà tua per sempre.”

CD 1/7 da 4.40 a 4.51 p.31 Parte con le tre dame. La scena torna normale.

Scena 7: Tamino; Papagheno

Papagheno: CD1/8 fino a 0.07 p.32indicando il lucchetto MMMM

Tamino: “Ma…ma…non sono morto, eppure ho visto la Regina della Notte! O dèi, proteggetemi, datemi la forza di affrontare ogni pericolo per riportare Pamina a sua madre. E poi sarà mia per sempre”

Papagheno: CD1/8 fino a 0.07 p.32indicando il lucchetto MMMM

Tamino: “Oh, già dimenticavo! Non puoi parlare! Ma in fondo ti sta bene: così impari a dire le bugie!”

Papagheno: CD1/8 fino a 0.07 p.32 pregando MMMM

Tamino: “Io non posso aiutarti! Ci vorrebbero le tre Dame!”

Papagheno: CD1/8 fino a 0.07 p.32MMMM

Scena 8: Tamino; Papagheno; le tre Dame

Tre dame: “La Regina ti concede la grazia”

Papagheno: “Finalmente! Non ne potevo più!”

1-“Ma non dovrai mai più mentire!”

Papagheno: “Non mentirò mai più! No, no, no, no!”

2-“Se a tutti i bugiardi fosse tappata la bocca, invece di calunnie, rabbia e odio, ci sarebbe amore e fratellanza”

3-“Principe, accetta questo dono che la Regina ti manda: è un flauto magico che ti aiuterà nel momento del pericolo.”

Papagheno: “Allora, io vi saluto. A presto, care. Buongiorno!”

Tre Dame: “Dove credi di andare? La Regina vuole che tu segua Tamino e lo aiuti a superare le difficoltà!”

Papagheno: fa un cenno per dire no

1-“O vai con lui, o…(gli mostra il lucchetto)”

Papagheno: “Con MOLTO piacere. Tamino: penso che ti seguirò ovunque!!!!”

2-“Prendi, questi campanelli magici ti aiuteranno”

3-“Adesso, col flauto e i campanelli, non dovrete temere alcun male!”

Tre Dame: “Addio, addio, arrivederci”

Tamino: “Ma come si fa a trovare il castello?”

Tre Dame: CD 1/8 da 4.32 a 5.05 p.43-44“Tre bei garzon lucenti sull’ali d’or a voi dal ciel verranno, essi il sentier v’additeranno, quei condottier convien seguir. Addio, addio, arrivederci” - Escono tutti CD 1/1 da 5.58 a 6.32 p.9

                                                                                              SIPARIO

sala in stile egizio, tappeti e un tavolo al centro 

SCENA 9-14: TRE SCHIAVI, MONOSTATO, PAMINA, PAPAGHENO, VOCE FUORI CAMPO

Scena 9: tre Schiavi

CD 1/1 fino a 1.22 p.3 due schiavi portano dei cuscini. Poi arriva il terzo schiavo

3-: “Ah! Ah! Ah!”

1 e 2-: “Scccccc! Che c’è da ridere?”

3-: “Quello sciocco del moro domani verrà torturato! O forse impiccato, o forse lapidato! Ah! Ah! Ah!”

1  e 2-: “Ebbene?”

3-: “Pamina, la prigioniera, è fuggita!”

1 e 2-: “FUGGITA??? E ce l’ha fatta?”

3-: “Certo! Almeno spero. Lei è fuggita davanti ai suoi occhi! Che figuraccia!!!!”

Scena 10-11: Monostato; Pamina; Schiavi

Pamina viene portata dentro dagli schiavi

Monostato: “Schiavi! Portate delle pesantissime catene! (a Pamina)Volevi volar via, eh, colombella?”

Pamina: “Pietà! Non per me, che non ho più paura di morire, ma per mia madre, che morirebbe di crepacuore!

Viene incatenata

Pamina: “Non mi toccare, bruto, piuttosto preferirei morire (sviene)”

Monostato: “Presto schiavi, lasciatemi solo con lei”

Gli schiavi escono. Entra Papagheno

Scena 12: Monostato; Pamina; Schiavi; Papagheno

CD1/10 da 0.57 a 1.09 p.46-47 - Papagheno: (entrando furtivamente) “Ragazza vaga e bella, più chiara di una stella! UHHH!!!”

Si gira  Monostato: Papagheno e Monostato si vedono e si spaventano a vicenda.

Papagheno e Monostato: “Questo è il diavolo in persona! Aiutooooo!”

Scappano entrambi, in direzioni diverse

Scena 13-14: Pamina; Papagheno

Pamina: “Oh cielo! Numi pietà!”

Papagheno: “Olà, bella fanciulla? Sei tu la figlia della Regina della Notte?”

Pamina: “Regina della Notte? E tu chi sei?”

Papagheno: “Sono un suo inviato. Mi chiamo Papagheno. Sono qui per liberarti. Beh, in effetti doveva liberarti un principe,ma non so che fine abbia fatto. Credo stia ancora aspettando che i tre Geni gli indichino la strada. Ma insomma, non c’è tempo da perdere: il principe è innamorato di te e ti deve salvare: vuol dire che gli daremo una mano. Intanto avviamoci!”

Pamina: “Innamorato di me? E come può, se non mi conosce nemmeno?”

Papagheno: “E’ una storia lunga: ha visto un tuo ritratto e… anche se dall’immagine tu dovevi essere senza braccia né gambe… comunque sono cose da umani. Oh quanto darei per avere una mia Papaghenina tutta per me!”

Pamina: “Ma come, non hai una fidanzata?”

Papagheno: “Né una fidanzata, né una moglie. Come dire, sono sfortunato in amore!”

Pamina: “Pazienta, amico! Il cielo provvederà anche a te. Ti invierà una Papaghena prima di quanto tu creda”

Papagheno: “Sarà…”

CD1/13 fino a 0.23 p.51

SIPARIO

La scena si trasforma in un bosco. Sullo sfondo tre templi: quello “della Saggezza”, quello “della Ragione” e quello “della Natura”.

SCENA 15-19: TAMINO, SARASTRO, PAPAGHENO, MONOSTATO, PAMINA, SACERDOTE, TRE GENI

Scena 15: tre Geni; Tamino; voci fuori campo; Sacerdote

Tre Geni introducono Tamino. Ognuno di essi ha in mano un ramoscello argentato.

Tre Geni: CD1/13 fino a 0.46 p.51-52“Te guida a palma nobile garzon l’altero segno: ma siane il pegno, indomita costanza fede e silenzio”

Tamino: “Grazie, amici cari! Potrò salvare Pamina?”

Tre Geni: “Questo non possiamo dirtelo. Non è nostra competenza! Ma ricorda: sii fermo, paziente, discreto, deciso! Insomma, sii un uomo!!!” (escono)

Tamino: “Hanno scoperto l’acqua calda: ci mancava che dicessero ‹Forza e coraggio›…

Tre Geni: (da fuori) “FORZA E CORAGGIO”

Tamino: “Appunto! Ma insomma, l’unica cosa a cui devo pensare è salvare Pamina!”

Tamino prova ad entrare nel tempio di destra. CD 1/14 da 1.28 a 1.35 p.54-55

Sacerdote (da fuori): “Va via!!!”

Tamino: “Andar via? Mai! Proverò da quest’altra parte!”

Tamino prova ad entrare nel tempio di sinistra. CD 1/14 da 1.28 a 1.35 p.54-55

Sacerdote (da fuori): “Va via!!!”

Tamino: “Andar via? Mai! Proverò da quest’altra parte!”

Tamino bussa in quello di centro ed esce il sacerdote. CD 1/14 da 1.28 a 1.35 p.54-55

Sacerdote: “Che vuoi tu qui, straniero! Cosa cerchi in questo tempio?”

Tamino: “Il regno dell’amore e della virtù”

Sacerdote: “Bei sentimenti, ma come intendi trovarli? Io vedo in te solo odio e vendetta!”

Tamino: “Vendetta per il malvagio, ma amore per una fanciulla!”

Sacerdote: “Allora non li troverai qui…”

Tamino: “Ma come, non è il regno di Sarastro?”

Sacerdote: “Sì, Sarastro regna qui, ma non è il malvagio che tu cerchi. Egli è il padrone del tempio della Saggezza!”

Tamino: “Se è così saggio, perché ha rapito Pamina da sua madre? È forse saggezza questa?”

Sacerdote: “Non mi è concesso darti spiegazioni. Ma se lo ritieni opportuno, ti permetterò di raggiungere Sarastro. Potrai così parlare direttamente con lui”

Voci fuori campo: “Presto, giovane, ora o mai più”

Tamino: “O voi, esseri invisibili, datemi qualche risposta!”

Voci fuori campo: “Pamina vive ancora”

Tamino: “Ella vive!!!! O qual gioia!!! O dèi grandiosi, voglio dimostrarvi la mia gratitudine suonando”

Tamino suona: CD1/14 da 8.29 a 9.37 sec.(ripetere 2 volte) p.61-62 escono animali selvatici di tutte le specie per ascoltarlo. Egli smette ed essi fuggono. Gli uccelli fischiettano.

Tamino: “Oh, Pamina! Dove sei amor mio? Chi mi porterà da lei?”

CD1/14 10.52 a 10.57 sec. p.63Papagheno risponde da dentro col suo zufolo.

Tamino: “Ma questo suono… è Papagheno!!!” Corre via.

Scena 16: Papagheno; Pamina

Papagheno libera Pamina dalle catene.

Papagheno e Pamina: CD1/14 da 11.28 poi subito1/15 fino a  0.21 p.63-64- “Piede snello, ardito cor d’ogni d’ogni mal mi liberò, ma Tamino il mio signor, dove diavol, dove diavol si ficcò? Ma Tamino il mio signor dove diavol, dove diavol si ficcò?””

 

Scena 17: Papagheno; Pamina; Monostato

Monostato: “AAAAH! Vi ho acchiappati di nuovo, maledetti! Presto schiavi, portate qua le catene!!!”

Papagheno e Pamina: “Siam perduti, per noi è finita, adesso!”

Papagheno:”Ma no, farò suonare i campanelli: ho o non ho questa macchinetta magica? Stai a vedere come ballano!” CD1/15 da 1.41 a 2.18 sec. p.67-68vengono gli schiavi con le catene per catturare Papagheno e Pamina, ma si mettono a ballare e cantare

Schiavi: “O cara armonia! Oh dolce piacer! Lalala, lalala, lalala, lalala. La rabbia va via, o perde il poter, lalala, alala, lalala, lalala. La rabbia va via, o perde il poter, lalala, lalala, lalala, lalala.”

Papagheno e Pamina: “Se bastasse suonare dei campanelli per calmare le ire sulla terra, non esisterebbe più la guerra”

Coro: (dall’interno) “Evviva Sarastro! Sarastro il gran mago!”

Papagheno: “E ora, che facciamo?”

Pamina: “Ora sta per arrivare Sarastro! Siamo fritti!”

Papagheno: “Ecco il momento in cui vorrei essere un moscerino. O un insettino. O un pidocchio. No, un pidocchio no: mi fanno schifo!!!”

Scena 18: Papagheno; Pamina; Monostato; Sarastro; corteo di sacerdoti

CD 1/15 da 3.45 poi subito CD 1/16 fino a 0.44 p.70-71- Il coro di sacerdoti  entra cantando, seguiti da Sarastro su un carro trainato da 6 leoni.

Coro: “Grand’Iside in trono ci serba il tuo dono, in pace ed in guerra ammiri la terra! C’infonda il lume, giustizia e saper, sia l’idol, il Nume dei nostri pensier, sia l’idol, il Nume dei nostri pensier, sia l’idol, il Nume dei nostri pensier, dei nostri pensier, dei nostri pensier.”

Pamina: (in ginocchio) “Signore pietà! È vero, sono colpevole! Volevo fuggire al tuo potere, ma più di tutti volevo fuggire da quel perfido Monostato che voleva sposarmi contro la mia volontà! Pietà grande Sarastro!!!”

Sarastro: “Non temere fanciulla: io so che ami un giovane coraggioso. E questo è molto bello. Tuttavia non posso lasciarti in libertà. È per il tuo bene. Poi, un giorno, mi ringrazierai.”

Pamina: “Ma mia madre è in pena…”

Sarastro: “Diménticatela! È per il tuo bene”

Pamina: “Ma è mia madre e…”

Sarastro: “E’ superba, arrogante, prepotente e antipatica. Per il tuo bene, scordala. Pensa solo al tuo amore.”

Scena 19: Papagheno; Pamina; Monostato; Sarastro; corteo di sacerdoti; Tamino

Arriva Monostato con Tamino.

Monostato: “Grande Sarastro! Mio signore, questo è il giovane che cercavi.”

Pamina e Tamino: “Sei tu? Oh amore mio!!!” (Si abbracciano)

Tutti: (stupiti) “OOOH”

Monostato: “Che schifo! Grande Sarastro, fa’ qualcosa!”

Sarastro: “Taci, stupido servo! A proposito, meriti una ricompensa per avermi portato qui Tamino!”

Monostato: “Oh signore, non importa!”

Sarastro: “No, no! Lascia che ti faccia dare…”

Monostato: “Non esageri signore, basta un sacco pieno d’oro”

Sarastro: “In realtà pensavo più a…(arrabbiandosi) 100 frustate sotto le piante dei piedi! Così impari a non farti gli affaracci tuoi!” (Monostato fugge di corsa) (agli schiavi) Conducete questi due forestieri al tempio della Prova” mentre due schiavi prendono due sacchi e li mettono in testa a Tamino e Pamina

CD 1/15 da 3.45 poi subito CD1/16fino a 0.44 p.70-71

Coro: “Grand’Iside in trono ci serba il tuo dono, in pace ed in guerra ammiri la terra! C’infonda il lume, giustizia e saper, sia l’idol, il Nume dei nostri pensier, sia l’idol, il Nume dei nostri pensier, sia l’idol, il Nume dei nostri pensier, dei nostri pensier, dei nostri pensier.”

Nel frattempo si chiude

SIPARIO

ATTO SECONDO – la scena rappresenta un palmeto con alberi d’oro e d’argento

SCENA 1-6: SARASTRO, SACERDOTI, ORATORE, TAMINO, PAPAGHENO, SACERDOTE, TRE DAME

Scena 1: CD1/17 tutta p.80 – entrano Sarastro con gli altri sacerdoti con passo molto lento. In mano hanno un ramo di palma.

Sarastro: “Oh voi, iniziati a Iside e Osiride! Vi ho convocati per annunciarvi che ho trovato un giovane principe disposto a tentare di superare le prove per raggiungere la Verità! Egli chiede la nostra benedizione.”

Sacerdoti: “Possiede delle virtù?

Sarastro:”Sì, rare virtù”

Sacerdoti: “è caritatevole e discreto?”

Sarastro:”Sì, è caritatevole e discreto”

Sacerdoti: “Ha un cuore puro e coraggioso?”

Sarastro:”Sì, ha un cuore puro e coraggioso. Per questo, amici, chiedo di procedere con il rituale di iniziazione”

Suonano i corni CD1/18 1.10-1.17sec. p.80

Sarastro: “Sono molto commosso, poiché ho finalmente trovato il degno successore del mio regno. Egli avrà in sposa Pamina, la fanciulla figlia della Regina della Notte. È per questo che l’ho rapita a sua madre: Astrifiammante non avrebbe potuto che insegnarle la prepotenza, l’arroganza e la malvagità. Al contrario, ella è pura come un giglio. Sarà la sposa ideale per il nostro Tamino e insieme vivranno nella Verità e nella Virtù.”

Suonano i corni CD1/18 1.10-1.17 sec. p.80

Oratore: “Grande Sarastro, comprendiamo e approviamo il tuo gesto. Perdonami, però, se sono timoroso: ho paura che Tamino, davanti alle terribili prove che dovrà superare, possa cedere ed essere sconfitto.”

Sarastro: “E’ nostro compito aiutarlo nel momento del bisogno” Suonano i corni CD1/18 1.10-1.17 sec. p.80“Si conduca Tamino col suo compagno di viaggio nell’atrio del tempio. (all’Oratore, che si inginocchia davanti a lui) e tu, caro amico, preparali a superare le prove che li attendono”

L’oratore esce con un sacerdote, mentre tutti gli altri si raccolgono in semicerchio. Sarastro sta nel mezzo.

Coro: CD2/1 fino a 1.05 p.81 “Possenti Numi Iside, Osiride, date a que’petti senno e valor! I vostri lumi la coppia miri, e non l’alletti ombra d’error, e non l’alletti ombra d’error.”

Sarastro esce; gli altri lo seguono in silenzio

Scena 2: Notte; rimbomba il tuono da lontano. La scena cambia: siamo all’interno del tempio dove ci sono colonne spezzate e piramidi diroccate. Ai lati alte porte di altri edifici.

Tamino e Papagheno, incappucciati, vengono introdotti dall’Oratore e dal Sacerdote. Viene loro slacciato il cappuccio, poi escono.

Tamino: “Che notte terribile. Papagheno? Sei ancora qui?”

Papagheno: “Cre…cre…credo di sì”

Tuono

Papagheno: “Ahimè”

Tamino: “Che c’è? Hai paura?”

Papagheno: “Paura? Non proprio. Direi piuttosto TERRORE!”

Tuono più forte. Papagheno fa uno scossone.

Tamino: “Che hai?”

Papagheno: “Mi sa che mi sta venendo la febbre. Tuono fortissimo. Voglio la mamma!!!”

Scena 3: entrano l’Oratore e il Sacerdote con le fiaccole

Oratore: “Voi, forestieri! Cosa cercate in questo luogo?”

Tamino: “Amore e amicizia”

Oratore: “Siete pronti ad affrontare qualsiasi prova per ottenerli?”

Tamino: “Sì”

Papagheno: “S…s…s…sì”

Oratore: “Anche se la morte fosse il vostro destino?”

Tamino: “Sì”

Papagheno: “Non possiamo parlarne?”

Oratore: a Papagheno “Se non te la senti, puoi rinunciare. Ma tornando indietro perderesti per sempre la possibilità di trovare…PAPAGHENA”

Papagheno: “Or dunque! Che si aspetta a partire?”

Oratore: “Allora, partiamo”

Si danno la mano.

Sacerdote: “La prima prova, quella più semplice, è che non dovrete parlare con nessuno e per nessun motivo.”

Papagheno: “Ecco perché non ci sono donne in questo posto: non riuscirebbero certo a stare zitte!!!”

Oratore e Sacerdote: CD2/3 fino a 0.24 p.83 “Fuggite, o voi beltà fallace, che alletta e piace, che amabil è. Ne’ lacci suoi portò talora il saggio ancora incauto piè!”

Escono. Rimangono Papagheno e Tamino

Scena 4:

Papagheno: “Luce! Fateci luce! Non sono un gatto, non sono un barbagianni!”

Tamino: “Zitto!”

Scena 5: entrano le tre Dame

Tre Dame: “Cosa fate qua? Tamino, abbandona ogni speranza: questo è un luogo di morte! E tu Papagheno, scordati l’amore. Morirete!”

Papagheno: “No, no, no questo è troppo”

Tamino: “Zitto! La vuoi superare la prova, sì o no?”

Tre Dame: “La Regina vi aiuterà! Ma dovrete fuggire di qua””

Papagheno: “Ehi, Tamino. Hai sentito?”

Tamino: “Zitto! Non vedi che ti stuzzicano apposta per farti perdere la prova?”

Le tre Dame fanno per uscire; da fuori si sentono le voci dei sacerdoti

Sacerdoti: “Il tempio è stato profanato! Sono entrate delle donne!”

Tuono, lampo e boato; due forti tuoni contemporaneamente

Tre dame: (sprofondando) AAAAAHHHHHH!”

Papagheno: (cadendo a terra) “AIUTOOOOO!”

Suonano i corni CD1/18 1.10-1.17sec p.80

Scena 6: Tamino, Papagheno, Oratore e Sacerdote con fiaccole

Oratore: “Salute a te, o Principe! Hai superato la prima prova. Seguimi, ti condurrò al luogo delle altre prove: ricorda! Saranno ben più tremende di questa!”

Mette il cappuccio a Tamino

Sacerdote: “Cosa vedo! Amico, alzati, come stai?”

Papagheno: “Sono morto! E se non lo sono, ci manca poco!”

Sacerdote: “Su, via! Non è nulla! Sii uomo!”

Papagheno: (si alza) “Una domanda: ma se davvero ci sarà una Papaghena ad aspettarmi, perché mi fate perdere tutto questo tempo con queste prove? Fatemela incontrare e non ne parliamo più!”

Sacerdote: “Sarebbe troppo comodo! Tutto nella vita va meritato!”

Papagheno: (tra sé) “Sento che mi sta passando la voglia dell’amore!!!!”

Mette il cappuccio a Papagheno. EsconoCD2/3 0.47-0.55 p.83

SIPARIO

La scena cambia in un bel giardino, con alberi e pergolati di fiori e rose. Al centro una panchina dove dorme Pamina. In un lato, due sedie d’erba.

SCENA 7-15: MONOSTATO, REGINA, PAMINA, SARASTRO, ORATORE, TAMINO, PAPAGHENO, VECCHIA

Scena 7: giunge Monostato. Si siede.

Monostato: CD 2/6 fino a 0.39 p.94-95“Regna amore in ogni loco, scherza, gioca e frulla ognor: solo a me nega un bel foco perché bruno ho un po’ il color, perché bruno ho un po’ il color. Asmodeo me our flagella, mi fa il cerebro bollir, mi fa il cerebro bollir. Sempre star senza una bella, saria cosa da morir, saria cosa da morir, saria cosa da morir. Oh, com’è bella. Vorrei accarezzarla.”

Scena 8-9: fra tuoni e lampi compare la Regina, che si mette davanti a Pamina.

Regina: “FERMO!”

Pamina: “Oh madre mia”

Monostato: “Oh…ma quella è …la Regina della Notte!” (sgattaiola in un angolo)

Regina: “Dov’è il giovane che ti ho inviato?”

Pamina: “Oh madre! Egli è iniziato al culto di Sarastro”

Regina: “Cielo! Ti ho perduta per sempre!”

Pamina: “Ma come? Fuggiamo. Tu mi potrai proteggere!”

Regina: “No. Il potere di Sarastro è assai maggiore del mio. Egli possiede il sole a sette raggi. Tu dovrai prenderlo e uccidere Sarastro con questo (le dà un pugnale). Allora sarai libera!”

Pamina: “Ma io…”

Regina: CD 2/8 fino a 1.24 p.96-97 “Gli angui d’inferno sentomi nel petto; Megera, Aletto furian d’intorno a me, dintorno a me! Svelga al fellon, ah, svelga Pamina il core, ah svelga Pamina il core! Se il reo non muore, figlia mia non è. Se il reo non muor, figlia mia no, non è! Ah, ah, ah, ah! Figlia mia non è, non è. Ah, ah, ah, ah, ah! Figlia mia non è! Figlia mia non è!”

Furiosa, esce di scena, tra tuoni e lampi. Pamina resta sola col pugnale in mano

Pamina: “Io, uccidere Sarastro? No, non potrei mai!” (piange)

Scena 10-11: entra veloce Monostato, di nascosto, ma molto felice

Monostato: “(Il sole di Sarastro, allora, ha tutto questo potere? Bene a sapersi!) (strappa il pugnale di mano a Pamina) Dammi, carina! Adesso la tua vita e quella di tua madre sono nelle mie mani! Ah, ah, ah!”

Pamina: “Cielo!”

Monostato: “Ma una soluzione per salvarti ci sarebbe!”

Pamina: “Quale?”

Monostato: “Diventare mia moglie!”

Pamina: “MAI! Preferisco morire”

Monostato: “Come preferisci. Vieni!” entra Sarastro “Signore, questa fanciulla stava tramando contro di te. Ma IO l’ho fermata!”

Sarastro: “BASTA! So tutto. Ringrazia la malvagità di Astrifiammante se non ti sbatto in galera a vita! E ora, vattene!!!”

Monostato: (uscendo, tra sé) “Sarà meglio che vada a cercare la Regina della Notte. Forse lei avrà più rispetto di me!”

Scena 12: restano Sarastro e Pamina

Pamina: “Signore, non punire mia madre. Lei è tanto in pena per me e…”

Sarastro: “So tutto. Tu non ti preoccupare” CD 2/10 fino a 0.36 p.100“Qui sdegno non s’accende e soggiornar non sa, la colpa non offende, l’error trova pietà.”

Escono entrambi

Scena 13-14: entrano Tamino e Papagheno, con l’Oratore e il Sacerdote

Oratore: “A questo punto sarete lasciati soli. Aspettate il sacro suono delle trombe prima di riprendere il cammino. Ma ricordate: dovete rispettare ancora il silenzio!” Esce

Sacerdote: “Papagheno! Chi infrange il silenzio verrà punito con tuoni e lampi!” Esce

Tamino si siede

Papagheno: “Tamino?”

Tamino: “SCCCCC”

Papagheno: “Ma tra me e me, posso parlare?”

Tamino: “SCCCC”

Scena 15: entra una vecchia brutta. In mano ha un vassoio con una coppa d’acqua.

Papagheno: “UN CORNO! Dopo tutto questo camminare ho una sete infernale!”

Vecchia: “Eccoti accontentato, mio caro!”

Papagheno: “Guarda che GRAZIOSA CAMERIERA! Se questo vino ha i tuoi anni, sarà veramente molto buono! (beve) Acqua fresca!”

Vecchia: “Certo, mio bene!”

Papagheno: “Ma quanti anni hai?”

Vecchia: “Secondo te? Quanti credi che ne abbia?”

Papagheno: “110, 120. Portati maluccio, però!”

Vecchia: “No, mio bene. Ho 18 anni e 2 minuti!”

Papagheno: “Cari, quei due minuti! E hai anche un fidanzato?”

Vecchia: “Certo. Ha 10 anni più di me”

Papagheno: (tra sé) “Non sapevo che Adamo avesse un fratello maggiore! (alla vecchia) E come si chiama il tuo fidanzato?”

Vecchia: “PAPAGHENO!”

Papagheno: “COSA???? Io sarei il tuo fidanzato???? E tu chi sei?”

Vecchia: “PAPA…”

Forte tuono. La vecchia esce zoppicando

Papagheno: “O mamma mia! Giuro di non aprire mai più bocca!”

SIPARIO

Stessa scena, ma al posto della panca, un tavolo imbandito

SCENA 16-27: TRE GENI, PAPAGHENO, TAMINO, PAMINA, SARASTRO, ORATORE, VECCHIA, UNA VOCE

 Scena 16: entrano i tre Geni (con la macchina volante): portano uno il flauto, l’altro i campanelli.

Tre Geni: CD 2/12 tutto p. 102-104 “Già fan ritorno i Geni amici: ite felici al sommo Re, il nobil dono a te si rende: il caro suon si rende a te. Dia lena al cor l’eletta mensa, cibo e liquor virtù dispensa. Presso è già il fin di tue vicende, ma poi t’attende almo piacer. Vanne seren al tuo destin. Tu Papagheno hai da tacer, sì, sì, hai da tacer, sì, sì, hai da tacer!”

Durante il terzetto, posano la tavola e poi se ne vanno.

Scena 17: Tamino e Papagheno

Papagheno: “Ah finalmente! Principe! A tavola! Ma che vi prende? Accidenti a questo silenziaccio!”

Tamino suona il flauto

Papagheno: “Tu suoni? Hai forse un desiderio da esprimere? Ah, io lo so qual è! E’ PAMINA!”

Tamino smette di suonare

Scena 18: entra Pamina

Pamina: “Il suono del tuo flauto mi ha fatto arrivare fino a te, amore!”

Tamino: sospira e le fa cenno di andarsene

Pamina: “Ma perché non mi parli? Non mi vuoi più bene?”

Tamino: sospira

Pamina: “O cielo! Mi sento morire! (guarda Papagheno, che ha un boccone in bocca e tiene il cibo con entrambe le mani. Le fa cenno di andarsene.

Pamina: CD 2/14 fino a 0.34 p.105 “Ah, lo so! Più non m’avanza che lagnarmi ognor così, che lagnarmi ognor così.” Esce CD 2/14 da 3.39 a 4.01 p.106

Scena 19: Tamino e Papagheno

Papagheno: “Di’ la verità Tamino! Anch’io so tacere quando è necessario! Eh, eh! (beve) Un evviva al cuoco e al cantiniere!”

Suonano i corni CD1/18 1.10-1.17sec p.80 Tamino fa cenno a Papagheno che deve andare.

Papagheno: “Avviati, io ti raggiungo tra poco!”

Tamino vuol portarlo via con la forza

Papagheno: “Ma come faccio a lasciar tutto questo ben di Dio?”

Escono i leoni; si spaventa

Papagheno: “Aiuto!”

Tamino mostra il flauto e i leoni tornano indietro. Tamino fa cenno a Papagheno.

Papagheno: “Vengo, vengo! C’è sempre tempo per andare a morire!”

Suonano i corni CD1/18 1.10-1.17sec p.80 Tamino gli dà uno spintone.

Papagheno: “Che modi! Vi seguo, vi seguo. Vi seguirò anche in capo al mondo!”

Escono

Scena 20: siamo all’interno delle piramidi. Sarastro, l’Oratore e i sacerdoti. Alcuni sacerdoti hanno in mano una piramide luminosa come una lanterna.

Coro: CD 2/16 fino a 1.24 p.107“Grand’Iside! Grand’Osiride! Alfin smarrito è il fosco orror d’amico sole al raggio: già forte, il saggio un’altra vita impara: pronto è per lui sull’ara il sacro rito.”

Scena 21: entra Tamino.

Sarastro: “Principe. Il tuo contegno è stato molto corretto. Ti rimangono ancora due prove da superare. Ma sono le più pericolose. Si conduca Pamina!”

Entra Pamina incappucciata. Sarastro le toglie il cappuccio

Pamina: (a Sarastro) Dove sono? Dov’è Tamino?”

Sarastro: (indicando Tamino) “Egli vuole darti l’ultimo addio”

Pamina: “O, amor mio. Mai più ci rivedremo?”

Tamino: “Addio, mia cara!”

Si abbracciano e si allontanano

Scena 22: scena vuota

Papagheno: da fuori, entrando “Tamino! Tamino! È mai possibile che basta un niente per perdersi, in questo luogo!?”

Cerca per la stanza. Poi si avvicina alla porta dove è uscito Tamino.

Una voce: “Indietro”

Un tuono. Vampe di fuoco escono dalla porta.

Papagheno: “Cielo! Cambio subito direzione!”

Una voce: “Indietro”

Un tuono. Vampe di fuoco escono dalla porta.

Papagheno: “E ora? Non posso più andare né avanti, né indietro! Mi sta bene. Così imparo, la prossima volta, a non farmi coinvolgere in imprese disperate. E va a finire che ci lascio…le penne!”

Piange.

Scena 23-24-25: entra l’Oratore con in mano la lanterna-piramide

Oratore: “Non hai resistito alla gola. Per punizione avresti dovuto vagare nei sotterranei del tempio in eterno! Ma gli dèi ti hanno graziato. Non raggiungerai mai la Verità, ma ti è concesso di vivere”

Papagheno: “Grazie mille. Non è che potrei avere anche qualcosina da bere? Sa, com’è, il capretto era un po’ saporitino!”

Oratore: “Ti sia concesso” esce

Papagheno: (urlando) “Magari un po’ di buon vino rosso!!!!”

Giunge una grossa coppa di vino

Papagheno: beve “MMM, buono! Divino! Celestiale! Mi sento tutto strano! Direi…innamorato!” CD 2/20 fino a 0.37 p.114“Colomba o tortorella vorrebbe il cacciator, sia donna, o sia donzella, compagna del mio cor, compagna del mio cor, compagna del mio cor”

Suona i campanelli CD 2/20 da 3.34 a 3.45  p.119 entra la vecchia, ballando col bastone.

Vecchia: “Eccomi, angelo mio!”

Papagheno: “Ciao, bellezza! Qual buon vento?”

Vecchia: “Sono venuta per amarti!”

Papagheno: “Non esageriamo!”

Vecchia: “Ma non hai cuore?”

Papagheno: “Per amare te ci vorrebbe piuttosto del fegato!”

Vecchia: “E se io fossi giovane e bella, mi ameresti?”

Papagheno: “No. Amo Papaghena!”

Vecchia: “E se io fossi ricca a milioni, mi ameresti?”

Papagheno: “No. Amo Papaghena!”

Vecchia: “Ma, come deve essere questa Papaghena?”

Papagheno: “Non lo so. Io me la immagino…”

La vecchia si toglie il pesante mantello e si trasforma in una giovane bellissima, vestita come Papagheno.

Papagheno: “Oh! PAPAGHENA!”

entra velocemente l’Oratore che afferra Papaghena per un braccio e l’allontana da Papagheno

Oratore: “Fermo! Tu Papagheno ancora non meriti questa fanciulla!” esce con Papaghena

Papagheno: “Per raggiungerla io sfiderei anche i fulmini!” esce di corsa

Scena 26-27: Entrano i tre Geni.

Tre Geni: Cd 2/22 fino a 0.25 p.120 “Presto ad annunciare il giorno il sole splenderà! Presto la superstizione scomparirà! Presto l’uomo saggio vincerà!” entra Pamina, fuori di sé e col pugnale in mano

1-“Ehi, guardate!”

2-“Pamina è fuori di sé!”

3-“E ha un pugnale in mano!”

Tre Geni: “Presto! Aiutiamola!”

Pamina: tra sé “Oh Tamino! Mi hai scacciato, ma io ti amo! Presto saremo sposi! E se non lo potessimo essere, preferirei la morte!” alza il pugnale

Tre Geni: “FERMA! Vuoi venire con noi? Sappiamo che Tamino ti ama e che sta superando tremende prove per il tuo amore!”

1-“Egli taceva perché quella era una prova”

2-“Egli non poteva parlarti”

3-“Ma egli ti ama più di ogni altra cosa al mondo!”

Pamina: “Portatemi da lui” CD 2/22 da 5.37 a 5.47 p.129

SIPARIO

Sulla scena ci sono due montagne: da una scende un cascata, l’altra è un vulcano. Tutt’intorno ci sono rocce.

SCENA 28-31: TAMINO, DUE UOMINI, PAMINA, PAPAGHENO, TRE GENI, MONOSTATO, REGINA, TRE DAME, SARASTRO

CD 2/23 fino a 1.15 sfumando. p.129-130 Nel frattemposi apre il sipario

Scena 28:

Tamino ha una tunica leggera ed è scalzo. Due uomini corazzati lo introducono: sull’elmo hanno fiamme di fuoco. Poi arriverà Pamina

Due uomini: “Chi percorre queste strade di fuoco e di acqua, di aria e di terra, si purificherà. Se saprà vincere la paura della morte, salirà dalla terra al cielo e vedrà la Luce della Verità”

Tamino: “Non temo la morte. Sono pronto”

Pamina: da fuori “Tamino, fermati! Voglio vederti!”

Tamino: “La voce di Pamina!”

Due uomini: “Sì. È Pamina”

Entra Pamina: i due si abbracciano. Poi gli uomini corazzati fanno cenno di camminare attraverso le montagne: Tamino suona il suo flauto. CD 2/24 3.49-4.54 p.137-138  si sente il crepitio delle fiamme, lo scrosciare dell’acqua, il sibilare del vento, il rombo cupo del tuono. Escono al centro della scena e si abbracciano.

Tamino e Pamina: “Grazie alla potenza della musica camminammo lieti attraverso la notte buia”

CD 2/24 da 5.32 a 6.35 p.138-139 Tamino suona. D’un tratto si vede una luce splendente provenire da una porta. Silenzio solenne.

Tamino e Pamina: “Camminammo attraverso lingue di fuoco e tremendi flutti, ma il flauto magico ci aiutò”

D’un tratto attacca il coro, fra trombe e timpani. CD 2/24 da 6.50 a 7.35 p.139-140

Coro: “Non più, non più, non più, vinceste già, or voi virtù coronerà! L’arcano rito ite a compir. Vien, vien, nobil coppia a trionfar. Vien, vien, nobil coppia a trionfar!”

Tutti escono

Scena 29: siamo di nuovo nel giardino di prima. Papagheno, tre fanciulli, poi Papaghena.

Papagheno: CD 2/25 fino a 0.14 p.141“Papaghena! Papaghena cara! Bella tortorella! Eh non sente: se n’è andata! Ah! L’ho fatta la frittata. La lingua, ah, la lingua mi tradì!”

Si guarda attorno e prende una corda

Papagheno: “Ho deciso: voglio abbellire questo albero.” Si mette la corda al collo

Papagheno: “Ma prima di impiccarmi, voglio provare a chiamarla. A me il flautino! Uno…due…due e mezzo…tre!” CD 2/25 da 2.25 a 2.45 p.145

Fa per impiccarsi, ma arrivano di corsa i tre Geni

Tre Geni: “Ferma Papagheno! Non ne vale la pena!”

Papagheno: “Che ci sto a fare al mondo, senza la mia Papaghenina?”

Tre Geni: “Ti sei dimenticato i campanelli magici? Esprimi un desiderio e…”

Papagheno: tirando fuori i campanelli CD 2/25 da 4.11 a 4.44 p.147-148“Suona, din, din suona, chiama il mio tesor; suona din, din suona, finchè venga fuor; suona din, din suona, chiama il mio tesor; suona din, din suona, finchè venga fuor; suona din, din suona, finchè venga fuor.”

Intanto i tre fanciulli vanno a prendere Papaghena

Tre Geni: “Vicino a te, guarda chi c’è!”

Papagheno si guarda intorno e vede Papaghena. Si muovono come uccelli buffi.

Papagheno e Papaghena: CD 2/26 fino a 0.26 p.149  “Pa-Pa-Pa”

Papagheno: “Sarai la mia mogliettina!”

Papaghena: “Sarai il mio maritino!”

Papagheno e Papaghena: “Avremo tanti Papaghenini!” Escono entrambi

Scena 30: Monostato, la Regina, le dame con in mano fiaccole nere. CD 2/27 fino a 0.09 p.155

Tutti: “Zitti, zitti! Tra poco entreremo nel tempio!”

Monostato: “Però, Regina, ricordati la promessa: tua figlia sarà mia sposa!”

Regina: “Stupido! Io mantengo sempre la parola!”

Tre dame: “Sì, lei mantiene la parola!”

Tuono cupo e rumore di acqua

Monostato: “Sccc! Sento un rumore tremendo!”

Regina e dame: “Aiuto! È Sarastro!”

Tuoni, lampi, tempesta

Tutti: “Annientata è la nostra forza! Precipitiamo nella Notte Eterna!” Sprofondano

Scena 31: molta luce, sullo sfondo un grande sole. Sarastro, in piedi su un sedile, sotto Tamino e Pamina in abiti sacerdotali. Accanto a loro i sacerdoti da entrambi i lati. I tre Geni reggono fiori. CD 2/28 fino a 0.08 p.159

Sarastro: I raggi del sole dissipano la notte. I giovani hanno vinto: trionfa l’Amore!”

Coro di sacerdoti: CD 2/28 da 2.43 a 3.10 p.163“Un saggio valore conduca pietà, l’accolga l’onore, lo premi beltà, lo premi beltà, lo premi beltà!”

SIPARIO